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Sommario Editoriale Coscienza Astrologia evolutiva Nutrizione consapevole Scienza di frontiera Psicosintesi Educazione nnn Il primo cambiamento principale da fare alla struttura economi- ca dell’umanità ha a che vedere con il rapporto dei tre aspetti che sono in realtà un riflesso della Trinità stessa – Spirito, Co- scienza e Materia o Volontà, Amore e Intelligenza. Il primo cambiamento importante nella nuova civiltà deve esse- re nell’economia del mondo stesso. Questo cambiamento esprime il reciproco rapporto tra le prime tre attività dell’esisten- za umana: Economia, Educazione, Politica. Il proposito delle attività economiche è sostanziare e sovven- zionare la crescita e lo sviluppo della coscienza umana, co- struendo quelle forme che portano la luce, l’amore e il potere dell’Anima in espressione esterna. Questo è il vero e unico pro- posito dell’attività economica. L’attività economica è l’attività intelligente che costruirà le forme necessarie alla crescita e allo sviluppo dell’aspetto Coscienza stesso. Quindi l’economia, — sostanza intelligente — è l’aspet- to o attività manifestante in forma sostanziale il Piano Evolutivo. Questo terzo aspetto, dunque, deve sostenere o sovvenzionare l’istruzione e educazione della coscienza umana e l’attività di guarigione che in questa nuova era ha a che fare con la guari- gione della coscienza, e tutti gli interessi e le attività culturali dell’umanità che si collegano specificatamente con la crescita e lo sviluppo di tale coscienza. Il proposito del governo è coordinare questi due aspetti, quello dell’Educazione, o sviluppo della coscienza umana, e quello dell’attività intelligente o Economia, che supporta tale sviluppo. Il governo, quindi, deve operare attraverso il concetto e l’attività della leadership cooperativa, ovvero di un governo non più rap- presentativo ma partecipativo, per coordinare le attività degli altri due aspetti. Così cominceremo a concretizzare, all’interno del mondo delle vicende umane, quel giusto rapporto tra Spirito, Materia e Co- scienza che non solo guarirà i mali economici dell’umanità nel suo complesso, ma genererà un’economia creativa capace di trasmutare i valori materiali in valori spirituali. (Liberamente tratto da riflessioni di Lucille Cedercrans) L’economia della coscienza Fraternity magazine L’amore della verità nella luce del conoscere pubblicazione a cura di Fraternity www.fraternity.it [email protected] febbraio 2013 n: 4 di Edoardo Conte Bianca Marelli , Adele Caprio , Carmen Doto , Edoardo Conte , Carmelo Percipalle Mauro Notarianni Hanno collaborato a questo numero:

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SommarioEditoriale

Coscienza

Astrologia evolutiva

Nutrizione consapevole

Scienza di frontiera

Psicosintesi

Educazione

nnn

Il primo cambiamento principale da fare alla struttura economi-ca dell’umanità ha a che vedere con il rapporto dei tre aspetti che sono in realtà un riflesso della Trinità stessa – Spirito, Co-scienza e Materia o Volontà, Amore e Intelligenza.Il primo cambiamento importante nella nuova civiltà deve esse-re nell’economia del mondo stesso. Questo cambiamento esprime il reciproco rapporto tra le prime tre attività dell’esisten-za umana: Economia, Educazione, Politica.Il proposito delle attività economiche è sostanziare e sovven-zionare la crescita e lo sviluppo della coscienza umana, co-struendo quelle forme che portano la luce, l’amore e il potere dell’Anima in espressione esterna. Questo è il vero e unico pro-posito dell’attività economica.L’attività economica è l’attività intelligente che costruirà le forme necessarie alla crescita e allo sviluppo dell’aspetto Coscienza stesso. Quindi l’economia, — sostanza intelligente — è l’aspet-to o attività manifestante in forma sostanziale il Piano Evolutivo. Questo terzo aspetto, dunque, deve sostenere o sovvenzionare l’istruzione e educazione della coscienza umana e l’attività di guarigione che in questa nuova era ha a che fare con la guari-gione della coscienza, e tutti gli interessi e le attività culturali dell’umanità che si collegano specificatamente con la crescita e lo sviluppo di tale coscienza.Il proposito del governo è coordinare questi due aspetti, quello dell’Educazione, o sviluppo della coscienza umana, e quello dell’attività intelligente o Economia, che supporta tale sviluppo. Il governo, quindi, deve operare attraverso il concetto e l’attività della leadership cooperativa, ovvero di un governo non più rap-presentativo ma partecipativo, per coordinare le attività degli altri due aspetti.Così cominceremo a concretizzare, all’interno del mondo delle vicende umane, quel giusto rapporto tra Spirito, Materia e Co-scienza che non solo guarirà i mali economici dell’umanità nel suo complesso, ma genererà un’economia creativa capace di trasmutare i valori materiali in valori spirituali.

(Liberamente tratto da riflessioni di Lucille Cedercrans)

L’economia della coscienza

FraternitymagazineL’amore della verità nella luce del conoscere

pubblicazione a cura di Fraternity www.fraternity.it [email protected] febbraio 2013 n: 4

di Edoardo Conte

Bianca Marelli, Adele Caprio, Carmen Doto, Edoardo Conte, Carmelo Percipalle

Mauro Notarianni

Hanno collaborato a questo numero:

Il meccanismo degenera la VitaCoscienza - a cura di Edoardo Conte

La civiltà odierna è senza dubbio la più strutturalmente com-plessa rispetto alle civiltà passate, e ciò per il fatto che in que-sto ultimo millennio è andata oltremodo svi-luppandosi la capaci-tà della mente.

Il pensiero razionale ha condotto il mondo sulla via della effi-cienza materiale che è sfociata nella capa-cità di fare e produrre cose e tecnologia. Un pensiero che è andato via via specializzandosi nella analisi scientifica e logica, frantumando e disperdendo nei molti il principio del-l’unità.

Questo processo è stato così esasperato che ormai le nostre società sono strutturate in un meccanismo così complesso da renderne impossibile il funzio-namento stesso.

Sebbene anche la vita vada nella direzione della differenziazione e della complessità; tuttavia è una complessità di relazione tra organismi viventi ognu-no dei quali è autopoietico, ossia autorigenerante; in altre parole un organismo, e non un meccanismo, in armonico scambio di informazione.

Al contrario, la civiltà fondata sul pensiero razionale produce meccanismi ai quali, con l’aumentare delle esigenze, si aggiungono altri ingranaggi e rotelle con la speranza che mantengano la funzionalità del sistema. E così le rotelle si moltiplicano come si moltiplicano le regole, le norme, i protocolli di attua-zione nella illusione che più leggi di giustizia e di mercato regolino ordinatamente il sistema aumen-tandone l’efficienza.

Il fatto è che, per quanto si aumentino gli ingranag-gi, non si migliorerà il funzionamento di un meccani-smo arrugginito o logoro; anzi, diventerà sempre più difficile farlo girare correttamente.

D’altra parte una civiltà basata sul competitivo scambio di merci anziché il solidale rapporto di creatività umana, non potrà che produrre un enorme meccanismo, poiché le cose riproducono cose men-tre la vita genera altra vita.

Allora che fare?

Occorre smontare i meccanismi e creare piccoli or-ganismi sociali che interagiscano tra loro in coope-razione armonica anziché in competizione.

Occorre smantellare il Sistema-globale, le megalo-poli mega-strutturate, i centri iper-poli-mega-funzio-nali e tornare al piccolo ma bello; al semplice ma affidabile e costituire Comunità in cui i cittadini si riconoscano in organi comunitari di partecipazione, ognuno scambiando e facendo fluire il proprio con-tributo di esperienza, creatività, risorse e servizio.

Un gran-de Mae-stro sin-tetizza la c o s t r u-zione del n u o v o o r g a n i-smo so-ciale e lo s t a t o od ie rno di squili-brio con queste parole: “La circolazione sanguigna è simbolo di tutto ciò, e la chiave per instaurare il nuovo ordine mondiale sta in questo simbolismo: libera distribu-zione del necessario a tutte le parti della grande struttura umana. Il sangue è vita, e al giusto vivere umano è indispensabile che siano liberi gli scambi, la partecipazione, la circolazione del necessario; e ciò sarà caratteristico del mondo futuro.

Oggi queste condizioni non esistono, l’umanità è malata nel corpo e la sua vita interiore è sconnessa. In luogo della libera circolazione fra tutte le parti del-la vita, si ha separazione, ingorgo, congestione e ristagno.

C’è voluta la tragica crisi odierna perché l’umanità s’accorgesse di essere inferma, e scoprisse la vasti-tà e la gravità della malattia del suo “sangue” (in senso simbolico), tale che solo le misure più drasti-che potranno risanare le ferite inferte dal dolore, angoscia, terrore e disperazione”.

La legge di Economia cosmica indica che si operi per il miglior risultato con il minore sforzo. Dunque, riducendo il potere separativo della mente, liberiamo tutta quell’energia trattenuta per controllare gli altri e consolidare il potere personale. Liberare energia

vitale significa mettere a disposizione della comu-nità le risorse della terra e della intelligenza umana, per un progresso armonico.

Dobbiamo pensare in modo semplice e unificante. Per far ciò non serve applicare il pensiero razioci-nante ma dirigere la mente là dove porta il cuore. Piuttosto che continuare a recintare spazio con pa-letti mentali, leggi, dogmi e ideologie, dobbiamo aprire i cuori all’accoglienza ed agire in fratellanza.

Occorre quindi sviluppare il pensiero cardiaco foca-lizzandoci sulle intenzioni che ci animano, di volta in volta privilegiando quelle indirizzate al bene comu-ne. Appaia chiaro che non è una esigenza di ordine meramente morale od etico; bensì vitale!

Se non riusci-remo a sinte-tizzare il pen-siero cardiaco s o c c o m b e-remo sotto il p e s o d e l l e nostre archi-tetture men-tali che per quanto este-tiche ed arti-colate non ci consentiranno di vivere in pace e prosperità.

Gli schemi mentali ormai cristallizzati ci impedisco-no di riconoscere la realtà pura e semplice che in-vece scomponiamo in mille rifrazioni irreali. Il senso della vita si perde in continue speculazioni che ge-nerano non più bisogni reali ma, “il piacere del biso-gno” e “il bisogno del piacere” che alimentano l’illu-sione ottica e prospettica.

Così il truccato viene scambiato per il bello, il furbo per il giusto e il buono per l’ingenuo. Il bene comune si frantuma e si spezzetta nei beni personali e le buone azioni diventano bond da scambiare in bor-sa.

Sembra un mondo sottosopra i cui ruoli siano stati scambiati. In realtà è il modo di vivere che è divenu-

to così complicato da perdere il contatto con l’origi-ne, il principio: l’archetipo. L’oggetto è diventato il soggetto e l’individuo (l’indiviso) si scompone o de-compone in una sorta di “acchiappa tutto” per sé.

Dobbiamo riacchiappare il bandolo della matassa e, quale filo di Arianna, tenerlo ben stretto per percor-rere a ritroso il labirinto fino a quell’origine, a quella verità iniziale che ci siamo scordati, pena lo scon-volgimento socio-economico planetario.

Noi siamo vita; siamo stati creati da una intelligenza divina per diffondere la vita e generare, oltre ai figli, organismi sociali viventi! Se continueremo ad ingi-gantire il meccanismo-sistema al posto di creare cellule sociali produrremo una civiltà meccanica in-capace di pulsare al ritmo vitale.

CreativitàL'attuale sistema socio-economico che basa il benessere, singolo e so-ciale, sulla quantità di beni scambia-ti, non riesce ad adempiere in modo soddisfacente al compito di distri-buire ricchezza, poiché aumenta le disparità. Una economia incentrata sulla quantità produce scarsità, po-vertà, odio, ossia: Conflitto.

Occorre incentivare la qualità della vita sviluppando una società in cui l'essere umano sia perno centrale attorno al quale ruotino gli elementi della cooperazione solidale e della equa distribuzione delle risorse. Un sistema fondato sulla qualità realiz-za ricchezza, fiducia, cooperazione, ossia: Armonia.

Se ne deduce che il benessere di una Nazione, e la derivante circolazione monetaria, non possono dipendere dalla capacità di vendere merci ben-sì, dalla capacità di "produrre" sod-disfacenti rapporti umani, basati sulla possibilità di esprimere i talenti individuali.

Aquarius e la trasmutazioneAstrologia evolutiva - a cura di Adele Caprio e Rosella Pirodda www.lenuvoledicivita.it

Se osserviamo l'Arcano Maggiore “la Temperanza” vediamo un Angelo, un Genio androgino, dall'abito rosso, azzurro e verde, significanti Attività Spirituale, Animica e di Vita.

La mancanza di connotati sessuali mette in risalto il collegamento di questa Figura Angelica con la Vita Cosmica, con il Flui-do Universale, la Vita Universale Collettiva.

L'Angelo dalle ali bianche è un Taumaturgo, l'adep-to alchemico che versa la Sostanza Lunare, conte-nuta nella Coppa d'Ar-gento nella sua mano sinistra, nella Coppa d'Oro, alla sua mano destra, e questa Sostan-za si trasforma in So-stanza Solare, si illumina e diventa Coscienza so-lare.

L'Arcano La Temperanza rappresenta il Principio Spirituale, Fonte di Pensiero e di Vita, che circola nella Coscienza Cosmica e anima la molteplicità degli esseri, la Vita Universale.

L'Oro è la nostra parte cosciente, l'Argento, il regno misterioso della sensibilità subconscia, del senti-mento e delle impressioni: il passaggio del fluido personale dal campo psichico all'area conscia è il lavoro taumaturgico del guaritore, che siamo noi stessi.

G e n i o a l a t o del la Tempe-ranza è la ca-pacità dell'uo-mo di guarire con l'aiuto delle forze misterio-se del Prana Solare, Fonte di Vita, e attra-verso l 'Ablu-zione, la Purifi-cazione con la Luce Solare, la nostra parte inconscia e lunare viene a l c h e m i c a-mente illumi-nata e diventa c o s c i e n t e .

L'Arte dell'autoguarigione si basa essenzialmente sulla purezza d'animo e di motivazione, distaccata dall'egoismo, sulla devozione alla Vita Collettiva, alla vita di Gruppo. Il Genio è l'Arcangelo Raffaele che reca in fronte il Simbolo Solare di Vita e Co-scienza.

Il Deva della Temperanza viene associato all'Angelo di San Matteo o Uomo dalla Brocca, Simbolo del-l'Acquario che, insieme all'Aquila, al Toro ed al Leo-ne, compone i 4 Segni Zodiacali della Visione bibli-ca di Ezechiele.

L'Acquario è la Costellazione che sta rivestendo su-prema importanza per questo Sistema Solare per-ché il Sole sta per entrarvi ed il suo potere sta cre-scendo sempre più.

In Aquarius l'individuale diventa Universale, e "l'uo-mo smarrisce l'identità personale nel bene comune, ma conserva la sua Identità Spirituale" ( Il Tibetano- Astrologia Esoterica p.136).

Urano è il Pianeta Governatore Exoterico dell'Ac-quario, che influenza l'uomo di questo Segno dal punto di vista della personalità, mentre Giove (2° raggio, ndr), Reggente Esoterico, ne influenza l'Anima.

L'Energia uraniana porta nell'uomo dell'Acquario un forte desiderio di libertà individuale, di amicizia, di movimento, di velocità e modernità tecnologica, lo rende "elettrizzato" ed individualista, insolito e uni-co.

Nel l 'uomo evo lu to è Giove che lo conduce alla fusione di Mente e Cuore, per diventare il vero saggio che lavora per l'Uma-nità, con-sacrato al servizio del Gruppo. I Tre Decanati di Aquarius sono legati ai Pianeti Saturno (3° raggio, ndr), Mercurio (4° raggio, ndr) e Venere (5° raggio, ndr). Saturno è il Pianeta delle occasioni ed attualmente è molto influente nel destino karmico dell'uomo, a cui offre quelle giuste "crisi" che lo portano a scegliere e reagire con saggezza, a distruggere e separarsi da cose o situazioni che non sono più consone al suo livello evolutivo ma che riflettono i veri valori in cui egli ormai crede.

La funzione di Saturno è molto fraintesa attualmente perchè "l'ostacolo" è visto in modo egoistico e nega-

tivo e non come una "giusta occasione di crescita". Saturno porta il discepolo ad "affrontare queste cir-costanze che limitano eppure sono liberatrici" (p148).

Mercurio, nel 2° Decanato, diffonde la Luce del-l'Anima - intuitiva ed illuminante - per aiutarci a capi-re il senso degli avvenimenti, mettere in rapporto il vecchio col nuovo, con la luce del presente. Venere, nel 3° Decanato, e Giove facilitano il Cammino per unire la Mente al Cuore, per inaugurare l'Era tanto attesa di Amore-Saggezza, Fratellanza e Rapporti Fraterni.

Saturno offrirà l'Occasione e la Disciplina.

Mercurio porterà un afflusso di luce, l'Illuminazione Mentale e Spirituale, e per coloro che saranno pron-ti, la personalità si fonderà con l'Anima.

Venere porterà la Legge della Fratellanza: ecco i Doni della Nuova Era che sopraggiunge, nella quale il Gruppo sarà più importante del singolo, la coope-razione e l'altruismo sostituiranno la competizione e la separatività.

Esoter ica-m e n t e Aquarius è la conclusione del t rava-g l i o d e l-l'Anima sul-l a C r o c e F i s s a , q u a n d o l 'uomo s i libera dal-l ' i n f l usso della per-sonalità e ubbidisce totalmente

alla sua Anima.

Il desiderio è diventato Aspirazione, l'egoismo è svanito.

Ecco la Trasmutazione della Sostanza Lunare in Sostanza Solare dell'Angelo della Temperanza: qui domina la Coscienza Solare.

L'Astrologia Esoterica si occupa di studiare le Ener-gie che risvegliano la Coscienza, studia i "Doni" di ogni Segno e di ogni Raggio legati ai Pianeti Esote-rici.

Le Due Linee del Simbolo dell'Acquario sono il Flui-do dell'Angelo della Temperanza, sono la Vita e l'Energia.

L'Uomo-Angelo, il Segno di Aquarius, dice: "Sono A c q u a d i V i t a , v e r s a t a a g l i a s s e t a t i " .

L’AcquarioIl sole entra in Aquario il 21 gennaio per rimanervi fino al 19 febbraio cir-ca.Segno d’Aria, maschile, fisso, gover-nato da Urano e da Saturno è astro-logicamente collegato all’Undicesima Casa che si riferisce al settore delle amicizie e alla realizzazione di proget-ti di gruppo. Le sue parole chiave potrebbero esse-re: controcorrente, originale, fantasio-so, estroso e anticonvenzionale. Il glifo del segno rappresenta due onde so-vrapposte, cosa che ha fatto pensare a molti che il segno dell’Aquario sia un segno un segno d’Acqua, mentre, le due onde rappresentano l’Energia tanto è vero che in futuro queste onde si verticalizzeranno rappresentando, in una nuova Era, il ruolo che avrà l’Aquario nel collegare il Cielo con la Terra.Coloro che sono più influenzati dal pianeta Urano sono persone molto dinamiche, vivaci, instabili, nervosi fino ad arrivare alla polemica. Si trat-ta di un tipo rivoluzionario, anarchico e apertamente ostile ad ogni forma di tradizione. Sicuramente un soggetto geniale, pieno di fantasia, abile nella meccanica, nell’informatica e in tutti i settori innovativi: i pionieri, gli inven-tori, i politici, i sindacalisti, i fotografi, gli aviatori, i musicisti d’avanguardia hanno molti valori Aquario. Comple-tamente diverso il tipo dominato da Saturno che, tenendo costanti le ca-ratteristiche del genio, è però più con-servatore diventando, negli anni, so-stenitore delle tradizioni familiari o sociali.

Omega-3Tra i vari lipidi di interesse nutrizionale, gli omega-3 meritano particolare at-tenzione.

Questi acidi grassi sono detti essenziali, poiché, considerata l'impossibilità dell'organismo di sinte-tizzarli, devono obbliga-toriamente essere intro-dotti con la dieta.

La dieta dell’uomo moder-no non contiene abbastanza cibi ricchi di omega-3.

Alcuni acidi grassi omega-3 sono soprattutto conte-nuti nei semi e nelle piante dei climi freddi, nelle parti verdi dei vegetali (acido linolenico) e nelle carni e negli oli estratti dai pesci dei mari freddi, come lo sgombro, il salmone, l’aringa, tonno e merluzzo (DHA e EPA).

I più comuni acidi grassi Omega-3 sono l' LNA (aci-do alfa-linolenico) presente in grandi quantità nel-l'olio di semi di lino, e il DHA (acido docoesaenoico) e l' EPA (acido eicosapentaenoico) presenti negli organismi marini. Chi è vegetariano può trovare fon-ti alternative come i semi di lino, i semi di zucca, le noci di cocco, le noci e le mandorle. In ogni modo,

l’assorbimento di questi acidi grassi è un po’ diverso rispetto ad assumerli nelle proteine della carne.

Il DHA e l' EPA sono sintetizzati dal fitoplancton che è poi consumato dai pesci, molluschi e crostacei. Questa è la ragione per la quale questi due acidi grassi sono contenuti nella catena alimentare mari-na.

Con l’aumento di un mercato mondiale del cibo, e le seguente necessità di lavorare industrialmente i cibi, la maggior parte delle persone consuma cibi lavorati o che sono stati alterati rispetto la loro forma origi-nale.

Ad aggravare questo problema, esiste da parte delle industrie alimentari, lo speci-fico intento di rimuo-vere gli acidi grassi omega-3 dai cibi per proteggerli dal dete-rioramento e pro-lungare la scaden-za. In effetti i cibi c h e c o n t e n g o n o omega-3 diventano più facilmente “cattivi” in quanto gli acidi grassi polinsaturi attirano l’ossigeno e più facilmente si ossidano o irrancidiscono.

Ironicamente la caratteristica di legare l’ossigeno facilmente è proprio la ragione per cui gli acidi gras-si insaturi sono così utili per la nostra salute: per-ché aiutano a trasportare l’ossigeno nel corpo. Men-tre nei cibi industriali la lavorazione dei medesimi tende a rimuovere la maggior parte degli omega-3, quella che rimane è probabilmente distrutta dal-l’idrogenazione. L’idrogenazione è l’aggiunta di idrogeno ad oli insaturi liquidi e facilmente deterio-rabili facendoli diventare saturi, solidi e più duraturi.

Esempio tipico è la margarina. Il problema è che durante questi processi di lavorazione dei cibi gli oli vengono raffinati portandoli a temperature molto alte; questi processi portano a delle modificazioni strutturali degli acidi grassi che dalla forma “CIS” l’unica presente in natura, passano alla forma “TRANS”.

Oggi si considera che circa il 10% della razione ali-mentare possa essere fornita da acidi grassi “trans“. Il fenomeno è preoccupante perché l’organismo non

Nutrizione consapevole - a cura di Carmen Doto

riesce a distinguere questi acidi grassi “trans” du-rante la digestione, l’assimilazione e l’incorporazio-ne in molecole più complesse come quelle costi-tuenti le membrane cellulari. Questi acidi grassi “trans” in definitiva poi si comportano come veleni, come agenti bloccanti antagonisti degli acidi grassi essenziali.

La dieta dell’uomo preistorico e la tradizionale dieta mediterranea erano notevolmente più ricche di omega-3 rispetto a quelle delle persone che vivono nella civiltà moderna.

Si ritiene che il rapporto tra acidi grassi omega-6 e omega-3 fosse vicino a 1; oggigiorno è come mini-mo 10 se non in certi casi vicino a 30. Questo squi-librio crea una maggior formazione di prostaglandi-ne di tipo 2, con azione infiammatoria, che possono essere alla base della gran parte di malattie croni-che di tipo degenerativo che affliggono l’uomo della società moderna.

Durante l’occupa-zione tedesca, nell’ultima Guerra Mondiale, i Nor-vegesi, costretti a ritornare alla loro dieta tradizionale a base di pesce, fagioli e cereali

integrali, data la scarsa disponibilità di cibi industriali, registrano un calo del 10% delle malattie quali schizofrenia, ma-lattie cardiovascolari e il cancro.

Non è difficile capire l’importanza degli omega-3 nel funzionamento del sistema nervoso centrale se ci rendiamo conto che almeno il 30% del cervello umano è costituito da DHA. In effetti il latte materno è una fonte molto ricca di DHA e studi effettuati sui

bambini allattati con latte artificiale che non com-prendevano DHA (come tutti i tipi di latte artificiali), hanno dimostrato che questi bambini potevano ave-re un rischio aumentato del doppio di contrarre di-sfunzioni neurologiche più tardi negli anni.

Esistono delle evidenze sperimentali che gli omega-3 possono avere un’influenza positiva sulla resi-stenza all’insulina e quindi esercitare una sorta di prevenzione nei confronti dell’insorgenza del diabe-te. In uno studio del 1993 scoprirono che l’insulino-resistenza è in relazione al tipo di acidi grassi di cui sono costituite le membrane cellulari.

Più omega-3 e omega-6 sono presenti nelle mem-brane cellulari più elevata è la sensibilità all’insulina, più acidi grassi saturi ci sono e più elevata è la resi-stenza. Gli acidi grassi omega-3 avendo questo ef-fetto di modulazione sulla permeabilità e sulla sen-sibilità delle membrane cellulari all’insulina possono probabilmente esercitare degli effetti di tipo ergoge-nico, cioè di miglioramento nelle prestazioni sporti-ve, rendendo le cellule muscolari più permeabili ai nutrienti quali glucosio e aminoacidi.

Tra gli effetti biologici degli omega-3, troviamo un aumento del tempo di coagulazione, una ridotta adesività piastrinica, un abbassamento dei livelli di colesterolo e trigliceridi, una migliorata fluidità di membrana soprattutto dei globuli rossi, con conse-guente miglioramento del trasporto dell’ossigeno ai tessuti periferici ed un orientamento verso la produ-zione di prostaglandine di tipo antinfiammatorio e a carattere vasodilatatore.

IBM dai chips agli anti microbiScienza di frontiera - a cura di Mauro Notarianni

Da decenni di sviluppo di materiali tra-dizionalmen-te impiegati per le tecno-logie a semi-conduttore, una nuova sostanza per combattere le infezioni. Le possibili applicazioni vanno dai rivestimenti pro-tettivi per sterilizzare le superfici negli ospedali e le apparecchiature mediche a forme iniettabili per un trattamento più efficace dei pazienti.

I ricercatori di IBM e del-l'Institute of Bioenginee-ring and Nanotechnology hanno annunciato oggi un nuovo idrogel antimi-crobico, in grado di di-sgregare i biofilm malati ed eliminare i batteri farmaco-resistenti al solo

contatto. L’idrogel sintetico, che si forma sponta-neamente quando viene riscaldato a temperatura corporea, è il primo a essere realizzato in forma biodegradabile, biocompatibile e atossica, risultando uno strumento ideale per combattere i gravi rischi per la salute a cui sono esposti gli operatori ospeda-lieri, i visitatori e i pazienti.

Di solito utilizzati per disinfettare varie superfici, gli antimicrobici si trovano nei tradizionali prodotti per la casa, come l’alcol e la candeggina. Tuttavia, il passaggio dalla pulizia dei piani di lavoro al tratta-mento di infezioni cutanee o malattie infettive far-maco-resistenti nell’organismo si rivela una sfida complessa, poiché gli antibiotici tradizionali diventa-no meno efficaci e molti disinfettanti per le superfici domestiche non sono idonei ad applicazioni biologi-che.

Ora invece è stato sviluppato un idrogel antimicrobico sinteti-co rimodellabile, co-stituito per oltre il 90% di acqua, che – se commercializzato – risulterebbe ideale per applicazioni co-me creme o sostan-ze terapeutiche iniet-tabili per la cicatriz-zazione delle ferite, rivestimenti di im-

pianti e cateteri, infezioni cutanee o perfino barriere per gli orifizi.

Capaci di creare colonie pressoché su qualsiasi tessuto o superficie, i biofilm microbici (raggruppa-menti adesivi di cellule malate, presenti nell’80% delle infezioni) persistono in diversi siti dell’organi-smo umano, soprattutto in associazione ad appa-recchiature e dispositivi medici. Contribuiscono in misura significativa alle infezioni ospedaliere, che figurano tra le prime cinque cause di morte (top five leading causes of death) negli Stati Uniti e sono re-sponsabili fino a 11 miliardi di dollari di spesa sani-taria ogni anno.

Nonostante la sterilizzazione e le tecniche di asepsi avanzate, le infezioni associate ai dispositivi medici non sono state completamente eliminate. Ciò è do-vuto, in parte, allo sviluppo di batteri farmaco-resi-stenti. Secondo il CDC, la resistenza agli antibiotici negli USA costa una cifra stimata in 20 miliardi di dollari l’anno in spese sanitarie, oltre a 8 milioni di giorni supplementari di degenza ospedaliera.

Attraverso l ’adat ta-m e n t o p r e c i s o dei pol i-m e r i , i ricercatori h a n n o progettato macromo-l e c o l e , s t r u t t u r e molecolari contenenti un grande numero di atomi, che asso-ciano caratteristiche di idrosolubilità, carica positiva e biodegradabilità.

Quando vengono miscelati con acqua e riscaldati a temperatura corporea, i polimeri si assemblano au-tonomamente, gonfiandosi fino a formare un gel sin-tetico facile da manipolare. Questa capacità di grande interesse deriva dalle interazioni di autoas-sociazione che creano un effetto di “cerniera mole-colare”. Così come le cerniere collegano tra loro i denti, anche i brevi segmenti sui nuovi polimeri si uniscono, addensando la soluzione a base acquosa in idrogel rimodellabili ed elastici.

Presentando molte delle caratteristiche dei polimeri idrosolubili senza essere liberamente dissolti, tali materiali possono restare in posizione in condizioni fisiologiche, pur continuando a dimostrare attività antimicrobica.

“Si tratta di un approccio radicalmente diverso alla lotta contro i biofilm farmaco-resistenti. Se confron-tata con le capacità dei moderni antibiotici e idrogel, questa nuova tecnologia ha un immenso potenzia-le”, spiega James Hedrick, Advanced Organic Mate-rials Scientist, della Ricerca IBM. “Questa nuova tecnologia fa la sua comparsa in un momento cru-ciale, in cui le tecniche chimiche e biologiche tradi-zionali per combattere i batteri farmaco-resistenti e le malattie infettive sono sempre più problematiche”.

Se applicato al le superf ic i contaminate, la carica positiva dell’idrogel atti-r a t u t t e l e membrane mi-crobiche a cari-c a n e g a t i v a , come la forza gravitazionale in un buco nero.

Tuttavia, a diffe-renza della maggior parte degli antibiotici e degli idrogel, che hanno come bersaglio il meccanismo interno dei batteri per impedirne la replicazione, questo idrogel uccide i batteri mediante la disgrega-zione della membrana, precludendo così la compar-sa di resistenza.

“Ci siamo im-pegnati a svi-luppare una terapia più ef-ficace contro i supe rba t te r i dalla minaccia letale di infe-zione costituita da questi mi-crobi a rapida mutazione e dall'assenza di nuovi farmaci antimi-crobici in grado di combatterli. Utilizzando i materiali polimerici economici e versatili sviluppati insieme a IBM, ora possiamo sferrare un attacco migliore e su più fronti ai biofilm farmaco-resistenti, che aiuterà a migliorare gli esisti per la medicina e la salute”, spiega il Dr. Yi-Yan Yang, Group Leader, Institute of Bioengineering and Nanotechnology (IBN), Singapore.

Il progetto dedi-cato ai polimeri per la nanome-dicina, avviato dai centri di ri-cerca solo quat-tro anni fa con l’intento di mi-gliorare la salu-te umana, na-sce da decenni di sviluppo di materiali tradi-z i o n a l m e n t e impiegati per le tecnologie a semiconduttore. Questo progresso espanderà il campo d’azione del programma di col-laborazione tra IBM e IBN, consentendo agli scien-ziati di portare avanti simultaneamente diversi me-todi per la creazione di materiali in grado di migliora-re la medicina e lo sviluppo dei farmaci.

Questa ricerca è stata pubblicata di recente sulla rivista peer-reviewed AngewandteChemi.

Evoluzione passo dopo passoPsicosintesi - a cura di Carmelo Percipalle

La psicosintesi è una via che favorisce l’evoluzio-ne dell’essere umano basata su criteri chiari e definiti. Molte scuole di pensiero, ideologie, reli-gioni e sistemi filo-sofici più o meno esoterici, nei secoli hanno proposto me-todi e tecniche e ideato costrutti psi-chici o indicato, con l’esempio di maestri illuminati o oscuri, tragitti da seguire. La psicosintesi si differenzia da tutte queste vie in quanto si rivolge ad ogni essere umano che oggi calca la terra util izzando criteri universali, espressi con il linguaggio del-la psicologia e com-prensibili da tutti coloro i quali siano in grado di fermarsi e riflettere.

Chi pratica da anni questa via e si dedica alla propria psicosintesi personale con sufficiente di-sciplina e attenzione è in grado, dopo avere rag-giunto un sufficiente grado di maturità psichica, di proporsi agli altri e fungere da esempio espri-mendo coerenza e spirito di dedizione. Queste premesse ci consentono di comprendere che quando parliamo di psicosintesi, finalmente, la stessa distinzione fra scuole esoteriche ed esso-teriche non ha più ragione di esistere.

Il nostro interesse è contribuire alla costruzione di un mondo che possa garantire la fruizione del maggior bene possibile per il maggior numero possibile di esseri umani e, naturalmente, sap-piamo che quando parliamo di bene non ci rife-riamo soltanto al bene materiale.

Tornando al processo evolutivo, la psicosintesi di Assagioli ci dice con chia-rezza che il punto di par-tenza è ottenere un suffi-ciente livello di armonia e di equilibrio all’interno del-la personalità, liberandola da illusioni, identificazioni parziali, pensieri inconclu-denti, emozioni, affetti e pulsioni incontrollate e quant’altro costituisce za-

vorra dentro la nostra co-

scienza che da tutto ciò deve essere purificata.

Questo processo di purificazione e di conseguen-te liberazione può avvenire seguendo, passo do-po passo, il tragitto che Assagioli ha proposto e che la psicosintesi ha attuato e donato al mondo. Esistono naturalmente molte altre vie vicine alla psicosintesi o che perseguono lo stesso fine con metodi costruttivi e pongono al centro dei loro in-teressi l’uomo e il suo benessere psicofisico.

Quando queste vie si incontrano e creano siner-gia per il bene dell’umanità trovano sempre nella psicosintesi la possibilità di utilizzare un linguag-gio universale facilmente comprensibile da tutti.

Possiamo, allora, dire che evoluzione significa ancora collegare la personalità con il Sé, oltre-passare il limiti dell’io e liberarsi dalle molteplici illusioni che crea per evidenziare la presenza nel-la nostra vita quotidiana dei messaggi illuminanti che provengono dall’Anima che, per sua natura, è amorevole, inclusiva, ecumenica e aperta verso la conoscenza e il sapere e che, infine, rappresenta l’unica ancora di salvezza per un’umanità che, sempre più, appare schiava dei suoi desideri, dei suoi egoismi separativi, dei suoi tornaconti eco-nomici, della sua smania di potere e vittima di episodi di persecuzioni e violenze senza fine.

Per imparare ad at-tuare questo colle-gamento fra perso-nalità e Anima non esiste solo la medi-tazione ma ogni atto, consapevolmente attuato per servire l’umanità ed aiutarla ad evolversi ed a liberarsi dalle sue miserie, contribuisce ad attuare questa ricongiunzione e svela la presenza, dentro ogni coscienza individuale, di un principio spirituale, universale e unificante, che tutti conosciamo con vari nomi e che attende di essere pienamente riconosciuto e realizzato. Il progresso dell’umanità, a mio avviso, dipende da questa realizzazione collettiva e unificante.

La pratica quotidiana, attuata passo dopo passo, senza esitazioni e con costanza della psicosintesi conduce senza alcun dubbio alla scoperta della propria via di autorealizzazione che deve essere percorsa e che certamente confluisce verso la strada maestra che affratella l’umanità nel suo processo collettivo di liberazione dal dolore e dal-le sofferenze.

Chi siamo real-mente?

A g i a m o c o m e se…Applichiamo la tecnica di “esse-re come se…” usando la nostra immaginazione in una condizio-ne d i g rande calma e rilassa-tezza.Proviamo ad im-maginare di possedere alcune speciali qualità:

- la trasparenza- la leggerezza- l’equanimità

Pensiamo adesso che queste tre qualità possano condurci verso uno stato dell’essere, del tutto provvisorio, in cui ogni apparenza scompare e restiamo saldamente identificati con quella parte di noi che ne rappresenta la vera essenza. Pro-viamo a chiamare questa vera essenza “la Mona-de”. Essa si trova in una dimensione spazio tem-porale posta al di fuori del ciclo delle rinascite e in questa dimensione tutte le vite precedenti e quel-le eventuali future coincidono.

La legge del Karma che ci obbliga a reincarnarci, in questa particolare condizione, non è più impo-sta ma può essere espressione delle nostre deci-sioni. È possibile decidere di incarnarsi volonta-riamente? Per assolvere a qualche compito parti-colare? O semplicemente per adempiere alla Vo-lontà Divina?

Tutto questo è certamente pos-sibile ma solo se il nostro interme-diario, la nostra Anima, sa il fatto suo ed è suffi-c i e n t e m e n t e connessa con la Monade.

Il nostro proble-ma, una volta

incarnati, è non dimenticare la missione e , quindi, ritrovare il senso della nostra vita, della nostra materialità, degli innumerevoli problemi che sa-remo chiamati a risolvere sulla terra ed impre-gnarli di spiritualità, di accettazione amorevole del

nostro compito.

Perché l’anima unisce, unifica, essendo amore, e ricongiunge la terra con il cielo ovvero aderisce al principio “come è sopra così è sotto …”.In queste condizioni ogni atto della nostra vita as-sume un senso chiaro e definito, il caso non esi-ste più e il sentiero della nostra vera vita si apre davanti ai nostri passi.

Adesso che siamo incarnati applichiamo il consi-glio di Assagioli che nella sua tecnica dell’agire “come se” ci propone di manifestare, esprimere, agire una qualità che non possediamo o che pen-siamo di non possedere. Il pensare di comportarci esprimendo doti che crediamo di non possedere ci consente di attuare progressivamente potenzia-lità nascoste che possiamo evocare e coltivare fino a farle totalmente nostre.

Per questo “agiamo come se” fossimo trasparenti, leggeri, equanimi. Tutto il resto avverrà da sé in maniera naturale nel momento e nello spazio giu-sti.

Creare connessioni, riunificare la personalità con l’Anima e l’Anima con la Monade è la nostra pras-si che attuiamo allenandoci costantemente nella meditazione e che realizziamo ogni giorno nella vita quotidiana.

Questa è la via unificante che conduce l’essere umano alla sua piena realizzazione e, progressi-vamente, a risolvere ogni problema liberandosi dai suoi retaggi animali che ancora oggi affliggo-no la maggior parte dell’umanità.

Agire come se...Dipendenze evitabili - a cura di Carmelo Percipalle

L’educatore artistaEducazione - a cura di Bianca Marelli

L’insegnante della Nuova Era terrà presente che l'educazione attraversa ogni momento della vita (personale, relazionale e sociale) e che, pertanto, la consapevolezza di essere agenti di educazione riguarda tutti ed emerge in ogni contesto, riguarda i l r u o l o c o m e l a p e r s o n a . Chiunque, a qualsiasi età, si tro-va ad ave-re contatti di potere, di dipen-denza, di autorità, di diritto, nei confronti di altri, si trova automaticamente anche in condizio-ne di esplicare azioni educative.

Nel corso di un’opera educativa illuminata si ten-derà a produrre l’atteggiamento costante di “impa-rare dalla vita”, secondo l’insegnamento di Rudolf Steiner, il quale sosteneva che tale facoltà del-l’adulto viene preparata durante il tempo della scuola:

“…l’uomo può diventare capace di apprendere durante la sua intera vita, divenire una persona che impara dalla vita. Ma a questo egli deve es-sere educato”. (R. Steiner)

E g l i d i c h i a r a anche che ciò che è più impor-tante per un in-segnante non è la sua capacità pratica ma la sua disponibilità inte-riore, i suoi pen-sieri non espres-si in parole, poi-ché gli allievi so-no interessati

all’esistenza spiri-tuale degli “adulti di riferimento”, al loro mondo interiore e al loro modo di concepire l’esistenza.

È confrontando queste idee con quelle che essi stessi si vanno formando della vita, che essi pos-sono crescere in discriminazione, autonomia e saggezza.

Ciò può avvenire più celermente se viene loro offerta, e costantemente rinnovata, la fiducia:

“La nostra pedagogia è fondata sulla fiducia... La nostra fiducia deve esistere verso tutti, senza al-cuna eccezione... Tutti, deboli o forti, hanno biso-gno che noi diamo loro la nostra fiducia. Ogni es-sere umano, senza distinzione di età, di origine, di convinzioni, di cultura, di situazioni, ha diritto al nostro rispetto”. (Gisèle de Faille).

Le attività educative saranno pertanto basate sul principio del rispetto delle particolarità e delle specificità delle personalità e, insieme, sulla con-vinzione che ogni individuo ha la possibilità ed il desiderio di far emergere sempre più chiaramente la luce dell’anima:

Una personalità è un’unità di energia coordinata, sincronizzata e tenuta insieme da un’unità di energia superiore, l’anima umana. “Lasciate che l’anima controlli la forma esterna, la vita e tutti gli eventi e porti alla luce l’amore alla base degli eventi di tutti i tempi”. (Foster Bailey, Riflessioni).

Dalla consapevolezza che ogni azione educativa richiede un contesto empatico nascono l’ascolto attivo e partecipe; l’attenzione e la cura delle atti-vità e delle esperienze; la capacità di leggere le richieste degli allievi attraverso le loro reazioni o l’apparente assenza di reazioni; la volontà di es-sere “incisivi” senza forzare; la disponibilità a re-cepire il mondo esterno e interno degli studenti leggendo in profondità nelle loro e nelle proprie sensazioni; l’organizzazione di un contesto per tutti educante; l’instaurazione di una relazione di rispetto, di attenzione, di apprendimento significa-tivo in ogni momento e aspetto del processo edu-cativo. Saranno interiorizzate le convinzioni che:

- ogni essere umano ha l’aspirazione a svi-lupparsi e perfino a trasformarsi nel corso della sua vita;

- la crescita delle persone che si sviluppa in atmosfere di accoglienza produce con-

dizioni di fiducia, in cui possono fiorire at-teggiamenti non violenti, non competitivi, non giudicanti;

- l'educazione si rivolge a tutti e in ogni momento del percorso di vita;

- l’azione educativa va condotta in contatto diretto e costante con l’esperienza;

- ogni essere umano, senza distinzione d'età, d'origine, di convinzioni, di cultura, di situazione sociale, ha diritto a rispetto e ad attenzione.

L’insegnante-formatore, che si offre con disponi-bilità allo sguardo e alle considerazioni degli stu-denti, è pronto ad aperture creative; egli è “un ar-tista” - afferma lo Steiner - poiché ha un’idea e tende a svilupparla con i suoi allievi, che lo osser-vano e con lui si confrontano con libertà, poiché sanno di essere “al sicuro nel suo cuore”.

Egli dimostrerà di avere una forza interiore indi-pendente, che gli allievi sentiranno entrare nel flusso della vita di classe, creando saldezza e sicurezza.

Sarà dotato - secondo lo Steiner - di determinate qualità:

- senso di responsabilità verso coloro che gli sono affidati;

- immaginazione intuitiva, che gli permette-rà di percepire con immediatezza;

- coraggio della verità, che darà coerenza al suo agire;

- spirito di iniziativa, che darà vigore e varie-tà all’insegnamento;

- interesse per il mondo, che donerà apertu-re di visione anche ai suoi allievi.

Il docente della Nuova Era, pertanto, pur potendo attraversare, naturalmente, situazioni di dubbio e di personali incertezze, mostrerà comunque lumi-

nosa dedizione; non si ridurrà a presentarsi solo come trasmettitore e verificatore di conoscenze, ma amerà i suoi studenti di un amore-intelligente, personale ed impersonale, e curerà che lo stesso amore circoli creativamente nel gruppo di coloro che sono istruiti, originando senso di appartenen-za al gruppo e alla Scuola.

Egli ricorderà che, come indica Platone nel “Me-none”, “ogni educazione è autoeducazione” e la-vorerà per creare le condizioni perché il discente si risvegli a se stesso.

L’insegnante “motivatore di percorso” si proporrà, pertanto, come:

- “essere in divenire” che evolve e impara insieme agli alunni;

- “insegnante-persona” che, avendo per-corso un più lungo cammino, dal suo imparare crea qualcosa di nuovo;

- “facilitatore di conoscenza”, che crea en-tusiasmo per il sapere;

- “mediatore di consapevolezze”, che svi-luppa maieuticamente fiducia e potenziali-tà.

In ogni processo educativo sarà costante la ten-sione alla “saggezza dell’altruismo”:

“La saggezza è una meta pratica per ogni per-sona istruita. I nostri laureati dovrebbero inclu-dere la saggezza nella loro visione di una buona vita. La saggezza dovrebbe essere inculcata, ispirata e idealizzata. Occorre fare in modo che lo studente trovi naturale, e non un sacrificio, chiedere: “Come posso giovare ai miei tempi?” (Foster Bailey, Riflessioni).

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