Franco Fortini. Introduzione

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INDICE  Introduzione  p.5  ABBREVIA ZIONI DELLE OPERE DI FORTINI  p.8 1.IL DIBATTITO NOVECENTESCO SULL’ALLEGORIA E IL SIMBOLO  p.9 1.1. L’allegoria: incomprensioni e travisamenti. Croce e Pagliaro p.10 1.2. La ripresa del dibattito in Italia: Luperini p.13 1.3. Il potere “distruttivo” dell’allegoria. Il tempo, la storia, la rovina: Walter Benjamin p.15 1.4. Baudelaire, la reificazione dell’esperienza umana, la mercificazione dell’arte: ancora su Benjamin p.20 1.5. Baud ela ire, la spe rso naliz zazi one dell ‘ es pre ssi one p oe tic a e il mode rno uso d ell ’all egoria : Jauss p.24 1.6. La critica ideologica alla poetica allegorica: Lukàcs p.28 1.7. L’allegoria “vuota” e le avanguardie storiche: ancora su Lukàcs p.34 1.8. Allegoria ed esperienza di verità: Gadamer p.36 1.9. Aridità dell’allegoria, inesauribilità del simbolo: ancora su Gadamer p.42 1.10. La deriva del senso e l’illeggibilità dell’opera: Paul de Man p.47 1.11. L’uso ideologico non univoco dell’allegoria I p.55 1.12. L’allegoria, la critica letteraria e l’avanguardia degli anni Novanta: le proposte di Luperini p. 57 1.13. L’uso non univoco dell’allegoria II. Postmoderno e demistificazione: Owens p.61 1.14. Una rilettura alternativa dell’allegoria benjaminiana p.66 1.15. Allegoria, avanguardia e società: il contributo di Franco Fortini al dibattito p.70 1.16. Perplessisulluso rigido della allegoria nella critica letteraria p.74  Note al primo capitolo  p.82 2. ALLEGORIA E SIMBOLO NELLA POESIA DI FRANCO FORT INI DA “FOGLIO DI VIA” A “QUESTO MURO”  p.89 2.1. La formazione religiosa e ideologica. L’apprendistato letterario nella Firenze ermetica p.90 2.2. Tra influssi ermetici e tensione alla storia: la prima prova poetica di Fortini p.97 2.3. I l simbolismo naturale di  Foglio di via . I temi della veglia, della prigionia, del viaggio p.107 2.4. La poesia dell’errore/errare: dialogo con l’attualità e primi esperimenti allegorici p.116 2.5. Gli anni Sessanta: la scoperta di Brecht e la poesia apocalittica p.138 2.6. Un esper imento simbolico- allegorico: il rituale visionario de  La poesia dell e rose  p.151 2.7. Il c ompiuto allegorismo di Questo muro p.163 2.8.  Il falso vecchio , allegoria della sconfitta storica. La scoperta del ruolo marginale della poesia p.177  Note al secondo capitolo  p.196 3. LETTURA DI “PAESAGGIO CON SERPENTE”  p.203 3.1. L estrema insensatezza e infamiadegli anni Settanta p.204 3.2. Il c anto-incanto p uò uccidere il serpente” ( il q uadro d i P oussin, i l t itolo lepigrafe) p.208 3.3. Il serpente, il tempo, la storia p.220 3.4. “I più fedeli leali dell’utopia” (  Il vero che è passato ) p.223 3.5. “Gli anni della violenza” ( Circostanze ) p.241 3.6. La sc elta tra “ minimi eventi” e la poesia come “traccia” di un’esistenza ( Versi per la fine dell’anno 1 ) p.245 3.7. Il delirio di immo bilità ( Versi per la fine dell’anno 2 ) p.251 3.8. Tempi storic i e tempi biol ogici. L a morte e la rinuncia alla verità ( Otto recitativi ) p.253 3.9. L’eterno ritorno e la volontà di potenza (  Exultet ) p.261 3.10. La poesia co me estrema dif esa contro l’insensatezza della vita e la scomparsa dell’uomo dal “gran teatro del mondo” (  Di seconda int enzione ) p.266 3.11. La storia e la natura come “strage” (  Il nido ) p.275 3.12. “La lentezza della positività” ( Una obbedienza) p.280 3.13. Allegoria e simbolo in Paesaggio con s erpente p.299  Note al terzo capitolo p.307  Bibliografia p.313

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INDICE  Introduzione  p.5

 ABBREVIAZIONI DELLE OPERE DI FORTINI   p.8

1.IL DIBATTITO NOVECENTESCO SULL’ALLEGORIA E IL SIMBOLO  p.9

1.1. L’allegoria: incomprensioni e travisamenti. Croce e Pagliaro p.101.2. La ripresa del dibattito in Italia: Luperini p.13

1.3. Il potere “distruttivo” dell’allegoria. Il tempo, la storia, la rovina: Walter Benjamin p.151.4. Baudelaire, la reificazione dell’esperienza umana, la mercificazione dell’arte: ancora su Benjamin p.201.5. Baudelaire, la spersonalizzazione dell ‘espressione poetica e il moderno uso dell’allegoria: Jauss p.241.6. La critica ideologica alla poetica allegorica: Lukàcs p.281.7. L’allegoria “vuota” e le avanguardie storiche: ancora su Lukàcs p.341.8. Allegoria ed esperienza di verità: Gadamer p.361.9. Aridità dell’allegoria, inesauribilità del simbolo: ancora su Gadamer p.421.10. La deriva del senso e l’illeggibilità dell’opera: Paul de Man p.471.11. L’uso ideologico non univoco dell’allegoria I p.551.12. L’allegoria, la critica letteraria e l’avanguardia degli anni Novanta: le proposte di Luperini p. 571.13. L’uso non univoco dell’allegoria II. Postmoderno e demistificazione: Owens p.611.14. Una rilettura alternativa dell’allegoria benjaminiana p.661.15. Allegoria, avanguardia e società: il contributo di Franco Fortini al dibattito p.701.16. Perplessità sull’ uso rigido della allegoria nella critica letteraria p.74

 Note al primo capitolo  p.82

2. ALLEGORIA E SIMBOLO NELLA POESIA DI FRANCO FORTINI

DA “FOGLIO DI VIA” A “QUESTO MURO”  p.89

2.1. La formazione religiosa e ideologica. L’apprendistato letterario nella Firenze ermetica p.902.2. Tra influssi ermetici e tensione alla storia: la prima prova poetica di Fortini p.972.3. Il simbolismo naturale di Foglio di via . I temi della veglia, della prigionia, del viaggio p.1072.4. La poesia dell’errore/errare: dialogo con l’attualità e primi esperimenti allegorici p.1162.5. Gli anni Sessanta: la scoperta di Brecht e la poesia apocalittica p.1382.6. Un esperimento simbolico- allegorico: il rituale visionario de La poesia delle rose  p.1512.7. Il compiuto allegorismo di Questo muro p.163

2.8.  Il falso vecchio, allegoria della sconfitta storica. La scoperta del ruolo marginale della poesia p.177

 Note al secondo capitolo  p.196

3. LETTURA DI “PAESAGGIO CON SERPENTE”  p.203

3.1. L’”estrema insensatezza e infamia” degli anni Settanta p.2043.2. “Il canto-incanto può uccidere il serpente” (il quadro di Poussin, il titolo l’epigrafe) p.2083.3. Il serpente, il tempo, la storia p.2203.4. “I più fedeli leali dell’utopia” ( Il vero che è passato) p.2233.5. “Gli anni della violenza” (Circostanze) p.2413.6. La scelta tra “minimi eventi” e la poesia come “traccia” di un’esistenza (Versi per la fine dell’anno 1) p.2453.7. Il delirio di immobilità (Versi per la fine dell’anno 2) p.251

3.8. Tempi storici e tempi biologici. La morte e la rinuncia alla verità (Otto recitativi) p.2533.9. L’eterno ritorno e la volontà di potenza ( Exultet ) p.2613.10. La poesia come estrema difesa contro l’insensatezza della vitae la scomparsa dell’uomo dal “gran teatro del mondo” ( Di seconda intenzione) p.2663.11. La storia e la natura come “strage” ( Il nido) p.2753.12. “La lentezza della positività” (Una obbedienza) p.2803.13. Allegoria e simbolo in Paesaggio con serpente p.299

 Note al terzo capitolo p.307

 Bibliografia p.313

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INTRODUZIONE

L’ultimo decennio ha segnato in Italia la ripresa del dibattito sull’allegoria e il simbolo come possibilicategorie critiche per la metodologia letteraria. La questione (solo apparentemente riguardante le figureretoriche) fu impostata da Walter Benjamin nel suo fondamentale Ursprung des deutschen Trauerspiels(uscito nel 1928). Il filosofo tedesco riteneva possibile organizzare una vera e propria “poetica” intornoalla nozione di allegoria, di cui sottolineava le caratteristiche distruttive e progressive (la frammentarietà e

l’incompiutezza, la mediazione razionale che richiede la sua comprensione, la collaborazione del fruitore dicui necessita), la sua relazione col tempo e con la specifica temporalità dell’uomo (a differenza del simboloche allude sempre all’origine divina della parola, l’allegoria si rivolge alla storia). Lo studio di Benjamin,senza mai dichiararlo, nasceva anche dal proposito di scoprire le motivazioni profonde e le peculiaritàstilistiche delle avanguardie storiche. La nozione di allegoria è stata ripresa in ambienti critici e letterari

 profondamente diversi fra loro, rivelando così una grossa difficoltà nell’essere usata come strumentoneutro di comprensione dei fatti letterari.

Dopo l’analisi dei contributi più importanti, oltre a quello di Benjamin, sulla questione, cercherò dileggere l’opera poetica di Franco Fortini applicando i risultati della mia ricerca. Fortini è, infatti, poetaanomalo nella nostra tradizione, dominata sempre da poetiche di derivazione simbolista (almeno fino aglianni Cinquanta). Cresciuto nella Firenze ermetica, egli ha portato avanti una ricerca solitaria di un

linguaggio che riducesse il suo spessore simbolico e metaforico per aderire ad un’esigenza dicomunicabilità, un linguaggio poetico che, rinnegata la propria autonomia , accettasse di contaminarsi conil politico, il religioso, il morale. L’uso di procedimenti allegorici è stato uno degli strumenti privilegiati daFortini in questa ricerca. Il mio lavoro consisterà anche nel far risaltare l’uso peculiare di mezzi espressiviallegorici da parte del poeta. Nello stesso tempo darò particolare rilievo alla ricerca metrico-stilistica

 perché ritengo che allo specifico uso dell’allegoria da parte di Fortini corrisponda un uso del linguaggioassolutamente distante sia dal “culto della parola” delle poetiche simboliste sia dalla “mimesi del caos”delle avanguardie.

L’ultimo capitolo sarà un tentativo di lettura del più recente e complesso libro poetico di Fortini, Paesaggio con serpente (1984). Alla fine dell’analisi risulteranno evidenti alcune novità nell’uso delsimbolo e dell’allegoria da parte di Fortini, che derivano da una diversa concezione della poesia maturata

dal poeta negli anni di composizione del libro e dalla scoperta della radicale metaforicità del linguaggioletterario. L’allegoria non sarà usata più come strumento di chiarezza, poiché nella nostra epoca, dominatadalla apparente trasparenza degli avvenimenti, la verità si nasconde nell’“ombra del paesaggio”: la poesiastessa deve, dunque, rifugiarsi nell’ombra.

ABBREVIAZIONI DELLE OPERE DI FORTINI

CS   I cani del Sinai, Torino, Einaudi, 1979.DI   Dieci inverni, Bari, De Donato, 1973.ER    Extrema ratio, Milano, Garzanti, 1990.I   Insistenze, Milano, Garzanti, 1985.

NSI   Nuovi saggi italiani, Milano, Garzanti, 1987.OI   L’ospite ingrato primo e secondo, Casale Monferrato, 1985.PN   I poeti del Novecento, Bari, Laterza, 1980.QF  Questioni di frontiera, Torino, Einaudi, 1977.SI  Saggi italiani, Milano, Garzanti, 1987.UO  Una obbedienza, Genova, S. Marco dei Giustiniani, 1980.UVPS  Una volta per sempre. Poesie 1938-1973, Torino, Einaudi, 1978.VP  Verifica dei poteri, Torino, Einaudi, 1989.