Franca Braga Responsabile Centro studi alimentazione e salute · 2015-05-22 · Produciamo...

Ferrara, 22 maggio 2015

I diritti dei consumatori ad essere informati: le nuove norme sull'etichettatura e la tutela delle tipicità

Franca BragaResponsabile Centro studi alimentazione e salute

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Chi siamo? La prima e più diffusa organizzazione di consumatori italianaALTROCONSUMO è

un’organizzazione di consumatori nata a Milano nel 1973 indipendente, efficace, rappresentativa riconosciuta per legge ai sensi dell’art. 137 del Codice del Consumo (Dlgs. 206/2005) e membro CNCU membro BEUC – federazione composta da 40 organizzazioni di consumatori di 31 paesi europei membro di Consumers International (220 associazioni per 115 paesi)

La nostra attività in cifre (2013):

373.000 soci oltre 640.000 consulenze erogate 394 interventi pubblici, 35 denunce AGCM, 63 dossier aperti oltre 6.200 citazioni sui media oltre 17.900.000 visite su www.altroconsumo.it oltre 28.000 follower su Twitter, oltre 253.000 like su Facebook 7 pubblicazioni periodiche e numerose guide oltre 100 test 336 professionisti al servizio dei consumatori

Il centro studi Alimentazione e Salute

E’ un servizio tecnico che raccoglie competenze diverse : 1 medico, 1 biotecnologo, 1 laureato in chimica e tecnologie farmaceutiche, 3 laureati in economia, 4 tecnologi alimentari, 1 supporto amministrativo, 1 responsabile acquisti.

Produciamo contenuti tecnici per le riviste, il sito web, l’associazione, rispondiamo alle mail dei soci , sosteniamo l’attività di rappresentanza a livello nazionale e internazionale, siamo la fonte per gli approfondimenti con i media. Il tutto con un taglio critico, un metodo scientifico e una chiara mission di tutela del consumatore.

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La nostra mission Fare informazione attendibile, perché indipendente e basata sulle

prove Educare il cittadino a comportamenti e scelte appropriate Dire le cose come stanno Citare le marche dei prodotti che testiamo o l’insegna della farmacia

visitata

NON E’ FACILE E NON E’ POPOLARE

Non è popolare spiegare che riempirsi di integratori è inutile, non è popolare affermare che le diete miracolo non esistono, non è popolare sbugiardare le pubblicità, non è facile parlare di farmaci equivalenti o di screening inutili…

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Oggi vi parlerò di...

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• Basarsi su conoscenze scientifiche e sui fatti: il test comparativo di prodotti alimentari, le inchieste, i comparatori on line.

• La funzione delle etichette: che cosa dice la legge e cosa invece non prevede.

• Le Fonti affidabili sui temi dell'alimentazione. La sicurezza alimentare. Come comunicare leallerte alimentari.

Il test comparativo

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• La scelta dei temi• La ricerca di mercato• Gli acquisti• La scelta del laboratorio• la degustazione• Le fonti di documentazione• Gli esperti• La valutazione dei risultati di

laboratorio• La comunicazione dei risultati

ai produttori• Il rapporto tecnico• La definizione dell’articolo

Il test comparativo on line

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Le inchieste

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• Inchieste di sicurezza alimentare

• Inchieste a scenario• Inchieste prezzi• Inchieste di igiene• Indagini qualitative• Indagini con l’aiuto dei

soci

I comparatori on line – gli additivi

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I comparatori on line – gli additivi

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I comparatori on line – le merendine

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I comparatori on line – le merendine

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I comparatori on line

• Gelati• Contenuto in sale• Contenuto in zucchero• Caffeina• Alcol e guida• BMI• Le diete

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La guida vini

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La guida vini

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Le etichette alimentari• I consumatori e le informazioni sui prodotti alimentari:

– Che cosa cercano i consumatori in etichetta– Quali sono gli aspetti critici dell’etichettatura alimentare– Quali informazioni vorrebbero i consumatori sui prodotti sfusi– Quali informazioni vorrebbero i consumatori sui prodotti serviti nei ristoranti

• Il nuovo regolamento sull’informazione al consumatore– Come è nato– I punti positivi– Le occasioni mancate– Le questioni in sospeso

• Il regolamento sulle indicazioni nutrizionali e sulla salute

• Conclusioni

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Alimenti e informazione (1)The European consumers’ attitudes regarding product labelling

European Commission - 2005

• 28 Paesi (25 UE, Svizzera, Norvegia, Islanda)• Indagine qualitativa• 4 focus group/Paese• Informazioni richieste:

– Influenza delle informazioni in etichetta sugli acquisti quotidiani– Comportamento ed aspettative nei confronti delle informazioni riportate

sull’etichetta dei prodotti alimentari preconfezionati– Comportamento ed aspettative nei confronti delle informazioni riguardanti i

prodotti venduti sfusi o serviti al ristorante– Comportamento ed aspettative nei confronti delle informazioni riportate

sull’etichetta dei prodotti non alimentari

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Alimenti e informazione (2)Che cosa cercano i consumatori in etichetta?• Data di scadenza

– Prodotti freschi

• Composizione– Presenza di allergeni o ingredienti particolari (diete)– Presenza di additivi, soprattutto conservanti e coloranti– Presenza di OGM

• Informazione nutrizionale– Energia– Quantità e qualità grassi– Quantità zuccheri– Quantità sale

• Provenienza– Prodotti freschi (carne, formaggio)– Vino– Caffè e cioccolato

The European consumers’ attitudes regarding product labelling – European Commission - 2005

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Alimenti e informazione (3)Quali sono gli aspetti critici dell’etichettatura alimentare?• Scarsa leggibilità

– Caratteri piccoli– Scarso contrasto

• Mancanza di standardizzazione– Difficoltà a recuperare le stesse informazioni su prodotti diversi

• Perdita di informazioni– Scadenza non indicata su tutte le porzioni– Ingredienti in piccole quantità, allergeni– OGM– Modalità di coltivazione o allevamento– Origine

• Difficoltà di comprensione di alcuni termini– Additivi, elencati soprattutto con codice E (es., E220)


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Alimenti e informazione (4)Quali informazioni vorrebbero i consumatori sui prodotti sfusi?• Carne

– Origine– Metodo di allevamento

• Pesce– Origine– Data di cattura

• Frutta e verdura– Metodo di coltivazione


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Alimenti e informazione (5)Quali informazioni vorrebbero i consumatori sugli alimenti serviti nei ristoranti?• Origine della carne• Prodotto fresco/decongelato• Presenza di allergeni• Adeguatezza a regimi alimentari particolari (es., vegetariano)• Informazioni nutrizionali (raro)

Il consumo di alimenti nei ristoranti è occasionale e considerato momento di svago sociale, non nutrizionale.

Raramente è richiesto di avere maggiori informazioni rispetto a quelle fornite verbalmente da chi serve il pasto e di cui ci si fida.


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Il nuovo Regolamento europeo (1)Regolamento (UE) 1169/2011

relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori

• Concepito: 2008

• Pubblicato: 22 Novembre 2011

• Obiettivi:– Armonizzazione e modernizzazione delle norme sull’etichettatura alimentare– Corretta informazione del consumatore

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Il nuovo Regolamento europeo (2)Ciò che già esiste sull’etichetta dei prodotti alimentari

• Denominazione• Elenco degli ingredienti e quantità degli ingredienti• Quantità netta• Termine minimo di conservazione e/o data di scadenza• Condizioni di conservazione e/o d’impiego• Nome, ragione sociale, indirizzo operatore• Istruzioni per l’uso• Titolo alcolometrico (alcool > 1.2% vol.)

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Il nuovo Regolamento europeo (3)Le novità più importanti….

• Leggibilità– Visibilità– Altezza caratteri: min. 1.2 mm (min. 0.9 mm pack <80cm2)– Spessore, colore, spaziatura, contrasto

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• Allergeni– Indicazione obbligatoria su alimenti sfusi– Maggiore visibilità in etichetta

• Grassi vegetali

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• Informazione nutrizionale– Obbligatoria– Formato tabulare– 100 g/100 ml, in aggiunta per porzione– Energia, grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine, sale

• Indicazione d’origine– Carne suina– Carne ovina– Carne caprina– Carne avicola

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Il nuovo Regolamento europeo (6)Le occasioni mancate….

• Informazione nutrizionale – Lay-out non standardizzato– Facoltativa sul fronte della confezione– Mancato utilizzo dei colori (semafori)– Acidi grassi trans

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Il nuovo Regolamento europeo (7)Le occasioni mancate….

• Bevande alcooliche– Esentate dal riportare lista ingredienti e dichiarazione nutrizionale

• Alimenti sfusi e preincartati– Demandata agli Stati membri facoltà di scegliere:

• Indicazioni da fornire al consumatore• Modalità di indicazione

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Il nuovo Regolamento europeo (8)Tempi lunghi….

• Approvazione 25 Ottobre 2011• Pubblicazione 22 Novembre 2011• Entrata in vigore 12 Dicembre 2011• Applicazione 13 Dicembre 2014• Dichiarazione 13 Dicembre 2016

nutrizionale

….cui si aggiunge il previsto «esaurimento scorte».

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Indicazioni nutrizionali e sulla salute (1)Regolamento (CEE/UE) 1924/2006

relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari

• Indicazioni nutrizionali– Elenco pubblicato 30 indicazioni circa– In applicazione

• Indicazioni sulla salute– Valutazione EFSA terminata (luglio 2011)– Lista positiva definita di 222 indicazioni

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Indicazioni nutrizionali e sulla salute (2)

Alcuni prodotti sono scomparsi dagli scaffali….

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….altri hanno modificato il loro slogan…..

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….altri ancora hanno modificato la loro composizione!

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Le questioni in sospeso

• Valutazione preparati erboristici

• Definizione dei profili nutrizionali

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Conclusioni (1)

I regolamenti europei sull’informazione ai consumatori e sulle indicazioni nutrizionali e sulla salute

sono un buon punto di partenza.

MA….

Per una corretta informazione del consumatore occorre che queste norme vengano anche correttamente e completamente applicate

in tempi rapidi.

INOLTRE….

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Conclusioni (2)

Per raggiungere gli obiettivi prefissati dal legislatore, l’applicazione delle norme deve essere accompagnata da forme di

educazione del consumatore

INFATTI…

• L’86% degli intervistati ha individuato la data di scadenza sulla confezione di un prodotto alimentare (UE: 82%)

• Solo il 39% degli intervistati è riuscito ad interpretare le informazioni nutrizionali riportate su una confezione di cereali (UE: 58%)

Consumer empowerment – Eurobarometer April 2011

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La sicurezza alimentare

È una delle priorità di intervento di Altroconsumoperché è una delle priorità del consumatore.

La sicurezza degli alimenti è un diritto delconsumatore.

Nel nostro Paese possiamo ragionevolmente contare sualimenti sani e controllati: per tradizione, cultura,sistemi di produzione e attività di controllo, possiamoaffermare che da noi sicurezza e qualità igienica deiprodotti alimentari hanno uno standard piuttostoelevato.

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La sicurezza alimentare

Questo non significa ovviamente che non ci sianoproblemi, ma forse il più grave dei problemi è cheparlare di sicurezza alimentare in Italia non è facile.

I problemi di sicurezza alimentare nel nostro Paesediventano “scandali alimentari”

La comunicazione del rischioI dati dei Euro barometro 2010 sullapercezione del consumatore europeorispetto ai rischi legati al cibo hannoevidenziato e confermato quantoprecedentemente emerso anche daaltre indagini : il consumatore italianoè tra i più preoccupati, è sfiduciato. Illivello di sfiducia è ai massimi ( vedianche progetto TRUST 2008sovvenzionato dalla Commissioneeuropea). Ma cittadini sfiduciati epreoccupati significa crisi alimentariche si trasformano in scandali conripercussioni pesanti sul mercato.

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Indagine Eurobarometro 2010

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Indagine Eurobarometro 2010Supponga che un rischio alimentare serio sia identificato in un cibo che lei mangia regolarmente come il pesce, il pollo o l’insalata. Quale fiducia avrebbe nelle seguenti fonti, relativamente al fatto che possano fornirle informazioni accurate su questo rischio?

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Indagine Eurobarometro 2010Come ha reagito all’ultima notizia che ha sentito, visto o letto riguardante un tipo di alimento non sicuro?

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Progetto TRUST ‐ 2008• Finanziato dalla DG Research• Comunicazione del rischio

E’ stata ipotizzata una contaminazione da Salmonelladei polli e sono stati studiati i comportamenti dei consumatori nei diversi Paesi

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Progetto TRUST - 2008Le principali critiche alla gestione delle crisi alimentari:

• La spettacolarizzazione dei problemi da parte dei mass media. Lo stile di comunicazione dei media è pesantemente criticato.

• La confusione derivante dalla circolazione di informazioni poco chiare, contrastanti, insufficienti o sovrabbondanti.

• La reticenza o la mancata tempestività nel diffondere informazioni utili ad evitare o limitare l’esposizione ai rischi.

• La non comunicazione del cessato allarme

La comunicazione del rischio

L’informazione reticente, non trasparente, non tempestiva, non gestita ma subitaporta a disastri come quello dell’influenza aviaria le cui ricadute sul mercato nonhanno avuto eguali negli altri Stati Membri. Nel momento di maggior panicoquasi la metà dei consumatori ha smesso di acquistare carne di pollo, tacchino euova senza un concreto motivo di pericolo. Si è diffusa una sorta di psicosi chenon solo ha fatto crollare i consumi di prodotti avicoli, ma ha anche spinto moltiad acquistare farmaci e vaccini del tutto inutili.

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Ne abbiamo parlato tante volte…

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Ne continuiamo a parlare…

In base al Decreto del Presidente della Repubblica del 28 marzo2013 è stato riorganizzato il CNSA Comitato Nazionale dellaSicurezza alimentare che prevede una sezione consultiva delleassociazioni consumatori e dei produttori. All’interno di questasezione è stato creato un gruppo di lavoro ristretto sullacomunicazione del rischio. Altroconsumo partecipa a questogruppo di lavoro

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Le linee guida dell’EFSALe linee guida della comunicazione del rischio redatte dall’EFSA ed elaborate dal gruppo AFCWG (advisory forum communicationworking group) rappresentano un buon punto di partenza e un riferimento da cui non prescindere. Le parole chiave evidenziate fin dall’inizio del documento sono :

1. Apertura2. Trasparenza3. Indipendenza4. Tempestività

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Le linee guida dell’EFSA

I principi nella praticaLa qualità e l’adeguatezza della produzione comunicativa sono importanti quanto i principi di fondo

• Pubblicare tutti i documenti fondamentali• Comunicazioni comprensibili e utilizzabili• Comunicazioni tempestive• Dialogo tra valutatori e gestori del rischio• Dialogo con i portatori di interesse• Riconoscere e comunicare l’incertezza

…avere dei buoni comunicatori !

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Le linee guida dell’EFSA

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Rischio reale e rischio percepito

Che cosa vuole il consumatore ?

• Un’efficace comunicazione del rischio deve essere dinamica, continua, deve fornire risposte chiare, scientifiche e tecniche che però devono partire da richieste concrete, anche se irrazionali, dei consumatori.

• La comunicazione del rischio non può essere una mera trasmissione di informazioni al pubblico, deve comprendere anche uno scambio interattivo di idee e di percezioni.

• Tra gli obiettivi non dobbiamo dimenticare quello educativo , ed anche la promozione di specifici cambiamenti di comportamento in relazioni a situazioni ad alto rischio oppure di emergenza.

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Allerta del Ministero della Salute

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Pochissime le informazioni sui prodotti. Nessuna indicazione sugli effetti sulla salute o sul comportamento da tenere.

21 agosto 2014 - Snickers Shake 350mlMarca: prodotto per Mars Chocolate UK Ltd da Milchwerke Mittelelbe GmbH (Germania)Paese d'origine: Regno Unito19 giugno 2014 - condimento al pesto con tartufo "Szarvasgomba pesto"Marca: Gourmand CompanyPaese d'origine: Ungheria03 giugno 2014 - alimento Miracle FrootiesMarca: distribuito da Miracle Fruit World LLCPaese d'origine: Stati Uniti07 maggio 2014 - Max Erectum ForteMarca: VI PRO Production s.r.o. , Czech RepublicPaese d'origine: Repubblica Ceca23 aprile 2014 - Tubicini tipo cannucce a forma di occhialiMarca: Drinking tube Glasses distribuito da "Out of the blue Kg" (Germania)Paese d'origine: Cina24 marzo 2014 - Zuppa di legumi e cerealiMarca: Terra e Vita, prodotto da Zerbinati per conto di Buona TerraPaese d'origine: Italia17 febbraio 2014 - formaggio Roquefort CarrefourMarca: ProlaidisPaese d'origine: Francia

Prodotto: Snickers Shake 350ml

Marca: prodotto per Mars Chocolate UK Ltd da Milchwerke Mittelelbe GmbH (Germania)

Sostanza/Rischio: Bacillus Subtilis

Paese di origine: Regno Unito

Avviso del: 21/08/2014


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Il caso frutti di bosco ed Epatite A – tra ritardi e confusione

Tra gli avvisi di allerta troviamo l’indicazione delle marche e dei lotti


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Nelle News , in assenza di alcun link diretto, il punto della situazione


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Torno all’home pageClicco FAQClicco malattie infettiveClicco Epatite A…


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Consigli di comportamento e chiarimenti. Informazione chiara, completa, ben fatta.

MA MOLTO DIFFICILE DA TROVARE !

Regione Valle d’Aosta

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Il sito aostano non riporta foto, ma una chiara identificazione dei prodotti, i negozi in cui è stato distribuito e i provvedimenti adottati. Nessuna indicazione o informazione utile al consumatore sul tipo di problema e il comportamento da tenere.

Alert Food Standard Agency ‐ UK

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• Spiegazione del rischio e delle conseguenze possibili per la salute.

• Chiara identificazione del prodotto.

• Azioni in corso.

• Avvisi di comportamento per i consumatori. Cosa fare. A volte viene anche indicata la mail di un esperto di riferimento cui rivolgersi.

Il pesto di Pra e facebook

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LE PROPOSTE

Partendo da questo tipo di analisi, il gruppo di lavoro delle associazioni consumatori all’interno della consulta dei consumatori e dei produttori sta elaborando una serie di proposte .Obiettivo : Una comunicazione completa, coordinata e continua.

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Una comunicazione completa

Nei casi emergenze o allerte ( definite come tali sulla base di una selezione decisa preventivamente in base al profilo di rischio) informazione immediata a tutti i portatori di interesse accompagnata da una prima valutazione del rischio, chiara identificazione del prodotto ( scadenza, numero di lotto…), descrizione delle misure intraprese e indicazioni sui comportamenti da tenere per il consumatore.

Il consumatore ha bisogno di un’informazione, chiara, completa e capace di rispondere alle sue esigenze evitando allarmismi e cattiva informazione.

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Una comunicazione coordinata

Nei casi più gravi convocazione di una unità di crisi per la comunicazione , costituita dai rappresentanti i diversi interessi ( ministero, organismi di controllo, produttori, distributori, consumatori ) che dovrà definire molto rapidamente una linea di condotta nella comunicazione : messaggi chiari, trasparenti, condivisi e univoci .L’obiettivo non è allineamento per calmare le acque, ma coerenza dei messaggi per dare più forza alle indicazioni che devono essere comunicate.

Il consumatore deve ricevere informazioni tempestive, complete, chiare , ma anche coerenti. La diffusione di notizie contraddittorie confonde e crea sfiducia.

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Una comunicazione continua

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Accanto alla gestione di una comunicazione del rischio pensata per una fase acuta (esistenza di un problema immediato che tocca la salute dei cittadini), vi è anche la necessità di veicolare informazioni in presenza di problemi che parimenti toccano la salute dei cittadini, ma non comportano un immediato pericolo per la salute (es. i coloranti alimentari, gli zuccheri o il sale negli alimenti trasformati etc.).

Il consumatore ha bisogno di essere informato in continuo, in maniera dinamica e con un obiettivo educativo sia rispetto alle sue conoscenze che ai suoi comportamenti.

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Franca Braga Responsabile Centro studi alimentazione e salute · 2015-05-22 · Produciamo...

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