F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione...

23

Transcript of F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione...

Page 1: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle
Page 2: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 1

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

Sommario

1. PREMESSA ........................................................................................................................................... 2

2. INQUAD‘AMENTO GENE‘ALE DELL A‘EA DI INTE‘VENTO ................................................................... 3

2.1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE................................................................................................. 3

2.2. INQUADRAMENTO URBANISTICO ................................................................................................. 4

3. CRITERI DI PROGETTAZIONE DELLE SCUOLE INNOVATIVE ..................................................................... 5

3.1. NUOVI SPAZI E NUOVI RUOLI ........................................................................................................ 5

4. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO .................................................................................................. 8

5. DESCRIZIONE DELLO STATO DI PROGETTO............................................................................................ 9

5.1. LAVORI EDILI ................................................................................................................................ 9

5.2. LAVORI IMPIANTISTICI .................................................................................................................10

5.2.1. Impianto elettrico ................................................................................................................10

5.2.2. Impianto illuminotecnico .....................................................................................................10

5.2.3. Impianto di climatizzazione ..................................................................................................11

5.3. IL PA‘CO ..................................................................................................................................12

5.1. AULA 3.0 .....................................................................................................................................14

5.2. STUDIO DEL COLORE....................................................................................................................19

6. NORMATIVA DI RIFERIMENTO .............................................................................................................22

Page 3: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 2

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

1. PREMESSA

Il presente progetto rappresenta il primo stralcio del progetto definitivo approvato dalla Giunta comunale e

riguarda le lavorazioni per il completamento del nuovo edificio scolastico, realizzato nel 2014, con progetto

redatto dall Uffi io Te i o Co u ale.

La realizzazione di questo nuovo corpo è legata alla olo tà dell a i ist azio e di ole ea e un polo

scolastico centralizzato, comprendente tutti i gradi di scuole. Infatti gli edifici esistenti ospitano la scuola

primaria, la ludoteca e la biblioteca. Il nuovo edificio accoglierà la scuola secondaria di primo grado.

Un altro aspetto prioritario definito dall a i ist azio e o epi e u polo s olasti o se p e più i i o alle prescrizioni normative attuali riguardanti le scuole innovative, sia nella concezione degli spazi che negli

arredi. Per questo motivo le soluzioni previste nella proposta progettuale di seguito descritta, sono state

ela o ate i fu zio e delle uo e a atte isti he i hieste pe l appli azio e delle etodologie didatti he moderne e in particolare sul connubio tra lo spazio, le diverse aree di lavoro utilizzate contemporaneamente,

la tecnologia e gli arredi.

Page 4: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 3

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

2. INQUADRAMENTO GENERALE DELL’AREA DI INTERVENTO

2.1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

“adali i di idua ile ella a ta topog afi a d Italia i s ala : Foglio 530 sez.II-Seui (serie 25 edizione Ia IGMI) e nella Carta Tecnica

Regionale Numerica sez. 530160-Seui; è localizzato secondo la

toponomastica della Sardegna nella Barbagia di Seulo e appartiene

amministrativamente alla provincia di Cagliari.

Il te ito io ha u este sio e o plessi a di Ha ; il u leo e t ale è costituito da un altopiano con una quota media di 750 metri, con il

punto più alto in località Sigarai, ove sfiora i 900, ed il più basso sul lago

del Flumendosa a soli 274 metri. Tutto il territorio è compreso in una

zona classificata montana dalla commissione censuaria centrale, art. 1-

L.25-7-1952 e L. 30-7-1957 n. 657.

Il territorio sadalese è contraddistinto da una varietà di forme che danno

luogo a differenti domini morfologici, tra i quali quello più caratteristico

l altopia o a o ati o de o i ato lo al e te TACCO , ostituito da rocce calcaree e di dolomia mesozoica (carbonato di calcio e carbonato doppio di calcio e di magnesio).

Tale composizione chimica ha dato luogo a importanti fenomeni carsici, influenzando notevolmente la rete

idrografica locale, scarsamente visibile in superficie, ma notevolmente presente alla base del tacco.

Figura 1 Centro urbano di Sadali

Page 5: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 4

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

2.2. INQUADRAMENTO URBANISTICO

L edifi io oggetto di i te e to si sviluppa lungo la Via Progresso.

Il lotto è inserito nella zona omogenea S del Piano Urbanistico del Comune di Sadali a ea pe l’istruzione,

attrezzature di interesse comune, verde pubblico e parcheggi , e più p e isa e te ella sottozo a S1 Aree per istruzione , asili ido, s uole ate e e s uole dell o ligo ella isu a di /a .

Figura 2 Inquadramento nel Piano Urbanistico Comunale

Page 6: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 5

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

3. CRITERI DI PROGETTAZIONE DELLE SCUOLE INNOVATIVE

3.1. NUOVI SPAZI E NUOVI RUOLI

Nel presente capitolo vengono sintetizzati i principi normativi che hanno ispirato la proposta progettuale.

Le Linee Guida Nazionali sono state varate su proposta del Ministro dell'Istruzione, dopo il parere della

Co fe e za U ifi ata dell' / / . La p edisposizio e e l app o azio e di tali norme si inserisce

all i te o di u pe o so, seguito dal Miu , i iziato o u app ofo dita i og izio e i te azio ale, p ese tata ell a ito del o eg o Qua do lo spazio i seg a del aggio . Si tratta di norme

tecniche quadro contenenti gli indici minimi e massimi di funzionalità urbanistica, edilizia, anche con

riferimento alle tecnologie in materia di efficienza e risparmio energetico e produzione da fonti energetiche

rinnovabili, e didattica indispensabili a garantire indirizzi progettuali di riferimento adeguati e omogenei sul

territorio.

Tali norme definiscono una visione nuova e innovativa della s uola e del suo uolo o l a ie te este o e i soggetti coinvolti. Poiché cambiano le metodologie didattiche, gli spazi devono adeguarsi alle nuove

necessità.

…la scuola come uno spazio unico integrato in cui i microambienti finalizzati ad attività diversificate hanno

la stessa dignità e presentano caratteri di abitabilità e flessibilità in grado di accogliere in ogni momento

persone e attività della scuola offrendo caratteristiche di funzionalità, confort e benessere. La scuola diventa

il risultato del sovrapporsi di diversi tessuti ambientali: quello delle informazioni, delle relazioni, degli spazi e

dei componenti architettonici, dei materiali, che a volte interagiscono generando stati emergenti significativi.

La struttura spaziale è interpretabile anche come una matrice con alcuni punti di maggiore specializzazione,

cioè gli atelier e i laboratori, alcuni di media specializzazione e alta flessibilità, cioè le sezioni / classi e gli spazi

tra la sezione e gli ambienti limitrofi (solo a volte annessi alla sezione) e altri generici, cioè gli spazi connettivi

che diventano relazionali e offrono diverse modalità di attività informali individuali, in piccoli gruppi, in

gruppo. La sequenzialità di momenti didattici diversi che richiedono setting e configurazioni diverse alunni-

docente o alunni-alunni sta alla base di una diversa idea di edificio scolastico, che deve essere in grado di

ga a ti e l’i teg azio e, la o ple e ta ietà e l’interoperabilità dei suoi spazi .

Il lavoro esclusivamente individuale viene sostituito dal lavoro di gruppo che richiede spazi e arredi flessibili.

…st uttu a do a ie ti di app e di e to atti a favo i e u li a positivo e la pa te ipazio e ed il contributo di ciascuno studente in tutte le fasi del lavoro dalla pianificazione alla valutazione. Dovranno

dunque essere pensati spazi per i lavori di gruppo, con arredi flessibili in modo tale da consentire

o figu azio i dive se oe e te e te o lo sviluppa si e l’alte a si delle dive se fasi dell’attività didatti a. Un ambiente di questa natura deve essere in grado di essere sufficientemente flessibile da consentire, ad

esempio, lo svolgimento di attività in gruppi di piccola o media composizione (ad es. in gruppi specialistici che

lavorano, in parallelo, su argomenti affini), discussione e brainstorming (ad es. studenti e docente che si

confrontano sulla soluzione di problemi, condividono le conoscenze pregresse, discutono su ipotesi di lavoro),

esposizione/introduzione/sintesi a cura del docente, presentazione in plenaria di un elaborato a cura degli

studenti, esercitazioni che coinvolgono tutta la classe ecc .

La lezione frontale è ormai superata, il docente assume nuovi ruoli. L aula tradizionale costituisce uno

strumento didattico ormai troppo rigido e inadeguato alle esigenze formative attuali.

…attività collaborative tra gli studenti in cui ciascuno può avere un compito individuale che però ha un senso

anche all'interno di un gruppo. Un modo di lavorare in cui le peculiarità e le diverse competenze di ciascuno

Page 7: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 6

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

sono valorizzate e ricomprese in vista di un risultato comune. In questo ambiente il docente non ha un posto

'fisso' ma si muove tra i vari tavoli offrendo il suo insostituibile ruolo di supporto e facilitazione

all'apprendimento che all'interno di ogni gruppo prende forma. L’uso diffuso delle te ologie pe ette e i hiede u ’o ga izzazio e dive sa dello spazio dell’app e di e to. Di ui la e essità di u a p ogettazio e

i teg ata t a gli a ie ti he pot e o defi i e, utua do u ’esp essio e dal o do degli a ie ti o li e, i te ope a ili , i ui si p ati a u a didatti a oi volge te he o ha pau a di pa eti t aspa e ti he o se to o la o divisio e olt e l’aula .

Figura 3 I nuovi spazi educativi delle scuole innovative

Nella definizione dei nuovi spazi educativi del terzo millennio, l Istituto Nazio ale di Do u e tazio e Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE , e te di i e a del MIU‘, el a ifesto 1+4 spazi educativi per la

scuola del Terzo Millennio ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più

efficace ai fini dell app e di e to elle s uole del te zo ille io. Nel manifesto viene proposto il modello 1+4, do e il u e o app ese ta lo spazio di gruppo e il

u e o i di a i e e gli alt i uatt o spazi del odello, io l ago à, lo spazio i fo ale, lo spazio individuale e lo spazio di esplorazione.

“e o do I di e lo spazio di gruppo , he app ese ta l e oluzio e dell aula t adizionale allestita per la sola

lezione frontale, deve essere un ambiente che permetta di fare una serie di attività didattiche diversificate e

interattive.

Nell otti a della s uola del futu o l agorà rappresenta il grande spazio assembleare dove tutti possono

ritrovarsi per seguire eventi di interesse plenario.

Lo spazio informale deve essere il luogo nel quale accogliere i ragazzi nel loro tempo libero, provvisto di

cuscini, divani, sedie o altro. In genere questi spazi sono proposti per rendere abitabili zone che prima erano

solo di passaggio come i corridoi.

Lo spazio individuale rappresenta l a ie te i ui lo stude te può o e t a si est a ia dosi dal o testo circostante.

Infine lo spazio di esplorazione, generalmente collegato ai laboratori, è quello in cui gli alunni si recano

quando devono svolgere attività che richiedono strumenti specifici, come ad esempio un laboratorio per le

s ie ze o u aula digitalizzata pe atti ità con alto potenziale tecnologico.

Page 8: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 7

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

“e o do l Istituto, per accompagnare il processo di innovazione tra insegnamento e architettura scolastica,

è importante analizzare e studiare soluzioni architettoniche, arredi e strumenti di lavoro correlati alle

metodologie didattiche.

Nel manifesto sono raccolte una serie di proposte rivolte alla scuola del nuovo millennio, a iniziare dalla

progettazione di un nuovo modello architettonico che possa ispirare i progettisti per le scuole del futuro, e

supportare quelle esistenti. Il modello propone un insieme di spazi diversificati per valore simbolico e per

funzionalità e la visione di scuola in cui tutti gli spazi hanno la stessa dignità e sono

complementari. L app e di e to a ie e i ualsiasi spazio. L aula è un ambiente polifunzionale,

complementare agli spazi laboratoriali e agli altri spazi. Il benessere degli studenti e della comunità scolastica

diventano un valore primario.

Page 9: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 8

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

4. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO

L edifi io ha una superficie lorda di circa 394 metri quadri articolata nei seguenti ambienti:

sala professori 17,04 mq netti (Aula D);

tre aule destinate alla didattica due da 36 e una da 33,95 metri quadri (Aule A/B/C);

aula informatica 54,60 metri quadri netti;

servizi igienici;

sala mensa 96,50 metri quadri netti;

disimpegno e area di ingresso.

La sala informatica e la sala mensa sono state rimodulate nel presente progetto.

Figura 4 Planimetria dello stato attuale

Allo stato attuale l edifi io isulta parzialmente completato. Gli elementi che non necessitano di lavorazioni

aggiuntive sono l i olu o opa o u atu a e ope tu a , l involucro trasparente, il controsoffitto e

l i pia to id i o. Sono inoltre presenti alcuni corpi illuminanti a l i pia to di illuminazione non è completo.

La struttura portante è in muratura, realizzata con i blocchi Thermocassero Farblock in calcestruzzo

allegge ito o po i e e l i se to di isola te o u o spesso e o i fe io e ai , . Este a e te la muratura è intonacata e la rasatura è stata effettuata con una pasta colorata di colore grigio chiaro. Il solaio

di base è stato realizzato con gli igloo in tutti gli ambienti, tranne nella sala mensa.

La copertura è ventilata e coibentata con un pannello di polistirene espanso ad alta densità dello spessore di

10 cm. La struttura portante è in legno lamellare, con successivo strato di tavolato, freno al vapore e la finitura

esterna è in tegole del tipo oppo aest o osso. I tutto l edifi io, t a e ella sala esa, presente il

controsoffitto ad u altezza di , et i dal pa i e to. L involucro trasparente è costituito da finestre e

portefinestre in PVC. Le finestre sono a due ante battenti con anta-ribalta e microventilazione di varie

dimensioni. I vetri sono vetrocamera antisfondamento 6/7-18-6/7 basso emissivi, anti sfondamento. I

cassonetti sono a scomparsa e dotati di tapparelle elettriche senza regolazione manuale.

I corpi illuminanti sono plafoniere che supportano le lampade fluorescenti.

INGRESSO PRINCIPALE

ACCESSO DI SERVIZIO

INGRESSO ESTERNI

Page 10: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 9

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

5. DESCRIZIONE DELLO STATO DI PROGETTO

Rispetto al progetto definitivo, che ha previsto tutte le lavorazioni edili e impiantistiche per il completamento

dell edificio, il presente progetto esecutivo (primo stralcio) prevede la realizzazione delle finiture edili

(eccetto la posa in opera della pavimentazione in resina e l installazione delle porte interne), tutte le

predisposizioni impiantistiche e la fornitura dei nuovi generatori di calore.

Lo studio aff o tato ha o e o ietti o o solo uello di e de e l edifi io f ui ile e e tifi a ile i conformità alle normative vigenti, ma anche quello di creare un polo scolastico innovativo, quanto più in

linea con le nuove esige ze s olasti he e o l idea di s uola i o ati a he si deli eata egli ulti i a i. L o ietti o p i ipale della p ogettazio e stato uello di p edispo e degli spazi i g ado di ispo de e alle richieste attuali del territorio e delle figure interessate: studenti, professori, genitori.

Le Linee Guida Ministeriali per le scuole innovative fanno riferimento principalmente a degli edifici ex novo,

a o a da ealizza e. I uesto aso i e e l app o io p ogettuale si diffe e ziato poiché i volumi sono già

esistenti, per ui si e ato di adatta e l esiste te (interpretato e forse progettato secondo la concezione

più classica della scuola) e interpretare gli spazi in chiave contemporanea.

L i te esse della p ogettazio e si o e t ato sull i te p etazio e degli spazi, sullo studio o ati o degli ambienti, sulle finiture materiche ed estetiche e sugli arredi. Come anticipato nel capitolo precedente,

pa te do dall i te p etazio e degli spazi, si de iso di dis ette e l aula di informatica poiché ogni aula sarà

cablata e dotata di strumenti e attrezzature per poter svolgere le attività didattiche in rete. L aula di informatica viene sostituita da u aula . , st uttu ata e dotata di spazi e att ezzatu e che la caratterizzano.

La sala mensa del progetto precedente è stata i o i ata o e “ala Pa o ed è stata progettata come sala

polifunzionale.

Figura 5 Planimetria dello stato di progetto

I nuovi spazi e le lavorazioni previste in progetto sono stati analizzati nel dettaglio nei paragrafi successivi.

5.1. LAVORI EDILI

Le lavorazioni edili principali riguardano:

Page 11: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 10

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

‘ip isti o dell i to a o edia te spi o atu a di i o iatu a e rasatura in malta premiscelta in

al u i po zio i di pa eti, i pa ti ola e ell Aula . , ella sala e sa e ell aula gialla; Realizzazione del massetto di pavimentazione con predisposizione impianti dello spessore di 10/15

cm;

Tinteggiatura delle pareti;

Rimozione delle porte interne esistenti e posa in opera della porta nella centrale di condizionamento;

“iste azio e del ipostiglio dell aula . (rimozione della pavimentazione e demolizione della parete

esistente);

Realizzazione delle finiture dei servizi igienici (pavimentazione, placcaggio delle pareti e posa dei

sanitari);

‘ealizzazio e del lo ale i pia ti pe l alloggia e to delle a hi e dell i pia to di li atizzazio e e della produzione di acqua calda sanitaria.

5.2. LAVORI IMPIANTISTICI

Alla flessi ilità fu zio ale e spaziale stata asso iata a he uella i pia tisti a. I pa ti ola e l i te e to ha riguardato l i pia to elett i o, illu i ote i o, di li atizzazio e e a ti e dio.

Il comfort ambientale è strategico in una scuola do e la desti azio e d uso e la de sità di f e ue tazio e sono flessibili. La flessibilità impiantistica risponde a due esigenze: una spaziale, innescata dal cambio di

o fo azio e degli a ie ti e dall uso di e sifi ato dei luoghi della s uola, io si devono accendere le luci,

is alda e, aff es a e, atti a e la si u ezza e illu i a e a olte solo u a pa te dell edifi io o di una stanza.

Una seconda esigenza di flessibilità riguarda gli utenti: diverso è climatizzare un ambiente frequentato da

molti adulti (genitori in riunione) o pochi bambini (attività di studio a piccoli gruppi nella Sala Parco).

5.2.1. Impianto elettrico

Pe gli app ofo di e ti sull i pia to elett i o si i a da all ela o ato p ogettuale Relazione specialistica

impianto elettrico. Schemi unifilari, quadri e dimensionamento .

5.2.2. Impianto illuminotecnico

Il progetto delle luci è stato sviluppato secondo tre elementi principali suggeriti dalla normativa: la quantità

di luce, la qualità della luce e la distribuzione dei corpi illuminanti. A parità di quantità di illuminazione fornita,

quindi secondo normativa, il paesaggio luminoso può essere bello o brutto, flessibile o rigido, in grado di

valorizzare colori e ombre oppure no. La combinazione di questi tre elementi deve generare un paesaggio

lumi oso he suppo ti l’ipotesi di uso: u a illu i azio e di ase e luci di accento consentiranno di variare le

condizioni di luce a seconda delle attività. La dimmerazione delle luci, la qualità della resa cromatica, il

controllo delle temperatura colore della lu e, la odulazio e dell’effetto volu et i o delle o e (u a sorgente luminosa vasta tende a generare ombre diafane, una sorgente puntiforme ombre nette) sono

componenti fondamentali del progetto del paesaggio luminoso della scuola e della qualità di uso. Gli aspetti

di ispa io e e geti o po go o le asi ella uo a o ezio e p ogettuale dell’edifi io, ell’o ie ta e to e nella valorizzazione della luce naturale. Per limitare i consumi e contenere i costi di gestione si possono

utilizzare sorgenti luminose a basso consumo, sistemi di controllo della luminosità dei locali e sensori di

presenza persone, ma senza che questo prevalga sulla qualità del paesaggio luminoso e della prestazione

luminosa delle varie lampade.

Pe gli app ofo di e ti sull i pia to di illu i azio e si i a da all ela o ato p ogettuale ‘elazio e spe ialisti a i pia to illu i ote i o .

Page 12: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 11

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

5.2.3. Impianto di climatizzazione

L i pia to di li atizzazio e esti a e i e ale stato studiato o side a do l i pia to esiste te he attualmente alimenta la scuola ele e ta e e l ala che ospita la ludoteca e la biblioteca. La centrale termica

è caratterizzata dalla presenza della caldaia a gasolio e di un serbatoio di accumulo da 1500 litri, a sua volta

alimentato dalla rete di teleriscaldamento che sf utta l e e gia te i a dell i pia to o u ale a io assa

(attualmente non in funzione). L edifi io esiste te ha u siste a di dist i uzio e dell e e gia te i a o i classici radiatori in ghisa.

Dal calcolo energetico del nuovo corpo è emersa una richiesta di energia termica nettamente inferiore

ispetto all edifi io esiste te i ua to sia l i olu o opa o he uello t aspa e te, so o stati ealizzati garantendo delle prestazioni termiche ottimali conformi ai limiti di legge.

Al fine di evitare di creare un impianto troppo complesso, si è deciso di adibire un nuovo locale impianti

(indicato negli elaborati come centrale di condizionamento) per la localizzazione della pompa di calore aria-

acqua che alimenta una distribuzione di tipo orizzontale ed emissione con ventilconvettori da parete,

installati nei diversi ambienti. All i te o della e t ale stato p e isto u se atoio di a u ulo i e ziale della capacità di 1000 litri, alimentato sia dalla pompa di calore che dalla rete di teleriscaldamento. Il

funzionamento prevede che la pompa di calore entrerà in funzione qualora non dovesse essere sufficiente

l e e gia te i a p odotta dall i pia to a io assa. I ventilconvettori verranno installati nel secondo stralcio

del progetto definitivo.

La p oduzio e dell a ua alda sa itaria (ACS) in base al Decreto Legislativo n°28 del 3 marzo 2011, deve

essere prodotta per il 50% del fabbisogno da fonti rinnovabili. Per questo motivo è stata prevista

l i stallazio e di una pompa di calore apposita, a h essa da posizionare nella centrale di condizionamento.

I generatori esterni della pompa di alo e pe l i pia to di li atizzazio e e pe la p oduzio e di AC“ so o stati posizionati nella terrazza di copertura. A tal fine è stata prevista la realizzazione di una platea in

calcestruzzo armato.

Pe gli app ofo di e ti sull i pia to di li atizzazio e si i a da all ela o ato p ogettuale ‘elazio e spe ialisti a i pia to di o dizio a e to e p oduzio e AC“ .

Page 13: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 12

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

5.3. IL PARCO

Gli spazi che supportano l app e di e to i fo ale e il elax so o luoghi ei uali gli stude ti posso o distaccarsi dalle atti ità d app e di e to st uttu ate e t o a e o asio i pe i te agi e i a ie a i fo ale,

per rilassarsi, o per avere accesso a risorse anche non correlate con le materie scolastiche.

Per questo motivo quella che nel progetto originario era stata pensata come sala mensa, in questa fase

progettuale ha subito una modifica nella sua interpretazione. É stata infatti immaginata come una sala

polifunzionale utilizzata per le attività scolastiche e non. Si spazia dall a esso a iso se li i, ideo, siti e ),

al riposo/pausa, interazioni informali, gioco/lavori di gruppo e piccoli lavori manuali. La sala è stata associata

al concetto e visione di parco, infatti può accogliere tante funzioni che possono essere associate a quelle che

vengono svolte generalmente in un parco: consumare cibo, relax, lettura, divertimento, concentrazione,

creatività. La sala Il Pa o di e ta a he il luogo delle riunioni, delle feste della comunità scolastica delle

funzioni pubbliche della scuola. All i te o della s uola o o ono spazi dove lo scambio di informazioni

avviene in modo non strutturato, le relazioni sono informali, gli studenti possono studiare da soli o in piccoli

gruppi, approfondire alcuni argomenti con un insegnante, ripassare, rilassarsi. Gli insegnanti possono

svolgere attività di recupero o approfondimento con uno o alcuni studenti, possono lavorare e approfondire

alcuni contenuti utilizzandoli come alternativa alla sala insegnanti. I genitori e gli esterni, nelle occasioni

previste, possono utilizzarli come luoghi di seduta o conversazione. Sono luoghi di approfondimento, lavoro

informale, relax, punti di accesso alla documentazione e gioco ma sono anche la naturale estensione delle

aule didatti he e dell aula . . É quindi anche lo spazio dedicato alle attività extracurriculari e che permette

alla scuola di aprirsi e coinvolgere attori esterni al proprio interno, condividendo attrezzature ed esperienze.

É o essa a tutte le atti ità pu li he o le uali può all o asio e i teg a si e so appo si.

Il Parco ha una dimensione di 96,50 metri quadri articolati in più aree funzionali. Nessun elemento fisso crea

dei limiti, i sistemi ambientali e i macroarredi offrono varie possibilità di utilizzo dell a ie te. “i t atta di u grande spazio libero, senza muri, una sorta di open space con soluzioni allestitive e di materiali, arredi, macro-

arredi e divisori che garantiscono la flessibilità che caratterizza questo spazio.

Gli unici elementi strutturali presenti non sono dei limiti ma sono stati reinterpretati e assumono un ruolo

estetico e simbolico importante. I pilastri in cemento armato vengono rivestiti e trasformati in due alberi

grandi al centro del Parco, per accentuare la visione di questo spazio, il legame con la natura. Non hanno

quindi la funzione di definire lo spazio, a solo pe ea e u at osfe a suggestiva, asso iata all effetto

AREA RELAX

AREA MENSA LABORATORI

ATTIVITÁ VARIE

AREA PARETE

ATTREZZATA AREA

LAVABO, RIFIUTI E VASSOI

Page 14: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 13

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

cromatico particolare della pavimentazione e delle pareti. L i agi e sottostante mostra un esempio tipo

sulla modalità di trasformazione dei pilastri.

Figura 6. Esempio della trasformazione dei pilastri in alberi

Gli a essi alla sala so o di e si. Dalla s uola a ie e di etta e te dall i te o, t a ite la po ta lo alizzata nel disimpegno. Su via Progresso è presente un ingresso laterale di servizio per lo scarico dei pasti. Mentre

l a esso agli este i ga a tito da due porte localizzate sulla parete che si apre verso il giardino della scuola.

La aree funzionali che caratterizzano Il Parco sono le seguenti:

Area distribuzione pasti;

Area consumazione pasti che in base alle necessità si può trasformare in area laboratoriale dove

possono essere svolte tutte le attività indicate nelle righe precedenti;

A ea elax a atte izzata dalla p ese za di a edo soffi e , sedute o fo te oli, pouf e tappeti.

Figura 7. Esempio di un'area relax scolastica

Page 15: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 14

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

5.1. AULA 3.0

Me t e le aule didatti he . so o state a atte izzate dall app odo della te ologia, le aule . si so o configurate come degli spazi strutturati pe fa o i e l app e di e to atti o degli stude ti att a e so il metodo della ricerca, del confronto, dei gruppi che interagiscono tra loro. Si è giunti alla nascita di queste

nuove aule con la considerazione che la rivoluzione tecnologica deve essere acco pag ata da u atte ta evoluzione degli spazi e degli arredi per far sì che i ragazzi utilizzino a pieno tutte le potenzialità offerte dai

nuovi strumenti. Per rinnovare la didattica è stato sufficiente introdurre le nuove tecnologie, ma è necessario

ridiseg a e il o testo di app e di e to pa te do, a he, dall o ga izzazio e dello spazio fisi o e degli arredi.

Nell aula . le te ologie digitali e gli a edi si uo o o i st etta elazio e o gli spazi dell aula, he vengono modificati ogni volta in base alle esigenze didattiche. Arredi e attrezzature assumo o u i po ta za decisiva nello sviluppo di metodologie interattive e collaborative tra gli studenti e gli insegnanti.

‘i o os iuta l i po ta za di uesto uo o spazio, si de iso di ealizza e u aula . i uella he i o igi e era stata pensata come sala di informatica. Sia perché le aule di informatica sono ormai dismesse in quanto

tutte le aule nelle nuove scuole hanno strumenti e servizi per poter lavorare in rete, sia perché le altre aule

hanno delle dimensioni molto limitate per accogliere tutte le aree che caratterizzano le aule 3.0.

L’app e di e to o si svolge solo ello spazio fisi o dell’aula, he isulta essere sempre più inadeguato, ma

avvie e i a ie ti vi tuali , i spazi he va o olt e la s uola e he i vesto o gli a ie ti uotidia i di vita dello studente. L aula . as e el passaggio dalla lezio e f o tale al odello i ui L i seg a te u «fa ilitato e dell app e di e to» e la lezio e t adizio ale solo u a pi ola pa te della didatti a. La go spazio è lasciato alla ricerca personale e di gruppo, al brain storming, alle presentazioni e anche al relax.

L aula . si o figu a quindi come un laboratorio attivo di ricerca dove la didattica non si piega agli strumenti

te ologi i, a l utilizzo di questi ad essere condotto secondo criteri, motivazioni, obiettivi didattici e

fo ati i. “i t atta p op io dell aula come spazio fisico, architettonico e virtuale: l aula deve essere

trasformata in un ambiente di apprendimento.

La modularità e variabilità sono i criteri che devono essere tenuti presenti nella individuazione

delle a atte isti he dell aula 3.0, in modo che essa sia di volta in volta modificabile e riconfigurabile a

seconda delle esigenze. Sono ambienti scolastici centrati sullo studente e caratterizzati da: spazi colorati,

versatili e dinamici (elementi come pannelli, mobili, strumenti, devono poter essere spostati e ricollocati

facil e te , fatti pe il la o o i pi oli g uppi, la ost uzio e olla o ati a della o os e za, l i teg azio e tra ambiente fisico e virtuale (online).

L aula o posta da più a ee fu zio ali:

Area lavoro di gruppo;

Area lavoro individuale;

Area presentazione/condivisione/plenaria/agorà;

Area relax.

Page 16: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 15

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

Figura 8 Aree funzionali Aula 3.0

Nel suo percorso di apprendimento scolastico lo studente manifesta diverse necessità e queste possono

essere sostenute mediante la predisposizione di appositi spazi che lo supportano nel soddisfare i propri

bisogni. Si tratta di spazi per il lavoro individuale, momenti per lo studio, la lettura, in cui organizzare i propri

contenuti e pianificare le proprie attività. Lo spazio individuale garantisce allo studente la possibilità di poter

lavorare in autonomia e svolgere attività in autoapprendimento, (elaborazione/esercitazioni individuali,

si ulazio i… , i e he, dialogo e confronto con il docente o e-tutor, momenti per il recupero online.

Allo stesso tempo e nello stesso spazio possono essere svolte attività di studio e laboratoriali di gruppo,

su essi a e te p ese tate ella zo a ago à. L a ea elax può esse e utilizzata anche per lo svolgimento del

lavoro individuale. Quando i ragazzi e t a o ell aula . so o p o ti ad aff o ta e tutte le lezioni: di scienze,

di letteratura e di arte. Anche gli appunti e le dispense diventano 3.0: i documenti virtuali restano a

disposizione di tutti sul cloud.

Di seguito vengono riportate una serie di immagini come esempio di realizzazione di aule 3.0 presenti nel

territorio nazionale.

Figura 9. Esempio di configurazione planimetrica di un'aula 3.0

AREA RELAX

AREA PRESENTAZIONE

AREA LAVORO INDIVIDU

ALE

AREA LAVORO

DI GRUPPO

Page 17: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 16

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

Figura 10. Esempio di aula 3.0

Figura 11. Esempio di aula 3.0

Page 18: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 17

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

Figura 12. Esempio di aula 3.0 realizzata ad Ancona. IIS Savoia Benincasa

Figura 13. Esempio di aula 3.0 realizzata ad Ancona. IIS Savoia Benincasa

Page 19: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 18

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

Figura 14. Esempio di aula 3.0 realizzata ad Ancona. IIS Savoia Benincasa

Figura 15. Esempio di aula 3.0 realizzata ad Ancona. IIS Savoia Benincasa

Figura 16. Esempio di aula 3.0 realizzata ad Ancona. IIS Savoia Benincasa

Page 20: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 19

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

5.2. STUDIO DEL COLORE

Poiché il colore è fonte di stimolo e di concentrazione e ha una notevole i flue za sulla esa e l atte zio e degli alu i, l i te e to p ogettuale ha dato u i po ta za notevole a questo aspetto. In particolare lo studio cromatico ha riguardato la pavimentazione, le pareti, le porte e gli arredi.

La scuola è un luogo di educazione, stimolo, aggregazione, sviluppo della creatività e delle conoscenze. Il colore è come un linguaggio, un segno, un orientamento e un simbolo: identifica il luogo e permette di identificarsi in esso. E stato is o t ato da di e si studi he olti asi d i ita ilità, e osis o e p o le i di tipo comportamentale possono attribuirsi a condizioni ambientali sbagliate, in cui luce e colore non sono stati progettati in modo valido. La scelta dei colori appropriati è importante per proteggere la vista e per

ea e u a ie tazio e he fa o is a l appli azio e allo studio e iglio a la salute fisica e mentale.

Inoltre i colori, attraverso la loro evidente visibilità e i netti contrasti, sono efficaci mezzi comunicativi. Per uesto oti o si de iso di la o a e sui o t asti dei olo i e pa ti e dall idea dello spett o di olo e. Lo

scienziato inglese Newton scoprì che, quando un raggio di luce solare entra in un prisma di vetro, le componenti cromatiche associate alle lunghezze d'onda subiscono una rifrazione che è diversa per ciascuna di esse. Si scompone nei suoi colori componenti, il suo "spettro", i quali formano una sorta di arcobaleno. Questi colori (corrispondenti alle differenti frequenze della luce) sono: violetto, indaco, blu, verde, giallo, arancio e rosso. Poiché questi sono i colori visibili all'occhio umano, parliamo di "spettro visibile".

Figura 17. Lo spettro visibile

E uesto spettro che nasce nella pavimentazione dell i g esso dell edifi io, con colori pieni e vivaci, per caratterizzare il messaggio innovativo della struttura scolastica "aperta", vista come luogo di comunicazione, innovazione, capace di creare un rapporto positivo e qualificante tra ambiente e individuo. Il camminamento, a atte izzato dall e oluzio e del olo e, accoglie l a esso nello stabile e rende il suo attraversamento più

lento. In tal modo esercita una certa forza di attrazione e da esso ha origine la personalità progettuale cromatica della scuola.

Dalla pavimentazione, lo spettro investe le porte trasformandole in punti di riferimento e guide per i ragazzi nel riconoscimento della propria aula associata al colore. Successivamente si diffonde negli spazi interni, ingloba l aula oi olge do pareti e arredi.

Page 21: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 20

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

Figura 18. Lo spettro visibile nell'atrio, nel disimpegno e nelle porte

Lo studio cromatico delle pareti è stato sviluppato su diversi fattori. Le pareti dove sono presenti le aperture finestrate sono più chiare, per ridurre il forte contrasto che si ha dalla luce entrante e per dirottare espli ita e te l atte zio e e so lo spazio interno, quindi verso gli arredi e le altre pareti. Quelle nelle quali sono presenti le lavagne vengono trattate con colori e tonalità più accesi rispetto alle altre, affinché il contrasto cromatico garantisca il riposo della vista. Nella scelta dei colori, oltre alla tematica dello spettro del colore, ci si è ispirati anche a studi diretti mediante test sui colori. Per esempio quelli eseguiti dal Prof. Heinrich Frieling dell Istituto di psi ologia, in particolare sugli effetti dei colori su ragazzi di differenti età. Il risultato è stato che tra i ragazzi di 11 e 12 anni aumenta il rifiuto di colori acromatici (nero, bianco e grigio), a favore del verde oliva, il violetto e il lilla. Mentre nei ragazzi di età tra i 13 e i 14 anni si sviluppa la preferenza verso il blu, blu oltremare e arancione.

Di conseguenza i fattori che hanno contribuito nella scelta dei colori di ciascuna aula sono stati: lo sviluppo dello spettro di colore, i risultati degli studi citati e gli effetti di ciascun colore sulla psicologia e reazione umana. I risultati sono i seguenti:

Sala professori: il colore scelto è il rosso. Il osso iglio a l atte zio e pe i dettagli.

3 Aule didattica: i colori scelti sono arancione, giallo e viola. Arancione e giallo sono dei colori caldi e accoglienti. Sono stimolanti e positivi, ma anche irruenti e decisi. Nelle tonalità pastello sono rassicuranti e ispirano fiducia. Il giallo dà molta luce e stimola la creatività, è il colore del sole, della gioia, dell otti is o. È estremamente vivace e stimola emozioni positive e rassicuranti, curiosità e coinvolgimento. L arancione è un colore molto vivace, dinamico e accogliente. Manifesta in sé la fo za e lo sla io del osso e l alleg ia e la italità del giallo. Anche in questo caso, trattandosi di un olo e aldo, otti o pe atti a e fa il e te l atte zio e. È u olo e dal fo te alo e e ozio ale, el uale si t o a o o giu ti l i te sità del osso e l alleg ia del giallo, isulta do i sie e e ita te

e rassicurante. Il viola riu is e l e uili io del lu e la passio alità del osso, isulta do al o te po sofisticato e carico di energia, vivacità, creatività e fantasia.

Page 22: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 21

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

Bagni: il colore scelto è il blu. Il blu il olo e della iflessio e, del pe sie o azio ale, della al a. E un colore che, istintivamente, ispira fiducia e senso di confort, soprattutto nelle sue tinte più tenui. Riduce la tensione e lo stress e predispone le persone ad un atteggiamento mentale più costruttivo e meno polemico. E sti olo pe la eati ità e rappresenta un colore decisamente rilassante e positivo, che trasmette benessere, serenità, tranquillità, pacatezza e comunicazione.

Aula 3.0: il colore scelto è il ciano. Il ciano è un colore primario, non è una vera e propria tonalità di blu ma visivamente può somigliare al celeste. Richiama il mare. Poi h l aula . suddivisa in diverse a ee di la o o e o a atte isti he diffe e ti, all i te o di essa sono stati individuati colori diversi che si collegano agli effetti psicologici analizzati nelle righe precedenti. I fatti l a ea relax sarà a atte izzata dall uso del lu.

Il Parco: il colore scelto è il verde. Come descritto nel paragrafo precedente, il nome attribuito a questa sala è legato alle tante attività che verranno svolte (relax, divertimento, concentrazione, ecc..). Il lega e o l este o ha ispi ato lo studio o ati o delle pa eti e delle a ee fu zio ali. Il colore scelto è il verde poiché nelle sue differenti tonalità infonde tranquillità e migliora la concentrazione. Il verde, distensivo e riposante per gli occhi, è il colore più rilassante dello spettro. Anche questo colore, come il blu, è molto positivo ed esprime sensazioni piacevoli e rassicuranti. Da sempre considerato il colore della natura, ha notevoli capacità lenitive (è infatti uno dei colori cardine della cromoterapia) e rinfrescanti. Associato inequivocabilmente alla natura, trasmette sensazioni di serenità, benessere, freschezza e naturalità. L a ea lettu a e elax u a golo he e o a la atu a, che fa viaggiare la mente. Le pareti sono state immaginate di colore verde nella parte bassa fino ad altezza un metro, mentre la parte alta è azzurro cielo, il tutto per favorire rilassamento e distensione mentale. La parete dove è stata posizionata la lim è a h essa e de, per garantire il contrasto cromatico richiamato nelle aule didattiche e il confort visivo. Inoltre questa sala rappresenta lo spazio più g a de dell edifi io, i quanto gli altri in generale hanno delle dimensioni molto contenute. Gli spazi ampi generalmente tendono a creare una sensazione di disorientamento sia negli adulti che nei più giovani. In particolar modo in questo caso poiché per garantire la flessibilità degli spazi, non sono presenti degli elementi fissi, ma anche gli arredi sono mobili. La soluzione proposta per poter creare un ambiente più accogliente è quella di intervenire aumentando la saturazione e diminuendo la luminosità del soffitto. In tal modo, senza intervenire sulla struttura, ma esclusivamente sul colore, a livello percettivo si può avere la sensazione che il soffitto sia più basso, e quindi anche che la stanza sia più piccola.

Figura 19. Studio cromatico dell'edificio

Page 23: F:ProgettiComune di ...€¦ · scuola del Terzo Millennio [ ha definito una configurazione architettonica, funzionale e distributiva più efficace ai fini dell [appedi ueto velle

POLO “COLA“TICO DELLA BARBAGIA DI “EULO. A “ADALI UNA BUONA “CUOLA PER IL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 22

COMUNE DI SADALI _ PROGETTO ESECUTIVO_NOVEMBRE 2016

PROGETTISTI: ARCH. VANESSA PILI – ING. CARLA VARGIU – ING. LUCA VARGIU – ING. RENATO MELIS

6. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

D.M. Di e e No e te i he aggio ate elati e all'edilizia s olasti a, i i o p esi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di

edilizia scolastica;

D.M. Agosto No e di p e e zio e i e di pe l edilizia s olasti a ; D.M. Interno 10 marzo 1998 C ite i ge e ali di si u ezza a ti e dio e pe la gestio e

dell e e ge za ei luoghi di la o o. P e e zione incendi. Norme generali – Prevenzione e

Protezione;

D.Lgs / Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia;

Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio

2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività

e o o i a ;

D.Lgs / Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti

rinnovabili, recante modifica e successiva ab ogazio e delle di etti e / /CE e / /CE ;

D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151, Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti

relativi alla prevenzione incendi ; Legge / Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63

Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del

Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle

procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di

oesio e so iale ;

D.L. n. 91 del 24 Giugno 2014 I te e ti u ge ti pe l effi ie ta e to e e geti o degli edifi i s olasti i e u i e sita i pu li i ;

Legge 11 agosto 2014, n. 116, Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e

l effi ie ta e to e e geti o dell edilizia s olasti a e u i e sita ia, il ila io e lo s iluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione

immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea ; D.M. / / Adegua e to li ee guida azio ali pe la e tifi azio e e e geti a degli edifi i ; D.M. Ap ile Misu e pe l effi ie ta e to e e geti o degli edifi i s olasti i .