(Foto Keystone) Onorata a Palazzo la sua memoria...Onorata a Palazzo la sua memoria identificato...

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Berna Carl Lutz salvò 62.000 ebrei Onorata a Palazzo la sua memoria Approfittando della presen- za tra gli spettatori di Agnès Hirschi, figlia del diplomatico svizzero che salvò 62.000 ebrei ungheresi dalla deportazione e dalla morte tra il 1944 e il 1945, il primo cittadino del Paese, Dominique de Buman (PPD/FR), ha voluto omaggia- re la memoria di un uomo che ha avuto il coraggio di assu- mersi una responsabilità mo- rale davanti all’umanità. Esprimendo riconoscenza al- la figlia dell’allora viceconsole elvetico a Budapest in uno dei momenti più drammatici del- la storia, De Buman ha lodato il coraggio di Lutz e di chi lo ha aiutato a salvare migliaia di persone. In quei momenti bui, quando l’Europa era messa a ferro e fuoco, «una luce si è illumina- ta a Budapest», ha affermato il presidente dell’Assemblea na- zionale, ricordando che di fronte al ritorno in Europa di ideologie estremiste è impor- tante sottolineare il lavoro di memoria svolto da Agnès Hirschi e dall’associazione Carl Lutz per evitare che si ri- petano gli errori del passato. Nato nel 1895 e deceduto nel 1975, stando al Dizionario sto- rico della Svizzera Lutz dires- se dal gennaio del 1942 al mar- zo del 1945 quale viceconsole la sezione degli interessi stra- nieri della legazione svizzera a Budapest, che rappresentò la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e altri 12 Stati belligeranti. Inizialmente si occupò soprat- tutto del transito attraverso l’Ungheria di ebrei stranieri in possesso di un certificato bri- tannico per l’espatrio in Pale- stina. Quando nel marzo del 1944 l’esercito tedesco occupò l’Ungheria, anche gli oltre 740.000 ebrei magiari furono in pericolo di vita. Mentre nel resto del Paese nel giro di tre mesi fu deportato mezzo mi- lione di persone, a Budapest Lutz riuscì, con un’operazione diplomatico-umanitaria – che oltrepassò i limiti del suo mandato, ma fu tollerata dalle autorità federali –, a salvare complessivamente 62.000 ebrei (su un totale di 120.000 sopravvissuti). Nel febbraio scorso è stata inaugurata a palazzo federale una sala in onore di Lutz qua- le ex collaboratore del Dipar- timento degli affari esteri. Una targa commemorativa, su cui sono menzionati anche i nomi degli altri quattro svizzeri che hanno lavorato con Lutz e hanno ricevuto il titolo di «Giusti tra le nazioni», è stata apposta nella sala riunioni. Il museo Yad Vashem ha onora- to Carl Lutz e la sua prima mo- glie nel 1965, assegnando loro il titolo di Gerechter unter den Völkern (Giusto fra i popoli). Riconoscimento Il diplo- matico svizzero, un giu- sto fra i popoli

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  • 24 ORE NEL MONDO Corriere del Ticino VENERDÌ 21 SETTEMBRE 201844

    OGGI IN EUROPA OGGI IN SVIZZERA

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    SITUAZIONE GENERALE Con l’indebolimento della fascia di al-ta pressione, una perturbazione rag-giungerà la Svizzera nordalpina in giornata, per poi allontanarsi domani.

    FINO A STANOTTE Per tutta la Svizzera: questa mattina ancora generalmente soleggiato, poi da ovest aumento della nuvolosità e qualche rovescio o temporale, che ri-sparmierà probabilmente il sud delle Alpi. In montagna vento dal settore ovest in rafforzamento. Nel pomerig-gio raffiche temporaneamente forti anche sulle pianure nordalpine.

    DA DOMANI A MARTEDÌ Al sud: sabato soleggiato. Domenica soleggiato. Lunedì soleggiato e arrivo del favonio forte fino a basse quote. Martedì soleggiato e ventoso. Al nord: sabato miglioramento. Dome-nica soleggiato. Lunedì nuvoloso e calo della temperatura. Precipitazioni, con limite delle nevicate a 1.700 m. Martedì soleggiato, ma fresco.

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    Pioggia Nebbia

    Temporali

    Piogge intense

    Forti temporali

    A

    ISTANBUL

    Quanti cavalli hanno sprigiona-to i mezzi dei concorrenti della sin-golare gara di accelerazione svol-tasi al Teknofest di Istanbul? Sicu-ramente svariate migliaia. Il con-fronto, spettacolare, organizzato nell’ambito dell’inaugurazione del nuovo aeroporto internazionale, ha visto in azione vari piloti: il tur-co Kenan Sofuoglu con la sua Ka-wasaki H2R, la finlandese Emma Kimilian con l’elettrica Tesla PL100DL, il turco Yagiz Avci con l’Aston Martin New Vantage Yagiz Avci, il britannico Jake Dennis del team Red Bull Racing Formula 1, il pilota di casa Toprak Razgatlioglu con la Lotus Evora GT 430, un cac-cia F16 Jet e il Challenger 605. Quella che è stata definita la corsa di tutti i tempi ha richiamato nu-merosi appassionati che non han-no voluto perdere questa occasio-ne. Lo scalo aeroportuale sarà aperto in ottobre. (Foto Keystone)

    La grande sfida tra jet, moto e supercar

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    CdT

    Periodo dal 13 Settembre al 19 Settembre 2018

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    Berna Carl Lutz salvò 62.000 ebrei Onorata a Palazzo la sua memoria Approfittando della presen-za tra gli spettatori di Agnès Hirschi, figlia del diplomatico svizzero che salvò 62.000 ebrei ungheresi dalla deportazione e dalla morte tra il 1944 e il 1945, il primo cittadino del Paese, Dominique de Buman (PPD/FR), ha voluto omaggia-re la memoria di un uomo che ha avuto il coraggio di assu-mersi una responsabilità mo-rale davanti all’umanità. Esprimendo riconoscenza al-la figlia dell’allora viceconsole elvetico a Budapest in uno dei momenti più drammatici del-la storia, De Buman ha lodato il coraggio di Lutz e di chi lo ha aiutato a salvare migliaia di persone. In quei momenti bui, quando l’Europa era messa a ferro e fuoco, «una luce si è illumina-ta a Budapest», ha affermato il presidente dell’Assemblea na-zionale, ricordando che di fronte al ritorno in Europa di ideologie estremiste è impor-tante sottolineare il lavoro di memoria svolto da Agnès Hirschi e dall’associazione

    Carl Lutz per evitare che si ri-petano gli errori del passato. Nato nel 1895 e deceduto nel 1975, stando al Dizionario sto-rico della Svizzera Lutz dires-se dal gennaio del 1942 al mar-zo del 1945 quale viceconsole la sezione degli interessi stra-nieri della legazione svizzera a Budapest, che rappresentò la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e altri 12 Stati belligeranti. Inizialmente si occupò soprat-tutto del transito attraverso l’Ungheria di ebrei stranieri in possesso di un certificato bri-tannico per l’espatrio in Pale-stina. Quando nel marzo del

    1944 l’esercito tedesco occupò l’Ungheria, anche gli oltre 740.000 ebrei magiari furono in pericolo di vita. Mentre nel resto del Paese nel giro di tre mesi fu deportato mezzo mi-lione di persone, a Budapest Lutz riuscì, con un’operazione diplomatico-umanitaria – che oltrepassò i limiti del suo mandato, ma fu tollerata dalle autorità federali –, a salvare complessivamente 62.000 ebrei (su un totale di 120.000 sopravvissuti). Nel febbraio scorso è stata inaugurata a palazzo federale una sala in onore di Lutz qua-le ex collaboratore del Dipar-timento degli affari esteri. Una targa commemorativa, su cui sono menzionati anche i nomi degli altri quattro svizzeri che hanno lavorato con Lutz e hanno ricevuto il titolo di «Giusti tra le nazioni», è stata apposta nella sala riunioni. Il museo Yad Vashem ha onora-to Carl Lutz e la sua prima mo-glie nel 1965, assegnando loro il titolo di Gerechter unter den Völkern (Giusto fra i popoli).

    NOTIZIEFLASH

    GRAN BRETAGNA

    Farsa di cattivo gusto, niente avvelenamento Prende una piega fra il bizzarro e il farsesco la vicenda del nuovo fantomatico allarme Novichok che domenica sera ha seminato il pani-co a Salisbury: storica e appartata cittadina del sud d’Inghilterra già teatro a inizio marzo del tentato av-velenamento nervino dell’ex spia doppiogiochista russa Serghiei Skripal e di sua figlia Iulia. La poli-zia sospetta infatti questa volta una burla di cattivo gusto, un possibile inganno truffaldino, dietro il mi-sterioso malore denunciato da An-na Shapiro e Alex King, moglie e marito, la coppia di sedicenti vitti-me smascherate adesso nei panni d’instancabili cacciatori di pubbli-cità. I due sono stati dimessi ieri dall’ospedale. E i medici hanno escluso che fossero stati intossica-ti non solo da un un agente di tipo Novichok, come quello che risulta essere stato usato nel caso Skripal, ma anche da altre sostanze.

    LA SCOPERTA

    L’animale più antico ha 558 milioni di anni Era ovale, lungo circa un metro e mezzo e aveva una struttura a seg-menti il più antico animale della Terra: risale a 558 milioni di anni fa. Chiamato Dickinsonia, è stato identificato grazie alla presenza di tracce del suo grasso nei resti fossi-li. Emerge dallo studio dell'Univer-sità australiana coordinato da Jo-chen Brocks, in collaborazione con l'Accademia delle scienze russa, l'Istituto tedesco Max Planck per la biogeochimica e l'Università tede-sca di Brema. I fossili sono stati rin-venuti sul costone di una scogliera del Mar Bianco, in Russia, e con-tengono molecole di colesterolo, un tipo di grasso che rappresenta un segno distintivo della vita ani-male.

    FERITI IN AUSTRALIA

    Due attacchi di squali nello spazio di 24 ore Allarme fra i turisti in Australia dove, nel giro di 24 ore, si sono regi-strati due attacchi da parte di squa-li. Una 12.enne ha subito lesioni se-rie ad una gamba nelle isole Whit-sunday del Queensland, nota loca-lità turistica del Paese. Un altro at-tacco è avvenuto mercoledì ed una donna è stata ricoverata in condi-zioni critiche per le ferite a una gamba ed al torace.

    Riconoscimento Il diplo-matico svizzero, un giu-sto fra i popoli