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È ampiamente noto come Fossato sia luogo di centralità viaria fin dalla notte dei tempi: dalle presenze prei- storiche sui suoi Appennini, alla Helvillum romana che sorgeva dove ora è il Borgo e citata in tutti e quat- tro gli Itineraria pervenutici dall’antichità, al castrum altomedievale di cui resta il rudere detto Roccaccio, al castrum bassomedievale o attuale paese centro storico, alle due stazioni ferroviarie su altrettante linee, alla recente espansione della sua frazione di Osteria del Gatto, consistente in epoca napoleonica in una sola casa, appunto l’Osteria dove si poteva mangiare un boccone prima di scavalcare gli Appennini ed utilizza- ta dai napoleonici non a caso come luogo di confine, ovvero Dogana per chi da Fossato situata nel Regno d’Italia, si dirigeva nella limitrofa Gualdo Tadino situata nell’Impero di Francia. Tanta storia, dunque, e di conseguenza tanti nomi, anche se di una vera e propria onomastica storica fos- satana si può parlare soltanto dal XIII secolo. Prima non ci sono che: – i pochi nomi pervenutici dalla romanità ed attraverso rinvenimenti archeologici, come quelli di V. L. Vario e T.C. Fullonio, i due marones incisi sulla lamina del sec. II a. C. dedicata alla dea Cupra e rinvenuta in Borgo nel 1868, e quelli di Cesiacapria e suo marito M (arcus) Fullonius Sabinus (nella tradizione lati- na Marcus è il praenomen, corrispondente all’attuale nome di battesimo, Fullonius è il nomen, indican- te l’appartenenza ad un gruppo familiare, e Sabinus è il cognomen, parola composta da cum + nomen, con il nome, una sorta di soprannome), incisi sulla lastra di pietra ritrovata nel 1840 circa, non lontana dal voc. Le Borre ove nel 1989 è stato scoperto il secondo ponte fossatano di epoca augustea, vale a dire pochi anni prima di Cristo. – il nome di Vico, dei suoi fratelli Offredo e Arnolfo e del loro padre Monaldo, pervenutici dalle carte della contea di Nocera, atto ottoniano del 996 in particolare. – i nomi di Ugo, Mainardo, Atto, Lamberto, Giovanni, Bonomo, Bonezone, Rainerio, Pietro, Adamo, Tebaldo, Ranieri, Ugolo, Biligarda (femm.), Paganello, Cuzio, Amicus, Guido, Oderisius, Murico, Brailo, Ranaldus pervenutici dalle pergamene del monastero di S. Maria d’Appennino comprese nel periodo 1003 – 1178. – il nome di Bulgarellus Actonis Anselmi (Bulgarello figlio di Attone che a sua volta è figlio di Anselmo, il patronimico con cui si veniva chiamati, prima dell’arrivo secoli dopo del cognome), che nel 1187 sot- tomette il castello di Fossato a Gubbio. Il vuoto onomastico prima del sec. XIII, rispecchia fedelmente il vuoto di documentazione archivistica per il medesimo periodo; i secoli bui sono tali anche in questo senso. Dai secoli bui e da quelli che li precedono ci perviene tuttavia l’origine della grande maggioranza dei nostri nomi; quelli di formazione greco – latina (dall’antichità più remota) e germanica (dalla caduta dell’Impero romano), costituiscono secondo gli studiosi circa l’80 % del nostro intero patrimonio onoma- stico e sono seguiti da nomi di origine ebraica, araba, celtica, iberica, indoeuropea ecc… Tutta questa varie- tà rispecchia a sua volta la varietà delle etnie che hanno lasciato segni ora più ora meno profondi nella sto- ria d’Italia. Non tutti i nomi, però, sono di origine etnico – storica, perché ce ne sono anche di origine geografica (Armenia, Bologna, Cina, Persia, Polonio…), religiosa ed in particolare cristiana (Pietro, Paolo, Giovanni, Francesco, Cherubino, Arcangelo…), letteraria (Pulimante, Galeotto, Farfaricchio,Ulisse, Calandrino, Morgante, Tancredi, Biancifiore…), naturalistica (Fiore, Primavera, Cipria, Oliva, Riccio, Ruta, Montanina…), augurale (Deotaiute, Bensivenuta, benvegnutus, Vita, bonaventura, Deotisalvi…), rurale FOSSATO – I PIÙ ANTICHI NOMI, COGNOMI E SOPRANNOMI (dalle origini fino all’anno 1600) A Gaia ed a Francesco che stanno per avere un figlio PREMESSA 1

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È ampiamente noto come Fossato sia luogo di centralità viaria fin dalla notte dei tempi: dalle presenze prei-

storiche sui suoi Appennini, alla Helvillum romana che sorgeva dove ora è il Borgo e citata in tutti e quat-

tro gli Itineraria pervenutici dall’antichità, al castrum altomedievale di cui resta il rudere detto Roccaccio,

al castrum bassomedievale o attuale paese centro storico, alle due stazioni ferroviarie su altrettante linee,

alla recente espansione della sua frazione di Osteria del Gatto, consistente in epoca napoleonica in una sola

casa, appunto l’Osteria dove si poteva mangiare un boccone prima di scavalcare gli Appennini ed utilizza-

ta dai napoleonici non a caso come luogo di confine, ovvero Dogana per chi da Fossato situata nel Regno

d’Italia, si dirigeva nella limitrofa Gualdo Tadino situata nell’Impero di Francia.

Tanta storia, dunque, e di conseguenza tanti nomi, anche se di una vera e propria onomastica storica fos-

satana si può parlare soltanto dal XIII secolo. Prima non ci sono che:

– i pochi nomi pervenutici dalla romanità ed attraverso rinvenimenti archeologici, come quelli di V. L. Varioe T.C. Fullonio, i due marones incisi sulla lamina del sec. II a. C. dedicata alla dea Cupra e rinvenuta in

Borgo nel 1868, e quelli di Cesiacapria e suo marito M (arcus) Fullonius Sabinus (nella tradizione lati-

na Marcus è il praenomen, corrispondente all’attuale nome di battesimo, Fullonius è il nomen, indican-

te l’appartenenza ad un gruppo familiare, e Sabinus è il cognomen, parola composta da cum + nomen,

con il nome, una sorta di soprannome), incisi sulla lastra di pietra ritrovata nel 1840 circa, non lontana

dal voc. Le Borre ove nel 1989 è stato scoperto il secondo ponte fossatano di epoca augustea, vale a dire

pochi anni prima di Cristo.

– il nome di Vico, dei suoi fratelli Offredo e Arnolfo e del loro padre Monaldo, pervenutici dalle carte della

contea di Nocera, atto ottoniano del 996 in particolare.

– i nomi di Ugo, Mainardo, Atto, Lamberto, Giovanni, Bonomo, Bonezone, Rainerio, Pietro, Adamo,

Tebaldo, Ranieri, Ugolo, Biligarda (femm.), Paganello, Cuzio, Amicus, Guido, Oderisius, Murico,

Brailo, Ranaldus pervenutici dalle pergamene del monastero di S. Maria d’Appennino comprese nel

periodo 1003 – 1178.

– il nome di Bulgarellus Actonis Anselmi (Bulgarello figlio di Attone che a sua volta è figlio di Anselmo,

il patronimico con cui si veniva chiamati, prima dell’arrivo secoli dopo del cognome), che nel 1187 sot-

tomette il castello di Fossato a Gubbio.

Il vuoto onomastico prima del sec. XIII, rispecchia fedelmente il vuoto di documentazione archivistica

per il medesimo periodo; i secoli bui sono tali anche in questo senso.

Dai secoli bui e da quelli che li precedono ci perviene tuttavia l’origine della grande maggioranza dei

nostri nomi; quelli di formazione greco – latina (dall’antichità più remota) e germanica (dalla caduta

dell’Impero romano), costituiscono secondo gli studiosi circa l’80 % del nostro intero patrimonio onoma-

stico e sono seguiti da nomi di origine ebraica, araba, celtica, iberica, indoeuropea ecc… Tutta questa varie-

tà rispecchia a sua volta la varietà delle etnie che hanno lasciato segni ora più ora meno profondi nella sto-

ria d’Italia.

Non tutti i nomi, però, sono di origine etnico – storica, perché ce ne sono anche di origine geografica

(Armenia, Bologna, Cina, Persia, Polonio…), religiosa ed in particolare cristiana (Pietro, Paolo, Giovanni,

Francesco, Cherubino, Arcangelo…), letteraria (Pulimante, Galeotto, Farfaricchio,Ulisse, Calandrino,

Morgante, Tancredi, Biancifiore…), naturalistica (Fiore, Primavera, Cipria, Oliva, Riccio, Ruta,

Montanina…), augurale (Deotaiute, Bensivenuta, benvegnutus, Vita, bonaventura, Deotisalvi…), rurale

FOSSATO – I PIÙ ANTICHI NOMI,COGNOMI E SOPRANNOMI

(dalle origini fino all’anno 1600)

A Gaia ed a Francescoche stanno per avere un figlio

PREMESSA

1

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(Contadina, Forcone, Fattore…), di tradizione familiare (Alegrezza, Placevole, Mansueta, Gentilesca…) e

di altro tipo ancora, compresi nomi che oggi troveremmo di pessimo gusto come Porco, Meschino, Infelice,

Cacharello, Dolorino…

La trasformazione del nome in cognome avviene ovunque molto lentamente; a Fossato cominciano ad

avere un cognome le famiglie più significative e gli ecclesiastici soltanto nel ’500, in pieno Rinascimento

e tutte le persone avranno un cognome, oltre ad un nome, soltanto sul finire del ’700 (dal Libro deCresimati dell’ASP di Fossato si apprende che nell’anno 1750 su 64 persone sono in 36 ad avere un cogno-

me, dunque circa la metà).

Non tragga perciò in inganno il fatto di incontrare nel ’400 per esempio Filippus Leonardi, nel ’300 per

esempio Moricus Martini e nel ’200 per esempio Marcolus Petri, perché si tratta soltanto di patronimici –

in questo caso in lingua latina – che significano rispettivamente “Filippo figlio di Leonardo”, “Morico

figlio di Martino”, “Marcolo figlio di Pietro”; quando più tardi Martini, Leonardi ecc…saranno assunti

come cognomi, entreranno a far parte della più rappresentativa categoria di cognomi e perciò la prima,

comprendente i derivati da nomi personali. Una seconda categoria comprende i cognomi derivati da

soprannomi del più vario genere (es. il cinquecentesco ditto panbiancho diventato il cognome Pambianco,

il quattrocentesco dicto de Griccho diventato il cognome Gricci, ecc…). Una terza categoria comprende i

cognomi derivati da epiteti (es. …detto il Sordo diventato il cognome Sordi), da toponimi (es. da collisBassani il cinquecentesco Angelus Colbassanus, più tardi cognome Colbassani), da mestieri (es. i cogno-

mi Fabbri, Vergari, ecc…richiamanti immediatamente tali funzioni) e da altro ancora.

Sul fatto che i cognomi comincino a diffondersi con il ’500, incide indubbiamente anche la disposizio-

ne impartita nel 1564 dal Concilio di Trento, con cui si fa obbligo ai parroci di tenere regolari registri di

battesimo e di matrimonio, per evitare le frequenti nozze tra consanguinei; non è ancora l’organizzazione

di un vero e proprio Stato Civile (i registri di morte per esempio verranno istituiti più tardi, come risulta

anche dall’Archivio Storico Plebanale di Fossato), ma è un passo in quella direzione. Non è il primo, per-

ché già il Comune medievale esprimeva l’esigenza di registrare i propri cittadini: Qualiter scribantur habi-tatores castri fossati (rubr.CLXXX degli Statuti due – trecenteschi / In qual modo vanno registrati gli abi-

tanti del castello di Fossato); di tali registri, però, non ce ne è pervenuto alcuno.

Un’ultima avvertenza: nelle pagine che seguono si elencheranno i nomi – ed i cognomi e soprannomi,

quando ci saranno – in ordine cronologico,esaminando cioè uno alla volta i quattro secoli dagli inizi del

’200 alla fine del ’500. Non si tratterà naturalmente di tutti i nomi, cognomi e soprannomi presenti nelle

carte storiche del citato periodo – per i quali occorrerebbe un libro senz’altro voluminoso – ma sicuramen-

te di un notevole numero di essi ed in particolare di quelli scomparsi da tempo dall’uso, di quelli più inte-

ressanti per la storia di Fossato, di quelli più curiosi ed inconsueti; la ricerca, inoltre, si ferma all’anno

1600, data in cui sono presenti a Fossato – accanto a nomi e soprannomi – anche i primi cognomi (un paio

di documenti – il Catasto del 1677 ed il manoscritto Linea delle case vecchie antichissime di Fossato – per-

mette alla ricerca di inoltrarsi nel sec. XVII, ma anche di retrocedere a date bassomedievali, ad integrazio-

ne di se stessa).

Nei secolari elenchi ognuno potrà girovagare alla ricerca di eventuali riferimenti al proprio cognome –

e se non li trova significa in genere che i suoi antenati sono arrivati a Fossato dopo il periodo preso in esame

dalla ricerca – come ognuno potrà andare a scegliere tra i nomi quello da dare al tal neonato o neonata,

magari in alternativa ai nomi stranieri che ignorano (stavo per dire: offendono) la nostra ricchissima ono-

mastica storica. Un dato comunque salterà immediatamente agli occhi: rispetto ai cognomi fossatani oggi

esistenti (inizi del Duemila) nella loro veste di pervenuti dall’onomastica storica fossatana, quelli non per-

venuti dalla medesima onomastica – in quanto scomparsi per le più varie ragioni dalla storia di Fossato –

sono decisamente di più e stando al citato Linea delle case vecchie…che esamina 28 famiglie storiche, sono

tre volte di più; come dire che per ogni cognome rimasto, tre sono scomparsi.

Le fonti, infine, che hanno reso possibile la ricerca, inedita per la nostra area, sono le seguenti:

– Fabriano – Archivio Capitolare della Cattedrale di S. Venanzo: pergamene del monastero di S. Maria

d’Appennino.

– Gubbio – Archivio di Stato: atto della sottomissione bulgarelliana a Gubbio del 1187 e atto della vendi-tio del castello di Fossato a Gubbio, del 1251.

– Perugia – Archivio di Stato: atto della sottomissione bulgarelliana a Perugia del 1208 e registri delle

serie Consigli e Riformanze, Notarile, Catasti, dalle origini fino all’anno 1600.

– Fossato di Vico – a) Archivio Storico Plebanale (ASP): manoscritto Linea delle case vecchie antichissi-

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me di Fossato; Libro dei battesimi, dalle origini (1565) al 1600; Libro dei matrimoni, dalle origini (1566)

al 1600; Libro dei cresimati, registrante per il sec. XVI soltanto gli anni 1593 e 1597. b) Archivio Stor.

Comunale (ASC): i residui registri dell’Età comunale terminata nel 1540 e cioè: i tre pergamenacei

Statuti e Riformanze, Libro Peloso, Lib. Catastri (quest’ultimo fino al 1600 circa) e poi il manoscritto

senza titolo e trattante situazioni di granum mutuatum, locationes terrarum per il periodo 1443 – 1533,

i registri del Camerlengo dagli inizi del ’500 al 1540, il registro di atti ammin/vi vari ed abbracciante il

periodo 1516 – 1542, il registro delle Arenghe relativo al periodo 1520 – 1550, il registro delle liti giu-

diziarie tra i Comuni di Fossato e Sigillo relativo al periodo 1502 – 1533, il registro di atti giudiziari del

1527, il registro di un semestre amministrativo del 1525 e quello di un analogo semestre del 1537, carte

sciolte cinquecentesche, l’unico Catasto seicentesco di Fossato (datato 1677), quest’ultimo esaminato

con la cortese collaborazione di Eleonora Giovagnoli che qui si ringrazia. c) Archivio del monastero di

S. Maria del Fonte: alcuni suoi documenti pubblicati in trascrizione nel 1916. d) Archivio privato: la

copia cartacea di Statuti e Riformanze.

Si può ora passare ai promessi elenchi dei quattro secoli, cominciando con il XIII.

Nell’arco del secolo e nelle carte di S. Maria d’Appennino del periodo 1214 – 1296, si incontrano AmicusPaganelli Guidonis, Brunetto di Pasquarello, Capputio Johannis, Guido, Ciccolo di Accursolo, Filippo di

Scagno, Franciscus, Jacopuccio di Rainiero, Mancia di Bonagura,Mantia, Mantia Bevegnatis, Paulus,Petriolo di Benvenuto, Petriolus Venture, Rainerius Bulgarelli, Rutio Conpagnoli, Salvutio Bruscoli,Salimbene Moricelli, Santese (moglie di Venutolo di Mancia),Tintus Iuntoli, (detto Comparello), Uccio di

Petruccio, Viviano di Raniero; in altre carte incontriamo Ugolino.

Nelle carte bulgarelliane si incontrano, oltre al citato Rainerius (Raniero), sua moglie Valseverina (o

Valseveinea) ed i suoi figli Ugolinuccio (con moglie di nome Schynka o Schinoca), Jacopuccio,

Trasmunduccio; un fratello di Raniero è Bernardino,che ha una moglie di nome Aiguina o Aiguiria e figli

di nome Bulgaruccio (con moglie Ysabet),Raniero (con moglie Santesis) e Favarone. Nelle carte di S.

Maria del Fonte si incontra infine il nome di due fondatrici del monastero nel 1292: Margarita Passariniac Johanna Titia a florentia de castro fossati (non si capisce se sono entrambe, oppure soltanto la secon-

da, ad essere fiorentine diventate fossatane), mentre in Arch. di Stato di Perugia scopriamo che nel 1294

un frater Morichus è il custos hospitalis castri fossati, il custode dell’ospedale del castello di Fossato, quel-

lo subito a ridosso della cinta muraria e vicino alla chiesa di S. Benedetto.

Ma il secolo XIII è il secolo di un primato che va ben aldilà dell’onomastica: a Fossato compare il piùantico elenco che un castello umbro, se non addirittura italiano, faccia dei propri abitanti, elencati per

nome fuoco per fuoco – o famiglia per famiglia, se si preferisce – nell’atto della venditio bulgarelliana a

Gubbio del castello medesimo, 18 marzo 1251. Sono i fossatani che hanno costruito il castello bassome-

dievale o attuale paese centro storico, sorto essenzialmente tra la fine del ’100 e la metà del ’200.

Si tratta di 93 fuochi, nella trascrizione da parte dello scrivente dell’atto a firma del notaio Mercatus,

descritti tra la settima e la ventottesima riga dell’atto medesimo che ne ha 62; i fuochi salgono a 100 se si

separano le sette convivenze di fratelli indicate dalla formula frater eius e che ogni volta lo scrivente ha

considerato un solo fuoco (considerando che una famiglia medievale era composta mediamente da cinque

persone, abbiamo un castello di Fossato a metà ’200 con dentro circa 500 persone, alle quali vanno aggiun-

te quelle del gruppo non quantificato di cui nell’atto si dice soltanto che costituiscono possesso – presumi-

bilmente in qualità di semiliberi e servi – delle persone nominate nell’atto medesimo).

Ed ecco l’elenco nominativo – nel quale le donne sono quasi del tutto assenti – così come si sviluppa

nell’atto (lettere maiuscole e minuscole comprese), con l’unica differenza che per distinguere un fuoco dal-

l’altro, lo scrivente ha ritenuto opportuno numerarli:

1) Bonuscagnus ventura iovagnolus filii pelegrini (Bonuscagno, Ventura e Giovagnolo figli di Pellegrino)

– 2)Johannes bernardoli ventura et iacobutius filii eius (Giovanni di Bernardolo, Ventura e Giacobuzio

suoi figli) – 3)Forte bernardi actolinus scagnius agnelutius et bondi filii eius –4) Guido bernardi et andreas filius eius – 5) nicola ranutii – 6) actutius deotaiute et Salvutius frater eius

– 7) Guilielmus acti iohannis et Salvutius filius eius – 8)acursolus prasne – 9) iacobutius et quidam alius

SECOLO XIII

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eius filius – 10) Saracinus acti iohannis deotaleva iuntolus rainerius et ugolinutius filii eius –11)Copagnus acti iohannis – 12)Gilius Martinelli et paulutius eius filius – 13) iohannes martinelli bene-veniate iuntolus buccolus ugolinus et deotesalvi eius filii – 14) iuntolus frigerii buccolus et quidam aliuseius filius – 15) benevenias iohannis tancredi mantia et valentinus filii eius – 16) boninotrus sopercliiohannes bonaventura benvegnutus et quidam alii eius filii – 17) menorvella lucterengi salinbene deota-comandus et quidam alius eius filii – 18) moricus blache – 19) meliorellus sopercli, bucarus santorus etalevutius filii eius – 20) iacobus clare. ventura fossatanus filii eius (si noti il fatto di chiamarsi

“Fossatano” nel castello di Fossato) – 21) compagnone gualterii et Simonellus eius filius – 22) venturaSantesis (un matronimico, essendo Santese un nome femminile) – 23) moricus lorandi Salvutius et deo-taiute filii eius – 24) filius iohannis vinerii – 25) Gotius stantioli et bucarus eius filius – 26) beneveniasranutii beffole et mantia frater eius – 27) matia saseoli et quidam eius filius (questa formula che ritorna

di frequente quidam eius filius, o quidam alii eius filii, significante “un suo figlio” e “altri suoi figli” dei

quali non si fa il nome, mentre degli altri si fa, rivela la fretta con cui viene redatto l’atto di venditio del

castello di Fossato a Gubbio e si unisce ad altre irritualità che rendono l’atto medesimo uno dei più inte-

ressanti della Diplomatica umbra) – 28) aiutulus benevegnutus nicola et arcolanus eius nepotes ex deo-tesalvi fratre suo (dunque vivono con Aiutolo tre figli di suo fratello Deotesalvi) – 29) cressolus iohan-nis et maffutius filius eius – 30) compagnus (compagno, parola composta da cum + pane, con il pane, la

persona con la quale si condivide il pane e, per estensione, la condizione di vita) martinelli petrutiusioannes et putius filii eius – 31) bertarella dominici – 32) moricus mariani et mantia filius eius – 33)tebaldus alberti beneveniate averutius silvester et iuntolus filii eius et ranerius eius filius tebaldi – 34)Guidolus iuliane (altro matronimico) et iacobutius filius eius – 35) mantignoce de camaione aiutolus etdeotesalvi filii eius – 36) benevenutus brincoli (cediglia sotto la c) et alexander filius eius nicolutius fra-ter dicti benevienuti – 37) filie morici non vollia (le figlie di Morico, dunque un fuoco femminile) –

38)paulus martini et andreas filius eius – 39) fossatanus filius bonelutie (forse un matronimico) et nico-laus eius filius et andreas frater fossatani – 40) benevenutus fossatani. Deotaiute et iannes fratres fossa-tani – 41) magister moricus bernardi tebaldi et santutia eius nepos. Cutarella mulier filia guidarelliorlandi amati bone (è il fuoco più ragguardevole dell’elenco: la qualifica di magister segnala un perso-

naggio di rispetto per ragioni presumibilmente di lavoro e di esso si indicano nominativamente la nipote

e la moglie; di quest’ultima si riporta il patronimico fino alla quarta generazione, così che la sua trisavo-

la Bona deve esser vissuta intorno alla metà del ’100) – 42) filii ranaldi berardi videlicet vita iuntolusagura et pitriolus – 43) rigolus berardi ventura iuntolus et acurrimbonus eius filii – 44) ranerius barto-li bartolutius et sagnus eius filii – 45) acursolus andree et filius – 46) albertus guilielmi iuntolus et duoalii filii eius – 47) benevenutus rami cum duobus suis filiis – 48) beneveniate rami – 49) bonus paroi –50) solus leradi – 51) deotesalvi acti puccutius (cediglie sotto le due c) et sabbatutius eius filii – 52) vici-nus benevenuti et crescolus filius eius – 53) oioricutius venture filius – 54)Salinbene acursoli aloviciuset quidam frater eius – 55) petrus accoli et bonaventura filius eius – 56) brunettus pepi et bonamantiafilius eius – 57) bosiere iuntolus et ugolinutius agurelli – 58) salimbene petrus et bonaventura et quidamalius filii – 59) iohannis benevegni – 60) iuntolus mainardi – 61) Sforcolus mainardi – 62) ticonius mai-nardi – 63) actolus bonigi – 64) acursolus beffole et iacobus filius eius – 65) benevenutus brunettusboniohannis et philiputius filius dicti benvenuti – 66) filii pasquarelli – 67) iohannes ranutii – 68)Marcolus petri et ranaldutius filius eius – 69) deotisalvi raneri et Buccolus eius filius. Ranaldus curbi-nus iuntolus et agnelutius filii eius – 70) venturella benevenuti – 71) diutulus girguse brunettus venturaet acursolus filii eius – 72) simon imice (cediglia sotto la c) bartolutius Gualdutius iuntolus et bonus filiieius – 73) iacobutius ranutii et iohannes filius eius – 74) Fossatanus Leonardi – 75) bonaiunta imice(cediglia sotto la c) et benevenutus filius eius – 76) iuntolus et salvutius eius nepos – 77) iacobus imice(cediglia sotto la c) – 78)boncompagnus de macco (cediglia sotto la seconda c) iuntolus et agnelutius filiieius – 79) iohannes benedictoli ugolinus et bencevenne filii eius – 80) Vellius petri et baronte filius eius– 81) Mafeus raini et iacobutius filius eius – 82) ventura raineri – 83) baronte petri radulfi – 84) bonao-ra gregorii. tiverius et iacobutius eius filii – 85) ventura benedictoli petrutius et iacobutius eius filii – 86)iovagnolus dominici – 87)bartolus brere et agnelutius filius eius – 88) iuntolus guidi .franciscus(Francesco d’Assisi era morto 25 anni prima, nel 1226) et latinus filii eius – 89) benevenias marie(matronimico) agnelutius et iuntolus filii eius – 90) cortesonnus guisle de cupo et franciscus filius eius –91) ranerius et filii et petrus frater eius – 92) rusticellus drude. tentus et tardutius filii eius – 93) barto-lutius et ventura filii moraci –

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I nomi femminili continuano ad essere pochissimi e tra essi troviamo quelli delle fondatrici nel 1314 e nei

pressi del Colle di Fossato del monastero di S. Caterina, successivamente scomparso: Vannutia Loli,Santutia Johanoli et Mathilde Fossatani de Fossato…et Bona Ricci de Villa Collis Fossati. Sul finire del

secolo fa parte del monastero anche una d.na Cicchola q(uondam = del fu) Johannis Sabbatini; infine

incontriamo nel 1348 – l’anno della grande peste descritta dal Boccaccio – la purellana Mattiola di Aguccio

di Cappuccio.

Tra i nomi maschili, il mon. di S. Maria del Fonte ci consegna quelli di Ranaldo Bevignatis, AndreutiusBorilli, ser Bartholomeus petri iohagnoli, Jacobus Rigi, Andrea Andree Nitoli, Petrus Bartolomei. Il mon.

di S. Maria d’Appennino ci fa pervenire quelli di Puccio di Giovanni de villa pusatorii, che quasi certa-

mente sorgeva in cima a Valle Alceto, nei pressi del monastero citato, di Petrus Venturelle, Marco di

Maffuccio, Anselmo di Giliolo, Bartolo di Jacobuccio, Giovanni di Amuccio, Andreas Mantie, Jacopo di

Berarduccio, Crescio di Nicola e Bastola sua madre di villa Collalto, Brozio Zonoli, Brunetto da Fossato,

Sabatuccio di Venturella, Nicoluccio di Brozio, Pellegrino di Accursolo, Giardino di Cagnuccio di Ventura

di Mariano, Mainetto, Mactheus Bartholi (presente anche nella Riformanza fossatana del 1394), Vannutiusolim (= del fu) Cangni, Angelus q. dam d.ni Nutii, Francesco del fu Lugloto.

Sono da inserire in questo secolo anche i nomi che s’incontrano negli Statuti del libero Comune di

Fossato, che essendo due – trecenteschi riportano nomi di questi due secoli: Scagnolus, cichus baldutii,brunectus, Tintus Benvenuti, Cola Rigi, Jovannes Bentivoli, Butius Salvutii, georgii (genitivo = di

Giorgio),Petrutius angeli, Ciutius bronetti, Lutius, angelus Sanctetii, Guidolus petri, Nicole (= di Nicola),

Formoli (= di Formolo), citii (= di Cizio), Jacanellus paulutii, Andreas Benvenelli, viennebene venture,Agura Ghirardi, Uguiccionis (= di Uguiccione), Andreas Ranaldi, Guidutius Vincte, Rigus porci (anche se

suona male, si tratta di Rigo figlio di Porco), Broctius, Boccatius, Bartholutius, Jacobutius, BencevenneSalvoli, Hermannutius, Mantia, Sonnolus, Nicolutius, Joannes baldelli, Andrutius Sagure, Lemosina buci(Elemosina figlio di Buco), Guidus rabii, Butus vinptoli, Rigutius agare (Agara, da non confondere con il

pur presente Agura),Vinta bencii, Johannes bentivolii, Philipputius mancie, Vannes Januarii, Corradus cec-choli, Verma, Johannolus, Brocius (cediglia sotto la c), Bartolutius carabelle, Bighiginus, Nicolutius cre-sci, Ceccholus scagnoli, Consolus, Petro corradini, Bartolomeo pacis, Antonio vannis, Mascetto venture(questi ultimi quattro sono presenti come testi alla Publicatio statutorum del 1386).

Altri nomi di fossatani del ’300 sono rintracciabili presso l’Arch. d Stato di Perugia: Cechus Vannis,Antonius Cecchareli, Bonaventura Ceccoli, Lucas Marci, Finaguerra Sabbatini, Ugolinus Benagure,Angelutius Bernardi, Nicolaus Matey. Dal medesimo Archivio ci perviene un elenco di 52 miserabiles fos-

satani, cioè di poveri, redatto nel 1395 da Franciscus ser Lelli alias el Fratecello de castro Fossati; per essi

il fratecello chiede con successo alle autorità perugine l’esenzione momentanea dal pagamento di certe

tasse (l’anno dopo costui, che risulta avere moglie, ottiene dalle stesse autorità l’esenzione per sé e per sem-

pre da ogni tassa perugina o fossatana; il relativo documento è estremamente interessante, in quanto è ilprimo nella storia fossatana ad essere scritto in lingua volgare e dunque a darci informazioni sulla lingua

italiana parlata a Fossato nel ’300). Ed ecco l’elenco dei 52 nomi, nel medesimo ordine del documento ori-

ginale:

Bartolus Transmundi (Bartolo figlio di Transmondo), Philippus Marchi, Nicolutius Corradi, NicolutiusVannecti, Paulus Gionte, Matheutius Ceccoli, Johannes Ceccoli, Bartolus Benencase, Angelus Gilii,Johannes Consolutii, Marinus Michelocti, Johannes Benaventure, Philippus Vite, Antonius Ceccharelli,Franciscus Vannis, Johannes Ranaldutii, Paulellus Mutii, Johannes Marini, Paulus Deotaite, AntoniusCecchi, Johannes Nutii, Paulus Sabboli, Franciscus et Laurentius Johannis, Tomas et Meus Aiutoli,Franciscus magistri Angeli, Antonius Paulutii, Johannes Mathey, Angelus Cagni, Matheus Paulutii,Bartolutius Petri, Philippus Ventorutii, Petrus Paulutii, Antonius Vannutii, Petrutius Santutii, DominicusMarini, Franciscus Baldi, Antonius Mateoli, heredes Francisci Munaldi, Johannes Santutii, MarinusVannis, Matheutius Paulelli, Moricus Martini, Andreas Cennis, Johannes et Mateus Angelelli, MatheusPaulutii, domina Nicoletta (unica donna dell’elenco e della quale non si dice il nome del padre), Franciscusser Lelli (il fratecello di cui sopra), Herculanus Francisci.

SECOLO XIV

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Il pergamenaceo Libro Peloso ci da per il ’400 soltanto sei nomi fossatani, di cui uno femminile:

Montanina, figlia del domini podii ghee, il signore del poggio della Ghea, parola che deriva dall’italico gleae non dal dal greco, come si ostina disinvoltamente a sostenere quel tale di Gualdo che ama grecizzare l

’area fossatana di Purello al punto da censurare nelle sue pubblicazioni qualsiasi opinione diversa dalla sua;

i nomi maschili sono quelli di bartolomei peri, marianus rastelli, Peri Andrei Bentevogli (in altre carte

Bentevoglo mezamina), Gabriel Vici,Petropaulo Petri Gentelini.Due nomi femminili ci pervengono anche dalle carte di S. Maria del Fonte: Paulina rainaldi moncoli e

Caterina Cagni, accanto a quello di Johannes Marini definito heremita de Fossato.

Altri documenti sono però più generosi ed anche nel senso che alcuni nomi in essi contenuti prefigura-

no nettamente la imminente loro trasformazione in cognomi, come il “Bentevogli” appena visto ed alla

vigilia di diventare Bentivogli – e non più preceduto da nomi latini – e come Molaioli, Gricci, Beltrambi,

Troiani ecc; lo noterà il lettore che metterà a confronto gli ultimi secoli della presente ricerca. Vediamoli

uno alla volta, questi documenti, cominciando con le Reformantie annesse agli Statuti medievali e senza

ripetere nomi già noti: Iacobus Cole, Bartholus Transemundi, Lucas Rosini, Bartholus Lutii, NicolutiusCintii, Antonius Mactioli,Pascutius Vannis, Dominicus Peregrini, Philippus Nini, Luce (genitivo) massicti,Bartholomeus francisci alias Tempesta (detto Tempesta, un esempio di soprannome nelle carte ufficiali).

Dal pergamenaceo Lib. Catastri vengono ancora più nomi quattrocenteschi, anche se date di incerta let-

tura, oppure accatastamenti non datati, sono da considerare appartenenti a questo secolo soprattutto per

motivi di grafia: Ipolitus Nicolai, magister Dionisius magistri Jacobi, Cristofano de la vechia (sopranno-

me),Bastianus Johannis Johannini, Bartolomeus angeli Nalli, Cecchus Antonii Bernardini, FrancischusDei francisci, Persalon,Piertomas,Franciscus Mei, domina angela andree cecchi (un accatastamento fem-

minile),Croce Johannis, Barnabeus pauli, Dominichus Nannis Dei, Jacobus Mathei Pifani,PerantoniusMathei Troiani, Filippus Leonardi Nicole, Andreas Angeli dicto Pazzaglia (soprannome),ArchangelusNicolai, Pelegrinus Dominici Zamponis, Berardinus angelini Berardutii,Tomas Nagnis dicto Quatraccio(soprannome, “Nagnis” è una variante di “Johannis”),Antonius dicto de belvedere (soprannome di uno che

abita a Colbassano), Apollonius, Buccius Bone Venture, Andreas Sperandei Tancii, Cuitius Jacobi Lelli,Guiducius Petri Panciardini, Angelus Benedicti Johachini, Ipolitus Betti Molaioli, Lucas Nicee, MassciusLuce Masscietti, Marioctus Angeli, Nagnies angeli dicto de Griccho (un soprannome che diventerà il

cognome di una delle più illustri famiglie della storia di Fossato – “Nagnies” nato nel 1430, è il nonno del

Giovanni Gricci affrescato nella sala consiliare),Bartolomeus Petri dicto de Golata (ancora un sopranno-

me).

Nomi quattrocenteschi – e stavolta con date ben leggibili – li troviamo sul registro relativo al granummutuatum ecc, decorrente dal 1443: Petrus Cecchi Rastelli, Johacechus Angeli, Perusandreas bentevolii,Bartolomeus peri, Ghirardus Cecchi Mancie, Bettus Mollaioli, Jacobus Beltrambi (altrove Beltrami),Johannes alias (= detto) Bonacgini, Angelus malli, Batista mezzamine, Bonazellus, Mezzamina beii, PerusGallecte (anche Gallecti), Ghirardus Ciachi, Jacobus Mollarii, Dominicus Antonii alias Sparapane, nannedal colle, Pierantonio del troiano (altrove Perus Antonii troiani – è un ottimo esempio di ciò che sta per

avvenire: volgarizzazione del nome, Pierantonio, e trasformazione in cognome del genitivo latino, Troiani),Benedictus Lupi, Finutius Joh., Petrus Carabelli, Nicolutius Lardelli, Tomas quagliarelle, Antonius gran-ni,Filippus Lionardi (altrove Lunardi),Dominichus Marchecti, Berardinus Angelini, Grassellus, CompanusFabri, Porcus Bergamaschi, Santes Matioli (altrove, a conferma del processo accennato, “Sante de

Matiolo”), Andreas Insuline, Arcangelo bonazelli, Crucero Angeli, Domeneconus, Bardinus, Ciuctius Lalli,Ciuctius Mallini, Nicolaus alias Grocho, Luca Gazzane, Cichus Rogai, Nigius bucci, Johannes angelice,Nocentius, Catarina gasma, Bectus nicolai alias frascha, Francischus Cructii, Golinus (altrove Ugolinus)adami, Mariotto de griano, Cedro de pietro, Sanctes Marioli, Campanus caruli, Matheo Quatracci .

Un ultimo e consistente gruppo di nomi quattrocenteschi fossatani – ma con quelli femminili che non

superano la dozzina – lo possiamo incontrare nell’Archivio di Stato di Perugia: Bartolomeus Gintilini(Bartolomeo figlio di Gintilino), Joannes Sabbatutii, Lucas Massarelli, Petrus Marcelli. Vannes Cagni,Junta Cagnutii, Lucas Castelli,Carolus Bonaiute, Carolus Altiuoli, Marietta Acontutii, Matheutius CecchiMarci, Paulutius Lucarelli, Finus Tanti, Nerius, Ceccham uxorem (= moglie di…), Angelus Nardi, Jacobusser Nelli, Jacobus Valluni, Guaspar Mathei, Jacobutius Mascii, Cecchus Vilani, Franciscus Caselle,Venturella Tanci, Antonius Blasii Ciacchi Vite, Moricus Fossachini, Filippolus (altrove Filipello), Petrus

SECOLO XV

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Sperantie, Cecchus Vinoli, Vannes Venutoli, Transimendus Phylippi, Ventura Massoli, Carlus Celli,Jacanellus Mutii, Vannes Jacanelli, Petriolus, Bencevennis, Acomandutius, Cecchus Stangoli, GiliusJovagnoli, Franciscus Ceccholi, Laurentius Petrutii, Petrus Barilis, Brunora Nicolutii, Mancia Vegnatoli,Venturellus Servoli, Dominichus Gualterii, Cola Giontarelli, Cionellus Vannoli, Agnolellus Nardi, PetrusGioli, Tomasellus Bergoli, Franciscus Manciarelli, Masscius Todescholi, Baldus Macchinelle (altrove

Machinelli e Michenelli), Vannutius Bartolini, Cola Berardutii Bera, Antonius Bartoli alias Balestraccio,Santes Petrutii alias Barcella, Moricus Celi, Franciscus Narli, Niger Bartoli, Gionta Peccii, TomasellusBengoli, Petrus Gioli, Ceccholus Margutie, Vannetta Nicole e Luminella Vannis,Johannes Vencioli,Matheola Angeli Marcutii, Moricus Fossatani, Bencevenne Christiane, Paulus Herbette (Paolo figlio di

Erbetta, dunque un matronimico come il precedente), Sensus Jacobutii, Mita (femm.) Angelutii, AngelusVentorutii, Johannes Putii, Marcutius Pavoloni, Jacanellus Mutii, Aiutolus Johannutii,Corradus Jacomelli,Oliva Jovagnoli, Paulus Bonci, Nicola Jontarelli, Cennis Ciutii, Cardutius Vannis, Petrus Manciarelli,Cresschi Massoli, heredes Cechi Bargagne, Angelus Gambe, Miliarius Laurentii, Bonaora, Bartolus Acti,Massolus Tedeschi, Januarius Nercoli, Ventura Francie, Paulutius Bonagore, Matius Paulutii, PutriusManciarelli, Bonus Jovagnoli, Lucia Petri, Elemosina Cecholi, Cola Boniohannis, Petrus dicto de la vec-chia, Elmus francisci, Barnabeus Dominici Filippi; seguono i nomi delle sei monache presenti nel mon. di

S. Maria del Fonte nel gennaio 1461: soror Johanna Johannis abatissa (abbadessa) dicti monasterii – sororFrancischina Antonii – soror Michelina Cechi – soror Data a dio Antonii – soror Agnes Andree – sororBartholutia Marci. Possiamo concludere l’elenco citando i seguenti: Michelangelo ser Melchioris (questo

Michelangelo è uno dei più illustri notai della storia umbra e suo padre Melchiorre, professore fossatano

nello studio perugino, è quello affrescato nella sala consiliare), Nicolutio Votti, Tempesta Simonis,Sigisbertus (poco dopo è anche Gisbertus) magistri Melchioris ser Cechi (un altro figlio di Melchiorre),

Brethus ser Gabrielis, domina Darida, Baldus Teste.

È il secolo più ricco di documentazione tra quelli esaminati ed è quello in cui nei documenti, anche di tipo

onomastico, si fa nettissimo lo scontro tra lingua latina e lingua volgare, che sul piano del parlato quest’ul-

tima ha già vinto: il francisco de nanne de griccio che incontriamo nel 1510, convive con il Francisco nan-gnis gricci del 1513, con il nannis gritii del 1525, con il de Griccis del 1556 e con l’ormai italianissimo

Giovanni Gricci del 1578, così come lo Julio de meaccio convive con la sua traduzione latina Julius meac-ci, così come il Curtio Vannutio convive, con un semplice cambio di consonante, con Curtio Vannuccio,

diventato subito dopo il cognome Vannucci, così come il soprannome il bonazello lo incontriamo poco

dopo come nome, Bonazzello e, nel manoscritto Linea delle case vecchie…, come cognome, Bonazzelli.Gli esempi potrebbero essere davvero tanti.

Ci si trova perciò di fronte ad una grande varietà onomastica, in cui accanto all’affermazione dei primi

cognomi si può assistere – in particolare nell’ultimo quarantennio del secolo – alla volgarizzazione pres-

soché totale dei nomi, come riferiscono soprattutto i registri parrocchiali. In tanta varietà costituiscono una

piacevole sorpresa i numerosi dati storici estraibili da registri anagrafici apparentemente freddi (per esem-

pio i dati sui neonati abbandonati, il numero di nascite nel tal anno, indicazioni per alberi genealogici,

modalità di matrimoni, battesimi e cresime, citazioni di vecchi mestieri…), come costituiscono testimo-

nianza dell’accennato conflitto linguistico certe convivenze tra le due lingue (Pietro expurio paternescio…fu posto li san josephe…,scrive il prete sul libro dei battesimi nel 1584, per dire che ad un neona-

to trovato accanto a S. Giuseppe, perciò spurio nel senso che se ne ignora il padre – pater nescio, non cono-

sco il padre – è stato battezzato con il nome di Pietro), come inducono più al sorriso che all’analisi certi

nomi, tipo Benedetto di Luoro di Ciovetta – libro dei battesimi, 1587 – in cui Luoro di Ciovetta padre di

Benedetto, fa più pensare all’espressione popolare “L’oro della civetta” che ad un nome, o tipo serDomenico Canta bene (1517), così chiamato per le sue doti canore, oppure perché – creatività dell’ironia

popolare – era stonato, oppure ancora perché quando doveva dire qualcosa, te la sapeva cantar bene, ecc…

E passiamo agli elenchi, da dividere in due grandi gruppi: il primo per l’onomastica relativa prevalen-

temente alla prima metà del ’500, che è essenzialmente in latino, il secondo per l’onomastica relativa pre-

valentemente alla seconda metà del ’500, che è essenzialmente in volgare. È anche opportuna, all’interno

SECOLO XVI

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di ogni gruppo, un’ulteriore divisione in sottogruppi: nomi maschili, nomi femminili, soprannomi, cogno-

mi.

Dunque primo gruppo:

a) nomi maschili – Quiriacus – Baptista Betti – Davit Ypolliti et Ciavandarius – Gorum Mariotti Luce– Petrum famulum galassi (Pietro, famiglio, garzone di Galasso) – Scotrino – martini nannis gritii (Martino

è probabilmente l’iniziatore della tradizione dei Gricci come costruttori di orologi) –

Binus mariani Cavadentis (probabile indicazione di un primitivo dentista, in altre carte Bino deCavadenti) – Pellegrinus Bentivolus – Tiseus – Binarellus – Ferrettus Cecchi birrorum (dei birri, successi-

vamente sbirri) – Larione – Masciolo – Dominicus Cioffi – Gratiosus Tributii – Franciscus Tributius –Matheus Cenci – Valentinus Pelegrini – Fabianus Beltrammi (altrove Beltrammum, nonché de Beltrambis,de Beltrambo, poi Beltramis, beltrami,beltrammi e anche dicto beltramo) – Alegrinus Oliverii (altrove è

aggiunto de squatrano) – Bariglia Squatrani – Iacobus Brandini – Costantinus Nicolai – RaineriusDionisii – Gorus Darii – Salustio Polimantis – Magrinus Sebastiani et Cianus Marini – Baptista Pepi –Nuccius Salvatoris – Hieronimus Vittorii – Monutius – Rainaldus Falagrassus – Perfelicis Cecconis –Pellegrinus detto Pambianco – Travise – Alegrantis Hieronimi – Franciscus Mencarelli – Dominicus Cosse– Bartolomeus Mariocti – Virgilium Paridis – Francescum Bartolini – Cuorem Ferri – Perantonius Surdi –Florentius Nicolai – Jacobus Joannis Donini – Paradisus – Boccolus Thome – David Camilli – Tomasguarrieris – Fioranus arcangeli – Franciscus pazaglie – Bertus Serafini – Berardinus Galeotti (e anche

Berardino de Galeotto) – Macharonus (altrove Macharone, con la specificazione: de purello) – Chriacus– Nicolaus quondam Floravantis David – Galassus Petri Peregrini – Franciscus Jacobutii – LudovicusRubei – Perusdominicus – Gisberto de M° Melchiorre – Laurentius angeli Israelis (un ebreo che insieme

a vari altri vive nella Fossato del ’500) – Antonius Jacobi Rastelli – Bartholomeus Barnabei – Tamburellus– Goro di Tamburello – Senso de betto del lupo (con la specificazione: del castello de Fossato) – Noviobastaio (costruttore di basti per muli, asini, ecc… definito anche bastaro; dalle carte si apprende anche di

altri mestieri, come quello del vergaro o capo della masseria, del catinaro, pastore, vaccaro, fabro, ciavat-taio, ciabattino, ragioniero definito anche rascionere,cannovaro…) – Baldo de nagni de griccio – AntoniusCosperi Pacis – Benvenutus Nisii Bucci – Johanni dietaiuti – Romaldus Paschutii merollini – Ballutio Politi– Jeronimus peri nardi – Berardum petrutii – Boccolinum – Joan pauli del miezzo (anche Io. Paolo delmiezzo) – Moretto – Pierdomenicho de Marchisina – Cristophano de Staccione – Riccio de Giovanni –Sancte de Conte – domenico de toccha el cielo – Prandus (anche Aliprandus) Michaelis – Dominico petripanciardini – Geppi pieri grassilli (altrove grasselli) – Paolo de grassello – Carlo dil paparello – Guorodel polo – Coraduccio – Jeronimus pagliarinus – Aniballe de baldassarre – Cherubino permattei – AngeloNiccolucci – cichone lepi – Ciccius peri nardi – Zibiccus – Uguidus – Mariottus cipriani – Magrinus –Oliverus Berardini Angnolini – Salvator Benedicti Cole – Olintrius francisci – Fioravantes Hypolliti –Simon Christofori – Ritius – Perus Antonii Carabellis – Girollimus Micalangeli angelutii – Julius q. serMarcelli Maggi – Pascutius patrignani de merollo – Joannis Pascutii merollini (anche merolini e merulli-ni) – Raneri – Lucasantonius Betti Cipriani – Perandreas Gori Joanfrancisci – Buccius nicolutii – Lucentes– Bosus Lucentis – Natadeus andree – Petruspaulus Petri Gintilini – dominus Ludovicus Ghirardus (è il

padre del Cesare nato nel 1577 e diventato poi uno dei due cardinali della storia di Fossato) – Verius –Guerrutius Guerre – Perus Villanus (quando Villano non significava maleducato, ma abitante della villa o

villaggio) – Marchus Ranaldi Johannis Deoteaiuti (subito dopo diotaiuti) – Benedictus Gratiani –Laurentius sanctis comitis – Bectus Galassi – Gregorius Marianni Cechi Rastelli – Antonio de rastello –Bartolomeus magistri Pici – Dominicus Nicolai Dominici – Bastinus Dominici Beltramis – Simon MeiJuliani – Bartolinus Pacis – Johannj de Ciarfaglia – Cherubinus pulimantis Jacobi – Marchus baradiniGaliotti – Volus Becti Lupi – Arcangelus florani – Nicolutius Cecchi Bardelle – Belluccius – Perdominicusmarchesine – Luglius Hypoliti Simonis – Stephanus Simonis Ferri – Giagnes gricci – Petrus dominici iaco-bi beltrami – Johannes Bechuli – Baldus Jacobi de Mazis – Cecchinus Peri Mazzoni – Pasqualinus JulianiArcangeli – Rosimus (è un laborator di terre altrui) – Bartolomeo de Nisie de buccio – francisco de nannede griccio (anche Francisco nangnis gricci) – bistruccholo – Ballectello – Riccio pellegrini – Simon Mucci– Benvienutus nisii butii – Nicholao meneconi – Johannes Pascutii – Simon cordelle – Bastiano Beltrami– Bunus nicolutii – Dominicus Toccalechi – Antonius beltrammi – Mariotto Antonelli – Ranaldo Palleracci– Piermatteo pierantonii – paulus ricii – Vicus Ciarfaglie – Teseo gostantini et marino peloni – Andreaburattini – bartechia – bectino baldatii – chiapino – Oliverio Contisse (e anche Oliviere de Contessa) –Fatius balestracci – antonius de schinberne – Ungarecto – Filippo de teo – Batistellus Lupi – Lepus – ber-

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tus sarafini – angelus de crucchio – Jo. Andreas sperandini – Archangelo de bonazello (anche de bonaz-zelle) – heredes Catonis (gli eredi di) – Pesaranus – Macruccio – Polonius tormenti – Joannes bottachinii– Guerrus Guerre – ser Domenico Canta bene – ser Bozzone – Antonio del nero – Lamberto davaia – pavo-lo de federico – bisello – Golino – Brunoro – Selvestro – Riccio – Buccio – piero salonni – Bartocio diScumpa – Bertolino de puce – Julio de meaccio (anche Julius meacci) – Caribinus – Baptista pantalionis– Augustinus marispi – Andrea de beredino – Sarafino de ventruzo – Bisellus de naia – Barnabeus danctis– Nastagius – Grello de cordella – Tono de anaia – El maza – Tibaldo – Cola de Cozo – Aniballe – Poloniode cecho – Timarozzo – Batisto del roscio – Simone de balenzone – Suriano – berardino de calaia – Oratiode pulidoro – carabello – Juliano de morroni – Tocius – Oradio – Franciscus Nannis gritii – Cerbella –Lambertum mei de naio (anche Lamberto davaia) – Antonium Stefanucci – Pippum sartorem (anche Pipposarto) – Dominicum ciabattinum (anche ciabatterium) – Bardino de Andrea – Vitalem – Menghinum –Filippo de tomassone – Mariano del mezzo – Anastagio – Cesaro – Horo – don britio – Filitiano – Piciode sante – Lepo – Andreone – Baldum de Ruccitellis – Antonium Juliani de nurronibus (anche morroni) –Dorificem – Bernabeum dainesis – Matheo del lupo – Lucentem – Nacchem – Picinus – Johanem Scampe– Perandrea de pero – Bifararaum – Passum Laure – Guarruccius – El testa de andrea – Ciuccio deJacomo de lello – Ciavandarius – Norus peri demazis – Ventinus – Felicem – Gentilem – Pacem – Norumperblanci – marispacio – Bondum Sachitti – Alovisius gratiosi – Maffius Jacobi pisani – Cambino –Antonius Nannis chiarelle – Bartholomeus mathei biaschi – Menechucius – Bachanus – Giepus barlectel-li – Tozo de quatraccio – bartolomeo mancino – Jovan de tiola – ser Pantalissis ser Cole – Nexius magi-stri Jacobi – Tomas Quagliarelle – Herculanus Ciuchi – Galeoctus – Silvester Gepi – Joannes Martini deGriccis (anche Gricci e Griccio) – Sixtus Rigutii – Fabianum Antonii de Beltramis – Baldassaris Cipriani– Bartolomeo Maggi (anche de Maggis) – Bettarellum Mori – Alegrinus Oliverii Squadrani (anche

Squatrani) – Mascius Salvatoris Stracconi – Angelus Colbassanus – Gabriel Jacoco (sic) – BenedictusPetri Schiavi – Nardo Mantis – Mario Mencarini – Jacopo Gori – Silvestro Gepi – Sancte Nucci – RoccoBartocci – Argisto Augustini – Josepho (anche Josephus, cioè Giuseppe, entrato nell’onomastica soltanto

nel sec. XVI, in quanto prima non era ritenuto confacente utilizzare il nome del padre putativo di Gesù) –

Berto Corneli – Jacobus Betti Miliani – Valentinus peregrini bentivoli (anche Valentinum Bentivolum) –Petrus Gratiosi Trebutii – Silvestrum Tributium – Franciscus Tributii – Curtio Vannutio (anche CurtioVannuccio) – Gherardus Troiani – Meschinus Rainerii – Julius Masci – Donatus Baptiste Donati – VenturaCecconi – Adamus Philippi Adami – Antonius Beltrammi (anche Beltrambi) – Arcangelo Ubaldi –Sigismundus Mariani – Martius – Ulisses – Georgius – L’Angravio – Sfortinus Julii – ser Chistofaro (sic)

stacciono – Bartutius Salustri – Franciscus Vivani – Paternianus Angeli – Blasius Mencarini – MeusAngeloni – Lazarus – Laurentius Santis Contis – Virgilius Paridis – Baptista Perrini – D. Gregorio peda-stro Monaco silvestrinorum (uno dei monaci silvestrini presenti nella silvestrina S. Benedetto di Fossato)

– Lucas Rochi – Ambrosius Centis guerrerii – Angelus Cioffi – Peregrinus Lenci – Johannes surdi –Cencius Santis Contis – Fatius Pacis Tamburelli – Guerra restori pascutii – Polidorus Gentilis – Joh.Panciardini – Batistellus Betti – Antonius Tartaglie – Nestagius Joanuli – Joh. Sperandini – BartholomeusCrucis – Batisto – Luiterio – Deonege – Catone – Parisse – Gioannicolo – Conte – Tosorone – Mencarino– Rigutius Pantalissis.

b) nomi femminili – Aquilante – Patrizia – Jubilea – Margarita – Rancaglia – Montes – Drusolina –Fiorella – Menichina – Menechuccia – Diolita – Joanna – Profilia – Paula – Paulina – Gaudentia –Tesbina – Contessa – Contissa – Dionisa – Santa – Fiore – Floris – Flores – Flore – Flora – Florentina –Benedicta – Mena – Madalena – Magdalena – Ciambracca – Gentilescha – Ursolina – Cortilla –Francisca – Pascutia – Lieve – Rosala – Baldina – Luminata – Martana (potrebbe essere anche maschile)

– Marsia – Diana – Drusiana – Durgiana – Alexandra – Gratiana – Durutea – Lisa – Emilia – Clara –Castora – Perna – Peregrina – Sarafina – Lucia – Antonella – Nicolosa – Oliva – Betta – Isabetta –Marietta – Mariotta – Sarta – Caradora – Agata – Hieronima – Armillea – Camilla – Mechelina – Antonia– Blanceflora – Blancaflora – Augustina – Becta – Costantia – Lydia – Catarina – Cateruccia – Peregrina– Doria – Armellina – Dornentia – Pelestrina – Palestrina – Mansueta – Diemantis – Angellicha – Juliana– Persia – Cina – Argentina – Cleofea – Criufe – Lucretia – Bartholomea – Contadina (colei che abita nel

contado) – Placevole – Veneris – Ambrosina – Laurentia – Grisea – Cencia – Fidentia – Daria – Beffania– Arsilia – Marchesina – Marchegina – Panphilia – Milintiana – Montanina – Infelice – Ansovina – Ugenia– Ansedonia – Orelia – Sulpitia – Imperia – Grisalda – Oradia – Bocchina – Milea – Desidera –Bernardina – Gepa – Leandra.

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c) soprannomi – Sono annunciati dalle espressioni dicto, oppure alias, oppure nuncupato; esempi:

Matheus Ciancii (altrove Cenci) detto Balestraccio, Lucas alias Barzotto, Bectus nuncupatus della gente-lina. Vediamone alcuni: Valerius alias ser Toccio Betti – Pelegrinus alias scacioppa Bentivolis – Franciscaalias la scacellata – Jo. Maria alias detto il Cavalliero (altrove alias il bargello) – Ventura alias il frateCecconis – Justinus alias il Costa – Bernardina alias la spiatellata – Joannes Ludovici alias detto il prete– Bennenutus nigis alias Sacheto – Leonardus Cristofori alias nardi – Pace Bartolomei dicto del tempesta– Laorenzo alias Barletello (altrove barloctello e barlettello) – Benedictus alias paleraccio – Franciscodicto Moro quatratii (e anche Francesco alias el moro de quatraccio) – Jo. Benedecto alias Bettino –Gregorio Natadii dicto del tamburello – Joanni alias boccavecchia – Bartolomeus alias Tosorone –Johannes luce alias el mammolo – Permatheus Martini Dominici dicto de Beltrambo – Jacobus dicto delbeltramo – Andreas Bartolomei dicto barattino (anche Bartholomeus andree baractini alias el testa, in cui

si può notare come il soprannome si sia trasformato in un genitivo latino, al quale si è aggiunto un altro

soprannome) – Castellanus alias becchariccio – Andreas Juliani alias el borgese – Bastianus Jo. aliaspalanga – Bartolomeus alias maccharono (altrove alias macharoni) – Leonardo alias Betuccio –Bartolomeus alias grano – Jacomus alias el Capellanius (altrove el capellano) – Benedicto alias finaguer-ra – Petrus alias Tozzothome – Nicolo alias Scotrino – Bartolomeus alias Testa – Benviene alias provano– Johanni alias cordella – Dominichus berardini alias mencie – Silvestro alias boso – Bartolomeo alias elCuozzo – Johannes Bartolomei alias Ciarfaglia – Bartolomeo nigis alias steccame – Ludovicus alias elprete bartolomei – Benedictus alias petrelle – Nicolo alias el nero – Bartolomeo alias ciuccio de angelo –Pietro dicto bicine – Ph.us dictus pesarano (altrove il pesarorno) – Rentius alias paradiso – Joh. dicto delsarto – Perus antonius dicto bichani – Leonardus alias Nacche – Salvatore alias pisello – …alias torcolet-to – Costantino alias il Corseba – Gentiles Antonii nuncupati il bonazello – Perus Andree nuncupati dellamina – Peregrinus alias panbianco – Augustinus alias Moretti – Franciscus Simonis nuncupati da S.Martino – Berardinus alias ferretto – Nicholao alias Melano – Honofrio alias nocio Bastaro – Grandoniusalias Canta – Barnabeus mariani alias grello – Nagnies Angeli dicto de Griccho – Antonius dicto finuccio– Marcellus dicto de ciocho – Bartolomeus alias Barticchia – Johannes dicto Bernachini – Petrus angelusdicto del bianco – Barnabeus dicto el dainese – Anonius dicto del mollaio – Andreas dicto Pazzaglia –Petrus dicto Bergamascho – Antonius dicto da belvedere – Bartolomeus alias Pamelato – Salvator manciealias bisello – Paulus dicto Battamazzino – Marianus Luce dicto Gafana – Martinus dicto Gante –Agustinus dicto davaia –

E così via con altri soprannomi come Baratta, mezzamina, del fabbro, Ciuccio, di lo strupo, zampone,Baccio, Beccino, Buccio, Morone…

d) Cognomi – Vanno ricavati principalmente dai genitivi latini dei nomi maschili incontrati nei vari

secoli: mentre da Pascutii si ricava Pascucci, per citare un esempio, da altri genitivi non ci sono da fare

sforzi particolari, perché coincidono pienamente con i cognomi che oggi conosciamo, cioè il genitivo

Sebastiani è oggi il cognome Sebastiani, e così via con Marini, Galassi, Serafini, Rastelli, Donati, Miliani,Angeli, Bartocci ecc…; per altri nomi / cognomi ci possono essere problemi leggermente più complessi,

perché non tutti i cognomi derivano da genitivi latini o da nomi di persona – come si è detto all’inizio della

presente ricerca – ma si tratta tuttavia di una minoranza. Dai soprannomi si ricavano ugualmente cognomi,

come evidenziano gli alias nardi, alias panbianco, alias ferretto ecc…, diventati i cognomi Nardi,

Pambianco, Ferretti …

Ed eccoci al secondo gruppo, estratto dai preziosi libri anagrafici parrocchiali, conservati a Fossato dal

momento della loro istituzione da parte del Concilio di Trento nel 1564 . Trattandosi di una onomastica

ormai in lingua volgare, è senzaltro preferibile metterla in ordine alfabetico:

a) nomi maschili – Agabito – Agnilo, Agnolaccio, Agnolo (Factore delli figlioli del cavaliero deMontesperello; la parola “fattore” – conservatasi fino ai nostri giorni – indicava colui che curava in un

podere gli interessi dell’agrario che ne era proprietario), Agnolo de bella fica, Agnolo de zaffarame (= zaf-

ferano), Agnolone, Agostinello, Agostino (de biranzoni), Agreolante,Alexandro,Alimento, Alisandro,Allovigie, Allovisio, Alovisio (monnacho delli silvestrini), Aloisio,Aluige, Anagrasio, Andrea, Andreia(“Andeia” talora come sua corruzione, come succede anche ad altri nomi), Angelo (Griccio), Aniballe,Aniballo, Anibele,Ansoione, Antonio (de Rastello),Aquilante, Arcagnolo, Arcolano, Argisto, Argitto,Ariano, Ariguccio, Aristore, Arsilio (del pastercello), Artilio, Ascanio (del conserva), Asdrubale, Astolfo,Baccio, Bagnano, Baldino (lavoratore de S. Croce, cioè mezzadro), Baldo, Ballone, Barabano, Barciglio,

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Bardotto, Bargello, Bargiello,Barigello Barlettiello, Barnabeio,Barnabeo, Barone, Barsatto, Bartechia,Bartole, Bartolino, Bartolla, Bartolle, Bartollo, Bartolmeio, Bartolomeo (è un figlio del grande costrutto-

re di orologi da torre Tiziano Gricci e di sua moglie Sensoria ed è battezzato il 28 gennaio 1578),

Bartoluccio, Bartuccio,Barubano,Barzante, Barzotto, Bastiano, Batelle, Batisto, Battinoce, Battisto (deMenghino dal Borghetto, ma c’è anche un Battisto del Barbarescho), Becharino, Bedino, Beio, Belanzone,Belardino, Belino, Belloro, Belluccio, Beltrambo (di Paolo), Benda, Bendi, Benedecto (della Brancha habi-tante nel molino di Fossato – 1582), Benedetto (di Luoro di Ciovetta, è un fabrianese), Bennino,Bentivoglio, Benvenuto, Beo, Bercto (del cartaio), Berna, Bernacchino,Bernardino, Berto (del cappella-no), Bestruccolo, Bettarelle, Bettarello (cavadenti),Bettino, Betto, Biagio, Biascio, Biasio, Biaso, Biccio,Bicerchia, Binanzone, Bino (cavadenti – negli elenchi anagrafici compaiono vari mestieri praticati nella

Fossato della seconda metà del ’500, come calzolaro, fornaro, hortolano, bastaro, sarto, molinaro, cerusi-co, ecc…), Biscontino, Boccolo, Boglione, Bona a Cursio (sic, per Bonaccursio), Bonazzello (eBonazzelle), Bondo, Bongratio, Bonifatio, Borigello, Boso, Bragio, Brencolo, Britio, Bruno, Brunoro,Bruscho, Bruschuglia, Brusotto, Buccio, Buongratio, Burio, Burnoro (de sancti), Cacharello, Calandrino,Camillo Maria, Cangravio, Cantie, Carbino, Carllo (sic), Carlone, Carllozzo, Carnevale, Carnovale,Carobino, Castellaccio, Catone, Cecharero, Cechino, Cecho (della Sarta), Cechone, Cencera, Cencio,Cente,Cesaro, Cettarello, Checco, Cherardo,Cherubino, Chicho, Chino, Chiomenti, Chiriaco,Chriaco,Chistofano, Ciano, Cicho,Cino, Cioffo,Cioso, Cipriano, Ciro, Claudio (ancora un figlio di Tiziano Gricci,

fo battizato il 28 ottobre 1575 qui in san Pietro da me don Giovanni Maria Marri Rectore li compari fuCrescentio Tributii e Donna Silvia de Conte de Bartolomeo da Fossato – questo Claudio è colui che com-

pare nel 1603 come coautore con il padre del telaio dell’orologio pubblico tuttora conservato a Fossato),

Clemente, Cola, Colano, Colaro, Cone, Consolino, Conte, Conversino, Coraduccio, Corintio, Cornelio(due suoi figli si chiamano Mansueta e Battaglia), Cresarello, Crescentio, Creso, Criscie, Criso, Crissi,Cristofano (de Baldo monaco delli silvestrini, è santolo, cioè padrino, ad un battesimo), Crucciano,Cruciano, Cuintio, Curtio, Cuttariello, Davitte, Dessiderio, Dionige (della belluccia), Dionigi, Dionisio,Dolorino,Domenico, Donino (del bargello), Doraldico, Durantino, Durastante, Erasmo, Ercolano,Fabiano, Fabritio, Farfaricchio, Fattore, Fazio, Federico, Federio, Felippo, Ferro, Fiderico, Fieravante,Fieravanti (de salvatore), Filberto, Fino, Fiorano, Fioriano, Flaminio (anche Flamino), Forcone,Francesco (…expurio figliolo di donna Antonella già moglie di Agostino, registra il prete nel 1595 – l’an-

no prima era stata registrata come expuria, cioè senza un padre noto, Giovanna de Donna Ventura),Francuccio, Gabbano, Gabbriello, Gabrielle, Gabriello, Galasso, Galeazzo, Galeotto, Galiardo, Galiazzo,Gante, Gasparre, Gentiletto, Gentilino, Geo, Gepo, Geppe, Gerardo, Ghelle, Gherardo, Ghino, Ghirardo,Ghirga, Giacomelle, Giacomo (cavadenti), Giapechetti (nome, non cognome), Gieppe, Ginese, Gio.Agnolo, Gio. Belardino, Gio. de Tettariello, Gio. Maria, Gio. Mario, Gio. Paolo, Gio. Piero, Giorgio (deCrevello hora Garzone de Brancha molinaro), Gioseppe, Giovanni (il quale fu posto qui lo Spedale fo bat-tizato qui in san Pietro…riporta il registro per dire che il neonato è stato trovato abbandonato nell’Ospedale

di Fossato, quello che sorgeva accanto alla chiesa di S, Benedetto – altri neonati vengono trovati abbando-

nati presso la maesta de palazolo, la crocetta del borgo, alla maesta grande, nella porta tonna della porta,nella chisiola del Borgo ed altri luoghi pubblici; un neonato de non so chi…è stato trovato la campetelli,registra il prete nel 1582, mentre nel 1585 tra i 56 nati c’è una Giovanna de un patre che non si sa nematre…la commare fu donna Veronica de Donino che lia ha ritrovata in mezzo de una strada), Giovanni(del Coccia de Tomasso), Giovanni Lorenzo (ancora un figlio di Tiziano Gricci, battezzato il 14 aprile

1580), Giovampiero, Giovanperticaia, Girolimo, Gironimo, Gismondo, Giulio (di cognome non fossatano,

Manzoni, m° di scola al presente di Fossato – 1580), Giulio Giacobbe, Gismondo, Gisto, Gitto, Giucco,Giulio (del barbaresco), Giulio Cesaro, Gnano, Gniano, Gnolo, Golia, Golino, Gonfalone, Gore, Goriano,Goro, Gorollo, Gostantio, Grandonio, Granisgria, Grano,Granuschia, Gratioso, Gregorio (monaco dellesilvestrini e anche Gregorio Tamburello), Grelle (de Tino), Grello, Grifone, Guazzarone, Gubbano, Guerra(e Guera), Guerriere, Guido (de Boccavechia), Guore (del Pamburello e anche Guore di Riccio), Hercole,Herculano, Hillarione, Hipolito, Hipollito, Horatio, Iacomo, Innocentio, Inperiale (potrebbe anche essere

femm.), Lagnolone, Langlolino, Langraccio, Langravio, Langruccio, Lanno, Lanze di Castellaccio,Latantio, Lazaro de Cagnarone, Lelio, Lencio, Lepido (Andrioli, di Gubbio), Lepo, Liberino,Limosina,Lionida, Lippo, Lisandro, Livio, Lollo, Loreto, Luca (de Pelegrino lavoratore del sig. colonnello – 1596),Lucarello, Ludovico (Ghirardi, padre del Cesare futuro cardinale, di una Diamante che si sposa a perosciae di una Liberata che risulta essere monaca in S. Maria del Fonte nel 1565), Luigi (è un prete della fami-

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glia Gricci, definito nel 1582 e nel libro dei matrimoni monnaco delli Silvestrini da Fossato ed anche

mastro di scuola), Lutio Vectorio (et Mascio de Moretto da Gualdo), Maccarone, Macrino, Magnino,Magrino, Mamolo, Mancia, Mancino, Mansueto, Mante (è uno dei 65 nati nel 1578), Marchantonio,Marchetto, Marchino, Marchiorre, Marchuccio, Marinello, Marino (della contessa), Mario, Marispo,Mariotto, Maroso, Marro, Marsiliano, Martana, Martignone, Martino, Marzano, Masciello, Mascio dePantino, Maseri, Massimello, Massio, Matalone (è uno dei 46 nati nel 1566), Matteio longo, Matteo,Mattiolo, Mazano, Mazone, Mazzone, Meliano, Mence, Mencharino, Mencho, Mennico, Meo, Meschino,Mezo, Milano, Miliano, Milio, Millo (de Gepo), Moccio,Mocho,Monfleno borgognone, Moniccio, Moretto,Morgante,Morganti, Morico, Moro, Mutio, Nantio, Napolione, Nardo (che nel 1578 è zeo – forse neologi-

smo per “zio”, il che sarebbe molto interessante per la storia della lingua italiana – di una che si sposa),

Natadio, Nelio, Niballe, Nibele, Niccolo, Nico, Nicolante, Nicolo (del Barigello, mentre un altro è delBizza), Nicolò,Nige, Niggie (mulatiero de fabriano), Nigi, Nilio, Nino (de battenoce), Nocentio (de mastroZeppe), Nomaldo,Novitio, Nuccio, Nucentio (arcolano), Oradio, Orelio, Orfeio (de zeppe), Orfeo, Ottavio(vergaro del pretino de Vetralla – 1586), Pacciano, Pace, Pagnano,Pagniano, Panbianco, Pandoro,Panphilio, Pantaleone,Pantalisse, Paoletto, Paolo (Grassello), Paolone, Paradiso, Parige, Parigie, Parise,Parisse, Parre (nel 1583 sposa Diamante nella villa del Purella – sic – in casa dicta la casa de gelle apre-so la strada romana, affermazione che non lascia dubbi sull’attraversamento della villa da parte dell’anti-

ca consolare), Paschucci (de Cristofano), Pascolino, Pascuccio, Pasculino, Pasqualetto, Pasqualotto,Patergnano, Patregnano, Patrignano, Pelegrino (delli Birri da san Pelegrino), Pepo,Periandro (e

Peliandro), Perino, Perrino (de castelloccio), Peruccio, Piattella (de Gente), Pice (potrebbe anche essere

femm.), Pieragnolo (del vecchietto della Brancha), Pierantoni, Pierantonio, Pier Brunoro, Pier dal Core,Pierdurante, Pierfelice, Pierfrancesco, Piergiacomo, Pierpaolo,Piersalonne, Pietre, Pietro (delloSchiavo),Piriteio, Pirramo, Pirro, Placido, Polidoro, Pollito, Polonio, Pompeio, Prando, Prillo, Profilio(nel 1575 sposò donna Caterina nella Hostaria de Ludovico posta nel Borgo di Fossato – un matrimonio

lo si vede celebrato a Colbassano apresso la torre, un altro in casa del capitan Pietro Fieravanti dicto ilpalazo de Cajme, proprietà di campagna del capitano che aveva beni, cioè una o più case, anche nel castel-lo di Fossato, così come i Montesperello avevano casa in voc. Col Palangha ed un’altra in voc. Le cottime;in genere il matrimonio lo si celebrava in casa della sposa ed è bello immaginare quello del 1584 nella casadel podere…posta nel piano di Fossato), Prospero,Puccio, Pulidoro, Pulimante, Punpilio, Quiterio,Ramaccione, Ranaldo, Ratico, Regolasse, Regulo, Renaldo, Renzetto, Renzo, Restoro, Riccio, Ridolpho,Rigo, Rigolasse, Rigolasso (nel 1591 si sposa nella chiesa di santo Apolinare), Riguccio Rinaldo,Roberto,Rocco alias Bartoccio, Rogai, Romaldo, Rosato, Roscio, Ruberto, Ruggiero del conserva (e Ruggiere delconserba), Sabbatino (de cordoglio), Sachetto, Sacchetto, Salustio, Salustrio, Salustro, Salvato, Salvestro,Santi (delli Biranzoni), Santie, Saraphino, Sarnuccio, Scaleppa, Scaloppa, Scanio, Scimone, Scipione,Scotrino, Sdrubale, Selvagno, Senso (del Lupo), Serafino, Seriano, Scello, Scquatrano, Scutrino, Sgaloppa,Simpliciano, Sipione, Sirio, Solimano, Solimanno (de Tomasso Calaio da S. Pelegrino conta di Gualdo),Solomeio, Solone,Sorbo, Sordo, Sordone, Spadaccia (de Agnolo), Sperandino, Squatrano, Staccione,Stefano, Sutrino, Taddeo, Taiffe, Tancio, Tarduccio, Taviano, Tehofilo, Teradetto, Theo,Theodoro, Thiodoro,Thiseo, Tiano (de pavia dal Borghetto), Timarozo, Timarozzo, Timasso, Tisaoro, Tiseio, Titiano,Titio,Toccio, Tofanello, Tofo, Tomasso, Tono, Torcoletto,Torindo, Torzo, Toso, Totano,Travaglino (de cordoglio),Tributio, Troglio, Troiano, Troilo, Trolio, Tulio (altro figlio di Tiziano Gricci, battezzato nel 1587, comma-

re è Madonna Salvestra di Ludovico Ghirardi, padre del futuro cardinale Cesare), Tullio, Turchino (“don”,

è parrochiano de crocichie ed ha una moglie), Turno, Ularione, Ulisse, Uliviere, Usebio, Vagne, Valano,Valentino, Valerio, Valoriano, Vangelista (Galassino da Fabriano sposa Gironima nella chiesa dicta lamadonna del tribbio di san martino – 1587), Vannuccio, Venanzo, Ventino, Ventura, Vergilio, Vico, Viere,Vige (de Marro), Vigie, Vincenzo (di Paolo Mollaio e ce n’è anche un altro de Pagliaccia), Vinio, Vitale,Vivano, Zepio, Zeppe (calzolaro, mentre un altro Zeppe è sarto de Foligno), Zeppo.

b) nomi femminili – Abondantia, Adornenza, Agata, Agnesa, Agnilina, Agnola, Agnolina, Agostina,Agostinia, Alba, Albina, Aleandra, Alegrezza, Aliandra, Allegrella, Altabella, Ambrosina, Amperia,Andreana, Andreiana, Andriana, Angeloria (de Caime), Angilina, Angiola, Angnola, Ansidoni, Ansidonia,Ansovina, Antonella, Apollonia, Arbolina, Arborina, Argentina, Armellina, Armenia, Armibellera,Armilleia, Ansidonia, Antia (del Barzotto), Antinora, Antonia,Aquilante, Armenia, Arsilia (del Biza),Artemisia, Ascentia, Baccha, Bagliona, Bartola, Bartolomea, Basilia (de Racanati), Bastiana, Bastina,

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Battista, Bea, Beatrice, Beccola, Befania, Beffania, Belardina, Bella, Bella fiore, Bellina,Belluccia, Benda,Bensiavenuta, Bensivenuta, Berardina, Betta (del Sordone), Biancifiore, Biancifiuri, Biatrice, Biencifiore,Biencifiori, Bina,Bisa (potrebbe anche essere maschile), Bologna, Bona, Bonda, Bonifatia, Bresa, Brigida,Brina, Brunetta, Buccia, Calidonia (e Caledonia),Camamilla, Cambia, Cambra, Camilla, Candagia,Candasia,Candora, Cara, Caradora, Carbina, Cardina, Carlina, Carlozza, Carobina, Carsedea,Carsidea, Carsideia, Carsidonia, Casandra, Casciola, Casciotta, Castora, Castoria, Cateruccia,Catharina (è una figlia di Tiziano Gricci e sua moglie Sensoria, battezzata il 3 giugno 1590), Cattara,Cencia (del Cioffo del Borgo), Cenciva, Checa, Checca, Checia, Cherubina, Chiara,Charetta, Cina,Cinthia, Cipria, Clamezia, Clemenza, Clemenzia, Cleofe, Consolina, Contadina (colei che abita nel conta-

do), Contessa, Coradina, Corindia, Cornelia, Corsadina, Crementia, Cremesina, Cremisina, Cremosina,Crenentia, Crespina, Criofe,Crociana, Cruciana (e Crucciana), Dania (del Mancino de Cettarello), Data,Desidera, Dessidera, Diamante, Diambra, Diana, Diemante,Dimitilla,Diolita, Diollita, Diomana,Diomilia, Dionige, Dionira, Dionisia, Dionora (bastarda, forse ad indicare la sua condizione giuridica),

Divitia, Domitilla, Donina, Dora, Doralice, Dornantia, Dornentia, Doroteia, Dorutea, Dorzolina,Drugiana, Drusolina, Durgiana, Eliseia, Emerenziana, Emperia, Ermellina, Eugenia, Eusepia, Fabia,Faostina, Fatia, Felicissima, Felippa (del Cioffo della Portella, che è una delle quattro porte che nel

Medioevo si aprivano nella cinta muraria del castello di Fossato – anche de Cioffe), Felitiana (e Feliciana),Fenitia, Ferraccola, Fidenza, Fidentia, Filena, Filitiana, Fina, Finitia, Fiordelige, Fiordelisa,Fiordiana,Fior d’Oliva, Fiore, Fioreliana, Fiorentina, Fiorita, Finalteria, Finitia, Flaminia, Francesca,Frogina, Fulgentia, Fustina, Galantina, Gancia,Gasparina, Gaudentia, Gena (e Genna), Genevera,Genevria, Geniuria, Gennara (e Gennaia), Gentile, Gentilescha, Gentilina, Genua, Gepa, Gerolima,Ghironda, Giacoma, Gibilea, Ginevera, Gineveria, Giniuria, Ginolia, Gioboliera (ma potrebbe essere

anche maschile), Giosovina, Giovagnina, Giovanna,Giuliva, Girenima,Girolama, Girolima, Girollama,Girollima, Gironama, Gironima, Giubilea, Giustina, Gostanza (e Gostantia de castellaccio), Granuschia,Gratia, Gratiana, Gratiosa, Grisalda, Griscia,Grisea, Griseia, Guora, Helentiana, Honesta, Humatia,Imperia, Inocentia, Jacoma, L’alba, Lanna, Laodazia, Laodomia, Laora, Laudonia, Lavia,Lavinia, Lavora(= Laura), Lazarina, Lazzara, Learca, Leandra,Leonida, Liandra, Liberata, Licandra, Liccinia, Licina,Licinia, Lieve, Limena, Lioneda (anche Lionedda, Lionnida), Lisa, Lisabetta, Lisca, Lisea, Livia, Livinia,Lodovica, Lolla, Lorentia, Loreta, Lucaria,Lucinia, Lucretia, Lutia, Madalena (del Bifaraio), Madolona(anche Mena), Mansoveta, Mansueta, Mante, Maoretia, Maoritia, Marcellina, Margana, Margarita (depagliaraccio, un altra è del cozzo), Maria Anna, Mariotta, Mariozza, Marsia, Marsibilia, Marsilia,Marsobilia, Marchegiana, Marchegina (una con questo nome è nel 1599 del braccaio – sic – della Piaggiadei broccai di Gualdo), Marchesina, Marqueta, Massimitta, Mea, Mecchelina, Mecculina, Mechilina,Melia, Mena, Mercuria, Micchelina, Micalagniola, Michalagnola, Michel Angela, Michilina, Milea, Milia,Miliana, Milla, Minerva, Misa, Mita, Modesta, Modista, Montanina, Monte, Morgante, Napolina,Nastagia, Nestasia, Niccola, Niccolante, Niccolosa, Nicolosa, Nitia, Nobile, Nocentia, Nora, Novella,Nucentia, Olimpia (di Panbianco),Oliva, Oradea, Orelia, Orsolina, Ortentia, Ortenza, Pacifica,Pandolfina, Pandolpha, Pandoria, Panfilia, Pania, Pantalisea, Pantalucia, Paolina, Paolona, Paqua,Parigina (dello scritto conta de gubio – località Scritto, contado di Gubbio), Pascuccia, Patientia, Patrizia,Pavola, Pavolina, Pelegrina (del Biza), Pelegrina (de Concera), Pelestrina, Pellegrina, Perna, Perpetua,Persedia (e Prasedia), Persia,Persilla, Persina, Petronella, Petrinella (della Tesbina), Petronilla, Piacevole,Picerchia, Pier Giacoma, Plautilla,Polita, Pologna,Polognia, Polonia,Porfilia, Portia, Prescilla, Presilla,Pressilla, Primana, Priscia, Priscille, Primavera, Progne (potrebbe essere anche maschile), Prosedia (ePorsedia), Prosenda, Prospina, Prudentia (e Prudenza), Pulisena,Purifica, Raccellina,Ranaldina,Rancellina, Renata, Renda, Rina, Rocchegina, Rocchina, Rochina, Romana, Rosa, Rosata,Rosilia, Rufina, Ruta,Rutilia, Salvatrice, Salvestra (e Silvestra), Santa (de Prete de Guazzarone e Santa delRoscio), Santie, Sapraletta, Satta, Saturna, Saura, Scilentia,Scilitia, Scolastica, Sempronia, Sensoria,Sentita, Silentia, Simforosa, Simonetta,Sofronia, Solomea, Solomeia, Solpitia, Soriana, Sosanna,Sperandina, Stephana, Sulpitia, Taviana, Teodoria, Tesbina, Tesea, Theodora, Theresia, Thesea, Thisa,Thisea,Thomassa, Tidoria (del marinaro), Tilla,Timarozza, Tina, Tinia, Tisaora, Tisba, Tisbina, Tisiba,Titia, Tuccia, Turna, Turpina, Tomassina, Ugenia, Umatia, Uriana, Ursina, Ursolina, Usapia, Usepia,Usubia, Utilia, Utitia, Valeriana, Vangelista, Venara (de Meio de Agnolone de Bellafiore), Venera, Vera,Verginia, Veronica, Vettoria, Vielante, Villa, Vincenza, Vinia, Viola, Violante, Violanti, Virgilia, Zanna,Zingara (de pulidoro).

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c) soprannomi – Si è detto che anche dai soprannomi possono derivare cognomi, ma si può dire anche

di più e cioè che alcuni soprannomi diventano essi stessi cognomi, come nel caso degli attuali Rogo e

Gresta che una volta erano il soprannome di un tale detto Rogo e di un tal altro detto Gresta, mentre per

altri sono bastate piccole variazioni, come nel caso del tale detto Baldone diventato poi Baldoni; gli esem-

pi citati si riferiscono tuttavia ad epoche successive a quelle prese in esame dalla presente ricerca, costel-

late anch’esse di epiteti appioppati un po’ a tutti (talora impietosi come quel Pisciarabbia che fa pensare

ad uno dall’arrabbiatura permanente, talora caratterizzanti come quel Cenerucola che anticipando

Cenerentola ci fa immaginare una donna sempre alle prese con il suo focolare, talora pittorici come quel

Saura detta la Rossa ed abitante alla Ghea, area particolarmente ricca di donne dai capelli rossi …), per

cui conviene ritornare all’epoca che ci interessa.

Ed ecco alcuni soprannomi, relativi ad uomini: Baldaccio, Barabano, Barciglia, Barigello, Baroccio,Bastianello (dimin. di Bastiano), barzanti, battenuce, Benetto (abbrev. di Benedetto),Bennino, Beo (abbrev.

di Bartolomeo), Bettino (dimin. di Benedetto), bicerchia, Bino (abbrev. di Belardino), boccavecchia,Boccole, Boccolo, Bondino, Borgogna, buglielpelo, buioso, Caccino, Calandrino, capo auzzo, cappellano,Carnavalo, Carnevale, carnovale, castellaccio, castollaccio, catafarne, cavalletto, Cecco / Ceccone(abbrev. di Francesco), Cencio (abbrev. di Vincenzo),Chinche, Ciaccafierro, Ciarfaglia, Cica, Cice, Ciello,Cioffo, Cordella, Cordoglio, Cornelio, Costacciarino, Crisce (abbrev. di Crescentio), dal sasso, Danese,dello schiavo, del mezzo, del vecchio, Fallagrassa (soprannome di Francesco del marinaro), fatta posta,frascarello, fratrarello, Gabbuccio, gherardo, Giacomelle, Gio. caristo, Gobbano, gobbo, Granuschia,Grello, Guancia vermiglia, Guore (soprannome di un Gregorio), il Beccarino, il belenzo, il Belluto, ilBizza, il Brocha (è un Agnolo da Sogello), il Canta, il carnevale, il cartaio, il Chiatta, il chiatto, il Coccia,il Corseba, il Fachino, il frate (suo figlio è soprannominato il fratino), il moro, il moro di Cipriano, il pag-getto, il pateno, il predicatore (soprannominato anche Dessiderio), il segatore, il sonaglione, il vecchiello,il vecchio, la figlola, Lanze, la vecchia, Lelle, longo, Lucantonio, Maggi (soprannome della fam.

Bresciani), mala pelle, mancino, marinaro, Martana, Mascio (abbrev. di Tomasso), Mazzera, Mazzone,Menco (abbrev. di Domenico), Meo, Merollino, Mezzamina, Mocco, Morgante, Moro di Cipriano, Nagne(abbrev. di Giovagne), Niccolo (soprann. di un tal Conte), Nige (abbrev. di Dionige), Nuccio, Nucco,Paccone, Pagnano (abbrev. di Patregnano), palina, panbiancho (e Panbianco), Paol pezza, Pezza,Pice,Rastellone, Renzo, Rina de Bestruccolo (soprann. di un Rinaldo), Roscio, Scabizza, Scalampa, scar-miglia, Scuppola, Sgaloppa, settepelle, Simonetto (dimin. di Simone), Sorcione, sordo, Staccione, Stricce,Tartangolo, Tempesta, Tinarello, Tofo (abbrev. di Cristofano), Vagne (abbrev. di Giovagne), Vannuccio,Ventino (abbrev di Valentino), Vico di Renzo, Vige .

Soprannomi relativi a donne: Agnese (soprannome di una tal Pellegrina), Angelina (soprannome di una

certa Buccia), Anna Maria (soprannome di una certa Oliva), Bagliona, Cecca (dimin. di Francesca), Ceciae Checia (dimin. di Lucrezia del contà di Gubbio), Cencia (soprann. di Vincenza), Dorotea (soprannome

di una tal Casciola), il caprettino, l’oca, ladunda (di Domenico di tocca il cielo), la mora, la pistaiola. lazoppa de Marinello, mal cotta, Piacevole, Riciccia, Rina (abbrev. di Rinalda ed anche di Rinaldo), Santadel Roscio, Steccame, Tilla (abbrev. di Plautilla).

d) cognomi – Quelli risultanti chiaramente tali e fossatani nei registri parrocchiali della seconda metà

del ’500, sono i Beltrambi, Bentivoglio (Bentivogli), Calandrini, Fabbri (Fabri), Falagrasso (Fallagrassa– Falagrassi), Fioravanti, Ghirardi (Gherardi), Gricci, Guerrieri, Maggi, Micheletti, Sarafini (Serafini),Tributii (Tribuzi), Troiani, Vannuttii (Vannucci); quindici famiglie, le prime ad essere indicate con un

cognome in virtù di qualcosa allora considerato rilevante e distintivo, come poteva essere la condizione di

proprietari terrieri, l’aver acquisito meriti particolari (si pensi ai Gricci costruttori di orologi da torre), l’es-

sersi recati in una città importante, l’essere ecclesiastici e così via.

A proposito degli ecclesiastici – che dal 1540 hanno in mano anche il potere politico, essendo stata

assoggettata l’intera Umbria allo Stato Pontificio – sono tutti indicati con un cognome nei registri parroc-

chiali fossatani della seconda metà del ’500: don Barnabeo Vannucii, don Vincentio Fabbri, don Gio. MariaMarri (gualdese), don Cristoforo Dolci (gualdese), don Pietro Coppari (gualdese, esercitante nel 1575

anche la funzione di M° di scola – identica funzione la svolge nel 1591 a Fossato un tal don Pietro Paolo

da Costacciaro), don Luigi Gricci, don Giovanni Maraconi (domenicano di cui non si dice la provenien-

za), don Pietro Bartelli (gualdese), don Giovanni Piero Pavolini (di cui non si dice la provenienza), LivioFatii pievano di Sigillo (1586), don Benedetto Chiocci (eugubino), don Gerardo Troiani, don Jacomo

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Marini (gualdese), don P. Pepi da Fossato (ma il cognome non è fossatano), don Bartolomeio Spiccalardi,don Livio Thiani, don Albertino Raffaelli e don Gio. Paolo Thomassini (dei quali non si dice la provenien-

za), don Fulvio Moriconi (di Montefalco), don Matteo de Guerrieri da Fossato .Ma di famiglie con un cognome ce n’erano anche altre e non hanno lasciato traccia di sé nei registri esa-

minati, per tutte le buone ragioni di questo mondo; c’erano per esempio i Rossi – non a caso il più diffuso

cognome italiano e presenti in Linea delle case vecchie… (già nel 1540 un Pietro di tale famiglia de Fossatoè colui che costruisce l’orologio sulla torre del Palazzo Priorale a Foligno, fatto che tra l’altro conferma la

tradizione fossatana di costruttori di orologi da torre – dodici anni dopo, 1552, il fossatano Felice Vannucci

costruisce quello splendido con le fasi lunari che tuttora sovrasta la Piazza Grande di Arezzo). E c’erano i

Pantalissi, per citare un cognome reso famoso dall’omonimo cardinale fossatano morto nel 1527 durante il

saccheggio lanzichenecco di Roma.

I quindici cognomi fossatani individuati nei registri della seconda metà del ’500 dalla presente ricerca,

compaiono tutti (meno uno, quello dei Fallagrassa) nel citato manoscritto Linea delle case vecchie anti-chissime di Fossato giacente nell’Archivio Plebanale e riportante 28 famiglie, con i loro alberi genealogi-

ci; 8 di queste famiglie a Fossato esistono ancora (Calandrini, Fabbri, Guerrieri, Lupi o Marescalchi,Merollini, Miccheletti – sic – Pantalissi, Rossi) e 20 non esistono più (Barigelli, Beltrambi, Bentivogli,Bonazzelli, Bresciani alias Maggi, Corradi, Fioravanti, Gherardi, Grasselli, Gricci, Marianelli, Mattioli,Mezzanti o Rossi, Mollaioli, Paolini, Ranieri, Sacchetti, Serafini, Troiani, Tributii, Vannucci).

Il prezioso manoscritto dalla copertina pergamenacea, definito dall’Alfieri nel suo “Memorie storiche

di Fossato” dell’anno 1900 codice fossatano, che può ritenersi principiato a scrivere nella seconda metàdel secolo XIV, se non prima, in realtà è opera di una sola mano (medesima grafia dall’inizio alla fine), atti-

va dal 1698 in poi: questa è la data più recente, infatti, che si può leggere a c. 61 r del manoscritto. La risa-

lita onomastica ipotizzata fino al sec. XIV, invece, è accettabile e perfino spostabile al sec. XIII: Micheledi Giacomo di Puccio di Ghelle che a c. 69 v del manoscritto aprono la genealogia dei Micheletti, nell’al-

bero genealogico dei Micheletti – messomi gentilmente a disposizione dal suo possessore dr. Fausto

Lombardi di Milano – risultano nati il primo (Michele) intorno al 1366, il secondo (padre del primo) intor-

no al 1328, il terzo (padre del secondo) intorno al 1290, il quarto (padre del terzo) intorno al 1250.

Dunque è un manoscritto di fine ’600 – inizio ’700, con genealogie risalenti perfino al ’200 e, soprat-

tutto, è l’unico documento storico onomastico conservato a Fossato, prodotto in un’epoca in cui le fonti

documentarie permettevano ancora – come oggi essendosi ridotte non permettono più – una ricerca del

genere; i nomi di persona maschili e femminili in esso contenuti – nonché alcuni soprannomi – in questa

ricerca sono stati inseriti negli elenchi cinquecenteschi, in quanto riferibili prevalentemente al sec. XVI.

A conclusione del lavoro ed a questo in qualche modo collegata, c’è ora un’occhiata da dare all’unico

Catasto seicentesco fossatano, quello del 1677, che consente di fare una rapida verifica della situazione

onomastica fossatana, nel secolo successivo a quello dell’arrivo dei primi cognomi, nonché secolo che pre-

cede quello dell’attribuzione di un cognome a tutti; tenendo presente, ovviamente, che trattandosi di un

Catasto, registra soltanto i nomi di chi aveva qualcosa da accatastare e dunque non tutti. I nomi di battesi-

mo continuano ad essere più o meno uguali ai precedenti – salvo un costante e progressivo abbandono dei

nomi che da allora hanno cominciato a non esistere più, come Toccio, Cangravio, Biancifiore ecc… – men-

tre per i cognomi c’è da registrare la staticità. Ecco dunque i cognomi sicuramente fossatani presenti nel

Catasto seicentesco:

Angeli, Bentivogli, Bonazzelli, Calandrini, Castellani, Colbassani, Fabri / Fabbri, Falagrassi,Fioravanti / Fieravanti, Gherardi, Grasselli, Gricci, Guerrieri, Lupi, Maggi, Marescalchi, Marianelli,Merollini, Micheletti, Mollaioli / Mollaroli, Pantalissi, Rossi, Serafini, Troiani, Vannucci. Sono pochissimi,

venticinque e sono quasi tutti cognomi che abbiamo già incontrato nel secolo precedente, il ’500; in defi-

nitiva, sono i cognomi del gruppo sociale più rilevante e che perpetua la sua preminenza, assistito dallo

Stato Pontificio. Tale gruppo condivide la proprietà della terra – allora principale fonte di ricchezza e di

rendita parassitaria, attraverso lo sfruttamento della condizione paraschiavistica dei mezzadri – con agrari,

piccoli e grandi, venuti da fuori a Fossato (come d’altronde succedeva dal ’300) ad acquistare terra; di que-

sti compradores forestieri il nostro Catasto ci fornisce alcuni cognomi: Adriani, Amici, Bornea (è una

donna di nome Giovanna), Bosi, Brencoli, Bufalini (gli eredi di Bartolomeo Bufalini, dice il registro),

Cartari (e Cartai dalla terra di Fossato, dice il registro forse riferendosi ad una recente trasformazione di

soprannome in cognome), Castellacci (è un ecclesiastico), D’Ambrosio, Donati (potrebbe anche non esse-

re un forestiero), Faraoni,Felitiani (è un ecclesiastico), Giacomini, Marianelli, Mariotti, Mezzanotte,

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Morichella, Paci, Panbianchi (che potrebbe essere una trasformazione del soprannome fossatano panbian-cho in cognome terminante con la i),Paoletti, Percolano,Rosi (?), Ruggieri, Staccioni, Toriani (?),Venarucci.

La ricerca si può concludere qui.

e soltanto per non tacere alcuni dati notati durante l’esame dei vari registri:

a) nel Libro di Battesimo dall’anno 1565 all’anno 1637, le “madrine” presenti al battesimo sono chia-

mate commari, ma anche santole. E tra i mestieri che appaiono qua e là, c’è anche quello del vasaro deGualdo; mentre villa della vachaia – presumibilmente l’attuale Vaccara – s’incontra in territorio gualdese

nel 1582, Brancha castel de Gubio si legge nell’anno 1583; Ascanio Bonifatii medico fisico dellaSchieggia, svolge tale funzione a Fossato nel 1586.

b) nel citato Libro, in data 18 aprile 1594 – c. 137 r – si legge che ad un battesimo commare fu DonnaSilla Perusina al presente comissaria di Fossato: notizia straordinaria, perché è la prima volta che nella sto-

ria di Fossato si legge di una donna titolare di una funzione pubblica.

c) circa i matrimoni, essi erano preceduti da tre pubbliche denuntie in altrettanti giorni festivi, fatte dal

prete in chiesa; nel 1586 una prima denunzia è fatta domenica che fo pasqua rosata, definizione che ritor-

na il 1 giugno 1599: il terzo dì de pasqua rosata. Il matrimonio era poi celebrato secondo che comanda…elConcilio di Trento o anche con la formula li congiunsi in matrimonio secondo l ordine del sacro concilio.

I matrimoni li si vede celebrare in casa: fo fatto lo sponsalitio di…in casa del cartaio de Fossato posta nellavilla del purello et io don Gio. maria parrochiano de san pietro de fossato li congionsi in matrimonio; uno

è celebrato in casa del conte fabritio nella villa del Purello, un altro in una casa nella villa dicta Le Lame(1584), ma di altri si legge la loro celebrazione in chiese del territorio, come in quelle della Madonna di S.Martino, di S. Pietro di Colbassano, di santa maria della Gheia, di S. Pietro di Fossato, della Madonnadecta di Fossato, oppure nella chiesa di S. Croce che è alli confini de Fossato e Sigillo. Si vedono talora

matrimoni fatti fuori di Fossato: …a San Donato de Fabriano…a Sogello…ecc… Vengono celebrati dopo

fatte le debite denuntie et non essendosi trovato impedimento…, oppure vi è ocorso impedimento ma vi hadispensato, come si legge nel 1572 di un matrimonio nel qual vi ha bisognata la dispensa del papa comoapare in cancellaria del vescovato. Un matrimonio in casa dei figli del Sig. Cavaliero da Monte Sperelloè celebrato con ligentia…delli superiori di sposarla prima che si facciano le denuntie ma che si faccianodopo: come dire che per i potenti non esistevano problemi di sorta. Certi matrimoni non vengono celebra-

ti perché vi ocorse impedimento in quarto grado di sanguinità, ma nonostante ciò Tiseio e Mariotta nel

gennaio 1579 vengono ugualmente sposati dal pievano di Fossato, con ligentia del Sig. Vicario del vesco-vato.

d) Nel libro dei matrimoni, a c. 33 v, in data maggio 1576 si incontra una casa della commonita deSigillo posta nel territorio di Fossato in vocabulo Colle grande, in cui si sposano Giovanni de Bartolomeioda Sogello e donna Faostina de Benvenuto dalla Brancha, testi Agostino di Antonio da Fossato et il tode-sco de matalone da Sogillo.

Fossato di Vico, marzo 2004

Luigi Galassi

IN APPENDICE