Forza Sora n° 9

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Rivista ufficiale della A.S.D. Ginnastica e Calcio Sora – Anno I - N. 9 - Domenica 18 marzo 2012 –

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Il n° 9 della rivista ufficiale della società

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Rivista ufficiale della A.S.D. Ginnastica e Calcio Sora

– Anno I - N. 9 - Domenica 18 marzo 2012 –

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La Sardegna si conferma ancora avara digioie per i colori bianconeri (2 punti in quattroincontri disputati sull’isola), ma il buon pari diArzachena lascia comunque tanto amaro inbocca. L’ottimo approccio alla gara e le occa-sioni avute da Fankà e Giannone (primo rigo-re stagionale concesso al Sora dopo 26 giorna-te e neutralizzato dal portiere Onesti) in avviopotevano cambiare l’andamento del match epermettere al Sora di espugnare il “Pirina” diArzachena. Invece ancora una volta i bianco-neri pagano a caro prezzo la loro sterilitàoffensiva (giunta a 900 minuti esatti di asti-nenza) e, per una squadra che palesa da tempoqueste deficienze, l’occasione di ritrovare ilgol dal dischetto era di quelle da non fallireassolutamente. Per la prima volta in stagioneLisi e compagni si ritrovano in piena zonaplay-out e devono immediatamente ritornarealla vittoria visto che le altre concorrenti ini-ziano a fare punti in casa ed in trasferta. Ilcammino verso la salvezza non sembra esseredi quelli più impervi, ma per perseguire taleobiettivo i bianconeri devono ritrovare dueingredienti fondamentali: gol e vittoria. Il fattodi essere di gran lunga la migliore difesa delgirone e la seconda miglior difesa di tutta laserie D (seconda solo al Legnago girone C con16 gol subiti, uno in meno del Sora) non bastaper essere al riparo da sgradite sorprese e sta-tisticamente questo è un paradosso. Per raci-molare quei 10/12 punti che dovrebberogarantire la salvezza diretta i bianconeri avran-no a disposizione quattro incontri casalinghi(Progetto S. Elia, Bacoli, Cynthia ePortotorres) intermezzati da quattro trasfertedifficili ma non impossibili (Civitavecchia,

Astrea, Boville e Budoni). Ma serve a pocofare tabelle, bisogna giocare ogni partita comese fosse una finale a cominciare dal prossimomatch interno con il Progetto Sant’Elia. Dopoquasi due mesi, l’ultimo incontro fu Sora-Fidene del 22 gennaio, il Claudio Tomei riaprefinalmente ai supporters bianconeri dopo duegare a porte chiuse e proprio il calore e la pas-sione del popolo volsco possono risultaredeterminanti e fare la differenza in questoagguerrito finale di stagione. Non è il momen-to dei mugugni e delle contestazioni, ma tuttisi devono rendere conto dell’importanza dimantenere una categoria che tra mille difficol-tà e sacrifici ci siamo riconquistati dopo il fal-limento del 2005 e che è vitale difendere. Altroelemento imprescindibile per il raggiungimen-to di questo obiettivo è quello societario. Adinizio settimana si è tenuto l’incontro tra il pre-sidente bianconero Paoloni, il sindaco Tersignied alcuni imprenditori interessati alla causabianconera e, sicuramente, nei prossimi giornici saranno ulteriori contatti fra le parti.Ovviamente la questione richiede i dovutitempi tecnici, ma sarebbe importantissimodare un segnale forte a tutto l’ambiente nelgiro di pochissimo tempo per poter consentiredi concludere con la dovuta tranquillità edunità di intenti questo travagliato campionato.

Per l’importante incontro di domenica coni sardi di mister Mereu, il tecnico beneventanoLuigi Castiello dovrà sicuramente fare a menodello squalificato Giuseppe Bellucci (il guer-riero bianconero era diffidato prima del-l’espulsione con il Palestrina) e degli infortu-nati Carlo Baylon e Mario Sibilia. Andrannoinvece valutate le condizioni dei giovani attac-

canti Ferdinando Campione e Francesco DiPietro che si spera di recuperare almeno per lapanchina. Nessun problema invece per MarcoParasmo, recuperato in extremis anche se nonal meglio per la trasferta di Arzachena, che ètornato in gruppo e dovrebbe finalmente trova-re posto al centro dell’attacco bianconero afare coppia con Fankà. In difesa viste le con-comitanti assenze di Bellucci e Baylon possi-bile lo spostamento al centro di Scuoch conl’inserimento sulla fascia di uno tra Berardi eMatrundola. Tra i pali possibile conferma perAndrea Giordani che, sfruttando l’infortuniodi De Robertis, ha saputo dimostrarsi merite-vole della maglia da titolare fornendo sempreottime prestazioni.

Fabio Tranquilli

PRESENTAZIONE PARTITA

Rivista ufficiale dellaA.S.D. Ginnastica e Calcio Sora

Responsabile della pubblicazione:Roberto SARDELLI

Supplemento al numero odierno de:L’INCHIESTA QUOTIDIANO

Redazione:Via Enrico De Nicola, 65 - CASSINO (FR)

Tel.: 0776.26410www.linchiestaonline.it

Testata registrata presso il Tribunale diCassino con numero 8/2010

Direttore Responsabile:Stefano DI SCANNO

Redazione: Fabio TRANQUILLIAlice PAGLIAROLI

Grafica e Stampa:Studio A.P.S s.r.l.

Via Ponte la Pietra snc - CASSINO (FR)www.studioaps.com

Foto:Luca REA

Alessandro MASSERONI

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IL SORA

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PROSSIMI AVVERSARI

Progetto SANT’ELIAIl Progetto Calcio Sant’Elia è la squadra

più giovane dell’intero raggruppamento vistoche è stata fondata nel 1999 quando ClaudioCugusi, Pasquale Biasoli e Gigi Manca ebbe-ro l’idea di costituire una società dilettantisti-ca che fosse espressione del quartiere piùdelicato di Cagliari, la zona Sant’Elia. Partitidalla terza categoria i sardi, dopo una lentama costante risalita, da questa stagione siaffacciano per la prima volta nel panoramacalcistico nazionale con l’obiettivo auspicatodella permanenza in serie D. L’attuale presi-dente della compagine cagliaritana è l’inge-gnere Franco Cardia che è subentrato nel2007 al fondatore del club Biasoli. Gli isolanihanno pagato pesantemente lo scotto delgrande salto in serie D e, ad inizio stagione,hanno incontrato grosse difficoltà prima ditrovare una discreta continuità di rendimentoe risultati. Sulla panchina sarda si sono susse-guiti prima Massimiliano Pani, poi il campa-no Rosario Affuso ed attualmente a condurre

il Progetto Sant’Elia c’è il bravo ed espertoBernardo Mereu. La compagine sarda occupaattualmente la terz’ultima posizione in classi-fica a quota 24 e punta, realisticamente, adevitare le due ultime posizioni della graduato-ria (distanti ora 3 punti) e che sancirebbero laretrocessione diretta in Eccellenza e giocarsila permanenza in categoria attraverso i pla-yout. Infatti la zona della salvezza direttadista otto lunghezze e, a meno che i sardi nonabbiano un rendimento da prima della classein queste ultime giornate, sembra difficilmen-te raggiungibile. Nell’ultimo incontro gliuomini di mister Mereu hanno piegato la resi-stenza del Selargius riscattando la cinquinasubita a Marino e sono tornati a respirare e sipresenteranno al “Tomei” alla ricerca di ulte-riori punticini per rimpinguare una classificaancora deficitaria. Però lontano dal minusco-lo “Comunale” di Sant’Elia la compagine iso-lana non ha finora di certo brillato avendoconquistato solo 6 punti frutto di una vittoria,tre pareggi e ben otto sconfitte. Per la trasfer-ta sorana il tecnico sardo dovrebbe scegliereil consueto 4-3-3 che in fase difensiva si tra-sformerà in un più abbottonato 4-5-1. Tra ipali conferma per Maurizio Floris chedovrebbe essere protetto dalla difesa compo-sta dal giovanissimo Fabio Boi (’93) sulladestra, dalla coppia centrale formata dal roc-cioso e ruvido difensore ex Real RiminiGiuseppe Serao e dallo specialista dei calcipiazzati Bruno Frongia, mentre sulla sinistradovrebbe trovar posto l’altro under CarloSedda (’92). Davanti la difesa dovrebbe agireil playmaker Francesco Giraldi che, nono-stante la giovane età (è un classe ’89), haesperienze in serie C con le maglie diNocerina e L’Aquila ed ai suoi fianchi spazioper Mattia Cordeddu e per il classe ’91 CarloMatteoli. In appoggio alla punta centrale

dovrebbero essere confermati il piccoloGiuseppe Atzori ed il veloce Mattia Caddeo(’92) che faranno da pendolo tra il centrocam-po e l’attacco in appoggio all’unica punta. Alcentro dell’attacco spazio per la stella indi-scussa dei sardi e pericolo numero uno per isorani Francesco Virdis. L’attaccante, classe’85, ha messo a segno 11 reti in campionato e,considerando che esordì proprio nel match diandata con il Sora a novembre, ha una mediarealizzativa decisamente importante. Virdis ècresciuto nelle giovanili della Sampdoria edha trascorsi in serie B con le maglie diCesena, Modena e Ravenna ed in serie C, trale altre, con Chieti, Pescara e Foligno. Inoltrel’attaccante sardo è figlio del grande attaccan-te Pietro Paolo Virdis indimenticato bomberdi Cagliari, Juventus e Milan con cui nellastagione 1986-87 vinse il titolo di capocanno-niere della serie A con 17 reti.

Fabio Tranquilli

Bernardo MEREUallenatore del Sant’Elia

Francesco VIRDIS (figlio d’arte)attaccante del Sant’Elia

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A Sora il calcio è vita dal 1907.Memoria e tradizione ultracentenarie esalta-te dagli anni d’oro di una società che ha cal-pestato l’erba dei palcoscenici nobili dimezza Italia. Non l’abbiamo certo scopertonoi che i momenti difficili possano metterea dura prova anche i rapporti più solidi. Dache esiste il mondo, il bello e il cattivotempo si alternano con una logica a noi sco-

nosciuta e a sopravvivere sono coloro chealla fine non hanno mai mollato. Il Sora che“contendeva l’agone del calcio” alle fortiavversarie è stato dato per spacciato da quel-la gente che in passato ne ha portato lo sten-dardo, a noi però piace pensare che sia sol-tanto assopito in attesa del grande risveglio.E’ una guerra che va combattuta unendo leforze, servono difesa e sostegno da entram-be le sponde del Liri. Il condottiero c’è già,e porta l’armatura del guerriero volsco fieroe valoroso che il bianco e il nero ce l’ha nelsangue dalla nascita. Giuseppe Bellucci èper tutti il “Sindaco di Sora”, a da leader diun gruppo in agitazione ha provato a fare ilpunto sull’onda dell’emotività che lo con-traddistingue.

Giuseppe innanzitutto come stai?Sappiamo che ultimamente hai accusatoqualche problema fisico.

«Diciamo che non sto benissimo daqualche settimana, precisamente dalla vigi-lia della gara di Salerno. Si pensò subito aduna pubalgia, ho stretto i denti, finché ildolore non mi impedisce di giocare sono adisposizione del mister. In questo momentonon abbiamo molti punti di riferimento,quindi anche gestire un infortunio diventaun problema».

Inutile nascondersi, non sono certotutte rose e fiori. E’ un momento di parti-colare difficoltà, la squadra come lo staaffrontando?

«Non bene. Noi continuiamo ad allenar-ci e lo facciamo per rispetto di questamaglia, ma è arrivato il momento che qual-cuno si faccia sentire. Abbiamo reso pubbli-

che alcune situazioni e forse dovevamofarlo prima, ora però è tempo di un segnaleimportante. Sora è diventata terra di conqui-sta per le nostre avversarie, vengono a farela partita e pretendono di comandare sulcampo. Quello che sta succedendo dispiaceinnanzitutto a noi, anche l’idea di non gio-care ci rattrista, ma per chi veste questamaglia da tempo non è facile andare avanticosì. Io voglio bene al Sora ma meritiamouna risposta forte dalle istituzioni. Lo scor-so anno avevamo dei problemi, eppuresiamo andati avanti anche perché non vole-vamo mollare una stagione come quella.

L’INTERVISTA...

Il Sora dagli occhi del guerriero volsco«Nei primi anni del nuovo secolo gli indimenticabili reggimenti Napoletani affollavano

il campo, che per simpatica adesione dei valorosi artiglieri, ora in altissime cariche,era stato alla meglio arrangiato. Il Popolo Sorano, meravigliato e plaudente, vide per

la prima volta i suoi atleti in maglia bianca-scudata contendere l’agone del calcioalla più forte compagine dell’8° pesante campale…»

(ACHILLE LAURI, 1937)

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C’era una sfida in ballo col Frascati, e nonci siamo tirati indietro».

La reazione dei tifosi non ha tardato afarsi sentire. Da un lato le troppe assenzeregistrate allo stadio, dall’altro una curvain contestazione.

«Eh si, io esco e sento le voci. Ascolto itifosi e so come la pensano, c’è delusioneperché ogni anno le promesse fatte non ven-gono mantenute. E’ un discorso complessoe i problemi poi col tempo si accumulano. Ilrisultato è che lo stadio è sempre vuoto,basti pensare alla partita contro il Salerno,una gara comunque di cartello. C’eranopochissimi spettatori e questo a Sora famale. Io non posso dimenticare i tremila del“Flaminio”, le nostre vittorie sono arrivategrazie al nostro pubblico, e adesso vedere legradinate vuote fa pensare. Per quantoriguarda la contestazione dei ragazzi dellacurva sono del parere che ciò che fa il tifo-so è sempre giusto, l’importante è che sap-pia che noi ce la stiamo mettendo tutta».

In questo momento un ruolo chiave èquello di Castiello, una presenza impor-tante per lo spogliatoio.

«Assolutamente. All’inizio non pensavoavesse questo tipo di carattere, l’ho cono-sciuto col tempo e posso dire che si tratta diuna grandissima persona. Abbiamo un otti-mo rapporto con lui e in questo periodo didifficoltà sa sempre cosa dire, per prenderein mano una situazione così serve corag-gio».

Non siete neanche fortunatissimi,anche la vicenda relativa al ricorso non èandata a buon fine. Che idea ti eri fattosull’episodio dubbio di Salerno?

«Io ero a bordo campo e posso assicura-re che per dieci minuti nessuno sulla pan-china del Salerno sapeva cosa fare. Nonavevano idea di come comportarsi e dopoaver letto la decisione del Giudice sonoancora più sicuro che sia stata commessauna scorrettezza. Ma ero convinto chel’avrebbero spuntata, sono troppo potenti,non poteva essere diversamente. Mi è sem-brato di rivivere i fatti dello scorso annonella vicenda del Frascati, ci siamo già pas-sati».

Cosa si aspetta Giuseppe Bellucci da

qui alla fine della stagione e cosa si senti-rebbe di chiedere alla città?

«Io spero soltanto che tutti ci stiano piùvicini. Sul campo mi aspetto che la squadrafaccia risultato, e per riuscirci abbiamobisogno del sostegno dei tifosi, quindi miauguro che in questo finale si facciano sen-tire. All’amministrazione e agli imprendito-ri locali invece vorrei spiegare che il nostrofuturo dipende anche da loro, per cui speroche questo gruppo venga aiutato comemerita».

Alice Pagliaroli

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C L A S S I F I C A

Arzachena - SORA 0-0Astrea - Salerno 0-1Bacoli Sibilla - Palestrina 1-0Boville Ernica - Anziolavinio 0-2Budoni - Pomigliano 0-0Civitavecchia - Città di Marino 0-2Cynthia - Fidene 0-0Monterotondo - Porto Torres 2-1Sant’Elia - Selargius 1-0

Il Cammino del SORA

Il Cammino del SANT’ELIA

26ª Giornata - 11 Mar. 2012 27ª Giornata - 18 Mar. 2012 28ª Giornata - 25 Mar. 2012

Anziolavinio - AstreaCittà di Marino - Bacoli Sibilla

Fidene - CivitavecchiaPalestrina - Arzachena

Pomigliano - Boville ErnicaPorto Torres - Budoni

Salerno - CynthiaSelargius - Monterotondo

SORA - Sant’Elia

Arzachena - Sant'EliaAstrea - Citta' di MarinoBacoli Sibilla - SelargiusBoville Ernica - Fidene

Budoni - SalernoCivitavecchia - SORA

Cynthia - PalestrinaMonterotondo - PomiglianoPorto Torres - Anziolavinio

Serie D “Girone G”

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Mancava ancora molto al sorgere del sole,manoi SORANI avevamo un aereo da prendere e unasplendida TIFOSERIA da rappresentare.In numeroesiguo non tanto per l'andamento della squadra maper la gravosità economica anche in considerazionedi una prossima trasferta in terra Sarda dopo soli 14giorni, raggiungiamo l'aeroporto in perfetto orario.

Le previsioni meteo non sbagliavano, dopo giornidi sole e temperature miti ci avrebbero aspettato lenubi sarde (come le volte precedenti,del resto...).Arrivati prima delle 10 decidiamo di raggiungereSelargius solo un'ora prima della partita, percorren-do così le strade di Cagliari e fermandoci all'ora dipranzo per qualche birra e un pasto frugale.

Raggiungiamo senza alcun contrattempo la struttu-ra sportiva dove avrebbe giocato il nostro Sora, adavvero pochi chilometri da Cagliari centro, trovan-do una gentile accoglienza da parte di tutti. Ci riser-viamo un nostro spazio ed assistiamo ad una partitacon diverse emozioni, partita che con un po' di for-tuna si poteva non solo pareggiare ma vincere: unapartita più da 1-1 che da 0-0, con entrambe le squa-dre che andavano più volte vicine al gol, mancando-lo clamorosamente. Al gol annullato al Sora perfuorigioco, uno di noi (nonostante il guardalineeproprio li di fronte avesse chiaramente alzato labandierina) esulta per un secondo, con quel tipicourlo che solo la gioia del gol può dare, brivido chenoi SORANI non possiamo provare dal magico2011. Lo stesso ragazzo verso il minuto 88 sottoli-nea come sarebbe emotivamente devastante unabeffa nel recupero.

Ecco, purtroppo non abbiamo neanche dovu-to compiere lo sforzo di pensare quale sensazioneavremmo provato, avendo la possibilità di viverla inmodo diretto. I 200 tifosi locali esultano per il goldella loro squadra composta in gran prevalenza daSardi, dallo spogliatoio qualche minuto dopo si sen-tivano urla di gioia per una vittoria di dubbia rile-vanza ai fini della classifica. Una realtà di un calcio"semplice", a basso costo, di quelle che fino al92esimo minuto avrebbero fatto simpatia. Conl'amaro in bocca torniamo a Cagliari e temporeggia-mo un po' prima di tornare in aeroporto. Un incon-tro ravvicinato con il Lecce di Serse Cosmi corsaroa Cagliari, la conoscenza di un tipo particolare -ilclassico "soggettone"- maniaco delle foto con i cal-ciatori (ci ha mostrato il suo 17esimo album, ha col-lezionato oltre 4500 foto in 30 anni) e poi il ritornoin capitale. Tutto questo con l’amore e la passionedi chi vive per (il) SORA!

TIFOSI

Ovunque al tuo fianco

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