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FORUM FITOIATRICI GIORNATE DI STUDIOVeneto Agricoltura U. P. per i Servizi Fitosanitari Regione del Veneto
Corte Benedettina, Legnaro (Pd)24 maggio 2007
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IL MONITORAGGIO FITOSANITARIO FORESTALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA
INTRODUZIONE
Lattivit principale dellInventario Fitosanitario Forestale Regionale Bausinve consiste nel rilevamento deglieventi di interesse fitosanitario riscontrati nei boschi della regione Friuli Venezia Giulia. Vengono censiti ifenomeni che interessano almeno 0,5 ha di bosco nel caso di danni alla chioma, oppure che riguardano gruppidi almeno 10 alberi morti per patologie del fusto/radici o per attacchi di insetti xilofagi.
Dellattivit di rilevamento in bosco si occupano circa 60 agenti del Corpo Forestale Regionale cheoperano in 31 Stazioni Forestali. Nella Foresta di Tarvisio la sorveglianza viene assicurata dal Corpo Forestaledello Stato. I rilevi vengono eseguiti nel corso della normale attivit di pattugliamento, con un rapportorilevatore/superficie boscata pari a 1/4.500 ha circa. Oltre agli eventi causati da agenti biotici, sono oggetto dicensimento anche i danni causati da agenti abiotici, quali le tempeste, la grandine e il gelo.
I dati rilevati in bosco vengono raccolti mediante una scheda (1) la cui chiave di ingresso rappresentata dalla specie arborea. Nella scheda vengono descritte le caratteristiche compositive e strutturalidei boschi colpiti; viene richiesto un dettagliato resoconto dei sintomi osservati e la proposta di una diagnosi conlindicazione dellagente responsabile. Infine viene riportata la quantificazione dei danni espressa comesuperficie in ettari o come numero di piante colpite e relativo volume legnoso. Alla scheda vengono spessoallegati campioni biologici o immagini digitali dei danni e del popolamento colpito. I dati validati vengono inseritiin un dBase relazionale che consente la georeferenziazione degli eventi e la loro rappresentazione cartografica(2-3). Ogni evento viene associato in modo automatico a una banca dati meteo alimentata da 18 centralinedislocate in parti del territorio regionale caratterizzate da omogeneit climatica. Le molteplici possibilit diinterrogazione della banca dati consentono di produrre delle sintesi utili per la definizione dello stato fitosanitariogenerale delle foreste della regione e per studiare le sue variazioni nel corso degli anni (4). Ai fini di questevalutazioni, i danni alla chioma degli alberi vengono considerati gravi quando la perdita delle foglie superiore al25%, in conformit agli standards adottati dai programmi di monitoraggio fitosanitario dellUnione Europea. Ilcensimento dei danni serve anche per il monitoraggio (5) di particolari agenti avversi e, nei casi pi gravi, per lamessa in atto di interventi di controllo (6).
Altre attivit che vengono svolte sono il monitoraggio dello stato fitosanitario degli impianti di latifoglie dalegno realizzati con contributi dellUE, la predisposizione di modelli di rischio per alcuni agenti di particolareimportanza, lo studio con aree di saggio dellincidenza di alcune patologie ad ampia diffusione in alcuni tipi diforesta, quali la ruggine dellabete bianco da Melampsorella caryophyllacearum e il deperimento delle querce.
I risultati dellattivit svolta vengono pubblicati a scadenza annuale in un report disponibile in formato.pdf sul sito dellERSA.(www.ersa.fvg.it)
Ente responsabile del progettoERSA del Friuli Venezia Giulia Servizio fitosanitario, chimico-agrario, analisi e certificazione
Ente convenzionato per la collaborazione al progettoUniversit degli Studi di Udine Dipartimento di Biologia applicata alla Difesa delle Piante
Soggetti coinvoltiDirezione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna Servizio gestione forestale e antincendioboschivoIspettorati Ripartimentali delle Foreste di Trieste e Gorizia, Pordenone, Tolmezzo e UdineCorpo Forestale dello Stato Ufficio Amministrazione di Tarvisio
RISULTATINel 2006 i danni causati da agenti biotici nei boschi del Friuli Venezia Giulia sono diminuiti rispetto ai due anniprecedenti. Nei boschi di conifere sono stati osservati solo alcuni limitati casi di defogliazione causati daColeophora laricella e Thaumetopoea pityocampa. Anche nei boschi di latifoglie i danni casuati dagli insetti
defogliatori sono stati modesti, con circa 300 ha attaccati da lepidotteri, quali Operophthera brumata e Tortrixviridana. Negli impianti da legno stata invece registrata una intensificazione dei danni causati dalla tentredinedei frassini Tomostethus nigritus. Le perdite dovute ad attacchi di insetti xilofagi ammontano a 3.560 m3, pergran parte imputabili ad attacchi di bostrico tipografo Ips typographus nelle foreste di abete rosso della Carnia edella Val Canale. I danni arrecati dallinsetto sono calati del 25% rispetto al 2005 a seguito delle azioni di lottacon trappole a feromoni e tronchi esca; la situazione permane per ancora seria in diverse localit e richiedeladozione di misure di controllo anche per il 2007. I danni causati da funghi patogeni sono stati contenuti; gliagenti di marciumi radicali e patologie del fusto hanno causato perdite per circa 600 m3, e anche le malattie dellachioma hanno avuto unincidenza molto ridotta, con soli 56 ha colpiti da forti attacchi di Sphaeropsis sapinea eNaemacyclus minor nelle pinete di pino nero e di Chrysomyxa rhododendri in giovani popolamenti di abete rossodi alta quota.
Il dBase di Bausinve aggiornato al 31.12.2006 contiene 3.178 records, di cui 2.523 riguardanti danni alleforeste arrecati da agenti biotici e 655 causati da agenti abiotici (per lo pi schianti da vento e da neve). Nelperiodo 1994-2006 sono stati osservati danni causati da 127 specie di insetti, 74 di funghi patogeni e in numerominore da altri agenti.
Gli insetti xilofagi sono responsabili del 77% dellammontare complessivo dei danni che hannocomportato la morte degli alberi; la maggior parte delle perdite (circa 25.000 m3) si deve a due episodi dipullulazione di bostrico tipografo (1994-1996 e 2004-2006) (7). Tra il 1994 e il 2006 i funghi patogeni agenti dimarciumi radicali, cancri e tracheomicosi hanno causato ulteriori perdite per circa 7.500 m3.
Gli insetti defogliatori arrecano in genere danni pi contenuti: in media circa 1.200 ha/anno; a fronte diuna superficie totale dei boschi della regione di circa 270.000 ha. Negli anni passati vi sono stati tuttavia alcunieventi notevoli. Nel 1996 una infestazione di lepidotteri geometridi e nottuidi ha investito circa 3.000 ha di boschimisti di latifoglie nel settore orientale della regione e una pullulazione di Coleophora laricella ha interessato1.000 ha di lariceti; nel 2000 la processionaria del pino ha completamente defogliato 180 ha di pinete naturali dipino nero, mentre 500 ha di lariceti di alta quota sono stati attaccati dalla tortrice grigia (Zeiraphera griseana);infine, nel 2004 una pullulazione di Lymantria dispar (8) ha severamente danneggiato 5.000 ha di boschi dilatifoglie nelle province di Trieste e Gorizia; in quello stesso anno altri 3.000 ha sono stati defogliati da lepidotterigeometridi nelle Prealpi Carniche e Giulie. Nei boschi del settore orientale della regione si verificano ancheoccasionali invasioni di cavallette, in particolare della specie Barbitistes oczkayi, che nel 1995 ha invaso leboscaglie del Carso defogliando circa 2.300 ha.
I funghi patogeni agenti di malattie della chioma hanno fino ad ora causato danni di entit modesta, inmedia circa 400 ha allanno. In alcuni anni sono stati tuttavia osservati fenomeni pi intensi ed estesi: nel 1997le infezioni delloidio Microsphaera alphitoides (9) hanno colpito 2.000 ha di querceti e nel 2004 le infezioni diSphaeropsis sapinea (10) hanno causato gravi danni in 300 ha di pinete di pino nero e silvestre. Tra i dannicausati dai funghi vanno compresi anche alcuni fenomeni per i quali lattribuzione ad uno specifico agente didanno rimane ancora non definitivamente accertata. E il caso dei gravi danni causati dallantracnosi del carpinonero (11), che nel 2002 e nel 2004 ha interessato circa 1.000 ha nei boschi delle Prealpi Carniche; anche ildeperimento dellontano verde nei pascoli di quota della Carnia rientra in questa categoria, con 600 ha diarbusteti gravemente danneggiati negli ultimi anni.
CAMBIAMENTO CLIMATICO E FORESTE
Lincidenza delle malattie e degli attacchi di insetti nei boschi del Friuli Venezia Giulia da ritenersi fino ad oracontenuta e la condizione sanitaria generale delle foreste buona. Vi sono tuttavia alcune criticit legate acondizioni di particolare vulnerabilit di alcuni tipi forestali. LInventario Bausinve ha preso avvio agli inizi deglianni 90 del secolo passato, quando iniziavano a manifestarsi i primi segni del cambiamento climatico. Di fatto,alcuni degli eventi di maggiore importanza fitosanitaria, come le pullulazioni di bostrico e gli attacchi deidefogliatori, sono da ritenersi anche una conseguenza delle annate calde e asciutte del 1993-1994 e pi direcente dellestate del 2003, caratterizzata da un record di caldo e di scarsit di precipitazioni. Una maggiorefrequenza di queste condizioni nei prossimi anni potrebbe aumentare significativamente il rischio di stress permolti popolamenti forestali. In questo momento ci che desta preoccupazione la tendenza ad unaintensificazione degli attacchi di bostrico (12), non solo in popolamenti di abete rosso situati a quote inferiori a1.000 m, ma anche in peccete di quota pi elevata, che fino ad alcuni anni fa risultavano colpite solooccasionalmente. Altri segnali di alterazione provengono dagli orno-ostrieti delle Prealpi in cui si manifestanofenomeni di deperimento del carpino nero (13) e, a quote pi elevate, dai popolamenti di ontano verde in cui dal1998 si osservano vere e proprie morie.
Scheda di rilevamento fitosanitario
Regione Autonoma Friuli-Venezia GiuliaDirezione regionale delle foreste BAUSINVE - Inventario fitopatologico forestale
CIRCOSTANZE DEL RILIEVO
DATI STAZIONALI E PARAMETRI DEL POPOLAMENTO
FATTORI DI DISTURBO
Foglio CTR:
Altitudine media:
Schianti dell'anno (m)
Schianti precedenti (m)
Stoccaggio di legname (m)
Lavori e attivit umane diverse
Incendi dell'anno (ha)
Incendi precedenti (ha)
Allagamenti ed esondazioni Movimenti franosi o caduta massi Danni meteorici:
Pendenza media:
Composizione:
Forma di governo:
Anno ultima utilizzazione:
Densit media: Et media:
dell'anno: dell'anno precedente:
fuoco di sottobosco:
fuoco di sottobosco:
fuoco alto:
fuoco alto:
sparsi:
sparsi:
concentrati:
concentrati:
Altezza media:Diametro medio:
Tipi forestali:
Tipo di suolo:
Origine del popolamento:
Giacitura:Esposizione:
Comune:
Controllo impianti da legno
piste forestali
frequentazione turistica esercitazioni militari
Martellata/Assegno
opere edilizie
Controllo lotti boschivi
Per danni da agenti biotici Per danni da eventi meteorici
sistemazioni idrauliche
sistemazioni agrarie
piste da sci
Segnalazione esterna Patologie diffuse
infrastrutture energetiche
Impianti 2080
altre attivit
pascolo in atto
danni da esbosco Interventi selvicolturali
ripristini ambientali
Altri fattori
pascolo pregresso
danni da selvaggina
Altre circostanze
Perlustrazione
strade ordinarie
Rilevatore:
Stazione Forestale:
N. STAZ. N. ISP. N. DIREZ.
N
%
E
Data del rilievo:
Coordinate:
RIFERIMENTI GEOGRAFICI ED AMMINISTRATIVI DEL RILIEVO
A1
A1
A2
A2
A3
A3
A 4
A 4
SPECIE ARBOREA / ARBUSTIVA:
A. DATI GENERALI
SINTOMI SU FOGLIE, AGHI, GEMME, GETTI, FIORI, RAMETTI
SINTOMI SUL FUSTO E SUI RAMI ESAME ESTERNO
ESAME INTERNOSINTOMI SOTTO LA CORTECCIA E NEL LEGNO
PRESENZA DI INSETTI SOTTO LA CORTECCIA E NEL LEGNO
PRESENZA DI INSETTI E ACARI SU FOGLIE, AGHI, GEMME, GETTI, FIORI, RAMETTI
PRESENZA DI INSETTI E ACARI SULLA SUPERFICIE ESTERNA DEL FUSTO
Defogliazione o perdita anticipata delle foglie: Variazione di colore della chioma:
Disseccamento rami:
Sintomi su foglie/aghi:
Larve:
Acari e rincoti:
Acari e rincoti:
Altri stadi:
Adulti:
Sintomi presenti:
Presenza di rosura:
Presenza di fori:
Larve:
Sistemi di gallerie sottocorticali sui rami e sul cimale:
Presenza di fori nel legno:
Sistemi di galleriesottocorticali sul fusto:
Adulti:
Altri sintomi:
Emissioni:
Variazioni cromatiche sulle foglie/aghi:
Variazioni di forma di foglie/aghi, gemme e rametti
Erosioni su foglie/aghi, getti e rametti:
Altri sintomi su foglie/aghi, getti e rametti:
dell'anno
rosura chiara fine
generali
galle
generali
di anni precedenti
rosura chiara grossolana rosura rossastra
arrossamento
presenza di nidi sericei morso di ungulati fregoni di ungulatierosioni di roditori/lepredisseccamento cimale
piccoli fori di ingresso circolarifori di uscita circolari
irregolari
irregolari
emissioni di essudati
a piazzola
emissioni di resina sui ramettimine fogliariappassimento
afidi atteri
colonie di cocciniglie
tessiture sericee
astucci larvati
nei getti
localizzate
bollosit infiorescenze deformate
marginali
ellittici
ellittici circolari < 2 mm
larve crisalidiC C CL L L
larve pupepupepupepupepupepupe
adultiadultiadultiadultiadultiadulti
larvelarvelarvelarvelarve
circolari > 2 mm
presenza di logge pupali
l.doppiet.doppie
l.multiplet.multiple
c.scolitidi altri coleotterialtri insetti
c.curculionidi
semicircolari
longitudinali semplicitrasversali semplici
imenotteri
sul fusto sui rami sul cimale
coleotteri buprestidi
gemme abortitepeluria feltrosa
gemme ingrossate
internervali
fiocchetti cerosi
bozzoli
in colonie
in colonie
solitarie
isolate e sparse
crisalidi
peloseglabre
ingiallimento
distacco corteccia
emissioni di resina
a stella
a stella
fori di picchio
c.cerambicidi
getti ricurviscopazzi
sui rametti
acari afidi alati
colonie di afidiacari
escrementi
ovature
nelle gemmeimenotteri
imenotteriall'interno dei getti
lepidotteri
ortotteriin sciamatura
lepidotteri
lepidotteri
lepidotteribuprestidicerambicidicurculionidiscolitidialtri coleotteriimenotteri siricidicolonie di formichealtri insetti _______________________________________
in accoppiamento
coleotteri
coleotteriin alimentazione
altri rincoti
rincoti
cocciniglie bianche cocciniglie di altro colore
DESCRIZIONE GENERALE DEI SINTOMIB
1B
1B
2B
2B
3B
3B. RILEVAMENTO DANNI DA INSETTI ED ALTRI ANIMALI
SINTOMI SU FOGLIE, AGHI, GEMME, GETTI, RAMETTI
SINTOMI SUL FUSTO, SUI RAMI E AL COLLETTO
SINTOMI SUL FUSTO, SUI RAMI E AL COLLETTO
Sintomi su foglie/aghi:
Variazioni di forma di foglie/aghi,gemme e rametti:
Variazioni cromatiche diffuse su foglie/aghi:
Variazioni cromatiche localizzate su foglie/aghi:
Sintomi su getti e rametti:
Presenza di fruttificazionisu foglie/aghi, getti, rametti:
Posizione delle fruttificazioni:
Sintomi diversi:
Presenza di carpofori:
Presenza di fruttificazioni:
colore ________________________
dell'anno
generali apicali
ingiallimentointernervali
copertura biancastra
imbrunimento altro ________________________clorosi
marginali
arrossamento
lungo le nervature
fumaggini
basali
microfillia
di anni precedentiappassimento delle foglie
emissioni di resine
fusto/rami
crostosi
fusto/rami
di altra forma
presenza di rizomorfe colore __________________
centrale
legno umido
periferica
odore anomalo
irregolarmente distribuita
in corrispondenza dei vasi in corrispondenza dei raggi midollari presente anche sulle grosse radici
su tutta la sup. di taglio
andamento basipeto andamento acropeto
arrossamenti locali
presenza di scopazzi
rami appiattiti emissione di gommeemissione di polloni al colletto
disseccamento cimale
vescicolose a cuscinetto colore __________________
ingrossamenti
deformazioni bucherellatura
emissioni di essudati
colletto/radici
a mensola/zoccolo
isolati in gruppi
con gambo e cappello
colletto/radici
cavit
globose
presenza di micelio colore ________________________
imbrunimenti locali
cancri
depressioni sulla corteccia
alterazione cromatica del legno
emissione rami epicormici
alterazione della consistenza del legno
distacco corteccia
a disco
bollosit
clorotiche
getti ricurvi
globose
vescicolose
sulle foglie/aghi
lembo superiore
su getti e rametti vivi
in corrisp.delle nervature
emissioni resina
rotonde
gemme abortite
arrossamento locale
variazioni cromatiche al taglio (colore ___________________ )
necrotiche aspetto umido striature mosaico
getti appassiti ingrossamenti
a disco
sulla pianta
lembo inferiore
sugli stobili
su getti e rametti morti
su foglie/aghi vivi
su foglie/aghi morti
allungate
a terra
su tutto il lembo
emissioni essudati
irregolari variegature anelli ingiallimenti
a stella
cancri sui rametti emissione di gomme
a cuscinetto di altra forma
colore fruttificazioni
_________________
imbrunimento locale
C2
C2
C3
C3
C. RILEVAMENTO DANNI DA FUNGHI PATOGENI, BATTERI, AGENTI VIRALI E FITOPLASMI
ESAME ESTERNO
ESAME INTERNO
Defogliazione o perdita anticipata delle foglie: Variazione di colore della chioma:
Disseccamento rami:
DESCRIZIONE GENERALE DEI SINTOMIC
1C
1
Distribuzione dei danni nel popolamento:
Distribuzione dei danni nel popolamento:
Propriet: Stato attuale di servizio del bosco:
Grado di defogliazione/danneggiamento:
Grado di danneggiamento:
Grado di danneggiamento:
Grandine
Gelicidio
Numero di piante colpite:
Superficie totale defogliata/danneggiata (ha) Numero di piante attaccate:
diametro: altezza:
Cubatura (m):
Schianti da vento (m):
Schianti da valanga (m):
Schianti da neve (m):
Schianti da alluvione (m):
Schianti per frane e smottamenti (m):
sparsi
sparsi
sparsi
sparsi
sparsi
concentrati
concentrati
concentrati
concentrati
concentrati
Superficie totale (ha):
Superficie totale (ha):
Agenti riconosciuti:
Campioni allegati: Dia o foto allegate:
Note e osservazioni:
Note e osservazioni:
AGENTI BIOTICI DI DANNO
DANNI DA DEFOGLIAZIONE E/O MALATTIE DELLA CHIOMA
DANNI CAUSATI DA ANIMALI O DA PATOLOGIE DEL FUSTO/RADICI
QUANTIFICAZIONE DEI DANNI
D1
D1
E1
E1
E2
E2
F1
F1
D. DIAGNOSI PER AGENTI BIOTICI
E. DISTRIBUZIONE E QUANTIFICAZIONE DEI DANNI
F. RILEVAMENTO DANNI DA EVENTI METEORICI
Fig. 2_infestazioni di processionariadel pino 1999-2006
Fig. 3_focolai di bostrico 2006 nei boschi del M. Glazzat
Fig. 4_danni da insetti e funghi nelle foreste del FVG nel periodo 1994-2006
Fig. 5_posa di trappole a feromoni
Fig. 6_tagli fitosanitari ebonifica di focolai di bostrico
Fig. 7_ danni da Ips typographus in Friuli V.G. nel periodo 1994-2006
Fig. 8_ defogliazione di Lymantria dispar sul M. sabotino (giugno 2004)
Fig. 9_Microsphaera alphitoides su farnia
Fig. 10_ Gravi danni da Sphaeropsis sapinea su pino silvestre in Val d'ArzinoFig. 11_Forte defogliazione da antracnosi del carpino nero a Tramonti di Mezzo
Fig. 12_Focolai di bostrico in piceo-abieteti di Paularo
Fig. 13_Deperimenti del carpino nero nelle Prealpi Carniche