Fortunato Depero
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Fortunato Depero
• nasce nel 1892
• nel dicembre del 1913 a Roma conosce Balla e Marinetti ed è colpito da Boccioni
• la piccola china con Busto di Donna del 1914 è un esempio di questo particolare momento creativo
Djiagilev e Il canto dell’usignolo
• nel 1916 conosce Djiagilev, impresario dei Balletti Russi, che gli commissiona scene e costumi per Il canto dell’usignolo di Stravinskij
• Djiagilev gli propone anche Il giardino zoologico di Cangiullo su musiche di Ravel
• queste opere non vennero realizzate e oltre ai bozzetti gli restò una gran quantità di stoffe colorate che in seguito utilizzerà per i suoi arazzi
Clavel e suggestioni capresi
• conosce il poeta svizzero Gilbert Clavel e con lui soggiorna a Capri nel 1917
• illustra il racconto di Clavel Un istituto per suicidi
• a questo periodo corrisponde Donna + Rosario
Teatro magico
• rappresenta a Roma i Balli Plastici, spettacolo di marionette in cinque azioni, in collaborazione con Clavel nel 1918
La Casa d’arte
• nel 1919 apre a Rovereto la Casa d’Arte Depero
• nel medesimo periodo realizza anche decorazioni e arredamenti d’interni, come quelle dell’Hotel Bristol di Merano e del Cabaret del Diavolo
• l’opera caratteristica del periodo è la Casa del mago
Futurismo anni Venti
• nuovi dettami dell’arte meccanica futurista
• rappresenta l’Italia nel 1925 all’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi da cui nasce l’Art Déco
• il dinamismo plastico di Boccioni ispira opere quali Nitrito in velocità e Cavalli fiammanti
Il libro bullonato • nel 1927 pubblica Depero futurista, noto come libro bullonato
New York
• nel settembre del 1928 è a New York, dove vivrà per due anni
Gli anni Trenta e Quaranta• nel 1930 torna in Italia
• ha sperimentato il “futuro” con il viaggio in America e si riavvicina all’arte della propria terra d’origine
• per problemi economici accetta incarichi nel campo della pubblicità aziendale e istituzionale, cosa che aveva già fatto nei due anni in America
Il dopoguerra e gli anni Cinquanta
• la guerra finisce: ma la trascorsa adesione al fascismo gli crea problemi, quindi dal 1947 è di nuovo negli Stati Uniti per due anni
• torna quindi in Italia e nel 1956 con la collaborazione del comune di Rovereto avvia la realizzazione della Galleria Permanente e Museo Depero, inaugurata nel 1959
• muore a Rovereto nel 1960