Fondimpresa: Lo sviluppo delle competenze
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LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Il sistema Fondimpresa a confronto con il sistema di formazione continua francese e svizzero
291113 - AOSTA - Palazzo Regionale a cura di Bruno Vitali, vicepresidente Fondimpresa
La Formazione in Italia
il dato è ancora negativo pur con un progressivo miglioramento
dal 2008 più formazione da parte delle imprese* (ruolo dei fondi interprofessionali)
* Rapporto ISFOL
La Formazione in Italia
I soggetti: !
Regioni, alcune Province
Fondi Interprofessionali
Privati
Le fonti delle risorse: !
Governo centrale, Regioni
Fondo Sociale Europeo
0,30% delle retribuzioni (~65 €/anno a dipendente)
Privati
L’ammontare finanziario mobilitato per la formazione continua dei lavoratori in Italia è stimabile in poco più di 5 miliardi di euro l’anno.
!
Di questi, circa 1 miliardo viene messo a disposizione dal Fondo sociale europeo, dalle Leggi nazionali di sostegno (236/93 e 53/00) e dai Fondi paritetici interprofessionali. Questi ultimi rappresentano la metà di tali risorse.
Fonte: rapporto Isfol 2012
I FONDI INTERPROFESSIONALI, SVOLTA PER IL SISTEMA DELLA
FORMAZIONE IN ITALIA
La Formazione in Italia
Accordi tra governo, regioni e parti sociali per promuovere sinergie tra i diversi organismi e fondi, pubblici e privati, comunitari, nazionali e regionali
Obiettivo: promuovere occupabilità, migliori tutele, riqualificazione e reinserimento lavorativo
Risultato: poche esperienze concrete, platea ristretta di soggetti coinvolti
NUMERI
ad oggi sono 21 i fondi interprofessionali
11 sono di espressione confederale-confindustriale
dei 10 restanti, 2 sono commissariati
le dotazioni di cassa variano notevolmente tra loro
In alcuni casi coprono solo il fabbisogno di funzionamento e una limitata operatività
il 47% delle risorse fa capo a Fondimpresa
MN €
5,41227,544128152167182,5235
646
1675FondimpresaFor.teF.F.ArtigianatoFapiF. BancheFon.coopFon.terFondoprofFond.e.rFonserviziFor.agri
I FONDI CONFEDERALI (rapporto ISFOL 2012)Risorse 2004-settembre 2012
COME FUNZIONA
Le imprese private e, dal 2009, le pubbliche e le ex esercenti pubblici servizi versano l'1,61% del monte salari come contributo obbligatorio contro la disoccupazione involontaria. !Con la legge 845 del 1978, parte di questo contributo, il cosiddetto 0,30%, viene destinato alla formazione dei lavoratori. !Con la legge 388/2000 le aziende possono scegliere di destinarlo a un fondo interprofessionale per la formazione continua. In caso di adesione lo 0,30 va comunque all'INPS che lo gira al fondo indicato dall’azienda. L'adesione è volontaria, gratuita e può essere attivata o disdetta in ogni momento. !Ogni fondo riceve ogni anno risorse proporzionali al numero dei lavoratori occupati nelle imprese che lo hanno scelto e le impiega per finanziare la formazione delle medesime imprese.
SONO LE IMPRESE E I LAVORATORI A VERSARE I SOLDI PER LA LORO FORMAZIONE
COME FUNZIONA
Gestione 4%
Conto Sistema 26%
Conto Formazione 70%
155,4166,5
Conto Formazione Conto Sistema
321,9 milioni € deliberati nel 2012 sui piani
166,5 sul Conto Formazione
155,4 sul Conto di Sistema
NUMERI
160.652 aziende iscritte (al 30/9/2013)
4.406.790 lavoratori (al 30/9/2013)
2,4% i costi di funzionamento nel 2012 (sul 4% consentito)
4,3 MN € di spesa formativa per addetto nel 2012
VOLUMI PIANI FINANZIATIDal 2007 finanziati oltre 45 mila piani, per 2,5 milioni di lavoratori, per 1,5 miliardi di €. Quasi la metà spesi direttamente dalle imprese tramite il Conto Formazione
PERSONE IN FORMAZIONE
46% è over 45
36% ha un basso titolo di studio (elementari, medie, professionali)
27% sono donne*
Più del 90% delle imprese che usano il fondo sono medio-piccole
* media italiana inferiore al 25% (metà delle aziende aderenti al Fondo sono metalmeccaniche, a forte prevalenza maschile)
246 MN DI € DALLA FORMAZIONE
ALLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA
circa 100 milioni di € in meno nel 2013 a Fondimpresa
consistenti tagli alle attività formative
nel 2013
AVVISI CHIUSI PER SUPERAMENTO RISORSE DISPONIBILI
2/2013, Internazionalizzazione - marzo 2013
3/2012, Cig - aprile 2013
2/2012, Pmi anche neoaderenti - aprile2013
2/2010, Mobilità - aprile 2013
4/2011, Contratti di rete - maggio 2013
1/2013 Sicurezza e Ambiente - luglio 2013
TRE SFIDE
La formazione professionale ha davanti almeno
Fare della formazione parte concreta delle politiche attive del lavoro
Non dirottando risorse dalla formazione agli ammortizzatori sociali
Essi sono indispensabili ma parcheggiano le persone
La formazione invece aiuta a trovare un nuovo lavoro o a mantenerlo
DALLA MOBILITÀ ALLA FORMAZIONE PER TROVARE NUOVO LAVORO: L’AVVISO 2/2010
7500 lavoratori interessati dai piani di riqualificazione per ricollocazione
nei piani finora conclusi il 55% dei lavoratori sono stati ricollocati, di cui
il 50% a tempo indeterminato
il 40% con contratti a termine
il 10% in lavoro autonomo
35 anni l’età media dei ricollocati
5.150 € è stato il costo medio, per partecipante, della ricollocazione al lavoro dei piani finora consuntivati sul bando 2/2010
un anno di Cassa Integrazione costa più del doppio e non offre opportunità
Dopo la crisi aumentare la quota per la formazione
in Italia, con lo 0,3%, è la più bassa d’Europa
es. in Francia: dallo 0,55% per le piccolissime imprese all‘1,6% per quelle sopra i 20 addetti (da 2 a 5 volte di più)
Riorganizzare i Fondi per aumentare la qualità formativa
meno Fondi ma più grandi
rendere contrattuale la quota destinata alla formazione
politiche attive del lavoro UNA SQUADRA SUL TERRITORIO?
ORGANISMO BILATERALE LOCALE
Confindustria
Cgil
Impresa con esuberi
Impresa che assumeFormazione
Amministraz. locali € Fondi
Interprofess. €
Agenzie interinali,
outplacem.
Scuola, Università
Agenzie formative Cisl Uil