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Domenica 31 maggio 2020 ANNO 75 · N. 149 € 1,50* IN ITALIA WWW.TUTTOSPORT.COM

Fondatore RENATO CASALBORE

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31 maggio 2020

SI RIPARTE IL 5 LUGLIO DOPPIO GP IN AUSTRIA

MELLONI A PAG. 29

FORMULA 1

Lewis Hamilton, 35 anni e Charles Leclerc, 22 anni

Demis Cavina,45 anni

PROVE DI CAMPIONATOAL GRANDE TORINO

L’INTER RISPONDE:SORPASSO PER TONALI

FORTE, GERVASI, PIRISI ALLE PAGG. 16/17/19

MASINI, PASQUINO, RIVERSO ALLE PAGG. 12/13

LE NOSTRE INTERVISTESTRAMACCIONI: «DA MORATTI A CASSANO, CHE STORIE!»

ALLE PAGG. 14/15

MANUELA RONCHI: «EVENTI E IDEE, RIPARTENZA ITALIA»

TOSCO A PAG. 23

CAROLINA MORACE: «AIUTI OK,ORA UN PIANO PER LE DONNE»

LANZO A PAG. 26

GRAVINA A MUSO DURO

Moreno Longo, 44 anni: allenamenti segreti allo stadio

Sandro Tonali, 20 anni, 77 partite e 6 gol nel Brescia

C’È PERINPER CHIESA

C’È PERINC’È PERINC’È PERINFedericoChiesa,22 anni

BALDINI, MILONE ALLE PAGG. 2/3

LA JUVE PREPARA LE CONTROPARTITE PER LA FIORENTINA. NON SOLO ROMERO, PELLEGRINI E RUGANI: IL PORTIERE PRESTATO AL GENOA È GRADITO AI VIOLA

MattiaPerin,

27 anni

SFOGO DEL PRESIDENTE FIGC DOPO IL VIA LIBERA ALLA RIPRESA: «HO VISSUTO MOMENTI DIFFICILI FRA MECENATIE CIALTRONI, MA IL CALCIO NE ESCE RAFFORZATO. ORA SO DA CHI GUARDARMI. TV, CONTRATTI, FORMAT: VI SPIEGO»E CIALTRONI, MA IL CALCIO NE ESCE RAFFORZATO. ORA SO DA CHI GUARDARMI. TV, CONTRATTI, FORMAT: VI SPIEGO»

FOGNINI OPERATOALLE CAVIGLIE:

OBIETTIVO US OPENGUERRINI A PAG. 35

TENNIS: RIENTRO A FINE AGOSTO?

GUERRINI A PAG. 33

LO SPONSOR RINNOVA E RILANCIA

TORINO BASKETANCORA PIÙ REALE:

ECCO I PROGETTI

SCACCHI A PAG. 20Gabriele Gravina, 66 anni

Fabio Fognini,33 anni

23DOMENICA 31 MAGGIO 2020 l'intervista

Manuela Ronchi nel 2019 è stata inserita tra le 100 donne più influenti d’Italia da Forbes

Il filosofo esecutivo Raffaele Tovazzi

tivo sperava che si parlas-se delle sue imprese. Ora il mercato è cambiato. Il gior-nale diventa la piattaforma che divulga i contenuti e dà visibilità grazie all’impor-tanza del suo brand, la cui autorevolezza mette una sorta di timbro alle affer-mazioni o ai risultati».

Anche perché il mercato è composto da utenti assai differenti tra loro...«Esatto. Non si deve com-mettere l’errore di pensare che nell’era digitale scom-paia l’analogico. Io nelle mie attività unisco digita-le e analogico, così come l’esperienza fisica viene trasferita nella piattafor-ma virtuale. È l’unione del-le due cose che fa la forza. C’è gente che solo con il di-gitale non sarebbe capace a vivere».

Cos’è “Eventi in Azione”?«Da sempre sognavo di fondare un grande network con cui sperimentare nuovi linguaggi di comunicazio-ne: ovvero, scelgo i migliori in ogni ambito e coordino queste eccellenze. Da noi c’è la sindrome del giardi-netto, dell’essere sempre e solo in concorrenza. Io ho creato una factory di marketing esperienziale, non limitandomi a crea-re eventi ma producendo contenuti. Quando all’ini-zio del Covid-19 ci vede-vano come un unico pae-se appestato ho iniziato a proporre situazioni made in Italy al cento per cento con lo scopo di far girare l’economia consorziando tutta la filiera dell’evento: location, service, contenu-ti, video, gadget e così via. Si chiama Building Brid-ge: costruiamo un ponte e non un muro, che al con-trario servirebbe solo a iso-lare. I partner hanno la pos-sibilità di acquisire poten-

GIOVANNI TOSCO

Venticinque anni fa Ma-nuela Ronchi fondava la Action Agency con l’obiet-tivo di gestire l’immagine e il posizionamento sul mercato di aziende e pro-tagonisti dello sport e dello spettacolo: Marco Pantani, Max Biaggi, Marco Melan-dri, Alberto Tomba, Andrea Lucchetta, Gianmarco Poz-zecco, Maurizia Cacciatori, Diego Abatantuono e Linus sono solo alcuni dei perso-naggi di cui è stata mana-ger. Più di recente, ha cre-ato con Demetrio Albertini la Dema4 - società di con-sulenza con la vocazione di generare valore nel mondo dello sport - e con il filoso-fo esecutivo Raffaele Tovaz-zi la Action Media per cre-are contenuti di comunica-zione attraverso la ricerca e lo sviluppo di nuovi lin-guaggi. In questo comples-so e delicato momento sto-rico e economico, Ronchi ha lanciato “Eventi in Azio-ne”, il primo network made in Italy al cento per cento. Con lei cerchiamo di capi-re come può avvenire la ri-partenza del nostro paese.

Com’è cambiata e come è destinata ancora a cambiare la comunicazione in questa epoca di continue rivoluzioni?«Nello sport come in qual-siasi altro ambito, la comu-nicazione muta in funzio-ne delle esigenze di ogni settore. Nel futuro imme-diato l’essere umano o l’a-zienda diventerà media di se stesso, però dovrà avere le conoscenze perché ciò accada in modo corretto. In questo periodo per riem-pire il vuoto del distanzia-mento non solo sociale ma anche di relazioni la mag-gior parte ha continuato a farsi sentire attraverso i so-cial network. C’è chi invece

«ITALIA, RIPARTI COSÌ!»con Tovazzi?«Me l’ha presentato un amico. Mi ha spiegato di essere un filosofo esecuti-vo, mi ha raccontato quel-lo che stava facendo nelle aziende della Silicon Val-ley. Se l’uomo smette di pensare è finito. Per que-sto le aziende tendono ad assumere filosofi più che esperti di informatica. La vita è una distruzione cre-ativa, diceva Schumpeter: distruggere per ricostrui-re. Il giorno dopo una mia festa di compleanno - alla quale Tovazzi ha parteci-pato sapendo che ci sa-rebbe stato Del Piero: sia-mo entrambi juventinissi-mi - mi ha inviato un video nel quale ricordava Radio Londra e il suo messag-gio di speranza. “Fondia-mo una media company per sperimentare e ripren-dere il pensiero che stava alla base di Radio Londra”, mi ha scritto. E poi: “Vuoi cambiare il mondo insie-me a me?”. Lì ho capito che l’intesa era perfetta».

Ascoltare per tornare a vedere...«La voce è un mezzo ma-nipolatore in senso posi-tivo. Il podcast è figlio del-la letteratura, come la ra-dio è figlia della televisio-ne. Sviluppi l’udito e poi gli altri sensi. Ascolti mentre fai altro, corri o sei in auto. Podcast brevi per il matti-no quando c’è meno tem-po, più lunghi per altri mo-menti. Raffaele sta speri-mentando la spazializza-zione del suono in 8D. È un effetto incredibile. Il pre-sente, e non solo il futuro, è nel podcast, come dimo-stra il fatto che Spotify, fini-to il business della musica, abbia investito più di cento milioni di dollari per acqui-stare i diritti di The Joe Ro-gan Experience, il podcast che il giornalista statuni-tense ha iniziato a realiz-zare nel 2009 e che ades-so è uno dei podcast più seguiti a livello mondiale».

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ha scelto il silenzio, goden-dosi la ritrovata privacy. Io non sono per il presenzia-lismo sfrenato. Il social è un mezzo digitale che deve aiutare a trovare persone e comunicare contenuti, ma non deve infrangere le bar-riere che, in questo caso, è giusto che esistano per evi-tare un declassamento del brand positioning. Se io ho accesso a tutto quello che riguarda un campione, mi sento il suo miglior amico anche se non l’ho mai sen-tito o incontrato»

Diventeremo media di noi stessi, insomma?«Sì. YouTube è la televi-sione, il podcast è la radio, Twitter e Instagram la carta stampata. Di fatto, ciascu-no di noi può diventare re-gista e produttore di conte-nuti, però serve una sorta di academy per chi vuole sviluppare autonomamen-te con cognizione di causa queste realtà».Non sarai tra coloro che vedono la fine dei media tradizionali...«Assolutamente no, anzi. I media tradizionali devono reinventarsi sapendo che prima l’azienda acquistava spazi pubblicitari e lo spor-

MANUELA RONCHI LA FONDATRICE DELL’AGENZIA CHE HA SEGUITO CAMPIONI DELLO SPORT COME PANTANI, TOMBA, LUCCHETTA E POZZECCO HA LANCIATO UNA NUOVA INIZIATIVA

I PODCAST SONO IL FUTURO, COME DIMOSTRANO I MILIONI INVESTITI DA SPOTIFY

NON BASTA ALLESTIRE EVENTI: BISOGNA SAPER CREARE CONTENUTI

“EVENTI IN AZIONE” È IL PRIMO NETWORK MADE IN ITALY AL 100 PER 100 PER RILANCIARE L’ECONOMIA

Manuela Ronchi, nata a Ver-bania, si è laureata in Lingue e Letterature Straniere Mo-derne alla Cattolica di Mila-no, dove ha studiato inglese, francese e russo. Dopo aver lavorato per cinque anni nell’agenzia di Gerry Scotty, nel 1995 ha fondato la Action Agency, specializzata nell’i-deazione e nell’organizza-zione di eventi dalla spicca-ta carica emotiva e motiva-zionale. Ha gestito moltissi-mi personaggi dello sport e dello spettacolo, tra i quali Marco Pantani, alla cui sto-ria ha dedicato nel 2004 il li-bro “Un uomo in fuga”, vin-citore del Premio Bancarella Sport. Nel 2016 ha creato con Demetrio Albertini la Dema4,

società di consulenza con la vocazione di generare valore nel mondo dello sport. Con il filosofo esecutivo Raffaele Tovazzi ha fondato la Action Media - azienda italiana con sede a Londra, dove Tovazzi vive - con l’obiettivo di cre-are contenuti di comunica-zione attraverso la ricerca e lo sviluppo costante di nuovi linguaggi. L’ultima iniziativa di Ronchi si chiama “Eventi in Azione”, un network made in Italy al cento per cento per rilanciare l’economia del no-stro paese. Nel 2019 è stata in-serita tra le cento donne più influenti d’Italia dalla rivista Forbes.

G.T.©RIPRODUZIONE RISERVATA

BUSINESS E FILOSOFIA CONNUBIO VINCENTE

IL PROGETTO CON RAFFAELE TOVAZZI

ziali nuovi clienti donando loro token individuali e an-che di scegliere se reinve-stire una piccola parte del ricavato in eventi futuri per fare in modo che la filiera non si fermi».

L’evoluzione della obsoleta videoconferenza...«Si tratta di una piattafor-ma personalizzabile a ogni livello, con il rendering del-la sala dove avviene l’even-to, la possibilità di ricevere un benvenuto “reale” clic-cando sull’icona della ho-stess, scambiarsi i bigliet-ti da visita, “incontrare” e dialogare con gli altri par-tecipanti, utilizzare filma-ti curati da una regia vera e propria».

Un esempio per capire ancora meglio cosa accade?«Abbiamo organizzato un evento benefico con tre-cento persone. Ciascuno ha allestito a casa il proprio tavolo - il tema era ovvia-mente l’Italia - e inviato le fotografie con le quali ha partecipato a un contest con tanto di palcoscenico “brandizzato”».

Sei stata tra i primi a intuire l’importanza dei podcast.«Per me è un nuovo media per comunicare. Per esem-pio, l’abbiamo utilizzato per formare tutti i dipen-denti di Cartier, che grazie a questo metodo ora pos-sono raccontare la storia che sta dietro a un gioiel-lo e non solo come è stato realizzato e quanto costa».

Com’è nata l’esperienza

«Costruia-mo troppi muri e non abbastan-za ponti». Pa r te d a questa ce-lebre frase pronuncia-ta da Isaac Newton l’i-dea dei Bu-ilding Brid-ge, un nuo-vo modello di evento tutto ita-liano con lo scopo di creare delle connessio-ni tra diver-si soggetti colpiti dalla paura cau-sata dalla grave crisi economi-ca. In so-stanza, un circolo vir-tuoso di in-vestimento per iniziare a far ripar-tire un set-tore, quello degli even-t i , d u r a -mente col-pito.

COSTRUIRE PONTI

E NON MURI