Fondato da Antonio de Majo il 1 luglio 1985 · scarsa cultura rotariana, ai quali ha rinverdito...

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Il Foglietto Fondato da Antonio de Majo il 1 luglio 1985 Periodico mensile ad uso interno del Rotary Club Roma Appia Antica Numero 222 Novembre 2017 __________________________________________________________________________________________________ Periodico mensile ad uso interno dei Soci del Rotary Club Roma Appia Antica. A cura di: Flavio Genghi email: [email protected] Club Roma Appia Antica Club Roma Appia Antica NEWS

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Il Foglietto Fondato da Antonio de Majo il 1 luglio 1985 Periodico mensile ad uso interno del Rotary Club Roma Appia Antica

Numero 222 Novembre 2017

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Periodico mensile ad uso interno dei Soci del Rotary Club Roma Appia Antica.

A cura di: Flavio Genghi email: [email protected] Club Roma Appia Antica

Club Roma Appia Antica

NEWS

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SEMINARIO DISTRETTUALE SULL’EFFETTIVO (DI MAURIZIO VIZIANO) Lo scorso sabato 14 ottobre si è svolto a Pomezia presso l’Hotel Enea, il Seminario Distrettuale sull’Effettivo e sulle Nuove Generazioni, rivolto ai Rotary Club della città di Roma e del Lazio. A nome del Club Roma Appia Antica hanno preso parte al Seminario i Soci Bani, Bove, Foschi,Tortorici, Viziano, oltre ai Presidenti Anna Paola Iori e Luigi Coia. Obiettivo di questa edizione era quello di approfondire il tema della conservazione e dello sviluppo dell’effettivo . Il programma del Seminario è stato articolato secondo una metodologia diversa rispetto al-le edizioni precedenti, infatti, rispetto a quanto accaduto sin d’ora con il contenuto formativo erogato a senso unico, dal pulpito verso la platea, in questa edizione si è aperta la partecipazione a tutte le persone in aula, articolando le sessioni “oratorie” con sessioni di lavoro proattive, su una serie di tavoli tematici. In una prima fase, si è cercato di introdurre i temi dell’evento con una sessione di interventi a cura di quattro presidenti del Distretto, (Roma Appia Antica - Anna Paola Iori; Roma Foro Italico - Fabio Massi-mo Aureli; Pomezia - Mario Ciancarella; Rieti - Gianluca Giovannelli), i quali hanno raccontato le proprie esperienze e attività per la gestione e la rivitalizzazione dell’Effettivo. Particolarmente centrato ed ap-prezzato dalla platea, l’intervento del nostro Presidente Anna Paola Iori, la quale, con la consueta chia-rezza e armonia, ha esposto le proprie considerazioni in merito ad una gestione appropriata delle rela-zioni fra Soci, nonchè le iniziative che il nostro Club ha posto e porrà in essere per sviluppare la parteci-pazione e la proattività dei Soci. I quattro punti fondamentali che Anna Paola ha messo al centro del suo discorso sono stati: l’armonia nei rapporti di relazione, la collaborazione attiva di ogni singolo che deve essere interessato alle attività del club, l’importanza della partecipazione agli eventi ed il ruolo delle donne nel club. A seguire, ci sono state le sessioni interattive in cui tutti i partecipanti, suddivisi in tavoli dedicati, hanno avuto modo di dare un contributo “effettivo” al Seminario, con la discussione di tre argomenti per cia-scun tavolo da cui sono scaturite poi le considerazioni finali, esposte alla platea dai referenti di ciascuna sessione. Gli argomenti posti in discussione su ciascuno dei tavoli possono essere raggruppati nelle seguenti cate-gorie: sviluppo di strategie innovative per attrarre nuovi Soci, analisi delle problematiche legate alle di-versità, sviluppo di programmi di orientamento moderni ed efficaci, definizione di un ipotetico “Club Ideale”. Al termine delle sessioni parallele, i relatori hanno proposto alla platea le riflessioni emerse, por-tando a fattor comune le esperienze e le varie opinioni emerse nel corso della discussione. Quindi si è passati alla seconda fase della collaborazione estesa con due casi di studio collegiali: il primo aveva come oggetto una “Verifica dello stato di salute dell’efffettivo del Club” e il secondo “Sviluppo di un pia-no per l’effettivo”. Come per le sessioni precedenti, i relatori di ciasucn ambito di collaborazione hanno esposto i risultati in plenaria. Particolare risalto è stato posto all’attenzione alle diversità di genere (il Rotary che cambia, anche nel rapporto di valori e peso fra i diversi generi) e allo sviluppo delle relazioni “digitali”, o social, per il con-tributo in termini di visibilità e velocità che potrebbero portare alle attività Rotariane nel loro complesso. Il tema del Socio Rotariano informato, formato e coinvolto è stato al centro delle considerazioni e delle rac-comandazioni conclusive. A seguire, nel pomeriggio, si è tenuto il Seminario Distrettuale per le Nuove Generazioni che ha visto la partecipazione, in qualità di Rappresentante Distrettuale dell’Interact, del nostro Luigi Bove.

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IN VINO VERITAS....E SERVICE!!! (DI ROBERTO DE SCLAVIS) Spesso siamo soliti usare questa frase...beh mai un detto popolare è stato così vero. Vero perchè la Festa del vino organizzata dal Rotary Club Montepulciano-Chiusi-Chianciano, si è dimostrata ancora una volta per quello che è lo spirito rotariano nella sua es-senza e verità, ovvero convivialità e pensiero rivolto al prossimo. Iniziamo con le cose importanti, la Festa del Vino ha lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca sull'autismo e per il sostentamento dell'Ippoterapia, un progetto che prevede non solo il patrocinio, ma anche l'impegno attivo della Regione Toscana e delle istituzioni Comunali. E' un progetto grande ed ambizioso che il RC Montepulciano-Chiusi-Chianciano porta avanti ormai da anni con enormi successi riuscendo ad ottenere risultati insperati e a far felici decini di bambini e ragazzi autistici. Quest'anno al termine della rassegna, la raccolta al netto delle spese è stata di 5.200 euro! Un ottimo risul-tato grazie alla splendida organizzazione del Club ma anche soprattutto alla numerosa partecipazione di Club amici, tra i quali, con orgoglio, per il secondo anno consecutivo, il nostro RC Appia Antica. Quest'anno vi è stata una cospicua partecipazione da parte del nostro RC con ben 12 tra soci, familiari e amici, tanto da meritare i ringraziamenti pubblici da parte del Presidente del Club Montepulciano-Chiusi-Chianciano, Paolo Coppi. Anche in questa edizione i numeri sono stati alti, tanto per citarne qualcuno: 10 Rotary Club partecipanti da tutta Italia ovvero i RC Appia Antica, Tolentino, Imola, Savona, Imperia, Torre del Greco, Latina Cir-ceo, Firenze Est, Monfalcone Grado, Viareggio Versilia. Per una presenza complessiva di 150 rotariani provenienti da tutto lo stivale. La rassegna, quest'anno, ver-teva sul tema "L'economia che ruota intorno al vino" e si è sviluppate su tre giorni, il 6-7-8 ottobre. Il venerdì la kermesse si è aperta con un'importante, quanto inte-ressante, convegno sull'eco-nomia che interessa la pro-duzione, l'esportazione e la manodopera che ruota at-torno al vino. Al convegno hanno partecipato numerosi rotariani ed importanti esponenti della gastronomia italiana, nonchè sommelier, affermati produttori e pro-prietari di importanti azien-de vinicole.

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La serata poi è seguita con un bellissimo interclub tra i suddetti RC, con una lectio magistralis, tenuta dai sommelier ed insegnanti Andrea Frassineti ed Alessandra Ruggi, che hanno saputo catturare l'attenzione di tutti i commensali presenti, con interessantissime nozioni riguardo l'arte della degustazione del vino. Nei giorni a seguire i numerosi rotariani sono stati intrattenuti dalle bellezze monumentali e paesaggisti-che di Montepulciano e dintorni e con le visite alle splendide cantine storiche del luogo. Il clou della manifestazione è stato sabato sera dove, come detto, oltre 150 rotariani si sono ritrovati a ta-vola, insieme alle autorità locali, nella suggestiva Cripta del Gesù, ove si è potuta assaporare la vera cuci-na Poliziana, sapientemente preparata e servita dalla Contrada di Voltaia. Nella magnifica cornice me-dievale, la serata inoltre è stata allietata dalla cantante Selene Lungarella. Lo splendido week end si è poi concluso domenica con il pranzo dei saluti dove ai partecipanti, il presi-dente dopo lo scambio dei "guidoncini", ha regalato il volume sulle Abbazie, e il socio Alamanno Con-tucci un gradevole libro "Sangiovese, tra fuochi e fornelli". Come detto anche quest'anno la Festa del Vino si è dimostrata una splendida iniziativa capace di coin-volgere numerosi club e soci rotariani, questo come detto grazie all'ottima organizzazione che il RC Mon-tepulciano-Chiusi-Chianciano riesce a mettere in campo con spirito di service e convivialità, come dimo-strato anche dai ringraziamenti del socio del Club Salerno EST, il poeta Enzo Tafuri che ha così espresso il suo pensiero "Questo club mostra un senso di appartenenza unico, è illuminato da una aristocrazia del pensiero". Ringraziando tutti i soci partecipanti, vorrei chiudere con un a rivederci il prossimo anno per proseguire, quella che sembra essere diventato un appuntamento fisso anche per il nostro Club, sempre più numero-si, uniti e disponibili, per portare avanti un bellissimo progetto divenuto, oramai di tutti i rotariani come nel più puro spirito del service. A tutti un forte abbraccio.

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R.A.L.A. (ROTARY ADULT LEADERSHIP AWARD) Il 29 ottobre scorso si è svolto, con grande successo, il primo R.A.L.A. del Rotary Roma Appia Antica: esperimento molto apprezzato e assolutamente ben riuscito di formazione per i rotariani. A margine di questa splendida iniziativa abbiamo posto tre domande a due nostri soci: Guido Congiu e Bruno Si-meone, per mettere a confronto le opinioni di un socio di relativamente recente ingresso nel mondo Rotary (ma già apprezzatissimo Segretario) con quelle di un socio di lunga militanza nel club. Ecco le risposte dei nostri amici ai quesiti proposti. 1) Perché ritieni che questa iniziativa del RALA sia importante per la crescita di tutti i rotariani?

GUIDO: Una idea vincente quella di proporre la “formazione continua” nella nostra comunità di profes-sionisti. La Presidente Anna Paola Iori ha voluto fortemente questa iniziativa ed ha trovato sponda nei più esperti di Rotary, coloro che hanno fatto e continuano a far grande questo blasonato Club. Terreno fertile anche quello della semina, fatto da individui abituati allo studio ed alla vocazione culturale, che hanno sposato questa proposta innovativa di aggiornamento. Il board non ha dato per scontato la necessi-tà di una nuova condivisione sui fondamentali rotariani, sebbene impegno ed esperienza siano proprio una caratteristica del RC Appia Antica. Una giornata colma di spunti, dati, informazioni fruibili, metodo e come ci si aspettava progetti. Un momento quindi di profonda partecipazione per ribadire la comune mission sociale. BRUNO: La saggia ed illuminata iniziativa posta in atto di recente dalla Presidente del Rotary Club Ro-ma Appia Antica, realizzando il primo ed originale RALA, mi è sembrata molto valida per la crescita ro-tariana di cui hanno potuto beneficiare tutti i partecipanti. Al riguardo va osservato che: a) Quasi tutti i rotariani hanno ricevuto una formazione iniziale (quando c’è stata) solo di qualche ora e sempre sommaria. b) Successivamente alcuni Soci hanno migliorato di molto la loro preparazione frequentando attività di-strettuali, avendo fatto parte del Consiglio Direttivo del Club, partecipando a molte iniziative, lavorando nelle Commissioni ed approfondendo i contenuti dello Statuto e del Regolamento del Club. Altri -e non sono pochi- hanno invece progredito meno per la scarsa applicazione e la limitata disponibilità a cono-scere, a lavorare nel Club e a documentarsi leggendo anche le riviste rotariane. In tale situazione, sono del parere che le esposizioni tenute durante il RALA -incisive, interessanti e per-tinenti per avere toccato la maggior parte degli aspetti del Rotary (dalla fondazione, alla evoluzione, agli scopi, agli obiettivi, alle attività, ecc.)- siano risultate proficue ed efficaci per tutti i frequentatori del con-vegno. Mi riferisco ai più giovani, ai quali ha consentito di allargare le conoscenze, ai meno giovani di scarsa cultura rotariana, ai quali ha rinverdito notizie spesso dimenticate e ai Soci più preparati ai quali può avere fornito utili conferme ed aggiornamenti.

2) Quali contenuti ha aggiunto alla tua formazione rotariana? Cosa hai imparato di nuovo che non conoscevi?

GUIDO: Interessantissime tutte le sessioni e bravi i relatori. Davvero utile quello che é stato detto in me-rito alla Rotary Foundation, all’Azione internazionale. Ho apprezzato la possibilità di intervento e con-fronto negli approfondimenti. Emozionante la presentazione del socio Luigi Apuzzo che ha ricordato

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quale siano gli intenti e le modalità di azione nel club, verso i soci e per i progetti, con attenzione partico-lare al gioco di squadra. BRUNO: Personalmente, durante il RALA, ho vissuto momenti di intenso coinvolgimento se pure avessi conoscenza di tutti gli aspetti trattati. Ciò perché mi sono stati rinverditi molti aspetti riguardanti la na-scita e l’evoluzione del Rotary. Ed ho molto gradito gli aggiornamenti riguardanti taluni aspetti che mi erano sconosciuti relativamente alla diffusione dei rotariani nel mondo ed ai nuovi programmi finalizzati alla pace e all’amicizia dei popoli. 3) Su quali ulteriori aspetti dell'agire rotariano ritieni si possa concentrare un prossimo RALA? GUIDO: Mi pare sempre e comunque necessario focalizzare l’attenzione sul tema dell’organizzazione interna. E reputo infine che possa essere utile guardare le attività di altri club per fare sistema. Il nostro club è avvezzo alla leadership, proprio per questo può sposare, senza tema di perdita identitaria, progetti o proposte altrui con il fine accrescerne il valore.

BRUNO: Sono convinto che il nostro Club -se pure molto ben guidato e molto considerato nell’ambito rotariano- abbia ancora margini di miglioramento connessi soprattutto con il coinvolgimento dei Soci più tiepidi. Allo scopo si potrebbe intervenire accentuando le iniziative finalizzate ad accrescere l’amicizia e lo spirito di solidarietà nel Club, fra i Club e nel vasto mondo rotariano. Questi obiettivi, ovviamente ben studiati e saggiamente calibrati, potrebbero dar vita ad approfondimenti, interventi e dibattiti in un pros-simo RALA.

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LE LUCI DELLA FESTA SONO SPENTE MA IL LAVORO PROSEGUE (DI FRANCIS BOUSSIER) Le luci sono quelle della festa dell’amicizia che è stata la visita del club di Koeln-Bonn Millenium in otto-bre, delegazione guidata dal dinamico e simpatico Presidente Wolfgang Boisseree e sua moglie Verena, affiancato dal “nostro” Vincenzo Pennetta e la sua gentilissima consorte Myriam (ved. Il Foglietto ottobre 2017) La festa è stata bella e rimarrà, insieme all’accoglienza che abbiamo ricevuto a Colonia nel marzo 2017, una pietra miliare nei nostri ottimi rapporti. Però non finisce qui, anzi. Perché, come già spesso detto, i gemellaggi sono occasione d’incontri, di scam-bi amichevoli, di arricchimento reciproco e di festa, il che non è poco, ma anche di progetti condivisi. E quest’evento, insieme al recente e ottimo RALA voluto dalla nostra presidente, mi da l’opportunità di presentarvi i progetti condivisi con il club gemelli. I primi progetti condivisi: • Boulogne sur Mer ha partecipato al finanziamento del Rotary Campus 2013 e ha mandato due ragazzi

nel Rotary Campus 2015. • Koeln-Bonn Millenium ha partecipato concretamente al R4H e al Rotary Campus 2015. • Tutti i tre club gemelli hanno mandato ragazzi al Rotary Campus fino all’ultima edizione di maggio

2015. • Nel 2015, Boulogne sur Mer e Koeln-Bonn Millenium hanno accolto la nostra proposta di fare squadra

a sostegno del progetto del RC Sidi Bou Said (G.G. 1529) di equipaggiamento di ambulatori medici di Sidi Bou Said – Amilcar, La Marsa, e Le Kram, ora ultimato, che ci ha permesso di riunire insieme 4.600 $ circa e così di completare il budget (di 35.000 $ complessivi) e permettere di varare il Global Grant. Con Francesco Mengucci e qualche socio di Boulogne sur Mer, abbiamo partecipato all’inaugurazione degli ambulatori così attrezzati nel dicembre 2016. Fu davvero emozionante vedere la gioia dei dottori e infermieri nel potere svolgere il loro compito, a forte rilevanza sociale, in condi-zioni migliorate grazie al Rotary.

Vediamo che i primi interventi sono stati su progetti proposti da noi. Era evidente che dovevamo “rinviare l’ascensore” e sostenere alcuni pro-getti da loro presentati. • Durante il nostro viaggio a Colo-

nia, nel marzo 2017, abbiamo vi-sitato il centro sociale TREFFER, che propone attività ludiche e formative a ragazzi e adolescenti di un quartiere difficile di Colo-nia. Questo centro è sostenuto da anni dal club di Colonia – Bonn Millenium e da suo altro gemel-lo, RC Paris Alliance.

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In seguito abbiamo stanziato un primo contributo di 500 € per quest’azione di alta rilevanza sociale. Ora dobbiamo valutare come continuare questa collaborazione con il RC Koeln – Bonn Millenium, sa-pendo che questo sostegno è permanente da più anni e destinato a continuare nel futuro.

• Nel marzo 2017 il club di Boulogne sur Mer ci ha chiesto la nostra partecipazione a un’azione che con-sisteva in un contributo al finanziamento del progetto di viaggio nello stato di New York, di un grup-po di alunni del Lycée Auguste Mariette di Boulogne, sezione internazionale, progetto di cui il club di Boulogne sur Mer era full partner, con altri sponsor. I tempi stringevano ma, grazie all’aiuto di un so-cio, siamo riusciti a rispondere positivamente al nostro club gemello, aiutando i giovani di Boulogne a chiudere il conto con un stanziamento di 1.000 €. Grazie al quale sono potuti partire per un memorabi-le viaggio. E davanti alle Nazioni Unite a New York in aprile 2017, l’Appia Antica c’era (ved. foto)

. Un giubbotto per la Vita – Progetto Barracuda L’International Yachting Fellowship of Rotarians – IYFR porta avanti da qualche tempo il programma “Un giubbotto per la Vita” mirato a fornire giubbotti di salvataggio alle comunità di pescatori del Kenya, nella zone del Lago Victoria, dove questo mezzo di sicurezza è sconosciuto e dove setti-manalmente si registrano disgrazie mortali. Nel 2012 nel lago Victoria sono morti per annegamento più di 5.000 pescatori perché privi di ogni mezzo di salvataggio. Le flotte I.Y.F.R. Italiane hanno già raccolto e inviato nei vari villaggi di pescatori circa 5.000 giubbotti salvagente. Molti giubbotti sono stati donati anche a scuole che, con dei barconi, raccolgono i bambini nei villaggi per portarli nel luogo delle lezioni e, la sera, li riaccompagnano nelle proprie dimore, una forma locale di scuolabus. I giubbotti che, pur in buono stato, non potevano più essere utilizzati a bordo delle imbarcazioni italiane a causa delle mutate norme di sicurezza, sono stati raccolti tra gli armatori, i cantie-ri ed anche messi a disposizione dalla Marina Militare e mercantile (ved. Il Foglietto settembre 2016)

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Poi la “materia prima” si è esaurita mentre il bisogno locale rimaneva imponente. Si è dunque cercato un’altra via di rispondere alla sfida. Perciò, il progetto è mutato e consiste nella fabbricazione, per quanto possibile in situ, di giubbotti, semplici e poco costosi, di tela e bottiglie di plastica di recupero, attraverso un nuovo Global Grant al quale sta lavorando nostro socio Luigi Appuzzo, in veste di Commodore della Flotte di Roma e Italia centrale dell’I.Y.F.R. Insieme a questa fabbricazione in situ dei giubbotti, sarà alle-stita una scuola di nuoto per i giovani del posto affinché loro possano salvarsi in caso di caduta in acqua e poi, insegnare ad altri.

Il nostro club è aderente al progetto e abbiamo ottenuto anche il sostegno dei due nostri gemelli europei, Boulogne sur Mer e Koeln Bonn Millenium. Il progetto, così mutato è ampliato, ha cambiato nome e è di-ventato “Progetto Barracuda” Nell’Assemblea Generale delle Flotte Italiane, riunita in ottobre a Rapallo, si è potuto costatare che il pro-getto fosse stato molto apprezzato e che fossero raggiunte le adesioni e le somme necessarie per mandar-lo avanti e chiedere alla R.F. un Global Grant in merito. L’ONLUS KARIBUNI, composta di soci italiani e kenioti, è stata registrata dalle autorità locali come ONG e sarà in grado di operare localmente insieme a, e sotto la supervisione, del Rotary Club partner locale. Ci sono ancora cavilli tecnici da snodare, di natura doganale e tributaria locale, e vi terremo aggiornati dei successivi sviluppi. Mi piace particolarmente questo progetto perché ha più valenze per la gente del posto: mira ovviamente a migliorare la sicurezza delle persone che viaggia-no e lavorano sul lago, ma sarà anche fattore di oc-cupazione e di “saper fare” per chi imparerà a fab-bricare i giubbotti e chi imparerà a nuotare, “saper fare” che, poi, saranno in grado di diffondere ad al-tri. Gemellaggi attivi, amichevoli ma anche fecondi di progetti rotariani condivisi, questo è la concezione dell’azione internazionale portata avanti da anni dal nostro club. Proseguiamo insieme su questa strada

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ADIEU L’AMI (DI FRANCIS BOUSSIER) Il nostro amico Hubert Terninck, P.P. del RC Boulogne sur Mer (a.r. 2011-2012) è scomparso il 18 ottobre 2017. Era in Spagna in vacanza, con sua moglie Catherine quan-do è stato stroncato da un ictus folgorante. Trasportato in ospedale a Valencia in uno stato disperato, purtroppo non si è mai ri-preso. Aveva 67 anni. Hubert era un amico personale e anche ami-co di tanti. Abbiamo lavorato insieme già nel 2011-2012, durante l’anno di presidenza del suo club, sul progetto di avvicinamento dei nostri club che poi è diventato il viaggio di aprile 2012, “Alla ricerca del Gotico del Nord” , e al nostro gemellaggio, segno di un’amicizia condivisa con Boulogne. Tutti i partecipanti al viaggio si ricorderanno di lui e della sua gentilezza fino all’ultimo minuto del nostro soggiorno. Hubert era anche socio dell’IFMR, Internatio-nal Fellowship of Motociclist Rotarians. Con al-cuni amici rotariani, tra cui Jean-Marie Horvil, ha percorso in moto le strade di tutta Europa, fino al sud del Marocco e, come ha ricordato Jean-Marie durante la cerimonia religiosa di venerdì 27 ottobre, “sono belli l’Aubrac o il Tiro-lo, ma la vera motivazione che ci spingeva a per-correre le strade d’Europa era l’amicizia, il piacere di essere insieme”. Di Hubert voglio ricordare la sua naturale eleganza, la sua finezza, la sua fedeltà nell’amicizia, il suo umorismo, azzeccato ma sempre garbato. A Catherine, a Laurent e Arnaud, loro figli, voglio porre, a nome della presidente Anna-Paola Iori, del club Roma Appia Antica, e a nome mio, le nostre sentite condoglianze e manifestazioni di amicizia e vicinanza. Adieu l’Ami.

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LA VOCE DEL ROTARACT

CAMPUS ST. MARIENTHAL

Pubblichiamo di seguito l’ e-mail che Camillo Piscitelli, vice Presidente del Rotaract Roma Appia Antica,ha inviato a Luigi Apuzzo per ringraziare lui e tutto il Rotary club Roma Appia Antica per la splendida opportunità concessa-gli di frequentare il Campus St. Marienthal

Quando il Rotary Appia Antica ha proposto a noi del Rotaract la possibilità di partecipare al campus St. Marienthal mi sono lanciato subito. Sapevo che avrei partecipato ad un seminario sul dialogo inter-religioso, ma mai avrei potuto immagina-re che avrei vissuto una settimana così indimenticabile. Ho scoperto delle persone straordinarie, prove-nienti da paesi che conoscevo poco: Bosnia-Erzegovina, Lettonia, Repubblica Ceca per dirne alcuni. Ci siamo messi in gioco con attività di team building e progetti creativi, con cui abbiamo fatto conoscere la nostra cultura e il nostro paese. Ciò che mi è davvero rimasto impresso da questa esperienza, è stato come hanno trasmesso la diversità culturale e religiosa le persone che ne hanno preso parte. Non è tanto come ci hanno spiegato le religioni o i tratti peculiari di un determinato paese, ma come ce l’hanno fatto vivere: hanno saputo creare un am-biente di armonia, reciproca conoscenza e accettazione che poche volte mi è capitato di vivere. Questa settimana passata in Germania per me ha rappresentato ciò che il Rotary mi trasmette ormai da anni: siamo tutti cittadini del mondo, uniti nella diversità. Non finirò mai di ringraziare il Rotary Appia Antica per avermi dato questa possibilità.

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IL ROTARACT A PALAZZO - VISITA ALLA REGGIA DI CASERTA (DI ANGELA PASTORE) Il 14 Ottobre il Rotaract Club Roma Appia Antica è andato in visita alla Reggia di Caserta. La giornata ha avuto inizio con la partenza da Roma in pullman e la successiva visita guidata alla Reggia. Il Palazzo reale di Caserta fu voluto dal Re di Napoli, Carlo di Borbo-ne, il quale, colpito dalla bel-lezza del paesaggio casertano e desideroso di dare una de-gna sede di rappresentanza al governo della capitale, Napoli, volle che venisse costruita una reggia tale da poter reggere il confronto con quella di Ver-sailles. Si diede inizialmente per scontato che sarebbe stata costruita a Napoli, ma Carlo di Borbone, cosciente della considerevole vulnerabilità della capitale a eventuali attacchi, pensò di costruirla verso l'entroterra, nell'area casertana: un luogo più sicuro e tuttavia non troppo distante da Napoli. La nostra visita è iniziata con la spiegazione da parte della guida dei vari ambienti del palazzo reale: dalle sale di rappresentanza, tra cui spicca la sala de trono, dove il re teneva le sue udienze, illuminata da ben sei finestre e caratterizzata da significative dorature, con in fondo il trono, oggi in velluto celeste, ma ori-ginariamente in velluto rosso decorato con gigli dorati, agli appartamenti privati, ambienti di gusto Ro-cocò, con lampadari di vetro di Murano e pareti rivestite con la pregiatissima seta di San Leucio, a cui so-no appesi dipinti dei più rinomati artisti del Settecento. Abbiamo, poi, proseguito il nostro tour con la vi-sita del giardino all'Inglese, il quale essendo situato in prossimità della grande cascata dove il terreno di-grada verso mezzogiorno, si presta alla coltivazione di specie esotiche. Per questo motivo in tempi anti-chi si arricchì, oltre che di costruzioni utili alla sosta e allo svago dei reali, di numerose serre, destinate ad accogliere gli esemplari botanici provenienti da ogni parte del mondo allora conosciuto e utili allo studio e alla riproduzione delle piante. Un luogo davvero magico all'interno del giardino è il Bagno di Venere con il Criptoportico, costruito appositamente per sembrare deteriorato dal tempo e arredato con statue provenienti dagli scavi archeologici borbonici e dalla collezione Farnese. Al termine della visita ci siamo recati ad un ristorante non molto distante dalla Reggia dove gli ospiti hanno potuto gustare delle specia-lità culinarie della tradizione napoletana e a fine pasto sono stati omaggiati con delle sfogliatelle da por-tare a casa in ricordo di questa meravigliosa giornata passata in compagnia di tanti amici alla scoperta di uno dei maggiori siti di interesse culturale della nostra penisola.

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ACCAD(D)E OGGI

Tanti auguri ai nostri soci che compiranno gli anni questo mese:

Guido CONGIU - 2 Novembre

Roberto SCAMBELLURI - 10 Novembre

Alessandro BANI - 11 Novembre

Luigi APUZZO - 21 Novembre

Giovanni PUGLISI - 21 Novembre

Ricordiamo il 9 novembre 1989: Il crollo del Muro di Berlino, 9 novembre 1989, sancisce la nascita della Germania unita ed è considerato il simbolo della fine dei regimi comunisti in Europa. Il Muro di Berlino era stato fatto costruire il 13 agosto 1961 dal governo della Germania Est per evitare che gli abitanti della Berlino Ovest potessero circolare liberamente pro-prio nella Germania Est. Il Muro era lungo più di 100 Km e spezzava in due la città di Berlino. Dal momento della sua costruzio-ne, anche persone della stessa famiglia erano state divise tra chi viveva nella Ber-lino Est e chi nella Berlino Ovest. Molte sono state, negli anni, le persone uccise perché stavano cercando di scavalcare il muro per passare nella Berlino Ovest. Il 9 novembre 1989 il Governo della Germania Est ha annunciato l'apertura della "frontiera" tra Berlino Est ed Ovest. E migliaia di persone si arrampicarono sul muro per raggiungere Berlino Ovest. Nelle set-timane successive molte parti del muro sono state portate via dalla popolazione, finalmente in festa per la ritrovata libertà di poter passare da una parte all'altra della città (e della Germania intera) senza il pe-ricolo di essere arrestato o ucciso. (fonte: www.studenti.it).

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PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL MESE DI NOVEMBRE

MARTEDI 21 – ore 19,45: Caserma Pio IX – Sala Convegni (Viale Castro Pretorio, 95)

Interclub con i R.C. Roma Ovest e Roma Giulio Cesare e il Rotaract Roma Appia Antica

Secondo appuntamento con il socio Enrico Bruschini “Appena dietro l’angolo…”

Le altre curiosità storiche e artistiche da scoprire a Roma e da mostrare agli amici:

- Basilica di San Pietro: Mater Ecclesia – la “Gestazione” tra le Api Barberini;

- Piazza San Pietro: acqua alle funi e il “tirapiedi”;

- Piazza del Gesù: il vento e il diavolo e la Casetta della vecchina;

- Fontana di Trevi: l’Asso di Picche e la bottega più piccola al mondo.

Costo per familiari e ospiti Euro 30,00.

Prenotazioni indispensabili in segreteria entro giovedì 16.

MARTEDI 28 – ore 20,30: Hotel Ambasciatori

Assemblea dei soci per l’elezione del Presidente dell’anno rotariano 2019-2020 e del Consiglio Direttivo

dell’anno rotariano 2018-2019.

Attività del Rotaract

VENERDI 24 – Interclub con il Rotaract Club Olgiata Tevere

“Cena con delitto”

DOMENICA 26 – Service alla Caritas

Interclub con il Rotaract Roma Est – i soci serviranno il pranzo alla mensa della Caritas di Colle Oppio.

Attività del Distretto 2080

SABATO 18 - Seminario Distrettuale sulla Rotary Foundation e sulla Gestione delle Sovvenzioni -

Tivoli, Grand Hotel Duca d’Este, Via Nazionale Tiburtina, 330.

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