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PAESAGGIO
➢ IL PAESAGGIO RAPPRESENTA, DATA UNA CORNICE DI ELEMENTI NATURALI, LA
MATERIALIZZAZIONE NELLO SPAZIO GEOGRAFICO DEI PROCESSI STORICI,
ARTICOLATI SECONDO I MECCANISMI INSEDIATIVI, LE PRESENZE CULTURALI E
ARTISTICHE, GLI EVENTI DI VARIA NATURA, L’EVOLUZIONE DEI MODI DI
PRODUZIONE (Treccani)
➢ PAESAGGIO DESIGNA UNA DETERMINATA PARTE DI TERRITORIO, COSÌ COME È
PERCEPITA DALLE POPOLAZIONI, IL CUI CARATTERE DERIVA DALL'AZIONE DI
FATTORI NATURALI E/O UMANI E DALLE LORO INTERRELAZIONI (Convenzione
europea del Paesaggio, Firenze, 20 ottobre 2000)
PAESAGGIO
➢ la definizione scientifica deriva dalle scienze naturali. Essa studia e valuta il
paesaggio in quanto oggetto in sé, e non come percezione di un soggetto
esterno.
➢ Lo studio del paesaggio non può essere compartimentato all'interno di una
disciplina specifica, ma deve presupporre un approccio olistico
➢ L'approccio scientifico ai problemi del paesaggio ed al paesaggio in quanto
problema in se', nasce dagli studi di Alexander Von Humboldt, che chiamò
"paesaggi" degli insiemi di elementi naturali e umani comprendenti terre,
acque, piante e animali, intuendo la presenza di una "logica" che ne
sottendeva l'organizzazione, i legami reciproci ed il perenne divenire.
Le analisi del paesaggio debbono essere necessariamente:
➢ Transdisciplinari
➢ Sistemiche. Essendo il paesaggio un sistema, non si può eludere la Teoria dei
sistemi viventi per studiarlo. Poiché però le analisi dei sistemi sono assai poco
esperite e comunque assai complesse, nella prassi comune ci si può limitare
ad analisi relazionali.
➢ Dinamiche. Essendo il paesaggio un processo evolutivo e non un'entità
costante nel tempo, il suo studio deve partire dal passato e proiettarsi nel più
attendibile futuro, almeno quello che le tendenze attuali suggeriscono.
➢ Valutative.
➢ Il Valore (dipendente dalle discipline secondo le quali lo si analizza)
➢ la Vulnerabilità (rispetto a possibili interferenze)
SPAZIO
Visione Scolastica
➢ Descrizione geografica è la descrizione denominata di
oggetti che si trovano entro un determinato spazio
In generale
➢ Lo SPAZIO è inteso come una certa estensione o area
della superficie terrestre
Come delimitiamo
lo spazio?
➢ Confini politici amministrativi
➢ Grandi partizioni territoriali
➢ Estensioni matematiche
Nella geografia descrittiva
➢ Posizione
➢ Distanza
➢ Longitudine
➢ Latitudine
➢ Altitudine
➢ Sistema delle coordinate cartesiane (per spazi di piccole dimensioni)
➢ Orografia
➢ Idrografia
➢ Etc.
Dalla descrizione all’analisi
Il passaggio dalla descrizione all’analisi implica una cruciale revisione dello
stesso concetto di SPAZIO.
La Geografia che da sempre si è interessata della conoscenza e della descrizione
dei luoghi, è diventata scienza proprio grazie all’analisi dello spazio sociale.
Suo fondamento e giustificazione è la difformità dello spazio concreto.
L’analisi dello spazio sociale le ha consentito di individuare ipotesi, regole, e al
limite leggi nell’organizzazione infinitamente varia dello spazio concreto.
Spazio assoluto, spazio relativo,
spazio relazionale
➢ SPAZIO ASSOLUTO: è il contenitore dove ogni corpo ha una posizione assoluta e unica, che ne fa un oggetto geografico unico, a prescindere dalla sua identità sostanziale e dalla relazione con altri soggetti collocati altrove. Elaborazioni Idiografiche.
➢ OGGETTO GEOGRAFICO
➢ REGIONE (Porzione di spazio che descrive e definisce classi di oggetti geografici nello spazio assoluto)
➢ SPAZIO RELATIVO: il concetto nasce dalla necessità di selezionare i fenomeni da prendere in considerazione nell’analisi spaziale e di considerarli anche dal punto di vista di alcune proprietà intrinseche, oltre che della loro posizione assoluta nello spazio.
➢ Rapporto Spazio-Tempo
➢ SPAZIO RELAZIONALE: Lo spazio relativo sostanzia l’idea che il rapporto spazio-tempo debba necessariamente articolarsi in relazioni tra soggetti e oggetti che in esso si collocano.
Le relazioni con gli altri oggetti geografici
determinano domande di senso
➢ Teoria Generale dei sistemi
➢ Enfatizza il carattere oggettivo delle relazioni
➢ Concezioni storico-dialettiche
➢ Si soffermano sulle relazioni tra soggetti
➢ Ricerca geostorica: ricostruzione delle forme materiali del paesaggio, intese come risultanti del processo di sviluppo dei processi di produzione
➢ Concezioni cognitivo-fenomenologiche
➢ Complementare rispetto all’analisi oggettiva
➢ Tre forme di conoscenza e di comportamento nello spazio sociale
➢ Forma comunicativa. Manifestazioni del vivere sociale (distanze, confini, necessari all’ordine sociale)
➢ Forma simbolica (es. edifici di culto)
➢ Forma sensitiva (Sfera individuale nel contesto sociale – sensazioni di libertà, identità, etc.)
TERRITORIO
➢ TERRITORIUM: Nell’antica Roma era l’area governata e organizzata da una
città
➢ Concreta organizzazione politico-amministrativa dello spazio nei diversi livelli
➢ Esempio dottrina della Teoria dello Stato (Sovranità, popolazione, territorio)
➢
Fino a Ratzel (1914) il territorio è inteso come
spazio contenitore dell’agire politico
➢ Ma nelle successive evoluzioni ha assunto rilievo un’accezione più complessa
di territorio:
➢ SOMMA DI SOCIETA’ E AMBIENTE, INSIEME ORGANICO DI OGGETTI E
RELAZIONI ORGANIZZATI E DI SOGGETTI ORGANIZZATORI
➢ Soggetti delle scelte
➢ Valori
➢ Complesse relazioni di potere
Territorio e spazio➢ Rispetto al concetto di spazio relazionale vi è una maggiore attenzione alla
componente fisica (suolo) sia la piena assunzione della società, che del
territorio è parte e che con esso ha un rapporto di interazione intenso e
dinamico, filtrato e realizzato da una quantità di livelli da quello individuale
a quello politico della pianificazione.
➢ Contiguità e discontinuità assumono nell’ambito del territorio una rilevanza
che non avevano con riferimento allo spazio.
➢ Il concetto di territorio richiama l’esigenza di trattare delle sue articolazioni, ossie
della sua regionalizzazione. Il concetto di regione è strettamente connesso a quello
di territorio.
La regioneLa Geografia ha sempre privilegiato, quale suo oggetto, lo studio delle discontinuità, dalle quali emergono tratti di territorio in qualche mondo identificabili.
Anche lo studio della regione evolve da formale a funzionale a sistemica
➢ Assumono maggiore rilevanza le componenti immateriali rispetto a quelle materiali e visibili del territorio
➢ Centralità lo studio dei processi, intesi quali mutamenti ordinati ad un fine e parzialmente prevedibili
Regione dunque è intesa come porzione di territorio con caratteristicheomogenee attraversata da processi che incidono sulla struttura-regione inquanto questa è aperta e interrelata con altre strutture regionali e con il sistemapiù generale.
Regione Formale
➢ Individuata sulla base dell’omogeneità dei suoi paesaggi
➢ Si riconosceva dalle sue peculiarità visibili
➢ Accentuato idiografismo
➢ Caduto il determinismo, lo studio del paesaggio forniva la
possibilità, entro il quadro dell’indagine formale, di esaminare e
analizzare gli aspetti dell’azione socio-economica
Regione funzionale
Si attenua l’approccio alla discontinuità territoriale (quella del paesaggio) che
risulta mitigata da:
➢ Espansione del mercato;
➢ Avanzamento della tecnica.
➢ L’omogeneità non basta più a spiegare il territorio regionale.
In questo contesto, nell’analisi della regionalizzazione emerge con forza il
paradigma
➢ della contiguità (si assume l’ipotesi che aree geograficamente vicine abbiano
più probabilità di possedere caratteristiche simili) (Problema della scala)
➢ Dell’organizzazione (rapporti funzionali)
➢ Regione polarizzata (I legami non hanno ovunque la stessa intensità)
➢ Regione a modello reticolare (non gerarchizzato)
Regione sistemica
Al rischio di staticità e chiusura della visione regionale di tipo funzionalista si
risponde introducendo i concetti di:
➢ Apertura
➢ Interazione
STRUTTURA NEG-ANTROPICA DELLA REGIONE, CHE TROVA IL FONDAMENTO DEL
PROPRIO DINAMISMO IN:
➢ REGOLE DI TRASMISSIONE INTERNE;
➢ REGOLE DI ADATTAMENTO VERSO L’ESTERNO;
➢ REGOLE DI TRASMISSIONE
IMPORTANZA DEI FLUSSI DI:
➢ PERSONE
➢ Migrazioni
➢ Movimenti pendolari
➢ Movimenti occasionali
➢ MERCI
➢ CAPITALI
➢ INFORMAZIONI
PROBLEMA DELL’ADEGUATEZZA
Come si individua correttamente un’area regionale, quando già tutti i territori
sono modernamente organizzati in maglie regionali istituzionalizzate?
ISTITUZIONI POLITICO AMMINISTRATIVE, TERRITORIO E REGIONALISMO
SI PONE UN PROBLEMA DI ADEGUATEZZA TRA INTERVENTO POLITICO, SOCIALE,
ECONOMICO (PIANIFICAZIONE TERRITORIALE) E OGGETTO STESSO
DELL’INTERVENTO
Ambiente
INSIEME DELLE CONDIZIONI CHE CIRCONDANO GLI ESSERI UMANI SULLA
VITA DELLA TERRA
➢ AMBIENTE NATURALE
➢ AMBIENTE UMANO
LA PROSPETTIVA E’ ANTROPOCENTRICA, CIOE’ SEMPRE IN RELAZIONE CON
LA FISIOLOGIA UMANA, CON LA CULTURA E CON IL SISTEMA ECONOMICO
GLI UOMINI SONO PARTE INTEGRANTE DELL’ECOSISTEMA
AMBIENTE IN SENSO ECONOMICOELEMENTI:
➢ CULTURALI E IMMATERIALI (Istituzioni, attività finanziarie, informazioni, etc.)
➢ MATERIALI TRATTI DIRETTAMENTE (Materie prime) O INDIRETTAMENTE (Prodotti, Merci) DALL’AMBIENTE FISICO
RISORSE AMBIENTALI
➢ ECONOMICHE: Materie prime
➢ EXTRAECONOMICHE: Sono quelle necessarie alla vita stessa (Terra, Acqua, Aria)
➢ RINNOVABILI (Terra, Acqua, Aria)
➢ Massimo di disponibilità (rappresentato dai limiti stessi della terra)
➢ Tempo di riproducibilità
➢ Deteriorabilità (Che ne riduce la riproducibilità utile – es. Rifiuti)
NON RINNOVABILI
➢ Disponibilità, uso, valore e consumo indipendenti e allo stesso tempo dipendenti dal corso della storia umana