Foglio quadrimestrale del Museo Civico di Rovereto ...Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Da...

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Foglio quadrimestrale del Museo Civico di Rovereto 38 ari abbonati, l’autunno è alle porte, dopo un’estate con il Museo Civico di Rovereto. Questi mesi della ‘bella sta- gione’ sono stati caratterizzati da un grande impegno: tante le belle serate insieme agli abbonati e ai visitatori che hanno sfruttato l’apertura serale a Pa- lazzo Parolari, a Palazzo Alberti o al- l’Osservatorio astronomico di Monte Zugna con i giovedì di Astrogastro, ol- tre alle escursioni e le visite al Giardi- no Botanico di Brentonico. Assoluta- mente straordinaria e degna di nota è stata la partecipazione di centinaia di ragazzi che hanno animato il Summer Camp e la settimana di archeologia spe- rimentale presso il Maso San Giusep- pe di Terragnolo o le colonie estive, che hanno portato tanti ‘piccoli naturali- sti’ roveretani alla scoperta della cit- tadella scientifica di Sperimentarea al Bosco della Città e di tutte le attività formative – ma anche divertenti - che un’istituzione dalla lunga storia, ma dallo sguardo rivolto al futuro sa of- frire. E la nuova stagione non potrebbe aprir- si meglio, come da consuetudine ven- C Supplemento al Volume n. 24/08 degli Annali del Museo Civico di Rovereto ottobre 2010 - gennaio 2011 tennale nella prima settimana del mese di ottobre, con una Rassegna del Cine- ma Archeologico che, come comincere- te a scoprire nelle pagine di questo Eco- news, propone quest’anno moltissimi filmati interessanti provenienti da tut- to il mondo, conversazioni e incontri con archeologi e registi di fama inter- nazionale e la possibilità unica di ‘ve- dere’ con i propri occhi la storia del genere umano, in tutte le epoche, in ogni parte del mondo. Ottobre sarà anche l’ultimo mese di apertura della mostra ‘Orsi, Halbherr e Gerola. L’archeolo- gia italiana nel Mediterraneo’, ospita- ta nel bellissimo Palazzo Alberti. Chi non l’avesse ancora visitata non deve perdere questa occasione: la mostra ospita reperti eccezionali, dai maggio- ri musei e soprintendenze archeologi- che italiane, che mai erano stati espo- sti in Trentino. A completare il percorso cominciato con la mostra, e per chiudere le cele- brazioni cominciate l’anno passato per il centocinquantenario della nascita di Paolo Orsi, altri tre appuntamenti con i venerdì dell’archeologia saranno de- dicati, quest’autunno, agli studi del ce- lebre archeologo roveretano proprio in territorio trentino. E in novembre, appuntamento con una nuova e interessante mostra a Palazzo Alberti che sicuramente stimolerà di- battiti e riflessioni e che avrà a corre- do una serie di eventi collaterali: ‘I Nobel negati alle donne di Scienza’. Sarà un’ulteriore occasione per appro- fondire un concetto che ormai da anni è divenuto lo slogan del vostro Museo Civico: dal Dato al Pensato, dall’Ogget- to alle Idee, dal Fatto alla Riflessione. Vi aspettiamo, come sempre! Claudia Beretta 2 gli appuntamenti 4 spazio ricerca 7 dentro gli eventi 12 la sezione 14 sportello scuola Archeologia in rassegna e molto altro...

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Foglio quadrimestrale del Museo Civico di Rovereto

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ari abbonati, l’autunno è alle porte,dopo un’estate con il Museo Civico diRovereto. Questi mesi della ‘bella sta-gione’ sono stati caratterizzati da ungrande impegno: tante le belle serateinsieme agli abbonati e ai visitatori chehanno sfruttato l’apertura serale a Pa-lazzo Parolari, a Palazzo Alberti o al-l’Osservatorio astronomico di MonteZugna con i giovedì di Astrogastro, ol-tre alle escursioni e le visite al Giardi-no Botanico di Brentonico. Assoluta-mente straordinaria e degna di nota èstata la partecipazione di centinaia diragazzi che hanno animato il SummerCamp e la settimana di archeologia spe-rimentale presso il Maso San Giusep-pe di Terragnolo o le colonie estive, chehanno portato tanti ‘piccoli naturali-sti’ roveretani alla scoperta della cit-tadella scientifica di Sperimentarea alBosco della Città e di tutte le attivitàformative – ma anche divertenti - cheun’istituzione dalla lunga storia, madallo sguardo rivolto al futuro sa of-frire.E la nuova stagione non potrebbe aprir-si meglio, come da consuetudine ven-

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Supplemento al Volume n. 24/08

degli Annali del Museo Civico di Roveretoottobre 2010 - gennaio 2011

tennale nella prima settimana del mesedi ottobre, con una Rassegna del Cine-ma Archeologico che, come comincere-te a scoprire nelle pagine di questo Eco-news, propone quest’anno moltissimifilmati interessanti provenienti da tut-to il mondo, conversazioni e incontricon archeologi e registi di fama inter-nazionale e la possibilità unica di ‘ve-dere’ con i propri occhi la storia delgenere umano, in tutte le epoche, in ogniparte del mondo. Ottobre sarà anchel’ultimo mese di apertura della mostra‘Orsi, Halbherr e Gerola. L’archeolo-gia italiana nel Mediterraneo’, ospita-ta nel bellissimo Palazzo Alberti. Chinon l’avesse ancora visitata non deveperdere questa occasione: la mostraospita reperti eccezionali, dai maggio-ri musei e soprintendenze archeologi-che italiane, che mai erano stati espo-sti in Trentino.A completare il percorso cominciatocon la mostra, e per chiudere le cele-brazioni cominciate l’anno passato peril centocinquantenario della nascita diPaolo Orsi, altri tre appuntamenti coni venerdì dell’archeologia saranno de-dicati, quest’autunno, agli studi del ce-lebre archeologo roveretano proprio interritorio trentino.E in novembre, appuntamento con unanuova e interessante mostra a PalazzoAlberti che sicuramente stimolerà di-battiti e riflessioni e che avrà a corre-do una serie di eventi collaterali: ‘INobel negati alle donne di Scienza’.Sarà un’ulteriore occasione per appro-fondire un concetto che ormai da anniè divenuto lo slogan del vostro MuseoCivico: dal Dato al Pensato, dall’Ogget-to alle Idee, dal Fatto alla Riflessione.Vi aspettiamo, come sempre!

Claudia Beretta

2 gli appuntamenti

4 spazio ricerca

7 dentro gli eventi

12 la sezione

14 sportello scuola

Archeologia in rassegna e molto altro...

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Appuntamenti al MuseoIl mese di ottobre dedicato all’archeologia, a novembre protagonista l’astronomia.

E inoltre nuove esposizioni temporanee, attività implementate al LEC,film inediti, eventi per un inverno tutto da scoprire

ESPOSIZIONI PERMANENTI

Le collezioni

Dal dato al pensatoAl secondo piano della sede museale, le salepermanenti con la rinnovata esposizione dellecollezioni di ornitologia, mammologia, archeo-logia e numismatica

Carlo Fait. Il sogno di unoscultore passatistaPalazzo Alberti - C.so Bettini, 41 - Rovereto

Il progetto espositivo ripercorre l’intera attivi-tà dello scultore attraverso l’esposizione di bron-zetti, marmi, gessi, fra cui spicca l’imponentegruppo scultoreo La Preda e il busto di Cristomorente, carichi di pathos e notevoli esempidel virtuosismo tecnico derivato dallo studiodell’arte del passato.

MOSTRE TEMPORANEE

Fino al 31 ottobre 2010

L’ora blu. Il racconto degli insettiL’importanza degli insetti in tutti gli ecosiste-mi terrestri li impone al nostro studio ed allanostra conoscenza, così come le loro forme ed iloro costumi li impongono all’immaginazione ealla fantasia.

Fino al 31 ottobre 2010

Orsi, Halbherr, Gerola.L’archeologia italiana nelMediterraneoPalazzo Alberti - C.so Bettini, 41 - Rovereto

In occasione del centocinquantenario della na-scita del celebre archeologo Paolo Orsi, il Mu-seo Civico di Rovereto, in collaborazione conl’Accademia Roveretana degli Agiati, promuo-ve l’allestimento di un’esposizione temporaneache mira a far conoscere al più ampio pubblicola personalità e il significato dell’opera di treinsigni studiosi di origine roveretana, protago-nisti della ricerca storico-archeologica a ca-vallo fra la seconda metà dell’800 e la primametà del ‘900. Con il sostegno della FondazioneCassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Da novembre 2010 a gennaio 2011

Nobel negati alle donne discienzaPalazzo Alberti - C.so Bettini, 41 - Rovereto

Un percorso didattico che offre al grande pub-blico, in modo diretto ed efficace, uno spaccatodi cultura scientifica poco citato dal mondoaccademico, dove sono messi in luce gli aspettisconosciuti e affascinanti del mondo scientificofemminile. La mostra segue il filone arte escienza ed è strutturata su unità iconograficheche ripercorrono la vita delle scienziate chenon hanno ottenuto il Nobel pur avendo contri-buito in modo determinante al progetto di ri-cerca premiato.

LEGO EDUCATION CENTRE

Appassionanti attività di robotica per tutti alLEGO Education Centre del Museo. Le attivitàsono su prenotazione per le scuole e per i grup-

pi. Il LEC sé anche aperto al pubblico persperimentazioni autonome:

- kit di base LEGOMindstorms in prestito perl’intera durata dell’orario mattutino (o pomeri-diano) di apertura del Museo.

- consulenza in loco da parte di un esperto delMuseo ogni sabato e domenica dalle 15.30 alle16.30

- su richiesta, è prevista la possibilità di con-sulenza on-line da parte della sezione Roboticadel Museo anche al di fuori di tale orario.

Laboratorio per bambini dai 5 agli 8 anniogni primo sabato del mese con orario 15.15-16.45Laboratorio per ragazzi dai 9 ai 14 anni ogniultimo sabato del mese con orario 15.15-16.45(attività su prenotazione entro la ore 11 delgiorno stesso).

PLANETARIO

Ogni sabato, domenica e festivi, ore 16.45.

Spettacoli per gruppisu prenotazione.

Da dicembre 2020

Mostra permanente al PlanetarioUn appassionante viaggio dalla Terra alle piùlontane frontiere del nostro universo.

Un nuovo allestimento che tratta i temi astrono-mici con l’ausilio di modelli e brevi spiegazio-ni, utile integrazione agli spettacoli e ai labo-ratori teorici che si svolgono al Planetario.

SUL TERRITORIO

Orme dei dinosauriLavini di Marco

Visite guidate su prenotazione

Il Sole dello ZugnaOsservatorio di Monte Zugna

Aperto (condizioni meteorologiche e neve per-mettendo) ogni terza domenica del mese dalleore 14 alle 18 con tre lezioni, alle ore 14, alle15 e alle 16. Ingresso 3,50 euro, anziani eragazzi 2,50 euro, gratuito per bambini e ab-bonati. Per gruppi superiori alle 5 persone èrichiesta la prenotazione.

Villa romana di IseraVisite guidate su prenotazione

EVENTI, CONFERENZE,

INIZIATIVE

Ogni venerdì e domenica sera, fino a metàottobre 2010

Prosegue fino a metà ottobre l’orario di apertu-ra estivo del Museo Civico di Rovereto, con lapossibilità di visitare le sale espositive dellasede e di Palazzo Alberti oltre che nel consuetoorario giornaliero (da martedì a domenica, ore9-12 e 15-18), anche il venerdì e la domenicasera, dalle ore 20 alle 22.

Lunedì 4 ottobre 2010 – ore 18

Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmiodi Trento e Rovereto, Piazza Rosmini 5

Presentazione del volume/catalogo della mo-stra

Orsi, Halbherr, Gerola.L’archeologia italiana nelMediterraneoa cura di Barbara Maurina, Elena Sorge

Ed. Museo Civico di Rovereto, CI pubblicazione- ed. Osiride, Rovereto (TN)

Interverranno:

Antonino di Vita - ordinario di Archeologia eStoria dell’Arte greca e romana e socio accade-mico

Fabrizio Rasera - coautore e Presidente Acca-demia Agiati

Franco Finotti - direttore MCR e curatore dellamostra

Barbara Maurina, Elena Sorge - curatrici delvolume

Dal 4 al 9 ottobre 2010

XXI Rassegna Internazionaledel Cinema ArcheologicoLe nuove ricerche e scoperte dell’archeolo-gia internazionale e l’archeologia delle ci-viltà italiche

Auditorium del Polo culturale e museale “Fau-sto Melotti” - Ingresso gratuito

Oltre 130 film e 7 conversazioni con grandiprotagonisti dell’indagine storica e archeologi-ca. Proiezioni e conversazioni: lunedì ore 15.00- 19.00 e 20.45-23.30, da martedì a sabato ore9.30-12.00, 15.00-19.00 e 20.45-23.30.

In occasione della Rassegna la mostra pressoPalazzo Alberti “Orsi, Halbherr e Gerola”sarà aperta con orario continuato fino alle 22

Programma su: www.museocivico.rovereto.tn.it

Dal 5 all’8 ottobre 2010

Archeologia e societàPalazzo Alberti, Corso Bettini 41, ore 9-12 e15-18 – Ingresso gratuito

In lingua originale

Nella settimana della Rassegna viene presen-tata anche una selezione di opere cinematogra-fiche che sottolinea negli autori una particola-re attenzione, oltre che alla ricerca, anche al-l’impegno sociale e alla sottolineatura di aspettiinediti e particolari dell’esperienza umana del-l’antichità lontana e recente.

Ogni giovedì sera, per l’intero mese di no-vembre 2010

Il mese dell’AstronomiaAstronomia grande protagonista per l’interomese di novembre 2010 al Museo Civico di Ro-vereto.

In programma ogni giovedì sera nuove confe-renze dedicate al rapporto dell’uomo con il Fir-mamento dall’antichità al presente/futuro.

Inoltre nella settimana dal 15 al 21 novembreil Planetario sarà allestito per ospitare la rap-presentazione “Teatro sotto le stelle: il can-nocchiale di Galileo”, a cura della Compa-gnia Teatrortaet.

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5, 12, 19 novembre 2010 – ore 18

La Società del Museo Civico di Rovereto presen-ta

I venerdì dell’ArcheologiaPaolo Orsi e il Museo Civico di Rovereto:ricerche, siti, collezioni, reperti

Sala Convegni del Museo Civico – Ingressolibero

In chiusura del ciclo di approfondimenti dedi-cati all’archeologo Paolo Orsi, tre incontri chefocalizzano l’attenzione sui siti archeologici esui reperti scoperti e studiati da Orsi e conser-vati dal Museo Civico di Rovereto.

5 novembreNicoletta Poli - Le terrecotte magnogrechedella Collezione Orsi del Museo Civico diRovereto

12 novembreStefano Marconi - La fauna del sito archeolo-gico del Colombo di Mori

19 novembreUmberto Tecchiati - Gli scavi Orsi alla Busadell’Adamo alla luce delle attuali conoscen-ze

Le conferenze saranno seguite da una brevevisita alle collezioni museali inerenti l’argo-mento trattato

26 novembre 2010

Donazione Eugenio da Venezia- Giornata di studioL’arte tra le due guerre del Novecento

Palazzo Alberti, Corso Bettini 41

Coordina Giuseppina dal Canton (Università diPadova)

Organizzano Museo Civico di Rovereto e Fonda-zione Querini

Stampalia di Venezia

Dalla Fiera di S.Caterina all’Epifania

Aperti per FestivitàIl periodo di fine anno vedrà ancora una voltail Museo Civico di Rovereto - chiuso solo il 25dicembre, l’1 gennaio e ogni lunedì - promotoredi eventi nelle varie sedi e sotto la cupola delPlanetario. Opportunità alternative allo shop-ping per trascorrere qualche ora piacevole einteressante assieme all’intera famiglia, insinergia con le iniziative attivate dal Comunedi Rovereto e da altri enti e associazioni dellacittà. Questo già a partire dagli ultimi giornidi novembre, quando – in concomitanza con latradizionale Fiera di S.Caterina – si rinnoveràl’offerta dell’ ingresso gratuito per i ragazzi eagevolato per tutti i visitatori del Museo. Com-presi nel costo del biglietto la proiezione pome-ridiana (su prenotazione) del ciclo Cinema alMuseo - Last but not least e lo spettacolo alPlanetario.

E nelle settimane successive laboratori, filmad hoc, spettacoli a tema, viaggi virtuali neltempo e nello spazio sotto la suggestiva voltastellata del Planetario.

Il programma in tutti i dettagli sarà consulta-bile sul sito web del Museo Civico(www.museocivico.rovereto.tn.it).

Nel contempo, al bookshop e all’eshop delMuseo

RegalogiaTante idee originali e intelligenti, anche invista del Natale 2010. Collezioni di minerali,set per missioni spaziali, borse artistiche eco-friendly realizzate riciclando i poster delleaffissioni, kit Lego Educational, attrezzatureper piccoli esploratori avventurosi, meccano adenergia solare, cartoline multimediali di ani-mazione per bambini (gli argomenti spazianodalla vita della famiglia De Neoliticis alla sto-ria di Galileo Galilei), libri e peluches, tisanee dinosauri. Incluso, naturalmente, il popola-rissimo Pleo! Per sperimentare e giocare, masoprattutto per imparare a osservare con occhidiversi l’ambiente che ci circonda.

10 dicembre 2010

VII Workshop di GeofisicaGeofisica e Microgeofisica: strumenti d’ap-proccio e risoluzione per problematiche nonstandard

Analisi non distruttive che sanno portare allaluce particolari diagnostici e fornire parame-tri di scelta, nelle investigazioni applicate escientifiche, in campo forense, su opere d’arteo reperti archeologici, con tecniche mutuate daaltre scienze come quelle dei materiali.

Valevole ai fini dell’aggiornamento professio-nale.

CINEMA AL MUSEO

Quotidianamente in sala Convegni, nell’ambitodel ciclo Last but not Least, film inediti orecentissimi in lingua originale che per motividi tempo non è stato possibile presentare du-rante l’edizione 2010 della Rassegna Interna-zionale del Cinema Archeologico.

Nei giorni di apertura del Museo - da marte-dì a domenica - mattino ore 10.00, pomerig-gio ore 15.30 circa, su prenotazione.

L’accesso alle proiezioni è compreso nel bigliet-to di ingresso al Museo.Per gli abbonati l’entrata è gratuita.

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12-17 ottobre

mattino

Cagliari: una storia in laguna (13', Ita-lia)

pomeriggio

Galileo – cartone (16', Italia)

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19-24 ottobre

mattino

Lebensaber – cartone (6', Germania)

pomeriggio

Die Spurenleser (45', Germania)

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26-31 ottobre

mattino

Balsa, memòria flutuante (51', Portogal-lo)

pomeriggio

Alban Horry Céramologue (5', Francia)

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2-7 novembre

mattino

Frédéric Audoit Topographe (5', Francia)

pomeriggio

The native Tribes collection: Nyangatom,blood for blood (52', Francia)

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9-14 novembre

mattino

Véronique Gallien anthropologue (6', Fran-cia)

pomeriggio

The native Tribes collection: Dong, a tri-be between earth and sky (52', Francia)

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16-21 novembre

mattino

Sylvie Coudray Anthracologue (5', Fran-cia)

pomeriggio

The native Tribes collection: Limba, theweights of the evils (52', Francia)

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23-28 novembre

mattino

Delphine Barbier-Pain, palynologue (5',Francia)

pomeriggio

The native Tribes collection: Cognagui,the path of the ancesters (52', Francia)

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30 novembre-5 dicembre

mattino

Christophe Jorda, gèomorphologue

(5', Francia)

pomeriggio

La ville du dessous

(13', Egitto) - lingua originale francese

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7-12 dicembre

mattino

Reims la romaine (26', Francia)

pomeriggio

Polidoro da Caravaggio.Il restauro delle decorazioni del Casinodel Bufalo (21', Italia)

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14-19 dicembre

mattino

Perseus (55', Grecia) - lingua originale gre-co con sottotitoli inglese

pomeriggio

Stanton Drew: clouds drift, sun fades,snow lingers (4', UK)

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21-26 dicembre

mattino

Aktrotiri Peninsula (39', Cipro) - linguaoriginale greco con sottotitoli inglese

pomeriggio

Damblain.Une ville antique dans les vosges

(6', Francia)

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28 dicembre 2010 – 2 gennaio 2011

mattino

Un Diagnostic à Alger (6', Francia)

pomeriggio

The Mediterranean, the Greek Lake - Ma-gna Graecia (63', Grecia)

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4-9 gennaio

mattino

Tra mari e monti: paesaggio con vista, laCosta Viola (30', Italia)

pomeriggio

Imperishable Kalindoia (17', Grecia) - lin-gua originale greco con sottotitoli inglese

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11-16 gennaio

mattino

Darwin’s Lost Paradise I

(52', Germania/Francia/Australia) - linguaoriginale: inglese

pomeriggio

Darwin’s Lost Paradise II

(52', Germania/Francia/Australia) - linguaoriginale: inglese

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18-23 gennaio

mattino

Metropolis-Die Macht der Städte Alexan-dria (52', Germania)

pomeriggio

Jean Clottes, le globe trotter de l’artrupestre (26', Francia)

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25-30 gennaio

mattino

Die Rückkehr der Eismumie

(43', Germania)

pomeriggio

Tessere di pace in Medio Oriente

(76', Italia)

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caI Longobardi sul lago di Loppio

Notevoli sorprese dalla campagna di scavo condotta anche nell’estate 2010sull’isola di S.Andrea a Loppio dalla Sezione Archeologica del Museo Civico:

tra tutte, l’individuazione di ulteriori strutture e il recupero di una fibulache prova la presenza longobarda nell’insediamento.

i è da poco conclusa l’annuale

campagna di scavo archeolo-

gico sull’isola di S. Andrea nelbiotopo provinciale “Lago diLoppio”, dove a partire dal

2000 la Sezione Archeologica

del Museo Civico di Rovereto

conduce ogni estate, nei mesidi giugno e luglio, ricerche cuipartecipano numerosi volonta-ri, studenti universitari e tiro-cinanti provenienti dalle scuo-le superiori di Rovereto. Le in-dagini condotte in questo de-cennio hanno permesso di met-tere in luce i resti di un artico-

lato insediamento fortificato di

epoca tardoantica/altomedie-

vale, di cui si sono individuatidiversi edifici in muratura sianell’area settentrionale siapresso il margine meridionaledell’isola (saggi A e B), men-tre sulla parte sommitale (sag-gio C) le ricerche si sono con-centrate sui ruderi di una chie-

sa romanica, caratterizzatada una serie di interventi dif-ferenziati nel tempo (dal XIIal XVI secolo almeno) e dalla

S presenza di preesistenze edili-zie di difficile datazione.Nel 2010, a seguito dall’avvio,presso i competenti uffici del-la Soprintendenza per i Benilibrari archivistici e archeolo-gici, del tavolo tecnico di pro-gettazione definitiva ed esecu-tiva della messa in sicurezza,del consolidamento statico e delrestauro conservativo delle

strutture rinvenute nel sito, lastrategia di scavo è stata con-cordata nei dettagli con il di-

rigente provinciale e ha tenu-to in considerazione la neces-sità da un lato di completare

l’indagine dei depositi strati-

grafici non ancora del tuttoasportati nel corso delle cam-pagne precedenti esponendocontestualmente in modo inte-grale le superfici murarie og-

getto degli interventi conser-

vativi, dall’altro di produrreuna documentazione grafica e

fotografica esaustiva dellestrutture messe in luce. Que-

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cast’ultima attività, in particola-re, si è avvalsa, oltre che dellafotografia stereoscopica da di-

rigibile, anche delle tecnichepiù avanzate del rilievo foto-

grammetrico e tridimensiona-

le mediante laser scanner 3D,grazie al protocollo d’intesache il Museo Civico ha postoin essere con la società SATSurvey s.r.l. di Venezia.L’approfondimento delle inda-gini archeologiche nel sito que-st’anno ha riservato non pochesorprese. In primo luogo, unanovità di grande interesse ha

riguardato la chiesa (saggio C),dove l’asporto di un potentestrato di crollo presente lungoil versante NE, coordinato dal-l’archeologo medievista CarloAndrea Postinger, ha inaspet-tatamente rivelato la presen-

za di un ambiente che si ap-

poggia alla scarpa di sostegno

del muro perimetrale dell’edi-

ficio sacro; a pianta rettango-lare, esso è dotato di due in-gressi speculari sui lati breviNO e SE, recanti soglie di pie-tra ben conservate. Purtroppola presenza agli angoli di dueceppi con tenaci radici, la cuirimozione, se non eseguita dapersonale specializzato, avreb-be potuto mettere a rischio laconservazione delle strutture,non ha permesso la completaesposizione del perimetro mu-rario; confidiamo tuttavia cheuno specifico intervento, rea-lizzato con mezzi e competen-ze adeguati, consentirà prestodi portare integralmente allaluce la struttura, permetten-done anche una corretta let-tura al fine di comprenderneappieno la funzione e la data-zione, che per il momento ri-mangono incerte.La seconda sorpresa della

campagna di scavo 2010 ha

riguardato il saggio A, situatonell’area nordorientale dell’iso-

la, dove, fra il 2000 e il 2005,è stato messo in luce (settoriAI e AII), un grande fabbri-

cato di natura probabilmente

residenziale, composto da dueblocchi architettonici a pian-ta quadrangolare, di cui quel-lo più meridionale conserva ilmuro perimetrale est, caratte-rizzato da una serie di contraf-forti in fronte. Il secondo cor-po di fabbrica, appoggiato alprecedente a nord-ovest, siconserva invece solo in parte,a causa del dilavamento delpendio che ha causato il crollodel muro orientale e la perdi-ta di gran parte dei pianid’uso. Le caratteristiche dellatecnica edilizia impiegata nel-le murature e i reperti mobiliraccolti nel deposito stratigra-fico interno ai due edifici han-no suggerito per la costruzio-ne una cronologia circoscrivi-

bile alla prima metà o al più

tardi ai decenni centrali del VI

secolo, e cioè all’epoca del do-

minio ostrogoto/bizantino del-

l’Italia. Tale complesso archi-tettonico dovette essere prece-duto (di poco) da un insedia-mento di capanne di legno, in-diziate da una successione distrati di calce e di ceneri asso-

ciata a buche di palo e a foco-lari. Quest’anno, la prosecuzio-ne dello scavo all’interno delsecondo corpo di fabbrica (AII) ha permesso di metterecompletamente in luce alcune

strutture probabilmente rife-

ribili a un edificio precedente,consistenti in due coppie dimuri appaiati disposti a for-mare un angolo, alla cui base,sotto una potente sequenza distrati di riporto, si è rinvenutoinopinatamente un battuto

pavimentale con focolare qua-

drangolare pressoché intatto.A nord di questo complesso(settori A III a nord-est, AIV eA V a nord-ovest), le indaginidell’ultimo quinquennio hannoportato alla scoperta di ulte-riori costruzioni, da attribuirenella maggior parte dei casi aun nucleo di abitazioni realiz-zate secondo modelli tipologi-ci e tecniche murarie molto di-verse dalle precedenti: si trat-ta infatti di almeno tre case se-

minterrate a pianta subrettan-

golare, suddivise internamen-te in due vani, con zoccolo inmuratura e alzato che in ori-gine doveva essere in materialedeperibile. La datazione diquesti fabbricati, che pur va-

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Per approfondire: oltre agli articoli del notiziario on line museale sull’argomento, nelsito web del Museo Civico di Rovereto - sezione Pubblicazioni sono disponibili lerelazioni riguardanti le scorse campagne di scavo sul sito dell’isola di S. Andrea aLoppio a firma del Conservatore per l’archeologia Barbara Maurina e di altri membridell’equipe: Annali 14/1998 (pagg. 15-53), Annali 20/2004 (pagg. 23-90), Annali 21/2005(pagg. 23-120), Annali 22/2006 (pagg. 3-50), Annali 23/2007 (pagg. 35-87), Annali 24/2008 (pagg. 3-52), nonché Econews n. 14 ottobre 2002/febbraio 2003 (pagg. 4-5), Eco-news n. 17 ottobre 2003/gennaio 2004 (pagg. 4-5), Econews n. 20 ottobre 2004/gennaio2005 (pagg. 4-5), Econews n. 23 ottobre 2005/gennaio 2006 (pagg. 10-11).

riando nelle dimensioni sem-brano appartenere tutti allamedesima tipologia edilizia, ela loro relazione con i grandiedifici dell’area meridionale,sono risultate fino ad ora didifficile comprensione. Que-st’anno, però, un elemento par-ticolarmente utile per inco-minciare finalmente a dipana-re l’intricata matassa dellefasi edilizie e insediative diquesta parte del sito, ci è sta-to fornito da un terzo impor-

tante quanto inatteso ritrova-

mento, avvenuto all’interno diuno strato pavimentale del-l’edificio più settentrionale fraquelli messi in luce nel settoreA III: una fibula a “S” in bron-

zo dorato (in foto, a dx), for-mata da due protomi di uccel-lo a becco ricurvo stilizzatecon due piccole paste vitree az-zurre al posto degli occhi, se-parate da un castone quadra-to al centro.Questo reperto, riferibile a unacategoria molto rara in terri-torio regionale, è databile alla

seconda metà del VI secolo e

costituisce una sorta di “fossi-

le guida” dell’epoca dell’immi-

grazione longobarda in Italia:si tratta infatti di un tipico ac-cessorio del costume femmini-le longobardo che, come testi-moniano i corredi funerari,cade in disuso pochi decennidopo l’arrivo, nel 568/569, diquesta popolazione germanicanella Penisola. Questo impor-

tante gioiello fornisce dunque

supporto all’ipotesi della pre-

senza longobarda sull’isola di

S. Andrea, che fino a ora erasolo indiziata da alcuni reper-ti di ambito militare, quali unframmento di scramasax (lacaratteristica spada a un solotaglio) e alcune borchie dibronzo troncopiramidali ap-partenenti al fodero dell’ar-ma..

Alla luce di questo rinveni-mento acquista oggi maggio-re forza l’idea che l’isola di S.Andrea abbia ospitato nel pe-riodo tardoantico/altomedieva-le un importante sito fortifica-

to in cui risiedeva un contin-

gente di soldati con le proprie

famiglie. I dati raccolti per oraconsentono di fissarne la co-

struzione entro la prima metà

del VI secolo, mentre l’abban-dono potrebbe essersi verifica-to nel corso del VII secolo, an-che se non mancano attesta-zioni di una frequentazione delsito, sia pure forse sporadica,anche fra l’VIII e il X secolo.Il ruolo militare dell’insedia-mento sarebbe stato favoritodalla conformazione stessadell’isola, naturalmente pro-tetta, e dalla sua posizione do-

minante rispetto al bacino la-custre e alla via di collegamen-to terrestre fra Adige e Gar-da.È dunque ipotizzabile che

l’insediamento di Loppio - S.

Andrea abbia risposto all’esi-

genza di fortificare un punto

strategicamente importante

per il controllo del territorio in

un periodo, il VI secolo, carat-

terizzato da una forte instabi-

lità politica, e che possa esse-re stato presidiato militarmen-te fin dall’epoca teodoriciana,per poi passare, dopo la scon-fitta degli Ostrogoti e la ricon-quista bizantina dell’Italia,nelle mani dei nuovi invasori,

i Longobardi. Barbara Maurina

Conservatore per l’Archeologia

Museo Civico di Rovereto

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C’era una volta in Italia (e non solo)Alla XXI Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico

i misteri delle civiltà italiche, le novità della ricerca internazionale,i protagonisti dell’indagine sul campo, i grandi interventi in atto al Cairo

dalla viva voce dei massimi responsabili per le antichità egizie

n questi mesi del 2010 e neiprossimi del 2011 si celebra esi celebrerà in molti modil’Unità d’Italia. Non vogliamoentrare nell’acceso dibattito enei contrasti che queste cele-brazioni hanno aperto nel pa-ese. A noi sembra ci sia spazioper portare un tributo alla ri-cerca dei diversi elementi chenei secoli hanno contribuito acostruire una sorta d’identitànazionale tra le popolazioniche via via, hanno abitato e sisono insediate nelle varie re-gioni della penisola e delle isoleadiacenti. Intendiamo le cul-ture, i linguaggi, le religioni, imiti, le attività, le economie.Per questo motivo nella XXIedizione della Rassegna edanche nella prossima, augu-randoci che crescano ancoraspazio e risorse per la ricercae la conoscenza, abbiamo cer-cato e raccolto e cercheremoancora filmati, invitiamo e in-viteremo archeologi e storiciche ci diano conto della storiadei popoli che in epoca storicahanno vissuto nei territori diquella che oggi chiamiamo Ita-lia. Liguri, Veneti, Reti, Etru-schi, Umbri, Latini, Volsci,Sanniti, Bruzi, Messapi, Sicu-li, Sicani, Elimi, Sardi e altriancora. Pensiamo che nel no-stro passato ci sia una grandericchezza, non vorremmo spre-carla per miseri e contingenticalcoli utilitaristici ma altri-menti consegnarla al giudizioe alla conoscenza di un pub-blico, il più vasto possibile, econcorrere al progredire della

cultura e del nostro consessocivile. Accanto a questo per-corso maggiore si svolge co-munque il messaggio dell’ar-cheologia di altri luoghi e pa-esi con le novità della ricercae delle scoperte internaziona-li. Ma non solo. Il cinema, que-sto cinema dedicato all’osser-vazione e all’analisi, ci propo-ne anche angoli particolaridella vita più remota e più re-cente dell’uomo che proponia-mo in una sezione speciale:archeologia e società!

Nel piccolo scrigno di questolibretto programma precedu-to dall’immagine dei vigorosilineamenti del bronzetto del Vsec. a. C., raffigurante un pu-gile (gentile concessione dellaSoprintendenza per i Beni Ar-chivistici e Archeologici dellaprovincia Autonoma di Trento)brillano autentici e preziosigioielli della documentazionestorico-archeologica. Decine difilmati realizzati da Soprinten-denze, Musei, Associazioni,Case di produzione private checerto non hanno alle spalle ilricco supporto di mezzi finan-ziari e tecnologici delle produ-zioni internazionali ma la for-te motivazione di attestare lapeculiarità e ricchezza di unadelle principali, ma purtroppomisconosciute, risorse del ter-ritorio Italiano: l’ambiente nonsolo nella sua dimensione na-turalistica ma anche in quella

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storica, artistica,monumentale earcheologica. Gliesempi qualifica-ti e di buona qua-lità si moltiplica-no in questo pro-gramma e coin-volgono tutto ilterritorio italianodalla Val d’Aosta(Il Criptoportico

forense di Ao-

sta*, Il complesso

monumentale di

Sant’Orso) alla Si-cilia (Ortygia, Una

provincia da ama-

re, Le mura di

Akragas, La nave gre-

ca arcaica di Gela, Tra

luce e tenebre, Le Ca-

tacombe tra gli Iblei e

Malta, Asklepeion,

L’eremo di Santa Fe-

bronia. I luoghi, il cul-

to, la memoria), dal Friuli (La

sfinge, il principe e gli dei.

Arte delle gemme in Aquileia

romana) alla Campania (Par-

tenope nascosta. I sotterranei

di Napoli, Docucartoon: la

Campania preistorica, Docu-cartoon: Cuma il tesoro ritro-

vato, Le Ciampate del Diavo-

lo, Docucartoon : il mito delle

sirene, Gli scavi archeologici

nell’abitato antico di Cuma.),dal Trentino (Trento ieri oggi

e domani) alla Calabria(L’amore riscoperto) e alla Sar-degna (La civiltà nuragica),dalla Lombardia (Mediola-

num. Viaggio nella memoria

della città antica, Nel simbolo

della Dea Uccello, Camuni)alla Toscana (La Minerva di

Arezzo, Gli Elgin Marble e

l’Accademia di Firenze, Buf-

faldino alla scoperta di San

Gimignano, Il messaggio del-

l’ultima città etrusca, L’età del

bronzo sul Monte Cetona. Sce-

ne di vita, Museo Civico Ar-

cheologico delle Acque di

Chianciano Terme) dalle Mar-che (Una terra senza tempo.

Marche Archeologiche) al La-zio (Cerveteri e la sua Necro-

poli Etrusca, Viaggio nell’An-

tica Roma, Come Nerone sal-

vò Roma, Le 12 fatiche di Er-

cole. Santuario di Ercole vin-

citore a Tivoli). Infine, pur nonessendo più territori italiani, laCorsica e la Slovenia ci tra-smettono antiche testimonian-ze di presenze e culture forte-mente legate alla storia deipopoli italici (Le cattedrali del

deserto. La Corsica nel Medio-

evo, La pianura di Starigrad.

Patrimonio culturale dell’uma-

nità, L’antica Bled, Il castello

di Bled).

Quest’ampio panorama distorie e immagini “italiche”si avvale della conoscenzaed esperienza di alcuni pro-tagonisti della ricerca ar-cheologica per offrire alpubblico l’occasione di ap-profondimento e curiositàattraverso conversazioni–intervista e quindi, per este-so, con Adriano La Reginagià Soprintendente ai BeniArcheologici di Roma su“Latini e Sabelli: la conce-

zione politica del nome Ita-

lia”, con Franco Marzatico,Archeologo e direttore delCastello del Buonconsiglio di

Trento su “Predatrici e pri-

ve di mezzi? Le popolazioni

alpine fra Celti ed Etru-

schi”, con Alfonso Stigliz,Archeologo e direttore delMuseo Civico di San VeroMilis (Oristano), su “Sardi

in contrappunto. Le identi-

tà plurali della Sardegna

Antica”, con FrancescoD’Andria, Direttore dellaScuola di specializzazionein archeologia dell’Universi-tà di Lecce su “Gli antichi

italiani del Sud-Est” e conFrancesca Spatafora già Di-rettore della Sezione Ar-cheologica della Soprinten-denza ai Beni Culturali eAmbientali di Palermo su“Sicani, Siculi, Elimi e le

colonizzazioni della Sicilia”.

Ma accanto all’arazzo dei pa-esaggi e della storia italianaentra prepotentemente la va-stità dell’archeologia interna-zionale con le sue varie novi-tà. Le tante storie del mondosono quasi impossibili da rac-contare se non gradualmentee in tante ariose finestre.Alcuni esempi: gli antichissimimonasteri di pietra d’Armenia(Pietre sacre d’Armenia - Ita-lia 2009), la montagna-fortez-za di Sigiriya e il tempio rupe-stre di Dambulla nello SriLanka (Sigiriya-La dimora del

Re Dio e Dambulla. Il tempio

d’oro delle grotte - Sri Lanka2009), le grotte dipinte degliscomparsi indiani Alakaluf,nomadi del mare, in Patagonia(Il mistero della balena - Fran-cia 2009), la Grande via sacradegli Inca che serpeggia fino

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ad altezze impossibili per ol-tre 6.000 chilometri lungo lacordigliera andina (Qhapaq

Nan. Alla ricerca della gran-

de Via degli Inca – Francia2008), la vicenda umana diuna delle popolazioni africane,pastori nomadi vissuti lontanidal progresso con le loro tra-dizioni, usi e costumi (I Pokot-

un popolo della savana – Ita-lia 2008) archetipo di un’enor-me catastrofe ecologica, la di-struzione del patrimonio di sta-tue dell’isola di Pasqua (Isola

di Pasqua, ritorno al passato -Belgio 2010), le prime rotte dinavigazione e le tecniche dicostruzioni delle navi nell’etàdel bronzo in un interessantedocumentario ricco di ricostru-zioni digitali (I costruttori di

navi. I Micenei – Italia 2010),il mistero del popolamento del-le isole della Polinesia (L’enig-

ma dell’odissea polinesiana –Francia 2010), trent’anni discavi in Medio Oriente di unarcheologo originale, PadreMichele Piccirillo (Tessere di

pace in Medio Oriente – Italia2009).

Giuseppe Orefici ritorna aRovereto da protagonistascientifico nel nuovissimofilm della TBS Vision Giap-ponese (Una fanciulla sacer-

dotessa a Cahuachi – Giap-pone 2010 ) e di persona conla conversazione-intervista“Risultati dell’ultimo inter-

vento del progetto Nazca

1982-2011 nel centro ceri-

moniale di Cahuachi”, cosìcome i fratelli Alfredo e An-gelo Castiglioni con ben duefilm di cui uno avvolge consenso di stupore per l’origi-nalità del contenuto (I poz-

zi cantanti dell’Etiopia –Italia 2009). Per una storiaavventurosa come quella deifratelli Castiglioni dedicata

ne artistica (Il tempo di Thot -Italia, Visita alla pittura anti-

ca. Nel laboratorio di Pierre

Antinucci - Francia, La scan-

sione laser 3D nel cretto di Gi-

bellina di Burri - Italia, Enig-

ma -Inghilterra, Piccole e cu-

riose storie fiorentine - Italia,Nascosti nel deserto - Germa-nia); non può mancare l’antro-pologia, che attraverso diver-sissimi e variopinti racconti divita di donne racconta e de-scrive luoghi e storie lontanis-sime tra loro (Venezia–una

donna – Germania, Il segreto

di Adeeb – Italia) o tramitealtri espedienti dipinge dram-mi moderni (Palinsesti dal car-

cere – Italia, Febbre dell’oro -

alla ricerca non poteva man-care un momento di conver-sazione: “Tra avventura e ri-

cerca: una vita per l’arche-

ologia“.

Frequentemente il linguaggiodell’archeologia si mescola conquelli dell’antropologia, del-l’arte, della storia, della me-moria, della scienza e dellapoesia e letteratura, della so-ciologia e della politica e mol-to spesso il cinema mescolaquesti linguaggi e li rende in-distinguibili l’uno dall’altro.Abbiamo raccolto questi filmin una Sezione speciale Arche-

ologia e Società e li proponia-mo al pubblico nella loro ver-sione originale in varielingue.I contenuti sono estre-mamente interessantie ne voglio citare qual-cuno evidenziando ge-nericamente alcuniaspetti, alcuni percor-si delle loro storie: lamemoria e la ricercad’identità sono preoc-cupazione di popolazioni ame-ricane del Perù, dell’Ontario,del Quebec e della Bosnia Er-zegovina (Rapayan - Canada,Tramonto di una terra - Cana-da, Scritto nella terra: la sto-

ria di Davisville - Canada, Una

metropoli del neolitico - BosniaErzegovina); l’arte, la lettera-tura e la poesia entrano pre-potentemente nella comunica-zione cinematografica e il filmdiventa a sua volta espressio-

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Un viaggio di due milioni di anni. E’

quello proposto dal film Les Premiers

Européens – I Primi Europei (104’),

che verrà presentato in prima visione

assoluta per l’Italia nel corso della

serata finale della Rassegna, sabato

9 ottobre con inizio alle ore 21, sem-

pre all’Auditorium Melotti. Prodotto dall’Istituto Nazionale per

l’Audiovisivo di Parigi, il film si avvale delle più recenti ricer-

che scientifiche per ricostruire attraverso un’originale espe-

rienza visiva le tappe culturali, artistiche e tecniche che a par-

tire dalla preistoria hanno dato origine alla nostra identità eu-

ropea.

Sarà possibile discuterne assieme all’autore, il regista Axel Cle-

venot, presente alla serata. In programma inoltre la cerimonia

di assegnazione del Premio “Città di Rovereto-Archeologia

Viva”, attribuito dal pubblico della Rassegna, e la proiezione

del film premiato.

Oltre che nello specifico libretto inviato a domicilio o disponi-

bile alla biglietteria del Museo Civico di Rovereto e nelle sedi

delle proiezioni, il programma dettagliato della XXI Rassegna

Internazionale del Cinema Archeologico è consultabile tra gli

Eventi in homepage nel sito web del Museo Civico di Rovereto

(www.museocivico.rovereto.tn.it).

Anche Sperimentarea.tv, la web tv del Museo Civico di Rovere-

to, e il suo canale tematico Archeologiaviva.tv, seguiranno la

XXI Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico: in pa-

linsesto approfondimenti, videointerviste agli ospiti, nuovi film

e tante altre esclusive da seguire giorno dopo giorno.

www.sperimentarea.tv www.archeologiaviva.tv

Kosovo) o infine raccoglie lemultiformi storie del lavoro edell’artigianato (Archeologi.

Scavatori di storie – Francia,Il peso dell’Uomo - Italia, Sco-

pello dalla Cetaria alla Tonna-

ra – Italia); l’archeologia e lageofisica mettono in risalto lasinergia e collaborazione neivari aspetti della ricerca scien-tifica (Spedizione nell’inferno

più infuocato. Verso la culla

dell’umanità – Germania).Le opere cinematografichesbarcate alla Rassegna sonomolte di più, ma non abbiamovoluto impedirne la proiezionenonostante la mancanza dispazio e di tempo e quindi sonostate inserite nella rassegnaLast But Not Least e sarannoviste nelle settimane successi-ve alla manifestazione nel-l’Auditorium del Museo Civicodi Rovereto.In tutto più di 130 film per 24

nazioni (Italia, Francia, Ma-cedonia, Germania, Sri Lanka,Egitto, Bulgaria , Turchia,Malta, Belgio, Slovenia, Alba-nia, Spagna, Stati Uniti, Ca-nada , Iran, Giappone, Koso-vo, Namibia, Bosnia Erzego-

vina, Gran Bretagna, Norve-gia, Grecia e Cipro).

Non bastasse, il programmadella Rassegna 2010 preve-de un’ulteriore esclusiva: lapluriennale collaborazionecon il Consiglio Superioredelle Antichità egizie dellaRepubblica Araba d’Egittoci concede infatti il privile-gio di mostrare al grandepubblico, con la presenzadei più importanti esponen-ti del citato Consiglio, le pri-me immagini del gigantescolavoro di recupero dei terri-tori, dei monumenti e deitempli di una delle zone ar-

cheologiche più note e im-portanti al mondo, quella diLuxor.

Presentato da pochi mesi neiprincipali canali televisivi eu-ropei, non poteva mancare in-fine a conclusione della Ras-segna e indirettamente a sol-lecitarne la presenza sui cana-li televisivi italiani, il bellissi-mo film sul popolamento euro-peo e quindi sulla Preistoria eStoria dell’Uomo in Europa I

primi Europei (Francia 2010.)

Dario Di BlasiConservatore onorario delMuseo Civico di Rovereto

e Curatore della Rassegna

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Straordinarie esclusivedall’Antico Egitto

elle profondità oscure dell’an-tica piramide di Zoser, tra lemeraviglie archeologiche diTebe Ovest, in avanscopertanell’area dei giganteschi la-vori di recupero a Luxor: stra-ordinarie anteprime alla 21ªRassegna Internazionale delCinema Archeologico, graziealla pluriennale collaborazio-ne con il Consiglio Superioredelle Antichità Egizie dellaRepubblica Araba d’Egitto.La piramide di Zoser (o Djo-ser o ancora Gioser), faraonedella Terza Dinastia, è la piùantica piramide finora scoper-ta, nonché una delle più par-ticolari. La sua particolareconformazione a gradoni, subase rettangolare, la differen-

zia dalle celebri piramidi diGiza e testimonia le strabi-lianti capacità architettonicheche sono state proprie del po-

polo egiziano, evidentemente fin dalleorigini di questa civiltà. Progetto del ce-lebre Imhotep, architetto, scultore e me-dico considerato un precursore di que-ste scienze ed addirittura divinizzato daisuoi successori, la piramide a gradoni furealizzata per ospitare la sepoltura del fa-raone Zoser, che si dice fosse invidiosodella maestosità dei templi sumeri. Si-tuata nella necropoli di Saqqara, pochichilometri a sud del Cairo, rappresentada sempre uno dei più eccezionali ritro-vamenti relativi alla storia dell’anticoEgitto. A lungo rimasta inesplorata, lapiramide di Zoser si appresta a svelare isuoi più nascosti segreti: nel corso della21ª Rassegna Internazionale del CinemaArcheologico, alla presenza di alcuni

esponenti dello stesso Consiglio Superio-re delle Antichità Egizie, saranno infattimostrate le prime immagini delle ricer-che che si stanno svolgendo nella sotto-stante mastaba. La Rassegna ha al con-tempo ottenuto il privilegio di poter mo-strare un’anteprima del gigantesco la-

N voro di recupero condotto dal-l’egittologo Zahi Hawass e dalsuo staff nell’area di Luxor,una delle zone archeologichepiù note e importanti al mon-do. Nel corso dello stesso in-contro saranno inoltre mostra-ti i primi scatti relativi ai re-centi lavori nell’area archeo-logica di Tebe Ovest, dove sitrovano alcune delle meravi-glie dell’Antico Egitto come iltempio a terrazze della reginaHatshepsut, il Ramesseum diRamesse II, i due Colossi diMemnon. I lavori stanno da unlato riportando alla luce la ne-cropoli, dall’altro puntano a

realizzare un’area “protetta”dove gli antichi monumentisiano maggiormente tutelatidai danni eventualmente cau-sati dall’inquinamento e daltraffico. Sabato 9 ottobre, ore17.30, Auditorium Melotti.

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Le opere di Luigi Scarpa Crocea Palazzo Alberti

Esposte in occasione della giornata di studioche Museo Civico e Fondazione Querini Stampalia organizzano ogni anno

ad approfondimento della pittura veneziana degli anni Venti-Trenta.

a ormai un decennio il MuseoCivico di Rovereto - che nelproprio patrimonio conservadiverse testimonianze d’arteveneta - è parte attiva delprogetto “Donazione EugenioDa Venezia”, nato nel 1990per iniziativa della Fondazio-ne Querini Stampalia con loscopo di valorizzare il fondod’arte donatole appunto dalpittore Eugenio Da Venezia edi promuovere così la cono-scenza dell’arte figurativa ve-neziana della prima metà delNovecento.Tra i protagonisti della vitaartistica nella città lagunarefin dal primo dopoguerra, Eu-genio Da Venezia (1900-1992)ha voluto infatti sostenere lagenerazione di artisti concitta-dini che operò negli anni Ven-ti-Trenta donando nel 1989alla Fondazione un nutrito nu-mero di opere e un fondo de-stinato a un progetto di risco-perta della pittura venezianadi tale periodo.Con impegno subito condivisodal Museo Civico di Rovereto,la Fondazione rispetta dun-que le volontà dell’artista: acadenza annuale, nel mese dinovembre, ricorrono le gior-nate di studio, le pubblicazio-ni, le mostre.Al progetto si sono associati nelcorso degli anni Università Ca’Foscari, Comune di Venezia eComune di Rovereto, Universi-tà di Padova e Archivio Stori-co delle Arti Contemporanee

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nede La Biennale di Venezia.Quest’anno sarà ancora unavolta Rovereto a ospitare l’ap-puntamento della giornata di

studio, che vedrà studiosi e sto-rici dell’arte raccolti a Palaz-zo Alberti il prossimo 26 no-vembre con il coordinamentodi Giuseppina Dal Canton, do-cente di arte contemporaneapresso l’Università di Padova,profonda conoscitrice dellaproduzione artistica del Nove-cento. Come ormai consuetu-dine, l’incontro sarà anche oc-casione per presentare il“Quaderno” degli interventidell’edizione precedente, rac-colti in una collana editorialedi atti a cura di GiuseppinaDal Canton e Babet Trevisan.Inizialmente costituita da ven-ticinque dipinti dello stessoEugenio Da Venezia e da cin-que di altri pittori, la Donazio-ne si è con il tempo accresciu-ta, grazie alla generosità de-gli eredi Da Venezia e di diver-si collezionisti, di altre cin-quantasei unità fra dipinti, di-segni, acquerelli e blocchinote. A maggio scorso il fondo“Da Venezia” si è arricchito diulteriori tre dipinti dell’artistaLuigi Scarpa Croce: Ritratto

della moglie, olio su tela 32x27(1923), Autoritratto, olio sutela 50x40 (1940), Il figlio

Paolo, olio su tela 35x28(1945).La giornata di studio daràquindi modo di conoscere me-glio anche la vita e la produ-zione artistica di Scarpa Cro-ce, a cui sarà dedicato in spe-cifico il contributo scientificodi Paola Pizzamano, curatri-ce della raccolta d’arte delMuseo Civico di Rovereto. Nelcontempo, le tre opere verran-no esposte a Palazzo Albertiinsieme ad altri dipinti dellostesso artista di proprietà delMuseo Civico. Eug

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Eugenio Da Venezia (1900-1992) si forma presso l’Istituto d’Ar-

te dei Carmini di Venezia. Nel 1921 frequenta per breve tempo i

corsi di Ettore Tito all’Accademia di Belle Arti. A questo perio-

do risale una serie di studi anatomici eseguiti da De Venezia,

con Marco Novati, presso la sala di anatomia dell’Ospedale Ci-

vile di Venezia.

La Fondazione dell’Opera Bevilacqua La Masa gli concede uno

studio, dove con gli amici-colleghi (Carlo Dalla Zorza, Fioravan-

te Seibezzi, Marco Novati, Aldo Bergamini, Mario Varagnolo,

Juti Ravenna, Neno Mori e Luigi Scarpa Croce) forma il gruppo

“dei pittori di Palazzo Carminati”. Tale gruppo propone una pit-

tura di ascendenza post-impressionista, eseguita en plein air, a

contatto diretto con la natura e sull’esempio dei primi esposito-

ri di Ca’ Pesaro.

Da Venezia espone dal 1925 al 1950 alle mostre annuali della

Bevilacqua La Masa. Partecipa inoltre alle principali esposizio-

ni del periodo. Intraprende anche l’attività di cartonista per

mosaici.

Nel 1932 è ammesso alla Biennale. Al 1934 risale l’incontro con

Pierre Bonnard alla Biennale di Venezia, che gli fornirà nuovi

stimoli. Grazie all’incontro con il Duc de Trévise soggiorna fre-

quentemente a Parigi, dal 1935 al 1938, dove ha modo di esporre

le proprie opere.

Alla Biennale del 1937 partecipa con cinque dipinti e ottiene

vari riconoscimenti con la sua pittura leggera, fondata essen-

zialmente sul colore steso in modo libero. Il massimo riconosci-

mento lo raggiunge nel 1940 con la sala personale alla XXII

Biennale. Dal 1941 insegna all’Istituto d’Arte e poi dal 1947 al-

l’Accademia di Belle Arti.

Nel 1954 vince il primo premio per la realizzazione della decora-

zione in mosaico per il Palazzo dei Lavori Pubblici di Genova.

Muore a Venezia, nel 1992.

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Un giorno da geologo,da astronauta o tra dinosauri e robot

Tante le attività proposte dalla sezione didattica del Museo Civicoanche per l’anno scolastico 2010-2011

vventure nei panni di geologo,di archeologo, di antico am-manuense; incontri a tu per tucon dinosauri e robot; un in-vito a pranzo nel Neolitico, poidue passi tra stelle e pianeti,oppure tra i profumi dellepiante officinali…Questo e molto altro tra le at-tività didattiche proposte dalMuseo Civico di Rovereto an-che per l’anno scolastico 2010-2011. Iniziative elaborate daricercatori ed educatori dellostaff didattico su misura perbambini e ragazzi delle varieetà, dalla scuola dell’infanziaalle superiori e oltre. Visiteguidate, escursioni, pernotta-menti sul Monte Zugna perfruire dell’osservatorio e dellesue attrezzature. Laboratori digenetica e di animazione, di di-segno naturalistico e di arche-ologia sperimentale; e ancorarobotica, biologia, botanica,zoologia, paleontologia.

Tutte esperienze che i ragazzipotranno vivere assieme allostaff del Museo Civico. Avven-ture che avranno luogo nei la-boratori museali come alla ‘cit-tadella della scienza’ di Spe-rimentarea, tra i robot delLego Education Centre oppu-re sotto la cupola del Planeta-rio museale, nelle sale di Pa-lazzo Alberti o all’osservatorioastronomico, ma anche in vi-sita alla Villa Romana di Ise-

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ra, tra le mura di Castel Cor-no, lungo le piste dei dinosau-ri, nei giardini botanici gestitidal Museo o percorrendo altriitinerari naturalistici e storico-artistici sul territorio, fino aculminare con la proposta ditre giorni tutti da sperimenta-re a Maso San Giuseppe, tra iboschi e i torrenti in localitàGeroli di Terragnolo. Senza dimenticare natural-mente iniziative speciali per ipiù piccoli delle scuole dell’in-fanzia e di prima elementare.Il libretto che raccoglie tuttele proposte è consultabile an-che on line, sul sito web muse-ale (www.museocivico.rovere-to.tn.it/didattica), dove sono adisposizione inoltre i modulidi prenotazione e di eventualedisdetta dell’attività.Il Museo Civico di Rovereto sipropone come luogo da vive-re, come centro di incontro,confronto, esposizione, relazio-ni. È un progetto culturale. Ladidattica e la formazione sonoda sempre il cuore di questoprogetto.La scienza è a portata dimano. Basta arrivare all’in-gresso del Museo per poter vi-vere un’esperienza che si arti-cola in laboratorio e sul terri-torio.

Torna in funzione anchela segheria veneziana

Poco distante da Maso S.Giuseppe, in località Geroli diTerragnolo, sta tornando in attività una segheria vene-ziana del Settecento, ristrutturata con l’intento di valo-rizzare l’identità culturale locale e il patrimonio storicodel territorio. Oltre alla messa in funzione della seghe-ria, con il recupero della ruota ad acqua e la conseguen-te segatura del legno, è previsto l’arredo di un percorsomuseale (250 mq) e di una foresteria da cinque stanze.Puntando a valorizzare la struttura a livello didattico, ilMuseo Civico intende invitare gli istituti scolastici laga-rini a conoscere questa antica e caratteristica realtà.

Partecipare è semplice

Le attività didattiche sono intese per gruppi di minimo15 – massimo 25 studenti, salvo diversi accordi con glioperatori. La prenotazione viene effettuata telefonica-mente al centro prenotazioni allo 0464/452888, dal lune-dì al venerdì con orario 9-12 e 15-17.Oltre ai laboratori proposti, sono possibili attività perso-nalizzate di mezza giornata o di una giornata. Le attivitàsi possono progettare con gli operatori del Museo Civiconel rispetto delle esigenze e dei percorsi didattici studia-ti dagli insegnanti. Per contattare gli esperti dei vari set-tori o per prenotare una consulenza didattica è possibilechiamare lo 0464/452800 oppure inviare una mail [email protected].

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Autorizzazione Tribunale

di Rovereto

n. 114 del 12.04.1985

Stampa (settembreo 2010):

Tipoffset Moschini

Rovereto - via G. Tartarotti, 62

Stampato

su carta riciclata

al 100%

Direttore responsabile:

Franco Finotti

Condirettore:

Claudia Beretta

Redazione:

Claudia Beretta

Cristiana Martinelli

Eleonora Zen

Hanno collaborato

a questo numero:

Dario Di Blasi

Barbara Maurina

Francesca Maffei

Paola Pizzamano

Chiara Simoncelli

Segreteria:

MUSEO CIVICO DI ROVERETO

I-38068 Rovereto (TN)

Borgo S. Caterina, 41

Tel. +39 0464 452800

Fax +39 0464 439487

[email protected]

www.museocivico.rovereto.tn.it

www.sperimentarea.tv

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