Foglio PD di Assago, marzo 2012

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circoloAssago di il foglio di dialogo aperto con i cittadini Dove vogliamo andare? Qualcuno sa realmente rispon- dere, in questo periodo stori- co? Ecco, questo è il problema: non abbiamo ancora metabo- lizzato quello che stiamo vivendo, per cui non abbiamo ancora un'idea di dove vor- remmo andare. Cerchiamo quindi di storicizzare per quanto possibile questa fase di cambiamento. Dagli anni '80 si è assistito ad una forte deregolamentazione del- l'economia e a una legittimazione dell'arricchimento individuale; questo si è verificato principal- mente poiché il sistema, che si basava su un’economia di tipo sociale, fece una drastica virata per rimuovere i principali ostacoli che, si pensava, stavano causando la decadenza del mondo occiden- tale. Da qui, la nascita dei gran- di governi mondiali di destra (Thatcher, Reagan tra tutti) che hanno cambiato fortemente la rotta, orientandola verso un pen- siero liberista e conservatore, con- vincendo i cittadini che la “libertà di spesa”, ossia l'arricchimento personale, potesse essere assunto come valore che più di ogni altro esprimesse la libertà e anche la crescita economica degli stati occi- dentali. Grossi deficit di sociali- smo sono stati quindi innescati nel mondo occidentale. Questo sistema ha contribuito a creare l'illusione di poter raggiun- gere livelli di libertà che le leggi di protezione sociale non avrebbero mai permesso. La popolazione, anche appartenente alle fasce più deboli ha finito per drogarsi di questo assenzio accettando il depauperamento dei diritti acquisiti, a fronte dell'ottenimen- to di questo tipo di libertà. Una libertà fondata sullo sviluppo delle capacità individuali che ha portato a uno stato di perenne conflitto tra le persone e di allargamento della forbice sociale dato lo stato di par- tenza ineguale. Circa trent'anni sono passati, durante i quali i popoli occidentali si sono imbevuti di beni effimeri, di apparente benessere fatto di luci, spettacoli, consumi e felicità ad ogni costo, accesso a credito facile e spostamento in avanti dei problemi. Tutto questo ha anche provocato un rigetto dell’idea di un possibile ritorno alla povertà. Il sistema ha retto, nonostante qual- che scossone, grazie a un'econo- mia in forte espansione e a una globalizzazione rafforzata da una cultura esasperata dell'immagine: queste due variabili hanno coperto in occidente con uno strato di “insano pudore” i malesseri sociali, bollandoli come ingiustificati a fronte dei (falsi) mezzi a disposizione per raggiungere la promessa libertà. Inevitabilmente però, come la sto- ria inesorabilmente rivela, questo ciclo è arrivato al capolinea, sta implodendo, incapace di con- frontarsi con le economie emer- genti e altrettanto incapace di rimediare alle proprie falle. Oggi il mondo occidentale si trova all'en- nesimo bivio epocale: persistere con questo tipo di sistema econo- mico, cercando il più possibile di conservare quello che c'è, al costo di eliminare i rami secchi che pure hanno contribuito ad alimentare le varie bolle speculative, oppure avere il coraggio di cambiare rotta e cercare una via diversa per ristabilire un equilibrio quantomeno accettabile? Personalmente credo che sia finita l'epoca del mito della libertà di spesa ad ogni costo, questa ideo- logia ha portato a un livello di diseguaglianza sociale inaccettabi- le tra gli stati e all'interno degli stati stessi. Non è corretto pensare di poter continuare a speculare sulle popolazioni piagate dalla crisi soprattutto se esse hanno pagato a caro prezzo l'estremizza- zione di questa ideologia attuata dai propri governanti. Questa rivo- luzione di pensiero però può esse- re attuata solo partendo dal basso, in quanto attualmente i grandi stati, terrorizzati dagli effetti di un eventuale cambiamento radicale, hanno iniziato ad agire in maniera miope, estremizzando la propria protezione senza capire che in questo modo non potranno far altro che contribuire all'implosio- ne del sistema al collasso. Io credo che dovremmo prende- re il coraggio a due mani, rischiare e cambiare il sistema volgendolo verso un obiettivo di economia sociale più equa e responsabile. Dovremmo capire che la vera libertà non è data dalla capacità di spesa individuale bensì dal rispetto della dignità umana e dall'aiuto reciproco, perché se i più deboli stanno meglio anche i più forti staranno meglio. Con dei piccoli gesti, ognuno di noi può dare un segnale in questo senso, a partire da un atteggia- mento di spesa più responsabi- le, fino ad arrivare a uno sforzo verso il ritorno a uno stile di vita più umano e rispettoso degli altri, ben consapevoli che assumere questo tipo di comportamento vuol dire essere lungimiranti e avere rispetto in primis per se stessi. Simona Piccolo coordinatrice Circolo PD Assago www.pdassago.it OCCIDENTE MALATO 2* Politica: La Lega? fa il danno e se ne frega... 3* Assago: Troppi fatti strani in Comune... 4* Società: Festa della Donna N° 8 - Marzo 2012 Per un progetto di città vivibile e moderna comunicate con noi, approfondite gli argomenti visitando il nostro sito Editoriale 4 Crediamo che si debba fare uno sforzo anche economico, oltre che dialettico e culturale, per contribuire al rafforzamento del nostro Partito. Certo, negli ultimi tempi i partiti in generale non hanno goduto di buona fama e molti elettori delusi si stanno disaffezionando alla politica, ma occorre sempre ricordare che non esiste alternativa democratica alla pratica politica seguita e controllata dal basso, nella libertà e nella partecipazione. Ne sanno qualcosa i popoli oppressi del mondo, e ne stiamo vedendo le tragiche conseguenze recentemente. Il PD è aperto alla discussione, al dibattito e alla partecipazione, guarda ai bisogni della gente comune e vuole far crescere il paese nell’equità dei diritti e nella giusta condivisione dei doveri civili. Invitiamo quindi tutti a contribuire, con la partecipazione e la sottoscrizione! Ad Assago le iniziative del Circolo sono tante, e anche belle a detta di qualcuno, ma le finanze sono purtroppo sempre scarse, possiamo contare solo sulla nostra iniziativa e sulle nostre tasche! Più iscritti ci sono, più attività possono essere svolte, più forte sarà la nostra voce! Festa della Donna 2012 a cura del Comitato: “DonnediAssago” 9 - 16 - 24 marzo abbiamo il piacere di invitarvi alla quarta edizione della Festa della Donna che si terrà presso la Sala Castello del Centro Civico di Assago tre giorni di un coinvolgente programma con proiezioni dei film “Donne e dintorni” e “We want sex”, dibattiti, l’iniziativa “Talenti in Mostra” e presentazione programma “Scambio dei Saperi Femminili”. E il giorno 24 una serata finale con buffet e festefggiamenti Campagna Tesseramento 2012

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circoloAssagodiil

foglio di dialogo aperto con i cittadini

Dove vogliamo andare?Qualcuno sa realmente rispon-dere, in questo periodo stori-co? Ecco, questo è il problema:non abbiamo ancora metabo-lizzato quello che stiamovivendo, per cui non abbiamoancora un'idea di dove vor-remmo andare. Cerchiamoquindi di storicizzare perquanto possibile questa fasedi cambiamento.Dagli anni '80 si è assistito ad unaforte deregolamentazione del-l'economia e a una legittimazionedell'arricchimento individuale;questo si è verificato principal-mente poiché il sistema, che sibasava su un’economia di tiposociale, fece una drastica virataper rimuovere i principali ostacoliche, si pensava, stavano causandola decadenza del mondo occiden-tale. Da qui, la nascita dei gran-di governi mondiali di destra(Thatcher, Reagan tra tutti) chehanno cambiato fortemente larotta, orientandola verso un pen-siero liberista e conservatore, con-vincendo i cittadini che la “libertàdi spesa”, ossia l'arricchimentopersonale, potesse essere assuntocome valore che più di ogni altroesprimesse la libertà e anche lacrescita economica degli stati occi-dentali. Grossi deficit di sociali-smo sono stati quindi innescatinel mondo occidentale.

Questo sistema ha contribuito acreare l'illusione di poter raggiun-gere livelli di libertà che le leggi diprotezione sociale non avrebberomai permesso. La popolazione,anche appartenente alle fascepiù deboli ha finito per drogarsidi questo assenzio accettando ildepauperamento dei dirittiacquisiti, a fronte dell'ottenimen-to di questo tipo di libertà. Unalibertà fondata sullo sviluppo dellecapacità individuali che ha portatoa uno stato di perenne conflitto trale persone e di allargamento della

forbice sociale dato lo stato di par-tenza ineguale.Circa trent'anni sono passati,durante i quali i popoli occidentalisi sono imbevuti di beni effimeri,di apparente benessere fatto diluci, spettacoli, consumi e felicitàad ogni costo, accesso a creditofacile e spostamento in avanti deiproblemi. Tutto questo ha ancheprovocato un rigetto dell’idea diun possibile ritorno alla povertà. Ilsistema ha retto, nonostante qual-che scossone, grazie a un'econo-mia in forte espansione e a unaglobalizzazione rafforzata da unacultura esasperata dell'immagine:queste due variabili hannocoperto in occidente con unostrato di “insano pudore” imalesseri sociali, bollandolicome ingiustificati a fronte dei(falsi) mezzi a disposizione perraggiungere la promessa libertà.Inevitabilmente però, come la sto-ria inesorabilmente rivela, questociclo è arrivato al capolinea, staimplodendo, incapace di con-frontarsi con le economie emer-genti e altrettanto incapace dirimediare alle proprie falle. Oggi il

mondo occidentale si trova all'en-nesimo bivio epocale: persisterecon questo tipo di sistema econo-mico, cercando il più possibile diconservare quello che c'è, al costodi eliminare i rami secchi che purehanno contribuito ad alimentarele varie bolle speculative, oppureavere il coraggio di cambiarerotta e cercare una via diversaper ristabilire un equilibrioquantomeno accettabile?Personalmente credo che sia finital'epoca del mito della libertà dispesa ad ogni costo, questa ideo-logia ha portato a un livello didiseguaglianza sociale inaccettabi-le tra gli stati e all'interno deglistati stessi. Non è corretto pensaredi poter continuare a specularesulle popolazioni piagate dallacrisi soprattutto se esse hannopagato a caro prezzo l'estremizza-zione di questa ideologia attuatadai propri governanti. Questa rivo-luzione di pensiero però può esse-re attuata solo partendo dal basso,in quanto attualmente i grandistati, terrorizzati dagli effetti di uneventuale cambiamento radicale,hanno iniziato ad agire in maniera

miope, estremizzando la propriaprotezione senza capire che inquesto modo non potranno faraltro che contribuire all'implosio-ne del sistema al collasso. Io credo che dovremmo prende-re il coraggio a due mani,rischiare e cambiare il sistemavolgendolo verso un obiettivo dieconomia sociale più equa eresponsabile. Dovremmo capireche la vera libertà non è data dallacapacità di spesa individuale bensìdal rispetto della dignità umana edall'aiuto reciproco, perché se ipiù deboli stanno meglio anche ipiù forti staranno meglio. Con deipiccoli gesti, ognuno di noi puòdare un segnale in questosenso, a partire da un atteggia-mento di spesa più responsabi-le, fino ad arrivare a uno sforzoverso il ritorno a uno stile di vitapiù umano e rispettoso degli altri,ben consapevoli che assumerequesto tipo di comportamentovuol dire essere lungimiranti eavere rispetto in primis per sestessi.

Simona Piccolocoordinatrice Circolo PD Assago

www.pdassago.it

OCCIDENTEMALATO

2* Politica:La Lega? fa il dannoe se ne frega...3* Assago: Troppi fatti strani in Comune...4* Società: Festa della Donna

N° 8 - Marzo 2012Per un progetto di città vivibile e modernacomunicate con noi, approfondite gli argomentivisitando il nostro sito

Editoriale

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Crediamo che si debba fare uno sforzo anche economico, oltre che dialettico e culturale, per contribuire al rafforzamentodel nostro Partito.

Certo, negli ultimi tempi i partiti ingenerale non hanno goduto di buonafama e molti elettori delusi si stannodisaffezionando alla politica, maoccorre sempre ricordare che nonesiste alternativa democratica allapratica politica seguita e controllatadal basso, nella libertà e nella partecipazione. Ne sanno qualcosa i popoli oppressi del mondo, e ne stiamo vedendo le tragicheconseguenze recentemente.

Il PD è aperto alla discussione, aldibattito e alla partecipazione, guardaai bisogni della gente comune e vuolefar crescere il paese nell’equità deidiritti e nella giusta condivisione deidoveri civili. Invitiamo quindi tutti acontribuire, con la partecipazione e lasottoscrizione! Ad Assago le iniziativedel Circolo sono tante, e anche bellea detta di qualcuno, ma le finanzesono purtroppo sempre scarse, possiamo contare solo sulla nostrainiziativa e sulle nostre tasche! Più iscritti ci sono, più attività possono essere svolte, più forte sarà la nostra voce!

Festa della Donna 2012a cura del Comitato:

“DonnediAssago” 9 - 16 - 24 marzo

abbiamo il piacere di invitarvi alla quarta edizione della Festa della Donna che si terràpresso la Sala Castello del Centro Civico di Assago

tre giorni di un coinvolgente programma con proiezioni dei film “Donne e dintorni” e “We want sex”, dibattiti, l’iniziativa “Talenti in Mostra” e presentazione programma “Scambio dei Saperi Femminili”.

E il giorno 24 una serata finale con buffet e festefggiamenti

Campagna Tesseramento 2012

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Cari concittadini,recentemente, con articoli e lettere inviate a casa il SindacoMusella ha decantato i successi del 2011 e tracciato gli obiettividel 2012.Poiché ai gruppi consiliari di opposizione il Sindaco impedisce di comunicare attraverso i mezzidell’Amministrazione (Assago Web TV, sito internet),abbiamo chiesto ospitalità al giornalino del Partito Democraticoper potervi raccontare la nostra versione dei fatti.

Oramai dal 2008 la crisi finanziaria sta condizionando semprepiù la vita delle persone e imponendo scelte di politica economica sempre più rigide sia a livello nazionale che locale.L’Amministrazione Musella, in linea con i comportamenti dell’ex Governo nazionale, dopo proclami roboanti e spese inopportune (per esempio l’esagerato contributo straordinario di € 3 milioni per la metropolitana), intorno al mese di giugnoscopre che anche ad Assago è necessario stringere la cinghiaper rispettare il patto di stabilità e comincia a farlo nel modo più contraddittorio e duro. Ecco un elenco non esaustivo di questi provvedimenti:• bloccati i pagamenti ai fornitori dell’ente alcuni dei qualirischiano il fallimento.

• tagliati i servizi ed aumentate le rette e tariffe;• posticipato al 2012 il finanziamento dei progetti comunali perla scuola di Assago relativamente all’anno scolastico 2011-2012e saldati i debiti del 2010 solo a fine dicembre 2011 con grave pregiudizio per i bambini;

• aumentate la tassa smaltimento rifiuti (tarsu), la tassa occupazione suolo pubblico (tosap), le rette per nido, asilo e refezione scolastica;

• azzerati i finanziamenti alle associazioni e a i gruppi operantinel territorio con la conseguenza di una drastica riduzionedella offerta culturale , ricreativa e di aggregazione sociale, indispensabile per far vivere il territorio;

• venduto, o meglio svenduto, per 600.000,00 euro il diritto di godimento che il comune deteneva su ben 22 appartamenti che per una durata di tempo pari a 60 anni, come previstodalla convenzione stipulata dalla precedente amministrazioneRaimondo, dovevano essere destinati alle famiglie più bisognose;• venduti, o meglio svenduti, cespiti di proprietà quali capannoni e autorimesse;• costituita una società mista (51% comune e 49% privato)per la gestione della seconda farmacia assaghese, da realizzare al Carrefour (sede poco utile ai residenti).

Questa scelta viene contestata anche da un assessore e due consiglieri di maggioranza che anche per altri scelte non condivise lo abbandonano passando all’opposizione.L’elenco potrebbe continuare e sarebbe imbarazzante per la precaria maggioranza che, speriamo non per molto, governala nostra città.Tutti Voi ricorderete i proclami elettorali in materia di sicurezza.Il fallimento è acclarato dalla cronaca giornaliera; i furti negliappartamenti, le rapine verso gli operatori commerciali, gli scip-pi, i furti e danneggiamenti di auto si sono moltiplicati e denota-no, se mai ce ne fosse bisogno, la completa inadeguatezza degliamministratori assaghesi e la carenza di proposte risolutive inun ambito cosi importante per il benessere di una collettività.

Le scelte di bilancio di questa Amministrazione sono gravi esbagliate. Rinviare i pagamenti ed i rimborsi oltre a metterein grave difficoltà le famiglie e le imprese non risolve il problema alla radice in quanto pregiudica il bilancio dell’anno successivo con milioni di euro di residui passivi.Per rispettare formalmente il patto di stabilità sono stati messi inatto delle operazioni al limite dell’artifizio contabile.

Si cita per tutti il tentativo di acquisto da parte di una impresaedile di 3 cappelle cimiteriali, con il versamento di 514.000 euroil 30/12/2011. Poiché l’acquisto era irregolare il funzionario haannullato l’atto e restituito le somme. Ciò nonostante questisoldi sono stati conteggiati per il rispetto del patto di stabilità. Riteniamo che su questo debba intervenire la Corte dei Conti.

Rispettare il patto di stabilità è stato un obiettivo al quale ilGruppo Raimondo per Assago ha cercato di contribuirevotando con responsabilità alcune delibere.Non potremo però mai condividere ed avallare scelte ed operazioni che penalizzano fortemente i cittadini e le imprese,rinviano all’infinito i problemi di bilancio e non rispecchiano in pieno la regolarità contabile.

Il Gruppo consiliaredella Lista Civica Raimondo per Assago

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Ha messo il Paese in ginocchio e adesso si traveste da opposizionePadroni a casa nostra? ma va là!!!La Lega difende il territorio a parole, ma poi, nei fatti, ha votatoper la privatizzazione dell’acqua, a favore del nucleare e contri-buisce attivamente alla cementificazione delle nostre campagne Lega “poltrona”la Lega protesta contro “Roma ladrona” ma metà dei suoi par-lamentari ha doppi e tripli incarichi in società pubbliche o entilocali ; 15 onorevoli leghisti presentano ricorso contro la riduzio-ne dei vitalizi dei parlamentari decisa dal governo Monti, senzaparlare di parenti e amici che sono stati messi a ricoprire incari-chi pubblici profumatamente retribuiti.Lega di lotta e di (sotto) governoLa Lega propone la lotta agli sprechi dei soldi pubblici ma nonvuole eliminare le provincie , e nel periodo di governo ha apertosurreali sedi di ministeri al nord, ha votato per l’aumento dei par-lamentari, e ha tolto il tetto agli stipendi dei manager pubblici.“Duri e puri”? Si, ciao!La Lega difende a parole la legalità e l’etica in politica ma havotato 37 “leggi ad personam” per salvare Berlusconi dai proces-si, si vanta di combattere la mafia ma salva dai tribunaliCosentino, Dell’Utri e altri personaggi in odore di criminalità; orasi oppone al decreto svuota carceri e propone la responsabilitàcivile per i giudici ma fino a ieri ha approvato indulti, scudi fiscalie condoni.

Federalismo: chi l’ha visto?La lega promette il federalismo ma quando era al governo hatagliato i soldi ai Comuni, ha aumentato le tasse statali e ha toltol’ICI (alle case dei ricchi), l’unica vera tassa “federalista” che c’era.Sicurezza: forte con i deboli, debole con i fortiLa lega quando era al governo ha votato leggi che lasciavano libe-ri i criminali solo per salvare Berlusconi; ha ridotto i fondi alleforze dell’ordine, ha inventato le “ ronde padane”, e ha creato unclima di insicurezza e di paura senza risolvere nessun problema.Immigrazione: poi chi ci mandiamoa raccoglierei pomodori? il “Trota”?La lega non vuole immigrati ignorando che le “fabbrichette” delnord-est , così come le nostre aziende agricole, si reggono sullavoro degli immigrati e i nostri anziani sono accuditi da centina-ia di migliaia di badanti extracomunitarie ; per questo al nord urla“mandiamoli a casa” ma negli anni di governo ha approvato700.000 nuovi ingressi di stranieri e ha sanato 1 milione di “irre-golari” (di cui 300.000 badanti)

Il PD vuole dare un futuro agli italiani. Il PD vuole ricostruire l’Italia;una, bella, indivisibile.

La lega? Fa il dannoe se ne frega

Risposte surrealiL’amministrazione comunale non perde occasione per vantare ilrisultato dell’arrivo della metropolitana anche dal punto di vistadella riduzione del traffico e della riduzione di emissione di gasinquinanti; recentemente ha anche indetto una assemblea pubbli-ca per esporre i risultati raggiunti, a suo dire, e i progetti chesaranno avviati in tema di risparmio energetico, riduzione deltraffico e mobilità sostenibile... Tutto bello, bellissimo, ma ce un“ma”; il “ma” è costituito dal fatto che nello stesso momento incui veniva data pubblicità e risalto alla vocazione ambientalistadella amministrazione comunale, quest’ultima, ha presentatoun ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), que-sta volta senza nessuna pubblicità o risalto, contro la decisionedel consiglio comunale di Milano di istituire l’area C.Due domande sorgono spontanee:• che centra l’area C con i cittadini e con l’amministrazione diAssago?• che senso ha dire che si è per la riduzione del traffico, per

l’utilizzo dei mezzi pubblici, per l’uso della bicicletta se poi sifa causa a chi, nella metropoli che abbiamo a due passi, stacercando di ridurre il traffico e l’inquinamento?Abbiamo provato a porre queste due domande nella famosaassemblea sulla mobilità di cui abbiamo parlato sopra e la rispo-sta abbastanza surreale data dall’assessore all’ecologiaBurgazzi è stata questa: “Poichè il comune di Milano non hadiminuito i costi dei biglietti e non ha fatto il biglietto unico,noi abbiamo fatto il ricorso per l’area C”.Supponendo anche che la questione dei costi dei biglietti fino adAssago meriti di essere esaminata, (ma anche la Moratti nonaveva diminuito i costi ma non ricordo cause intentate contro dilei dal comune di Assago...), che senso ha tutto questo? Poichèreclami una cosa, fai causa per un’altra? In questo modo fra l’al-tro non otterremo mai la revisione dei costi dei biglietti.La realtà è che ancora una volta questa amministrazionerisponde più alle logiche e agli ordini di partito che ai realibisogni dei cittadini di Assago

I consiglieri del PD presenti nella lista Raimondo per Assago

Troppi fatti strani...in Comune