Fitonutrienti per la disintossicazione -...

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Dr.Giovanni Occhionero Fitonutrienti per la disintossicazione Giovanni Occhionero

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Dr.Giovanni Occhionero

Fitonutrienti per la disintossicazione

Giovanni Occhionero

Dr. Giovanni Occhionero

Emozione

Alimentazione

Sport

Integrazione

GENETICA + AMBIENTE = FENOTIPO

Costante

in ciascun

individuo

variabile

Alimentazione

Inquinamento

Attività fisica

Emozione

Integrazione

……………..

………………

……………..

Dr.Giovanni Occhionero

La Fitogenomica è una scienza che studia la farmacodinamica e la farmacocinetica delle piante e dei loro principi attivi in rapporto all’espressione genetica e costituzionale di un dato individuo. Lo scopo è quello di analizzarne l’interazione, al fine di personalizzare l'utilizzo dei fitopreparati e comprendere come gli effetti biologici prodotti possano agire a livello genico apportando utili contributi alla cura ed alla prevenzione delle malattie.

La fitogenomica

Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

Giovanni Occhionero

Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Il fitocomplesso è più efficace del singolo

principio attivo?

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Parte usata: pianta intera

Principi Attivi: ASIATICOSIDE, AC. ASIATICO, AC. MADECASSICO

Attività sull’organismo: STIMOLA LA RIGENERAZIONE DEI TESSUTI

EPITELIALI (CUTANEI E SOTTOCUTANEI). ACCELERA LA GUARIGIONE DI FERITE.

Impieghi Clinici: Trattamento degli stati prevaricosi; terapia dell’insufficienza venosa cronica e delle complicanze delle varici: varicoflebiti, ulcere varicose, ulcerazioni cutanee.

( L’INFORMATORE FARMACEUTICO 2000)

CENTELLA. Centella asiatica

PRINCIPI ATTIVI ISOLATI E FITOCOMPLESSO

TITOLO: DERIVATI TRITERPENICI TOTALI

CALCOLATI COME ASIATICOSIDE ….. %

(Metodo analitico: HPLC)

Cromatogramma HPLC

dell’estratto della droga

Time

Segnale (mVolt)

= altri componenti

p.a. p.a.

p.a.

Cromatogramma HPLC della

frazione purificata dei p.a.

Time

Segnale

(mVolt)

p.a. p.a.

p.a.

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Centella asiatica: Effetti sulla

sintesi di collagene.

Maquart et al. Connective Tissue Research 1990; 24:

107-120.

Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Pianta singola o associazione?

Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Sinergia d’azione

Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Possibilità di agire su più sintomi del disturbo, grazie alla elevata tollerabilità di ciascun componente!

Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Quali sono i meccanismi di azione delle piante medicinali?

Alimentazione e integrazione funzionale

antiaging

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Phytotherapeutic Goals

Use phytotherapeutic agents that mimic coactivators and communicate with cell receptors.

Phytotherapeutic Management of Endocrine Dysfunction

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ANN IST SUPER SANITÀ 2006 | VOL. 42, NO. 3: 336-347 Polifenoli e difese antiossidanti endogene: effetti sul glutatione e sugli enzimi ad esso correlati Claudio Giovannini, Carmela Filesi, Massimo D’Archivio, Beatrice Scazzocchio, Carmela Santangelo e Roberta Masella Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti e per i Rischi Alimentari, Istituto Superiore di Sanità, Roma

II Congresso Internazionale di Medicina Biointegrata

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I polifenoli comprendono una grande varietà di composti, presenti in alimenti di

origine vegetale, con evidenti proprietà antiossidanti in vitro. La maggior parte

delle loro attività biologiche sono state, finora, attribuite alla capacità di agire da

riducenti, ma si stanno accumulando evidenze che i polifenoli possono esercitare

molti altri effetti specifici, ancora non del tutto conosciuti. È altresì nota

l’esistenza di una stretta correlazione tra antiossidanti endogeni ed esogeni che

agiscono in modo strettamente coordinato. In questa rassegna abbiamo raccolto

i dati più recenti sugli effetti che i polifenoli esercitano sul glutatione e sugli

enzimi ad esso correlati.

II Congresso Internazionale di Medicina Biointegrata

Dr.Giovanni Occhionero

Dati sperimentali dimostrano che i polifenoli determinano un

rafforzamento delle difese antiossidanti endogene e che

questo potenziamento si ottiene attraverso l’attivazione degli

elementi di risposta antiossidante (antioxidant responsive

elements, ARE), coinvolti nella induzione di enzimi

antiossidanti e detossificanti.

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Polifenoli e induzione di enzimi di

fase II. I polifenoli inducono

l’espressione dei geni codificanti per

gli enzimi di fase II attraverso le vie

intracellulari di attivazione degli

ARE/EpRE. I polifenoli possono

modificare la capacità di Keap1 di

sequestrare l’Nrf2, oppure attivare le

MAP chinasi (ERK, JNK e p38),

probabilmente coinvolte nella

stabilizzazione dell’Nrf2. L’Nfr2

potrebbe così traslocare nel nucleo

ed attivare i geni contenenti le

sequenze ARE/EpRE nel promotore.

Modificato da: Masella R et al. J Nutr

Biochem 2005;16:577.

II Congresso Internazionale di Medicina Biointegrata

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Le principali reazioni sono: GLUCURONO-CONUIGAZIONE (UDP-

glucuronil-transferasi)

GLICOSILAZIONE (UDP-glicosil-

transferasi)

METILAZIONE (metiltrasferasi)

SOLFATAZIONE (solfotrasferasi)

ACETILAZIONE (acetiltrasferasi)

CONIUGAZIONE con GLUTATIONE

(Glutatione-S-trasferasi)

CONIUGAZIONE con AMMINOACIDI

CONIUGAZIONE con ACIDI GRASSI

LA DEPURAZIONE

1) Inquadramento storico

2) Da che cosa e perché: tossine e loro effetti

3) I processi naturali di depurazione

4) Come aiutare tali processi e con quali piante.

1) INQUADRAMENTO STORICO

• Un concetto radicato nella medicina tradizionale.

• Molti sistemi di medicina tradizionale vedono la

malattia come risultante da un accumulo di tossine.

• Tipicamente anche nella nostra tradizione le cure

primaverili avevano come scopo quello di riparare ai

danni dell’alimentazione invernale

1) INQUADRAMENTO STORICO

• Il salasso

• I catartici (lassativi fortissimi)

• Emetici

DEPURAZIONI DRASTICHE

1) INQUADRAMENTO STORICO

PERCHÉ PRIMAVERA, AUTUNNO

• Cambiano i ritmi fisiologici.

• Cambiano le abitudini di vita ed alimentari.

• l’organismo ha necessità di liberarsi dalle tossine

accumulate

ESEMPI DI INTOSSICAZIONE COMUNI

• Alcolici

• Pranzi e cene molto pesanti

• Solventi (es. verniciare, pulire con prodotti chimici)

• Funghi/intossicazione alimentare (es.additivi alimentari, prodotti scaduti)

• Fumo

• Sport (stress ossidativo)

2) DA CHE COSA E PERCHÉ: tossine e loro effetti

TOSSINE

2) DA CHE COSA E PERCHÉ: tossine e loro effetti

• Inquinanti ambientali: (e.g. in aria ed acqua)

• Conservanti ed additivi alimentari

•Droghe, farmaci, erbe (Belladonna, ecc.)

• Sostanze rilasciate da organismi infettivi (endotossine).

•Rifiuti del metabolismo cellulare

Benefici dell’eliminazione delle tossine

2) DA CHE COSA E PERCHÉ: tossine e loro effetti

• Benefici per la pelle

• Benefici per la digestione

• Aumento stato generale di benessere ed energia.

• Migliore funzionalità epatica: possibile influenza su colesterolo, trigliceridi, possibile miglioramento equilibrio ormonale, possibile riduzione fenomeni allergici

• Di sostegno durante la riduzione del peso corporeo.

3) PROCESSI NATURALI DI DEPURAZIONE

COME L’ORGANISMO FA FRONTE ALLE TOSSINE

• Accumulo nel tessuto adiposo

• Eliminazione diretta attraverso Reni, Polmoni, Pelle senza ulteriori modifiche.

• Eliminazione attraverso l’urina, la bile ecc. dopo biotrasformazione attraverso il fegato.

3) PROCESSI NATURALI DI DEPURAZIONE

GLI ORGANI DELLA DEPURAZIONE

FEGATO: filtra il sangue e rende le tossine eliminabili da bile e apparato renale

RENI: eliminano dal sangue i residui del metabolismo degli alimenti e cellulare,

attraverso le urine

INTESTINO: elimina i prodotti di scarto della digestione e dell’attività metabolica del

fegato (bile)

PELLE: attraverso le ghiandole sudoripare e sebacee elimina tossine e scorie

Pelle, Polmoni,

Reni (idrosolubili) diretta

BIOTRASFORMAZIONE

(fase I e II) FEGATO

BILE RENI-URINA

FECI-INTESTINO

Solubili in acqua Non solubili in

acqua

Accumulo nel

tessuto

adiposo,

(ed altri

tessuti a lento

metabolismo)

TOSSINE

4) COME AIUTARE TALI PROCESSI E CON QUALI PIANTE

LE PIANTE UTILI

Ortosiphon, Verga d’oro, Spirea

Gramigna, Tarassaco, Betulla, Equiseto, Finocchio

Carciofo, Cardo mariano, Curcuma

Tarassaco, Fumaria, Picrorrhiza,

Bardana, Gramigna, (Betulla), Ortica, ecc.

Aloe, The Rosso

SINERGIA D’AZIONE DELLE PIANTE

Drenanti e Coleretiche

(Regolatori

funzionalità

intestinale)

ELIMINAZIONE

DALL’ORGANISMO

MOBILIZZAZIONE DELLE TOSSINE

DAI TESSUTI e

BIOTRASFORMAZIONE

Depurative

Classificazione delle principali piante utili

Piante drenanti

Piante

Depurative

Piante attive sul fegato:

Colagogo/Coleretiche,

Epatoprotettive,

Attivanti biotrasformazione

Bardana, Gramigna, (Betulla), Ortica,

Aloe, The Rosso ecc.

Ortosiphon, Verga d’oro, Spirea

Gramigna, Tarassaco, Betulla, Equiseto,

Finocchio

Carciofo, Cardo mariano, Tarassaco,

Fumaria, Picrorrhiza, Curcuma.

NOME BOTANICO: Betula pendula (Betulaceae)

PARTI USATE: Foglie.

COMPONENTI PRINCIPALI: Flavonoidi: iperoside, quercitrina, miricetina galattoside. Olio essenziale. Alcoli triterpenici. Acidi fenolcarbossilici. Tannini.

ATTIVITÀ: Stimolazione dell’eliminazione renale

UTILE PER: Come diuretico nella ritenzione idrica e/o iperazotemia, e nella litiasi urinaria. Dermatopatie. Cellulite.

Betulla

CURIOSITA’ STORICHE:

Il nome betulla deriva dal latino “battere”

(battere) perché con i sui rami si facevano le

verghe dei fasci littori e le sferze per gli

scolari.

Nei paesi nordici si utilizzava il succo di

betulla che si otteneva praticando dei fori nel

tronco e raccogliendone un liquido zuccherino

che, evaporato e fatto fermentare, dava una

specie di birra; la cosiddetta birra di betulla.

E’ un albero di media grandezza che presenta

il tronco e i rami più grossi ricoperti da una

corteccia bianca che si desquama in lamelle

longitudinali, mentre i rami più giovani sono

flessibili rossicci e penduli.

Betulla

ATTIVITÀ: Stimola la diuresi. Reintegra sali minerali.

UTILE PER:

Come diuretico nelle infiammazioni ed infezioni delle vie

urinarie, nei calcoli renali ed in condizioni di ritenzione idrica.

Come remineralizzante.

NOME BOTANICO:

Equisetum maximum Lam.

PARTI USATE: Fusti sterili.

COMPONENTI PRINCIPALI: Sali minerali (principalmente acido silicico e potassio). Flavonoidi. Saponine. Acidi organici. Fitosteroli. Tannini.

Equiseto

Equiseto

CURIOSITA’ STORICHE:

Viene anche chiamato “coda cavallina” dal

latino equus = cavallo e seta = crine perché il

caule sterile ha una certa somiglianza con la

coda di cavallo.

Nell’antichità veniva utilizzato per lucidare i

legni e i metalli, proprio per la ruvidezza delle

sue foglie dovuta alla notevole quantità di silice

contenuta.

E’ una pianta perenne a rizoma sottile, ma

sviluppato con cauli eretti fertili e sterili. I fusti

fertili sono piccoli, senza clorofilla, alla sommità

presentano una spiga gialla formata dagli

sporangi e una volta giunta la maturazione

delle spore muoiono. Quelli sterili invece sono

di color verde scuro e ai nodi portano verticilli di

rametti.

NOME BOTANICO:

Taraxacum officinale Weber (Compositae)

PARTI USATE: Radici

COMPONENTI PRINCIPALI: Derivati dell’acido caffeico

Tarassaco

ATTIVITÀ:

Attività coleretica e colagoga, che favoriscono il processo

digestivo. Favorisce sia la funzionalità renale che quella epatica

UTILE PER:

Azione depurativa. Stimolazione della depurazione a livello del

fegato. Riduzione della ritenzione idrica

Tarassaco

CURIOSITA’ STORICHE:

Pianta molto nota che si riconosce per

la radice fusiforme, lunga, conica e e

per le foglie disposte a rosetta, ristrette

alla base terminano con segmenti

triangolari lanceolati.

Dalla rosetta partono 2-3 peduncoli al

cui apice sono riuniti i fiori riuniti in

capolino di colore giallo. I frutti e i semi

sono muniti di un pappo piumoso che si

allarga a forma di sfera e che il vento

disperde facilmente.

La sua grossa radice era

adoperata,dopo essere stata torrefatta

come succedaneo del caffè, mentre le

sue foglie vengono ancora utilizzate in

insalata.

Piante attive sul fegato:

Colagogo/Coleretiche,

Epatoprotettive,

Attivanti biotrasformazione

Carciofo, Cardo mariano, Tarassaco,

Fumaria, Picrorrhiza, Curcuma.

Classificazione delle principali piante utili

PARTE USATA:

Radice

PRINCIPI ATTIVI

Glucosidi iridoidi: picroside I,II,III. Glucosidi

cucurbitacini.Derivati fenolici. Glicoproteine

Picrorrhiza kurroa

ATTIVITA’

Epatoprotettiva, stimolante la produzione della

bile, tonico-amara, antiossidante, antiallergica.

UTILE

Intossicazioni epatiche, insufficienza epatica,

epatiti.

CURIOSITA’ STORICHE:

La Picrorrhiza kurroa è una piccola

pianta erbacea perenne, appartenente

alla famiglia delle Scrophulariaceae, con

fiori di colore variabile dal bianco al lilla,

spontanea dell'Himalaya nella regione

nord-occidentale dell'India, cresce ad

una altitudine che varia dai 3.000 ai

5.000 metri.

Chiamata in lingua indiana "Katuki", la

Picrorrizha è da secoli utilizzata dalle

popolazioni dei paesi di origine per

favorire le fisiologiche funzionalità

digestive e di depurazione

dell'organismo.

Picrorrhiza kurroa

Carciofo

NOME BOTANICO:

Cynara scolymus L (Compositae)

PARTI USATE: Foglie

COMPONENTI PRINCIPALI: Acidi caffeilchinici: acidi monocaffeilchinici (acido clorogenico, criptoclorogenico, neo-clorogenico) e acidi dicaffeilchinici (cinarina). Eterosidi flavonoidici. Lattoni sesquiterpenici.

ATTIVITÀ:

Attività epatoprotettrice, colagoga e coleretica. Attività

ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante e diuretica.

UTILE PER:

Lieve insufficienza epatica. Disordini epato-biliari.

Ipercolesterolemie.

CURIOSITA’ STORICHE:

Pianta molto nota, si diffuse in tutta

Europa nel XV secolo.

Deriva dalla pianta araba Kershouff

(kharshuf) coltivata già nel IV secolo

a.C.

Apprezzata dai bevitori già ai tempi

di Bacco, deve il nome di Cynara

dalla consuetudine di concimarla con

la cenere.

Carciofo

Cardo

NOME BOTANICO: Sylibum marianum (L.) Gaertn. (Compositae)

PARTI USATE: frutti

COMPONENTI PRINCIPALI: Silimarina (miscela di diversi flavolignani composta principalmente da silibina, silicri-stina, silidianina). Flavonoidi. Olio grasso (con prevalenza di acido linoleico). .

ATTIVITÀ: Attività epatoprotettrice nei confronti di agenti epatotossici. Antiossidante. Attività stimolante la rigenerazione del parenchima epatico. Attività colagoga. UTILE PER: Disturbi dispeptici. Lieve insufficienza epatica. Profilassi e trattamento di danni epatici di origine tossico-metabolica (p.e. da alcool, da farmaci e da sostanze tossiche di varia natura).

CURIOSITA’ STORICHE:

Pianta molto diffusa, è presente tra i

campi e lungo le vie.

Sulle foglie sono presenti numerose

venature e macchie bianche; la leggenda

vuole che queste siano le gocce di latte

della Vergine Maria che si servì di questa

pianta per nascondere il bambino Gesù

durante la fuga.

Cardo

Bardana

NOME BOTANICO: Arctium lappa L. (Compositae)

PARTI USATE: radice

COMPONENTI PRINCIPALI: Acidi caffeilchinici: acido caffeico, acido clorogenico. Inulina. Mucillagini. Olio essenziale.

ATTIVITÀ: Attività detossificante, diuretica ed antiinfiammatoria e decongestionante, favorisce

la depurazione anche a livello cutaneo.

UTILE PER: Insufficienza epatica. Acne e dermatopatie. Iperuricemia.

Bardana

CURIOSITA’ STORICHE:

Il nome Arctium deriva da una parola greca

che significa “orso”, lappa deriva invece dal

celtico “lapp” e significa mano, in allusione

ai frutti uncinati che si attaccano al vello

degli animali ed alle vesti.

Viene anche denominata erba elefantina per

l’ampiezza delle sue foglie.

Carciofo,

Taraxacum

Tarassaco, Cardo

mariano,

Crisantellum,

Curcuma, Fumaria

Equiseto, Betulla

bianca, Pilosella,

Ginepro,

Ononide,

Orthosiphon ,

Ortica comune,

Altea, Aloe vera, Angelica, Fico,

Finocchio selvatico, Mirtillo nero,

Vaccinium vitis, Carvi, Anice

verde, Piantaggine lanceolata,

Uncaria, Zenzero

Genziana maggiore,

Liquirizia, Menta,

Angelica,

Santoreggia montana,

Zenzero,

Olivello spinoso,

Melissa

Depurativi dell’ intestino

Drenanti renali

Drenanti dello stomaco Drenanti epatici

epatoprotettori

Quello che fa la natura è gia, di per se, perfetto.

L’uomo non può migliorarlo ma può lavorare in modo che il prodotto della terra mantenga

intatte le sue qualità!