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Firenze

Periodico trimestrale diInformazione della Associazione

Nazionale Dentisti ItalianiSezione di Firenze

Anno XII Nuova SedeN° 3 - Novembre 2013

Registrazione Tribunale di FirenzeN° 3596 del 6/6/1987

DIRETTORE RESPONSABILEDr.ssa Gabriella Ciabattini

DIRETTORE EDITORIALEDr. Luca Barzagli

RedazioneDr. Roberto BaroneDr. Luca BarzagliDr. Silvio BonanniDr. Luca Briccoli

Dr. Alessandro CeccheriniDr. Alessandro CioniDr. Valerio Fancelli

Dr. Daniele FrancioliDr. Massimo Frosecchi

Dr. Luca GiachettiDr.ssa Lucia GiuntiDr. Roberto Meli

Dr. Lorenzo OrlandoDr. Alexander Peirano

Dr. Ettore Rossi Campani

Segretaria di RedazioneSig.ra Elena Manzuoli

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ORDINE dei MEDICI eDegli ODONTOIATRI di FIRENZE

Tel.: 055.496522/3/4Fax: 055.481045

Orario Uffici:dal lunedì al venerdì: ore 8.00-12.00lunedì e mercoledì: ore 16.00-19.30

Consulenza Previdenziale ENPAM:tutti i mercoledì: ore 10.00-12.00

Servizi d’informazioneONAOSI- AMMI:Tel.: 055.575608

FEDERSPEV:primo mercoledì del mese: ore 10-12

COMMISSIONE ODONTOIATRIRiceve i Colleghi tutti i lunedì dalle ore

18.00 - 19.30

Arti Grafiche EsseGi (Firenze)[email protected]

Sede Via Caduti di Cefalonia, 96 - 50127 Firenze - Tel. e Fax 055.361197Email: [email protected]

OrarioDal lunedì al venerdì ore 9.30·12.30 e 14.00·16.00

PRESIDENTEDott.ssa Gabriella Ciabattini - [email protected]

VICEPRESIDENTEDott. Luca Barzagli - [email protected]

TESORIEREDott. Silvio Bonanni - [email protected]

SEGRETARIO SINDACALEDott. Ettore Rossi Campani - [email protected]

SEGRETARIO CULTURALEDott. Roberto Barone - [email protected]

SEGRETARIODott. Pio Bertini - [email protected]

CONSIGLIERIDott. Riccardo Basagni - [email protected]

Dott. Fabio Bertini - [email protected]. Briccoli Luca - [email protected]

Dott. Ettore Castelluzzo - [email protected]. Alessandro Ceccherini - [email protected]

Dott. Alfredo Cionchi - [email protected]. Valerio Fancelli - [email protected]

Dott. Massimo Frosecchi - [email protected]. David Giacchetti - [email protected]

Dott. Luca Giochetti - [email protected] Lucia Giunti - [email protected]

Dott.ssa Anita Labonia - [email protected]. Roberto Meli - [email protected]

Dott. Alexander Peirano - [email protected] DEI CONTI

Dott. Andrea Baroncini studio [email protected]. Alessio Beconcini [email protected]

Dott. Dario Michele Gragnani [email protected]. Paolo Righi [email protected]

1 SOMMARIO2 ANChE I DENTISTI hANNO DIRITTO AL SORRISO di G. Ciabattini Cioni3 DATECI VOCE E CAMBIEREMO LA MENTALITÀ DELLA GENTE di G. Ciabattini4-5 ABUSIVISMO: I DATI DEI NAS di L. Barzagli7-8-9 I NOSTRI CORSI10 GIOVEDì 9 GENNAIO 2014: ANDI FIRENZE GIOVANI ChIAMA A

RACCOLTA! di G. Pagni11-12-13 IL RIALZO DI SENO PER VIA LATERALE CON APPROCCIO

PIEZOChIRURGICO di M. Frosecchi16-17 INTERNET NEwS di V. Fancelli18-19 LA PRECISIONE DELLE IMPRONTE: LA ChIAVE DI VOLTA PER REALIZZARE

UN CORRETTO DISPOSITIVO ORTODONTICO di D. Francioli20 PERChé ISCRIVERSI AD ANDI21 CERCO E OFFRO

SOMMARIO

Novembre 2013

In base alle norme sulla pubblicità, l’Editore non è tenuto al controllo dei messaggi ospitati negli spazi o pagamento.Gli inserzionisti rispondono quindi in proprio per quanto contenuto nei testi pubblicitari.

IN COPERTINA: Veduta del Ponte Vecchio con la neveper gentile concessione del Dr. Guglielmo Vittorio Bottai

F i r e n z e

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Firenze EDITORIALE

GABRIELLACIABATTINI

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ANChE I DENTISTI hANNO DIRITTO AL SORRISO!

Non è facile oggi trovare un dentista che si dichiari soddisfatto dei risultati economici della propria professione. Lo stesso Gianfranco Prada al 61° Congresso Scientifico Nazionale, durante il Consiglio Nazionale ANDI ed anche in TV ad Uno Mattina, ha divulgato dati allarmanti: la spesa del cittadino dal dentista è calata del 30% rispetto a 3 o 4 anni fa. E in effetti la stretta economica ha

chiuso le borse degli italiani in ogni ambito, in ogni direzione e perfino nei confronti della salute. Anche dal dentista si va prevalentemente per l’urgenza e per i problemi che impediscono la masticazione. Molti rimandano o tagliano addirittura le cure più im-pegnative economicamente ed anche i bambini non sfuggono a questa logica del rigore: il 35% dei bambini tra i 6 e i 10 anni non viene portato dal dentista e tanto meno i più piccoli. Il 49% degli adulti non va dal dentista neanche una volta l’anno … e la gente non lo sa ma è un falso risparmio: il problema comunque resta e continua ad aggravarsi. L’antipatica barzelletta della lettera di S. Paolo ai dentisti che comincia di-cendo “Carissimi … “ ci viene regolarmente raccontata ma non ci ha mai fatto ridere. E’ il concetto del “caro dentista” che ci massacra quotidianamente e ci fa apparire come in realtà non siamo. Lo scopo è quello di screditare una categoria già pesantemente colpita da mille adempimenti, da tasse a volontà e da continui controlli, che sostiene i costi del lavoro e non sempre recupera gli incassi dovuti, mettendoci quotidianamente la faccia, con un rischio d’impresa importante e nessuna agevolazione. Eppure dovremmo essere lodati invece che vituperati: diamo lavoro ad un indotto grande che dipende da noi e dalla nostra sopravvivenza. Mi riferisco ad assistenti, igieniste, odontotec-nici, aziende di produzione in ambito dentale, depositi dentali, rappresentanti e molto altro. Lo Stato non ha mai avuto i mezzi per sostenere i costi dell’odontoiatria perché l’odontoiatria costa anche allo Stato (non solo a noi) e non l’ha mai fatto neanche negli anni migliori. E allora, perché si sta tentando proprio adesso di scardinare un servizio privato che ha sempre funzionato egregiamente? Sono anni, ed in particolare oggi, che tutto è in crisi (ed anche noi) e quindi chiediamo di non far affondare un settore che ancora potrebbe funzionare egregiamente, con buona pace di tante per-sone che ci lavorano. E chiediamo le leggi che difendono la salute dei cittadini, oggi facili prede più di un tempo di fenomeni sconcertanti come per esempio l’abusivi-smo che vede ancora 10.000 falsi odontoiatri in Italia aiutati da una “non legge” che consente loro di operare con gravissimi rischi per la salute della gente nell’illegalità.Quindi il nostro impegno continuerà ad essere la tutela del dentista libero profes-sionista e sarà a tutto campo contro tutti quei fenomeni che minano la nostra vita lavo-rativa e contemporaneamente la sicurezza dei cittadini perché di questo si tratta quando si parla di trattamenti medici.

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Firenze

Si conclude con le ultime due tappe la missione di ANDI Firenze nelle 9 piazze della provincia per fa conoscere il dentista ANDI e per lottare contro il Cancro Orale.Come sappiamo “Prevenzione” vuol dire per prima cosa “informazione” cui segue la “verifica” dello stato di sa-lute. Poi, intercettato precocemente il problema là dove stia iniziando una precancerosi, si deve correre al riparo dei centri di riferimento per una corretta terapia soprattut-to quando purtroppo ci sia già una diagnosi di patologia tumorale. Questo deve essere il nostro comporta-mento nei riguardi dei pazienti che quotidianamente si presentano alla nostra osservazione. Lo stesso concetto di Prevenzione vale per tutte le altre piaghe che minaccia-no la salute pubblica e mi riferisco a tutti quei fenomeni vecchi e nuovi che rappresentano la MERCIFICAZIONE all’ennesima potenza della professione odontoiatrica.ANDI Firenze ha veramente lavorato tanto in tal senso sia quest’anno, sia negli anni precedenti, da soli o insieme ad altre associazioni che credono nel-le azioni di divulgazione pubblica come noi. Oltre che nelle piazze, a diretto contatto con i cittadini, ANDI Firenze è stata più volte in TV per ottenere una platea molto più vasta. Infatti oggi sappiamo bene che la gente va “raggiunta” e va convinta attraverso la giusta informazione e per farlo ci vorrebbero mezzi ancora più potenti come i mas-media a diffusione nazionale che arrivino con i nostri messaggi nelle case delle famiglie.Ecco perché dovremmo potenziare la diffusione di que-sti concetti preventivi attraverso campagne divul-gative su larga scala che insegnino a tutti gli italiani la prevenzione dentale e la prevenzione del cancro orale, ma che mettono in guardia tutti anche da altre mi-nacce reali come il “pericolo abusivismo”, il “peri-colo Low-cost”, il “pericolo turismo odontoiatrico”. Dobbiamo continuare a parlarne senza sosta e a più gente possibile.Sicuramente sarebbero i soldi spesi nel modo mi-gliore dalla nostra Associazione ed avrebbero un effetto persuasivo su chiunque, sulla gente comune e perfino sui politici che ancora oggi tergiversano sulla da noi tanto attesa legge contro l’abusivismo, una lun-ga attesa per la dovuta giustizia più grave fra tutte per la salute. A questo proposito guardate il bellissimo nuovo ma-nifesto in 2° copertina che fa parte della campagna lanciata da ANDI al Congresso Nazionale contro l’abusivismo. Pre-sto ci sarà anche un video molto ben fatto che sarà diffuso si spera il più ampiamente possibile.

Gabriella Ciabattini Cioni

IN CERCA DI SOLUZIONI

DATECI VOCE E CAMBIEREMOLA MENTALITÀ DELLA GENTE

Il gazebo di Montemurlo

Il Sindaco di Montemurlo Lorenzini con i nostri dentisti

Lo sponsor Naxo con le dr.sse Arakelian e Sarti ed il Dr. Cioni

La dr.ssa Ciabattini con il Sindaco di Sesto Fiorentino Gianassi e le altre autorità

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Firenze

ABUSIVISMO:I DATI DEI NAS

PREVENZIONE ABUSIVISMO

Cari colleghi incredibile ma vero: nonostante gli sforzi fatti da parte di ANDI dei NAS e della Guardia di Finanza , l’abusivismo nel territorio è aumentato. Sicuramente è un abusivismo a volte più difficile da smascherare, legato per esempio alle false lauree acquistate in fanto-matiche università talvolta nemmeno esistenti, ma che comunque esiste ed è ben organizzato resistente nonostante il grande impegno profuso.La soluzione è da ricercare nell’inadeguatezza delle pene dell’articolo 348 del co-dice penale ed a questo proposito ho chiesto al comando dei Nas di Firenze questa inte-ressantissima relazione ad opera del luogotenente dott Antonio Barrasso presentata in un recente convegno sull’abusivismo tenutosi ad Arezzo.Buona lettura e meditate, meditate.

LUCABARZAGLI

[email protected]

COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTEN.A.S. DI FIRENZE

C.A.P. 50144 – Via G. Paisiello n. 8 - Tel. 055/333676-351899 - 055/330878 (Fax)[email protected] - [email protected]

Il reato di abusivo esercizio della professione medica odontoiatrica.

I dati del NAS di Firenze.

Prima di passare all’analisi del reato di abusivo esercizio della professione medica odontoiatrica, attraverso i dati in nostro possesso, risulta importante pre-mettere alcune precisazioni e considerazioni.

In primo luogo occorre ricordare come l’abusivismo della professione medica rappresenti un fenomeno di elevato allarme sociale, in quanto, a differenza, o in maggior misura, di quanto avvenga per altre professioni (come quella di commercialista o notaio, svolte senza aver acquisito il titolo abilitativo), l’illecito eser-cizio di una prestazione medica mette seriamente a rischio non soltanto la qualità e l’affidabilità delle prestazioni, ma anche la salute stessa dei cittadini.

Il fenomeno dell’abusivismo odontoiatrico ha assunto, nel tempo, dimensioni preoccupanti che danneggiano, in primis, i cittadini che, per mancanza di informazione e per la ricerca di prestazioni economicamente vantaggiose, si affidano a quello che è il “sistema alternativo” costituito dagli abusivi, ove le carenze professionali e di qualificazione hanno risvolti non solo economici e morali, ma anche pericolose ripercussioni sulla salute pubblica.

Tali abusi quotidiani sono compiuti in pratica alla luce del sole: i soggetti abusivi, infatti, possiedono studi dove “visitano” pazienti, reclamizzano la loro attività, richiedono parcelle inferiori a quelle dei professionisti, acquistano sofisticati strumenti medicali e somministrano farmaci.

La cornice del reato di abusivo esercizio si lega a due principali tipologie:

il prestanomismo e il traffico di lauree false.

La prima tipologia s’incardina nel settore dell’odontoiatria ad opera di odontotecnici privi del relativo titolo di laurea; si tratta generalmente di soggetti che hanno elevati capitali e acquistano studi e attrezzature molto costose, affidati “formalmente” a giovani laureati in odontoiatria (i cosiddetti prestanomi)».

La seconda tipologia è legata al traffico di falsi titoli culturali e abilitativi rilasciati da fantomatici Atenei di Università straniere private che sono allegati alle istruttorie ministeriali di riconoscimento da cittadini che intendono esercitare la professione nel territorio nazionale.

Compie inoltre abusivo esercizio di una professione medica «non solo il soggetto che non sia fornito del titolo richiesto, ma anche il soggetto che non abbia adempiuto le formalità prescritte come, ad esempio l’iscrizione all’Albo»

È evidente, dunque la sperequazione tra le diverse fattispecie comportamentali che sono invece soggette alle medesime previsioni di legge. Il medico non iscritto all’Albo, talvolta per mera dimenticanza, viene, infatti, giudicato in base ad una disposizione di legge che si applica anche all’odontotecnico che svolge le mansioni dell’odontoiatra.

Tale evidente anomalia si associa alla scarsa incisività della sanzione (pari a una multa compresa tra i 103 e 516 euro) che, a fronte dei potenziali rischi per la salute dei cittadini, non costituisce un efficace deterrente per frenare le attività delittuose e che, al contrario, secondo le esperienze dei NAS, deputati al contrasto del fenomeno illegale, porta a innescare una «convenienza economica a delinquere».

______________________

Attività Investigativa.

Nei metodi investigativi, salvo i casi di fragranza, per avere un campione valido come prova, è necessario acquisire le fatture delle prestazioni eseguite, risalire ai soggetti coinvolti e ai pazienti fruitori, assumere a sommarie informazioni le persone identificate per verificare il tipo di cure ricevute.

L’accertamento è reso ancora più difficoltoso dalla scarsa collaborazione fornita dagli stessi pazienti, i quali, per lo più, «non intendono muovere rilievi all’odontotecnico sia per motivi economici (le spese sostenute sono inferiori a quelle richieste da un odontoiatra) sia per motivi di disinteresse alla problematica».

L’attività investigativa può nascere sia d’iniziativa sia attraverso una denuncia presentata dal cittadino o su segnalazione che spesso perviene dagli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e dall’ANDI e si sviluppa attraverso varie fasi che si possono riassumere in:

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Firenze

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PREVENZIONE ABUSIVISMO

● attivitàinformativa,intesacomequell’attivitàdirettaadacquisirenotizieutilialleindagini,checomprende: ○ ilcontattoconlefonticonfidenziali; ○ laconsultazionedellebanchedati. ○ iservizidiosservazioneedipedinamento;

● attivitàoperativa,intesacomeicontrolliverieproprichesonofattineiconfrontideglistudimediciodontoiatricieiconseguentisequestripenali(probatoriepre-ventivi);

● rapporticonl’AutoritàGiudiziariaeleDeleghed’indagine,intesicomeilriepilogodelleattivitàcompiutedallaPoliziaGiudiziariaperilPubblicoMinisteroeleeventualidelegheemesse,chespessoriguardanol’assunzionediinformazionideipazienticircaleprestazionisanitariericevute.

Le segnalazioni possono riguardare i seguenti reati:

Art. 348 C.P. Esercizio abusivo della professione medica;Art. 443 C.P. Medicinali scaduti di validità;Art. 68 D.P.R. 309/1990 Omessa movimentazione dei medicinali ad azione stupefacente;Art. 64 D. L.vo 81/2008 Mancanza dei requisiti di sicurezza sui luoghi di lavoro;Art. 22 D. L.vo 230/1995 Utilizzo di apparecchiature radiologiche in assenza di autorizzazione;Art. 193 T.u.ll.ss. Struttura sanitaria priva di autorizzazione.___________________

Costi connessi al fenomeno dell’abusivismo odontoiatrico.

Per rendere un’idea concreta circa le spese necessarie per lo svolgimento di un’attività d’indagine della durata di sei mesi, da parte di due Ispettori dei NAS con autovettura di servizio, si riporta un esempio d’indagine svolta recentemente nella città di Arezzo da parte del NAS di Firenze.Costo per un solo giorno di servizio con missione fuori sede:

● AUTOVETTURA DI SERVIZIO: Pedaggio + Carburante (andata e ritorno) €. 32,00;● MISSIONE ESTERNA per due ispettori €. 90,00;● N° 3 ORE DI STRAORDINARIO PER IL 1° ISPETTORE €. 24,00;● N° 3 ORE DI STRAORDINARIO PER IL 2° ISPETTORE €. 24,00; ___________ TOTALE MISSIONE AL GIORNO €. 170,00.Moltiplicando ora il suddetto importo giornaliero di €. 170,000 di missione fuori sede, per 27 servizi esterni svolti in Arezzo, consistenti nella reale attività d’indagine che ha avuto la durata di sei mesi, che a sua volta ha compreso:

● attività informativa (intesa come la consultazione delle fonti confidenziali, i servizi di osservazione e di pedinamento e la consultazione delle banche dati);

● attività operativa (intesa come le ispezioni e i sequestri);

● rapporti con Autorità Giudiziaria e Deleghe d’indagine (intesi come il riepilogo delle attività compiute al Pubblico Ministero e le eventuali deleghe che riguardano l’assunzione di informazioni dei pazienti).

la somma complessiva diventa di €. 4590,00.

A questo punto è doveroso mettere a confronto due dati molto significativi:

● la somma complessiva che è stata sostenuta e spesa per permettere al NAS di Firenze di svolgere l’indagine, ossia 4590,00 €; ● e l’ipotetica somma che l’indagato, a conclusione del dibattimento, verserà allo Stato ossia, con l’attuale previsione di legge, (pari a una multa compresa tra i 103 e 516 euro).

Aggiungiamo che su tutto il territorio nazionale sono presenti 38 Nuclei NAS e ogni singolo Nucleo impiega una squadra (generalmente composta di due ispettori) per contrastare il fenomeno dell’abusivismo della professione medica e che se moltiplicassimo il dato prodotto dal NAS di Firenze per gli altri 37 NAS, avremmo un dato ancor più indicativo:

● Gli altri 37 NAS presenti sull’intero territorio nazionale, per un‘attività d’indagine identica a quella condotta dal NAS di Firenze, sosterranno spese pari a 169.830,00 €.

● Mentre i potenziali indagati, al termine dei rispettivi dibattimenti, verseranno all’Erario, nella maggiore previsione: ◦ 19.092,00 €. per un solo indagato; ◦ 38.184,00 €. per due indagati.

CONCLUSIONI

Tenuto conto:● dei costi sostenuti dallo Stato per combattere il fenomeno dell’abusivismo odontoiatrico;● visto la scarsa incisività dell’attuale pena;● poiché l’abusivismo produce anche una notevole evasione fiscale, quindi mancata entrata per le casse statali;

appare doverosa una revisione dell’attuale articolo 348 del codice penale, introducendo:

● l’innalzamento della multa;● L’allungamento dei termini dell’arresto;● L’immediata confisca dello studio al falso dentista e il sequestro dei beni strumentali;• Il riaffido degli stessi a organizzazioni che operano nel volontariato odontoiatrico.

SEGNALAZIONI PER CASI DI ABUSIVISMO ODONTOIATRICO POTETE CONTATTARE IL NAS CARABINIERI DI FIRENZE, VIA PAISIELLO N° 8 – 50144 FIRENZE – RECAPITO TELEFONICO 055/351899 – FAX 055/330878.

Referente:Luogotenente dott. Antonio BARRASSO.

Arezzo, 26 ottobre 2013.

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Firenze

Il carico burocratico che grava sui nostri studi è veramente pesante, sia per chi decide di aprirne uno sia per la normale conduzione, negli anni, dello studio stesso, tra balzelli-novità e implementazioni delle normative e delle documentazioni da pro-durre, presentare e conservare.In tal senso si spiega il grande successo della terza serata sulla cosiddetta “buona prassi” della gestione dei nostri studi, che si è tenuta il 17 settembre u.s. presso la nostra sede, ad opera dei Dott. Bonanni e Rossi Campani.La sala infatti era strapiena e ANDI Firenze nella persona del Presidente Dott.ssa Ciabattini ha già annunciato un corso bis (da tenersi il prossimo anno, ancora più completo di approfondimenti e pertanto di probabile svolgimento in un mattino

anziché dopo cena), aperto anche alle nostre assistenti di studio: molti sono infatti i colleghi che avrebbero voluto far partecipare anche il personale, a cui tanti delegano la parte burocratica, per alleggerire le nostre già impegnative giornate almeno di “beghe“ non strettamente connesse alla cura dei pazienti.Purtroppo, come dicevamo, le iscrizioni si sono dovute chiudere al raggiungimento della capienza massima della sala e anche moltissimi colleghi, oltre alla ASO, sono “rimasti fuori“.Durante la serata tutte le tematiche relative all’apertura ed alla gestione di uno studio odontoiatrico sono state affrontate, sorvolando solo sui temi già trattati nei due precedenti incontri (assicurazioni, tematiche medico-legali) o di prossima trattazione (tributario-previdenziale).Non è possibile riassumere qui i contenuti di una incontro che ha visto gli oratori parlare per quasi tre ore, ma accenniamo qui ai moltissimi requisiti ed adempimenti necessari per poter svolgere il nostro lavoro in modo sicuro e conforme alle leggi.I partecipanti hanno anzitutto appreso i criteri con cui scegliere un immobile da trasformare in studio e i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici di cui dotarlo.Sono state prese in considerazione le varie domande da pre-sentare per iniziare l’attività, con le comunicazioni da effettua-re ed i documenti con cui corredarle.Poi quali verifiche dobbiamo fare o far fare per l’intera dura-ta della attività stessa, come le manutenzioni e verifiche degli impianti elettrici, delle attrezzature di studio, delle sorgenti ra-diogene ecc..Inoltre come e quando immagazzinare e smaltire i nostri rifiuti speciali e come impostare e conservare le certificazioni dei manufatti protesici.Pietre miliari della conduzione di uno studio sono poi l’ap-prendimento e l’osservanza delle leggi sulla Sicurezza sui luo-ghi di lavoro e delle figure dell’ RSPP e dell’RLS.Più sommariamente si è parlato anche di rapporti con l’Ordi-ne dei Medici e con la CAO, della pubblicità in campo sanita-rio, della gestione della Privacy e delle varia forme di esercizio della professione (studio monoprofessionale, associato, socie-tà di capitale....).L’interesse degli argomenti e la poca chiarezza di idee in merito di tanti colleghi è testimoniata poi dalle moltissime domande che sono state poste durante e dopo la trattazione e che hanno por-tato la durata dell’incontro a superare le tre ore.La serata si è infatti chiusa ben oltre le 24.

I NOSTRI CORSI

ETTOREROSSI CAMPANI [email protected]

CORSO DOTT. SILVIO BONANNI E DOTT. ETTORE ROSSI CAMPANI

I Dottori Bonanni, Ciabattini e Rossi Campani

La sala

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Firenze I NOSTRI CORSI

LORENZOLANDINI

[email protected]

Il 15 ottobre scorso si è svolto presso la nostra Sede l’incontro Andi Giovani con il Dottor Dario Castellani, un grande della protesi fissa e della riabilitazione orale. Specializzato negli stati uniti alla Tufts University nel 1986, ha svolto numerosi in-terventi in convegni nazionali e internazionali, ha tenuto e tiene tutt’ora corsi nei quali ha insegnato e insegna la protesi a moltissimi giovani odontoiatri italiani.Coinvolto nel Progetto nazionale Andi Young, ha tenuto un intervento al Con-vegno Nazionale Andi del 15-16 novembre scorso a Roma. Nell’ambito dello stesso progetto ha messo a disposizione sul sito della Formazione a Distan-za Andi (www.dentistionline.it) un

corso dal titolo “La scelta consapevole del posizionamento dei margini di finitura protesica”. Il corso, che permette l’acquisizione di 8 crediti formativi, è fruibile gratuitamente dai Soci Andi Under 35.Nel nostro incontro abbiamo approfondito un tema fonda-mentale per ogni professionista che si appresta a una riabili-tazione protesica: “L’impronta di precisione in protesi fissa”. L’impronta infatti è il principale mezzo di comunicazione fra il medico e l’odontotecnico. Quest’ultimo deve possedere tutti i dati possibili al fine di realizzare un buon manufatto protesico. Emerge quindi il ruolo centrale dell’impronta di precisione dove le informazioni tridimensionali acquisite devono essere fedeli alla realtà clinica.In modo molto didattico il Dottor Castellani ha esposto come il successo dell’impronta di precisione ha una genesi multifattoriale e dipende da: scelta del cucchiaio, del materiale da impronta, dalla manualità della presa e dai tempi di gestione dei materiali in studio e laboratorio. L’operatore deve conoscere la precisione, il tempo di induri-mento dei differenti materiali e scegliere il più appropriato in base alle indicazioni e alla propria esperienza clinica. La stessa densità del materiale è un parametro da consider-are: ad esempio un materiale più denso come un silicone putty avrà una capacità inferiore di registrazione dei parti-colari, sarà più muco compressivo e richiederà un cucchiaio che non si deformi per evitare distorsioni dell’impronta fi-nale. La “spinta” con cui il materiale si adagia sulle superfici della preparazione protesica è in funzione della rigidità del cucchiaio e del materiale. Un putty darà più spinta rispetto a un light body ma una minore precisione dei particolari. L’associazione di un putty e di un light body come nell’impronta bifasica permette una buona spinta e una buona rilevazione dei particolari.In presenza di un margine iuxtagengivale o sottogengivale è necessario il rispetto dei tessuti molli ma anche il loro spostamento temporaneo in direzione apicale mediante un filo retrattore. In alcuni casi si può applicare la tecnica del doppio filo, il secondo da rimuovere immediatamente prima della presa dell’impronta e prima che la gengiva torni nella posizione originaria.Il materiale, infine, può essere posizionato, oltre che sul cucchiaio, direttamente sul margine del moncone con dei puntali sottili per la siringa di applicazione, in modo da avere un impronta più precisa dove richiesto.È stato apprezzabile come il relatore abbia potuto condensare un argomento complesso e di grande importanza in meno di due piacevoli ore, dispensando consigli preziosi “pronti per l’uso”. A nome dei giovani Andi ringrazio il Dottor Castellani per la bella serata e la disponibilità con la quale ha risposto alle domande dei giovani colleghi.

CORSO DOTT. DARIO CASTELLANI

i Dottori: Pagni, Bertini, Bonanni, Ciabattini,Castellani e Landini

La sala

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i nostri corsi

CORSO PROF. ROBERTO BERTOLAI

PIOBERTINI

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Il giorno 26-11-2013 presso la sede ANDI Firenze nell’ambito del programma culturale “ANDI Firenze Giovani“, si è tenuta la relazione del Prof. Roberto Bertolai sul tema “LESIONI RADIOTRASPARENTI DELLE OSSA DEI MASCELLARI DIAGNO-SI: E TERAPIA“.Il Prof. Bertolai ha voluto subito puntualizzare i criteri che devono guidare lo specia-lista nella scelta degli esami RX da richiedere al paziente.L’esame obiettivo e clinico vengono prima e devono indirizzare lo specialista su quale esame RX richiedere: - RX endorale - OPT - T.A.C. (DENTALSCAN – CONE- BEAM) - Cefalometria.

Quindi l’esame radiografico serve per chiarire la diagnosi, delimitare la zona interessata, visualizzare i rapporti della lesione con le strutture anatomiche e, da ultimo, favorire l’eventuale approccio chirurgico.L’esame RX richiesto deve essere proporzionato al tipo di intervento da effettuare. Vale sempre la re-gola che bisogna dare al paziente la minore dose di raggi possibile.Il Professore ritiene sproporzionato richiedere una TAC per mettere un singolo impianto.I pazienti che devono sottoporsi a un intervento implantologi-co vanno divisi in 3 gruppi:1. Safe patient (paziente sicuro)2. Gruppo intermedio3. High Risk (chirurgia implantologica avanzata) - con dimensione verticale accettabile - con dimensione verticale molto ridotta (atrofia dei ma-

scellari).Le lesioni ossee possono essere: - radiotrasparenti - miste - radiopache.Alcune di queste nel tempo possono evolvere da radiotrasparenti a miste ed infine a radiopache.È seguita una serie di radiografie di diversi tipi di lesioni per valutare il loro aspetto, la loro sede, le caratte-ristiche dei margini, nell’ottica di ottenere una diagnosi differenziale tra le diverse patologie:- Cisti odontogene- Cisti del dotto naso-palatino- Odontoma composito (all’interno denticoli formati)- Odontoma complesso (va incontro ad una maturazione: all’inizio è radiotrasparente )- Ameloblastoma: - unicistico - policistico- Fibroma odontogeno- Istiocitosi- Osteosarcoma (di solito si osserva uno slargamento dello spa-zio parodontale monolaterale con perdita della lamina dura).Tipi di intervento:- Enucleazione- Enucleazione con innesto osseo- Marsupializzazione (non si fa più)- Marsupializzazione con succesiva enucleazione (non si fa quasi più perché richiede tante medicazioni fastidiose)- Creazione di una camera comune con il seno mascellare.Al termine della presentazione è seguita una discussione molto interessante che ha coinvolto in massima parte i gio-vani colleghi.

I Dottori: Conti, Bertolai, Ciabattini, Catelani e Bertini

La sala

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GIOVEDì 9 GENNAIO 2014: ANDI FIRENZE GIOVANI ChIAMA A RACCOLTA!

A circa due anni dalla sua ideazione e ad un anno e mezzo dalla sua nascita uf-ficiale, ANDI Firenze Giovani (AFG) chiama a raccolta i suoi partecipanti.In questo periodo AFG ha organizzato numerosi eventi completamente gratuiti e con relatori d’eccezione, alcune assemblee hanno anche dato modo ai parte-cipanti più assidui di dire la loro su temi sia organizzativi sia sindacali.Per il nuovo anno siamo felici di introdurre un’ulteriore novità: la possibilità, grazie all’interesse di alcuni sponsor, di partecipare a serate a numero chiuso con prove pratiche di kit implantari, impianti ed altri.Ringraziamo i molti partecipanti alle

nostre serate ma oggi chiediamo a tutti di fornirci nuovi spunti per il miglioramento della vostra esperienza in AFG.Subito con l’inizio del nuovo anno il 9 gennaio un’assemblea sarà indetta proprio per ascoltare i suggeri-menti di tutti per i prossimi passi che AFG deve compiere. Volete proporre argomenti specifici per le nostre serate culturali? Avete consigli per il miglioramento dell’attività sindacale? Volete stimolare l’associazione a venirvi incontro con nuove iniziative che possano facilitare la vostra vita lavorativa? Scriveteci all’email [email protected] utilizzando come oggetto: “NUOVE PROPOSTE AFG 2014” e se possibile cercate di parte-cipare alle nostre assemblee per sostenere la vostra proposta. Ognuna di queste sarà discussa e potrà dare un contributo significativo alla nostra associazione.A breve sarà pubblicato il calendario con tutti gli eventi già organizzati per il 2014, prendete nota delle date!

andi firenze giovani

GIORGIOPAGNI

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Anteprima

Sant'Apollonia

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La riabilitazione implanto-protesica nei settori latero-posteriori del mascel-lare comporta sempre la valutazione circa la necessità o meno di effettuare una tecnica di incremento osseo a livello del seno mascellare.Il seno è infatti la struttura che più comunemente viene a limitare la fattibilità di trattamenti implantari in sede molare e premolare mascellare.L’analisi anatomica e fisiopatologica del seno mascellare e delle strutture

respiratorie ad esso collegate devono essere attentamente valutati in via preliminare, quando si intende modificare questa sede.La valutazione circa l’opportunità protesica deve ovviamente precedere quella della fattibilità e pre-vedibilità di successo della tecnica chirurgica.Alcune atrofie sono infatti non tanto dovute a iper-pneumatizzazione per aumento del seno, ma semplicemente a riassorbimento del processo alveolare, In questi casi sussiste la difficoltà di esecuzione di una protesi fissa soddisfaciente dal punto di vista funzionale, igienico ed estetico.Una volta accertata la fattibilità protesica, si deve ricorrere alla valutazione quantitativa e qualitativa del tessuto osseo. Molto spesso, l’altezza dell’osso in sede lateroposteriore del mascellare risulta insufficiente al posizionamento di impianti di dimensioni idonee.La letteratura non mostra evidenze accertate per quanto riguarda l’indicazione ad eseguire un in-tervento di rialzo di seno per via laterale, ma fornisce indicazioni di massima.Tra 6 e 8 mm viene solitamente indicato un approccio crestale (detto spesso mini-rialzo) e 2 e 6 mm appare più indicato un approccio per via vestibolare (detto grande rialzo).Detti interventi possono prevedere o meno il contemporaneo inserimento di impianti.I vantaggi offerti dall’approccio crestale sono ovviamente legati alla minore invasività, ma viene meno la possibilità di controllare il reale stato della mucosa sinusale e di effettuare eventuali cor-rezioni e complicanze come piccole lesioni della mucosa stessa.L’approccio laterale si contraddistingue per la maggiore invasività, ma manche per la possibilità di sollevare la mucosa sinusale in maniera con-trollata, per questo sono possibili rialzi di mag-giori dimensioni.Nell’approccio laterale si effettua una osteotomia sulla parete laterale del seno in modo da accede-re alla mucosa sinusale (fig.1).Durante questa fase, l’uso di strumenti rotanti ri-sulta potenzialmente lesivo per la mucosa sinusa-le e solitamente si procede con osteotomi per terminare l’osteotomia e il ribaltamento della finestra ossea.Anche le fasi di scollamento ed elevazione della mucosa sinusale con apposite courette manuali è una fase nella quale è possibile lesionare la mucosa sinusale.Piccole perforazioni della mucosa possono consentire di proseguire con l’intervento e completare il rialzo, previa applicazione di membrane in collagene a protezione della mucosa stessa.In presenza di grandi lacerazioni, è solitamente preferibile interrompere la chirurgia e prevedere un

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MASSIMOFROSECChI

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IL RIALZO DI SENO PER VIA LATERALE CON APPROCCIO

PIEZOChIRURGICO

Fig. 1 Disegno della linea di osteotomia nell’accesso con il seno in sovrimpressione

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rientro a distanza di mesi.La percentuale di lesioni della mucosa sinusale descritta in letteratura varia da 14 a 56%. (4).Tale difformità dipende dalle variabili che possono portare a questa complicanza: esperienza e capacità dell’operatore, anatomia sfavorevole, spessore variabile della mucosa, ecc.A partire dalla fine degli anni 90 è stata introdotta in Italia una nuova attrezzatura per la chirurgia dei tessuti duri in grado di sfruttare l’effetto piezoelettrico: Piezo-surgery.Tra le numerose particolarità di questo strumento, la selettività di azione risulta particolarmente importante nel caso del rialzo di seno. È infatti possibile abradere i tessuti duri in maniera selettiva, mantenendo inalterati i tessuti molli, a meno di procedure scorrette o errore nella selezione dei programmi della macchina.In particolar modo, è possibile erodere la finestra ossea fino alla mucosa sinusale, rispettando strutture come l’arteria alveolo-antrale, qualora essa sia presente come vaso intramurale (Fig.3).L’inserto dedicato a questa fase è diamantato di for-ma sferica o piatto. Nel caso lo spessore osseo vestibolare risulti eccessi-vo, è possibile raccogliere osso con un apposito inser-to piezoelettrico con funzione di “scraper”.In questi casi si utilizza un inserto tagliente di forma rotonda.È inoltre possibile il distacco della finestra ossea dalla mucosa al fine di evitare il ribaltamento della stessa.Il clivaggio della mucosa viene realizzato con un apposito inserto modellato come una tromba, da utilizzarsi a bassa potenza con abbondante flusso di soluzione fisiologica.Anche lo scollamento della mucosa e l’elevazione posso essere realizzati con appositi inserti smussi.Durante tutte le fasi, la piezochirurgia può aiutare, specie nel caso di operatori meno esperti, a contenere rischi di insuccesso.Soprattutto nei casi nei quali l’anatomia risulti difficol-tosa, come nel caso di setti di Underwood, la piezochi-rurgia può costituire un valido aiuto. Un autorevole studio indica che l’utilizzo del piezosur-gery riduce al 7% il rischio di perforazioni della mucosa sinusale.(4)Altri vantaggi della piezochirurgia riguardano il mi-nore danno tissutale rispetto all’impiego di strumenti standard, con un miglioramento del post-operatorio, evidenziato da numerosi studi clinici pubblicati. (1,2)Anche la preparazione del sito implantare nel caso di contemporaneo inserimento degli impianti può esse-re effettuato con appositi inserti piezoelettrici. Grazie ad essi, le si prepara il sito in maniera precisa, non

Fig. 2 Azione del Piezosurgery a diretto contatto della mucosa sinusale

Fig. 3. Arteria alveolo-antrale evidenziata ed isolata con piezochirurgia

Fig. 4. Scollamento e sollevamento della mucosa sinusale con inserti piezoelettrici

Fig. 5 Rialzo di seno in presenza di un grosso setto di Underwood

Fig. 6: Preparazione con piezosurgery del sito implantare in corso di rialzo di seno.

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sottoponendo spessori sottili di osso alle macro-vibrazioni tipiche degli strumenti rotanti. In questo modo si evitano mi-cro-fratture che possono compromette-re la stabilità delle fixture. (fig.6)Con tecnica piezochirurgica si può inol-tre abbinare al rialzo di seno interventi combinati, come lo split crest nella sede contigua.

Conclusioni

L’introduzione della piezochirurgia ha rivoluzionato il modo di fare chirurgia ossea. Selettività di azione, precisione, biostimolazione, irrigazione continua e cavitazione sono infatti elementi sempre più richiesti per limitare invasività degli interventi e rischi di complicanze nella chirurgia orale e maxillo-facciale.Il rialzo di seno per via laterale è un esempio dei vantaggi della piezochi-rurgia in grado di limitare l’importanza dell’esperienza del chirurgo nel conse-guire trattamenti di successo.

Fig. 7, 8 e 9 Grande rialzo di seno e split crest combinati eseguiti con tecnica piezoelettrica

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La chirurgia guidata oggi sta diventando la prima scelta nei casi complessi di riabilitazione dell’edentulo totale.La diagnosi 3D e la pianificazione implantare protesicamente guidata sono il cardine della terapia, su cui si fondano e si realizzano tutte le fasi operative.Nei casi complessi è oggi possibile abbinare più tecniche chirurgiche sem-

pre nell’ottica di minimizzare l’impatto sul paziente.L’obiettivo ormai raggiunto e consolidato in tutti i protocolli guidati è l’inserimento flapless degli impianti e quando è possibile il carico immediato con protesi provvisoria preconfezionata.Alcuni software permettono la pianificazione di impianti postestrattivi.Ad oggi risulta ancora difficile combinare la chirurgia guidata ad interventi di GBR.L’obiettivo futuro sarà senz’altro far coincidere il giorno della chirurgia con la consegna al paziente della protesi definitiva.Per ottenere questo risultato sarà necessario ridurre le imprecisioni che affliggono i passaggi dal digitale all’analogico, ovvero dal nostro progetto al paziente.

Caso Clinico: paziente femmina di 70aa, portatrice di protesi fissa superiore ormai incongrua (fig. 1).Viene stabilita la necessita di una bonifica totale, con GBR a carico del settore anteriore e fornitura di una protesi mobile totale postestrattiva immediata in grado di ottimizzare i parametri occlusali e funzionali (figg.2, 3, 4, 5, 6, 7).Si esclude la possibilità di far coincidere la bonifica con una riabilitazione immediata con chirurgia guidata.A sei mesi la protesi mobile provvisoria viene ribasata ed inviata al laboratorio per ottenere la dima Radiologica secondo il protocollo di chirurgia guidata Digital Service LEONE (fig. 8).La paziente esegue un esame TC cone beam con la dima indossata correttamente.I files dicom vengono elaborati con il software LEONE.Viene pianificato l’inserimento di sette impianti inseriti in modali-tà flapless (Figg. 9, 10), l’accoppiamento immediato a monconi provvisori in PEC e la fornitura di un provvisorio per un carico immediato per una riabiltazione fissa di dodici elementi.Il progetto viene esportato come file STL e il Digital SERVICE LEO-NE elabora un modello Master 3D estremamente fedele e conte-nente gli analoghi degli impianti (fig. 11)L’Odontotecnico sul modello Master 3D realizza la protesi prov-visoria (figg. 12, 13) e trasforma la dima radiologica in dima chirurgica senza alcuna perdita di precisione (fig. 14).Il giorno dell’ intervento la dima viene fissata in bocca, si inseriscono gli impianti e i monconi, la protesi provvisoria viene ribasata diretta-mente in bocca (fig. 15, 16, 17).A sei mesi la protesi provvisoria e i monconi vengono rimossi per realizzare la protesi definitiva (figg. 18, 19, 20, 21).

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ChIRURGIA GUIDATA E PROTESI IMMEDIATA:

UN CASO CLINICO

ROBERTOMELI

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Fig. 1

Fig. 2

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VALERIOFANCELLI

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PROROGA E RATEIZZAZIONE PAGAMENTI ENPAM: l'Enpam ha deciso di prorogare e rateizzare i contributi previdenziali dovuti dai medici e dagli odontoiatri in difficoltà economica. Possono usufruire di questa misura anticrisi gli iscritti che quest’anno hanno subito (o prevedono di subire) una riduzione di almeno il trenta per cento del proprio reddito li-bero professionale rispetto a quello del 2012. Gli interessati devono com-pilare e inviare il modulo disponibile sul sito Enpam entro e non oltre il 15 novembre 2013. I medici e i dentisti che faranno domanda non sono tenuti a pagare i contributi sulla libera professione in un’unica soluzione entro il 31 ottobre prossimo ma riceveranno tre bollettini con scadenza

31 dicembre 2013, 28 febbraio 2014 e 30 aprile 2014. Alle somme dovute saranno aggiunti i soli interessi legali (0,2 per cento al mese) e minime spese di incasso. Gli iscritti che aderiscono al pagamento rateale dovranno autorizzare l’addebito diretto su conto corrente dei contributi dovuti al Fondo di previdenza generale (Quota A e Quota B) a partire dal 2014. Anche questi addebiti verranno fatti a rate. Dal 2014 la possibilità di rateizzazione sarà estesa a tutti i liberi professionisti che sceglieranno la domiciliazione bancaria per il pagamento dei propri contributi.REAZIONI AVVERSE DA UTILIZZO DI SBIANCANTI DENTALI. Ricordatevi di segnalarle ad ANDI: a chiederlo è la Commissione Europea e il Ministero della Salute europeo al CED, e di conseguenza alle associazioni aderenti (ANDI lo è per l’Italia). In particolare si chiede alle associazioni di dentisti degli Stati membri di effettuare un vero e proprio monitoraggio delle reazioni avverse causate dall’utilizzo di prodotti sbiancanti. Per fare questo il CED ha messo a punto un questionario da compilare ogni volta che l’odontoiatra rileva un problema sull’utilizzo di prodotti sbiancanti. Il documento, scaricabile dal sito ANDI Nazionale senza dover fare il login semplicemente cercando la notizia nella home page, dovrà essere in-viato alla sede ANDI di Roma incaricata di raccogliere le informazioni che verranno inviate al CED. Se si utilizza la posta inviare a ANDI Lungotevere Sanzio, 9, 00153, Roma. Se si utilizza il fax: 0658301633. Se si utilizza la posta elettronica [email protected]. Lo scorso anno la UE ha emanato la Direttiva 2011/84/EU del 20 settembre 2011 che disciplina i prodotti cosmetici e quindi anche quelli sbancanti vietandone l’utilizzo ai cittadini senza controllo del dentista per quelli con concentrazione di perossido di idrogeno sotto l’1% mentre quelli con una concentra-zione uguale o al di sotto del 6% potranno essere prescritti esclusivamente dall’odontoiatra abi-litato che potrà demandare la loro applicazione anche all’igienista dentale. Il Governo italiano ha recepito senza modificare la Direttiva europea.DETRAZIONI PER LA FORMAZIONE, CAO E ANDI TENTANO LA VIA DELL'EMENDA-MENTO ALLA LEGGE DI STABILITÀ: dopo un intenso lavoro di lobbie, ANDI e CAO sono riusciti a sensibilizzare alcuni parlamentari a sottoscrivere una serie di emendamenti che permet-tano ai dentisti liberi professionisti, ma anche agli altri operatori della sanità ed a tutti i profes-sionisti, di portare in deducibilità, integralmente, le spese sostenute per la formazione continua obbligatoria. “L’obiettivo del testo predisposto e sottoposto all’attenzione di alcuni Parlamentari sensibili al problema –spiega il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada- è quello di intro-durre un sistema di deducibilità integrale delle spese sostenute dai professionisti, per la parteci-pazione ai corsi di formazione continua e relative spese di viaggio e soggiorno, alla luce del fatto che si tratta di partecipazione obbligatoria e che se disatteso potrà comportare illecito discipli-

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nare”. La proposta avanzata è quella di consentire a chi partecipa ad eventi accreditati secondo il sistema ECM la detrazione delle spese sostenute per l’iscrizione a Corsi e Convegni (con un tetto massimo di 250 euro giornalieri relativamente a vitto ed alloggio) ed all’ottenimento dei crediti previsti per legge un’ulteriore deduzione di 500 euro. Quest’ultima proposta in linea con l’indicazione della Commissione nazionale ECM, che punta a voler premiare chi si aggiorna.PARLAMENTO APPROVA L’ESCLUSIONE DEI DENTISTI DAL SISTRI: anche il Senato, dopo il passaggio alla Camera, ha approvato il 29 ottobre u.s. il nuovo testo del Decreto Legge recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di raziona-lizzazione nelle pubbliche amministrazioni”, pubblicato in GU n. 255 del 30-10-2013. Il De-creto interessa il settore odontoiatrico in quanto contiene la norma (art. 11) che esonera dalla adesione al sistema SISTRI per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi i liberi professionisti, dentisti compresi. Grazie alla forte azione lobbistica per la modifica al testo originario del D.L. i dentisti liberi professionisti produttori di rifiuti non avranno l’obbligo di aderire al SISTRI, evitando tutte le pratiche burocratiche e le spese connesse.Unico adempimento richiesto sarà sottoscrivere la nuova modulistica che le ditte smaltatrici, loro sì già obbligate al nuovo sistema Sistri, forniranno allo studio dentistico.AL VIA I CORSI DI AGGIORNAMENTO OBBLIGATORI RSPP PER I COLLEGhI ESONE-RATI AI SENSI DELL’ART. 95 DEL D.LGS. 626/94:il D.Lgs. 81/08 e successive modifiche prevede l’aggiornamento obbligatorio della formazione RSPP, con durata di 14 ore e con validità di 5 anni. Di seguito i tempi entro i quali effettuare i Corsi di aggiornamento: - I Soci esonerati dal frequentare i corsi di formazione ai sensi dell’art. 95 del D. Lgs. 626/94 (autocertificazione), cioè coloro che non hanno effettuato Corsi di For-mazione inviando a suo tempo la raccomandata all’ASL di appartenenza, dovranno obbliga-toriamente aggiornarsi entro l’11.01.2014; - Coloro che negli scorsi anni hanno partecipato ad un corso di formazione RSPP di 16 ore dovranno aggiornarsi entro l’11.01.2017. ANDI ha programmato l’attività di Aggiornamento RSPP, con attribuzione di crediti ECM, nella modalità a distanza (E-learning) e residenziale:Modalità a distanza (E-learning): il corso, della durata di 14 ore, è erogato in modalità e-learning in conformità alle previsioni dell’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 e alle linee appli-cative degli accordi stessi del 25 luglio 2012. Il corso di aggiornamento RSPP è on-line da oggi 21 Ottobre 2013, puo essere acquistato sul sito www.dentistionline.it e rilascia 21 crediti ECM. A conclusione del Corso, dopo avere eseguito i test ai fini ECM, si potrà scaricare l’attestato ECM e, con la stampa di esso, recarsi nella propria Sezione per la “verifica in presenza” (obbligatoria secondo le norme della formazione via e-Learning sulla sicurezza e salute sul lavoro). In merito a ciò la Sezione indicherà sede e data della verifica, fornirà un brevissimo questionario cartaceo che, oltre ad essere da voi compilato, recherà i vostri dati identificati, le firme necessarie e andrà conservato per ottenere l’attestato di aggiornamento RSPP. Modalità a residenziale: il corso in modalità residenziale ha la durata di 14 ore e viene erogato in aula dalle vostre Sezioni provinciali. Anche il corso residenziale può essere acquistato diretta-mente da www.dentistionline.it e rilascia 16 crediti formativi ECM.Costi: E-LEARNING con 14 ore in modalità FAD (21 crediti ecm) costo €120,00 IVA incl.; RESI-DENZIALE con 14 ore in aula (16 crediti ecm) costo €180,00 IVA incl. Per ISCRIZIONI ed ulteriori informazioni cliccate www.dentistionline.it oppure chiamate il numero verde 800.911.202.

vita in associazione

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LA PRECISIONE DELLE IMPRONTE: LA ChIAVE DI VOLTA PER

REALIZZARE UN CORRETTO DISPOSITIVO ORTODONTICO

Il 15 ottobre u.s. ho avuto il piacere di assistere alla conferenza “L’impronta di pre-cisione in protesi” tenuta dal Dr. Dario Castellani per Andi Firenze. Nonostante per-sonalmente dedichi esclusivamente la mia attività all’ortognatodonzia, ho ritenuto particolarmente interessante le argomentazioni esposte dal relatore, tanto da invogli-armi ad approfondire l’argomento e le implicazioni nel mio settore. Fermo restando

che l’impronta è il linguaggio con cui l’ortodontista dialoga con il proprio tecnico specialista in ortodonzia si evince quanto sia importante questa fase di lavorazione. Asheley M. e coll. in un articolo pubblicato nel 2005 su Dent. Update hanno riportato come delle circa 20.000 impronte in alginato inviate annualmente al Policlinico Universitario di Manchester, molte fossero state realizzate in maniera scorretta ed il motivo era da ricercarsi nell’inabilità dell’operatore più che nelle caratteristiche intrinseche del materiale. Queste sono le stesse con-clusioni a cui è arrivato anche il relatore della serata, allora tale constatazione mi ha stimolato a raccogliere in un articolo una serie di consigli ed accorgimenti utili al clinico nella rilevazione delle impronte ortodontiche.Affinché il messaggio giunga all’ortodontotecnico in maniera chiara, è indispensabile che le impronte vengano inviate in laboratorio accompagnati da una accurata prescrizione e progettazione del dispositivo, e, quando necessario; dall’impronta dell’antagonista, dalla cera d’occlusione e/o dal morso di costruzione. Solo una tra-smissione di informazioni siffatta, potrà garantire una attiva collaborazione tra ortodontista ed odontotecnico che si tradurrà nella corretta realizzazione del dispositivo che, a sua volta, si adatterà facilmente al cavo orale del paziente. Di fatto se il clinico non effettua correttamente una di queste operazioni, il risultato finale non sarà soddisfacente. Partendo dall’impronta è necessario ricordare che ai fini ortodontici viene rilevata con l’utilizzo di idrocolloidi irreversibili di Classe A tipo I, secondo le norme ISO 1563 sugli arginati. Il primo ad interessarsi agli alginati fu un chimico scozzese alla fine del 19° secolo il quale notò che alcune alghe di colore marrone producevano un secreto mucoso denominato “algina”. L’utilizzo degli alginati nel settore dentale iniziò negli anni 40, ma l’odore, il sapore, la biocompatibilità, il tempo di lavorazione, la consistenza adeguata, la me-moria elastica, la resistenza alla lacerazione, l’elevata precisione e il tempo di presa rapido rendono ancora oggi l’alginato il materiale ideale per la rilevazione di impronte delle arcate dentarie ai fini della realizzazione di modelli di studio e per la costruzione di dispositivi ortodontici. Gli alginati non offrono la stessa accuratezza nella riproduzione dei dettagli degli agar, degli elastomeri e dei siliconi per addizione, pertanto il loro uso è sconsigliato in protesi fissa. La polvere si trova in commercio in buste perfettamente sigillate al fine di eliminare la possibilità di contaminazione da parte dell’umidità ambientale e quindi garantire una conservazione ottimale

DANIELEFRANCIOLI

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Fig. 2 bolla nell’alginatoFig. 1 impronta carente

ortodonzia

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ortodonzia

del materiale. Alcune case produttrici propongono comode confezioni monodose. Possono avere odori e sa-pori differenti; possono, una volta miscelati, variare di colore e segnalare il momento adatto per essere inseriti nel cavo orale. Si consiglia sempre di rispettare le indicazioni della casa produttrice, soprattutto nel rapporto polvere-liquido e nei tempi di indurimento all’interno del cavo orale. Oltre che nella scelta del materiale d’im-pronta e nella conoscenza delle indicazioni riportate dalla casa produttrice, altrettanta attenzione deve essere prestata nella scelta del portaimpronta. Il portaimpronta deve essere: metallico per una sterilizzazione ottimale; forato per una migliore ritenzione dell’alginato; con pareti alte che consentano il massimo rilievo delle strutture alveolari fino ai fornici. Fondamentale è che la dimensione del portaimpronta sia rapportabile a quella delle arcate del paziente al fine di ricoprire completamente tutta la superficie interessata: se il cucchiaio scelto fosse troppo piccolo, verrebbero esclusi o riprodotti solo parzialmente gli elementi dentali più distali; se il cucchiaio fosse troppo grande, non si otterrebbe un controllo ottimale del materiale d’impronta e si rischierebbe di stirare eccessivamente i tessuti molli periorali. Impronte siffatte non consentirebbero all’odontotecnico, indipendente-mente dalle sue qualità manuali, di realizzare un corretto dispositivo. Il materiale d’impronta, opportunamente preparato secondo le indicazioni della casa produttrice e miscelato manualmente o utilizzando adeguati appa-recchi meccanici, viene inserito nel portaimpronta. La superficie libera di alginato viene lisciata usando un dito bagnato per garantire una superficie omogenea, maggiore fluidità del materiale e migliorare così la precisione dei dettagli. A questo punto il portaimpronta, con il materiale nella fase plastica, è pronto per essere inserito nel cavo orale del paziente. Ad indurimento avvenuto (meglio attendere un minuto in più), si provoca il distacco delle masse di alginato dalle strutture orali con leggeri movimenti impressi al manico del portaimpronta. Un errore che si commette di frequente, sia per l’impronta inferiore che per la superiore, consiste nel mancato al-lineamento del manico del portaimpronte con il piano di simmetria del viso. Importante è controllare che l’im-pronta rispecchi le aspettative e non presenti mancanze, che renderebbero difficile l’esecuzione di un corretto dispositivo da parte dell’odontotecnico. Dopo aver lavata correttamente l’impronta e dopo averla asciugata al fine di asportare l’eventuale presenza di saliva, si passa alla disinfezione con una soluzione disinfettante (do-saggio in base alle indicazioni del produttore) ed infine si procede alla conservazione adeguata dell’impronta in modo da inviarla senza alterazioni al nostro laboratorio ortodontico.

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L’anno che sta per giungere al termine segna la fine del mandato che abbiamo avuto l’onore di essere chiamati a ricoprire grazie alle preferenze che ci avete accordato in sede di elezione e anche in questi ultimi dodici mesi l’impegno profuso per l’associa-zione è stato importante e speriamo da Voi gradito.

Il 2013 ci ha visto impegnati nell’assolvere agli obblighi di legge circa la formazione obbligatoria del personale dipendente in tema di sicurezza sul lavoro secondo l’art. 37 della legge 81/08 minimizzando al massimo l’impatto per i nostri studi sia da un punto di vista di impegno temporale del nostro personale che economico da parte dei datori di lavoro.

Da gennaio scorso siamo anche online con il sito internet di Andi Firenze nel quale si possono reperire tutte le principali informazioni in materia sia sindacale che culturale e i vari tipi di convenzioni che Andi Firenze ha in essere per i servizi di smaltimento rifiuti oltre che per la verifica di impianto elettrico e apparecchi elettromedicali e dove è presente un’apposita sezione con i nominativi di tutti gli iscritti in modo da essere visibili a tutta la cittadinanza.

In base alle nuove disposizioni previste dal D.L. 179/2012, per favorire i pagamenti in moneta elettronica dal 01/01/2014 i professionisti, e dunque anche gli odontoiatri, avranno l’obbligo verso i loro clienti di consentire il pagamento delle prestazioni professionali tramite i POS. In attesa del regolamento attuativo di prossima uscita che determinerà chi realmente sarà obbligato a dotarsi di POS, risulterà comunque particolarmente gradita la convenzione che Andi ha già in essere da qualche anno con il Gruppo Banca Sella che consente ai soli Soci di usufruire del servizio di accettazione dei pagamenti tramite POS senza costi fissi o minimo di transato da garantire, senza l’obbligo di apertura di un conto corrente presso banche del Gruppo Sella, con costo di installazione, assistenza “on-site”, canone di noleggio tutto completamente gratuito, rimanendo a carico del professionista le sole commissioni sulle transazioni che risultano peraltro nettamente inferiori rispetto ad altri operatori del settore.

Oltre a queste attività l’iscritto ad Andi Firenze ha potuto beneficiare dei corsi di aggiornamento che si sono svolti in sede e di tutto ciò che riguarda la gestione e gli adempimenti dello studio odontoiatrico in particolare il servizio di consulenza diretta telefonica presso la sede o i nostri colleghi esperti in materia, nonché delle convenzioni riservate come la polizza RC professionale, la migliore sul mercato al costo più basso, alle convenzioni provinciali per lo smaltimento rifiuti e le verifiche degli impianti elettrici e elettromedicali, la PEC gratuita, il servizio recupero crediti, la possibilità di partecipare alla guardia odontoiatrica nella provincia di Firenze.

Oltre a quelle che Vi abbiamo illustrato, numerose altre iniziative si affiancano a comporre l’offerta alla quale crediamo sia difficile rinunciare, anche da parte dei giovani laureati che vedono esteso da 2 a 4 anni il periodo a contribuzione ridotta e avendo in Andi Firenze Giovani un punto di riferimento associativo diretto a loro dedicato .

Aderire non solo per appartenere, ma soprattutto per partecipare alla vita associativa di Andi Firenze anche in considerazione del fatto che a marzo 2014 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali, che permetteranno al socio Andi di partecipare attivamente esprimendo la propria preferenza sulla gestione della nostra associazione.

Vi invito quindi a rinnovare l’iscrizione all’Associazione entro la scadenza del 28 febbraio.

Chiediamo inoltre cortesemente, per coloro che scelgono la modalità di pagamento con bollettino postale di compilare tutti i campi relativi a chi effettua il versamento perché altrimenti ci sarà impossibile risalire alla persona che ha realmente effettuato il pagamento e poter così procedere alla corretta emissione della ricevuta fiscalmente deducibile.

PER QUESTO TI ChIEDIAMO DI VERSARE ENTRO E NON OLTRE IL 28 FEBBRAIO 2014:

€ 300,00: per i soci a quota intera

€ 150,00: per i soci neo-laureati e per i soci oltre i 70 anni di età

Modalità di pagamento:

Bollettino di c/c postale n° 10751501

Bonifico bancario su Banca Toscana Ag. 29 di Firenze IBAN IT74C0103002858000000290074.

Assegno bancario non trasferibile intestato a ANDI Firenze.

A norma degli artt. 6.9 e 6.10 del nuovo regolamento ANDI, il versamento ritardato dal 01/03/14 fino al 31/03/14 comporta la maggiorazione della quota del 10%; oltre tale data il mancato versamento comporterà l’estinzione del rapporto associativo e la perdita di tutti i relativi diritti della qualifica di Socio. L’eventuale reiscrizione dovrà seguire le regole previste dall’ art. 5 dello Statuto e del Regolamento.

Nell’augurarvi un felice periodo natalizio e un 2014 ricco di soddisfazioni, e ricordando che la Segreteria è sempre a Vostra dispo-sizione per qualsiasi chiarimento, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Il Presidente ANDI Firenze Il Tesoriere ANDI Firenze Dott.ssa Gabriella Ciabattini Cioni Dott. Silvio Bonanni

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PERChé È IMPORTANTEISCRIVERSI AD ANDI

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