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carta dei servizi laComunità Cooperativa Sociale via Brignole de Ferrari 6/9 16125 Genova telefono 010 2465848 - 010 2531126 fax 010 2461360 [email protected] www.lacomunita.genova.it UNI 10928 la presente carta ha validità fino al mese di ottobre 2015 Ardini Comunità Educativa Assistenziale Ardini Comunità Educativa Assistenziale via Vallechiara 7/2 16124 Genova telefono 010 265682 [email protected]

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carta dei servizi

laComunitàCooperativa Socialevia Brignole de Ferrari 6/916125 Genovatelefono 010 2465848 - 010 2531126fax 010 [email protected]

UNI 10928

la presente carta ha validitàfino al mese di ottobre 2015

ArdiniComunità EducativaAssistenziale

ArdiniComunità Educativa Assistenzialevia Vallechiara 7/216124 Genovatelefono 010 [email protected]

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cooperativa sociale laComunità

descrizione del servizio

struttura

operatori e professionalità

organizzazione del servizio

relazioni con le famiglie

relazioni con i Servizi

pasti e salute

metodologia e obiettivi¬ dimensione relazionale¬ strumenti di gestione dei processieducativi

attività

standard di qualità

modalità di accesso e inserimento

dimissioni

impegni reciproci

impegni per la qualità

sicurezza e tutela

segnalazioni e reclami

indice sicurezza e tutela segnalazioni e reclami

Gli educatori hanno ricevuto unaformazione specifica sulle tecnicheantincendio e antinfortunistiche e inogni équipe vi è un referente per lasicurezza (legge 81/2008).

I dati sensibili e personali ed ingenerale tutte le informazioni relativeai minori sono sottoposte a tutelasecondo quanto previsto dalla leggesulla privacy (d.l. 196/2003).

È prevista una Polizza Assicurativache copre gli educatori e i bambini perinfortuni e danni contro terzi.

Nel caso si vogliano fare dellecomunicazioni o segnalazioni sulfunzionamento del servizio, i familiario chi ha in affidamento il minorepossono rivolgersi al coordinatore oalla Cooperativa.I reclami o le segnalazioni possonoessere verbali, telefonici o scritti:¬ Carlo Coffaro (Coordinatore)telefono 010 265682cellulare 3290189734

¬ Coop La Comunitàvia Brignole de Ferrari 6/916125 Genovatelefono 010 2465848 - 0102531126Fax [email protected]

La Cooperativa si impegna a rispondereentro 15 giorni.

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“laComunità” è una cooperativa sociale nata nel 1979 conl’obiettivo di progettare e gestire comunità per bambini e ragazziin difficoltà in convenzione con il Comune di Genova.

Il nostro nome non è solo frutto di quell’esperienza originaria:comunità per noi rimanda all’idea di solidarietà, senso diappartenenza, partecipazione, legame.

Il nostro obiettivo è rafforzare l’impegno sociale, il desideriodi metterci al fianco delle persone con l’impegno proprio“del farlo per lavoro”: garantendo continuità nel tempo, sviluppandouna riflessione sul lavoro educativo, investendo sulla selezione,formazione e supervisione del nostro personale.

Attualmente offriamo, in convenzione con il Comune di Genovao altri enti pubblici e privati, un insieme articolato di opportunitàeducative e formative per bambini, giovani e adulti:¬ due comunità residenziali, una comunità a ciclo diurno, unalloggio protetto per giovani adulti, cinque centri socio-educatividiurni e interventi educativi in famiglia e sul territorio per bambinie ragazzi

¬ servizi di ascolto, supporto e orientamento per adolescentie giovani

¬ corsi di formazione e progetti di orientamento e inserimentoprofessionale per giovani e adulti

¬ consulenze alle famiglie

Le coordinate che accomunano i nostri servizi sono: l’attenzionee il rispetto per i clienti, l’ascolto partecipe dei loro problemi ela valorizzazione delle loro risorse, la progettazione di percorsiindividuali di crescita, l’integrazione sociale, l’abitudine consolidataa lavorare con i servizi pubblici, le scuole, le famiglie e le altreagenzie educative, la disponibilità a confrontarci e allargarela rete delle nostre collaborazioni.

cooperativa sociale laComunitàimpegni reciproci impegni per la qualità

La comunità Ardini si impegna a:¬ definire il percorso perl’individuazione dei bisogni individualie delle modalità per soddisfarli

¬ garantire il controllo dei risultati ele verifiche della progettazioneindividuale

¬ mettere in campo tutte le risorsenecessarie per il raggiungimento degliobiettivi individuali e complessividefiniti con l’ente pubblico

¬ presentare ogni anno i risultati deiquestionari di rilevazione dellasoddisfazione e un rapportosull’andamento della Comunità inragione di quanto espresso nellapresente carta dei servizi.

Per un migliore andamento del serviziosi chiede ai bambini di:¬ accettare e rispettare le regoleesistenti all’interno della comunità

¬ rispettare orari e accordi presi

¬ impegnarsi nelle attività scolastiche

Per migliorare costantemente il lavorodella comunità, ogni anno vengonorealizzati dei gruppi di discussione(focus group) con i minori e vieneproposto alle famiglie e ai Serviziinvianti un questionario, al fine dirilevare la soddisfazione e avere unavalutazione in merito all’organizzazionedel servizio.

Per garantire la qualità dei propriservizi, la cooperativa, ispirandosi avalori quali la promozione delbenessere della persona, laprogettazione di interventi a partiredall’analisi dei bisogni, lo sviluppo diattività educative centrate sullapersona e la valorizzazione delledifferenze, si impegna a:¬ adottare sistemi di valutazione,documentazione e monitoraggio

¬ orientamento al miglioramentocontinuo ed alla soddisfazione delcliente

¬ crescita delle competenzeprofessionali

¬ lavoro di rete

¬ progettazione e ricerca sociale

Per il raggiungimento degli obiettivi,le attività sono caratterizzate da:¬ sviluppo di processi partecipativi edi empowerment

¬ valorizzazione dell’attitudineall’ascolto

¬ volontà di tenere aperte e collegatela dimensione della ricerca con quelladelle prassitensione alla continuità nel tempo,alla coerenza e alla trasparenza.

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strutturadescrizione del servizio dimissioni

La Comunità Educativa AssistenzialeArdini è un luogo che accoglie bambinidi età compresa tra i 6 e i 12 anni,per i quali il Tribunale per i Minori ol’Ats valuta la necessità di unallontanamento temporaneo da casa.Le attività svolte dagli educatori sonoquelle improntate a funzioni genitorialivicarie. Quando è possibile, in ragionedel progetto educativo e incollaborazione con i servizi sociali, sicerca di coinvolgere la famiglia neidiversi aspetti della vita del minore enelle scelte più significative che loriguardano, supportandola nel gradualerecupero delle funzioni genitoriali.

Il gruppo di lavoro è composto da ottoeducatori di cui uno con funzioni dicoordinamento e due con tempiparziali; il gruppo si avvale dellacollaborazione di volontari del serviziocivile e tirocinanti.

La comunità è aperta tutto l’anno edè in grado di accogliere nove minori.Il servizio è accreditato dal Comunedi Genova. (L.R. Liguria 1413 del18/11/2005)

La comunità è sita in Via Vallechiara7/2, al primo piano.

I collegamenti con le sedi scolastichedegli ospiti sono assicurate da unafitta rete di servizi pubblici.Vicinissima alla struttura c’è la stazionedi Genova Principe.L’appartamento che ospita la comunitàrisponde alle esigenze delle normativevigenti ed è composto da tre stanzeche ospitano i ragazzi, un ampiosoggiorno, una sala da pranzo, unacucina, ufficio per i colloqui e mansionidi segreteria, servizi, locale lavanderia,laboratorio ludico, per un totalecalpestabile di circa 250 metri quadrati.

Le dimissioni sono sempre gradualie quando possibile concordate conil minore e la famiglia.

La comunità fornisce all’Ats unarelazione finale sul minore.In caso si presentino comportamentiinadeguati da parte del minore cherichiedono dimissioni eccezionali, vieneconvocata una riunione di urgenzatra l’équipe e i servizi committenti.

Le dimissioni sono concepite come unprocesso di accompagnamento versol’uscita del minore. Tale percorsodefinito dagli oparatori della cea inaccordo con l’AS, coinvolge la famigliao le altre figure adulte di riferimento.

Qualora il progetto necessitasse di unperiodo aggiuntivo di verifica emonitoraggio, la CEA continuerà adoccuparsi temporaneamente delminore in accordo con il Servizioinviante.

Le dimissioni vengono sempre valutatedall’équipe e concordate con il distrettosociale in funzione del ProgettoEducativo Individuale di ogni singolobambino/ragazzo.

Le dimissioni possono avvenire per:¬ rientro in famiglia

¬ raggiungimento dei limiti di etàe trasferimento in altra comunità

¬ affido familiare

Le modalità di dimissione, in ragionedelle diverse motivazioni, prevedono:¬ incontri tra l’équipe e la famiglia(ove possibile), a partire da almeno1 mese prima della dimissione

¬ incontri con gli educatori dellacomunità di destinazione, con lapresenza dell’assistente sociale.È inoltre previsto l’accompagnamentodel bambino nella nuova strutturada parte dell’educatore di riferimentoo del coordinatore

¬ incontro tra educatori della comunitàe nuova famiglia affidataria, con lapresenza dell’assistente sociale. Sonoprevisti una serie di incontri tra lafamiglia affidataria e il bambino,mentre questi è ancora inserito incomunità

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Il gruppo di lavoro è composto da seieducatori, un coordinatore checoncorre all’attività educativa dellastruttura ed una ausiliaria che svolgeattività connesse alla gestione dellacasa.Ci si avvale inoltre dellacollaborazione di volontari e tirocinanti.

Tutti gli operatori possiedono i titolirichiesti dal percorso di accreditamentodefinito dal Comune di Genova persvolgere il servizio.

Il gruppo degli operatori si avvaledi una supervisione a cadenza mensile.Il professionista è individuatodirettamente dal gruppo deglioperatori. La partecipazionealla supervisione è considerata parteintegrante dell’attività lavorativa.L’equipe partecipa ad attività formativeper almeno 20 ore annue.

operatori e professionalità organizzazione del serviziomodalità di accesso einserimento

La Comunità può accogliere novebambini di ambo i sessi, di etàcompresa tra i 6 e i 14 anni.Eccezionalmente e per motivate ragionii Servizi Sociali possono chiederel’inserimento di bambini di età inferiorementre l’età della dimissione è semprelegata al Progetto EducativoIndividuale del bambino/ragazzo.L’inserimento dei minori è propostodall’Ambito territoriale sociale al qualibisogna rivolgersi per eventualidomande.Il costo della retta giornaliera degliospiti è interamente a carico delComune di Genova o altro soggettoinviante.

InserimentoTutte le segnalazioni sono inviate daiServizi Sociali al coordinatore dellacomunità tramite apposita scheda.

La segnalazione viene discussa inéquipe entro 15 giorni dal ricevimento.Nei casi di particolare criticità, per iquali sia necessaria un’azionetempestiva, l’equipe si impegna a darerisposta scritta e motivata entro 36ore.I criteri di valutazione dell’inserimentosono principalmente:¬ la compatibilità con il gruppo deiragazzi

¬ la tipologia del problema e laconnessione con le risorse della rete

¬ se è possibile l’inserimento, vienesempre effettuata una riunione congli assistenti sociali e, ove possibile,con lo psicologo dei servizi e gli altrioperatori che hanno in carico il minore.Alla riunione partecipanoil coordinatore della comunità e almenoun operatore.¬ prima di effettuare l’inserimentosi ha sempre un colloquio con il minore,la famiglia (se possibile),i servizi e l’équipe.¬ l’inserimento del minore è gradualee prevede una fase di pre-ingresso,con la frequenza della comunità alpomeriggio e durante uno dei pastied il ritorno in famiglia alla sera.

¬ La CEA è disponibile ad accoglierei minori entro 5 giorni dal primoincontro con l’assistente sociale e incaso di urgenze entro 3 giorni.¬ è previsto un periodo di un massimodi 3 mesi di conoscenza reciproca edi osservazione del minore per larealizzazione di una progettazioneeducativa individuale.¬ Superato il periodo di prova,se c’è volontà da ambo le parti diproseguire il percorso, si confermal’inserimento.

¬ in caso di non disponibilità di posti,la richiesta viene inserita in una listad’attesa gestita dal coordinatore dellacomunità.

Per ogni minore viene indicato uneducatore di riferimento, che curai rapporti con le istituzioni esterne,in raccordo con il coordinatoredella comunità

È prevista una programmazionesettimanale degli impegni e/o attività

È prevista la figura di un sostituto,per garantire la continuità del servizio.

Viene garantita la copresenza deglioperatori adeguata al numero deiminori presenti e alle attività previste.

Quando possibile è previsto il rientroin famiglia dei bambini il venerdì sera,con rientro in struttura la domenicapomeriggio.

La comunità si avvale come risorseaggiuntive di volontari e tirocinanti.Essi vengono selezionati e inviati dallacooperativa e, previo colloquio con ilresponsabile della struttura, vengonoinseriti nella vita della comunità.

Sono previste 4 ore settimanalidi riunioni di équipe.

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relazioni con i servizirelazioni con le famiglie

La comunità è certificata secondo lanorma internazionale ISO9001.Tale normativa prevede verificheinterne semestrali da parte dalResponsabile della Gestione QualitàISO9001, che hanno l’obiettivo diverificare l’effettiva funzionalità delservizio in relazione a quanto dichiaratonella presente carta ed adottareeventuali azioni preventive o correttive.Inoltre il servizio lavora nell’ottica delmiglioramento continuo, attraversouna pianificazione per obiettivi, chevengono verificati annualmente dallaDirezione, nell’ambito del riesame delSistema di procedure ISO9001. Lastruttura è certificata secondo la normaUNI 10928.

standard di qualitàattività

Agli assistenti sociali di referenzavengono inviate relazioni diaggiornamento con cadenzasemestrale.Viene effettuato di norma 1 incontroal mese congli operatori SCAC, secoinvolto sul caso. All’incontropartecipano il coordinatore el’educatore di riferimento.Viene effettuato almeno 1 incontroogni 2 mesi con le scuole. All’incontropartecipa l’educatore di riferimentoe/o il coordinatore.Se necessario gliincontri possono avere una frequenzapiù ravvicinata.Quando previsto, vengono effettuatiincontri con il Tribunale dei Minori.All’incontro partecipano il coordinatoree l’educatore di riferimentoSemestralmente vengono inviate allaProcura della Repubblica, presso ilTribunale dei Minorenni, schede dimonitoraggio dei minori inseriti.Almeno una volta all’anno si effettuanoincontri con le associazioni o gli altrisoggetti presenti sul territorio facentiparte della rete del minore.

Viene effettuato di norma un colloquioogni 2 mesi con la famiglia. Al colloquiopartecipano il coordinatore el’educatore di riferimento.

Le famiglie possono, se concordatocon i Servizi e con gli educatori,frequentare la Comunità (visitepomeridiane, feste, cene).Per gli aspetti organizzativi sonoprevisti frequenti contatti telefonici.

Nelle situazioni che lo permettono, lafamiglia o in sua assenza le altre figureparentali vengono coinvolte nelprogetto sul minore ( costruzione delPEI). Insieme vengon discussi econdivisi gli obiettivi relativi allacrescita del ragazzo, come i momentidi difficoltà.L’inclusione della famiglia permette dioperare in un clima di reciproca fiducia,distendere i rapporti con gli operatorie favorire una più rapida realizzazionedel progetto.

Con gli operatori dell’ATS dipertrinenza, vengono calendarizzatele verifiche sui casi. Gli incontri possonoeffettuarsi nei seguenti modi:tramite presenza dell’operatore ATSnella riunione di equipe educativa dellaCEA oppure tramite partecipazione delcoordinatore e dell’educatore diriferimento alla riunione del Servizio.

La comunità è un luogo dove i ragazzipossono vivere, crescere, studiare,divertirsi e instaurare relazionisignificative con il gruppo dei pari econ gli educatori.Le attività sono strutturate in mododa garantire ai ragazzi momenti divita di gruppo e spazi di autonomia.Sono previste:¬ attività di gruppo;

¬ attività ricreative esterne (cinema,stadio, etc) e occasioni di gioco;

¬ tempo libero autonomo;

¬ sostegno scolastico nella fasciapomeridiana.

La programmazione delle attività vienediscussa e concordata con i ragazzinella riunione settimanale.Sono inoltre previste vacanze fuoricittà durante il periodo estivo, delladurata di almeno 15 giorni.

Si incoraggiano i legami di amiciziasia tra i ragazzi residenti sia coneventuali esterni, attraversol’organizzazione di feste, gite, momentiricreativi e culturali, attività sportive.Nel complesso la vita in comunitàtende a creare un clima accoglienteche aiuti i ragazzi a crescere in unambiente sereno.

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pasti

strumenti di gestione dei processieducativi

Sono previsti due strumentifondamentali di monitoraggio egestione della vita comunitaria:¬ il diario di bordo, in cui vengonoquotidianamente annotate le tappefondamentali della giornata, ladescrizione di eventuali problemi delsingolo ragazzo, nonché comunicazionida e per l’esterno;

¬ il verbale d’équipe, in cui vengonoriportate le decisioni assunte dalgruppo educatori.Inoltre la gestione dei percorsiindividuali si avvale dei seguentistrumenti:¬ griglia di osservazione semestrale

¬ progetto Educativo Individuale (PEI)

¬ verbali degli incontri con i familiarie con tutti i soggetti facenti parte dellarete del minore, istituzionali e non.

Il PEI prevede obiettivi generali especifici, strumenti, metodi di lavoro,indicatori e verifiche. I tempi previstiper il raggiungimento degli obiettivinormalmente non possono superarei 12 mesi.La verifica del PEI avviene in ragionedei tempi espressi nel progetto stessoe comunque di norma ogni 6 mesi.La riprogettazione avviene una voltaall’anno o in occasione di grandicambiamenti di vta del ragazzo oprogettuali.

salute

Vi è una cucina interna alla strutturaper la produzione giornaliera dei pastida parte degli educatori.

È applicato il manuale di autocontrolloHACCP.

Sono previsti giornalmente i seguentipasti: colazione, pranzo, merenda,cena.

Il menù, redatto grazie allacollaborazione di una nutrizionista inmodo da tenere in considerazione ilfabbisogno energetico dei ragazzi edun corretto equilibrio alimentare èvariabile su base settimanale.Su prescrizione medica i pasti vengonopreparati in base a tabelle dietologiche.

I ragazzi sono seguiti da un unicomedico che opera in uno studio neipressi della struttura, per garantirefacilità di accesso al servizio.

Le visite di controllo hanno unacadenza almeno semestrale, salvonecessità specifiche.

I dati sanitari sono conservati inapposito fascicolo all’interno delcarteggio personale del minore.

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metodologia e obiettivi

dimensione relazionale

Viene volta attenzione a formaregruppi di bambini che per età eproblematiche possano facilmenterelazionarsi tra loro.Sono favorite le visite di compagnidi scuola e di giochi in Comunità,nei diversi momenti della giornata(per i compiti, per la merenda, a cena,ecc..) o in occasione di compleanni,feste ed eventi specifici.A partire dagli interessi personalidei bambini, la comunità facilita icontatti con le realtà del territorio(parrocchia, associazioni, societàsportive), individuate come risorseaggiuntive per la loro crescita.Gli educatori quando possibilemantengono rapporti con i minorianche dopo le dimissioni (follow-up),attraverso incontri, inviti a cenae feste.

Per ogni ragazzo viene individuato uneducatore di riferimento che ha lafunzione di monitorare la realizzazionedel PEI, di armonizzare le reti e gliambiti in cui è inserito il ragazzo. Ciònon esclude che all’interno della vitacomunitaria i ragazzi scelganonaturalmente gli educatori con cuistringere specifici legami (affettivi,ludici, empatici, di condivisione diesperienze, di maternage).

Il lavoro educativo si basa sullarelazione tra gruppo educatori egruppo bambini. I bambini all’internodella vita comunitaria scelgononaturalmente gli educatori con cuisviluppare differenti modalitàrelazionali (affettive, ludiche,empatiche, di condivisione diesperienze, di maternage) legateai diversi aspetti della loro vita.A ciascun bambino si garantisconomomenti di autonomia e spazidi ascolto personali.Viene prestata grande attenzionealla quotidianità, con l’obiettivodi garantire il benessere personaleattraverso le azioni di ogni giorno:accudimento, cura della routine,ascolto, cibo e igiene.L’attenzione alla quotidianità èstrumento per trasmettere contenutiaffettivi e educativi, consentendoai bambini di acquisire la capacitàdella cura di sé e quindi promuoverela crescita personale.

L’ausilio di nuovi strumentimetodologici d’intervento ( progettoP.I.P.P.I., Family Group Conference,advocacy ) ha permesso agli operatoridi comunità di ampliare il proprioraggio di competenza e diimplementare con le famiglie dei minorila condivisione del percorso educativo-progettuale dei loro figli.

Tali percorsi di crescita sono condizionenecessaria per la costruzionedi rapporti e relazioni all’internodella comunità e all’esterno di essa,favorendo i processi di integrazionesociale e interculturale.