Fiesole La Madonna Di Fiesole Laura Speranza

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  • 8La Madonna di Fiesole, un inedito capolavoro di Brunelleschi?Laura Speranza

    In un recente sopralluogo al Vescovado di Fiesole abbiamo individuato una bel-lissima Madonna con Bambino in terracotta policroma che risultata inedita e sco-nosciuta agli esperti della materia.1 E unopera degli inizi del Quattrocento, diqualit altissima sia nel modellato che nella policromia che, anche se un po con-sunta negli incarnati, risulta quasi completamente originale. La presenza di unvecchio incollaggio non pi sicuro ha reso necessario un pronto intervento delnostro istituto, in accordo con la collega Ilaria Ciseri, responsabile del territorio diFiesole per la Soprintendenza competente per la tutela (figg.1 a, b).

    1 Lopera, bisognosa di restauro, stata individuata dalle nostre due preziose restauratrici AndreinaAndreoni e Francesca Kumar, durante un sopralluogo con lallora Soprintendente Cristina Acidinied inserita anche nella programmazione della nostra attivit didattica, infatti stata assegnata comelavoro di tesi alla nostra allieva Akiko Nishimura. I professori Giancarlo Gentilini , Luciano Bellosie Giorgio Bonsanti sono stati invitati a vedere lopera nei nostri laboratori e sono rimasti veramentecolpiti dalla sua qualit.

    1a - La Madonna di Fiesoleprima del restauro

  • I materiali preziosi usati, come lo sfolgorante oro del manto, lazzurrite della veste,la lacca rossa stesa sopra la foglia dargento, nonch lo splendido abitino del Bam-bino, a bolli doro punzonati, rivelano una committenza molto elevata che sicu-ramente gli stemmi sulla base dovevano rendere esplicita. Oggi purtroppo questistemmi non sembrano pi leggibili perch quasi completamente scalpellati, sem-bra in modo volontario. Questa Madonna dunque un documento molto prezioso che conferma come

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    1b - La Madonna di Fiesole dopo il restauro.

  • anche le terrecotte, spesso considerati manufatti pi economici perch riproduci-bili in serie, dovettero interessare anche committenze di altissimo livello. La giovanissima Madonna dal volto dolce, assorto e un po triste, ha lo sguardoquasi perso nel vuoto, con la testa appena inclinata verso il figlio che sembra cercareprotezione mentre guarda lontano con unespressione leggermente malinconica. Laposa della Madonna delicata ma salda, le ampie ed eleganti mani sostengono de-licatamente, ma con sicurezza, la gamba sinistra di Ges che stesa, con la musco-latura leggermente in tensione, mentre la mano sinistra della madre preme congrazia la coscia tornita e grassoccia del piccolo, tanto che il pollice affonda delica-tamente nelle sue carni. La gamba destra del Bambino invece piegata a mostrarela pianta del piedino che appoggiato sul dorso della mano destra della Madre. Eun gioco bellissimo di gesti che viene sempre riproposto nelle numerose replicheesistenti, circa una ventina, di questo tipo di Madonna che deve aver avuto ungrande successo nel corso di tutto il Quattrocento per la sua composizione piena diarmonia, grazia e facile comunicativa. Ilnostro esemplare di una qualit moltosuperiore rispetto agli altri e, a mio av-viso, si pone anche cronologicamente inunepoca anteriore, probabilmente pro-prio agli inizi del Quattrocento, vista lapresenza di elementi dichiaratamente go-tici, come i caratteri eleganti della scrittain oro MATER DEI MEMENTOMEI e gli elementi trilobati inscrittinegli archetti incrociati nella base.Si tratta di un ritrovamento molto im-portante che fa luce su tutta una serie diMadonne in terracotta e in stucco che lacritica tende a riferire soprattutto allascuola di Ghiberti2, ma anche a Brunel-leschi3, di cui fa parte anche un esem-plare allErmitage, uno ai Musei diBerlino, un altro nella collezione Chigi-Saracini di Siena (fig. 2), pubblicataesaurientemente da Gentilini che ne se-gnala unaltra alla Certosa del Galluzzo4.

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    2Per questo tipo di composizione si veda S. Androsov, Relief from the Workshop of Ghiberti, in Re-ports of the Hermitage, XXXVIII, 1974 pp.4-6 J.Balogh, Katalog der auslandischen Bildwrke desMuseums der Bildenden Kunste, in Budapest, Budapest 1975, pp.53-543 Luciano Bellosi, Filippo Brunelleschi e la scultura, in Prospettiva 91-92 Firenze 1998, pp.63-64 4 Giancarlo Gentilini pubblica questa Madonna in una esauriente scheda nel catalogo della mostrasenese Monte dei Paschi di Siena. Collezione Chigi- Saracini. La scultura, Firenze 1989, pp.37-47

    2 - La Madonna con bambino di Palazzo Chigi Saracini, Siena

  • Mentre questi esemplari risultano foggiati da calchi, la Madonna di Fiesole, diqualit veramente molto alta, senza dubbio modellata direttamente in creta,come dimostrano i notevoli spessori e lo svuotamento del retro eseguito con mi-rette di varie dimensioni. Questi strumenti, con manico in legno ed estremit infilo metallico, che servivano per asportare la creta prima del suo totale induri-mento, erano definiti dal Filarete5 fusegli di legno con istaffette di filo di ferro.Che lopera sia stata modellata direttamente in creta lo confermano anche i sot-tosquadri molto profondi e leleganza di alcune soluzioni formali, non compresee modificate negli altri esemplari che invece presentano sottosquadri molto menoprofondi e semplificazioni nel modellato del manto. Ad esempio, in corrispon-denza della manica destra della Madonna, i rilievi dellErmitage, di San Marco aFirenze (fig. 3) e della Certosa del Galluzzo, presentano una linea curva chiusa aforma di ellissi che rappresenta come una seconda ampia manica sopra quella at-tillata che fascia il polso della Vergine. Nella Madonna di Fiesole (fig. 1a-b), in-

    vece, questo dettaglio molto diverso, molto pi mosso e simula moltobene un tessuto morbido che si adagiasulla sottostante mensola. Si trattachiaramente del lembo del manto che,dopo aver descritto alcune volute sottoi polsi della Madonna, rientra verso laveste a tunica e si immagina ricaderea piombo, dietro la mensola che rap-presenta una sorta di davanzale dove siaffaccia la madre col bambino in brac-cio. Il corpo del Bambino parzial-mente coperto dal velo azzurro che,sotto il manto dorato, copre la testadella Vergine e descrive un ampio pan-neggio circolare sopra il suo seno.Negli altri esemplari questo bel motivonon stato compreso, pertanto ilBambino risulta coperto dal mantodella Madonna e non dal velo pi leg-gero, probabilmente perch sono stateusate matrici senza conoscere diretta-mente loriginale. Bellosi, per la Ma-

    donna di Berlino, ha giustamente osservato che il velo che copre il Bambino alludaal sudario in cui sar avvolto dopo la sua morte.

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    5 A.Averlino, detto il Filarete, Trattato di Architettura,1464 a cura di M. Finoli, L. Grassi, Milano1972 .

    3 - La Madonna con Bambino, FirenzeConvento di San Marco

  • Un altro elemento che ci sembra confermi la priorit, sia qualitativa che cronolo-gica, della nostra Madonna la presenza della corona sulla testa, oggi mancantedelle punte, che non ritroviamo pi nelle repliche conosciute o meglio, stata tra-sformata, probabilmente attraverso luso di matrici forse consunte, in uno stranopanneggio piegato sul manto che copre la testa.Tutte queste osservazioni, insieme allaltissima qualit dellopera, mi sembranoconfermare che questo possa essere il prototipo, finora sconosciuto, per la nume-rosa serie di esemplari gi noti.Chi lautore di questo capolavoro? Senzaltro un grande artista che ha restituito,in tempi molto precoci, grande dignit espressiva ad un materiale che il medioevoaveva quasi dimenticato, la terracotta. Gli studiosi che si sono occupati degli esem-plari con questo tipo di Madonna, ripetuti con piccole varianti da matrici, li hannosolitamente attribuiti alla scuola di Ghiberti perch in una di queste copie pre-sente la figura di Eva sdraiata che stata ricavata da un calco dalla porta del Para-diso e sono datati spesso attorno alla met del secolo XV. Soltanto Luciano Bellosi,in un articolo dedicato a Filippo Brunelleschi in cui ipotizza una sua intensa atti-vit di scultore, riferisce anche questo tipo di Madonna a quel Maestro del San Pie-tro di Orsanmichele che tende a individuare in Filippo Brunelleschi, nella fasepoco nota della sua attivit che si colloca dopo il concorso del 1401 per la secondaporta del Battistero e prima delle grandi opere architettoniche. Le intuizioni e le considerazioni convincenti addotte dallo studioso in tanti diversiinterventi in cui sono analizzate anche alcune Madonne che derivano da questoesemplare, credo che siano estremamente calzanti per questopera veramente su-perba che, a mio avviso, rappresenta il modello per tante altre repliche di diffe-rente qualit. Ci piacerebbe pensare che questa opera straordinariamente preziosa,anche per i materiali usati, possa essere quella Madonna di terracotta ricordata ginel 1418 nella Camera da letto di Giovanni di Bicci de Medici 6 , uno dei signoripi potenti e raffinati di Firenze7, che proprio a Brunelleschi commission il pro-getto e la realizzazione della cosiddetta Sagrestia Vecchia in San Lorenzo e succes-sivamente la ristrutturazione della basilica laurenziana che si trova proprio a pochipassi dal palazzo in via Larga dove la famiglia risiedeva dalla met del secolo pre-cedente. La presenza del motivo dei bolli doro, definito anche del Cambioo cumflorenis, sulla vestina del piccolo Ges potrebbe rendere plausibile questa ipotesispericolata, dal momento che gli esperti di tessuti antichi ritengono che questomotivo derivi proprio dallo stemma dellarte del Cambio8. Non dimentichiamoinfatti che Giovanni di Bicci de Medici, padre di Cosimo il Vecchio e capostipite

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    6 Luciano Bellosi e Giancarlo Gentilini, Una nuova Madonna in terracotta del giovane Donatello,1996, p.19 Il documento che ricorda una figura di Nostra Donna piccola di terra cotta citato ri-cordato da J.K.Lydecker, The domestic setting of the arts in Renaissance Florence, Ann Arbor 1989,pp.61-627 Bellosi e Gentilini cit, 1996 p.198 Ringrazio Isabella Bigazzi, esperta di storia del Costume per questa segnalazione.

  • della casata che aveva fondato il Banco Medici con importanti filiali a Roma e Ve-nezia, era stato pi volte eletto priore dellArte del Cambio (1402, 1408, 1411). A mio avviso particolarmente significativo che Giovanni di Bicci de Medici avessefatto parte della commissione per il celebre concorso per la seconda porta del Bat-tistero nel 1401 che vide vincitore Lorenzo Ghiberti, con lesclusione anche di Fi-lippo Brunelleschi. Non escluderei che proprio in quella occasione Brunelleschi siaentrato nelle grazie del magnate che, quindici anni dopo, in veste di gonfaloniere,parteciper alle decisioni del governo comunale relative al finanziamento della co-struzione dello Spedale degli Innocenti, su progetto di Filippo Brunelleschi.Non sappiamo come questa bellissima Madonna sia giunta allEpiscopio fiesolanoma non si pu escludere che dopo la Cacciata di Piero de Medici e della sua fa-miglia, avvenuta il 9 novembre 1494, a cui segu il saccheggio del giardino di sanMarco e delle altre propriet Medicee, ad opera del popolo furente, lopera possaessere stata recuperata da qualche devoto, per giungere, chiss attraverso quali pas-saggi, agli ambienti della Curia di Fiesole, dopo avere scalpellato gli stemmi Me-dicei.In questa dolce Madonna sono gi presenti quei caratteri che saranno peculiaridellarte scultorea brunelleschiana, cos come ci sono giunti nello splendido cro-cifisso di Santa Maria Novella. I caratteri fisionomici infatti sono indagati congrande fedelt naturalistica, ma sono in qualche modo trasfigurati oltre ogni con-tingenza terrena. La Madonna, con grandi occhi distanti fra loro, assomiglia al piccolo Ges, conla stessa bocca quasi imbronciata, fronte ampia e squadrata, zigomi larghi ed altiche Brunelleschi aveva realizzato nello splendido angelo che ferma Abramo nella

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    4a - Particolare dellangelo della formella del Brunelleschieseguita per il concorso della seconda Porta del Battistero.

    4b - Particolare della Madonna di Fiesole.

  • formella bronzea del concorso del 1401 (fig. 4 a). Anche i morbidi riccioli doratidella Madonna e del Bambino, sottolineati con una fitta punzonatura, ricordanomolto quelli bronzei dellangelo e tradiscono una formazione da orafo, espertonella modellazione plastica che precede la fusione (fig. 4 b). Lopera di Fiesole do-vrebbe essere stata eseguita negli anni appena successivi al 1401-02, in una fase sti-listica del Brunelleschi in cui rimangono ancora molti elementi gotici ma gi siafferma unattenzione per gli aspetti pi umani della Divinit, preludio di un Ri-nascimento pi maturo, durante il quale il nostro artista, nato come orafo e cre-sciuto come scultore, si dedicher principalmente allarchitettura.

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