Fibrillazione Atriale e MMG
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CONVEGNO ANCE
“Nel cuore di Santa”
Dott. G. Marini. Dott. F. TollisGENOVA
LE URGENZE CARDIOLOGICHE NELLO STUDIO DEL MMG: LA
FIBRILLAZIONE ATRIALE
S. Margherita Ligure11-12-13 Aprile 2013
Epidemiologia
Prevalenza: 0,5% (< 50 aa) 5 – 15% (> 80 aa)
G Ital Cardiol 2011; 12(2); 101-162
EUROPA: 6,6 milioni di affetti USA: 2,2 milioni di affetti
Epidemiologia
Incidenza: 3,1/1000 1.9/1000 55-64 aa
38/1000 31.4/1000 80-94 aa
USA: 2,4 nuovi casi / 100 persone
Prevalenza dei pazienti con fa negli studi dei MMG
(Fonte: MilleGPG)
Area Genovese
• 186.000 ultrasessantacinquenni• 15/20000 pazienti per anno con FA• 4000 ricoveri per anno (128.018 nel 2002)
La fibrillazione atriale in sintesi
Definizione: Aritmia sopraventricolare caratterizzata dalla perdita di ogni attività elettrica organizzata da parte del miocardio atriale
Ecg: assenza di onda P osservabile con ondulazioni della linea isoelettrica o deflessioni nette dell’attività atriale (frequenza: 350 – 600/min con frequenza ventricolare accelerata o normale)
Malattie cardiovascolari Valvulopatie (reumatiche e non)IpertensioneCoronaropatieMiocardiopatieMiocarditi e pericarditiCardiopatie congeniteNeoformazioni cardiacheProcedure interventistiche e chirurgia CVScompenso cardiacoMalattie del sistema di conduzione cardiaco (WPW, Malattia del nodo del seno, flutter…)Idiopatica (“lone atrial fibrillation”)
Malattie sistemiche Iper/IpotiroidismoTossicosi da alcol, farmaci, drogheChirurgia non cardiacaConnettivopatieTerapie oncologicheSepsiInfezioni (brucellosi, febbre tifoide…)
Cause extracardiache Abnorme stimolazione neurovegetativaPatologie esofago-gastroduodenaliDisioniePatologie delle vie biliari
Classificazione della FA
Parossisticasi interrompe spontaneamente entro 7 gg
Persistentepersiste più di 7 gg in assenza di terapia
RecidivanteFA che insorge dopo un primo episodio
Cronicail ritmo sinusale non è ripristinabile o si è rinunciato alla cardioversione
F.A. primo riscontro invio al cardiologo (esclusa
“urgenza”) Sempre tutti?
– FA parossistica tornata in ritmo spontaneamente?– Solo controllo frequenza?
Con quale modalità– “urgenza differibile”?– PS?– modalità “diagnostica”?
Cosa fare prima– TAO?– Accertamenti?– Farmaci?
Algoritmo operativo in corso di FA acuta (o di primo riscontro)
FA in atto
Invio in PS
L’insorgenza di FA è databile con sicurezza
entro 48 h?
Il paziente è emodinamicamente
stabile?
Consulenza cardiologica urgente per valutare
possibilità di terapia di cardioversione
Scelta della strategia:
Valutazione fattori predisponenti
Valutazione rischio trombo embolico
Consulenza cardiologica in urgenza differita per valutazione della terapia necessaria
Si No
Si No
Punti critici che il mmg incontra durante un episodio acuto di FA
Diagnosi della FA
Individuazione inizio dell’episodio aritmico e
controllo di ritmo o della frequenza
Valutazione del profilo di rischio
tromboembolico e impostazione della relativa
terapia
La diagnosi di FA è effettuata su base clinica (polso “fibrillante”, auscultazione, anamnesi suggestiva per fattori predisponenti/scatenanti) e viene confermata dall’indagine ECG.
Disponibilità ECG (Senza ECG la sensibilità si attesta intorno al 60%)[1]
Capacità di interpretare ECG (Sensibilità 80% e Specificità 92%) [2]
Software interpretativo ECG (Sensibilità 91%, Specificità 92%) [2]
In fase di diagnosi, o dopo aver stabilizzato il paziente, è sempre opportuno eseguire:
anamnesi e EO per ricerca cause/concause ECG e ecocardiogramma Esami della funzionalità tiroidea Valutazione degli elettroliti sierici
Diagnosi
[1](BMJ. 2007 August 25; 335(7616): 383); [2] (BMJ 2007;335:380)
Controllo Del Ritmo O Della Frequenza? 1 – Ritmo
Il controllo del ritmo presenta i seguenti vantaggi: Impedisce deterioramento della funzione ventricolare Elimina i sintomi Elimina il rischio tromboembolico
Deve essere eseguito da specialista in struttura apposita, può essere giustificabile la sua esecuzione da parte del MMG in caso di FA che insorge in pazienti in cui la FA può compromettere il compenso funzionale di cardiopatie preesistenti se:
E’impossibile l’invio in struttura adeguata (particolari situazioni e/o condizioni geografiche e/o meteorologiche)
L’aritmia è sicuramente insorta da meno di 48h
Il controllo del ritmo è controindicato se: Si prevede intervento cardiochirurgico a breve termine Non è possibile utilizzare TAO in paziente con severa valvulopatia
emboligena La FA non si presta a controllo ottimale per scarsa compliance del
paziente
Controllo del ritmo o della frequenza? 2 - Frequenza
Il controllo della frequenza è preferibile quando:
Il controllo del ritmo fallisce Il paziente è asintomatico o paucisintomatico Si riscontra un basso rischio tromboembolico Il controllo farmacologico della FA è facilmente ottenibile La FA è presenta da lungo tempo o è bassa la probabilità di
ottenere e mantenere il ritmo sinusale in pazienti con notevole dilatazione delle camere
Esistono trials che indicano che il controllo della frequenza ha la stessa efficacia del controllo del ritmo in termini di
sopravvivenza.
European Heart Rhythm Association (EHRA) score of
atrial fibrillation (AF) -related symptoms
• EHRA I - ‘No symptoms
• EHRA II - ‘Mild symptoms’; normal daily activity not affected
• EHRA III - ‘Severe symptoms’; normal daily activity affected
• EHRA IV - ‘Disabling symptoms’; normal daily activity discontinued (1)
Linee guida ESC 2010
Solo controllo della frequenza
Valutazione del rischio tromboembolico
FIBILLAZIONE ATRIALE
TAO (INR 2 – 3) Calcolo del rischio tromboembolico
Presenza di valvulopatia?
RISCHIO BASSO (SCORE 0)
NO TERAPIA o ASASi No
RISCHIO MEDIO
(SCORE 1)
TAO (INR 2 – 3) o ASA
RISCHIO ELEVATO
(SCORE > 2)
TAO (INR 2 – 3)
CHADS2
Età > 75 1
Diabete mellito 1
Ipertensione 1
Insufficienza cardiaca 1
Storia positiva per ictus, TIA o pregressi episodi tromboembolici
2
CHA2DS2 – VASc
Età > 75 2
Età > 65 1
Diabete mellito 1
Sesso femminile 1
Insufficienza cardiaca 1
Storia positiva per ictus, TIA o pregressi episodi tromboembolici
2
Storia positiva per patologia vascolare (Coronaropatia, arteriopatia periferica o placca aortica
1
Principali schemi di calcolo del rischio tromboembolico nella
fibrillazione atriale
Terapia farmacologica dell’episodio acuto di fa
Premessa: Se possibile inviare pz. In struttura con disponibilità di ECO trans – esofageo e cardioversione elettrica
Sempre: Individuare e trattare fattori favorenti (febbre, assunzione sostanze, pericardite, embolia polmonare, tireotossicosi), verificare se è il primo episodio di FA e terapie già in atto.
Controllo frequenza: antiaritmici di classe 2 o 4(β – bloccanti, Ca2+ antagonisti) o digitale permettono di controllare il ritmo cardiaco e evitano conversione in flutter se si tenta cardioversione
Terapia antitromboembolica: Antiaggreganti piastrinici o TAO in base al rischio tromboembolico
Controllo ritmo (generalmente non effettuato dal MMG): antiaritmici di classe 1A e 1C; in FA di recente insorgenza considerare ibutilide.
I nostri dati(Fonte: MilleGPG Cloud Network, totale MMG 505)
Prescrizione di terapia antitromboembolica in base al rischio del paziente (Indice CHADS2)
“FIBRILLAZIONE ATRIALE IN RETE”
Gestione appropriata del Paziente con fibrillazione atriale mediante una “rete
integrata” di medici eservizi in una vasta area metropolitana con
l’ausilio di supporti di telemedicina
OBIETTIVI DEL PROGETTO
• 1. Registrare con codifica ICD9 nella cartella clinica tutti i casi di fibrillazione atriale
• 2. Registrare correttamente la fibrillazione atriale cronica
• 3. Ricercare e diagnosticare nuovi casi di fibrillazione atriale
• 4. Applicare il protocollo diagnostico-terapeutico nei casi di fibrillazione atriale di nuova osservazione
• 5. Prescrivere un’appropriata profilassi antitrombotica a tutti i pazienti con fibrillazione atriale cronica finalizzata alla prevenzione del rischio tromboembolico
3° OBIETTIVO:Ricercare e diagnosticare nuovi
casi di fibrillazione atriale
• 1. Porre sempre attenzione al “ problema fibrillazione atriale” in tutti i pazienti soprattutto anziani ,” l’eta’ e’ un potente fattore di rischio per lo sviluppo della FA e l’incidenza raddoppia ogni decennio di vita adulta “.
• 2. Sospettare la F.A. nei soggetti asintomatici aritmici ma anche in quelli con un’aritmia non facilmente individuabile semeiologicamente ( anche quando la frequenza e’ normale perche’ non necessariamente la FA non trattata e di nuova osservazione e’ ad alta frequenza )
• 3. Sospettare la F.A. nei pazienti che riferiscono un non ben definito malessere , capogiro e vertigini, dispnea ecc.
4° OBIETTIVOApplicare il protocollo diagnostico-terapeutico
nei casi di fibrillazione atriale di nuovaosservazione
♦ Paziente asintomatico o paucisintomatico. : Posta la diagnosi ECG:
- prescrivere ematochimici per iniziare scoagulazione con Warfarin (se indicata)
- richiedere (previo contatto telefonico) visita cardiologica in accesso prioritario
- prescrivere eparina a basso peso molecolare- prescrivere betabloccante (es atenololo 50
mg/die) o digitale per ridurre la frequenza
4° OBIETTIVOApplicare il protocollo diagnostico-terapeutico
nei casi di fibrillazione atriale di nuovaosservazione
♦ Paziente con sintomi da instabilita’ emodinamica
( scompenso cardiaco,ipotensione …) oppure con F.A. insorta da < 48 ore
posta la diagnosi ECG :
• - invio in PS ( essere realmente certi della data di insorgenza dell’aritmia)
Grazie per l’attenzione