FIAMMA gen/feb/mar 2007 - suoresangaetano.it · Al Card. Severino Poletto che lascia il suo mandato...

Rivista delle suore POVERE FIGLIE DI SAN GAETANO

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Fiamma di Carità2

Anno 54 - Ottobre/Dicembre - “PosteItaliane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2,DCB Torino” nr 4/2010

Direttore responsabile: canonico Carlo VallaroEquipe di redazione

Questo bollettino si invia a tutti coloro che lo desi-derano: si sostiene con le libere offerte dei lettorisul c/c postale 00362103 specificando la causaledel versamento.Videoimpaginazione e stampa: Maja - Torino

Per testimonianze, relazioni di “grazie”, richieste di immagini, informazioni, biografie, abbonamenti a questo bollettino, critiche, consigli, articoli e qualsiasi tipo di corrispondenza

scrivere a:“Fiamma di Carità”“Fiamma di Carità”

presso Suore Povere Figlie di San Gaetanovia Giaveno 2 - 10152 TorinoTel. - Fax 011.851.567

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San Gaetano Thiene

Fiamma di Carità

FVD - È Natale! pag. 3La nostra Madre scrive... « 5Grazie e ... Benvenuto « 6Questo prete in confessione ti fa vedere il sole « 7Anno nuovo vita nuova... « 10Notizie in breve... « 12

Cronaca- Da Torino - 3 ottobre 2010Festa onomastica della nostra Madre « 13

- Da Torino - Casa di Riposo « 14- Da Pancalieri - Scuola dell’Infanzia di Pancalieri « 16- Un’estate “Sottosopra” a Lagnasco « 18- Da Porto S. Giorgio (Fm) - Agosto 2010 - Aperti per ferie « 20

- Da Porto S. Giorgio (Fm) - Servizio Civile 2010 « 21- Sulle orme di Gesù - Diario di due Pellegrine in Terra Santa « 22- Da Torino - Il Battesimo ci rende missionari per far nascere Gesù in ogni cuore « 26

- Da Villaraspa - Gratitudine « 27

Missioni- Che dire della missione in Ecuador? « 29- Dal Brasile - Laici a servizio del Regno di Dio « 30- Un incontro atteso con gioia che ci ha rivelato drammatiche realtà « 31

Allarga i confini della tua carità « 3321 novembre 2010 « 36

Accendi anche tu una fiamma di carità - Amici dei Beati Boccardo- Incontri “Amici dei Beati Boccardo” del Piemonte anno 2010/2011

LA FANTASIA DELLA CARITA' « 37

Ricordiamo nella preghiera « 38

Sommario

Fiamma di Carità 3

FIAT VOLUNTAS DEI

“C'erano, in quella regione, alcunipastori, che vegliavano di notte,facendo la guardia al loro gregge.Un Angelo del Signore si presentòdavanti a loro, e la gloria del Signore li avvolse di luce.Essi furono presi da grande spavento,ma l'Angelo disse loro: “Non temete, ecco, vi annunciouna grande gioia, che sarà ditutto il popolo: oggi vi è nato, nella città diDavide, un Salvatore, che è ilCristo Signore. Questo per voi il segno: troverete

È N A T A L E !un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”.E subito apparve con l' Angelo unamoltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:“Gloria a Dio nel più alto deicieli, e pace in terra agli uominiche Egli ama”.

Vangelo di Luca 2,

8-14

4 Fiamma di Carità

Permettete che dica quello che mipare voglia dirci Gesù Bambino:“La vostra Famiglia, è sacra!”.Personalmente ringrazio il buon Diodi aver, pur nella povertà, con lamamma vedova a 26 anni, trovatonegli zii la famiglia di cui porto anco-ra oggi, rimasto solo, la gioia del rega-lo che ho ricevuto.

Auguri cordialissimi di BUON NATALE !Don Carlo Vallaro, direttore

CON QUALI OCCHI GUARDARE

AL NATALE 2010?Per prima cosa, ringraziare Gesù e laChiesa, che ci invitano a vivere ilNatale anche quest'anno. Ne abbiamoveramente bisogno! Per anni abbiamopensato ai regali da fare ai bambini, aipoveri, alle persone sole, ma oggi c'èaltro.Poveri siamo noi, siamo sinceri, noiabbiamo bisogno spesso di un supple-mento di amore vero. Siamo cristiani,ma spesso a modo nostro.Sento dire: “Ma tutti siamo così”. Mapensate veramente che questa sia unamotivazione giusta? Personalmente,vivo queste ore con l'angoscia nelcuore per le persone coinvolte.

Fiamma di Carità

“Mentre un profondo silenzio avvolge-va tutte le cose e la notte era ametà del suocorso, la TuaParola onnipo-tente, dal cielo,dal Tuo tronoregale, si lanciò…in mezzo a noi…”(Sap. 18,14).Desidero avvolgeredi silenzio questomio augurio, silenzioche penetri nei vostricuori e che susciti inciascuno stupore, am -mirazione, gratitudine.

Lasciamoci “toccare” da questa figu-ra. Qui c’è il mistero più grandeavvenuto nella storia.“Dio ha tanto amato il mondoda dare a noi Suo Figlio” (Gv3,16).Buon Natale, carissimi, nellagioia di sentirsi amati inmodo unico dal Dio creatoreche, a ciascuno di noi dice:“Io ti amo!!”.Con stima

Suor TeresaPonsiMadre

LLaa nnoossttrraa MMaaddrree ssccrriivvee......Carissimi lettori di “Fiamma di carità”, carissime Sorelle e Piccole Sorelle Gaetanine, carissimi Amici dei Beati Boccardo,

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Fiamma di Carità6

Al Card. Severino Poletto che lasciail suo mandato nella nostra Diocesi, ilpiù cordiale e sentito ringraziamentoper il suo prezioso servizio, in modoparticolare per il bene che ha voluto anoi Religiose. Noi “Povere Figlie diS. Gaetano” teniamo vivo il ricordoper la Beatificazione del nostro PadreLuigi Boccardo alla Chiesa del S.Volto il 14 aprile 2007. Alla sua inter-cessione affidiamo il Card. Poletto nelsuo nuovo cammino per il bene dellaChiesa, tenendo vivo il suo stessopensiero “… gli Arcivescovi passanoma Gesù Cristo resta sempre connoi”.Grazie ancora e auguri diogni bene.

A Mons. Cesare Nosiglia che vienecome Pastore nella nostra Chiesa tori-nese, il nostro cordiale “Benvenuto” eil dono della nostra fedeltà come“Figlie della Chiesa”.La nostra preghiera accompagna que-sto suo “nuovo cammino” perché siaricco di quei doni di grazia per ilnuovo ministero per la gloria di Dioed il bene di tutta la Chiesa.Benvenuto! Auguri!

Grazie e…Benvenuto

Fiamma di Carità 7

Dal suo confessionale, al Santuariodella Consolata di Torino, don LuigiBoccardo vede il quadro di MariaSS.ma venerato da secoli e la indicaai suoi penitenti: “E’ quella là che fatutto”. Accoglie le persone più diver-se, dai preti e le suore ai peccatoripiù duri. Don Luigi, dopo la Messa, èa loro disposizione: “Io starei semprein confessionale”, confida. Si impe-gna a farsi santo anche per tutte leanime che vengono a lui: “Se io nonmi faccio santo, qualcuno si perderàper causa mia”.Proprio per poter comunicare di più emeglio la Grazia divina, vuole per séla limpidezza assoluta: “Per delica-tezza di coscienza, cerco di averequasi ogni giorno il dono dell’assolu-zione sacramentale”. A ogni costo,vuole che sia vivo e operante Gesù inlui: diversamente come potrà donar-lo agli altri?

“Toccare i cuori”

Consiglia la confessione non soloquando c’è da ottenere il perdono dicolpe gravi, ma almeno una volta almese; e ai sacerdoti molto più spesso.Sa che ci sono persone che non bus-seranno mai alla porta del prete per

chiedergli diconfessarsie che hannobisogno dit r o v a r l odispo nibileper riconci-liarsi conDio. DonLuigi è que-sto prete,sempre alsuo posto inattesa di chiha più bisogno o non osa se subitonon trova. Lo ricorda a se stesso esoprattutto ai confratelli preti: “Nonsi può mai lodare abbastanza l’usodei sacerdoti zelanti che a ore fisse sitrovano fedeli al luogo del nobileministero; se si farà non tarderà averificarsi un risveglio nella frequen-za ai santi Sacramenti”.Discorso attualissimo, oggi più chemai: anche se i sacerdoti oggi sonoscarsi e spesso occupati in tante cose,quello del confessionale resta ilministero per eccellenza per educarela coscienza, ricevere il perdono diDio e scoprire la propria vocazione ela forza per seguirla.Mai come oggi noi poveri laici, sba-lorditi per troppe cose storte che ci

““QQuueessttoo pprreettee iinn ccoonnffeessssiioonnee ttii ffaa vveeddeerree iill ssoollee””

vengono da chi dovrebbe esserci diguida e di esempio, ne abbiamo tantobisogno, di buoni preti confessori, diconfessori davvero cattolici.E’ un grande sacrificio anche per unsacerdote innamorato di Cristocom’è don Luigi, ma la redenzionedel mondo è costata il sangue delFiglio di Dio con la morte in croce.Dunque… Ma presto don Luigi puòaffermare: “Ogni giorno Gesù mi dàla grazia di toccare i cuori… essirestano come magnetizzati”.Ci sono ritorni nascosti o clamorosidi persone alla vita cristiana, ci sonopreti e cristiani, i quali, andati unavolta ai piedi di don Luigi, in quelsuo confessionale n. 2 alla“Consolata”, ne partono trasformatie vi ritornano per continuare lasequela Christi, sino alle vette piùalte della santità.Sa mettere tutti a loro agio. Disponea confessarsi chi non sa o non è pre-parato, facendo con costoro l’esamedi coscienza e orientando al penti-mento con parole semplici e ardenti,All’accusa dei peccati risponde inmodo preciso e breve, con parolaadatta a ciascuno, frutto del suo stu-dio della Teologia e del cuoreumano, della luce che ottiene con lapreghiera prolungata: “Oh, come misento bene in confessionale, comesento Gesù in me, come vedo tantibei risultati… Io, che volete? Stareiin confessionale per tutta l’eternità!”.

Confessore per sempre

Una bambina si confessa per laprima volta da lui, per la sua PrimaComunione.Esce rag-giante e diceal papà: “Vàanche tu aconfessarti daquesto pretequi, ti fa vede-re il sole, tantoè bravo!”.Attira con laforza dell’amo-re, accoglie, ras-sicura, fa vederee sentire la bel-lezza e la santitàmeravigliosa diGesù.I casi più difficili,gli scrupolosi, gliinsistenti, i piùingarbugliati, quelliche hanno colpeindicibili e innomi-nabili, diventano isuoi penitenti. Invitatutti a venire a Gesùcon fiducia senza limi-ti, a chiedere a Lui lagrazia del pentimento edella conversione.Da tutti vuole la confessione fattabene, con l’indispensabile prepara-

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zione, con il dolore dei peccati e pro-positi fermissimi, con fiducia grande

in Dio, che invocato,opera nelle profonditàanche le più oscure.Qualche volta, anch’e-gli è preso dal dubbio:“Ma io mi salverò l’a-nima, con tantaresponsabilità che miassumo?”. Sente lavoce di Gesù che lorassicura: “E a chidovrò dare ilParadiso se non ate? Hai semprelavorato solo perme! E poi hai sem-pre trattato benele anime!… e haidetto loro laVerità”.Don Luigi escla -ma: “Sì è vero econ quantavoglia! Nonvorrei averené da mangia-re né da dor-mire né altro,per restarenot te e gior-no in con-

fessionale. Quanto patisco,quando mando inascoltato qualcu-no! Per me sarei disposto a stare inconfessionale sino alla fine del

mondo, affinché nessun’anima vadaperduta”.Non si ferma al ministero dellaConfessione per comunicare il per-dono di Dio a chi è pentito: è diretto-re spirituale ricercatissimo e chiedeai sacerdoti che sappiano dirigere leanime alla santità in ogni stato divita. “La direzione spirituale – spie-ga – non è un supplemento facoltati-vo, ma un mezzo indispensabile perchi vuole avanzare nella perfezione;come d’ordinario, il Signore nonconverte gli infedeli senza il missio-nario, così non conduce i fedeli allaperfezione senza il direttore spiritua-le che li guida”.Giustamente, spiega ai preti che se ildirettore di spirito non è santo, ènocivo; se non è dotto, è inutile; se èdotto e santo, è sale e luce: “La piùdifficile di tutte le arti è la confessio-ne-direzione, perché è certo che soloun santo può formare altri santi”.Ma non dimentica di essere soltantoun mezzo nelle mani di Gesù chesupplisce alla povertà personalequando uno si affida a Lui: “Gesùsolo è il vero direttore, il dottore deidottori…”. E’ sempre più evidente adon Luigi che dev’essere un “altro-Cristo”, e lo diventa ogni giorno dipiù, senza fermarsi mai, e guida isuoi allievi sacerdoti alla medesimaconfigurazione al divino Redentore.

Paolo Risso

“Anno nuovo, vita nuova…” recitaun antico, famoso adagio.A settembre, dopo lo “sbriciolamen-to” della pausa estiva, inizia il cosìdetto “anno sociale”: riprendonoinfatti la scuola, le varie attivitàpastorali, gli impegni, l’agenda tornaa traboccare di appuntamenti…Ma è proprio così vero che l’iniziodi un nuovo periodo basta a garanti-re la “vita nuova”?Sembra proprio di no.Oggi più che mai si rivela necessa-ria una serie e ponderata program-mazione; ma da dove partire?Proporrei innanzi tutto di partireda me, da noi, da ciò che siamo,dai nostri bisogni.Dobbiamo infatti imparare adascoltarci, senza paura, in tuttociò che siamo, in tutto ciò chesentiamo nel più profondo dinoi stessi.Noi non siamo principalmen-te ciò che dovremmo essere(e che, appunto, nonsiamo…!), non siamo nep-pure ciò che vorremmo

essere, come non siamo ciò che glialtri si aspettano che noi siamo!Siamo ciò che siamo: un groviglio dicontraddizioni, di resistenze, di pro-blemi, di luci e di ombre, di compli-cazioni, spesso inutili… ma proprioin tutte queste cose (nonostante que-ste cose), così come siamo, siamo

amabili e amati da Dio

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Anno nuovo vita nuova...

“Noi abbiamo desideri, progetti, speranze a cui ci aggrappiamo con tanta pas-sione, trascurando talora di considerare la possibilità che esista un progetto diDio più grande dei nostri pensieri, ma proprio per questo, più bello, più utile

per noi, più entusiasmante, più capace di dare fiato e speranza”Cardinal Carlo Maria Martini

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e dai fratelli che di Dio sono unriflesso, un segno e un’eco.“Io valgo” allora, come ci dice lapubblicità, e da me devo partire.Una programmazione deve allorapartire dai miei bisogni.L’uomo, nell’antropologia cristiana,è un solido che, per stare in piedi, habisogno di tre dimensioni e questesono: la relazione con se stesso (maida dare per scontata, anche se sembrala più semplice), la relazione con Dioe la relazione con i fratelli; li mette-rei proprio in quest’ordine: io, Dio egli altri.La prima tappa della mia program-mazione allora dovrebbe, secondome, consistere proprio nell’ascolto dime e dei miei desideri più profondi.La seconda tappa potrebbe alloradiventare una concretizzazione di ciòdi cui sento il bisogno: come possocon impegni pratici, fattibili, realisti-ci, pensare ad un cammino di cresci-ta, di maturazione?Come posso rendere vita vera, con-creta e quindi squisitamente spiritua-le ciò che desidero e sogno?I maestri di spirito del passato e delpresente (da san Francesco di Salesal cardinal Carlo Maria Martini,tanto per fare dei nomi che sonosicuri punti di riferimento) propon-gono di fermarsi a tavolino in questolavoro.La mia vita deve essere un capolavo-ro e un capolavoro non può certo

essere improvvisato!Occorre una lunga serie di tentativiper arrivare ad un’improvvisazioned’artista!Senza ascesi, disciplina, senza unaregola di vita, la frantumazione dellavita ci porta a perderci nel nulla.Ancora una volta noi siamo chiamatia buttarci nella bulimia di un fare chedovrebbe domare le nostre ansie!Ci viene chiesto di stare, di pregare epensare le cose.Questa è la prima attività di una seriee feconda programmazione.Quante iniziative muoiono primaancora di nascere perché difettano diseria progettualità!Vorrei concludere con un bel pensie-ro di san Giovanni Battista dellaSalle (il santo fondatore dei fratellidelle Scuole Cristiane): “E’ tempo,ormai, di parlare poco e di agiremolto.Molto silenzio, molta umiltà e moltapreghiera: questo il programma cheDio vuole da noi.Il silenzio è utilissimo, anzi indi-spensabile per adorare Dio, per ser-virlo in spirito e verità, per resisterealle tentazioni e per fuggire il pec-cato”.Con queste parole vorrei augurare atutti un buon anno pastorale nelSignore.

don Dario Bernardo M.oblato benedettino

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1 7 d i c e m b r e - R e g a l o d i N a t a l eE’ vicino il Natale, in un ricovero per anziani.Tutti si danno da fare per spedire qualche cosa; una vecchietta, in un angolo, masti-ca la sua solitudine. Non ha più nessuno al mondo, salvo un figlio. Non proprio ungalantuomo, infatti è in galera. Ma questo per lei non conta, vorrebbe preparareanche lei un pacco per il suo ragazzo. Sa cosa farebbe piacere a suo figlio, un certotipo di tabacco, ma come procurarselo? Lei non ha soldi per comprarlo.Ah, forse i suoi occhiali sono un’ottima merce di scambio.Percorre in lungo e in largo il reparto maschile, finché trova un vecchietto disposto alloscambio. La donna si allontana soddisfatta. Ora anche lei ha il suo pacco da spedire.Eccola di nuovo nel suo angolo, un velo è sceso davanti ai suoi occhi stanchi; ecompie il gesto meccanico di assestarsi gli occhiali, che non si sono più. Ma non leimporta, sorride tra sé al pensiero del suo ragazzo e del tabacco prezioso.

Rielaborato da un’idea di J. Robert

E ’ a v v e n u t oMi sono riconciliato con le “piccole cose” durante un soggiorno in Africa.La sera, d’istinto, tastavo il muro, quando entravo in camera. E non riuscivo mai a tro-vare l’interruttore. Per il semplice motivo che non c’era. La candela sostituiva l’elettricità.Un giorno mi hanno assegnato la stanza “più confortevole” di un convento. Hoaperto il rubinetto per rinfrescarmi, ero letteralmente boccheggiante a causa delcaldo crudele. Non ottenni neppure un filo d’acqua.Mi precipitai dal Superiore:- Nella mia stanza manca l’acqua!Mi guardò divertito. Quindi spiegò:- Sono due mesi che da noi manca l’acqua…Quando sono tornato in Italia, mi sono riconciliato con le piccole cose che prima non riu-scivo più a vedere, tanto erano familiari. Ho cominciato a riscoprire cose “meravigliose”.

Alessandro Pronzato

N o t i z i e i n b r e v e


C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a

Questa ricorrenza èsentita nella nostra FamigliaReligiosa ed è vissuta con gioia.Il primo momento con la partecipa-zione Eucaristica delle ore 9 nelSantuario di Cristo Re. La preghieraè sempre il “dono” più prezioso e piùgradito.Nel pomeriggio momento ritmato intanti ed in modi diversi.Il canto augurale della Comunitàdella Casa Generalizia seguita dal

video sulla vita del nostro grandePatrono S. Gaetano, lasciando pertutti il prezioso messaggio “Cercateprima il Regno di Dio, il resto viviene dato in più”.L’ilarità e l’allegria non sono manca-te con il dialogo faceto delle Figlie diGesù Re intitolato “L’ottico specia-le”.E poi la venuta del “mago Zurlì”…tutto in sorpresa!!!Il gruppo degli “Amici deiBoccardo” ha fatto sentire la lororiconoscente e gioiosa presenza.Così pure le “Piccole SorelleGaetanine”.La Casa di Riposo ha fatto sentireuna bellissima risonanza auguralecon suoni, canti, mimi e un belvideo.

Anche la corale dell’“Ottetto SonusLaudis” ha dato una nota impensa-ta… al di fuori delle sette note musi-cali!!!Il tutto è stato veramente vissuto inun clima di “comunione”, lasciandoin tutti un ricordo grande di serenitàche “oggi è nota luminosa sul grigiodel nostro mondo”.Grazie ancora a tutti.

Da Torino – 3 ottobre 2010 Festa onomastica della nostra Madre

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l’atmosfera accogliente.La serata è trascorsa infatti molto allegra-mente con i condomini dei palazzi di fron-te come spettatori che osservavano curio-si la festosa brigata mentre l’instancabilefotografo si aggirava per cogliere e fissarele immagini migliori e Suor Valentinadava una dimostrazione pratica di come siallestisce e si maneggia un barbecue(senza bisogno di tutti quegli accessoriquali forchettoni, pinze e ammennicolivari – necessari invece ai dilettanti dellegrigliate!!!); lei si destreggiava infatti conestrema dimestichezza tra costine, ali dipollo, spiedini e salsicce...; la festeggiatanel frattempo aveva il suo bel da fare adintrattenere gli ospiti e a rispondere allemolteplici telefonate di auguri.Brave care sorelle, così vi vogliamo!...Energiche e briose... com’è giusto che sia!Ancora un grazie a tutti ed un rinnovatoaugurio alla nostra Suor Antonica conl’auspicio che possa mantenere sempreinalterata la sua simpatia e la sua vervegiovanile che riescono a trasmettere a tuttinoi fiducia e serenità.Arrivederci alla prossima!

Silvana e Riccardo

A chi avesse l’immagine delle suore comefigure miti, pacate e docili… consigliamouna breve visita all’Istituto San Gaetano...In pratica... alle sorelle di San GaetanoSister Act fa loro un baffo!!! La loro gioio-sità (e giocosità) è veramente contagiosa!Per celebrare il compleanno di SuorAntonica, martedì sera 24 agosto, ungruppo piuttosto... “variegato”... (consorelle autentiche ed altre contraffatte,indiani originali e non ed alcune nonnineinfiltrate) si è ritrovato nel giardino dellaCasa di Lungo Dora Napoli per i festeg-giamenti.Complici della piacevole compagnia, unacalda serata di fine estate ed una magnifi-ca luna piena hanno contribuito a rendere

Da TorinoCasa di Riposo

15Fiamma di Carità


Suor Maria SotereSuor Maria Veridiana

Fiamma di Carità16

Cari amici lettori,abbiamo pensato di raccontarvi alcu-ne nostre esperienze alla Scuoladell’Infanzia di Pancalieri.Nel mese di giugno si sono conclusele attività scolastiche e come sempresi è tenuta nella nostra scuola la festadi fine anno con i genitori, parenti eamici.Tutti i bambini si sono esibiti concanti, poesie, filastrocche e danze,suscitando simpatia e allegria in tuttigli spettatori.L’intrattenimento si è poi conclusocon un piacevole rinfresco.Quest’anno c’è stata una novità perla nostra scuola; per la prima voltanel mese di luglio è stata organizzatal’Estate Bimbi, della durata di tre set-timane. In questo periodo i bambinisono stati intrattenuti con giochi,

canti, balli, attività ricreative varie eogni giorno immancabilmente si rin-frescavano nelle piscine gonfiabiliallestite nel prato della scuola.Le giornate si concludevano con unabuona merenda.Il tempo è volato! Eccoci puntuali alprimo di settem-bre, dove acco-gliamo i bambinipiccoli, per unbreve inserimento.Da lunedì sei set-tembre ci hannoraggiunte anchetutti gli altri bam-bini. Dopo qual-che giorno discuola è arrivata lafesta patronale diPancalieri, ricca di


Da Pancalieri (TO)Scuola dell’Infanzia di Pancalieri

giostre e avveni-menti vari.Lunedì 20 set-tembre la Pro-Loco ha offerto aibambini un girosul trenino per levie del paese.Cogliamo l’occa-sione per ringra-ziare la Pro-Loco.Quest’anno la

nostra programmazione ha come titolo“Le quattro stagioni”: le attività pro-grammate sono volte alla scoperta deimutamenti climatici e stagionali.Accanto a tutto questo, ogni giorno ilbambino viene guidato a pregare e rin-graziare Dio Padre, il creatore di tutto.Ci affidiamo a Lui durante tutto ilcorso di quest’anno scolastico.

Suore e Insegnanti



CARISSIMI LETTORI,AMICI, PARENTI EBENEFATTORI,tutti i bambini della Scuoladell’Infanzia di Pancalieri,uniti a Felicita, Domenica,Enrica, Sr. Celeste e Sr.Clelia, augurano un lieto eSanto Natale ricco di spe-ranza in questo momentocritico per le difficili situazio-ni che molti stanno vivendo.I bambini rivolgono una pre-ghiera particolare a GesùBambino, affinché aiuti igrandi a preparare loro unmondo migliore, in cui lepriorità siano i valori veridell’amore, l’amicizia, lacarità, la fratellanza.Con questa preghiera nelcuore rinnoviamo i più sinceriAuguri di Buon Natale eFelice Anno.

Fiamma di Carità18


Sono stati un centinaio i ragazzi ebambini che quest’estate hanno tra-scorso quattro settimane (dal 19luglio al 13 agosto) divertendosi,imparando e crescendo nell’EstateRagazzi della parrocchia di Lagna -sco.Un’estate che ci ha messo “sottoso-pra”, come il titolo del tema adottatoquest’anno. Infatti ci siamo avventu-rati alla scoperta delle storie di diver-si personaggi biblici, vedendo comela loro vita era stata messa “sottoso-pra” dal Signore, e con loro abbiamoimparato a guardare un po’ di più ilcielo, a ribaltare l’ordine delle cose e

fare in modo che anche sulla Terra ilSignore possa trovare posto nellenostre vite.Non mancava un bel gruppo di gio-vani animatori che, insie-me a don Gianni, suorAgnesina e suor Livia F.,ha dato il meglio di séperché questa esperienzalasciasse un segno a tutti ipartecipanti.I nostri pomeriggi eranoorganizzati così: dopo unpo’ di gioco libero, segui-va il momento fondamen-tale della giornata, con

l’ascolto delracconto e lapreghiera inchiesa; subitodopo compiti elaboratori dicreatività. Il resto deltempo era dedicato aldivertimento fra campi dicalcio e pallavolo, calcettie sabbia per i più piccoli,ai tornei organizzati, o aigiochi di squadra svoltinel verde campetto dell’o-ratorio.Durante le ore di laborato-

Un’estate “Sottosopra” a Lagnasco



rio abbiamo prepara-to canti e disegni chehanno reso speciale lacelebrazione eucari-stica di sabato 7 ago-sto, in cui abbiamocondiviso la nostra

gioia con lacomunità parroc-chiale. Non èmancata poi lagiornata peniten-ziale, in cui cisiano riconciliaticon Dio accostandoci al sacra-mento del perdono.Le uscite in programma que-st’anno hanno previsto due gior-nate in piscina e un’intera gior-nata in gita al santuario diCussanio e al Safari Park diMurazzano, in mezzo agli ani-mali.Abbiamo dedicato diverse gior-nate ai nostri amici anziani della

Casa di riposo, partecipando con loroa turni alla S. Messa del lunedìpomeriggio e condividendo canti,balli e golosissimi ghiaccioli.Anche quest’anno la bellissima bici-clettata ci ha portato in giro per lecampagne lagnaschesi, accompagna-ti da volonterosi genitori e dallaProtezione Civile.E’ stata un’esperienza ricca di signi-

ficato, per la quale dobbiamo ringra-ziare innanzitutto il nostro Padre cheè nei cieli, per i doni che ci ha dato,la possibilità di fare amicizie e divivere una bellissima esperienza…Tutte cose che sarebbero state impos-sibili senza la collaborazione di tantiadulti, famiglie, amici, che “dietro lequinte” hanno fatto molto per tuttinoi, e noi li ringraziamo di cuore.Vogliamo condividere con tutti voiuna frase che ha accompagnato inostri giorni… “Quanto è grande ilTuo nome, o Signore, su tutta laTerra!” … perché il creato, le perso-ne che ci vengono messe accanto, lebelle esperienze, possano esseresempre dei motivi per guardare inalto e sentire la presenza di Dio inmezzo a noi!

Chiara Tuninetti

Fiamma di Carità20

Accogliere quan-ti bussano alla porta della Comunitàper qualsiasi richiesta è impegno ditutte, anche se a volte non si riesce adoffrire una positiva risposta.Quest’estate le “sorprese” sono statetante presso la Casa Riposo S.Gaetano di Porto S. Giorgio, ma quel-la che vogliamo narrarvi riguardaquattro Scout provenienti da Bari. Sisono presentati alle ore 15,30 di uncaldo pomeriggio di ago-sto, zaino in spalla…destinazione “S. Stefano”Casa per Disabili persvolgere un Campo dilavoro di una settimana.“Suore, noi domani ini-ziamo una esperienza aPorto P. Picena, ma oggipomeriggio qui a Porto S.Giorgio dobbiamo cer-carci un servizio da farein cambio di un pernottamento.Ci accogliete?”.Prontamente suor Concetta esuor Adelaide, in collaborazionecon le operatrici della CasaResidenza per Anziane in servi-zio, organizzano il pomeriggio.

Aperti per ferie

Gli Scout intrattengono le Ospiti, col-laborano al servizio mensa, si prepara-no le camere. Incontrano Ospiti eSuore, rimangono contenti dell’espe-rienza fatta presso il nostro Istituto.La mattina seguente riordinano gliambienti da loro occupati, aiutano leOspiti per la colazione e salutandotutti ripartono, zaino in spalla… unpo’ più pesante perché contiene“Fiamma di Carità” anche per gli altriamici con cui condivideranno l’espe-rienza del Campo lavoro. Ci salutia-mo: “Arrivederci, chissà… forse aTorino così vi conosceremo meglio!”.L’imprevisto crea sempre un po’ di

“trambusto”, ma…“Chi accoglie voi,accoglie me” diceGesù.Ecco perché dobbia-mo essere “comu-nità aperte” anchedurante le ferie.

Comunità di Porto S. Giorgio


Da Porto S. Giorgio (FM)

Agosto 2010

21Fiamma di Carità


Ai carissimi Riccardo, Anastasia,Eleonora e Silvia

Carissimi,termina per voi un’esperienza moltosignificativa che pensiamo avrà arric-chito la vostra personalità di valoriche spesso sfuggono alla spensieratez-za della vostra età. La vostra presenzatra noi è stata molto preziosa e conso-lante, sotto ogni punto di vista. Avetedimostrato una sensibilità non comu-ne, alla vostra età, siete stati in gradodi illuminare le nostre giornate, vissu-te nella monotonia di una vita priva diattività e di senso, con il vostro sorriso.Vi siamo immensamente grate per lavostra pazienza e per la discreta dispo-nibilità nei confronti di noi anziane,

Da Porto S. Giorgio (FM)

Servizio Civile 2010 spesso non consapevoli del propriooperato, ma molto bisognose di affettoe di attenzioni.Vi ringraziamo e vi assicuriamo di met-

tervi nel nostro cuore tra iricordi più cari in cambio delvostro bene, presenteremo aDio nella preghiera, i vostridesideri, le vostre ansie ed ivostri progetti per un futurosereno vissuto nella bontà enella fede. Solo così saretefelici. Grazie, grazie!

La comunità

Fiamma di Carità22

Di Suor Domenica Larocca

Quanto a pellegrinaggi posso dire diessere più che soddisfatta, ammirandole bellezze del creato evisitando vari Santuariin genere; per aver par-tecipato più volte alleiniziative parrocchialiche sono state fatteinsieme alle variecomunità o agli Amicidei B. Boccardo. Ma la meta più ambi-ta era la Terra Santa,di questa già datempo ne avevoespresso il desiderio.Dal 02 al 09 diAgosto, con SuorGiuseppina Ripanie un nutrito gruppodella diocesi di Fermo abbiamo potutoveramente calpestare quella terra cosìcontesa, ma soprattutto così amata datutti.Al ritorno da questo importante esignificativo pellegrinaggio, un mem-bro del nostro stesso gruppo mi hachiesto: “Allora, qual è la tua impres-sione su questa visita in Terra Santa?Sinceramente mi sono sentita smarrita

nel dare la risposta; per me quasi unoshock, difficile poter racchiudere inuna risposta semplice ed esaustiva,tutto quello che si è potuto vedere, toc-

care, vivere durante la settimanapassata in quei luoghisanti.L’accostare le variefigure sociali, religio-se, i contenuti, gli stilidi vita, l’apparente masoprattutto difficileequilibrio di conviven-za fra i vari popoli pre-senti, l’impatto ambien-tale, in cui lo sguardos’affaccia su una gammainfinita di situazioni. Epoi, focalizzare i puntisalienti della nostra reli-gione: l’annuncio, la visi-tazione, la natività,

Nazareth, il lago, Cafarnao, Qumran eil deserto, infine Gerusalem me “In tesi raduneranno i popoli e benedirannoil Signore” qualunque popolo, tuttal’umanità, che alza la sua voce alSignore nella gioia, nei lamenti, nelleattese…è stata una meravigliosaesperienza spirituale.Molto significativo il “Caritas BabyHospital” a Betlemme gestito dalle


DIARIO DI DUE PELLEGRINE IN TERRA SANTA

SULLE ORME DI GESÙ


suore Elisabet -tine di Padova; lì l’amore non ha con-fini. L’accoglienza è aperta a tutti, purnelle mille difficoltà, importante èsostenere le mamme e i bambini affet-ti soprattutto da malattie congenite!Chi pensa che andando in quella terrasi possa trovare ancora l’ambiente pri-mitivo dei tempi di Gesù, beh! Si sba-glia. Ora non è più così, il progresso ela modernità hanno invaso enorme-mente gli spazi, modificando il suoambiente naturale di qualche tempofa; le colline adiacenti ai centri abitatisono letteralmente coperte di case dipietra, e i cantieri sono disseminati adogni angolo di quel lembo di terra. Persino il deserto si è vitalizzato; unamoderna autostrada si snoda tra lemontagne rocciose: “Fiorirà la steppa e

i luoghi aspri si tra-sformeranno inpianura”(come silegge nella Bib -bia). Sembra proprioche la profezia sistia avverando;l’agricoltura èfiorente e distesepiantagioni didatteri, banane ecotone costeg-giano il percor-

so nella valle delGiordano.Comunque in quelle metropoli dimodernità esiste ancora una fascia dipopolo e di cultura che non si lasciacontaminare dal progresso, e vivenelle vecchie vie della città, tradizionimillenarie. Infine la tappa alla memoria: la Schoà,un monumento a perdita d’occhio,dove sembra davvero di ritornare, diessere in prima persona protagonisti ditanta sofferenza. Un brivido ti assale…Così è finita la nostra settimana, ma viassicuro che già si vorrebbe ritornare;quante cose ancora da vedere, masoprattutto da approfondire!Questo breve spazio di tempo ci hafatto solo sfiorare quello che realmen-te è la Terra Santa, quale cuore batte inquel frammento di mondo.



24 Fiamma di Carità

me; con quale atteggiamento oggisalire a Gerusalemme? Si ritorna allefonti, alle radici “li c’è il nostroDio,” li è la nostra patria, li sonoscritti i nostri nomi, come proclamia-mo con il salmo 86: “…sui montisanti… Egli l’ha fondata: il Signoreama le porte di Sion …di te si dico-no cose gloriose città di Dio!...IlSignore registrerà nel libro dei popo-li: “Là costui è nato! e danzando can-teranno:”sono in te tutte le mie sor-genti”!Giungiamo così al Getzemani, quiLUI ha vissuto la prova più grande,ha sostato prima della sua passione.I sentimenti di Gesù li cogliamo nelvangelo di Matteo “Gesù prova tri-stezza e angoscia e sente tutto ilpeso di questomale, il rifiutoestremo di unDio che Amal’uomo”.A b b r a c c i a t idall’AMORE cilasciamo avvol-gere... che emo-zione ripercor -rendo la viadolorosa... quiLUI ha sofferto,è caduto... ha in -con tra to SuaMADRE... vera-

Di Suor Giuseppina Ripani

Per me è stata un’avventura indimen-ticabile… ripercorrere strade e luoghi“dove LUI-Gesù è passato” il trovar-mi a Nazareth, sul lago di Tiberiade, aCafarnao, Betlemme, Gerusalemme,Emmaus …essere in questi posti peril credente costituisce un incrementodella fede perché si è colti da unfascino di speranza; è la scoperta eriscoperta di un progetto D’AMOREricco, affascinante, che sta in fondoal cuore di ogni uomo serio e preoc-cupato del senso della propria vita.Iniziando questo pellegrinaggio spiri-tuale chiedo aiuto e forza allo SpiritoSanto perché illumini la mia mente, aLui innalzo questa preghiera:“O Signore Dio nostro, e Dio deinostri Padri, fa che questo viaggio siatutto secondo la tua santa volontà.”Eccomi a Naim “Alzati e cammina”Giuseppina, coraggio, va,… alzatidalla tua miseria e vieni a me, IO TIAMO.Nazareth: Maria ancora una volta miinvita a ripetere “SI, Eccomi, pron-ta.” Ogni giorno, nel quotidianoripeterò il mio “SI”seguendo losguardo di Padre Fondatore… “SIDio mio, quello che vuoi tu lo voglioanch’io”.Saliamo ora seguendo l’esempio diGesù verso la città santa Gerusalem -

25Fiamma di Carità


mente qui si capisce come Gesù ciAmò sino alla Fine, dando la sua vitaper noi: è in questa morte che ci siapre alla Sua Risurrezione. La tomba,il sepolcro: questa pietra nuda, fredda,toccata con le mie mani, da al miocuore un sussulto nuovo, Lui non c’èpiù è vero ma... mi dice “Non fermar-ti... va... IO Sono Risorto e Vivo in te,nella tua Comunità, nelle tue Sorelle.Che il tempo estivo, di ristoro fisicoe ricarica spirituale, offra a tanti cri-stiani, come a me, la possibilità dicamminare sulle orme di Gesù, inTERRA SANTA e, nella vita quoti-diana anche nei prossimi anni.Un grazie sincero alla nostra MadreTeresa Ponsi che ci ha permesso direalizzare questo nostro desiderio.

Di Andrea

Alle nostre impressioni si aggiungonoquelle di un nostro compagno di viag-gio, eccole: “Il viaggio è stato bellissi-mo anche per me, soprattutto alla lucedel ritorno in questa parte del mondo,dove, per un paio di settimane, il miopensiero spesso ha posto mano ad ope-razioni di confronto fra le due esperien-ze... Gerusalemme è qualcosa di indici-bile, come, del resto, il SantoSepolcro... E poi è incredibile come lesensazioni e le impressioni del momen-to ricevano una collocazione precisa erazionale nella mente soltanto a ritornoa casa ultimato... cioè, mentre eravamoin Israele, non ho avuto particolari pen-sieri degni di nota, ho soltanto avutouna carrellata di impressioni, di imma-gini, come scatti fotografici... è al ritor-no che ho potuto notare come tali cosesiano state delle esperienze e delleparole ben precise di cui porterò sem-pre il ricordo... a parte che sono quasisicuro che ci ritornerò in futuro, natu-ralmente fra un po’ di anni, magari conuna mia famiglia, chissà?!!!Comunque, devo ammettere che tuttala nostra compagnia, per quanto etero-genea, mi è piaciuta moltissimo... E’stato davvero un bel viaggio, spero chene nasca anche qualche amicizia...” Vi allego, con particolare entusiasmo,tutta la mia amicizia.

Da TorinoIl Battesimo ci rende missionari per far nascere Gesù in ogni cuore

Fiamma di Carità26

Domenica 17 ottobre 2010, il picco-lo Christian, nato nell’aprile u.s., haricevuto il S. Battesimo. Un nuovopiccolo “missionario” nella Chiesa eper il mondo, chiamato ad essereluce del mondo e sale della terradiffondendo la luce di Cristo: dellafede, della speranza e dell’amore,con la forza di Dio stesso, Amore delPadre e del Figlio e dello SpiritoSanto.Vediamo, nelle foto, il piccoloChristian con i genitori, papà


Francesco e mamma Loreley, proni-pote di Suor Mattea Osella, posarecol suo bellissimo sorriso innocente,nel suo aprirsi alla vita, accompa-gnato e avvolto dall’amore grandedella sua famiglia, prima educatricedei valori umani e cristiani.A Christian, e a tutti i bambini delmondo, in questo Natale, in cui Diosi fa uno di noi per farci come Lui,il nostro augurio: di crescere, comeil Bambino Gesù, “in santità e gra-

zia”, forte e sereno, portando nelmondo quella bontà e pace che fannoscaturire il vero senso della vita: undono che Dio Padre ci fa perché loviviamo e lo spendiamo per Lui e peril mondo intero.Affidiamo lui e ogni bimbo che nasce,alla materna intercessione di Maria, laMadre di Gesù, la Madre di Dio.

Sr. L. P.

Gesù disse agli apostoli: “Andate dunque e fate disce-poli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e delFiglio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservaretutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voitutti i giorni, fino alla fine del mondo”

(Vangelo di S. Matteo, capitolo 28 versetti 19-20)

Christian Ricci - Silvera, pronipoti-no di Suor Mattea Osella con papàFrancesco e mamma Loreley nel giorno del suo Battesimo

Il sorriso di ogni bimboporta nel mondo il sorrisodi Dio che si fa Bambino

per noi



Da Villaraspa, Gratitudine

2 e 3 ottobre 2010, saluto al Parroco uscente: Un abbraccio coraleAncora una volta la comunitàParrocchiale di Villaraspa si trova avivere un momento di festa moltoimportante.Si celebra una felice ricorrenza, proprioil 04 ottobre si ricordano i 400 anni difondazione della Parrocchia dedi-cata a S. Francescod’Assisi. Niente dipiù bello che solen-nizzare tale ricorren-za con iniziativesemplici ma moltocoinvolgenti e dettateda amore fraterno.

Per l’occasione, l’invito è rivolto a tutti,anche quelli che sono nati o passati perovvi motivi in questa comunità, intes-sendo relazioni d’amicizia e condivi-dendone la fede.

Per questo motivo cisiamo trovate anchenoi Suore di sanGaetano, alle quali ilConsiglio Pastoraleha gentilmenterivolto l’invito, perun’amicizia conva-lidata da tempo.L’attenzione que-sta volta è diretta a

D. Piero Poletto, par-roco che, per ovvimotivi ha chiesto di

Fiamma di Carità28

essere sollevato dal compito di pastore,lascia la comunità di Villaraspa per unmeritato riposo e, con lui, anche lasig.na Esterina, valida domestica esostenitrice, non solo del parroco ma ditutta la comunità, per la sua spiritualità edisponibilità instancabile verso tutti.Alla celebrazione vespertina, di Sabato02 ottobre, viene accolto nel comune diMason Vicentino il nuovo Parroco donErnesto Cabrele, che ha la missione diportare avanti l’Unità Pastorale delledue parrocchie: S. Andrea apostolo diMason e S. Francesco d’Assisi diVillaraspa, è presente il sig. Sindaco eduna nutrita rappresentanza di Villaraspa,segue un gradito buffet, nella piazzaantistante.Alle ore 21,00 si esibisce un festoso earticolato concerto polifonico nella chie-sa Parrocchiale di Villaraspa, tenuto dalledue realtà presenti a Villaraspa: la Coralee il coro giovanile, Voci nuove, interval-lato da indirizzi augurali e sentimenti digratitudine verso il parroco d. Piero,


espresse da tutte le realtà presenti in par-rocchia, che hanno trovato in D. Piero unvalido sostegno per la loro attività.Molto interessante è stato l’interventodel Prof. Dell’Aia che ha tratteggiato lastoria della parrocchia dal suo inizio aigiorni nostri.Mentre il soprano Alice Covolo ci ha ral-legrati con una sua bellissima esibizione. Domenica 03 ottobre, alle ore 10,30solenne Concelebrazione Eucaristi ca,oltre al parroco, erano presenti D.Flaviano Spagnolo originario diVillaraspa e D. Antonio da Molvena, glialtri sacerdoti Villaraspesi non eranopresenti per necessità pastorali, ma tuttiuniti nella preghiera di ringraziamento. La concelebrazione è stata animatadalla Corale in una chiesa letteralmentegremita.Questi ultimi due motivi hanno fattomuovere la comunità in maniera vera-mente sorprendente, basti pensare che alpranzo comunitario consumato al risto-rante Farina, erano presenti oltre unterzo dell’intera popolazione, e moltierano gli assenti per forza maggiore.Tramite queste pagine vogliamo ringra-ziare tutti, per questo giorno di festa, perl’amicizia e la simpatia che sempre cirinnovano.A voi il nostro cordiale e sentito ricordonella preghiera.

Sr Domenica L.


MISSIONIMISSIONI

Continuiamo con entusiasmo e dedi-zione il nostro lavoro missionarionella parrocchia san Francisco de laCattedral di Azogues Cañar. Abbiamopassato un’estate speciale con labora-torio di pittura e conseguente mostra,con escursioni sui monti dellaCordigliera Andina a pescare nellelagune, pellegrinaggi ai vari santuarisempre con i nostri ragazzi e ragazzeministranti dell’altare, che oltre a darcimolto lavoro, ci danno tanta gioia.

Incontri estivi vocazionali aChacapamba. Le ragazze partecipanti sono stateaperte alla Parola di Dio, entusiastenella condivisione di esperienze e rac-colte nella preghiera. Con noi vivono 4 ragazze desiderose

di seguire Gesú nellavita consacrata. Frequentano la scuolaper terminare la maturitá. Desideranoincominciare l’aspirantato. La nostrapreghiera è che il Signore ce le conser-vi e che loro possano rispondere since-ramente e generosamente alla Suachiamata offrendosi totalmente a Lui.

Suore di San Gaetano dall’Ecuador

Che dire della missione in Ecuador?

Fiamma di Carità30

Con gratitudine e giubilo la nostraCongregazione rappresentata da Sr.Helena Maria Luduvico, delegata dellaMadre Generale e dalle sorelle dellacomunitá di Cândido Mota, ha avuto lagioia di partecipare ai voti perpetuidella laica consacrata Amarilda deSouza Costa, del ramo delle PiccoleSorelle Gaetanine. I voti sono statiemessi in Itaúna do Sul, Paraná, il 29 diagosto del 2010, nella solenneCelebrazione Eucaristica presieduta dalParroco Padre RivaldoFrancisco Brandão, checon solennità ha condottola celebrazione rilevandola presenza carismaticadelle suore di SanGaetano che arricchisce laChiesa con la testimo-nianza del carisma, nontenendo per sé questa gra-zia, che è dono delloSpirito Santo ma facendoche questo sia anche vis-suto dai laici, perchéanche loro possono testi-moniare e avere la grazia

di partecipare di questa vita nelloSpirito. È per questa gioia e grazia cheAmarilda con grande semplicità, umiltàe pura carità sceglie definitivamente difar parte della nostra Congregazione eassieme alla sua famiglia, il popolo diItauna, ringrazia felice il Signore,sapendo che da adesso in avanti saràuna presenza viva del Carisma delleSuore di San Gaetano in mezzo alla suaComunità Parrocchiale. Chiediamo alSignore che questo ramo delle Piccole

Sorelle di San Gaetanopossa ogni volta di piùdffondersi nei cuori ditante giovani e signorecol desiderio ardente discegliere la vitaConsacrata laica a servi-zio della Chiesa, con spi-rito di donazione per ilRegno di Dio e la suagiustizia. La fraternità siavissuta con autenticità e ipoveri siano più amati evalorizzati come Fratelliin Cristo.

Sr Cleusa

MISSIONIMISSIONI

Dal BrasileLaici a servizio del Regno di Dio

Parrocchia Nostra Signora della Glória, Itaúna do Sul, 29 agosto 2010“Come è bello Signore dal mezzo del popolo ascoltare la tua voce.

È molto bello sapere che sempre cammini tra noi”


Anzitutto vogliamo ringraziare Dioper aver benedetto la nostra famigliadandole due vocazioni alla vita reli-giosa e così pure di aver scelto nellanostra parentela cugini e cugine allastessa vita consacrata e sacerdotale.Tra questi ricordiamo i cugini gemel-li Padre Domenico e PadreGianfranco Lovera, religiosi sacer-doti nell’Ordine dei PadriCamilliani, ministri degli infermi,fondati da San Camillo de Lellis.Padre Domenico attualmente si trovanella fraternità di San Camillo inPiossasco (To).Invece Padre Gianfranco è missiona-rio ad Haiti nell’ospedale a Port au

Un incontro atteso con gioia che ci ha rivelato drammatiche realtà

MISSIONIMISSIONI

Fiamma di Carità32

Prince, uno dei paesi più poveri dellaterra colpito dal terribile cataclismadel 12 gennaio 2010. Egli vive alfianco di questi ultimi e tra gli ultimi.Proprio qui ad Haiti, due anni fa,Padre Gianfranco è stato sequestratoda una banda per avere un riscatto;dopo tanto dolore e dura prova èstato finalmente liberato. Inoltre havissuto personalmente il dramma delterremoto; anche in quest’occasioneè stato salvato per miracolo.Tutti i parenti e lo stesso suo Ordinelo invitavano caldamente a tornare inpatria per riprendersi dalla terribileesperienza ma egli ha sempre rispo-sto a tutti che non poteva lasciare ifratelli in quell’orrore ed era dispostoa morire con loro.Solo dopo otto lunghi mesi di stenti etribolazioni è tornato, non tanto perriposare se stesso, ma piuttosto perconfrontarsi con i suoi superiori e lacomunità per trovare il modo miglio-re per aiutare questi fratelli ad ognilivello nel rispetto e dignità delleloro persone.In tale circostanza, Padre Domenico,suo fratello, ha organizzato una gior-nata d’incontro tra tutti i cugini e cugi-ne, giornata veramente piena di gioiaed emozioni nel rivederlo, ma anche ditanta sofferenza colta sul volto diPadre Gianfranco quando ci racconta-va di quella drammatica realtà.

Diceva: “Una cosa è leggere dalgiornale o guardare dalla tv, ben altraè viverla in prima persona”.Il suo rammarico più grande è chemolti pensano che ormai gli abitantidi Haiti si siano risollevati, invece larealtà è ben diversa: i bambini orfanisono in balia di se stessi, tanti giova-ni si ritrovano a fare i conti con uncorpo mutilato, i vecchi non hannopiù lacrime, i mercanti di uominiportano via i piccoli risparmiati dalterremoto, ma non dalla malvagitàdegli uomini.Ringraziamo Padre Gianfranco pertutto quello che ha fatto e continua afare, perché laggiù ad Haiti lavoraanche a nome di tutta la Chiesa, chesiamo noi.Uniamoci a lui per un appello di soli-darietà nei confronti di chi è più pro-vato di noi.

Sr. Clelia e Sr. Celeste

MISSIONIMISSIONI

A L L A R G AI CONF IN I DELLA TUA CARITÀSostieni i PROGETTI delle Suore di San Gaetano

1° PROGETTO: ADOTTA UNSEMINARISTAdalla terra di Missione pregheràsempre per te e offrirà la sua vitaper il mondo

2° PROGETTO:ADOTTA UNA GIOVANE ASPIRANTEalla vita di Missione

Queste giovani vogliono con-sacrarsi al Signore e dedicarela loro vita alle opere di caritàverso i fratelli. Vuoi aiutarle arealizzare il loro sogno? Donala tua offerta

Vuoi dare il tuo contributo per i sacerdoti di domani?


Fiamma di Carità34

4° PROGETTO:BRASILE

• alla Crêche assistiamo circa180 bambini che hanno bisogno

di tutto, affidati alle Suore e col-laboratrici, perché con l’aiutodelle autorità locali e Benefattori, possano avere tutto ilnecessario per una armoniosa crescita.

5° PROGETTO: BRASILEANZIANI SOLI• nella Casa per anziani, chia-mata “asilo”, ci occupiamo diquesta assistenza, in particola-re dei più poveri e bisognosi.

3° PROGETTO: AFRICA - Togo• curiamo i malati nel nostro dispensa-rio;• aiutiamo e curiamo con ogni soste-gno i malati di AIDS e le loro famiglie;• accogliamo i bambini denutriti;• accogliamo ragazzi handicappati eorfani ai quali offriamo ospitalità in unclima di famiglia grazie al ProgettoCasa Famiglia.

LE OPERE DI CARITÀ:progetti di solidarietà a favore dei più bisognosi segno e testimonianza dell’amore di Dio


6° PROGETTO: ARGENTINA• assistiamo circa 200 bambini che frequentano l’Hogarde dia e trovano un costante aiuto per la loro crescita: ilcibo necessario, una casa, grandi spazi, la gioia di vivereinsieme, con l’educazione necessaria per la loro crescita.TUTTO GRAZIE AI BENEFATTORI.

Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo deimiei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.

(Mt. 25,40)

La tua of fer ta secondo le d iverse modal i tà :• personalmente alle suore di San Gaetano che conosci• per conto bancario o C/C postaleAttenzione! A chi desidera contribuire, chiediamo di specificare chiaramente, nella causaledel versamento, il progetto che si vuole sostenere.

Modal i tà d i versamento :CONTO CORRENTE POSTALE: PAESE IT - CHEK 55 - CIN I - ABI 07601 CAB 01000 - N.CONTO 000017159781 - CODICE BIC BPPIITRRXXX Intestato a: Istituto Povere Figlie di San Gaetano - I.A.A.D. - Via Giaveno 2 - 10152 TORINO

CONTO CORRENTE BANCARIO: CIN K - ABI 03069 - CAB 01007 N. CONTO 100000060027 - IBANIT57 K0306901 00710000 0060 027 - SAN PAOLO IMI TORINO Ag. 7Intestato a: I.A.A.D. Istituto Povere Figlie di San Gaetano - Via Giaveno 2 - 10152 Torino.PPEERR IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII,, CCHHIIEEDDEERREE DDII SUOR FEDERICA BATTISTELLATel. 011.851567 - E-mail: [email protected]

L’OFFERTA PER QUALSIASI PROGETTO È LIBERA, SENZA IMPEGNI PARTICOLARI DISCADENZA DI TEMPO O DI QUOTA FISSA.

Fiamma di Carità36

Questa data risveglia in tutta la nostraFamiglia religiosa un senso di profondariconoscenza: siamo nate dal grandecuore di un parroco, il pievano diPancalieri Beato Giovanni MariaBoccardo, proprio in quel giorno, nel1884, giorno che ricorda la presentazio-ne di Maria al Tempio.Con la Madonna ringraziamo per quan-to di bello e di buono è stato accolto edonato in questo arco di vita, per il benedi tutta la Chiesa e l’umanità.Ripartiamo con rinnovato slancio difede e di amore perché il Regno di Diosi dilati in tutto il mondo.Ecco in visione le Sorelle che proprioin questo giorno rinnovano il loro 50°anniversario di vita religiosa.

2 1 n ov emb r e 20 10 Grazie ed Auguri!

“Stimatela, la grazia della vocazione, è la più preziosa dopo il Battesimo; ringraziatene ogni giorno il Signore,

rinnovando l’offerta”.(Beato Giovanni Maria Boccardo)

Suor Maria Luigina Peroni della Vergine Addolorata

Suor Maria Paolina Orecchioni della Vergine Assunta

Suor Maria Beniamina Pizzini del Cuore Immacolato di Maria

Suor Maria Clemenza Belà della Madonna di Loreto

Suor Maria Vincenza Mattio di M. Mediatrice di tutte le Grazie

Le festeggiate a Chialamberto, Porto SanGiorgio e Pancalieri.

Pancalieri

Porto San Giorgio

Chialamberto


1° Incontro La Fantasia della Carità dal punto di vista laicoDomenica 21 novembre 2010 presso Il SERMIG – Arsenale della Pace

2° Incontro Giornata di animazione con gli anzianiDomenica 23 gennaio 2011 presso la Casa di Riposo San Gaetano diTorino

3° Incontro La Fantasia della Carità dal punto di vista ClericaleDomenica 6 marzo 2011 a Montaldo Scarampi (AT)

NEWS… incontri di preghiera con i frati cappuccinipresso il Monte dei Cappuccini nel coro del loro convento nelle seguentiserate:- ore 21.00 martedì 18 gennaio 2011- ore 21.00 martedì 15 febbraio 2011- ore 21.00 martedì 15 Marzo 2011

PELLEGRINAGGIO(in sostituzione della Giornata Nazionale)Assisi 2-3-4 giugno

AAcccceennddii aanncchhee ttuu uunnaa ffiiaammmmaa ddii ccaarriittàà

“Laici tra i laici, abbandonati alla DivinaProvvidenza, per fare la volontà del Signore, servendolo nei poveri senza se e senza ma”

Incontri “Amici dei Beati Boccardo” del Piemonte anno 2010/2011

LA FANTASIA DELLA CARITA'

DAL PIEMONTE

Gruppo laici “Amici dei Beati Boccardo”Via Giaveno 2 - 10152 Torino - Tel. e fax 011 [email protected] - www.suoresangaetano.it

Fiamma di Carità38

Suor M. Leonilda di S. Giuseppe (Ceste Domenica).Nata a Covone (Cn) il 1° agosto 1920, di anni 90 e 66di Professione Religiosa. Deceduta a Pancalieri il gior-no 21 agosto 2010. Sepolta a Pancalieri (To).

Lentamente, come la flebile luce di una candela che si consuma,Suor Leonilda, nella notte del 21 agosto, si è spenta alla luce terrena,avendo terminato tutto il dono di vita che Dio le aveva dato, per raggiungere la luceeterna che non avrà mai fine. “I giusti vivono nella luce di Dio”, è bello ricordare, ecosì la pensiamo ora.La rivediamo sul letto della sua malattia: serena e accogliente come sempre, che siinteressava di chiunque si avvicinasse a lei, dimentica di sé. E’ stata un dono di Dio,e donava Dio con la sua presenza, vivendo in continua unione con Lui.Rileggendo l’iter della sua vita religiosa, non possiamo che dire: era non solo dispo-nibile alla volontà di Dio, ma dai continui spostamenti, dà l’impressione che era indi-spensabile la sua presenza nelle diverse comunità e allora almeno per poco, dava iltutto di sé, dava Dio e trasmetteva la santità.Entrò in Congregazione l’8 dicembre 1941. Tempi difficili, anche nel contesto sociale;per tutti povertà e sacrifici, e anche lei nel 1951 fu ricoverata in sanatorio. Ma quattromesi dopo ritornò ed iniziò posti di responsabilità in diverse comunità, perché la malat-tia vissuta bene diventa ascesi verso la santità, da comunicare a chi si avvicina.Fu sempre ancorata in Dio, Egli era la sua “roccia”, la sua fortezza e fin sul letto dimorte testimoniò come il Signore fosse il primo e il centro della sua vita. Erano gliultimi giorni della sua esistenza terrena, ormai gravissima, chiamò Suor Giacominae le disse: “Prendi una lavagnetta e scrivi: Il Signore è mia roccia e mio sostegno,mai sarò delusa. Confido in Lui”.

Suor M. Leonilda di S. Giuseppe

“È tanto difficile entrare in Paradiso?Sii devoto di Maria che ne è la porta, e vi entrerai!”

(Beato Giovanni Maria Boccardo)

RICORDIAMO NELLA PREGHIERA


Malvina Gamba Piccola Sorella Gaetanina

E’ questa la più bella testimonianza di fede, di amore, di speranza che Suor Leonildadonò a tutte noi: alle sue novizie e juniores, innamorandole di Gesù, e a chi avvici-nava. Era entusiasta d’essere tutta del Signore e lo irradiava.Nel 1963 si era aperta la Missione in Brasile, ed erano partite cinque suore, ma tantealtre lo desideravano. Partirono a scaglioni e nel 1965 anche Suor Leonilda partì conl’incarico di Assistente delle prime Postulanti Brasiliane, in Candido Mota.Fu eletta Delegata della Madre Generale in Brasile nel 1968 e nel 1971 ConsiglieraGenerale. Nello stesso tempo, Maestra delle Novizie e nel 1976 Maestra delle Juoniori.Nel 1977 ritornava in Brasile come Delegata della Madre Generale. Richiamata inCasa Madre nel 1983 continuò il suo andare nelle diverse comunità come responsa-bile, nuovamente Consigliera Generale nel 1988 per un sessennio, finché nel 1997,trasferita a Pancalieri, iniziava l’ultimo periodo della sua movimentata vita.La Madre il giorno del suo funerale disse: “Vogliamo dire il nostro Grazie a Dio perla carissima Suor Leonilda; da lei abbiamo avuto tanti esempi di umiltà ed obbe-dienza; povera, umile, laboriosa, silenziosa e sempre sorridente: davvero aveva fattosuo lo stile della Povera Figlia di S. Gaetano.Grazie Suor Leonilda di tutto il bene fatto, preghiamo per te e tu intercedi pernoi: per la tua amata Congregazione, perché nei suoi membri risplendano sem-pre gli insegnamenti e le virtù proposte dai nostri carissimi Beati, secondo ilnostro carisma”.

Deceduta a Castellamonte (TO) il 30 settembre 2010.Sepolta a Castellamonte il 2 ottobre 2010.

Piccola di statura, esilissima, dal portamento gentile, ti avvi-cinava piano, con delicatezza, e ti chiedeva un’informazionecon una finezza che ti colpiva..... Ti donava serenità e dolcezza, eripreso dalla sua cordialità e umiltà. Ecco la figura di Malvina, la nostra carissimaPiccola Sorella Gaetanina che improvvisamente, come lei aveva sempre chiesto aDio per non disturbare nessuno, com’era il suo stile, si è addormentata nel Signorela sera del 30 settembre u.s. Aveva 96 anni, di cui almeno una quarantina passati nel Pensionato DomenicaRomana a Castellamonte, servendo con tutta se stessa, prestando la sua opera pres-

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so l’Amministrazione o dove c’era qualche necessità.Era l’immagine di chi vive felice, dimentica di sé, nel dono continuo del suo tempoe anche dei suoi averi. Sì, perché tutto quello che lei guadagnava, come pensionedi insegnante, lo devolveva a chi ne aveva bisogno, veramente nella fantasia dellacarità: un piccolo pensiero a una vecchietta sola, un pagamento a chi ne avevastretta necessità e non ce la faceva più, molte telefonate per arrivare con la parolae l’affetto a chi era sola o aveva qualche problema; offerte per le Missioni variedella nostra Congregazione; e quanti potrebbero testimoniare la sua carità spiccio-la e sempre grande come il suo cuore che batteva all’unisono con quello di Cristo.Malvina era insegnante elementare, e trascorse un periodo anche da noi, presso lacasa di riposo San Gaetano in Torino (allora si chiamava “Istituto Cieche”): erasupplente in una scuola di Torino. Anche in questo periodo, coi suoi scolari, quan-ta dedizione e quanto amore alla scuola e ai ragazzi! Dava veramente tutta se stes-sa, tanto da ritrovarla più volte addormentata nella sua cameretta, al pomeriggio,avendo passato la notte a correggere i compiti degli alunni, perché il suo tempo looccupava per tanti atti di carità.Quando giunse al Pensionato Domenica Romana sentì dalle nostre Suore parlaredel Gruppo delle Ancelle della Divina Provvidenza, ora Piccole Sorelle Gaetanine,laiche consacrate, le quali vivono come fermento nel mondo, il nostro carisma diumiltà, semplicità, povertà e più pura carità nel servizio di Dio e del prossimo,svolto nell’ambiente dove vivono. Subito accettò, con fervore e impegno, di entra-re a far parte del Gruppo, fece la consacrazione e fu sempre presente alle riunioni,ai turni di Esercizi spirituali, finché la salute glielo permise, poi la sua vita di con-sacrata fu tutta dedicata alla preghiera e all’offerta generosa e sempre nel suo stile,umile, nascosta, come violetta che profuma per Gesù e per i fratelli.Ai suoi funerali, solenni, celebrati dal Card. Telesphore Toppo e da cinqueSacerdoti, hanno partecipato alcune nostre Sorelle: Suor M. Cecilia come anima-trice delle Piccole Sorelle Gaetanine, Suor Vincenza, che fu per molti anni aCastellamonte nel servizio presso la nostra Casa di riposo, e Suor Franca. La chie-sa parrocchiale era gremita, molti anche i parenti di Malvina, soprattutto cugini, etantissime persone che l’hanno conosciuta. Nell’omelia Malvina è stata propostacome testimone di oggi nel vivere una vita cristiana autentica e tutta un dono d’a-more.Ora, dal Paradiso dove la pensiamo, le chiediamo una preghiera per lei, che tantoci ha voluto bene: il Signore ci doni tante e generose vocazioni di consacrate feli-ci della loro vocazione, testimoni di quell’Amore di Dio che colmando il cuore, lofa traboccare verso tutta l’umanità in una totalità oblativa fedele e gioiosa.


Ricordando Claudia Curlando

È stata la prima giovane che come volontaria ha aiutato nelregistrare sul computer le offerte per le adozioni a distanza.Sovente al sabato insegnava alle suore Figlie di Gesù Re alavorare con il computer e lo faceva con tanta dedizione eresponsabilità… E’ andata volontaria nella nostra Missione inArgentina. Disponibile, serena, solare.Un male che non perdona l’ha portata via all’affetto dei suoi geni-tori che le hanno dato l’esempio di vera vita cristiana. Ancora oggimamma Elena ogni settimana fa volontariato dalle Figlie di Gesù Re. Claudia eraancora molto giovane, e dal Cielo prega ora e veglia sui suoi cari e su noi che amava.La ricordiamo con affetto e riconoscenza per la sua grande disponibilità, finezza eamore al Beato Luigi Boccardo e alla nostra Famiglia Religiosa di cui è stata colla-boratrice generosa e fedele.Ora preghi per noi, accanto ai nostri Beati Fondatori, perché il Signore susciti giova-ni generose, collaboratrici e anche consacrate per il Suo Regno.

Giorgio ZanetteFratello di Suor Michela, FGR

Giorgio nasce il 16 agosto del 1957 e cresce in una famigliasemplice, ma ricca di valori.Fin da giovane incontra il dolore: prima con la graduale per-dita della vista e successivamente con la morte in giovane etàdella mamma.In quegli anni frequenta l’Istituto Ritmajer per non vedenti aTrieste, si specializza in fisioterapia a Firenze e trova poi lavoro pressol’Ospedale civile di Gorizia.Nel 1976 conosce la Spiritualità del Movimento dei Focolari e vi aderisce con gioia; trale altre cose con i “GEN” è promotore, per ben due anni, di una trasmissione radiofoni-ca locale che mette in luce frasi tratte dal Vangelo ed esperienze di vita vissuta.Nel 1982 sposa Gabriella e formano una famiglia unita ben presto allietata dalla nasci-ta di Samuel e Lara.Vive anni sereni sia in famiglia che nell’ambiente di lavoro dove si fa apprez-zare per la professionalità, la capacità di ascolto e condivisione con i pazienti

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che gli vengono affidati e con i colleghi.Tutto questo deriva dalla certezza che l’Amore di Dio è presente nella sua storia e inquella delle persone che lui quotidianamente incontra.La forza per vivere con questa intensità nasce da incontri settimanali con amici che con-dividono la stessa Spiritualità, dal ricevere frequentemente l’Eucaristia che nutre la pre-senza di Gesù fra loro e un appassionato e confidente rapporto con Maria dando tutto disé sull’esempio di Gesù.Nel contempo la sua salute peggiora e si manifestano i primi sintomi della sclerosi multi-pla che lo costringono con dolore a lasciare il lavoro.Sono anni segnati dalla graduale perdita delle diverse funzionalità: l’uso delle gambe, laperdita dell’udito, problemi cardiaci e di circolazione. Frequenti ricoveri in ospedale.Ma sono anche gli anni più fecondi in cui scopre l’Amore più profondo che lo porta avedere in Gesù Crocifisso e Abbandonato il Tutto della sua vita.Diviene in questo modo punto di riferimento e radice della comunità.Gabriella è sempre presente con amore discreto e silenzioso, ricco di attenzioni. Il loro rap-porto sempre più forte, diventa una testimonianza di fedeltà per tutti coloro che li incon-trano. E’ una gara d’amore che coinvolge sempre più anche Samuel e Lara.Giorgio è sempre pieno di vita e chi lo incontra trova in lui serenità, ascolto e attenzioneche lo portano a dire: sono non vedente, poco udente, non deambulante ma non perdente.Questo corrisponde alla parola ricevuta anni prima da Chiara Lubich come guida per lasua vita: “Noi siamo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati”.Da lui abbiamo imparato ad amare e rispettare la vita, a guardare agli avvenimenti perso-nali, sociali del mondo che ci circonda con speranza nella convinzione che Gesù è sempreall’opera a fianco di ogni uomo, pronto a manifestarsi a chi lo cerca.E’ per noi un dono e ci insegna come accettare la Volontà di Dio vivendo con semplicitàl’attimo presente.Grazie Giorgio.

Cogliamo l’occasione di scrivere il nome dell’autore dell’articolo“Spiaggia Porto San Giorgio meta ideale per i bambini”, pubblicato su“Fiamma di Carità” di luglio-settembre 2010 al quale abbiamo già invia-to una e-mail per notificare la negligenza e porgere le nostre scuse.Il suo nome è: Tiziano Zengarini.

Il 30 ottobre u.s. è mancata la nostra sorella Suor Mariangela (OrsiliMaria), mentre questo numero era in produzione. Di lei parleremo sul prossi-mo numero di “Fiamma di Carità”.

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Saremo grati a chi ci segnala i cambiamenti d’indirizzo, avendo sempre cura di indicare il vecchio recapito e disegnalare l’indirizzo completo di via, numero civico, codice postale. Avvertiamo i Lettori che il 7 di ogni meseviene celebrata una Messa per i Benefattori vivi e defunti.P. S.: Segnalare se necessario anche il cognome del coniuge per evitare disguidi postali

N.B.: I dati e gli indirizzi per l’invio del giornalino “Fiamma di carità” sono gestiti unicamente dall’équipe di reda-zione e spedizione della rivista e nel rispetto della legge 196/03 i dati personali dei nostri lettori non saranno ogget-to di comunicazione o diffusione a terzi se non per ciò che riguarda la spedizione del giornalino. In ogni momentopotranno essere richieste modifiche, aggiornamenti o cancellazioni.

Vogliamo esprimerela più sentita riconoscenza a

tutti i nostri lettori che con le loroofferte, con la loro cordialità, con laloro preghiera sostengono questonostro semplice bollettino, che vuolportare a chi lo accoglie un “piccoloseme di bene”.

I loro nomi sono scritti in Cielo!

Grazie!

Ricordiamo nella preghiera di suffragio:• Bianco Margherita, sorella di Suor Giacomina

• La cugina di Suor Federica Battistelladecedute nell’aprile dell’anno in corso, 2010. Ci scusiamo con le nostre Sorelle e i lorofamiliari del ritardo nel pubblicare il ricordo delle loro care defunte; la nostra preghie-ra di suffragio salga al Signore e doni la gioia eterna a chi è già nell’altra Vita e la con-solazione della Fede ai parenti ed amici.

• Giorgio, il fratello di Suor Michela Zanette, FGR• Antonio, il fratello di Suor Teodora Nonna

• Giovanni, il fratello di Suor Maria Francesca Monticone• Lo zio di Suor Nadia Levratto, FGR, Aldo (28/08/2010)

• La giovane Claudia Curlando, nostra carissima Volontaria• La sorella di Edda, moglie di Toni Osiliero (Amici dei Beati Boccardo)

• Il papà di Francesco Gramegna (degli Amici dei Beati Boccardo delle Marche)• Luigi, lo zio della Madre, M. Teresa Ponsi (28 settembre 2010)• Gamba Malvina, Piccole Sorelle Gaetanine (30 settembre 2010)

• Bottoni Ave, zia di Suor Giustina Berdini• La sorella di Suor Giuliana (già defunta)

ISTITUTO SUOREPOVERE FIGLIE DI SAN GAETANO

Via Giaveno 2 - 10152 TORINOTel. 011.851.567 - C.C. Postale 00362103

ATTENZIONEIn caso di mancato recapito inviare allʼufficio di TORINO CMP Nordper la restituzione al mittente, che si impegna di pagare la tassa stabilita.

Con permissione eccles.direttore responsabilecanonico Carlo Vallaro

Registrato Cancelleria Tribunale diTorino n. 883 del 7-7-1953

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Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1,

comma 2, DCB Torino” nr 4/2010 - Taxeperçue - Tassa riscossa - Torino CMP Nord

È nato il SalvatoreDio ce lo donò.Angeli del tuo Cielocantano “gloria a te”cantano “pace in terra”per chi ti accoglie in se.Ai lettori, amici, benefattori il nostro riconoscente augurio di Buon Natale

FIAMMA gen/feb/mar 2007 - suoresangaetano.it · Al Card. Severino Poletto che lascia il suo mandato...

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