Fenomeni che manifestano le polveri igrofile poste in contatto con le soluzioni saline i miscugli...

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360 F. MACCARRONE me studiati la paraffina purissima iu cut la polarizzazione indipendente daUa durata del eampo. 2. Per campi ees~canti la dipendenza ~ra la polarizzazione p e il tempo t segue la legge fl :-=- A -- B. 10-ct dove A, B, c sono, eostanti dipendenti dalla forma e dalla na- ture della sostanza ehesi considera; A e B sono iaoltre pro- porzionali al europe. 3. La suddetta Iegge equivale a quest'altra dove u 8 la corrente new ~nterno del coibente, X la forza elettromotriee esLerna, :r la polarizzazione del coibente, ), e p due costanti dipendenti dalla natura e dalla f,)rma del coibente. 4. Tutti i fenomeni di rffardo di polarizzazione in eampi variabili e di rotazioni elettrostatiche si deducono dalla pre- cedente formula. Pisa, Agosto 1902. FENONENI CHE MANIPESTAN0 LE POLVERI Ir.ROPJLE POSTE IN CDNTATT0 CON LE SOLUZIONISALINE I MISGUGLI ALC00LICI E 9LI ACI~I I)ILUITI, del P~'of. TITO MARTINI ~). ( Sunto ). L' azione esereitata in una soluzione salina da una sostanza, ridotta in polveve, e vevsata nel sue seno, fu di reeente stu- diata dal Dott. Lagergren ~). Egli trovb ehe in aleuni cast la soluzione riuseiva pifi concenWata e in altri meno; ehiamb assorfl/menlo positive il fenomeno eorrispondente al minor grade di concentvazione come se la polvece avesse assovbito una povzione delia sostanza disciolta e disse assorb~mento ne- gative il case eontrario. Spiegb il fenomeno basandosi sul fatto giA note ~) chela sotubilit~ dei sali varia con la pressione : per la qual cosa, gli strati liquidi aderenti ai gvanelli di polvere do- 1) htti del R. Istituto Vene~o, T. 61, parte seconda, pat. 647. 2) Bihang" Till g. Svensk~, Vat. hkad. Handligar, Band. 24, Stockolm 1898. 3) Braun, Wied. Ann T. 30~ 1 8 8 7 . - Stackolberg, Bulletin de I'Acad. imp. de St. Petersbourg, Serie 5 , T. 6~ 1896.

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360 F. MACCARRONE

me studiati la paraffina purissima iu cut la polarizzazione indipendente daUa durata del eampo.

2. Per campi ees~canti la dipendenza ~ra la polarizzazione p e il tempo t segue la legge

fl :-=- A - - B . 1 0 - c t

dove A, B, c sono, eostanti dipendenti dalla forma e dalla na- ture della sostanza e h e s i considera; A e B sono iaoltre pro- porzionali al europe.

3. La suddetta Iegge equivale a ques t ' a l t r a

dove u 8 la corrente n e w ~nterno del coibente, X la forza elettromotriee esLerna, :r la polarizzazione del coibente, ), e p due costanti dipendenti dalla na tura e dalla f,)rma del coibente.

4. Tutti i fenomeni di rffardo di polarizzazione in eampi variabili e di rotazioni elettrostatiche si deducono dalla pre- cedente formula.

Pisa, Agosto 1902.

FENONENI CHE MANIPESTAN0 LE POLVERI Ir.ROPJLE POSTE IN CDNTATT0

CON LE SOLUZIONI SALINE I MISGUGLI ALC00LICI E 9LI ACI~I I)ILUITI,

del P~'of. TITO MARTINI ~).

( Sunto ).

L' azione esereitata in una soluzione salina da una sostanza, ridotta in polveve, e vevsata nel sue seno, fu di reeente stu- diata dal Dott. Lage rg ren ~). Egli trovb ehe in aleuni cast la soluzione riuseiva pifi concenWata e in altri m en o ; ehiamb assorf l /menlo pos i t ive il fenomeno eorrispondente al minor grade di concentvazione come se la polvece avesse assovbito una povzione delia sostanza disciolta e disse assorb~mento ne- gat ive il case eontrario. Spiegb il fenomeno basandosi sul fatto giA note ~) c h e l a sotubilit~ dei sali varia con la pressione : per la qual cosa, gli strati liquidi aderenti ai gvanelli di polvere do-

1) htti del R. Istituto Vene~o, T. 61, parte seconda, pat. 647. 2) Bihang" Till g. Svensk~, Vat. hkad. Handligar, Band. 24, Stockolm 1898. 3) Braun, Wied. Ann T. 30~ 1 8 8 7 . - Stackolberg, Bulletin de I'Acad. imp. de

St. Petersbourg, Serie 5 , T. 6~ 1896.

FENOMEN! CHE MANIFESTANO LE POLVERI IGROFILE ECC. 361

vendo, p e r 1' adesione, t rovarsi for temente compressi in con- fronto deg'li altri ehe stanno fllori della sfera d' azione di detta forza, dovr~ seguirn6 una diffusione di sale, verso gli strati non compcessi, in quei easi nei quali la eresciuta pres- sione fa seemare la solubilitY; ed un moto inverso dovr~, av- venire nei casi in cui 1' acereseimento di pressione la favo- risce.

Nei iniei studi sul fenomene del Pouillet ') (calore svolto nel bagnare 16 polveri), ebbi campo d' oecuparmi dei feno- meni osservati dal L a g e r g r e n ; ma i fatti che r isultarono non militano in favore della ingegnosa ipotesi dell'A. Il Lager- gren sperimentb col carb0ne animal6 e col caolino ; io, con l'a- nidride silicica e il carbone animale. E trovai che nna stessa polvere, versata nella soluzione di uno stesso sale, poteva dar luogo ad un assorbimento positivo o negativo secondo il grado di concentlmzione del liquido. Tr'ovai pm-e l' invevtimento del segno con due soluzioni, eguahnente concentrate, di una stessa sostanza, in una delle quali si versb la silice e nell ' altr'a il carbone anilnale. I1 qual fatto infirma 1' ipotesi del Fisico sve- dese, perch6 dai miei esperimenti, confermati in un recente studio dei professori Bellati e Finazzi ~), risulta che la silice e il carbone animale procedono in modo conforme rispetto al fenomeno dell' umettazione.

Le mie r icerche furono poscia estese ai miscugli alcooliei ed agli acidi diluiti; e trovai ehe 1' anidride silicica e il carbone animale, bene essiccati, sot traggono l' acqua ad un miscuglio aleoolico, anehe se questa ~ in piccolissima quantitA (alceol a 99~). E l' anidcide silicica rende pifi concentrata una diluizione d'acido solforico formata, per es., da un volume di aeido in tl'e volumi d' acqua, l~ necessario che le polveri siano bene aseiutte; perocch6 se fossero umide potrebbero cedere l 'acqua e rendere pi/t povera Ia difuizione. Anzi 6 importante nota te che per un ce~to grado d' umidits della polvere, questa non assorbe n6 cede acqua alia soluzione ; lo che prova che una loorzione d' acqua ~ tenacemente fissata da quelle polvet~i che chiamai igrofile. Rammenter5 che il Van Bemmelen ebb6 ad

1) At~i del R. Ist. Ven. 1897, 1898, 1900. "2) AtLi del R. lst,. Yen., T. 61, p,~g 503.

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affm~mare chel' acqua e l' anidride si|icica si uniscono chimi-

camente formando degli idrati instabili i). E l'Autore giusta-

mente osserv5 che ill simiglianti casi ~ di~eile scorger.e una

differenza ft'a 1' unione fisica e l' unione chimica ossia fva 1' id~-atazione e l' igroscopicitA.

Poichg il earbone animale, e quelli vegetali, producono gli stessi effetti della silice quando vengono umettati con 1' acqua, convien e~-edere ehe 1' unione con 1' aequa sia piut- tosto fisiea che chimica, o almeno the tali fenomeni appar- tengano a quelle serie di fatti, cosi degni di studio, t he stanno sul confine tea la fisiea e la chimica come scrissero il Bellati e il Finazzi. I quail, indagando il ealore svelte nel bagnare le polveri, t t 'ovarono per il eat'bone animale e pro- l 'anidvide silieiea 1o stesso numero di calorie gi~ da me determinate pep queste sostanze ridotte all() state di graude secchezza. Ma non aceettarono le conclusioni da me formulate, clog ehe il ealore svelte fosse dovuto ad una paste del liquido the si solidifiea nel seno della polvere. Peroechg gli Autori, misurando in mode diskette il calore speeifieo della silice pill o meno umida, risultb lore the la ealoricitA dell' acqua bagnante la siliee non era quella deI ghiaccio ma bensi quella dell' acqua fluida ~).

Se non ehe, dalle r ieerche stesse dei due Xutori sembrami peter dedurre essere la mia ipotesi encore sostenibile. Infatti, nei due casi nei quali 1' aequa ig~oscopica era in piceola quan- titk (7,78 per 100 di silice) gli s t~-ovarono per" il calore specifieo dell' acqua 0,9424; per quantitA superiori d' acqua igt'oscopiea trovat 'ono 1,0030; 1,0038 ; 1,0110. Bellati e Finazzi scrissero the le diffevenze notate e~an() da imputavsi agli << inevitabili et'roei che si accumulano sul risultato finale >>. Ma g da notare the l' e r ro re in meno ~ decuplo di quello in pig; e che iI procedimento dell' em~ot~e tende piuttosto ad au- mentare il valore che a diminuiNo; sicch5 anche il numero 0,9424, purgato dell' e f f e t e , potrebbe Nuscire piil piccolo. Se poi si prendono ad esaminare i valmq, t~ovati dai due fisici, ehe rappresentano le calorie svelte da 1 gramme di silice piit o meno umida, e su questi si istituisce un calcolo analogo a

1) Archives Neerlandaises~ T. 15~ p~g. 821, 1880. 2) Lee. tit, pag. 507.

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quello che io feci nella I I I Memoria sut fenomeno del Pouil- let I), si teova un numero di calorie bensi inferiore, ma non Woppo diverse da que[lo dei dati sperimental i ottenuti da Bel- lati e Finazzi.

Da eib conclude ehe il fenomeno dell ' umettazione di una polvere igcofila potrebbe paragonars i ad una specie di solu-

z ione inve~*tita dove la polveee fa da solvente e il liquido da corpo solubi[e, assumendo esso, in te rne ai granuli della pol- vere, lo state solido o peossimo al solido. E poich~ sussiste continuitA fra i eosi detti stati della materia , pub avven i re che solo i pi~l intimi strati dell' aequa assumano la calordcitA del ghiaceio, e questa et'esca, pt~og~edendo fine ad 1, verso gli strat i pi;~ esterni i quali, conservando la loco fluidifft, vanno e vengono a seconda delle condizioni dell ' ambiente in eui si t rovano. Cosi al rafi~eddamento che si manffesta nella solu- zione diret ta farebbe eisconteo il cisealdamento che ha luogo in questa sorta di soluzione inve r t i t a , e sarebbe spiegabfle anche il fenomeno della maggior concentrazione d i u n a solu-

zione acida o salina, ovvero di un miscuglio aleoolico, posti in contatto eot~ una sostanza igcofila, pereioceh~ se una par te doll' acqua diventasse solida, una porzione della sostanza di- sciolta doveebbe sepat 'arsene.

1) Chiamando q la differenza fra la quantits d'acqua centenuta in aa gramme di silice sotto i diversi gradi di umidit'~ con i quali fu sperimentata, e la quantits d'acqua che conteneva quando svi]eppb il massime dollo calorie (18,54)~ la differenza

18,54 - - 80 ~'

dovrebbe dare un numero di calorie corrispondenti a quel date grade di umidith, che fu determinate con l'esperienza, qualora fosse divonuta solida tugta 1' aequa rappresenta~a da q. Faeendo il calcelo per i primi sett~ named della serie per i quali, presumibil- mente, I'acqua toaacemente fissata non era soverchia[a da quella ]ibera, il lore valore lacdio l'isulta e~ual~ a 13~43, laddove il valol'o l~aedio doi d,~ti sp~rimentali ~ 10,79.