Fede e scienza

23
FEDE E SCIENZA

Transcript of Fede e scienza

Page 1: Fede e scienza

FEDE E SCIENZA

Page 2: Fede e scienza

«Nel principio Dio creò i cieli e la terra»Genesi 1:1

Nella Genesi ci viene descritta a grandi linee la creazione della terra per mano di Dio ed anche se la Bibbia non è un testo scientifico, in quanto credenti riconosciamo che solo Dio è l’onnipotente e creatore di tutte le cose.Per alcuni, proprio per questa premessa, la scienza, ovvero il sapere che si fonda sulla certezza di fenomeni dimostrabili, e la fede, ovvero il credere per lo più a qualcosa che è invisibile, devono essere scisse. E quindi se sei scienziato e segui la tua ragione non puoi credere in un Dio creatore .

Ma proprio uno scienziato ha detto…

Page 3: Fede e scienza

«L’uomo che non ammette Dio è un pazzo»(Newton, matematico e fisico, 1643-1723)

Tanti scienziati, nel corso della storia, hanno compreso che alla base di tutto il loro sapere scientifico, di tutte le loro scoperte che in parte ci spiegano come funziona il mondo, C’È qualcosa di più grande, di trascendentale, l’Autore di ogni cosa, comprese le tantissime leggi che governano tutto l’universo.

Ovvero, Dio creatore.

Page 4: Fede e scienza

Uno dei più antichi e più conosciuti è sicuramente l’astronomo Nicolò Copernico (1473-1543) che rivoluzionò l’astronomia con il modello eliocentrico e con queste parole esaltava e ammirava la gloria di Dio: «Conoscere le grandi opere di Dio, comprendere la sua sapienza, la sua maestà e potenza, apprezzare la lavorazione meravigliosa delle sue leggi, sicuramente tutto questo deve essere un piacevole e accettabile modo di rendere lode all’Altissimo»

Sistema eliocentrico

Page 5: Fede e scienza

«Così infinitamente rendo grazie a Dio, che si è compiaciuto di far me solo primo osservatore di cosa così ammiranda, e tenuta a tutti i secoli occulta».

Con queste parole Galileo Galilei (1564-1642), fisico, astronomo e matematico, riconosceva che tutte le scoperte che aveva fatto tramite il telescopio (la rotazione della terra, le macchie solari, le montagne della luna, i satelliti di Giove, le fasi di Venere, le stelle che compongono la Via Lattea) gli erano state concesse solo per la grazia di Dio.

Fasi della luna

Page 6: Fede e scienza

Giovanni Keplero (1571-1630), anch’egli astronomo e matematico, conosciuto per le sue leggi che regolano il movimento dei pianeti, riconosceva una certa affinità tra la Trinità e l’armonia geometrica dell’universo e inoltre dichiarava che, «Non vi è in me ambizione più grande né desiderio più ardente dello scoprire se posso trovare Dio anche dentro di me, questo Dio che quando osservo l’universo riesco quasi a toccare con mano».

Page 7: Fede e scienza

Blaise Pascal (1623-1662) è stato un matematico, si occupò di idrostatica e di idrodinamica, gettò le basi del calcolo delle probabilità e contribuì alla costruzione dei calcolatori meccanici. Ma dopo un certo tempo abbandonò i suoi studi matematici e fisici per dedicarsi alla teologia ed il suo pensiero più grande diventò quello di esortare gli altri a credere in Dio perché «se vincete, vincete tutto, se perdete non perdete nulla. Scommettete, dunque, che Dio esiste, senza esitare» ed a riconoscere che solo per mezzo di Gesù possiamo conoscere e comunicare con Dio:

Pascalina

Unità di misura per calcolare lo sforzo e la pressione

Page 8: Fede e scienza

«È solo per mezzo di Gesù Cristo che noi conosciamo Dio. Senza questo mediatore ogni comunicazione con Dio è tolta. Per mezzo di Gesù Cristo noi conosciamo Dio. […] Ma per provare Gesù Cristo noi abbiamo le profezie che sono prove solide e concrete. Poiché queste profezie si sono realizzate e sono state confermate dagli avvenimenti, esse attestano la verità certa, la prova della divinità di Gesù Cristo. […] Al di là di questo e senza le Scritture, senza il peccato originale, senza il necessario mediatore, promesso e arrivato, non è assolutamente possibile provare Dio e s’insegnano la morale e la dottrina. Dunque Gesù Cristo è il vero Dio degli uomini. Ma al tempo stesso noi veniamo a conoscenza della nostra miseria, perché quel Dio non è altro che il riparatore della nostra miseria. Così non ci è possibile conoscere adeguatamente Dio se non conoscendo le nostre iniquità»

Page 9: Fede e scienza

Lo abbiamo citato all’inizio, «L’uomo che non ammette Dio è un pazzo», Isaac Newton (1643-1727) un matematico e fisico che fece grandi scoperte, come la legge di gravitazione universale e le leggi del moto, e fondò le basi della meccanica classica, credeva fermamente in Dio e lo paragonava ad un orologiaio che aveva messo in moto l’universo.

Telescopio riflettore PendoloLegge di gravitazione universale

Unità di misura della forza

Page 10: Fede e scienza

Ed esortava l’«umanità a credere che ci sia un Essere che ha fatto tutte le cose, e ha tutte le cose in suo potere, e che è quindi da temere. Noi riconosciamo, quindi, un solo Dio, infinito, eterno, onnipresente, onnisciente, onnipotente, Creatore di tutte le cose, saggio, giusto, buono, santo. Noi dobbiamo amarlo, temerlo,onorarlo, avere fiducia in lui, pregarlo, rendergli grazie, lodarlo, santificare il suo nome, obbedire ai suoi comandamenti».Ed infine…

Page 11: Fede e scienza

«Dio ha fatto e governa il mondo invisibile, e ci ha comandato di amare e di adorare lui, enessun altro Dio; di onorare i nostri genitori e maestri, e amare il prossimo come noi stessi; essere temperati, giusti e pacifici, e essere misericordiosi anche con i cattivi. Per la potenza con la quale ha dato la vita in un primo momento a tutte le specie animali, è in grado di far rivivere i morti e ha fatto rivivere Gesù Cristo, nostro Redentore, che è andato in cielo a ricevere un regno e preparare un postoper noi, è vicino a Dio in dignità, e può essere adorato come l’Agnello di Dio. Egli ha inviato loSpirito Santo a confortarci in sua assenza, ritornerà per regnare su noi»

Page 12: Fede e scienza

Gottfried Leibnitz (1646-1716) è stato un matematico, a lui si deve il termine funzione, contribuì allo sviluppo del calcolo infinitesimale e integrale, inoltre viene considerato precursore dell’informatica per lo sviluppo del sistema numerico binario e della calcolatrice meccanica, ed infine introdusse il concetto di Monadi come forme sostanziali dell’essere. Anche lui era un cristiano e sosteneva che «Dio è assolutamente perfetto, e la perfezione non è nient’altro che quantità di realtà positiva, priva di limitazioni. E dove non ci sono limiti, cioè in Dio, la perfezione è assolutamente infinita. Ne consegue anche che gli esseri creati derivano le loro perfezioni dall’influenza di Dio, ma che le loro imperfezioni derivano dalla loro natura, che è incapace di essere senza limiti. Perché è in questo che essa si differenzia da Dio» e che…

Page 13: Fede e scienza

«In Dio c’è il Potere, che è la fonte di tutto, anche della Conoscenza, il cui contenuto è la varietà di idee e volontà finale, che comporta cambiamenti o innovazioni secondo il principio del meglio».

Calcolatrice meccanica

Sistema numerico binario

Page 14: Fede e scienza

In questo elenco troviamo anche l’inventore della pila elettrica, ovvero Alessandro Volta (1745-1827). In suo onore l’unità di misura del potenziale elettrico venne chiamata Volt. Questo scienziato, come altri, ringraziava Dio per avergli infuso la fede e lo pregava con queste parole: «Prego Dio che la mia professione, che mi è stata chiesta e che fornisco con gioia, scritta di mio pugno e che ho firmato, può essere presentata a tutti, perché io non mi vergogno del Vangelo»

La pila di Volta

Page 15: Fede e scienza

André-Marie Ampère (1775-1836), è stato un fisico conosciuto per aver scoperto l’elettromagnetismo, inoltre l’unità di misura della corrente elettrica porta il suo nome. Si professava credente e cattolico e più volte difese il suo credo e con queste parole affermava l’importanza di stare vicini a Dio:«Scrivi con una mano sola; con l’altra tieniti aggrappato alla veste di Dio, come un bimbo si tiene alla veste del padre! Senza questa precauzione ti sfracelleresti immancabilmente contro una roccia»

Page 16: Fede e scienza

Un altro scienziato che contribuì allo studio dell’elettromagnetismo e dell’elettrochimica è stato Michael Faraday (1791-1867), fisico e chimico, conosciuto anche per la Legge di Faraday sull’elettrochimica, l’elettrolisi e l’induzione elettromagnetica. Di sicuro i suoi studi, il suo lavoro lo impegnavano molto, ma riconosceva che Dio era più prezioso di qualsiasi cosa nel mondo:

«E dunque, fratelli, dobbiamo valorizzare il privilegio di conoscere la verità di Dio ben oltre tutto ciò che possiamo avere in questo mondo. Vediamo inoltre la perfezione della legge di Dio compiutasi in Cristo, tanto più dunque dobbiamo ringraziare Dio per il suo dono ineffabile»

Gabbia di Faraday

Page 17: Fede e scienza

«Credo che più a fondo si studi la scienza, tanto più ci si allontani da qualcosa di paragonabile all’ateismo», parole di uno scienziato che più si inoltrava nelle scoperte scientifiche e più si avvicinava a Dio, William Thomson Kelvin (1824-1907), è stato un fisico e ingegnere, conosciuto per aver sviluppato la scala Kelvin, per i suoi studi della termodinamica e per essere stato un uomo timoroso di Dio:

«Riteniamo che il potere di indagare le leggi stabilite dal Creatore per il mantenimento dell’armonia e la permanenza delle sue opere è il più nobile privilegio che Egli ha concesso al nostro stato intellettuale. Come la profondità della nostra comprensione delle opere meravigliose di Dio cresce, più forti sono i nostri sentimenti di timore e venerazione nella contemplazione di esse, e più cerchiamo di avvicinarsi al loro Autore»

Page 18: Fede e scienza

James Clerk Maxwell (1831-1879) ha elaborato la teoria moderna dell’elettromagnetismo, dimostrando che elettricità, luce e magnetismo sono tutte manifestazioni del medesimo fenomeno: il campo elettromagnetico. Ma Maxwell oltre a mettersi all’opera con la fisica e la matematica, si adoperava per Cristo:

«Penso che più entriamo nell’opera di Cristo e più Egli avrà spazio per far lavorare la Sua opera in noi. Il nostro culto è pubblico, e Cristo sarà dove due o tre sono riuniti nel suo nome».

Page 19: Fede e scienza

E ancora diceva: «Penso che gli uomini di scienza, così come tutti gli altri uomini, abbiano bisogno di imparare da Cristo, e credo che i cristiani, le cui menti sono scientifiche, siano tenuti a studiare la scienza, così che la loro visione della gloria di Dio diventi ancora più vasta»

Page 20: Fede e scienza

William Henry Bragg (1862-1942), premio Nobel della fisica nel 1915, realizzò il primo spettroscopio a raggi X per lo studio della struttura cristallina e ancor più importante, realizzò Gesù Cristo nella sua vita:«La regola di Cristo e l’esempio mostrato da Dio come nostro Padre, e noi come suoi figli, è una società in cui l’amore governa su tutto. Se poi cerchiamo una regola di condotta, dovremmo pensare di essere come i bambini […]. Noi confidiamo che questa vita è una preparazione: non una prova finale»«A volte le persone chiedono se la religione e la scienza non si oppongano l’uno all’altro. Si, lo fanno: allo stesso modo come il pollice e le dita della mia mano si oppongono l’uno alle altre. Si tratta di un’opposizione per mezzo della quale tutto può essere compreso»

Page 21: Fede e scienza

A lui si deve l’invenzione del radiotelegrafo, un sistema di comunicazione con telegrafia senza fili via onde radio, Guglielmo Giovanni Maria Marconi (1874-1937), fisico e inventore, che vinse il premio Nobel per la fisica nel 1909. Questo scienziato si proclamava cristiano e non se ne vergognava:

«Ad ogni passo che la scienza fa, ci porta sempre nuove sorprese e risultati. Eppure la scienza è come una luce fioca di una lanterna tremolante in una foresta profonda, attraverso la quale l’umanità si sforza di trovare la sua strada verso Dio. E’ solo la fede che può portare alla luce e servire come un ponte tra l’uomo e l’Assoluto […]. Sono orgoglioso di essere cristiano. Credo non solo come cristiano, ma anche come scienziato. Come un dispositivo senza fili, nella preghiera lo spirito umano è in grado di inviare onde invisibili per l’eternità, onde che raggiungono il loro obiettivo di fronte a Dio».

Page 22: Fede e scienza

«Credo che sarebbe una grande tragedia se gli uomini perdessero la loro fede nella preghiera. Senza l’aiuto della preghiera forse avrebbero fallito, dove sono invece riusciti. Questo mi ha permesso di raggiungere quello che ho fatto, Dio ha fatto di me un semplice strumento della Sua volontà, per la rivelazione del suo potere divino».

Guglielmo Marconi e il radiotelegrafo

Page 23: Fede e scienza

Per concludere

Da questo elenco di citazioni di scienziati credenti si evince quanto sia importante la scienza, e la conoscenza in generale, per i cristiani, e si è dimostrato che non è vero che la fede annulla la scienza e viceversa, anzi sono le due facce di una stessa medaglia. All’inizio si è detto che la Bibbia non è un testo da cui si possono trarre informazioni scientifiche, però, proprio per questo motivo, invita il credente a conoscere e nel libro dei Proverbi, in cui ricorre spesso la parola «scienza», intesa come «il sapere», lo scrittore incoraggia il lettore a conoscere le cose per acquisire maggiore intelligenza, potenza e soprattutto per conoscere meglio il nostro Dio creatore, perché proprio «dalla bocca dell’Eterno procede la scienza» (Proverbi 2:6).