FEBBRE OMEOTERMIA: OMEOTERMIA: Capacità dell’organismo di preservare un equilibrio termico...
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OMEOTERMIA:OMEOTERMIA:
Capacità dell’organismo di preservare un equilibrio Capacità dell’organismo di preservare un equilibrio termico (animali a sangue caldo, uccelli e mammiferi)termico (animali a sangue caldo, uccelli e mammiferi)
PECILOTERMIA: PECILOTERMIA: Adeguamento della temperatura corporea a quella Adeguamento della temperatura corporea a quella
dell’ambiente (animali a sangue freddo rettili, anfibi, dell’ambiente (animali a sangue freddo rettili, anfibi, pesci)pesci)
Il grado della temperatura corporea fisiologica è Il grado della temperatura corporea fisiologica è geneticamente determinatogeneticamente determinato
Temperatura normale: 36,8-37°C.Temperatura normale: 36,8-37°C. Oscillazioni fisiologiche (variazioni circadiane) max Oscillazioni fisiologiche (variazioni circadiane) max
37,4 (tardo pomeriggio), min. 36,5 (prime ore del 37,4 (tardo pomeriggio), min. 36,5 (prime ore del mattino)mattino)
Ipertermia in condizioni fisiologiche ad es. : esercizio Ipertermia in condizioni fisiologiche ad es. : esercizio muscolare intenso; nella donna aumento di circa 0,5°C muscolare intenso; nella donna aumento di circa 0,5°C
nel periodo ovulatorio e per tutta la seconda metà del nel periodo ovulatorio e per tutta la seconda metà del ciclo.ciclo.
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MECCANISMO DI TERMOREGOLAZIONEMECCANISMO DI TERMOREGOLAZIONE Il processo di termoregolazione è la capacità Il processo di termoregolazione è la capacità
dell’organismo di mantenere costante la temperatura dell’organismo di mantenere costante la temperatura corporea ad onta delle variazioni di quella ambientale, e corporea ad onta delle variazioni di quella ambientale, e rappresenta una condizione di equilibrio omeostatico tra rappresenta una condizione di equilibrio omeostatico tra
la quantità di calore prodotta dall’organismo la quantità di calore prodotta dall’organismo “termogenesi” “termogenesi” e la quantità di calore da esso perdutoe la quantità di calore da esso perduto
“termodispersione”. “termodispersione”. La temperatura corporea è il risultato dell’equilibrio tra La temperatura corporea è il risultato dell’equilibrio tra
produzione (termogenesi) e dispersione di calore.produzione (termogenesi) e dispersione di calore.
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La La termoregolazione termoregolazione è sotto il controllo di centri termoregolatori è sotto il controllo di centri termoregolatori situati nel sistema nervoso centrale nella situati nel sistema nervoso centrale nella regione preottica regione preottica
dell’ipotalamo anteriore .dell’ipotalamo anteriore . Tale centro svolge le funzioni di termostato regolato in condizioni Tale centro svolge le funzioni di termostato regolato in condizioni normali a normali a 37°C37°C (temperatura di riferimento)(temperatura di riferimento) e risulta essere sensibile e risulta essere sensibile
alle variazioni della temperatura corporea.alle variazioni della temperatura corporea. I neuroni del centro termoregolatore ricevono sia informazioni I neuroni del centro termoregolatore ricevono sia informazioni
relative alla temperatura del sangue circolante che quelle provenienti relative alla temperatura del sangue circolante che quelle provenienti dai termocettori cutanei. Le variazioni della temperatura di dai termocettori cutanei. Le variazioni della temperatura di
riferimento stimolano i centri termoregolatori ad innescare una riferimento stimolano i centri termoregolatori ad innescare una risposta termodispersiva o conservativa.risposta termodispersiva o conservativa.
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TERMOGENESITERMOGENESI Nell’organismo il calore è prodotto in tutte le cellule dall’attività Nell’organismo il calore è prodotto in tutte le cellule dall’attività
metabolica di queste che trasformano in metabolica di queste che trasformano in energia calorica l’energia energia calorica l’energia chimica presente negli alimenti (carboidrati, lipidi).chimica presente negli alimenti (carboidrati, lipidi).
L’organismo è in grado di produrre calore con la L’organismo è in grado di produrre calore con la contrazione dei contrazione dei muscoli volontarimuscoli volontari (striati)(striati) sia volontariamente come avviene nel sia volontariamente come avviene nel
movimento e nel movimento e nel lavoro muscolare,lavoro muscolare, sia involontariamente come nel sia involontariamente come nel brividobrivido
La produzione di calore, quale risultante del metabolismo La produzione di calore, quale risultante del metabolismo energetico, da parte di un soggetto digiuno e a riposo in ambiente energetico, da parte di un soggetto digiuno e a riposo in ambiente
termicamente neutro rappresenta il cosiddetto: termicamente neutro rappresenta il cosiddetto:
““METABOLISMO BASALE”METABOLISMO BASALE”
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TERMOGENESITERMOGENESI Grasso bruno (nei bambini) ricco di mitrocondriGrasso bruno (nei bambini) ricco di mitrocondri
La produzione di calore è un processo a cui presiedono gli La produzione di calore è un processo a cui presiedono gli ormoni ormoni tiroidei (tiroxina), adrenalina e noradrenalina, glicocorticoidi, tiroidei (tiroxina), adrenalina e noradrenalina, glicocorticoidi,
ormone della crescita. ormone della crescita. TiroxinaTiroxinaaumento dei processi ossidativiaumento dei processi ossidativiproduzione di caloreproduzione di calore
Adrenalina: Adrenalina:
1) mobilizza in circolo il glicogeno immagazzinato nelle cellule 1) mobilizza in circolo il glicogeno immagazzinato nelle cellule epatiche: l’ossidazione del glicogenoepatiche: l’ossidazione del glicogenoè fonte di calore.è fonte di calore.
2) vasocostrizione periferica 2) vasocostrizione periferica riduzione della termodispersione. riduzione della termodispersione.
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TERMODISPERSIONETERMODISPERSIONEIl calore viene eliminato dall’organismo attraverso varie vie Il calore viene eliminato dall’organismo attraverso varie vie
Il calore prodotto dall’organismo viene ceduto all’ambiente circostante per:Il calore prodotto dall’organismo viene ceduto all’ambiente circostante per:Convezione:Convezione: la perdita di calore dipende dalla differenza di temperatura tra superficie la perdita di calore dipende dalla differenza di temperatura tra superficie
cutanea e l’aria o l’acqua che lo circonda.cutanea e l’aria o l’acqua che lo circonda.Irraggiamento:Irraggiamento: viene disperso circa il 70% del calore corporeo: trasferimento di viene disperso circa il 70% del calore corporeo: trasferimento di
energia mediato da onde elettromagnetiche infrarossi; la termodispersione avviene energia mediato da onde elettromagnetiche infrarossi; la termodispersione avviene quando la superficie cutanea ha una temperatura superiore a quella degli oggetti quando la superficie cutanea ha una temperatura superiore a quella degli oggetti
circostanti.circostanti.Evaporazione: traspirazione circa il 30% del calore corporeo: si verifica attraverso la Evaporazione: traspirazione circa il 30% del calore corporeo: si verifica attraverso la pelle “perspiratio insensibilis”ed in minima parte a livello dell’apparato resoiratorio.pelle “perspiratio insensibilis”ed in minima parte a livello dell’apparato resoiratorio.
Perdita di calore anche attraverso l’emissione di feci e urinePerdita di calore anche attraverso l’emissione di feci e urineSudorazione regolazione nervosa simpatica ed endocrina (adrenalina)delle ghiandole Sudorazione regolazione nervosa simpatica ed endocrina (adrenalina)delle ghiandole
sudoripare.sudoripare.La dispersione di calore comporta sempre una differenza di temperatura tra il corpo e La dispersione di calore comporta sempre una differenza di temperatura tra il corpo e
l’ambiente.l’ambiente.
IPOTALAMOIPOTALAMO
IPOTALAMOIPOTALAMO
REGO LA:la temperatura corporea (ipotalamo anteriore area preottica): aumento T
ipotalamo posteriore: diminuzione T il ricambio idrico l’attività ipofisaria il comportamento alimentare le manifestazioni comportamentali (comportamento sessuale, ricerca
del cibo e del partner sessuale, stati emozionali che accompagnano la lotta, l’aggressione e la fuga);
NORMOTERMIA NORMOTERMIA
Quando la temperatura corporea equivale a Quando la temperatura corporea equivale a quella del punto di regolazione ipotalamico quella del punto di regolazione ipotalamico
(circa 37°C) che è conservato.(circa 37°C) che è conservato.
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IPOTERMIA IPOTERMIA
Quando la temperatura corporea è al di sotto del punto di Quando la temperatura corporea è al di sotto del punto di regolazione che è ancora conservato regolazione che è ancora conservato
Cause:Cause:
denutrizione denutrizione
insufficienza tiroidea (mixedema, tiroidectomia)insufficienza tiroidea (mixedema, tiroidectomia)
avvelenamenti (da piombo, arsenico,fosforo)avvelenamenti (da piombo, arsenico,fosforo)
intossicazioni alcolica acutaintossicazioni alcolica acuta
Alcune forme di epatiteAlcune forme di epatite
paralisi muscolariparalisi muscolari
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IPERTERMIE NON FEBBRILIIPERTERMIE NON FEBBRILIQuando la temperatura dell’organismo è piu’ alta Quando la temperatura dell’organismo è piu’ alta
rispetto al punto di regolazione ipotalamico che rispetto al punto di regolazione ipotalamico che è conservato. è conservato.
CAUSE:CAUSE:da sforzo da sforzo IpertiroidismoIpertiroidismoLesioni del SNC patologie dell’ipotalamo Lesioni del SNC patologie dell’ipotalamo (traumi, neoplasie, emorragie cerebrali)(traumi, neoplasie, emorragie cerebrali)
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IPERTERMIA MALIGNA IPERTERMIA MALIGNA è una malattia ereditaria (mutazione di è una malattia ereditaria (mutazione di un gene presente sul cromosoma 19) trasmessa per via autosomica un gene presente sul cromosoma 19) trasmessa per via autosomica
dominante, molto rara, che determina la comparsa, nei soggetti dominante, molto rara, che determina la comparsa, nei soggetti affetti, di gravi crisi ipertermiche (temp. sopra i 46°C) che possono affetti, di gravi crisi ipertermiche (temp. sopra i 46°C) che possono
culminare con la morte.culminare con la morte.Patologia muscolare che si manifesta durante l’anestesia generale Patologia muscolare che si manifesta durante l’anestesia generale
causata da alterate concentrazioni di calcio nel sarcoplasma. Gli causata da alterate concentrazioni di calcio nel sarcoplasma. Gli anestetici determinano apertura dei canali del calcio con aumento anestetici determinano apertura dei canali del calcio con aumento
intracellulare di questo ione con conseguente incremento della intracellulare di questo ione con conseguente incremento della termogenesi per attivazioni delle ATPasi calciodipendenti.termogenesi per attivazioni delle ATPasi calciodipendenti.
Mutazione del gene sul cromosoma 19 che codifica le proteine del Mutazione del gene sul cromosoma 19 che codifica le proteine del canale del calcio nel reticolo endoplasmatico liscio.canale del calcio nel reticolo endoplasmatico liscio.
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Negli esseri umani la febbre è dovuta Negli esseri umani la febbre è dovuta all'alterazione del punto di regolazione all'alterazione del punto di regolazione
ipotalamico: in questo va distinta dall'ipertermia, ipotalamico: in questo va distinta dall'ipertermia, che è l'elevazione della temperatura corporea che è l'elevazione della temperatura corporea
senza disregolazione del centro termoregolatore senza disregolazione del centro termoregolatore ipotalamico. Quest'ultimo è ad esempio il caso ipotalamico. Quest'ultimo è ad esempio il caso
del colpo di calore, in cui l'elevazione della del colpo di calore, in cui l'elevazione della temperatura corporea è dovuta a uno squilibrio temperatura corporea è dovuta a uno squilibrio
tra calore assorbito e calore che è possibile tra calore assorbito e calore che è possibile disperdere.disperdere.
COLPO DI SOLECOLPO DI SOLE
E’ causato dall’esposizione prolungata dei raggi E’ causato dall’esposizione prolungata dei raggi solari a capo scoperto, con grave sintomatologia solari a capo scoperto, con grave sintomatologia
consistente in cefalea, delirio, allucinazioni.consistente in cefalea, delirio, allucinazioni. Abnorme permeabilizzazione dei capillariAbnorme permeabilizzazione dei capillari
aumentata quantità di liquor nei ventricoli e aumentata quantità di liquor nei ventricoli e negli spazi subaracnoideinegli spazi subaracnoidei sintomi cerebrali e sintomi cerebrali e
meningei meningei in casi gravi, morte. in casi gravi, morte. Incidenza maggiore nei paesi tropicali, la Incidenza maggiore nei paesi tropicali, la
copertura del capo con caschi di sughero copertura del capo con caschi di sughero costituisce un sicuro mezzo preventivo.costituisce un sicuro mezzo preventivo.
COLPO DI CALORE TROPICALECOLPO DI CALORE TROPICALE
Colpisce i soggetti che si recano nei paesi tropicali dove Colpisce i soggetti che si recano nei paesi tropicali dove la temperatura ambientale puo’ superare 40°C. Il rischio la temperatura ambientale puo’ superare 40°C. Il rischio
di contrarre il colpo di calore aumenta con gli sforzi di contrarre il colpo di calore aumenta con gli sforzi muscolari che incrementano la termogenesi. muscolari che incrementano la termogenesi.
La sintomatologia è grave puo’ condurre a morte. La sintomatologia è grave puo’ condurre a morte. L’ipertermia puo’ giungere fino a 44°C, la sudorazione L’ipertermia puo’ giungere fino a 44°C, la sudorazione
profusa provoca grave disidratazione e perdita di cloruro profusa provoca grave disidratazione e perdita di cloruro di sodio. La perdita di acqua e Sali produce ipovolemia di sodio. La perdita di acqua e Sali produce ipovolemia
(riduzione della massa di sangue circolante), caduta della (riduzione della massa di sangue circolante), caduta della pressione sanguigna aumento della viscosità del sangue pressione sanguigna aumento della viscosità del sangue
((ispissatio sanguinis). ispissatio sanguinis). Successivamente arresto completo Successivamente arresto completo della sudorazione crampi muscolari, delirio, convulsioni della sudorazione crampi muscolari, delirio, convulsioni
coma e morte.coma e morte.
COLPO DI CALORE COMUNECOLPO DI CALORE COMUNE
E’ dovuta ad una insufficienza acuta della E’ dovuta ad una insufficienza acuta della termoregolazione.termoregolazione.
Si verifica in locali chiusi e poco ventilati ad elevato Si verifica in locali chiusi e poco ventilati ad elevato concentrazione di vapore acqueo (lavanderie, locali con concentrazione di vapore acqueo (lavanderie, locali con
caldaie). Si manifesta in condizioni di eccessiva caldaie). Si manifesta in condizioni di eccessiva termogenesi per es. per eccessivo lavoro, temperatura termogenesi per es. per eccessivo lavoro, temperatura elevata e alta umidità ambientale. Colpisce bambini e elevata e alta umidità ambientale. Colpisce bambini e
anziani.anziani.Sintomatologia: arresto della sudorazione , ipotensione Sintomatologia: arresto della sudorazione , ipotensione
per vasodilatazione periferica, polso frequente, lipotimia. per vasodilatazione periferica, polso frequente, lipotimia. Ha un decorso meno grave del precedente.Ha un decorso meno grave del precedente.
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ACCLIMATAZIONEACCLIMATAZIONE E’ una peculiare forma di risposta omeostatica E’ una peculiare forma di risposta omeostatica
dell’organismo.dell’organismo.
Si tratta di un adattamento progressivo dell’organismo a Si tratta di un adattamento progressivo dell’organismo a brevi esposizioni ad elevate temperature. brevi esposizioni ad elevate temperature.
IPERTERMIA FEBBRILE IPERTERMIA FEBBRILE Il punto di regolazione Il punto di regolazione ipotalamico è piu’ elevato per alterazione dei centri ipotalamico è piu’ elevato per alterazione dei centri
termoregolatori ad opera di pirogeni esogeni o endogeni. termoregolatori ad opera di pirogeni esogeni o endogeni. Nella febbre si ha spostamento del punto di regolazione Nella febbre si ha spostamento del punto di regolazione ipotalamico. I neuroni termosensibili sono stimolati da ipotalamico. I neuroni termosensibili sono stimolati da
temp. superiori a 37°C ed i processi di produzione e temp. superiori a 37°C ed i processi di produzione e dispersione del calore si adattano a questa nuova dispersione del calore si adattano a questa nuova
condizione.condizione.
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CAUSECAUSE La febbre può avere diverse cause, le quali hanno La febbre può avere diverse cause, le quali hanno
comunque tutte come effetto comune quello di una comunque tutte come effetto comune quello di una attivazione del sistema immunitario, e in particolare dei attivazione del sistema immunitario, e in particolare dei
macrofagi. macrofagi. Questi vengono stimolati a produrre citochine Questi vengono stimolati a produrre citochine quali IL-1 e TNF-α, che vanno ad agire sul centro quali IL-1 e TNF-α, che vanno ad agire sul centro
termoregolatore dell'ipotalamo inducendo la sintesi di termoregolatore dell'ipotalamo inducendo la sintesi di PGE2.PGE2. A sua volta, l'ipotalamo, "istruito" a mantenere A sua volta, l'ipotalamo, "istruito" a mantenere
una temperatura corporea più elevata, raggiunge lo scopo una temperatura corporea più elevata, raggiunge lo scopo sia aumentando la produzione di calore (ad esempio sia aumentando la produzione di calore (ad esempio
attraverso la contrazione muscolare detta attraverso la contrazione muscolare detta brividobrivido) sia ) sia riducendone le perdite di calore attraverso la riducendone le perdite di calore attraverso la
vasocostrizione (è per questo che mentre la febbre sale la vasocostrizione (è per questo che mentre la febbre sale la pelle è fredda e pallida).pelle è fredda e pallida).
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La BEE è una unità morfo-funzionale in grado di isolare La BEE è una unità morfo-funzionale in grado di isolare il liquido cerebro-spinale (LCS), o liquor ed il tessuto il liquido cerebro-spinale (LCS), o liquor ed il tessuto
nervoso dal compartimento ematico regolando nervoso dal compartimento ematico regolando attivamente ed in modo selettivo gli scambi di sostanze e attivamente ed in modo selettivo gli scambi di sostanze e
cellule tra sangue e parenchima cerebrale e fra sangue e cellule tra sangue e parenchima cerebrale e fra sangue e LCS. LCS.
BARRIERA EMATO ENCEFALICABARRIERA EMATO ENCEFALICA
La BEE è costituita anatomicamente dalla parete La BEE è costituita anatomicamente dalla parete endoteliale dei capillari cerebrali e dai piedi o processi endoteliale dei capillari cerebrali e dai piedi o processi
perivascolari degli astrociti. (lucido)perivascolari degli astrociti. (lucido)
BARRIERA EMATO ENCEFALICABARRIERA EMATO ENCEFALICA
Funzioni della barriera emato-encefalicaFunzioni della barriera emato-encefalica Proteggere il cervello da "sostanze estranee" Proteggere il cervello da "sostanze estranee"
presenti nel sangue, che potrebbero danneggiarlo presenti nel sangue, che potrebbero danneggiarlo Proteggere il cervello da ormoni e Proteggere il cervello da ormoni e
neurotrasmettitori liberati per agire in altre parti neurotrasmettitori liberati per agire in altre parti del corpo. del corpo.
Mantenere un ambiente costante per il cervello. Mantenere un ambiente costante per il cervello.
BARRIERA EMATO ENCEFALICABARRIERA EMATO ENCEFALICA
Proprietà generali della barriera emato-encefalicaProprietà generali della barriera emato-encefalica Le grosse molecole non passano attraverso la barriera. Le grosse molecole non passano attraverso la barriera.
Le molecole scarsamente solubili nei lipidi (grassi) non penetrano nel Le molecole scarsamente solubili nei lipidi (grassi) non penetrano nel cervello. Le molecole solubili nei lipidi (come i barbiturici e l'alcool) cervello. Le molecole solubili nei lipidi (come i barbiturici e l'alcool)
attraversano, invece, molto bene la barriera. attraversano, invece, molto bene la barriera. Le molecole con elevata carica elettrica sono rallentate Le molecole con elevata carica elettrica sono rallentate
La barriera emato-encefalica può essere annullata o ridotta dalle La barriera emato-encefalica può essere annullata o ridotta dalle seguenti cause:seguenti cause:
Ipertensione Ipertensione Sviluppo: la barriera non è completamente formata alla nascita. Sviluppo: la barriera non è completamente formata alla nascita.
Iperosmolarità: una sostanza presente nel sangue ad elevata Iperosmolarità: una sostanza presente nel sangue ad elevata concentrazione può attraversarla. concentrazione può attraversarla.
Radiazioni. Radiazioni. Infezioni. Infezioni.
Traumi, Ischemia, Infiammazioni Traumi, Ischemia, Infiammazioni
Re-setting del set point a valori superiori a 37°CRe-setting del set point a valori superiori a 37°C PATOGENESI DELLA FEBBREPATOGENESI DELLA FEBBRE PIROGENI ESOGENI: PIROGENI ESOGENI: Batteri Gram negativi e loro Batteri Gram negativi e loro
endotossine (lipopolisaccaridi), virus, protozoi, Gram endotossine (lipopolisaccaridi), virus, protozoi, Gram positivi come Streptococchi e Stafilococchi.positivi come Streptococchi e Stafilococchi.
PIROGENI ENDOGENI:PIROGENI ENDOGENI: IL-1, IL-2, IL-6, IL-8, IFN-IL-1, IL-2, IL-6, IL-8, IFN-, , e e tumor necrosis factor tumor necrosis factor e e proteina proteina
infiammatoria dei macrofagi (MIP-1);infiammatoria dei macrofagi (MIP-1); proteine rilasciate proteine rilasciate dai tessuti danneggiati (infarto, tumori, ustioni, danno da dai tessuti danneggiati (infarto, tumori, ustioni, danno da malattie autoimmuni), prodotti di origine immnunitaria. malattie autoimmuni), prodotti di origine immnunitaria.
PGE2 e PGE1.PGE2 e PGE1.
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IPOTALAMOIPOTALAMO
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IPOTALAMO:IPOTALAMO: NUCLEI PREOTTICI NUCLEI PREOTTICI
TERMOREGOLATORI: TERMOREGOLATORI: 1.1. NEURONI W (Warm)NEURONI W (Warm)2.2. Neuroni w termodispersione Neuroni w termodispersione 3.3. Neuroni c termoproduzione efferenze Neuroni c termoproduzione efferenze
adenoipofisi (ormoni tiroidei->aumento adenoipofisi (ormoni tiroidei->aumento produzione di ATP)produzione di ATP)
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PATOGENESI PATOGENESI
I pirogeni esogeni stimolano i monociti e i macrofagi a I pirogeni esogeni stimolano i monociti e i macrofagi a produrre e rilasciare IL-1, IL-6 e TNF, IFN.produrre e rilasciare IL-1, IL-6 e TNF, IFN.
IL-1 , TNF trasportate a livello ipotalamico inducono la IL-1 , TNF trasportate a livello ipotalamico inducono la sintesi di PGE2 e 1 dalle cellule endoteliali dei vasi che sintesi di PGE2 e 1 dalle cellule endoteliali dei vasi che
irrorano il centro della febbre. Queste agiscono sul irrorano il centro della febbre. Queste agiscono sul centro termoregolatore innalzando il livello di centro termoregolatore innalzando il livello di
regolazione termico regolazione termico “resetting del set-point “resetting del set-point ipotalamico”.ipotalamico”.
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PATOGENESI PATOGENESI 1.1. Le citochine pirogene veicolate nel sangue attraversano la BEE Le citochine pirogene veicolate nel sangue attraversano la BEE
solo in quella zona che circonda l’area preottica ipotalamica, la solo in quella zona che circonda l’area preottica ipotalamica, la cosiddetta cosiddetta “Organum vasculosum laminae terminalis” OVLT “Organum vasculosum laminae terminalis” OVLT in in
corrispondenza della quale la BEE e deficitaria.corrispondenza della quale la BEE e deficitaria.
2.2. Le citochine non agiscono direttamente sui centri termoregolatori Le citochine non agiscono direttamente sui centri termoregolatori ma stimolano la sintesi di prostaglandine attivando la via della ma stimolano la sintesi di prostaglandine attivando la via della ciclossigenasi nei neuroni, nelle celleule gliali, e dalle cellule ciclossigenasi nei neuroni, nelle celleule gliali, e dalle cellule
endoeliali.endoeliali.
3.3. Le PGE2 interagiscono con i recettori EP3 presenti sui neuroni Le PGE2 interagiscono con i recettori EP3 presenti sui neuroni dell’ipotalamo attivano l’adenilato ciclasi a produrre cAMPdell’ipotalamo attivano l’adenilato ciclasi a produrre cAMPla la
temperatura di riferimento si sposta al di sopra dei 37°C .temperatura di riferimento si sposta al di sopra dei 37°C .
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PATOGENESI PATOGENESI Le citochine pirogeniche possono essere Le citochine pirogeniche possono essere
prodotte direttamente nel microambiente prodotte direttamente nel microambiente ipotalamico sia per una risposta ipotalamico sia per una risposta intracerebrale al danno (es. necrosi intracerebrale al danno (es. necrosi emorragica) sia per una risposta delle emorragica) sia per una risposta delle cellule endoteliali, iniziata sul versante cellule endoteliali, iniziata sul versante ematico e trasmessa al versante cerebrale.ematico e trasmessa al versante cerebrale.
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Tutto cio’ conduce a:Tutto cio’ conduce a: Blocco della trapirazioneBlocco della trapirazione diminuita diminuita
termodispersionetermodispersionefebbrefebbre Attivazione del sistema nervoso simpaticoAttivazione del sistema nervoso simpaticoaumento aumento
del tono muscolare (brivido)del tono muscolare (brivido) aumentata produzione aumentata produzione di caloredi calorefebbrefebbre
SINTOMATOLGIA:SINTOMATOLGIA: Inizialmente brividi, pallore per vasocostrizione Inizialmente brividi, pallore per vasocostrizione
superficiale; successivamente sensazione di caldo, superficiale; successivamente sensazione di caldo, vasodilatazione, iperventilazione, sudorazione.vasodilatazione, iperventilazione, sudorazione.
FEBBREFEBBRE
DECORSO DELLA FEBBREDECORSO DELLA FEBBRE FASE DEL RIALZO TERMICO:FASE DEL RIALZO TERMICO: aumento della temperatura, aumento della temperatura,
brusco o lento; è caratterizzato da sensazione di freddo, contrazioni brusco o lento; è caratterizzato da sensazione di freddo, contrazioni toniche dei muscoli (brivido), vasocostrizione (pallore), pilo-toniche dei muscoli (brivido), vasocostrizione (pallore), pilo-
erezione (riduzione della termodispersione). erezione (riduzione della termodispersione). FASE DEL FASTIGIO:FASE DEL FASTIGIO: termolisi e termogenesi si equilibrano al termolisi e termogenesi si equilibrano al punto di regolazione. Manca la sensazione di freddo, compare quella punto di regolazione. Manca la sensazione di freddo, compare quella
di caldo. La temperatura è sempre al di sopra di 37°C. di caldo. La temperatura è sempre al di sopra di 37°C. FASE DELLA DEFERVESCENZA:FASE DELLA DEFERVESCENZA: è caratterizzata da sensazione è caratterizzata da sensazione
di caldo e dall’abbassamento della temperatura corporea; spesso di caldo e dall’abbassamento della temperatura corporea; spesso accompagnata da sudorazione profusa. accompagnata da sudorazione profusa.
La caduta della febbre può avvenire gradualmente La caduta della febbre può avvenire gradualmente per crisiper crisi o o bruscamente bruscamente per lisi.per lisi.
FEBBREFEBBRE
TIPI DI FEBBRETIPI DI FEBBREIl rialzo termico assume andamenti caratteristici a Il rialzo termico assume andamenti caratteristici a
seconda delle cause che producono la febbre:seconda delle cause che producono la febbre: FEBBRE CONTINUA: FEBBRE CONTINUA: Rialzo termico sup. a 37°C Rialzo termico sup. a 37°C
con oscillazioni giornaliere della temperatura con oscillazioni giornaliere della temperatura comprese tra 0.5 e 1 °C senza defervescenza. comprese tra 0.5 e 1 °C senza defervescenza.
Es. : polmonite lobare, infezione da Salmonella typhi.Es. : polmonite lobare, infezione da Salmonella typhi.2.2. FEBBRE REMITTENTE: FEBBRE REMITTENTE: Le oscillazioni giornaliere Le oscillazioni giornaliere
superiori a 37°C sono comprese tra 1 e 3°C senza superiori a 37°C sono comprese tra 1 e 3°C senza defervescenza (setticemie, endocardite batterica)defervescenza (setticemie, endocardite batterica)
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TIPI DI FEBBRETIPI DI FEBBRE
3. 3. FEBBRE INTERMITTENTE:FEBBRE INTERMITTENTE: Le fasi iperpiretiche e quelle Le fasi iperpiretiche e quelle apiretiche si succedono secondo un ritmo della durata di piu’ apiretiche si succedono secondo un ritmo della durata di piu’ giorni: giorni: febbre febbre quotidianaquotidiana (apiressia ore serali), (apiressia ore serali), terzana terzana (rialzo (rialzo
termico a giorni alterni), termico a giorni alterni), quartanaquartana (rialzo termico dopo due giorni (rialzo termico dopo due giorni di apiressia). di apiressia). Nella Malaria i periodi di febbre e di apiressia si Nella Malaria i periodi di febbre e di apiressia si
alternano a seconda del ciclo riproduttivo del Plasmodium.alternano a seconda del ciclo riproduttivo del Plasmodium.
4. 4. FEBBRE RICORRENTE: FEBBRE RICORRENTE: periodi di temperatura elevata della periodi di temperatura elevata della durata di 4-5 gg seguiti da caduta per lisi e da brevi periodi di durata di 4-5 gg seguiti da caduta per lisi e da brevi periodi di
defervescenza (Infezione da Borrelia)defervescenza (Infezione da Borrelia)
FEBBREFEBBRE
TIPI DI FEBBRE:lucido 3,4, 5TIPI DI FEBBRE:lucido 3,4, 5
55.. FEBBRE ONDULANTE:FEBBRE ONDULANTE: L’abbassamento della temperatura ed il L’abbassamento della temperatura ed il rialzo termico avvengono gradualmente e ciclicamnete (diversi rialzo termico avvengono gradualmente e ciclicamnete (diversi
giorni o piu’ settimane) senza che la temp. scenda a valori normali, giorni o piu’ settimane) senza che la temp. scenda a valori normali, per riprendere dopo qualche giorno di remissione completa (es. per riprendere dopo qualche giorno di remissione completa (es.
Brucellosi).Brucellosi).
6.6. FEBBRE ALGIDA:FEBBRE ALGIDA: Ipertermia interna sino 39-40°C con ipotermia Ipertermia interna sino 39-40°C con ipotermia periferica (es. colera)periferica (es. colera)
7.7. FEBBRICOLA: FEBBRICOLA: Elevazioni quotidiane di lieve entità (al di sotto dei Elevazioni quotidiane di lieve entità (al di sotto dei 38°C) e di lunga durata (TBC, infez. tonsillari o urinarie, tumori).38°C) e di lunga durata (TBC, infez. tonsillari o urinarie, tumori).
FEBBREFEBBRE
ALTERAZIONI METABOLICHE DELLA FEBBRE:ALTERAZIONI METABOLICHE DELLA FEBBRE: AUMENTO METABOLISMO CARBOIDRATI: AUMENTO METABOLISMO CARBOIDRATI: accentuata accentuata
glicogenolisi epatica e muscolareglicogenolisi epatica e muscolareaumento glicemia.aumento glicemia. PRODUZIONE DI CORPI CHETONICI PRODUZIONE DI CORPI CHETONICI nel sangue con nel sangue con
conseguente chetonuria.conseguente chetonuria. Aumento considerevole dell’azoto urinario e presenza nelle urine di Aumento considerevole dell’azoto urinario e presenza nelle urine di
creatininacreatinina creatinuria (riflettono il danno muscolare). creatinuria (riflettono il danno muscolare). RIDUZIONE DELLA DIURESI RIDUZIONE DELLA DIURESI a causa di una maggiore a causa di una maggiore
eliminazione di acqua sia per via respiratoria che col sudoreeliminazione di acqua sia per via respiratoria che col sudore..
FEBBREFEBBRE
TERAPIA DELLA FEBBRE:TERAPIA DELLA FEBBRE: INIBITORI DELLA CICLOSSIGENASI:INIBITORI DELLA CICLOSSIGENASI: ASPIRINA E FANSASPIRINA E FANS GLUCOCORTICOIDI: blocco della GLUCOCORTICOIDI: blocco della
fosfolipasi, diminuizione di linfociti nel fosfolipasi, diminuizione di linfociti nel sito dell’infiammazione, riduzione della sito dell’infiammazione, riduzione della sintesi di citochine.sintesi di citochine.