FEBBRAIO 2016 Anno 22 - n. 239

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Da quando sono stati chiusi gli uffici Asl di via Livigno, tutti gli utenti di Zona 9 sono costretti a recarsi in via Ippocrate. Si formano così code molto lunghe, nonostante che gli impiegati saltino addirittura la pausa pranzo. FEBBRAIO 2016 Anno 22 - n. 239 Direttore : Luigi Allori. Redazione : Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Claudio Dozio, Teresa Garofalo, Antonietta Gattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Giulia Lazzaroni, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso. Collaboratori : Laura Albani, Valia Allori, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Antonio Pizzinato, Giovanni Poletti, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo, Dario Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”: Giovanni Poletti. Pubblicità : Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione : Roberto Sala (tel. 3341791866). GENNAIO ‘16 0 GENNAIO ‘15 50 GENNAIO ‘15 1 GENNAIO ‘15 1 GENNAIO ‘16 48 GENNAIO ‘16 0 EX CASERMA Progetto con scuola pag. 4 e case calmierate DECENTRAMENTO I consigli di zona pag. 3 diventano Municipi AMBROGINO Al Niguarda pag. 13 e a Diapason DELINQUENZA Un articolo del pag. 6 maresciallo Vitale GRONDINA Proteste anche pag. 4 a Bruzzano Liberté, égalité, fraternité Primarie del Centrosinistra Interviste esclusive ai 4 candidati sindaci pag. 5 pag. 2 Cinque ore di fila A pag. 2 diamo conto di una notizia molto significativa. Ai primi di gennaio siamo an- dati alla Asl di via Ippocrate. Siamo arrivati a metà matti- nata, abbiamo trovato aperti solo 3 dei 5 sportelli ammini- strativi e davanti a noi c’era una fila di più di 100 persone. Il nostro turno è arrivato 5 ore (cinque ore!) dopo e, quando siamo usciti, abbiamo lasciato in attesa ancora una cinquan- tina di utenti. Dicono che tutti i giorni è così. Eppure gli impie- gati ce la mettono tutta: saltano la pausa pranzo e alla sera, per servire tutti, dicono che vadano oltre l’orario di lavoro. Ma per- ché questa roba da terzo mon- do? Perché, dopo i corposi tagli alla sanità effettuati dal gover- no sono stati chiusi gli uffici di via Livigno e quindi sono stati ridotti l’organico e gli sportelli a disposizione dei cittadini. Non è quindi colpa degli impie- gati che non lavorano, anzi. I dipendenti pubblici non sono tutti “furbetti del cartellino”, ma ci sono anche quelli che, gratuitamente e senza alcun ri- conoscimento, si sacrificano e cercano di fare al meglio il pro- prio lavoro, anche se i dirigenti locali, regionali e nazionali re- mano contro. Sul numero scor- so notavamo che le strutture sanitarie territoriali con la riforma regionale cambiano si- gla (per esempio le Asl diventa- no Ats, cioè Agenzie di Tutela della salute) e ci chiedevamo: “Si tratta di una cosa a vantag- gio dei cittadini o solo di un cambio di sigle e/o di poltro- ne?” Adesso forse lo sappiamo: è la seconda che dicevamo. (disegno di Gero Urso) Tagli alla sanità: anche 5 ore di attesa alla Asl

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Da quando sono stati chiusi gli uffici Asl di via Livigno, tutti gli utentidi Zona 9 sono costretti a recarsi in via Ippocrate. Si formano così code molto lunghe,

nonostante che gli impiegati saltino addirittura la pausa pranzo.

FEBBRAIO 2016Anno 22 - n. 239

Direttore: Luigi Allori. Redazione: Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Claudio Dozio, Teresa Garofalo, AntoniettaGattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Giulia Lazzaroni, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso. Collaboratori: Laura Albani, Valia Allori, Stefano Bartolotta, Silvia BennaRolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro,Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Antonio Pizzinato, Giovanni Poletti, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo,Dario Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”: Giovanni Poletti. Pubblicità: Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866).

GENNAIO ‘16 0

GENNAIO ‘15 50

GENNAIO ‘15 1

GENNAIO ‘15 1

GENNAIO ‘16 48

GENNAIO ‘16 0

EX CASERMAProgetto con scuola pag. 4e case calmierate

DECENTRAMENTOI consigli di zona pag. 3diventano Municipi

AMBROGINOAl Niguarda pag. 13e a Diapason

DELINQUENZAUn articolo del pag. 6maresciallo Vitale

GRONDINAProteste anche pag. 4a Bruzzano

Liberté, égalité, fraternité

Primarie del CentrosinistraInterviste esclusive ai 4 candidati sindaci

pag. 5

pag. 2

Cinque ore di fila

Apag. 2 diamo conto di unanotizia molto significativa.

Ai primi di gennaio siamo an-dati alla Asl di via Ippocrate.Siamo arrivati a metà matti-nata, abbiamo trovato apertisolo 3 dei 5 sportelli ammini-strativi e davanti a noi c’erauna fila di più di 100 persone.Il nostro turno è arrivato 5 ore(cinque ore!) dopo e, quandosiamo usciti, abbiamo lasciatoin attesa ancora una cinquan-tina di utenti. Dicono che tutti igiorni è così. Eppure gli impie-gati ce la mettono tutta: saltanola pausa pranzo e alla sera, perservire tutti, dicono che vadanooltre l’orario di lavoro. Ma per-ché questa roba da terzo mon-do? Perché, dopo i corposi taglialla sanità effettuati dal gover-no sono stati chiusi gli uffici divia Livigno e quindi sono statiridotti l’organico e gli sportellia disposizione dei cittadini.Non è quindi colpa degli impie-gati che non lavorano, anzi. Idipendenti pubblici non sonotutti “furbetti del cartellino”,ma ci sono anche quelli che,gratuitamente e senza alcun ri-conoscimento, si sacrificano ecercano di fare al meglio il pro-prio lavoro, anche se i dirigentilocali, regionali e nazionali re-mano contro. Sul numero scor-so notavamo che le strutturesanitarie territoriali con lariforma regionale cambiano si-gla (per esempio le Asl diventa-no Ats, cioè Agenzie di Tuteladella salute) e ci chiedevamo:“Si tratta di una cosa a vantag-gio dei cittadini o solo di uncambio di sigle e/o di poltro-ne?” Adesso forse lo sappiamo: èla seconda che dicevamo.

(disegno di G

ero Urso)

Tagli alla sanità: anche 5 ore di attesa alla Asl