Febbraio 2013 Anno 8, Numero 1 BTelesio -...
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SCUOLA - FAMIGLIA - TERRITORIO
Febbraio 2013
Anno 8, Numero 1
Copertina Pag.1
Attualità e
Cultura
2-11
Scuola Viva 12-19
Creatività 20-31
Sommario
BTelesio.it
”L’immaginazione è più importante della conoscenza,la conoscenza è limi-tata,l’immaginazione abbraccia il mondo,stimolando il progresso,facendo nascere l’evoluzione”.
( A . EINSTEIN )
BTelesio.it Anno 8, Numero 1 ATTUALITA’ E CULTURA Pagina 2
NON SI CONOSCE SE NON SI
IMMAGINA.
di Annamaria Grandinetti Docente di Lettere
E’ pensare comune che imma-
ginazione creativa e scienza
siano cose distinte e con nes-
suna relazione, data la diversità dei lo-
ro metodi, dei loro prodotti e delle loro
finalità. Ma tale concezione della
scienza si scontra con la realtà perché
non considera l’unicità del suo produt-
tore: l’uomo, lo scienziato. La scienza
come l’arte, è frutto della mente
dell’uomo e deriva dalla sua immagi-
nazione. Come disse Einstein:
“ L’ i m m a g i n a z i o n e è t u t t o ” .
Anche nelle teorie scientifiche appa-
rentemente più solide, con il loro robu-
sto apparato di formule matematiche, è
possibile rintracciare l’immaginazione
creativa dello scienziato,ecco perché se
si parla di conoscenza, di scienza, non
s i p u ò n o n c o l l e g a r l a
all’immaginazione, alla fantasia, alla
creatività. Come definire allora il ter-
mine creatività? Forse come la produ-
zione di qualcosa di nuovo, e questo
“qualcosa di nuovo” può essere una
soluzione per ciò che si ricerca. Plato-
ne, Aristotele, Spinoza, Kant, Hume..
Filosofi, scrittori, poeti… tutti, da
sempre, hanno esaltato il concetto
che A.Einsten, con la sua estrema
semplicità, è riuscito a racchiudere in
una sola frase: “… la conoscenza è
limitata, l’immaginazione abbraccia
il mondo …”
Si può affermare, dunque, che non si
conosce se non si immagina, la fan-
tasia è quella che muove il mondo, i
sentimenti umani, e se non ci fosse
fantasia anche l’universo sarebbe
un’immagine statica, senza bellezza.
Attraverso l’immaginazione si può
rendere la scienza accessibile a tutti
e trasformarla in un grande gioco,
dunque, immaginazione come stimo-
lo, differenza, personalità, libertà,
coraggio di intraprendere nuove sfi-
de. Essa è un’arma stupefacente e la
mente di un ragazzo, ancora libera da
insegnamenti, può sviluppare un
mondo completamente ex novo, ba-
sato magari su quello reale, ma inte-
ramente rinnovato. Non si è ancora
trovato il modo di studiare a fondo
l’inconscio di un bambino, ma si è
teorizzato che sia vasto e complesso-
quanto l’universo. Questa capacità
rende il ragazzo una miniera di nuo-
ve idee che, sfortunatamente, vanno
perse se non gli si da l’opportunità di
metterle in pratica. Per questo è in-
dubbiamente necessario dare spazio
alla manualità giovanile e permettere
di dare sfogo alla loro creatività.
ATTUALITA’ E CULTURA BTelesio.it Anno 8, Numero 1
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Continua da pagina 2
Oggi, è pensie-
ro comune, che
i mezzi infor-
matici possano
l i m i t a r e
l’inventiva dei
ragazzi, ma è
proprio attra-
verso essi che,
invece, diventa più semplice creare,
fare ricerche, proporre al mondo ciò
che si vuole realizzare, ricercare e rice-
vere materiale. I bambini esprimono la
loro creatività e la loro fantasia da su-
bito attraverso semplici giochi come le
costruzioni, il banchetto da lavoro, i
disegno. Proseguono il loro cammino
nel mondo scolastico dove la cono-
scenza stimola la fantasia e dove, com-
pito arduo per i docenti, ne esalta la
creatività. La società deve investire nei
giovani, dare loro l’opportunità della
conoscenza per allargare gli orizzonti
del sapere, rimanendo sempre consci
però che la conoscenza, il sapere, la
logica ti porta dritto da A a B,
l’immaginazione invece ti porta ovun-
que, essa non conosce confini territo-
riali, economici, razziali, di età, è, dun-
que, di tutti nel vero senso del termine.
La conoscenza, invece, non è di tutti e
purtroppo non a tutti, è data posseder-
la.
CONOSCENZA O
IMMAGINAZIONE?
di Vilma De Meco, docente di Lettere
L’ immaginazione viene definita
come una particolare forma di
pensiero, che non segue rego-
le fisse né legami logici, ma si pre-
senta come riproduzione ed elaborazio-
n e l i b e r a d e l c o n t en u t o d i
un’esperienza sensibile, legato a un de-
terminato stato affettivo e, spesso, o-
rientata attorno a un tema fisso.
L’immaginazione è una facoltà che af-
fascina molto, per il suo potere di viag-
giare oltre le logiche della realtà. La
sua importanza è stata identificata da
tanti, nel campo delle più svariate di-
scipline, quali la filosofia, la letteratura
e perché no la scienza. Sembra neces-
sario citare in primis Leopardi, grande
esponente del Romanticismo Italiano,
che considera l’immaginazione tal-
mente importante da definirla come
unica fonte di felicità per l’uomo. E
ancora un altro grande letterato e filo-
sofo più contemporaneo, Pirandello
che vide in essa un’alternativa d’ eva-
sione dalla “trappola” della vita. In
campo filosofico, diversi sono stati i
filosofi che hanno analizzato a fondo
il ruolo dell’ immaginazione nella vita
dell’uomo, da Aristotele a Platone fino
a Kant. Da non sottovalutare l’ idea di
Freud riguardo i sogni, che possono
essere definiti come forme di immagi-
nazioni riprodotte dall’ inconscio che
in qualche modo riescono ad appagare
i desideri che in esso si nascondono.
Anche la scienza, oltre alla logica, ha
bisogno dell’ immaginazione e diversi
Quel che l’immaginazione coglie
come cosa bella, quella
dev’essere la verità.
(J. Keats)
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B.Telesio.it Anno 8, Numero 1 ATTUALITA’ E CULTURA
scienziati lo confermano. Il grande
Einstein affermava, infatti, che “l’ im-
maginazione è più importante della co-
noscenza; John Dewey dichiarava ,
invece, che “ Ogni passo avanti nella
scienza è partito da un nuovo spunto
dell’ immaginazione”.
Talvolta “ immaginazione” nella vita di
ognuno di noi appare come sinonimo
di consolazione, quanti di noi nei mo-
menti in cui vogliamo ritrovare noi
stessi, magari dopo un momento diffi-
cile e certo questi non mancano mai, ci
abbandoniamo a pause consolatorie in
cui la nostra fantasia vola lontano per
raggiungere mete e obiettivi che vali-
cano ogni realtà contingente. Si spazia
oltre l’orizzonte del finito per volare
intenzionalmente sempre più in alto,
lontano dalla quotidianità, lontano dal-
la realtà che ci circonda e che sovente
non esula dal procurarci preoccupazio-
ni e affanni. Chi di noi non ha insegui-
to un ideale o ha avuto un sogno nel
cassetto?
Il sogno, che viene definito da Freud
come l’appagamento di un desiderio,
presenta all’immaginazione come rea-
lizzati quei desideri inconsci, rende
possibile lo scaricarsi della tensione. Il
sogno, attinge i propri contenuti latenti
dall’ inconscio che costituisce per-
Freud, la realtà abissale di cui il con-
scio è solo la manifestazione visibile.
La psiche si può paragonare all’ imma-
gine di un iceberg in cui la parte som-
mersa, la più grande è appunto
l’inconscio, la parte che emerge, più
piccola, è il conscio, le onde che tocca-
no la superficie sono il preconscio.
Per cui asserire che l’inconscio occupa
molto più spazio del conscio equivale a
dire che nella vita dell’uomo il sogno e
l’immaginazione occupano un ruolo
importante che non può essere in alcun
modo prevaricato e annullato dalla ra-
gione e dalla conoscenza. Vorrei con-
cludere con le parole all’ intervista di
qualche anno fa a Rita Levi Montalcini
realizzata da Daniel Funaro per Pagine
Ebraiche: “Rita Levi Montalcini spie-
gava come per uno scienziato
l’immaginazione fosse più importante
della conoscenza. Strano, si direbbe,
per una persona che non ha mai smes-
so di fare ricerca e continuare a studia-
re. Strano, ma forse non troppo. Quello
che credo la Montalcini volesse la-
sciarci in eredità è l’idea che per fare
grandi scoperte, nella scienza come
nella vita, serve un po’ di coraggio di
saper immaginare cose nuove. A que-
sto serve l’immaginazione, a non ar-
rendersi a ciò che ci è dato per proget-
tare un qualcosa di diverso. Lei ci è ri-
uscita addirittura durante la Seconda
guerra mondiale, gettando le basi del
suo cammino verso il Nobel. A noi toc-
ca oggi durante una crisi che non di-
menticheremo facilmente. E anche se
la nostra immaginazione non ci con-
durrà a un premio così ambito come
accaduto a lei, ciò che per noi sarà im-
portante sarà la certezza che ogni nuo-
vo inizio, ogni cosa nuova, è un dono
incredibile per la nostra generazione e
per quelle a venire”.
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ATTUALITA’ E CULTURA BTelesio.it Anno 8, Numero 1
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IMMAGINA, PUOI
di Ernesto Palumbo Presidente Cons. d’Istituto
C osi recita
uno spot
pubblici-
tario che vede pro-
tagonista un famo-
so attore, certa-
mente nulla e’ pre-
cluso all’ immagi-
nazione e di conseguenza all’uomo,
che pur essendo caratterizzato da mille
difetti per nascita, possiede una dote
dal valore inestimabile che il buon Dio
ha voluto regalargli ossia l’intelligenza
e con essa un prosieguo importantissi-
mo: l’immaginazione. Recenti studi
medici hanno stabilito che l’uomo in
media utilizza soltanto l’11% del suo
potenziale d’intelligenza, immaginia-
mo cosa potrebbe fare se utilizzasse
non dico l’altro 89% ma almeno un al-
tro buon 50%, ecco ho usato un termi-
ne che utilizziamo molto spesso im-
maginiamo. Fin dall’antichità, l’uomo
e’ riuscito utilizzando
l’immaginazione, a progettare e realiz-
zare opere che per quei tempi erano
davvero impensabili e delle quali ci
gioviamo a distanza di secoli anche
noi. Mi riferisco ,in ordine sparso e
non cronologico, ai greci che nel 470
a.c. Progettarono e realizzarono i primi
acquedotti, oppure la ruota inventa dai
Sumeri oppure l’automobile che
fu ,nella sua realizzazione finale ,una
sorta di compartecipazione di più per-
sone e piccoli progetti fatti in epoche
diverse ma che ricevette un impulso
importante dal tedesco Karl Benz che
inventò il motore a scoppio. La lista
sarebbe interminabile e certamente an-
novera il telefono (Marconi-Meucci)
Oppure i numeri, che recenti studi fan-
no risalire il loro utilizzo a circa venti-
mila anni fa, i computer (Konrad Zuse
1939) ecc. Tutto questo fu possibile
grazie a due elementi importantissimi
che ho citato all’inizio: l’intelligenza e
l’immaginazione. I due sono in stretta
correlazione , una non esiste senza
l’altra , ma il loro connubio non si ma-
terializza solo in campo scientifico o
letterario, ma caratterizza il vivere
quotidiano di ognuno di noi , a tutti noi
è capitato di lasciarci pervadere da
quel bellissimo stato d’animo che ci ha
portato a compiere dei bellissimi viag-
gi nel mondo reale , l’immaginare di
trovarsi in posti bellissimi rispetto a
quelli in cui siamo quotidianamente,
oppure l’ immaginare macchine volanti
oppure , quando fa freddo una spiag-
gia con uno splendido mare , oppure
ancor più egoisticamente, la piscina in
casa, ecco quest’ultimo aspetto è a vol-
te davvero preoccupante perche
l’uomo si lascia prendere
dall’egoismo e usa nella maggior parte
delle volte questa bellissima condizio-
ne per soddisfare il proprio io, quanto
avolte si potrebbe immaginare un mon-
do senza più’ povertà, senza più malat-
tie terribili, senza più guerre , anche se
l’epilogo più tragico (bomba atomica
“La conoscenza è limitata
l’immaginazione abbraccia il
mondo”
Classe 1B Ist. Com. Spezzano Sila
A l b e r t
Einstein
f i s i c o
t e d e -
sco,sostenitore
del libero pen-
siero,nacque il
14 Marzo del
1879 e morì il
18 Aprile del
1955. Per tentare di capire il suo pen-
siero potremmo soffermarci su questo
suo aforisma:
“L’immaginazione è più importante
della conoscenza;la conoscenza è li-
mitata,l’immaginazione abbraccia il
mondo,stimola il progresso,facendo
nascere l’evoluzione”. Analizziamo
ora questo pensiero o afori-
s m a , E i n s t e i n s o s t i e n e c h e
l’immaginazione è qualcosa di infini-
tamente grande, non ha limiti,non ha
tempo e non ha spazio;mentre la co-
noscenza per quanto grande possa es-
sere ha un limite,ed è la vita stessa
dell’uomo. Infatti l’uomo in un secon-
do può immaginare tantissime cose
che per studiarle non basterebbe una
vita intera. Pensandoci bene,senza
l’immaginazione,in fondo non potreb-
be neanche esistere il progresso.
Einstein ci fa uno straordinario invito
a l l ’ i m m a g i n a z i o n e , p e r c h é
l’immaginazione non segue regole e
non ha legami logici, la mente può
spaziare. L’immaginazione può por-
tarci ovunque!
Hiroshima e Nagasaki) e la minaccia
peggiore che incombe su quest’ultime
e’ stato purtroppo il frutto
dell’immaginazione di uno dei più
grandi scienziati della storia Albert
Einstein, certamente lui non immagi-
nava l’utilizzo criminale della sua in-
venzione ma c’e’ purtroppo l’uso di-
storto dell’immaginazione al quale
l’uomo spesso ricorre , ed ecco che
molte opere immaginate a suo tempo
per fini dall’alto valore sociale sono
diventati potenziali strumenti di offe-
sa verso gli altri. A voi cari studenti è
affidato un compito molto bello e ar-
duo cioè quello di liberare sempre
l’immaginazione di non tenerla impri-
gionata , di farla spaziare libera e sen-
za costrizioni , di fargli fare miliardi
volte il giro del mondo e
dell’universo intero , perche solo cosi
l’uomo e’ davvero libero e solo così
voi che sarete gli uomini e le donne di
domani riuscirete a cambiare questo
stato di cose immaginando sin da ora
un mondo migliore, senza più malva-
gità e dove le persone vivano in asso-
luta armonia ed il benessere sia per
tutti e non per pochi eletti, dove le
macchine volino davvero e l’acqua sia
un bene comune , dove il telefono sia
veicolo di pace e dove le ruote non
sorreggano il peso di carri armati ed i
numeri non servano a calcolare traiet-
torie per missili a distanza e dove nel
girovagare con l’immaginazione nel
mondo o nell’universo ci si fermi un
attimo a pensare …..è realtà e non im-
maginazione.
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B.telesio.it
Anno 8, Numero 1
Pagina 7 ATTUALITA’ E CULTURA
MUSICA E IMMAGINAZIONE
“ L’immaginazione porta ovunque...”
Prof. Giovanni De Marco
I mmergersi in
un universo
fatto di me-
moria, parti del
vissuto, dove
confluiscono de-
sideri, sogni e
frammenti del reale, “volare” nel fanta-
stico, è immaginare. L’immaginazione
è qualcosa di infinitamente ampio e
con molte sfaccettature:si può immagi-
nare un luogo, un mondo futuro, la so-
luzione di un problema, un viso,un og-
getto (ricordarli per come sono o crear-
li in astrale per come li si vuole).
In una frazione di tempo si possono
immaginare cose che non si possono
studiare in una vita. La fantasia crea
immagini che rimandano ad altre idee
e ciò che si realizza in astrale è spesso,
poi, realizzato in atto.
L’immaginazione è, quindi, fonte di
luce, rafforza la capacità di concentra-
zione, di Memoria, vince la pigrizia,
facilita l’ingresso alla dimensione posi-
tiva dell’esistere.
A mettere in moto le energie inconsce
della fantasia e dell’immaginazione è,
talaltro, la musica: essa gli dà slancio,
sviluppa la creatività, “mette le ali al
pensiero” ( Catone ).
Musica e immaginazione creativa utili,
dunque, sia nello sviluppo affettivo e
cognitivo del bambino, contribuendo
allo sboccio pieno ed armonioso della
sua personalità, che nella crescita men-
tale, sensoriale e dell’anima
dell’adulto. In ambito educativo è buon
metodo, per esempio, lasciare liberi i
bambini discegliere tra uno strumenta
rio a disposizione (utilissimo quello di
orff) lo strumento che più lo incuriosi-
sce e, rimanendo in relazione ad un de-
terminato contesto narrativo, farli e-
sprimere con gesti e suoni in modo tale
da invogliarli ad interagire, immagina-
re, creare.
Anche l’ascolto di tutti gli stili di mu-
sica è importante sia per adulti che per
bambini:immaginiamo (è il caso di dir-
lo!) la musica descrittiva di Vivaldi
nella quale usa tecniche strumentali
con cui imita il rumore della pioggia o
il vento o il canto di uccelli e con la
quale ci fa entrare mentalmente in una
determinata scena organizzata ed inter-
pretata soggettivamente.
Oppure pensiamo allo stile Impressio-
nista mediante il quale il compositore è
volto a comunicare atmosfere e sensa-
zioni vaghe, sempre assorbite e mo-
dellate da anima ed umore
dell’ascoltatore.
Musica , fantasia, immaginazione, voli,
liberazione e stimoli per l’anima..basi
universali per menti e coscienze armo-
niose.
B.telesio.it Anno 8, Numero 1
Pagina 8 ATTUALITA’ E CULTURA
e questi a differenza, degli adulti, si
lasciano trasportare, sarebbe un male
se cosi non fosse, in fondo cos'è un
bambino senza fantasia? Nessuno può
dire di non aver mai viaggiato nel
tempo, di non aver mai attraversato
luoghi inesplorati, di non aver mai co-
nosciuto le più strane creature anche
se semplicemente grazie ad essa.
Secondo noi le conoscenze sono im-
portanti, perché la cultura è alla base
della società e della persona, bisogna
possedere delle capacità in quanto
non verranno disprezzate, semmai ac-
colte con piacere e in futuro saranno
sempre utili. Dicendo questo non vo-
gliamo smentire il ruolo che ha la fan-
tasia nelle nostre vite, anch'essa è rile-
vante, questo è certo, è perfino affer-
mato da grandi scienziati come A.
Einstein, bensì vogliamo esprimere la
nostra idea secondo cui, sia la cultura,
che la fantasia non devono essere tra-
lasciate, ma sfruttate al meglio, anche
unendole fra loro, questo concetto è
affermato in un famoso detto che noi
vogliamo ricordare, "chi più ne ha,
più ne metta"!.
LA LOGICA TI PORTA
DA "A" A "B";
L’IMMAGINAZIONE TI PORTA
OVUNQUE. di Campanaro Gilda Gentilezza Federi-
ca,Gentilezza Noemi, Granieri Maria T.,Mele
Alexander, Palopoli Elisabetta, Pantusa Carol
Classe 3B Ist. Com. Spezzano Sila
Q ueste parole di Einstein espri-
mono al meglio il suo modo di
pensare secondo cui nessuno
uomo, grazie alle sue capacità intellet-
tive, può avere conoscenze illimitate,
mentre con la fantasia valica i confini
del sapere.
Si definisce tale la facoltà dello spirito
di riprodurre o inventare immagini
mentali diverse dalla realtà, perciò per
fantasticare non vi è bisogno di una
vasta cultura, bensì chiunque, piccolo
o grande che sia, può abbandonarsi a
mondi sconosciuti e inesplorati impa-
ragonabili al nostro.
L'immaginazione non ha limiti, chiun-
que può privare un uomo della sua li-
bertà fisica, ma nessuno può porre fine
alla libertà di pensiero.
La fantasia ha un ruolo importante
nell'evoluzione della società, senza
questa l'uomo non sarebbe arrivato
all'attuale progresso tecnologico, molte
invenzioni, che oggi sono di uso
comune, sono nate semplicemente dal-
la fantasia di una persona come il com-
puter, i cellulari, l'mp3, infatti per rea-
lizzare qualcosa si deve prima immagi-
narla per attuarla.
Essa ha un ruolo importante anche per
i bambini e i giovani, in quanto stimola
il progresso della crescita intellettuale
L’immaginazione
L’immaginazione è come un a
quilone
Che nel cielo svolazza simile
a un festone
Vola su in alto, portato dal
vento
Ricordare ti fa un lietissimo
evento
E rivivere poi un felice mom
ento
Pieno di gioia, gaudio e di se
ntimento.
Nella realtà, infine, ti induc
e a tornare
In un’atmosfera di pace, s
erenità, e diletto totale.
APPRENDO CON MAMMA E PAPA’
Scuola dell’Infanzia S.Pertini
ATTUALITA’ E CULTURA BTelesio.it Anno 8, Numero 1
Pagina 9
L’IMMAGINAZIONE TRA
DEFINIZIONE E SVILUPPO
DELLE TECNOLOGIE AVANZATE
di Giulio Pantusa I F Spezzano della Sila I.C.
I n generale,per “immaginazione” si
definisce la possibilità di evocare e
produrre immagini indipendente-
mente dalla presenza dell’oggetto a cui
si riferiscono e spesso si confonde con
la fantasia. Oggi potremmo dire che
una delle massime espressioni
dell’immaginazione la si ha attraverso
la pubblicità. Ed è proprio così! La
pubblicità,che nasce dalla fantasia e
dall’immaginazione di chi la crea, a
sua volta, con i suoi colori scintillanti,
le sue musiche orecchiabili, e le sue
coinvolgenti parole producono
nell’immaginario collettivo ciò che si
vorrebbe essere o ciò che si vorrebbe
avere. Ma non solo la pubblicità ha un
ruolo importante nella definizione di
“immaginazione”, basti pensare all’era
tecnologica in cui viviamo fatta di
computer, smartphone, ipad, ecc… per
rendersi conto di come
l’immaginazione possa svilupparsi ,
purtroppo a volte, in modo negativo
nelle giovani menti facilmente plasma-
bili. Sul tema dell’immaginazione han-
no discusso nel corso del tempo: dalla
filosofia alla pedagogia, dalla psicolo-
gia alle scienze in generale, e a tal pro-
posito importanti sono le parole di
A.Einstein che disse:
“ l’immaginazione è più importante
della conoscenza. L’immaginazione
abbraccia il mondo, stimolando il pro-
gresso e facendo nascere
l’evoluzione.”
Queste pa-
role sono
state lo slo-
gan con cui
si è aperto
il Festival
della scien-
za, a Geno-
va, dedicato
proprio al
tema
dell’immaginazione e al quale hanno
partecipato esponenti di diverse disci-
pline. Un’idea coraggiosa ed innovati-
va la loro, rendere la scienza accessibi-
le a tutti e trasformarla in un grande
gioco, guardare, dunque, al futuro at-
traverso l’immaginazione. Quale mes-
saggio più bello poteva inviare alle
persone un festival internazionale? “A
voi l’ardua sentenza”.
"Questo è un "Pianeta dimensionale".
Se metti anche un solo piede su uno di quei pallini ti spo-
sti in un’altra dimensione, poi in un’altra e in un’altra
ancora… e la cosa può essere pericolosissima, perché se
cambi dimensione di continuo poi puoi anche morire..In
basso c’è il mare più profondo che ci sia: è tanto profon-
do che non si può spiegare dove finisce. In questo mare ci
sono pesci e creature che vivevano tanto tempo fa sulla
terra e bisogna stare attenti a non entrarci, neanche per
sbaglio. I due animali sono due di queste creature, una è
un pesce viola, che mangia tutti i pesci che incon-
tra, l’altro è un pesce dal collo lungo, animale voracissi-
mo che una volta ha ingoiato un’isola intera senza masti-
carla!"
Alessandro De Marco Scuola Primaria Camigliatello
B.telesio.it Anno 8 Numero 1
Pagina 10 ATTUALITA’ E CULTURA
I GIOVANI E LA LETTURA
SOGNO E CONOSCENZA
Classe III D Camigliatello
I giovani di
oggi pas-
sano mol-
to tempo alla TV,
video game, PC,
sport ecc … Da
diverse indagini è
emerso che chi
ama leggere libri
è sicuramente un
“sognatore“.Chi
legge i libri di avventura e di fanta-
scienza immagina di vivere
l’entusiasmante storia catapultandosi
con la fantasia nelle avventure del
protagonista,se si tratta di un libro co-
mico sarà garantito il divertimento, se
invece si legge un giallo
l’immaginazione lavora alla ricerca
dell’assassino. Leggere aiuta a riflet-
tere, a meditare, insegna a stare soli
con se stessi in un mondo che può es-
sere fatto anche di concentrazione e
fantasia. Un libro è l’unione fra la co-
noscenza e l’immaginazione, leggen-
do infatti impariamo nuove cose e
nello stesso tempo sviluppiamo la no-
stra immaginazione. Leggere aiuta,
dunque, a sviluppare la fantasia, a
passare il tempo in modo costruttivo e
divertente. Se si legge un libro così
come si ascolta un amico, esso ci sve-
lerà i suoi tesori e si trasformerà in un
intimo possesso. Il libro che si legge
non andrà via né andrà perduto, ma al
contrario ci apparterrà, ci allieterà e
consolerà come soltanto gli amici
sanno fare.
LA FANTASIA
di Michela Simon Isabella Palumbo
I F I.C. Spezzano della Sila
I l sapere può essere soltanto tra-
mandato ma da solo non crea
nuovo sapere. L ingrediente per
creare nuovo sapere è la FANTASIA
unita alla trasgressività. Diceva Ein-
stein:”Bisogna pensare in modo di-
verso fuori dagli schemi consueti.”
La fantasia, l’immaginazione il saper
“sognare ad occhi aperti” oggi non è
di tutti, perché i ragazzi moderni pen-
sano sempre più a giocare al compu-
ter , ai videogame e a guardare la te-
levisione. Una volta,invece, la fantasi-
a, era molto più attiva e accesa ed era
di conseguenza messa in pratica so-
prattutto perché non c’ era tutta questa
tecnologia.
“L’immaginazione non ha limiti,la
conoscenza invece si”, questa è
un’altra frase famosa di Albert Ein-
stein,che ci aiuta a capire tanto
sull’importanza dell’immaginazione,
senza di essa sarebbe impossibile cre-
are,conoscere, inventare. La fantasia
è, infatti, una conoscenza intuitiva
che coinvolge tutto il tuo essere con
un linguaggio immediato, istintivo
fatto di immagini e visioni che supe-
rano il piccolo linguaggio umano e
che ci consente di andare oltre le no-
stre conoscenze. Noi tutti abbiamo un
po’ di fantasia e di immaginazione
dentro il nostro cuore, essa ci permet-
te di esprimere i nostri sentimenti in-
sieme alla nostre capacità di creare.
La fantasia e una delle cose più belle
che si può avere nella vita e non biso-
gna perderla crescendo.
B.telesio.it
Pagina 11 ATTUALITA’ E CULTURA
L’IMMAGINAZIONE
NON VA SPRECATA
Antonio Pantusa Cristian Mancuso I F
I.C. Spezzano della Sila
D a sempre si
è fatta una
distinzione
precisa fra quella
che è
l’immaginazione,
cioè la possibilità di
vedere,con gli occhi
della fantasi-
a,immagini,concetti
e pensieri,e la co-
noscenza che è in-
vece una particolare forma di sape-
re,dotata di una sua utilità. La prima
però, soprattutto per noi giovani, è
più importante, perché stimola il pro-
gresso facendo crescere l’evoluzione
e non solo. L’immaginazione e la
fantasia camminano insieme, attraver-
so di esse si creano idee o immagini
che possono non essere reali. La dif-
ferenza tra il regno della fantasia e la
realtà è una piccola ma indubbia cer-
tezza. Nella fantasia il concetto di ve-
rità non esiste , si crea un mondo che
ha pochi contatti con la realtà. Quello
che per una persona è fantasia per
un'altra può essere realtà, ma non si-
gnifica che tra realtà e fantasia non ci
siano differenze semplicemente i con-
fini sono molto sottili e differenti da
persona a persona , in base alla cultu-
ra e alle credenze. E’ chiaro che la co-
sa più importante è l’immaginazione,
senza di essa, una persona anche se
ricca non potrà mai iniziare il proget-
to di qualcosa. Oggi per il mondo gio-
vanile la
possibilità di esprimere la propria im-
maginazione e inventiva è faci-
le,attraverso mezzi informatici o car-
tacei il ragazzo assume la capacità di
preparare dei progetti, proporli e ma-
gari realizzarli. Per questo tipo di la-
voro molto importante è l’ambiente
scolastico, dove una cosa di questo
tipo viene richiesta dai professori,
che forniscono materiale, informazio-
ni e tema sull’oggetto da realizzare.
Questa non è una cosa sbagliata, ma
un po’limita l’orizzonte del ragazzo
che si vede costretto ad obbedire ad
una certa logica che è stata organizza-
ta tramite precise conoscenze. La
scuola e chi circonda noi ragazzi non
deve solo cercare di inculcare delle
conoscenze volute, ma deve anche la-
sciare loro più respiro per permetter-
gli di creare nuove cose. Quindi i ra-
gazzi devono essere lasciati liberi di
esprimersi, attraverso la manualità, la
fantasia, l’arte,altrimenti la loro im-
maginazione andrebbe sprecata.
Anno 8 Numero 1
Un giorno ho immaginato di imbarcarmi su una nave ed io ero il comandante. Erano tante le vele che aveva la mia nave ed io pensavo di poter correre sempre di più grazie alla forza del vento. Ad un tratto, però, il vento si placò e la nave si fermò in mezzo al mare. Io, però, non mi preoccupavo perché la mia nave aveva anche delle fantastiche ali e poteva diventare un nave volante. Così io potevo ancora viaggiare ed andare in giro per il mondo per conoscere nuovi posti meravigliosi.
MELE DAVIDE, classe 2^, Spezzano della Sila, via Stazione
B.telesio.it Pagina 12
SCUOLA VIVA
L’IMMAGINAZIONE
di Alice Gagliardi Federica Pantusa
Francesca Granata Linda Pedace
I F Ist.Comp B. Telesio
Spezzano della Sila
L ’immaginazione, un dono di
cui tutti: bambini, adolescen-
ti, adulti e anziani ne sono
ricchi o almeno dovrebbero. Se dob-
biamo definirla, possiamo dire che
l’immaginazione è la facoltà di pensa-
re senza regole fisse e di associare li-
beramente i dati dell’esperienza, si
intende cioè la capacità di rappresen-
tare cose non presenti alla sensazio-
ne. Il termine immaginazione nella
storia della filosofia è coinciso con
quello di fantasia e solo nell’ultimo
periodo della storia del pensiero le
due parole vengono usate in modo
differenziato. Un grande scienziato
come Albert Einstein ci ha insegnato
attraverso le sue affermazioni che
“l’immaginazione è più importante
della conoscenza perché la cono-
scenza è limitata a ciò che sappiamo e
comprendiamo in un determinato mo-
mento, mentre l’immaginazione ab-
braccia il mondo intero e tutto quello
che c’è ancora da sapere e da com-
prendere” . L’immaginazione è qual-
cosa di colorato e astratto e le persone
in qualsiasi momento della loro frene-
tica giornata possono immaginare
qualcosa,fantasticare, sognare ad
“occhi aperti”allontanandosi dalla re-
altà ,dagli impegni affannosi del
quotidiano che spesso stancano gli in-
dividui. Fantasticare con la men-
te,quindi, spesso può portarci a sorri-
dere. Non tutti sanno che sono soprat-
tutto i bambini ad avere una fervida
immaginazione e una grande fantasia,
basta osservarli mentre giocano per
accorgersene. I genitori e gli educatori
scolastici devono aiutare costante-
mente i bambini a conservare la loro
immaginazione e devono stimolarli ad
accrescerla perché in futuro si può ri-
velare una grande dote che può fare la
differenza nella vita. Non si è inven-
tori, scienziati, costruttori, ingegneri,
architetti senza avere almeno un po’
di immaginazione, di creatività e fan-
tasia allora possiamo dire con certez-
za e consapevolezza Viva
l’Immaginazione
Anno 8 Numero 1
L’IMMAGINAZIONE IN PERSONA
di Feraco Valentina Granieri Francesca ClasseI C Ist. Comp. Camigliatello S e ci fermiamo a pensare come potrebbe essere l’immaginazione la vediamo proprio come noi, vivace allegra e solare. La Fanta-sia dei bambini è gioiosa, buona, piena di buoni propositi,al contrario di quella dell’uomo che a volte sfrutta la sua immaginazione per cose brut-te, cattive, che possono fare del male agli altri. A scuola abbiamo appreso che molti uomini famo-si,studiosi,filosofi, scienziati erano ricchi di im-maginazione,un grande esempio potrebbe essere Albert Einstein, che oltre ad essere stato uno dei più celebri fisici della storia della scienza, fu an-che molto attivo in diversi altri ambiti, dalla filo-sofia alla politica,e credeva ciecamente nella for-za dell’immaginazione quale guida alle grandi invenzioni dell’uomo. Al giorno d’oggi l’immaginazione si è sviluppatala anche attraver-so internet, perché il nostro è un mondo virtuale in cui la fantasia è protagonista, grazie all’evoluzione informatica e dunque grazie anche ai tanti siti esistenti su cui i giovani si possono sbizzarrire con tanta allegra FANTASIA.
B.telesio.it Pagina 13
SCUOLA VIVA
IL SOGNATORE DELLA REALTA’ Scuola Sec. di I° Grado Spezzano Piccolo
Anno 8 Numero 1
MARTINA DE LUCA – CLASSE I sez. E
E instein viene soprannominato
il sognatore della realtà. Egli
diceva sempre che
l’immaginazione è superiore alla cono-
scenza. Ma vi siete mai chiesti il per-
ché di questa affermazione? Io si. Lui
riteneva che la conoscenza è limitata
mentre l’immaginazione abbraccia il
mondo, infatti come tutti possiamo ben
sapere è proprio l’immaginazione che
ci invoglia a sapere più cose e a stimo-
larci verso un progresso e a un mondo
migliore. Se noi ci riflettiamo, pochi
decenni fa, non esistevano telefonini,
computer o televisione era quasi im-
possibile comunicare con altre perso-
ne, mentre adesso possiamo comunica-
re con i propri familiari o amici
dall’altra parte del mondo in tempo re-
ale. Questo progresso è stato possibile
grazie alla creatività e alla voglia di
apprendere. Se questo è il nostro pre-
sente cosa possiamo aspettarci in un
futuro? Di certo non possiamo aspet-
tarci macchine volanti o alieni che vo-
gliono conquistare la terra come pos-
siamo vedere nei film di fantascienza,
ma dobbiamo augurarci una cura con-
tro il cancro, carburanti più ecologici,
sconfiggere la fame nel mondo, questo
sarà possibile solo se continueremo a
sognare ampliando così le nostre cono-
scenze perché: sognare non costa
niente ma aiuta molto!!!
LAVORO DI GRUPPO III sez. E
A lbert
Ein-
stein
nacque nel
1879 a Ulma
da una fami-
glia di origine
ebraica. Tra-
scorse la sua infanzia a Monaco di
Baviera, terminò gli studi in Svizzera
laureandosi al politecnico di Zurigo
nel 1900. Prese la cittadinanza svizze-
ra per assumere un impiego all’ufficio
Brevetti di Berna. Il modesto lavoro
gli consentì di dedicare gran parte del
suo tempo allo studio della fisica. Nel
1905 pubblicò tre studi teorici: il pri-
mo conteneva la prima esposizione
della teoria della relatività ristretta, il
secondo studio invece era destinato a
confermare l’esistenza degli atomi e
infine il terzo studio
sull’interpretazione dell’effetto fotoe-
lettrico che avanzava l’ipotesi della
propagazione della luce. Quest’ultimo
gli valse il premio Nobel. Egli crede-
va inoltre che l’immaginazione fosse
più importante del progresso perché
con esso si può andare ovunque fare
tutto ciò che si vuole e credere
nell’impossibile diventando persino
più importante del sapere. Quindi
possiamo affermare che
l’immaginazione abbraccia il mondo,
stimolando il progresso e facendo na-
scere l’Evoluzione. Nel 1916 pubbli-
cò i fondamenti della teoria della rela-
tività, quando morì, a Princenton nel
1955, il mondo fu un po’ più piccolo.
B.telesio.it
Pagina 14
SCUOLA VIVA
IL SOGNATORE DELLA REALTA’ Scuola Sec. di I° Grado Spezzano Piccolo
VERRILLO CLAUDIA CLASSE I sez. E
A lbert Einstein è stato un fisi-
co e filosofo della scienza
tedesco naturalizzato svizze-
ro, divenuto in seguito cittadino statu-
nitense. La sua grandezza consiste
nell’aver mutato per sempre il model-
lo di interpretazione del mondo fisico.
Dalle sue innumerevoli citazioni co-
me ad esempio questa:
L’immaginazione è più importante
della conoscenza. La conoscenza è
limitata, l’immaginazione abbraccia
il mondo, stimolando il progresso, fa-
cendo nascere l’evoluzione. L
’immaginazione è qualcosa di infini-
tamente ampio, è ciò che ci permette
di andare oltre la convenzione, creare
qualcosa di nuovo e di diverso!!! sen-
za limiti di spazio e di tempo, orienta-
to al futuro, mentre la conoscenza, in-
vece, per quanto illimitata possa esse-
re, ha un limite temporale relativo alla
durata della vita dell’uomo. Nono-
stante la conoscenza può aiutarci nella
vita, crea dei binari da seguire, risolve
i problemi, ma ci ingabbia nella con-
suetudine per cambiare e per miglio-
rarci dobbiamo sognare, provare a fa-
re qualcosa di diverso. La conoscenza
senza l’immaginazione si inaridisce e
non produce nulla. Immaginiamo un
cieco isolato dal resto del mondo …
cosa potrebbe immaginare se non solo
ciò che riguarda se stesso? Prima do-
vrebbe acquisire informazioni e poi
Anno 8 Numero 1
fantasticare su di esse. Per ciò per me
esiste uno stretto legame tra le due ed
ognuno può attribuire l’importanza
all’una o all’ altra, ma sempre dopo
aver conosciuto le cose.
LAVORO DI GRUPPO ClasseII sez. E
N egli anni gloriosi della Fisi-
ca, Einstein si merita una
posizione di primo piano nel
mondo della Scienza. Egli riuscì ad
ampliare e modificare la vecchia con-
cezione meccanicistica di spazio e
tempo assoluto. La sua intuizione do-
po una rielaborazione mentale e solo
grazie alla sua grande immaginazione,
lo portò alla concentrazione del tempo
e dei corpi in movimento prodotti dal-
la relatività ristretta. Dopo settimane
di lavoro riuscì a comprendere che il
modo dei corpi dipeso dalla gravita-
zione equivale al moto prodotto dalla
accelerazione. Durante la formulazio-
ne di questo lavoro fu fondamentale
per la fisica teorica. Nel 1917 scrisse
“Considerazioni cosmologiche sulla
teoria della relatività generale”, con-
siderato come l’origine della cosmo-
logia moderna. Il sognatore della re-
altà … non avrebbe mai immaginato
quanto i suoi più di trecento lavori
scientifici avessero potuto influire
sulla vita delle successive generazio-
ni. Il grande contributo che egli ha re-
so alla scienza nel XX secolo è sotto
gli occhi di tutti.
Anno 8, Numero 1 BTelesio.it SCUOLA VIVA
Pagina 15
I SOGNATORI: SPIRITI
REALIZZATIVI MA
CONTEMPORANEAMENTE
CREATIVI
di Cai Ruile, Colonna Marika, Crocco Fausta
Marotta Aurelio, Romano Valentina,
Scrivano Gianmarco.
Scuola Sec. di I° Grado Spezzano Sila classe III B
O gni uomo ha conoscenze limi-
tate nella vita di tutti i giorni.
Come affermava Albert Ein-
stein, il grande sognatore,
l’immaginazione supera la realtà, sti-
molando in ognuno di noi il desiderio
di conoscere l’ignoto. Senza la fantasia
è difficile effettuare delle scoperte, si
diventa delle persone troppo realiste.
Essa ci consente di andare oltre la co-
noscenza, di sperimentare cose non no-
te, facendole diventare note. La fanta-
sia ci consente di mettere in relazione
conoscenze dandone luogo ad altre.
Nella nostra concezione delle cose, il
sognatore non è colui che insegue una
chimera, ma è colui che immagina una
realtà che solo al momento è fantasia
ma che già contiene in se un pizzico di
concretezza. Il mondo di oggi, più che
mai ha bisogno di questi sognatori , di
chi sa immaginare una nuova era man-
tenendo lo spirito realizzativo ma con-
temporaneamente creativo. La cono-
scenza è una base non tanto meno im-
portante , la fantasia ci porta oltre, do-
ve il noto non basta. Tempo fa la cono-
scenza portava a dire agli uomini che
la Terra fosse piatta. Un ragionamento
fantasioso contro essa dell’epoca portò
a modificare tale conoscenza e avvici-
narla alla realtà. L’immaginazione, ol-
tre che a superare la realtà, ci consente
di esplorare mondi paralleli, caratteriz-
zati da visioni sovrumane e spazi infi-
niti, come una lunga linea di confine
LA CONOSCENZA
DELL’IMMAGINAZIONE NON
INCONTRA LIMITI. di Alessio Corrado, Baratta Mattia, Annamaria Bafaro,
Ludovica Pingitore, Maria Spadafora, Antonio Monaco
Alessandro Guido, Giorgio Passarelli
Scuola Sec. di I° Grado Spezzano Sila classe II B
A lbert Einstein visse nel periodo
della seconda guerra mondiale,
un periodo tragico per lui, per-
ché, essendo Ebreo, subì molte persecu-
zioni. Si riunì con un gruppo di fisici, te-
mendo che, se Hitler avesse costruito la
bomba, lui l’avrebbe usata per trascinare
il mondo ai suoi piedi. Si riunirono per
costruirla … infatti riuscirono nel loro in-
tento. Lui era anche il sognatore della re-
altà, affermava che la conoscenza era li-
mitata, rispetto all’immaginazione. Se-
condo Albert con essa dava vita ad altre
cose per cui ne favoriva il progresso e
l’evoluzione. Per noi, alla base di molti
lavori, al giorno d’oggi che porta produci-
bilità creando sempre qualcosa di nuovo e
di diverso nel proprio settore. Basta pen-
sare alla moda, ai pasticcieri, ai parruc-
chieri ecc… Quindi si può dedurre che
conoscenza e fantasia siano complementa-
ri, irriducibili ed indispensabili, come il
sistema operativo per uno smartphone.
Infondo le più grandi invenzioni e scoper-
te sono state prima immaginate e poi rea-
lizzate grazie alla conoscenza.
tra il mondo interno e quello esterno.
Con la fantasia si è in grado di immagi-
nare anche l’eterno, un connubio di a-
stratto e di reale solo grazie ai sogni.
Dio ci ha donato la vita perché è solo in
questa che si può raggiungere il più alto
grado di felicità; si può sperare in un
futuro bello e possibile. Per concludere
la fantasia è l’unico mezzo per capire la
realtà e fantasticare anche per il solo gu-
sto di sorprenderci quando ne abbiamo
bisogno.
B.telesio.it
Pagina 16
SCUOLA VIVA
L’immaginazione, veicolo per l’uomo per
creare, inventare, evolversi
Dal Passato, al Presente,
al Futuro…
Lavoro di gruppo Classe v
Scuola primaria di Spezzano Piccolo
D a sempre l’uomo per cambia-
re e per migliorare è stato
guidato all’immaginazione.
L’ uomo primitivo viveva in caverne e
grotte, si cibava di radici, bacche, car-
ne cruda, pesci. Il tempo passa e
l’uomo scopre il fuoco, con esso pote-
va scaldarsi, tenere lontani gli animali
feroci, cuocere i cibi. L’ uomo conti-
nua a sognare, a fare sempre qualcosa
di diverso , per rendersi la vita più fa-
cile. Comincia a praticare
l’allevamento e l’agricoltura. Inizia ad
abitare in capanne, palafitte e, con i
primi materiali da costruzione, in case
in muratura comode e confortevoli.
Scopre i metalli e incomincia a co-
struire oggetti, strumenti più resisten-
ti. Diventa artigiano, commerciante.
L’uomo diviene sempre più esigente.
Dagli animali, primi mezzi di traspor-
to, all’invenzione della ruota, alla co-
struzione dei carri. Dalle prime im-
barcazioni , zattere e piroghe alle ca-
noe in grado di raggiungere terre lon-
tane. Dalle prime forme di espressio-
ne, come la pittura e le incisioni sulle
pareti delle grotte, alla scrittura.
Dall’uomo primitivo alle grandi civil-
tà del passato il progresso fu conti-
nuo. L’uomo immagina luoghi lontani
ed eccolo in viaggio per scoprire nuo-
ve terre. Il tempo passa, l’uomo vei-
colato dall’immaginazione continua a
creare, a scoprire, ad inventare. Ecco-
ci al recente passato e al nostro
presente. L’uomo osservando il volo
degli uccelli sogna di volare ed ecco
l’aereo pronto a decollare verso oriz-
zonti lontani. E’ stanco di camminare
a piedi o sul dorso di animali…
Immagina, inventa ed ecco le automo-
bili, i treni , le metropolitane, i tram…
Immagina il mondo in casa ed ecco la
televisione, il computer, internet…
Sarebbe bello poter comunicare con
parenti ed amici lontani in tempo rea-
le! Ecco il telefono, il telefonino, l’e-
mail. Quanta tecnologia, quante co-
modità in casa, prima immaginate e
poi inventate … tanti elettrodomestici
che agevolano il lavoro della donna e
non solo.
E il futuro che cosa ci riserverà? La
nostra immaginazione ci porta in
un’epoca lontana che conoscerà la di-
struzione del nostro Pianeta. Terremo-
ti, maremoti, tsunami,eruzioni vulca-
niche e tornadi si abbatteranno sulla
Terra portando devastazioni e morte. I
pochi sopravvissuti si troveranno a
vivere in un pianeta primitivo, senza
più tecnologia, senza fonti energeti-
che,costretti a ricominciare da capo,
da soli e in balia di una natura ostile e
senza vegetazione. Bisognerà soprav-
vivere, arrangiarsi, andare avanti, ri-
popolare la Terra e, con l’aiuto
dell’immaginazione, di nuovo creare,
inventare, evolversi …
Anno 8 Numero 1
Anno 8,Numero 1 BTelesio.it SCUOLA VIVA
Pagina 17
TUTTO…
GRAZIE ALLA FANTASIA.
di Giuliana Pantusa, Ester Lecce, Raffaella
Cutrì, Gioconda Rizzo, Pedace Noemi,
Palumbo Rachele,Thomas Fiore,Francesco
Arnone Scuola Sec. di I° Grado Spezzano Sila
classe 2B
La fantasia è alla base di tutte le teorie di
Einstein. Una fantasia sterminata, infini-
ta, che serviva da stimolo per studiare e
migliorare la realtà che lo circondava.
Quello che più ci ha colpito studiando la
figura di Albert Einstein non sono tanto
le sue innumerevoli scoperte e teorie,
quanto il suo modo di vivere la sua in-
dubbia genialità. In realtà lo possiamo
definire come uno scienziato completa-
mente diverso da tutti gli altri perché i
suoi continui tentativi di incrementare il
suo sapere si alimentava soprattutto con
la sua innata fantasia. Era convinto che
era proprio la fantasia a stimolare
l’attività del suo cervello ed essendo la
fantasia difficile da contenere si poteva
tentare, attraverso il suo utilizzo, di mo-
dificare, migliorandola, la realtà. Ed è
proprio questo il suo insegnamento più
importante e fondamentale, più ancora
delle sue scoperte che pure hanno cam-
biato la storia del mondo. La fantasia
può assumere un valore di uno strumento
grazie al quale possiamo decidere del no-
stro futuro. L’immaginazione secondo
Einstein era un punto di riferimento indi-
spensabile per costruire nuovi strumenti
al fine di favorire l’evoluzione
dell’uomo. Molto spesso la storia, però,
ci ha insegnato che l’immaginazione vie-
ne usate negativamente e per scopi non
sempre umanitari, come dimostra ad e-
sempio la bomba atomica, che gli ameri-
cani usarono per scrivere la parola fine
alla seconda guerra mondiale. In conclu-
sione, possiamo affermare che la realtà è
capace di distruggere le più illumina-
te fantasie e le più straordinarie im-
maginazioni, ma una mente in conti-
nuo movimento e sempre in evolu-
zione come quella di Albert Einstein
si è dimostrata superiore ad ogni tipo
di condizionamento esterno e libera
da ogni pressione. Ed è stata proprio
questa la sua forza e l’eredità che ci
ha lasciato: ogni cosa si può miglio-
rare se si trasforma in realtà tutto ciò
che di bello si immagina.
IMMAGINAZIONE
E TECNOLOGIA
Marika Gabriele Classe IC
Scuola Sec. di I° Grado di Camigliatello
La nostra è un’ era tecnologica,si crea,
si comunica e si inventa tutto attraverso
qualcosa di elettronico. Tutta questa
tecnologia ha fatto si che si perdesse
tutto quello che un tempo dava spazio
a l l a f a n t a s i a e
all’immaginazione,termine quest’ultimo
che sta sparendo, perché immaginare un
racconto, una favola, una poesia può
rivelarsi noioso e stancante in quanto
consapevoli che basta accendere un
computer e collegarsi ad internet per
trovare tutto ciò che serve. Ascoltando i
racconti degli anziani, dei nostri cari
nonni, ci domandiamo come hanno fat-
to a vivere senza quello di cui oggi noi
non possiamo fare a meno, credo che la
risposta sia da ricercare nella parola
“semplicità”, infatti ciò che ha caratte-
rizzato la quotidianità dei nostri avi era
una vita semplice dove bisognava im-
provvisare per creare qualcosa di nuo-
vo. Oggi la tecnologia ci è indispensa-
bile, senza di essa il mondo si fermereb-
be, e solo con l’immaginazione farem-
mo poco, ma come ci insegnano tanti
studiosi bisogna comunque riuscire ad
unire fantasia e scienza, immaginazione
e tecnologia perché la prima aiuta la se-
conda e viceversa.
Anno 8,Numero 1 BTelesio.it SCUOLA VIVA
LE 10 FRASI PIU’ BELLE DI ALBERT EINSTEIN
di Maria Grazia Gabriele Giuseppe Gabriele Carmen Longobucco Chiara Perrone Antony Gabriele
Classe II C Scuola Media di Camigliatello
1. “Io non ho nessun talento speciale. Sono solo appassionatamente curioso.”
2. “Io non mi reputo particolarmente intelligente; è solo che affronto i problemi più a
lungo.”
3. “Qualsiasi uomo che guida in maniera sicura mentre bacia una bella ragazza è un uomo
che non sta dando al bacio l’attenzione che merita.”
4. “L’immaginazione è tutto. E’ l’anteprima delle attrazioni che il futuro ci riserva.
L’immaginazione è più importante della conoscenza.”
5. “Una persona che non ha mai sbagliato è una persona che non ha mai provato nulla di
nuovo.”
6. “Non penso mai al futuro – arriva troppo presto.”
7. “Impegnatevi cercando di creare non il successo, ma il valore in quello che fate.”
8. “Follia: fare e rifare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati differenti.”
9. “Informazione non è conoscenza. La sola fonte di conoscenza è l’esperienza.”
10. “Devi imparare le regole del gioco. E poi devi giocarci meglio di chiunque altro.”
Q ueste sono le 10 frasi più belle di Al-
bert Einstein che ancora oggi ci inse-
gna come si vive grazie alle sue paro-
le. La frase che ci ha colpito di più è la quar-
ta, perché esalta l’importanza
dell’immaginazione. In questi ultimi anni
l’immaginazione dei ragazzi è poca perché i
nuovi social network non aiutano la fantasia,
ad esempio basta scrivere una piccola paroli-
na sul computer e attraverso internet si trova
subito ciò che si cerca, senza sforzare
l’immaginazione. Quest’ultima è qualcosa di
indescrivibile , perché la mente di una perso-
na può immaginare di tutto senza che gli altri
lo sappiano. Einstein non si sbagliava quando
diceva che l’immaginazione è tutto , il mondo
di oggi è molto più tecnologico di quello di
un tempo,quindi una volta ci si doveva sfor-
zare di più per riuscire nella costruzione di
qualcosa, si usava molto di più
l’immaginazione,l’inventiva e con poco si
facevano cose grandiose, ora si è facilitati
nella ricerca, nella creazione e nel lavoro
stesso tutto grazie alla tecnologia e ad
internet in particolare. Non bisogna dimenti-
care l’importanza dell’immaginazione, che
aiuta i giovani a sognare e a proiettarsi in
tutt’altro mondo per riuscire a realizzare ciò
che desidera, perché quando si hanno dei so-
una speranza in più che lo porta a cercare di
realizzare ciò che desidera mettendo in prati-
ca ciò che l’ immaginazione gli ha suggerito.
Un uomo in una frazione millesimale di tem-
po può immaginare cose che non potrà mai
studiare in una vita. Potrebbe esistere quindi
l’innovazione ed il progresso senza
l’immaginazione? Noi diciamo di no.
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Anno 8,Numero 1 BTelesio.it SCUOLA VIVA
CONOSCIAMO
ALBERT EINSTEIN
Lavoro di Gruppo classe III Primaria di
Spezzano Sila Via Cona
A lbert Einstein quando era bambi-
no frequentava la scuola elemen-
tare ed era considerato dai suoi
compagni un bambino solitario, perché si
appartava sempre a pensare . Per il mae-
stro era considerato uno scolaro un po’
tardo, perché non rispondeva in fretta alle
domande che gli venivano fatte e spesso
non rispondeva affatto. Lui, infatti, prima
di dare la risposta giusta, doveva “ pensa-
re e meditare”.
Così passava il tempo e veniva rimprove-
rato dal maestro. Il suo pensare frequente,
lo portava sempre più lontano a immagi-
nare cose che gli altri neppure lontana-
mente potevano pensare. Man mano che
cresceva e la scuola continuava a frequen-
tare, dimostrava sempre di più, un grande
interesse per la matematica, la scienza, la
fisica e la chimica. Cominciò così a farsi
domande e a fare domande molto” acute”
e a volte imbarazzanti, che spesso mette-
vano a disagio i professori,alle quali nem-
meno loro sapevano dare una risposta.
Passarono molti anni e Albert Einstein, da
scolaro “tardo” considerato da bambino,
da adulto divenne un grande scienziato,
che ce rcava d i anda re con
l’immaginazione al di là delle conoscenze
già note. Divenne famoso, ammirato da
tutti per la sua straordinaria”forza del
pensiero”. Sono stati cinque i premi No-
bel a lui assegnati. Ha sempre lavorato per
il bene dell’umanità e della scienza. Le
sue parole famose furono:” la mente è co-
me un paracadute che funziona solo se si
apre. Un giorno le macchine riusciranno a
risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna
di essa potrà farne una.”
LO SCIENZIATO,
TRA CONOSCENZA E
IMMAGINAZIONE
Lavoro di Gruppo classe V Scuola Prima-
ria Spezzano Sila Via Cona
A ll’origine dello studio delle scien-
ze c’è il desiderio di conoscere e
capire la ragione per cui si verifica-
no i fenomeni. Fin dai tempi più antichi gli
scienziati hanno cercato di rispondere a
questo desiderio di conoscenza di tutti gli
uomini adottando un metodo di ricerca e
utilizzando strumenti sempre più precisi e
sofisticati. Noi pensiamo allo scienziato
come ad uno studioso che, chiuso nel suo
laboratorio tra provette e vetrini,osserva,
studia, sperimenta. Ma lo scienziato non è
solo conoscenza. Alla base delle sue sco-
perte c’è la curiosità, c’è la capacità di ve-
dere la realtà in modo diverso rispetto agli
altri, c’è l’immaginazione, doti che sono al
di sopra delle conoscenze che si acquisi-
scono studiando. La storia dell’uomo è ric-
ca di idee e di intuizioni che sono divenute
realtà grazie al genio di scienziati illustri:
la teoria del galleggiamento dei corpi di
Archimede, le macchine volanti concepite
da Leonardo, il cannocchiale ideato da Ga-
lileo, la legge di gravità di Newton, lo stu-
dio sui fotoni di Einstein.
Questi grandi personaggi hanno avuto la
capacità di rendere reale e fattibile ciò
che,alla maggior parte degli uomi-
ni,sembrava impossibile da realizzare e di
contribuire al progresso scientifico e tecno-
logico che ha segnato il cammino
dell’Uomo dalla sua comparsa sulla Terra
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CREATIVITA’ Anno 8, Numero 1
Pagina 20
B.telesio.it
La vita di Albert Einstein
Tavole realizzate dai bambini della classe V– Scuola Primaria Camigliatello
CREATIVITA’ B.Telesio.it Anno 8, Numero 1
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CREATIVITA’ B.Telesio.it Anno 8, Numero 1
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CREATIVITA’ Anno 8, Numero 1
B.telesio.it
Pagina 23
Io immagino che, in un futuro non troppo lontano, verranno costruiti dei Robot in grado di prevedere calamità naturali come terremoti,eruzioni vul-
caniche, maremoti ecc. Grazie a queste macchine nessuno più’ rischierà la vita. Tutti i cittadini di un territorio avranno il tempo di mettersi in salvo. Che forza!..Che potenza!
Mi piace pensare che, in futuro, ci siano delle ali metalliche che si possano agganciare alle braccia delle persone così quando l’uomo avrà voglia di vi-sitare paesi e città potrà farlo senza problemi e senza pagare i biglietti. Dimenticavo di dire che, queste ali non inquinano l’ambiente perché funzioneranno grazie all’ossigeno che è presente nell’aria.
CREATIVITA’ Anno 8, Numero 1
Pagina 24
B.telesio.it
Io spesso immagino che, in futuro, le au-
to, gli autobus, le moto ecc. non funzio-
neranno più inserendo nel serbatoio ben-
zina o gasolio, ma potranno funzionare
grazie all’ossigeno presente nell’aria. Che
bello! Abbiamo risolto il problema
dell’inquinamento
Io e ..la mia immaginazione
Scuola primaria classe 3 Via Stazione
CREATIVITA’ B.Telesio.it Anno 8, Numero 1
GLI ACROSTICI DELLA I C Scuola Secondaria di I° Grado — CAMIGLIATELLO
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LA POTENZA DELL’IMMAGINAZIONE
Tanti secoli fa ,qualcuno ,osservando il volo degli uccelli pensò: -Vorrei riuscire ad inventare una macchina che sia in grado di volare. Quel qual-cuno era Leonardo da Vinci. Grazie alla sua fanta-sia e alla sua grande immaginazione inventò la pri-ma macchina volante. Dopo di lui altri studiosi in-
ventarono: l mongolfiere,elicotteri, aerei, , missili, navicelle spaziali e aerei supersonici. L’immaginazione di questo e di altri studiosi hanno rivo-luzionato il modo di vivere .
Scuola primaria- classe 3- Via Stazione
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CREATIVITA’ B.Telesio.it Anno 8, Numero 1
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Gli alunni della classe II A Scuola Secondaria di I 1° grado di Spezzano della Sila
"Albert Einstein: il sognatore della realtà"
La conoscenza porta l'uomo ad allargare sempre di più i propri orizzonti. Si basa su supporti scientifici e su lunghe sperimenta-zioni. La conoscenza, però, ha un suo limite: oltre questo non si va. Infatti, quando penso di sapere tutto, non vado più avanti nella ricerca. Per fortuna l'uomo è dotato anche dell'immaginazione.
La conoscenza, dunque, importantissima per il progresso dell'uomo, deve essere supportata dall'immaginazione. Con l'immaginazione posso pensare qualsiasi cosa, posso mettere in campo la creatività. L'immaginazione mi spinge a scoprire cose che con la conoscen-za scopro solo fino ad un certo punto. L'immaginazione, e quindi la creatività, non hanno limiti e stimolano ad andare sempre più avanti nel mondo del sapere e ad approfondire le conoscenze che già possediamo. Allora, per avere conoscenze sempre più appro-fondite, che portano al progresso e all'evoluzione,facciamoci guidare dall'immaginazione e dalla creatività.
Alunni Classe V Scuola Primaria Via Stazione
Anno 8, Numero 1 BTelesio.it CREATIVITà’
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Anno 8, Numero 1
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BTelesio.it CREATIVITà’
UNO SCONTRO IN CIELO
Era una fred-
da notte d’inverno e il mago Malù percorreva le vie del cielo in groppa al suo velocissimo cuscino. Il mago solcava la notte fonda e la-sciava cadere sui
tetti delle case caramelle per tutti, grandi e picci-ni. Ma quella notte c’era traffico in cielo : un via vai di cavalli alati, bacchette magiche, scope volanti e cuscini. Insomma voli e contro voli. Anche la streghetta Lulù stava facendo un giretto a cavallo della sua scopa, ma
viaggiava a luci spente, per cui volava completamente al buio.....Voleva non essere vista perché stava con-trollando di nascosto ciò che faceva il mago Malù: tra qualche giorno anche lei avrebbe distribuito ca-ramelle e dolcini e non voleva di certo fare brutta figura. Quando, all’improvviso, si sentì un grande botto BADABUMPETEEEE’.., fu così forte che
tutti si fermarono per vedere l’accaduto. Ma cosa era successo? Uno scontro tra il mago e la streghetta sparse caramelle ovunque, il cuscino malconcio, la streghetta che volava senza la sua scopa. Un gran trambusto e…..
Come andrà a finire questa storia?
(Bambini e genitori adesso andate avanti voi. Aiutateci a trovare un finale alla storia)
SCUOLA DELL’INFANZIA DI CAMIGLIATELLO
APPRENDO CON MAMMA E PAPA’
Anno 8, Numero 1
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APPRENDO CON MAMMA E PAPA’
SCUOLA DELL’INFANZIA DI SPEZZANO PICCOLO
Scuola dell’Infanzia Spezzano Sila
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BTelesio.it CREATIVITà’
RACCONTO
Incontro con un genio
Un giorno un bambino, mentre andava a scuola, incontro un uomo strano con gli occhi spalancati, con i capelli lunghi tenuti alla rinfusa, un baffo folto e una strana espressione nel volto.
Agitava con le mani un orologio a ciondolo, quasi per incutere paura ma la sua mente volava e rifletteva. Il bambino si fermo di
scatto e incuriosito gli chiese: - Da dove vieni? Come ti chiami? Lo strano uomo rispose: - Viaggio nel tempo e mi chiamo Genio. Io ti posso insegnare molte cose, dalla fisica alla mate-matica, dall’astronomia alla scienza, dalla filosofia alla politica, ecc. Il bambino ascoltò at-tentamente e molto meravigliato disse: - Io non conosco ancora tutte queste cose e non viaggio nel tempo, viaggio solo con la fantasia, e immagino tante cose. Il genio allora continuò: - Caro bambino, credo che tu sappia molto più di me! La tua immaginazione è molto più importante della mia co-noscenza, ti porta ovunque e ab-braccia tutto il mondo e tutto l’universo. Coltivala sempre e sa-rai il prossimo Genio dell’evoluzione!
Così dicendo l’uomo genio sparì, il bambino andò a scuola e raccontò l’accaduto ai compagni e alla mae-stra con la meraviglia di tutti.
APPRENDO
CON MAMMA
E PAPA’
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CREATIVITA’
CRUCIVERBA
Grafica LF
Lavoro di gruppo classe 1B Scuola Media
Spezzano Sila
BTelesio.it ANNO 8, NUMERO Febbraio 2013
E-mail: [email protected]
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Via “B. Telesio”
87058 Spezzano della Sila—Cosenza
DIRETTORE: Dott.ssa Brunella Baratta (Dirigente Scolastico)
COORDINATORE EDITORIALE: Prof.ssa Vilma De Meco
COMPONENTI Redazioni di Plesso e Redazione Centrale:
Docenti, genitori e alunni dell’Istituto Comprensivo.
IMPAGINAZIONE E GRAFICA: Prof. Lecce Francesco
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Distretto scolastico n.28
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “B. Telesio”
Scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di Primo grado
87058 SPEZZANO DELLA SILA (CS)
Tel. e Fax 0984/431638 E-Mail: [email protected] Cod.fiscale:80004540789