Fatto Di Cronaca n. 4 - Vita da Trans

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Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 FATTO di CRONACA Redazione Giornalismo Investigativo Università Parthenope 2014

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Corso di Giornalismo Investigativo dell'Università Parthenope (NA)

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Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008

FATTO di CRONACA

Redazione Giornalismo Investigativo Università Parthenope 2014

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Martedì 4 febbraio 2014

La storia di Padre Rosario

“IL VERO PECCATO CONTRO NATURA –

PADRE ROSARIO FERRARA SACERDOTE

DELLA CHIESA CATTOLICA ECUMENICA

di Marilena Ciccone

“La realtà ecclesiale a cuiappartengo non vietanessuna forma d’amore.Dove c’è amore non può maiesserci peccato.” PadreRosario lo scorso 22dicembre ha celebrato leprime nozze gay. Ha unito inmatrimonio 2 cagliaritane,Jessica e Michela. Ilmatrimonio non èriconosciuto dallo Stato. Maper le due donne è un grandetraguardo. Loro si sentonomoralmente vincolate. PadreRosario preferisce definirsiun uomo di Dio, più che unuomo di Chiesa. Vive aQuarto, un paese in provinciadi Napoli e avverte lachiamata all’età di 6 anni. Ilprete crede nell’ amore, nonha importanza chi sia aviverlo. L’ amore non èrazionalità, non si puòscegliere di chi innamorarsi.Sovente è proprio la chiesa alanciare messaggi sbagliati.Ma la tradizione è dura amorire. La differenza èvissuta come devianza. Lachiesa dovrebbe insegnare aguardare con gli occhi di Dioe non con gli occhi degliuomini.Omosessuali, transessualisono tutti in egual modo figli

di Dio. La chiesa è casa ditutti. Dio nella creazione ciha resi liberi.

La storia di Loredana

alta e non con gli occhi pienidi vergogna perché suo figlioAmedeo desiderava un corpoda donna.Il ragazzo dalla faccia pulitache aveva vissuto in casa sel'era dovuto bruscamentemettere alle spalle, Loredananon sapeva neanchelontanamente a che vitastesse andando in contro.Dal ripudio dei genitori allaprostituzione, il balzo èbreve. Indossando un body,una pelliccia e un rossettorosso affronta la primaesperienza, la prima notte diuna lunga serie.Fortunatamente la storia diLoredana parla anche diriscatto, che si fa attendere alungo, però arriva, quando a45 anni, con l'appoggio diuna cooperativa trova lavorocome operatrice sociale.650€ è lo stipendio che latoglie dalla strada, lepermette di salvaguardare lapropria dignità e di pagare lebollette. Oggi quellacooperativa, che ha sempreportato avanti progetti per

"Avevo solo un jeans, unamaglietta e trenta mila lire intasca, proprio come in quellavecchia canzone di NinoD'angelo" – raccontaLoredana Rossi, presidentedell'associazione transessualidi Napoli, ricordando ilgiorno in cui suo padre lacacciò per la prima volta dicasa. Un padre, il suo, chevoleva camminare a testa

“SONO

TRANSESSUALE,

MA MI SENTO PIU’

DONNA DI MOLTE DONNE”

Batteva la strada, ora impiegata nel sociale ha quasi trovato il suo riscatto

di Alessandra Auriemma

è travolta dalla crisi eLoredana ha già ricevuto lasua ultima mensilità.Riaffiorano le ferite al solopensiero di ritornare aprostituirsi a 51 anni,ritornare a quei clienti checon il buio la rendono la divadella notte e di giorno lascherniscono.Una vita da trans – raggiuntofinalmente l’ equilibrio tra ilproprio corpo e la propriaanima – è una vita in cui tracambiare o morire si scegliedi cambiare per manifestareil proprio io.A 5 anni giocava alla mammae alla cuoca, a 16 anniiniziava ad odiare la peluriache le cresceva sul viso. E'così sbagliato desiderarequesta trasformazione? E'giusto che resti intrappolataper sempre in un corpo chedetesta? Intanto, come avolerla sbeffeggiare, vi è lasua Carta d'Identità che connome e foto non rappresentala vera Loredana Rossi.

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La storia di Daniela

Martedì 4 febbraio 2014

“Mi sposo quest’anno” risponde così DanielaLourdes Falanga, 36 anni, responsabile dei dirittitrans Arcigay Napoli, alla domanda in meritoalla sua situazione sentimentale. Adesso è unadonna a tutti gli effetti, anche per lo Stato, e trapochi mesi sposerà il suo fidanzato.Operata chirurgicamente a 20 anni, prima inItalia e poi una seconda volta in Thailandia –qui, i medici inglesi svolgono questo tipo dioperazioni per 1/3 dei costi del listino UK.L’Italia non è il paese ideale dove approdare perla chirurgia del cambio di sesso. Non è daescludere che la lentezza nel raggiungere unsoddisfacente grado di tecnologia scientifica inquesto campo, si debba purtroppo allo scarsolivello di accettazione sociale dei transessuali.La discriminazione è l’arma più potente dellasocietà, Daniela si è difesa da questa anchenella propria casa quando, sedici anni fa, controil volere di un padre molto severo e di unamadre che a tutti i costi voleva mostrare lavirilità del figlio, decise di sottoporsi allachirurgia per rimarcare la sua vera identità.

VITA DA TRANS – SEI DONNA SE TI OPERIDaniela: “Ora sono donna, ma l’ho sempre saputo”

di Alessandra Auriemma

Daniela Lourdes Falanga, responsabile diritti trans Arcigay Napoli, ospite presso l’università

“Parthenope” di Napoli

È contenta, c’è serenità sul suo volto, parla delpresente, di come ha cresciuto la sua nipotina edel forte senso di maternità che sente di avere.Sa chi è da quando era bambina, “il mio è untransessualismo di tipo primario”, vedere lapropria immagine riflessa allo specchio e nonriconoscersi in nulla, portano a vivere la vita conmolta difficoltà. Per non parlare dei preconcettiche la gente ha nei confronti dei trans: trovareun lavoro – anche umile, come lavare le scale,la barista, la commessa – è veramenteun’impresa.È come se l’articolo 1 e l’articolo 3 della nostraCostituzione abbiano un asterisco “eccettotransessuali”.Il lieto fine di Daniela che ha raggiuntol’equilibrio psicofisico, si è riavvicinata allafamiglia ed è sul punto di crearsene una propria,contiene un augurio e una speranza affinchénon passi un altro anno per depennare latransessualità dall’elenco del DSM (ManualeDiagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali).

NEC RECISA RECEDIT: L’UNIFORME E’ LA MIA SECONDA PELLE

di Italia Vitucci

Dopo 22 anni di onoratolavoro al servizio dellaGuardia di finanza la naturaintima di Antonio si èscontrata con la divisa. AnitaPalladino, è questo il suoattuale nome, solo all’età di42 anni ha deciso diaffrontare i suoi problemi diidentità di genere. Sconfittala paura di diventare uncliché per la società, si è

convinta a palesare la suavera natura e a sottoporsi ainterventi di transessualismoper stare bene con se stessa.Questa coerenza non è stataaccettata dai vertici delleFiamme Gialle a cuiapparteneva. Anita hadovuto scegliere traaccettare un incarico daimpiegato civile al Ministerodelle Finanze e il

pensionamento per inabilitàal servizio militare. L’orgoglioe la passione per la vitamilitare hanno prevalso,facendole rinunciare alpassaggio di ruolo al servizioamministrativo.“La mia sfortuna è esserenata militare nel cuore e condiversità di genere, ma nonsono invalida e mi sentoin grado di continuare a

svolgere il mio lavoro” hadichiarato. È stata infattidichiarata idonea a unimpegno fisico moderato inquanto affetta da patologiainvalidante. Anita ha chiestoun risarcimento danni ed èpronta a ricorrere in CEDUper un eventuale mancatoriconoscimento dei propridiritti.

Il caso

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La realtà trans

Martedì 4 febbraio 2014

CAMBIO DI SESSOIl difficile percorso di chi non si sente nel corpo giusto

di Sara Esposito

VITA DA TRANS: UNICA SOLUZIONE LA

STRADA

di Francesca Iervolino

Transessualità eprostituzione. Un binomiodiventato inscindibile,emblema di una societàche non può o non vuoleaccettare chi considera“anormale”. L’Italia è unodei paesi in cui laprostituzione transessualeè più diffusa, ma in cui, equi sta il paradosso, letransessuali che lapraticano ,per la maggiorparte, vivono ai margini,senza avere modo diesprimere il proprio puntodi vista o di farsi conoscereal di là della loroprofessione e deglistereotipi. Oggi, secondouna stima fatta da FreeWoman, in Italia letransessuali sono circa 40mila e circa 10 mila vivonoprostituendosi. Di queste,il 60% è di originesudamericana, il 30%italiana e il 10% asiatica,mentre il relativo girod’affari supera i 20 milionidi euro al mese. Per lamaggior parte, letransessuali che siprostituiscono in Italia,non sono vittima disfruttamento; alcontrariosono costrette asolcare il marciapiede nontanto per una scelta liberae non forzata, ma dalla

La legge

Per chi vuole cambiare ilproprio sesso, la propriaidentità, la legge prevede unastrada tutta giurisdizionale,fatta di sentenze e perizie. Ilprimo passo, però, è interno:decidere di sottoporsi altrattamento chirurgico divariazione dell’organosessuale. Da qui si fa ricorsoal tribunale, che accerta ilcambiamento fisico e valutale perizie psico-attitudinali.Sulla base di queste, il giudicedispone la rettificazionedell’attribuzione di sessoanagrafico e il cambiamentodel nome sugli atti civili. Lalegge – 146/1982 – prevedeche il ricorso sia notificato alconiuge e ai figli e scioglieogni vincolo matrimoniale.Di solito, successivamentealla sentenza, i figli sonoaffidati al coniuge che non hacambiato sesso, mentrequesto perde la patriapotestà. In seguito allarettificazione, nessuna tracciadovrà rimanere circa il sessoed il nome originario, asalvaguardia del futuroinserimento nei rapportisociali e lavorativi.

difficoltà di trovare unqualunque posto di lavoronormale e dignitoso.

Per molte di esse, infatti, laprostituzione è unanecessità. Bahia, prostitutatrans, dice: “La miacoinquilina ha il diploma disegretaria e io vorrei farela parrucchiera , ma doveci prendono? Esoprattutto, chi offrirebbelavoro ad una ex prostitutatrans? Non è facile trovareun lavoro tradizionale pernoi. Oltre alle difficoltàlegate allo stile di vita diuna prostituta, letransessuali devono fare iconti con la propriaidentità e cercare didiffonderla all’esterno”.Ma come si fa ad uscire dalgiro? C’è una tutela per chitrova il coraggio di fareuna scelta di vita diversa enormale? Per le prostitutetrans è difficile trovare ilsostegno sociale edeconomico necessario; aldi là di qualche piccola

casa di accoglienza, nonesiste ancora una vera epropria rete di sostegno eaiuto per loro. “Il miosogno” dice Giselle “non èdi arricchirmi, è essereindipendente. Sogno dinon aver più bisogno diandare in strada.”

A Roma, un abitante su due è cliente delle trans

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La realtà trans

Martedì 4 febbraio 2014

“E’ UNA NORMA QUELLA DI ESSERE

OMOSESSUALI. E POI CI SONO DELLE

SITUAZIONI ACCETTABILI”

Dichiara Francesco Bruno, criminologo, psichiatra e docente universitario.

di Marilena Ciccone

Chi decide la normalità?L’ omosessualità non è piùconsiderata una patologiadal 1973. Oggi anche lepersone transgender nonsono più classificate tra gliindividui che soffrono didisordini. La quintarevisione del Manualediagnostico e statistico deidisturbi mentali hasostituito il terminedisturbo, con uno piùneutro, disforia di genere.Ad indicare che itransessuali non sonomalati.Una persona transgenderè una mente che non siriconosce nel propriocorpo. Un animaintrappolata in un corpodel sesso opposto.Eppure c’è ancora chi parladi normalità. L’ uomo hapaura di tutto ciò che è“diverso”.La diversità è colore,cultura, ricchezza,scambio, crescita. Fa partedella storia di ogni uomo.E invece continua unasorta di “olocaustosilenzioso” fatto dipestaggi, aggressioni,insulti, bullismo.

Ed è inevitabilmenteemarginazione sociale. Iltransessuale non sente dipoter godere degli stessidiritti delle persone che sidefiniscono normali. Trovadifficoltà ad inserirsi nelmondo del lavoro.Ad ogni essere umanodovrebbe esserericonosciuta la libertà diperseguire il propriobenessere come megliocreda, senza ledere lalibertà altrui.“Tutti i cittadini hanno paridignità sociale” recital’articolo 3 dellaCostituzione.Il rispetto è una conquistadi civiltà.

I fatti della Chiesa

Dott. Francesco Bruno, criminologo e medico, è

intervenuto telefonicamente durante una lezione di

Giornalismo Investigativo dell’Università Parthenope (NA)

VITA DA TRANS - Corso di Giornalismo Investigativo del 31 Gennaio 2014, svolto a

palazzo Pacanowsky dell’Università Parthenopedi Napoli

Gli ospiti: a destra Padre Rosario Ferrara, sacerdote

ecumenico in lotta contro la Chiesa; in basso Loredana

Lourdes falanga, responsabile diritti trans Arcigay Napoli

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Martedì 4 febbraio 2014

"Il patrimonio della Chiesaha un valore inestimabile".La realtà di quanto la ChiesaCattolica costa allo Statoitaliano, mista a benefici divario genere, tinge di unsapore amaro le parole diPadre Rosario Ferrara,35enne prete ecumenico diNapoli. Uno Stato nelloStato, un'istituzioneindipendente e una potenzaeconomica che ha pochieguali al mondo. Ma da doveproviene questo sconfinatoprestigio? Il nucleo di benimobili e immobili dellaChiesa asfissia, ormai damezzo secolo, la legislazionestatale italiana. "Di sicurol'IMU è uno degli aspettisignificativi che consentonoallo Stato pontificio una seriedi benefici fiscali a danno delnostro paese" - dichiaraPadre Rosario - "Per esempioa Napoli un immobile a viadei tribunali viene fattorisultare di proprietà di unente di culto, in modo daessere sottratto dal regimeIMU". Parliamo di unastruttura tranquillamenteadibita ad alloggi perstudenti. Questa "manovra"crea l'escamotage peraccrescere il bacino d'utenzache la stessa Chiesa fornisce

I fatti della Chiesa

LA CHIESA IMPONE E IL POPOLO ESEGUE - I CONTI DELLO STATO PONTIFICIO TRA

BENEFICI E MENTALITA' IMPRENDITORIALE

di Giuliano Iannone

I conti

alla politica locale enazionale. In tale"trambusto" i valori cristiani,tanto decantati negliambienti di riferimento,trovano terreno fertile perpiantare le loro radicinell'opinione pubblica.L'egemonia dello Statopontificio si spiegasoprattutto dal privilegiofiscale che lo stesso esercitanella gestione dei propriistituti. Infatti, ogni diocesiconsegna il proprio bilanciopreventivo e consuntivosoltanto agli organiecclesiastici, evitando ilvaglio delle istituzioniitaliane. Se il numero didiocesi nel nostro paese siaggira intorno a 250, ilquantitativo di benefici èroba da capogiro. Un preteguadagna in media 1300euro al mese e un vescovone guadagna 2000/2500,non tassati dal fisco. In Italiaci sono oltre 34000sacerdoti, e nel mondo circa4898 vescovi."La Chiesa vive e usufruiscedei servizi dello Statoitaliano" - spiega PadreRosario - "ma nel fornirli, dalmatrimonio ad altrisacramenti, non paga letasse.

A Napoli il costo di unmatrimonio varia a secondadi dove ti trovi. Nella chiesadi Capodimonte come inquella di piazza Plebiscito, lacifra si aggira intorno ai700/800 euro". Regola vuoleche sia il beneficiario delsacramento ad elargire unalibera offerta alla parrocchia,tuttavia la consuetudine"legittima" i preti a chiedereil pagamento della cifra.Addirittura per sposarsi nelnapoletano, è previsto unvero e proprio tariffario. LaChiesa impone e il popoloesegue.Lo sconcertante panorama elo sfoggio di ornamentipreziosi della curia sonosimbolo di potere, a cui laChiesa è avvinghiata da oltreun millennio. Un vigore chein gran parte inizia nellaprimavera del 1990, quandoviene applicato il prelievodiretto sull'Irpef. Un fiume disoldi che sfocia oggigiornonel mare di un miliardo di

euro all'anno. Il cardinaleCamillo Ruini, segretariodella Cei (Conferenzaepiscopale italiana) dal '86 epresidente dal '91, ne è ildominus incontrastato. Lostesso Ruini è l'autore delfamoso "otto per mille", conil quale la Chiesa paga ipropri sacerdoti. Sempresoldi degli italiani esclusidalla legislazione fiscale.D'altronde si sa, dietro a"grandi opere" ci sonosempre grandi uomini.

Cardinale Camillo Ruini, presidente della CEI dal 1991.

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Martedì 4 febbraio 2014

Succede di rado che duepreti siano messi aconfronto, e che nonostanteabbiano come unico faro diverità la parola di Dio,rappresentino posizionidiverse su temi come ilperdono, la fede, il concettodi donna, il potere dellaChiesa e il suo grado diinfluenza rispetto allapolitica. Ma il gioco è prestofatto se si pensa che uno,Padre Rosario è un pretecattolico ecumenico e l’altro,Padre Raffaele è un pretecattolico romano.Decido di intervistarlientrambi e già dalla primadomanda è possibileravvisare palesi differenze.Perché se le due Chiese sonouguali per fede e credo, sonodiverse nell’uso di applicarela dogmatica e la morale.Dottrina e fede, ritualità econvinzioni, perdono epredica nulla che sia inaccordo, specie quandol’argomento tocca il casodella suora trentunenne di ElSalvador rimasta incinta, chenei giorni scorsi ha partoritoun bambino di nomeFrancesco.

I fatti della Chiesa

CHIESE A CONFRONTO: ECUMENICA E CATTOLICA, CHI PERDONA LA SUORA INCINTA?

di Flavia Sorrentino

“Come giudicano la Chiesacattolica Ecumenica e laChiesa cattolica Romana, lasuora rimasta incinta?”Padre Rosario: “Noi nongiudichiamo nessuno, siamoper la realizzazione dellapersona. Anche Maria èstata scelta, ha concepito epoi è stata consacrata a Dio.Si può amare Dio econtemporaneamente esseredonna e mamma. La castità,il celibato sono chiusure chevengono dall’esterno perchéDio in realtà chiama tutti.Perché mettere limiti allafantasia di Dio? Chi siamonoi per giudicare lecoscienze? Piuttostodobbiamo aiutarle aformarsi nella Verità e nonaddomesticarle. Io l’avreilasciata in convento,altrimenti che senso hachiamarsi consorelle? Quellasuora è una donna non è unangelo.”Padre Raffaele: “Il caso dellasuora ci ha lasciati stupiti,meravigliati. Certamentequesta suora si sarà sentitalasciata sola in un momentodella sua vita, anche da unpunto di vista spirituale. Unasuora prima di essere tale èuna donna, così come isacerdoti sono uomini, mavige una scelta e unacondizione che li vincola,

fatta – si suppone- conlibertà, responsabilità ecoscienza. La suora avrebbedovuto considerare che il suoessere suora non gli è statoimposto e sapeva a cosaandava incontro. Bisognasforzarsi di essere coerenti emantenere un certo stile divita.”“La Chiesa la perdona”?Padre Rosario: “ La Chiesa laperdona, ma la mette fuorida uno stato di vita. Leggevol’altro giorno che nessunadelle consorelle le ha piùrivolto la parola. Lo stessoaccade quando un pretelascia: vengono isolati. Vienefatta violenza, fisica everbale. Ti rendi conto? Dauna parte celebriamo lacomunione, dall’altra a finemessa pratichiamo ladivisione. Esiste unadicotomia di intenti a questopunto”.Padre Raffaele: “ La Chiesa laperdonerà, perché con ilconcilio Vaticano II, con ilpapato di Giovanni Paolo II eGiovanni XXIII si è aperta allaicato, ma dinanzi a tuttoquesto dovrà prendere deiprovvedimenti: il primo è lariduzione allo stato laicale,non può più essere suora.Sarà il convento a decidereper una giusta ricollocazione,prima di tutto con unsupporto psicologico percapire come mai c’è stata

questa disfunzione. Questasuora deve riconciliarsi conuna situazione nuova, ilbambino ha bisogno di unpadre, lei non può svolgereentrambi i ruoli.”“L’opinione pubblica comevive questa storia?”Padre Rosario: “Vivesecondo l’immagine cheabbiamo fatto passare delprete: il prete è quello santoche non si sposa. Ma il pretedovrebbe essere più l’uomodi Dio che l’uomo di Chiesa.Un uomo di Dio che sicomporti e agisca come Dio,che ci ha creati liberi discegliere e di amare. Certeimposizioni ci precludono lalibertà e l’amore. Ladebolezza è umana e Dionon giudica la suora per losbaglio che ha fatto. Infatti,la sta giudicando l’uomo”.Padre Raffaele: “Come unoscandalo, le persone sidomandano perché siagiusto che una suora o unsacerdote non si sposino.Per un motivo moltosemplice: il sacerdote è ilsacerdote dell’umanità, nonpuò essere il sacerdote delpiccolo nucleo familiare, nonpuò essere il sacerdote di suofiglio, perché quando unuomo sceglie la strada delsacerdozio fa i conti non piùcon la paternità biologicama con la paternitàspirituale.”

L’intervista

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Martedì 4 febbraio 2014

“La Chiesa Romana èmaschilista?”Padre Rosario: “ Molto.Come dice il Papa la donnanon va clericalizzata, mavalorizzata. Purtroppo nellaconcezione odierna la donnaè vista come strumentopeccaminoso, che puòindurre in tentazione. IlMedioevo per la Chiesa diRoma non è mai finito. Ladonna, a partire da Eva,porta il peccato nella storia.Non c’è parità: tu donna devistare al mio servizio”.Padre Raffaele: “Ci sono duestrade di pensiero: una èquella conservatrice, che dàsulla base di alcuni datibiblici e scritturistici,l’importanza all’uomo nellaChiesa. L’altra è quellaprogressista, di cui haparlato anche PapaRatzinger, quando haaffrontato il problema deldiaconato per la donna.Queste due linee di pensierosono ad oggi insperimentazione”.“L’Italia con il Vaticano, saràmai un paese progressista”?Padre Rosario: “ L’Italia saràun paese progressistaquando capirà che c’èdifferenza tra religione eamare Dio. La religione filtraDio attraverso la dogmatica,la morale e il magistero. Ilvangelo mi presenta il verovolto di Dio. Vedi, Benedetto

I fatti della Chiesa

XVI discrimina i gay, PapaFrancesco dice “chi sono ioper giudicare chi è diverso dame”? Anche la Chiesa èevoluzione e pian pianoprende coscienza che èperfettibile e non perfetta”.Padre Raffaele: “Certo!Perché no?”

L’intervista

Cronaca

ITALIA

SOTT’ACQUA: TRE

VITTIME

di Simone Mercogliano

Negli ultimi giorni l’Italia èstata flagellata dalmaltempo, da nord a sud siriscontrano forti disagi.Annegano due donne ed unabambina nel Siracusano, latragedia è avvenuta dopoche la Y10 sulla qualeviaggiavano le tre vittime, diritorno da una cena, è statatravolta da un torrente inpiena. Disagi anche al nord:in Veneto l’esercito è

intervenuto per “liberare”alcune zone e le vieprincipali dalle abbondantinevicate. Non mancanocome sempre polemichepost-nubifragio, sullaprevenzione di eventiatmosferici di rilevanza.

Politica

GRILLO SCATENA IL WEB CONTRO LA

BOLDRINI

di Mirko Piccolo

In un post pubblicato sul suoaccount Facebook (erilanciato anche sulla paginaufficiale del M5s), BeppeGrillo chiede ai cittadini:”Cosa succederebbe se titrovassi la Boldrini inmacchina?”Domanda che scatenainfinite polemiche e insulti araffica.Un azione sicuramente nondegna di lode quella attuatadal leader del Movimento 5Stelle, reo di aver istigato icittadini a offendere ilpresidente della camera concommenti che inneggianoallo stupro, alla prostituzionee alla violenza.Immediate sono state lescuse dello staff delmovimento, che cancella icommenti “volgari” e“sessisti” che hanno

provocato fastidio anche tragli stessi sostenitori delMovimento, che si giustificacosì: ”Sono state postate dinotte quando non c’eracontrollo”.Dal suo canto la Boldrinireplica con toni pacati sufacebook, lo stessostrumento sul quale è stataattaccata e ringrazia tutticoloro che le hanno datosostegno.Da un leader di un partitonon si può accettareun’istigazione alla violenza diquesto tipo.La politica dovrebbe esserealtra cosa.

Esempi di insulti ricevuti dalla Boldrini sui social network

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Attualità

Martedì 4 febbraio 2014

CASERTA – L’ULTIMO

ROUND PER IL

VERTICE CAMPANO,

TRAFFICANTE DI

DROGA“

di Teresiana Zincarelli

E' finita per il “vecchio”.Così nominato CosimoSbrizzi, di 69 anni,importante traficcanteinternazionale di sostanzestupefacenti, arrestato aMondragone (CE). Fucoinvolto nell'operazione“Discovery”,

un‘ organizzazioneinternazionale che gestiva iltraffico di cocaina ed eroinasul territorio italiano,proveniente dai Balcani,Turchia e Sud America.Secondo le indagini, Sbrizziera il referente per l' interaCampania della suaorganizzazione e oramai èalla resa dei conti. Per lui èstato emesso un ordine dicarcerazione dalla ProcuraGenerale presso la Corte diAppello di Napoli, in quantocondannato a dieci anni dicarcere per associazione adelinquere finalizzata altraffico di droga.

UCRAINA – L’EX MINISTRO VITALY ZAKHARCHENKO CHIEDE LO

STATO DI GUERRA

di Francesca Iervolino

L’ ex-ministro degli interni Zakharchenko,prima di rassegnare le dimissioni, hainviato al Presidente ucraino, ViktorYanukovych, la richiesta formale perdotare le forze speciali di polizia diarmamenti bellici eccezionali e didichiarare lo stato di guerra,

al fine di porre un freno definitivo allemanifestazioni del popolo ucraino controil regime dittatoriale. In particolare l’exministro, che secondo alcuneindiscrezioni dovrebbe essere nominato

da Yanukovych Capo del ConsiglioNazionale di Difesa e Sicurezza,harichiesto di poter utilizzare potentilanciarazzi Trmel e il lancio di proiettili adaltezza d’uomo. La presa di posizione diZakharchenko consolida l’ipotesi, semprepiù ventilata, di un possibile utilizzo dellaforza e delle armi da parte del regimeper riportare l’ordine e la stabilità a Kiev.

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Direttore: Cristiana BaroneEditore: Antonella CastaldoCapo Redattore: Luigi LiguoriCoordinatore di Redazione: Fabio LiguoriEditing Grafica: Giuliano IannoneRedazione: Corso di Giornalismo Investigativo 2014- Università Parthenope di Napoli Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008Info line: [email protected][email protected] Seguici anche su Facebook : SPYNEWS24

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