FASI DEL TRATTAMENTO SULLA BIOMASSA LIQUIDA DI LINEA · depurazione, separa il prodotto in due...

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FASI DEL TRATTAMENTO SULLA BIOMASSA LIQUIDA DI LINEA AGROSISTEMI applica un trattamento innovativo, effettuato direttamente sugli impianti di depurazione delle acque, che garantisce: riduzione dell’azoto e del fosforo circolanti all’interno del processo depurativo; totale eliminazione dell'impatto olfattivo connesso alla presenza di fanghi di depurazione rifiuto; semplificazione gestionale/amministrativa, evitando la produzione di rifiuto ( il fango di depurazione). Il trattamento agisce infatti sul fango liquido di linea, non ancora classificato rifiuto; Come sancito dall’art. 127 D.Lgs 152/06 e art. 2, comma 12 bis D.Lgs 4/2008, con il nuovo processo, AGROSISTEMI non tratta rifiuti ma materiali biologici che non hanno ancora concluso il processo depurativo, ed ottiene dei fertilizzanti a norma della legislazione di settore. La conseguenza amministrativa fondamentale è che l'impianto di depurazione non produce più rifiuti, ma fertilizzanti, cioè prodotti merceologici a tutti gli effetti di legge e dunque non assoggettati per il loro utilizzo alla disciplina ambientale ed ai conseguenti aspetti amministrativi. L’innovazione ideata da SYNGEN è rappresentata da un trattamento dei materiali biologici in fase liquida, finalizzato alla riduzione dell'azoto e del fosforo circolanti all’interno del processo depurativo ed all’ottenimento di un fertilizzante correttivo dei suoli agrari. Lo schema a blocchi mostra le fasi del procedimento nell’ambito di un impianto di depurazione.

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FASI DEL TRATTAMENTO SULLA BIOMASSA LIQUIDA DI LINEA

AGROSISTEMI applica un trattamento innovativo, effettuato direttamente sugli impianti di

depurazione delle acque, che garantisce:

riduzione dell’azoto e del fosforo circolanti all’interno del processo depurativo;

totale eliminazione dell'impatto olfattivo connesso alla presenza di fanghi di

depurazione rifiuto;

semplificazione gestionale/amministrativa, evitando la produzione di rifiuto ( il fango

di depurazione). Il trattamento agisce infatti sul fango liquido di linea, non ancora

classificato rifiuto;

Come sancito dall’art. 127 D.Lgs 152/06 e art. 2, comma 12 bis D.Lgs 4/2008, con il nuovo

processo, AGROSISTEMI non tratta rifiuti ma materiali biologici che non hanno ancora

concluso il processo depurativo, ed ottiene dei fertilizzanti a norma della legislazione di

settore.

La conseguenza amministrativa fondamentale è che l'impianto di depurazione non

produce più rifiuti, ma fertilizzanti, cioè prodotti merceologici a tutti gli effetti di legge e

dunque non assoggettati per il loro utilizzo alla disciplina ambientale ed ai conseguenti

aspetti amministrativi.

L’innovazione ideata da SYNGEN è rappresentata da un trattamento dei materiali biologici

in fase liquida, finalizzato alla riduzione dell'azoto e del fosforo circolanti all’interno del

processo depurativo ed all’ottenimento di un fertilizzante correttivo dei suoli agrari.

Lo schema a blocchi mostra le fasi del procedimento nell’ambito di un impianto di

depurazione.

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FASE A

Condizionamento alcalino del materiale biologico in sospensione acquosa (fango di

linea) tramite l’introduzione di ossido di calcio (CaO). La reazione di idrolisi alcalina

che ne consegue porta alla formazione di un materiale biologico contenente proteine,

idrolizzate in peptoni ed amminoacidi.

Inizialmente alla fase, viene aggiunta una quantità di cloruro ferrico (FeCl3) per

favorire la formazione del fiocco.

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Fango di linea di depuratore civile

-sostanza secca 2% - caricato con

cloruro ferrico (FeCl3)

Introduzione di

ossido di calcio

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Reazione dell’ossido di calcio

sul materiale biologico

FASE B

La massa biologica viene trattata secondo due differenti metodologie:

- aggiunta di Acido Solforico H2SO4, con generazione di un prodotto denominato

gesso di defecazione, utilizzabile come correttivo di suoli agrari salini e/o alcalini.

- aggiunta di CO2, con generazione di un prodotto denominato Carbonato di Calcio di

defecazione, utilizzabile come correttivo di suoli agrari acidi, sodici e argillosi

Entrambi i prodotti sono inseriti nel D.Lgs n. 75/2010, Allegato 3 Correttivi, Capitolo 2

Correttivi, 2.1 Correttivi calcici e magnesiaci.

Per migliorare la disidratabilità del gesso di defecazione e rendere più efficace

l’effetto correttivo sui suoli, può essere prevista l'eventuale l’incorporazione di una

quantità di Solfato di Calcio (CaSO4) in polvere, nel caso si generi gesso di

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defecazione oppure l’incorporazione di una quantità di Carbonato di Calcio (CaCO3)

in polvere, nel caso si generi carbonato di calcio di defecazione.

Formazione del fiocco in

assenza di agitazione, post

parziale neutralizzazione

con H2SO4

FASE C

La disidratazione operata con le stesse macchine, già esistenti sugli impianti di

depurazione, separa il prodotto in due parti distinte, una parte solida ed una liquida.

La parte solida presenta una sostanza secca molto superiore a quella degli usuali

fanghi di depurazione ed è un correttivo solido dei suoli agrari pronto all’impiego ai

sensi delle leggi vigenti.

La parte liquida viene rinviata in testa all’impianto di depurazione e contiene peptoni

ed amminoacidi derivanti dalla denaturazione delle proteine dovuta all’innalzamento

del pH. Essi verranno demoliti nel processo di ammonificazione all’inizio del

trattamento biologico e saranno successivamente ossidati a nitrato nella vasca di

nitrificazione e quindi trasformati in azoto biatomico nel comparto di denitrificazione,

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aumentando la percentuale di azoto che viene complessivamente eliminata dal

sistema.

Dato il pH molto elevato raggiunto nella Fase 1 per aggiunta di ossido di calcio, il

fosforo presente nella fase acquosa della biomassa di linea è precipitato in forma di

idrossiapatite e non è quindi presente nell'acqua di scarico post disidratazione che

viene colletata in testa all'impianto.

Estrazione del fertilizzante

direttamente dal nastro di scarico

delle centrifughe del depuratore

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Fertilizzante ottenuto

Cassone scarrabile posizionato

sotto lo scarico della centrifuga

Fango biologico di

depurazione (CER 190805)

Fertilizzante

gesso di defecazione

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PUNTI DI FORZA DEL TRATTAMENTO

1. E' un trattamento dei fanghi di linea, la biomassa liquida circolante all'interno degli

impianti di depurazione biologica ed è finalizzato ad ottenere la riduzione dell'Azoto

e del Fosforo, la completa eliminazione degli impatti odorigeni connessi alla

presenza di fanghi rifiuto e contestualmente ricava a valle della disidratazione,

presente sul depuratore, delle tipologie di correttivi dei suoli agrari indicate dalla

norma nazionale dei fertilizzanti.

2. Non è un trattamento su rifiuti e produce fertilizzanti, normati dalla relativa

legislazione e soggetti solo a documento di trasporto per l’allontanamento dall’

impianto di depurazione.

3. L’impianto non deve essere sottoposto ad autorizzazione provinciale o regionale

per il trattamento di rifiuti.

4. La gestione non è più condizionata dalle logiche del mercato rifiuti.

5. Alla fine del trattamento il prodotto e’ normato dalla disciplina dei fertilizzanti e non

dalla normativa dei rifiuti.

6. La tecnologia è tutelata da un brevetto del quale Syngen è titolare:Brevetto

MI2014A1607, dep. il 19/09/2014, “Procedimento per il trattamento di materiali

biologici propri del ciclo di depurazione delle acque reflue”.

7. L’applicazione di questa tecnologia ad un impianto di depurazione non richiede

alcuna modifica sostanziale agli apparati esistenti e non comporta l'avvio ex novo di

un iter autorizzativo.

8. Il trattamento porta alla produzione di merci pregiate per l’agricoltura, in grado di

correggere terreni salini, alcalini, acidi, apportare la fertilizzazione di base e

contrastare la carenza di sostanza organica

9. Il trattamento elimina completamente l’impatto odorigeno tipico dei fanghi di

depurazione.