n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E...

11
Questo giornale è “Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana” pag. 4 AvioAero, un accordo per il futuro pag. 6 Missione per FCA a Pomigliano pag. 8 Fincantieri verso STX France LA SOCIETÀ LIQUIDA E L ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”. Nessuna rispo- sta può soddisfare appieno la curiosità dell’intervistatore pressante. Il senso d’incertezza è ben rappresentato dalle parole di Zygmunt Bauman: “Nella modernità attuale – ha scritto il filosofo polacco, scomparso all’inizio di questa set- timana all’età di 91 anni - tutto è permeato dalla liquidità. Il mondo di oggi, frutto della globalizzazione, non ha né la struttura, né la solidità di un tempo. Le nuove forme di pro- duzione e di rapporti umani sono anonime, mutevoli, effi- mere”. La crisi persistente della comunità rende fragili i contorni della società, che si presenta come un’entità li- quida. Per capire, allora, ci rivolgiamo ai sondaggi. Ce n’è uno, curato dalla società Swg, che ci racconta il senso di- lagante della delusione tra gli italiani, ma anche il forte de- siderio di cambiare. “La popolazione del nostro Paese – spiega Sergio Risso, direttore scientifico della società di ri- cerca in questione - è alla ricerca di una ricetta per uscire dalle attuali secche. La sfida è quella di un nuovo contratto sociale e intergenerazionale in grado di smuovere la na- zione dalle fondamenta. Il 2017 può essere un anno pro- grammatico in cui le forze politiche rielaborano la propria proposta per il Paese e definiscono, sull’altezza di questa sfida, l’identità del proprio gruppo dirigente. Lasciando i lidi del presentismo, del botta e risposta, dei prescelti perché fedeli, per mettere in campo risposte politiche alte, persone capaci, pensieri lunghi e lungimiranti sul valore della comu- nanza e della crescita per tutti e non solo per pochi”. La cre- scita economica del mondo sarà intorno al 3%, con uno sviluppo del 2% nei paesi più prosperi e con una crescita del 4% in quelli in via di sviluppo. Negli Stati Uniti la crescita sarà di due punti e mezzo percentuali, mentre quella euro- pea di un punto in meno. “Quindi – spiega l’ex premier Ro- mano Prodi - non andremo oltre l’1,5%, con un’Italia che rimane nell’ultima parte del plotone di coda, piazzandosi al di sotto dell’1%. Questo perché nel nostro Paese la crescita dei consumi sarà relativamente modesta sia a causa della stagnazione dei salari sia per effetto di un ulteriore peggio- ramento della distribuzione dei redditi”. Di certo, si potrà re- gistrare un leggero aumento negli investimenti, grazie agli incentivi presenti nella Legge di Bilancio, indispensabili per l’ammodernamento dell’obsoleto capitale nazionale e de- terminanti per avviare il piano Industria 4.0 fortemente vo- luto dal ministro Carlo Calenda. Proprio gli investimenti rivolti ai settori del manifatturiero, della siderurgia e dell’auto saranno determinanti per far alzare la testa all’industria no- strana nel mondo. “Il ‘900 è lontano - ha scritto in un tweet Dario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera - ma ci ha lasciato la centralità politica dell’industria dell’auto negli equilibri mondiali. Chi l’avrebbe detto”. Così si spiegano l’in- vestimento di un miliardo di dollari da parte di Fca negli Usa, la creazione al di là dell’Oceano di duemila nuovi posti di lavoro, la ventilata fusione tra Gm e la stessa Fca. Entro il 2017 Olanda, Francia, Germania e molto probabilmente anche l’Italia andranno al voto politico. Il tempo che rimane al governo guidato da Paolo Gentiloni andrebbe impiegato fin d’ora nel dare un cambio di passo strutturale ai contenuti della prossima manovra di Bilancio. La società sarà pure li- quida, ma il Paese non vuole stare in mezzo al guado. Periodico di informazione quindicinale della Uilm nazionale - Redazione : Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Iscrizione presso la Cancelleria del Tribunale civile di Roma - n° 413 / 2010 del 21ottobre 2010 - DIRETTORE POLITICO: Rocco Palombella DIRETTORE RESPONSABILE: Antonio Giulio Di Mario - PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE: Lucia Pinto n n ° ° 1 1 2017 2017 14 gennaio anno ottavo anno ottavo 1 I I l l L L a a v v o o r r o o è è v v i i t t a a p p e e r r l l a a C C o o m m u u n n i i t t à à di Rocco Palombella (articolo in seconda e terza pagina) (fotocomposizione di Lucia Pinto)

Transcript of n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E...

Page 1: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

Questo giornale è “Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana”

pag. 4AvioAero, un accordo per il futuro

pag. 6

Missione per FCAa Pomigliano

pag. 8

Fincantieri versoSTX France

LA SOCIETÀ LIQUIDA EL’ECONOMIA SOLIDAdi Antonello Di Mario

La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”. Nessuna rispo­sta può soddisfare appieno la curiosità dell’intervistatorepressante. Il senso d’incertezza è ben rappresentato dalleparole di Zygmunt Bauman: “Nella modernità attuale – hascritto il filosofo polacco, scomparso all’inizio di questa set­timana all’età di 91 anni ­ tutto è permeato dalla liquidità. Ilmondo di oggi, frutto della globalizzazione, non ha né lastruttura, né la solidità di un tempo. Le nuove forme di pro­duzione e di rapporti umani sono anonime, mutevoli, effi­mere”. La crisi persistente della comunità rende fragili icontorni della società, che si presenta come un’entità li­quida. Per capire, allora, ci rivolgiamo ai sondaggi. Ce n’èuno, curato dalla società Swg, che ci racconta il senso di­lagante della delusione tra gli italiani, ma anche il forte de­siderio di cambiare. “La popolazione del nostro Paese –spiega Sergio Risso, direttore scientifico della società di ri­cerca in questione ­ è alla ricerca di una ricetta per usciredalle attuali secche. La sfida è quella di un nuovo contrattosociale e intergenerazionale in grado di smuovere la na­zione dalle fondamenta. Il 2017 può essere un anno pro­grammatico in cui le forze politiche rielaborano la propriaproposta per il Paese e definiscono, sull’altezza di questasfida, l’identità del proprio gruppo dirigente. Lasciando i lididel presentismo, del botta e risposta, dei prescelti perchéfedeli, per mettere in campo risposte politiche alte, personecapaci, pensieri lunghi e lungimiranti sul valore della comu­nanza e della crescita per tutti e non solo per pochi”. La cre­scita economica del mondo sarà intorno al 3%, con unosviluppo del 2% nei paesi più prosperi e con una crescitadel 4% in quelli in via di sviluppo. Negli Stati Uniti la crescitasarà di due punti e mezzo percentuali, mentre quella euro­pea di un punto in meno. “Quindi – spiega l’ex premier Ro­mano Prodi ­ non andremo oltre l’1,5%, con un’Italia cherimane nell’ultima parte del plotone di coda, piazzandosi aldi sotto dell’1%. Questo perché nel nostro Paese la crescitadei consumi sarà relativamente modesta sia a causa dellastagnazione dei salari sia per effetto di un ulteriore peggio­ramento della distribuzione dei redditi”. Di certo, si potrà re­gistrare un leggero aumento negli investimenti, grazie agliincentivi presenti nella Legge di Bilancio, indispensabili perl’ammodernamento dell’obsoleto capitale nazionale e de­terminanti per avviare il piano Industria 4.0 fortemente vo­luto dal ministro Carlo Calenda. Proprio gli investimentirivolti ai settori del manifatturiero, della siderurgia e dell’autosaranno determinanti per far alzare la testa all’industria no­strana nel mondo. “Il ‘900 è lontano ­ ha scritto in un tweetDario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera ­ ma ciha lasciato la centralità politica dell’industria dell’auto negliequilibri mondiali. Chi l’avrebbe detto”. Così si spiegano l’in­vestimento di un miliardo di dollari da parte di Fca negliUsa, la creazione al di là dell’Oceano di duemila nuovi postidi lavoro, la ventilata fusione tra Gm e la stessa Fca. Entroil 2017 Olanda, Francia, Germania e molto probabilmenteanche l’Italia andranno al voto politico. Il tempo che rimaneal governo guidato da Paolo Gentiloni andrebbe impiegatofin d’ora nel dare un cambio di passo strutturale ai contenutidella prossima manovra di Bilancio. La società sarà pure li­quida, ma il Paese non vuole stare in mezzo al guado.

Periodico di informazione quindicinale della Uilm nazionale ­ Redazione : Corso Trieste, 36 ­ 00198 Roma ­ Iscrizione presso la Cancelleria del Tribunale civile di Roma ­ n° 413 / 2010 del 21ottobre 2010 ­ DIRETTORE POLITICO: Rocco PalombellaDIRETTORE RESPONSABILE: Antonio Giulio Di Mario ­ PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE: Lucia Pinto

nn°° 1 1 2017201714 gennaioa n n o o t t a v oa n n o o t t a v o

1

II ll LLaavvoorroo èè vvii ttaa ppeerr llaa

CCoommuunnii ttààdi Rocco Palombella

(articolo in seconda e terza pagina)

(foto

com

posi

zion

e di

Luc

ia P

into

)

Page 2: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

2

Il Lavoro è vita per la Comunitàdi Rocco Palombella

LL '' ipotesi di rinnovo delcontratto nazionale dei

metalmeccanici, siglato daisindacati il 26 novembre esottoposto al referendumtra i lavoratori dal 19 al 21dicembre, è stata appro­vata con l'80,1% dei voti afavore. Le aziende inte­ressate sono 5.986, perun totale di 678. 328 dipen­denti. Hanno vo­tato 350.749 la­voratori (pari al63,27% dei pre­senti nei giornidi votazione): diquesti 276.627(80,11%) hannovotato a favoree 68.695 (19,89%)contro. Le sche­de bianche sonostate 3.836 e lenulle 1.591. Per­tanto la Com­missione eletto­rale designatada Fim, Fiom eUilm ha certifi­cato che la con­sultazione ha da­to esito positivoe che il contrattocollettivo nazionale di la­voro di Federmeccanica­Assistal è pienamenteapplicabile per tutti i lavo­ratori della categoria. Si ètrattato di una consulta­zione che ha, quindi, vistoil coinvolgimento di mi­gliaia di lavoratori. Il con­tratto è stato apprezzato econdiviso sia dalle nostrestrutture che dalla stra­grande maggioranza deilavoratori.

AAbbiamo rinnovato uncontratto diverso dagli

altri ed è questa la sfida

che abbiamo voluto lan­ciare. Abbiamo rivitaliz­zato il ruolo del Ccnl, ab­biamo difeso i due livelli dicontrattazione, abbiamogarantito a tutti il salariolegato al 100 per centodell’ inflazione, abbiamomigliorato il sistema diwelfare contrattuale con i

fondi “métaSalute” e “Co­meta”, abbiamo speri­mentato una forma diincremento salariale de­tassato legato ai “flexiblebenefits” (il carrello dellaspesa,ndr), oltre ad impor­tanti interventi sulla forma­zione continua, sul dirittoallo studio, sulla modificaagli inquadramenti profes­sionali e sulla salute e si­curezza.

IInsomma, abbiamo rin­novato un grande con­

tratto uguale per tutti. Allanostra Conferenza d’Or­

ganizzazione, che svolge­remo a Pesaro dal 21 al22 febbraio, avremo mododi dibattere ancor di piùsul valore della conquistacontrattuale, ma anche sutanti temi politico­socialiche stanno caratterizzan­do la fase contingente. Quello appena trascorso,

per esempio, è statol’anno della Brexit e dellaelezione di Donald Trumpalla Casa Bianca. Dueeventi di importanza sto­rica che esprimono lestesse paure nei confrontidella globalizzazione daparte delle classi medie emedio­basse, che più ditutte si sentono minac­ciate dalla paura. Unareazione che spinge so­stanzialmente verso lastessa direzione, di cer­care la salvezza in una di­mensione di tipo naziona­

listico. Un messaggio chenon può che produrre unarretramento generale del­l’economia mondiale conun parallelo aumentodelle tensioni politiche emilitari. Siamo ancora intempo, però, per fornire alsistema economico che ciriguarda degli incentivi e

delle correzioniutili a tutelare ilavoratori piùcolpiti dalla crisie per garantirel’intero sistemanella prospet­tiva a mediotermine.

IIn tal senso, èconvincente

il ministro delloSviluppo eco­nomico CarloCalenda quan­do si preoccupadi preservare ilnostro sistemaeconomico daattacchi esterni.“Dobbiamo ri­costruire – scri­ve il ministro ­una rete fatta digrandi aziende,

pubbliche e private, e diistituzioni finanziarie ca­paci di muoversi all'occor­renza in modo coordinato,tra di loro e insieme al go­verno. Questo non vuoldire limitare gli spazi dimercato, ma essere ingrado di reagire quandoviene distorto o manipo­lato, anche con regolescritte ad hoc, per indebo­lire il nostro tessuto eco­nomico. Questo vale an­che sul piano del commer­cio dove concessioni uni­

continua a pagina 3

E’ ’ BENE SOTTOLINEARLO ANCORA UNA VOLTA: IL VOTO DEI LAVORATORI

HA ESPRESSO UN ALTO APPREZZAMENTO PER IL LAVORO SVOLTO DAL

SINDACATO METALMECCANICO NELLA RISOLUZIONE DELLA VERTENZA

PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DI CATEGORIA.

(foto internet)

Page 3: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

segue da pag. 2

II ll LLaavvoorroo èè vvii ttaa ppeerr llaa CCoommuunnii ttàà

laterali e debolezza nelladifesa dei comportamentiscorretti non sono più tol­lerabili”.

EEcco, su questi puntiCalenda trova la no­

stra piena approvazioneEd è lo stesso per leazioni volte alla tutela deipezzi più fragili del si­stema produttivo contro ildumping sociale e le garesotto il costo del lavoro;così come per il piano peril lavoro per il welfare didomani, necessario ad af­frontare la sfida enormedella quarta rivoluzione in­dustriale.

NNon vanno dimenticatele parole espresse

nel messaggio di fineanno del Presidente della

Repubblica (nella foto so­pra). Occorre combatterela disoccupazione e, conessa, la povertà di tantefamiglie è un obiettivo daperseguire con decisione.“Questo è il primo oriz­zonte del bene comune ­ha detto Sergio Mattarella­ Abbiamo, tra di noi, frat­ture da prevenire o da ri­comporre.Tra il Nord delPaese e un Sud che è inaffanno. Tra città e areeinterne. Tra centri e perife­rie. Tra occupati e disoc­cupati. Barriere e difficoltàdividono anche il lavoromaschile da quello femmi­nile, penalizzando, tuttora,le donne. Far crescere la coesionedel nostro Paese, vuoldire renderlo più forte. Di­seguaglianze, marginalità,

insicurezza di alcuni luo­ghi minano le stesse pos­sibilità di sviluppo. La crescita è in ripresa,ma è debole. Il suo impatto sullavita di molte personestenta a essere per­cepito. Va ristabilitoun circuito positivo difiducia, a partire dairisparmiatori, i cui di­ritti sono stati tutelaticon il recente decre­to­legge. Essere co­munità di vita signi­fica condividere al­cuni valori fondamen­tali. Questi vannopraticati e testimo­niati. Anzitutto da chiha la responsabilitàdi rappresentare ilpopolo, a ogni livello.Non vi sarà rafforza

mento della nostra societàsenza uno sviluppo dellacoscienza civica e senzauna rinnovata etica deidoveri”.

NNella Conferenza d’Or­ganizzazione che

svolgeremo a Pesarodobbiamo sforzarci dadare il nostro contributoideale e d’azione sinda­cale, perché il nostroPaese, come ha saggia­mente sostenuto il presi­dente Mattarella, “è unacomunità di vita” è anchegrazie a noi può conti­nuare ad esserlo ancoradi più, oltre al contributocontrattuale realizzato.

Rocco Palombella

Il ministro Carlo Calenda (www.sviluppoeconomico.gov.it)

(foto www.quirinale.it)

3(fotocomposizione di Lucia Pinto)

Page 4: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

4

Sono stati necessari sette incontri fra la delegazione trat­tante sindacale e quella aziendale per raggiungere l’intesasull’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativoaziendale di 2° livello per il Gruppo Avio Aero.Una trattativa iniziata il 4 novembre u.s., con la presenta­zione della piattaforma rivendicativa, e terminata nella tardaserata del 28 dicembre presso la sede dell’Unione Indu­striale di Torino. Un risultato per nulla scontato visto il limitatotempo a disposizione dato l’impegno a chiudere la trattativaentro il 31 dicembre dell’anno passato.Una trattativa intensa in cui non sono mancate le fasi di“stallo” (al limite della rottura del tavolo) ma sempre superatedalla volontà di entrambe le controparti del tavolo negozialedi voler raggiungere un accordo in grado di poter regolamen­tare i rapporti all’interno dell’azienda fra management, orga­nizzazioni sindacali e lavoratori per il prossimo triennio ma,in particolare, assicurarel’erogazione del Premio di Ri­sultato a partire dall’anno incorso.La conferma degli investi­menti per oltre 110 milioni dieuro sui siti di Cameri, Borga­retto, Rivalta, Pomiglianod’Arco e Brindisi , da effet­tuare nella vigenza del con­tratto integrativo, ha rappre­sentato una ottima base di di­scussione per lo sviluppo delnegoziato; l’introduzione dinuovi programmi e prodotti incollaborazione con partner Universitari,Governativi ed istitu­zionali (locali, nazionali ed europei) proiettano Avio Aero di­ventare un soggetto rilevante nello scenario industriale delnostro Paese e divenire un riferimento importante sia in ter­mini di evoluzione tecnologica (Industria 4.0) che i termini diprofessionalità delle maestranze.Il sistema di Relazioni Industriali disegnato con questo con­tratto integrativo, attraverso una articolazione di specificheCommissioni che rappresentano occasioni e sedi in cui rea­lizzare proficuo confronto tra il management e rappresentatidei lavoratori , tende ad essere a sempre più “partecipativo”all’evoluzione aziendale. A partire dall’Osservatorio Strate­gico, con il Comitato Nazionale, le Commissioni Terrirtoriali,le Commissioni paritetiche di Stabilimento (Tecnica, Forma­zione Professionale,Pari Opportunità,mensa,EHS) si è co­stituita un’architettura che non tralascia nessun aspetto dellavita aziendale, dalle strategie aziendali al miglioramento li­vello della qualità di vita dei lavoratori; esse rappresentano

delle sedi in cui direzione aziendale e sindacato, con ca­denza prefissata e verbalizzazione degli incontri, discutonosull’individuazione di soluzioni per superare eventuali criticitào per effettuare valutazioni su proposte di miglioramentodella vita aziendale.Le Politiche del Lavoro ed una pianificazione per la stabiliz­zazione di ca. 130 lavoratori attualmente assunti con con­tratto di somministrazione, rappresenta un’ altro elementoqualificante dell’intesa, soprattutto in considerazione cheAvio Aero vive ancora una fase di incertezza sui futuri volumiproduttivi;Professionalità e Inquadramento,orario dilavoro,trasferte e Premio i Anzianità sono stati gli altri temiinseriti nell’intesa.Anche per il capitolo del “Welfare” è stata prevista una Com­missione speifica che dovrà verificare le opportunità di mi­glioramento dell’attuale sistema di benefit, agevolazioni e

facilitazioni oggi disponibiliper i lavoratori Avio Aero.Infine, per quanto concerne ilnuovo schema del Premio diRisultato, si è convenuto dicostruire un nuovo schemache tenesse conto dei muta­menti economici,industriali edorganizzativi in atto inazienda; il PDR avrà due cri­teri di misurazione, uno di ca­rattere economico riferito alGruppo, che varrà per tutti isiti AvioAero e che avrà unpeso del 70% legato al Risul­

tato Operativo, i cui obbiettivi saranno comunicati dal­l'azienda ad inizio anno, ed uno industriale con un peso del30% legato alla percentuale di efficienza della manodoperadiretta per ogni stabilimento di appartenenza.Gli importi massimi erogabili passano dagli attuali 3600€ ai3900 € al raggiungimento del 100% degli obbiettivi, al supe­ramento di questa percentuale sarà riconosciuto un importocrescente fino ad un massimo erogabile di 4446€.La delegazione sindacale trattante, composta dalle Segre­terie nazionali, territoriali ed il coordinamento delle RSU (fotoal centro) di Avio Aero il 28 dicembre scorso ha siglato iltesto definitivo dell’ipotesi di accordo esprimendo, di fatto,un giudizio positivo sull’esito del negoziato. Nei prossimigiorni si terranno le assemblee consultive in tutti i siti italianiper una valutazione complessiva anche da parte dei lavora­tori. Auspichiamo che anche da parte dei lavoratori emergaun giudizio positivo per provare a guardare con fiducia il fu­turo di Avio Aero.

AVIOAERO: un accordo che guarda al futuro

di Guglielmo Gambardella

(foto @guggamba)

Page 5: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

5

A ridosso dell’inizio del nuovo anno ci troviamodi fronte ad un punto di domanda sul futurodella Franco Tosi di Legnano, visto che, dalleultime notizie diffuse, la proprietà starebbe comunque valu­tando la prospettiva di spostamento nel sito di Burago a se­guito dell’esito negativo dei tavoli al Ministero per il mancatosupporto del governo a fronte degli investimenti prospettatidalla dirigenza aziendale. Dopo il difficile accordo che aveva scongiurato il fallimento ilavoratori hanno già dovuto affrontare grandi sacrifici. Nonsi può pensare ora, dopo questo trascorso, di trasferire ilpolo produttivo, che rappresenta un nodo fondamentale ed

un simbolo del comparto produttivo del legna­nese. È tempo che il Ministero e la Regionepassino dalle parole ai fatti, sostenendo con­

cretamente la permanenza della Tosi a Legnano, così comeera stato promesso ai tavoli di confronto con l’accordo di pro­gramma: non c’è più tempo da perdere. È paradossale: il Jobs act è stato fatto passare come unasvolta fondamentale per attrarre investimenti esteri nel no­stro paese, quando non ha in realtà portato i risultati cheerano stati previsti, mentre non si riesce a scendere incampo concretamente per supportare la prosecuzione diun’attività storica come Tosi a Legnano.

A seguito dell’incidente avvenuto a fine dicembre al forno delrame alla Kme di Fornaci, la Uilm ha chiesto all'azienda unpiano di sicurezza che preveda le procedure comportamen­tali in caso di ripetersi di questi eventi. Siamo consapevoliche in un forno fusorio elettrico incidenti del genere possonoaccadere e, fortunatamente nell’evento della notte in cui èavvenuto non erano presenti lavoratori sull’impianto, ma sefosse successo in normale orario di lavoro cosa sarebbe po­tuto accadere? Il personale sarebbe stato formato nella ge­stione di una tale situazione? Conosciamo bene i lavoratoricollocati al nuovo impianto, sono tutti provenienti dalla fon­deria rame, dove erano esperti ed in grado di gestire le pro­blematiche di un impianto fusorio come l’Asarco alimentato

a gas. Sappiamo che la gestione di un forno elettrico è di­versa e i lavoratori devono essere informati e formati nel ve­rificarsi di ogni evenienza. Sappiamo inoltre l’importanza cheil forno Loma 1 riveste per il futuro dello stabilimento, che ri­porta la fusione del rame a Fornaci di Barga: uno dei punticardine dell’accordo tra azienda e sindacati firmato il 22 giu­gno. Kme ha sempre messo in primo piano la sicurezza deipropri lavoratori, quindi chiediamo di non avere fretta a volerripartire con la produzione, ma di prendersi tutto il tempo ne­cessario per un analisi completa delle complessità del fornoe siamo disponibili a cercare insieme all’azienda tutte le so­luzioni necessarie per ridurre al minimo il verificarsi di questiepisodi.

Istituzioni si impegnino perIstituzioni si impegnino per

la la TTOSIOSI DIDI LLEGNANOEGNANO

Sicurezza in Sicurezza in KKMEME a Fornacia Fornaci

di Vittorio Sarti

di Giacomo Saisi

Page 6: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

L'accordo del 21 di­

cembre 2016 è un risul­

tato importante anche

perché l'azienda dovrà

fornirci, nei primi tre

mesi del 2017, una

nuova missione produt­

tiva per lo stabilimento

di Pomigliano, così da

assorbire l'intera mano­

dopera entro il 2018,

come Fca ha garantito

da sempre. Così ab­

biamo giudicato l’intesa

in que­

stione,

siglata

a

Roma,

per un

prestito di 500 lavora­

tori dallo stabilimento di

Pomigliano a quello di

Cassino.

I lavoratori che si sob­

barcano un sacrificio di

trasferta sono ricom­

pensati con un risultato

impor­

t a n t e

perché

la quo­

ta di sa­

lario ag­

giuntivo sarà utilizzato

come premio di produt­

tività.

E in più l'accordo aiuta

i lavoratori di Pomi­

gliano che restano an­

cora in regime di

contratto di solidarietà,

che avranno un abbat­

timento delle ore di non

lavoro nei prossimi

mesi. L'intesa ha con­

fermato la grande ca­

pacità dei lavoratori di

Pomigliano in un si­

stema che è non di

contrapposizione ma,

come ormai da molti

anni. che è improntato

alla buona efficienza.

Così si salvaguardano

lavoratori e azienda'.

Missione perMissione per FFCACA

a Pomigliano entro marzoa Pomigliano entro marzodi Giovanni Sgambati

(www.fcagroup.com)

6

Page 7: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

Il 22 dicembre dicembre

scorso, dopo la rottura delle

trattative, la proprietà delle

Officine Ristori di Montecal­

voli ha annunciato il licenzia­

mento immediato di 48

lavoratori.

La decisione è stata presa

nonostante gli appelli arrivati

del vice prefetto, dalla Re­

gione e dai sindaci a ritirare i

licenziamenti. Al coro delle

proteste si aggiungono anche

le critiche dei sindacati.

L'azienda, nel totale disprez­

zo istituzionale, si è presen­

tata all'ultimo incontro, con

una proposta irricevibile, stru­

mentale e persino ricattato­

ria, facendo precipitare nel

dramma tutti i lavoratori e le

loro famiglie.

La soluzione messa sul ta­

volo è in aperto contrasto

con tutto il percorso di tratta­

tiva portato avanti fino ad

oggi e che consisteva sostan­

zialmente nello scongiurare i

licenziamenti con un accordo

sui contratti di solidarietà

della durata di 4 mesi ten­

dente ad individuare misure

di contenimento del costo del

lavoro, compresi anche sacri­

fici economici anche da parte

di alcuni lavoratori, in modo

tale da ridurre gli esuberi fi­

nali e creare una situazione

di sostenibilità che garantisse

la prosecuzione delle attività

lavorative.

L'azienda, inspiegabilmente

si è resa indisponibile a con­

tinuare questo percorso e ha

messo in campo una solu­

zione senza nessuna alterna­

tiva e possibilità di ulteriore

mediazione che ripropone il

licenziamento immediato di

48 lavoratori e la minaccia di

procedere alla chiusura totale

delle attività con il conse­

guente licenziamento dei ri­

manenti 68 se in questi giorni

i licenziati avessero intra­

preso delle cause legali op­

pure avessero messo in piedi

delle iniziative di protesta.

Per queste ragioni, i lavora­

tori hanno deciso di mettere

in piedi numerose iniziative

con lo scopo di sensibilizzare

l'opinione pubblica sulla loro

drammatica situazione che

purtroppo è comune a moltis­

simi altri lavoratori delle

aziende dell'indotto Piaggio.

I lavoratori della Ristori difen­

deranno il proprio posto di la­

voro e la propria dignità con

ogni mezzo, con la speranza

che la loro battaglia diventi

una battaglia comune, di tutti

coloro che hanno a cuore i

valori e i principi fondanti

della nostra costituzione quali

sono il lavoro e i diritti".

In Basso: la riunione dopo la rottura della

trattativa del 22 dicembre

(@Naz_Pontedera)

Contro i Contro i

licenziamentilicenziamenti

della della

RRISTORIISTORIdi Benedetto Benedetti

7

Page 8: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

La finalizzazione dei contratti tra Fincantieri e Virgin Voyages per la costruzione di tre navi da cro­

ciera per il valore di 2 miliardi sono una buona notizia per il cantiere di Sestri Ponente del gruppo.

Per questo carico di lavoro a suo tempo annunciato dall'ad Giuseppe Bono il cantiere ha una pro­

spettiva lavorativa tra i 6 e i 10 anni. Fincantieri oltre a tornare in positivo sui conti conferma gli

obiettivi del piano industriale con un carico di lavoro che dopo quest'ultimo accordo, va oltre i 22

miliardi di euro in un arco temporale di continuità produttiva del gruppo di un decennio. La Uilm dà

atto al gruppo dirigente, che si sta adoperando al meglio, per conseguire utili risultati nell'interesse

dei lavoratori e del sistema Paese. Ovviamente daremo il nostro contributo responsabile così come

abbiamo sempre fatto nell'ambito dei processi industriali tesi ad essere fortemente redditizi".

CCoommmmeessssee FFIINNCCAANNTTIIEERRII

ppeerr SSeessttrr ii PPoonneennttee

Fincantieri è il "miglior offerente" per l'acquisto

del 66,6% di Stx France. Lo ha riconosciuto,

stando a quanto riportato da un portavoce, la

corte distrettuale centrale di Seul che era

chiamata il 3 gennaio a pronunciarsi sulla

congruità dell'offerta presentata dal gruppo

triestino per la quota della società transalpina,

a cui fa capo anche il polo di Saint Nazare,

uno degli hub cantieristici più importanti in Europa.

A fine dicembre una fonte del tribunale aveva detto che era

stata presentata una sola offerta per la quota della fran­

cese, notizia alla quale era seguita un'indiscrezione fornita

a Reuters che aveva sottolineato come tale interessamento

provenisse proprio da Fincantieri . Il tutto, dopo che gli altri

concorrenti in gara, ovvero l'olandese Damen e il conglo­

merato malese Genting con i francesi Dcns in posizione

più defilata, avevano deciso di fare un passo indietro.

Stx France è controllata dal gruppo coreano Stx Shipbuil­

ding & Offshore, azienda in amministrazione controllata dal

30 maggio scorso a seguito di un crac da 5,8 miliardi di dol­

lari. Nessun dettaglio in relazione ai termini e alle condi­

zioni dell'offerta, sulle quali regna il più assoluto riserbo,

anche se le stime su Stx France indicano una forchetta tra

i 100 e i 200 milioni di euro.

Il 2 gennaio il settimanale francese L'Usine Nouvelle aveva

sottolineato come l'esito della gara sembrasse ormai scon­

tato data la mancanza di concorrenza per il gruppo guidato

da Giuseppe Bono, anche se la vicenda appare lontana dal

giungere alle battute finali. "Nulla dice che Seoul accetterà

l'offerta di Fincantieri e nulla dice che la Commissione eu­

ropea accetterà l'acquisto di un sito francese da parte del

governo italiano", aveva avvertito Nathalie Durand­Prinbor­

gne, segretario di Force Ouvrière, una delle cinque mag­

giori sigle sindacali d'Oltralpe.

Ora che il primo passo è stato fatto, la palla passa quindi

all'esecutivo europeo.

Fincantieri Fincantieri acquisisceacquisisce

SSTTXX FFRRAANNCCEE

di Antonio Apa

8

Page 9: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

L'indicatore anticipatoredell'attività economicaregistra una ripre­ sa,delineando una prospet­tiva positiva del ritmo dicrescita dell'economianei prossimi mesi". E'quanto si leg­ge nellanota mensile sull'econo­mia dell'Istat, che sotto­linea come "nel settoremanifatturiero si è regi­strato sia un aumentodegli ordinativi a ottobre(+0,9% rispetto al meseprecedente) sia un mi­glioramento della fiduciaa dicembre. An­che peri consumatori si è evi­denziato un migliora­mento della fiducia nelmese di dicembre". Aottobre ­ segnala Istat ­la produzione industrialeal netto delle costruzioniha segnato una varia­

zione nulla rispetto almese precedente: varia­zioni positive si sono re­gistrate nell'energia (+2,1%), nei beni strumen­tali (+0,5%) e nei beniintermedi (+0,1%) men­tre risultano in diminu­zione i beni di consumo(­0,9%). Nella media deltrimestre agosto­ottobre2016 la produzione èaumentata dell'1,6% ri­spetto al trimestre pre­cedente. L'andamentodel fatturato dell'indu­stria conferma l'evolu­zione positiva del set­tore manifatturiero: l'au­mento segnato a ottobre(+0,8%) si accompagnaalla variazione positivadel trimestre agosto­ot­tobre rispetto ai tre mesiprecedenti (+2,3%,+2,1%per il fatturato interno e

+2,6% per quello este­ro); in particolare, i benistrumentali hanno evi­denziato l'aumento piùsignificativo (+5,1%). I dati sul commercio e­stero "mostrano segnalicontrastanti", avverte I­stat. A ottobre si è regi­strata una variazione po­sitiva per le importazionirispetto al mese prece­dente (+2,7%) e unastazionarietà per le e­sportazioni. A novembrei flussi commerciali coni paesi extra­Ue sono ri­sultati in miglioramento,con un incremento piùmarcato per le esporta­zioni (+3,4%) e più con­tenuto per le importa­zioni (+1,4%). Le ven­dite verso i paesi extraUe hanno segnato, ri­spetto al mese prece­

dente, una crescita mar­cata nell'energia (+21,1%)e nei beni strumentali(+4,7%). Nel mese di di­cembre si è registratoun miglioramento delclima di fiducia delle im­prese della manifatturatrainato dai giudizi sugliordini e dalle attese sul­la produzione, prosegueIstat. Segnali negativiprovengono dal settoredelle costruzioni. Dopo ilforte calo registrato asettembre, a ottobre l'in­dice destagionalizzatodella produzione nellecostruzioni registra un'ul­teriore diminuzione (­0,9%). Le prospettivedel settore rimangonoincerte. A dicembre è di­minuito anche il clima difiducia delle impresecon un peggioramento

sia dei giudizi sugli or­dini sia delle aspettativesull'occupazione. A otto­bre le vendite al detta­glio misurate in volumehanno registrato un in­cremento congiunturaledell'1,2%, segnando lamedesima intensità nel­le vendite di beni ali­mentari e di quelle nonalimentari. Nel trimestreagosto­ottobre le ven­dite in volume hanno co­munque registrato unalieve diminuzione (­0,2%). A dicembre ilclima di fiducia delle im­prese dei servizi di mer­cato evidenzia un dete­rioramento dei giudizi edelle attese sul livellodegli ordini mentre le at­tese sull'andamento del­l'economia migliorano.

PPROSPETTIVEROSPETTIVE POSITIVEPOSITIVE PERPER LALA CRESCITACRESCITA

PPIIUU ’’ DDII SSEEII MMIILL IIOONNII LLEE PPEERRSSOONNEE

CCHHEE CCEERRCCAANNOO LLAAVVOORROO

L'Italia è sempre più unPaese di anziani. Al 31dicembre 2015 ogni 100giovani c'erano 161,4over65, rispetto ai 157,7dell'anno precedente.Per quanto riguarda ilconfronto con gli altriPaesi europei, secondogli ultimi dati disponibili(dicembre 2014), l'Italiaera al secondo postonel processo di invec­chiamento della popola­zione, preceduta solodalla Germania. E' quan­to si legge nell'Annuariodell'Istat per il 2016."Sommando ai disoccu­pati le forze di lavoro po­tenziali, ammontano a6,5 milioni le personeche vorrebbero lavora­re". Così l'Istat nell'An­nuario statistico, cheriepiloga la situazionesul mercato del lavoronel 2015, spiegando che

le forze di lavoro poten­ziali sono rappresentateda persone che non cer­cano un impegno masarebbero pronte ad ac­cettarlo o che lo cercanoma non sono subito di­sponibili. Sono tutti quin­di accomunati dal 'so­gno' di avere un lavoro.Spesa pensioni sale an­cora, ma ritmo frena.Per il pagamento di pen­sioni e rendite sono statispesi 259,3 miliardi dieuro, un esborso in"continua crescita neltempo, ma con un ral­lentamento negli ultimianni (dal +2,1% del2012 al +0,7% del 2015)a seguito delle manovredi contenimento dellaspesa pubblica". Cosìl'Istat nell'Annuario sta­tistico. Un "netto incre­mento" viene invece ri­levato per le indennità di

disoccupazione: la spe­sa dedicata è stata nel2015 pari a circa 12 mi­liardi (+6,8%). Una "cre­scita molto elevata (+9,1%)" viene poi regi­strata per le prestazioniassistenziali, anche senel 2014 il rialzo erastato ancora più forte(+20,3%). In entrambi icasi, spiega l'Istat, c'èl'effetto del bonus 80euro. Cresce livello i­struzione, ma calanoiscritti a scuola Conti­nua, per il quinto annoconsecutivo, il calo degliiscritti al sistema scola­stico. Il livello di istru­zione degli italiani è increscita. Nell'anno sco­lastico 2014/2015 glistudenti iscritti nei varicorsi scolastici sonostati 8.885.802, 34.426in meno rispetto al pre­cedente anno; un calo

che riguarda le scuoledell'infanzia (­26.845),le primarie (­6.575) e lesecondarie di primo gra­do (­22.037), mentre in­vece aumentano gliiscritti alle scuole secon­darie di secondo grado(+21.031). La diminu­zione, secondo l'Istat, èprincipalmente dovutaal calo demografico del­le nuove generazioni,non sufficientementecompensato dalla cre­scente presenza nellescuole italiane di alunnicon cittadinanza stra­niera, che ammontano a814.208 (9,2% degliiscritti). E sono le scuoledel Nord e del Centro adaccogliere il maggiornumero di studenti stra­nieri. Il tasso di scolaritàsi attesta ormai da qual­

che anno intorno al100% per la scuola pri­maria e secondaria diprimo grado, al 93,1%per quella di secondogrado. Il tasso di parte­cipazione al sistema for­mativo nel suo comples­so risulta invece pari al98,8%. Il livello di istru­zione della popolazioneitaliana si è costante­mente innalzato nelcorso del tempo. Nel2015 oltre tre personesu 10 hanno una quali­fica o diploma d'istru­zione secondariasuperiore (35,6%), va­lore stabile rispetto al2014, mentre cresce dal12,7 al 13,1% la percen­tuale di chi possiede untitolo universitario.

ISTAT

9

Page 10: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

Il settore manifatturierodell’eurozona concludepositivamente il 2016.Attestandosi a 54.9, insalita da 53.7 di novem­bre, l’indice finale MarkitPMI sul Manifatturierodell’Eurozona di dicem­bre ha raggiunto il mi­gliore risultato da aprile2011 risultando invariatodalla precedente stimaflash. Con 54.0, è risul­tata di gran lunga supe­riore a quella del terzotrimestre di 52.1, lamedia dell’ultimo trime­stre dell’anno segna­lando inoltre la crescitapiù veloce dal secondotrimestre del 2011. Inol­tre, la media del PMI peril 2016 di 52.5 è stataquella maggiore dal2010. I dati nazionalihanno indicato un mi­glioramento generaledelle condizioni opera­tive, con i relativi PMI inaumento in tutte e settele nazioni coperte dal­l’indagine, i dati dell’Ir­landa saranno pubbli­cati il 3 gennaio. La cre­scita maggiore è statanei Paesi Bassi e Au­stria, con tassi di espan­sione che hanno rag­giunto livelli che nonerano stati osservati daoltre cinque anni emezzo. Gli indici PMIhanno raggiunto valorirecord in quasi tre anniin Germania, in 11 mesiin Spagna e in 67 inFrancia. L’Italia si èpiazzata in sesta posi­zione ma ha osservatoun miglioramento neltasso di crescita, mentreil tasso di contrazione inGrecia è rallentato al va­lore più debole durantel’attuale periodo di con­trazione di quattro mesi.A causare la miglioreperformance del settoremanifatturiero dell’euro­zona è stata la crescitapiù veloce della produ­zione e dei nuovi ordiniai tassi di espansione vi­

cini oppure maggiori dainizio 2011. Sei dellesette nazioni copertedall’indagine, ad ecce­zione dell’Irlanda dove idati verranno pubblicatiil 3 gennaio, hanno os­servato tassi di crescitadella produzione e deinuovi ordini più veloci.L’unica nazione a ripor­tare contrazioni, anchese più deboli, è stata laGrecia. Le imprese cam­pione hanno riportato unmigliore livello di nuoviordini ricevuti sia dalmercato nazionale cheda quello estero. I nuoviordini destinati al mer­cato estero, incluso iltraffico intra eurozona,sono aumentati al se­condo tasso più veloceda aprile 2011, sorpas­sato solo dai risultatiraggiunti ad inizio 2014.Parte degli aumentidella domanda estera ri­flettono una maggiorecompetitività data daltasso di cambio del­l’euro. Crescite più ve­loci dei nuovi ordiniesteri sono state osser­vate in Francia, Italia,Spagna, Paesi Bassi eAustria. Rallenta la cre­scita in Germania men­tre diminuisce il declinoin Grecia. Così comesottolineato dal tasso dilavoro inevaso che haraggiunto il valore re­cord in 68 mesi, la mag­giore domanda hacre­ato più pressioni

sulla capacità produttivamanifatturiera. Conse­guentemente sono statiri­ portati aumenti occu­pazionali in quasi tuttele nazioni coperte dal­l’indagine ad eccezionedella Grecia che ha ri­portato una leggera con­trazione. Si intensifica adicembre la pressionesui prezzi. Maggioricosti di importazione,dovuti alla svalutazionedell’euro e in combina­zione con l’aumentodelle materie prime glo­bali, hanno causato l’in­flazione maggiore deiprezzi medi di acquistoin più di cinque anni emezzo. Aumenti forti epiù veloci sono stati os­servati in tutte e sette lenazioni monitorate (idati dell’Irlanda sarannopubblicati il 3 gennaio).Inoltre alcuni dati sug­geriscono come le pres­sioni sulla catena didistribuzione hanno cau­sato i maggiori costi. Siallungano infatti, altasso maggiore da giu­gno 2011, i tempi medidi consegna dei forni­tori. Gli aumenti deicosti di acquisto di di­cembre sono stati inparte passati ai clienti fi­nali. A causa dell’incre­mento dei prezzi divendita in tutte le na­zioni monitorate dall’in­dagine, accelera altasso più veloce da lu­glio 2011 l’inflazione dei

prezzi di vendita. Il mag­giore aumento è statoregistrato nei PaesiBassi, in Spagna e inGermania. Secondo Chris William­son (nella foto in basso)Chief Business Econo­mist presso IHS Markit,“i manifatturieri dell’eu­rozona stanno approc­ciando il 2017 in mani­era positiva, infatti il2016 si conclude conun’impennata della pro­duzione. I responsabilidelle politiche economi­che della BCE sarannodoppiamente contentinell’osservare come ilmiglioramento delle pre­visioni è stato accompa­gnato dall’innalzamentodelle pressioni deiprezzi. Per essere piùchiari, il valore più alto incinque anni e mezzoraggiunto a dicembredai dati PMI è general­mente in linea con unacrescita della produ­zione manifatturiera al­l’impressionante tassodi crescita annuo di

circa il 4%. Fattore par­ticolarmente incoraggi­ante è la generale cre­scita della produzione,con tutti i relativi PMI na­zionali in crescita ad ec­cezione della Grecia,che si trova ancora inuno stato di leggero de­clino. Anche il livello oc­cupazionale è aumen­tato durante gli ultimimesi del 2016. Il tassodi crescita è stato il piùveloce in oltre cinqueanni in quanto le a­ziende si stanno prepa­rando ad una maggioreproduzione durante iprossimi mesi. Ciò ag­giunge ulteriore ottimi­smo a quanto già risultaun positivo 2017. Unagran parte della crescitadella domanda e l’incre­mento della pressionedei prezzi sono attribui­bili alla svalutazione del­l’euro. Le imprese spes­so hanno citato comeciò abbia reso le espor­tazioni più competitive,ma hanno anche ripor­tato l’innalzamento deiprezzi di acquisto e l’im­pennata delle materieprime globali, in partico­lare il petrolio. Se dauna parte la fine del2016 rappresenta buonenotizie, la ripresa mani­fatturiera certamente ri­mane vulnerabile pervia dei rischi politici. Inparticolare le elezioninei Paesi Bassi, in Fran­cia e in Germania rap­presentano punti poten­ziali di rottura chiaveche potrebbero portaread una forte intensifica­zione delle incertezzenell’eurozona nel 2017.Quindi la nostra previ­sione è che la crescitaeconomica dell’euro­zona rallenterà legger­mente nel 2017 sino araggiungere 1.3%, in di­scesa da 1.7% del2016”.

CRESCE IL SETTORE MANIFATTURIERO

IN EUROPA

10

Page 11: n°° 1 1 20172017 Corso Trieste, 36 00198 Roma 14 gennaio n° … · LA SOCIETÀ LIQUIDA E L’ECONOMIA SOLIDA di Antonello Di Mario La domanda ricorrente è “Che 2017 sarà”.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

La soluzione del La soluzione del ““Cruci­letteraCruci­letteraturatura””Per questo

“Cruci­letteratura”

sono state tante

le mail giunte in

redazione, ma

la soluzione esatta

è stata realizzata

soltanto da:

Pasquale Federico

di Taranto

Il prossimo

cruciverba

sarà generico

a cura di

Luciano Pontone

F O S C O L O L A T T E N Z I O N E

O N P I O A D N O I F N A I R U

L E O P A R D I R O S E M A D D E R

L I S S D E N G O I L A R I A I

E P I S T O L A R I O I N F E R N O

T P O R U N I S O D A G N

T A S S O C A S T A N E D A P O E

E S V A H U M I A V A N

M E R I N I M A M A N I V E R G A

A T R O G G M I A H E R I O N

R E A M O L O B A N C A R E L L A

A I M A R A N I N N S O I O L

I L N O M E D E L L A R O S A E C O

N A R U I I V N I R R A V G

I L M O N D O P E R D U T O V O L O11

Bene il titolo Fca che è volato in Borsa con un rialzo del

7,4% a 9,44 euro. E' corso anche Exor (+5,7%). Nella notte

precedente, invece, aveva chiuso in calo a Wall Street (­

10,23%) sui timori per le accuse del 'Dieselgate'.

Sul titolo Fca si posizionano in maniera differente i gestori.

Fino ad oggi, su 30 analisti che seguono il titolo, 10 consi­

gliavano di vendere e 14 di comprare. Equita alza il taget

price a 9,8 (+6%) ma se prima consigliava 'buy' ora più

cautamente assegnano un 'hold'. EXANE (underperform).

Exane consiglia cautela, per Jefferies è 'buy' e vedono

come 'fondamentale' la disponibilità di FCA a collaborare

con l'Autority americana. Kepler Cheuvreux (hold) e Me­

diobanca, sottolineano le differenze con lo scandalo Vol­

kswagen e un rischio più limitato con una multe che,

considerando il numero delle auto coinvolte, potrebbe es­

sere tra 450 milioni e 3,4 miliardi di dollari nel peggiore dei

casi ma credono che l'Epa propenderà eventualmente per

la pena minore.

II ll tt ii ttoolloo FFCCAA iinn nneett ttaa rr iipprreessaa

(foto fcagroup.com)