Fascicolo scuole 2009

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La scuola va al Massimo Progetto di educazione all’ascolto 2009 MUSICA SU MISURA LABORATORI VISITE GUIDATE INCONTRI CON GLI ARTISTI APPUNTAMENTI IN PALCOSCENICO TANTE IDEE PER UN PROGETTO SEMPRE NUOVO

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La Scuola va al Massimo

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La scuola va al MassimoProgetto di educazione all’ascolto 2009

musica su misura

laboratori

visite guidate

incontri con gli artisti

appuntamenti in palcoscenico

tante idee per un progetto sempre nuovo

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La scuola va al Massimo 2009è un progetto del Teatro Massimocurato e coordinato dall’Ufficio Marketing.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione conil Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,Ufficio Scolastico Regionale per la SiciliaUfficio Scolastico Provinciale di Palermoe anche grazie al sostegno di

Per informazioni, adesioni al progetto e invio di elaborati degli studenti:Ufficio Marketing, Fondazione Teatro Massimopiazza Verdi, 90138 Palermotel 0916053265fax [email protected]

Le fotografie di p. 4, 14, 17, 20, 23, 26, 31, 34, 39, 40, 45 sono di Franco Lannino - Studio Camera / Archivio del Teatro Massimo.La fotografia del Coro di voci bianche del Teatro Massimo di p. 32-33 è di Concetta Di Liberto, allieva dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Pubblicazione a cura dell’Ufficio EditoriaProgetto grafico e impaginazione: Venti caratteruzziStampa: XXXXXXXXXXXXPalermo, settembre 2009

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Indice

PRESEnTAzIonE 7

SCUoLA PRIMARIA E SEConDARIA DI PRIMo gRADo Tutti insieme appassionatamente 11 Dentro la scena 13 Il flauto magico 15 Bianco Rosso Verdi 18 L’opera interattiva: progetto callas 19

SCUoLA SEConDARIA DI SEConDo gRADo Tutti insieme appassionatamente 21 Incontriamoci a teatro 21 Dedicato a Puccini 22 All’opera 2009 27

CoLLABoRAzIonI Il Teatro Massimo e l’Accademia di Belle Arti di Palermo 29 Il Teatro Massimo e l’Associazione Siciliana Amici della Musica 30 Il Teatro Massimo e il Festival Minimondi 30

ELEnCo DELLE SCUoLE 35

IL TEATRo In CLASSE 41

AnTICIPAzIonI 2010 47

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Chi segue per tradizione le vicende del Teatro è abituato alle luci della sera e all’abito elegante, ma è bello segnalare la presenza e la continuità di un altro pubblico meno appariscente ma altrettanto importante anche se entra in questa sala “col grembiulino”. Sono gli studenti – circa 30.000 nel 2008 e aumentati nel corso del 2009 – che, con il nostro progetto La scuola va al Massimo, smettono di vedere nel teatro un limite invalicabile. Il semplice fatto che un ragazzo varchi il cancello, percorra la sca-linata e si accomodi in platea rappresenta un atto di alta divulgazione. Domandate a un qualsiasi concittadino se è mai stato al Teatro Massimo, anche solo in visita: la risposta dei più vi sorprenderà in negativo. Il bilancio del progetto per le scuole contribuisce in proporzione decisiva affinché pre-sto la risposta sia sempre positiva. L’opera lirica non è spettacolo off limits per i più giovani ma un tesoro della cultura occidentale che vive del suo rapporto con lo spazio scenico e con l’edificio che lo accoglie: una cosa è ascoltare esempi musicali da un pianoforte o da un disco, ben altro è venire “catapultati” in teatro, e in un teatro storico come il nostro in compagnia di tanti altri spettatori di ogni età. È una grande soddisfazione annunciare che anche nel 2010 il Teatro Massimo dedicherà ampio spazio della programmazione agli studenti, dai più piccoli della scuola primaria agli universitari, coinvolti in attività differen-ziate secondo i loro curricula, ed è in preparazione anche una nuova ope-ra lirica appositamente scritta per loro ispirata alla Alice di Lewis Carroll. Anche per la Stagione 2010 è previsto un turno di abbonamento a cinque spettacoli riservato agli studenti. Tutto questo è possibile non solo grazie all’impegno dello staff del Teatro che porta avanti il progetto La scuola va al Massimo ma anche attraverso la collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale di Palermo, e soprattutto grazie all’adesione e all’en-tusiasmo dei dirigenti scolastici e dei docenti che seguono gli studenti lungo tutto il loro percorso formativo. Un sostegno irrinunciabile arriva poi da un’azienda storica della nostra città come il Gruppo Giglio che, con Giglio Piccolo, è da sempre al fianco di tutte le manifestazioni che dedichiamo al mondo della scuola.

Antonio Cognata, Sovrintendente del Teatro MassimoLorenzo Mariani, Direttore artistico

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Presentazione

Il Teatro Massimo continua a investire nella formazione dei giovani svolta grazie a una fitta rete di relazioni con il mondo della scuola. La scuola va al Massimo prosegue così il suo percorso di scoperta della musica mirato al coinvolgimento degli studenti sia in classe sia in teatro attraverso l’ascolto, lo studio e la partecipazione attiva. Il teatro d’opera racchiude e unisce tante professionalità e forme d’arte e può essere letto e vissuto in tanti modi: proprio per questo è fon-damentale la sinergia fra il Teatro e gli insegnanti che, con il loro impegno accompagnano gli studenti in un percorso conoscitivo individuale e col-lettivo al tempo stesso. Il progetto, che negli scorsi anni ha accolto per le sole attività mattutine oltre 50.000 studenti provenienti da 150 istituzioni scolastiche, punta a creare il pubblico di domani, obiettivo imprescindi-bile per un’istituzione che desideri impegnarsi nella divulgazione, propo-nendo e sviluppando una pedagogia musicale che il sistema scolastico spesso sottovaluta. In quest’ottica il percorso va in due direzioni: l’attività formativa mattutina a scuola e in Teatro (laboratori, spettacoli dedicati, incontri con gli artisti ecc.), quindi l’accesso privilegiato all’attività artistica istituzionale tramite un turno di abbonamento a cinque spettacoli riservato agli studenti. I titoli in abbonamento sono presentati in classe con lezioni tenute da studenti del corso di laurea in Discipline della Musica dell’Università di Palermo che guidano i giovani abbonati attraverso gli aspetti salienti delle opere programmate, con cenni sull’autore e sul libretto, immagini e ascolti guidati. I docenti ricevono materiale di approfondimento che per-mette loro di essere mediatori culturali privilegiati tra mondo della scuola e mondo del teatro. nel progetto La scuola va al Massimo lo spettacolo lirico in abbona-mento è quindi la tappa ultima del percorso, che gli studenti raggiungono

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agevolmente dopo aver conosciuto le caratteristiche principali del teatro e della drammaturgia. L’attività formativa, che rispetta le specificità dei diversi curricula scolastici, segue una metodologia d’intervento interdisci-plinare che coniuga nozioni ed emozioni, creatività ed estetica. La scuola va al Massimo cresce di anno in anno; in questo fascicolo si ripercorrono i momenti salienti delle attività caratterizzanti il 2009 e ancora le anticipazioni per il 2010, sviluppandosi parallelamente alla stagione istituzionale del Teatro, da gennaio a dicembre, con iniziative pensate per gli studenti di ogni grado, dalle primarie di primo grado all’università. Concepito per far ascoltare ma anche per far fare, La scuola va al Massimo traduce la necessità di combinare il momento educativo con quello artistico, ludico e creativo, facendo di ciascun elemento un’espe-rienza di apprendimento. Tali si configurano le visite in palcoscenico, i concerti da camera, le lezioni teorico-pratiche presso i laboratori sceno-tecnici di Brancaccio, i concerti vocali, le sezioni dedicate alla danza, le azioni sceniche cui partecipano gli studenti e, come negli anni preceden-ti, uno spettacolo inedito offerto dalle masse artistiche della Fondazione: Il flauto magico, Bianco Rosso e Verdi per il 2009, Appunti su Bohème e Alice nel paese delle meraviglie per il 2010. Il fascicolo si conclude con alcune testimonianze di attività realiz-zate in collaborazione con altre istituzioni culturali e scolastiche e con pagine scritte dagli studenti che raccontano la loro esperienza in Teatro.

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Scuola primaria e secondaria di primo grado

TUTTI InSIEME APPASSIonATAMEnTEMusica corale, danza, favole in musica e concerti da camera realizzati dagli artisti del Teatro riuniti in piccole formazioni, per esplorare dal vivo gli strumenti dell’orchestra e osservare da vicino cantanti e ballerini impe-gnati nelle loro professioni.

il coro

Una selezione di celebri pagine corali tratte dal repertorio operistico, da Mozart a gershwin.Direttore Andrea FaiduttiCoro del Teatro Massimo

Vincenzo Bellini, “A festa... A tutti rida il cor” da I puritani giuseppe Verdi, “Che faceste” da Macbeth giuseppe Verdi, Coro di zingarelle e Matadori da La traviata Charles gounod, “Ainsì que la brise légère” da Faust Ruggero Leoncavallo, Coro delle campane da Pagliacci Richard gené, Insalata italiana

i piccoli per i più piccoli

Un programma dedicato ai più piccini, con musiche di Wolfgang Ama-deus Mozart, Felix Mendelssohn, Benjamin Britten, gabriel Fauré, Leo-nard Bernstein, george gershwin, Ruggero Leoncavallo e georges Bizet. Il progetto intende, fra l’altro, indicare nel teatro d’opera un luogo che i giovani possano percepire come loro proprio, attraverso un processo di vicinanza generazionale tra studenti e artisti.Direttore Salvatore PunturoCoro di voci bianche del Teatro Massimo

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piccola storia della danza

Il Corpo di ballo del Teatro guida gli studenti attraverso la storia della danza. Immagini d’epoca, tutù, musiche e passi di danza fra i più celebri per raccontare come il movimento del corpo diventi arte.Coreografie Luciano Cannito.

Selezione di brani tratti da: Pëtr Il’ic C ajkovskij, La bella addormentata Sergej Prokof’ev, Romeo e Giulietta nino Rota, Amarcord Adolphe Charles Adam, Giselle Riccardo Drigo, Le reveil de Flore

quintetto di ottoni

Il fragore e la solennità degli ottoni in un itinerario sonoro di facile ascolto e immediata cantabilità, che comprende partiture di Salvatore Piazza (prima tromba dell’orchestra del Teatro Massimo) e di nunzio ortolano.

Little Brown Jug Anonimo, Sonata Bankelsangerlieder nunzio ortolano, Manola nunzio ortolano, Benny Salvatore Piazza, Slide Walter Morelli, Quasi Tarantella nunzio ortolano, Joseph Lanner nunzio ortolano, I tre puntini

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DEnTRo LA SCEnAuna giornata in cantiere

Visita ai laboratori di Brancaccio, dove nascono le scene del Teatro Mas-simo. Un palcoscenico è come un cantiere dove non si smette mai di lavo-rare: finita un’opera, se ne monta un’altra, e poi un’altra, e un’altra ancora, coi suoi fondali, i suoi attrezzi, le sue particolarità: ciascuna richiede il lavoro paziente, faticoso e creativo di tante persone che con legno, tela, polistirolo e tanto altro riescono a creare le magie della messa in scena teatrale. A Brancaccio si trovano tre diversi laboratori che operano in stretta collaborazione: il reparto costruzioni dove vengono realizzate le parti in legno; il reparto scenografia dove si dipingono le scene e le tele; l’attrezzeria dove si realizzano gli arredi scenici e gli oggetti usati in pal-coscenico. nei laboratori di Brancaccio c’è sempre una sorpresa, una nuova scenografia pronta, un artista in visita, il restauro di allestimenti del pas-sato… nel 2009 alcuni visitatori hanno visto esposto il sipario dipinto del Politeama garibaldi realizzato dal pittore gustavo Mancinelli nel 1860. L’opera rappresenta la visita di Eschilo alla corte di gerone di Siracusa. Con questa e altre occasioni, le visite a Brancaccio si trasformano in un rito emozionante che mostra un lato fra i più nascosti della vita del Teatro Massimo: uno scrigno di “gioielli” che non si finisce mai di scoprire.

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IL FLAUTo MAgICoUno spettacolo in italiano tratto dal Singspiel Die Zauberflötedi Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Emanuel Schikaneder

Personaggi e interpretiSarastro Mauro CornaTamino Aldo Caputo / Saverio FioreLa regina della notte Francesca Lanza / Anna ViolaPamina Erika grimaldi / Anna ViolaPapagena Antonella RondinonePapageno Fabio PreviatiMonostatos nicola PamioL’impresario Franco zappalà

Direttore Carlo TenanRiduzione, adattamento e regia giulio CiabattiScene Platon BardhiCostumi Marja HoffmannCoreografia Luc BouyLighting designer Claudio SchmidMaestro del coro Andrea Faidutti

orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo

Dopo la preparazione in classe, migliaia di studenti spettatori entrano, forse per la prima volta, nella sala di un teatro per uno spettacolo che ha tutte le caratteristiche di un’opera lirica “da grandi”, ma di cui essi stessi diventano protagonisti, con interventi cantati e movimenti scenici. gli studenti, opportunamente guidati dai docenti formati dagli operatori del Teatro, cantano i brani più salienti dell’opera e accompagnano, con una gestualità studiata sulla base delle indicazioni registiche, i vari mo-menti dell’azione. Il percorso di preparazione allo spettacolo prevede una scheda didattica, una scheda dello spettacolo con anche le note di regia, una scheda di approfondimento dell’opera con l’argomento e il libretto e un cd contenente la selezione dei brani da far studiare durante l’orario scolastico.

15A sinistra: Fabio Previati/Papageno (Il flauto magico 2009).

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lo spettacolo

Il flauto magico, presentato dal Teatro Massimo nella versione elaborata da giulio Ciabatti, ha una durata di circa un’ora e intona testi in italiano tradotti dal libretto originale tedesco del Singspiel mozartiano. è una fa-vola senza tempo in cui si alternano parti cantate e parti recitate. L’opera è stata riscritta per sette cantanti e un attore; fra gli interpreti scelti per questo nuovo progetto alcune giovani voci del panorama italiano che af-fiancano interpreti più maturi come il baritono Fabio Previati nel ruolo di Papageno. nel ruolo dell’Impresario/narratore l’attore Franco zappalà. giulio Ciabatti, autore della riduzione e regista dello spettacolo, ne narra così la trama: «all’interno di un Piccolo Teatro d’opera d’un Tempo, un vecchio Impresario teatrale riunisce attorno a sé i suoi interpreti per far rivivere ancora una volta Il flauto magico, una delle straordinarie opere del grande Wolfgang Amadeus Mozart. Consapevole di poterci restituire solo un poco di quella musica sublime, geniale ed eterna, consapevole che il mondo intorno a lui sta cambiando, egli lotta contro il Tempo, sim-boleggiato da un Drago che lo incalza, che vorrebbe spazzar via il suo teatrino e trascinare tutto nell’oblio. Al pari del principe Tamino, che lotta contro il Regno del Male e delle Tenebre, l’Impresario riuscirà a trionfare portando alla Luce della Ribalta e consegnando ai piccoli Papageni e ai Fanciulli che assistono allo spettacolo quel messaggio universale d’amore e di speranza che permea tutta l’opera». Il flauto magico è ideato anche pensando a quel pubblico che non sempre va a teatro e che dinanzi alla finzione spettacolare e alla bellezza della musica di Mozart rimane estasiato e rapito dalla meraviglia degli apparati scenici, deliziato dalle buffonerie di un personaggio fuori dal comune come Papageno o dalla dolcezza della bella Pamina.

il coinvolgimento degli studenti

Il flauto magico è la conclusione di un viaggio nel teatro che gli studenti hanno compiuto nel corso dell’anno, assistendo alle proposte della se-zione Tutti insieme appassionatamente, visitando il Teatro e i laboratori scenografici. Dopo la preparazione in classe, tutto il pubblico, finalmente in teatro, si fa attore e non solo spettatore, in uno scambio di ruoli che diverte e al tempo stesso stimola il coinvolgimento e l’attenzione. I brani selezionati e preparati dagli studenti, sono fra i più famosi della partitura mozartiana, dall’aria di Papageno al coro che accompagna Sarastro.

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BIAnCo RoSSo VERDISaga multicolore di una nazione in corso

Regia Francesco MicheliScene e costumi Federica ParoliniElaborazioni musicali giovanni D’AquilaLuci Bruno CiulliInterpreti Vincenzo Bonomo, Angelo Villari, giuseppe AltomareFrancesca Ciocchetti, Maria Pilar Perez Aspa, Filippo Luna, Pietro Massaro

Uno spettacolo ispirato alla vita di giuseppe Verdi per raccontare, attra-verso la sua musica, la storia del nostro paese; un allestimento che fa vive-re il teatro in una dimensione totalmente diversa dal solito: l’azione nasce al centro della sala, in cui è costruita un’impalcatura sulla quale si muo-vono gli artisti che rimangono vicini agli spettatori. Ecco come Francesco Micheli, ideatore e autore della drammaturgia, racconta lo spettacolo in cui le musiche di giovanni D’Aquila si configurano come un collage di ce-lebri pagine verdiane: «c’è un bimbo molto fortunato: la mamma lo salva salendo in cima al campanile mentre i soldati uccidono e saccheggiano; da ragazzo quel bambino vuole studiare musica ma la sua domanda di ammissione al Conservatorio viene respinta (quell’istituzione oggi porta il nome del nostro amico). Le sue prime opere vengono fischiate. Ma il nostro amico non si dà per vinto, si butta nella mischia; altrettanto si fa nell’Italia attorno a lui, terra oppressa ma non vinta. Entrambi lottano: l’uno per diventare compositore, l’altra per diventare nazione. Liberi. Ma non appena questo accade tra i due iniziano i problemi e il nostro amico per trent’anni lavorerà lontano da lei. Solo molto tardi, quando il grande maestro è ormai un vecchietto adorato dal mondo intero, tornerà a scri-vere per la sua terra, poco prima di morire. è la storia di giuseppe Verdi; e anche dell’Italia».

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L’oPERA InTERATTIVA: PRogETTo CALLASTurandot, Don Giovanni, Il barbiere di Siviglia, Il trovatore “in cartone”.

Un gruppo di ricercatori e studiosi di Engineering Ingegneria Informatica – la più importante realtà italiana di Information Technology, curatrice del progetto callas – ha chiesto al Teatro Massimo di condividere, in via sperimentale, un progetto multimediale di educazione all’ascolto utiliz-zando un’installazione appositamente creata per rilevare e interpretare il coinvolgimento emotivo dei bambini all’interno di un contesto innovativo. Durante la visione di cartoni animati (media col quale i più giovani hanno un rapporto confidenziale), in cui i personaggi cantano arie di Mozart, Rossini, Puccini e Verdi, le apparecchiature registrano le reazioni dei bam-bini con particolare attenzione alle espressioni facciali e ai commenti sonori; queste reazioni vengono a loro volta trasmesse ai personaggi dei cartoni animati che le replicano. I parametri registrati sono soprat-tutto quelli individuati dallo psicologo statunitense Paul Ekman, pioniere nello studio delle espressioni facciali: felicità, sorpresa, disgusto, rabbia, paura, tristezza. L’iniziativa consente di avviare una riflessione su diversi elementi del teatro d’opera che, in modo trasversale, possono aiutare a sviluppare capacità di attenzione e di osservazione, aspetti indispensabili dell’attività formativa. In funzione di questo progetto sono stati individuati titoli molto popolari, come Turandot, Il barbiere di Siviglia, Il trovatore, Don Giovanni, che consentono di entrare nel mondo musicale di quattro autori (Puccini, Rossini, Verdi, Mozart) e nella vocalità di quattro differenti timbri vocali (soprano, mezzosoprano, tenore, basso), effettuando un bre-ve excursus nella storia del melodramma attraverso il quale conoscere le opere e i loro autori. Il progetto di formazione all’ascolto è un’esperienza prevalentemente di gruppo riferita alle singole classi e gestita stimolando i bambini che si alternano al pc a un confronto delle rispettive letture del dato musicale; a tale proposito viene anche fornito ai docenti un supporto didattico di approfondimento. Il progetto callas vanta partner internazio-nali come la bbc, la Scuola normale Superiore di Pisa, l’Università di Helsinki, lo Studio Azzurro di Milano.Il progetto callas (Conveying Affectiveness in Leading-edge Living Adap-tive Systems) sviluppa modelli di fruizione dei media digitali altamente in-terattivi, in grado di stimolare una partecipazione dell‘utente più efficace, coinvolgente ed immersiva, in altri termini emozionale.

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Scuola secondaria di secondo grado

TUTTI InSIEME APPASSIonATAMEnTEConcerti da camera realizzati dagli artisti del Teatro Massimo riuniti in piccole formazioni, per esplorare dal vivo gli strumenti dell’orchestra e osservare da vicino i professionisti della musica classica.

trio (flauto, pianoforte e arpa)Celebri trascrizioni da: W.A. Mozart, Piccola serenata notturna g. Verdi, Valzer brillante n. Piovani, La vita è bella C. Debussy, Claire de lune R. Sakamoto, Merry Christmas Mr. Lawrence E. Morricone, Nuovo Cinema Paradiso J. Williams, Schindler’s List A. Piazzolla, Oblivión g. Verdi, Rigoletto

InConTRIAMoCI A TEATRooccasioni di approfondimento con personalità del mondo della cultura, interpreti e registi degli spettacoli in programma in teatro. gli studen-ti, preparati in classe dai docenti sulle tematiche delle diverse opere in programma, sono parte attiva degli incontri in programma e alcuni loro elaborati (scritti, foto, video, disegni) sono stati ospitati nel sito web e nelle pubblicazioni della Fondazione. Fra gli incontri del 2009 quello col regi-sta Marco gandini (Comunicare sulla scena), col direttore d’orchestra Will Humburg (Teatro e psiche), col musicologo Dario oliveri (Die tote Stadt e l’opera tedesca del Novecento).

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DEDICATo A PUCCInIOff Puccini: un italiano alla conquista del mondo

In coincidenza con il 150° anniversario della nascita del compositore gia-como Puccini, l’autore e regista Francesco Micheli ha ideato un racconto in parole, musica e immagini dei momenti più salienti dell’itinerario com-positivo del musicista toscano, «per far uscire dall’ovatta la signora “opera lirica” e farla conoscere ai giovani». Le musiche originali di Puccini sono state trascritte ed elaborate da giovanni D’Aquila; voce recitante Filippo Luna con Veronica Lima (soprano) ed Elisabetta giammanco (soprano); le proiezioni fotografiche sono di Federica Parolini; il maestro al pianoforte è giacomo gati. «giacomo Puccini» – sottolinea l’autore e regista dello spettacolo Francesco Micheli – «è il compositore che ha saputo traghettare i fasti dell’antico melodramma nel secolo del cinema e della pop–music. Puccini nasce nel 1858 e poco dopo lui la nostra nazione. La storia di due giovani alla faticosa ma irresistibile conquista del mondo. è una romanze-sca avventura i cui principali protagonisti sono santi eroi e navigatori. Dal terribile naufragio della nave Sirio, all’ingiusto processo di Sacco e Van-zetti, dagli amori dei bohèmiens alla tratta degli schiavi, vi racconteremo la saga dell’eroina più romanzesca del novecento: l’Italia». Dopo il successo di Off Traviata presentata durante la stagione 2007, Off Puccini prevede una prima fase di preparazione a scuola che porta ad una più ricca comprensione dell’opera; una seconda a teatro per conoscer-ne direttamente le componenti e i protagonisti; infine uno spettacolo che unisce drammaturgia, improvvisazione e performance concertistica. Una forma di comunicazione a più livelli, giovanile ma autorevole, che utilizza non solo la musica di Puccini ma anche la narrativa, la filosofia, la moda e il cinema; un narratore, un pianista e alcuni cantanti in costume: attorno a loro gli studenti costituiscono un tutt’uno con lo spazio scenico. Il progetto verrà messo in programma anche nel 2010.

22 A destra: Filippo Luna e Veronica Lima (Off Puccini 2009).

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Puccini vive

A 150 anni dalla nascita di Puccini si scopre un figlio segreto del compo-sitore. A rivelarne l’esistenza è il regista Paolo Benvenuti, nel suo ultimo film Puccini e la fanciulla; spunto della pellicola è un filmato del 1915 che illustra inediti retroscena della vita di Puccini, della sua giustamente gelosa moglie e di una delle sue amanti, giulia Manfredi, cameriera di giacomo che scelse il suicidio contro le ingiuste accuse di coinvolgimento amoroso. La sceneggiatrice Paola Baroni e il regista Paolo Benvenuti – autori del film Puccini e la fanciulla – hanno raccontato agli studenti le ricerche che stanno alla base del loro film proiettato in prima per Palermo. Una storia intrigante, di amori nascosti e pettegolezzi, con testi inediti ritrovati in un baule, che hanno svelato le vicende più segrete del compositore to-scano e che i due autori hanno utilizzato per costruire una sceneggiatura minuziosa, piena d’intrighi e di passioni. Per il film una scelta “radicale”: niente dialoghi ma solo immagini. Come se si trattasse di letteratura, una voce fuori campo legge testi della corrispondenza e dei telegrammi che i protagonisti si scambiano, come in un delicato romanzo epistolare. L’am-bientazione risale ai primi del novecento, a Torre del Lago. Sei settimane di lavorazione e una ricerca meticolosa durata sei anni, condotta da Paolo Benvenuti con la scuola di cinema Intolerance. Il film è prodotto in collaborazione con la Fondazione Festival Pucciniano e la Mediateca Toscana Film Commission.

Puccini e la fanciullaProduttore esecutivo: gianpaolo Smiraglia - Soggetto e Sceneggiatura: Paola Baroni e Paolo Benvenuti – Scenografia: Paolo Benvenuti e Aldo Buti – Costumi: Simonetta Leoncini – Direttore della Fotografia: giovanni Battista Marras – Sound designer: Mirco Mencacci – Suono in presa di-retta: Alberto Amato – Montaggio: Cesar Augusto Meneghetti – Progetto musicale e direzione artistica: Paola Baroni – Regia: Paolo Benvenuti.Riccardo Joshua Moretti (giacomo Puccini); Tania Squillario (La Servetta Doria Manfredi); giovanna Daddi (Elvira, la Moglie di Puccini); Debora Mattiello (Fosca, la Figlia di Elvira); Federica Chezzi (giulia, la Cugina di Doria).

25A sinistra: Paolo Benvenuti con gli studenti al Teatro Massimo.

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All’opera 2009

La proposta di un turno di abbonamento ridotto (S2) alla stagione di ope-re e balletti, specificamente dedicato alle scuole, ha permesso a numerosi studenti e docenti di frequentare il Teatro Massimo con un programma di cinque spettacoli: Die tote Stadt, Romeo e Giulietta, Madama Butterfly, Ri-goletto, La bella addormentata, scelti all’insegna dell’eterogenea comple-tezza di generi e contesti storico-stilistici. Le scuole che da più anni aderi-scono a La scuola va al Massimo hanno scelto anche di acquistare biglietti anche per altri spettacoli non previsti nell’abbonamento loro dedicato. nella Stagione 2009 l’abbonamento al turno S2 è stato venduto agli studenti a un costo variabile tra 37 e 105 euro (a seconda del settore scelto), cioè il 50% in meno rispetto al costo di un abbonamento a prezzo intero per il medesimo turno. A sostegno di una più consapevole fruizione degli spettacoli in ab-bonamento, il Teatro ha previsto un ciclo di guide all’ascolto, da svolgersi a scuola, tenute da studenti del corso di laurea in Discipline della Musica dell’Università di Palermo. Fra gli obiettivi l’individuazione dei numerosi punti di contatto esistenti tra i contenuti delle opere e i programmi curri-culari. Il percorso è finalizzato ad avvicinare gli studenti al teatro d’opera ascoltando la musica, leggendo e studiando il libretto, partecipando alle prove, scoprendo come nascono scene e costumi, disegnando, fotogra-fando, incontrando i registi, gli scenografi, i coreografi e gli interpreti, visitando il palcoscenico o i laboratori scenografici di Brancaccio. Per la stagione 2009 sono stati acquistati circa mille abbonamenti per studenti dagli otto a diciannove anni.

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Collaborazioni

IL TEATRo MASSIMo E L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI PALERMoLa scuola va al Massimo è un’ulteriore opportunità formativa per i giovani artisti e contribuisce alla continuità tra scuola e mondo del lavoro. La col-laborazione con istituzioni come l’Accademia di Belle Arti di Palermo è tra le più interessanti e solide degli ultimi anni. L’Accademia tende a integrare formazione, ricerca e produzione, promuovendo una visione interdisciplinare e socialmente responsabile della formazione artistica. Annualmente gli studenti hanno la possibilità di confrontarsi col dietro le quinte o di realizzare un prodotto editoriale; nel 2009 per l’opera Die tote Stadt e il balletto Romeo e Giulietta si sono realizzati stage nei laboratori di Brancaccio, visite guidate in palco-scenico e un libro-gioco multimediale. non solo, quindi, apprendimento orizzontale ma anche creatività originale. A completamento del percorso avviato nel 2009, a dicembre un appuntamento ispirato al Gattopardo, frutto di un lavoro di ricerca della classe di Storia del costume e della moda: una mostra di costumi ispirati all’omonimo film di Visconti e una perfomance di due formazioni del teatro sulla sua colonna sonora, in cui un trio e alcuni giovani ballerini della scuola di danza con gli abiti progettati dagli studenti.

IL TEATRo MASSIMo E L’ASSoCIAzIonE SICILIAnA AMICI DELLA MUSICADa alcuni anni il Teatro Massimo e l’Associazione Siciliana Amici della Musica hanno elaborato un progetto di collaborazione per offrire ancor più occasioni di ascolto di eccellenza agli appassionati di musica sinfo-nica. nel quadro di questo progetto l’orchestra del Teatro Massimo sarà ospite delle Stagioni degli Amici della Musica al Politeama con la parte-cipazione di celebri direttori e solisti del concertismo internazionale. Di

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questi eventi saranno partecipi anche gli studenti delle scuole che hanno avuto e avranno accesso alla prova generale dei concerti, precedente-mente preparati in classe e guidati all’ascolto dei brani in programma attraverso le consuetudini del Progetto Scuola degli Amici della Musica. Dopo il grande successo del violoncellista Mischa Maisky, impegnato nel marzo 2009 nel Concerto in si minore op. 104 di Antonín Dvorák, il prossimo appuntamento di questa collaborazione è il 5 novembre con il pianista Alexander Lonquich interprete in un concerto di Ludwig van Bee-thoven. Anche per il 2010 sono previsti due concerti.

IL TEATRo MASSIMo E IL FESTIVAL MInIMonDInel maggio del 2009 al Teatro Massimo è arrivato Minimondi, Festival di letteratura e illustrazione per ragazzi durante il quale studenti, genitori, insegnanti, educatori e amanti della lettura di tutte le età si accostano ai libri grazie a incontri, laboratori e letture animate con scrittori, illustratori ed editori. Il Festival, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubbli-ca, è nato a Parma dove si svolge da nove anni ed è arrivato in Sicilia nel 2007, prima a Catania, poi a Palermo in collaborazione con l’Associazio-ne oliver. nell’ambito dell’edizione del 2009, che ha avuto per tema “Il domani per amico”, sono stati coinvolti 18 istituti scolastici. Il Teatro Mas-simo ha ospitato il 22 maggio la prima italiana dello spettacolo di ma-rionette della compagnia Kukol’nyj Format (KukFo), considerata una delle migliori compagnie russe di teatro di figura. Lo spettacolo era Il dono del re del mare, favola di zacharias Topelius, scrittore finlandese dell’ottocen-to la cui trama ricorda Il pesciolino d‘oro di Aleksandr Puškin. Una storia che parla del rispetto che dobbiamo alla natura e della bellezza delle cose semplici. La regia, le scene e le marionette erano di Anna Viktorova (premio Maschera d’oro 2007 e 2005). Lo spettacolo era destinato alle famiglie con bambini dai 4 anni in su che hanno interagito con l’azione teatrale. nel 2010 il Teatro Massimo collaborerà nuovamente con Mini-mondi e con l’Associazione oliver per la nuova edizione del festival e per le letture animate nelle scuole.

30 A destra: Mischa Maisky con l’orchestra del Teatro Massimo (2009).

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Il Coro di voci bianchedel Teatro Massimo

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Elenco delle scuole

scuola primaria e secondaria di primo grado

AbbaAltavillaAmedeo di Savoia (Partanna)Antonio UgoArculeoArenellaBalsamo (Termini Imerese)BasileBorgeseBrailleBuonarrotiCalderone (Carini)CapuanaCavourCentro Educativo IgnazianoCentro Scolastico ImeraCentro Scolastico RousseauCostaDalla Chiesa (S. Cipirello)Dante AlighieriDe AmicisDe gasperiDe gasperi (Capaci)Di VittorioFederico IIgaribaldi

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gentiligiordanogiovanni XXIIIgiovanni XXIII (Paceco)giovanni XXIII (Trabia)giovanni XXIII (Villafrati)gramsci (S. Cipirrello)guastella (Misilmeri)guglielmo II (Monreale)ImpastatoIstituto FiabaLa Masa (Trabia)Landolina – Chinnici (Misilmeri)Leonardo da VinciMadre Teresa di CalcuttaManeriMantegna-BorsellinoManzoni (Alessandria della Rocca)MattarellaMonti Ibleinasinavarro (Ribera)nazario SauroPalagonia-giottoPalazzo AdrianoPalumbo (Villabate)Partanna MondelloPascoli (Agrigento)PecoraroPetralia SopranaPiazziPirandello (Mazara del Vallo)Primo Circolo Termini ImeresePuglisiQuasimodoRagusa MoletiRapisardi

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Rettore Evola (Balestrate)S. Agostino (naro)S. AnnaS. Francesco (gela)S. Francesco d’AssisiS. Maria MazzarelloSacro Cuore del Verbo IncarnatoSalgariScelsa (Villagrazia)SciasciaScuola Media annessa all’Istituto d’arte (Monreale)Scuola Media annessa all’Istituto d’arte (Palermo)Secondo Circolo Capitano Polizzi (Partinico)Setti CarraroTomaselliTraina (Misilmeri)UsticaValdeseVerdiVirgilioVittorio Emanuele orlando

scuola secondaria di secondo grado

IPSIA AscioneIPSSCT EinaudiIstituto d’Arte di PalermoIstituto Don BoscoIstituto Magistrale Allmayer (Alcamo)Istituto Superiore MajoranaIstituto Superiore Palmeri (Termini Imerese)ITC Duca degli AbruzziITC Dalla Chiesa (Partinico)ITC grassiITT Marco PoloLiceo classico europeo Maria Adelaide

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Liceo classico Fazello (Sciacca)Liceo classico giovanni XXIII (Marsala)Liceo classico MeliLiceo classico Vittorio EmanueleLiceo linguistico DolciLiceo musicale Regina MargheritaLiceo pedagogico Finocchiaro AprileLiceo scientifico BasileLiceo scientifico Basile (Monreale)Liceo scientifico CannizzaroLiceo scientifico CroceLiceo scientifico galilei

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Il teatro in classe

SILVIA MoDICA IC CEI Scuola secondaria di I gradoSiamo andati al Teatro zappalà per assistere allo spettacolo Il flauto magico di Mozart, organizzato dal Teatro Massimo. Questa esperienza, per molti la prima, ha arricchito la nostra cultura, avvicinandoci alla musica di Mozart. Per approfondire la conoscenza dell’opera, i profes-sori hanno partecipato a incontri pomeridiani, durante i quali hanno imparato le arie dell’opera che poi ci hanno insegnato. I testi sono stati riadattati per noi ragazzi in italiano e così è stato più semplice seguire l’azione. I protagonisti dell’opera sono: Tamino, Pamina, Papageno e Pa-pagena, Sarastro e la Regina della notte. I costumi delle ballerine erano sfavillanti, originali e colorati. La scenografia rappresentava la luna nelle sue varie fasi di cambiamento. I cantanti hanno interpretato l’opera con entusiasmo, soprattutto Fabio Previati/Papageno. Vi invitiamo ad assiste-re a questo spettacolo, per conoscere e apprezzare la sublime musica di Mozart.

MARInA BIonDo IV A del Liceo Ped. Sociale “C.Finocchiaro Aprile”La scuola va al Massimo: un progetto che propone un approccio diverso e certamente più coinvolgente alla musica, spesso trascurata nell’odier-no sistema scolastico. Così la scorsa settimana abbiamo assistito, presso la Sala onU del Teatro Massimo, allo spettacolo di Francesco Micheli Off Puccini dedicato al celebre compositore e alle vicende della società italiana nei primi del ‘900. è incredibile come la connessione fra le immagini e il racconto, che convogliano realtà esistenziali e finzione scenica, l’espressività delle cantanti e la dolce melodia delle arie d’ope-ra, abbiano suscitato in noi giovani inesperti e non “educati” alla lirica una forte emozione e una profonda riflessione su vicende storiche quali

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l’immigrazione, le ingiustizie, la discriminazione, i pregiudizi. In più c’è stata una sorpresa: seduto fra noi c’era anche il famoso cantante An-drea Bocelli.

AngELA BASILE VG Liceo musicale “Regina Margherita”Il rapporto tra la creatività musicale di giacomo Puccini e una delle sue più intime e segrete fonti di ispirazione: l’universo femminile. è stato que-sto l’originale tema proposto dal regista Paolo Benvenuti nel corso della conferenza dedicata al compositore a 150 anni dalla sua nascita. nella Sala onU del Teatro Massimo, oggetto di riflessione e di dibattito non è stata tanto la biografia di Puccini quanto alcuni episodi poco cono-sciuti della sua vita, come il dramma di Doria Manfredi, la sua giovane cameriera morta suicida a Torre del Lago nel gennaio del 1909. Doria viene pubblicamente accusata dalla moglie del maestro, Elvira, di essere l’amante di suo marito. La ragazza, non sopportando l’accusa, si toglie la vita lasciando una lettera nella quale dichiara la sua innocenza e verginità. Fin qui la storia è nota. Ma sullo sfondo della vicenda il regista pisano Paolo Benvenuti intravede la presenza di un terzo personaggio: giulia, cugina di Doria. Dopo anni di ricerche la scoperta: l’intuizione di Benvenuti viene avvalorata da indagini storiche e da una serie di documenti ritrovati in una valigia dimenticata (lettere, foto e un filmato inedito). Alcune scuole di Palermo e provincia hanno preso parte alla conferenza di Benvenuti; di rilevante interesse è stata per noi musicisti del Conservatorio “V. Bellini” e alunni del Liceo Musicale “R. Margherita” di Palermo l’interpretazione critica della “fusione” tra musica e cinematogra-fia espressa in onore di uno dei più grandi maestri della musica di tutti i tempi. Il chiacchierato dongiovannismo del Maestro, non fine a se stesso ma di sollecitazione alla sua creatività, si configura nel film “muto” che lo stesso regista Paolo Benvenuti ha dedicato a questa vicenda ed intitolato “Puccini e la fanciulla”.

gIAnLUCA RonCA V Liceo Classico Europeo - Educandato Statale “Ma-ria Adelaide”Se dovessero chiedermi che idea della scuola vorrei avere, senza pen-sarci due volte pregherei l’interlocutore di abbandonare il condizionale in quanto la risposta va formulata con un presente. Questa idea, per quanto mi riguarda, è divenuta realtà e renderne partecipe qui in poche righe è

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il minimo che potessi fare. Racconto un’esperienza che sembra venuta da un altro pianeta, un tassello di un mosaico che non trova corrispondenza nel nostro sistema scolastico scricchiolante, ma che, forse, ne rappresenta la speranza. A me e ai miei compagni è stata proposta un’iniziativa sin-golare : Teatro e scuola insieme. grandioso. Questi due istituti primari di formazione ed educazione dell’animo umano a confronto, uno accanto all’altro, uno di fronte all’altro. Il progetto si è potuto realizzare grazie alla collaborazione con il Teatro Massimo, nell’ambito delle attività per La scuola va al Massimo. Così abbiamo collegato idealmente, confrontato e studiato la valen-za architettonica, la storia e i particolari di tre giganti dell’opera europea: Teatro Massimo, opéra garnier de Paris e opéra de Lille. Il modo miglio-re per affrontare questa avventura era recarci materialmente sui luoghi in questione. Ed ecco che la settimana (3-8 aprile) prende vita. E potevano mancare le rappresentazioni? non sia mai: Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny (“Ascesa e caduta della città di Mahagonny”), un’opera mu-sicale teatrale nata dalla collaborazione tra il drammaturgo Bertolt Brecht ed il musicista Kurt Weill, in programma all’opera di Lille il 7 aprile e Die tote Stadt (“La città morta”) opera lirica di Erich Wolfgang Korngold ispi-rata al romanzo Bruges-la-Morte del poeta, giornalista e novellista belga georges Rodenbach in programma al Teatro Massimo di Palermo dal 16 al 23 aprile prossimi. L’appoggio logistico fornitoci dai ragazzi del liceo Châtelet di Douai è stato preziosissimo e la città rappresenta un perfetto punto di smistamento per le località da visitare. Si comincia da Bruges, dove riconosciamo gli scorci a tinte fosche del romanzo di Rodenbach. Il giorno dopo ci attende Parigi e la visita all’opéra progettata da garnier. I frenetici spostamenti necessitano di un giorno di riposo: si lavora sui testi e si ascoltano frammenti musicali. è tutto surreale, nove persone, ore ed ore senza stancarsi in un’aula liceale di Douai a mettere in ordine appunti, ricordi, immagini che con-fluiranno in un progetto multimediale che speriamo sia messo in mostra al Teatro Massimo a maggio. L’ultima tappa è Lille. Visita del teatro e, immediatamente dopo, assistiamo alla rappresentazione del Mahagon-ny di Weill-Brecht in lingua originale tedesca. Un testo di una potenza incredibile. Con quale e quanta ricchezza torniamo a Palermo, pronti per la seconda tappa dell’iniziativa! Al Teatro Massimo ieri pomeriggio, dopo

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una presentazione del prof. oliveri che insegna Storia della musica mo-derna all’Università, abbiamo assistito alla prova generale di “Die tote Stadt”, momento culminante di un’esperienza in cui non si possono non citare gli indomiti partecipanti: Salvatore Sclafani, gaia Salerno, Paola Megna, Luigi Vaglica, Alessio La Terra, Ilaria Valenza, Danae Du Chaliot e il sottoscritto, facenti parte delle classi IV e V del Liceo Classico Europeo dell’Educandato Statale “Maria Adelaide”. E non possiamo non menzio-nare il nostro professore-mentore senza il cui entusiasmo nulla di tutto questo sarebbe stato possibile: Camillo Palmeri.Che si chiuda il sipario.

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AnTICIPAzIonI 2010

La scuola va al Massimo procederà anche nel 2010 con una programma-zione strutturata secondo i diversi cicli scolastici. Per i più piccoli gli ap-puntamenti con la musica corale, la danza nei ridotti del Teatro e le letture animate. Le visite ai cantieri di Brancaccio e dietro le quinte degli spetta-coli per scoprire le magie del palcoscenico. gli studenti saranno anche protagonisti della nuova opera che il Teatro Massimo ha commissionato a Francesco Micheli e giovanni D’Aquila, ispirata alla storia di Alice nel paese delle meraviglie. Le produzioni di La bohème di giacomo Puccini, Die Gezeichneten di Franz Schreker e La fanciulla del West nuovamente di Puccini, saranno occasione di una serie di attività collaterali – guide all’ascolto, drammatizzazioni, proiezioni video, tavole rotonde, conferen-ze, mostre – per coinvolgere gli studenti in un percorso multidisciplinare fra musica e altre arti nell’Europa tra otto e novecento. Saranno altresì in programma gli spettacoli tra musica e storia Off Puccini e Off Traviata dedicati agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Anche nel 2010 verrà attivato il turno di abbonamento S2 riserva-to agli studenti, con cinque spettacoli: La bohème di giacomo Puccini, Maria Stuarda di gaetano Donizetti, Don Quichotte di Jules Massenet, La fanciulla del West di giacomo Puccini e il balletto Coppelia di Léo Délibes.

Per aderire alle iniziative del progetto di formazione all’ascolto La scuola va al Massimo e per sottoscrivere abbonamenti al turno speciale è neces-sario prendere contatti con l’Ufficio Marketing del Teatro Massimo:tel 0916053265/266fax 0916053342email: [email protected]

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Un ringraziamento di cuorea Giuseppe Giglio che crede nell’iniziativa e la sostiene;a Guido Di Stefano, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regiona-le per la Sicilia per la preziosa collaborazione;a Rosario Leone, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Paler-mo, che segue questo progetto da alcuni anni con immutato entusiasmo.a Umberto De Paola, direttore dell’Accademia di Belle Arti e ai pro-fessori Angelo Carratello, Valentina Console, Luciana Giunta, Fabrizio Lupo, Sergio Pausig e Riccardo Perricone per il prezio-so contributo alle iniziative dedicate ai giovani e a Vittorio Ugo Vicari e Francesca Pipi che hanno seguito gli studenti nel percorso di ricerca dedicato a Visconti;a Dario Oliveri, docente di Storia della Musica moderna e contempo-ranea all’Università di Palermo per la disponibilità e la competenza nel perfezionare la preparazione storico-musicale degli studenti;a tutti gli studenti che hanno partecipato al progetto e anche a quelli che hanno mandato i loro disegni e i loro elaborati utili a realizzare que-sta pubblicazione e ad arricchire il sito web del Teatro;a tutti i docenti e dirigenti scolastici che hanno reso possibile quel-lo che sembrava sino a qualche anno fa un sogno: un teatro pieno di studenti che con il loro sorriso e la loro attenzione hanno dato un nuovo senso al nostro lavoro;a tutte le maestranze del Teatro Massimo per la loro convinta e continua collaborazione;alla redazione del «Giornale di Sicilia», che ha dato spazio più vol-te alle riflessioni degli studenti espresse dopo gli spettacoli loro dedicati.

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