Farsi in quattro n 5 giugno 2010

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ALLA ASL DI MILANO è prevista una riorganizzazione dei servizi

socio-sanitari alla famiglia, che com-prende anche i consultori pediatrici (o presidi territoriali). Nella riforma in cor-so di attuazione, è prevista la chiusura degli attuali consultori pediatrici, con accorpamento dei relativi servizi ai con-sultori famigliari di zona, che divente-ranno “centri integrati”. Ciò comporte-rà una riduzione del numero di strutture presenti in ogni zona, rendendo così più diffi coltoso, lento e disagevole l’acces-so ai servizi pediatrici per i cittadini. Un anticipo di tale silenziosa riforma è in corso ormai da due anni, con un depotenziamento lento e progressivo dei servizi dei consultori pediatrici esi-stenti, attraverso la riduzione di orari di apertura e di personale. Uno dei servizi di cui è previsto l’annullamento presso il consultorio pediatrico è il servizio vaccinale, che verrà eseguito solo pres-so i 6 centri vaccinali (generici) presenti a Milano. Ciò comporterà l’eliminazio-ne dell’accurata visita prevaccinale, che il pediatra di turno effettua sul bambino prima della vaccinazione, allo scopo di appurarne le idonee condizioni di sa-lute e di valutare l’eventuale necessità di rimandare la somministrazione a un momento più adatto. Non sarà più pos-sibile nemmeno il colloquio dei geni-tori con il medico stesso, per appurare gli eventuali effetti collaterali, a volte gravi anche se in rari casi, che possono manifestarsi dopo la somministrazione del vaccino stesso. La conclusione di questa riorganizza-zione avrebbe dovuto concretizzarsi nel corso del 2010, e già erano state sospese le prenotazioni di visite pedia-

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FarsiinFarsiin44PER ZONA QUATTRO

[email protected]

N. 5giugno 2010

CONSULTORI PEDIATRICI

UNA RIORGANIZZAZIONE ANNUNCIATA

NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4

triche dal 1° luglio 2010 in poi. Però le proteste dei cittadini, del personale dei consultori, delle rappresentanze sinda-cali e l’attivarsi di comitati di genitori in raccolte di fi rme contro la chiusura dei consultori pediatrici, sembra ne stiano rallentando l’attuazione, ed in effetti è stato ripreso il servizio di prenotazio-ne delle visite nelle strutture esistenti senza più nessun limite temporale. Inoltre la direzione dell’Asl di Milano ha emesso un comunicato stampa il 14/maggio scorso, che si può trovare sul sito dell’ASL di Milano, in cui si nega la riduzione dei servizi e anzi si annun-ciano novità positive come l’attivazione

di “ambulatori pediatrici di primo livel-lo”, che saranno aperti anche il sabato mattina, in modo da evitare ricorsi al pronto soccorso a fronte di necessità specialistiche e non urgenti. In conclusione al momento non c’è an-cora nulla di certo, tutto sembra sospe-so, ma sicuramente la situazione non è né da sottovalutare né da perdere di vista. Per chi volesse dare maggior forza alla protesta è possibile fi rmare la petizione online all’indirizzo http://www.petizio-nionline.it/petizione/no-al-taglio-dei-consultori-pediatrici-di-milano/1276

Loredana Bigatti

L’elenco delle prestazioni somministrate nel consultorio di via Fantoli...

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ANCORA UNA VOLTA il Gazebo del Partito Democratico si è recato

in viale Ungheria e ancora una volta il riscontro è stato favorevole: questo ci insegna ancora una volta l’importanza di avvicinare i cittadini con le nostre proposte.Questa volta la motivazione era di ap-poggiare la raccolta fi rme, a fronte di un’idea dei residenti, scrivente incluso, per richiedere più piste ciclabili e nuo-

ve postazioni di biciclette a noleggio (bike sharing) nelle periferie, nello spe-cifi co in viale Ungheria e via Forlani-ni, questo a fronte del successo che sta riscuotendo in Milano questo servizio di noleggio delle due ruote e in sintonia con le decisioni delle autorità Sindaco in testa, di far scattare nel prossimo futuro la fase due del progetto, ovvero l’estensione del servizio anche fuori dal centro cittadino e addirittura fuori dal

comune per favorire anche i pendolari. Forse si rende necessaria una precisa-zione cos’è il Bike Sharing? Si tratta di un servizio di biciclette a noleggio of-ferto a partire dal 2008 a Milano dopo il successo riscontrato in altre capitali europee, facile, pratico ed ecologico.Nato per favorire la mobilità dei cit-tadini è da intendersi come un vero e proprio sistema di trasporto pubblico da utilizzare per brevi spostamenti in-sieme ed in alternativa ai tradizionali mezzi di trasporto ATM.Da notare che questo progetto, secon-do le intenzioni dell’allora Assessore Croci, doveva essere affi ancato da una decisa politica di estensione delle piste ciclabili che nel giro di un paio d’an-ni doveva portare da 67 km a 120 km; purtroppo poco è stato fatto in questo senso. Da qui, dicevamo, la richiesta dei cittadini di più piste ciclabili e posta-zioni di noleggio biciclette che hanno portato sabato 5 giugno alla raccolta in poche ore di circa 200 fi rme. Probabilmente nei prossimi giorni con-tinuerà la raccolta fi rme che saranno poi consegnate alle autorità di competenza da Marco Cormio Consigliere Comu-nale PD, sempre pronto a recepire e appoggiare signifi cative iniziative dei cittadini volte a migliorare le condizioni di vita dei quartieri.

Enrico Mattioli

Il PD per una mobilità ecosostenibile

Immagine che vorremmo vedere tradotta in realtà anche nelle nostre periferie.

MATTINA DEL 21 GIUGNO, en-nesimo sgombero compiuto dalle

forze dell’ordine alla presenza del vice-sindaco di Milano Riccardo De Corato, nello stabile ormai ridotto veramente male, di piazza Santa Maria del Suffra-gio al civico numero 3, a due passi dal centro di Milano.Lo stabile lo ricordiamo versa in con-dizioni precarie ormai da anni, la pro-prietà più volte sollecitata non ha mai fatto nulla per metterlo in sicurezza, ed è ciclicamente abitato abusivamente da irregolari di varie etnie (Marocchi-ni. Cingalesi ecc) spesso con problemi con la legge. Lo sgombero momentaneamente ha portato all’allontanamento di undici nu-clei familiari, dico momentaneamente perche probabilmente, come già avve-nuto in passato, trascorso un po’ di tem-

po l’edifi cio troverà nuovi “inquilini” creando nuove situazioni di degrado.Diciamo subito ben vengano interven-ti di questo tipo per sanare situazioni di tensione sociale e di abusivismo ai danni dei residenti, ma ricordiamo che queste iniziative devono essere struttu-rate, deve esserci un poi, una soluzione un‘idea. Dove andranno questi sfolla-ti? Nessuno lo sa e forse nessuno se lo chiede.Speriamo che le autorità lo sappiamo o quantomeno abbiano in mente qualche soluzione seppur temporanea. Ecco il PD secondo me si deve porre invece queste domande, deve avere un progetto che parte dalla lotta, giusta, all’abusi-vismo e alla microcriminalità che ne consegue per arrivare poia una vera politica di integrazione e in-serimento sociale. Non dimentichiamo-

ci che i fi gli di questi irregolari proba-bilmente saranno un domani “italiani” ed è nostro compito e credo dovere ga-rantire loro un futuro e pari opportunità, ribadisco ancora una volta, nel rispetto reciproco e nell’osservanza dei principi garantiti dalla nostra Costituzione.Anche a Milano in vista delle elezioni amministrative del 2011, ritengo che il tema della sicurezza connessa all’inte-grazione nel rispetto delle regole debba essere un argomento importante della nostra campagna elettorale, difficile sì ma sicuramente diverso dall’attuale modo di intendere la sicurezza vista solo come repressione, che ci potrebbe portare ad avere un’identità precisa e quindi un’alternativa, insieme al resto del nostro programma, all’attuale go-verno della città.

Enrico Mattioli

Ennesimo sgombero in piazza del Suffragio

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LO SCORSO MESE di maggio ha visto l’avvicendamento di alcuni

esponenti ai vertici del PD milanese. Per l’elezione del nuovo coordinatore cittadino si sono presentati, con tanto di programma, due giovani trentenni: Francesco Laforgia e Pierfrancesco Maran.Nella competizione elettorale di dome-nica 23 maggio, Francesco Laforgia, 32 anni, ricercatore milanese all’Uni-versità Bocconi, è stato eletto Coordi-natore dei Circoli PD di Milano, bat-tendo il 30enne consigliere comunale PD Pierfrancesco Maran. Laforgia ha ottenuto il 79,1% dei voti, mentre il

suo sfi dante il 20,9% dei voti.Una competizione tutta interna ai Cir-coli PD che ha visto un’affluenza al voto pari all’80,6% (potevano votare i membri dei direttivi dei circoli e gli eletti nelle varie istituzioni – 759 aventi diritto). Contestualmente all’elezione di Fran-cesco Laforgia, che succede al profes-sor Stefano Draghi, a cui va anche il nostro ringraziamento per l’impegno profuso, sono stati rinnovati anche i coordinatori delle nove zone della cit-tà, e in due zone sono state elette per la prima volta due nuove coordinatrici: Mariangela Rustico in zona 9 e Marina

Tassara nella nostra zona. Milanese classe 1960, sposata, una figlia di 15 anni, Marina Tassara la-vora al DMU e Scienze Biomediche dell’Università Statale di Milano; è laureata in Filosofi a e per molto tempo si è occupata di bioetica e dell’impatto della medicina sulle nostre scelte indi-viduali e collettive; è stata ricercatrice presso il Centro di Educazione Ricerca e Informazione su Scienza e Società partecipando a progetti fi nanziati dal-la UE sulla percezione pubblica e gli aspetti etici, sociali e ambientali dell’in-novazione in campo biotecnologico; si è inoltre occupata di disagio sociale e psichico dei minori e progetti di coope-razione internazionale con associazioni di volontariato; di recente ha conseguito un Master per insegnare l’italiano agli stranieri, per contribuire in maniera produttiva alle diffi coltà scolastiche dei bambini immigrati.Marina Tassara subentra a Sergio Pog-gio che, dopo aver coordinato l’atti-vità politica dei Circoli della Zona 4 in un momento particolarmente im-portante per la vita del nostro partito, proseguirà l’attività mettendo a di-sposizione della segreteria cittadina la sua esperienza politica, dedicandosi in particolare ai rapporti con i consigli di zona.In tutto ciò possiamo cogliere un segna-le positivo di cambiamento e di apertura verso i giovani e soprattutto le donne, che dimostrano sempre più capacità po-litiche e organizzative da valorizzare, affi dando loro ruoli e responsabilità che meritano, alle quali sapranno rispondere con l’entusiasmo, la volontà e il prag-matismo di cui sono dotate.

Claudio De Biaggi

I nuovi coordinatori del PD milanese

I BAMBINI RESIDENTI nelle vie Norico e Berlese che frequentano il

parco sorto nel 2002 con le otto palaz-zine, da parecchi anni avevano espres-so il desiderio di avere delle alta-lene.La richiesta era stata inoltrata al settore di competenza del Comune di Milano e

nel 2006 era anche stata promossa una raccolta fi rme, però essendoci delle ne-cessità più urgenti in altri parchi della zona 4 (rifacimento Parco Alessandrini, modifi ca, messa in sicurezza e sostitu-zione giochi al Parco Galli), non avan-zavano fondi da mettere a disposizione del parco Norico-Berlese.

Essendo a conoscenza che quest’anno partiva il nuovo piano triennale di spesa per il periodo 2010-2012 ho sollecitato il settore al fi ne di inserire detta richie-sta.La domanda è stata accettata e i lavori verranno eseguito nel corso dell’anno 2011.

Emmamaria Guja ColomboConsigliere di Zona 4

per il Partito [email protected]

PARCO NORICO-BERLESE

Richiesta di altalene per i bambini

Da sinistra: Marina Tassara, Sergio Poggio, Francesco Laforgia, Roberto Rossi.

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IN QUEST’ULTIMO mese di apertu-ra delle scuole sono accaduti alcuni

avvenimenti che hanno imposto una de-cisa accelerazione delle dinamiche che circondano l’istruzione.La prima è stata l’assegnazione dell’or-ganico per la scuola primaria, che per la prima volta ha visto ridurre in manie-ra signifi cativa il numero dei docenti: in Lombardia, più specifi catamente in provincia di Milano ci saranno 706 in-segnanti in meno.Questo dato ha comprensibilmente sca-tenato le proteste delle componenti sco-lastiche che il 5 Giugno hanno occupato gli uffi ci dell’Uffi cio Scolastico Pro-vinciale in via Ripamonti: insegnanti e genitori hanno protestato contro questo ennesimo colpo inferto all’istruzione e quel giorno è stato importante anche per il Partito Democratico perché fi nalmen-te si trovava tra i manifestanti per so-stenere la protesta portando in piazza militanti e Consiglieri del Comune di Milano.Abbiamo fatto del volantinaggio pro-ponendo il nostro modello di scuola e le nostre iniziative. La nostra “sorpren-dente presenza” ha raccolto molti con-sensi anche se talvolta accompagnata da qualche rimprovero per la perdurante assenza nel recente passato e per una

politica sulla scuola sicuramente discu-tibile con i ministri Berlinguer e Fioroni negli anni dei governi Prodi. La campagna di distruzione che il bino-mio Gelmini/Tremonti ha messo in atto contro la scuola pubblica deve darci un nuovo slancio su questo tema.Dobbiamo però mettere in campo le ri-sorse di un partito vivace, dinamico e soprattutto credibile, capace di essere un riferimento chiaro per una protesta che se deve essere di piazza non dob-biamo avere il timore di abbandonare in nome di logiche e di equilibri che ci hanno posto in una condizione di diffi -denza da parte di molti, che non guarda-no a noi come un’effettiva guida per il cambiamento, ma che ci vedono ancora come un partito lontano dai problemi e dalle diffi coltà quotidiane.Nella zona 4 gli Istituti si stanno mo-bilitando con fermezza e proprio ieri alla consegna delle pagelle nella media “Meda-Ferrarin” di via Mondolfo, i pro-fessori si sono raggruppati all’esterno inscenando una protesta con maschere neutre e cartelli con scritto: “Non ab-biamo più parole”, facendo una piccola recita che metteva in scena una versione di Pinocchio attualizzata con le bugie sempre più frequenti che il ministro Gelmini e soci ci vogliono raccontare.

Per concludere vi lascio alcuni nume-ri: l’ICS Madre Teresa di Calcutta per l’anno scolastico 2010/11 perderà 1 assistente di segreteria, 3 collaboratori scolastici (commessi), 3 maestre e gran-de incertezza sui docenti di sostegno e i docenti facilitatori. Tutto ciò signifi ca che da 50 insegnanti per 25 classi di pri-maria passeremo a 47 con conseguente addio al tempo pieno con 2 maestre per classe (la matematica non è un’opinio-ne…), ma se possiamo provare, anzi dobbiamo, ridisegnare la scacchiera degli insegnanti, chiaramente con una qualità inferiore a quella attuale, qual-cuno dovrà spiegare ai genitori come si farà a garantire sicurezza e servizi con tre commessi per plesso distribuiti su un orario 8,00/19,00? Se un bambino dovrà essere accompagnato in bagno chi garantirà il controllo dell’ingresso della scuola?Ad oggi ci chiedono fotocopie e carta igienica, domani la vigilanza e le pu-lizie? Caro PD credo proprio che sia l’ora di guidare la protesta, anche quella di piazza.

Massimiliano CamilliPresidente Consiglio

d’Istituto Madre Teresa di Calcutta

Scuola: tra SFACELO E RESISTENZEProteste di piazza sì o no?

AtleticaMente per tuttiDOPO UN LUNGO lavoro, durato

parecchi mesi, è nata l’Associa-zione sportiva dilettantistica affi liata U.I.S.P. “AtleticaMente” sita in Viale Ungheria, collegata con l’ICS Madre Teresa di Calcutta.Si tratta di una società nata senza sco-po di lucro, i cui introiti derivanti dalle iscrizioni verranno totalmente reinve-stiti nella stessa società o potrebbero finanziare attività delle scuole, che come sappiamo versano in situazioni economiche disastrose grazie ai tagli prodotti dal Ministero dell’istruzione nei confronti della scuola pubblica.L’associazione, infatti, è nata in accordo con la dirigenza scolastica del nostro Isti-tuto Comprensivo, ed è stata fortemente voluta dalle famiglie residenti e grazie

all’intraprendenza e alla caparbietà di alcuni genitori è potuta diventare realtà.I corsi partiranno con l’inizio del pros-simo anno scolastico 2010/2011 e si terranno nelle palestre delle scuole dei plessi Ungheria/Sordello/Ponte Lam-bro/Mondolfo; gli istruttori saranno tutti laureati o laureandi.Il costo d’iscrizione sarà “popolare”, infatti, lo scopo è poter offrire a tutti la possibilità di fare sport.Sottolineo con piacere poi che “Atle-ticaMente” parla soprattutto al femmi-nile, donna è, infatti, la Presidente Cri-stina Segalini e numerose donne fanno parte del consiglio direttivo, sono state loro con il loro entusiasmo il vero mo-tore che ha portato alla realizzazione del progetto.

Per maggiori informazioni potete tro-vare i membri del consiglio direttivo ai seguenti numeri:345.7103763 – 345.9398389

Enrico Mattioli

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VIALE MOLISE, via Calvaira-te, via Ciceri Visconti, via degli

Etruschi: quattro vie che delimitano il grande quadrilatero delle case popolari del “quartiere Molise-Calvairate”. Qui abitano oltre 2500 persone. È uno dei sedici quartieri di edilizia popolare di Milano. Per dare un’idea dell’entità del bisogno di case nella nostra città, ba-sti dire che vi sono circa 15000-16000 domande per avere un’abitazione po-polare e circa 10000 sfratti. Attraverso lo strumento dei “contratti di quartiere” dovrebbe avviarsi un’operazione di ri-qualifi cazione delle case e dei quartieri stessi. Il quartiere Molise-Calvairate ha visto, nel tempo, modifi carsi via via la tipo-logia di residenti. Vi sono, infatti, nu-merose persone anziane e, accanto ad esse, nuove famiglie. Purtroppo anche qui si registra il fenomeno delle occu-pazioni abusive e di situazioni palese-mente illegali. Mancando ormai nella quasi totalità dei casi la presenza e la possibilità di controllo da parte di fi gure istituzionali e autorevoli come potevano essere in passato i portieri, la situazio-ne è andata via via deteriorandosi, con grave disagio di tutti coloro che hanno il giusto desiderio di vivere in condizioni di sicurezza e serenità. La mancanza di un controllo sociale su questi grandi agglomerati di case ha dunque portato all’estendersi di situazioni di abusivi-smo e di insicurezza. L’attuazione del “contratto di quartiere”, che avrebbe dovuto portare a una riqua-lifi cazione delle abitazioni e dell’intera zona, si è fermata. La realizzazione di

alcuni interventi, come per esempio la sistemazione dei giardini di piazza Insu-bria e di piazza Martini (pur con il pro-blema legato alla drastica diminuzione di circa 600 posti auto e alla necessità di intervenire con alcune modifi che, che sono state successivamente realizzate grazie all’intervento pressante dei con-siglieri di zona del Partito Democratico) ancora non è stato possibile intervenire sulle abitazioni. Per la ristrutturazione delle case, infatti, è previsto un piano di allontanamento temporaneo di coloro che vi abitano. Questa operazione si è rivelata inattua-bile vuoi per le resistenze degli abitanti

(soprattutto anziani ma non solo) per il timore di non poter più rientrare nelle loro case, vuoi per la presenza di abi-tanti abusivi insediatisi nelle centinaia di appartamenti rimasti vuoti. È evidente che si tratta di problemi di notevole complessità, per i quali la so-luzione non è semplice. D’altra parte le indecisioni, la mancanza di scelte precise e risolutorie da parte dell’am-ministrazione comunale fanno sì che la situazione si deteriori ulteriormente, aggravando il disagio degli abitanti e rendendo sempre più diffi cile una so-luzione.

Laura Guerrini

I clandestiniprima o poidelinquono!!!

Non mi risulta che Anemone, Balducci, Bertolaso, Scajola siano clandestini !?

Quartiere Molise-CalvairateUN PROBLEMA APERTO

Con questo numero di FARSIN4, il giornale va in vacanza:Augura a tutti serene giornate di riposo

e un arrivederci a SETTEMBRE!

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rata ed aperta al pubblico in tempo per l’Expo 2015. Tutto questo denaro in caso di retro-marcia da parte del Comune andrebbe sprecato, e ciò sarebbe inaccettabile in ogni caso, ma lo è ancor di più oggi, in una fase come l’attuale, in cui è dovero-so non sprecare alcuna risorsa pubblica.Di fronte a queste scelte il Gruppo Consi-liare del Partito Democratico ha già fatto sentire la sua netta opposizione, richia-mando la Giunta e il sindaco Moratti a mantenere gli impegni presi. Lo stesso dicasi per il presidente Formigoni, che il 6 aprile 2006 aveva fi rmato un protocollo d’intesa per sollecitare il fi nanziamento pubblico della nuova biblioteca. Rinunciando alla Biblioteca Europea il nostro Paese – non solo Milano e la Lombardia – perderebbe un’occasione storica per collocarsi degnamente in Europa in un settore essenziale: quello della cultura e della conoscenza, oltre che della ricerca interdisciplinare del prossimo futuro.

Claudio De Biaggi

Padoa Schioppa, da sempre fervente sostenitore della Biblioteca Europea, il quale afferma che la delibera del Comu-ne del 2007 fi ssava il termine di tre anni per la eventuale revoca della conces-sione, con decorrenza dalla fi rma della convenzione con la Fondazione BEIC. Ma la convenzione non è stata ancora fi rmata, in quanto una parte dell’area destinata alla BEIC è stata nel frattem-po occupata dal cantiere dei privati che stanno costruendo sull’area confi nan-te (gruppo Coppola), i cui lavori sono fermi da tre anni per le note vicende giudiziarie del titolare. Per cui i tre anni stabiliti dal Comune non sono ancora decorsi.Nel frattempo, con i fi nanziamenti di diversi milioni di euro (circa 32) stan-ziati dal Parlamento nel 2005, il piano è andato avanti: sono iniziati i lavori di digitalizzazione del patrimonio librario, sono state acquistate due importanti collezioni, è stato realizzato il progetto esecutivo dell’edifi cio e la Biblioteca potrà dunque essere costruita, inaugu-

MENTRE NEW YORK stanzierà in un decennio oltre un miliardo di

dollari per l’ammodernamento della sua già splendida City Library, e che la città di Birmingham ha stanziato 200 milioni di sterline per il rifacimento della sua Biblioteca civica, nella nostra città il progetto della BEIC, la grande Biblio-teca europea di Informazione e Cultu-ra, sta per tramontare. Nell’area dell’ex scalo ferroviario di Porta Vittoria do-veva sorgere un vero e proprio tempio dell’informazione digitalizzata, con i suoi 900mila volumi in consultazione e 50mila documenti audiovisivi, ma dopo anni di attesa, la Giunta Moratti sta pen-sando seriamente di riprendersi il ter-reno che nel 2001 decise di concedere al prestigioso progetto. Sostiene Carlo Masseroli, assessore all’Urbanistica del Comune, “il problema è che per farla ci vogliono ingenti fi nanziamenti di cui non vediamo traccia”. Di fronte a una situazione di stallo che dura dal 2007, il Comune ha deciso di ri-prendere in mano la pratica della Biblio-teca europea, ma in tutt’altra direzione: rientrare in possesso di circa 30mila me-tri quadrati accanto a viale Molise, a tanto ammonta l’area in questione, per cambiarne destinazione d’uso, inseren-dola fra i progetti di riqualifi cazione de-gli scali ferroviari dismessi, previsti nel Piano di governo del territorio. Oppure vendendola ai privati per fare un po’ di quattrini, viste le diffi coltà economiche in cui si dibattono i Comuni grazie alla manovra fi nanziaria del governo Ber-lusconi. Lo stesso governo – sostiene ancora Masseroli – dal quale abbiamo ricevuto tante promesse, ma non c’è stata traccia di fi nanziamento.Di tutt’altro parere è il presidente della Fondazione BEIC, il professor Antonio Il plastico della Biblioteca Europea, che rimarrà per sempre un bel sogno.

Giunta Moratti: addio Biblioteca EuropeaL’ipotesi: VENDERE I TERRENI

MARTEDÌ 18 MAGGIO durante la commissione edilizia del Consi-

glio di Zona 4, è stato trattato l’argo-mento riguardante il parere di compe-tenza per la concessione edilizia di una palazzina in Via degli Umiliati, 23. Si tratta di bioarchitettura.Verranno costruiti 12 bilocali di 65 mq :

il piano interrato ed il piano terra saran-no occupati da 12 boxes (dimensioni di m. 3 per m. 5, per un totale di 13 posti auto). La palazzina, che verrà costru-ita in classe energetica A, sarà dotata di una buona insonorizzazione; l’acqua calda verrà prodotta per mezzo di pan-nelli solari, mentre il riscaldamento con

pompa di calore; il relativo impianto si ammortizzerà nel giro di 7 anni, dopo di che il riscaldamento e l’energia elettrica saranno gratuiti. Il costo al mq. sarà di € 2 500,00.Tempo di costruzione 10 mesi: i lavo-ri inizieranno nei primi mesi del 2011 e termineranno nel mese di dicembre 2011.

Emma ColomboConsigliere di Zona 4 del PD

Bioarchitettura a Ponte Lambro

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seguenti domande alla giunta Moratti:• la giunta Moratti condivide il con-

tenuto del decreto legge sul decen-tramento?

• se non lo condivide, quali iniziative politiche intende perseguire?

Come consiglieri del centro-sinistra del Consiglio di Zona 4 siamo perfettamen-te consapevoli che gli attuali Consigli di Zona stanno attraversando una fase di grave crisi; le competenze ridotte, le prospettive inesistenti, se non addirittu-ra peggiorative, la mancanza di qualsia-si discussione prospettica sul loro ruolo, la crescente sfi ducia dei cittadini nelle loro capacità di risposta e soluzione dei problemi della zona sono fattori che concorrono ad una valutazione negati-va sul loro funzionamento, mettendone in discussione persino la loro esistenza.

Noi crediamo che i Consigli di Zona possano svolgere un ruolo molto im-portante nell’amministrazione cit-tadina, soprattutto nel caso di città grandi o, meglio ancora, di città me-tropolitane come Milano.Il rilancio è possibile però solo all’inter-no di una ridefi nizione complessiva del governo della città e non attraverso una legislazione improvvisata come quella dell’attuale governo Berlusconi – Bos-si, attento esclusivamente ai tagli indi-scriminati di spesa (eliminazione totale – dei Consigli di zona, riduzione insen-sata del numero dei consiglieri circo-scrizionali – in particolare nelle grandi città –, abolizione di ogni indennità per i consiglieri) e privo di una qualunque vi-sione strategica del governo delle città.

A TALE SCOPO CHIEDIAMO:• un impegno della giunta Moratti

e dell’intero Consiglio Comunale a porre immediatamente al centro dell’attenzione politica la discussio-ne sul futuro del decentramento e dei Consigli di Zona a Milano;

• un impegno della giunta Moratti e dell’intero Consiglio Comunale, unitamente a tutti i parlamentari eletti nella circoscrizione di Milano, a contrastare effi cacemente il Decre-to Legge n. 78/2010, relativamente al punto sui Consigli di Zona, pro-muovendone sostanziali modifi che nella direzione di un loro concreto rilancio.

Consiglieri Partito DemocraticoLa Sinistra – Verdi – IDV

Milano Civica della Zona 4

contestualmente all’adeguamento ai sensi di legge degli emolumenti spet-tanti ai consiglieri di zona;

2. adeguare, nell’ambito delle rispettive competenze del Regolamento, l’or-dinamento degli Uffi ci e dei Servizi del Comune di Milano ad una forma maggiormente decentrata dell’ammi-nistrazione stessa;

3. specifi care meglio il criterio di ga-rantire la presenza di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio nelle Commissioni in modo da evitare di-storsioni nella defi nizione numerica dei componenti delle Commissioni relativamente alla rappresentanza proporzionale dei singoli gruppi, alla validità ed all’effi cace funzionamen-to delle Commissioni stesse;

4. dotare ogni Commissione di un fun-zionario, che svolga il ruolo di se-gretario della stessa, preparando il verbale ed attestando la presenza dei Consiglieri.

Naturalmente la nostra proposta fu re-spinta e niente di quanto da noi richiesto fu attuato dalla giunta Albertini. La successiva, e attuale, giunta Moratti si è presentata alle ultime elezioni co-munali dell’aprile 2006 con il seguente programma sul decentramento:“Verrà rilanciata la politica del de-centramento per avvicinare sempre più l’azione del Comune ai cittadini.Saranno date nuove deleghe e respon-sabilità ai Consigli di Zona, che costi-tuiscono la principale rete del Comune sul territorio e che dovranno sempre più divenire i luoghi di rappresentanza de-gli interessi e dei bisogni dei cittadini, punti attivi di rilevazione e di controllo della qualità e dell’effi cacia degli inter-venti dell’amministrazione comunale. I Consigli di Zona saranno messi nelle condizioni di gestire competenze più ampie.I Consigli di Zona saranno ancor più di quanto lo siano ora luoghi di partecipa-zione dei cittadini alla vita pubblica e alla defi nizione delle politiche del Co-mune e a tale scopo saranno ridefi niti i loro spazi d’intervento, i loro compiti e le loro funzioni.Il Consiglio Comunale sarà convocato due volte all’anno per sedute specifi ca-tamente dedicate ai Consigli di Zona e alle loro proposte per la città.”A parte la facile constatazione che nul-la è stato realizzato in oltre 4 anni di consigliatura di quanto indicato sopra nel programma, sorgono spontanee le

Il Decreto Legge n.78 del 31 maggio 2010 del governo Berlusconi-Bossi segna praticamente la fi ne del decen-tramento comunale e dei Consigli cir-coscrizionali in Italia dopo oltre 40 anni dalla loro introduzione.Un semplice rigo (Nessuna indennità è dovuta ai consiglieri circoscrizionali) all’interno del punto 6 dell’art. 5 del CAPO II RIDUZIONE DEL COSTO DEGLI APPARATI POLITICI ED AM-MINISTRATIVI, nessuna rifl essione approfondita, nessuna discussione sui limiti e sulle funzionalità di tale organi-smo elettivo: semplicemente un brutale taglio di spese, come se i Consigli circo-scrizionali fossero parte rilevante della spesa pubblica italiana e i consiglieri parte importante della casta politica.Come consiglieri del centro-sinistra del Consiglio di Zona 4, già nell’aprile del 2002, al momento del parere sulla pro-posta di deliberazione consiliare avente per oggetto l’approvazione dei criteri e degli importi relativi alla corresponsio-ne del gettone di presenza ai consiglie-ri circoscrizionali per la partecipazione alle commissioni di zona di cui all’art. 19 del regolamento del decentramen-to territoriale, avevamo presentato una mozione, respinta dalla maggioranza del consiglio, in cui sostenevamo che:• L’estensione del gettone di presenza

alle attività di Commissione è un atto dovuto ad ogni Consigliere di Zona nel quadro di un vero decentramento dotato di risorse economiche, perso-nale, poteri e responsabilità di rilievo;

• Deliberare in via prioritaria esclusi-vamente sul tema degli emolumenti, ancorché previsto dalla Legge, manda un segnale indiscutibilmente corpo-rativo agli occhi della cittadinanza;

• Avere Zone del Decentramento con pochissimi poteri e Consiglieri, che complessivamente percepiscono più risorse fi nanziarie di quelle che i Con-sigli medesimi gestiscono, risulta diffi -cilmente sostenibile, sul piano politico e morale;

E CHIEDEVAMO:con riferimento alla proposta di deli-berazione in oggetto, di esprimere un parere FAVOREVOLE CONDIZIO-NATO alle seguenti decisioni della Giunta Comunale:1. procedere in tempi rapidi e con moda-

lità precise all’attribuzione di poteri e risorse ai Consigli di Zona in ragio-ne della loro dimensione territoriale,

Mozione urgente sul DECENTRAMENTO

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MECENATE - LOMELLINAPONTE LAMBRO

Milano via Mecenate 25telefono 3339057484 ([email protected])

il PARTITODEMOCRATICOper la ZONA

i tagli del governo BERLUSCONI

colpiscono anche

i BAMBINI di Milano

A causa dei pesanti tagli imposti dal Governo, i Consigli di Zonahanno ridotto fortemente i fondi destinati al

“Diritto allo studio” per le nostre scuole.In questo modo non sarà possibile assegnare alle scuole – dalle materne alle superiori – la quota destinata ad ogni singola scuola calcolatasul numero degli alunni, dei disabili, degli stranieri e delle famiglie disagiate, e per fi nanziare i progetti didattici proposti dai docenti.

Il mondo della scuola è già colpito da riduzioni fi nanziarie e di personale

a tutti i livelli. Se il centrodestra taglia anche i fondi per il Diritto allo Studio,

ancora una volta a pagare saranno i bambini, i giovani, gli studenti milanesi.

il PARTITO DEMOCRATICOnel denunciare la situazione inaccettabile per la Zona 4,

dove dai 166.000 euro stanziati nel 2009si passa ai 29.000 euro per i 2010

chiede al Presidente ZANICHELLI del C.d.Z.4 di rivedere la propria decisione,

e all’Assessore al Decentramento MASCARETTI di convocarei Presidenti delle Zone per trovare soluzioni alternative.

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