Farmaci antineoplastici Sostanze chimiche sintetiche chiamate Chemioterapici Antiblastici....
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Farmaci antineoplastici• Sostanze chimiche sintetiche chiamate Chemioterapici
Antiblastici.
• Comprendono una vasta gamma di sostanze tra loro eterogenee in grado di determinare un’inibizione della replicazione cellulare e della crescita neoplastica, causando alterazioni del DNA o della divisione cellulare.
• Poiché la presenza di cellule in continua replicazione è una
caratteristica di molti tessuti normali, oltre che neoplastici, la maggior parte di questi farmaci è lesiva anche per alcuni tessuti normali.
• Vengono utilizzati nella terapia dei tumori perlopiù sotto forma di polichemioterapia (associazione di più farmaci antiproliferativi caratterizzati da meccanismi d’azione diversi per ottenere il massimo effetto citotossico).
Classificazione
6 gruppi principali a seconda del loro meccanismo d’azione:
• Alchilanti• Complessi di coordinazione del platino• Antimetaboliti• Alcaloidi di origine vegetale• Antibiotici antitumorali• Miscellanea
• Alchilanti: formano legami covalenti con i gruppi nucleofilici della catena del DNA;
• Complessi di coordinazione del platino: formano un legame stabile al DNA con formazione di ponti intra e interfilamento con rottura della molecola di acido nucleico;
• Antimetaboliti: antagonizzano l’azione dei metaboliti normali a livello del sito effettore;
• Alcaloidi di origine vegetale: formano legami con la tubulina interferendo con la formazione del fuso mitotico;
• Antibiotici antitumorali:
producono tagli nel DNA mediante produzione di radicali liberi e interazione con la topoisomerasi II; alterano la sintesi dell’RNA; alcuni interagiscono con le strutture di membrana;
• Miscellanea
Principali effetti sull’uomo
Le cellule dell’ospite maggiormente colpite sono quelle dei tessuti a “rapida proliferazione”:
midollo osseo
sistema linfatico
epitelio germinale delle gonadi
strutture embrionali
Principali effetti nei lavoratori
E. acuti non neoplastici• azione irritante, vescicante e
allergica (a contatto con cute e mucose)
E. cronici non neoplastici• effetti di tipo sistemico, anche
se sporadici, quali vertigini, cefalea, vomito e alopecia.
• Non sono mai stati segnalati effetti legati alla patologia d’organo (descritti nei pazienti)
Effetto cancerogeno• rischio legato ad una
esposizione modesta, ma protratta nel tempo
tumori del sistema emopoietico (leucemie e linfomi non Hodgkin)
Effetti sulla funzione riproduttiva
• aumentata abortività e• rischio di gravidanze ectopiche
Classificazione IARCCARCEROGENO PROBABILE
CARCEROGENOPOSSIBILE
CARCEROGENONON
CARCEROGENOAGENTI ALCHILANTI
Busulfan Carmustine chloromethine N-oxide ifosfamidechlornaphazine chloromethine dacarbazineClorambucil chlorozoticin streptozotocincyclophosphamide cis-platinmelphalan lomustinesemustinethiotepatresulphan
ANTIBIOTICI
azacitidine bleomycindoxorubicin daunorubicin
mitomycinANTIMETABOLITI
5-fluorouracilmercaptopurinemethotrexate
GENERATORI DI RADICALI LIBERI
azathioprineINIBITORI MITOTICI
vinblastinevincristine
Linee Guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici
in ambiente sanitario (G.U. n. 236 del 7/10/1999)
• Valutazione dell’esposizione
• Misure di prevenzione
• Informazione e formazione del personale
• Sorveglianza sanitaria
Attività a rischio• Immagazzinamento
• Preparazione (apertura fiale, rimozione ago dai flaconcini, riempimento della siringa, espulsione aria dalla siringa, trasferimento del farmaco dal flacone alla siringa o alla flebo)
• Somministrazione (espulsione aria dalla siringa prima della somministrazione, perdite del farmaco a livello dei raccordi)
• Contatto con materiali biologici o biancheria dei pazienti
• Smaltimento
• Manutenzione delle cappe
Valutazione dell’esposizione(Linee-guida - Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 7/10/99)
Indicatori• ciclofosfamide
• 5-fluorouracile
• composti di coordinazione del platino
Scala di priorità• misure su materiale
prelevato da superfici
• misure su materiale biologico
• misure atmosferiche
Wipe tests
Sono garze in TNT inumidite con le quali vengono ripulite le superfici per ottenere informazioni su:
• Livello di contaminazione del piano di lavoro• Presenza di residui di C.A. espulsi dalla cappa o
derivanti da indumenti contaminati• Contaminazione diffusa all’interno ed all’esterno
del locale• Non rispetto delle procedure di lavoro
Punti di prelievo durante la preparazione
• Interno della cappa (piano, saliscendi)
• pavimento all’interno ed all’esterno del locale
• oggetti presenti all’interno del locale (telefono, maniglia porta, anta armadio)
Punti di prelievo durante la somministrazione
• Pavimento del locale
• comodino
• asta della flebo
• flebo
• bracciolo della poltrona
Valutazione dell’esposizione personale
Per valutare l’entità dell’esposizione in soggetti addetti alla manipolazione dei C.A. vengono effettuate misure su:
• Guanti
• Pads
Localizzazione dei pads
• avambracci destro e sinistro
• torace
• polsi destro e sinistro
• cosce destra e sinistra
Misure atmosferiche
Studi precedenti hanno dimostrato come il dosaggio dei C.A. nell’aria non sia una metodica particolarmente sensibile ed è perciò previsto solo in caso di ambienti molto contaminati o di pratiche di lavoro non idonee.
PREPARAZIONE: Concentrazioni rinvenute con i wipe tests (ng/cm2)
Az. Ospedaliera di Padova Casa di Cura
Abano Terme
Osp.
Busonera
Osp.
Geriatrico
Superficie
Oncologia
Med. D.H.
(I cappa)
Oncologia
Med. D.H.
(II cappa)
Clinica
Medica
IV
Oncologia
D.H.
(I indag.)
Oncologia
D.H.
(II indag.)
Oncologia
Med. D.H.
Farmacia
Piano cappa
pre diluiz.
- < 0.05 - 33.16 1.41 9.43 0.80
Piano cappa
post diluiz.
2011.68 3.77 236.51 80.49 223.90 5.90 5.50
Saliscendi 465.19 < 0.05 51.85 28.10 0.12 6.85 <0.05 Altre zone
interno cappa
- 0.05 - - - - -
Pavimento 4.45 < 0.05 18.69 8.63 1.92 1.19 <0.05 Oggetti in
ambiente
0.48-2.21
a, b
1.83-62.32
a, b
3.65
b
0.45-2.14
b, c, d
<0.10-0.62
b, c, d
5.69-12.24
c, d
<0.20-0.90
c, d
a= cornetta del telefono; b= maniglia passafarmaci; c= anta armadio farmaci; d= maniglia porta
SOMMINISTRAZIONE: Concentrazioni rinvenute su wipe tests, pads e guanti
Az. Ospedaliera di Padova C.di Cura Abano Terme Osp. Busonera Onc. Medica
D.H. (tre locali)
Cl. Medica IV Oncologia D.H.
Oncologia D.H.
(2 somminist)
Onc. Medica D.H.
(tre locali)
Superficie
Concentrazioni di ciclofosfamide in ng/cm2
Bracciolo poltrona
<0.05-0.17 4.34 <0.05 <0.05-1.17 <0.05-15.71
Asta flebo <0.20-3.33 <0.20 0.56 <0.20-1.23 <0.20-<0.20 Comodino 0.07-6.06 <0.05 <0.05 <0.05-<0.05 <0.05-2.43 Flebo <0.05-0.78 <0.05 0.98 1.79-756.95 <0.05-24.57 Pavimento <0.05-0.07 <0.05 0.52 0.14-1.60 <0.05-0.32 Torace <0.15-15.6 <0.15 <0.15 <0.15-40.98 0.58-1.02 Avam. dx <0.30-2.14 <0.30 <0.30 1.90-3.37 <0.30-1.45 Avam. sin <0.30-<0.30 <0.30 <0.30 0.50-1.63 <0.30-0.49 Superficie Concentrazioni di ciclofosfamide in µg/guanto
Guanto dx <0.02-0.03 <0.02 - 0.18-1.47 <0.02-<0.02 Guanto sin <0.02-0.05 <0.02 - 0.20-0.31 <0.02-<0.02
Risultati del monitoraggio biologico
Le concentrazioni di ciclofosfamide urinarie sono risultate al di sotto del limite di rilevabilità analitica (<1µg/l) sia per gli 8 preparatori che per 9 dei 10 somministratori: unico valore positivo pari a 2.29 µg/l.
MISURE DI PREVENZIONE
L’esposizione professionale ai chemioterapici antiblastici deve essere mantenuta entro i livelli più bassi possibile, in aderenza al principio “ALARA” (as low as reasonably achievable). Ciò si realizza attraverso:
- CENTRALIZZAZIONE DI STRUTTURE E ATTIVITA’- CARATTERISTICHE DEI LOCALI- SISTEMI DI PREVENZIONE AMBIENTALE (CAPPE)- MEZZI PROTETTIVI INDIVIDUALI- TECNICHE DI LAVORO- INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEGLI ADDETTI
Tre devono essere gli obiettivi fondamentali del processo di centralizzazione:
- razionalizzazione delle attività;
- riduzione del numero degli esposti;
- lavoro svolto in condizioni di sicurezza
Va menzionata anche la possibilità, attualmente messa in atto da alcune Aziende Ospedaliere, di affidare a ditte specializzate esterne la preparazione delle terapie antiblastiche: al proposito dovranno essere fatte delle attente valutazioni in termini di costi/benefici, considerando gli aspetti organizzativi (anche per i pazienti) e di sicurezza (per il personale) in relazione alla spesa che tale servizio comporta.
Caratteristiche dei locali(esempi)
Preparazione - stanza filtro
• DPI• mezzi di sicurezza• punto di decontaminazione (lavandino a pedale,
lavaocchi, servizio igienico con WC, stoccaggio dei farmaci per la giornata)
In mancanza di una stanza filtro deve essere allestito nel locale preparazione un box di decontaminazione con un lavandino a pedale, un lavaocchi, e mezzi di emergenza.
Preparazione - locale preparazione• superficie minima di 16 m2
• pavimento e pareti in materiale plastico lavabile con sgusci agli angoli
• installazione di un pulsante di emergenza e di un interfono a viva voce
• sistema di condizionamento con almeno 10 ricambi d’aria/ora, facilmente escludibile in caso di spandimenti
• aria in ingresso filtrata• idoneo lavabo• kit di pronto intervento in caso di incidente
Caratteristiche dei locali (esempi)
Mezzi di protezione ambientale
La preparazione dei farmaci antiblastici deve essere realizzata sotto idonea aspirazione localizzata e controllata, capace di contenere la dispersione del farmaco. Questo dispositivo deve essere esclusivamente dedicato alla preparazione di tali farmaci.
CAPPA A FLUSSO LAMINARE VERTICALECAPPA A FLUSSO LAMINARE VERTICALE
L’unica a garantire la protezione dell’operatore, dell’ambiente e la sterilità del prodotto.
Le cappe chimiche, purchè previste di filtro HEPA e previa una verifica di efficienza, possono essere utilizzate solo temporaneamente nell’attesa della raccomandata centralizzazione e acquisto della cappa a FLV.
Mezzi di protezione individuale
• Guanti: doppio paio depolverati da cambiare ogni 30’.
• Camici: devono essere monouso di tipo chirurgico con rinforzo davanti e sugli avambracci nella preparazione dei farmaci inoltre devono avere maniche lunghe con polsino a manicotto di elastico.
• Maschere, cuffie ed occhiali protettivi: non sono necessari durante il lavoro sotto cappa a flusso laminare verticale ma in caso contrario le maschere devono essere a conchiglia e gli occhiali devono essere dotati di protezione
laterale.
Quadro sinottico delle protezioni personali necessarie
Preparazione DPI
Sotto
cappa
Sul piano
libero
Somministrazione
Smaltimento
dei rifiuti
Eliminazione
escreti
pazienti
Incidente
Camice Si Si Si Si Si Si
Guanti Si Si Si Si Si Si
Semi
maschera
FFP3SL
Si Si Si Si
Occhiali a
mascherina
Si Si Si Si
Visiera Si
Cuffia Si Si Si Si Si Si
Soprascarpe Si Si Si Si Si Si
Norme comportamentali generali per il personale
E’ vietato• l’accesso alla zona di preparazione dei farmaci
antiblastici al personale non autorizzato• l’uso di cosmetici nelle zone di lavoro: questi, se
contaminati, possono costituire una fonte di esposizione prolungata
• mangiare, bere, masticare gomme e caramelle, fumare, conservare cibo o bevande nelle zone dove si maneggiano farmaci antiblastici
• indossare gli indumenti di protezione fuori dalle zone di lavoro.
E’ essenziale la definizione delle procedure di lavoro per ognuna delle fasi di manipolazione, preparazione, somministrazione e smaltimento dei farmaci antiblastici, che devono essere scritte (“manuale delle procedure”, dettagliato ma agile) e sulle quali va fatta una adeguata informazione, formazione e addestramento.
Le misure di esposizione hanno anche lo scopo di valutare la corretta applicazione e l’efficacia delle procedure adottate.
Sorveglianza Sanitaria(Sintesi delle indicazioni per una razionale applicazione delle Linee Guida Ministeriali sulla prevenzione dei rischi occupazionali nella manipolazione
dei Chemioterapici Antiblastici)
• 2 classi di esposti:
classe A lavoratori che abitualmente manipolano C.A., e da
inserire nel registro degli “esposti”:
- addetti abituali alla preparazione/somministrazione
in ambienti e con procedure idonee
(15 o più preparazioni/somministrazioni settimana
o 5 effettuate in un giorno);
- addetti alla manutenzione delle cappe;
- addetti alla manipolazione di C.A. che, in situazioni
transitorie o di emergenza, sonoaddetti alla
manipolazione di numeri anche inferiori, con mezzi
non adeguati (assenza di cappa, protezioni individuali
idonee, compresi gli addetti alle pulizie e allo
smaltimento). (continua)
Sorveglianza Sanitaria(Sintesi delle indicazioni per una razionale applicazione delle Linee Guida
Ministeriali sulla prevenzione dei rischi occupazionali nella manipolazione dei Chemioterapici Antiblastici)
• classe B lavoratori che non utilizzano abitualmente C.A. (da non
inserire nel registro degli “esposti”):
- addetti occasionalmente a preparazione/somministrazione
dei C.A. (frequenza inferiore rispetto a quella prevista per
gli addetti della Classe A);
- addetti alla pulizia locali preparazione e somministrazione
dei CA;
- addetti allo smaltimento.
La sorveglianza sanitaria deve essere mirata alla ricerca di
“eventi sentinella”
che facciano immediatamente scattare un campanello di allarme in merito
allo stato di salute del lavoratore o del suo posto di lavoro.
Sorveglianza Sanitaria(Linee-guida - Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 7/10/99)
• Visite mediche di idoneità preventive e periodiche
Periodicità: di norma annuale e comunque decisa dal medico competente sulla base dell’entità dell’esposizione (Classe A e B).
• Valutazione di quelle situazioni fisiologiche e patologiche, congenite ed acquisite, che potrebbero costituire condizioni di particolare suscettibilità o che potrebbero essere aggravate dall’esposizione professionale ad antiblastici.
• Formulazione di un giudizio di idoneità alla mansione specifica che non può prescindere dalla valutazione del rischio.