Famiglia Sarcocystiidae TOXOPLASMA GONDII · 10/03/2014 1 Phylum Protozoa Subphylum Apicomplexa...

8
10/03/2014 1 Phylum Protozoa Subphylum Apicomplexa Classe Sporozoasida Subclasse Coccidia Ordine Eucoccidida Famiglia Sarcocystiidae Genere Toxoplasma TOXOPLASMA GONDII cosmopolita Ospite definitivo: Tutti i felini. Il gatto è il più importante per la sua diffusione nelle aree antropizzate Felidi - CICLO COMPLETO (fase asessuata e sessuata) CICLO INTESTINALE e EXTRA-INTESTINALE Altri animali (uomo compreso) Solo il CICLO EXTRA-INTESTINALE

Transcript of Famiglia Sarcocystiidae TOXOPLASMA GONDII · 10/03/2014 1 Phylum Protozoa Subphylum Apicomplexa...

10/03/2014

1

Phylum Protozoa Subphylum Apicomplexa Classe Sporozoasida Subclasse Coccidia Ordine Eucoccidida Famiglia Sarcocystiidae Genere Toxoplasma

TOXOPLASMA GONDII

cosmopolita

Ospite definitivo: Tutti i felini. Il gatto è il più importante

per la sua diffusione nelle aree antropizzate

Felidi - CICLO COMPLETO

(fase asessuata e sessuata)

CICLO INTESTINALE e EXTRA-INTESTINALE

Altri animali (uomo compreso)

Solo il CICLO EXTRA-INTESTINALE

10/03/2014

2

OOCISTI TACHIZOITI BRADIZOITI

PSEUDOCISTI: (cellule parenchimali o S.R.I) 8-16 tachizoiti

CISTI TERMINALI: bradizoiti (100-60.000) SNC e

muscolatura

CICLO INTESTINALE

Oocisti MATURA

Oocisti IMMATURA

Bradizoiti (tachizoiti)

Schizogonia fase asessuata

Schizonte

Gametogonia fase sessuata

Merozoiti

Microgameti

Macrogameti fecondazione

Cisti/pseudocisti

La maggior parte dei gatti si infetta tramite l’ingestione di cisti o pseudocisti

CICLO EXTRA-INTESTINALE

Tachizoiti Rapida moltiplicazione

BRADIZOITI moltiplicazione lenta

(cisti in muscoli, occhio, cervello, polmoni, fegato…)

Elementi infettanti (sporozoiti, tachizoiti e/o bradizoiti) diffondono in tutti gli organi e tessuti per via ematogena

fase acuta

fase cronica (7-15 gg)

Reazione immunitaria

Le oocisti si trovano nelle feci dei gatti infetti, non sono sporulate e misurano 12x10μm. Dopo la sporulazione che avviene entro 1-5gg, l’oocisti contiene due sporocisti, ognuna delle quali contiene quattro

sporozoiti

Stadi intestinali Schizonti: gli schizonti sono situati principalmente nel digiuno e

nell’ileo. Essi misurano da 4 μm a 17μm di diametro e contengono fino a 32 merozoiti

Gameti: i gameti si ritrovano nell’ileo e misurano circa 10μm di diametro

Stadi extraintestinali Tachizoiti: i tachizoiti sono localizzati in vacuoli intracellulari

di diversi tipi di cellule come ad esempio i fibroblasti, gli epatociti, i macrofagi e le cellule miocardiche. All’interno della cellula infetta sono

presenti da 8 a 16 organismi ognuno dei quali misura da 6 a 8μm di lunghezza

Bradizoiti:

I bradizoiti si trovano all’interno di cisti che si sviluppano principalmente nel muscolo e nel cervello (nel fegato e nel polmone

sono presenti forme denominate pseudocisti).

I bradizoiti hanno forma lanceolata e possono essere presenti fino a diverse migliaia per ogni cisti. La cisti può raggiungere fino a 100 μm

di diametro

Tipo di trasmissione

Ingestione di cisti terminali (contenute nei muscoli o nel cervello)

Ingestione di oocisti (presenti nelle feci o mat.contaminato da feci)

Via transplacentare

Penetrazione dei tachizoiti contenuti

nelle carni o visceri

10/03/2014

3

In seguito all’invasione della cellula ospite, i tachizoiti si moltiplicano all’interno di un vacuolo tramite endodiogenia.

Endodiogenia è essenzialmente un processo di gemmazione interna (“budding process”) nel quale si formano 2 cellule figlie all’interno della cellula madre, che viene consumata in questo processo

Dopo la formazione di 8-16 tachizoiti, la cellula si rompe e nuove cellule vengono infettate. Questo contrassegna la fase acuta della toxoplasmosi. La risposta immunitaria dell’ospite (soprattutto umorale) limita l’invasività dei tachizoiti, rallenta l’endodiogenia e induce la formazione di una ‘parete’ intorno alle cellule infette → ‘pseudo’cisti di bradizoiti. Se l’immunità acquisita viene a mancare, la pseudocisti può rompersi e liberare i bradizoiti che si attivano e riprendono le caratteristiche di invasività

Pseudocisti matura

Tachizoiti liberi

Cisti terminale nel SNC Cisti terminale

CICLO EXTRAINTESTINALE DI TOXOPLASMA GONDII

Il gatto svolge il ruolo principale nella epidemiologia della toxoplasmosi e la malattia è assente nelle aree

dove non sono presenti i gatti

RUOLO DEL GATTO

Alimentazione

Abitudini

Produzione di oocisti

Diffusione •Numero

•Resistenza

•Tempo di sporulazione

Ambiente (gatti liberi o di proprietà)

10/03/2014

4

La maggior parte dei gatti si infetta tramite l’ingestione di ospiti e/o organi infetti

(contenenti bradizoiti e tachizoiti)

Maggior numero di oocisti

Eliminazione di oocisti in media 15 giorni (da 7 a 20)

3-10 gg – BRADIZOITI

18 gg – OOCISTI

13 gg - TACHIZOITI

Difficilmente elimina OOCISTI una 2a volta

C I T T A’ Anno Origine %

Venezia 1991 Colonia 38

Roma 1992 Gattile 50

Riccione 1996 Colonia 56

Venezia 1998 Gattile 57,5

Sassari 2003 Mista 37

IL 30 – 50 % DEI GATTI è SIEROPOSITIVO

Mancano screening di massa

Eliminazione di oocisti in media 15 giorni (da 7 a 20)

3-10 gg – BRADIZOITI

18 gg – OOCISTI

13 gg - TACHIZOITI

Difficilmente elimina OOCISTI una 2a volta

Toxoplasma gondii

10-12

SPOROCISTI (2)

SPOROZOITI (4)

SPOROZOITI (4)

10/03/2014

5

•Tempo di sporulazione

7-20 gg

2-3 gg a 24 °C

•Tempo di eliminazione

BIOLOGIA OOCISTI

•Eliminazione 1 milione/gr di feci

20 milioni (fino a 100)/giorno

4-5 gg a 15 °C

Inibizione a T <4 °C e >37 °C

14-21 gg. a 11°C

Inizia dopo 3-10 gg se il gatto si infestato con cisti o

pseudocisti, dopo 19-48 gg se l’infestazione è avvenuta

tramite oocisti

È difficile spiegare la larga diffusione della toxoplasmosi fra

i ruminanti, soprattutto negli ovini.

Alcuni autori suggeriscono che

l’infezione sia conseguente alla

somministrazione durante la gravidanza di mangime

contaminato con feci di gatto

Alla diffusione delle oocisti contribuiscono inoltre gli insetti coprofagi che possono contaminare vegetali, carni e concime.

Infine la trasmissione venerea è stata ipotizzata nelle pecore

4°C 54 mesi

-10°C 106 gg

55-60°C 1-2 minuti

Terreno umido e sabbia 18 mesi

Resistenza

Inattivate da idrossido d’ammonio al 5% in 10’

Bradizoiti

10/03/2014

6

1-4°C > 3 settimane

-1°C /– 8°C > 1 settimana

-15°C 3gg -20°C 24h

sopravvivono diverse settimane a concentrazioni più basse

6% NaCl (4-20°C)

non sempre vengono inattivate negli insaccati fatti in casa

3% NaCl 3-7gg

67°C 60°C 4’ 50°C 10’

I tachizoiti sono incapaci di sopravvivere al di fuori dell’ospite e sono distrutti

dalle secrezioni gastriche

Tachizoiti liberi

Microtubuli interni

Subunutà del conoide

Membrana complessa interna

Microtubuli subpellicolari

Conoide

Anello Polare 1

Anello Polare 2

Patogenesi in generale…. I tachizoiti in attiva moltiplicazione possono produrre aree di necrosi in vari organi come miocardio, polmone, fegato e cervello. L’ospite può presentare febbre e linfoadenopatia. Nell’ospite in gravidanza (donna incinta), esposto per la prima volta al parassita, i tachizoiti possono infettare il feto e causare l’infezione congenita. Le lesioni predominanti sono a carico del sistema nervoso centrale e sono spesso causa di aborto. Anche la retinocoroidite è una lesione frequente e può manifestarsi molti anni dopo la nascita. Negli ovini T. gondii è un importante agente di aborto e di mortalità neonatale negli agnelli. Se l’infezione colpisce la pecora durante il primo periodo di gravidanza (< 55 giorni), il feto muore e viene espulso, spesso inosservato. Quando l’infezione avviene a metà gestazione, il feto morto viene espulso (facilmente osservabile) o il feto può essere ritenuto e mummificato per essere espulso più avanti. Se il feto sopravvive, l’agnello nasce morto o disvitale. Le pecore che subiscono un aborto da Toxoplasma generalmente portano a termine in modo normale le successive gravidanze

10/03/2014

7

MODALITÀ DI INFEZIONE NELL’UOMO

OOCISTI SPORULATE

LETTIERA IGIENICA

BRADIZOITI

TACHIZOITI

LATTE

TRANSPLACENTARE Meningoencefalite

Corioretinite congenita

Come si trasmette all’uomo

Ingestione di oocisti provenienti dalle feci del gatto (p.es. verdure

contaminate da feci) o ingestione di zoitocisti con bradizoiti mangiando

carne cruda o poco cotta o (raro) trapianto di organi o trasfusioni di

sangue

•Trasmissione transplacentare.

Sintomatologia: Nell’uomo la toxoplasmosi è di regola

asintomatica, ma può provocare febbricole e tumefazioni linfonodali In individui immunocompromessi (es:

AIDS, morbo di Hodgkin, emodializzati, pazienti sotto

chemioterapia antitumorale ecc.) si può avere toxoplasmosi disseminata

Epidemiologia Sono a rischio maggiore macellai, cuochi, veterinari (chi maneggia carne cruda) In Gran Bretagna la prevalenza di anticorpi anti-Toxoplasma varia da 0.1% in bambini di un anno a 45% in adulti di 50 anni o più. In Francia, dove si mangia spesso carne cruda 80-90% degli adulti risultano sieropositivi. Toxoplasmosi congenita. La maggior parte delle infezioni sono asintomatiche, ma nel 10% dei casi si hanno aborti, natimortalità o danni al sistema nervoso centrale. L’incidenza è più alta quando l’infezione avviene nel primo trimestre della gravidanza. I neonati gravemente colpiti sono affetti da retinocoroidite e necrosi cerebrale e possono presentare epatosplenomegalia, insufficienza epatica, convulsioni e idrocefalo

Diagnosi di laboratorio

La diagnosi di laboratorio può essere: - diretta

- indiretta

Diagnosi indiretta

Si intende la diagnosi sierologica, più semplice di quella diretta e comunque alla portata della maggior parte dei

laboratori.

La diagnosi della toxoplasmosi animale ha quindi due finalità, e cioè di salvaguardia della salute animale e di quella umana. L’iter diagnostico dell’infezione toxoplasmica negli animali necessita delle risultanze di più esami anche se gli unici probanti sono esclusivamente quelli in grado di evidenziare o il parassita (esami coprologici, biologici ed istopatologici) o la risposta immune da esso evocata (test sierologici)

10/03/2014

8

La diagnosi si avvale soprattutto di tests sierologici per la determinazione di IgG, IgM, IgA, utilizzanti sia antigeni corpuscolari (IFAT, Dye Test, ADHS) che solubili (ELISA, EIA, ELIFA, ISAGA, IgG Avidity).