facce di periferia

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| 007 | NOVEMBRE 09 16 | 007 | NOVEMBRE 09 17 | FOTOGRAFIE E TESTO | MAURIZIO LANDRISCINA facce di periferia fotoreportage urbano | A CURA DI | POLIFEMO | www.polifemo.org H o sempre considerato fotografia e viaggio come dimensioni inscindibili per esplo- rare la natura umana. Ma di fronte a un quartiere dalle mille trasformazioni come la Bo- visa, periferia Nord di Milano, mi sono dovuto ricredere. Il primo impatto è stato con l’agglomerato ur- bano: freddo, impersonale. Ex area agricola, nel secolo scorso Bovisa è diventata zona di fabbriche e tute blu. Oggi, accanto ad aree dismesse, sorgo- no il polo universitario del Politecnico, l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, la sede distaccata della Triennale d’arte moderna e grat- tacieli ancora in costruzione. Ottimo scenario per un reportage architettonico, pensavo, finché lungo la via Bovisasca non mi sono imbattuto nel cuore di questo quartiere: la sua gente. Prima solo, poi in compagnia della mia mac- Il musicista di Dio “Nella mia vita ho toccato il fondo ma grazie a Dio ce l’ho fatta. Il mio Superiore ogni giorno mi guida. Ed io sono innamorato della vita e di Lui”. Lavinio ha 53 anni e quattro vite: ha fatto il musicista, il manager, l’artigiano in Valtellina. Ora si è trasferito in Bovisa ed è tornato a suonare. L’ultimo degli artigiani Stefano, 43 anni, ha un piccolo laboratorio di decorazione e serigrafia su bicchieri di cristallo. La sua è una delle ultime attività artigiane del quartiere, eredità dei genitori che un tempo producevano porcellane incise a mano. La nuora del nocchiere La signora Maria, classe 1933, vive in Bovisa da quando si è sposata. Lavorava come salumiera, mentre il marito suonava la fisarmonica nel ristorante del padre, frequentato anche da Mussolini. Ricorda con nostalgia quando il suocero, con la sua cavallina, riportava a casa le famiglie che avevano trascorso il pomeriggio fuori porta. Lo scultore giramondo Francisco, 59 anni, crea sculture in marmo, legno e terracotta. Nato in Nicaragua, dove ancora vivono la madre e i due fratelli, dopo aver girato il Sudamerica e la Spagna, negli anni Settanta è approdato a Carrara e ha frequentato l’Istituto della lavorazione della pietra e del marmo. Il cancello di un’area dismessa in via Bovisasca.

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Terre di mezzo | fotoreportage urbano | facce di periferia | foto di Maurizio Landriscina

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| 007 | novembre 0916 | 007 | novembre 09 17

| fotografie e testo | maurizio landriscina

facce di periferia fotoreportage urbano| a cura di | polifemo | www.polifemo.org

H o sempre considerato fotografia e viaggio come dimensioni inscindibili per esplo-rare la natura umana. Ma di fronte a un

quartiere dalle mille trasformazioni come la Bo-visa, periferia Nord di Milano, mi sono dovuto ricredere.

Il primo impatto è stato con l’agglomerato ur-bano: freddo, impersonale. Ex area agricola, nel secolo scorso Bovisa è diventata zona di fabbriche e tute blu. Oggi, accanto ad aree dismesse, sorgo-no il polo universitario del Politecnico, l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, la sede distaccata della Triennale d’arte moderna e grat-tacieli ancora in costruzione. Ottimo scenario per un reportage architettonico, pensavo, finché lungo la via Bovisasca non mi sono imbattuto nel cuore di questo quartiere: la sua gente.

Prima solo, poi in compagnia della mia mac-

il musicista di dio“nella mia vita ho toccato il fondo ma grazie a dio ce l’ho fatta. il mio superiore ogni giorno mi guida. ed io sono innamorato della vita e di Lui”. Lavinio ha 53 anni e quattro vite: ha fatto il musicista, il manager, l’artigiano in valtellina. ora si è trasferito in bovisa ed è tornato a suonare.

l’ultimo degli artigianistefano, 43 anni, ha un piccolo laboratorio di decorazione e serigrafia su bicchieri di cristallo. La sua è una delle ultime attività artigiane del quartiere, eredità dei genitori che un tempo producevano porcellane incise a mano.

la nuora del nocchiereLa signora maria, classe 1933, vive in bovisa da quando si è sposata. Lavorava come salumiera, mentre il marito suonava la fisarmonica nel ristorante del padre, frequentato anche da mussolini. ricorda con nostalgia quando il suocero, con la sua cavallina, riportava a casa le famiglie che avevano trascorso il pomeriggio fuori porta.

lo scultore giramondofrancisco, 59 anni, crea sculture in marmo, legno e terracotta. nato in nicaragua, dove ancora vivono la madre e i due fratelli, dopo aver girato

il sudamerica e la spagna, negli anni settanta è approdato a carrara e ha frequentato l’istituto della lavorazione della pietra e del marmo.

il cancello di un’area dismessa in via Bovisasca.

| 007 | novembre 0918 | 007 | novembre 09 19| fotoreportage urBano

maurizio landriscinaÈ nato nel 1964 a Milano, dove vive e lavora. Sebbene non sia un fotografo professionista, ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali. Nel 2008 è stato premiato al Trierenberg super circuit di Linz (Austria) e all’International photography awards di Los Angeles, nella categoria reportage di viaggio dedicata ai non professionisti dove, con il lavoro presentato in queste pagine e ideato durante il corso di fotogiornalismo di Polifemo e Terre di mezzo, ha ottenuto una menzione speciale. Affascinato dalla normalità degli esseri umani, prova a raccontarli entrando nei loro mondi.

china fotografica, mi sono mescolato tra gli abi-tanti di queste strade, sono entrato nei cortili, nei capannoni, nelle botteghe, persino in una chiesa evangelica. Ho raccolto la storia di muri e persone, lo scatto è stato soltanto una naturale conseguenza di questi incontri.

I volti che qui vi presento sono per me ormai familiari: Maria e il signor Franco, i migranti, come Awad, e i giovani imprenditori, tra cui c’è Max che gestisce “una trattoria vecchia Milano”. E poi gli artisti, gli artigiani e gli operatori del so-ciale, come Saidou e Lisa, che ogni giorno fanno crescere piccole e grandi speranze.

A volte mi chiedo, se sia possibile mettere la parola “fine” a questo reportage e la mia risposta è no. Per questo credo che continuerò a raccon-tare la Bovisa e quello che verrà.

il locandiere amico dei rommax è il “portinaio della via bovisasca”. negli ultimi anni, dalla sua locanda all’angolo con via cosenz, ha visto di tutto: dalle trasformazioni del quartiere alle demolizioni dei campi rom. “fornivo loro acqua e cambiavo le monete a giorni e orari precisi. Perché la guerra, di principio, non la si fa a nessuno”.

l’attrice col cuore in manoLisa è l’anima di Puntozero, associazione teatrale che ha sede a due passi dalla stazione bovisa. oltre a tenere corsi di recitazione per bambini, adolescenti e adulti, Lisa lavora all’interno del carcere minorile beccaria di milano tentando il recupero dei minori che vivono sul “filo del rasoio”.

la Bovisa sui muriDal 20 novembre, e per due settimane, il reportage di queste pagine è in mostra all’Arci Scighera (via Candiani 131, Milano). Inaugurazione alle 18.30 con performance della compagnia teatrale “Puntozero”.

lo studente di designdavide è uno studente al quarto anno della facoltà di design. vive in brianza e ogni giorno viene in bovisa col treno. gli piace molto questa zona, ma teme che nei prossimi anni cambierà radicalmente.

la memoria del quartierefranco, 67 anni, vive in una casa di corte in via bovisasca da tre generazioni. “La montecatini esalava gas nocivi durante la notte -ricorda-. al mattino le donne ritiravano il bucato sporco di sostanze chimiche”.

il pastore evangelicoPadre menga è pastore della chiesa evangelica. arrivato vent’anni fa dall’ex Zaire, ha 42 anni e vive vicino a crema con la moglie e tre figli. nella vita quotidiana lavora come operaio in un’azienda.

il mediatore culturalesaidou moussa ba, senegalese in italia da 21 anni, condivide un appartamento con altri connazionali. Lavora nelle scuole per far capire agli studenti l’importanza dell’ascolto e il valore delle diversità.

la ballerina di metalin un piccolo locale vicino a via bovisasca un gruppo di ragazzi “heavy metal” si è ritrovato per un raduno di band musicali provenienti da diverse parti d’europa. suzie li ha accompagnati: lei non suona ma è pronta a scatenarsi ballando con la loro musica. È nata a cipro ma vive a Londra, dove lavora come guardia carceraria.