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Cornelio Fabro Opere Complete a cura del Progetto Culturale Cornelio Fabro, dell’Istituto del V erbo Incarnato  promosse dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Direzione Centrale Roma ! ! ! Volume 5 La fenomenologia della percezione a cura di Christian Ferraro Prima edizione" Vita e Pensiero, #ilano $%&$ 'econda edizione" #orcelliana, rescia $%$  Prima edizione nella serie delle *pere Complete" + - + .ditrice del Verbo Incarnato P/zza 'an Pietro, + 01 'egni (R#) in2o3edi4i/com Propriet5 intellettuale" 6Pro4incia Italiana '/ Cuore7 ( PP/ 'timmatini)

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Cornelio Fabro

Opere Complete

a cura del Progetto Culturale Cornelio Fabro,

dell’Istituto del Verbo Incarnato

 promosse dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)Direzione Centrale Roma

! ! !

Volume 5

La fenomenologia della percezione

a cura di Christian Ferraro

Prima edizione" Vita e Pensiero, #ilano $%&$'econda edizione" #orcelliana, rescia $%$

 

Prima edizione nella serie delle *pere Complete" +

- + .ditrice del Verbo IncarnatoP/zza 'an Pietro, + 01 'egni (R#)in2o3edi4i/com

Propriet5 intellettuale"6Pro4incia Italiana '/ Cuore7 (PP/ 'timmatini)

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Prefazione

8e ri4endicazioni che la 69estalttheorie7 ha proclamate in :uesta prima met5 del secolo,

in ogni 5mbito della conoscenza e della 4ita, sono o non sono giusti2icate;< :uesta domanda, non = ancora 2acile dare un bilancio de2initi4o/ >no psicologoneutrale risponde4a alcuni anni 2a" 6Francamente oggi nessuno lo sa/ Forse lo si potr5dire con maggiore con2idenza nel $%?/ Il pronostico pi@ sicuro sarebbe probabilmenteche la 9estalttheorie almeno in :ualche parte ha ragione e con maggior certezza che in:ualche altra parte = senz’altro errata" il compito della logica a44enire = :uello dispeci2icare :uesto inizio7/ <l :uale il medesimo <utore 2a seguire alcune osser4azioni poco edi2icanti sull’attitudine di inso22erenza per la critica da parte dei 9estaltisti, cheriporto a titolo di oggetti4it5 e completezza/6C’= ragione 2ondata di credere, egli continua, che il con2igurazionismo abbia toccato ilsuo apice e che la teoria do4r5 ora accontentarsi di consolidare le sue con:uiste/ I

9estaltisti con4inti ridono di :uesto giudizio e sono persuasi che essi hanno appenainiziato la loro marcia di con:uista/ 8e ostilit5 che essi hanno suscitate dappertutto nonsono state causate soltanto da una 2amiliare resistenza alle nuo4e 4edute od alla rapidarealizzazione di particolari 2iloso2ie, ma = stata intensi2icata dalla maniera aggressi4a deidi2ensori/ >n’aria di superiorit5 ed intolleranza nell’esporre, un’irremo4ibile con4inzionenella giustezza della posizione scelta ed una sottile persuasione che la mancanza di unaccordo senza riser4e = indizioA di testardaggine ed incompetenza, non sono i miglioriespedienti per guadagnarsi seguaci od anche la stima dell’a44ersario specialmente:uando si tenga presente la mancanza, da parte dei 9estaltisti, della sana praticadell’autocritica/ .ssi troppo spesso hanno interpretato un attacco alle proprie idee comeun assalto diretto contro le proprie persone, mentre = una regola elementare della ricercascienti2ica di assol4ere il proprio compito senz’alcun attaccamento a se stessi/ I teoricidella 9estalt si ri4elano colpe4oli proprio di mancanza di comprensione (.insicht,insight) nei di2etti della propria dottrina come lo indica la loro ritrosia a modi2icare anchegli aspetti pi@ secondari della teoria/ Certamente non tutto l’ingegno e la saggezza delmondo psicologico si sono posti dalla loro parte/ In un lode4ole s2orzo di originalit5, essihanno accecato se stessi per tutte le idee 4enute prima di loro e per tutti i 2atti discordantiscoperti di poi, 4iolando cosB una delle prime regole della ricerca esatta7 (artmann 9//, 0E0$)/*ra il $%? = gi5 passato e si pu ammettere che la 6teoria della 2orma7 ha a4uto uncompito decisi4o nella storia della cultura" tutte le teorie della percezione della psicologia pi@ recente hanno le loro radici, in :ualche modo, nei problemi suscitati dalla9estalttheorie/ G 4ero che in :uesti ultimi due decenni lo studio si = orientato 4erso princBpi di sintesi pi@ con2ormi all’originalit5 dell’essere umano" ma tali princBpi nonintendono escludere i problemi della psicologia della 2orma, se non per :uel tanto ch’essacontene4a di gratuito e di unilaterale, con2ermando che i processi dello spirito attuano, adogni piano oggettuale, un principio di unit5 ch’= al 2ondo l’unit5 stessa dell’essere dellacoscienza/8a nostra precedente esposizione = stata :ui aggiornata sia per la bibliogra2ia come per ilcontenuto nei punti essenziali, senz’alterare il piano originario dell’opera/

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8’<utore

Roma, gennaio $%$

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Bibliografia

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italiana parziale di </ Carlini, ari, $%+K  .n:uiries concerning the human understanding, ed/ 8/ </, 'elbEigge ('),*Q2ord, +nd ed/ (impression o2), $%0K tr/ it/ di 9/ Prezzolini, ari, $%$/usserl ./, 8ogische >ntersuchungen, alle a/ 'aale, $%$0E$%+$ (+ parti in 0 4oll/)/Oant I/, <) Oriti der reinen Vernun2t, hrsg/ 4on / 'chmidt, 8eipzig, $%JK tr/ it/

(9entile, 8ombardoERadice), ari, $%+&E$%+? (ristampa della +a ed/)K  ) Prolegomena zu einer eden Tn2tigen #etaphsi, 8eipzig, $%?K tr/ it/ (P/Carabellese), ari, $%+?/Ooenig ./, ilhelm undt, tr/ it/, Palermo, s/ d/8alande </, Vocabulaire techni:ue et criti:ue de la philosophie&, Paris, $%0J (+ 4oll/ conun terzo di supplemento)/8eMis / ./, Neutral, indubitable senseEdata as the starting point 2or theories o2  perception, in" 6Lhe Hournal o2 Philosoph7, SSSVI, ++ ($%0%), ?J%E/8oce H/, .ssa concerning human >nderstanding, *Q2ord, ed/ *Q/, </ C/ Fraser, $J%&K ilCarlini ne ha data una tr/ nella sua opera su 8/ gi5 cit/8otze / R/, <) #edizinische Pschologie oder Phsiologie der 'eele ($J?+), tr/ 2r/ Paris,

$J1K  ) 'stem der Philosophie, XMeiter Leil, #etaphsi, III uch" 4om geistigenDasein, 8eipzig, $J1%/A#ach ./, Die <nalse der .mp2indungen und das Verhltnis der Phsischen zur Pschischen%, Hena, $%++/.rster Leil" ahrheit und irlicheit, $%+/XMeiter Leil" Die phsische irlicheitK erste <bteilung" die Realitt der phsischeneltK zMeite <bteilung" der <u2bau der phsischen eltK $%00E$%0&/Dritter Leil" Die pschischEgeistige irlicheit, $%0?K  ) Die 'llogisti des <ristoteles (due parti in 0 4oll/), LTbingen, $J%E$%/#aier /, Philosophie der irlicheit, LTbingen, $%+E$%0?/#ill H/ 't/, <)/ < 'stem o2 8ogic, 8ondon, $J (+ 4oll/)K  ) <n eQamination o2 'ir illiam amilton’s Philosoph, 8ondon, $JJ%/#onzel N/, 'trutursoziologie und Oirchenbegri22, in" 69renz2ragen zMischen Lheologieund Philosophie7, d/ S, onn, $%0%/#ondol2o R/, <) >no psicologo associazionista" ./ / de Condillac, ologna, $%+K  ) Il trattato delle sensazioni di ./ / de Condillac, ologna, $%+1/*lgiati F/, <) Cartesio, #ilano, $%0&K  ) 8a 2iloso2ia di Cartesio, #ilano, $%01/Ranzoli C/, Dizionario di scienze 2iloso2iche0, #ilano, $%+/Reid Lh/ Collected ors, ed/ / amilton (+ 4oll/), .dinburgh, $J0/RolandE9osselin #/ED/, <)/ 8e ugement de perception, in 6Re4/ 'c/ Phil/ Lho$/7, +&($%0?), ?E0JK  ) De la connaissance a22ecti4e, in" 6Re4/ 'c/ Phil/ Lhol/7, +1, ($%0J), ?E+1/Ross D/, <ristotle’s Phsics, *Q2ord, $%0/Laine /, De l’intelligence, diQi=me dit/, Paris, $%0 (+ 4oll/)/Lhomas <:uinas, 'umma Lheologica, Romae, ed/ 8eonina, $JJJ e segg/Volpe (Della) 9/, 8a 2iloso2ia dell’esperienza di D/ ume, Firenze, $%00E$%0? (+4olumi)/eber </ */, 9estalttheorie and the Lheor o2 Relations, in" 6Lhe Hournal o2 

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Philosophie7, d/ VI, $E+ ($%0+), $E$?// Psicologia (preE ed estragestaltista)<llport F/ /, Lheories o2 Perception and the Concept o2 'tructure, NeM YorE8ondon,$%?? (con ampia bibl/)/A<meseder R/, >eber Vorstellungsprodution, in" 6>ntersuchungen z/ 9egenstandsEtheorie7, I/ </ arth, 8eipzig, $%&, &J$E?J/aldMin H/ #/, Dictionar o2 Philosoph and Pscholog, NeM Yor, $%+/echer ./, <) 9ehirn und 'eele, in" 6Die Pschologie in .inzeldarstellungen7, hrsg/ 4on/ .bbinghaus und ./ #eumann, V and, eidelberg, $%$$K  ) / OUhlers phsialische Lheorie der phsiologischen Vorgnge, die der 

9estaltMahrnehmung zugrundeliegen, in 6Xsch/ 2/ Ps/7, J1 ($%+$), $E&&/enussi V/, <) 9esetze der inad:uaten 9estaltau22assung (Die .rgebnisse meiner  bisherigen eQperimentellen <rbeiten zur <nalse der sog/ geometrischEoptischenLuschungen ZVorstellungen ussersinnlicher Pro4enienz[), in" 6<rch/ 2/ d/ ges/Pschol/7, t/ 0+ ($%$&), 0E0?K  ) Versuche zur <nalse tatil erMechter 'cheinbeMegungen, in 6<rchi4 2/ d/ges/ Psch/7, t/ 0 ($%$1), ?%E$0?/insManger 8/, <) 9rund2ormen u/ .renntnis menschlichen Daseins+, XTrich, $%?0K  ) <usgeMhlte Vortrge und <u2stze, d/ I" Xur Phnomenologischen<nthropologie, ern, $%&1 d/ II" Xur Problemati der pschiatrischen Forschung undzum Problem der Pschiatrie, ern, $%??/oring ./ 9/, <) istor o2 eQperimental Pscholog, NeM Yor, $%+%K  ) Lhe phsical dimensions o2 consciousness, Chicago, $%00K  C) Pschophsiological sstems and isomorphic relation, in" 6Lhe Pschol/Re4ieM7, &0 ($%0), ??E?JJ/runsMi ./, Prinzipien2ragen der 9estalttheorie, in" 6eitrge z/ ProblemEgeschichte der Pschologie7, 1JE$?, Hena, $%+%/Thler O/, Die 9estaltMahrnehmungen, I, 'tuttgart, $%$0K  ) Die 'trutur der ahrnehmungen, I e2t, Die .rscheinungsMeisen der Farben, in 6andbuch der Pschologie7, Hena, $%++/Calins #/ /, Critical Comments on the 69estalttheorie7, in 6Pschol/ Re4ieM7, 00($%+), $0&E$?J/Clapar=de W/, <) 8’association des Ides, Paris, $%0K  ) 8a gen=se de l’hpoth=se, in/ 6<rch/ de Psch/7, SSIV ($%0&) $E$??/Cossetti 9/, 8a 2unzione del signi2icato nella percezione degli oggetti, Contributi S, 1$E$1$, ed/ in" 6<rch/ It/ di Psic/7, SV ($%+1), $?%E+&J/DelacroiQ /, 8’association des Ides, in" 6Nou4eau Lrait de Pschologie7 par 9/Dumas, t/ IV, ch/ III, $01E$$, Paris, $%0&/.bbinghaus /, 9rundzTge der Pschologie, tr/ 2r/, Paris, $%$/A.hren2els Chr/, >eber 9estalt:ualitten, 6Viertelahrsschri2t 2/ iss/ Philosophie7 SIV

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6Neue Pschol/ 'tud/7, $%+, $, +1%E&10/Hames /, Principles o2 Pscholog, + 4oll/, NeM Yor, $J%/Oatz D/, <) Die .rscheinungsMeisen der Farben und ihre eein2lussung durch dieindi4iduelle .r2ahrung, 8eipzig, $%$$K  ) Der <u2bau der LastMelt, 8eipzig, $%+?K  C) 9estaltpschologie+, asel, $%&J, (tr/ it/ Lorino, $%?)K  D) andbuch der Pschologie, asel, $%?$ (in collab/)/AOiesoM F/, Il principio della sintesi creatrice di 9/ undt e la storia della 2orma (9estalt),in" 6<rch/ it/ di Psicol/7, VII ($%+%), $E1%/Orueger </ F/, <) Der 'truturbegri22 in der Pschologie, er/ T/ d/ J/ pschol/ Oongr/ 2/eQp/ Pschologie in 8eipzig, $%+0/ Pubblicato, anche a parte come II ed/ (Hena $%0$) e paginazione propriaK  ) >eber pschische 9anzheit, in" 6Neue Pschol/ 'tud/7, I, ($%+), $E$+0K  C) .ntMiclungspschologie der 9anzheit, in 6Xur Philosophie und PschoElogieder 9anzheit7, erlinE9UttingenEeidelberg, $%?0/8add 9/ L/, .lements o2 phsiological Pscholog, < Lreatise o2 the acti4ities and natureo2 the mind 2rom the phsical and eQperimental point o2 4ieM, 8ondon, $J%/8ersch Ph/, <u2bau der Person, VI <u2l/, #Tnchen, $%?&/8esanc /, >eber das 6unmittelbare 9egebensein7 in ussere ahrnehmung, in" 6<rch/ 2/die ges/ Pschol/7, d/, $+ ($%0J), +0E+%/8e4i 9/, Istologia+,Lorino, $%0?/8indMors H/, <) 8ehrbuch d/ eQper/ Pschologie, tr/ it/ (9alli e 9atti), #ilano, $%+%K  ) Lheoretische Pschologie im >mriss, tr/ ingl/ (De 'il4a), 't/ 8ouis and8ondon, $%0+K  C) Das 'eelenleben des #enschen, in" 6Die Philosophie, ihre 9eschichte undihre 'stemati7, hrsg/ Lh/ 'teinbTchel, <bteil/ %, onn, $%0&/8ine P/ F/, 9rund2ragen der ahrnehmungslehre+, #it einem NachMort" 9egenEstandsphnomenologie und 9estalttheorie, #Tnchen, $%+%/8onghi 8/, 8o schema corporeo (Indagini cliniche e analisi critica), in" 6<rch/ di Psicol/, Neurol/, Psichiatria e Psicoterapia7, I, $ ($%0%), &1E$J0/

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#c Dougall /, <) od and #ind, < istor and De2ense o2 <nimism, 8ondon s/ d/K  ) <n *utline o2 Pscholog, 8ondon, $%++K  C) Lhe Frontiers o2 Pscholog, 8ondon, $%++K  D) Dinamic Principles o2 9estalt Pscholog, .str/ da 6Character and PerEsonalit7, Durham, $%0E$%01 (paginazione originale)K

  .) Lendencies and Postulates o2 all Pscholog, in" 6*nzi=me Congr=s Intern/ dePschologie7, $?1E$1 (Paris $%01), <gen, $%0J/#anoil </, 8a Pschologie eQprimentale en Italie, Wcole de #ilan, Paris, $%0J (c2r/ rec/in" 6ollettino Filoso2ico7, IV, $%0J, pagg/ 0+E0&)/#atusse P/, <) #etaphsische Probleme der #edizin, .in eitrag zur PrinzipienElehreder Pschotherapie+, erlin, $%?K  ) >ntersuchungen Tber die ahrnehmung" $/ #itteilung, in 6<rchi4/ 2/Pschiatrie und Ner4enranheiten7, $J% ($%?+), +1%E0$%K +/ #itteilung, in 6'chMeizer <rchi4 2Tr Neurologie u/ Pschiatrie7,A 1$ ($%?0), $J%E+$/#einong </, <), >eber 9egenstandstheorie, in" 6>ntersuchungen zur 9egenstandsEtheorie7, 8eipzig, $%&, $E?K

  ) >eber <nnahme+, in" 6.rgebnisse d/ Xtsch/ 2/ Ps/7, 8eipzig, $%+K  C) Phantasie und Vorstellung, in" 69es/ <bh/ d/ I7/#erleauEPont #/, <) 8a structure du comportement+, Paris, $%&%K  ) Phnomnologie de la Perception, Paris, $%&?/#ichotte </, <) Rapport sur la perception des 2ormes, in" 6Proceedings and Papers o2 theVIII Intern/ Congress o2 Pscholog7, $E$1?, 9roningen, $%+1K  ) 8a perception de la causalit, 8ou4ainEParis, $%&/#oore Lh/ V/, <) 9estalt Pscholog and 'cholastic Philosoph, ($), in" 6Lhe NeM'cholasticism7, VII ($%00), +%JE0+?K (II) Ibid/ VIII ($%0&), &EJK  ) Cogniti4e Pscholog, ChicagoEPhiladelphiaENeM Yor, $%0%/#ueller 9/ ./, <) Xur <nalse der 9edchtnisttigeit und der Vorstellungs4erlau2, IIILeil, 8eipzig, $%$0K  ) OompleQtheorie und 9estalttheorie, .in eitrag zur ahrnehmungspsEchologie, 9roningen, $%+0/#usatti C/ 8/, <) <nalisi del concetto di realt5 empirica, Citt5 di Castello, $%+K  ) 8a psicologia della 2orma, in" 6Ri4ista di Filoso2ia7, SS, & ($%+%) 0+%E0?1K  C) Forma e assimilazione, in" 6<rch/ it/ di Psicologia7, SI, $E+ ($%0$), $E$?K  D) .lementi di Psicologia della Forma (ad uso pri4ato), Pado4a, ’0J/Parsons H/ /, <n Introduction to the theor o2 perception, Cambridge, $%+1/Petermann /, <) Die ertheimerEOo22aEOUhlersche 9estaltpschologie, 8eipzig, $%+%K  ) Das 9estaltproblem in der Pschologie im 8ichte analtischer esinnung,8eipzig, $%0$/Piaget H/, <) 8a Naissance de l’Intelligence chez l’.n2ant, Neuch\telEParis, $%0K  ) 8a Construction du Rel chez l’.n2ant, Neuch\telEParis, $%01K  C) 8e Probl=me de l’Intelligence et de l’abitude, R2leQe conditionn, 69eEstalt7 ou <ssimilation, in 6*nzi=me Congr=s Inter/ de Pschologie7, (Paris, $%01), <gen,$%0J, $1E$J&/Pialat ./, >ne conception nou4elle de la 4ie pschi:ue" la 69estalttheorie7, in" 6Re4/ Nosc/ de Philosophie7, SSSI ($%+%), &0JE&?$K SSSII ($%0), &JE1?/Piron /, <) 8e Cer4eau et la pense, Paris, $%+0K

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  ) Remar:ues sur la notion de Perception, in" 6Hourn/ de Pschol/7, SSII ($%+?),+1JE+%KA  C) 8e probl=me de la Perception et la Pschophsi:ue, in" 6<nne pschologi:ue7, t/ SSVI ($%+), $E++K  D) Pschologie eQprimentale, Paris, $%+1/

Pillsbur / /, <) Lhe units o2 eQperienceE#eaning or 9estalt, in" 6Lhe Pschol/Re4ieM7, & ($%00), &J$E&%1K  ) Lhe 2undamentals o2 Pscholog0, NeM Yor, $%01/Ponzano 9/, 8’opera 2iloso2ica di F/ De 'arlo, Napoli, $%&/Price / /, Perception, 8ondon, $%0+/Purd D/ #/, Lhe structure o2 the 4isual Morld, I/ Lhe 'paceEperception and the perception o2 the Mholes, in" 6Lhe pschol/ ReMie47, &+, ? ($%0?), 0%%E&+?K II, Ibid/, ,?+JE?01K III/ Lhe tendenc toMard simpli2ication o2 the 4isual 2ield, Ibid/, &0, $ ($%0),?%EJ+/Re4esz 9/, <) >eber tatile <gnosie, Pschologische <nalse der 'tUrungen in der ahrnehmung, aarlem, $%+JK

  ) Die FormenMelt des Lastsinnes, aag, $%0J (+ 4oll/)" I/ 9rundlegung der opti und der lindenpschologieK II/ Formstheti und Plasti der linden/Ribot Lh/, <) 8a pschologie allemande contemporaine (cole eQprimentale), Paris,$J1%K  ) 8a Pschologie anglaise contemporaine0, Paris, $JJ$/Rignano ./, I/ 8a teoria della 2orma della nuo4a 'cuola psicologica tedescacontrapposta all’<ssociazionismo della 'cuola psicologica inglese, in" 6Problemi dellaPsiche7, ologna, $%+J, J%E$?0/ II/ Polemica sulla teoria della Forma, Ibid/, $?0E$%?/ Idue artt/ erano apparsi prima in 6'cientia7 ($%+1E$%+J)K il II 2u pubblicato anche in6Pschologische Forschung7 con il tit/ 6Die 9estalttheorie7 (d/ SI, $E+)/Robinson ./ '/, <ssociation Lheor LoEDa, NeM Yor, $%0+/Rubin ./, <) 'nsople4ede Figurer, 'tudier i psologis <nalse, Oobenha4n, $%$?K tr/ted/ Visuel Mahrgenommene Figuren, Oopenhagen, $%+$K  ) .Qperimenta Pschologica, Collected 'cienti2ic Papers, Copenhagen, $%&%/Ruer R/, <) 8e paradoQe de l’amibe et la pschologie, in" 6Hourn/ de Pschol/7, SSS($%0J), &1+E&%0K  ) Causalit ascendante et causalit descendante dans les sciences bioloEgi:ues,in" 6Re4/ Philosophi:ue7, $%0%K  C) 8e pschologi:ue et le 4ital, in" 6ulletin de la 'ociet 2ran]aise de PhiloEsophie7, 0 ($%0%), $?%E$%? (pag/ $J+, discussione)/'anctis (De) '/, Psicologia sperimentale (+ 4oll/), Roma, $%+%E$%0/'ander F/, <) .Qperimentelle .rgebnisse der 9estaltpschologie, in" 6ericht Tber den SOongress 2/ eQp/ Pschologie in onn7, hrsg/ O/ Thler, +$E%$, Hena, $%+J, (+$EJ testoK%EJ1 bibliogra2iaK J1E%$ discussione)KA  ) >eber 9estalt:ualitten, VIII Intern/ Congr/ o2 Pscholog, Proceedings andPapers, $J+E$%, 9roningen, $%+1K  C) 'tructure, Lotalit o2 eQperience, and 9estalt, in 6Pschologies o2 $%07, ed/C/ #urchison, orcester, $%0/'arlo (De) F/, <) I dati dell’esperienza psichica, Firenze, $%0K  ) Psicologia e Filoso2ia (+ 4oll/), Firenze, $%$J/

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'cheerer #/, Die 8ehre 4on der 9estalt, erlin und 8eipzig, $%0$/'gal H/, 8es intractions des lments corticauQ et la thorie de la 2orme, in" 6Hourn/ dePschologie7, SSSI, $ ($%0%), +$E0/'ei2ert F/, Xur Pschologie der <bstration und 9estaltau22assung, in" 6Xsch/ 2/ Ps/7, 1J($%$1), ??E$&?/

'elz */, <) >eber die 9esetze des geordneten Den4erlau2s, I, 'tuttgart, $%$0K  ) Die 'trutur der 'teigerungsreihe und die Lheorie 4on Raum, Xeit und9estalt, in 6ericht Tber den SI Oongress 2Tr eQper/ Pschologie7, hrsg/ ./ echer, +1E&?, Hena, $%0K  C) .ssai d’une nou4elle thorie pschologi:ue de l’espace, du temps et de la2orme, in" 6Hourn/ de Pschologie7, SSV ($%+%), 00JE0?0K  D) 8e probl=me gnti:ue de la Lotalit et le probl=me phnomenologi:ue de laconstruction des Louts et des Formes, in" 6Hourn/ de Pschologie7, SSIII ($%0), JJE$$0/'harman '/, 'ome obser4ations on the theor o2 perception, in" 6Hourn/ o2 medical'cience7, #arch $%0J, estr/ Cambridge, $%0J/'il4a (De) / R/, Lhe perception o2 mo4ement, in 6Pscholog, < 2actual LeQtboo7 b

./ 9/ oring, / '/ 8ang2eld, / P/ eld and Collaborators, NeM Yor, $%0?/'pann */, Die 9anzheit in Philosophie und issenscha2t, hrsg/ 4on alter einrich zum*/ 'pann 1/ 9eburtstag, ien, $%?/'pearman C/, <) LMo de2ects in the theor o2 9estalt, Proceedings and Papers o2 the VIIIInter/ Congress o2 Pscholog, $%E$%1, 9roningen, $%+JK  ) Pscholog doMn the ages (+ 4oll/), 8ondon, $%01/'teinberg /, Pschologie als issenscha2t 4on der 'eele, 8eipzig, $%01/'tern /, <) Xur Lheorie der personale 9anzheit und Lie2e, in 6ericht Tber den SIOongress 4on eQper/ Pschologie7, hrsg/ ./ echer, Hena, $%0K  ) <llgemeine Pschologie au2 personalistischer 9rundlage (+ 4oll/), aag,$%0?/'tout 9/ F/, <naltic Pscholog (+ 4oll/), 8ondon, $%%/'traus ./, Vom 'inn der 'inne, erlin, $%0?/'tump2 C/, <) Lonpschologie (+ 4oll/), 8eipzig, $JJ0E$J%K  ) Pschologie und .renntnistheorie, in" 6<bhandlungen d/ Unigl/ <aEdemieder issenscha2ten (philol/ philosoph/ Olasse)7, d/ $%, #Tnchen, $J%$KA  C) .rscheinungen und pschische Funtionen, in" 6<bhandlungen d/ ais/ Unigl/<ademie d/ issenscha2ten (philol/ philosoph/ Olasse)7, IV, erlin, $%1K  D) Xur .inteilung der issenscha2ten, in" 6<bhandlungen d/ ais/ Unigl/<ademie d/ issenscha2ten (philol/ philosoph/ Olasse)7, V, erlin, $%1K  .) .renntnislehre (postumo, + 4oll/), 8eipzig, $%0%E$%&/Lhouless R/ /, 9eneral and 'ocial Pscholog+, 8ondon, $%01/Litchener ./ /, < LeQtEoo o2 Pscholog0, NeM Yor, $%+0/Villa 9/, 8a psicologia contemporanea, Lorino, $%$$/Volelt /, Fortschtritte der eQperimentellen Oinderpschologie, 6er/ T/ d/ IS Oongr/ 2/eQp/ Pschol/ i/ #Tnchen7, Hena, $%+?, J$E$01/ard H/, Pschological Principles+, Cambridge, $%+/att / H/, Lhe sensor asis and 'tructur o2 OnoMledge, 8ondon $%+?/ellec </, 9anzheitspschologie und 'truturpschologie, ern, $%??/einhandl F/, <) Die 9estaltanalse, .r2urt, $%+1K

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  ) Die 'mboli der 9anzheit, in 69anzheit und Form7, hrsg/ 4on F/ OrTger,erlin, $%0+, pp/ +&E0/eizscer (Von) V/, Der 9estaltreis, Lheorie der .inheit 4on ahrnehmen undeMegen, 8eipzig, $%& (c2r/ rec/ in" 6<rch/ di Psic/, Neur/, Psichiatria e Psicoterapia7,II, + Z$%&$[, 0%?E0%1)/

iec / /, Xur allgemeinen Pschopathologie, in" 6Fortschritte der Neurologie,Pschiatrie u/ ihrer 9renzgebiete7, +? ($%?1), +E&/itase 't/, <) 9rundzTge der allgemeine <estheti, tr/ it/, Palermo, s/d/K  ) 9rundlinien der Pschologie, 8eipzigK  C) eitrge z/ Pschologie der OompleQionen, in" 6Xsch/ 2/ Ps/7, VI, &? e segg/ittmann H/, >eber das 9edchtnis und den <u2bau der Funtionen, in" 6<rch/ 2/ ges/Pschologie7, d/ &? ($%+0), 0E&, +0E+/olters </ / P/, Lhe .4idence o2 our 'enses, 8ondon, $%00/undt /, <) >eber d/ pschichen Oausalitt und das Prinzip des pschophsischeParallelismus, Oleine 'chri2ten II, tr/ it/ Napoli, $%$0K  ) 9rundzTge der phsiologische Pschologie?, 8eipzig, $%+ (0 4/)K

  C) 9rundriss der Pschologie&, 8eipzig, $%$K  D) Vorlesungen Tber die #enschenE und Lierseele, 8eipzig, $%$%/Xiehen Lh/, <) 8eit2aden der phsiologischen Pschologie, Hena, $J%$K  ) Die 9rundlagen der Pschologie, $%$?, (+ 4oll/)/Xunini 9/, Contributi allo studio dell’apprendimento nei pesci, III, 'ulla e:ui4alenza distimoli ottici, in" 6<rch/ di Psic/, Neur/, Psich/ e Psicoterapia7, I ($%0%), $E+, $J0E+$/

C/ Psicologia gestaltista ('cuola del ertheimer)enar /, eobachtungen zu einem .Qperiment Tber elligeitonAtrast, in" 6Pschol/Forsch/7, V ($%+&), $0$E+$J/runsMi ./, Perception and the representati4e Design o2 pschological .QpeEriments,>ni4/ o2 Cali2ornia, erele and 8os <ngeles, $%?/Duncer O/, <) >eber induzierte eMegung (.in eitrag zur Lheorie optischMahrgenommener eMegung), in" 6Pschol/ Forschung7, SII ($%+%), $JE+?%K  ) Xur Pschologie des produti4en Denens, erlin, $%0?/.llis / D/, < 'ource oo o2 9estalt Pscholog, ith an Introduction b O/ Oo22a,8ondon, $%0J/Fran /, >eber die eein2lussung 4on Nachbildern durch die 9estalteigenscha2ten der Proetions2lche, in" 6Pschol/ Forsch/7, IV, ($%+0), 00E&$/Fuchs /, <) >ntersuchungen Tber das 'ehen der emianopier und emiamblEopier/I/ Verlagerungserscheinungen, in" 6Xsch/ 2/ Pschol/7, J&, ($%+), 1E$%/ II/ Dietotalisierende 9estaltau22assung, in" 6Xsch/ 2/ Pschol/7, J, ($%+$), $E$&0/ III/ .inePseudo2o4ea bei emianopiern, in" 6Pschol/ Forsch/7, I ($%+$), $?1E$JK  ) .Qperimentelle >ntersuchung Tber die <nderung 4on Farben unter dem.in2luss 4on 9estalten, in" 6Xsch/ 2/ Pschol/7, %+ ($%+0)/9elb </, <) Lheoretisches Tber 69estalt:ualitten7, in" 6Xsch/ 2/ Pschol/7, ?J ($%$$), $E?JK  ) Die Farbenonstanz der 'ehdinge, in" 6andbuch der normaler u/ path/Phsiologie7 (ethe), $+ ($%+%), ?&E?1JK  C) >eber den eg2all der ahrnehmung 4on 6*ber2lchen2arben7 (PsE

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chologische <nalse hirnpathologischer Flle au2 9rund 4on >ntersuchungenirn4erletzer, IV), in" 6Xsch/ 2/ Ps/7, J& ($%+), $%0E+?1/9elb <d/ 9oldstein O/, Xur Pschologie des optischen ahrnehmungsE und.rennungs4organges (Pschologische <nalse hirnpathologische Flle au2 9rund 4on>ntersuchungen irn4erletzer, I), in" 6Xsch/ 2/ Ps/7 &$ ($%$J), $E$&0K edito a parte"

8eipzig, $%+ (comprende tutte le ricerche sull’argomento, pubblicato separatamente)/9ottschaldt O/, >eber den .in2luss der .r2ahrung au2 die ahrnehmung 4on Figuren/ I/>eber den .in2luss gehu2ter .inprgung 4on Figuren au2 die 'ichtbareit inum2assenden Oon2igurationen, in" 6Pschol/ Forsch/7, VIII ($%+), +$E0$1/ II/Vergleichende >ntersuchung Tber die irung 2iguraler .inprgung und den .in2lussspezi2ischer 9eschehens4erlau2e au2 die <u22assung optischer OompleQe, in" 6Pschol/Forsch/7, SII ($%+%), $EJ1/artmann 8/, Neue Verschmelzungsprobleme, in" 6Pschol/ Forsch/7, III ($%+0), 0$%E0%/ertz #/, <) ahrnehmungspschologische >ntersuchungen am .ichelhher, I, in"6Xsch/ 2/ Miss/ iologie7, <bt/ C/, 6Xsch/ 2/ 4ergleich/A Phsiologie7, 1 ($%+J), $&&E$%&K

  ) eobachtungen an ge2angenen Raben4Ugeln, in" 6Pschol/ Forschung7, VIII($%+), 00E0%1K  C) Die *rganisation des optischen Feldes bei der iene, in" 6Xsch/ 2/ Miss/iologie7, <bt/ C/, 6Xsch/ 2/ 4ergleich/ Phsiologie7, J ($%+%), %0E1&J/ornbostel (4/) ./ #/, Die .inheit der 'inne, in" 6#elos, Xsch/ 2/ #usi7, IV, +%E+%1(4ers/ ingl/ di ./ Oo22a e arren Vinton, riportata in" .llis / D/, +$E+$1)/Oo22a O/, <) Xur 9rundlegung der ahrnehmungspschologie, .ine <useinanEdersetzung mit V/ enussi, in" 6Xsch/ 2/ Ps/7, 10 ($%$?), $$E%K  ) Pschologie, in" 6Die Philosophie in ihren .inzelgebieten7, hrsg/ #/ Dessoir,erlin, $%+?, &%1E0K  C) Pschologie der ahrnehmung, er/ d/ VIII inter/ Oongr/ 2/ Pschol/ in9roningen, $%+, Proceedings and Papers, $?%E$, 9roningen, $%+1K  D) Die pschische .ntMiclung des Oindes ($%+$), tr/ inglese, 8ondon E NeMYor, $%0$K  .) Principles o2 9estalt Pscholog, 8ondon, $%0K  F) 'ome problems o2 space perception, in" 6Pschologies o2 $%0

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Avvertenze

<) 8a bibliogra2ia comprende soltanto i la4ori citati nel testo/ Nella sua compilazione misono attenuto agli <utori pi@ rappresentati4i ed alle monogra2ie che abbianomaggiormente contribuito a mettere in 4ista gli scopi d’indole teoretica della

2enomenologia sperimentale contemporanea/ Il lettore che 4olesse orientarsi per proprioconto nello studio dei problemi nuo4i, sar5 opportuno che si ri4olga prima a :ualche buona esposizione sintetica, poich si tratta di a22errare una mentalit5 nuo4a ed originale, bench, almeno a mio parere, essa sia pi@ 4icina alla 4ita 4issuta delle mentalit5 pi@tradizionali e correnti/ 8a lettura delle monogra2ie originali, una 4olta cosB preparata, dar5gli elementi de2initi4i per un’esatta misura e 4alutazione delle idee e delle concezioni acui si 4uol arri4are, 2renando l’entusiasmo degli ingenui e mettendo in guardia control’ingiustizia di una condanna unilaterale a 2a4ore di un ritorno incondizionato allacosiddetta 6psicologia tradizionale7/l/ G di 2ondamentale importanza, per una presa di contatto con i moti4i della nuo4a2enomenologia sperimentale, il saggio di Cr/ 4/ .hren2els intorno alle 6:ualit5 di 2orma7 e

 per :uesto esso = stato riassunto con una certa abbondanza/ >na rassegna completa, 2inoal $%$$, delle 4arie direzioni della prima 'cuola della 69estalt7 = :uella di <dhmar 9elb(<, $E?J)K essa si conchiude con una critica particolareggiata ed acuta all’eccessi4orazionalismo della 'cuola di 9raz/ Note4ole per chiarezza e precisione = la rassegnasintetica di O/ Thler nella Introduzione alla sua opera intorno alla 6percezione delle2orme7K in essa la ibliogra2ia = portata 2ino al $%$0 e si tien conto delle repliche mosse,da parte tanto del #einong come dei suoi discepoli, alle critiche del 9elb (C2r/" pag/ esegg/K spec/ $E$%), o4e si nota la tendenza a ridurre di molto le opposizioni che eranosorte nei circoli rentanisti e della 'cuola del #einong per spiegare la genesi della6:ualit5 di 2orma7 (^ +, pagg/ $+E$0, e si a22erma" 69estalt:ualitten bestehen nichts, Monicht auch Verhltnisse und eziehungen bestehen7)/ Il / accetta sostanzialmente larecente ($%$+) con2utazione 2atta dal ertheimer, il 2ondatore della 6nuo4a7 scuola dellaForma, alla teoria dell’associazione/ <mmette egli che per alcuni casi l’apprensione delle69estalten7 = condizionata dall’esperienza di relazioniK ritiene per che per la maggior  parte dei casi le 69estalten7 sono autonome e immediate (pag/ $&)/ Il / parla ormai di69estalteindrTcen7, le :uali 6portano lo stesso carattere di oggetti4it5 come lesensazioni7, e riduce a tre i princBpi per l’apprensione delle 69estalten7" stimoli propr_ di2orme (le 69estalteindrTcen7), le relazioni ed i momenti che appartengono ai complessie non alle parti/ uone in2ormazioni si hanno in molti #anuali di Psicologia (p/ es/,nella Pschologie di </ U2ler,A la cui seconda ed/ contiene un 6.Qcursus7 speciale di*thmar 'terzinger, intorno alle idee della 'cuola di #einong, pagg/ 0+E0) e nelle'torie della Psicologia pi@ recenti, 2ra le :uali emerge per chiarezza di esposizione ediligenza nell’in2ormazione bibliogra2ica e biogra2ica :uella di ./ 9/ oring (<, $%+%)/+/ 8a seconda 'cuola della Forma o 69estalttheorie7 = sorta dalle esperienze delertheimer nel $%$$ intorno al mo4imento apparente, o meglio dal tentati4o che egliintese, nella sua monogra2ia del $%$+, di dare al complesso dei 2atti gi5 notisull’argomento ed alle nuo4e esperienze una spiegazione unitaria e solidale di una teoriagenerale della percezione/ 8a nuo4a 'cuola partB subito per l’attuazione di un pianocompleto di ricerche nei campi pi@ 4ar_ della psicologia" segnarono una importante tappale ricerche del OUhler sopra gli <ntropoidi che portarono al nuo4o concetto di 6.insicht7,

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ed il 4olume del medesimo che s4iluppa4a analiticamente il principio delle 62orme2isiche7/ *ltre le monogra2ie tecniche, presto si ebbero numerosi saggi di4ulgati4i sia da parte di estranei, come da parte dei 9estaltisti stessi, specialmente il Oo22a ed il OUhler" possono considerarsi delle sintesi de2initi4e i Pschologische Probleme ($%00) ed iPrinciples o2 9estalt Pscholog del Oo22a ($%0)/ 8’esposizione del Oo22a, ultima in

ordine di tempo, = anche la pi@ completa perch assale i problemi della 4ita dello spirito, per la prima 4olta, in tutta la loro estensione 2ino alla memoria, al pensiero, all’azione,alla 4ita sociale/// con una documentazione pressoch completa ed una logicaimplacabileK troppo, anzi, e di 2atti la sua esposizione non riesce sempre con4incenteanche se resta 2inora il mezzo d’in2ormazione pi@ acuto per le 2inalit5 della 'cuola, e pi@sintomatico per le sue caratteristiche/ `ueste due opere potrebbero bastare da sole, se illettore = su22icientemente preparato alla discussione ed all’analisi psicologica/ Per :uanti non hanno la possibilit5 di 4i4ere in :ualche grande centro di cultura e non possono a4ere un contatto diretto con le monogra2ie gestaltiste sparse in Collezioni eRi4iste, per noi straniere e molto rare, = 4i4amente da raccomandare" / D/ .llis, <'ource oo o2 9estalt Pscholog ($%0J)/ 'i tratta di una eccellente 4ersione spesso

integrale, in lingua inglese, delle pi@ importanti monogra2ie dottrinali e tecniche do4utealla triade ertheimerEOUhlerEOo22a ed ai loro migliori allie4i, nei 4ar_ campi della psicologia/ 8’uso di :uest’opera ha inoltre il 4antaggio di presentare a lato la paginazionedelle monogra2ie originali, e di riportare dagli originali le illustrazioni ed i diagramminecessar_ alla comprensione del testo/ Inoltre, per maggiore garanzia, essa = statare4isionata dal Oo22a che 4i ha anche apposto una garbata pre2azione/uone presentazioni d’insieme della Leoria, da parte di psicologi neutrali non mancano/`uella di R/ #atthaei ($%+%), molto simpatizzante, riassume la complessa materia in $0lucide proposizioni nelleA :uali la 9estalt 4iene determinata prima negati4amente ($E0" 9/ist nicht 'umme,/// eziehung,/// Xusatzerscheinung), poi positi4amente (&EJ" 9n/ sindmehrheitliche, gegliederte 9anze, 9/ ist 4or der Leilen, ecc/) ed in2ine secondo le sueleggi (%E$0)/ Pi@ ampia e parimenti simpatizzante = :uella del 9uillaume ($%01), la :ualesi s2orza di mostrare lo s4iluppo delle dottrine in 2unzione dei princBpi iniziali (cominciain2atti con il principio delle 62orme 2isiche7)/ ImparEziale, ed anche pi@ completa = lasintesi di 9/ / artmann ($%0?), che abbraccia tutti i problemi, atteggiamenti e direzionidella Nuo4a Psicologia, con copiose in2ormazioni bibliogra2iche e biogra2iche, ed =2ornita di un dizionario assai utile dei termini gestaltisti pi@ tecnici/ Vi sono molte presentazioni di minor mole, tra le :uali = da ricordare il rapporto di F/ 'ander ($%+J) alCongresso di Psicologia tenuto a onn nel $%+1/>na bibliogra2ia completa intorno al mo4imento gestaltista non = ancora stata raccolta, esi tro4a sparsa un po’ dappertutto nelle 4arie Ri4iste ed esposizioni d’insieme" :uella di/ elson ($%+?E$%+) comprende +0 numeriK :uella del 'ander ($%+J), ?0&K :uella diR/ #atthaei ($%+%), ben +1 opportunamente di4isi/I numeri pi@ importanti dal $%+% al $%0 si tro4ano nella ibliogra2ia complessi4a delOo22a ($%0, pagg/ JJE1+)/ In genere, anche per la 9estalttheorie come per gli altrimo4imenti psicologici, ci si pu ri4olgere, a partire dal $%+1, ai riassunti ed annunzi pubblicati nel 6Pschological <bstracts7/*rgano u22iciale della 'cuola del ertheimer = stata la 6Pscologische ForEschung7 editadallo 'pringer di erlino, sotto la redazione di Oo22a, OUhler, ertheimer, 9oldstein,9ruhle/ Iniziata nel $%+$, la sua pubblicazione 4eni4a sospesa con il SSII 4olume

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nell’anno $%01E$%0J, :uando, per 4ia della emigrazione dal Reich dell’elemento ebraico,non 2u pi@ possibile curarne la compilazione/ .ssa ha ospitato, in prima pubblicazione, lamaggior parte delle monogra2ie originali dei #aestri e degli <llie4i e 2ace4a larga partealle polemiche, alle rassegne critiche ed alla bibliogra2ia/ 8a scuola di F/ Orueger hauna propria ri4ista, i 6Neue PschoElogische 'tudien7, iniziata nel $%+ come collezione

di #onogra2ie singole/ 'iccome :uesta 'cuola distingue 2ra 6'trutur7 e 69estalt7 e nonaccetta il principio delle 62orme 2isiche7, ho creduto bene di metterla 2ra le Psicologieestragestaltiste, di4ersamente dal #atthaei e da altri interpreti/ 8a 'cuola di #ilano hala propria serie di 6Contributi7, iniziatasi nel $%+?, nei :uali = 2atta larga parte ai problemi della percezione e della 62orma7/ a dato un’esposizione delle idee in2ormatricie delle esperienze di P/ 9emelli e dei suoi collaboratori, il #anoil (J&E$J+), integrata dauna rispetti4a bibliogra2ia (pagine &??E&)/0/ Per la 2orma delle citazioni mi sono a44icinato a :uella del 6Nou4eau Lrait7 delDumas/ <l nome dell’<utore = 2atto seguireA immediatamente il numero della pagina"l’indicazione 6pag/7, = conser4ata soltanto :uando la successione immediata dei duenumeri, senza alcuna speci2icazione (paragra2o e pagina, p/ es/), potrebbe generare

con2usione/ `uando un <utore ha nella ibliogra2ia pi@ di una opera, le singole opere 4isono contraddistinte da una lettera dell’al2abeto maiuscola, la :uale tiene le 4eci del titolodell’opera nelle citazioni ed = premessa al numero indicante la pagina/! ! !

) <lcune chiari2icazioni circa i limiti e gli scopi della presente esposizione/$ 8’esposizione delle teorie psicologiche e delle esperienze tipiche non =, nella miaintenzione, 2ine a se stessa, ma ha da preparare il lettore ad una posizione dei problemidella conoscenza che 4err5 2atta in altra opera d’imminente pubblicazione/ < mio a44isole due opere si hanno da completare a 4icenda e certamente la seconda perder5 molta2orza nelle sue istanze speculati4e se = lasciata a sK come anche la prima apparir5 troppocomplessa ed ardua se si 4uol prescindere dalle 2inalit5 che mi sono proposto di realizzarenella seconda/ Nella mia prima intenzione, le due opere do4e4ano 2ormare due 4olumi diun’unica operaK sono stati in seguito separati nell’intento di curare maggiormente la presentazione dei due distinti momenti della ricerca, i :uali sotto molti aspetti possonorimanere ciascuno a s distinto ed anche su22iciente dal punto di 4ista, analitico osintetico, che lo ispira/+/ I 9estaltisti, come dir, hanno una pretesa probabilmente esagerata della originalit5delle proprie idee/ ./ 9/ oring nel $%0 osser4a4a al ertheimer, intento a demolire la6bundle hpothesis7 a cui si ridurrebbe tutta la psicologia estragestaltista, di dubitaremolto della 2ondatezza di :uest’accusa, la :uale si applica rigorosamente soltanto alla<nalsis o2 the uman #ind di Hames #ill padre di Hohn 'tuart/ < suo parere la69estalttheorie7, pi@ che ri4oluzionare la psicologia e rinnegare tutto il passato, haraccolto brillantemente il 2rutto di 1 anni di ricerche di laboratorio/ Il / conclude4a"6Yet I ha4e this impression, and in stating it I epitomize m een admiration 2or 9estalt pscholog, an admiration Mhich is 2ounded upon m belie2 that 9estalt pscholog isnot Mhat it claims to be/// Lhe 4irtue o2 9estalt pscholog is that it is simpl pschologand as old as eQperimental pscholog7/ (./ 9/ oring, Pscholog 2or .clectics in"6Pschologies o2 $%07, orcester #ass/, $%0, $+1 n/, e $+0E$+&)/ 8o stesso </ 4ede lacondizione 2ondamentale di un progresso della psicologia nel liberarsi dai preconcetti

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2iloso2ici che 2inora l’hanno dominata" cosB il concetto di 62enomeno7 de4e signi2icaresoltanto i 6data7 della esperienza immediataK :uello di 6esperienza7 de4e limitarsiall’esperienza 6indi4iduale7KA :uello di 6coscienza7 de4’essere liberato dall’arbitrariosigni2icato di 6oggetti4it5 immanente7 (idealista)K :uello di 6introspezione7 de4e esseres4estito dal signi2icato tradizionale di 6analisi7 in elementi bell’e 2issati una 4olta per 

sempre/ #a come si arri4er5 a :uesto; Il / risponde" 6rigettando il dualismo cartesianodi anima e corpo che ha dominato la psicologia negli ultimi tre secoli, e ci senz’alcundiritto7 (Ibid/, $$%)/`uesta 2ranca persuasione del /, da me conosciuta molto tardi, ha dominato prima:uesta ricerca e poi la composizione stessa dei due la4ori/ 8a psicologia moderna,soprattutto nelle sue direzioni pi@ attuali (la 6:ualit5 di 2orma7, la 6Lotalit57 e la69estalt7), si risol4e in una critica del razionalismo cartesiano, pi@ e prima che del principio di associazione/ Perci non = chi non 4eda come la 2enomenologiacontemporanea possa a4anzare delle sostanziali riser4e allo s4iluppo del pensieroeuropeo negli ultimi tre secoli/ <ssieme a molti storici e psicologi, anch’io ritengo che la2enomenologia sperimentale contemporanea si a44ia od almeno si a44icina, a 4olte a sua

insaputa, 4erso la concezione aristotelica della 4ita e della conoscenzaK il secondo saggio, pre4alentemente teoretico, 4orrebbe dare agli indiz_ sparsi un’elaborazione coerente econtinua/In tutto il mio la4oro, di esposizione e di ricostruzione, ho creduto bene di attenermi ai problemi della conoscenza ed a :ualche accenno sostanziale a :uelli della condotta" suci = mia persuasione che la Nuo4a Psicologia ha realizzato dei progressi innegabili chenon = permesso pi@ d’ignorare/ Il #onzel, 2ra i cattolici, ha recentemente applicato ilconcetto di 6'trutur7 gestaltista alla nozione di 'ociet5 (Oap/ ?, ^^ $E&)/ Di4ersamentedal OUhler, che mostra4a :ualche incertezza (C, + n/), egli tro4a e4idente il concetto di69estalt7 nelle mani2estazioni sociali" il senso di un giudizio, lo stile di un discorso, lospirito di un’epoca/// Il #/ s’ispira ($&) al Dilthe" 6Die eziehung 4on XMec, 'trutur und Funtion, die mit dem naturMissenscha2tlichen *rganismusgedanen gegeben ist, istim Reich der iologie nur hpothetisch einge2Thrtes il2mittel, in der geschichtlichEgesellscha2tlichen irlicheit aber er2ahrbare Latsache7 (Dilthe, /, .inleitung in d/9eistesMissenscha2ten, 1$)/Il tentati4o per mi pare ancora prematuro e, comun:ue, si tratta di applicazioni da cui ho4oluto espressamente prescindere/ 8’osser4azione 4ale, bench in misura minore, per :uei campi psicologici, non ancora esplorati od appena toccati dai gestaltisti, come p/ es/,la parapsicologia (c2r/" 9lTc), rispetto ai :uali l’attitudine pi@ sensata = ancora :uella diuna prudente attesa/0/ In :uesto secondo dopoguerra la psicologia della percezione ha subito complesse e pro2onde tras2ormazioni di metodi e princip_, allargandosi a tutte le branche delcomportamento umano/ Dalla psicologiaA delle scuole tedesche, turbate dalla II guerramondiale e dalle sue immediate conseguenze, le ricerche si sono enormemente s4iluppatenel mondo anglosassone ed in particolare negli 'tati >niti d’<merica/ Come presentazione d’insieme si possono segnalare" runer, H/ '/ e D/ Orech, Perception and personalit" a smposium, Due >/ P/, Durham $%?/ lae R/ R/ e 9/ V/ Ramse,Perception, <n approach to personalit, Ronald, N/ Yor, $%?$/ / .hrenstein, Problemeder ganzheitspsch/ ahrnehmungslehre0, 8eipzig, $%?&/ <llport, F/ /, Lheories o2  perception and concept o2 structure, < re4ieM and critical <nalsis Mith an introduction to

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a dnamic E structural theor o2 beha4ior, H/ ile 'ons, 8ondonEN/ Yor, $%??/amln, D/ /, Lhe pscholog o2 perception, < philosophical eQamination o2 9estaltLheor and deri4ati4e theories o2 Perception, Lhe umanities Press, N/ Yor, $%?1/ Il4ol/ di <llport per la sua ampiezza di analisi e :uello di amln per il suo 4igore sinteticoe critico sono, a nostro modesto a44iso, le guide pi@ indicate per orientarsi nella sel4a

oscura delle pi@ recenti critiche ed esperienze/ 8’.hrenstein = indispensabile per l’appro2ondimento dei concetti e per l’acume nella discussione delle esperienze/A

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Introduzione'ommario/ Il 2atto immediato della percezione/ Il contenuto della percezione/  8’uni2icazione percetti4a e la 6situazione psichica7/ Piani oggettuali e gradi 2unzionali/  Psicologismo, logicismo e dualismo gnoseologico/ 8a posizione realista/  9noseologia 2ormale e gnoseologia materiale o 62enomenologia7/ Oantismo e

6Fenomenologia7" il 6pensiero silenzioso7 di / Dilthe e la dualit5 di 6presentazione7 e62unzioni7 di C/ 'tump2/ Rapporti 2ra la 62enomenologia7 e la gnoseologia" di4isionedell’argomento/

I$/ Il 2atto immediato della percezione>na 2ondazione teoretica del 4alore della conoscenza non pu essere data che per unesame che lo spirito opera dentro di s sopra gli atti, i contenuti e le 2orme di conoscenzache egli produce e di cui anche 4i4e/ Fra le 2orme complete del conoscere s’impongonosubito la percezione ed il giudizio" nell’una si 2anno presenti gli oggetti concreti della 4ita

4issuta per una presenza 6di 2atto7" nell’altra gli oggetti ed i loro 4alori rendono esplicitala propria presenza per il ri2erimento, che in essa opera l’intelletto, ai contenuti e princip_assoluti dell’essere/8a 2ondazione critica ha da cominciare dalla percezione o dal giudizio; G certo anzituttoche una 2ondazione 6completa7 ha da abbracciarli ambedue, perch ciascuna delle due2unzioni ha il suo 2ondamento, :uasi la sua proiezione gnoseologica, nell’altra e l’una =insu22iciente senza dell’altra/ `uanto al cominciare, molti inclinano a 2ar precedere alla percezione l’analisi critica del giudizio, che certamente 4iene prima per importanza/ #asiccome tale analisi = stata 2atta oramaiA molte 4olte e spesso ha 2inito per sopprimere la prima, ho creduto bene di procedere in senso in4erso, che = il pi@ naturale, perch larealt5 = prima 4issuta che classi2icata ed i contenuti concreti hanno immanenti, sia pur rozzamente, anche gli astratti, mentre non pu esser 4ero il contrario/Il punto di partenza sia :uindi il 2atto della percezione/ 6Io sto alla 2inestra, e 4edo unacasa, degli alberi, il cielo/ Leoreticamente io potrei pro4armi a contare e dire che 4i sonoda4anti a me 0+1 luminosit5 e toni di colore/ #a ho io 4eramente da4anti a me 0+1luminosit5 e toni di colore; Niente a22atto" io ho da4anti a me il cielo, la casa, l’albero enessuno pu riuscire ad a4ere :ueste 0+1 luminosit5 da4anti a s/ .d anche :uando 2osse possibile un calcolo cosB bu22o ed implicasse $+ luminosit5 per la casa, per gli alberi %, per il cielo $$1, io a4rei almeno :uesta combinazione e di4isione del tutto, e non l’altra$+1 $ $, oppure :uest’altra $? $11/ 8a di4isione concreta del paesaggio, cheio 4edo, non = determinata da un modo arbitrario di organizzazione che dipende dal mio puro capriccio" al contrario io 4edo una combinazione e di4isione che = data da4anti ame///7/6*ppure ascolto una melodia/ . consta, supponiamo, di $1 note, con il suoaccompagnamento di 0+ note/ `uello che io sento = la melodia con l’accompagnamento,e non semplicemente &% note, e meno ancora + +%/ . :uesto si 4eri2ica anche :uandogli stimoli non sono continui/ Io percepisco chiaramente la melodia ed il suoaccompagnamento anche :uando le note siano suonate da un 4ecchio orologio a suoneria,allora che ogni nota = separata da tutte le altre7$/ 8a descrizione = di #aQ ertheimer, ilcaposcuola della 6teoriaA della 2orma7 (9estalttheorie), che ha rinno4ato radicalmente i

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metodi dell’analisi 2enomenale, in opposizione alla psicologia tradizionale/Vicina alla descrizione del ertheimer negli intenti e per2ino nei termini, = la descrizionedi Lh/ Reid, il 2ondatore della 'cuola del 6common sense7 a cui si de4e il primo tentati4odi reazione contro la dissoluzione degli oggetti d’esperienza, che a4e4a 2atta la scepsihumiana/ 6Io percepisco, dice il Reid, un albero che cresce da4anti alla mia 2inestraK :ui

c’= un oggetto che = percepito, ed un atto della mente dal :uale esso = percepito///8’oggetto (l’albero) risulta di un tronco, di rami e di 2oglie, ma l’atto della mia mente dal:uale esso = percepito non ha n tronco, n rami, n 2oglie/ (In :uest’atto) io non 4i tro4ocosa alcuna che assomigli (2isicamente) ad esso (oggetto), non pi@ di :uanto 4i puassomigliare un ricordo dell’albero, o l’immaginazione del medesimo7+/ `uestadescrizione tende a rile4are il modo originale di essere che l’oggetto assume nelconoscenteK c’= :ui il riconoscimento, gnoseologicamente importantissimo, del contributoessenziale che il soggetto porta all’atto del conoscere/ .sso = accentuato, in rapporto atutto il problema generale dell’oggetti4it5, per2ino in una descrizione di un idealistacontemporaneo, nella :uale = interessante il rile4are come la presentazione dei 2atti possaessere so4erchiata dalle preoccupazioni sistematiche/

6<22acciandosi alla 2inestra, un uomo si 4ede innanzi la casa dirimpetto, e dice, senzanemmeno sospettare d’esprimere un’opinione discutibile" 4edo la casa dirimpetto" la casain cui abitano altre persone, in cui egli stesso entr pi@ 4olte per 4isitare un amico, ecc/Kla casa reale/ `uesto carattere costituente l’oggetti4it5 = cosB dominante nella 4isione, checiascuno, = inclinato :uasi a metterne in seconda linea un altro, pure notissimo eimportante" che la casa = 4eduta da lui/ < riconoscer :uesto l’uomo 4olgare non pensa chein certe occasioniK a chi, per es/, mettesse in dubbio l’esattezza di certi particolari,risponderebbe" pure li ho 4isti io stesso co’ miei occhi,A come pure a chi da4anti alla casanegasse :ualche particolarit5, non mancherebbe d’opporre" non 4edi;, parola da cuirisulta che la coscienza di 4edere ognuno l’ha, e ognuno la suppone in ogni altro/ .bbene,tra :uesti due caratteri della 4isione c’= una opposizione///" che il mio 4edere sia l’a4er iouna sensazione, che appartiene soltanto a me, soltanto in certe condizioni, = indiscutibile/CosB essendo, la mia coscienza essendo cio= occupata per intero in un 2atto psichico mio,come si pu dire che io 4edo la casa reale, cio= che me ne accorgo e ne ho coscienza; 8acasa e l’immagine non sono uguali, n simili, soltanto 4i =, tra l’una e l’altra, unarelazione di corrispondenza, per cui l’immagine ci ser4e a dirigere le nostre azionirispetto alla casa/ Il che si esprime dicendo" il 2atto psichico di cui siamo consape4oli =l’immagine della casa70/9li 'colastici ed i Lomisti sono portati ad accentuare la priorit5 critica del giudizio, edalla ri2lessione sul suo 2unzionamento pensano di poter riuscire ad una giusti2icazionedel contenuto della conoscenza in generale" essi rischiano di scambiare cosB il problemadel 4alore con :uello del contenuto, ed alle 4olte 2anno sospettare se 2orse non aderiscanoinconsciamente a :ualche 2orma di sintetismo assoluto, empirista o razionalista/ 68e produit snthti:ue du ugement, secondo il P/ #archal, constitue la 4ritable donneimmdiate et le point de dpart naturel de la r2leQion criti:ue/// Loute2ois, au sein mfmede l’obet total, :ue le ugement prsente 5 la conscience, notre regard intrieur discernedes aspects partiels, secondaires, :u’il en isole par une sorte d’abstraction/ 9r\ce 5 cetteanalse, mergent, de4ant notre pense r2lchie, des units obecti4es plus lmentaires,correspondant au simple concept, et dans un plan in2rieur, 5 la pure sensation/// NotreeQprience pschologi:ue ne conna_t, 5 l’tat pur, ni simple apprhension, ni sensation"

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touours la sensation s’aper]oit 5 tra4ers un concept, et le concept 5 tra4ers un ugement/8e ugement, 4oil5 le 4ritable centre d’obser4ation de notre pschologie humaine,comme il est aussi la donne centrale de notre criti:ue humaine de laA connaissance7&/Che il giudizio sia il centro di osser4azione per una critica della conoscenza umana, passiK che lo sia anche della analisi 2enomenologica, non lo credo e mi pare anzi

 pericoloso/ Il giudizio pone un doppio problema ed una doppia esigenza d’oggetti4it5,secondo che si tratta del suo contenuto o del suo 4alore/ Il problema del 4alore pu essere2ondato del tutto a priori senza riguardo alle 6presentazioni 2enomenali7 dell’oggetto; 8arisposta, appunto per una conoscenza umana, non = chiara e non de4e essere esclusi4a/8o = di meno la risposta al secondo problema, :uello della 2ondazione del contenuto/ Ilgiudizio assol4e la sua 2unzione nell’atto categorematico" suppone perci il contenuto,non soltanto dei termini, ma dell’oggetto stesso rispetto al :uale il giudizio a22erma (onega) l’identit5 dei termini e dei rispetti4i contenuti/ < :uesto modo, allora, = 4ero piuttosto il contrario" = il giudizio che si riduce ad una 2orma di astrazione in :uantocoglie nella ricchezza di un oggetto, presente nell’apprensione percetti4a, un particolareaspetto" come :uando dico che 6Pietro = un uomo7 astraggo, e de4o astrarre, se sia

musico, padre, 2iglio///K similmente :uando dico 64edo una casa///7 astraggoA dal 6cielo7 edagli 6alberi7, tanto = 4ero che per tenerli presenti nel giudizio, ho bisogno di una triplicea22ermazione" 6io 4edo la casa, gli alberi, il cielo///7?/Pertanto il 64ero7 punto di partenza di una psicologia, ed almeno 2ino ad un certo puntoanche di una critica della conoscenza, = :uella 2orma di 6tutto7 inizialmente dato allacoscienza nel :uale l’intelletto possa tro4are presenti od in :ualche modo adombrati icontenuti ed anche le 2orme stesse di connessione che saranno poi a22ermate nel giudizio/In altre parole, il giudizio = bensB una sintesi, ma una sintesi che suppone un’analisi eduna segregazione dell’oggetto nelle sue parti e nei suoi aspetti, di cui uno,nell’a22ermazione del giudizio, 4iene restituito all’oggettoK ed = in :uanto il giudizio =una sintesi esplicita (in actu signato) di una sintesi implicita (in actu eQercito) che esso =il portatore della 4erit5 (o della 2alsit5)/ Do4e si tro4a :uesta sintesi implicita; Noncertamente nelle idee singole dei termini del giudizio, prese ciascuna per s, come 4uoleil razionalismo, il :uale de4e procedere necessariamente su :uesta a22ermazione 2inoall’apriorit5 ed alla costrutti4it5 dell’oggetto di conoscenza/ 8e cose, almeno per i giudiz_ pi@ 2ondamentali nell’ordine reale, stanno piuttosto in senso in4erso" = datooriginariamente un contenuto globaleA di ordine percetti4o, non puramente amor2o, ncompletamente organizzato, ma delineato pi@ o meno 4agamente/ In seno ad esso e daesso si dipartono le due direzioni dell’assimilazione conosciti4a, la esperienza sensibile el’intelligenza, procedenti non in linea retta o puramente parallela, ma secondo rapporti dicon4ergenza e di mutua complementarit5 che dir si 4ogliano/ `uesto accenno potr5riuscire oscuro ed in2atti = al suo s4iluppo che = dedicato il maggior s2orzo di tutto illa4oro" perci bisogna un po’ pazientare prima di accettarlo o di respingerlo/ Intantoosser4o che la posizione del problema, :uale potrebbe risultare in alcune 2orme della'colastica ed anche dalle stesse espressioni surriportate, tradisce un concettodell’esperienza sensibile che non si pu pi@ di2endere/ 8a 6sensation pure7, di cui parla ilP/ #archal, = 4eramente un prodotto di ri2lessione :uanto mai di22icile a realizzare edessa non pu 2ornire alcun punto di partenza n per una ri2lessione psicologica, comeneppure per una ri2lessione critica" :uesto = ormai un punto paci2ico1/ Il problemaessenzialeA resta :uello di stabilire su :uali contenuti si esercita la ri2lessione in :uestione/

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'e su :uelli puri del giudizio come tale, allora 4iene da chiedersi donde essi siano 4enutial giudizio, assieme alle connessioni che 4i si predicano, e ci doppiamente" 4ale a dire,se sulle idee prese singolarmente, o prese nella loro congiunzione/ 'ulle idee presesingolarmente; <llora il giudizio = per2ettamente inutile e tautologico/ Nella lorocongiunzione; Va bene, ma :uesta stessa congiunzione su :uale 2ondamento 4iene

a22ermata; 'i dir5" su :uello dei primi princBpi/ <nche su :uesto si pu con4enire, ma:uesti stessi princBpi altro non 2anno che sanzionare nell’ordine dei 4alori ci chealtrimenti consta nell’ordine dei 2atti e della presentazione immediata degli oggetti" cio=nei contenuti della percezione immediata/Il principio che si 4uol a4anzare a4r5 nel seguito della trattazione schiarimenti e precisazioni che spero dissiperanno i dubb_ e le riser4e che la prima enunciazione,necessariamente drastica ed esclusi4a, potr5 suscitare/ Comun:ue, il suo intento =unicamente :uello di dare all’intelligenza un 4alido 2ondamento per il suo oggettonell’ambito della 4ita umana/+/ Il contenuto della percezione6Io 4edo la casa dirimpetto7" scrutiamo un po’ :uesta proposizione assai semplice che

nella 2orma grammaticale lascia trasparire un signi2icato immediato/'i hanno anzitutto due 6posizioni7 concrete" il soggetto (Io), e l’oggetto (la casa)K due posizioni che non sono pi@ disparate, ma correlate per la relazione onde il soggetto = chiconosce e l’oggetto = ci che = conosciuto, e per la :uale c’= :uella relazione dicorrispondenza a22ermata dal Varisco/ Lutto :uesto suppone che tanto il soggetto comel’oggetto in un certo istante passano realmente o almeno logicamente dalla posizioneassoluta a :uella relati4a, cosB che il soggetto conoscente di4enta si porta 4erso  l’oggetto conosciutoK e l’oggetto conosciuto 4iene a 2ar parte delle attuazioni delsoggetto, portandosi, a sua 4olta, 4erso, anzi dentro il soggetto/ Il problema dellaconoscenza del concreto esige che siano messeA in e4idenza le condizioni che rendono possibile :uesta mutua con4ergenza dell’oggetto e del soggetto/>na prima 2orse la pi@ spontanea spiegazione = :uella che potrebbe richiamarsiall’attenzione" io 4edo la casa, l’albero, stando alla 2inestraK 4edo dei libri, una penna sulta4olo da studioK 4edo un’automobile nella 4ia, perch ci bado, ci presto attenzione/ #olti psicologi hanno tro4ato :uesta una spiegazione consistente/ <d essa per si pu ri4olgere  ed = stata ri4olta una di22icolt5 radicale, :uella d’ignorare il problema dell’oggetto"essa non spiega l’oggetto nel suo contenuto e tanto meno nel rapporto che ha 4erso ilsoggettoK e del soggetto, nel rapporto che ha 4erso l’oggetto, mette in rilie4o solo uno dei2attori il pi@ appariscente, non certamente :uello costituti4o che 2anno il soggetto presente all’oggetto/ .ssa spiega se poi spiega pi@ il 2atto contingente come 2ra moltioggetti, presenti 2isicamente, uno si 2accia presente psichicamente e non un altro, che nonil 2atto, ben pi@ importante e generale, del come il soggetto possa ad un certo momentoaprire le proprie capacit5 assimilati4e 4erso l’oggetto, come tale/ 8asciamo :uindi da parte :uesta spiegazione, e per appianare un po’ le di22icolt5 cerchiamo di renderci conto pi@ da 4icino delle caratteristiche del 2atto percetti4o/6Io 4edo un albero7///K 6l’albero = un tale e tale oggetto il :uale consta di un tronco, dirami, di 2oglie e, se la stagione lo comporta, di 2iori e di 2rutti/ `uesta complessit5 in4ecedi nuocere, ra22orza la mia persuasione che ho di apprendere, hic et nunc, un oggetto bendeterminato" l’albero/ Diciamo pertanto che la 6percezione = l’apprensione di un oggettouni2icato7/

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8’albero consta di tronco, rami, 2oglie/// 8’albero, come oggetto di percezione, ha una propria con2igurazione pi@ o meno simmetrica, ma caratteristica nella sua specie ed una propria con2igurazione particolare l’hanno pure il tronco, i rami, le 2oglie, ed = per :uestacon2igurazione che io mi rendo conto di tro4armi dinanzi ad un albero ed a ciascuna dellesue parti/ 8a percezione = pertanto l’apprensione di un complesso con2igurato/

Con2igurazione ed unit5 sono 2orse una cosa sola"A per intanto esse appaiono due distintimomenti 2enomenali/#a io non potrei percepire la con2igurazione dell’albero e delle sue parti se non 4edessile parti dell’albero cariche di un determinato tono di colore" chiaro, oscuro e le di4erse4ariazioni cromatiche, perch l’occhio non 4ede che colori/ 8a percezione = :uindil’apprensione di un oggetto :uali2icato/8’albero che 4edo, stando alla 2inestra, = un dato oggetto nel campo dell’esperienzaK hauna certa 6con2igurazione7, che si 2a presente con certi toni di colore/ 'i tratta per disapere perch l’albero = un albero, cio= :uell’oggetto determinato, che = di4erso da una pietra, dall’arcobaleno, da un cane///, e da :uant’altri oggetti si possono presentarenell’esperienza/ Il 2ermarsi ai colori od anche alla con2igurazione non pare su22iciente, od

almeno :uesto non pu esser un criterio da applicare in modo assoluto/ Poich l’albero,che io 4edo, pu cangiar di coloreK pu perdere 2oglie, 2iori e 2ruttaK pu esser pri4ato in parte ed anche in tutto, dei suoi ramiK pu, per2ino, esser mutilato nel tronco/// ed io possodire di 4edere ancora un albero, che = certamente un albero malconcio, ma che = sempreun albero/ . malgrado :uesta sua estrema 6riduzione7 e po4ert5, esso ha pi@ 4alore dellemie pi@ ricche imaginazioni poich, al sopra44enire della prima4era, esso pu riprenderela sua 4egetazione, buttare nuo4i germogli, ri2are i suoi rami ed a22ermarsi ancora nellospazio e nel tempo, tenere un posto nella realt5 come una 4olta/ Pertanto l’albero che io4edo = una sostanza reale, cio= nettamente di22erenziata nel mondo degli oggetti/ .d =una sostanza realmente esistenteK non = un albero dipinto o 4eduto in sognoK gli alberidipinti o 4eduti in sogno non buttano germogli a prima4era, n 2anno 2iori o 2ruttiK o, se li portano dipinti e sognati s’intende sono germogli che non a4anzano, e 2iori che nonodorano n= maturano, 2rutti che non saziano/8’oggetto :uindi della percezione non = tanto una :ualit5, bench non sia dato senza uncorteggio di :ualit5K non = neppure la con2igurazione, bench anche :uesta siaindispensabile al suo apparire/ .sso = piuttosto il concreto in una certa sua completezzacaratteristica che 4a intesa sotto due aspetti/A >no, pi@ interiore, che 2a capo alla struttura propria dell’oggetto, come tale oggettoK e :uesta struttura, se, in un primo momento, =ri4elata dai toni di colore e dalla con2igurazione esteriore, in un secondo momento =compresa esser anteriore ad essi ed anzi la ragione dei medesimi, cosB nel loro esserecome nel loro 4ariare/ >n altro, pi@ esteriore, che = l’esercizio attuale dell’esistenzaJ checompete all’oggetto della percezione e che non compete o almeno non sappiamoimmediatamente se compete agli oggetti delle altre 2orme del conoscere, siano essein2eriori o superiori/ In altre parole, = proprio della percezione di portarsi sull’essere enell’essere reale, tanto sotto lo aspetto dell’essenza, come sotto :uello dell’esistenza ed intal modo si noti bene che l’una e l’altra non restino disgiunte, ma appaiano realizzarsia 4icenda/0/ I 6piani oggettuali7 nella percezioneRitenendo che l’oggetto del percepire abbia :uella densit5 di contenuto che = statadescritta, dirigiamo ora la osser4azione non pi@ sulle :ualit5 particolari, ma sulle :ualit5 e

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determinazioni generali e pi@ chiaramente di22erenziate/ Diciamo pertanto che :uando siriprenda la descrizione 2enomenologica, posta a punto di partenza dell’indagine, non =di22icile accorgersi che il contenuto dell’oggetto non = assolutamente omogeneo/ .sso, pur nella immediatezza che presenta come un tutto attuale, si articola, di solito, come un6complesso7 nel :uale si possono indi4iduare dei 6piani oggettuali7 di consistenza 4aria/

8e determinazioni di un oggetto concreto, come il nostro (l’albero), che rappresenta iltipo classico degli oggetti d’esperienza, non sono poste tutte su di uno stesso piano" delresto, se cosB 2osse, non sarebbe pi@ possibile l’articolazione di cui si parlaK poichmancherebbe ogni criterio di subordinaAzione che si esige per la realizzazione di :ualsiasiordine e struttura, e non pu perci esser assente nel conoscere/a) Vi si notano anzitutto le :ualit5 pi@ esteriori" colori, suoni, odori, sapori, :ualit5 tattilied, in generale, le :ualit5 alle :uali corrisponde nel sistema psichico recettore un particolare organo peri2erico, e per le :uali = detta 4alere la 6legge dell’energia speci2ica7del #Tller/ ench tali :ualit5 possano anche essere caratteristiche degli oggetti, non losono sempre per tutti, o non lo sono necessariamente e possono 4ariare in classi di oggettidella stessa specie (4ariet5) ed anche nello stesso oggetto, che 4enga a tro4arsi in uno

stato nuo4o di circostanze, compatibili con il mantenimento della identit5 2ondamentaledel suo essere/ b) <ltre :ualit5 appaiono pi@ aderenti e pi@ stabili" la grandezza, la 2igura, la posizionenello spazio/ 8e :ualit5 come :ueste bench, come si = 4isto, il criterio non sia assoluto  presentano un grado maggiore di 6appartenenza7 con l’oggetto ed ac:uistano anche unamaggiore consistenza psicologica per il 2atto che non cadono nell’ambito esclusi4o di unorgano singolo, ma sono a22errabili da pi@ sensi, almeno da due (4ista e tatto)/c) C’= in2ine l’oggetto, come tale e cio=" $) come un alcunch di determinato nel campodegli oggetti d’esperienza, non solo perch colorato in tal modo od a4ente tale 2igura, ma perch = tale essere, onde appunto ha tale colore e tale 2igura e tali relazioni reali con glialtri oggettiK +) come a4ente di 2atto l’atto di esistere/ <dottando una terminologia del#usatti%, possiamo indicare :uesti tre piani come campo sensoriale, campo percetti4o ecampo oggetti4o, purch :uesti termini non 4engano tirati a signi2icati troppo esclusi4i"cosB p/ es/ il campo percetti4o ha anche per noi un signi2icato pi@ ampio di :uelloindicato, perch pu estendersi tanto al I come anche al III/ Forse il parlare, come io pre2erisco, di 6piani oggettuali7 si presta di meno all’e:ui4oco/ACon l’ammissione esplicita dei 6piani oggettuali7, il percepire non pu esser lasciatoessere un puro 2atto, ma si pone necessariamente come 6problema7/ In2atti cosa purestare dell’unit5 dell’oggetto nella sua struttura e nella sua unit5, con l’ammissione di:uesti tre piani; 'i potrebbe s2uggire alla conseguenza, interpretando la detta di4isionecome un arti2izio puramente 2ormale, do4uto all’analisi e all’astrazione, mentre l’oggetto,nella sua attualit5 ed in un ordine superiore, conser4a una struttura unitaria/ #a:uest’ipotesi, se pretende di rimanere sul campo dei 2atti, ignora il problemaK se, in4ece,2a appello a princBpi sistematici com’= il caso pi@ 2re:uente nell’idealismo lo 2a inmodo arbitrario o che almeno non si sa come possa ora, all’inizio della discussione, esser riconosciuto legittimo/ Non resta :uindi che riconoscere 2rancamente che i tre piani sononel loro ordine eterogenei, cio= inderi4abili, cosicch non = permesso concepirliarticolantisi in modo continuo/ I colori sono colori, e le 2igure, 2igureK n = possibile a4eredei colori accozzando delle 2igure, e 4ice4ersaK e colori e 2igure non s’identi2icano con lasostanza, poich, entro certi limiti, :uesta pu conser4arsi ed essere riconosciuta anche se

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:uelli 4ariano, come nell’albero pri4ato di rami e mutilato nel tronco/#a l’eterogeneit5 di contenuto, nei piani, non signi2ica una estraneit5 reale edincompatibilit5/ <l contrario, nella percezione essi sono dati sempre 6insieme7 per lacostituzione di un oggetto unico poich non c’= corpo che non sia 2igurato in :ualchemodoK n = possibile l’apparire di una 2igura che non abbia colore" non sarebbe per 

de2inizione 4isibile/ . :uello che ancora pi@ sorprende, si = che nella percezione io mirendo conto di a22errare immediatamente e insieme tutti e tre :uesti piani secondo unauni2icazione oggetti4a che = una appartenenza reale di contenuti reali di un oggetto/ I duetermini sottolineano 2ortemente la tensione di princBpi, cio= il dilemma che a22iora in:uesta pi@ accurata considerazione del 2atto percetti4o/ 8a molteplicit5 ed eterogeneit5dei piani esige che l’unit5 oggetti4a sia appunto una 6unit5 di molteplicit57 e non disemplicit5 e sottintende perci, accanto ad un settore diA dati, un :ualche processocostrutti4o che porti alla uni2icazione$/D’altra parte l’unit5 dell’oggetto reale e l’appartenenza dei piani ad un tale oggetto nonconsentono di pensare ad una creazione casuale o libera/ isogna allora supporre che glistrati si integrano nell’oggetto secondo leggi che siano intrinseche tanto al presentarsi

dell’oggetto al soggetto, come al modo di attuarsi del soggetto nell’oggetto/ 8a di22icolt5consiste tutta nello spiegare come sia compatibile un concetto di integrazione, con laconsistenza e l’unit5, che pare inderi4abile, dell’oggetto/A`uesta compatibilit5 non manca di buoni indiz_/ <nzitutto i due piani della sensibilit5,tro4ati essere inscindibili di 2atto, lo sono anche di diritto tanto eQ parte obiecti, come eQ parte subiecti, poich non si d5nno 2igure pure che in geometria/ In4ero le 2igure dellanatura sono sempre :uali2icateK il soggetto assimila ambedue i generi delle mani2estazionicorporee e nell’unit5 di una medesima opera apprensi4a" la sensibilit5/ Da :uesto siarguisce che i due piani possono tro4arsi in dipendenza 2unzionale l’uno dall’altronell’uni2icazione percetti4a, non solo senza che ne 4enga un :ualche danno oimpedimento all’unit5 dell’oggetto ma piuttosto essa ne = costituita/ >n rapporto didipendenza simile ma non identico 4a a22ermato anche 2ra la sensibilit5 ed il terzo piano, nel :uale l’oggetti4it5 = costituita de2initi4amente nell’ambito della realt5/ Comeio non 4edo dei colori che non siano 2igurati, cosB anche le cose che 4edo hanno tuttedeterminate 2igure e colori, e bench le cose non siano riducibili a colori e 2igure, io non posso indi4iduare cosa alcuna se non ri2erendomi ad una :ualche 2igura ed a colori o:ualit5 sensibili" solo allora posso dire" = un uomo, un albero, una gallina/ . :uesto =tanto 4ero che se la :ualit5 sensibile o la 2igura di4enta e:ui4oca o incerta, pu a44enireche il processo di percezione s’arrestiK e se la disposizione dello stimolo porta alla produzione di due 2igure, io ho la persuasione di percepire due persone, due alberi///K e sitratta di una percezione autentica, anche se di 2atto = un’illusione che per i 2ini della 4itasono interessato a correggere/&/ 8’uni2icazione percetti4a e la 6maturazione psichica78’a4er riscontrato nei piani oggettuali l’appartenenza di contenuti molteplici ad unoggetto unico, ed una dipendenza 2unzionale del soggetto rispetto all’oggetto entro lostesso atto del percepire, costituisce indubbiamente un contributo positi4o per la ricercad’una soluzioneK ma si tratta d’un primo passo soltanto/ In2atti assieme al problema del6come7 i tre piani possano integrarsi ed uni2icarsi, ci si de4e anche chiedere come glistessi piani una 4olta riconosciutane l’eterogeneit5 si costiAtuiscano prima in se stessie poi come ciascuno di essi partecipi alla realizzazione dell’oggetto nella sua integrit5/

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`uesta ricerca s’impone per il 2atto che ben di4erse sono le attitudini percetti4e all’iniziodella 4ita cosciente di :uando l’esperienza siasi s4iluppata e di22erenziata/>na prima soluzione, apparentemente logica e di buon senso, potrebbe consisterenell’ammettere che i tre piani si distinguano non soltanto nel contenuto, ma anche perchciascuno entra a 2ar parte della 4ita cosciente ad un dato momento, che = anteriore o

 posteriore a :uello nel :uale entrano gli altriK ogni strato poi si attuerebbe per gradi, passando successi4amente da oggetti di minimo contenuto a :uelli di contenuto pi@denso, il :uale non sarebbe in certo modo, che la sommazione dell’esperienza precedente/. come, nel mondo 2isico, l’unione naturale degli elementi non a44iene a caso, maobbedisce a determinate leggi di composizione, altrettanto si 4eri2ica nelle sintesi psichiche cosB che lo s4iluppo dell’esperienza si 4iene a costituire gradualmente/ 8a2orma pi@ logica od estremista di :uesta teoria, che = indicata comunemente con iltermine 6<ssociazionismo7, ritiene che le leggi della sintesi de4ono spiegare il 2atto percetti4o in ogni suo grado e 2orma" esse non si limitano a ciascun piano in particolare,ma de4ono spiegare anche e soprattutto il passaggio da un piano all’altro/ Per la teoria6elementare7 pertanto i tre piani si succedono in rigorosa continuit5 lineare, nella

direzione che 4a dal basso in alto/ <ll’inizio, non c’= che l’apparizione isolata di :ualit5elementari (I piano)K nel corso dell’esperienza :ueste :ualit5 si associano in complessiK icomplessi, per la posizione pri4ilegiata che 4iene ad a4ere in essi :ualcuna delle propriet5elementari (p/ es/ la sensazione di mo4imento tattile, al I piano) presente nel gruppo,operano la 6tras2ormazione percetti4a7, che = la percezione di una :ualit5 nuo4a"l’estensione, la 2igura, la distanza (II strato)/ 'i dica altrettanto per il passaggio dalsecondo al terzo strato, ed in2atti l’<ssociazionismo rientra nell’.mpirismo per il :ualel’intelligenza non = una 2acolt5 originale, ma una 2orma pi@ complessa della sensibilit5/A8’6<ssociazionismo7, sotto le pressioni della critica ed il progredire dell’indaginesperimentale, subB per opera di pensatori e psicologi di gran 4alore, 2re:uenti e pro2ondirimaneggiamenti, tanto che non = possibile riassumerlo in una 2ormula che abbracci unnucleo di dottrine essenziali a tutte le scuole/ Lutte in4ece con4engono nel programma,:uello di spiegare lo s4iluppo e l’ascesa dei 2atti di coscienza come e22etto, diciamo cosB,di una 6generazione e:ui4oca7/Per :uesto, l’.lementarismo, nonostante i note4oli successi ottenuti all’inizio, non riuscBmai ad imporsi, e do4ette di4idersi il campo con la corrente antagonista, detta<priorismo, o, pi@ genericamente, Razionalismo/ .sso suppone che l’uni4ersale ed ogniordine e struttura nella conoscenza sono di natura immediata e 6data7, non costruibile dal bassoK per :uesto non sono i processi in2eriori la ragione dei superiori, ma piuttosto i primi non si attuano che in seguito e in dipendenza dei secondi/ 8o s4iluppognoseologico :ui a44iene nella direzione dall’alto in basso" allora non = pi@ il caso di parlare di 6s4iluppo7, :uanto in4ece di regressione, di degradazione dell’intelligibile nelsensibile, dell’uni4ersale nel particolare, della appercezione luminosa delle 4erit5immutabili e della proiezione delle medesime nelle oscure intuizioni dei sensi/Il problema intrinseco ad ogni Razionalismo di4iene allora :uello di spiegare alcontrario di :uanto si 4eri2ica nell’.mpirismo come il soggetto sia un puro 6soggetto7cio= un inerte ricettacolo o depositario di :uei contenuti intelligibili, i :uali ripetono la propria origine e la propria presenza, non dalle energie apprensi4e del soggetto particolare, ma dall’attuarsi che si ha nei soggetti particolari di un Intelletto, 'pirito,Coscienza o <tti4it5 uni4ersale/

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In :uesta direzione speculati4a tutto l’interesse = 4lto alla spiegazione della natura dei primi contenuti uni4ersali e della maniera nella :uale l’Intelletto uni4ersale li pucomunicare ai soggetti particolari (Innatismo, <rmonia prestabilita, *ntologismo,Lradizionalismo, Idealismo///)/ Il problema della percezione o 4i = completamentetrascurato, od, al pi@, = considerato come un 6epi2enomeno7 che accade alla mente,

:uandoA per soddis2are alle esigenze particolari della 4ita, de4e mettersi in contatto con il2lusso caleidoscopico dell’esperienza sensibile/ . per :uesto non c’= ragione che cioccupiamo pi@ direttamente del Razionalismo/G stato Oant a proclamare nell’et5 moderna il carattere 2ittizio di ambedue i metodi isolatiintroducendo per primo, nella 2iloso2ia del suo tempo, il principio metodologico che unateoria adeguata della conoscenza umana de4’essere :uella non di un’intelligenza pura, ndi una pura sensibilit5, ma di un’intelligenza che = insieme legata intrinsecamente, nelsuo attuarsi 6completo7, alla sensibilit5/ Oant introduce4a cosB il Dualismo, ingnoseologia, come soluzione per un sapere che sia ad un tempo 4alido, cio= necessario edoggetti4o, cio= ri2eribile ai contenuti d’esperienza (problema dei giudiz_ sintetici a priori)/. 2in :ui si pu riconoscere che Oant obbedi4a ad un urgente bisogno di raggiungere una

teoria del conoscere che 2osse al di l5 dei punti stagni dell’.mpirismo e delRazionalismo, ed in :uesto si pu ben dire ch’egli si = a44icinato alla 62orma mentis7aristotelica pi@ di :ualsiasi pensatore del suo tempo/ #a se egli abbia di 2atto realizzato ilsuggesti4o programma, che si legge nell’Introduzione alla Or/ d/ r/ Vernun2t, e 2in do4esia riuscito a neutralizzare gli incon4enienti dei due sistemi contrastanti, = ancor oggioggetto di discussione/ 8a risposta sarebbe assicurata :ualora si potesse mostrare che lacritica antiana si = portata ad un li4ello superiore di considerazione tanto per l’esperienza, :uanto per la ragione" ma ci pare di22icile a22ermarlo, non solo a giudicaredallo s4iluppo storico del antismo, ma dalle dichiarazioni dello stesso Oant che a22ermaespressamente di accettare la critica negati4a di ume all’esperienza e di 4oler superarela seconda con l’estensione di un principio che era stato, sia pure parzialmente, intra4istoed abbozzato dallo stesso scettico scozzese$$/ Comun:ue la cosa sia,A 4a segnalato il 2attoche il sistema antiano, contrariamente alla persuasione del suo <utore, non = stato cheun punto di partenza per una rielaborazione originale che ha portato a :uelle stesse 2orme pi@ ardite del 2iloso2are contro le :uali egli stesso era insorto/ 'egno :uesto che nel suosistema il senso e l’intelletto, l’esperienza e la ragione, la cosa in s e il 2enomeno/// eranorimasti, nonostante il tentati4o di a44icinarli, estranei l’un all’altro/ 8’a4er constatato il2allimento sistematico e non siamo stati i primi a 2arlo del tentati4o antiano, nonsigni2ica senz’altro una condanna dell’idea metodologica che l’ha ispirato/ Per :uesto laconsiderazione del contributo antiano de4e a4ere il suo posto in :ualsiasi teoria della percezione, anche perch, in 2in dei conti, = sempre a Oant che si ri2anno non pochetendenze neoantiane del pensiero contemporaneo, le :uali insoddis2atte delle soluzioniestranee, che 2urono date al principio antiano dell’autocoscienza (attualismo), ritornanoad a22ermare la necessit5 di sal4aguardare i diritti dell’esperienza e del cosiddettosoggetto 6empirico7, tanto che pretendono di esser riconosciute come 2orme di schietto6realismo7/ 8e a44icineremo nel secondo 4olume pi@ strettamente teoretico di :uestanostra ricerca per 4edere se realmente siano da reputarsi tali/?/ Piani oggettuali e gradi 2unzionali8’analisi dei 6piani7 dell’oggetto richiama la considerazione del 6soggetto7/ Nell’esperienza" 6io 4edo la casa dirimpetto7, la posizione dell’oggetto al soggetto de4e

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a4ere per riscontro la posizione del soggetto all’oggetto/ Non si d5 :uindi soltanto un62arsi presente7 dell’oggetto rispetto al soggetto, ma si d5 anche un 6mo4imento7 delsoggetto 4erso l’oggetto/ In parole pi@ chiare" in ogni conoscenza sono da distinguere uncontenuto oggetti4o ed un atto o 2unzione per la :uale il contenuto dell’oggetto = 62atto presente7 al soggetto/ 8a conoscenza si ri4ela in2atti come un 6a4ere7 immanente e

immateriale, cio= come una 6presenzialit5 spirituale7 di un dato contenuto/ 'idistinguono comunemente 2orme 4arie di conoAscenzaK per riguardo ai contenuti si d5nnoil sentire e l’intendere, secondo che si hanno presenti le apparenze esteriori delle cose,oppure le loro nature assolute/ Fra il sentire e l’intendere si pone il 6percepire7/ 'u :uesto2orse tutti possono con4enire, ma non = 2acile dire come il percepire possa sorgere 2ra:uesti due poli della conoscenza umana" se esso sia una 2unzione originale e, :ualora lo2osse, se debba rientrare nell’ambito della sensibilit5 o dell’intelligenza/ Per i #onismignoseologici il 6percepire7 = una 2unzione deri4ata e secondaria rispetto al sentire oall’intendereK solo il Dualismo :uindi pu attribuire al percepire un proprio 4alore noeticoin :uanto ammette l’autonomia di contenuto di ambedue gli ordini, sensibile edintelligibile, e la possibilit5, anzi la necessit5, di una integrazione mutua ai 2ini della

conoscenza adeguata/'entire ed intendere, presi assolutamente non possono dare la conoscenza adeguata delreale, perch l’uno si limita ai contenuti 2enomenali, l’altro a :uelli intelligibiliK ma larealt5 non consta n di contenuti 2enomenali puri, n di essenze intelligibili, ma diessenze singolari concrete che si mani2estano per i contenuti 2enomenali/'e la percezione = la conoscenza che d5 sul concreto, essa = l’apprensione del reale, cometale" essa = la 6conoscenza7, senz’altra :uali2ica, gra4ida dell’essere 2enomenale e reale,ciascuno dei :uali non potr5 esser considerato a parte che per un processo disegregazione, e :uindi di de2ormazione, pi@ o meno apprezzabile, dell’atto e delcontenuto originario della percezione/ 'tando cosB le cose, la percezione appare il processo centrale dell’attuazione gnoseologica e 6tutto alla 2ine dipende da essa7$+/Insomma" la percezione in :uanto si distingue dalla sensazione e dall’intelligenza = un processo 62ondato7 od un processo 62ondante7; 8a :uestione = essenziale dopo l’analisidei 6piani7 oggettuali/8a 2iloso2ia classica, sia greca come medie4ale, a4e4a orientato decisamente lagnoseologia attorno al percepire perAch essa, in :ualun:ue modo determinasse ilcontenuto della realt5, ammette4a nelle sue principali correnti che lo spirito arri4asse adun contatto con la realt5 ed il contatto a44iene a tra4erso il percepire/ 8a 2iloso2iamoderna = passata dapprima ad un atteggiamento di di22idenza e di poi ad una trascuranza4oluta del percepire" e :uesto logicamente, una 4olta che la realt5 non = pi@ un 6dato7,ma un 6prodotto7 od un 6contenuto di mediazione7 trascendentale, che ha perci un4alore secondario e non pi@ primario rispetto alla percezione intelletti4a/ . ci a partireda Oant/ 8a 2iloso2ia neoEclassica della restaurazione scolastica = stata certamente pi@comprensi4aK ma non si pu dire che essa abbia sempre misurato l’importanza del problema con l’ampiezza d’indagine che esso esige/ Dichiaro subito 2rancamente che lamia ricerca si collega direttamente ai due poli estremi della 2iloso2ia classica e della2enomenologia moderna, senza per nulla pregiudicare agli altri atteggiamenti/ De4o perci indicare le linee sommarie del metodo che intendo seguire/<nzitutto che s’intende per 6percezione7; Il termine, tanto nel linguaggio spontaneo,come in :uello 2iloso2ico, ha un signi2icato assai 4ago e 2luttuante e per2ino i dizionar_

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 pi@ accreditati si tro4ano a disagio/Il signi2icato pi@ generale ed innocuo = :uello di 6accorgersi7, di 6a4er coscienza7///, di6a44ertire :ualcosa7/ In :uesto senso possono dirsi percezioni tanto le cosiddettesensazioni, come anche le intellezioniK a tutte in2atti le 2orme di conoscenza 6esplicita7s’aggiunge un certo grado di consape4olezza/ Il determinare pertanto il signi2icato di

 percezione, a partire dalla presa di coscienza da parte del soggetto, non porta alcun4antaggio e lascia il problema intatto/ Non si 4uol dire che la consape4olezza sia unelemento super2luo del percepireK tutt’altro .sso = essenziale, ma insu22iciente, perch = pi@ generico che speci2ico ed in s non ha un senso de2inito se non entro ladeterminazione che 4iene dai contenuti/ 8’atto si determina entro e per il contenuto"assaliamo :uindi il 6percepire7 dalla parte degli oggetti/C’= in2atti un altro senso pi@ determinato di percepireA in :uanto 6percezione7 = 2attasinonimo di 6esperienza interna7 in senso stretto/ Percezione = la conoscenza che l’io hadei suoi stati interni e dei suoi atti per mezzo della coscienza/ 'igni2icato :uesto moltodi22uso ed in s legittimo, ma che di4enta ingiusti2icato e tendenzioso se 4uol essereesclusi4o/ 8a esclusi4it5 sarebbe 2ondata nella immediatezza di presenza che

apparterrebbe in proprio agli stati ed aspetti interni contro gli oggetti di esperienzaesterna/ 'ta di 2atto per che noi abbiamo della presenza immediata di oggetti esterni,come l’albero, il ta4olo, i 2ogli, la penna///, una persuasione non meno 4i4a eindiscutibile, in linea di 2atto, di :uella che si possa a4ere per una soddis2azione che ciapre l’animo alla gioia o di un dolore che ci opprime/Lra i due signi2icati estremi, possiamo :uindi tenere per ora un signi2icato intermedio"6percepire = l’accorgersi di :ualcosa in concreto, cio= in :uanto = immediatamente datonella sua presenzialit5 in atto7/ Nozione limpida e senza pregiudiz_, ma ancora iniziale eche abbisogna di essere portata sul piano della ri2lessione per ulteriori chiari2icazioni/Dei due momenti od aspetti essenziali del percepire abbiamo analizzato il primo" :uellodel contenuto che d5 l’oggetto al percepire" toccherebbe ora dire del secondo,l’6accorgersi7/ Del 6contenuto7 = stato detto ch’esso si presenta 6come una molteplicit5 pi@ o meno complessa e pi@ o meno uni2icata7, ma complessa ed uni2icata in :ualchemodo lo = sempre/ 8’accorgersi, in4ece, = una situazione di coscienza non dialettizzabile, per la :uale non ha senso il parlare di molteplicit5 e di complessit5 in :uanto = per essache il contenuto si presenta uni2icato/ Diciamo adun:ue che l’accorgersi, l’aspettosoggetti4o del percepire, = intrinsecamente semplice e immediato/ 8a constatazione nonrisol4e per il problema, anzi lo pone nel suo senso esplicito/ 'e l’oggetto consta di unamolteplicit5 uni2icata ed il contenuto non di4enta oggetto se non in :uanto talemolteplicit5 soggiace alla uni2icazione, l’accorgersi percetti4o non = un’attitudineautonoma e dispersa, ma 6si pone7 od 6appare7 come garanzia e segno della a44enutauni2icazione della molteplicit5/ In generale si pu dire, pertanto, che l’acAcorgersi percetti4o = in 2unzione diretta della uni2icazione dei contenuti ed = il segno della presa di possesso che il soggetto 2a dell’oggetto, per cui il conoscere = un 6a4ere7 spirituale ed un6porre7 nell’ordine intenzionale/Diremo allora che l’uni2icazione, per cui c’= possibilit5 di percezione, = costituitadall’accorgersi cosicch l’oggetto = dato unicamente in 2unzione del soggetto; 8’ipotesi,al punto in cui siamo, non ha alcun senso/ `uello che ora si pu dire, = che l’accorgersi = piuttosto condizionato dall’uni2icazione, che non condizionante la medesima/8’ammissione, d’altra parte, dei 6piani7 oggettuali 2a supporre che 4i sia, a partire da una

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condizione primiti4a di 6dati7, un’ascesa per 6complicazione7 progressi4a nellastrutturazione dell’oggetto/ <scesa e complicazione che dipenderanno anche dallecondizioni dei dati, ma che non de4ono dipendere meno dal contributo del soggetto, se:uesto ha da essere 4i4o ed operante nella sua pi@ alta operazione, :ual = il conoscere/ Di:ui 4iene da concludere che ai 6piani7 oggettuali hanno da corrispondere, da parte del

soggetto, delle tappe di elaborazione od assimilazione, di modo che l’ascesa dicomprensione dei contenuti nei riguardi dell’oggetto, = proporzionale, diciamo anzi =l’e22etto, della penetrazione che il soggetto riesce a 2are dell’oggetto/ 'e, perci, =necessario per una teoria della percezione la ricerca dei 6piani7 oggettuali, non lo = meno:uella delle 6tappe7 di organizzazione, le :uali rendono possibile al soggetto di salire allacomunione e partecipazione dell’oggetto/ 8’oggetto in senso rigoroso, non = tutto il dato,ma :uel tanto del dato che il soggetto ha potuto assimilare e mettere a 2uoco per l’accorgersi" la strutturazione dell’oggetto 6in actu signato7 non = dun:ue indipendente, per noi, dal dinamismo del soggetto/ Parrebbe di do4er concludere che la ricerca dei pianioggettuali, non pu prescindere da :uella intorno alle tappe dello s4iluppo psichico/ Chesi 4uol dire;A

II

/ Psicologismo, logicismo e dualismo gnoseologico'ono possibili a :uesto punto tre direzioni, parallele del resto a :uelle riscontratenell’analisi del contenuto/ 9li uni dicono che l’oggetto = :uello che =, in :uanto sicontrappone al soggetto e si pone in s come 4alore assoluto" il ricorrere, per spiegarlo,alle 2unzioni del soggetto = una contaminazione iniziale che intacca ogni 2ondazioneassoluta del suo 4alore/ CosB ai nostri tempi la Fenomenologia pura di usserl e del primo eidegger/ 8’oggetto non pu essere un’essenza e :uesta = costituitaintrinsecamente dai suoi rapporti ideali che sono ed esprimono connessioni necessarie nelcampo della oggetti4it5/ 8’essenza non pu esser oggetto di 6manipolazione7, ma di6apprensione7 immediata detta appunto esensschau/G 2uori del nostro argomento il ricostruire storicamente tale posizione" baster5 osser4arech’essa = sorta per reazione alla corrente opposta, dilagante 2ra gli psicologi nella secondamet5 del sec/ SIS e agli iniz_ del SS, che 4iene designata con il termine di Psicologismo/G di22icile per dare a :uesto termine un signi2icato ben de2inito/ 8a stessa molteplicit5degli indirizzi 2iloso2ici porta un <utore a :uali2icare per psicologismo la tendenza di unaltro, che a sua 4olta a4e4a 2atto la medesima accusa ad un terzo, poich= l’istinto delladi2esa = assai 4i4o nei cultori del pensiero/ Il Dizionario del 8alande :uali2ica lo psicologismo come 6la tendenza a 2ar predominare il punto di 4ista psicologico sul puntodi 4ista speci2ico di :ualche altro studio, particolarmente della teoria della conoscenza odella logica7$0/ .sso = :uindi un metodo del 2iloso2are che orienta l’analisi dei problemi4erso il comportamento e lo s4iluppo del soggetto/ 'e si 2a dipendere il senso e lasoluzione dei problemi dallo s4iluppo soggetti4o, in modo che i piani ed i 4alori dioggetti4it5 hanno tutta la loro ragione dalle 2unzioni soggetti4e le :uali 6pongono7senz’altro l’ogAgetto, si ha lo 6psicologismo assoluto7/ In esso la coscienza = la primarealt5, anzi la stessa realt5 in modo che il di4enire della realt5 ed il suo essere si risol4ononel di4enire e nell’essere della coscienza/ <pplicato alla gnoseologia, che al momento

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unicamente ci interessa, lo psicologismo riduce tutte le conoscenze alle 2orme datedall’esperienza psicologica/ 'i scambia la 62unzione7 per l’6oggetto7 ed il 2atto per lalegge" = contro :uesta 2orma, 4erso la :uale inclina4ano anche il undt ed il 8ipps, chesono insorti i 2autori del 8ogicismo, prima olzano e poi ./ usserl per ri4endicare ladistinzione 2ra le leggi del di4enire e :uelle dell’essere in s, 2ra necessit5 reale e

necessit5 logica, 2ra la causa e la ragione/ Considerato storicamente, lo psicologismorappresenta la reazione 2atta, contro l’idealismo assoluto, dalla psicologia del secolo SIS,la :uale ha creduto di do4er opporre alle deduzioni arbitrarie dei trascendentali una teoriadella coscienza 2ondata sui 2atti, secondo leggi e rapporti scienti2icamente 2ondati/ Vistoin4ece nella sua ispirazione intima, lo psicologismo pu essere caratterizzato dalla priorit5 incondizionata e 2ondante che si attribuisce alla coscienza rispetto all’oggetto/Da :uesto punto di 4ista, osser4a il Ranzoli, lo psicologismo ha le sue prime origini con'ocrate, si matura nella lotta umanistica e religiosa della rinascenza e getta le sue salde basi con il Cogito ergo sum di Cartesio/ . tutta la 2iloso2ia moderna, in :uello che ha dioriginale, pu esser detta uno s4iluppo ed appro2ondimento di tale intuizione, cosicch la6ri4oluzione copernicana7 in gnoseologia a4rebbe a4uto in Oant solo il teorico

sistematico, non l’iniziatore/ 9i5 con 8oce e erele il principio psicologista tende aridurre le 2orme pi@ ele4ate dell’atti4it5 dello spirito a :uelle pi@ semplici, ed ai datielementari i contenuti pi@ complessi, mirando a dimostrare la unit5 di composizione dei2atti psichici e la totale identit5 del 2atto psichico con il suo oggetto (esse est percipi)/Con ume, cade ogni 2orma di dualismo e la realt5 = ridotta al contenuto puntuale dellacoscienza (indi4iduale) in un dato istante" = :uesta la 2orma pi@ estrema di psicologismo2enomenista/ Oant s’accorge della china precipitosa e cerca di 2reAnare l’impeto della6riduzione7 2enomenista/ Di 2ronte al soggetto = ammessa una 6cosa in s7, di 2ronte alla62orma7 si tro4a la 6materia7K ma da un canto la cosa in s = dichiarata impenetrabile edall’altro la materia riducendosi a sensazioni amor2e come per ume che hannol’ordine solo dal soggetto, non s2ugge alla soggetti4it5, di modo che, anche per Oant, larealt5 e l’esperienza si risol4ono in 2atti e gradi di coscienza/ 8a 6ri4oluzionecopernicana7 in Oant ha di peculiare :ui la sostituzione della coscienza trascendentaleunica a :uella che ancora era ritenuta indi4iduale o molteplice/ 8’implacabile processodelle 6riduzioni7 idealistiche, culminate in un primo tempo nella dialettica hegeliana edoggi nella 6teoria generale dello spirito come atto puro7, possono ben essere consideratecome 2orme esasperate, logiche certamente, del coscienzionalismo, malgrado le stizzose proteste di Oant e degli Idealisti$&/'i arri4a cosB alla piccante conclusione che la polemica 2ra Psicologismo e 8ogicismo sis4olge4a entro un principio tacitamente ammesso da ambe le parti di cui, al pi@, sitratta4a di determinare soltanto l’ambito ed il senso prossimoK che per gli uni eraindi4iduale, per gli altri trascendentale/ Ne segui4a che, per gli uni, gli oggetti e le leggidello spirito erano osser4abili intuiti4amenteK per gli altri in4ece erano oggetto dideduzione pura a priori/ 8e strade erano di4erse, ma il punto di partenza ed anche :uellodi arri4o in realt5 coincide4ano, secondo le con2essioni esplicite degli stessi :uerelanti/Primato della coscienza indi4iduale o primato della coscienza trascendentale" si trattasempre del primato della coscienza sull’oggetto di cui essa = la matrice e l’unica legi2era"ambedue le direzioni s2ociano nel puro solipsismo/1/ 8a posizione realista8a terza direzione, oltre lo Psicologismo ed il 8ogicismo, per un’interpretazione dei

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rapporti 2ra l’oggetto ed il soggetto,A = il dualismo gnoseologico/ .sso prospetta, ingenerale, il problema della conoscenza nei seguenti punti"a) Nella nostra conoscenza le dualit5 di contenuto ed atto, di soggetto ed oggetto, diesterno e di interno sono, per ogni coppia, irriducibili/ b) Ciascuno dei membri di ogni coppia pu esser considerato 6essere7 in due momenti"

l’uno antecedente al conoscere, l’altro nel conoscere stessoK essi non sorgono, in altre parole, per una 6posizione7 assoluta che sia una creazione immanente all’atto delconoscere come atto/c) Il primo momento = :uello della 6possibilit57 di essere conosciuto e di 2arsi conoscereda parte dell’oggetto, e del conoscere e di 2ar conoscere da parte del soggettoK il secondo,:uello dell’essere conosciuto e del conoscere in atto/d) G da ammettersi pertanto che l’oggetto non si riduce all’atto, n si pone assolutamentenell’atto del conoscereK ma si d5 prima come possibilit5 del conoscere, come 6dato7rispetto al medesimo/ Parimenti il soggetto non sorge assolutamente per l’atto, come per il suo costituti4o primo ed essenziale, ma lo precede come capacit5 reale del medesimo/e) Lutto :uesto 2a supporre che l’oggetto in :uanto = un 6dato7 da conoscere ed il

soggetto in :uanto = (od ha) una capacit5 reale del conoscere non sono isolabili" ma l’unoe l’altro, presi insieme, costituiscono la possibilit5 reale ed adeguata/ 8’atto si d5 per il passaggio all’atto, appunto, di tale possibilit5 reale/2) Lale possibilit5 esige da un canto che il 6dato7 si 2accia conoscere come oggettoK chein2luisca cio= atti4amente sul soggetto, cosicch la speci2icazione di oggetti4it5 siaintrinseca a :uella di causalit5K dall’altro canto, che il soggetto, una 4olta che = stato 2atto passare all’atto dall’azione del 6dato7, s4iluppi la propria azione nella direzione diassicurarsi il 6dato7 come 6oggetto7/< :uesto modo c’= uno s4iluppo della coscienza che pu essere detto, non solo sincrono a:uello dell’oggetto (teoria dell’armonia prestabilita), ma anche 6causa7 dell’oggettostesso in :uanto l’oggetto non si 2a presente che alla coscienza cheA gli apre le porte delsuo cubicolo e lo introduce nella sua 4ita intima/ Psicologismo; No, perch= la coscienzanon 6crea7 l’oggetto, ma soltanto lo 2a 6presente7 e ci non per un processo diemanazione interiore autoctona, ma in dipendenza del dato e dell’azione esercitata sopradi s dal dato stesso/ 'i 2a chiaro allora che si = lontani tanto dal 2are la coscienza la realt5assoluta, come dal 2are e:ui4alenti l’oggetto ed il dato/8a coscienza non crea l’oggetto, ma si attua in esso, si accresce ed esercita nell’unionecon esso la propria 4ita/ In :uesto suo attuarsi l’oggetto, come oggetto, = certamente posto dall’atto e 4i resta immanente, ma in :uanto = 6cosa7 e come 6dato7, 4i restanecessariamente trascendente, o22rendo all’anima un miraggio di con:uista che non halimiti/ 8a cosa in s, o44ero il 6dato7, lungi dall’essere una creazione del soggetto, ne = piuttosto il cibo ed un cibo inesauribile, di cui il soggetto s’a22atica a prendere :uanto pu/ 8’azione del soggetto, in :uanto per essa il 6dato7 si 2a oggetto, sarebbe piuttosto dadirsi una limitazione, che una 6creazione7 o 6posizione7 assoluta dell’oggetto/ In :uanto pertanto l’azione del soggetto non condiziona intrinsecamente l’oggetto, come realt5, ma piuttosto essa coscienza, nell’atto del conoscere, ne = condizionata, mi pare che ildualismo :uello s’intende :ui abbozzato sia immune dalla taccia di psicologismo, nelsenso peggiorati4o che = stato sopra indicato, l’unico che pu ostacolare la 2ondazionecritica del conoscere rispetto al suo 4alore assoluto/J/ 9noseologia 2ormale e gnoseologia materiale o 2enomenologia

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 Nella posizione dualistica, ora prospettata, restano sal4e tanto l’inderi4abilit5 assolutadella realt5 di 2ronte alla coscienza, come l’originalit5 della coscienza rispetto alla realt5/'i de4e ammettere, di conseguenza, che le leggi della realt5 non sono senz’altro le leggidella coscienzaK che anzi :uesta, in tanto si 2a presente il reale, in :uanto con2igura sestessa al medesimo e ne ripete in s, a proprio modo, laA struttura e le leggi/ 6<tto7 e

6contenuto7 restano :uindi distinti, ciascuno nel proprio ambito/ 'e di 2atto, l’oggetto =6dato7 sempre nell’atto, la struttura sua di oggetto pu stare da s e non coincide con:uella che pu a4ere l’attoK pu essere perci studiata a parte nel suo contenuto e nellesue leggi, in modo che la scienza della realt5 non si risol4e nella scienza dello spirito,inteso come atti4it5 e coscienza/ 8a stessa consistenza della scienza della realt5 de4erisultare immanente al suo 6darsi7 come oggettoK la di2esa cio= del suo 4alore di realt5de4e risultare, per s ed anzitutto, dalle leggi che essa o22re allo sguardo intellettuale nelsuo 6presentarsi7 alla mente/8a prima di2esa della realt5 = :uella del ricorso ai primi princBpi che sono le leggidell’essere in generale, come ha 2atto <ristotele nel IV libro della #eta2isicaK poich= ogniregno ha da reggersi con proprie leggi e di2endersi con propri mezzi" :uesto = paci2ico

Dalla nostra posizione del problema s’impone, per, a :uesto punto una constatazioneche mette in a44iso contro le sempli2icazioni/ G stata constatata l’esistenza dei 6pianioggettuali7 da parte dell’oggetto e delle 6tappe7 di assimilazione da parte del soggetto, esono stati prospettati il modo ed il punto di incontro dei due processi, in opposizione almonismo gnoseologico delle direzioni principali della 2iloso2ia moderna/ Ricercando leragioni della ribellione 2atta al realismo classico, esse sono state indi4iduate in un nuo4oconcetto di esperienza e di coscienza, da cui = sorto il nuo4o concetto di realt5/ 8e leggidella realt5 in astratto, come l’a22ermazione di realt5 in generale e la stessa meta2isicacome sistema del reale, non sono contestate, n in s mutate/ Ci che = mutato = ilconcetto iniziale di realt5 ed esso, storicamente, risulta mutato, a partire dallo s4iluppoCartesioE8oceEereleEume, per 4ia dell’analisi della percezione/ *ra c’= il 2atto chel’indagine psicologica contemporanea ha mostrato l’inconsistenza di alcuni postulati2ondamentali in :uella riduzione dialettica della realt5K la 2enomenologia pu :uindi direoggi una parola che pu a4ere conseguenze di gra4e importanza per una re4isioneradicale dei problemi/ Valga ci cheA 4alga, :uesta parola non pu essere ignorata oggi daalcuno, almeno nei suoi risultati pi@ e4identi e cospicuiK tanto pi@ che la reazione = sortada ambienti i :uali inizialmente non erano per nulla interessati alle sorti di :uesto o :uelsistema teoretico in particolare/Indichiamo, in 4ia problematica, lo studio di :uesto processo al pensiero moderno come6Fenomenologia pura7, dando al nome il senso di 6descrizione del modo di apparireimmediato degli oggetti7 e all’aggetti4o il senso che tale descrizione ha da esser 2attaall’in2uori di 6ogni presupposto teoretico7, in guisa che l’apparire ha da in2ormarci nonsoltanto dell’esistenza dell’oggetto, ma anche del modo di apparire e per2ino del modo diessere dell’oggetto stesso/ 8a nostra 6Fenomenologia7 non = soltanto lo studio descritti4odi un insieme di 2enomeni, :uali si mani2estano nel tempo o nello spazio, come 4ole4aOant, per opposizione sia alle leggi astratte e 2isse di :uesti 2enomeni sia alle realt5trascendenti di cui sono i 2enomeniK appunto perch= l’opposizione 2ra leggi 2enomenali ereali e 2ra oggetti 2enomenali e trascendenti = di ordine sistematico e preconcetto e 6nondata nell’apparire7 come tale/#eno preconcetta esternamente = la nozione hegeliana che 2a della 2enomenologia dello

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spirito 6la storia delle tappe successi4e, delle approssimazioni e delle opposizioni per le:uali lo spirito si ele4a dalla sensazione indi4iduale 2ino alla ragione uni4ersale7, benchanch’essa abbia in egel un signi2icato preciso, cio= sistematico che non pu esser accettato in 6sede 2enomenologica7$?/ 8a 2enomenologia, :uale :ui laA intendo, nonconsiste in altro che in una descrizione, sulla base dei dati scienti2icamente accertati, dei

 piani oggettuali e delle tappe di coscienza" non in 2unzione dell’uno o dell’altro sistema,ma come di 2atto si presentano nella coscienza/ .ssa si distingue perci tanto dalla logica:uanto dalla meta2isica, dalla teoria della conoscenza e dalla psicologia sistematica/ 8alogica non si occupa che della 4alidit5 delle leggi normati4e del pensiero, nondell’apparire del pensiero come pensieroK la meta2isica mira alla struttura dell’esseresistematicamente abbracciatoK la teoria della conoscenza = stata introdotta per 2ondarel’a22ermazione ed il 4alore di realt5, come realt5, onde render possibile la meta2isicaK la psicologia sistematica studia le 2unzioni psichiche come processi soggetti4i di una natura,l’anima, conosciuta in anticipo nelle sue propriet5 essenziali/8a 62enomenologia7 non ha alcuna di :ueste ambizioni sistematicheK essa per s nonmira che a descri4ere ci che appare e le 2orme dell’apparire tanto dell’oggetto, come del

soggetto" la 2enomenologia = essenzialmente analitica$/ Per :uesto la 2enomenologia si pone ad un istante che ha da precedere tutte le 2orme di elaborazione dei problemispeculati4i ora ricordateK esse potranno subordinarsi l’una all’altra, ma tutteindistintamente hanno da collegarsi alla 2enomenologia/ . la ragione ne = assai semplice":uella della necessit5 per ogni conoscenza ri2lessa di 2are capo ad una conoscenza direttaKe la 2enomenologia che narra la conoscenza diretta pu benA essere indicata come la6propedeutica uni4ersale7 del pensiero sistematico, sia in generale come nelle sue 4arie branche$1/Per distinguerla da altre 2enomenologie, si pu chiamare la nostra 62enomenologiaanaliticoE2unzionale generale7" il termine = un po’ lungo ed esige :ualche chiari2icazione/8a chiamo 6analiticoE2unzionale7 perch= consta di due momenti" l’uno, oggetti4o edescritti4o, nel :uale si cerca di carpire il modo originario di apparire delle 2orme e deglioggetti principali del conoscereK l’altro, soggetti4o e d’interpretazione, nel :uale, in baseai risultati dell’analisi oggetti4a, si prospettano in generale le 2unzioni per cui lo spiritoha da 4enire in possesso degli oggetti a seconda dei 4ar_ piani oggettuali/ <nche ilsecondo momento, si badi bene, ha da restare nell’ambito della 62enomenologia pura7 e per :uesto si parla di 62unzioni7 pi@ che di 2acolt5, come in4ece 2anno la psicologiasistematica e la meta2isica/ G 2enomenologia 6generale7 perch non prende in esame chei contenuti e le 2unzioni pi@ generali ed in generale, lasciando alle 62enomenologie partiAcolari7 o 6regionali7, secondo l’espressione husserliana, la descrizione particolare deglioggetti e delle 2unzioni$J/8a nostra 2enomenologia non si compie nella 64isione dell’essenza7, ma piuttostonell’analisi della preparazione soggetti4a e dei gradi d’assimilazione oggetti4aK = una2enomenologia 6materiale7 e non 2ormale, che mette in rilie4o gli >rphnomena, chestanno a 2ondamento sperimentale della apprensione intelligibile dell’essenza, e le>r2untionen per cui = possibile tale apprensione non in astratto, ma in concreto, cio= inrelazione alla esistenza attuale/ In altre parole, la 62enomenologia7, se ha un suo compito,esso = :uello di rile4are i contenuti di esperienza 4issuta e le loro relazioni immediate in:uanto possono essere di 2ondamento ai contenuti ed alle relazioni intelligibili/ .d = per :uesto che la consideriamo :uale 6propedeutica uni4ersale7 alla scienza in generale ed

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alla teoria della conoscenza come una meta2isica, in particolare/ >na 2enomenologia, che pretenda ad essere 62ormale7, de4e necessariamente sostituirsi alla teoria esplicita dellaconoscenza e di poi alla stessa meta2isica, come di 2atto a44enne in ume ed in egelKma tale procedimento non mi pare n 2ondato, n necessario e non intendo di seguirlo/In2ine la nostra 2enomenologia si distingue anche dalla psicologia sperimentale, perch= si

ritiene che :uesta sia 2ondamentalmente scienza positi4a ed appartenga all’ambitoscienti2icoK mentre la 2enomenologia = nell’oggetto, nel metodo e nel 2ine  essenzialmente teoretica e comincia l5 do4e la psicologia sperimentale 2inisce/ .ssa puca4are inoltre le sue indicazioni anche da altre scienze, come la biologia, la 2isiologia, la2isica, la sociologia/// :uando ci contribuisca a prospettare i suoi problemi/A%/ Oantismo e 2enomenologia" la reazione di M/ dilthe e c/ stump2 Il 2ine che anima la nostra ricerca = una presa di contatto con :uell’incrocio di empirismoe razionalismo, gra4ido di tutte le direzioni della 2iloso2ia moderna, che sta alla radicedell’inno4azione antiana/Pu una teoria della conoscenza e la meta2isica costituirsi al tutto indipendentementedall’analisi 2enomenale; . se non lo pu, non parteciper5 essa delle 2luttuazioni della

analisi empirica; .cco il dilemma che i neoEantiani antipsicologisti 2anno al nostrometodo/Il dilemma non conchiude perch= noi distinguiamo nettamente la 2enomenologia dalla psicologia sia sperimentale, come sistematica" la stessa psicologia sperimentalecontemporanea poi s’ispira a metodi e princBpi assai di4ersi da :uella della Psicologia psico2isica classica, contro la :uale si indirizza4a l’obiezione degli antipsicologisti/ Ilmetodo e le 2inalit5 critiche del nostro tentati4o hanno un riscontro, 2ra i moderni, nelle posizioni di / Dilthe, pensatore a s2ondo idealista ma indipendente, e di Carl 'tump2,un aristotelico e discepolo prediletto di Franz rentano/<l Dilthe si de4e anzitutto di a4er di2eso, contro le critiche dei 8ogici puri, la possibilit5di una psicologia iniziale, non sistematica, cio= puramente descritti4a di cui diremo a suoluogo/ Lale psicologia appartiene al gruppo delle scienze che studiano i processi spirituali(9eistesMissenscha2ten), mentre la psicologia causale o psico2isica rientra nelle scienzedella natura (NaturMissenscha2ten)$%/ 8a psicologia descritti4a in :uanto appartiene allescienze dello spirito, ed insieme ri2lette immediatamente la realt5 2enomenale, pu benser4ire a tro4are un contatto diretto 2ra le leggi del pensiero e la realt5/ Oant = statotroppo 4eloce nel ca4are le conseguenze dello scetAticismo humiano/ Il D/ osser4a che i2atti spirituali non si possono collegare 2ra loro senza uno 6s2ondo7 di :ualcherappresentazione ri2erentesi ad una connessione psichica/ 8’arte magica di un processotrascendentale non pu render possibile ci che in s = impossibile e :ui nessuna parolamagica della scuola di Oant ci pu aiutare/ 8’illusione di molti antisti ha la ragione nel2atto che anch’essi, posponendo il proprio principio metodico, 2anno ricorsosurrettiziamente ai dati/ #a il punto pi@ debole del Oantismo sta nella doppia distinzionedi intuizione e pensiero, di materia e 2orma" cosB come stanno in Oant, esse spezzano unaconnessione 4itale/In2atti in ci che egli chiama 6intuizione7 collaborano o4un:ue processi di pensiero odatti ad esso e:ui4alenti, come il distinguere i contenuti, il rile4are gradi, il tro4arerassomiglianze, l’unire ed il separare che sono processi di una unica natura 2ondamentale/`uesti stessi processi elementari, nei :uali consiste il processo di astrazione, operano gi5nella 2ormazione delle nostre percezioni, nelle imagini riprodotte, nelle 2igure

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geometriche, nelle rappresentazioni psichicheK go4ernano anche il nostro pensierodiscorsi4o e 2ormano :uel campo pro2ondo ed incommensurabile che = il 6pensierosilenzioso7/ 8e categorie 2ormali non sono perci deri4ate a priori, ma sono astratte datali 2unzioni logiche primarie" non era necessario che Oant le deri4asse dal pensierodiscorsi4o/ . tutto il pensiero discorsi4o ed organizzato pu essere considerato come 4era

2orma ed un grado pi@ alto di :uesti 6processi di pensiero silenzioso7 (schMeigendeDen4orgnge)/ Di conseguenza la separazione, condotta a termine da Oant, 2ra materia e2orma nel conoscere non pu essere pi@ sostenuta/en pi@ importanti di :uesta separazione sono le relazioni intrinseche le :uali si tro4ano2ra la molteplicit5 delle sensazioni come nella materia della nostra conoscenza, e la 2ormanella :uale noi apprendiamo tale materia/ 8’insu22icienza della posizione antiana emerge perci dal 2atto che ogni molteplicit5 di sensazioni non = un aggregato di elementidispersi, ma un complesso permeato da relazioni di di22erenze, di gradi di :ualit5, ches’impongono come immanenti al processo stessoA e non dal di 2uori+/ Per il 2atto che talidi22erenze e gradi si d5nno solo per una coscienza che procede per sintesi, non si 4ede perch= non si debba ammettere che anche nella conoscenza la 2orma possa esser l5 do4’=

la materia, come a44iene nel mondo 2isico/ 'arebbe del resto al tutto incomprensibilecome mai i contenuti psichici, riguardanti la materia, possano essere legati dal 4incolo diuna coscienza sintetizzante dall’esterno/ 8a psicologia descritti4a la 2enomenologia  ha il compito di studiare il numero, la natura ed il dinamismo di :ueste 2unzioniapprensi4e primarie, condizionanti dal 2ondo il pensiero astratto/Per il 2atto che la connessione psichica rappresenta lo s2ondo dei processi conosciti4i ed il processo conosciti4o pu esser studiato soltanto in :uesta connessione e determinatosecondo la sua capacit5, il rapporto che ha la teoria della conoscenza con la psicologiadescritti4a = di4erso da :uello che pu a4ere con :ualsiasi altra scienza/ Il pri4ilegio della2enomenologia sta in :uesto" la connessione psichica = data immediatamente, come4i4ente, come realt5 4issuta/ 8’esperienza 4issuta (.rlebnis) della medesima sta a2ondamento di ogni comprensione di 2atti spirituali, storici, sociali/ Pi@ o meno = sempreessa che spiega, struttura, dirige la ricercaK la storia delle scienze dello spirito ha sempre per suo 2ondamento :uesta connessione 4issuta o per essa pu ele4arsi ad unacomprensione sempre pi@ chiara/ 8a teoria della conoscenza si ha da 2ondare adun:ue suldinamismo della coscienza in atto e sulla descrizione generale delle connessioni psichiche/ Ci si intenda bene" la teoria della conoscenza non abbisogna di una psicologias4iluppata ed analiticamente completaK :uesta potr5 4enire solo pi@ tardi comeintegrazione di ci che 2orma lo s2ondo della stessa teoria della conoscenza/ Da ci il D/conclude che la teoria della conoscenza = essa stessa una 6psicologia inA mo4imento edinsieme s mo4ente 4erso uno scopo ben determinato7+$/ Nella ri2lessione su di s('elbstbesinnung), che abbraccia tutto il complesso indi4iso della 4ita psichica, ha lateoria della conoscenza il suo 2ondamento" uni4ersalit5, 4erit5, realt5 sono determinatesecondo il loro senso la prima 4olta da :uesto 2ondo/Il 6pensiero silenzioso7, pensiero logico primario o pensiero 4issuto del Dilthe,corrisponde sostanzialmente, se non erriamo, alla teoria aristotelicaEtomista della6cogitati4a7K essa occuper5 gran parte della nostra ricerca costrutti4a poich con4eniamocon il Dilthe nel ritenere tale 2orma di conoscenza e tale dottrina come decisi4a per ilsuperamento del Oantismo/Pi@ decisamente aristotelico = l’atteggiamento di C/ 'tump2/ 8o stesso Dilthe riconosce

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che de4e a :uesto coscienzioso pensatore, e non meno abile psicologo, le migliori sueidee sull’argomentoK ma del contributo decisi4o portato dallo 't/ alla soluzione del problema 2enomenologico si do4r5 parlare pi@ 4olte nel corso della ricerca/ 8o 't/incentra la sua posizione gnoseologica nella distinzione 2ra 6.rscheinung7 e 6pschischeFuntion7, presentazione 2enomenale e 2unzione psichica++/ 'ono 6presentazioni

2enomenali7 i contenuti delle sensazioni e le immagini di memoria ed anche si noti bene le relazioni che :ueste contengono/ 8e relazioni sono date entro e con le presentazioni 2enomenali (in und mit///), non 4i sono introdotte da noi, ma (solo) percepite in esse e dentro di esseKA appartengono al materiale delle 2unzioni intellettuali,ma non sono 2unzioni e neppure un loro risultato/ 'ono in4ece 62unzioni psichiche7 gliatti, le situazioni, le esperienze (<te, Xustnde, .rlebnisse) come il prestar attenzionealle 6presentazioni 2enomenali7 ed alle loro relazioni, il riunire le presentazioni2enomenali in complessi, la 2ormazione delle idee, il comprendere ed il giudicare, imo4imenti emozionali, il tendere ed il 4olere/ Nell’<ssociazionismo si ritiene che sono immediati soltanto i contenuti di sensazione, ma:uesto = un preconcetto" = immediatamente dato (tutto) ci che si mani2esta

immediatamente come un 2atto (als Latsache)/ 8’essere reale non = un pri4ilegio deicontenuti di sensazioni ma della totalit5 dei dati immediati/ Poich :uesta totalit5 = ci dacui noi prendiamo la nozione di reale per trasportarla poi ad altro/ 8e presentazioni2enomenali sono reali, come relazioni 2ra presentazioni reali e 2ra 2unzioni, e cosB 4ia/Presentazioni e 2unzioni 2anno una unit5 strettamente connessa e non si pu parlare di presentazioni pure 6senz’alcun ri2erimento alla realt57+0/ 8a 62enomenologia7 ha dagiusti2icare la conoscenza con lo studio di tali contenuti e di tali processi/8o 'tump2 cosB pot insorgere contro le de4iazioni idealistiche della 2enomenologiahusserliana per di2endere i diritti della 62enomenologia 2unzionale7, la :uale altro non hada essere che la scienza delle leggi della 4ita psichica/ CosB essa non si ha da occuparedirettamente dei 2atti interni di Lizio o di Caio, di 'chiller o di agner, come suppongonogli <ntipsicologisti" ci = compito delle monogra2ie storiche, dei protocolli di clinica e dilaboratorio e costituisce il materiale delle scienze positi4e/ 8’oggetto proprio della2enomenologia sono in4ece, e saranno sempre, le 4arie direzioni e correnti, le leggigenerali di struttura e di s4iluppo della 4ita interiore" a :uesto modo la intesero <ristotele2ra gli antichi, e 2ra i moderni, 8otze, rentano ed i pi@ grandi pensatori/ .ssa, del restocorrisponde a :uella 2enomenologia che lo stesso usserl a4e4aA in sostanza ammessanelle 68ogische >ntersuchungen7 e che abbandon di poi nelle 6Ideen zu einer reinenPhnomenologie u/ phnomenologische Philosophie7 per un preteso appro2ondimentodell’6Io puro7+&/$/ Fenomenologia e gnoseologia" di4isione dell’argomento`uanto alla posizione antiana, lo 'tump2 prese il problema in un momento ancor pi@ primiti4o di :uanto non abbia 2atto il Dilthe che si 2erm alla 2unzione del pensiero pro2ondo o silenzioso/ Il antismo era sorto anzitutto per 2ondare l’ordine che presental’esperienza/ 8’argomento centrale era il principio 6ci che ordina l’esperienza non puessere dato dall’esperienza7K di :ui la deprecata separazione di una materia tutta a posteriori e di una 2orma tutta a priori che, non solo Oant, ma tutti i antiani non sonoriusciti a riparare, ed hanno do4uto nau2ragare nell’idealismo/ 8’a22ermazione di una taleseparazione rende impossibile :ualsiasi applicabilit5 delle 2orme alla materia ed a nulla4algono le ingegnose e sottili ipotesi dello schematismo trascendentale+? come si 4edr5 a

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suo luogo/ < :uesto modo non c’= alcuna 4ia e possibilit5 di applicare le categorie ai2enomeni/ 8’applicazione potrebbe riposare solo su di una costituzione arbitraria od unaincomprensibile 4iolenza psicologica e noi saremmo abbandonati al torrente dello'cetticismo/ >na necessit5 cieca di connettere le nozioni con i 2enomeni senza una:ualche a22init5, senza una connessione diretta od indiretta, senza l’ombra di una 4isione

del perch=, susciter5 sempre la :uestione della legittimit5 di :uesto processo+/8’ordine dell’esperienza 4a riconosciuto immanente alla esperienza stessa sotto 2orma di6dato7" cio= i contenuti senAsoriali si presentano 2in dall’inizio con un 6certo7 grado diorganizzazione e non possono essere senza tale organizzazione/ 8’organizzazione allostato per2etto compete certamente alle 2unzioni mentali, ma :ueste stesse 2unzioni mentalid’altronde altro non 2anno che esplicare e 2ar progredire :uanto = stato gi5 6presentato7nell’esperienza secondo 2orme di ordine ancor rudimentario/ `ueste 2orme sono 6intuite7nei dati :ualitati4i di percezione, non perch sgorgano :uale e22etto della spontaneit5della coscienza :uando s’applica ai contenuti di esperienza, ma perch = la realt5 stessache si ri2lette a :uel modo e secondo :uelle 2orme primiti4e di ordine nella coscienza atra4erso la esperienza sensibile" da essa hanno da sorgere le Categorie+1/ <ristotele a4e4a

espresso luminosamente tutto :uesto con la teoria dei 6sensibili comuni7 che Oant mostrad’ignorare non meno di :uella della cogitati4a/ 8a di2esa originale 2atta dallo 'tump2 allateoria aristotelica dei 6sensibili comuni7 costituisce uno dei contributi pi@ note4oli per ladi2esa del realismo gnoseologico contro ogni 2orma di 2enomenismo e d’idealismo/Con le teorie del 6pensiero silenzioso7 o della cogitati4a e dei sensibili comuni ci pareche sia ormai assicurata e la legittimit5 della nostra 2enomenologia, come la certezza deisuoi risultati/ Chi ha tracciato le linee 2ondamentali di :uesta ripresa del problema dellaconoscenza 6al di l57 di Oant,A 2acendo le4a sopra l’analisi 2enomenale immediata deicontenuti e processi conosciti4i = stato Franz rentano, maestro di Carl 'tump2/ Ilcompito, il metodo ed i risultati di :uesto mio saggio sono sostanzialmente :uelli che il/ a22ida4a al suo insegnamento nella seconda met5 del secolo SIS/ <ttorno alla sua2igura si raccolgono non solo la reazione metodologica dello 'tump2, ma la stessa analisisperimentale dei 2atti psichici che inizia subito con Cr/ 4on .hren2els il concetto di sintesi2enomenale immediata, la 9estalt:ualitt, e prospetta ormai la inscindibilit5 dei contenutiintelligibili dai contenuti 2enomenali+J/ 'olo che lo stesso / per a4er accettato, da una parte, con so4erchia 2iducia, il primato dell’analisi empirica, e per essersi 2ermato ad unaristotelismo troppo storicamente determinato, senza tener conto degli s4iluppi dellatradizione posteriore araboElatina, non = riuscito ad arginare la corrente di problemi nuo4iche 4eni4ano ad imporsi, e ad impedire che prima i suoi discepoli, come il #einong, il#art e lo usserl 2ra i principali, e poi egli stesso, scon2inassero in 2orme aperte dirazionalismo/ I problemi che erano stati con sagacia ammirabile prospettati, ritorna4ano,a :uesto modo, allo stato iniziale" :ui si 4orrebbe tentare in 2orma modesta :uanto si4oglia, di colmare l’inadeguatezza che il metodo rentaniano ha mostrato nella partespeculati4a, a partire dall’analisi 2enomenologica in cui egli = stato maestro+%/'e :ualcuno non 4olesse considerare la 2enomenologia come un campo autonomo diricerca, ma pre2erisse incorporarla alla teoria della conoscenza od anche alla meta2isicacomeA una introduzione alle medesime, per parte mia non ho alcuna di22icolt5 a 2arlo/`uello che importa non = il luogo che ad essa compete nel no4ero delle scienze, ma cheessa sia di 2atto condotta a termine prima della elaborazione sistematica dei problemi/ oa22ermato prima che essa non era estranea alla 2iloso2ia classica, come lo = per molte

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2iloso2ie moderne" :ui = da ricordare l’esempio insigne di <ristotele proprio nel capitolodi introduzione alla #eta2isica e nell’ultimo capitolo del libro degli <nalitici Posteriori,che non solo 2orniscono una giusti2icazione storicoEcritica al mio procedimento, di alto4alore, ma mi hanno suggerito la stessa trama essenziale della ricerca0/Dopo :uanto = stato detto, l’ordine della trattazione si prospetta da s, in ordine serrato e

ascendente/ `uesto 4olume, analiticoEdescritti4o, = dedicato a rile4are i contenuti2ondamentali e genuini per cui = dato l’atto di percezione/ In :uesta ricerca bench ilmetodo sia essenzialmente espositi4o, pure nel mio intento la trattazione haun’ispirazione decisamente teoretica/ 8asciando da parte :uello che potrebbe esserel’orientamento speculati4o personale e lo stesso scopo ultimo del mio la4oro, ho cercatodi seguire, a partire da Cartesio 2ino alla psicologia contemporanea, lo s4iluppo gradualedel 6principio della coscienza7 nella 2orma che ha portato al 2enomenismo, che = il principio il :uale a sua 4olta ha pro4ocato con Oant il 6secondo7 principio dellacoscienza, :uello de2initi4o di cui 4i4e :uasi tutta la 2iloso2ia pi@ moderna e penetraancora pro2ondi settori della 4ita moderna/ Nella prima sezione storica di :uesta parte si =cercato di cogliere in 4i4o la dialettica interiore del principio nella sua progressione

irruenteK la seconda sezione, in4ece, pre4alentemente descritti4a e propriamente2enomenale, segue l’a22ermarsi del nuo4o principio che ha portato al risultato inaspettato,da molti ancora ignorato, del ri2iuto della nozione tradizionale di esperienza a partiredalla stessa esperienza/ o 4oluto dare una certa ampiezza alla esposizionedell’<ssociazionismo poich non mi = parso giustoA 2ermarmi ad apprezzamenti edescrizioni schematiche, :uando di 2atto da uno stesso termine, come :uello di6<ssociazione psichica7 sono state coperte le tendenze spesso pi@ 4arie, pro4ocate lecrisi pi@ 4iolente e spasmodiche (si pensi alla 6ri4oluzione antiana7) e prospettati per2ino alcuni princBpi o indiz_ 4erso la soluzione retta (amilton)/ <d incamminaredecisamente 4erso :uesta soluzione retta, ha contribuito pi@ di ogni altra scuola,soprattutto con l’analisi dei 2atti, la 69estalttheorie7 ed era giusto che ad essa 4enisse2atto un posto d’onore/ Chi = al corrente della materia, non mi accuser5 certamente dia4er ecceduto in :uesta parte, ma riconoscer5 che mi sono attenuto appena ai punti principali e di maggior interesse speculati4o, :uando si tenga presente che l’ultimaesposizione sintetica della dottrina, :uella 2atta dal Oo22a, si aggira sulle 1 pagine diun linguaggio tecnico e serrato/Il problema 4err5 portato a termine in un secondo la4oro che proceder5 all’analisi delle62unzioni7 per le :uali si costituiscono e si mettono in collaborazione i 6piani oggettuali7nell’atto sintetico della percezione/ 8a 69estalttheorie7, che resta una gnoseologia mista,ha eguagliato tutti i contenuti ad un piano unico, le 69estalten7 e tutte le 2unzioni al processo 2ondamentale delle correnti 2isicoE2isiologiche delle 62unzioni tras4ersali diraccordo7/ Poich :ueste asserzioni sistematiche non risultarono per nulla solidali con inote4oli contributi sperimentali do4uti a :uesta 'cuola, urge4a il compito di in:uadrarliin una descrizione ed interpretazione 2unzionale che mettesse nella sua luce la ricchezzadell’esperienza, ed impedisse che molti, colpiti dalla stranezza delle conclusioni, legiudicassero conseguenze necessarie delle premesse ed assieme alle conclusioni 2ossero portati a respingere il 4alore positi4o che 4a in4ece riconosciuto alle premesse/ < :uestomodo la critica abbozzata alla 2ine di :uesto 4olume, si s4ilupper5 nel secondo comecostruzione di un realismo gnoseologico della esperienza a s2ondo 2unzionalistico/8e 2unzioni 2ondamentali sono state ridotte a tre, in corrispondenza della triplice

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classi2icazione dei piani oggettuali e sono" l’organizzazione primaria, l’organizzazionesecondaria,A l’apprensione dell’intelligibile realizzato0$/Ciascuno di essi = il centro di un particolare problema e suggerisce un genere speciale di2unzioni" problemi dell’apprensione del continuo, dei contenuti di 4alore concreto e di4ita 4issuta, dei contenuti intelligibili o44ero dei 4alori necessar_ dell’essereK a cui

corrispondono rispetti4amente le 2unzioni della sensibilit5 esterna sotto il dominio delsenso comune, della sensibilit5 esterna ed interna sotto il dominio della cogitati4a e ditutta la sensibilit5 sotto il dominio dell’intelligenza/ `uesti ultimi termini sono presi dallatradizione aristotelica e trasportati nel clima ardente dei problemi moderni, non per  partito preso di tutto ridurre all’antico, ma solo in :uanto sono stati suggeriti dalla stessaanalisi 2enomenologica/ <nzi ad essi sono ricorsi per2ino alcuni psicologi al tutto estraneialla tradizione aristotelica" mi = parso che un tale richiamo, suggerito dai 2atti e 4enutodal di 2uori, merita4a d’esser raccolto a costo di ogni 2atica/Che tale 2atica sia stata reale lo pu arguire chiun:ue, sia dalla materia presa inconsiderazione, come dal suo ordinamento e dalle conclusioni che 4engono prospettate/ Gopinione di chi scri4e che la materia do4e4a essere opportunamente selezionata,

l’ordinamento ridotto alle sue esigenze essenziali e le conclusioni solidamente stabilite per 2ar 2ronte, con 2ondate speranze, alle istanze critiche di ogni parte a raggiungere un punto sicuro per la 2ondazione della meta2isica realista/.4identemente non tocca a lui giudicare se, e 2in do4e, egli abbia raggiunto :uanto siripromette4a" le aspre di22icolt5 incontrate nell’indagine storica e nell’in2ormazione delleanalisi 2enomenali hanno torturato a lungo la sua mente che per abitudine di la4oro e di pensiero = occupata in campo assai di4erso/ Per :uesto egli = il primo a non stupirsi dellelacune,A imprecisioni od incertezze che gli si potranno segnalareK anzi egli stesso di similide2icienze ne 4ede gi5 non poche e ne potrebbe o22rire un nutrito elenco/ <lcune, almeno,erano ine4itabili sia per la complessit5 del problema e l’estensione dell’argomentoK sia,soprattutto, per il 2atto che l’<utore si = tro4ato spesso impegnato da solo in discussioni2inora insospettate per la maggioranza degli psicologi e dei 2iloso2i puri che amano direstare entro le sicure 2rontiere del proprio campo/ Comun:ue = sua speranza che i progressi della 2enomenologia contemporanea, la bene4olenza di chi lo ha sorretto in:uesto aspro cimento ed anche il note4ole dispendio delle sue, sia pur modeste, energienon siano stati del tutto 4ani/A

Note della Introduzione$ ertheimer, #/, , 0$E0+/ 8a descrizione si ispira all’esperienza immediata per il2atto" per lo stile ricorda un accenno descritti4o del #ach, il :uale, come si dir5, 2u il primo a mettere in circolazione la nozione di 69estalt7/ 6Der aum, egli dice, mit seinemgrauen, harten, rauben 'tamm, den 4ielen im inde beMegten XMeigen, mit den glatten,glnzenden lttern erscheint uns zunchst als ein untrennbares 9anze/ .benso haltenMir die sTsse runde gelbe Frucht, das helle Marme Feuer mit seinen mannig2altig beMegten Xungen 2Tr ein Ding7 (#ach, ./, J&)/+ Reid, Lh/, <n In:uir///, sect/ SS, ed/ amilton, t/ I, $J0 a/0 Varisco, /, c, ++?/ 8a concezione 4arischiana ha una struttura teorica particolare/& #archal, H/, V, 1JK il P/ #/ nel seguito della sua analisi dell’esperienza sensibile mostradi accettare sostanzialmente il metodo ed i princBpi dell’6.stetica trascendentale7 (V, %$ e

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segg/)/ D’altra parte, e per conseguenza, il concetto di esperienza sembra ancora :uelloclassico della psicologia del sec/ SIS, ereditato da ume e Oant" come i giudiz_ sonosintesi di (due) idee, le idee si ri2eriscono ad associazioni d’immagini e a sensazionielementari/ In2atti" 68ors:u’on 2ait abstraction de la 2orme du ugement, les deuQ termes,suet et prdicat, demeurent en rsidu comme simples concepts/ #ais le concept soumis 5

l’analse, se ddouble 5 son tour, en un lment matriel et en un lment 2ormelK car ilest lui aussi, 5 son degr, l’unit d’une di4ersit/ .t si l’on eQamine de plus pr=s cettedi4ersit, on rencontre 2inalement, sous un cha2audage d’units associati4esin2rieures 5 l’unit conceptuelle (images 5 di22rents degrs de compleQit), deslments pschologi:ues indissociables et irrductibles, les lments sensoriels/ Cesderniers, constituent la mati=re premi=re de notre connaissance humaine7 (V, 1JK corsi4odel #/)/Il sintetismo assoluto, che :ui si a22erma, non ci pare una posizione iniziale masistematica" a nostro modesto parere esso non corrisponde ai 6dati immediati7 dellacoscienza e, malgrado alcune somiglianze esteriori di terminologia con la psicologiatomista, non 4ediamo come si possa arri4are alla 2ondazione di un realismo e

 particolarmente di :uello tomista/? 6<bstrahere contingit dupliciter" uno modo per modum compositionis et di4isionis,sicut cum intelligimus ali:uid non esse in alio, 4el esse separatum ab eo/ <lio modo per modum simplicitatis, sicut cum intelligimus unum, nihil considerando de alio7 ('/ Lheol/,I, :/ J?, a/ $, ad $)/ 8a conoscenza umana = un’astrazione e si compie in essa, in tutto ilsuo ambito per un Lomismo conseguente/ 8’intuizione, se in :ualche modo si d5, non pustare a s od originarsi per proprio conto, ma de4e esser 4ista sorgere entro e per la2unzione astratti4a ed = probabilmente su :uesto che hanno anzitutto da intendersi leinterpretazioni della gnoseologia tomista/ 6Dicendum :uod in cognitione nostri intellectus duo oportet considerare/ Primo :uodcognitio intellecti4a ali:uo modo a sensiti4a primordium sumit/ .t :uia sensus estsingularium, intellectus autem uni4ersaliumK necesse est :uod cognitio singularium :uoadnos prior sit :uam uni4ersalium cognitio/ 'ecundo oportet considerare :uod intellectusnoster de potentia in actum procedit/ *mne autem :uod procedit de potentia in actum, prius per4enit ad actum incompletum, :ui est medius inter potentiam et actum, :uam adactum per2ectum/ <ctus autem completus ad :uem per4enit intellectus est scientiacompleta, per :uam distincte et determinate res cognoscunturK actus autem incompletusest scientia imper2ecta, perA :uam sciuntur res indistincte et sub :uadam con2usione/// .t:uia sensus eQit in actumK idem etiam ordo cognitionis apparet in sensu/ Nam priussecundum sensum diudicamus magis commune :uam minus commune, et secundumlocum et secundum tempus/ /// .st ergo dicendum :uod cognitio singularium est prior :uoad nos :uam cognitio uni4ersalium, sicut cognitio sensiti4a :uam cognitiointellecti4a/ 'ed tam secundum sensum :uam secundum intellectum, cognitio magiscommunis est prior :uam cognitio minus communis7 (I, :/ J?, a/ 0/ 8’art/ 4a letto per intero e collocato nel contesto di tutta la :uestione" 6De modo et ordine intelligendi///7)/ Isegg/ articoli si ispirano al medesimo principio su cui si 2onda :uesta nostra istanza/ In particolare segnalo l’art/ ?" 6>trum intellectus noster intelligat componendo etdi4idendo7 di cui si legga il testo centrale" 6Cum enim intellectus humanus eQeat de potentia in actum/// non statim in prima apprehensione capit per2ectam rei cognitionemKsed primo apprehendit ali:uid de ipsa, puta :uidditatem ipsius rei, :uae est primum et

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 proprium obectum intellectusK et deinde intelligit proprietates et accidentia, ethabitudines circumstantes rei essentiam/ .t secundum hoc habet necesse unumapprehensum alii componere et di4idere, et eQ una compositione et di4isione ad aliam procedere7/1 6Dans les Lraits de pschologie d’il a trente ans, le chapitre sur l’<ssociation des

ides tient une place considrable/ Nous estimons au contraire :u’5 la date d’auourd’hui,sa place est mince/ Car l’<ssociation est loin de ouer, dans la 4ie mentale, le rle :u’onlui prftait autre2ois7 (DelacroiQ, /, $01)/ Il preconcetto di una 6sensation pure7 staall’origine dell’empirismo associazionista non meno che del problema antiano, come sidir5 2ra poco/J Per esso il percepire, a di22erenza delle altre nostre conoscenze, = detto una conoscenza6intuiti4a7 cio= condizionata dalla presenza dell’oggetto, secondo il senso del6Vocabulaire criti:ue7 del 8alande" 6Vue directe et immdiate d’un obet de penseactuellement prsent 5 l’esprit et saisi dans sa ralit indi4iduelle7 (t/ I&, 0%J a)/% #usatti, C/ 8/, <, ?/$ 6C’est la perception (///) :ui constitue le panorama 4isuel, de sorte :u’5 cha:ue

instant, 5 peine une troite portion de ce panorama est sensorielle/ *n croit 4oir en sonensemble le pasage :u’on a de4ant soi/ .n ralit la plus grande partie du spectacle n’est:ue la proection d’une image snthti:ue :ue l’esprit a organise aupara4ant 5 la suite de plusieurs 4isions et r2leQions7 ('alzi, P/, JEJ1)/'econdo il Price, il punto di partenza per le teorie della percezione sono i 6dati dei sensi7indubitabili e neutrali" a suo parere, :uando noi siamo nella situazione di 64edere///,toccare///, gustare///, udire///, odorare :ualcosa7 ci tro4iamo in contatto diretto con un2ascio di colori, con una pressione, un sapore, un suono, un odore la cui apprensione non= data 6per in2erenza7, o per un processo intellettuale o per un :ualche passaggio da6segno7 a 6cosa signi2icata7/ Il termine 6senseEdatum is meant to stand 2or somethingMhose eQistence is indubitable (hoMe4er 2leeting), something 2rom Mhich all theories o2  perception ought to start7 (Price, / /, $%, c2r/" 0E&)/ 8a posizione, che pare ispirata alrealismo pi@ con2ortante, lascia in4ece scoperta una grossa :uestione di cui s’accorge lostesso Price :uando de4e abbracciare il 2enomenismo empirista (?0)/ In4ero si pu parlare in sede criteriologica di 6dato7 immediato, solo :uando sia stato 2issato ilconcetto di 6realt57/ *ra nessuno 4orr5 restringere la realt5 ai 6senseEdata7, anzi = piuttosto 4ero il contrario/ `ualcuno ha 4oluto criticare il Price a22ermando che 6the proper starting point 2or a theor o2 perception/// is not ostensibl neutral indubitables butrather a statement o2 one’s metaphsical bias, 2or otherMise the bias is liel to determinethe indubitable data Mithout the theorists e4er realizing it7 (ahn 8eMis, ./, 0%)/`uest’ultima posizione tro4a consenzienti molti tomisti, altri in4ece 4i scorgono uncircolo 4izioso non meno palese della posizione 2enomenista/ o la 2iducia che la6posizione 2enomenologica7 s2ugga a :ueste angustie in :uanto s’inizia con unadescrizione dei contenuti immediati di oggetti totali dell’esperienza, si s4iluppa con ladescrizione dei 6piani oggettuali7 e delle corrispondenti 2unzioni psichiche, e termina conla determinazione del contenuto dei concetti meta2isici secondo :uanto pu esser 2atto presente dalla esperienza 4issuta (gli 6>rphnomena7 dei moderni e le 6intentionesdecem praedicamentorum7 di <4erroes)/ `uindi n .mpirismo, n 8ogicismo/$$ 6Ricercai dun:ue dapprima, se l’obbiezione di ume pote4a generalizzarsi e subitotro4ai che il concetto di connessione tra causa ed e22etto non = a22atto l’unico, con cui

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l’intelletto pensa a priori i nessi tra le cose, e che anzi la meta2isica consta del tutto diessi7 (Oant, <, $+)/$+ #aier, /, , erste <bteilung" Die Realitt der phsischen elt, II <bschn/, $, J/$0 8alande, </, ?$ b/$& Ranzoli, C/, %0/

$? Con4engo perci con O/ il2erding" 6ir die Phnomenologie nur als eine erste.tappe au2 dem ege des sstematischen <u2baues der Philosophie ansehen,in2olgedessen muss auch der in ihr eingenommene 'tandpunt als 4orlu2ig angesehenMerden/ .r ist ein methodischer <usgangspunt, der spter durch den 4on der .renntnistheorie gerecht2ertigten 'tandpunt (und das ist u/ ./ der 'tandpunt desRealismus) zu ersetzen ist7 (+J)/ #i diparto in4ece un poco dal P/ RolandE9osselin (c2r/nota $1 seg/)/Per 62enomeno7, rispetto al :uale c’= la 2enomenologia, io intendo come <ristotele ognicontenuto di coscienza percetti4a nel suo presentarsi immediato, sia esso 4ero comeillusorio/ 8a 62enomenologia7 = perci da me intesa e praticataA in un senso puramentedescritti4o e presistematico che non ha nulla in comune con il 2enomenismo od anche con

la 2enomenologia immanentista/$ 6Loutes nos connaissances obecti4es tant des 2aits de conscience, des phnom=nes,on appelle pschologie, ou phnomnologie, la science du suet, primiti2 et actuel7(Cousin, V/, ++%)/ C2r/" anche #aier, /, , $ e segg/K ?$ e segg/<nche per egel la Fenomenologia costituisce il 6primo momento7 della scienza la :ualeha da cominciare 6con la presentazione del sapere apparente7" e su ci si pu con4enire/#eno in4ece per :uanto segue nel testo" 6*ra, poich :uesta presentazione ha per oggetto soltanto il sapere apparente, sembra ch’essa stessa non sia la libera scienzamo4entesi nella sua 2igura peculiare" anzi, da :uesto punto di 4ista, pu 4enir consideratacome il cammino della coscienza naturale, la :uale urge 4erso il 4ero sapere7K e meno per la conclusione esser anche la F/" 6il cammino dell’anima percorrente la serie delle due2ormazioniA come stazioni prescrittele dalla sua natura perch= si rischiari a spirito e,mediante la piena esperienza di se stessa, giunga alla conoscenza di ci che essa = in s e per s7 (egel, Die Phnomenologie des 9eistes, 1E1$)/ 8a F/ di4enta cosB la 6scienzadella esperienza della coscienza7, in :uanto 6la coscienza = in generale il sapere di unoggetto, sia esteriore che interiore7 (Philos/ Propdeuti, PhnomenoElogie, ^ ) o4e =e4idente la 6riduzione sistematica7 della realt5 alla coscienza/ Per noi la F/ = descrizioneanzitutto del presentarsi puro e immediato degli oggetti nella coscienza e poi delmani2estarsi della coscienza a se stessa, una 4olta attuata dagli oggetti/$1 Il P/ RolandE9osselin, negli appunti lasciati intorno ad una elaborazione completa dei problemi gnoseologici, delinea4a un piano di la4oro molto simile al nostro/ C’= una sola4ariante, che credo essenziale, in :uanto il P/ R/E9/ 2a precedere la critica dei princBpiastratti alla ricerca 2enomenologica" io pre2erisco in4ece cominciare con :uesta perchessa si tro4a, ad un tempo, pi@ aderente allo s4iluppo storico dei problemi (ume, Oant) enon esige, almeno agli iniz_, analisi concettuali troppo ra22inate e discutibili come sono:uelle della I Parte dell’.ssai del P/ R/ 9/ 8a 2unzione della 2enomenologia nel realismoera da lui concepita nei termini seguenti" 68e ralisme de l’intelligence tabliindpendamment de la connaissance sensible (I P/ dell’.ssai), l’on peut montrer :uellesconditions positi4es sont 2aites au ralisme de l’intelligence, et comment son eQercice estli, dans l’ac:uisition et le discernement progressi2s de l’ftre, auQ sensations (///)

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Prsupposant la 4aleur (de principe) de l’esprit dans son discernement de ce :ui est, nousdirons :ue les conditions reconnues de 2ait 5 l’eQercice duA ugement ne peu4ent porter atteinte 5 la 4aleur de ce ugement pour possder en 2ait la 4aleur :ue nous lui a4onsreconnue en principe/ 'i, par eQemple, le de4eloppement de la perception am=ne 5 poser la distinction du phnom=ne et l’ftre rel, de l’ftre accidentel et de l’ftre substantiel,

etc///, nous admettrons :ue ces distinctions sont poses 4alablement par l’esprit, c’estE5Edire :ue l’esprit en les posant discerne en 4rit la nature de l’ftre au suet du:uel il se prononce, et :ui est l’ftre sensible7 (#/ D/ RolandE9osselin, , +)/$J 'tump2, C/, D, $+/$% Dilthe, /, , $&J e segg/ 8a psicologia 6esplicati4a7 o causale (die erlrendePschologie) ricerca gli elementi e le 2unzioni elementari, le leggi di associazione el’ipotesi di percezioni incoscienti ($?J)/+ 6.benso ann die in Oants 'stem durchge2Thrte Lrennung 4on 'to22 und Form der .renntnis heute nicht mehr so 2estgehalten Merden/ Viel Michtiger als diese Lrennungsind die inneren eziehungen, Melche zMischen der #annig2altigeit der .mp2indungenals dem 'to22 unserer .renntnis, und der Form, in Melcher Mir diesen 'to22 au22assen

Tberall bestehen7/ (Dilthe, /, , $&%E$?)/+$ Dilthe, /, , $?$/++ In Oant il termine 6.rscheinung7 = preso come 6l’oggetto indeterminato di unaintuizione empirica7" 6Der unbestimmte 9egenstand einer empirischen <nschauungheisst .rscheinung7 (Or/ d/ r/ V/, I Leil, I, +)/ Negli ambienti in2luenzati dal rentano essosta per 6.mp2indungsEVorstellungsinhalt7/ o pre2erito per mio conto il senso di6presentazione 2enomenale7 e non :uello etimologico di 6apparizione7 o :uello ormairistretto e sistematico di 62enomeno7 per non pregiudicare alla natura dei suoi contenuti/In altre parole, m’a44icino allo 'tump2 nel prendere 6.rscheinung7 come 6contenuto dicoscienza7 nel suo darsi immediato" la 6Funtion7 = il processo soggiacente/ Perci le6.rscheinungen7 possono anche esser trattate a s, non cosB le 6Funtionen7 la cui2unzione = appunto di presentare tali contenuti/+0 'tump2, C/, , &E? e $/+& 'tump2, C/, D, $%+/+? 6Die Lrennung der Form 4on der #aterie im Oant’schen 'inne beraubt uns aller #Uglicheit, sie 4on dieser zu praedicieren, bestimmte .indrTce im einzelnen Fall alshier oder dort be2indlich, als eine #ehrheit, als irungen, u/ s/ 2/ zu bezeichnen7('tump2, C/, C, &J%)/+ 'tump2, C/, C, &11/+1 Polemizzando con 8otze ed il suo realismo mediato di deri4azione antiana, lo 't/conclude4a" 68iegt also in eder Reihenbildung (i segni locali) und <nordnung 4on.mp2indungen ein Problem, dass nur durch <nnahme eines Xeichensstems zu lUsen ist,so geht es ins >nendliche/ IrgendMo muss also doch im .mp2indungen unmittelbar auchihre *rdnung als immanente .igentTmlicheit mitgegeben sei7 ('tump2, C/, C, &J+)/G istrutti4o per la conoscenza del problema ed anche della storia della celebre reazioneDiltheiana il constatare che il D/ :ui non 2a che seguire lo 'tump2/ 6'o Merden Mir,commenta egli il passo dello 't/ ora citato, durch die Latsachen selbst zu dem Postulateiner Immanenz der *rdnung in dem 'to22 unserer .r2ahrungen ge2Thrt/ Die 2alsche'onderung des 'to22es der .indrTce 4on den Formen des zusammen2assenden<nschauens und Denens, die damit zusammenhngende 2alsche Lrennung eines aus dem

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Verhalten isolierter .mp2indungen und Vorstellungen zueinander entspringenden#echanismus 4on dem darTberschMebenden Denen" diese ganz .rneuerung des pschischen Dualismus muss au2gehoben Merden7 (Dilthe, /, <, 1%)/+J Il termine 6inscindibilit57 si presta meno all’e:ui4oco di :uello pi@ corrente di6immanenza7/

+% <lla nozione brentaniana di 6intenzionalit57 il P/ 9emelli oppone4a che i contenutisensoriali di22erenziali, considerati nella propria speci2icit5 sono contenuti neutrali o44erooggetti4amente indi22erenti" mancano perci di un esplicito ri2erimento intenzionale etutta4ia restano sempre contenuti di conoscenza (9emelli, </, , ++)/ 8’obiezionecolpisce anche la posizione dello 'tump2, ma bisogna riconoscere che :uesti nelle operedella maturit5 e particolarmente nella postuma .renntnislehre ($%0%E$%&) ha tro4ato la propria strada, abbandonando le 4enature antiane della prima posizione per un’adesione pi@ 2edele all’<ristotelismo/0 Post <nal/ , $%, %% b, +0 e segg/K #etaph/ <, $, %J b, + e segg/0$ <nche per egel la Fenomenologia pu essere detta s4ilupparsi per tre gradi, secondola di4ersit5 dell’oggetto" in :uanto tratta dell’oggetto come tale (9egenstand),

dell’oggetto posto all’Io (*bet) o dell’Io stesso (Philos/ Propdeuti, Phnomenologie,^ %)/ Nella nostra posizione i gradi non sono momenti della coscienza, ma a22ettano ad untempo l’oggetto (.rscheinung) ed il soggetto (Funtion)/

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capitolo primoCAR!"IAN!"I#O$A""OCIA%IONI"#O ! F!NO#!NI"#O

'ommario/ I/ Radici cartesiane dell’associazione/ 8a 2rammentazione dell’oggetto in

Hohn 8oce/ 8’interiorit5 assoluta dell’oggetto come 6idea7 e la critica alle 6ideeastratte7 di 9/ erele/ II/ 8a nulli2icazione del reale ed il problema dell’associazionein Da4id ume" la preparazione del problema causaleK la discussione e la critica alla persuasione di causalit5K la dottrina positi4a o44ero il 6dogmatismo del belie27/ III/8’associazionismo psicologico o 2enomenismo empirico" il principio della 6mentalchemistr7 di Hames #illK la teoria della 6possibilit5 permanente di sensazioni7 di Hohn'tuart #ill e la credenza al realeK contenuti 2enomenali ed 6indici7 di realt5 secondo /Laine/

I

I8 6PRINCIPI* D.88’ID.<7 . 8’<''*CI<XI*N.$/ Radici cartesiane dell’associazione68’ <ssociazione, ha scritto Ourth Oo22a, = un termine che ha ser4ito nel corso dellastoria per signi2icare un numero di cose assai di22erentiK ma dalla 2ine del secolo passatoesso = usato per indicare una teoria ben de2inita ed essenzialmente semplice, la :ualecerca di spiegare ogni ac:uisto di esperienza in termini di associazioni 2ormate di recente,cio=A di connessioni 2ra unit5 indipendenti delle :uali una di esse = capace di riprodurrel’altra7$/>na descrizione della percezione in termini dell’<ssociazionismo moEderno pi@ortodosso = la seguente" 6Per noi la percezione = anzitutto un gruppo di sensazioni, o piuttosto essa = tali sensazioni, in tale numero, che si tro4ano uni2ormemente aggruppatein tali e tali maniere7+/ Rile4iamo" a) 8a percezione non = un 2atto primario, masecondario" = un aggruppamento, una composizioneK b) gli 6elementi7 di :uestacomposizione sono le sensazioniK c) :uesta composizione non d5 :ualcosa di originale"essa altro non = che le stesse sensazioni, non isolate, ma aggruppate in un mododeterminato/ In :uesta descrizione emergono due 2attori essenziali all’atto del percepire"l’elemento psichico, e ci che aggruppa gli elementi cio= la 2orza associati4a/ 9liassociazionisti sono persuasi d’essere riusciti con :uesto metodo a costituire la psicologiacome scienza oggetti4a/8a nozione di 6elemento7 4a :ui presa perci nel suo senso o44io e pi@ 2orte/ 68o psicologo, a22erma lo stesso </, pone gli elementi mentali precisamente come il chimicoclassi2ica le sue sostanze elementari/// .ssi sono semplici nel senso che sono l’esperienzamentale ridotta ai suoi termini pi@ umiliK ma essi sono sempre dei processi reali, delleunit5 e22etti4e dell’esperienza mentale/ Per conseguenza, come gli elementi chimici, essi presentano aspetti e attributi 4ar_, si pu esaminarli da punti di 4ista per cosB diredi22erenti, e ciascuno di :uesti aspetti pu essere esaminato a parte dallo psicologo70/'econdo il medesimo <utore si d5nno tre categorie di 6elementi mentali7" sensazioni,immagini, a22ezioni, alle :uali corrispondono altre tre categorie di aggruppamenti" la percezione, le idee, le emozioni/ .cco :uindi in poche righe un’interpretaAzione dei 2atti

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 pi@ complessi della nostra 4ita conosciti4a ed a22etti4a che non pecca certamente diintelligibilit5 e di chiarezza Ridotti ad una 2ormula astratta, i 2atti della seconda classe possono essere indicati con 'n <, o4e 'n = la somma delle sensazioni, immagini,a22ezioni che sono interessate, ed < la 2orza associati4a che hic et nunc le tiene unite in:uesta complessione che attualmente esperimento&/

8a reazione 4iolenta 2atta dalla 69estaltpschologie7 all’<ssociazionismo si ri4olgedirettamente = bene tenerlo presente alla 2orma che abbiamo ora ri2erita la :uale non =sorta d’un colpo, ma suppone una lunga e laboriosa e4oluzione che ha conosciutocontrasti pro2ondi, e che si = a22ermata in direzioni 4arie, di cui :uella che = stata ri2eritarappresenta una 2orma, 2orse, la pi@ spinta e radicale/ .ssa, per, = il termine logicamenteine4itabile di alcuni princBpi e concessioni, apparsi all’inizio dell’epoca moderna, e la sua portata teorica = ina22errabile 2in :uando non si comprenda, e non ci si renda conto, che:uesta teoria = l’a22ermazione di una mentalit5 che ha penetrato gradualmente tutti glistrati della cultura, e si = pro4ata a tutti i problemi pi@ ardui, soggiogando interegenerazioni di ricercatori e di pensatori/ Non sarebbe serio giudicarla, senza a4ernecompreso la genesi, lo spirito e i risultati, cio= i princBpi e i 2attori che l’hanno portata a

:uesta egemonia/ 8’esposizione che daremo tende a sottolineare la drammaticit5 di:uesto s4iluppo e l’interesse speculati4o che esso presenta nelle sue 2asi pi@ salienti/8a prima 2orma dell’<ssociazionismo, inteso come teoria esplicati4a integrale dellaconoscenza, = dagli storici, di solito, ri2erita a ume/ #a, per originale che possa apparirela posizione del 2iloso2o scozzese, sta il 2atto che egli la present comeA la continuazionelogica, o meglio come la 6reductio ad absurdum7 dell’opera dei suoi predecessori, di8oce e erele" o, per essere pi@ esatti, l’opera del grande scettico non = che lamaturazione ine4itabile dei princBpi che sono all’aurora del pensiero moderno, 4ale a direla posizione cartesiana della conoscenza?/ 'i sa che nel secolo SVII le scienze 2isiche ematematiche passa4ano un periodo di grazia ed in pochi anni 2ecero tali progressi :ualinon si ebbero da <ristotele 2ino ad allora/ Perch le scienze pote4ano tanto, mentre la2iloso2ia resta4a irretita in eterne e stucche4oli antinomie; 8a liberazione sarebbe stata possibile, pens Cartesio, :ualora anche la 2iloso2ia adottasse il metodo della scienza/`uesta tro4a la sua e4idenza dall’accertamento dei 2atti e dalla scomposizione dei suoioggetti" a :uesto modo = possibile arri4are alle leggi che reggono gli oggetti nella lorostruttura pi@ riposta, e ricostruire idealmente in sintesi, per una comprensione globale, glielementi nel tutto, cosB che ci si potr5 render ragione del 6comportamento7 o 2unzione diciascun elemento nel tutto di cui = parte, e :uello dello stesso tutto rispetto alle singole parti/ Fu :uesta l’inaugurazione u22iciale del metodo analitico nel 2iloso2are/Il Discorso del #etodo mo4endo, secondo il #ondol2o, da :uell’esigenza di nuo4e 4iedi ricerca, comune agli iniziatori della 2iloso2ia moderna, che a4e4a gi5 sospinto aconeaA dare nel No4um *rganum una nuo4a ars in4eniendi a4e4a nelle :uattro regole per lascoperta della 4erit5 enunciato il criterio ed il procedimento di tale scoperta/ Criterio,l’e4idenza (I regola), che 4ale a superare la posizione preliminare del dubbio metodicoK procedimento d’indagine, il metodo analitico, distinto in tre operazioni consecuti4e"l’analisi (II regola) o il processo regressi4o di risoluzione delle di22icolt5 complesse neglielementi pi@ sempliciK la sintesi (III regola) o processo progressi4o dagli elementi pi@semplici e 2acili alla 2ormazione graduale degli oggetti pi@ complessiK e l’enumerazionecompleta (IV regola) o processo di re4isione 4eri2icatrice, che 4uol dare la certezza dinon a4er nulla omesso nell’esame compiuto attra4erso la decomposizione e la

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ricomposizione/ Come uno che si 4uol render conto di un orologio, comincia asmontarlo, cio= a scomporlo in molle e ruote e s2ere, per esaminare :ueste ad una ad unain s e nei rapporti con gli altri singoli pezziK ma bisogna poi che lo rimonti,ricomponendo il meccanismo complessi4o per 2arlo 2unzionare ed assicurandosi, con unare4isione accurata, di non a4er nulla tralasciato o messo 2uor di posto" cosB de4e

comportarsi chi 4uol penetrare nei riposti segreti della 4ita dello spirito/Da parte sua, Cartesio, nel primo momento dell’analisi, tro4 che gli 6elementi7 semplicierano princBpi generali ed idee innateK per :uesto 4eni4a egli a negare d’un colpo la possibilit5 sia d’un ri2erimento immediato del conoscere al proprio oggetto, come di un4ero 6s4iluppo7 spirituale, toccando nel punto pi@ delicato il problema della percezione/In :uesta 2amosa 6riduzione7, Cartesio, malgrado le sue proteste di 4oler risalireall’ultima sorgente dei problemi, in realt5 non tro4, operando la con4ersione sull’animain atto di pensiero, che :uello che in antecedenza implicitamente 4i a4e4a messo/<22ermando, per il suo meccanicismo, che il corpo = del tutto 62uori7 dell’anima, l’anima4eni4a ristretta alla sola s2era della coscienzaK in :uanto coscienza, poi, essa non conA4ersa che con l’immateriale, 4ale a dire per :uella esclusione del concorso del corpo  

con le sole sue modi2icazioni/ #algrado :uesto, Cartesio ammette che, nello stato diunione con il corpo, l’anima non = modi2icata dalla sola sua energia intrinseca, ma inmolti casi essa risente delle antecedenti a22ezioni che accadono nel corpo/ In4ero, dellea22ezioni della mente alcune de4ono la loro origine e sono principalmente ri2erite alcorpo, altre sono pi@ proprie alla mente ed altre ancora sono del tutto intellettuali (DePassionibus <nimae, p/ I, $1E+0)/ 8’anima ha la sua sede nella glandola pineale delcer4ello ed = per essa che si unisce al corpo/ `uest’organo si tro4a in connessione, per 4iadegli spiriti 4itali circolanti nei ner4i che da esso dipartono, con tutte le partidell’organismoK da esso procedono gli impulsi di mo4imento e ad esso 2anno capo tutte lemodi2icazioni do4ute a cause estrinseche/ 8’a44ertenza, o coscienza, di :uestemodi2icazioni si compie solo in :uel punto del cer4ello/ Pertanto :uando un oggettoesterno attinge un senso, esso determina nell’organismo 4i4ente certi mo4imenti, i :uali, propagati dagli spiriti lungo i ner4i, arri4ano a :uel punto centrale del cer4ello o4e sicompie l’ultimo mo4imento/ #a :uesto mo4imento non pu essere oggetto di coscienza, perch= l’anima non pu essere conscia di alcuna a22ezione della materia, n l’a22ezionedell’organo pu assomigliare all’oggetto esterno dal :uale = stata causata/ 'i de4e alloradire che non 4’= alcuna connessione naturale 2ra la percezione mentale dell’oggettoesteriore e le a22ezioni organiche che costituiscono le condizioni di :uesta percezione/8’ultima modi2icazione organica non = :uindi che l’occasione nella :uale, sotto l’in2lussodell’<utore della natura gran punto oscuro del Cartesianesimo l’anima =speci2icamente determinata a rappresentarsi l’oggetto esteriore/ `uesta rappresentazioneimmediata e :uest’oggetto 4icario = il solo che sia da noi conosciuto in se stesso/ 8arappresentazione mentale dell’oggetto esterno = ci che propriamente = detto idea" 6Ideaenomine intelligo cuiuslibet cogitationis 2ormam illam per cuius immediatam perceptionem ipsius eiusdem cogitationis conscius sumK adeo ut nihil possim 4erbiseQprimere intelligendo id :uodA dico, :uin eQ hoc ipso certus sim in me esse ideam eius:uod 4erbis illis signi2icatur7 (Responsio ad secundas obiectiones)/Il mo4imento organico cerebrale, in :uanto = ri2erito allo stimolo esterno, pu esser dettoimpressioneK bench= non abbia somiglianza alcuna con l’oggetto esteriore da cui =trasmessa, pu esser chiamato immagine e specie corporaleK pu essere detto anche idea,

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 bench= non sia l’oggetto immediato della mente/ CosB si pu dire che la mente contempla:uesto mo4imento materiale, impressione, immagine, specie, idea///, bench non abbiacoscienza dell’a22ezione corporea in se stessa e si applichi solo all’ultima modi2icazionecerebrale per tro4are gli antecedenti corporali, i :uali, secondo la natura e le leggi di:uesta unione, de4ono determinare arbitrariamente la rappresentazione mentale di

un’esistenza esteriore che = l’oggetto della percezione/ 8a :uale perci non = che una percezione mediata, poich= non abbiamo alcuna e4idenza della corrispondenza 2ra larealt5 del mondo esterno e le nostre rappresentazioni" e :ui entra in gioco il ricorso a6Dio 4erace7 per sal4are la partita/'u :uesti princBpi, che si basano su concezioni tutt’altro che moderne, Cartesio = di unaintransigenza sprezzante, e condanna come pregiudizio, assorbito inconsciamente nella prima in2anzia con l’educazione, la persuasione che ha ciascuno di percepireimmediatamente gli oggetti in s, nella loro esteriorit5, e non idee od oggetti 4icar_/ `ui =la prima e precipua causa di ogni errore" nei pregiudiz_ dell’in2anzia/ Nella prima nostraet5 l’anima era tanto strettamente legata al corpo da non poter applicarsi se non a :uei pensieri per mezzo dei :uali a44erti4a ci che produce4a un’alterazione del corpo/

<ncora essa non ri2eri4a le alterazioni a stimoli esterni, ma solo, :uando il corpo era adisagio, senti4a doloreK :uando il corpo si tro4a4a a suo agio senti4a piacere e :uando lamodi2icazione del corpo non era n troppo 4antaggiosa n troppo s4antaggiosa, pro4a4adi4erse sensazioni che, secondo il senso ed il modo in cui a44engono, si dicono sapori,odori, suoni, caldo, 2reddo, luce, colori e simili" tutte sensazioni che non hanno il lorocorrispondente in realt5 esistenti nel mondo esterno/ Nello stesso tempo, :uando era4amo bambini, l’animaA percepi4a grandezze, 2igure, mo4imenti e simili che si presenta4anonon gi5 come pure sensazioni, ma come 6cose7, o modi delle cose realmente esistenti odalmeno capaci di esistere/ <ncora l’anima non a44erti4a la di22erenza tra le sensazioniinteriori e le cose esteriori/ #a il corpo, che = una macchina 2abbricata dalla natura inmodo da poter compiere da solo 4ar_ mo4imenti, 4oltandosi a caso di :ua e di l5,incontra4a cose utili e 2uggi4a cose dannose/ 8’anima che aderisce strettamente al corpocominci allora ad a44ertire che l’oggetto utile e dannoso era 2uori di esso" ed a44ennel’e:ui4oco, perch attribuB a cotesto oggetto, non solo la grandezza, la 2igura, il moto e lealtre cose o modi delle cose percepite come realmente esistenti, ma anche i sapori, gliodori e simili, che in4ece non erano altro che impressioni prodotte nel senso dall’oggettoesterno1/ 8’oggetto della percezione tutta4ia non pu essere che l’idea chiara e distinta/In Cartesio c’= dun:ue, malgrado i suoi scrupoli teologici, tutto il ncciolo del pensieromoderno" la soggetti4it5 dell’esperienza per le :ualit5 secondarie e la mediazioneassoluta della realt5, data dall’Idea, per la :uale mediazione anche le stesse :ualit5 primarie attribuite da Cartesio, con poca logica, ancora all’oggetto seguono la sortedelle altre/ Il 2are dell’idea l’oggetto per s del conoscere, = proprio di Cartesio, e non deigrandi scolastici, come pens l’amiltonJK nella meta2isica tomista il soggetto non ha dauscire da s, o da buttar ponti per raggiungere l’oggetto, ma si tro4a sempre in6ri2erimento7 immediato con esso, perch l’idea = intermediario soggetti4o, nonoggetti4o come per Cartesio/ Per il :uale, ed in :uesto la tesi dell’*lgiati% non = una puraipotesi di la4oro, l’idea chiara e distinta non = solo il metodo per conoscere la realt5, ma =essa stessa la realt5/ 'i parler5 di 62enomenismo razionalista7 per Cartesio, e di62enomenismo empirista7 perA la scuola 8ociana, ma le due :uali2iche di22erenziali nonmutano gran che del comune 2ondo gnoseologico e meta2isico, dal :uale sorgeranno,

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come 4egetazione parassitaria, gli s4iluppi, le angustie e le dis2atte del problema modernodella percezione/Vi sono in :uesta concezione due princBpi opposti, gra4idi di conseguenza" l’uno, che lasostanza pensante non pu a4ere una conoscenza immediata delle :ualit5 di un’altra chesia di22erente da essa nelle propriet5 essenzialiK l’altro, che la sostanza immateriale non

 pu unirsi sostanzialmente con un corpo, senza di4entare materiale anch’essa/Cartesio, per essere stato meccanicista assoluto nell’interpretazione del mondo 2isico espiritualista assoluto in :uello spirituale, do4ette negare ogni inter2erenza reale ecomplementarit5 2ra i due mondi/ Di :ui 4eni4a tolta, con la continuit5 6reale7 (causale),ogni continuit5 6intenzionale7/ Come l’anima 4i4e4a in s la sua 4ita, senza parteciparlarealmente al corpo che ad essa = unito, cosB gli esseri materiali non a4e4ano alcunrapporto di dipendenza con lo spirito, e parimenti i contenuti 2enomenali con :uellioggetti4i, la sensazione con l’idea/ 'orse perci il cosiddetto 6problema del ponte7/Cartesio cerc di sbrogliarsi per proprio conto 2acendo ricorso, da buon credente, alla4eracit5 di DioK se non che il ponte da lui gettato do4e4a poggiare su due pilastri cheesige4ano un attento esame circa la propria capacit5 di sostenerlo/ .ssa in2atti, di l5 a

 poco, 2u negata, con buone ragioni, da :uelli stessi che si misero a s4iluppare il principiodell’idea per i :uali le due alternati4e della posizione cartesiana" mondoEspirito,sensazioneEidea, 2enomenoErealt5, non erano passibili, in sede teoretica, di alcuncompromesso/ Il ponte era 2ittizio poich= di sponde non 4e n’era che una soltanto" ol’ideaEconcetto, o l’ideaEimagine/ 'i apri4ano cosB le direzioni capitali del pensieromoderno" l’.mpirismo ed il Razionalismo, le :uali, rompendo bruscamente l’instabilit5della posizione cartesiana, a4rebbero condotto 2ino in 2ondo il principio dell’ideaEoggetto/A+/ 8a 2rammentazione dell’oggetto (H/ 8oce)Il 6problema dell’esperienza7, nel senso che ebbe di poi nella 2iloso2ia moderna, erarimasto in Cartesio, in 2orza dei princBpi, :uasi completamente assente" con 8oce esso si presenta in modo esplicito/ I termini sono sostanzialmente ancora :uelli cartesiani, ma ilmetodo ha preso un indirizzo pi@ preciso/ 8’6idea7 = per 8oce ci che la menteapprende degli oggetti in dipendenza immediata o mediata di un’eccitazione rice4utadall’esterno sopra :ualche parte del corpo/ 8’idea allora = 6ci che la mente percepisce inse stessa, ed = l’oggetto immediato della percezione, del pensare, o dell’intendere7K essaha per corrispondente la :ualit5 del corpo soggetto che l’ha pro4ocata$/ 8oce supponeadun:ue che la esperienza primiti4a implica da una parte la coscienza di s, e dall’altral’a44ertenza della cosaK come anche la relazione che ambedue hanno nell’idea, in :uantoche l’idea, nella sua semplicit5 originaria, = riconosciuta come un risultato ed = ri2eritaalla materia, come e22etto a causa/ Richiamandosi ad un esame pi@ attento dei 2atti, 8ocearri4 alla negazione categorica di tutte le idee innate cartesiane, ed all’a22ermazionedell’origine empirica, cio= in rigorosa dipendenza con il mondo esterno, di ciascuna" per :uesto la 4era analisi non do4e4a limitarsi all’in4entario delle idee, :uali si presentanonella conoscenza attuale, ma de4e con4ertirsi in ricerca 6genetica7 delle idee a partiredall’esperienza/ Per 8oce la percezione consiste nella presa di possesso (di coscienza)che il soggetto 2a dell’idea come oggetto, al suo ingresso nello spirito, e per :uesto non sidistingue realmente dalla sensazione, se non come una modalit5 pi@ completa del suoattuarsi/ 8a sensazione = :uest’entrata dell’idea$$/8’idea lociana pare cosB, a di22erenza di :uella carteAsiana, non a4ulsa ma piantata

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nell’esperienza" l’idea = una immagine sensibile, non un puro prodotto dello spirito/8’idea = bensB, anche per 8oce, l’oggetto ed il termine del conoscere, ma il suo attuarsicompleto = stato condizionato da un reale processo di s4iluppo, del :uale i momentiessenziali sono dati" a) dall’azione 2isica dello stimolo sull’organo sensoriale edall’impressione che = rice4uta nell’anima, indicata come sensazione (idee di

sensazione), b) come dall’impressione che rice4e l’anima :uando ri2lette sui contenutiche ha in s (idee di ri2lessione)$+/ 8e une c’in2ormano sulla natura delle sostanzecorporali, le altre su :uella delle sostanze spirituali e costituiscono la percezione interna"6nihil est in intellectu :uod prius non 2uerit in sensu7$0/Il 2atto che tutte le nostre idee deri4ino, in ultima analisi, da :ueste due grandi sorgentiche costituiscono la immediata esperienza, i dati della :uale ci sono 2ornitinaturalmente, sB che non = in nostro potere n di respingerli, n di crearne dei nuo4i nonesige che l’atti4it5 del nostro spirito si limiti poi al semplice accoglimento dei medesimi/In realt5 ci che tro4iamo nell’analisi dell’esperienza immediata sono certi complessi diidee che rappresentano esseri particolari, chiamati sostanze, corporee o spirituali, e chenoi apprendiamo nell’atto della percezione, esterna o interna/ >na 4olta che si tro4ano

sotto il nostro sguardo, noi possiamo dirigere la nostra attenzione su di esse, esaminarle eridurle 2ino ai loro semplici elementi, i :uali non siano ulteriormente scomponibili$&/Poich,A nella rappresentazione originaria di un oggetto, le idee non sono distinte, ma 2useinsieme, cosB come le :ualit5 medesime dell’oggetto, le :uali 2ormano :uel complessoche noi chiamiamo una 6cosa7" idee semplici e idee complesse sono l’armamentario della4ita spirituale, e si pu dire che le idee 6semplici7 sono l’e22etto della sensazioneK :uelle6complesse7, della percezione/ `ueste ultime, che sono le pi@ importanti e 2ormano ilmateriale cosB della 4ita pratica come di tutte le scienze, poich non sono primiti4e,de4ono risultare da un successi4o processo di elaborazione delle idee semplici/ Processoche pu essere da noi 2atto sia ser4endoci, come di modello, delle collezioni di ideeo22erte dalla osser4azione della percezione immediata, interna o esterna" le idee deglioggetti concretiK sia senza ri2erimento a nessun altro modello, 2uori di :uello stabilitodalla nostra 4olont5" le idee 6complesse7 astratte di 'ostanze, #odi e Relazioni/8oce 2a un’analisi minuziosa delle 4arie classi di idee semplici e di idee composte, mal’importante sarebbe di rendersi ragione del 6come7 si passi dalla apparizione delle ideesemplici alla 2ormazione di :uelle complesse/ 'u :uesto 8oce si limita a dire che laseconda classe dipende dalla nostra atti4it5 6libera7, e lascia comprendere che la primaclasse sia piuttosto l’e22etto dello s4iluppo naturale delle 2acolt5/ 'i 4errebbe cosB adammettere un’associazione naturale e un’associazione libera" 8oce do4e4a porre i2ondamenti dell’<ssociazionismo senza rendersi conto dell’enorme importanza e dellelogiAche implicazioni, che 2ra poco 4i a4rebbe sco4ate ume/ #a ume non ci sarebbestato se tra lui e 8oce non ci 2osse stato un altro, 9/ erele/ 9li s4iluppi del Vesco4oirlandese consistono in un appro2ondimento della 6idea7 lociana connessa del restocon la prima la :uale per era stata intra4ista da altri, come dal nostro 9alileo/ 8’essere,la 6idea7, l’oggetto per s immediato del conoscere, non a4e4a impedito a 8oce diritenere ancora, con il realismo tradizionale, tanto l’esistenza di un mondo esteriore,:uanto la causalit5 che esso esercita4a sul soggetto per l’atto del conoscere" di guisa cheegli pote4a ancora, in un secondo tempo, a di22erenza di Cartesio, ri2erire in base allostesso meccanismo conosciti4o i contenuti della idea alle cose in s, e tro4ar4i unacorrispondenza/ D’altra parte 9alileo, Cartesio, ale a4e4ano portato l’attenzione sul

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carattere innegabilmente soggetti4o in tutto o in parte di non poche :ualit5 sensoriali, per le :uali :uindi non si pote4a parlare di una corrispondenza uni4oca con il mondoesterno/ 'i pensi alla sensazione di dolore per una scottatura, alle sensazioni di calore, di2reddo, di dolce, di amaro" non = assurdo pensarle essere nell’oggetto; . gli stessi colori,i :uali 2ra gli oggetti propr_ dei sensi si presentano come i pi@ oggetti4i, in realt5 4anno

soggetti nel loro apparire a pro2onde modi2icazioni, pur restando l’oggetto il medesimo" basta che diminuiamo l’intensit5 di luce e 4edremo i colori dello stesso oggetto, p/ e/ diun pezzo di por2ido, note4olmente cambiati/Dobbiamo riconoscere allora che non c’= nel por2ido n il bianco, n il rosso e dicasialtrettanto per oggetti propr_ degli altri sensi ma solo una 6disposizione di parti7 propriea produrre con la luce :ueste sensazioni nell’anima$?/ `uesti oggetti non rappresentano per che una regione la pi@ super2iciale della nostra esperienza, e sono con2inatinell’ambito dei singoli sensi/ #a 4i sono anche :ualit5 che noi tro4iamo presenti in ogni percezione di oggetti, onde abbiamo ragione di credere che sono talmente inseparabili daessi,A che ci siano anche :uando noi non li sentiamo/ Prendete un chicco di grano"di4idetelo 2in che 4olete, riducetelo in parti :uasi insensibili" ebbene, l’estensione, la

solidit5, una certa 2igura e grandezza e mobilit5 rimarranno pur sempre come sue :ualit5,n potranno mai essere ridotte a nulla, 2inch esso rimarr5 un corpo od un insieme dicorpuscoli realmente esistente/8oce chiam le une, :ualit5 primarie, le altre, :ualit5 secondarie e conclude4a con il suolucido stile" 6Da ci che si = detto reputo age4ole trarre l’osser4azione che le idee delle:ualit5 primarie dei corpi sono ritratti di esse (resemblances) ed i loro esemplari(patterns) esistono realmente nei corpi stessi mentre le idee prodotte in noi dalle :ualit5secondarie non rassomigliano ad esse per nulla" nei corpi non esiste nulla di simile a talinostre idee/ Nei corpi che noi denominiamo da esse, esse non sono che il potere di produrre in noi :uelle sensazioni" e ci che = dolce, azzurro o caldo nell’idea, non = cheuna certa massa (bul), 2igura e mo4imento delle particelle insensibili nei corpi che noichiamiamo appunto cosB (cio= estesi, 2igurati, e mobili)7$/Con :uesta concessione al criticismo gnoseologico della nuo4a 2isica, 8oce in4erti4a ilrapporto di oggetti4it5 aristotelico 2ra i sensibili propr_ e comuni, ma la sostanzadell’oggetti4it5 apparentemente non 4eni4a scossa, poich resta4a salda lacorrispondenza immediata con la realt5 di una almeno delle classi, che era :uella, delresto, che di 2atto meglio caratterizza4a l’oggetto nella sua esteriorit5/ 8’e:uilibrio nonsembra4a :uindi alterato" in realt5 esso si mostr ben presto troppo instabile/A

0/ 8’interiorit5 assoluta dell’oggetto come 6idea7 e la critica alle idee astratte (9/erele)Che l’e:uilibrio in realt5 2osse molto instabile o addirittura perduto, pens a dimostrarloil erele in base agli stessi due princBpi lociani" la 6immediatezza7 oggetti4a dell’ideae la 6soggetti4it57 2ormale delle :ualit5 secondarie, ed = piccante per molti teorici puri,ma per noi molto istrutti4o, che la prima 2orma d’idealismo, che si ebbe nel pensieromoderno, sia sorta dalla discussione del problema della percezione$1/Il / in2atti esordB con l’opuscolo .ssa on a neM theor o2 4ision ($1%), che = untrattatello nel :uale egli attacc direttamente la distinzione tra :ualit5 primarie e :ualit5secondarie, per a22ermare, rispetto alle prime, una soggetti4it5 e mediatezza ancor pi@assoluta di :uello che 8oce a4e4a a22ermato per le seconde/ Il / parte da due princBpi

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che ritiene comunemente ammessi" l’uno, che 6l’oggetto proprio e immediato della 4ista= il colore7K l’altro, che la distanza dall’occhio, cio= la distanza nella linea di 4isione, non= data immediatamente/ 'e, pertanto, la collocazione e la grandezza (:ualit5 I/rie) sono4iste 6propriamente ed immediatamente7 non lo sono se non in :uanto sono propriet5 delcolore" non sono percettibili se non in :uanto sono colorate, poich l’occhio non 4ede che

luci e colori$J/Con :uesti princBpi scompare anche l’esteriorit5 della distanza/ *gni senso = tale, cio=distinto dagli altri, in :uanto nel suo attuarsi non comunica con l’oggetto degli altriKl’ammettere delle :ualit5 (primarie) che siano ad essi comuni, = un controsenso e rende ilsentire impossibile/ CosB il tatto ha per proprio oggetto delle :ualit5 ben de2inite che nonhanno nullaA in comune con :uelle, non meno de2inite, della 4ista" cos’ha in comune ladurezza o la mollezza con i colori;*ra, se le cosiddette 6:ualit5 primarie7 sono inseparabili dalle secondarie, = da pensareche non sono date che in esse e per esse" se :uelle sono soltanto nella mente, lo sarannoanche :ueste, poich non = possibile, neppure con l’astrazione, concepire la estensione eil moto di un corpo senza tutte le altre :ualit5 sensibili/ 6Per conto mio conclude

erele 4edo chiaramente che non = in mio potere 2ormare l’idea di un corpo esteso ein motoK ma gli de4o dare insieme un colore o :ualcuna di :uelle altre :ualit5 sensibili,che esistono, come si = con4enuto, solo nella mente/ In bre4e, estensione, 2igura e moto,astratte da ogni altra :ualit5, sono inconcepibiliK e perci do4e sono le altre :ualit5, col5de4ono essere anche :uelle, cio= nella mente e in nessun altro luogo7$%/ Il 6'aggio sulla4isione7, distruggendo la teoria delle :ualit5 primarie, separa4a nella percezione la 4istadal tatto e riconosce4a al solo tatto l’immediatezza della percezione/ `uesta conclusioneera per pro44isoria e i 6PrincBpi sulla conoscenza umana7 (sect/ &&) hanno 4into:uest’ultima resistenza del Realismo, interiorizzando anche i contenuti del tatto/'e i contenuti dei singoli sensi sono essenzialmente eterogenei, ne segue che non sonoaddizionabili e non si pu a4ere una percezione che risulta dal contributo con4ergente dei4ar_ settori sulla sensibilit5/ 'i de4e allora ritenere che distanza, 2igura, estensione,mo4imento non sono da noi percepite n dal tatto n dalla 4ista, n da tutti e due insieme/Il tenue 2ilo che lega4a ancora il soggetto con il mondoA esterno = :uindi rotto e la2iloso2ia moderna non lo ritro4er5 pi@" per il / tutte le nostre idee hanno la medesimaassoluta e irrelati4a interiorit5/ Il cosiddetto concetto di materia, cio= soggetto e causa di:ualit5 reali di sostanza, di mondo esteriore, non = che una costruzione della 2antasia, alla:uale non pu corrispondere alcunch/ 'e si ritiene che l’oggetto percepito = l’idea cometale, cio= come atto e oggetto, ad un tempo, della mente, l’esperienza rice4e lasoggetti4it5 piena/6Lutti riconoscono secondo il / che n i nostri pensieri, n le passioni, n le idee2ormate dall’immaginazione, esistono senza la mente/// Io credo che ognuno possaarri4are ad una conoscenza intuiti4a di ci, ponendo mente a :uel che si intende con la parola esistenza :uando si applica alle cose sensibili/ Io dico che esiste la ta4ola, su cuiscri4o, cio= la 4edo e la sentoK e, se io 2ossi 2uori del mio studio, direi che esiste,intendendo con ci che se io 2ossi nel mio studio la potrei percepire o che :ualche altrospirito attualmente la percepisce/ C’era un odore, cio= era sentitoK c’era un suono, cio=4eni4a udito///" :uesto = tutto ci che posso intendere con :ueste e somigliantiespressioni/ Ci che = stato detto dell’esistenza assoluta di cose non pensanti, mi sembra per2ettamente inintelligibile/ Il loro esse = percipi, e non = possibile ch’esse abbiano

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esistenza 2uori della mente o delle cose pensanti, che le percepiscono7+/Dalla li:uidazione di una distinzione la :uale, bench 2osse stata capo4olta dal 8oce, pote4a sal4are ancora per buona parte le esigenze del realismo, = sorta la prima 2orma diidealismo moderno/ Lagliati ora tutti i 4incoli di dipendenza che lega4ano lo spirito 2initocon il mondo, il / non ha moti4o di distinguere 2ra 6idee di sensazione7 e 6idee di

ri2lessione7 e :uindi non ha da spiegare pi@ un 6di4enire7 delle idee, n ha pi@ ragione diesistere il problema di una corrisponAdenza tra le idee e un :ualche cosa che per de2inizione sia posto 6al di l57 e 6al di 2uori di esse7/8e idee non 4engono dall’esterno, n sono tutte a nostro arbitrio, poich aprendo gli occhiio non posso non 4edere/ Come allora le idee di4entano presenti ai sensi dell’indi4iduo particolare; Per l’azione di Dio, risponde il /, il :uale = conscio, e si compiace, di 2ar ricorso all’ontologismo #aleEbranchiano ed al neoplatonismo cristiano, bench insiemeri4endichi che la propria posizione resta originale/ .ssa ha un pro2ondo interesse, poichrappresenta, a suo modo, una ri4incita del pensiero tradizionale che 4ole4a resistere,almeno nei punti pi@ 4itali, alla corsa s2renata a cui la nuo4a attitudine gnoseological’a4e4a abbandonato/

Il passaggio dal soggetto particolare al soggetto uni4ersale = suggerito dal 2atto che leidee bench siano mie non soggiacciono nel loro apparire alla mia 4olont5" aprendo gliocchi non posso determinare a mio piacere :uali particolari idee do4rebberoimpressionarmi/ `uindi c’= un’altra mente la :uale le percepisce tutte e 4uole che alcunesiano mostrate anche a me/ 6Per me = e4idente, egli dice nel II Dialogo, che le cosesensibili non possono esistere altro che in una mente o spirito/ *nde concludo che essenon hanno un’esistenza reale" ma che, 4isto che non dipendono dal mio pensiero, e hannoun’esistenza distinta dall’essere percepite da me, ci de4e essere :ualche altra mente in cuiesse esistono/ Dun:ue, come = sicuro che esiste realmente il mondo sensibile, altrettantosicuro = che esiste uno spirito in2inito e onnipotente che le contiene e le sopporta7+$/ #a= tanto 4ero che egli resta nel cerchio di idee dell’*ratoriano 2rancese, che ritiene, come:uesti, essere Iddio il primum cognitum dalla nostra mente/ Noi possiamo per2ino asserireche l’esistenza di Dio = molto pi@ e4identemente percepita, che non l’esistenza degliuomini/// Non c’= nessun segno, che indichi un uomo e nessun e22etto da lui prodotto chenon pro4i pi@ 2ortemente l’essere di :uello 'pirito che =A l’<utore della natura/ 9iacch =e4idente che per agire su altre persone la 4olont5 dell’uomo non ha altro oggetto che ilsemplice mo4imento delle membra del suo corpo" ma dipende interamente dalla 4olont5del Creatore che un tal mo4imento sia seguito da un’idea nella mente di un altro, o ecciti:uesta idea/ .gli soltanto, sostenendo tutte le cose con la parola del suo potere, mantiene:uella corrispondenza tra gli spiriti per cui l’uno = capace di percepire l’esistenzadell’altro/ . tutta4ia, conchiude, :uesta pura e chiara luce che tutti illumina, = essamedesima in4isibile, ed = per :uesta a22ermazione che egli si stacca dal #alebranche per ra44icinarsi all’agostinismo tradizionale++/ <l ri2erimento dell’oggetti4it5 che 8ocea4e4a 2atto alla materia, erele sostituisce il ri2erimento a Dio, l’eterno 'pirito"ri2erimento che = 2ragile :uanto si 4uole+0, ma = sempre uno 6status in :uo7 dell’oggetto/8a nozione bereliana dell’idea ha potuto 2are :uesti progressi perch= il suo <utore ha4oluto essere ligio al principio lociano dell’analisi, con maggior rigore di :uanto nonabbia 2atto 8oce stesso/ `uesti a4e4a ritenuto o44ia e sensata non solo l’a22ermazione diun mondo esterno, indipendente dall’a22ermazione del soggetto, ma a4e4a anche di2eso lalegittimit5 delle idee astratte e cosB altro era per lui l’esserci di un oggetto (esistenza) e il

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contenuto di :uest’oggetto/ Per erele, e ormai lo si comprende, ammetter :uesto = lostesso che 4oler di4idere una cosa da se stessa/ Io posso in4ero di4idere nei miei pensieri,o concepire separate da ogni altra :uelle cose che 2orse non percepii mai coi miei sensidi4ise a :uel modoK la mia possibilit5 di astrazione 2inisce :ui" non pu estendersi ancheall’esistenza reale o percezione, poich se il conoscere termina all’idea in :uanto

attualmente presente, non si pu spogliarla della sua attualit5, senza perci stessosopprimerla+&/A*nde com’= impossibile, per me, 4edere e sentire :ualcosa senza la sensazione attuale di:uella cosa, m’= impossibile ancora concepire nel mio pensiero :ualche oggetto o cosasensibile, distinta dalla sua sensazione o percezione/ . :uesta = una di :uelle 4erit5 cosB prossime e o44ie alla mente che un uomo de4e aprir soltanto gli occhi per 4ederle/ 6Nogeneral ideas7, non si d5nno idee generali" ecco il secondo risultato che si integra con il primo (la negazione delle :ualit5 primarie) per 2ondare il nuo4o passo in a4anti che la2iloso2ia moderna ha 2atto con / Non bisogna dimenticare che per ume la critica bereliana alle idee astratte = stata 6la pi@ grande scoperta dei suoi tempi7/ `ualchestorico+? 4uol attenuare la 2orza di :uesta testimonianza, sostenendo che anche per 

8oce non c’erano idee astratte in senso rigoroso" comun:ue la negazione, se ci 2u anchein 8oce, non ebbe certo :uel risalto, n :uel 4alore sistematico che ri4estB con pienaconsape4olezza nella 6riduzione7 operata dal erele/#a c’= un’inno4azione ancor pi@ pro2onda operata dal erele a riguardo dellaconcezione lociana dell’Idea/ 'econdo 8oce 4i sono indi22erentemente due sorgenti diidee" la sensazione e la ri2lessioneK la prima o22re le idee semplici di ordine in2eriore, laseconda le idee complesse superiori di sostanza, modi, relazioni/ Il / distingue in4eceaccuratamente la conoscenza che si ha delle cose materiali da :uella delle spiritualiK la prima, cio=, = data dalle idee che 4engono dai sensiK non cosB :uella delle seconde che ci= data in modo immediato nel nostro essere e nel nostro agire spirituale/ 8a conoAscenzadi sostanze, modi e relazioni, deri4a da esso ed = bene allora, se si 4ogliono indicare cosedi4erse con nomi di4ersi, riser4are il termine 6idee7 per gli oggetti dei sensi, edintrodurre il termine 6nozioni7 per gli oggetti della mente/ Fra le due classi di oggetti non4’= nulla di comune se si suppone che le nostre anime non si possono conoscere allostesso modo che si conoscono gli oggetti insensibili e inatti4iK noi non possiamo, credo,strettamente parlando, a4ere un’idea di un essere atti4o o di un’azione, ma possiamo diredi a4ere una nozione e siccome ogni relazione include un atto della mente, non possiamodire di a4ere propriamente un’idea, ma piuttosto una nozione delle relazioni e abitudinidelle cose+/8e idee, e le stesse nozioni sono 6elementi7 inerti, inatti4i" sappiamo per, secondo ilerele, che c’= un essere indubbiamente atti4o" la #ente uni4ersale che produce in noile Idee, e la nostra mente :uando si 2orma le nozioni dell’anima e delle sue operazionicaratteristiche/ G un peccato che il / non abbia s4iluppato :uesta pro2onda risonanzaagostiniana che = ancora una :ualche ri4incita del realismo, contro la :uale sarebbecaduto a 4uoto l’assalto che 2ar5 ume alla nozione di causa/ Il erele 2ece 2are un balzo in a4anti al pensiero moderno che regge il paragone con :uelli di ume, Oant,egel, ed = un pensiero, il suo, che non ha a4uto solo il 4alore storico di a4ere scatenatoil turbine humiano, ma ha mantenuto il carattere di continua attualit5 tanto dal punto di4ista meta2isico, come gnoseologico/ Il substrato 2iloso2ico dell’<ssociazionismosperimentale dei due #ill e del ain = prettamente bereleano ed al erele

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s’a44icinano molti moderni che 4ogliono dare un senso al problema della percezionesenza rinunciare al principio dell’interiorit5 assoluta del reale/A

II8< N>88IFIC<XI*N. D.8 R.<8. IN D/ >#.

$/ 8a preparazione del problema causaleI due princBpi bereleani a4e4ano lanciato i problemi sulla china ro4inosa di unmonismo idealista e solipsista/ erele a4e4a e4itato di cader4i ricorrendo a :uelsal4ataggio in eQtremis che era il ricorso a Dio, primo principio dell’ordine intelligibileKcomun:ue, :uesto ricorso, che a22erma4a la dipendenza di esemplarit5 del nostroconoscere da :uello di Dio, riusci4a a sal4are in :ualche modo la consistenzadell’oggetto, che era 6dato7 (anche per /, come per 8oce, ma in un senso ben di4erso)nella percezione/ .ra stata perduta l’oggetti4it5, diciamo cosB, 6esteriore7, cio= lacorrispondenza 2ra le idee ed il mondo esterno, ma rimane4a ancora l’oggetti4it5 che potrebbe dirsi 6interiore7, costituita dall’unit5 o uni2icazione di 4alore assoluto che l’ideaconser4a4a per essere esemplata dalle idee di4ine/ ume do4e4a abbattere :uest’ultimo

2ragile resto del realismo percetti4o+1/ <dottando i princBpi lociani+J, ume ha portatoin primo piano la teoria dell’<ssoAciazione non per 2ermar4isi, ma per sorpassarlaK ed haimpostato il problema della percezione in :uella 2orma che = stata accettata alla sogliadella Critica della Ragione pura" :uella 2orma che ha causato e dominato costituendoneil midollo speculati4o, pi@ o meno consciamente presente lo s4iluppo eccezionale chenella cultura moderna ha a4uto il problema della percezione/ Per il 4alore e la 2orza delladialettica humiana, come per il posto decisi4o che essa occupa nel pensiero moderno e:uindi in :uella tanto 4antata pretesa di superamento del pensiero classico, sar5 bene chene diamo un cenno un po’ accurato, sia pur schematico, poich si tratta di dottrine celebrie :uindi a tutti note/Il Lreatise on human Nature, l’opera principale dello ume, ha un’intonazione e 2inalit5 ben de2inita 2in dalle prime righe" assumere la nozione lociana dell’esperienza e2rugarne in modo implacabile le de2icienze di metodo e di logica/ Per 8oce, si sa, l’atto2ondamentale dell’intelligenza = un atto di percezione, e in esso si esaurisce ogni certezzae ogni conoscenza, perch esso ci ri4ela l’esistenza del mondo esterno e del mondointerno e con la relazione 2ra le idee costituisce la scienza+%/ <ccettiamo :uesto2ondamento, e 4ediamo se su :uesta base regge l’edi2icio della sua ri4elazione e della suacostruzione/ Perci .sse est percipi, anche per ume, ma non nel senso di erele, di unoggetto ancora esteriore e opposto al percipere, sia pure un’idea interiore allo spirito, ma proprio come il percepire stesso/ Noi non dobbiamo trascendere l’atto e nonriconosceremo come reale niente altro che :uello che esso contiene/ . :ui appuntocomincia la ro4ina del sistema/Il moti4o 2ondamentale delle ricerche di / = un sentito bisogno di condurre a termineuna critica radicale della conoAscenza umana, che do4rebbe essere un esame di coscienza2iloso2ica, per liberare l’animo dall’in:uietudine e dall’insoddis2azione che generano imetodi correnti del 2iloso2are, tediosi ed estenuanti, o4e non s’incontrano che 6princBpiaccettati ciecamente, conseguenze mal dedotte dai princBpi, mancanza di coerenza nelle parti e di e4idenza nell’insieme70/ `uesta nuo4a critica de4e essere 6spregiudicata7,cio= senza presupposto alcuno, anteriore e capace :uindi di porsi al di sopra di ogni principio particolare di sistema" secondo / essa de4e consistere in un’analisi esatta della

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natura, delle 2acolt5 e della capacit5 dell’intelletto umano, poich soltanto con un metodo4igoroso ci si pu ripromettere la restaurazione di cui si parla/ .gli ci tiene a dichiarareche 6noi dobbiamo colti4are la 4era meta2isica con :ualche cura, per distruggere la 2alsae adulterata70$/Il punto di partenza = dato dalla teoria del conoscere nella particolare 2orma che lo spirito

cartesiano ebbe nei 6'aggi sull’intelletto umano7 di 8oce, che / si propone di presentare nel pi@ alto grado di chiarezza" l’unico metodo, per scoprire o 6ri4elare7 la4era natura del conoscere, consiste nell’analisi del 2atto o 2enomeno conosciti4o,risol4endone gradatamente i dati in elementi pi@ semplici, e :uesti in altri pochi, del tuttosemplici e inderi4abili, di 4alore :uindi primario, come i 4eri 6elementi7 della 4ita psichica/Il 2atto conosciti4o completo = chiamato anche da / 6percezione7, e pu designare ogni processo conosciti4o che sia cosciente, cio= presente al soggetto e dal medesimoa44ertito/ *ra, secondo l’analisi humiana, tutte le nostre percezioni si possono di4idere indue grandi classi, chiamate rispetti4amente, con una terminologia che 2inora era rimasta4aga ed alla :uale / 4uol dare un preciso signi2icato, 6impressioni7 e 6idee7/ 8a

di22erenza 2ra i due modi di conoscere non deri4a da una particolare natura dell’uno di2ronte all’altro, o per una di4ersit5 di contenuto oggetti4o, ma soltanto per un gradoAdi22erente di 2orza e 4i4acit5 con cui l’uno entra nello spirito e si presenta alla coscienza"impressioni si dicono le percezioni pi@ 4i4aci (le sensazioni cosiddette 6esterne7, leemozioni e passioni)K idee, in4ece, :uelle pi@ scialbe e sbiadite (le immagini del pensare edel ragionare)0+/Per :uanto riguarda le relazioni 2ra i due modi di conoscere, / a22erma, e pone a2ondamento delle sue ulteriori indagini, il principio della priorit5 assoluta, sotto l’aspetto psicologico come sotto :uello critico, delle impressioni sulle idee, in un modo cosBcategorico da 2ar comprendere chiaramente che per lui la conoscenza autentica = solo:uella data dall’impressione attuale, la :uale = essa stessa, nella sua 64i4ace7 presenzialit5, principio e termine del conoscere" le idee non 2igurano che :uali6sottoprodotti7, come dei 6residui7 lasciati nell’anima dalle prime/ 8e idee restano:ualcosa di secondario di 2ronte alle impressioni, e ad esse de4ono ricondursi e ri2erirsi,:ualora pretendano a :ualche 4alore di conoscenza, le idee composte ad impressionicomposte, se si d5nnoK altrimenti ad alcune semplici, e le idee semplici ad impressionisemplici/ Con :ueste premesse / 4uol condurre a termine l’impresa di 8oce delladistruzione di ogni 2orma d’Innatismo, e 2issa il principio 64itale7 di tutta la suagnoseologia, dal :uale dipende in gran parte la celebre discussione del problema causale"6tutte le idee semplici, nella loro prima apparizione (appearance), deri4ano dalleimpressioni semplici corrispondenti e le rappresentano esattamente7/8e impressioni sono poi distinte da / in due classi" 6impressioni di sensazione7 e6impressioni di ri2lessione7K le prime sorgono nell’anima originariamente, da 6causeignote7 e che / ama lasciar tali/ 8e seconde deri4ano dalle idee, per la reazione che:ueste possono pro4ocare nel soggetto (4ita emoti4a), e si comprende come, nell’intimodella 4ita interiore, la catena impressioneEidea, ideaEimpressione, possa continuareall’inde2inito, se :ualche circostanza colorisca i contenuti in guisa da 6impressionare lamente in unA modo nuo4o7/ I gradi di s4iluppo dello spirito, nel processo humiano, sono pertanto i seguenti" per una causa 6ignota7 sorge un’impressione che 4iene a colpire, a battere (stries upon) sui nostri sensi, suscitando uno stato di coscienza ben :uali2icato"

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sensazioni di caldo e 2reddo, sete o 2ame, piacere, dolore, ecc/ Di tale impressione = presa(is taen) nella mente come una copia, che i4i perdura, illanguidita, anche :uando siacessata l’impressione, e ci = l’idea/ `uest’idea, :uando nella ri2lessione si presentaall’anima, pu produrre su di essa una nuo4a impressione, come di desiderio o dia44ersione, di speranza, timore, ecc/, che si dice impressione di ri2lessione perch

deri4ata da un ripiegarsi dello spirito sui suoi contenuti precedenti, o meglio, perchindica il mo4imento che lo spirito rice4e 6ab intra7, da :ualcosa ormai noto e in un certomodo 6suo700/8e idee, a seconda del loro contenuto, sono dette semplici o complesse e tutte hanno la propriet5 di poter essere ripresentate alla considerazione dopo la loro prima apparizione/< 4olte ci a44iene in modo che le idee conser4ano la 2orma loro originale, l’ordine e la posizione primiti4a, 4ale a dire, con pieno riguardo alla realt5K altre 4olte in4ece nonappaion pi@ in :uella 2orma e secondo :uell’ordine obbligato, ma in associazioni nuo4e,in modo che 2anno passare la mente dalle une alle altre/ Per / :uesta di4ersit5 dicomportamento caratterizza due 2acolt5 nettamente distinte, la #emoria, legata al passato, e l’Immaginazione che = piuttosto libera e guarda al 2uturo0&, e 2ormula il

secondo principio della sua gnoseologia, che sta alla base della discussione circa il problema causale, il principio cio= 6della libert5 dell’immaginazione di trasporre ecambiare le idee7, di associarle, in altre parole, eA di combinarle in modi nuo4i da :uellia4uti dall’esperienza0?// tro4a ben poco da dire, in particolare, sulle impressioni primiti4e e sulle idee semplicicorrispondenti" elementi punti2ormi, 4eri 6atomi7 psichici, che appaiono e scompaiono dicontinuo senza 2issarsi in :ualche modo e prender parte reale alla nostra 4ita/ 8o preoccupano in4ece assai :uelle complesse, e specialmente certe 6idee complesse7, chesono le pi@ costanti nella direzione del corso normale dei nostri pensieri, come le idee disostanza, di modi, di relazioni/ .sse si presentano, appunto perch complesse, comerisultanti dalla 2usione ordinata e non :ualsiasi, dal con4ergere costante di alcune ideesemplici 4erso una nuo4a sintesi, 4erso una nuo4a unit5, creduta originaria, di signi2icatoKsta :ui l’accennata originalit5 dell’immaginazione nei con2ronti della memoria, pri4a di:ualsiasi libert5/ 8a libert5 dell’immaginazione a 4olte pu esser tanto grande da portarela mente in un mondo del tutto irreale, :uello delle 2inzioni, di cui / non si 4uoloccupare e che lascia ai poeti e agli artistiK ma :uesta non = l’operazione pi@ 2re:uente, odalmeno la pi@ note4ole dell’immaginazione/ *ltre i modi 6capricciosi7 di connessione, 4isono anche :uelli 6naturali7, che guadagnano subito l’assenso della menteK in essi appareuna 2orza gentile (a gentle 2orce), che pre4ale comunemente, una specie di 6attrazione7,che nel campo dello spirito, osser4a / con compiacenza, presenta una importanza nonminore di :uella che opera nel mondo terrestre0/8a 2orza gentile = l’<ssociazione/ ume 2orse ha potuto cogliere il suggerimento dalla2iloso2ia aristotelica, ma non 4iA ha dubbio ch’essa ha rice4uto da lui uno s4iluppo al tuttooriginale, che non solo era sconosciuto, ma che ripugna4a, nei suoi punti pi@ salienti, coni princBpi dell’<ristotelismo in materia, come si 4edr5 a suo tempoK e per ora bastil’accenno/Poich :uasi tutta l’atti4it5 di una mente sana e ben disciplinata dipende da :uesto 2attomisterioso, / sente il bisogno d’intraprendere la ricerca dei princBpi reali del medesimo esi mera4iglia come nessun 2iloso2o, prima di lui, non 4i a4esse prestato su22icienteattenzione/ Possiamo dire, per ora, che di :uesti princBpi di connessione 2ra le idee

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(<ssociazione), interessano / specialmente tre specie" le relazioni di somiglianza, dicontiguit5 e :uella di causa ed e22etto/ 'ono, :ueste :ualit5, propriet5 originarie dellanatura umana, le :uali al presentarsi di un’impressione o di un’idea 2anno sorgerespontaneamente nello spirito un’altra idea (naturall introduce another), onde la mentenon rimane inerte e chiusa entro un solo contenuto, ma passa con 2acilit5 (runs easil) da

un’idea ad altre che ad essa assomigliano, e porta il suo sguardo al di l5 degli oggetti che4ede o ricorda (carries its 4ieM beond the obects Mhich it sees or remembers)/`ueste medesime relazioni possono, in un secondo tempo, di4entare oggetto diri2lessione ed allora da relazioni naturali si duplicano in relazioni 2iloso2iche, cio= non pi@semplici tendenze spontanee della 2antasia ma 2ondate anche per il con2ronto delle ideeonde possono di4entare princBpi di ragionamentoK di esse la pi@ importante = :uella cheunisce le idee di causa ed e22etto, e / promette di esaminarla a 2ondo (2ull), per determinarne l’origine, l’uso, il 4alore ed apre cosB la discussione 2amosa del problemacausale01/'econdo :ueste indicazioni elementari dobbiamo ritenere che nel pensiero di / larelazione di Causalit5 = una relaAzione sia naturale come 2iloso2ica, ed in :uanto relazione

2iloso2ica, = un’idea complessa/ G anche, ed anzitutto, una relazione naturale, ma cometale non pu esser oggetto di ricerca critica, poich resta un 2atto primordiale che a tuttis’impone ed al :uale nessuno pu negare l’assenso, costituendo la possibilit5 stessa del pensare spontaneo e del 4i4ere in generale/< :uesto momento in ume i problemi del pensiero 4alido, della causalit5 e della percezione del concreto sono di4entati un solo problema, nel :uale il metodo lociano inun supremo s2orzo = costretto ad abbattersi al di :ua dell’essere, rassegnandosi ariguadagnarlo per 4ia, non pi@ teoreticamente giusti2icabile, di una credenza od istintoche giace, messo4i dall’<utore della Natura, nel 2ondo della nostra psiche/+/ 8a discussione del problema causale8a discussione circa la 4alidit5 dei rapporti causali di4enta centrale nelle preoccupazionidi /, poich coincide con la 4alidit5 dei giudiz_ d’esistenza o della realt5 di 2atto, cio=della conoscenza che pretende a4er presa immediata sul reale per determinarne e pre4ederne 6a priori7 il corso naturale, poich tutte le idee sulle :uali :uesta conoscenzasi 2onda, si riducono o suppongono stabilita :uella di causa/ CosB le idee di identit5 e diesistenza possono essere clte in concreto, e allora si riducono all’impressione attualedell’io e dell’esistere/ 'e in4ece si estendono ad un 6prima7, ad un 6poi7 non osser4ati,come esige la conoscenza scienti2ica, ci = possibile in :uanto immaginiamo un’energiasoggiacente, che continui a mantenere gli oggetti nell’essere, e che permetta :uindi diconsiderarli ancora sotto la stessa luce di prima, malgrado l’interruzione della percezione/'imilmente lo spazio ed il tempo, considerati in concreto, non possono essere cheimpressioni a s, irrelati4eK se li consideriamo in4ece in astratto, cio= scienti2icamente,come continuit5 nell’estensione e nella durata, ci = possibile soltanto se si 6presume7che :ualche segreta energia non cessi mai d’agire e di connettere 2ra di loro i singoliindi4isibili da cui risultano" cio= se supponiamoA all’interno di essi una causalit5/ RisultacosB che 6delle tre relazioni naturali che non dipendono unicamente da idee ('omiglianza,Contiguit5 di spazio e tempo, Causalit5), la causalit5 = la sola che possa spingersi al di l5dei sensi ed in2ormarci dell’esistenza di oggetti che non 4ediamo n sentiamo, in2ormarcicio= intorno al modo di essere che le cose prenderanno nel 2uturo70J/ 'e :uest’idea =d’importanza cosB 2ondamentale, e nei suoi e22etti cosB 6prodigiosa7, 4ale la pena di

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consacrarle un’indagine sotto ogni aspetto accurata// inizia la discussione 2issando il contenuto proprio della nozione/ Pare anzitutto che adessa sia essenziale il carattere di contiguit5, poich nessuna cosa pu agire su di un’altra,se non a44icinandoseleK inoltre = pure chiaro, per e4idenza analitica, che se una data cosade4e in2luire su di una 6seconda7, la prima de4e precedere (nell’essere) la seconda" alla

causa compete :uindi la priorit5 sull’e22etto/ Per, osser4a / e lo si noti bene, bench:uesti due caratteri si tro4ino realmente nel rapporto di causalit5, non ne costituiscono ilnucleo essenziale, essi restano puramente esterni al rapporto e lasciano la nostra:uestione inalterata" 4i sono tanti corpi contigui ad altri e che li precedono nell’operare,eppure non sono (detti) le cause dei medesimi/ #a c’= un altro carattere, presente in :uelrapporto, :uello della necessaria connessione 2ra causa ed e22etto, in :uanto che causa ede22etto sono concepiti necessariamente legati l’uno all’altro in modo irre4ersibile ecostante/ Lale = il primo e proprio contenuto della nozione di causa, che pu :uindi esser 6detta :uella cosa che presenta un legame immediato e conosciuto come necessario conun’altra cosa che deri4a da essa7/ Il principio di causa esprime la nostra persuasioneintorno alla necessit5 di :uesto rapporto, che / 2ormula conA la proposizione" 6tutto ci

che incomincia ad esistere, de4e a4ere una causa della sua esistenza70%/Pu essere giusti2icata :uella persuasione, pu essere cio= dimostrata per soli rapporti traidee la necessit5 del principio e :uindi del legame 2ra causa ed e22etto; .cco la :uestionecruciale per /, sulla :uale non = permesso di passar sopra// ritiene, con i 2iloso2i precedenti, che 6ogni certezza intuiti4a a priori nasce dalcon2ronto di idee e dalla scoperta di rapporti inalterabili7, :uali sono le relazioni2iloso2iche accennate di sopra" le relazioni cio= di identit5, di proporzione :uantitati4a enumerica, di grado nella :ualit5 e di contrariet5/ *ra 2ra le idee di causa e di e22etto nonappare alcuna di :ueste relazioni e :uindi il principio di causalit5 non pu essereconsiderato come intuiti4amente certo/ Nella gnoseologia di / ogni idea = in s ancheun’esistenza distinta (:uale atto distinto della mente)K le idee distinte sono :uindiseparabili, perch= esistenze distinteK ma le idee di causa e di e22etto sono e4identementedistinte, e :uindi separabili" e per :uesto non ripugna che noi concepiamo un oggetto nonesistente in un momento ed esistente in un momento dopo, senza unir4i l’idea di un principio produttore/*gni tentati4o di 2ondare il principio di causalit5, per puri rapporti 2ra idee, 4aconsiderato perci come so2istico e di natura circolare&/#a non si de4e ancora disperare" se non = per una conoscenza a priori che ci 2ormiamo lacertezza della necessit5 diA una causa per ogni nuo4a produzione, pu essere che :uestacon4inzione ci 4enga dalla osser4azione e dalla esperienza (sect/ IV)/#a come pu un principio uni4ersale 4enire dall’esperienza;< :uesto punto la ricerca humiana presenta un cambiamento di rotta/ /, 4edendo di non poter a4anzare nell’esame diretto della :uestione cosB proposta, cerca di girare attorno al problema, e, passando dal generale al particolare, in4ece di preoccuparsi ancora perch=6ogni cosa che comincia ad esistere debba a4ere una causa7, egli si chiede" come mai noiarri4iamo alla persuasione che 6certe particolari cause de4ono a4ere sempre di necessit5certi particolari e22etti e perch= noi 2acciamo :uest’in2erenza da :uelle a :uesti7; e speradi tro4are una risposta che 4alga per ambedue le :uestioni/G in :uesta seconda 2ase della discussione che / presenta la sua celebre critica allacausalit5/ Ri2acendosi ai suoi princBpi gnoseologici, osser4a egli che 6tutti i nostri

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ragionamenti, che 4ersano sulle cause e sugli e22etti, constano di due elementi, diun’impressione attuale, presente al senso o alla memoria, e dell’idea di esistenza che produce in noi :uella impressione7/ 'i de4e allora tro4are e spiegare"a) l’impressione originaria, che sta alla base dei ragionamenti causali, b) il passaggio della mente, in :uesti ragionamenti, dall’impressione all’idea di causa, e

in2inec) la natura di :uest’idea, e, :uindi, determinare il 4alore in s dei giudiz_ che portanosulle cose di 2atto nel 2uturo/Dei tre problemi proposti, per / il pi@ importante = il primo" la determinazionedell’impressione propria, poich gli altri due si potranno risol4ere soltanto in dipendenzada esso,A al :uale 4iene dato subito una risposta che nel testo humiano, anche secomplesso e so4erchiamente analitico, non ammette dubb_ sul senso inteso/ Riassumo in2orma schematica/*gni idea = copiata da :ualche impressione o sentimento precedente a cui corrisponde per2ettamente, e o4e non possiamo tro4are alcuna impressione, possiamo tener per certoche di 2atto non 4’= alcuna idea/ *ra in tutti i casi 6particolari7 osser4ati, di operazioni

dei corpi e degli animi, non 4’= nulla che produca tale impressione e possa :uindisuggerire :ualche idea di potere o di connessione necessaria/ `uindi l’idea di potere e diconnessione necessaria di 2atto non si d5/<d minor/ 'e l’impressione corrispondente si tro4asse nell’esperienza, do4rebbe apparireo in :uella esterna od almeno in :uella internaK ma non si tro4a in alcuna delle due, ergo///Prob/ a) Non si tro4a nell’esperienza esterna, nell’osser4azione dei corpi esterni&$/ <nchese li ri4olto da tutti i lati, non posso tro4are l’impressione richiesta in una :ualit5 particolare, poich, :ualun:ue di :uesti io scelga, tro4o oggetti che non la possiedono etutta4ia sono chiamati cause ed e22etti/ De4e deri4are allora da :ualche relazione esistente2ra gli oggettiK ma io non contemplo gli oggetti che nei singoli momenti in cui operano e perci osser4o solo che uno segue all’altro nel mo4imento/ >na palla da bigliardocolpisce un’altra e :uesta si mette in moto" i miei occhi non 4edono che il susseguirsi didue 2atti, dello 6choc7 2ra le due palle e del nuo4o mo4imento della seconda" non siaccorgono di alcuna :ualit5 6intima7, che passi dall’una all’altra, che leghi cosB ilsecondo 2atto al primo in modo che la 2accia (sempre) 6un’in2allibile conseguenza7 delmedesimo&+/A b) Neppure dall’esperienza interna, com’= opinione comune/ 'i dice, e ognun lo sa per testimonio di coscienza, che noi sentiamo di a4ere un potere interno, che la 4olont5 pumuo4ere immediatamente le membra del corpo come le 2acolt5 della menteK i mo4imentidel corpo obbediscono agli ordini della 4olont5 e cosB pure essa pu cambiare il corsodelle nostre idee nell’imaginazione/.ppure, dichiara /, per 4i4a e comune che sia :uesta persuasione occorre riconoscereche anche in :uesto campo ci manca completamente l’impressione di cui andiamo incerca" il dato di coscienza a cui si 2a appello non pu essere immediato, ma = soltantoderi4ato/ 'e 2osse immediato do4rebbe in2ormarci intuiti4amente sul come si esercital’e22icienza e metterci in presenza di :uella :ualit5 della causa, che sia principioin2allibile della deri4azione dell’e22etto, ed in4ece noi siamo ben lontani dall’a4er lacoscienza del 6come7 :uest’atti4it5 si s4olga e la conoscenza dei mezzi di cui la 4olont5usa per muo4ere le membra/ Do4remmo anzitutto conoscere il modo d’unione 2ra animae corpo" problema insolubile, poich :ueAsta unione = riconosciuta, da tutti i 2iloso2i, 2ra i

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sempre del tutto distinti e 6impermeabili7 l’uno a riguardo dell’altro, ne segue che =soltanto la mente ad unirli, e mentre li osser4a ne raccoglie le idee per considerarle sotto:uell’aspetto nuo4o/ / non procede nell’analisi e conchiude" le nozioni di e22icacia, di potere, di connessione necessaria hanno origine unicamente dall’osser4azione ripetuta sui2enomeni simili, e che consiste in una impressione interna, nuo4a, che ha per e22etto di

inclinareA la immaginazione a 4olgersi naturalmente da un oggetto all’altro&1/#a tale impressione interna, si noti con cura, non = di ordine conosciti4o, che si possari2erire a sensazioni od idee proprie, ma = di natura misteriosa/ G una specie di impulso,dice /, una propensione in4incibile a passare dalla considerazione di un oggetto a :uelladi un altro" si potrebbe dire che il passaggio della mente a44iene per un rapporto64issuto7, ma in nessun modo 64isto7/ ench non possiamo a4ere e4idenza alcuna dellegame reale 2ra i 2enomeni, noi pensiamo e ci diportiamo 6come se7 in realt5 ci 2osse,spinti da un’intima 6credenza7, da un 6sentimento7 (elie2, 2eeling) che resta tutta laragione del nostro assenso in :uesta parte/'i pu sapere :ual = la natura di :uesto 6elie27; / risponde a4anzando un’altradomanda" che di22erenza c’= 2ra il credere e il non credere (4era) una proposizione;

8a risposta non = di22icile a riguardo delle proposizioni che esprimono relazioni, che si possono a4ere per intuizione o per dimostrazione a priori" in esse il nesso 2ra i terminiappare di necessit5 e sarebbe assurdo pensare il contrario/#a per i ragionamenti di causalit5, o4e l’immaginazione do4rebbe restare libera diconcepire ambedue i membri della disgiunti4a" se l’assenso = portato di pre2erenza ad unmembro, esso non = causato dall’e4idenza, ma da un altro principio che s’accompagnaall’associazione e all’abitudine, per mezzo della :uale, in :uesti ragionamenti, la menteriesce a preser4arsi dalle 62inzioni7 della 2antasia e cogliere le connessioni 6reali7/Cos’= in2ine :uesto 6elie27; ume con2essa che su :uesto punto, in4ero capitale, nonha raggiunto piena chiarezza/ Il 6elie27 (abit, Custom) spesso = presentato come6un’idea 4i4ace in relazione od in associazione con un’impressione presente7&JK essa porta alle idee un aumento di 2orza, di 4i4acit5, di solidit5, 2a distinguere le idee delgiudizioA dalle 2inzioni dell’immagine" il suo 4ero nome = 6elie27, ed in 2iloso2ia non possiamo andar pi@ oltre che asserire esser la credenza :ualcosa di sentito dalla menteche 2a distinguere le idee del giudizio dalle 2inzioni (libere) dell’imaginazione&%/'oprattutto i giudiz_ sulla causalit5 hanno l’origine dal 6elie27, ma :ui / sembrana4igare nell’oscurit5 completa/ <lcune 4olte osser4a che il 6elie27 deri4a dalla presunzione della causalit5, altre 4olte, e :uesto sarebbe pi@ coerente, la credenza = dettala causa dei nostri ragionamenti sulle cose di 2atto?/ Come si 4ede, non si tratta che dispiegazioni puramente nominali, ma la no4it5 di :uesta dottrina sta nel richiamo, nuo4o per la 2iloso2ia moderna, ad un’origine irrazionale dei processi pi@ importanti della nostraatti4it5 conosciti4a" per / tutti i nostri ragionamenti che riguardano cause ed e22ettideri4ano da un’abitudine che ci 2a 6credere7, e :uesta credenza = pi@ un atto dellasensiti4a che della cogitati4a parte della nostra natura?$/Come conclusione della celebre critica sono proposte due de2inizioni della nozione dicausa che ne riassumono i due aspetti 2ondamentali "a) 8a causa = un oggetto precedente e contiguo ad unA altro, e tale che tutti gli oggettisomiglianti al primo sono posti in un rapporto simile di priorit5 e contiguit5 con tutti glioggetti che somigliano al secondo" = la concezione della cosiddetta 6causa legale7 che da9alileo ha preso sempre pi@ piede nelle scienze 2isiche della natura/

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 b) 8a causa = 6un oggetto precedente e contiguo ad un altro, e cosB unitinell’imaginazione, che l’idea di uno determina la mente a 2ormar l’idea dell’altro el’impressione dell’uno a 2ormarsi un’idea pi@ 4i4ace dell’altro7?+/6< parte rei7 nulla ci = noto delle 2orze produttrici" 6ogni cosa pu produrre ogni cosa7(anthing ma produce anthing)/ Creazione, annientamento, moto, ragione, 4olizione"

sono cose :ueste che possono deri4are l’una dall’altra, o da altro ancora che si possaimaginare, sia perch = solo il loro costante congiungimento che determina la lorocausalit5, e sia perch propriamente parlando () nessun oggetto = contrario all’altro,all’in2uori dell’esistenza e non esistenza, simultanea s’intende/'i 2inisce cosB con l’accettazione in pieno dell’6atomismo psichico7 nel :uale lecombinazioni nuo4e degli elementi sono in balBa di 2orze e princBpi non meno ignoti di:uelli che, nei sistemi a44ersari, regola4ano il corso reale dei 2enomeni/Riassumendo" il delicato procedimento della 6riduzione7 humiana, a44iene in due tempi/Il primo contiene una precisazione del concetto e del principio di causa e l’esclusione   per 4ia dell’identit5 stabilita da erele 2ra l’esistenza dell’idea e l’idea stessa che delrapporto di causa si possa a4ere una conoscenza a priori, 2ondata su puri rapporti 2ra

concetti/ Il secondo momento presenta un curioso cambiamento di rotta, per il :uale il problema della causalit5 4iene a coincidere ormai del tutto con :uello della esistenza e:uindi della percezione/AG in :uesta seconda 2ase della discussione che ume presenta la sua celebre critica allacausalit5, nella :uale 4iene ad escludere che di essa possiamo mai a4ere alcunaesperienza immediata, sia nel mondo esterno, come in noi stessi" cosB egli ha 2atto il passo estremo che il 2enomenismo pote4a esigere dal principio dell’Idea, dal :uale nonsolo 8oce ma anche erele era sempre ri2uggito/Per comprendere il signi2icato dell’opera di ume (<ssociazionismo) bisogna ri2arsi al principio secondo il :uale nell’analisi dell’atto del percepire dobbiamo attenerci al purodato immediato, al di 2uori di ogni presupposto, sia naturalistico come teologico/ ., pertanto, poich l’atto del percepire cosB osser4ato, nulla contiene che giusti2ichi laconcezione teologica dell’origine di4ina delle nostre idee e neppure la concezionenaturalistica (obbes), in cui la distinzione delle IdeeEimmagini dipende dalleimpressioni 2isiologiche e ne segue il corso, ume ricorre alle leggi di <ssociazione/.sse, al 2ondamento oggetti4istico o 2isiologico, ne sostituiscono uno soggetti4istico e psicologico/ 'i inizia cosB, per suo merito, come ha riconosciuto il Carlini, un nuo4o Naturalismo, :uello dei 62atti di coscienza7 al :uale 2aranno una straordinariaaccoglienza nel 'ec/ SVIII, e pi@ ancora nel 'ec/ SIS, i 2autori del metodo sperimentalee sar5 applicato all’atti4it5 spirituale, come 2ra poco si 4edr5?0/ Rile4iamo intanto cheume chiude il ciclo 8ociano e la sua 2igura grandeggia al sommo dei due 4ersanti"l’analisi pura che si inizia con Oant, e l’analisi 2enomenologica delle 'cuole<ssociazionistiche, le :uali, ciascuna per s, e :ualche 4olta anche combinate,cercheranno di 2are scomparire anche il ricordo della soluzione classica/8a parte costrutti4a o positi4a dell’analisi humiana = costituita dall’introduzione di unnuo4o principio che renda ragione, malgrado tutto, della persistente persuasione checiascuno conser4a d’una realt5 esteriore, ed all’accordo che esiste 2ra di essaA e le nostreidee/ <lcuni storici indicano :uest’aspetto della 6riduzione7 humiana con il termine di6Dogmatismo del elie27 (Della Volpe)/ .sso = il primo tentati4o di attribuire ai 2attoria22etti4i e irrazionali, la priorit5 e, pi@ ancora, la direzione sulla 4ita conosciti4a, ed anche

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:uesto principio a4r5 un’eco pro2onda in alcune direzioni dell’<ssociazionismo posteriore (undt) e della stessa psicologia della 6totalit57 (Cornelius, OrTger)/

III

8’<''*CI<XI*NI'#* P'IC*8*9IC** F.N*#.NI'#* .#PIRIC*$/ Il principio della 6mental chemistr7 (Hames #ill)ume riducendo con 4igorose battute il problema della conoscenza delle 6matters o2 2act7 che = il problema della percezione al problema della causalit5 e, per esso, a:uello della connessione dei 2atti mentali per 4ia del 2ilo d’oro dell’<ssociazione in:uanto 6credenza7 istinti4a, a4e4a a4uto il merito di mantenersi nel puro campo psicologico, senza impantanarsi in :uella che = stata la tentazione di ogni interpretazione positi4a del percepire, il 2isiologismo ner4oso/ Che l’atteggiamento humiano resti ancoranell’intimo un’altra 2orma di naturalismo, come 4uole il Carlini?&, potr5 anche essere, masi do4r5 concedere ad ume il merito di essere rimasto 2edele al suo programma, che era

di spiegare il ritmo di 4ita dell’anima senza uscire da essa n :uanto all’oggetto, n:uanto all’atto/ 8’a4er 2ondato per s2uggire alle necessit5 dialettiche :uest’ultima, econ essa anche l’associazione, sul 6elie27 impulsi4o e irrazionale, non gli permise los4iluppo completo del meccanismo associati4o e :uesto probabilmente perch egli stessocomprese che un tale s4iluppo era ormai del tutto inutile/ <ltriA in4ece pensarono che il principio dell’associazione pote4a essere sal4ato nella sua originalit5 solo :uando lo siappro2ondi4a ponendosi al centro del di4enire delle idee complesse, senza di4agare a princBpi estranei" = :uesta la caratteristica di :uella parte dell’<ssociazionismo che si2onda pi@ sull’osser4azione che sulla deduzioneK ma poich non = ancora esperimentotecnico lo si pu indicare come associazione 6psicologica7/<nche Hames #ill, che d5 il tono a :uest’indirizzo, resta chiuso nel 2enomenismo dellacoppia humiana di impressione (sensazione) e idea e mantiene il principio della rigorosacorrispondenza della seconda con la prima, senza alcun compromesso" le idee nascono edesistono nell’anima nell’ordine esatto che a4e4ano le impressioni di cui sono le copie/ <:uesto modo il #ill 4iene a ridurre ad una le tre leggi, menzionate da ume/ #a in4eced’imbarcarsi, come :uesti, per un sondaggio delle ragioni della 6credenza7 intornoall’essere dell’oggettoK e, come Oant, per una analisi trascendentale intorno alle possibilit5 6a priori7 dell’oggetto stesso, pre2erB 2ermarsi alla contiguit5 spaziale etemporale come alla ragione primiti4a e inderi4abile, antecedente tanto al 6elie27humiano :uanto alla strutturazione antiana/ Il problema poi dell’esteriorit5 o, per essere pi@ esatti, della spazialit5 dell’oggetto di percezione, che il erele, dopo la critica alle:ualit5 primarie, a4e4a cercato di riguadagnare 2acendo ricorso nel 'aggio sulla Visione  ai cosiddetti 62attori secondar_7, = risolta dal #ill con l’introduzione di un 6elemento7nuo4o che d’ora in poi non solo attirer5 un’attenzione crescente tra gli psicologi, ma sar5eretto a principio di una spiegazione sistematica della percezione come tale/ .sso = la percezione dello 6s2orzo muscolare7, la :uale, rigettata da ume come esperienzacausale, 4ien 2atta rientrare, come principio genetico della percezione dello spazioconcreto/8a descrizione milliana contiene gi5 i princBpi essenziali che i successori, particolarmentesuo 2iglio Hohn 'tuart, il ain, ed in Francia / Laine, sapranno circondare con le

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ra22inatezze di un’osser4azione psicologica e di un’arte letteraria che ancora oggi nonsono senza 2ascino/ARiteniamo, adun:ue, che nella conoscenza tutto = <ssociazione e solo <ssociazione/ 6G per :uesta grande legge dell’associazione, dichiara il #ill, che noi descri4iamo (trace) la2ormazione delle idee di ci che chiamiamo oggetti esterni///K 4ale a dire le idee di un

certo numero di sensazioni, le :uali sono rice4ute insieme con tale 2re:uenza checoalescono l’una nell’altra e 4anno riconosciute sotto l’idea di unit5/ Di :ui, ci chechiamiamo l’idea di un albero, l’idea di una pietra, di un ca4allo, di un uomo, usando:uesti nomi" albero, ca4allo, uomo///, i nomi di ci che io chiamo oggetti, io mi ri2erisco emi posso ri2erire solo alle mie sensazioniK di 2atto, solo nominando un certo numero disensazioni, guardate secondo un particolare stato di combinazione, 4ale a dire diconcomitanza/ Particolari sensazioni della 4ista, del tatto, dei muscoli sono le sensazioni per le :uali, :uando le idee di colore, estensione, ru4idezza, durezza, le4igatezza, gusto,odorato, coalescono in modo da o22rire un’idea sola, io d il nome" idea di albero7/G il principio dell’associazione inseparabile/ `uesto principio = s2ruttato abilmente dal#ill per spiegare come 2ra alcune idee si stabilisca una connessione cosB intima, che

resiste a :ualsiasi s2orzo che 2acciamo per separarle, come la connessione 2ra colore eestensione, 2ra la solidit5 e la 2igura/ Noi abbiamo 4isto il colore costantemente incombinazione con l’estensione e non possiamo, anche se 4ogliamo, pensare al colore,altrimenti che in combinazione con l’estensioneK parimenti se sorge l’idea di solidit5(estensione), sorge con essa l’idea di 2igura" in ambedue i casi non possiamo pensar all’una, senza perci malgrado ogni s2orzo che 2acciamo in contrario do4er pensareall’altra nello stesso tempo/ 8’unit5 e consistenza, che molteplici sensazioni raggiungononell’idea, per 4ia della 2re:uente esperienza, = una propriet5 generale della assimilazionesensiti4a/ 6`uando due o pi@ idee, spiega il #ill, sono state spesso ripetute insieme, el’associazione = di4entata molto 2orte, si ha che esse alle 4olte erompono (spring up) incombinazione cosB stretta che non sono pi@ distinguibili/ <bbiamo anche, nellasensazione, dei casi anaAloghi/ Per esempio, :uando si 2a girare rapidamente un disco che porta dipinti in sette di22erenti settori i sette di22erenti colori del prisma, non si 4edono pi@i sette colori ma un colore uni2orme" il bianco/ Per la rapidit5 della successione cessano lemolteplici sensazioni distinguibili 2ra esseK esse corrono come se 2ossero insieme ed ilrisultato = una sensazione nuo4a, che = composta delle di4erse sensazioni, ma cheapparentemente = semplice/// 'imilmente le idee che sono state ripetute di 2re:uente,:uando una esiste nella mente, le altre si 2anno immediatamente accanto ad essa esembrano correre l’una nell’altra e 2ondersi per 2ormarne una solaK la :uale idea, che inrealt5 = complessa, non appare meno semplice di tutte le altre di cui essa = composta7??/'i noti bene l’originalit5 di :uesta posizione" l’associazione, in 4irt@ del ripetersidell’esperienza, non solo di4enta cosB 2orte da 2ar sB che gli elementi restino inseparabili  ci che a4e4a ammesso anche ume ma il nesso, si spro2onda tanto che scompare per lasciar nello spirito l’impressione di un contenuto semplice/In :uesta descrizione 4a rile4ata l’introduzione come ipotesi ausiliare del principioche gli storici indicano con il termine di mental chemistr, il :uale, a considerarlo bene, =gi5 un ripudio, od almeno un inizio di ripudio dell’associazione rigida e meccanica :uale2orse si a4e4a in ume e :uale si presenter5 in modo esplicito nell’associazionismosperimentale/ Per la ripresa che 2ece il #ill del problema percetti4o da un punto anteriorea :uello considerato da ume? cheA lasci il problema dell’oggetto per attaccarsi a

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:uello dell’esistenza e per i princBpi nuo4i introdotti, pu ben dirsi chel’associazionismo, non solo = s2uggito ad una morte da44ero precoce, ma ha preso gliiniz_ con passo 2ranco per una interpretazione della percezione che non conoscer5 pi@alcun arresto/ .ssa segner5 la dissoluzione ultima dell’oggetto anche sotto l’aspetto dicui ume non s’era direttamente occupato dell’unit5 dal punto di 4ista 2ormale, e non

 puramente esistenziale dei suoi contenuti/ 8e percezioni saranno ricondotte, per 4ie pi@ omeno tras4erse, alle sensazioni, e le sensazioni stesse saranno considerate come ilrisultato di sintesi a partire da elementi ancor pi@ ridotti" un pul4iscolo psichico cheondeggia nella subcoscienza, dalla :uale gli oggetti emergono in unit5 2attizie per l’inter4ento di abitudini o abilit5 sintetiche che il soggetto ha ac:uistato nell’eserciziodell’esperienza stessa/ G :uesto il periodo aureo dell’<ssociazionismo/

+/ 8a 6possibilit5 permanente di sensazione7 e la credenza al reale (Hohn 't/ #ill) Non pochi storici attribuiscono al 2iglio di Hames #ill, Hohn 'tuart, come suo contributo pi@ originale alla dottrina dell’associazione, l’introduzione del principio della 6mentalchemistr7/ In realt5 egli ne parla esplicitamente?1, ma, come si = 4isto, sull’argomento

era stato al tutto esplicito anche suo padre" l’originalit5 del pensiero del 2iglio e 2u4eramente un pensiero 4a cercata altro4e?J/<nzitutto egli reagisce alla riduzione 2atta da suo padre delle tre leggi humiane ad unasoltanto e 4i sostituisce una classi2icazione personale portandole a :uattroK soppresse laAlegge della causalit5 che in ume a4e4a a4uto tanta parte, e ritenne :uelle dellasomiglianza e della contiguit5/ Riprendendo per suo conto il problema dell’associazioneinseparabile, enunzi altre due leggi, la prima della :uale enunzia il 2atto di :uestaspeciale associazione, mentre la seconda ne trae la conseguenza di un 2enomenismoassoluto o idealismo empirico/(0 8egge) `uando due 2enomeni sono stati sperimentati spesso in congiunzione, e nonsono mai occorsi separatamente l’uno dall’altro, n nell’esperienza n nel pensiero, allorasi produce 2ra di loro ci che si dice un’associazione inseparabile/(& 8egge) `uando un’associazione ha ac:uistato :uesto carattere di inseparabilit5,allora non solo l’idea richiamata dall’associazione di4enta, nella nostra coscienza,inseparabile dall’idea che la suggerisce, ma gli stessi 2atti o 2enomeni che corrispondonoa :ueste idee 2iniscono per di4entare inseparabili nell’esistenza, e la persuasione (elie2),che abbiamo della loro coesistenza, a noi sembra intuiti4a, bench sia un prodottodell’esperienza?%/'i comprende allora perch, in cosB poco 4olgere di tempo, l’assoluta riduzione humianadel problema dell’esperienza a :uello della causalit5 sia stata sostituita completamentedalla teoria dell’idea inseparabile, che costituisce l’opera concorde dei due #ill/ 'icontinuer5 sempre a parlare di 6associazione di idee7, ma la 2isionomia, nonch lastruttura interiore dei problemi, = ormai cambiata/ #entre per ume, in ultima analisi, erala causalit5 che regge4a l’esistenza ed era almeno in :ualche modo data la incertezza diume la ragione della stessa associazione, ora la causalit5 di4enta contiguit5, el’esistenza = il 2rutto dell’inseparabilit5 2attuale che il ripetersi delle associazioni dicontiguit5 riesce ad imporre al soggetto/`uesta dottrina, che segna un passo note4ole in a4anti nella meccanizzazione dellospirito, = stata continuata da 'tuart #ill con la teoria personale delle 6sensazioni possiA bili7 o contingenti/ Cosa ci par di intendere, o cosa 4ogliamo dire, :uando parliamo di un

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mondo di oggetti che = esterno a noi e non una parte del nostro pensiero; Nient’altro,risponde #ill, che a22ermare il darsi nelle nostre percezioni di :ualcosa che esiste anche:uando noi non 4i pensiamoK che esiste4a prima che 4i a4essimo pensato e cheesisterebbe anche se noi 2ossimo annichilatiK ed inoltre che esistono delle cose che mai4edemmo n toccammo, o che in altro modo percepiamo, e cose ancora che non sono

state ancora mai percepite da uomo/ `uest’idea di 6:ualcosa7 che = distinta dalle nostre2luttuanti impressioni, per 4ia di ci, che in linguaggio antiano = detto 6perdurabilit57K///:ualcosa che esiste anche :uando noi non ne siamo coscienti, e che = sempre un :uadrato(o :ualche altra 2igura) se essa ci appare :uadrata o rotonda costituisce insomma lanostra idea di sostanza esterna/ Chi = capace di assegnare un’origine a :uesta concezionecomplessa, ha spiegato ci che noi intendiamo per credenza nella materia/ Il problemacosB almeno a me pare = ripreso allo stato preEhumiano, simile nella 2orma a :uello dierele, ma spogliato dell’ipotesi teologica" si tratta di una teoria psicologica pura/'econdo :uesta teoria, la credenza al mondo esterno non = che la 2orma impressa dallenote leggi dell’<ssociazione, sopra la nozione ottenuta per l’esperienza, di 6sensazionicontingenti7/ Con :uesto termine si indicano :uelle sensazioni che non si tro4ano nella

nostra coscienza attuale, ed indi4idualmente in essa non sono mai state, ma le :uali, in4irt@ delle leggi a cui 4a soggetta l’esperienza, noi sappiamo che le a4remmo sentite incerte date supponibili circostanze, e sotto :ueste stesse circostanze le potremmo ancorasentire/ Il #ill s4iluppa con ogni ampiezza :uesta dottrina che ha indubbiamente un altointeresse psicologico e non = come si 4edr5 senza un nucleo di 4erit5/ Non so perch=gli storici della psicologia e i gnoseologi :uasi la ignorino o 4i 2acciano poco o niunconto/AIo 4edo sul ta4olo un 2oglio di carta bianca/ Poi entro in un’altra stanza/ 'e il 2enomenosempre mi seguB, oppure :uando non mi seguB io credetti che disparisse 6e rerum natura7,io non lo crederei un oggetto esterno" io lo crederei un 2antasma, un’a22ezione dei mieisensi/ Io non crederei pi@ che l5 4i 2osse stata :ualche cosa/ #a bench io abbia cessatodi guardarlo, io sono persuaso che il 2oglio di carta = ancora l5 (ecco il problema humianodella permanenza nell’esistenza)/ Io non ho pi@ le sensazioni che esso mi da4a, ma io soncon4into che :uando mi mettessi ancora nelle circostanze nelle :uali ebbi :uellesensazioni, cio= :uando io ritornassi in :uella stanza, io le a4rei di nuo4oK ed inoltre chenon 4i pu essere alcun momento in cui tutto ci non debba succedere/ Per :uesta propriet5 della mia mente, la mia concezione del mondo in un dato istante consiste solo inuna piccola proporzione delle sensazioni presenti/ Di esse ora io posso non a4erne alcuna,ed in ogni caso esse sono la porzione pi@ insigni2icante di ci che apprendo/ 8aconcezione, che io 2ormo del mondo esistente in un dato istante, comprende, assieme allesensazioni che ho attualmente, un’incalcolabile 4ariet5 di 6possibilit5 di sensazioni7, cio=tutto il complesso (the Mhole) di :uelle che l’osser4azione passata mi dice che io a4rei potuto sperimentare, in certe supponibili circostanze in :uesto momento, assieme ad unainde2inita ed illimitabile moltitudine di altre, bench tali circostanze ancora non mi siannote/`ueste 4arie possibilit5 sono, per me, la cosa pi@ importante del mondo/8e mie sensazioni presenti sono generalmente di poca importanza e per la maggior parte2uggiti4e" le 6possibilit57, al contrario, sono permanenti, e :uesto = il carattere chedistingue la nostra idea di sostanza o materia dalla nostra nozione di sensazione/ `ueste possibilit5, che sono certezze condizionali, abbisognano di un nome speciale per 

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distinguerle dalle mere 4aghe possibilit5, per le :uali l’esperienza non d5 alcuna garanziadi cui si possa tener conto/ *ra appena sia dato unA nome distinti4o, bench ci sia solo per la cosa riguardata, l’esperienza nostra ci insegna che il 6nome7 di22erente 2inisce per essere considerato come il nome di una 6cosa7 di22erente/Vi = :ui un’altra peculiarit5 di :ueste certi2icate e garantite 6possibilit5 di sensazione7,

cio= che esse si ri2eriscono, non alle singole sensazioni, ma alle sensazioni prese ingruppo/ `uando noi pensiamo a :ualche cosa come ad una sostanza materiale, o corpo,noi non abbiamo una sensazione isolata, (some one sensation), ma un numero grande e:uasi (e4en) inde2inito e una 4ariet5 di sensazioni appartenenti generalmente ai di4ersisensi, ma cosB legate 2ra loro che la presenza di una annunzia la possibile presenza, nellostesso istante, di un’altra e di tutte le altre/ Nella nostra mente, pertanto, non 4i sono solo le particolari 6possibilit5 di sensazione7,in4estite con la :ualit5 di permanenza, :uando non sentiamo pi@ attualmente :ualchesensazioneK ma anche :uando sperimentiamo (solo) una di esse, le rimanenti sensazionidel gruppo sono da noi concepite nelle 2orme di possibilit5 presenti, le :uali possonoessere realizzate in ogni momento/ ., come :uesto a44iene per ciascuna di esse, il gruppo

come un tutto si presenta alla mente come permanente, in contrasto non soltanto con latemporaneit5 della mia presenza corporea, ma anche con il carattere temporaneo, propriodi ogni sensazione, che compone il gruppoK in altre parole, come una specie di substratum permanente, sotto una certa :uantit5 di esperienze o mani2estazioni passeggere/ Ci che =un altro carattere distinti4o (leading) della idea che abbiamo di sostanza o materia, in:uanto distinta dalla sensazione/Il #ill o22re una ripro4a della teoria nei giudiz_ riguardanti la percezione della causalit5che sono impossibili :uando siano spiegati per la sola connessione tra le idee e lesensazioni attualiK mentre tutto si spiega :uando :uelle nozioni 4engano messe inconnessione, non con sensazioni, ma con 6gruppi7 di possibilit5 di sensazioni/ Di :ui noiimpariamo a concepire la Natura come costruita soltanto di :uesti gruppi di 6possibilit57e della 2orza atti4a della Natura, :uale siA mani2esta nella modi2icazione che alcune diesse (subiscono) dalle altre/8e sensazioni, bench siano il 2ondamento originale del 6tutto7, 4engono consideratecome una accidentalit5, che dipende da noiK mentre :uelle possibilit5 4engonoconsiderate molto pi@ reali delle sensazioni attuali, anzi come la 4era realt5 di cui :uestesono soltanto le rappresentazioni, le apparenze, gli e22etti/ `uando :uest’attitudinementale = arri4ata al punto, e soltanto da allora, che noi non a44ertiamo una sensazione presente senza ri2erirla istantaneamente a :ualcuno dei gruppi delle possibilit5 nel :ualeuna sensazione di :uella particolare descrizione entra a 2ar parte, e se non sappiamoancora a :uale gruppo ri2erirla, noi almeno sentiamo una con4inzione irresistibile chede4e appartenere a :ualche gruppo, cio= che la sua presenza pro4a l’esistenza, in :uestoluogo e in :uesto momento, di un gran numero e 4ariet5 di 6possibilit5 di sensazione7,senza delle :uali essa non ci sarebbe stata/8’intero complesso di sensazioni come possibili, conclude #ill, costituisce uno 6s2ondo permanente7 (permanent bacground) a ciascuna od a molte di esse che sono, in un datomomento, attualiK e le possibilit5 sono concepite tro4arsi rispetto alle sensazioni attualinella relazione di una causa ai suoi e22etti, o di un cano4accio alla 2igura dipinta, o di unaradice al tronco, alle 2oglie, ai 2iori, o di un sostrato a ci che sopra 4iene disteso, oppurein linguaggio trascendentale, di 6materia a 2orma7/

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<lcune precisazioni ancora/ Da :uanto = stato detto intorno all’indipendenza che competealle 6possibilit5 di sensazione7, rispetto alle sensazioni attuali, si de4e ammettere che noici possiamo separare da ogni sensazione esterna e da ogni suo in2lusso/ #a bench lesensazioni cessino, le possibilit5 persistono nell’esistenzaK esse sono indipendenti dallanostra 4olont5 o presenza o da :ualsiasi cosa ci appartenga/

 Noi tro4iamo perci e si passa all’uni4ersalizzazione del principio che esseappartengono non meno ad ogni altro essere umano o senziente che a noi stessi/ Noitro4iamo dell’altra gente che 2orma le sue aspettazioni e la sua condottaA sopra le stesse6possibilit5 permanenti7 in cui le 2ondiamo noi/ #a noi non possiamo tro4are che essiesperimentino le stesse nostre sensazioni attualiK essi per hanno le stesse nostre6possibilit5 di sensazione7 e tutto ci che per noi = un indizio di una presente 6possibilit5di sensazione7, lo = anche per essi/ CosB, per di4erse che possano essere le sensazioni,restano identiche in me e negli altri le 6possibilit5 di sensazione7 e con esse l’identicaconcezione in un mondo esterno/Ci che pertanto, conclude il #ill la discussione del problema di erEele, si indicacome materia e mondo esterno non = altro che la possibilit5 permanente di sensazioniK e

cosB pensano, a suo parere, tanto il erele, come ume, Reid, 'teMart e Lh/ roMn/Del resto lo stesso senso comune, :uando sia libero da preoccupazioni 2iloso2iche oteologiche, ha :uesta medesima nozione/ 8a persuasione dell’umanit5 dell’esistenza reale per gli oggetti 4isibili e tangibili, non = che la con4inzione della realt5 e permanenza della6possibilit5 di sensazioni7 4isuali e tattili, :uando nessuna di tali sensazioni sia di 2atto percepita/8a teoria del #ill o22re, per la prima 4olta nell’<ssociazionismo, un’interpretazionesuggesti4a della 6maturazione psichica7, che = stata riconosciuta essenziale allarealizzazione della percezione/ Leoria grandiosa che si = tentati a considerare come unatrascrizione psicologica dello schematismo antiano, ma nella :uale non tutto =con4incente e chiaro/In particolare, come si originano nei 4ari soggetti :ueste 6possibilit5 permanenti disensazione7; < rigore, nella psicologia milliana esse de4ono esser costruite dalleassociazioni sensoriali in 2unzione esclusi4a delle leggi di contiguit5 (la legge disomiglianza 4i = lasciata nell’ombra)K ed allora non si sa perch si arri4i alla 2ormazionedi 6possibilit5 permanenti7 di sensazioni che hanno un oggetto ed un signi2icato bende2initoK e perch dalle contingenze pi@ 4arie, come sono le associazioni ripetute, deri4il’ordine e la struttura del nostro conoscere/ . non si sa come si possa arri4are alla2ormazione di :uell’abitudine mentale che = la 6possibilit5 permanente di sensazioni7, la:uale possa passare alla totalit5 dell’atto, indi2A2erentemente, nelle condizionisperimentali pi@ po4ere e pi@ 4arie/ Di22icolt5 :uesta che, assieme alla elegante teoria del#ill, colpisce l’illusione che = 2ondamentale in ogni associazionismo" la sinteticit5assoluta del conoscere/Per l’<ssociazionismo, la percezione = una sommazione di sensazioni, e di immagini esensazioni, o secondo il #ill l’e22etto di un sistema di rappresentabilit5, il :uale perde4e essersi pure 2ormato per pura sommazione delle 2orze particolari depositate ad ogniatto/In 4erit5 se la 6possibilit5 permanente di sensazione7 ha un senso ed una struttura, essaesige nel decorso dell’esperienza che l’ha 2ormata, dei processi di selezione, combinaticon processi di integrazioneK ci che suppone un doppio principio di uni2icazione,

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oggetti4o e soggetti4o, i :uali non siano so4rapposti, identi2icati o disparati, ma correlati2unzionalmente e, 2ino ad un certo punto, anche geneticamente/>na teoria di :uesto genere era stata proposta dall’amilton, il :uale s’era ispiratodirettamente ad <ristoteleK ma 't/ #ill non 2u in grado di comprenderne la portata e lacritic, 2ermandosi ad una teoria che = pi@ una descrizione dei 2atti che non una

interpretazione dei propri princBpi/Di :uesta descrizione 't/ #ill scoprB l’idea centrale, le possibilit5 permanenti di'ensazione$, a cui ben presto i conAtinuatori aggiunsero le esplicitazioni e i complementiche essa richiede4a/ `ui s’innesta l’opera del ain ed in parte anche :uella del Laine/0/ 8a sensazione del mo4imento e la 6costruzione del continuo7 (</ ain)8’opera del ain si tro4a in continuazione diretta con :uella di 't/ #illK essa puriassumersi nell’a4er esteso il principio dell’associazione ai processi del 4olere, nelriconoscimento dell’importanza dei 2attori 2isiologici e nella 2unzione costrutti4a che hala sensazione dello s2orzo muscolare ricordato gi5 da Hames #ill, ma :uasi trascuratoda H/ 'tuart nella genesi delle percezioni/Il ain conser4a la nozione della percezione data da 't/ #ill, che a4e4a saputo in modo

originale rimontare la scepsi humiana e ritornare a erele/ Il ain per assiste4a adaspre critiche che si 2ace4ano al tentati4o bereleano di spiegare le percezioni spaziali(c2r/ 'aggio sulla Visione) per 4ia dell’<ssociazione combinata delle propriet5 spazialidel tatto con le :ualit5 cromatiche (aspaziali) della 4ista/#a se noi intendiamo per sensazioni tattili anche il 6complesso7 delle sensazioni tattili,cessano tutte le ragioni di :uegli attacchi/ 8a teoria del ain tende a mostrare" (a) che noiarri4iamo prima alla percezione di una dimensione reale, e poi successi4amente dellealtre dueK (b) che la percezione della prima dimensione = deri4ata dalla associazione disensazioni di mo4imento e di resistenza che un arto, mo4endosi, incontra nello spazioK la percezione della continuit5A dell’estensione = data dalla continuit5 dello s2orzo  genetismo percetti4o assoluto/ Ne daremo estraendola dal classico Lhe 'enses and theIntellect+ una descrizione sommaria, ma al pi@ possibile 2edele, che 2ar5 luce tantosugli ulteriori s4iluppi dell’<ssociazionismo, come sulla 2ondatezza delle ragioni chehanno pro4ocato l’esplosione della 69estaltpschologie7/Lre sono, secondo il ain, i modi di cangiamento muscolare che possono essere a44ertitidalla coscienza, cio= la :uantit5 di s2orzo impiegato, la continuazione dell’impiego, larapidit5 della contrazione" tutta la concezione che ci 2ormiamo del mondo esternodipende dall’entrata in gioco di :uesti tre 2attori/ 8a I modalit5, che riguarda ladiscriminazione del :uantitati4o di s2orzo impiegato, dipende a sua 4olta da unasensazione ancor pi@ elementare, :uella di resistenza, che sta alla base di ogni nostraconoscenza della corporeit5/ *gni 4olta che noi liberiamo l’energia muscolare, onell’incontro di :ualche resistenza da superare, noi pro4iamo una sensazione di carattereincon2ondibile" al crescere del dispendio di energia, s’accresce anche la nostra coscienzadella medesima/C’=, :uindi, sempre in noi una certa discriminazione di gradi di resistenza, onde siamocapaci di dire che un corpo resiste pi@ di un altro, che possiede in grado pi@ alto le :ualit5che, secondo le circostanze, sono dette 62orza, peso, inerzia, ecc/7, le :uali 2ormano ilnucleo della nozione di corporeit5/ 8a II modalit5 della discriminazione di s2orzomuscolare riguarda la continuit5" uno s2orzo che duri un :uarto d’ora = a44ertitodi4ersamente di uno che dura mezz’ora/ 8a durata di uno s2orzo implica un aumento nel

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dispendio di energia in una particolare 2orma, ma noi sappiamo distinguere 2ra l’aumentodi s2orzo che si richiede per superare una resistenza e l’aumento che si richiede solo per continuare lo s2orzo stesso" :uello costituisce il sentimento della 2orza, :uesto ilsentimento della continuit5 ed = uno dei nostri modi di apprezzare il tempo (%0E%&)/A`uest’apprezzamento di continuit5 = assai pi@ e4idente ed espressi4o nel mo4imento di

un membro nostro, di :uello che possa essere in un corpo esterno/ 'e alziamo da terra un peso prima all’altezza di un piede, e poi di due, di tre///, noi percepiamo l’ineguaglianzadello s2orzo impiegato, nei tre casi, ma non con2ondiamo :uesta percezione con l’altra disolle4are un peso triplice all’altezza di un piede/ Per noi adun:ue la continuit5 =soprattutto il distendersi (sMeep) di un membro nello spazio, e poi si connette con lamisura dello spazio od estensione/ 8a nostra percezione dell’esteso risulta allora ecco il primo risultato del nuo4o metodo dalla combinazione delle sensazioni dei 4ar_ sensicon la sensazione di mo4imento, o4e il nucleo genetico essenziale della percezione =2ornito dalle sensazioni di mo4imento/ In seguito noi a44ertiamo la di22erenza 2ra ilcoesistente e il successi4o, 2ra spazio e tempo, 2ra il distendersi muscolare e la durata diesso" = :uesto il mezzo che abbiamo per discriminare la materia estesa e lo spazio/ .sso

c’insegna anzitutto l’estensione lineare, in :uanto si ha la misura dell’espansione di unmembro od organo" una grandezza lineare pi@ grande non = che una pi@ grande continuit5di mo4imento muscolare semplice/ ain, adun:ue, = importante notarlo riconosce duespecie o modi principali di capacit5 discriminati4a nel senso muscolare" l’una, del gradodi intensit5 dello s2orzo muscolare (:uantit5 di energia emessa)K l’altra, della durata, cio=della continuit5 pi@ o meno protratta, dello stesso s2orzo/ 8a prima ci in2orma dellaresistenza e della :uantit5 di s2orzo necessario per 4incerlaK alla seconda, in4ece,dobbiamo la percezione della continuit5 dello spazio, l’origine cio= della nostra idea diestensione/ 8a continuit5 (percetti4a) spaziale = generata direttamente dalla continuit5(percetti4a) temporale" ecco la generatio ae:ui4oca/8a discriminazione di lunghezza in una direzione porta in s, anzi include, naturalmentel’estensione in ogni direzione" si tratta di lunghezza, larghezza, altezza di un oggettoconcreto, onde le dimensioni di super2icie e di solidit5 sono senAtite attra4erso la stessasensibilit5 2ondamentale dispiegata nello s2orzo muscolare/G chiaro che in :uesta genesi della percezione spaziale ha una 2unzione essenziale ilsenso del tatto/ Il dispiegamento del mo4imento muscolare pu dare la percezione dimo4imento, ma :uesto 2in :uando non = accompagnato da indiz_ de2initi d’un principio ed’una 2ine, resta un mo4imento 6puro7K appena sono a44ertiti l’inizio e la 2ine, alloraappare la percezione dell’estensione/ *ra = il tatto che 2ornisce :uesta impressione deitermini del mo4imento/ Il ain adun:ue di2ende, a :uanto pare, la priorit5 della percezione spaziale tattile sulla 4isuale" la sua indagine di4enta :ui di un’analiticit5estrema/'upponiamo che la mano si muo4a 2ra due ostacoli 2isici, per esempio da un lato ad unaltro di una scatola/ C’= il contatto (della mano) con il lato di partenzaK la partenza, loscorrere della mano richiama l’attenzione della coscienza 4erso il mo4imento che sis4iluppaK dopo un certo tempo si 4a a colpire l’altro lato della scatola e l’attenzione =richiamata un’altra 4olta a prender nota della cessazione del mo4imento/ 8a sensazione = pi@ 4i4a e pi@ esatto = l’apprezzamento di continuit5 2ra i due termini, se, mentremuo4iamo una mano sopra una super2icie, nel 2rattempo anche la tocchiamo/ 8’oggetto,come tale, (lo spazio percetti4o) = dato dal mo4imento, ma la particolare sensazione

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tattile, causata dalla 2rizione, = un mezzo per suggerire l’estensione e per apprezzarla, bench (da sola) sia insu22iciente a suggerire la nozione in se stessa0/>n blocco cubico che ha tutte e tre le dimensioni, non presenta per il ain niente che siaassolutamente nuo4o" = :uesta la 2ormula dell’.mpirismo puro nella percezione dellospazio, a cui 4err5 opposta, sotto l’in2lusso del antismo, la 2orAmula del Nati4ismo (o

Innatismo)/ Nel caso del cubo, il mo4imento della mano de4e scorrere sopra lalunghezza, la larghezza, la grossezza, e la percezione spaziale risultante sar5 lacombinazione dei tre mo4imenti/ Per a4er presa sull’intera solidit5, = necessarioabbracciare tutte le super2ic_, l’una dopo l’altra ci che rende l’operazione pi@ lunga ela nozione pi@ complessa e pi@ di22icile a ritenere/ #a l’impressione risultante, una 4oltache a 2uria di ripetizioni = riuscita a 2issarsi, = della stessa natura come la nozione di unalinea o di una super2icie" = la possibilit5, la capacit5 di tro4are super2ic_ nelle tre di22erentidirezioni, entro dati limiti/// #a per il 2atto che abbiamo pi@ dita, possiamo moltiplicare i punti di contatto e il processo si abbre4ia di molto/ In4ero, per :uesta pluralit5, noi possiamo misurare una lunghezza senza 2are alcun mo4imento, essendo su22iciente ilgrado di separazione delle dita, resa sensibile dalla tensione dei loro muscoli/ CosB

allargando il pollice, posso apprezzare la distanza di una spanna/ Lenendo le dita estese inmodo da apprezzare la larghezza di un oggetto e 2acendo poi strisciare la mano secondola lunghezza, io sono in grado di apprezzare una super2icie con la spanna 2issa, disposta a:uel modo/ #a c’= di pi@/ >sando delle 2lessibilit5 del pollice, io posso tener le dita soprauna super2icie e muo4er il pollice sopra un altro lato e cosB ottengo una singolaimpressione, che corrisponde alla solidit5 ed abbraccia tutte e tre le dimensioni/ 8a pi@ per2etta combinazione degli organi percipienti si ha :uando si abbraccia l’oggetto condue mani" la con2luenza dell’impressione che esse scorrono lungo le due parti del corpo produce un’impressione note4olmente 2orte della solidit5 di un oggetto/ 8e due imaginiseparate, e che insieme coincidono, si sostengono l’una con l’altra e si 2ondono insiemein modo da dare l’imagine pi@ 4i4a di solidit5 che noi possiamo a4ere con il tatto, la:uale ha un sorprendente parallelismo con il caso della 4isione binoculare (+E+$)/Concludendo" lo spazio puro = l’estensione non occupata, 4ale a dire il mo4imento chenon incontra resistenza, cio= 6il 4uoto7K il mo4imento che incontra resistenza d5 lo spaziooccupato, cio= la corporeit5/AIl ain applica :uesto metodo per spiegare anche le altre :ualit5 primarie" la distanza, ladirezione, l’ubicazione, la 2igura, la grandezza e ripete l’analisi con la medesimaostinazione psicologica per l’apprensione di :ueste :ualit5 da parte della 4ista, poich, per il ain, = con il contributo sussidiario della 4ista che la percezione dello spazio arri4aal suo stadio per2etto (0J1 e segg/)/ #a per orientarci nella nostra ricerca, che =gnoseologica, non storica o psicologica, baster5 l’a4er rile4ato lo spirito del metodo e lesue tappe nell’ambito di un senso, :uello del tatto, che era del resto per il ain :uello pi@importante/&/ Contenuti 2enomenali e 6indici7 di realt5 (/ Laine)9li s4iluppi di 't/ #ill e del ain si combinarono per una teoria unitaria, di cui il primoa4e4a descritto il momento interiore la 6possibilit5 permanente delle sensazioni7,l’altro il momento esteriore, le modalit5 di combinazione che portarono alla 2ormazionedi :ueste possibilit5/ `uesta con4ergenza 2u riconosciuta esplicitamente da 't/ #ill (,+10)/8’<ssociazionismo, per opera di :uesti due abilissimi analisti dello spirito, raggiunge4a

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una linearit5 e completezza sistematica e, per esse, un successo culturale nella secondamet5 del secolo SIS, :uale poche teorie hanno mai conosciuto/Frutto autentico dell’indole anglosassone, che 4uol esercitare la ri2lessione sul concreto esul positi4o, l’<ssociazionismo penetr ben presto nelle correnti europee, comprese:uelle antiane che non arrossirono di 2are nelle loro 6.renntnistheorien7 una parte alla

nuo4a psicologia/ I teorici dell’<ssociaEzionismo, inoltre, 2urono, a cominciare da ume,scrittori di una rara eleganza che sape4ano, con abili s4iluppi e delicate s2umature di stile,guadagnarsi le simpatie delle classi pi@ disparate di lettori ed occuparne la mente/ .danche oggi dopo tante critiche di teorici e di psicologi a :uesto associazionismo, il pi@radicale che si conosca non = possibile lasciare la lettura del Lreatise on human nature,della .Qamination on 'ir / amilton’s philosoph, del Lhe Intellect and the 'enses,Asenza portare con s, pur rigettandone l’essenza dottrinale, una in4incibile impressione disimpatia per la comunione intima che :uesti spiriti magni riescono di 2re:uente agenerare/8a di22usione dell’<ssociazionismo inglese nei paesi neolatini de4e molto adun’esposizione brillante ed originale di / Laine in :uel capola4oro del 2enomenismo che

= il 6De l’intelligence7/Il pensiero del Laine continua direttamente ed integralmente :uello di 't/ #ill e del ained = per :uesto che se ne 2a un cenno/ .gli per non si 2erma alle loro posizioni, maspinge lo sguardo al 2ondo della teoria, e pone al lettore delle domande in:uietanti, ma per :uesto non meno legittime" per conto suo il Laine propone una teoria che do4rebbecorreggere le manche4olezze che emerge4ano nella posizione degli Inglesi (II, $$$E$$0)/'e la conoscenza che abbiamo della materia e dei corpi si riduce alla 6Possibilit5 permanente di sensazioni7, cio= ad un 2ascio di possibilit5 di reazioni che in noia44engono, come possiamo dire d’a4er una conoscenza della natura dei corpi, come tali; Non bisogna piuttosto dire (con ain e 't/ #ill, dopo erele) che i corpi sono un puroconcetto, che solo per una illusione il nostro spirito erige in 6sostanze7 e poi proietta al di2uori; Poich, di 2atto, alla nostra mente non saranno presenti che :uelle particolarisensazioni di mo4imento muscolare, combinato in :uella data maniera con (altre)sensazioni di :ualit5 tattili, 4isuali///" ma 2in :ui non si esce ancora dal soggetto percipiente/ isognerebbe allora dire che, soppresso il soggetto, anche il mondo deglioggetti = soppresso, od, al pi@, = ridotto alle 6possibilit5 permanenti di sensazione7 cheattendono, per con4ertirsi in sensazioni, l’apparire degli esseri senzienti/'econdo il erele, che non ha ancora rinunciato al principio di causa, io posso, per analogia ed induzione, oggetti4are dei contenuti l5 soltanto o4e tro4o dei segni su22icientiche si 4eri2ichi ci che io sperimento in me/ Possiamo :uindi riconoscere un’esistenzaindipendente anche agli esseri che paiono distanti dalle nostre stesse capacit5, cio= inostri simili e gliA esseri senzienti in generale/ #a, si chiede il Laine, come dimostrarel’esistenza di una pietra; 'i d5nno degli a44enimenti 6interni7 che possano esseretrasportati, per analogia, anche alla 6pietra7 per con2erire alla pietra l’esistenza distinta eindipendente che abbiamo riconosciuta ai nostri simili e agli animali; Il Laine rispondea22ermati4amente, purch si proceda con cautela e con alcune modi2icazioni/ Nella teoria milliana si procede4a alla 2ormazione delle 6possibilit5 permanenti disensazione7 eliminando di 4olta in 4olta i caratteri pi@ particolari per arri4are ad una serieastratta di stati successi4i, decorrente da un momento iniziale (del mo4imento) ad unmomento 2inaleK o4e ciascuno degli stati componenti = stato spogliato di ogni :ualit5, e

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non = de2inito che per la sua posizione nella serie, come pi@ 4icino o pi@ lontano dalmomento iniziale o dal momento 2inale/ `uesta serie la chiamiamo" serie del6mo4imento puro7/ *ra, prosegue il Laine, noi abbiamo tutte le ragioni del mondo per attribuire con certezza a :uesti sconosciuti che noi chiamiamo 6corpi7, il 2atto che essomo4imento passa dall’uno all’altro, e per stabilire anche le leggi di :uesta

comunicazione/ . la medesima legge che ci permette di attribuire a tale 2orma animalesensazioni, ricordi e 4olont5 simili alle nostre, ci permette egualmente di attribuire a:uesta palla mo4imenti (locali) simili ai nostri/ #ossa dalla nostra mano, essa muta luogosotto i nostri occhi, come la stessa mano/ 'e la 2accio scorrere lungo il braccio, essa mi d5una serie di sensazioni tattili, analoghe a :uelle che darebbe il mio dito :uando 2osse 2attoscorrere sul braccio a :uel modo/ 'e la sbatto contro un altro corpo, essa lo spinge pi@a4anti come 2arebbe la mia mano in un caso simile/ Vale a dire" in migliaia di esperienze,2acili a ripetersi, la pietra s4eglia in noi una serie di esperienze 4isuali, tattili, simili a:uelle che le nostre mani e i nostri piedi in mo4imento 2anno sorgere nei nostri occhi enei nostri piedi in mo4imento/'ono :uesti gli 6indici7 di una realt5 esteriore simile alla nostra, come sono i gesti e le

grida di un animale secondo i :uali noi a22ermiamo che l5 c’= un interno simile al nostro/APossiamo :uindi attribuire alla pietra un cangiamento intrinseco, analogo alla sensazionemuscolare di locomozione che esperimentiamo nelle nostre membra/ 'olamente si de4elimitare l’analogia nei limiti che esigono gli altri indici, come si 2a a riguardodell’animale :uando, dopo a4ergli attribuito idee e sentimenti simili ai nostri, noiriduciamo :uest’analogia secondo le in2ormazioni 2ondate sull’osser4azione pi@ matura/ Non di4ersamente scopriamo nei corpi un carattere reale e proprio, il mo4imento,analogo alla nostra sensazione muscolare di locomozione e tutto ci porta ad attribuirlo aicorpi stessi/ I corpi sono allora per noi dei motori mobili ecco la loro essenza (II, $$&)  e :uand’anche tutti gli esseri percipienti 2ossero soppressi, la nostra pietra resterebbeancora, non pi@ solo una 6possibilit5 permanente di sensazioni7 4isuali, tattili///, ma comesoggetto e principio di mo4imento" la pietra, cio=, resterebbe ancora costituita in :ueldato modo dalle sue molecole, continuerebbe a cadere con una 4elocit5 direttamente proporzionale alla massa, ecc/// Resterebbe, in altre parole, sempre il corpo come corpo,anche se non ci 2osse pi@ il corpo nel rapporto che pu a4ere con gli esseri senzienti/ 8a pietra = certamente la 6possibilit5 permanente di sensazioni7 tattili, 4isi4e///, che io pro4oa suo riguardo" ma essa = anche un gruppo distinto di tendenze e di mo4imenti in 4ia diesecuzione/ 'e = 4ero che gli esseri tutti si rendono a noi noti a tra4erso le sensazioni checi mandano, e tutte le nostre idee deri4ano da :ueste sensazioni, :uesto non impedisceche noi trasportiamo al di 2uori :ualcuno di :uesti materiali, pi@ o meno tras2ormati eridotti/ Il bambino, l’uomo ordinario, il primiti4o, per esuberanza d’immaginazione e disimpatia, certamente eccedono in :ueste estrinsecazioni soggetti4e che popolano l’interouni4erso di spiriti buoni e catti4i/ Ricondotta per :uesta inclinazione al minimum dicontenuto, cio= all’attribuzione del mo4imento puro, inteso come semplice successione di posizione nello spazio, 2ra due momenti iniziale e temporale, = un processo al tuttolegittimo e 2ondato/In :uesto stato di estrema attenuazione la serie continua degli a44enimenti, checostituiscono il mo4imento di una pieAtra mossa dalla nostra mano, non = pi@ che unestratto ridottissimo, il pi@ ridotto, della serie continua di sensazioni muscolari costituentiil mo4imento delle nostre mani/ #a tanto basta per attribuire una tale serie alla pietra e

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 per :uesto essa = per noi un essere non meno reale, non meno completo, non menodistinto dagli altri, di un ca4allo o di un uomo/< :uesto modo le :ualit5 primarie, che erano il 2ulcro dell’oggetti4it5 lociana, a22ondateda erele nella soggetti4it5 da cui non era riuscita a liberarle la teoria della 6possibilit5 permanente delle sensazioni7 di 't/ #ill, riappaiono per opera del Laine, sia pur ancora

stra4olte e mutilate, nel campo dell’oggetti4it5/ Per :uesto, il Laine non andrebbe:uali2icato come idealista" piuttosto egli ha espresso in 2ormule trasparenti :uella che sar5la concezione dominante dello scientismo positi4ista, cio= meccanicista, per il :uale,come per 9alileo e per Cartesio, le :ualit5 reali dei corpi sono tutte riducibili amo4imento locale/ Ci che = un realismo molto diminuito, ma = sempre un certorealismo/ 'e ne compiace4a lo stesso Laine che scorge4a nella sua teoria il 2ondamento per una sistemazione unitaria delle scienze della natura/ 8e serie degli a44enimenti, chela compongono, sarebbero tutte omogenee/ 8’esemplare sarebbe dato dalle sensazionidirettamente osser4ate in noi e dalle sensazioni elementari, sempre pi@ degradate, checompongono :uesta sensazione totale/ <l limite estremo della semplicit5 tutte siridurrebbero a mo4imenti, i :uali non sarebbero altro che una serie continua di sensazioni

in2initesimali, spogliate di ogni :ualit5 e de2inibili dal solo punto di 4ista della :uantit5,cio= per la durata che impiegano ad e22ettuarsi e per la grandezza dell’e22etto conseguito/8a #eccanica di4enta la scienza 2ondamentale della natura/`uesta conclusione del Laine ri4ela la continuit5 di s2orzi che si = a4uta dal secolo SVI2ino a noi, 2ra scuole e indirizzi 4ar_, nelle scienze e nella 2iloso2ia, per eliminare ilrealismo aristotelico e che si riassume nell’esclusi4it5 non dico priorit5 soltanto dataall’analisi, tanto nell’indagine dell’anima come in :uella della natura/ALocc alla 2isica e alla psicologia contemporanea il compito di temperare :uelle certezze,credute per tanto tempo indiscutibiliK ma la psicologia del secolo SIS do4e4a dareall’<ssociazione ancora nuo4i s4iluppi, :uelli che determineranno la reazione de2initi4a/A

Note del capitolo primo$ Oo22a, O/, D, ??/+ Litchener, ./ /, ^ $+, pag/ 0&/ 'econdo / elson, il L/ negli ultimi anni riconobbela complessit5 del 2atto percetti4o, onde non tenne per elementi le sensazioni, ma 6theunits or dimensions composing it7, cio= 6:ualit, eQtensit, intensit, attensit and protensit7 (c2r/" elson, /, &%0E&%&)/0 Litchener, ./ /, ^ $$, pag/ &%K c2r/" ^^ $?E$$$/& 8a 2orza associati4a = concepita in 2unzione di 2attori esteriori alla 6:ualit57 deicontenuti e si aggiunge ad essi algebricamente/ Il Robinson diede la 2ormula < j 2 (Q, ,z///) o4e < = la 2orza associati4a e le 4ariabili Q, , z///, tali 2attori come il tempo,l’inter4allo, la 2re:uenza di ripetizione, lo stato delle altre connessioni, l’intensit5sensoriale, l’intensit5 a22etti4a e gli altri 2attori che possono tro4arsi in relazione con la2orza associati4a/ 8a 2orza di associazione = una 2unzione della combinazione di :uesti2attori (C2r/" Robinson, ./ '/, $+%)/? C2r/" #ondol2o, R/, <, VII, o4e c’= una buona bibliogra2ia/ Il #/ ha richiamatol’attenzione sulle origini cartesiane dell’<ssociazionismo nell’introduzione premessa allasua edizione italiana del 6Lrattato delle sensazioni7 di Condillac (, VII e segg/)/8’<ssociazionismo si tro4a nel #alebranche e nella tradizione ininterrotta che 4a dalCondillac al onnet, 2ino agli Psicologi del secolo SVIII, compreso #aine de iran/

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`uesto <ssociazionismo si = s4iluppato nei circoli chiusi di Francia e d’Italia senzaraggiungere, come :uello inglese, un’importanza decisi4a per lo s4iluppo del pensieroeuropeo, bench anch’esso abbia suscitato delle reazioni note4oli come lo spiritualismo2rancese del secolo SIS ed il ergsonismo/ Poich a noi importa lo s4iluppo interiore dei princBpi, non la storia analitica, baster5 per l’<ssociazionismo 2rancese :uesto cenno/

Per una dimostrazione perentoria della dipendenza della psicologia moderna dalla2iloso2ia cartesiana, 4/" .rMin 'traus, 0 e segg/K c2r/ anche la prolissa ma acuta analisi chelo 'tr/ 2a, da :uesto punto di 4ista, della teoria dei 6ri2lessi condizionati7 di Pa4lo4 (+EJ0)/ #ondol2o R/, , VII/1 Cartesio, PrincBpi di 2iloso2ia, ^^ 1$, ?JE?%K c2r/" ^ 1+/J / amilton, <, Nota N/, t/ II, %0 e segg/ 'ull’argomento torner con maggior cura nelII 4olume/% C2r/ *lgiati, F/, , 4E4ii/$ 6hate4er the mind percei4es in itsel2, or is the immediate obect o2 perception,thought or understanding, that I call ideaK and the poMer to produce that idea I call :ualit

o2 the subect Mherein the poMer is7 (boo ii, ch/ 4iii, sect/ J)/$$ Il 9reen ha tro4ato delle incertezze in :uesta dottrina e le critica aspramente (c2r/" L// 9reen, 9eneral Introduction alla ed/ dell’humiano 6Lreatise on uman Nature7, 4ol/ I,^ $+, pag/ %K ^$, pag/ $+)/$+ oo II, ch/ I/$0 8o amilton rimanda :ui nientemeno che a Duns 'coto, di cui d5 la seg/ cit/ dalle ``/super >ni4/ Porphrii" 6Nihil est in intellectu :uod prius non 2uerit in sensu, 4era est(propositio) de eo :uod est primum intelligibile, scilicet :uod :uid est rei materialis, nonautem de omnibus per se intelligibilibusK nam multa per se intelliguntur non :uia speciem2aciunt in sensu, sed per re2leQionem intellectus7 (/ amilton, <, t/ II, Nota <, 11J a)/$& <lcuni critici, come il Cousin, hanno creduto che per 8oce la mente, nei suoi iniz_,non abbia che idee semplici isolate che, in seguito, essa per 4ia di associazioni egeneralizzazioni unisce in idee complesse/ 'econdo il Fraser, in4ece, la concezionelociana 4a scagionata dall’accusa di atomismo psichico assoluto" l’analismo del II librodello .ssa ha una portata logicoEpsicologica, non genetica come si a4r5nell’<ssociazionismo posteriore (C2r/" Fraser, </ C/, $+J e segg/)/ ComeA con2erma, il F/riporta le seguenti dichiarazioni dell’.ssa" 6'imple ideas are 2ound or eQist in se4eralcombinations united together, but mind has poMer to consider them separatel7/ 6Lhe:ualities that a22ect our senses are, in the things themsel4es, so united and blended thatthere is no separation betMeen themK et it is plain the ideas the produce in the mindenter b the senses simple and unmiQed/ For though the sight and touch o2ten tae in2rom the same obect, and at the same time, di22erent ideas as a man sees at once motionand colour, or the hands 2eel so2tness and Marmth at once in the same piece o2 MaQK etthe simple ideas (motion and colour, so2tness and heat) thus percei4ed as united, are as per2ectl distinct as those that come in b di22erent senses7/ Il Carlini per ha osser4atoacutamente che :ueste a22ermazioni restano in 8oce, che non conosce la teoriaaristotelica del senso comune, pri4e di ogni 2ondamento speculati4o (Carlini, </, <, II,$$ e segg/ n/)/$? Carlini, </, <, 4ol/ I, $$& (trad/ di .ssa, boo II, ch/ VIII, ^ +J)/$ C2r/" .ssa, boo II, ch/ VIII, ^ $?, trad/ Carlini (<, I, $$? e seg/)/ Il capitolo che il

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'aggio dedica all’<ssociazione (boo II, ch/ 00) non presenta alcuna importanza teoreticae di2atti = stato omesso nella 4ersione del Carlini/ G per 4ia del metodo e dei princBpi, non per le osser4azioni psicologiche sia pur eleganti che 8oce inizia un mo4imento bende2inito dell’<ssociazionismo/$1 6Lhe doctrine o2 primar :ualities Mas naturall the one upon Mhich the criticism o2 

erele and ume 2irst 2astened, as the most ob4ious aberration 2rom the neM Ma o2 ideas7 (9reen, L/ /, ^ $, pag/ J$)/$J .ssa, ^ &0 e segg/ Nel I Dialogue betMeen las and Philonous = detto senz’altro chegli stessi argomenti///, ammessi come 4alidi contro le :ualit5 secondarie, 4algono anche,senza 2orzarli, contro le primarie/ (<, $&0)/$% Principles o2 h/ O/, ^ $, pag/ 0 o4e si riassume la prolissa trattazione dell’6.ssa ona neM theor o2 4ision7/ Il 2atto che i 6Principles7 contengono il 6gran principio7dell’inesistenza della materia onde la realt5 = ridotta senza residui agli oggetti dicoscienza, le idee, e che i 6Principles7 seguono immediatamente all’.ssa, = signi2icati4onon poco per aprire gli occhi tanto ai timidi, :uanto agli idolatri dell’idealismo bereliano/ G 4ero che il principio 2ondamentale, :ui assai pi@ pronunciato che in 8oce,

= la riduzione della realt5 percepita alla idea, ma :uesto principio sta e cade, in :uanto stae cade l’analisi sperimentale 2atta dell’.ssa/ . la 2enomenologia moderna, tornando ad<ristotele come si 4edr5 , ha sorpassato per sempre :uella grossolana empirBa/+ Principles o2 h/ O/, ^ 0, tr/ cit/ +K c2r/ ^ , tr/ cit/ +J/ a 2atto una 2orte critica delleorigini e del senso del principio bereliano il 9reen, ^ $J1, pag/ $?0/ 8’empiricit5 della posizione del / = riconosciuta anche dal 9entile (c/ $, ^ +)/+$ C, $&, c2r/ anche pag/ $1 e , ^/ +%, ^^/ $&E$&1/ Vedi l’illustrazione del Carlini (<,II, $E$J)/++ / ^^/ $&1E$&J (pagg/ $+E$0 trad/ ital/)/+0 `uanto sia 2ragile si 4edr5 2ra poco in Da4id ume e lo ha mostrato criticamente il9reen, ^ $1? segg/ pag/ $&+ e segg/)/+& 8a critica, tanto celebrata, alle 6idee astratte7 si tro4a nell’Introduzione ai Principles^^/ E+, o4e il / 2a un’interessante analisi del gra4e problema,A sempre utile a leggersida chiun:ue/ <l ^/ $$ c’= una garbata critica a 8oce, e al ^/ $1 = la 4olta degli 'colastici6:uei grandi maestri dell’astrazione7 e ci mostra :uanto la prospetti4a storica di /, cheaccomuna4a 8oce agli 'colastici e che usa4a di :uest’ultimo termine per indicare unsistema uni2orme di pensiero uni2ormit5 che ha la sola ragione nella crassa ignoranzaostentata dalla 2iloso2ia moderna 4erso il pensiero medie4ale 2osse modesta/ `uanto alcontenuto della celebre critica, il / mescola insieme analisi 2enomenologiche econsiderazioni sistematiche che poggiano tutte sui princBpi precedenti, da noi indicati, dicui partecipano anzi aggra4ano l’in2ondatezza e l’ambiguit5/ Ci che tutto :uestosuggeri4a, era di tornare indietro ed in4ece si and a4anti+? Vedi il Carlini, <, I/+ , ^ $&+ (tr/ it/, $ V)/+1 8a 62enomenologia7 nel senso che d5nno i moderni a :uesto termine, comincia conumeK punto suo di partenza = stata la critica di erele alle 6idee generali7/ Vedi per :uesta critica il 6Lreatise on human Nature7 ($10%), boo I, art/ I, sect/ VII, o4e / =detto 6a great philosopher7, e la sua critica 6one o2 the greatest and most 4aluabledisco4eries that has been made o2 late ears in the republic o2 letters7 (' $1K c2r/" ibid/Part/ III, sect/ SIV, ' $$)/ Circa l’importanza dell’altra critica di /, :uella sulle :ualit5

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 primarie, sono da 4edere" Lreatise, oo I, Part/ IV, sect/ IV, ' ++1 e segg/, dacon2rontare con il successi4o 6In:uir on the uman >nderstanding7, sect/ SII, Part/ I, ^$++, ' $?&E$??/ Il 9reen pensa che, nella critica alle idee generali, ume = ancor pi@deciso di erele e 2a un passo a4anti (c2r/" *p/ cit/, ^^ +$E+$1, pag/ $1J e segg/)/+J I risultati della 6riduzione 2enomenologica7, operata da ume, 4anno interpretati,

secondo i critici, come una reductio ad absurdum del metodo lociano/ 6<dopting,nota4a il 9reen, the premises and method o2 8oce, he cleared them o2 all illogicaladaptations to popular belie2, and eQperimented Mith them on the bod o2 pro2essednoMledge, as one onl could do Mho had neither an tMist o2 4ices nor an bias 2or doing good, but Mas a philosopher because he could not help it7 (^ +, pag/ +)/ <nche unospecialista, come </ Campbell Fraser, osser4a cheA 6<ccording to the historians o2 Philosoph and philosophical critic/// the nescience o2 the Lreatise and the In:uir is alegitimate reductio ad absurdum o2 the account o2 human noMEledge in the .ssaK 2or noMledge begins, 8oce is made to sa, in simple ideas, or sensation taen inisolation, and is thus emptied at the beginning o2 all realit7 (Prolegomena alla ed/dell’.ssa lociano, CSSSV)/

+% </ Carlini, <, II, $10/0 D/ ume, <, Introduction, ' SVII/0$ D/ ume, , .ssa I, ' $+/0+ </, I, I, sect/ IK /, .ssa II/00 </ I, I, sect/ II" Di4ision o2 the 'ubect, ' 1EJ/0& 8’opposizione 2ra memoria e immaginazione nel Lreat/, = netta, come lo mostrano itermini con i :uali 4i = espressa, e da noi :ui ri2eritaK appare meno netta e chiara nell’In:/,opera dell’et5 matura, o4e, secondo i critici migliori, il pensiero di / perde molto dellasua 2orza e coerenza interna a con2ronto dell’opera gio4anile/0? <, I, I, sect/ III" *2 the libert o2 our imagination to transpose and change our ideas,', JE%/0 <, I, I, sect/ IV" *2 the conneQion or <ssociation o2 Ideas" 6ere ideas entirel looseand unEconnected, chance alone Mou’d oin them" and ’tis impossible the same simpleideas should 2all regularl into compleQ ones (as the commonl do) Mithout some bondo2 union among them, some associating :ualit, b Mhich one idea naturall introducesanother7, (il corsi4o = mio)K e ib/ pi@ sotto///" 6ere is a ind o2 <ttraction, Mhich in themental Morld Mill be 2ound to ha4e as eQtraordinar e22ects as in the natural, and to sheMitsel2 in as man and as 4arious 2orms7/01 <, I, I, sect/ V/" *2 the Relations/ In tutto si hanno :uindi sette relazioni 2iloso2iche,delle :uali :uattro e cio=" identit5, :uantit5 e numero, grado di :ualit5 e contrariet5 sonorelazioni 2iloso2iche pure e le altre tre, somiglianza, contiguit5 di spazio e tempo ecausalit5 possono essere sia naturali, come tendenze spontanee all’<ssociazione, sia (cosBsi crede" = appunto su di ci che 4erter5 la discussione) 2iloso2iche, come rapporti 2raconcetti/0J </, I, III" *2 OnoMledge and Probabilit, sect/ II" *2 Probabilit and o2 the idea o2 Cause and .22ect/ 6’Lis onl causation, Mhich produces such a conneQion, as to gi4e usassurance 2rom the eQistence or action o2 one obect, that ’tMas 2olloM’d or preceded ban other eQistence or actionK nor can the other tMo relations be e4er made use o2 inreasoning, eQcept so 2ar as the either a22ect or are a22ected b it7 (' 10E1&)/0% <, I, III, sect/ III/ <lla 2ine di :uesta II sez/, ume pone simultaneamente due

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:uestioni, che nel corso della discussione si s4iluppano in istretta dipendenza e dannoorigine ai due aspetti, negati4oEcritico e positi4oEcostrutti4o, della sua teoria sullaconoscenza reale" 6First, For Mhat reason Me pronounce it necessar, that e4er thingMhose eQistence has a beginning, shou’d also ha4e a cause;76'econdl, h Me conclude, that such particular causes must necessaril ha4e such

 particular e22ectsK and Mhat is the nature o2 that in2erence Me draM 2rom the one to theother, and o2 the belie2 Me repose in it;7 ' 1J/ C2r/ anche" , sect/ IV, Part/ II, ', 0+/& Prende in particolare esame (sect/ III) le dimostrazioni di obbes (*2 libert andnecessit, VI point), di Clar (< demonstration o2 the eing and <ttributes o2 9od) e di8oce (.ssa on uman >nderstanding, IV, S, 0)/ Per 8oce c2r/" </ Carlini, I, +0/ /taccia come 6argomenti ancor pi@ 2ri4oli7 l’asAserire che ogni e22etto de4e a4ere unacausa, perch :uesta = implicita nell’idea stessa di e22etto, poich simili argomentisuppongono la :uestione gi5 risolta con e4idente circolo 4izioso" da :ueste osser4azioniha a4uto origine l’in:uietante contro4ersia sull’analiticit5 del principio di causa/&$ 8a negazione della causalit5 nel mondo esterno / l’a4e4a letta certamente inerele, di cui sembra conser4are anche la terminologia" 6/// it has been made e4ident

that solidit, bul, 2igure, motion and the lie ha4e no acti4it or e22icac in them, so asto be capable o2 producing an one e22ect in nature7 , ^ $/&+ 8’esempio della palla da bigliardo, mossa dalla stecca, si legge anche in 8oce (.ssa,II, SSI, *n PoMer, ^ &) che concepisce ormai il mo4imento seguitone come 6bare passion7/>na critica completa dell’atti4it5 naturale, sia d’esperienza esterna come inAterna, erastata a4anzata con 2orza, dal punto di 4ista dell’*ccasionalismo, da #alebranche (c2r/" 8/runsch4icg, li4/ I, c/ $, pagg/ E$0), che propone e critica l’es/ delle palle da bigliardocon ri2lessioni identiche a :uelle di ume/ Perci alcuni storici (8on, No4aro,runsch4icg) hanno pensato ad una dipendenza immediata di ume dall’*ratoriano2rancese, noto negli ambienti 2iloso2ici inglesi, e del :uale anche / a4e4a potutoconoscere pi@ da 4icino il pensiero durante il suo soggiorno in FranciaK = nota, del resto,la negazione della causalit5 naturale anche presso alcune direzioni della 'colastica, comein 9uglielmo d’<l4ernia e nella corrente dell’<ugustiEnismo <4icennizzante (c2r/ i la4oridi #asno4o e 9ilson)" ergo nihil no4i///Di2ende in4ece, con calore, l’originalit5 della critica humiana, di 2ronte a :uella di#alebranche, 9al4ano della Volpe nel suo erudito ed acuto la4oro" (I, $&$E$&&) per ladi4ersit5 dei princBpi, da cui le due critiche discendono, e conchiude che 6tutto ci che si pu onestamente ammettere nei riguardi del rapporto #alebrancheEume = lasuggestione stimolante che possono a4er esercitata nella mente del Nostro alcune analisimalebranchiane///7 ($&0)/ `uello che sembra certo = che / nei suoi ri2erimenti impliciti,si limita di solito ai 2iloso2i inglesi che l’a4e4ano preceduto immediatamente (8oce eerele specialmente), sia :uando accetta le opinioni come :uando le combatteK delresto una negazione perentoria della causalit5 nell’esperienza esterna era stata gi5 2attanell’Immaterialismo di erele, il :uale l’a4e4a con2inata nel mondo interno (c2r/ notaseg/)K / 4uol condurre la negazione 2ino al 2ondo/&0 CosB anche 8oce (.ssa, II, SSI ^^/ &E e ^/ $?), il :uale per non sembra escluderlaancora del tutto dal mondo esterno/ 6Lhe clearest Idea o2 PoMer had 2rom spirit/ e areabundantl 2urnished Mith the Idea o2 passi4e PoMer b almost all sorts o2 sensiblethings/// ut et, i2 Me Mill consider it (la mutazione locale) attenti4el, bodies, b our 

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senses, do not a22ord us so clear and distinct an Idea o2 acti4e PoMer, as Me ha4e 2romre2lection on the operation o2 our mind7 (I, ^ &&, pag/ 0+)/ Pi@ esplicito = il ^ ?" 6Lhis, atleast, I thin e4ident, that Me 2ind in oursel4es a poMer to begin or 2orbear, continue or end se4eral actions o2 our minds, and motions o2 our bodies, barel b a thought or  pre2erence o2 theA mind ordering, or as it Mere, commanding the doing such or such a

 particular action/ Lhis PoMer Mhich the mind has to order the consideration o2 an idea,or the 2orbearing to consider itK or to pre2er the motion o2 an part o2 the bod to its rest,and 4ice4ersa in an particular instance, is that Me call the ill7 (ib/, pag/ 0& e anche ^$?)/ 8’a22ermazione dell’atti4it5 esclusi4a dello spirito, come si = gi5 mostrato, comparecon l’immaterialismo di erele" 6I 2ind I can eQcite ideas in m mind at pleasure, and4ar and shi2t the scene as o2t as I thin 2it/ It is no more than Milling, and straightMathis or that idea arises in m 2ancK and b the same poMer it is obliterated and maesMa 2or another/ Lhis maing and unmaing o2 ideas doth 4er properl denominate themind acti4e/ Lhus much is certain and grounded on eQperience" but Mhen Me tal o2 unthining agents, or o2 eQciting ideas eQclusi4e o2 4olition, Me onl amuse oursel4esMith Mords7 (, ^ +J, pagg/ +1+E+10K c2r/ anche" ^^ +E+1 e C/ &1)/

G a :uesti testi soprattutto che si de4e l’origine della critica humiana, e per :uesto sonostati :ui riportati/&& Poich" 6<ll e4ents seem entirel loose and separate/ *ne e4ent 2olloMs another, butne4er Me can obser4e an tie betMeen them/ Lhe seem conon’d but ne4er connected/ut as Me can ha4e no idea o2 an thing Mhich ne4er appeared to our outMard sense or inMard sentiment, the necessar conclusion seems to be that Me ha4e no idea o2 connection or poMer at all, and that these Mords are absolutel Mithout an meaning,Mhen emploied either in philosophical reasonings or common li2e7 (, .ss/ VIII, p/ I,c2r/" < I, III, sect/ III, e spec/ sect/ SIV, ' $?? e segg/ o4e la discussione = pi@ serrata)/'i noti che per / ormai 6i termini di e22icacia, azione, potenza, 2orza, energia, necessit5,connessione e :ualit5 produtti4a sono tutti, press’a poco, sinonimi7 (<, I, III, sect/, V)/&? <, I, II, sect/ VIK , .ss/ V, p/ I/& , .ss/ VII, p/ I/ Da notare l’importanza della relazione di 'omiglianza nei giudiz_ dicausalit5, punto ancora poco messo in 4ista/ 'i noti anche che per / i giudiz_ di causalit5constano essenzialmente di due elementi, della congiunzione costante (osser4ata) di due2enomeni come elemento materiale del giudizio, e dell’in2erenza (2ondata sul elie2),come elemento 2ormale, che sembra sia s2uggito del tutto a Oant nell’interpretazionedella critica humiana/&1 Lali nozioni sono tutte pressoch (nearl) 6sinonime7 (<, I, III, sect/ SIV, ', $?1)/&J <, I, III, sect/ VIIK , .ss/ V, p/ II/&% <, I, III, sect/ VI, ' J% e segg/ E .ss/ V, p/ II/ ', &1E&J/ P/ ?0E?&/? 6e can ne4er be induc’d to belie4e an matter o2 2act, eQcept Mhere its cause, or itse22ect, is present to usK but Mhat the nature is o2 that belie2, Mhich arises 2rom the relationo2 cause and e22ect, 2eM ha4e had the curiosit to as themsel4es7 (<, <ppendice, '+?)/ Per anche / a sua 4olta riconosce che il sapere con certezza 6Mhat the nature o2 this 2eeling, or sentiment, and Mhether it be analogous to an other sentiment o2 thehuman mind7 costituisce in s un 6di22icult tas7 (ib/ +1), e conchiudemelanconicamente" 6<ll m hopes 4anish, Mhen I come to eQplain the principles, thatunite our successi4e perceptions in our thought or consciousness/ I cannot disco4er antheor, Mhich gi4es me satis2action on this head7 (ib/, ' 0?E0)/

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?$ 6Lhe transition 2rom a present impression, alMas enli4ens and strengthens an idea/hen an obect is presented, the idea o2 its usual attendant immediatel stries us, assomething real and solid/ ’Lis 2elt, rather than concei4’d, and approaches the impression,2rom Mhich it is deri4’d, in its 2orce and in2luence7 (Lreat/, <ppendiQ, ' +1)/ `uindi,come ha acutamente osser4ato il 9reen (Introd/, +&+), il 6elie27 mentre do4e4a essere la

6base oggetti4a7 dell’in2erenza causale, ha 2inito per sostituirsi all’in2erenza stessa chedi4enta un passaggio 62rom 2eeling to 2eeling7/?+ <, I, III, sect/ SIV, ' $%E$1" le due de2inizioni, osser4a /, considerano la6causa7, l’una come relazione 2iloso2ica e perci come rapporto 2ra le idee, l’altra comerelazione naturale cio=, come 2orza di associazione 2ra di esse/ C2r/" , .ssa, 'ect/ VII, p/II, ' 1E11/?0 Carlini, </, <, II, $%?/?& Carlini, </, <, II, $1/?? #ill H/, .lements o2 Philosoph o2 #ind, t/ I, ch/ III, apud / amilton, , t/ II, $&E$&1/? ume, trattando della percezione spaziale, l’a4e4a spiegata come una risultante delle

 percezioni dei singoli 6punti colorati7, disposti secondo una certa maniera" 6Me maconclude Mith certaint that the idea o2 eQtension is nothing but a cop o2 these colour’d points, and o2 the manner o2 their appearance7 (<, boo I, part/ II, sect/ III, ' 0&)/`uesti punti sono i minimi 4isibili ed i 4eri 6elementi7 della percezione di estensione/'ono percepiti anteriormente alla estensione; Non pare/ #a certo che sono la 4era causaanche perch ume, non ammettendo altro principio di sintesi psichica 2uori dellacoscienza, de4e ritenere che la percezione dei singoli punti ha da essere per s a44ertita/G :uesto principio, al :uale egli pare non abbia dato troppa importanza, che guida los4iluppo dell’<ssociazionismo posteriore/?1 #ill H/ 't/, <, II, boo, VI, ch/ IV, &&$E&&0K c2r/" sul principio della 6chimica mentale7anche l’opera pi@ matura, che = la 6'omma7 del 2enomenismo idealista, bench scrittacon intenti polemici" , 0? e segg/ e la nota 0?1E0?J/?J 8’esposizione che segue, = presa dalla () cio= .Qamination o2 'ir / amilton’s philosoph specialmente capp/ SIESIII, ++? e segg/" ne d5 un sunto agile il Ribot, $&% esegg/ (teoria della materia)/ >tili a consultarsi" Clapar=de, W/, 0? e segg/, e oring, ./9/, <, +$ e segg/?% H/ 't/ #ill, , ++/ Riporto abbre4iando" , ++JE+0+/$ Veramente essa era stata intra4ista anche dal erele, a cui 't/ #ill espressamente siispira/ Per il /, com’= noto, 6esistere7 signi2ica 6essere percepito7K e poich ilcomplesso di sensazioni, che io dico 6un corpo7, = successi4o, successi4a de4e essereanche la sua esistenza/ Rotta perci l’unit5 dell’oggetto, ad un <ssociazionismo psicologico non resta4a che di ria4erla costruendola come disposizione passi4amenterice4uta" da Dio secondo il /, per associazione secondo 't/ #ill (9reen, L/ /, ^ $1? esegg/, pag/ $&+ e segg/)/8a deri4azione della teoria milliana da / risulta e4idente dal modo con cui egliinterpreta, gnoseologicamente, la teoria copernicana/ 68a :uestione se la terra si muo4a ono, egli dice, si riduce a null’altro che a :uesto, cio= se abbiamo ragione di concludere, daci che = stato osser4ato dagli astronomi, che se noi 2ossimo in tale o tal’altra circostanzae a tale e tal’altra posizione e distanza dalla terra e dal sole, noi percepiremmo la terra

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muo4ersi nel coro dei pianeti e simile in tutto ad uno di essi7 (, ^ ?J, tr/ it/ ?0E?&)/ Il9reen commenta" 6In other Mords, it means that our successi4e 2eelings are so related toeach other as determined b one present and permanent sstem, on Mhich not the onl, but all possible 2eelings depend, that b a certain set o2 them Me are led not to eQpect arecurrence o2A them in lie order according to the laMs o2 association, but, Mhat is the

eQact re4erse o2 this to in2er that certain other 2eelings, o2 Mhich Me ha4e no eQperience,Mould noM occur to us i2 certain conditions o2 situation on our part Mere 2ul2illed, because the ordo ad uni4ersum, o2 Mhich these 2eelings Mould be the ordo ad nos,does noM obtain7/ Il 9reen per s’a22retta ad aggiungere" 6ut though erele’s Mordsmean this 2or us (cio= nel senso di 't/ #ill), the did not mean 2or him7 (9reen L/ /, ^$J1, pag/ $?+ e seg/)/+ Il ain 2u il primo ad applicare il principio dell’<ssociazione anche ai processi 4oliti4inell’opera" Lhe .motions and the ill/0 ain, </, $%1/ 8oce a4e4a a22ermato che, 2ra tutte le :ualit5 primarie, la solidit5 2ossela pi@ 2ondamentale" 6Lhe primar :ualities, that are in bodies are the bul, 2igure,number, situation and motion or rest, o2 their solid parts7/ 6'olidit is so inseparable an

idea 2rom bod, that upon that depends its 2illing o2 space, its contact, impulse andcommunication o2 motion upon impulse7 (.ssa, boo II, ch/ VIII, ^ +% nellaenumerazione adottata dal Carlini ZI, $$?[ mentre il 9reen d5 sect/ +0, sect/ $$)/ 'ulla:uestione lo stesso 9reen ha 2atto una discussione critica, al solito, acuta (^ $$, pag/ J$e seg/)/

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capitolo &econdoL'A""OCIA%IONI"#O "P!RI#!NAL! ! L! PRI#! FOR#! (I "IN!"I

'ommario/ '4iluppo del principio dell’associazione (da .bbinghaus a 9/ ./ #Tller)/  8a 6sintesi creatrice7 di / undt/ <ssociazione e sintetismo nella Denpschologie/  

8’immediatismo gnoseologico degli 'cozzesi" la priorit5 gnoseologica del 6belie27 in Lh/ReidK il sintetismo aristotelizzante e la legge di redintegrazione di / amilton(descrizione del 2atto, princBpi, classi di contenuti, amilton e Reid, nuo4i problemi della62enomenologia7)/

$/ '4iluppo del principio di associazione (da .bbinghaus a 9/ ./ #Tller)8’associazionismo inglese si era mosso entro un cerchio chiuso di pochi princBpi, ed al pi@ a4e4a 2atto ricorso ad osser4azioni di esperienza spontanea e soggetti4a/ 8a stessa2ormulazione delle leggi a4e4a oscillato in tutti i sensi" le tre leggi humiane, chi le

riduce4a a due o ad una sola, chi in4ece ne aumenta4a il numero a capriccio tanto che siarri4 2ino al numero di 4enti/ .rano, :ueste oscillazioni, i segni esterioridell’inconsistenza della teoria che i mediocri epigoni s’incarica4ano, come a44iene inogni sistema, di mettere a nudo$/Contro il precipitare di :uesto dissol4imento ormai in atto, oper una 2orte reazionel’introduzione del metodo sperimentale in psicologia, 4ale a dire l’osser4azione arti2icialesui conAtenuti di coscienza, oggetti4amente controllata ed elaborata/ Fu l’.bbinghaus conil celebre saggio sulla #emoria ad iniziare nella 2orma pi@ promettente la nuo4adirezione che 2u continuata per mezzo secolo da una 4alente schiera di sperimentatori eteorici (Xiehen, 8ipps, #eumann, 'chumann, ecc/)/ .ssa 2u condotta ad un alto gradosistematico da 9/ ./ #Tller, il :uale, in opere poderose, rielabor tutto il sistema e lodi2ese con abilit5 e con4inzione 2ino agli ultimi tempi della sua, eccezionalmente lunga,carriera scienti2ica, dagli attacchi sempre pi@ insistenti che 4eni4ano dalle nuo4e scuole, prima dalla scuola di Trzburg e poi soprattutto dalla 9estalttheorie/8’<ssociazione sperimentale, bench non presenti dal punto di 4ista gnoseologico, alcun particolare interesse, ebbe in4ece una 2unzione criticoEstorica molto importante" :uella diesaurire in s tutte le possibilit5 di s4iluppo del principio dell’associazione e di a4er  pro4ocato il sorgere delle prime tendenze sintetiche (undt, OTlpe, #einong), le :uali,alla lor 4olta, pro4ocheranno la 9estalttheorie/ >n cenno, riser4ato alle 2asi essenziali delmo4imento, metter5 in rilie4o la continuit5 dei problemi ed aprir5 uno spiraglio sullecause reali del disagio, che dall’interno tra4agli il sistema/8’idea ispiratrice dell’opera dell’.bbinghaus si riduce4a a :uesto" rile4are il rapportoesatto che intercorre 2ra il numero dei processi d’impregnazione e la 2orzadell’associazione/ Nei primi esperimenti si usa4ano dei materiali 2orniti di senso, come poesie, pro4erbiK ma si 4ide presto che tali contenuti suscita4ano nei soggettiatteggiamenti troppo complessi, deri4anti dalle associazioni dell’esperienza passata, dicui non era possibile misurare esattamente la portata/ Perci l’.bbinghaus ricorse, per  primo, all’espediente di comporre per mezzo di una 4ocale e due consonanti delle sillabesenza senso, le :uali perci pote4ano permettere la misura del 2attore associati4o nellasua assoluta purezza/ asti con2rontare le due serie seguenti"

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6Pud sol dap rus mi nom768’incontro di un amico = una 2esta per lo spirito7 per comprendere le ragioni di :ueste cautele/A8’.bbinghaus pot con :uesto processo controllare un medesimo risultato con metodis4ariati" metodo di memorizzazione, di risparmio, dei termini tro4ati, dei termini ritenuti,

dell’aiuto///+ `uesti metodi studia4ano le 6associazioni arti2iciali7K altri in4ecestudia4ano le associazioni che la 4ita da se stessa 4ien 2ormando/8e nuo4e ricerche portarono a precisare, come mai prima si era 2atto, il rapporto 2ra ilnumero delle ripetizioni e la 2orza dell’associazione, l’in2luenza che ha nell’<ssociazioneil materiale da imparare, la regolarit5 della legge dell’oblio, l’importanza del contegno psichico generale (stanchezza o 2reschezza dell’organismo)/Il deciso orientamento della psicologia a di4entare una teoria positi4a, cio= scienti2ica,del conoscere, stacca4a il principio dell’<ssociazione dal 2enomenismo idealista, nel:uale 2inora era cresciuto, e lo inseri4a nella tradizione dell’empirismo pi@ ortodosso,:uello che, lasciando da parte i problemi delle ragioni ultime, si limita a coordinare ilsuccedersi dei 2enomeni/ 'i 4eni4a cosB a consolidare :uella particolare 62orma mentis7

di una 6Psicologia senz’anima7, che ha dominato la psicologia dall’<ssociazionismo alla9estalttheorie/<lla teoria inglese delle 6possibilit5 permanenti di sensazioni7, l’associazionismo tedescosostituB :uella della 6costellazione7, che = un modo intuiti4amente pi@ comprensibile per spiegare l’associazione inseparabile di H/ #ill/'i suppone che gli 6elementi7, cio= le 6idee7 delle impressioni particolari, s’uniscanoinsieme come gli anelli di una catena" ogni immagine singola, :uindi, che 4enga e4ocatadallo stimolo, genera delle 6linee di 2orza7 per l’e4ocazione degli altri elementi dellacostellazione ed anche della costellazione tutta :uanta/8e 4arie leggi dell’<ssociazionismo classico 4eni4ano a :uesto modo ridotte ad una sola,:uella della 6contiguit57 spazioEtemporale/ `uando io dico sette, pronuncio una parolarisultante di cin:ue lettere la :uale ris4eglia la riproduzioneA della ci2ra 1" 4ale a dire,nella mia coscienza, in seguito alla audizione di :uel suono complesso, risultantedall’associazione delle cin:ue lettere in :uella particolare 2orma, si determina unatendenza alla riproduzione totale della ci2ra 1, che 4ince in 2orza tutte le altre associazioniche potessero 4enire dalle cin:ue lettere prese insieme0/`uello che si dice dell’<ssociazione 2ra il suono di una parola e la rappresentazione4isuale di un oggetto, 4a applicato anche alla relazione 2ra la parola ed il suo signi2icato/Cosicch tutto ci che s’indica come 6senso7, 6connessione7, 6appartenenza7, non = cheil risultato di molteplici associazioni che saldano in Costellazioni i 4ar_ elementi omembri (9lieder)/ Il dire" 6:uella parola ha un senso7, signi2ica che il suono da essa dato= connesso con l’idea di una cosa 4isibile o di un’azione/8a teoria si corona4a con una spiegazione 2isiologica di estrema semplicit5 e trasparenza,in :uanto si ammette4a una corrispondenza immediata e propria 2ra gli 6elementi7ner4osi e gli 6elementi7 psichici (le 6idee7) e 2ra il comportamento dei due sistemi/Veni4a per a turbare l’armonia della concezione il comportamento delle associazionispontanee, che la 4ita crea da se stessa, le :uali sono assai pi@ ricche nel contenuto e pi@capricciose nel comportamento di :uelle delle esperienze di laboratorio/ Poich per essenon 4ale4a pi@ il rigido schema 6a catena7, si pens ad uno schema 6a rete7" da ognirappresentazione particolare = da supporre che si proietta un complesso di 2orze

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associati4e, le :uali a seconda delle occasioni si possono tanto 2a4orire, come ancheinibire a 4icenda&/In realt5, anche per l’<ssociazionismo, non si hanno :uindi nell’anima mai solesensazioni od imagini isolate, ma 6complessi7 uni2icati come 6totalit57, anche se :uestaterminologia non = tanto propria per caratterizzare la sua posizione/A

! ! !

Il #Tller, elaborando, sotto le pressioni della critica, :uesti princBpi, arri4 alla2ormulazione di una 6OompleQtheorie7, con la :uale si propone4a di spiegareadeguatamente i nuo4i 2atti che la psicologia sintetica, e la 9estalttheorie in particolare,4eni4a scoprendo/ 'econdo il #/ le imagini che costituiscono l’associazione non sonoaccatastate l’una sull’altra o rigidamente saldate come anelli di una catena, ma possonounirsi, distinguersi, paragonarsi :uando una di esse 4iene ad assumere rispetto alle altreun 4alore particolare d’incentramento del complesso/ 8o Xiehen l’a4e4a detta68eit4orstellung7, immagineEguida, poich dietro la sua guida il complesso si organizza

come un tutto 2unzionale/ G da pensare che le organizzazioni si possono succedere inmodo continuo e ascendente, dalle 2orme pi@ semplici del pensiero in2antile a :uelle pi@complesse del sapere sistematico/Il susseguirsi degli aggruppamenti, strutturati dall’interno e sempre pi@ densi nelcontenuto, = sempre spiegato con le sole 2orze dell’<ssociazione, inerenti all’immagineindi4iduale/ 8e tre operazioni accennate, che sono alla radice del pensiero ri2lesso, sis4olgono senz’alcun ri2erimento ad un centro reale soggetti4o (l’Io) di direzione dellos4iluppo/ 8a 68eit4orstellung7 opera la sintesi, l’analisi ed il con2ronto allo stesso modonel :uale opera la loro riproduzione, cosicch la particolare 2ormazione dei complessiresta di natura strettamente meccanica/ .ssa dipende, 4ista dall’interno, dal corso chehanno gli stimoli lungo le 4ie ner4ose e dalla loro distribuzione nei centri" il nostro pensiero = predeterminato dall’interno tanto nella sua totalit5 come nelle sue parti?/8a 6OompleQtheorie7 mTlleriana segna un progresso reale/ In essa la 68eit4orstellung7dello Xiehen = maggiormente determinata e giusti2icata in :uanto = una6Richtungs4orstelAlung7 (immagine di direzione), e in :uanto a sua 4olta :uesta = una6Xiel4orstellung7 o rappresentazione (atti4a) del 2ine/ Il principio primo di mo4imentodella 4ita psichica = l’<ttenzione (die <u2mersameit)" = in :uanto l’<ttenzionecon4erge sopra un’immagine, che :uesta pu ris4egliare nella coscienza la tendenza allariproduzione del membro iniziale della costellazione, e poi degli altri 2ino all’ultimo nellase:uenza appropriata/ G :uesto, in sostanza, il contenuto del 6principio di perse4erazione7 del #Tller/ .sso dice che tutti i contenuti memorabili si deteriorano progressi4amente nei loro caratteri di22erenziali per 4enire ad assomigliarsi sempre pi@l’un l’altro ed a connettersi in 6complessi unitar_7, per 4ia di una certa legge dicon4ergenza per la :uale si riducono tanto le di22erenze :ualitati4e come le :uantitati4eda cui inizialmente l’oggetto si presenta caratterizzato/Il 6principio di con4ergenza7 di4enta di cruciale importanza negli s2orzi 2atti dal #Tller  per spiegare la sintesi percetti4a/ CosB un’immagine si presenta alla coscienza allorasoltanto che = suscitata da un’associazione appropriata/ *gni immagine, che entra nellacoscienza, porta alla 2ormazione di un’inclinazione a ripresentarsi spontaneamente, e:uest’inclinazione = tanto pi@ 2orte, :uanto pi@ 4i4ace = stata l’immagine prima e :uanto

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maggiore = stato il numero delle 4olte che l’abbiamo a4uta nella coscienza/8’inclinazione passa tanto pi@ 2acilmente all’atto, :uanto meno la coscienza si disperdeoccupandosi d’altre cose/In :uest’ultima 2orma, il principio dell’<ssociazione ha il suo 2ulcro sul 2attoreattenzione/ G per essa che 2ra le immagini molteplici sorge una particolare

6Xiel4orstellung7 e che essa pu diramare la sua in2luenza di riproduzione e dominaresulle altre immagini del gruppo/Il #Tller non abbandon mai :uesto principio, neppure :uando, pi@ tardi, per resistereagli attacchi della 9estalttheorie accord la propria teoria alla nozione di 6totalit57 edichiar espressamente che i suoi 6OompleQe7 sono anch’essi 6tali situazioni o processi,le cui propriet5 ed e22etti caratteristiciA non sono deri4abili per sommazione di propriet5ed e22etti di simile natura che si hanno nelle singole parti71/ <mmette egli che la6costruzione7 di un complesso esige che un gruppo di imagini, a cui corrispondononell’esperienza oggetti determinati disposti secondo particolari rapporti spazioEtemporali,4ada soggetto ad una 6apprensione colletti4a7 (la olleti4e <u22assung) che pu esseretanto simultanea come successi4a, secondo che si tratti di oggetti di percezione

simultanea o successi4a/Poich :uesto processo si s4olge al di sotto della soglia della coscienza, noi non abbiamocoscienza degli elementi in se stessi ed il gruppo entra nella coscienza come uncomplesso uni2icato/I 6complessi7 sono :uindi, come tali, dati insieme agli 6elementi7, per il 2atto che la6apprensione colletti4a7 li pu abbracciare con uno sguardo uni2icante, in una continuit5 proiettata sia nello spazio come nel tempo, secondo che si tratti di 2orme spaziali o di2orme cinetiche/ <nche in :uesta spiegazione, il principio che 6mette a 2uoco7 le parti per la 2ormazione del Complesso, = sempre e sola l’attenzioneK essa resta il principiosoggetti4o di coesione e in s determinanteK mentre la contiguit5 nello spazio e nel tempo= il principio oggetti4o, 4ariamente determinabile/8a propriet5 che emerge nelle parti e porta alla 2ormazione di un complesso, :uando su diesse si dirige l’attenzione, = detta dal #Tller 6coerenza7, la :uale perci altro non = chela 6tendenza che si s4iluppa 2ra le parti a riunirsi in un certo complesso piuttosto che inun altro7/#a perch l’attenzione, di 2ronte agli elementi, 2unziona di 2atto in un senso e non in unaltro;`ui il #Tller ha precisato che l’attenzione non si esercita a capriccio, ma prende taledirezione e non un’altra in dipendenza delle 6propriet5 2enomenali7 che le stesse partimostrano di a4ere di 2atto" esse incamminano l’attenzione secondo la direzione pi@ adatta per essere comprese come un 6Lutto7/ `ueste propriet5 sono dette 62attori di coerenza7(OohArenz2atoren)K le principali sono" la 4icinanza spaziale, l’eguaglianza, lasomiglianza di colore e 2orma, l’intensit5 di penetrazione (.indringlicheit), il decorsosimmetrico delle 2orme spaziali, il contorno/ CosB i due complessi amen e name constanodegli stessi elementi, ma nessuno alla 4ista del primo = portato a pensare al secondo e4ice4ersa" :uesto, perch gli elementi hanno relazioni di4erse (di 4icinanza spaziale)J/Ridotta ai suoi princBpi essenziali, :uest’ultima e pi@ matura 2orma di <ssociazionismo,che = la 6OompleQtheorie7 mTlleriana, sostiene i seguenti punti"$) 8’applicazione dell’6attenzione7 ad una determinata parte del campo 4isi4o produceun aumento di eccitabilit5 della parte di una zona del settore ottico corrispondente, che si

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 pu indicare bre4emente con il termine di 6zona 2ormati4a7/+) `uando una determinata combinazione di stimoli ha a4uto spesso come seguito, in unadeterminata maniera, alcune sensazioni combinate insieme, resta nel soggetto unadisposizione (colletti4a) che pu suscitare, :uando si ripete la medesima combinazione distimoli, la medesima 6apprensione colletti4a7 (della prima 4olta)K e pi@ l’esperienza si

ripete, pi@ 2acilmente e con maggior prontezza la disposizione colletti4a = operante/0) >na 6disposizione colletti4a7 pu essere e4ocata anche :uando la primiti4acombinazione degli stimoli = data in modo incompleto" ma tanto minore = :uestaincompletezza, tanto maggiore = la 2orza di e4ocazione della disposizione colletti4a/&) <22inch una presentazione incompleta di dati possa eccitare la 6disEposizionecolletti4a7 ed a22inch una combinazione di stimoli richiami sopra di s l’attenzionesimultanea comprensi4a, si richiede che"Aa) la 6disposizione colletti4a7 abbia una certa 2orza e sia 2acilmente e4ocabileK b) il campo percetti4o, attualmente interessato, sia di tal natura che la disposizionecolletti4a, :uando 4iene e4ocata dalla combinazione degli stimoli, corrispondenti a:uesto campo, sia con2orme all’esperienza passata (omologia di contenuti e

supercomprensione di essi da parte dell’attenzione)%/Dopo :uesto estremo tentati4o che abbiamo do4uto descri4ere in anticipo per nonso4raccaricare con eccessi4e ripetizioni lo s4iluppo dei princBpi l’<ssociazionismo,esausto di 2orze, si = ritirato :uasi completamente dall’agone scienti2ico, nel :uale conl’opera di .bbinghaus sembra4a do4esse ottenere un dominio incontrastato/In realt5 il dominio assoluto non lo ebbe mai/ <ll’<ssociazionismo inglese s’era oppostol’Intuizionismo scozzese, prima con Reid contro ume e poi, in 2orma pi@ consistente,con l’amilton contro i due #ills e il ainK all’<ssociazionismo sperimentale di.bbinghausEXiehenE#Tller si opposero tanto il undt, come gli aderenti allaDenpschologie/< conclusione di :uesta esposizione schematica dello s4iluppo dell’<ssociazionismo possiamo concludere con il Thler che la reazione dei sintetisti non = stata senza e22ettoentro la stessa scuola associazionistica/ Perch il principio dell’associazione, :ual erastato esposto dal ain, non = ritenuto pi@, al di 2uori di Litchener, da nessun moderno$/

+/ 8a 6sintesi creatrice7 di / undtChi s’accorse per tempo e denunci con 2ranchezza, 2ra i primi, l’insu22icienzadell’<ssociazionismo a spiegare l’originalit5 dei contenuti di conoscenza tanto all’iniziocome nel decorso dell’ulteriore s4iluppo, 2u proprio il 2ondatore del primo laboratorio di psicologia, ilhelm undt$$/A'olo che, :uando si guardino da 4icino le idee ispiratrici della monumentale produzionedi :uesto in2aticabile studioso e scrittore, = 2acile accorgersi che la sua mentalit5 ritieneancora molto delle idee dominanti del tempo/ 8a stessa attitudine personale, presa dalundt, di 4oler accostare l’esperienza, restando sempre un antiano con4into, e dicercare se l’a priori a4esse delle condizioni riconoscibili nei dati dell’a posteriori, era2atta piuttosto per complicare che per chiarire i risultati dell’indagine obbietti4a/ In lui,come in altri eminenti psicologi del suo tempo (elmholtz, ering, Xiehen, 8ipps), le duementalit5 empiristica e razionalista appaiono giustapposte, mentre si tratta4a diraggiungere un punto di 4ista che le superasse ambedue/>na simile presentazione dell’opera del undt = certamente sbrigati4a e potrebbe

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sembrare una de2ormazione/ Pare in2atti che tutta la sua atti4it5 di sperimentatore e diteorico tendesse al superamento deciso del parallelismo materialista da una parte e dellosterile apriorismo antiano dall’altra/ <l primo indirizzo il undt giustamente obietta4adi a4er soppresso senz’altro il contenuto originale della psichicit5 che ci = notaimmediatamente con assoluta certezza/ <l antismo rigido egli, non meno giustamente,

osser4a4a che tutta la concezione delle 2orme a priori, tanto della sensibilit5 (spazio etempo) come della ragione (le categorie), suppone un dualismo irriducibile 2ra soggettoed oggetto, 2ra materia e 2orma, dualismo che = un puro 2rutto di preconcetti razionalisticie non ha alcun riscontro nell’esperienza immediata$+/ `uesta in4ero, :uando sia2edelmente descritta, mostra chiaramente che le 2orme a priori non esistonoindipendentemente dal contenuto intuiti4o e che si d5nno di 2atto delle condizioniconcrete che rendono possibile l’applicazione od oggetti4azione delle 2orme aicontenuti intuiti4i/ In Oant l’a priori = un deus eQ machina" secondo il undt esso 4ainnestato, per un processo naturale, nell’esperienza/ In :uest’ordine di considerazioni ilundt ha a4uto un gran merito ed a sua insaputa 2orse egli s’a44icina4aA allaconcezione aristotelica" 68a sua concezione, osser4a4a anche il Ooenig, sta nel mezzo 2ra

lo spiritualismo che lascia seguire alla 4ita psichica esclusi4amente le proprie leggi, ed ilmaterialismo che la subordina in tutto alle leggi naturali7 (Ooenig, ., $+&)/#a in tutto :uesto si tratta pi@ di uno sprazzo di luce, che di una concezione bensistemata e 2ondata/8a teoria della percezione ne ha so22erto pi@ di ogni altra, malgrado che essa occupi un posto centrale nell’opera del undt/ In2atti anch’egli parla, con il candore di unempirista, di 6elementi7, come dei 6dati7 ultimi nei :uali 4a risolto :ualsiasi complessocontenuto di coscienza ed alla di4isione tradizionale degli 6elementi7 in sensazioni edimmagini egli aggiunge (2orse sotto l’in2lusso del ain), come terza classe, i sentimentiKdi4isione che passer5 in molte direzioni dell’<ssociazionismo moderno, come p/ es/ nelLitchener$0/In :uesto settore primario della 4ita psichica anche il undt, bench dichiari chel’associazionismo dello Xiehen non lo soddis2i, non conosce altro principio di coesioneche l’<ssociazione/ G per essa che dalle sensazioni elementari si passa allerappresentazioni (Vorstellungen)" essa = detta a44enire 2ra le sensazioni come 2ra leimagini ed i sentimenti, o4un:ue c’= sintesi/'e astraiamo dall’associazione, le sintesi si dileguano e riappaiono gli 6elementi7 (C, J%)/. :uasi tutto :uesto non bastasse, egli a22erma che l’<ssociazione = la con:uista pi@originale della psicologia modernaK essa = indispensabile per la soluzione di :ualsiasi problema, ed il undt come tutti i neoantiani e gli idealisti ha sempre ritenuto ch’essa =la legge so4rana del 6pensiero empirico7 :uando sia lasciato abbandonato a se stesso (C,+1)/#a il problema dell’6oggetto7, nella sua unit5 e struttura, non pote4a s2uggire a :uestoacuto spirito, il :uale non pote4a accontentarsi degli schemi tradizionali/ .gli modi2icA lateoria classica dell’associazione su due punti, introducendo cio="a) il principio dell’associazione simultanea, e b) il principio della 6sintesi creatrice7/Il primo principio, curioso, ma che tradisce un intimo bisogno preludia alla6olleti4e <u22assung7 di 9/ ./ #Tller, con la di22erenza per che mentre :uesti 4i 2ucondotto pi@ per esigenza di polemica, il undt lo tro4 intrinseco al problema stesso/ 8a

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 psicologia associazionista, e lo stesso <ristotele come pensano a torto per alcuni,a4e4a spiegato il costituirsi del nesso oggetti4o in 2unzione esclusi4a dell’esperienza passata/ Il undt 4ide giustamente che il semplice 6depositarsi7 dell’esperienza passatanon potr5 mai spiegare :uell’unit5 noetica, ben de2inita ed articolata, che = l’oggetto della percezione/

< :uel modo, si potr5 al pi@ spiegare perch l’oggetto = appreso hic et nunc con tali propriet5 e disposizioni concrete, mai la struttura e l’appartenenza interiore$&/ Per spiegare :uesto, che = il costituti4o 2ondamentale dell’oggetti4it5, occorre postulare una2orma pi@ semplice di associazione, cio= un’associazione 6immediata7, nella :uale lerappresentazioni si collegano non per 4ia della memoria, ma per le relazioni che in essescopre immediatamente la coscienza/ In :uesto senso pi@ ampio, l’associazionecomprende una :uantit5 di processi di connessione, nei :uali le rappresentazioni dacollegare non si sgranano meccanicamente l’una appresso all’altra, ma si presentano allacoscienza d’embl, come un tutto ormai relazionato nelle sue parti/'i pensi alla percezione di una 2igura piana" essa si ri4ela immediatamente nella suastruttura geometrica ed il ricorso alla memoria = :ui impossibile, poich le

rappresentazioni associate delle parti singole le linee dei lati non possono esser disgiunte l’una dall’altra e neppure paragonate l’una con l’altra/ 8’associazione de4’esser simultanea, non successi4a/A`ualcuno$? per spiegare l’associazione simultanea era ricorso a processi d’in2erenzeincoscienti, ma il undt, bench 2osse disposto ad ammettere un uso moderatodell’incosciente, non 4olle patrocinare il genetismo assoluto/ <lla sua mente si presenta4ail disagio insanabile che erele a4e4a trasmesso al pensiero moderno per 4ia delladissoluzione o soggetti4azione delle 6:ualit5 primarie7, onde era perduta per semprel’immediatezza dell’oggetto nelle sue :ualit5 di struttura/ . mentre in un primo temposembra4a incline ad ammettere il carattere empirico dell’origine della percezione dellospazio, pi@ tardi 2ece ricorso ad un principio originale, la sintesi creatrice, che era delresto pi@ con2orme alla sua mentalit5 antiana ed allo stesso principio dell’<ssociazionesimultanea$/Il principio della sintesi creatrice ha un senso schiettamente psicologico/ .sso = statointrodotto per render ragione dei contenuti conosciti4i di 6ordine superiore7 passil’anticipazione della terminologia del #einong e rappresenta lo s2orzo pi@ generoso cheil undt abbia 2atto per liberarsi dal parallelismo/ Il principio do4rebbe spiegare in :ualmodo a partire dagli 6elementi psichici7, insieme associati, sorgano dellerappresentazioni complessi4e, i contenuti delle :uali non sono deri4abili da :uelli degli6elementi7/ G :uesta la 6causalit5 psichica7 nel suo aspetto speci2ico (undt /, D,??1)/#a come si 2a il passaggio dai contenuti in2eriori a :uelli superiori; Il undt a :uesto punto parla di appercezione, per la :uale ogni complesso sensoriale, per :uantomolteplice, raggiunge nella coscienza una certa unit5 e chiarezza che suppone una2unzione uni2icante centrale che = data immediatamente appunto dalla 6sintesi creatrice7e remotamente dai 6sentimenti pro2ondi7$1/ < :uesto modo la sintesi creatrice 4iene adAessere una nuo4a 2orma di associazione in sostituzione dell’<ssociazione meccanicatradizionale/ Nella 6combinazione appercetti4a7, pro4ocata dai sentimenti, il contenutooggetti4o 4ien dato come una 6totalit5 immediata7 che pu successi4amente, nellari2lessione, esser considerata nelle singole parti, :uando 4ogliamo mettere in e4idenza

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:uelle 6relazioni7 che hanno 6creato7 una data sintesi/ Il undt non condi4ide la persuasione comune che le rappresentazioni siano :ualcosa di 2isso ed immutabile" per luisono piuttosto da considerarsi come processi ed atti, che sono 6costruiti7 o 6creati7 4olta per 4olta, mai 6ripetuti7/ .gli, = 4ero, ritiene dall’<ssociazionismo che il decorso dellerappresentazioni presuppone sempre :ualcosa, che esse non sono propriamente contenuti

 bell’e 2atti, ma attitudini solo e disposizioni, abbozzi (<nlagen) per 4ia dei :uali i 2ugacie22etti delle impressioni elementari 4engono 2issati ed utilizzati/ 8’associazione 4iene ada4ere cosB solo una 62unzione ausiliaria7 alle dipendenze della sintesi creatrice/8’associazione presenta la materiaK la 62orma7 della sintesi = data dai sentimenti, secondoche 4engono chiamati a galla dal 2ondo della coscienza in cui giacciono, come energie primordiali dell’atti4it5 psichica$J/8a riduzione dell’appercezione atti4a, che = la sintesi creatrice, ai sentimenti, port ilundt a considerare il pensiero come una 64olont57 diretta, non 4erso l’esterno, ma4erso l’inAterno, cio= 4erso i contenuti rappresentati4i$%/ Intanto gli 6elementi7 e leassociazioni si adunano in totalit5 di ordine superiore, in :uanto un dato complessoa22etti4o 2a dirigere la 6attenzione7 ad apprendere nei materiali sottostanti alcuni

contenuti particolari secondo una luce nuo4a/9enetismo assoluto, :uindi, il :uale per si origina per un in2lusso dall’alto 4erso il basso, in senso in4erso a :uello empirista tradizionale, ma assai 4icino all’irrazionalismo, parimenti a22etti4o, con il :uale ume a4e4a superato il problema della percezione/8a soluzione Mundtiana aduna4a in s, in4ece di risol4erne alcuna, le 4ecchie e le nuo4eaporie/0/ <ssociazione e sintetismo nella 6Denpschologie78’insu22icienza teorica del sincretismo Mundtiano 2u a44ertita nello stesso cenacolo di8ipsia, :uando l’assistente del undt, *stMald OTlpe, separ la propria causa da :uelladel #aestro e gett nel nuo4o laboratorio di Trzburg le basi per una ricercasperimentale circa la natura del pensiero (Denpschologie)+/8a 'cuola di Trzburg riscosse numerose e 2er4ide adesioni anche da parte di<ristotelici/ >sando del metodo dell’introspezione pro4ocata, essa pretende4a di a4er dimostrato la in2ondatezza del presupposto 2enomenista consacrato dal erele "essere cio= il nostro spirito, in ogni sua attuazione, a contatto con rappresentazioniindi4iduali e concrete/ In4ece la ri2lessione, operata senza preconcetti sui nostri atti di pensiero, 2a emergere con ogni e4idenza che altri sono i contenuti sensoriali intuiti4i(anschauliche Inhalte), altri i contenuti non intuiti4i (unanschauliche Inhalte)/ <gli6elementi7 psichici, che sono le sensazioni, le immagini (.mpirismo), i sentimentiA(undt), 4anno aggiunti gli atti e gli oggetti di pensiero 6puro7/ I protocolli delleesperienze non lasciarono alcun dubbio" non solo mostrarono che pu esistere, accantoalle immagini, un pensiero che, mentre si distingue da esse, le tiene legate in unit5 disigni2icato, ma attestarono alcune 4olte un pensiero libero da :ualsiasi immagine(4orstellunglos Denen), tanto che pi@ da esse si allontana, pi@ si chiari2ica nel contenuto/Cade4ano cosB ad un tempo l’uni4ersalit5 del principio empirico, come anche la necessit5di ricorrere ad uno s2ondo a22etti4o ed irrazionale della sintesi superiore degli elementi"che anzi l’introspezione applicata alla 4ita a22etti4a, tro4 pure in essa una s2era superioredi tendenze, irriducibili e parimenti indipendenti dalle mani2estazioni dell’atti4it5sensoriale (illenspschologie di <ch, #ichotte, 8indMors)/Riguardo al problema della percezione = da riconoscere che lo s4iluppo meccanico, di

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tipo associazionista, 2orma l’eccezione e non la regola dei 2atti di coscienza, di cuirappresenta pi@ un 2enomeno di sbandamento che il corso normaleK = la spontaneit5 del pensiero puro e della elezione libera che 2a emergere di continuo, al centro del nostroessere, attitudini nuo4e ed originali/*tto 'elz ha appro2ondito :ueste conclusioni con ricerche apposite+$ da cui egli ha

 potuto rile4are l’insu22icienza in particolare della 6Xiel4orstellung7 mTlleriana/ 8a posizione determinata di una 2inalit5 (Xielsetzung) non = comprensibile per la solae4ocazione ed ordine che prendono le imagini o per la riproduzione d’altri contenuti dicoscienza, per es/ i sentimenti del undt, ma esige l’esercizio di 6operazioniintellettuali7 di 4alore pi@ generale, le :uali 2acciano in modo che la posizione edattuazione del 2ine in concreto (uso dei mezzi) risulti adatta al conseguimento reale del2ine secondo una determinata maniera/ In altre parole, la 6posizione del 2ine7 esigel’apprensione esplicita dei 6moti4i7 dell’agire ed una su22iciente in2ormazione circa laconnessione 2ra il 2ine da proseguire ed i processi e metodi di soluzione(8Usungsmethoden)A che ad esso conducono" la ripetizione di una condotta, altre 4olteesercitata, a44iene in modo analogo, e non per il semplice gioco delle associazioni/

8a teoria della 6costellazione7 era incapace di render ragione della coerenza sia del pensiero come dell’azione, e perci il 'elz 4i sostituB una 6teoria del complesso7 di altraindole da :uella del #Tller/ 'econdo l’<ssoEciazionismo la parola sette e4oca la ci2ra 1, perch la ci2ra 1 = legata a ciascuna delle lettere di sette" allor:uando le cin:ue lettereagiscono insieme, il 1 = e4ocato/ #a se le cose corrono a :uesto modo, perch la parolateste che contiene pur le medesime lettere, non e4oca il 1; 'e :uesto non a44iene, bisogna ammettere che ci che determina l’e4ocazione del 1 = il complesso sette, secondouna 2isionomia speciale, una 2orma di struttura, che dipende dal posto che ciascuna letteraha nel complesso/*gni complesso = dotato di una specie di coerenza interna per la :uale, :uando una partedel complesso 4iene eccitata, si e4oca il complesso intero nel suo insieme/ *gnicomplesso parzialmente eccitato tende a completarsi/ Di solito noi ci accorgiamo2acilmente che tale porzione presentata 2a parte di un suo complesso/ In :uesti casi,osser4a il 'elz, il completamento si e22ettua sulla base di uno schema/ CosB in un esamedi storia si domanda ad un candidato il nome di un capo della Ri2orma/ Il candidato tace/#a appena si suggerisce #el/// egli, con una 4i4a espressione di/// ritro4amento, completasubito con /// antone (#elantone)/8a situazione di coscienza che 6anticipa7 la parola intera, :uando non ne sia data che unasillaba, = stata detta dal 'elz 6schema anticipante7 (das antizipierendes 'chema)/ 8ateoria della 6costellazione7 ignora la partecipazione di :uesta 6coscienza complessi4a7,di :uesto 6sapere7, alla riproduzione della parola intera/8’integrazione dei complessi (OompleQergnzung), secondo la :uale si s4olgono i processi del conoscere e del percepire in generale, non si spiega se non ricorrendo adisposizioni conosciti4e di ordine intellettuale/ `ueste 6attitudini di coscienza7(eMusstseinsanlagen) sono :ualcosa di pi@ che gli 6elemenAti7 semplicemente legati 2raloro, poich includono la conoscenza delle relazioni (uguaglianza, di4ersit5, ecc/) e poich la conoscenza delle relazioni include inseparabilmente la conoscenza, parimentiintellettuale, dei termini e delle relazioni con cui stanno legate/ 8a costellazione rigidade4e :uindi cedere il posto ad un sistema di relazioni le :uali, con il loro articolarsi,de2iniscono gli oggetti nella struttura propria a ciascuno, come rispetto agli altri oggetti/

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8a 6OompleQtheorie7, che rimase estranea ai 2attori intellettuali, non 2u che un ripiego4erbale/8a Denpschologie non raccolse dappertutto consensi, sia :uanto al metodo come per irisultati/ Nei riguardi del nostro problema, 2u osser4ato giustamente ch’essa lascia4a,come il undt, la s2era dell’esperienza sensoriale in balBa del meccanismo

dell’associazione, accontentandosi d’6aggiunger4i7, non si sa come n donde, i 2attoriintellettuali/'econdo una recente critica dello 'teinberg, in essa, come nell’<ssociaEzionismo, =completamente trascurato il contributo che il soggetto porta all’atto del conoscere ed allaregolarit5 del suo s4iluppo/ G l’Io che porta a compimento l’atto del pensiero per ilraggiungimento della soluzione di un problema, e che nelle soluzioni parziali, od ancheerronee, mira sempre alla corrispondenza con la cosa in s++/ 'econdo laDenpschologie, in4ece, il soggetto non opera in alcun modo nel corso dei pensieri per :uanto riguarda l’e22icacia delle tendenze riprodutti4e, per cui si ha, ad un certomomento, l’apparizione della 6Xiel4orstellung7/ In4ece si de4e riconoscere che il pensiero atti4o, la issensatualisierung del 'elz, si presenta, anche nel suo compimento,

come un’atti4it5 dell’Io/ 'econdo i dati immediati di coscienza (.rlebnisse), gli atti di pensiero non soltanto sono ri2eriti all’Io come a soggetto ma sono anche appresi comeun completamento operato dal suo inter4ento/ 8’Io non = solo un punto di con4ergenza odun sostrato logico (OTlpe), ma si o22re come un Io reale, la cui continuit5 ed azione = benAosser4abile nel corso del pensiero spontaneo/ .sso = la ragione del porsi, dello s4ilupparsie dell’arri4are a termine del pensiero come tale+0/8’osser4azione dello 'teinberg, coglie un aspetto molto importante del problema della percezione, che = un conoscere in concreto, :uello che concepisce l’origine dell’intenderein connessione con l’unit5 soggetti4a dell’Io concreto/ 8’osser4azione sar5 ripetuta dallo'tern e dalla sua 'cuola (Personalismo) nei riguardi della 9estalttheorie, come si dir5 pi@a4anti/&/ Il sintetismo immediatista degli 'cozzesia) 8a priorit5 gnoseologica del 6elie27 in Lh/ ReidParallela agli s4iluppi 4orticosi del metodo analitico, inaugurato dal 8oce e condotto atermine in tappe di4erse, che hanno per punti culminanti ume, ain, .bbinghaus, sis4iluppa4a, meno compatta e consape4ole ma con sprazzi di sicuro intuito, la reazionedel metodo 6sintetico7 iniziata dalla 'cuola 'cozzese/<l gio4anile 6Lreatise o2 human Nature7 e al maturo 6In:uir in the human>nderstanding7 di ume, Lh/ Reid oppose il suo gio4anile 6In:uir into the human#ind7 ed il pi@ maturo 6.ssa on the intellectual PoMers7, nei :uali ri2ace4a, in sensoin4erso, il cammino seguito dal grande scettico/ Vole4a il Reid dare alla sua opera il4alore di una ri4incita del realismo immediato, che = proprio del 6plain man7, contro il2iloso2o che, in4ece di lasciarsi guidare dal corso spontaneo dei pensieri, si abbandona,incautamente, nelle morse di un principio, cosicch= perde ogni contatto con la realt5 e silascia a22ogare/A8’errore 2ondamentale del solipsismo speculati4o, da cui 4ennero tutte le aberrazionidello scetticismo moderno, = stata nello critica degli 'cozzesi la teoria cartesiana elociana dell’idea, intesa come oggetto mentale, proprio e adeguato" di :ui = 4enutol’idealismo di erele e lo scetticismo di ume/ Per s2uggire a tali conseguenze non 4’=che un unico mezzo" abbandonare l’idea e proclamare il 6contatto diretto7 con la realt5/

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Per il Reid l’unico senso plausibile che pu a4ere una simile dottrina = il prendere per 6idea7 non un duplicato mentale, assurdo, dell’oggetto, ma gli atti stessi della mente nel percepire, ricordare, immaginare, restando saldo che la percezione terminaimmediatamente alle cose in se stesse tanto che rigorosamente parlando non 4i sono6percezioni7, 6ricordi7, 6concezioni7 ma C*'. che sono dette 6esser percepite7,

6ricordate7, 6immaginate7+&/Il metodo del Reid si riduce ad un’accettazione incondizionata dei 6dati di coscienza7 ecio= degli atti, degli oggetti ri2eriti dagli atti e delle relazioni che corrono 2ra essi e sonoapprese nel loro 6darsi7" ci che costituisce gi5 un criterio speculati4o, in :uantodiscrimina un dato metodo 2ra gli altri possibili/Il Reid pone come 2atti 2ondamentali di conoscenza la sensazione, la percezione ed il pensiero/ 8a sensazione e la percezione, bench di 2atto si tro4ino sempre congiunte, didiritto 4anno distinte/ 8a sensazione = l’apprensione di un contenuto nella sua assolutezza2enomenaleK la percezione 4i aggiunge l’a44ertenza esplicita da parte del soggetto ed ilri2erimento esplicito, che il soggetto 2a del contenuto appreso, ad un oggetto esternoesistente di 2atto/ 6Io odoro una rosaK in :uest’atto c’= tanto sensazione, come percezione/

8’odore che io sento, considerato in se stesso e senza alcuna relazione con la rosa, = lasensazione propriamente detta (the sensation proper)K essa mi modi2ica in un certo modoe :uesta modi2icazione non ha nulla di comune con la rosa, n con alcun altro oggetto/ 8asensazione = unicamente ci che io pro4o, la sua essenza conAsiste nell’essere sentita":uando cessa di esserlo, non esiste pi@/ In una parola" non c’= alcuna di22erenza tra lasensazione e ci che sente lo spirito che ne = modi2icato7+?/In4ece 6ogni percezione ha un oggetto 2uori di noi, e :uesto oggetto nel caso nostro = la:ualit5 che il mio odorato discerne nella rosa/ 8’esperienza m’insegna che la sensazione =eccitata dalla presenza della rosa e che essa s4anisce :uando la rosa si allontana/ I princBpi della mia natura mi 2anno concludere che c’= nella rosa una :ualit5 che = la causadella mia sensazione/ `uesta :ualit5 della rosa, l’oggetto percepito e l’atto del mio spirito per cui ho la con4inzione e credenza di :uesta :ualit5 = ci che noi chiamiamo percezione+/Il rapporto 2ra sensazione e percezione = :uello di segno e cosa signi2icata e per :uesto si= 2atto giustamente di L/ Reid il precursore della nozione moderna di percezione/8a percezione 4a considerata :uindi una conoscenza immediata e intuiti4a, cio= un 2attosemplice, primiti4o e assolutamente inderi4abile" con :uest’asserzione egli 4ole4asuperare il doppio presupposto dello scetticismo humiano" che il conoscere termina4aall’idea e che il percepire 2osse un 2atto deri4ato e complesso/ In realt5 lo s2orzo del Reid,cosB come da lui era presentato, a4rebbe do4uto abortire perch 4i era :uasi del tuttoassente :ualsiasi giusti2icazione dei rapporti 2ra sensazione e percezione, come 2ra percezione e pensiero/ Ci si limita4a a porre a4anti il 2atto, sul :uale nessuno neppureume dubita4a, senz’alcun tentati4o di determinarne la natura ed il di4enire psichico,su cui unicamente 4erte4a la contro4ersia/A Non si pu dire che il R/ abbia superato erisolto il problema di ume/Immediatismo psicologico entro il pi@ rigoroso dogmatismo che 4ede la radice della posizione a44ersaria nella pretesa assurda di 4oler 6mediare7 per mezzo dell’idea, controi dati di coscienza, anche gli stati suoi immediati" ecco, per il Reid, l’errore di ume/ Il2ondamento della reazione non = che la con4inzione o 6belie27 del tro4arsi gli atti e glioggetti in :uella data immediatezza, ci che = sostanzialmente lo stesso 6belie27

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humiano, solo che ume ha a4uto la poca accortezza di 2arlo 2unzionare alla 2ine, :uandotutto era perduto, in4ece che introdurlo all’inizio/Che :uella immediatezza sia possibile e che ci che noi conosciamo siano proprio lecose, si ha dalla constatazione che secondo il R/ non c’= alcuna comunanza di natura 2raci che io chiamo sensazione e percezione e le :ualit5 reali dei corpi" :uelle non sono

:ueste, ma atti del mio spiritoK sono alcunch di semplice e possono :uindi ri2erirsi a tuttol’oggetto, come tale/ 'i ha :ui un barlume della nozione aristotelica d’intenzionalit5,:uale la riprender5 il rentano/Con tali princBpi il Reid risale senza di22icolt5 la catena delle riduzioni scettiche 8oceEereleEume/ #a gli storici, certamente in2luenzati dal sarcastico apprezzamento delOant nei 6Prolegomena7+1, si sono mostrati poco indulgenti 4erso l’ottimismognoseologico degli 'cozzesi/ `uest’apprezzaEmento, ormai tradizionale non = 2atto percon piena giustizia, sia perch trascura alcuni elementi della posizione reidiana che 4annoconser4ati soprattutto l’irriducibilit5 dei 2atti mentali, tanto ai processi 2isici come a:uelli 2isiologici e l’a22ermazione cheA non tutto pu essere a priori od a posteriori, mache la possibilit5 della conoscenza = 2ondata su di un principio originario della nostra

natura sia perch accomuna, in una sorte, pensatori i :uali, rispetto ai princBpi delsistema, hanno saputo alle 4olte tenere una posizione originale ed anche opposta gli uni4erso gli altri/Valga d’esempio l’opposizione 2ra lo 'teMart, successore del Reid, ed il grande amilton/#algrado le tante proteste d’immediatismo del Reid, lo 'teMart presenta una teoria della percezione schiettamente associazionistica che anticipa, per2ino nei termini, la teoriadell’associazione simultanea e delle in2erenze incoscienti/ 6'i ritiene comunemente, eglidice, che in un concerto di musica un buon orecchio pu prestare attenzione sia alledi22erenti parti della musica separatamente, sia come ad un tutto unico e gustare l’e22etto pieno dell’armonia/ 'econdo la mia teoria bisogna ritenere che nel secondo caso la mente4aria di continuo l’attenzione da una parte all’altra della musica, e che :ueste operazionisono cosB rapide da togliere ogni percezione di un inter4allo 2ra loro/ 8o stesso dicasi per la 4ista/ 'upponiamo che l’occhio si 2issi in una particolare posizione e che la 2igura di unoggetto sia dipinta sulla retina/ 8a mente, in :uesto caso, percepisce tutta la 2iguradell’oggetto in una 4oltaK oppure :uesta percezione non = che il risultato delle 4arie percezioni che abbiamo dei 4ar_ punti del tracciato (outline); 'e il mio punto di 4ista =2ondato conclude lo 'teMart = possibile che la mente possa prestar attenzione a pi@d’un punto (della 2igura) per 4oltaK e cosB, poich la percezione della 2igura di un oggettoimplica la conoscenza della situazione relati4a di ciascun punto riguardo a tutti gli altri,dobbiamo concludere che la percezione della 2igura = il risultato di di22erenti attidell’attenzione/ #a :uesti atti di attenzione sono compiuti con tale rapidit5, che l’e22etto=, praticamente, come se la percezione 2osse istantanea7+J/AIl tenue 4elo adun:ue che separa l’immediatismo del Reid dall’analismo humiano = :ui pressoch s4anito" non si sa in2atti come la teoria dello 'teMart si di22erenz_ dalle posizioni empiriste che spiegano la percezione dell’estensione a partire dall’apprensionedi 6punti colorati7/ b) Il sintetismo aristotelizzante (la legge di Redintegrazione) di / amilton/ 8areazione+% dell’amilton rappresenta la trattazione, teoricamente e storicamente pi@completa, che il pensiero moderno abbia dato intorno al problema della percezione/8’opera di :uesto 2orte ingegno s’impone per il raro acume introspetti4o ed una

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2ormazione storica, la :uale ancor oggi, :uando sia seguita da 4icino, riempie di stupore/Il 2atto della percezione/ G proprio 4ero che all’audizione del concerto le cose 4annocome le ha descritte lo 'teMart; Non pare/In un concerto si ha una grande 4ariet5 di strumenti musicali e di timbri sonori che d5nnoun’in2init5 di combinazioni di4erse/ Lutti :uesti stimoli raggiungono il nostro orecchio

nello stesso momento indi4isibile e poi cessanoK :uindi, se sono uditi e la loro mutuarelazione od armonia 4iene percepita, essi de4ono esser uditi simultaneamente/ .de4’esser cosB/ Poich se si dice che la mente pu attendere ad ogni minimo suonosuccessi4amente, ci richiede un minimo di tempo nel :uale essa = occupataesclusi4amente con ciascun minimo suono/ *raA sta il 2atto che in :uel medesimo minimodi tempo coesistono e poi periscono una :uantit5 note4ole di altri minimi di suono, i :ualieQ hpothesi non sono stati percepiti non sono stati uditi, perch non si = 2atto a tempoa prestar4i attenzione/ < :uesto modo l’audizione del concerto = impossibile" eppure noidi 2atto ascoltiamo e gustiamo il concerto'i dica altrettanto per la 4isione/ Ritenendo l’ipotesi dello 'teMart che l’attenzione inogni istante si pu dirigere solo ad un minimum 4isibile, si de4e supporre che, ad ogni

istantaneo aprir di ciglia, il momento richiesto per cogliere la 2igura degli oggetti =suddi4iso in parti :uasi in2initesimali, ci che = inconcepibile0/Pertanto, pi@ che al Reid od ai suoi immediati seguaci, tocca all’amilton il meritod’a4ere scrutato nel 2ondo l’insu22icienza del principio dell’analisi/ < lui spetta anche ilmerito di a4ere posto, per la prima 4olta nella 2iloso2ia moderna, il problema della percezione e di a4erlo risolto in termini schiettamente aristotelici, sia :uanto all’oggettodella percezione, come riguardo al processo mentale che ne condiziona il 2ormarsi el’apparire nella coscienza/I princBpi $) <ppro2ondendo le ricerche del Reid, l’amilton con2erm che la radice del2enomenismo empirista era tutta nel principio dell’idea" :uesto = il primo e l’unico principio del caposcuola che egli abbracci senza importanti modi2iche/Vi port peraltro il contributo della sua prodigiosa erudizione/ < suo parere il principiomoderno dell’idea non = che un’edizione aggiornata della 4ecchia dottrina medie4aledelle 6specie7 conosciti4e, la :uale a torto si attribuisce ad <ristotele essendo essa un parto proprio della 'colastica, anzi di alcuni settori soltanto della 'colastica/ 8’amiltonha delle 2rasi amare all’indirizzo di tali 'colastici, i :uali a suo parere 2urono 4ittime diuna grossolana analogia/Pensarono essi che il conoscere, come ogni operazione,A do4esse a44enire per 6contatto7,cosicch conoscente e conosciuto do4essero esser contigui e che :ualche cosa partissedall’oggetto e penetrasse nel soggetto ci che = tutta una analogia presa dal senso deltatto/ In realt5, se lasciamo da parte l’analogia e ri2lettiamo sopra :uanto a44iene in noi:uando siamo consc_ di percepire degli oggetti, non tro4iamo nulla che c’in2ormi sul6come7 ci a44enga" conosciamo cosB poco come noi percepiamo gli oggetti, non pi@ di:uanto conosciamo come noi siamo 2atti/ Che anche se si 4olesse ammettereun’immagine entro la mente o ad essa contigua, per :uesto non conosceremmo di pi@,come la percezione possa esser prodotta da :uesta, pi@ di :uanto lo possa esser dell’oggetto distante/8a capacit5 (poMer) di 6percepire le idee7 = cosB inesplicabile, come ciascuna dellecapacit5 ch’essa do4rebbe spiegare e l’a22ermata contiguit5 non contribuisce gran che arendere la posizione pi@ intelligibile, poich non si 4ede :ual connessione 4i possa essere

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2ra contiguit5 e percezione/ Lali e tanti sono i paradossi impliciti nella dottrina dellespecie o 6idee7, che essa releg per2ino le di4ine Idee di Platone nella bassa s2era dellasensibilit5 umana e di4enne alla 2ine, nella 2iloso2ia 2rancese del sec/ SVII, il terminedistinti4o di :uel sistema che 2a deri4are ogni nostra conoscenza esclusi4amente daisensi/

8’idea introdotta con la 'colastica, e conser4ata da Cartesio, come l’intermediario 2ra ilsoggetto e l’oggetto, ha 2inito logicamente nel 2enomenismo per sostituirsi essa stessacome oggetto esclusi4o del conoscere/ Ne segui4a l’ammissione che nel conoscere noinon siamo consc_ di altro che di una certa modi2icazione della nostra mente" alcuniritengono (8oce, erele) che essa conser4i una ri2erenza a :ualcosa di esterno, chesia, in altre parole, la rappresentazione della realt5 esterna/ 8a percezione 4errebbe adessere, in :uesta teoria, una conoscenza deri4ata e composta di sensazioni attuali,memorie, giudiz_///#a i 2iloso2i s’ingannano/ Noi non abbiamo nel percepire alcuna coscienza di una ri2erenza o rappresentazione" noisiamo persuasi che l’oggetto, che ci = presente, = lo stesso che = a22ermato esistere/ >na

tale ri2erenza e rappresentazione non = neppure possibile poichA essa suppone laconoscenza pre4ia di un oggetto a cui c’= ri2erenza od = rappresentato" ci che 2orma uncircolo chiuso/ Riconosciamo pertanto che la percezione = la 2acolt5 per cui noi arri4iamoimmediatamente agli oggetti nel primo nostro conoscere, onde non si pu supporre 2raessa e l’oggetto un altro conoscere come sua condizione0$/`uanto al principio dell’<ssociazione, l’amilton non lo respinge, ma ne retti2ical’ambito e l’uso riproponendolo nella 2orma che ebbe per la prima 4olta in <ristotele/Con una passione e penetrazione di umanista per2etto, egli d5, primo 2ra i moderni, la4ersione del capitolo del De #emoria, o4e il Filoso2o ha annunziato le tre celebri leggi,assieme al Commento critico che ne ha 2atto Lemistio0+/ Da :uesto studio egli = 4enutoalla con4inzione che le tre leggi aristoteliche si possono esprimere con una 2ormulasintetica, da lui chiamata legge della Redintegrazione, che riposa a sua 4oltasull’apprensione delle relazioni, la :uale, come si 4edr5 2ra poco, = il 2ondamento dellateoria hamiltoniana sulla percezione/ Nell’enunziare :uesta legge, che ha a4uto risonanzeanche recenti00, egli si compiace di ri2erirla a '/ <gostino/.ssa do4rebbe 2ondere insieme la simultaneit5 e la somiglianza" 6`uei pensieri sisuggeriscono l’un l’altro che hanno 2atto parte di un unico totale atto di cognizione/ <lmedesimo atto totale appartengono, come parti totali e costituti4e, in primo luogo :uei pensieri che sorsero nello stesso tempo ed in consecuzione immediataK ed in secondoluogo :uei pensieri che si sono 2usi in unit5 per la loro mutua a22init570&/A`uesta legge come si spiega; 'u :uale principio = pro4ata; Per :ueste o simili domande,dice l’/, non c’= risposta legittima, poich in ogni ricerca c’= un punto a cui bisogna2ermarsi/.gli stesso del resto non si = 2ermato per il 2atto che la illustra ricorrendo al principio  certamente suggeritogli dal suo buon abito aristotelico dell’unit5 delle energie mentali/6I 4ari atti della mente, egli dice (ri2erendosi al Pope, .ssa on #an, IV) non de4onoessere considerati come mani2estazioni singolari ed isolateK tutti essi appartengonoall’unica atti4it5 dell’Io e, per conseguenza, se tutte le 4arie energie mentali non sono chemodi2icazioni parziali della medesima atti4it5 generale, essi atti de4ono tro4arsi tuttiassociati 2ra di loro7 (, t/ II, lect/ SSSII, +&)/

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In opposizione al sintetismo d’esperienza, proprio dell’<ssociazionismo, egli d5 del processo conosciti4o una descrizione che = pi@ di una semplice anticipazione dellemoderne 4edute/ 6*gni analisi, a22erma, suppone una precedente composizione o sintesi, poich non possiamo scomporre se non ci che e gi5 composto/ Nell’ac:uisto del saperegli oggetti ci sono presentati come composti, ed essi ottengono un’unit5 soltanto

nell’unit5 della nostra coscienza/ 8’unit5 della coscienza = come lo s2ondo sul :uale glioggetti sono 4isti/ Dico che il primo processo della mente nell’elaborazione del sapere =sempre analitico" essa discende dal tutto alle parti, dal 4ago al de2inito/ 8a chiarezza, cio=la conoscenza dei minuti particolari, non = il primo ma l’ultimo stadio del nostroconoscere7 (, t/ II, lect/ SSSVI, 0+J)/+/ Con 2ranchezza non minore di :uella usata per respingere il principio dell’6idea7,l’amilton respinge le conseguenze 2enomeniste che sono state tratte dall’analisi locianadelle :ualit5 sensoriali" in :uesta parte la sua adesione all’<ristotelismo si pumani2estare a suo agio, senza preoccupazioni polemiche0?/AIl Filoso2o, assai prima di 8oce, a4e4a accuratamente distinto le :ualit5 sensoriali proprie a ciascun senso e :uindi secondo l’amilton essenzialmente soggetti4e, dalle

:ualit5 comuni, le :uali sono cio= apprese da pi@ sensi e sono perci giusti2icabili comeoggetti4e/ 8’ammettere la soggetti4it5 delle prime non implica per nulla come 4ole4a ilerele la soggetti4it5 delle seconde, poich di4erso = il modo secondo il :ualeappariscono al soggetto/8a classi2icazione binaria per non lo soddis2a del tutto, poich l’a22ermazione dellasoggetti4it5 delle prime e dell’oggetti4it5 delle seconde lascia4a uno 6hatus7 2ra i duesettori della sensibilit5 il :uale giusti2ica4a, almeno in apparenza, una ripresa delleistanze bereleane/ < ci e4itare l’amilton introdusse una nuo4a classe di :ualit5 che2osse intermedia, nel contenuto e nel 4alore, 2ra le due" le chiam soggetti4oEoggetti4e, osecundoEprimarie, ed erano riducibili alle :ualit5 pi@ 2ondamentali di resistenza e pressione/ '2orzandosi di dare alla classi2icazione triadica un 2ondamento meta2isico,l’amilton considera le :ualit5 primarie come appartenenti, se non costituenti, l’essenzadella corporeit5 e deducibili a prioriK le secondarie come accidenti contingenti,inconoscibili in s, perch a22ondate nella materia e conoscibili solo a posteriori/ 8esecundoEprimarie, in4ece, partecipano della natura delle une e delle altre" appartengono,cio=, all’essenza della corporeit5 come le primarie, ma sono conoscibili solo a posteriori(non deducibili), come le secondarie/a) 8e :ualit5 primarie sono matematiche" esse sono concepite come necessarie e attualiK bench condizionate dalle :ualit5 sensibili, esse sono conosciute immediatamente in sestesse/ b) 8e :ualit5 secundoEprimarie, intermedie, sono meccaniche" anch’esse sono tanto percepite, come concepiteK sono date conE e nelle sensazioni, conosciute tantomediatamente come immediatamente" sono tanto oggetti in s, come 2orze operanti/c) 8e :ualit5 secondarie sono 2isiologiche" non sono n percepite n concepite, ma6sentite7K sono semplicemente delAle 2orze in2erite e :uindi sono conosciute solomediatamente/8e :ualit5 primarie sono apprese senz’alcuna ambiguit5 come oggetti4e sono 6obectEobects7K le secondarie sono senz’alcuna ambiguit5 soggetti4e 6subectEsubects7K lesecundoEprimarie sono tanto soggetti4e, come oggetti4e 6subectEobects7/ Delle:ualit5 secondarie si ha propriamente sensazioneK delle primarie propriamente

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 percezioneK delle secundoEprimarie sensazioneEpercezione/8e :ualit5 primarie le :uali secondo le ripetute a22ermazioni dell’aEmiltoncorrispondono ai 6sensibili comuni7 di <ristotele costituiscono l’oggetto proprio della percezioneK esse hanno una portata spiccatamente intellettuale od almeno non sono maidistintamente apprese senza il concorso dell’intelletto/

8e secundoEprimarie, come le secondarie, costituiscono il sentire nel suo aspettocaratteristico di a22ezione passi4a, che ancora non = conoscenza esplicita, ma solo principio di essa/ Lali :ualit5 non 4anno con2use con le 2orze occulte che causano,secondo 8oce, nel senziente delle particolari modi2icazioni, ma sono :ueste stessemodi2icazioni determinatesi nel nostro complesso psico2isico/8’amilton a :ueste nozioni generali 2a seguire una sottile trattazione analitica di :ueste:ualit5 in modo da a4ere una successione continua per la mediazione delle secundoE primarie tra le primarie e le secondarie/ <lla 2ine di tale deri4azione, egli pu dire conmaggior precisione che la mente (the mind) nell’apprensione della :ualit5 secondaria =essenzialmente passi4aK nell’apprensione delle primarie principalmente atti4aKnell’apprensione delle secundoEprimarie tanto atti4a come passi4a/ In un atto di 4isione,

 p/ es/, il colore = in senso stretto un’a22ezione passi4a dell’io senziente" la sola atti4it5 che4i esercita la mente = nell’accorgersi di essere a22etta in tal modo (It thus noMs as it2eels, in noMing that it 2eels)/ 8’apprensione dell’estensione, della 2igura, che si 4eri2icasimultaneamente all’esser cosB a22etti, =, bench necessaria, di natura atti4a e puramentespirituale" tali propriet5 percetti4e non sono n pure passioni del corpo animato, noggetti4amente :ualit5A e22icienti (poMers) delle cose dalle :uali possano esser causatenel soggetto come 6passioni7/8’amilton ha prospettato, come nessun altro 2ra i moderni, i 6piani oggettuali7,osser4abili nella percezioneK ne ha tracciato i caratteri ed ha di2eso la loro mutuacomplementariet5 per l’atto completo/ Richiamandosi ad <ristotele, egli ha mostrato chel’apprensione distinta di una :ualit5 primaria = principalmente, al suo stato 2inale, un attointellettuale, e secondariamente al suo stato iniziale una sensazione, poich essa =sempre l’apprensione di un attributo della materia e bench non sia costituita da , purenon = mai realizzata senza la sensazione di una passione organica0/'i intra4ede in :uesta 2aticosa e non sempre lucida analisi dell’amiltonun’interpretazione decisamente intellettualista del 2atto percetti4o ed in :uesto nododelicato egli seppe destramente e4itare tanto lo scoglio empirista, come :uellorazionalista/ In2atti nella sua spiegazione l’inter4ento dell’intelligenza non =un’accidentale 2unzione dell’esperienza (empirismo)K n s’aggiunge dall’intrinseco(razionalismo, 'cuole di 9raz e Trzburg), ma penetra i contenuti stessi della sensibilit5(le :ualit5 primarie) :uasi 2asciandoli della razionalit5" cio= rendendo esplicite econsistenti percetti4amente :uelle strutture che la sensibilit5, come tale, non pu presentare che in 2orma sparsa e contingente/c) amilton e Reid/ Lante e cosB pro2onde modi2iche introdotte dall’amilton ai princBpi della sua 'cuola do4rebbero spingere gli storici a separare la sua causa da :uelcomplesso dottrinale rozzo e incerto con cui si designa la 'cuolaA 'cozzese/ Il suo pensiero si muo4e nell’atmos2era del classicismo aristotelico e non accarezza alcunaambizione delle direzioni nuo4e/.gli stesso ha tracciato un 2olto elenco di di22erenze 2ra la sua dottrina e :uella del Reid,di cui riassumiamo i punti essenziali perch di alto interesse sia storico come teorico"

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Per il Reid" Per l’amilton"$) 8a percezione = nozione o concezione diun oggetto istinti4amente suggerito(suggested), eccitata nell’occasione o al

segno di una sensazione/

$) 8a percezione = una 2orma di cognizione immediata, presentati4a, non rappresentati4a o mediata = percezione in senso stretto, non nozione/ Delle :ualit5

 primarie abbiamo percezione in :uanto sono estraneealla mente, ma non all’organismoK nella percezione Esensazione delle secundoEprimarie la :ualit5 diresistenza abbiamo la conoscenza immediata di una2orza estraorganica, esteriore al nostro corpo/

+) In :uest’occasione 4iene ciecamente(blindl) creata in noi una credenza (belie2)in4incibile all’esistenza dell’oggetto/

+) 8a 6credenza7 non = cieca, ma 2ondatasull’e4idenza/

0) 8’oggetto di percezione = perciconosciuto per un’in2erenza o conclusioneistinti4a da una sensazione/

0) 8’oggetto di percezione = dato immediatamente in eassieme all’oggetto di sensazione, cosicch="

&) 8a sensazione precede, la percezionesegue e :uella = solo un antecedentearbitrario di :uesta/

&) ench la sensazione sia la condizione reale della percezione, di 2atto e di diritto sensazione e percezionesono coesistenti/

?) Nella sensazione delle :ualit5secondarie, noi le percepiamo :uali propriet5 degli oggetti e come cause dellenostre a22ezioniK ci che 4ale per le altrea22ezioni soggetti4e (mal di denti)/

?) Nelle a22ezioni soggetti4e pure non c’= percezione propriamente" manca in esse il ri2erimento ad unoggetto/

) 8a sensazione = un’a22ezione dellamente soltanto in un certo punto del corpo/

) <l contrario io ritengo con <ristotele e la maggior  parte dei 2iloso2i che la sensazione = un’a22ezione nondel corpo o della mente soltanto, ma del composto,cosicch pu esser ri2erita tanto all’uno come all’altro  in :uanto l’anima = nel corpo, e il corpo ha l’anima/ Per :uesto la sensazione pu ben esser localizzata/

1) Fra la sensazione e le :ualit5 secondariec’= il rapporto di e22etto determinato ecausa determinata" cosicch ad una dataa22ezione corrisponde nei corpi una data:ualit5 che = causa esclusi4a di:uell’a22ezione/

1) 8a corrispondenza 4a posta non 2ra la sensazione e la2orza che si tro4a nei corpi, ma 2ra lo stimolo el’a22ezione idiopatica del sistema ner4oso/ 8’azionedello stimolo pu esser sostituita perci da altri agenti,tanto estrinseci :uanto intrinseci/

J) 8a percezione esclude la memoria/ J) 8a memoria, in :uanto richiede la continuazionedelle rappresentazioni, = la condizione essenziale dellacoscienza e :uindi anche della percezione/

%) 8’apprensione di una relazione non = unatto di percezione/

%) 8a percezione, in :uanto implica l’atto di coscienza el’apprensione di contenutiA come estensione, 2igura///, poggia doppiamente sull’apprensione delle relazioni/8a estensione = appresa solo apprendendo che alcunesensazioni sono 62uori7 delle altreK la 2igura,

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apprendendo un’estensione limitata in certa maniera daun’altra/

$) 9li oggetti distanti sono oggetto di percezione in senso stretto/

$) Non percepiamo, in senso rigoroso, niente che nonsi riduca alle a22ezioni del nostro organismo in :uanto

animato01, alle reciproche relazioni 2ra :ueste a22ezionied a ci che corrisponde alla resistenza che incontra lanostra 2acolt5 locomoti4a nel suo espandersi/

$$) 8’estensione, la 2igura, l’esteriorit5, lagrandezza sono percepite anzitutto daltatto/

$$) 8e :ualit5 primarie sono percepite anzitutto dalla4ista/

$+) Di tutte le :ualit5 secondarie, solo ilcolore = percepito come oggetti4o0J/

$+) Il colore = soggetti4o come tutte le altre :ualit5secondarie/

8a lettura comparata di :ueste due colonne, alla distanza di :uasi un secolo dalla loro

redazione e dopo autentiche ri4oluzioni nello studio del problema della percezione, non =senza interesse/A'i pu ammettere che non tutte le antitesi della seconda colonna siano egualmenteconsistenti/ G do4eroso per riconoscere che, nel loro complesso, esse sono per4ase da unardito, :uanto sobrio, spirito di modernit5 e che hanno toccato le esigenze reali del problema con una precisione e meticolosit5 scienti2ica alla :uale ancor oggi non c’=molto da aggiungere/Riassumendo" la percezione secondo l’amilton = una conoscenza 2ondamentalmentesensiti4a e 2ormalmente intelletti4a/ .ssa :uindi, per 4ia del 2ondamento, non apprendeche gli oggetti relati4i all’organismo psico2isico e nell’esistenza che hanno 6ora e :ui7(noM and here)" per :uesto = detta essere una conoscenza immediata, cio= presentati4a/Precisiamo :uesta nozione, poich l’ammirazione, per sincera che sia, non de4e maisminuire l’oggetti4it5 della ricerca/'e le :ualit5 percettuali le stesse :ualit5 primarie (obectEobects) non sono date chein :uanto sono nel nostro organismo, alla super2icie degli organi di senso, noi leconosciamo mediatamente come esistenti, in :uanto sono dette esistere negli oggetti, e per conseguenza si de4e dire che noi non le conosciamo immediatamente nella realt5oggetti4a/ Noi non arri4iamo all’a22ermazione della loro esistenza che per una in2erenza2atta a partire dalle a22ezioni che accadono nei nostri organi" ri2lettendo sull’a22ezioneorganica noi ne a22ermiamo la dipendenza e corrispondenza negli agenti estrinseci/ Non4edo come l’/ s2ugga :ui alla critica da lui stesso 2atta al Reid (n/ 0)/ 8’attributodell’esistenza per l’amilton = importante il notarlo non = dato immediatamente ndalle :ualit5 secondarie, tutte oggetti4e, n dalle primarie, oggetti4e sB, ma datenell’organo di sensoK tale attributo = dato solo dalle secundoEprimarie/ G la resistenza,incontrata nell’azione esteriore, che per l’amilton, come per ain, ci d5 l’esteriorit5 econ essa la localizzazione, la distanza, la distribuzione spaziale ed in genere gli attributi2ondamentali degli oggetti/ In cosa consiste allora la priorit5, a22ermata, della 4ista sultatto e la sua reazione in generale all’empirismo 2enomenista;'enza pretender di sopprimere :uesto disagio, che probaAbilmente = intrinseco alla teoria,ci pare che il merito e l’originalit5 dell’amilton pi@ che nella no4it5 delle idee e delle

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soluzioni consista nell’a4er dato al problema della percezione una 2ormulazione pi@ precisa e nell’a4er accostato molte idee e problemi della gnoseologia moderna allagnoseologia aristotelica/ Nella descrizione dell’atto completo del percepire egli enumera ben otto condizioni assai4arie" attenzione, :ualit5, :uantit5, tempo, spazio, grado e in2ine il giudizio assertorio/

Come <ristotele, anch’egli a22erma spesso che il sentire in generale = essenzialmente unatto discriminati4o, il riconoscimento di una relazione 2ra contrar_ che sono le di22erenzedi :ualit5, :uantit5, tempo, spazio, ecc/Il giudizio assertorio stabilisce l’oggetti4azione de2initi4a, in :uanto dice di un oggettoa) che esiste e b) che si tro4a condizionato cosB e cosB, che = :ui o l5/'i ha :uindi nella teoria hamiltoniana una riduzione di tutta la conoscenza, a cominciaredal sentire, all’apprensione di relazioni e di sistemi di relazioni, cosicch laDenpschologie non = stata una no4it5 della scuola del OTlpe/ 'i pu aggiungere chel’amilton, a4anzando nella penetrazione del problema, si 2iss sempre pi@ in :uesta posizione che in lui a4e4a una origine aristotelica assai pi@ immediata ed esplicita di

:uanto non a4esse nei Trzburgesi/`uesto autentico pensatore, in una nota lasciata incompiuta, riassume4a nei seguentitermini la propria posizione, o4e si propone di ribattere le pretese del razionalismocartesiano/6Che tutto il nostro conoscere consista in una certa relazione dell’oggetto conosciuto alsoggetto conoscente, = per s e4idente/ `uale sia la natura di :uesta relazione e :ualisiano le sue condizioni non =, e non potr5 mai, esser conosciuto da noi, e :uesto perchconosciamo soltanto le :ualit5 delle nostre 2acolt5 di conoscere in :uanto hanno relazionecon i loro oggetti/ Lutte le :ualit5 sia della mente, come della materia, sono pertantoconosciute da noi solo in :uanto relazioni" non le conosciamo mai in se stesse/ Noi nonconosciamo la causa diA :uesta relazione, ma solo le sue condizioni" ecco tutto/ `uestarelazione = la relazione del conoscere/ Non sappiamo nulla a riguardo di :uesta specie direlazione/ Non abbiamo conoscenza n coscienza possibile se la relazione del conoscereabbia :ualche analogia con le relazioni di somiglianza, identit5, di22erenzaK se sia simile a:ualche altra o la modi2icazione di un’altra/ `ueste sono le relazioni di specie di4erse 2raoggetto e soggetto" per :uella 2ra oggetto e soggetto non abbiamo alcun punto per istituireun paragone70%/8otze e rentano partiranno da :uesta grande, ed in 2in dei conti unica, di22icolt5 per ognirealismo assoluto/

Note del capitolo &econdo$ C2r/ per :uanto segue" *tto 'elz, <, zMeiter <bschnitt, Die Lheorie der issensatualisierung, J% e segg/ *ttima esposizione d’insieme, come al solito, in"Froebes, H/, d/ I, V <bschnitt/ V/ anche" oring, 9/ ./, <, 0$ e segg/+ FrUbes, H/, d/ II, <bsch/ V, ̂ +/0 #ueller, 9/ ./, <, dritter Leil, &JJ, n/ $/& 8indMors, H/ </, $J+/? C2r/" 'teinberg, /, ++E+0/ 8o Xiehen s4iluppa il concetto di 8eit4orstellung in" <, 0$Je segg/, 0?0, 0J&K , $% e segg// #ueller 9/ ./, <, dritter Leil, &+1 e segg//

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1 #ueller 9/ ./, , +/J #ueller, 9/ ./, , %E$$/ Pi@ sotto (ibid/ $0) il #/ distingue :uesti che sono i 2attori di6coerenza primaria7 dell’esperienza e dell’abitudine che producono la 6coerenzaempirica7/ `uest’importante modi2icazione all’<ssociazionismo classico gli ha permessodi resistere 4igorosamente agli attacchi della 9estalttheorie nell’opuscolo, scritto intorno

agli J anni di et5, che ora riassumo/% #ueller, 9/ ./, , 00E0&/$ O/ Thler, <, t/ I, +J/$$ .gregia = l’esposizione di .dMin 9/ oring, <, 0$E0&&/$+ undt, / C, 0?/$0 undt, / <, 1/$& / undt, D, 00$/$? Precisamente" ermann elmholtz, <, ^ +, trad/ 2r/ ?1 e segg/ E C2r/ anche" , +E+1/$ undt, /, D, $/$1 Ooenig, ./, $&/ 6Die Vorstellungen, dichiara espressamente il /, durch eine

 pschologische 'nthese aus den .mp2indungen, und (dass) die Mirlichen,zusammengesetzten 9e2Thle und <22ete aus 9e2Thlselementen entstehen7/ `uanto alla2unzione centrale dell’appercezione, essa 6ist in edem <ugenblic auch 2Tr den ganzenTbrigen eMuktseinsinhalt bestimmend, indem dessen smtliche .lementeA nach ihrenVerhltnis zu den apperzipierten .lementen geordnet Merden/ 'o erscheinen denn auchdie an die einzelnen eMuktseinsinhalte gebundenen 9e2Thle durchaus als subeti4eestimmungen, die edes einzelne .rlebnis durch seine .inMirung au2 die Funtion der <pperzeption emp2ngt/ In diesem 'inne ist edes 9e2Thl nicht blok Reation deseMuktseins sondern Reation der <pperzeption au2 den einzelnen eMuktseinsinhalt7(undt, /, , I, +0$K c2r/" II, 0?1)/ Nella concezione del / il sentimento si presenta prima in 2orma con2usa, poi si 2a pi@ 4i4ace e dominante e di4enta 6Lotalge2Thl7 onde lacontinuit5 psichica = una continuit5 di sentimento, una unit5 totale sentimentale/$J Nella #emoria sopra la 6causalit5 psichica7 il / introduce accanto al principio dellas/ c/ il principio dell’analisi di relazione che lo integra in :uanto dice chel’aggruppamento (prodotto dalla s/ c/) non ha luogo nel senso che le parti separate daltutto costituiscano un’unit5 a s, ma = sempre tale che esse rimangono connesse col tuttodal :uale deri4ano, ed esse ac:uistano essenzialmente il loro signi2icato proprio da :uestaincessante relazione (undt /, <, $+$)/$% Ooenig ./, $&$/+ 'ulla 'cuola di Trzburg, sui suoi metodi e risultati, c2r/" 9emelli, </, <, $0%E$&%/Importante per i concetti metodologici = la relazione del 9/ al Congresso Lomista del$%0" 9/, &J0 e segg/ Il OTlpe ebbe una eletta schiera di discepoli" Thler, #arbe,#esser, 'elz, 8indMors, #ichotte e lo stesso 9emelli/+$ 'elz, */ 8a ricerca e la discussione sono riassunte in" <, 0$& e segg/++ 'teinberg, /, +1/ Vedi una critica simile in" Clapar=de, ./, 0$1/ >na osser4azioneacuta del 9reen 2a pensare che :uest’atteggiamento della Denps/ sia un resto del metodolociano (^ +&, pag/ $%%)/+0 <ltra de2icienza, ancor pi@ importante dal punto di 4ista del metodo, della Denps/ eche = comune a tutte le psicologie di deri4azione Mundtiana, consiste nell’a4er concepitola psicologia esclusi4amente come la scienza dell’esperienza immediata, in opposizione

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alla 2isica che = la scienza dell’esperienza mediata" in :uanto = scienza della coscienza, la psicologia do4rebbe essere contemporaneamente anteriore e posteriore alla 2isica (c2r/" </9emelli, </, &1?)/+& Reid Lh/, , .ss/ II, ch/ SIV, ed/ amilton, +%0 b/+? Reid Lh/, , .ss/ II, ch/ SVI, ed/ cit/ 0$ a/

+ Reid Lh/, , 0$ ab/ / amilton, in calce all’edizione, rile4a4a giustamente che il R/2a della percezione un processo mediato/ 6I2 egli commenta 2rom a certain sensible2eeling, or sensation, (Mhich is itsel2 cogniti4e o2 no obect) I am onl determined toconclude that there is some eQternal :ualit Mhich is the cause o2 this sensation, and i2 this :ualit, thus onl noMn as an in2erence 2rom its e22ect, be the obect percei4edK thenis perception not an act immediatel cogniti4e o2 an eQisting obect, and the obect percei4ed is, in 2act, eQcept as an imaginar something, unnoMn7 (ibid/, 0$, nota !)/+1 6Non si pu, senza pro4are una certa pena, guardare come i suoi (cio= di ume)a44ersari, Reid, *sMald, eattie ed in ultimo anche Priestle 2allirono del tutto il puntodella sua :uestione" dando per concesso ci che appunto egli pone4a in dubbio, edimostrando al contrario con 4eemenza e spesso con molta arroganza proprio ci che a

lui non era mai 4enuto in mente di porre in dubbio7 (Oant, </, .inleitung, %E$)/ Ilrimbrotto = riportato dallo amilton nella sua nota 6*n the philosoph o2 commonsense7 che ne ammette la 2ondatezza, ma 4uol eccettuare il Reid (<, nota <, t/ II, 1?0 a)/+J 'teMart D/, .lements o2 the Philosoph o2 the human #ind, 4ol/ I, ch/ II, apud" /amilton, , t/ I, lect/ SSSVI, $&?E$&, ripetuto in" <, t/ II, lect/ SIII, +0%E+&+/+% I suoi risultati, bench da noi conosciuti direttamente solo di recente, pure hanno a4utoun in2lusso note4ole, tanto sul metodo condotto in :uesto la4oro come sui risultati/ 'iamolieti di tributare :uest’omaggio ad un pensatore, la cui opera = a torto con2usa con :uelladegli altri 'cozzesi, tanto = originaleK i lie4i punti che consacriamo alle sue dottrinediranno meglio le ragioni della nostra sincera e su molti punti :uasi incondizionataammirazione/ Con :uesto non si 4uol dire che lo amiltonismo sia un <ristotelismo puro/'i pu ammettere che l’assimilazione da lui 2atta del pensiero del 2iloso2o non = esente damanche4olezze anche rile4anti, come risulter5 dall’esposizione che 2aremo seguire/ Lalimanche4olezze per sono do4ute in gran parte all’arduit5 stessa dei problemi e ad in2lussidella mentalit5 corrente/ In ogni modo esse non sono n maggiori, n pi@ numerose di:uelle che si possono rimpro4erare agli stessi aristotelici di ogni tempo, compreso ilnostro/ .d allora, perch gli storici 4ogliono a tutti i costi 2are dell’amilton un antiano;0 amilton, /, , II, lect/ SIII, +&0 e segg/0$ , t/ II, $, lect/ SSIV/ Pi@ moderate sono le espressioni di un’<ppendice sulla percezione (hic t/ II, ?+0), do4e si ammette il concorso della esperienza passata/0+ C2r/" <, Nota D!!, Contribution toMards a histor o2 the doctrine o2 mental suggestionor association, t/ II, JJ%E%$/00 / U22ding, che l’adotta, la chiama 6legge della totalit57/ (<, $J0)/ Riconduce allalegge della redintegrazione le proprie sue leggi sulla complementarit5 dei complessianche */ 'elz, che 2a ad amilton il solo appunto di non a4er cercato 6come7 a44enga laredintegrazione (C2r/" <, $+%)/0& amilton /, , t/ II, lect/ SSSI, pag/ +0J/ G presentato come la VIII di dieci legginella Nota D!!! in , t/ II, %$0/ Il ri2erimento per '/ <gostino = Con2ess/, lib/ S, cc/ $JE$%/0? amilton /, Distinction o2 the primar and secondar :ualities o2 bod, in" <, t/ II,

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 Note D, J+? e segg/0 6Lhe apprehension o2 a Primar :ualit is principall an intellectual cognition, in so2ar as it is, in itsel2, a purel mental acti4it, and not the mere sensation o2 an organic passionK and secondaril, a sensible cognition, in so 2ar as it is the perception o2 anattribute o2 matter, and, though not constituted b, still not realized Mithout, the sensation

o2 an organic passion/ Lhe apprehension o2 a 'econdar :ualit is solel a sensiblecognitionK 2or it is nothing but the sensation o2 an organic passion/ Lhe apprehension o2 a 'ecundoEprimar :ualit is, e:uall and at once, an intellectual and sensible cognitionK2or it in4ol4es both the perception o2 a :uasiEprimar :ualit, and the sensation o2 asecondar7 (Nota cit/, <, t/ II, ^ 0$, pagg/ J%EJ1$K c2r/" ibid ^ $? e segg/)/01 Il 4ero oggetto della percezione 4isuale p, es/, non = l’oggetto distante, ma solamente iraggi di luce che sono in relazione immediata con la super2icie dell’organo di senso/0J o riassunto la Nota" PerceptionK perception proper and sensation proper, in <, t/ II, Nota D! ^ $, nn/ 0$E&J, pagg/ JJ+ bEJJ a/0% Lhe cartesian theor o2 perception and ideas, in" <, t/ II, Nota N, %? b/

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capitolo terzoLA PRI#A !ORIA (!LLA FOR#A

'ommario/ 8a preparazione" erbart, 8otze, rentano/ 8a nozione di 6:ualit5 di2orma7 (9estalt:ualitt) di #ach e Cr/ 4on .hren2els" natura, leggi e genesi/ Prime

contro4ersie intorno alla 6:ualit5 di 2orma7" la teoria degli oggetti (#einong, itase,enussi)/ 8a contro4ersia intorno alla genesi della 6:ualit5 di 2orma7" relazioni 2ondatee relazioni date (critica di 'tump2E9elb)/

$/ 8a preparazione" erbart, 8otze, rentano8o s4iluppo della psicologia tedesca, che, a partire dalla seconda met5 del secolo SIS ha portato gradualmente alla posizione attuale del problema della percezione, ha le sueradici storiche e teoriche nell’opera plasmatrice di tre personalit5 di primo piano" loerbart, il 8otze ed il rentano/ ench di4ersi per abitudini mentali l’erbart era un pedagogo, il 8otze colti4 la medicina, solo il rentano 2u esclusi4amente un 2iloso2o  

essi hanno seminato insieme :uelle idee 2ondamentali che hanno rimesso l’indagine psicologica al suo posto di conoscenza scienti2icamente organizzata ed autonoma dei 2attispirituali, sal4andola dalla doppia distruzione materialista ed idealista in cui giace4a/ <tra4erso la psicologia essi hanno inteso una nuo4a orientazione della meta2isica$/A$) 'copo dell’opera dello erbart, come anche del 8otze, = di liberare la teoria dell’animadai preconcetti che egli persegue, adattando i princBpi leibniziani alle condizioni diesperienza/ D’originale nella sua elaborazione c’= in particolare l’introduzione di alcune2elici terminologie che poi di4ennero tradizionali, e l’ambizione di 4oler s2uggire tantoall’empirismo come all’idealismo/ Critica egli la teoria lociana del senso intimo, lateoria razionalista delle 2acolt5, e proclama che l’unico oggetto di cui la psicologia de4eoccuparsi sono i 6dati immediati7 della coscienza, cio= le rappresentazioni nella loromolteplicit5/ 8’/ inaugura4a cosB lo studio 2enomenologico della psiche in 2unzione diun sistema meta2isico/8’anima, secondo lui, 4a concepita essere originariamente una tabula rasa, nel sensoassoluto del termine, senz’alcuna specie di 4ita o di rappresentazione (Vorstellung)K perci in essa non sono idee innate, n predisposizioni a 2ormarle/ 8e cognizioni, nessunaeccettuata, sono un prodotto del tempo e dell’esperienza/Il solo contenuto reale dell’anima = dato dai contenuti particolari che di 4olta in 4oltaessa rice4eK :uesti contenuti si possono riunire in gruppi secondo il modo con cui si presentano alla coscienza" sensazioni, rappresentazioni, imagini, ricordi, concetti, giudiz_,ecc/#a l’anima secondo il leibnizianesimo dello / = un ente semplice, una monade per2ettamente chiusa alle indagini che si 2anno dall’esterno/ Come sostanza semplice =immutabile/ #a 4enendo essa a contatto con altre monadi, di natura di4ersa, per opposizione 4iene mossa a compiere operazioni interiori, per le :uali conser4a immutatala sua natura semplice/ Lali atti costituiscono l’6autoconser4azione7 ('elbsterhaltung)/ 8eautoconser4azioni si mani2estano alla coscienza come rappresentazioni, le :uali siestendono ed abbracciano con 2edele coerenza leibniziana anche la 4ita 2isiologicadella s2era 4egetati4a/`uanto al campo conosciti4o, tutti i nostri oggetti di esperienza sono ridotti a

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rappresentazioni complesse che 4anno intese in un senso candidamente lociano/A8e 2onti prime della conoscenza sono sensazioni o rappresentazioni semplici, come glielementi primi del mondo 2isico sono i corpi semplici, ed il corpo si compone di 2ibre ecellule/ 8e rappresentazioni elementari sono i singoli colori, suoni, sapori, il caldo, il2reddo/ .sse sono le prime a nascere e costituiscono il materiale primiti4o che si depone

simultaneamente o successi4amente sulla tabula rasa dell’anima, di cui sono le6autoconser4azioni7/#a le rappresentazioni che 4engono a tro4arsi insieme non possono rimanere estraneel’una all’altra, senza azione e reazione/ .sse agiscono le une sulle altre/ 8erappresentazioni che hanno uguale contenuto si 2ondono insiemeK :uelle che hanno uncontenuto di4erso, 2ormano un intreccio e rimangono uniteK :uelle contrarie, entro unmedesimo campo, si oppongono oscurandosi a 4icenda/Vi sono in2atti molte sensazioni di natura di4ersa 2ra loro che possono coesistere edassociarsi dando origine ad un solo stato di coscienza, ad una sola rappresentazionecomplessa" la mela p/ es/ pu essere rossa, dolce, rotonda, liscia, odorosa, 2redda, pesante/// Ciascuna di :ueste :ualit5 = data da una rappresentazione semplice e tutte

 possono riunirsi a 2ormare delle rappresentazioni composte, delle complessioni(OompleQionen), secondo un termine che a4r5 particolare 2ortuna agli iniz_ della teoriadella 2orma+/8e prime complessioni di di4ersa natura si uniscono alla loro 4olta e 2ormanocomplessioni maggiori/ Il 2rutto, le 2oglie, i rami, il tronco, le radici sono complessioniche, unite insieme, 2ormano la complessione maggiore, che = l’albero del melo/ Pi@alberi, il terreno, il muro di cinta ecc/ 2ormano il 2rutteto/ . cosB 4ia per oggetti pi@complessi/`uando si ha da 2are in4ece con sensazioni pro4enienti da un medesimo senso, lacoesistenza non = pi@ possibile" la mela non pu essere allo stesso tempo dolce e amara///K:ueste rappresentazioni semplici non possono perci costituire un’unica rappresentazionecomplessa/ In :uanto si ostacolano a 4icenda,A ciascuna di esse esercita una 2orza chetende ad annientare la sensazione opposta/ #a poich, secondo il monadismo leibniziano,ogni ente tende a conser4are se stesso, l’annientamento di una rappresentazione nona44iene mai interamente/ In :uesti casi si ha in4ece una 6tras2ormazione7 parziale ototaleK si ha la tras2ormazione parziale :uando la rappresentazione si indebolisce e sioscuraK totale, :uando essa = eliminata dal campo della coscienza, ossia non = pi@a44ertita/erbart chiam, con termine molto 2elice che di4enne tecnico nella psicologia, sogliadella coscienza (eMusstseinsschMelle) il 6limite7 delle rappresentazioni che sono presenti alla coscienza e di :uelle che non sono presenti/Poich il termine soglia ha :ui un signi2icato meta2orico, = da ritenere che anche lerappresentazioni che stanno al di sotto della soglia tendono ad emergere, a riportarsi agalla, :uando gli aiuti che 4engono dall’esperienza, cio= le rappresentazioni ad essaassociate, siano pi@ 2orti degli ostacoli/ C’= dun:ue una lotta continua 2ra lerappresentazioni/ Lutta la nostra 4ita intellettuale, il percepire ed il ritenere, il dimenticareed il ricordarsi, il pensare in generale, = il risultato del meccanismo psichico di cui le2orze elementari sono le rappresentazioni in lotta 2ra loro/68e rappresentazioni compenetrandosi a 4icenda nell’anima, ch’= una, s’impediscono in:uanto opposte, o si uniscono in una 2orza comune in :uanto non sono opposte/// In

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generale, = mani2esta la possibilit5 che in uno stesso ente abbiano luogo innumere4oliautoconser4azioni, ed = da supporre che tra loro alcune saranno opposte, altre no/// 8erappresentazioni opposte si debbono impedire in modo che il rappresentato sparisca intutto o in parte come se la rappresentazione pi@ non sussistesse, ma che risorga, siricostituisca da s non appena l’impedimento ceda o 4enga reso ine22icace da una nuo4a

2orza contraria/ `uindi le rappresentazioni si tras2ormano mediante la loro pressionereciproca in una tendenza a rappresentare7 (<, ^ $?J, pagg/ +?&E+??)/`uando pi@ rappresentazioni, che hanno subBto una modi2icazione parziale, si uniscono,esse possono 2ormare un soloA stato di coscienza, che si chiama 62usione7(Verschmelzung)K la 2usione, pertanto, = l’insieme di sensazioni oscure e indebolite, cio=dei residui delle rappresentazioni/ <nche :uesto termine 6Verschmelzung7 = stato2re:uentemente usato dalla psicologia tedesca per spiegare la genesi della 62orma7 a partire dagli elementi, analogamente alla 6chimica mentale7 dei #ills/erbart concepisce tutto il dinamismo psichico secondo :uesti princBpi" l’appercezioneconsiste nel 2atto del salire che 2a una rappresentazione dal 2ondo della coscienza oltre lasoglia, ed entra a 2ar parte di una 6complessione7/ .ssa = perci il processo per il :uale

una nuo4a esperienza = assimilata e tras2ormata dal residuo di una esperienza passata di:ualcosa di indi4iduale per 2ormare un nuo4o tutto/ Il residuo della esperienza passata =detto 6massa appercetti4a70/ `uesto riguarda la presa di coscienza dell’oggetto/ Per :uanto riguarda la strutturazione dell’oggetto in s, lo / non ammette un’atti4it5sintetica come OantK essa = 6data7 con le stesse impressioni sensoriali e si estende e sira22orza con l’esercizio e con l’associazione/ Il processo completo che porta alla percezione a44iene in tre 2asi" l’assimilazione (I grado di 2usione) 2ra le immaginiomosensoriali di uno stesso oggettoK la compilazione (II grado di 2usione) di immagini dialtri sensiK l’associazione (III grado di 2usione) di immagini o idee in connessione conl’oggetto&/ >na tale dottrina miscuglio di razionalismo ed empirismo 2u mantenutainalterata nella sua scuola, anche da psicologi di talento come Lh/ aitz/

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+) In erbart il substrato meta2isico la teoria leibniziana dell’anima come monadechiusa = 2atta conciliare con la teoria dell’<ssociazione" in 8otze in4ece ha inizio unmo4imento di reazione pi@ esplicita che domina per intero il libroA primo della sua#edizinische Pschologie/ Di 2ronte al problema, se la Psicologia possa essere unascienza autonoma, egli risponde che lo sar5 a patto che si riesca a dimostrare l’esistenzadell’anima, e :uesto a sua 4olta sar5 possibile :uando si mostrer5 che i cosiddetti2enomeni psichici tutte le 2orme di coscienza, di rappresentazione, di stati interni  hanno 2ra loro una caratteristica comune e si distinguono tutti dalle altre 2unzioni 4itali/8’anima sarebbe il soggetto ed il principio proprio di :uesti atti/8’osser4atore della natura dispone di strumenti precisi per misurare i 2enomeni delmondo 2isico" per lo studio del mondo psichico mancano tali strumenti di misurazione/ I2enomeni psichici per, ci malgrado, presentano dei tratti che sono su22icienti per considerarli come una classe a parte e per autorizzare l’ammissione dell’esistenzadell’anima/ 8otze li riduce a tre"a) l’essere i 2enomeni sempre 6dati7 ad una coscienzaK b) l’essere :uesta coscienza 6unica7 e 6uni2icante7, ed in2ine

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c) il tro4are in noi un principio autonomo di azione (esperienza della libert5)/Prima di passare alla trattazione analitica dei singoli punti, si pone la :uestione preliminare" in :uale rapporto stanno 2ra loro 2atti 2isici e 2atti psichici;8a risposta = che essi, bench si tro4ino in unione molto stretta, pure hanno, ciascunaserie, un contenuto al tutto originale/ 69li stati 2isici dei nostri elementi corporali

costituiscono, un insieme di condizioni, a cui sono necessariamente legate la esistenza ela 2orma dei nostri stati interni/ #a tutto ci che pu a44enire in :uesti elementi materialidella natura, come tali///, tutte :ueste determinazioni di estensione, di mescolanza, didensit5 e di mo4imento non o22rono nulla che assomigli al carattere proprio di :uesti statiinterni che da essi dipendono/ Nessuna analisi potrebbe tro4are in un’onda sonora unaspiegazione su22iciente della sua tras2ormazione in suono ed in un suono determinato" per migliaia d’anni sono stati sperimentati iA colori senza 4eder4i alcun indizio di 4ibrazionidell’etere in mo4imento7?/Concludiamo allora con :uest’altra proposizione non meno certa della prima" 69li agentio stimoli 2isici che 2anno impressione sui sensi, non sono mai da s soli la causasu22iciente dei 2enomeni psichici che accompagna o meglio segue la loro azioneK

dobbiamo perci cercare un altro principio, che dia per il suo concorso :uesta 2orma a talie22etti7 (<, ^ $, pag/ ?)/ Lutte le eccitazioni 2isiche assomigliano cosB poco agli statidell’anima, che bisogna, per spiegarle, 2ar ricorso ad un altro principio, assieme al :ualele eccitazioni 2isiche agiscano per il sorgere del 2enomeno psichico/ 8a spiegazionecompleta dei 2atti interiori non si pu tro4are, pertanto, n nella serie delle eccitazioni2isiche, n, a pari ragione, nella serie delle eccitazioni organiche" occorre postulare princBpi e attributi di altra natura su cui agiscano gli stimoli 2isici/ `uesto = il signi2icatodel primo carattere" 6i 2enomeni psichici sono :uelli dati ad una coscienza7/Come coprire :uest’abisso sca4ato 2ra il 2isicoEorganico e lo psichico; 'i de4e pur sal4arel’unit5 della sostanza indi4idua/G :ui che il 8otze, rigettata l’ipotesi del parallelismo monadico (erbart), introduce il principio della unit5 di coscienza che = anzitutto un 2atto d’esperienza/ I 2atti primadimenticati e poi ricordati, le idee che 2luttuano nella coscienza a stad_ di4ersi dichiarezza, mostrano che la coscienza non tiene connesse, allo stesso grado, tutte le partidel suo contenuto/ Per l’unit5 di coscienza non si esige, per, 2ra :uesti contenuti unaconnessione rigida e rigorosaK ma = su22iciente che la coscienza possa adunare in unit5alcune di :ueste impressioni soltanto, e :uesto = un 2atto d’esperienza, il :uale da soloautorizzerebbe la posizione dell’esistenza dell’anima/ Pi@ tardi, nella ri2lessione2iloso2ica, ci persuadiamo che anche il corpo ha una parte in :uesti processi psichici, chenon sostituisce ma si pone accanto a :uella dell’anima, come condizione reale di essa/AIl 8otze ha pertanto messo per2ettamente in chiaro gio4a ricordarlo ben prima delrentano, 6:uel carattere originale dei 2atti psichici7 che :uesti indic con il termine diintenzionalit5/ Per lui, la 2isica descri4e i caratteri esteriori delle cose, la psicologia :uelliinteriori, cosicch mentre dal punto di 4ista 6scienti2ico7 stretto non si d5 alcunaconoscenza dell’anima, da :uello in4ece psicologico noi ne abbiamo una conoscenza:uanto mai pro2onda e propria/ 6`uale sia il senso proprio della 4ita spirituale ed il suo4alore, cosa signi2ichino i 2atti del sentire e del 4olere, d’amare e di odiare, d’esser appassionato o soddis2atto, noi lo sappiamo per un’intuizione la pi@ immediata e la pi@completa, e mai la scienza, in tutto ci che costituisce l’ambito proprio della 4itaspirituale, non potr5 mostrarci alcuna cosa che sia s2uggita a :uesta coscienza immediata/

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 Nessuno di :uesti 2enomeni = enigmatico nella sua natura, alla nostra coscienza, se non perch pretendiamo d’a4erne una conoscenza :uella scienti2ica che ad essi noncon4iene71/ Nella trattazione analitica del processo percetti4o :uesta doppia preoccupazione del8otze, di trattenere le briglie al materialismo della nuo4a psicologia egli nomina il

Fechner e il eber ed insieme di non tenersi soddis2atto dell’innatismo leibniziano, siconcreta in una teoria personale intorno allo s4iluppo dello spirito, che ha dominato ladirezione migliore della psicologia tedesca a cominciare dal rentano e da Cr/ 4on.hren2els/'i oppone egli energicamente alla 'elbsterhaltung dello erbart poich=, a suo parere, essasopprime4a l’atti4it5 del soggetto, come 2osse un di4enire puro senza niente che sia 2attoda alcunoJ/ 9li stimoli pro4ocano le sensazioni semplici nell’oggetto in modo passi4o etutti i processi che poi seguono 2ormazioni d’idee, d’abitudini, di princBpi/// non sonoche ilA risultato meccanico di relazioni scambie4oli 2ra gli elementi psichici/Il 8otze pure, per parte sua, distingue sensazioni, percezioni e pensiero astratto/8a sensazione, com’= stato gi5 detto, = spiegata come la risposta psichica ad uno stimolo

2isico che, partendo da un corpo esterno, arri4a ad impressionare la super2icie esternadegli organi di senso%/Pi@ originale e complesso = il processo percetti4o/ 'econdo il 8otze, la percezione =2ondata sull’apprensione di una relazione che = un’atti4it5 di 6ordine superiore7 al sentiree all’immaginare/ 8a nostra coscienza non =, di solito, una molteplicit5 dirappresentazioni sparse, ma pu operare 2ra esse una 6rappresentazione relazionale7, la:uale = :ualcosa di nuo4o e di pi@ ele4ato/ `uesto nuo4o contenuto, si noti bene, nonsorge a caso od a capriccio, ma sulla base indispensabile dei contenuti in2eriori/ `uando pi@ sensazioni e rappresentazioni si tro4ano nella coscienza insieme o successi4amente, siha che possono sorgere 2ra di esse delle 6Relazioni7 che sono principio dirappresentazioni di ordine superiore/ 8e 6relazioni7, rispetto a :ueste rappresentazioninuo4e, per le :uali non si d5 uno stimolo esterno immediato, sono come una specie dinuo4o stimolo interno$ che condiziona un ulteriore ascendere dell’anima/'i tratta di una creazione originale del soggetto, sconosciuta allo erbart, e non 4a ridottaalla sola presenza dei terminiA della relazione/ 8o stimolo di I ordine (R$) produce nelsoggetto la sensazione semplice, che gi5 conosciamo, da cui si generano i sentimentielementari di piacere e dispiacere/ Fra le molte sensazioni e rappresentazioni simultaneeo successi4e, sorge, per l’atti4it5 della coscienza, l’apprensione della relazione, la :uale =uno stimolo di II ordine (R+) ed = principio creati4o di rappresentazioni e di sentimenti pi@ alti (NeuschUp2ung der Form)/In :uesta categoria di contenuti di II ordine il 8otze include le percezioni spaziali, icomplessi (di oggetti) simultanei, le rappresentazioni temporali di un cangiamento, e per2ino i colori di 2usione (rossoEbleu j 4ioletto) e le di22erenze di colore che egli chiama6rappresentazioni g7K in2ine le idee generali$$/ `ueste per 2ormano una classe a s dicontenuti e deri4ano da una atti4it5 psichica di natura superiore a :uella precedente$+/ Nel capitolo seguente il 8otze applica ad un problema in concreto la sua teoria trattandodella percezione dello spazioK enunzia :ui4i la nota teoria dei 6segni locali7(8oalzeichen) di indubbia ispirazione antiana, ma sulla cui esatta interpretazione, se insenso nati4ista od empirista, gli storici e psicologi sono ancora incerti$0/ Probabilmente,secondo le indicazioni che abbiamo date, tanto il Nati4ismo come l’.mpirismo sono

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alieni dalla soluzione media che il 8otze cerca4a intorno al problema della percezione/

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0) 8’opera di Franz rentano bench possa (e debba) essere 4ista in continuazione, si

 pone, tanto per la dottrina in sA :uanto per le risonanze che ha suscitate, ad un li4ellonote4olmente superiore di :uella sia dello erbart come del 8otze/ .mulo dell’amiltonnell’assiduit5 dello studio del pensiero aristotelico, si attenne per la penetrazione del pensiero dello 'tagirita al metodo 2ilologicoEcritico, imparato alla scuola di </Lrendelenburg, che esige4a una per2etta padronanza di tutte le opere aristoteliche/ I primila4ori del rentano, alcuni strettamente speculati4i, danno la esatta 2isionomia di :uelmetodo e mostrano ad un tempo la solidit5 della sua preparazione :uando inizi il suocontributo originale al rinno4amento degli stud_ 2iloso2ici/8’opera principale di Franz rentano, la 6Pschologie 4om empirischen 'tandpunt7, hauno scopo ben de2inito, che = doppio" mostrare, prima, l’insu22icienza del 2enomenalismoinglese dal punto di 4ista del suo stesso metodo l’osser4azione immediata dei dati di

coscienza K descri4ere, poi, e classi2icare :uesti dati di coscienza secondo lecaratteristiche 2enomenali tro4ate nell’osser4azione, prescindendo cio= da :ualsiasiipotesi meta2isica, a di22erenza di :uanto 2ecero lo erbart ed il 8otze$&/ 8a chiaraconsape4olezza intorno all’insu22icienza dell’empirismo, sul terreno dell’osser4azione psichica, che il rentano mostra4a nel suo insegnamento e tramand nei suoi scritti, pro4oc 2ra l’eletta schiera dei suoi discepoli la prima posizione e le prime soluzioni del problema della 62orma7" per :uesto egli ha un diritto di esser in :uesta ricerca ricordatocon particolare attenzione/8a nozione centrale della psicologia brentaniana = :uellaA d’intenzionalit5, che il 8otzea4e4a appena abbozzata/ Il ain, dice il rentano, ricercando se 4i 2osse :ualche propriet5 che separasse nettamente i 2atti 2isici da :uelli psichici, dichiar di non a4ernetro4ata alcuna/ #a la sua indagine = stata preconcetta" al suo con2ronto, gli <ntichia4e4ano 4isto ben pi@ pro2ondamente nella natura delle cose :uando ritennero che il62isico7 e lo 6psichico7 rappresenta4ano due aspetti che nell’atto conosciti4o eranoaccuratamente da distinguersi$?/Il rentano introduce la distinzione per 4ia di esempi/ >n esempio di 2enomeno psichico= :ualsiasi rappresentazione (Vorstellung) che si ha per mezzo di sensazioni o di2antasia$/ .gli intende :ui per 6rappresentazione7 si badi bene non tanto ci che =rappresentato, :uanto piuttosto l’atto del rappresentare, come l’udire un suono, il 4edereun oggetto colorato, il sentire caldo o 2reddoK cosB pure il pensare un’idea generale,:ualsiasi giudizio, ricordo, aspettazione, conclusione, persuasione ed opinione, dubbio/Parimenti 4a considerato come 2enomeno psichico ogni atteggiamento a22etti4o"l’amicizia, la mestizia, il timore, la speranza, il coraggio, l’abbattimento, l’ira, l’odio, ildesiderio, il 4olere, l’intenzione, lo stupore, il mera4igliarsi, il disprezzare(9emTtsbeMegungen)/.sempi di 2enomeni 2isici sono in4ece il colore, la 2igura, il paesaggio (8andscha2t) cheio 4edoK l’accordo che odoK il caldo, il 2reddo, l’odore che sentoK e cosB si dica delleimmagini che mi appaiono nella 2antasia/Il ain a4e4a distinto le due classi in modo negati4o in :uanto i 2enomeni 2isici si presentano come estesi, :uelli psichici in4ece come inestesi/ Il rentano non tro4a che

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:uesta caratteristica sia essenziale e ricorda che nella concezione aristotelica tanto laconoscenza come l’emoti4it5 sensibile sono strettamente legate come risulta del restoanche dall’esperienzaA alla corporeit5 e :uindi anche all’estensione/ isogna percicercare una caratteristica positi4a/*ra, se osser4iamo bene :ueste due classi di 2enomeni, tro4iamo che i 2enomeni psichici

si distinguono da :uelli 2isici in :uanto essi sono una rappresentazione cio= presentanoun oggetto , od in :uanto sono 2ondati su di una rappresentazione e sorgono indipendenza da essa (gli stati a22etti4i)/Il 2enomeno psichico = :uello che nel suo s4olgersi = dato come atti4it5 psichica inrelazione ad un oggetto" il 2enomeno psichico non = :ualcosa di assoluto ed in s chiuso,ma esige intrinsecamente di essere ri2erito ad altro, cio= ad un oggetto o come a propriotermine o come a proprio 2ondamento/ 6*gni 2enomeno psichico, conclude il rentano, = pertanto caratterizzato da ci che gli 'colastici del #edio .4o chiamano la inesistenzaintenzionale (o anche mentale) di un oggettoK ci che noi chiameremo la relazione ad uncontenuto, la direzione 4erso un oggetto (il :uale non 4a :ui inteso senz’altro comerealt5) od anche oggetti4it5 immanente/ *gni (2enomeno psichico) contiene in s

:ualcosa come oggetto, bench non sempre allo stesso modo/ Nella rappresentazione =rappresentato :ualcosa, nel giudizio = ammessa o rigettata :ualcosa, nell’amore = amata,nell’odio odiata, nel desiderio desiderata :ualcosa/ `uesta inesistenza intenzionale = propria, in modo esclusi4o, dei 2enomeni 4itali e nessun 2enomeno 2isico mostra :ualcosadi simile/ . per :uesto possiamo de2inire i 2enomeni psichici dicendo che essi sono :ueitali 2enomeni che contengono in s un oggetto intenzionale7$1/Da :uesto primo carattere deri4ano altre propriet5 dei 2enomeni psichici rispetto a :uelli2isici, come :uello che i 2enomeni psichici sono sempre percepiti all’interno dellacoscienza, mentre i 2enomeni 2isici sono dati soltanto da una percezione esterna/ Ilrentano a :uesto modo per la sua nozione d’intenzionalit5 de4e arri4are, e arri4a di2atto, alla posizione che i 2enomeni psichici cio= la percezione interna A non solo =l’unica percezione immediatamente e4idente, ma essa = l’unica percezione nel senso proprio del termine/ < suo parere, in2atti, i 2enomeni della cosiddetta percezione esteriore(colori, suoni, ecc/) non esistono (come tali) realmente negli oggetti" per :uesto essa non pu esser detta percezione in senso rigoroso/ I suoi contenuti non possono essere in alcunmodo, n direttamente, n indirettamente giusti2icati, mentre nessuno potr5 mai dubitaredell’esistenza reale dei 2enomeni psichici (, t/ I/, $01)/Concludiamo perci" a) che i 2enomeni psichici costituiscono l’oggetto esclusi4o della percezione interiore" essi soltanto sono percepibili con immediata e4idenza, e di essisoltanto si pu dire che sono percepiti nel senso rigoroso che ha il termine 6percepire7/ b) Di :ui si pu passare ad un’ulteriore determinazione dei 2enomeni psichici" :uella, chesolo ai 2enomeni psichici compete, oltre all’esistenza intenzionale, anche l’esistenzareale/c) In2ine = parimenti caratteristico dei 2enomeni psichici e si connette con :uanto = statodetto che essi, :uando :ualcuno li percepisce, appaiono sempre un’unit5, malgrado ogniloro molteplicit5K mentre i 2enomeni 2isici, che :ualcuno pu percepire nello stessotempo, non si presentano nella stessa maniera, tutti (cio=) sono 2enomeni parziali di un2enomeno totale unico/<ncora :ualche chiari2icazione/ `ualcuno potrebbe pensare che, nella percezione, altra =l’apprensione che 2a la coscienza del contenuto 2isico dell’oggetto, altra = l’a44ertenza

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ri2lessa che essa ha dell’atto apprendente/ `uesta posizione non pu stare, osser4a ilrentano, poich, come <ristotele ha dimostrato (De <nima III, +, &+& b, $+), a :uestomodo si apre un processo all’in2initoK si de4e ammettere allora che la apprensionedell’oggetto e l’apprensione dell’atto 2ormano un unico ed identico 2enomeno 2isico/ Pare piuttosto, egli conclude, che l’esperienza interna mostra indubbiamente che la

rappresentazione di un suono si tro4a cosB intimamente unita con la 6rappresentazionedella rappresentazione7 del suono, che l’una, cosB com’=,A contribuisce intrinsecamenteall’essere dell’altra/ 8a rappresentazione di un suono e la rappresentazione dellarappresentazione di un suono non 2ormano che un unico 2enomeno psichico, che noiconcettualmente smembriamo in due rappresentazioni solo :uando lo consideriamo inrapporto a due di4ersi oggetti/ Nello stesso 2enomeno psichico nel :uale = rappresentato ilsuono, noi apprendiamo (er2assen) il 2enomeno psichico stesso e precisamente loapprendiamo secondo la sua duplice propriet5, (cio=) in :uanto ha per contenuto il suonoed in :uanto = insieme presente a se stesso come contenuto/ Noi possiamo chiamare ilsuono oggetto primario dell’udire, e l’atto dell’udire oggetto secondario/ Lemporalmenteambedue accadono insieme, ma secondo l’ordine di natura il suono ha la priorit5/ >na

rappresentazione di un suono senza la rappresentazione dell’udire non sarebbe, almeno a prima 4ista, impensabileK ma la rappresentazione dell’udire senza la rappresentazione diun suono = una contraddizione mani2esta/ 8’udire appare cosB legato al suono che non puessere appreso che accanto ed assieme ad esso$J/'i tratta :uindi di un unico ed identico atto" il suono che noi udiamo lo possiamoosser4are, ma l’udire il suono nonA lo possiamo osser4are, a meno che non si tratti di unatto di udire gi5 passato e conser4ato nella memoria/ Da :uanto = stato detto sull’unioneinscindibile 2ra l’apprensione dell’oggetto e :uella dell’atto, risulta che per il rentanoanche nella sensazione c’= intenzionalit5, in :uanto che anche in essa, assieme allarappresentazione di un oggetto e di un contenuto, c’= anche il ri2erimento esplicitoall’esistenza reale dell’oggetto sentito/Il nucleo della teoria brentaniana sull’intenzionalit5 comporta che i soli 2attiimmediatamente e4identi sono i 2enomeni psichici attualmente presenti, non i 2enomeni2isici, cio= le cose nella loro concreta esteriorit5$%/ Pare :uindi che anche il rentano,alla 2ine, 2accia delle concessioni note4oli al 2enomenismo che 4uol criticare, soprattuttocon l’a22ermazione che l’immediatezza gnoseologica = riser4ata, in modo esclusi4o,all’atto psichico come tale/ #a per :uesto solo, l’esclusione 2atta in blocco dellaimmediatezza psicologica e gnoseologica nei riguardi della realt5 esterna, non eragiusti2icata" amilton, proprio per un ricorso esplicito ad <ristotele, a4e4a dimostratoche, pur ritenendo soggetti4e le :ualit5 secondarie, resta4ano ancora altre :ualit5,ri2eribili alla esperienza le secundoEprimarie e soprattutto le primarie , le :uali si presenta4ano, a di22erenza delle prime, con su22icienti caratteri di oggetti4it5immediata+/`uesta omissione non = estranea probabilmente sia all’indirizzo spinoziano che presel’ultimo pensiero del rentano ed all’idealismo senza 4eli dell’ultima 2enomenologiahusserliana, sia all’intellettualismo esagerato mostrato dalla maggioranza dei suoidiscepoli nella trattazione dell’origine della 6:ualit5 di 2orma7/A+/ 8a teoria della 6:ualit5 di 2orma7 (9estalt:ualitt)$) 8a nozione di 69estalt:ualitt7Locca4a ai discepoli del rentano d’impostare i problemi nuo4i intorno all’apparire

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2enomenale degli oggetti/ <prB la discussione un articolo di Cristian 4on .hren2els, daltitolo un po’ curioso (>eber 9estalt:ualitEten), che all’inizio pass :uasi inosser4ato2ino a che nel $%$+, con l’a44ento della 9estalttheorie del ertheimer, 2u portato in luceed apprezzato :uanto merita4a+$/Il 4on .hren2els riprende4a, da un punto di 4ista pi@ generale, alcune osser4azioni

sporadiche che il 2isicoE2iloso2o .rnst #ach a4e4a 2atte nei suoi 6eitrge zur <nalseder .mp2indungen7 circa l’esistenza di 6:ualit5 di 2orma7 nel campo ottico ed acustico(RaumE und Longestalten)++/ Il termine 69estalt7 che sarebbe stato issato, di lB a nonmolto, come simbolo e parola d’ordine della pi@ 4iolenta reazione che mai sia stata 2attaall’atomismo psichico, 4eni4a introdotto nella psicologia moderna da chi = ritenuto esser stato uno dei pi@ radicali e brillanti di2ensori di :uesto atomismo" la logica interna delleidee non corrisponde sempre alla persuasione di chi le propone Va riconosciuto per al4on .hren2els il merito personale di a4er condotto, per il primo, un’analisi accurata del problema e di a4erne indicate, in modo esplicito, le esigenze pi@ immediate con unlinguaggio piano e persuasi4o/8e :ualit5 62ormali7 sono delle semplici sensazioni e sommazioni di sensazioni od in4ece

alcunch di nuo4o; .cco il problema/*sser4iamo in noi stessi e descri4iamo l’audizione di unaA melodia/ 'econdol’associazionismo si do4rebbe dire che la melodia altro non = che la somma algebrica deisuoni di cui consta" e similmente un oggetto 4isuale non sarebbe che la somma disuper2ic_ limitanti, le super2ic_ somme di linee e le linee, in2ine, somme di punti/In realt5 le cose 4anno molto di4ersamente" tanto la melodia come la 2igura per noi si presentano come un 6tutto7 organizzato e inscindibile, 4ale a dire come :ualcosad’immediato/'e ci rendiamo conto di :uanto accade nella coscienza durante l’audizione di unamelodia, tro4iamo 2acilmente che la melodia ha un 6tema7 il :uale presenta un inizio,uno s4iluppo, una chiusa" la melodia = :uindi :ualcosa a s e in s/ Noi la distinguiamo ela riconosciamo 2ra gli altri suoni estranei dell’ambiente ed anche 2ra :uelli musicali disemplice accompagnamento/ Riusciamo a seguirla nello s4iluppo di una sin2onia :uando passa alle 4arie 4oci ed ai 4ari gruppi di strumenti, allora che lo s2ondo sonorodell’accompagnamento = note4olmente cambiato/ .sempi tipici del genere sono lecomposizioni 6Lema con 4ariazioni7, che erano di moda nel secolo SVII/ H/ '/ ach, adesempio, per curare l’insonnia del Conte di Oaiserling, ambasciatore russo a Dresda egrande ammiratore di musica, scrisse, sopra un tema semplice, ma :uanto mai melodioso, ben 0 4ariazioni, tra le :uali dei Canoni in tutti gli inter4alli dall’unisono alla nonaK c’=anche una 2uga a :uattro 4oci, tanto maestre4olmente e con tale semplicit5 ed eleganzaelaborata, che appena un orecchio esperto, analizzandola, pu scoprire :uale colossalela4oro sia essa costata a :uesto gigante della musica/ Il tema dell’<ria, per, emerge,anche per gli orecchi mediocri, 2in dalle prime misure di ogni 4ariazione/'imilmente una 2igura si delimita nettamente, con i suoi contorni, in un campo 4isualerispetto ad altri oggetti o 2igure/ Nel complesso presente, essa ritiene per s solo :uelledate linee ed esclude le altre/ 'i de4e riconoscere allora che la melodia e la 2igura nonconstano di suoni o linee o punti, comun:ue combinati, ma tutto :uesto de4’esser  presentato secondo una particolare 62orma7/ 8a melodia cosB come la 2igura, non =A una:ualit5 6elementare7, ma una 6:ualit5 2ormale7 (9estalt:ualitt)/`uello che si dice della melodia come armonia, 4ale anche per gli accordi musicali,

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regolati dalle leggi del contrappunto, e per gli stessi timbri sonori (Olang2arbe)" anche :uisi tratta sempre di 9estalt (art/ cit/, +0)/'econdo il 4/ .hren2els, lo stesso #ach, con il mettere in e4idenza le RaumE undLongestalten, a4e4a riconosciuto di 2atto che :uesti contenuti non sono la semplicesommazione (Xusammen2assung) degli elementi, ma :ualche cosa di nuo4o al loro

con2ronto ed anche, 2ino ad un certo punto, di originale, anche se il #ach ingenuamente parli di una 6sensazione7 per l’apprensione di :ueste 2orme+0/Il 4on .hren2els ca4 dalla sua analisi due criter_ 2ondamentali, dai :uali 4annoriconosciute le 6:ualit5 2ormali7/a) 8a 62orma7 = altra cosa, o meglio, :ualcosa di pi@ della somma delle sue parti/ Vale adire" i componenti della 62orma7 non si 2ondono per mera addizione (Nichtaddierbareit)/8a 62orma7 possiede delle propriet5 sopralocali e soprasommati4e, le :uali non sispiegano perci unicamente in 2unzione dello stimolo esterno/ 8a melodia in2atti non sid5 che :uando le di4erse note si succedono l’una appresso all’altra nella stessa coscienzaindi4iduale/ 'upponiamo che di una melodia, la :uale consta di un dato numero di suonicome '$, '+, '0/// 'n, ciascun suono sia presentato, separatamente dagli altri, a soggetti

distinti, cosicch il numero delle coscienze corrisponda al numero dei suoni dellamelodia/ In :uesto caso nessuno oser5 a22ermare che la somma delle di22erentiapprensioni o situazioni di coscienza dei 4ar_ soggetti e:ui4alga all’apprensione globaledella melodia, che si ha :uando tutti i suoni sono dati nellaA loro successione ad unsoggetto unico/ <ltrettanto si dice per le 62orme spaziali7+&/CosB, alle 4olte, di un disegno che ci 4ien presentato possiamo percepire tutti gli elementioppure parti singole, senza riuscire a coglierlo nel suo complesso/ Non basta, :uindi, per a4ere la percezione, che siano date le parti come tali, ma bisogna a22errare la 6legge7secondo la :uale la 2igura = costruita/ G :uesto :ualcosa che = 6in pi@7 e 6al di sopra7degli elementi, che = detto essere una 69estalt:ualitt7/ b) 'i pu cambiare tutto il complesso degli elementi, senz’alterare per ci l’unit5 primiti4a del 6tutto7/ In altre parole" le 62orme7 hanno la propriet5 di essere trasportabili(Lransponierbareit)/8a melodia in2atti pu essere trasportata di tono, ed a4ere il complesso degli elementi2isici completamente cambiati" :ualora restino in4ariati i rapporti 2ra gli inter4alli econser4ato il ritmo, la melodia = riconosciuta identica a :uella di prima/ Pu a44enire, per2ino, che io neppure m’accorga che gli elementi siano stati cambiati e che(2isicamente) nel complesso sia stato suonato :ualcosa di di4erso/<nalogamente, per le 2orme spaziali, o 2igure" noi possiamo percepire la stessa 62ormaspaziale7, p/ es/ un :uadrato, sulla base di di22erenti gruppi sensorialiK possiamo cangiareil colore delle linee e dei punti e ciononostante la percezione della 2igura, come tale, restainalterata/Da tali constatazioni il 4on .hren2els passa4a a de2inire le 6:ualit5 2ormali7 come" 6:ueicontenuti positi4i di rappresentazioni, i :uali sono legati all’esserci nella coscienza dialtri contenuti di rappresentazioni, che alla loro 4olta constano di elementi separabili(cio= rappresentabili distintamente l’uno dall’altro)/ `uei complessi di rappresentazioneche sono necessar_ per la presenza delle :ualit5 2ormali noi li chiameremo il 2ondamentodelle :ualit5 2ormali7+?/A<lla categoria delle 6:ualit5 2ormali7 4anno ascritti anche tutti i tipi di complessisensoriali, che la mente percepisce a modo di 6tutti7, malgrado la loro complessit5 reale,

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come 6arrossire7, 6impallidire7, 6adombrarsi7 ed in genere tutti gli atteggiamentiesteriori dell’animo ed i mo4imenti e gesti della persona/ Per2ino ogni parola che si pronuncia, in :uanto ha un proprio 6aspetto7 sensoriale ed = perci una specialecon2igurazione di suono o rumore ('challgestalt)/In generale tutta la conoscenza del concreto = conoscenza di caratteri 2ormali/ 8’abilit5

degli specialisti di :ualche arte o scienza non = altro che un’attitudine abitus ascoprire ed a paragonare 2ra loro caratteri 2ormali (+1+, +1%)/+) 8a genesi psicologica/ 8’analisi psicologica della melodia e delle 2orme spazialisuggerB al 4on .hren2els una prima di4isione di 2orme spaziali e 2orme temporali" le2igure sono date simultaneamenteK la melodia in4ece soltanto nella successione dei suoni(+J e segg/)/`uesta di4isione non 4a per intesa in senso esclusi4o, poich noi abbiamo nelle percezioni di mo4imento il 4on ./ dice sempre 6Vorstellungen7 esemp_ senza numerodi 69estalt:ualitten7 che comprendono insieme caratteri spaziali e temporali/Indichiamo allora come 62orme intemporali7 (unzeitliche 9estalten) :uelle il cui2ondamento (9rundlage) pu esser dato completamente nella rappresentazione attuale

supposta di pi@ sensazioniK per 62orme temporali7 :uelle, in4ece, delle :uali, nel camposia ottico come acustico, = dato attualmente un elemento soltantoK mentre gli altri  essendo ormai trascorsi o da 4enire sono dati come immagini di memoria o diun’aspettazione ri4olta al 2uturo imminente/ 8e 62orme intemporali7 sono da considerarsicome le pi@ semplici/A8e 62orme spaziali7 non si hanno esclusi4amente nel campo 4isi4o, ma possono darsianche nel campo tattile in unione alle cosiddette sensazioni di mo4imento" :uanto ai datispaziali degli altri sensi, la :uestione non = stata messa ancora del tutto in chiaro (+0E+&)/`uesta di4isione delle 62orme percettuali7 apre il passo al problema della loro origine psicologica/ Per 4alutare adeguatamente la portata del passo 2atto dal 4on ./ e leconseguenze che ne deri4ano per la spiegazione che egli 2a seguire, circa l’origine della69estalt:ualitt7, si impongono alcune precisazioni/<nzitutto si pu osser4are che, in :uesta teoria, le associazioni non sono del tutto banditeK pare che secondo il 4/ ./ esse abbiano una 2unzione non trascurabile nel preparare il2ondamento o materiale adatto, 9rundlage si dice nella de2inizione per il sorgere della62orma7/ Il sorgere della 62orma7, come tale, = opera dell’intelligenza/ 8a69estalt:ualitt7, bench irriducibile alle sensazioni o ad una somma di esse, = per2ondata su di esse" le 62orme7 emergono nella loro originalit5 :uando l’attenzione siapplica a :uesto 2ondamento, cosicch il loro sorgere = condizionato da un processo diastrazione, operato dalla mente (+?)/ Pi@ a4anti, adottando esplicitamente il punto di4ista del 8otze, 4on ./ a22erma che il sorgere di una 69estalt:ualitt7 = 2ondato, bensB,ma non s’identi2ica mai con l’apprensione di una relazioneK a44icinandosi poi alla posizione del #einong classi2ica4a le 69estalt:ualitten7 come contenuti intellettuali:uali oggetti d’ordine superiore, non intuiti4i (unanschauliche 9egenstnde) (+1& esegg/)/In :uesta spiegazione 4ale il principio" tali le 6:ualit5 2ormali7, :uali sono lecombinazioni di elementi (associazione)/ Lutta4ia l’associazionismo del 4on ./ ha una2isionomia propria e non 4a con2uso con :uello tradizionale della scuola inglese, ma piuttosto s’a44icina, nell’ispirazione dottrinale, a :uello aristotelizzante di / amilton/

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In2atti con l’a4er introdotto, come 2attore decisi4o, per l’apprensione della 62orma7, un processo di astrazione, egli mette4a al centro una legge della associazione aristotelica  :uella di somiglianza e si sa :uanto :uestaA legge a4esse turbato i 2autori dell’<ssoEciazionismo empirista, che tentarono pi@ 4olte di sopprimerla a 2a4ore esclusi4o dellalegge di contiguit5/

8a legge di somiglianza, che = l’unica considerata dal 4on ./, rappresenta, nella genesi enell’esercizio del processo percetti4o, la contropartita intellettualista rispetto ai 2attori puramente contingenti ed irrazionali che giocano nella legge di contiguit5 (spazioEtemporale)/Che le 69estalt:ualitten7, osser4a 4on ./, presentino dei rapporti di somiglianza, = un2atto che salta subito agli occhi di chiun:ue/ In primo luogo, le 62orme7 temporali (lemelodie) possono assomigliarsi nel ritmo (2orma di composizione)K nella 2orza del suono,ecc/8a somiglianza :ui 4a ricondotta alla similitudine di un carattere che noi conosciamo per astrazione (somiglianzaEdissomiglianza)/ #a anche l5 do4e, per la natura della cosa,:uesta sembra impossibile, o non sia concesso alla nostra 2acolt5 di astrazione di rile4arla

esplicitamente, per molti casi si de4e ammettere trattarsi di somiglianza/ CosB noiindo4iniamo l’autore di una melodia per la somiglianza che essa ha con le altrecomposizioni che ci sono note dello stesso musicista, senza che poi, lB per lB, possiamocitarne alcuna che presenti tale somiglianza/ Parimenti noi riconosciamo i membri di unastessa 2amiglia per una somiglianza che abbraccia il loro portamento 2isico in generale  il loro 6abitus7 che resiste (Midersetzt) in modo ostinato all’analisi delle singole parti/'omiglianze che interessano la rappresentazione generale di un oggetto si hanno nell’usodei criter_ sistematici che le scienze applicano ai propr_ oggetti/8’associazione :uindi non 2a che preparare i materiali da cui la mente ca4a un contenuto6nuo4o7+/ `ual = in2ine ilA rapporto che hanno le 62orme7 con gli 6elementi7 che nesono il substrato; Il #ach ritene4a che le 2orme spaziali e le melodie sorgessero senza ilconcorso dell’intelligenza, che 2ossero 6date7 e 6sentite7 (gegebene, emp2unden), cometali, e :uesto per il 2atto che il 4edere ed il sentire ed il 4edere ed udire tali strutture sonosimultanei" non 4i pu :uindi essere alcun processo intermedio (+J?)/Il 4on ./ discute e precisa :uest’a22ermazione circa l’immediatezza della69estalt:ualitt7/ In realt5, osser4a, lo s2orzo che sembra esigere l’apprensione di una62orma7 per astrazione da un 2ondamento noi lo applichiamo piuttosto al6completamento7 di tale 2ondamento/ *sser4iamo un :uadro/ Ci che mi = dato dallasensazione, non = in alcun modo :uell’immagine 4isuale che il pittore 4uole comunicarmia tra4erso il :uadro, ma solo un po4ero scheletro nel :uale essa pu essere costruitadall’atti4it5 della 2antasia/ < :uesta 2unzione integrati4a della 2antasia, il 4on ./attribuisce l’apprensione delle piccole di22erenze di luce e colore, l’e22etto degliaccorgimenti di prospetti4a per la realizzazione percetti4a della terza dimensione, leillusioni, gli apprezzamenti estetici/  'i de4e pertanto riconoscere che 6noi in molti casi di apprensione7 di69estalt:ualitten7, nulla sperimentiamo di una certa propria atti4it5 (che applichiamo)in generaleK in altri casi in4ece una tale atti4it5 si presenta 4lta al completamento del2ondamento della 69estalt:ualitt7, e non come principio generati4o di :uesta da :uello(+J1)/Verso la 2ine dell’articolo, il 4on ./ prospetta un problema curioso, che, :ualora 2osse

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stato appro2ondito, a4rebbe 2atto a4anzare di molto la sua nozione di 69estalt:ualitt7/Parrebbe, secondo :uanto = stato detto 2inora, che nella coscienza emergeranno soltanto:uelle 62orme7 per le :uali il complesso soggiacente delle rappresentazioni elementari presenta adeguato 2ondamento" se :uesto =, di 2atto, il caso pi@ 2re:uente, non = perl’unico possibile/

'upponiamo d’a4ere nel campo 4isuale un :uadrato di color bianco su di uno s2ondoo4ale nero, cosicch le due 62orme7 di o4ale nero e :uadrato bianco emergano eo ipsonellaA coscienza/ 'i di4ida ora con una diagonale il :uadrato bianco in due triangoli, condue diagonali in :uattro triangoli/// e ciascuno pu pensare tracciata (e tracciabile) al posto di ciascuno dei triangoli :ualsiasi altra 2igura a piacimentoK si dica lo stesso per ladi4isione dell’o4ale nero sottostante/ *ra, tutte le 62orme7 che sorgono a :uesto modonon hanno alcunch per 2ondamento adeguato, poich nell’originaria super2icie neraniente era contenuto che a4esse da 2are con il :uadrato bianco/ CosB pure, se = 4alido il principio" dato un 2ondamento, de4e essere data la corrispondente 69estalt:ualitt7,do4rebbero apparir presenti, nelle pi@ piccole posizioni di super2icie continua, una:uantit5 in2inita di 62orme7 spaziali pensabili/

Poich :uesta conseguenza non corrisponde alla realt5, ci si de4e chiedere il 6perch=7,2ra la in2inita 4ariet5 di 2igure possibili, emergono soltanto alcune pri4ilegiate, che sonoin s ben determinate/ Nel nostro caso, secondo il 4on ./ l’emergenza del :uadrato biancosullo s2ondo o4ale nero = dato dalla di22erenza di colore, la :uale esclude la possibilit5 dialtre 2orme/ .gli conclude in modo generale che da un complesso di contenutirappresentati4i, presenti alla coscienza, si imporranno soltanto :uelle 62orme7, le :uali sistaccheranno note4olmente per 4ia del proprio contornoK per :uesta stessa ragione iltracciato della diagonale, delimitando in modo determinato la super2icie continua, crea4adei 6contorni7 ben de2initi, per 4ia dei :uali do4e4ano sorgere parimenti delle 2orme talie non altre (+JJ)/ Fin :ui la sua analisi" toccher5 al Rubin, pi@ tardi, dare unainterpretazione organica del 2enomeno/In tutta la sua spiegazione circa la genesi della 62orma7 il 4on ./, ritenendo comesostanzialmente 4alido il principio che ad un 6dato7 substrato corrispondono sempre6date7 2orme, attribui4a un’importanza note4ole alla 2antasia" = per la sua azione che si4iene a colmare lo hatus che 2orma poi il problema cruciale della struttura primaria di percezione 2ra i contenuti sensoriali ed i contenuti della 69estalt:ualitt7/ < :uestomodo si pote4ano spiegare anche le illusioni di percezione" l’apprensione inadeguata(illusoria) si ha :uando la 2antasia, inter2erendo con i contenuti rappresentati4i deglistimoliA attuali, 4iene ad alterare il substrato e :uindi a porre le condizioni per il sorgeredi un’altra 62orma7/In :uesto saggio di 4on .hren2els, che abbiamo cercato di riassumere con :ualcheampiezza e con diligenza pi@ attenta di :uanto di solito si 2accia dai trattatisti, erano :uasitutti i germi degli s4iluppi sperimentali e dei gro4igli teorici che il problema 2ra nonmolto do4e4a suscitare/0/ Prime contro4ersie sulla 6:ualit5 di 2orma7<) 8a 6teoria degli oggetti7/ Nell’indagine di 4/ .hren2els sono da distinguere due classidi risultati"a) l’analisi 2enomenologica delle 62orme7 percettualiK b) la teoria esplicati4a della loro origine dal substrato degli elementi/ Il primo 2u accettatosenza discussioni note4oli da tutti i brentanisti e di4enne il punto di partenza per indagini

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sperimentali pi@ appro2ondite" la 62orma7 = :ualcosa di pi@ e di nuo4o della somma deglielementi+1/Il secondo in4ece, che do4e4a dar ragione della 6sintesi7 che a44iene nella coscienza, 2uoggetto d’immediate e 4i4aci contro4ersie, e non 2u possibile raggiungere un pienoaccordo/

'i = 4isto che nella sua teoria il 4on ./ spiega4a il passaggio 2ra il 6darsi7 dellesensazioni e l’apparire nella coscienza della 69estalt:ualitt7 per l’inter4ento di due princBpi superiori" la 2antasia e l’intelligenza/8a prima, 4lta alla sensorialit5, a4e4a il compito di integrare, in modo conscio odinconscio, i dati delle sensazioni attuali con :uelli dell’esperienza passata e prepara4acosB i 2ondamenti per l’astrazione/ 8’intelletto ri4olgendosi a :uesti 2ondamentiapprende4a in essi i rapporti di somiglianza, dissomiglianza, semplicit5, pluralit5K/// per i:uali emerge4a la 6:ualit5 di 2orma7/ 8e 62orme7 percetti4e erano perci da considerarsil’e22etto di un’atti4it5 interiore, non semplicemente riceA4ute dal di 2uori+J/ Il 4on ./dichiara4a espressamente di essersi ispirato per l’elaborazione di :uesta spiegazionesistematica ad un corso allora ancor inedito , di uno dei pi@ 4igorosi discepoli di Fr/

rentano, <leQis #einong ( $%+), il 2ondatore della scuola di 9raz/ 'pirito sottile estudioso modesto, :uanto in2aticabile, il #einong espose in seguito ripetutamente le proprie idee sull’argomento in pubblicazioni di note4ole ampiezza e di non 2acile lettura per la estrema aridit5 analitica/.gli indic la propria posizione con il termine di 6Leoria dell’oggetto (o degli oggetti)7(9egenstandstheorie)/ Per 6oggetto7 il #einong intende ci che = immediatamente datoalla coscienza :uando si ha un atto di conoscenza sensoriale od intellettuale/ 8’6oggetto7= pertanto ci che = dato in una rappresentazione (Vorstellung), ci su cui uno assente odissente :uando giudica/ Non = necessario perci che l’6oggetto7 sia una realt5 di 2atto,ma basta che sia un contenuto mentale" il #/ adun:ue accetta e ra22orza la posizione brentaniana che l’oggetto del conoscere =, prima, per s e come tale, immanente all’attoconosciti4o e :uindi al soggetto conoscente/>n primo risultato del metodo = la distinzione 2atta dal #/ 2ra oggetti di ordine in2erioreed oggetti di ordine superiore (9egenstnde niederer *rdnung, 9egenstnde hUherer *rdnung)/ I primi sono i contenuti sensoriali, dati nella sensazione attuale, i :uali nonhanno bisogno, per sussistere, della sussistenza di altri oggetti, come sono ad es/ i singolisuoni, colori ecc/K i secondi sono in4ece :uei contenuti il cui esserci = condizionato, dinecessit5, dall’esserci di altri contenuti, su cui si 2ondano/ >n’aria melodica non puesserci senza che siano dati dei suoniK ed una 2igura, che implica una di22erenza di colori,non pu esserci senza che ci siano colori come 2ondamento/ Il rapporto di 62ondazione7(Fundierung), che hanno gli oggetti di ordine in2eriore rispetto a :uelli di ordine supeAriore, 4ale anche come criterio per distinguere i primi dai secondi/ Di :ui la distinzionedelle due classi di oggetti intesi gli uni come 6contenuti 2ondanti7, gli altri come6contenuti 2ondati7 (2undierende Inhalte, 2undierte Inhalte), oppure anche come 6oggettiintuiti4i7 e 6oggetti non intuiti4i7 (anschauliche Inhalte, unanschauliche Inhalte)K sonodetti anche 6in2eriora7 e 6superiora7, 6oggetti primi7 e 6oggetti secondi7(.rstgegenstnde, XMeitgegenstnde)/Il #einong :uali2ic come 6oggetti di ordine superiore7 o 6contenuti 2ondati7"a) le 6complessioni (OompleQionen)7 come una melodia, una 2igura///, le :ualicorrispondono alle 6:ualit5 2ormali7 di 4on .hren2els (9estalt4orEstellungen)/

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 b) 8e 6relazioni7, come :uando, 4edendo un color rosso ed un color arancione, diciamonon soltanto di 4edere due colori ma anche che sono simili/ 'i dica altrettanto delle altrerelazioni, come identit5, di4ersit5+%/ Da ci possiamo ca4are che la teoria degli oggettia22erma due princBpi"$) Il principio dell’indipendenza delle 2orme e dei rapporti dai particolari oggetti di

ordine in2eriore su cui essi si 2ondanoK+) Il principio della coincidenza tra 2orme e rapportiK ci che del resto era essenzialmentecontenuto nella dottrina dell’.hren2els/ Il 62undierte Inhalt7 = sempre 6einRelationsinhalt7, cosicch, o4un:ue 4i sono 6ComEplessioni7, i4i pure si d5nno6relazioni7 e 4ice4ersa (Mo OompleQion, da Relation und umgeehrt)0/ Lutta4ia come6oggetti7, 2orme e rapporti sono distinti in :uanto il rapporto 2ra due punti, o due suoni, odue colori, = il distacco che intercede 2ra i due elementi eA :uindi ci che li di22erenziaKmentre la 2orma costituita da :uegli elementi = :uel :ualche cosa di unitario in cui essi possano esser 4issuti/ <ltro = la distanza 2ra due punti, altro la particolare coppia che essicostituiscono, e cosB un inter4allo di terza ed un accordo di terza (#usatti)/Il #einong pote4a :uindi, stando nel puro terreno 2enomenologico, ri4endicare contro la

6riduzione7 humiana il carattere immediato di un’ampia zona di contenuti percetti4i, chesono i contenuti od oggetti di 6ordine superiore7/Rimane4a per aperto un altro gra4e problema, :uello cio= del 6come7 dallarappresentazione (Vorstellung) di oggetti di ordine in2eriore passi4amente rice4uti per l’azione degli stimoli sorga la rappresentazione degli oggetti di ordine superiore/ 8ostesso #einong e parecchi tra i suoi allie4i se ne accorsero e proposero, come soluzione psicologica del problema, la 6teoria della produzione7/ 'econdo :uesta teoria, come lariassume lucidamente il #usatti0$, in ogni nostra percezione (cosB pure nelle altre 2ormedi rappresentazione) dobbiamo distinguere un primo momento in cui sono presentisoltanto dei contenuti sensoriali elementari, gli 6oggetti 2ondanti7K ed un secondomomento nel :uale appaiono i contenuti di ordine superiore, cio= gli 6oggetti 2ondati7/Fra i due momenti c’= distinzione reale; Indubbiamente, purch la distinzione sia dettareale per rapporto alla di4ersit5 delle due classi di contenuti e delle rispetti4e 2unzioni, enon certamente nel senso che 2ra i due momenti ci sia distinzione o44ero successionetemporale0+/A#a come a44iene il passaggio dal primo al secondo momento; G :uesto, anche per il#einong, il punto cruciale della contro4ersia/ Il nucleo della spiegazione da lui a4anzata= dato come il 4on .hren2els a4e4a ben a44ertito dall’apprensione, nei contenuti di2ondamenti, di una relazione ideale, come somiglianza, dissomiglianza, numero, ecc/ Ilsorgere di :uest’apprensione porta4a ad un atto originale di sintesi dei contenutirappresentati4i, ed un discepolo del #einong, l’<meseder, chiam dietro suggerimentodel #aestro :uest’atto 6produzione di rappresentazione7 (Vorstellungsprodution)00/ Per essere esatti si de4e dire che, secondo la teoria, non = l’oggetto 2ondato come tale, mal’immagine (Vorstellung) di esso che = prodotta" 6la di4ersit5 = compresa per 4ia(durch) della produzione7/'econdo il #einong adun:ue c’= una prima classe di 6complessioni7, :ueste di ordinein2eriore, che sono 6tro4ate7 (4or2indliche) nei dati d’esperienza, come la connessione inun :uadrato rosso 2ra il colore rosso e la 2orma spaziale :uadrataK c’= una seconda classedi 6complessioni7 :uelle di ordine superiore, che sono 6generabili atti4amente7(erzeugbare) per sintesi dagli elementi, come :uando considero due oggetti unitamente

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come un 6paio70&/>n discepolo del #einong riassume4a la teoria nei tre punti seguenti"a) 8a psicologia mostra che un oggetto complesso = pi@ dell’insieme delle suecomponenti/ < :uesto di pi@ non si arri4aA scomponendo l’oggetto ed isolando le suecomponenti" anzi in :uesto caso esso 4a perduto perch= sussiste soltanto nell’unione delle

componenti ed = possibile solo con il loro aiuto/ Che 4i sia :uesto 6di pi@7 lo mostra il2atto che 4i de4’essere :ualche cosa che tien unite in (un) tutto le componenti, in se stesse pri4e di nesso e che de4ono 4enir corrappresentate perch si possa rappresentare :uelcomplesso come tale/ CosB la rappresentazione (leggi" percezione j ahrnehmung) diuna melodia non contiene soltanto la rappresentazione dei singoli suoni, ma inoltre:ualche cosa che li trascende, :ualche cosa di nuo4o, che = bensB legato ai suoni ma che,d’altra parte, ser4e a 2are di loro una melodia, 2ormandone cosB una parte essenziale/ b) 8a rappresentazione di :uesto di pi@ non si e22ettua in noi, come :uella dei suoni, per iltramite dei sensi/ G, in4ece, una specie di reazione interiore di 2ronte allarappresentazione dei suoni, in :uanto la presenza di certe rappresentazioni nella nostracoscienza determina la produzione di una nuo4a rappresentazione/ Lanto il contenuto,

come l’oggetto di una rappresentazione prodotta, si basa e dipende dal contenuto edall’oggetto della rappresentazione producente/ In 4ista di ci si chiamano tali contenuti etali oggetti, oggetti e contenuti 2ondati/c) 8’audizione di una melodia non = naturalmente il solo caso di produzionerappresentati4a, ma, tra i molti, un caso specialmente chiaro/ In esso sono congiunti, anzi,due casi, do4endosi distinguere 2ra successione di suoni e ritmo/ 'ono e22etto dellasuddetta produzione le rappresentazioni degli accordi, delle gamme cromatiche, dei passaggi cromatici simultanei e successi4i, e cosB 4ia/ Del pari sono da attribuirsi ad essale rappresentazioni di 2igure spaziali di una, due o tre dimensioni e la simmetria non =intuita che con il suo aiuto/#a gli esempi addotti appartengono tutti ad una sola classe degli oggetti d’ordinesuperiore, in ogni modo, ad una classe che, anche senza delimitazione concettuale, di suanatura si stacca nettamente dalle altre/ asta pensare ad alcune di :ueste classi, p/ es/ ilnumero, l’uguaglianza, la possibilit5, la necessit5 anche per comprendere la grandeimportanza della produzione nelle rappresentazioni/AIl itase distingue4a tre ordini di oggetti e contenuti" 6sensazioni7, 62orme7 ed6oggetti7 rispondenti ad una norma" l’ultima classe riguarda gli oggetti nella loro realt5naturale/ 8a 2igura di un ca4allo di belle dimensioni = bella, non come 2igura in se stessa,ma come 2igura di un ca4allo, cio= come 2igura corrispondente ad una determinataspecie/// 8’essenziale di ci che in tali casi 2a di un oggetto un oggetto estetico elementare= determinato dalla relazione di esso con una norma, e come tale esso ha delle propriet5estetiche (e si dica, in generale, conosciti4e) che sorpassano :uelle della 2igura0?/

) 8a contro4ersia intorno all’origine della 62orma7Il problema della percezione, nella elaborazione 2atta dal #einong, in4ece di risol4ersirimane4a ad un punto ancor pi@ intricato di :uanto l’a4esse lasciato 4on .hren2els/Poich i complessi 2isici eQtra mentem non possono dare che collezioni di stimoli R$ERn,alle :uali corrispondono delle serie di sensazioni '$E'n, non possono gli stimoli dare la percezione del continuo sia spaziale che temporale se non in :uanto si pensa che allesensazioni 4ada aggiunto un certo contenuto rappresentati4o S che non ha, come dichiara

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il itase, alcuna rispondenza negli stimoli0/ `uesto S = il plus psichico senza del:uale tutta l’esperienza non sarebbe per la coscienza che una pura 6somma7, unamolteplicit5 di rappresentazioni estranee, sconnesse, opposte le une alle altre, pri4e di:ualsiasi unit5 psichica/ Il plus psichico era l’apprensione di relazione in seguitoall’inter4ento atti4o della mente/ <ccettarono integralmente la sostanza di :uesta

soluzione, oltre <meseder e itase, anche Oreibig01, #art, il enussi, di cui si dir5 pi@ a4anti, ed altri ancora/A<ltri in4ece si mostrarono molto perplessi ed i loro dubbi riguarda4ano soprattutto due punti0J/a) G necessario un esercizio di atti4it5 mentale per a4ere l’apprensione di una 62orma7  in opposizione alla recezione puramente passi4a dei dati sensoriali; b) 8’apprensione di una 62orma7 coincide di necessit5 con l’astrazione intellettuale di unrapporto ideale; Chiediamo se 6coincide7, non se 6precede7, poich, dato che anche larelazione = una 9estalt, se essa la precedesse sempre, ci sarebbe il processo all’in2initonelle 62ondazioni7/Per la prima domanda" se alcuni casi possono suggerire una risposta a22ermati4a, la

maggioranza sta in4ece per una negati4a/ Nella percezione di oggetti ordinar_, che nonsiano eccessi4amente complicati, la nostra apprensione = immediata senz’alcuno s2orzodi costruire oggetti e 2orme" lo s2orzo = necessario per percepire e 6deci2rare7singolarmente le 4arie parti ed i 4ari aspetti della 2igura/ `uesto era gi5 stato osser4ato eda22ermato dallo stesso 4on .hren2els, come abbiamo riportato poco 2a/8o s4iluppo psichico non a44iene, come 2anno supporre i 2attori della 6teoria della produzione7, dagli elementi ai complessi sia pure in modo inconscio ma prima = datocon2usamente un 6tutto7K successi4amente esso 4iene analizzato nelle sue parti, e2inalmente ricostruito secondo i dati e le strutture tro4ate dall’analisi/ 9eneticamentel’analisi ha :uindi una priorit5 sulla sintesi0%/ 8e prime sintesi, osser4a l’U2ler, de4onoAesser date nella simultanea presenza dei dati sensoriali, cosicch il primo inter4ento atti4odel soggetto = 4lto all’analisi e non alla sintesi" :uando io guardo un paesaggio, glioggetti non sono dati in :uanto la mia atti4it5 psichica mette insieme gli elementidispersi, ma, al contrario, prima ho una percezione del paesaggio in generale, poigradualmente a44erto le 4arie parti, la casa, il 2iume, l’albero, il prato///, che prima a4e4oapprese in modo con2uso&/8a psicologia in2antile, come ha osser4ato il Cornelius, ritiene come principio ac:uisitoche il metodo usato dal bambino nella sua crescenza spirituale = :uello analiticoEsintetico, non :uello sinteticoEanalitico della scuola di 9raz/ 8a crescenza psichica = un progresso nella capacit5 di analizzare i complessi" cosB il pittore, e chi = abituatoall’analisi dei contenuti 4isuali, pu a22errare meglio gli elementi di un :uadro, il musicola struttura di un pezzo sin2onico///, di :uanto non lo 2accia un pro2ano&$/Poich l’esercizio dell’atti4it5 mentale era richiesto dalla scuola di 9raz per spiegarel’apprensione della relazione, la risposta negati4a data al primo problema porta diconseguenza, almeno in generale, ad una simile risposta anche per il secondo problema/In particolare il 9elb (<, ?0) osser4a che si possono dare due casi/ a) 8a 62orma7 od il6tutto7 sono appresi senza conoscenza esplicita delle parti, ed in :uesto caso la relazione,Acome tale, non = presente alla coscienza" ci a44iene per le percezioni spontanee e dioggetti globali/ b) *ppure la 62orma7 = appresa in seguito ad analisi, come a44iene deglioggetti di un 6tutto7 molteplice, p/ es/ un paesaggio, un’aula, la rappresentazione di tutta

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una giornata/// In :uesto caso, certamente, lo 6staccarsi7 di una 62orma7 come un 6tutto7dal 6tutto7, di cui prima era 6parte7, = conseguente all’apprensione di un rapportointrinseco ed esclusi4o di :uella data 6parte7 del 6tutto7/#a, poi, per il 2atto stesso che la relazione stessa = una 6:ualit5 2ormale7, in :uale modo= detta causale la percezione della 2orma; 'econdo il #einong essa stessa relazione ne =

la causa, in :uanto = appresa come un contenuto astratto 6ideale7, cosicch la 6melodia7,come anche un 6triangolo7 tracciato sulla la4agna, in :uanto l’una = una 62ormatemporale7, l’altra = una 62orma spaziale7, sono da considerare 6contenuti superiori7,cio= intellettuali, come il principio di contraddizione, il teorema di Pitagora e cosB4ia///&+/Lutto :uesto non = certamente su22ragato da :uello che in noi possiamo osser4are" lerelazioni implicate nella percezione :uando lo siano non sono relazioni astratte, maconcreteK sono cio= apprese direttamente come inerenti ai contenuti di cui 2ormano il4incolo&0/ 8a teoria della scuola di 9raz ha 2atto troppa parte al razionalismo/'econdo l’acuta disamina del 9elb, il disagio, tanto della posizione di 4on .hren2els,:uanto di :uella del #einong, sta4aA in un’ibrida teoria della relazione ed in una

concezione irreale dell’esperienza immediata/'econdo l’esplicita asserzione del 4on ./, l’apprensione della relazione esercita una2unzione essenziale per l’apprensione della 9estalt:ualitt" ma :ual = il rapporto che hal’apprensione della relazione, da una parte, con il 9rundlage (i contenuti sensorialielementari) e dall’altra con la 9estalt:uaElitt" appartiene essa ai primi od alla seconda;*ppure sta a s; G :ui che cominciano i guai"$) 'econdo 4on ./, le relazioni sono generate, :uindi non appartengono agli elementi cio=al 2ondamento di una 9estalt:ualittK d’altra parte le relazioni sono di grande importanzae de4ono portare un contributo positi4o per l’impressione di un 6tutto7/ Ne segue che lerelazioni che s’aggiungono al 9rundlage de4ono portare un contenuto rappresentati4oreale e che in :uesto caso l’unico contenuto rappresentati4o de4e risol4ersi in un grandenumero di tali contenuti/+) <mmesso che le relazioni appartengano al 9rundlage, la dimostrazione di 4on ./ per l’esistenza della 9estalt:ualitt anche in :uesto caso = insu22iciente, poich ilriconoscimento di una melodia (la tras2ormabilit5) pu essere ricondotto alla somiglianzadelle relazioni reciproche 2ra i suoni/0) 8a teoria esplicati4a di 4on ./ secondo la :uale l’apprensione delle relazioni dipendedall’atti4it5 dell’intelletto, = in contrasto con la posizione 2enomenologica iniziale, chetali 6tutti7, :uali secondo lui sono le 9estalt:ualitten, siano dei contenuti 6dati7 e non prodotti/Il #einong taglia4a corto e nega4a che le relazioni potessero appartenere al 9rundlage, ele dichiara4a 6contenuti reali7/ 'econdo lui si pu parlare ancora di relazione e contenutodi relazione (Relationsinhalt), ma solo in senso ampio, come 2rutti di un’elaborazione psichica da parte del soggetto sopra gli elementiK di un’elaborazione, ci s’intenda,sintetica, non comparati4a/ #a :uesta posizione aggra4a il problema/ In4ero il 2atto della6transponibilit57 cosB essenziale al problema che era gi5 messo in pericolo dal 4on ./,nella spiegazione del #einong = inintelligibile/ Nella trasposizione di una melodiaA daltono originale ad un altro, tutti i suoni sono, come tali, cambiati di luogo e non = possibilein alcun modo di 4edere, come, nei due casi, elementi del tutto dissimili possano62ondare7 un identico contenuto/ Per una tale 2ondazione si esige la presenza di 2attori

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comuni alle due situazioni" ma gli unici 2attori comuni non possono essere che le6relazioni simili7 2ra i membri del complesso/ Come pu l’elaborazione, :uella sinteticasoprattutto, dare un contenuto identico (la melodia) sul 2ondamento di suoni di4ersi;Lutta l’angustia della posizione sta nell’a22ermata posteriorit5 a22ermazione di e4identee con2essata origine leibniziana o meglio lotziana delle relazioni percettuali rispetto ai

contenuti sensoriali ai :uali do4rebbero esser ri2erite/ Disagio che = aggra4ato dalla particolare concezione che il 4on ./ e il #einong si sono 2atta dell’6elementosensoriale7/'econdo il 4on .hren2els (ed il #einong) le 2orme constano di determinazioni spaziali otemporali/Per 6determinazione spaziale7 egli intende un contenuto di super2icie in2initamente piccolo/ >na tale de2inizione ci pu apparire giustamente molto strana, perch=l’in2initamente piccolo non = percettibile/ . poi, come pu un numero necessariamentein2inito essendo, a con2essione dello stesso 4on ./, ogni pi@ piccola parte ancoradi4isibile di determinazioni locali di una super2icie 2ornire il 9rundlage per una9estalt:ualitt; 8e determinazioni locali ultime, di per s non intuibili, darebbero origine

ad un contenuto la 9estalt:ualitt per s intuibile/ 8o stesso assurdo si 4eri2ica per la percezione dei continui dinamici e temporali, come il mo4imento, il :uale do4rebbeessere spezzato in una in2init5 di elementi temporali in2initamente piccoliK anzi do4rebbe4alere anche per le mutazioni in generale, come l’arrossire, il pro4ar piacere, dolore///Posizione assurda nell’ipotesi stessa del 4on ./, secondo la :uale il 2ondamento di una9estalt:ualitt = un complesso di rappresentazioni, il :uale consta di elementi separabili,cio= rappresentabili separatamente l’uno dall’altro/ Lutto :uesto 4a contro i 2atti e lastessa coerenza dei princBpi ed ha per 2ondamento soltanto il partito di non 4oler considerare le relazioni come immanenti ai dati/ADire che una 2orma spaziale, una melodia, un mo4imento 4anno spezzati in un numeroin2inito di punti spaziali o temporali = un’espressione, in psicologia, pri4a di senso/Costruzioni ausiliari teoriche di :uesto genere, di cui le #atematiche de4ono 2ar uso per alcuni determinati scopi, rappresentano (2ormano) 2ondamenti per contenuti dirappresentazioni successi4e e per le presentazioni sensoriali/G opportuno per l’osser4are che nella psicologia descritti4a non c’= alcun bisogno di 2ar ricorso a simili 6parti 2inte7, come le chiam giustamente lo 'chumann/ 'e la nozione psicologica di percezione de4e a4ere un signi2icato, bisogna accettarla com’=, senza 2ar ricorso a nozioni proprie di altri campi&&/#a, alla 2ine, come si origina nella coscienza 6la :ualit5 di 2orma7;Il 9elb chiude4a la rassegna delle teorie proposte 2ino al $%$$ dichiarando che nessuna2ra le risposte a4anzate era dimostrata soddis2acente, per cui la :uestione intornoall’origine della 9estalt:ualitt resta4a una 6:uestione aperta7/ 'ono state ora riassunte leragioni per le :uali la posizione del #einong non ha con4into&?/>n’altra corrente di rentanisti, capeggiata dal Cornelius, pose a 2ondamento della sintesi percetti4a i sentimenti/ 8a teoria non ebbe note4ole risonanza 2ino a :uando il OrTger,discepolo di Cornelius, succedendo al undt sulla cattedra di 8ipsia, la 2ece oggetto dellaricerca sistematica della sua 'cuola, come si dir5 pi@ a4anti/A

Note del capitolo terzo$ Intorno a :uesto mo4imento che comprende anche enee, aitz, Fortlage, >lrici, V/

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VolEmann, 4/" onatelli Fr/ (++ e +1& segg/) e Villa 9/ (%$ e segg/)/+ C2r/ sopra" l’uso di :uesto termine in 9/ ./ #ueller (pagg/ $JE$$+)/0 erbart, 9/ F/, Pschologie als issenscha2t (III Leil, I <bschn/, 0 Oap/)/& 6Die Verbindung des #annig2altigen richtet sich 2erner allemal nach der <rt und eise,Mie die sinnlichen .indrTce zusammentre22en/ 'ie ist gegeben7 (, J1 segg/)/

? <, ^ $, tr/ 2r/ 0E&/ 8otze, /, , dritter Leil, n/ +0%, pag/ &11K c2r/ pag/ &1?/1 8otze, /, <, ^ ?, pag/ ?+/J 6tten Mir in der 'elbsterhaltung nur eine acti4e 'prach2orm 2Tr ein blosses9eschehen sehen sollen, Melches, ohne dass 4on irgend Hemand etMas gethan Mird7 (,III Leil/, n/ +1, pagg/ ?00E?0&)/% C2r/" /, III Leil/, n/ +?0, pag/ ?+ e segg/$ 6.s besteht in unserem Innern nicht bloss diese #annig2altigeit und dieser echselder Vorstellungen, sondern auch Vorstellung dieser #annig2altigeit und dieses echsels/ Nicht bloss ihrem egri22e nach haben Mir diese zMeite 8eistung, die beziehende und4ergleichende <u22assung bestehender Verhltnisse 4on der blossen .mp2indung der 

einzelnen eziehungsEglieder zu unterscheiden, sondern ene .r2ahrungen, nach denen beide in irlicheit trennbar sind, berechtigen uns, das beziehende Vorstellen als einehUhere Lhtigeit dem beMussten .mp2inden und Vorstellen einzelner InhalteTberzuordnen/// 'o Mie die usseren 'innesreize der 'eele als <nregungen dienen, um dieein2achen .mp2indungen zu erzeugen, so dienen ihr die entstandenen VerhltnissezMischen der gleichzeitigen oder successi4en #annig2altigeit der so entstandenenVorstellungen als ein neuer innerer Reiz, Melcher sie zur <usTbung dieser neuenreagierenden Lhtigeit 4eranlasst7 (, III Leil, n/ +1, pagg/ ?0E?0$)/$$ , III Leil, nn/ +J, +1$, pagg/ ?0$E?01 e segg/K a pagg/ ?01E?0J conclude" 6.s4ersteht sich 4on selbst, dass nach dieser <u22assung eder Xustand des 9emTts oder edeReihe beziehender Lhtigeiten, Melche au2 4erschiedene Vorstellungsinhalte4ergleichend oder urtheilend 4erMandt sind, ebenso zu neuem Reize 2Tr die 'eele zum9egenstand einer noch hUheren Re2leQion Merden ann7 (corsi4o mio, da ra22rontare conla teoria di #einong, di cui si dir5 pi@ a4anti)/$+ , III Leil, n/ +1+, pag/ ?0%/$0 , III Leil, 4iertes Oapitel" 4on der ildung der Raum4orstellungen, n/ +1? e segg/,spec/ n/ +1% e segg/$& Il rentano distinse una pschognosie ed una psicologia genetica" la prima tende alladescrizione dei contenuti ultimi del conoscere da cui per combinazione sorgono tutti glialtriK la seconda ricerca il modo e le leggi che regolano il sorgere degli uni o degli altri/8a di4isione dei due 4olumi di :uesto nostro la4oro ha intenti molto simili a :uesti/'econdo W/ 9ilson, il rentano a4rebbe scambiato la conoscenza delle leggi psicologiche,con :uelle 2iloso2iche" 6die Oenntnis der pschischen 9esetze, also das philosophischeissen7, non distinguendo il contenuto dall’atto (psicologismo) (Franz rentano’sInterpreEtation o2 #ediae4al Philosoph, 1)/ Il r/ tutta4ia si di2ende dall’accusa di psicologismo con 2orti parole di protesta contro i critici (c2r/ Pschologie 4omempirischen 'tandpunt, and II, ^ SI, $1%E$J+)/$? F/ rentano, , t/ I, $%E$$K in notaK c2r/" $+/ Per il ain, c2r/" Lhe 'enses and theIntellect, Introduction/$ usserl, a di22erenza del #aestro, considera i contenuti sensoriali pri4i

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d’intenzionalit5 solo cio= come iletici, o44ero come materia del conoscere/$1 rentano, F/, , t/ I, $+0/ E G chiaro il signi2icato del termine 6inesistenza7(IneQistenz) introdotto :ui dal / nel senso del greco (lat/ inesse)/$J , t/ I, $1%E$J/ G chiaro che, a :uesto modo, la intenzionalit5 brentaniana non = pi@:uella aristotelica, od almeno non = :uella tomista (C2r/" 9/ 'Uhngen, 'ein und

9egenstand, ?K per la critica alla 2enomenologia del / del giudizio, 4/" $%?E$%1)/ Delresto lo stesso rentano ha attenuato pi@ tardi la inesistenza mentale dell’oggetto" nellarelazione della coscienza all’oggetto esisterebbe soltanto un termine, l’atto di coscienza, enon sarebbe punto necessaria l’esistenza del secondo termine, il 6terminus ad :uem7/ Nelle ricerche intorno alla coscienza, pubblicate postume come III P/, della7Pschologie6 egli distingue ancora un 6oggetto primario7 ed 6un oggetto secondario7del percepire" il primo abbraccia le :ualit5 sensibili, il secondo l’atto della coscienza, e lacoscienza del primo = detta c/ primaria, :uella del secondo c/ secondaria che il / chiamaanche rispetti4amente Percezione ed <ppercezione/ Di :ui = passato egli ad a22ermare cheil senziente sente se stesso 6modo recto7 e :ualcosa d’altro, l’oggetto esteriore, = sentito(solo) 6modo obli:uo7/ Il rentano 4ede4a :ui una su22iciente con2utazione del

2enomenismo/ In4ero, se la cosiddetta sensazione di noi stessi come 6senzienti7 = una percezione e4idente e percepisce noi come senzienti 6modo recto7 l’oggetto esterno, nesegue che noi sentiamo direttamente l’oggetto esterno (primario)K nell’atto di percezioneinterna in4ece noi siamo ri4olti 6modo recto7 al nostro sentire l’oggetto esterno" cosB noi percepiamo l’oggetto esterno soltanto 6modo obli:uo, cio= come 2enomenale7 (, d,III, Vom sinnlichen und notischen eMusstsein, I Leil, I <bschn/, ? Oap/K c2r/ ^^ $E+K ^$$, pagg/ 01E&&)/$% `uesta posizione del r/ si connette con la sua teoria intorno all’essere 6ideale7 e, per conseguenza, intorno alla natura del giudizio/ C2r/" '/ Vanni Ro4ighi, $ e segg/+ Di2ende il r/ dall’accusa di associazionismo, */ Oraus (c2r/" rentano, Pschologie/III Leil, .inleitung d/ erausgebers, ^ J, pagg/ SSIVESSVI)/+$ .hren2els Cr/ (Von), +&% e segg/, ristampato nell’opera" Das Primzahlengesetz, $%++, pag/ ? e segg/ 8e citazioni si ri2eriscono all’art/ originale del $J%/++ #ach ./, J&, +$0K anche il Fechner a4rebbe 2atto un’analisi 2enomenale della melodiasimile a :uella di 4on ./ (c2r/" runsMi, ./, J%E%)/+0 Il #ach, ingenuamente parla appunto di una 6.mp2indung7" 6enn Mir, egli dice,zMei Lon2olgen 4on zMei 4erschiedenen LUnen ausgehen und nach denselben'chMingungszahlenE4erhltnissen 2ortschreiten, so erennen Mir in beiden dieselbe#elodie ebenso unmittelbar durch die .mp2indung, als Mir an zMei geometrischhnlichen, hnlich liegenden 9ebilden die gleiche 9estalt erennen7 (Die <nalse///,+00)/+& <rt/ cit/, +?$ e segg/K c2r/ +?J e segg/+? 6>nter 9estalt:ualitten 4erstehen Mir, solche positi4e Vorstellungsinhalte, Melche andas Vorhandensein 4on VorstellungscompleQen im eMusstsein gebunden sind, dieihrerseits aus 4on einander trennbaren (d/ h/ ohne einander 4orstellbaren)A .lementen bestehen/ Hene 2Tr das Vorhandensein der 9estalt:ualitten notMendigenVorstellungscompleQe Mollen Mir die 9rundlage der 9estalt:ualitten nennen7 (<rt/ cit/,++E+0)/+ 6#it den Combinationen ener .lemente erzeugt sich nmlich eine unabsehbare Reihe positi4er pschischer `ualitten 4on hUchster edeutung/ Der 9eist, Melche pschische

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.lemente in neue Verbindungen bringt, ndert hierdurch mehr als CombinationenK er scha22t Neues7 (+J0)/ Il 4/ ./ con e4idente probabilit5 si ispira alla teoria di 8otze, di cuisi 2ar5 un cenno anche nel II 4olume/+1 `ualcuno per, come il #art, neg apertamente l’esistenza della 69estalt:ualitt7 di4on .hren2els (c2r/" 9elb </, <, ?)/

+J C2r/ .hren2els, Cr/ (Von), <rt/ cit/, +J0, o4e si ascri4e il sorgere della 6:ualit5 di 2ormaad7 6ein schUp2erisches VermUgen grUssten 'tiles7K = da tener presente per che una taleatti4it5 si esercita per lo pi@, secondo il 4on ./, in modo in4olontario ed incosciente (c2r/"ibid/, +?1, +J1), ed in :uesto, mi pare che la sua posizione 4ada distinta da :uella della'cuola di 9raz, bench ad essa si ispiri/+% Il itase aggiunge una terza classe" l’apprensione della connessione 2ra 6oggetti7, per cui si pone nel discorso la paroletta 6e7 (C2r/" 't/ itase, , +00)/0 </ #einong, </, $%0/ .rano molto 4icini alla posizione del #einong gli psicologi della'cuola di Trzburg, per i :uali l’essenza del pensare sta nel cogliere le relazioni/Parimenti O/ Thler nella I Parte dell’opera" 6Die 9estaltMahrnehmungen7, $%$0,considera4a la percezione della 9estalt come una 6percezione di proporzione7 ed altro4e,

in un articolo, de2ini4a le 69estalten7 come 6complessi di relazioni d’insieme7(6OompleQe 4on Xusammenhangsrelationen7)" c2r/ andMUrterbuch der  NaturMissenscha2ten, and II, art/ Denen, pagg/ %JE%JJ/0$ C/ 8/ #usatti, D, 0%/0+ Ci = escluso categoricamente dal itase" 6Heder ahrnehmungsat, (parla della percezione esterna), Mird durch die 'innesttigeit eingeleitetK die 'innesttigeit ergibt.mp2inEdungen/ <ber damit ist noch lange nicht der 4olle ahrnehmungsat gegebenund aum emals bleibt der Prozek bei den .mp2indungen stehen/ Die .mp2indungenschlieken sich 4ielmehr 2ast stets zu 9estalt4orstellungen zusammen, Mir nehmen mitdem <uge nicht ein sinnloses, ungeordnetes 9eMirr 4on Farben und Raumelementen, mitdem *hre nicht ein ungesondertes Durcheinander 4on LUnen und 9eruschen Mahr,sondern 2ast stets und allsogleich gelrte RaumE und Longestalten und VerMandtes/ DieVorstellungen also, die in den ahrnehmungsat eingehen, sind demnach nicht mehr reine .mp2indungen, sondern bereits .mp2indungen hinein 4erMoben in mit ihnen produzierte 9estalt4orstellungen7 (, +0J)/00 <l termine 6Prodution7 usato dalla scuola del #einong, <lois U2ler sostituB :uellodi 6Ooindution7 nell’intento di accentuare il 2atto che le 9estalten sono prodotte a partire dagli elementi (c2r/" U2ler, <, &+1 e segg/)/ 'i dichiara d’accordo con U2ler ilFriedmann il :uale per suo conto critica la 6trasponibilit57 della 9estalt:ualitt di 4/.hren2els (Friedmann, /, &1, ss/)/0& </ #einong, , $1?/ In un’opera posteriore il #/ distinse 2ra la 6Xusammenstellung7 ela 6Xusammensetzung7, secondo che gli elementi presentano una 6coesione7 deboleoppure molto stretta/ 6Vorstellungen, egli dice, Unnen in zMei 4erschiedenen eisen zuompleQeren Vorstellungen zusammentreten" sie UnnenVorstellungszusammensetzungen, aber auch bloss Vorstellungszusammenstellungen bilden/ Im ersten Falle Mird der durch VorstellungsompleQ er2asste 9egenstandanschaulich, im zMeiten Falle unanschaulich 4orgestellt7 (C, +?$)/0? itase, 't/, (<, 0+E0& passim)/ Il / distingue4a, pi@ chiaramente del #einong, chesi d5nno due generi di sintesi percetti4e" l’una rispondente alle :ualit5 2ormali esteriori,l’altra alle :ualit5 intrinseche degli oggetti/

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0 't/ itase, C, &?E&/01 Il Oreibig ritiene che 6Die 9estalt:ualitt ist ein anschaulich er2asstes .rzeugnis der zugrunde liegenden (o2t nicht eQplizite erannten) eziehungen7 (<pud" <d/ 9elb, <,?$)/APer il #art le 69estalten nichts anderes sind, als 9ruppen 4on .mp2indungen, zMischen

denen besondere Verhltnisse bestehen7 (<pud" <d/ 9elb, <, ?)/0J 8a discussione 2ondamentale = stata 2atta da un discepolo dello 'tump2, <dhmar 9elbnella tesi" Lheoretisches Tber 9estalt:ualitten, pubblicata in" 6Xeitschri2t 2Tr Pschologie7, ?J ($%$$) pp/ $E?JK :ui la riassumo, integrandola, e sar5 ripresa anche pi@a4anti/0% G la tesi del Thler" 6.s sei ein <u2bau ompleQeren 9ebilde aus .lementen, den Mir in dem 9estaltungs4organgen erleben, sondern 4ielmehr eine <nalse und 9liederung/Der OompleQ und seine Charatere seien im eMusstsein immer das 2rThere, zu densogenannten .mp2indungselementen men Mir erst durch <bstration7 (<, I, 1)/ Il /osser4a (+J) che, a sua conoscenza, solo il Litchener ammette che si diano stimoliappropriati di 62orma7/

& 6<uch in den <n2ngen des 'eelenlebens ommt es zu .mp2indungsompleQen nichtdurch eine zusammensetzende Ltigeit in Melcher immer erst die bei gleichzeitiger Reizung 4erEschiedener 'innesorgane und gleichsam aus ihrer Isolierung heraus in einen.mp2indungsEompleQ Tber2Thren mTsste/ Vielmehr ist das erste, Mas angesichts solcher #ehrheiten ein ati4es .ingrei2en zu leisten p2legt, nicht eine 'nthese, sondern eine<N<8Y'., der erst spter Mieder 'nthesen 2olgen7 (</ U2ler, &?E&)/&$ 6Das heranMachsende Oind analsiert unMillTrlich sein 9esichts2eld Meiteingehender als in seiner ersten 8ebenszeit indem es Tberall unMillTrlich seine<u2mersameit au2 die 9egenstnde richtet, au2 dies es an2nglich durch pdagogische#ittel gelent MurdeK ebenso analsiert der #aler unMillTrlich edes <nschauungsbildMeit eingehender als den 8aieK der #usier analsiert unMillTrlich die 9ehUrseindruce,der Feinschmecer die 9eschmacsEemp2indungen///7, Cornelius /, >eber Verschmelzung und <nalse, (apud U2ler, &)/&+ `uesta ulteriore distinzione 2ra gli stessi 6contenuti 2ondati7 o 6XMeitgegenstnde7 =2ortemente inculcata anche da </ U2ler (&+J e segg/)/ 'econdo :uesto </ la prima classe= data dalle 69estalten7 a s, la seconda dalle 6eziehungen7" le prime sono un oggettod’intuizione (<nschauung), non le seconde che sono opera dell’intelletto (c2r/ &0 e segg/,e l’art/ 9estalt und eziehung)/&0 Di :uesto parere, oltre il 9elb, = anche l’usserl, secondo il :uale 4i sono deicomplessi sensoriali (sinnliche #enge) che sono appresi immediatamente con unosguardo, come uno stormo di uccelli, un mucchio di mele/// `uesto sguardo immediato =condizionato da certi 6segni7 che l’usserl chiama 6momenti 2igurali7, i :uali non sonon contenuti particolari, n relazioni, ma alcunch di caratteristico che sorge 6au2 9rundeiner Verschmelzung der 9lieder und ihrer gegenseitigen Relationen7 (Philosophie der <rithmeti, Oap/ SI, +0$K c2r/" 8ogische >ntersuchungen, II, d/ III, ^ +0, pag/ +J+ n/, esegg/)/&& 9elb, </, <, 0/&? Da parte della 'cuola del #einong replic subito al 9elb, <lois U2ler, con l’art/"9estalt und eziehungE9estalt und <nschauung, impugnando la contestazione che la69estalt7 intuiti4a non sia una relazione/ Lutta4ia secondo un’analisi del Thler,

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l’opposizione 2ra le due 'cuole del #einong e dello 'tump2, intorno all’essenza della9estalt, = pi@ apparente che reale/ <nche </ U2ler parla di un 6#itau22assen7 della9estalt:ualitt rispetto alle relazioni e la 'cuola del #/ non = del tutto contraria adammettere anche delle 69estalteindrTcen7/ (Thler, O/, <, $+E$0 .inleitung)/ 8a posizione ultima di C/ 'tump2 nella 6.renntnislehre7 ($%0%E$%&) ri4ela espressamente

un’attitudine conciliati4a, mentre resiste con 2orza agli s4iluppi della 'cuola delertheimer, come si dir5 nel 4olume" 6Filoso2ia della Percezione7/

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capitolo )uartoLA F!NO#!NOLO*IA(!LLA P!RC!%ION! NOR#AL!

'ommario 8a nuo4a posizione del problema e la critica alle teorie precedenti (mosaico,

associazione e 6produzione7)/ 8e otto leggi dell’organizzazione di ertheimer e ladeterminazione della 6soglia7 sensoriale/ 8a 2enomenologia di 62igura e s2ondo7 (./Rubin)" 2enomeni e leggi/ Il principio della costanza" reazione 2isiologica e percezioneK psicologia della letturaK costanza di grandezza, 2igura e coloreK colori 2ilmari e pellicolari,regressione 2enomenale (enarK Fuchs, Oatz, 9elb)K la costanza negli animali (OUhler,#/ ertz) e nell’uomo (9ottschaldt, ul2)/

$/ 8a nuo4a posizione del problemaCon tutta probabilit5 la 9estalttheorie non sarebbe mai sorta senza la ricca 2ioritura ditendenze 6sintetiche7 di cui si = detto$/

Ciononpertanto i 9estaltisti hanno un’idea molto esclusi4a del proprio mo4imento" essiritengono che tutti i tentati4i preAcedenti, compresi :uello di 4on .hren2els e della scuoladi 9raz, sono abortiti per il 2atto che non hanno rinunciato al postulato 2ondamentaledell’<ssociazione/ 'olo la 9estalttheoErie, appro2ondendo tanto l’indagine dei 2atti, comel’analisi dei concetti, = riuscita a ritro4are l’originalit5 del 2atto percetti4o senzaincertezze o compromessi/ 'e, come tutti i mo4imenti ri4oluzionar_, la 9th/ ha s4iluppatoi princBpi un po’ alla 4olta, per essa ebbe 2in dagli iniz_, per merito di un lucidointelletto, il ertheimer, un indirizzo e direzioni di la4oro assai precisi, i :uali, benchs4iluppati e integrati con altre ipotesi e con nuo4i 2atti, nella loro struttura restanoimmutati ancor oggi nella 'cuola/>no studio paziente dei princBpi e dei 2atti mi ha portato alla persuasione che 4i sia nella9th/ un nucleo di 4alore positi4o per la 2ondazione critica del realismo/ Per :uesto mi = parso utile di o22rire tanto dei princBpi metodologici, :uanto dei risultati sperimentaliun’esposizione analitica sostanziale, sia pure per sommi capi, a22inch ciascuno abbial’opportunit5 di giudicare se sia o no 2ondata, e 2in do4e lo sia, la mia persuasione circa lacon4enienza di un appro2ondimento del realismo tomista in :uesta direzione/Il ncciolo della 9th/ = :uasi di e4idenza immediata/ Facciamo con il ertheimer un’ipotesi un po’ stramba (D, ?%)/ 'upponiamo di entrare in Paradiso con tutta :uestanostra curiosit5 scienti2ica intorno al problema della percezione, e di tro4are col5 miriadidi <ngeli, intenti ciascuno a suonare un proprio strumento/ Il nostro compito scienti2ico =:uello di tro4are :ualche legge in :uesto chiasso angelico/ Pertanto noi possiamoa44ertire che l’<ngelo < suona la nota Do, l’<ngelo C la nota Re, l’<ngelo # la nota Fae cosB 4ia" e se abbiamo tempo e pazienza su22icienti possiamo tro4are le note suonate daciascun <ngelo in ogni particolare istante di tempo/ #a a4remo noi spiegato :uellamusica celeste nel suo attraente incanto; G :uello che pensano molti 2iloso2i e scienziati"solo che :uesta attitudine mentale ha un gra4e di2etto, :uello di trascurare il signi2icatodel 6tutto7, occupandosi esclusi4amente delle 6parti7/ <llora, lasciando da parte i pregiudiz_ scienAti2ici, immergiamoci in :uesta musica celeste, lasciandoci guidare dallecarezze4oli attratti4e dei suoi temi e delle loro e4oluzioni/ `uella musica ci apparir5 d’untratto come una grande sin2onia di eetho4en, nella :uale :uando si = a22errato bene il

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tema, si sa ormai molto intorno allo s4iluppo della intera sin2onia/ Nel caso cheriuscissimo, in seguito, ad a22errare nel suo complesso tutta l’architettura della sin2onia, potremmo anche risol4ere il primo problema, :uello della scienzaK ma :uesto non = per nulla necessario al nostro godimento estetico, ch anzi gli pu nuocere/'upponendo pertanto che gli <ngeli del Paradiso suonino una sin2onia, ogni buon

intenditore di musica a22erma che la seconda attitudine = l’unica adeguata per lacomprensione della sin2onia, poich non ci permette tanto e solo di sapere :uello cheogni <ngelo suona in un dato istante, ma anche perch lo suona/ 8’esecuzione integraledella sin2onia = ci a cui con4ergono ogni suono, tema e s4iluppo" cosB in :uestadirezione de4e muo4ersi anche la nostra apprensione della sin2onia/<l Paradiso ed ai suoni angelici sostituiamo l’>ni4erso e gli a44enimenti che in essoaccadono e si a4r5 la posizione netta del problema e lo spirito della nuo4a soluzione,come sintetismo assoluto, in opposizione tanto all’<nalismo assoluto degli<ssociazionisti, come al sintetismo moderato delle correnti intellettualistiche sopraricordate/8’analismo assoluto ha s2ruttato abilmente la pretesa di applicare alla teoria della

conoscenza il cosiddetto 6criterio oggetti4o7 della scienza, introdotto all’alba del pensiero moderno da 9alileo e rin2orzato poi da Cartesio/ In psicologia esso prese, nellaseconda met5 del secolo scorso, com’= stato narrato un atteggiamento molto de2initoe pretendente, che i 9estaltisti schematizzano nei due seguenti punti/$) 8’ipotesi del mosaico o 6bundle hpothesis7/ *gni complesso risulta di una sommadi contenuti o pezzi particolari (cio= le sensazioni), che si mantengono rigidamenteidentici in tutta l’esperienza dell’indi4iduo/ .sempio" se ho a$ b$ c$ e sostituisco b+ c+ a b$ c$, ottengo a$ b+ c+/ Noi ci tro4iamo,A :uindi, sempre di 2ronte ad una molteplicit5sommati4a di componenti, ciascuno 4ariamente costituito (un 62ascio7) e non si pucostruire sopra alcunch, se non per pura sommazione/ < :uesto modo, alle sensazioniattuali si aggiungono i 6residui7 di passate percezioni, sentimenti, attenzione,comprensione, 4olont5/ <nche la memoria si comporta come una somma di contenuti/+) 8’ipotesi dell’associazione.ssa 2onda e completa la precedente/ 'e un certo contenuto < = stato 2re:uentementesperimentato assieme a (in 6contiguit57 spazioEtemporale), si stabilisce una tendenza per < di richiamare (caso tipico" le sillabe senza senso dell’.bbinghaus)/ Il principioriguarda la sola connessione esistenziale, di 2atto, limitata :uindi al puro apparire, unaconnessione che resta essenzialmente estranea (sach2remd) alla natura degli oggetti/ Icontenuti si collegano 2ra loro in modo arbitrario e la :uestione delle relazioni6intrinseche7, in 4ia di principio, non = mai solle4ata/<mbedue :ueste ipotesi poggiano sopra l’identico principio" al 2ondo di ogni 2unzione psichica non si ha che una connessione di sommazioni pure (>ndEVerbindungen)K cio= lacostruzione, a partire da pezzi isolati e a44entiz_, di un primo complesso, da :uesto unsecondo, dal secondo un terzo e cosB 4ia/ Da :uesti 6aggregati7 di pezzi possono sorgerein seguito strutture pi@ complesse che 4engono costruite come 6secondarie7 sopra lasommazione pura/Il 6rapporto di appartenenza7 (6XugehUrigeit7) non ha alcuna importanza nel 2ar emergere i contenuti e le relazioni 2ra i contenuti/ Non si d5 alcun principio ultimo cheregga, nella sua struttura, l’aggregazioneK ad essa bastano i 2attori estrinseci della2re:uenza e della simultaneit5 di presentazione/

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In contrasto con la precedente teoria, la 9/theorie ritiene che soltanto in certe condizioni particolari, entro limiti molto ristretti, i :uali 2orse in concreto non si realizzano mai, noici tro4iamo di 2ronte a rapporti di ordine puramente sommati4o, il cui risultato sia in2unzione esclusi4a o principale dell’espeArienza passata/ `uesti sono casi rari, non il tipoordinario dei 2atti psichici/ Lali casi si possono 4eri2icare in condizioni di estrema 2atica,

di brusca interruzione del pensiero, o nella presentazione arti2iciale di oggetti inlaboratorio, :uando, a scopo sperimentale, si d5 la consegna (<u2gabe) precisa diosser4are nei suoi pezzi un dato materiale/ #a anche in :uesti casi accade di a44ertire latendenza spontanea della mente a considerare l’oggetto da un punto di 4ista totalitario/Di solito, nella 4ita reale, il dato (das 9egebene), si presenta sempre, sia pur in gradi 4ar_,come strutturale (gestaltet)K esso ha immediatamente il carattere di totalit5, pi@ o menode2inito, e presenta processi totali con propriet5 totali, tendenze totali, caratteristiche edeterminazioni totali delle parti/ I cosiddetti 6P.XXI7 appaiono, :uasi sempre, come6P<RLI7 di processi totali, i :uali sono dati immediatamente nel proprio contenuto, eanteriormente alle parti nella loro origine/'u :uesto punto la 9/th/ di22erisce pro2ondamente anche dalla teoria della 9/:ualitt di

4on .hren2els e dagli s4iluppi della 'cuola di 9raz, sia :uanto all’ambito, sia :uanto allanatura degli oggetti/`uando esaminiamo la posizione di 4on .hren2els, dice il ertheimer, noi restiamocolpiti da due 2atti curiosi e contrastanti" prima, dal suo coraggio ammirabile nel proporree di2endere la nuo4a idea della 69estalt7, poi dal carattere prettamente sommati4o che haconser4ato la sua teoria/ 'trettamente interpretata la sua posizione si riduce a :uesto"suono una melodia a me 2amiliare, che consti di sei note, e la trasporto in un’altratonalit5K si sa che, malgrado il cambiamento di tono e :uindi l’impiego di sei note nuo4e,io riconosco la melodia come identica/ C’= :uindi nella melodia :ualcosa di pi@ dellasomma algebrica di suoni, una settima cosa che = la 9estalt:ualitt/ G :uesto settimo2attore o elemento che ci permette di riconoscere la melodia, malgrado l’a44enutatrasposizioneK ed = :ualcosa che si 2onda sui suoni che sono dati/ Il principiodell’associazionismo, :uindi, 4iene al pi@ ristretto, non soppresso o superato (., &)/AIn continuazione dell’idea primiti4a, il 4on .hren2els ha spiegato che nella melodia sid5nno, oltre i sei suoni, gli inter4alli 2ra i medesimi, che sono dei rapporti o relazioni/ Neltrasporto di tonalit5, i suoni 2isicamente sono cambiati, ma i rapporti sono rimasticostanti" essendo la 9estalt:ualitt una apprensione di suoni in determinati rapporti, sicomprende come possa rimanere percetti4amente identica nella trasposizione, poich sicambia solo il materiale, non la struttura/< :uesto il ertheimer si accontenta di osser4are che in certi casi si ha l’apprensionedella melodia originale anche con alterazioni note4oli di :uesti rapporti/ 'econdo ilOUhler il primo criterio di 4on ./, bench sia necessario, = in s insu22iciente acaratterizzare le 2orme percettuali, poich per il loro sorgere non basta che l’elementodello stimolo entri a 2ar parte di un sistema 2enomenale (o 2isiologico), ma si richiedeinoltre che gli elementi Zo parti del sistema[ siano capaci d’in2luenzarsi l’una con l’altra,reciprocamente/ 8a 9estalttheorie spiega, come si 4edr5, il sorgere delle 2orme2enomenali come un processo di tendenza all’e:uilibrio (principio dell’isomor2ismo)/`uanto poi al secondo criterio, la trasportabilit5, secondo il O/ esso = certamentecaratteristico delle 69estalten7, ma esige troppo" 4i sono esempi autentici di 69estalten7le :uali tutta4ia non sono suscettibili di essere trasportateK il criterio = :uindi su22iciente,

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ma non necessario, e dimostra l’indipendenza che hanno alcune 69estalten7 dalle parti inesse contenute (<, 0E01)/ Non sono certamente tali p/ e/ le 69estalten7 biologiche/ Deidue criter_ proposti dal 4on ./ adun:ue, l’uno dice troppo, l’altro troppo poco, poich 4imanca ancora il principio della spiegazione 2unzionale/0) 8’ipotesi della 6produzione7

'i = 4isto sopra che il #einong con la scuola di 9raz, per liberare la costruzione di 4/.hren2els dai labirinti nei :uali si era impaniata, concepB i contenuti 62ormali7 di:ualsiasi ordine :uali contenuti 6puramente ideali7 ed escogit la6Vorstellungsprodution7, per la :uale al 69rundlage7 amorA2o dei contenuti sensoriali(le note di un tema melodico) s’aggiunge 6eQ no4o7 la melodia nella sua strutturaunitaria/Per la 9estalttheorie :uesta soluzione costituisce, in4ece di un progresso, una de4iazionedella prima intuizione del problema, 2atta dal 4/ .hren2els" si ritorna4a senz’altro alle posizioni lotziane/8a scuola di 9raz ebbe un in2aticabile ricercatore ed un abile teorico e polemista inVittorio enussi+" la sua posizione, 2ondata su di un ricco materiale sperimentale = :uella

che, al di 2uori della cerchia del ertheimer, ha riscosso maggiori consensi/ Il enussi si propone4a anche di superare le di22icolt5 ed i dissensi che erano sorti nella stessa scuoladel #einong/ .gli non accett, cosB com’era, la 6teoria della produzione7K ritenne per ladistinzione dei due ordini di rappresentazioniK solo che alla terminologia primiti4a nesostituB una nuo4a, denominando 6rappresentazioni di origine sensoriale7 le6rappresentazioni elementari7 e 6rappresentazioni di origine asensoriale7 le6rappresentazioni prodotte7/ .gli 4i 2u condotto da uno studio personale sopra le6percezioni inadeguate7, le illusioni/ 8’illusione per il enussi, come per i 9estaltisti, hala sua ragione nella tendenza che abbiamo di a22errare l’oggetto come un 6tutto7, e :uesto= tanto 4ero che :uando si riesce, con speciali arti2iz_, a percepire isolatamente le partidell’oggetto, l’illusione (p/ e/ di #TllerE8er o di Poggendor2) scompare/ Da ci si rica4ache per un gruppo costante di elementi il rendimento percetti4o pu non essere costante/.sso 4aria in 2orza di particolari atteggiamenti che il soggetto assume, siaspontaneamente e inconsape4olmente, sia anche intenzionalmente e consape4olmente, di2ronte all’oggetto da percepire/ 9li stimoli sensoriali non determinano :uindiuni4ocamente l’aspetto dell’oggetto percepito/ enussi indic :uesto 2enomeno come pluri4ocit5 (#ehrdeutigeit) 2ormaleK esso = caratteristico di :uegli oggetti particolari chesono le 62orme7/A#a si hanno 2enomeni di percezione inadeguata, cio= illusioni, anche rispetto ai contenutiin2eriori, come i colori" basti ricordare il 4asto campo sperimentale delle 2usionicromatiche 2ra i colori complementari, e :uello opposto dell’induzione antagonista/#ettendo in mo4imento un disco di4iso in tre settori anulari di cui :uello centrale sia bianco e gli altri due uno nero ed uno 4erde, si ha che il disco centrale appareleggermente rosso (colore complementare del 4erde)K mentre se si 2a ruotare un discodi4iso in due settori di cui uno sia bianco e l’altro nero, si ha per risultante un coloregrigio intermedio/G importante rile4are che nel caso dell’induzione cromatica il rendimento percetti4oordinario (l’illusione) = costante, cio= = soggetto alle 4ariazioni constatate per le illusioniotticoEgeometriche, le :uali, come si = 4isto, possono 4ariare in 2orza di particolariattitudini di coscienza/

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enussi distinse perci due tipi di 6inadeguatezza percetti4a7"a) 8’inadeguatezza percetti4a di origine sensoriale (come :uella do4uta all’induzionecromatica)/ .ssa rimane costante, :uando sono costanti le condizioni degli organisensoriali interessatiK perci essa si pu considerare do4uta a 2enomeni di ordine2isiologico realizzantisi in :uegli organi sensoriali peri2erici/

 b) 8’inadeguatezza percetti4a di origine asensoriale (come :uella delle illusioni otticoEgeometriche)/ .ssa 4aria, pur restando costanti gli stimoli sensoriali peri2erici (la6pluri4ocit57)K perci si arguisce che essa non de4’essere do4uta al puro meccanismodegli organi sensoriali peri2erici/ enussi si limit a :uali2icare :uesti altri 2attori come6asensoriali7, dato che 2inora non si = potuto precisarli in modo pi@ determinato/#a, prosegue /, :uesta distinzione pu essere estesa a tutte le nostre percezioni e cio=alle 6percezioni adeguate7/ <nche le percezioni di 62orma7 de4ono considerarsi come percezioni di origine sensoriale" anch’esse possono essere 4iste di4ersamente, secondo i4ar_ atteggiamenti di coscienza assuntiA dai soggetti, e (:uindi) secondo i 4ar_collegamenti che possono costituirsi 2ra gli elementi del complesso/Con :uesta sua dottrina il enussi, 2orse senza saperlo, 2ace4a progredire di un nuo4o

 passo dopo :uelli del 4/ .hren2els e del #einong l’interpretazione aristotelica,inaugurata dal rentano/Il Oo22a prese in particolare esame gli argomenti a4anzati da enussi in di2esa della suateoria sulle percezioni inadeguate che do4e4a sostituire la teoria primiti4a della produzione/'econdo enussi si d5 il 2atto che in alcuni casi di 6illusioni7, usando particolari arti2iz_,noi possiamo correggere la illusione/ Pertanto lo stimolo, cio= il materiale sensoriale(.mp2indungsmaterial), pu rimanere costante ed a4ere noi percezioni di4erse/ Il Oo22aosser4a che il enussi non pu o22rire alcuna pro4a di :uest’asserzione in baseall’osser4azione diretta, poich :uesto esigerebbe che tanto le 69estalten7 come icontenuti sensoriali 2ossero presenti simultaneamente all’introspezione ci che ilenussi non ammette0/8’ipotesi della 6costanza dei contenuti sensoriali7, che = caratteristica della posizioneassociazionistica, = conser4ata dal enussi senza pro4a alcuna, come un semplice postulato/ #a la 9estalttheorie come si 4edr5 ne ha 2atto giustizia per sempre/<ltro importante principio del enussi era che le 69estalten7 non hanno uno stimolo"esse sono 6reizlos7/ 8a :uestione per se 4i siano o no stimoli esteriori per certi processinel nostro organismo = assai pi@ complessa di :uanto il enussi non credesse/ .ssa non pu esser decisa solo in base ad un esame 62isico7 degli oggettiK ma lo stimolo 4aesaminato nella particolare relazione che ha 4erso l’organismo/ Lale esame ri4elachiaramente che 4i sono stimoli (anche) per le 62orme7/ 8a posizione del enussisuppone una concezione meccanicista della realt5 2isica" essa non conterrebbe cheaggregamenti di sommazione (>ndEVerbindungen), e che la percezione della 9estaltA siaalcunch di sopraggiunto allo stimolo, :ualcosa di prodotto appunto/ #a :uesta posizione= arbitraria, osser4a il Oo22a/ 8asciamo pure per ora da parte il problema se il mondo2isico si riduca ad aggregati amor2i o piuttosto si presenti come strutturato (62orme2isiche7)/ Lra le 62orme7 di percezione ed il mondo 2isico 4i sono i processi del sistemaner4oso centrale, che possono benissimo essere interpretati come il correlatodell’apparire delle 62orme7/ Del resto :uesto correlato = stato riconosciuto dallo stessoenussi, solo che egli ha declinato di indagarne pi@ intimamente la natura/ I 2autori della

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9th/, in4ece, hanno pensato di andar pi@ oltre e hanno a4anzato l’idea che :uesti stessi processi non 4anno considerati come sommazioni di eccitazioni isolate, ma come processi totali organizzati" a :uesto modo le 69estalten7 non appaiono come 2enomeni bizzarri, sorti dal nulla/ <l termine di creazione o produzione delle 9estalten, 4a sostituito:uello di esperienza delle 9estalten, che = poi aderente a :uanto ci = noto nella ri2lessione

o coscienza che abbiamo di :uesti atti&/8a 9/theorie pertanto, come oggi si presenta, comprende due parti, che 4anno bendistinte" l’una descritti4a, cio= analitica, l’altra 2unzionale, cio= sintetica ed interpretati4a/8a prima abbraccia una ricca messe di osser4azioni nuo4e, per le :uali il principio di 4on.hren2els ha raggiunto una 2ormulazione de2initi4a e radicale/ 68’esperienza, cio=, disolito presenta dei tutti organizzati, le cui parti si tro4ano coordinate secondo unsistema gerarchico attorno ad un punto centrale/ Lali strutture sono immediate non menodelle loro parti e spesso il tuttoA = appreso prima di :ualsiasi cosa riguardante le sue parti7/ `uest’asserzione, che = 2ondamentale 2ra tutte nella 9th/, non = a4anzata come il2rutto di preconcetti aprioristici, ma come la conclusione di esperienze le pi@ 4arie chehanno il pi@ rigoroso carattere scienti2ico" 4on .hren2els rimase irretito

nell’<ssociazionismo, perch la sua conclusione si appoggi sui soli dati dell’esperienza4olgare/ 8a 2ormula, ed il problema 2ondamentale della 69estalttheorie7, pu esprimersisecondo il ertheimer nei termini seguenti" 6'i d5nno dei tutti strutturali, ilcomportamento dei :uali non = determinato da :uello dei loro elementi indi4iduali, come pezzi isolati, ma o4e in4ece i processi parziali sono essi stessi determinati dalle leggistrutturali interne del tutto7?/ Nella seconda parte, che corrisponde anche ad un secondo periodo di s4iluppo dellateoria, si a22ronta il problema delle radici ultime di :ueste strutture/ . poich la prima =strettamente scienti2ica, la seconda interpretati4a e teorica, esse possono andar disgiunteKi 2atti hanno un 4alore per s, ma l’interpretazione pu esser soggetta a discussione/ Per :uesto lo studio della 9/th/ ci = apparso del pi@ alto interesse teorico e non un puroterminismo o scientismo da relegare, come i 2iloso2i 2anno di 2re:uente, 2ra le aberrazionidegli uomini 6positi4i7/

+/ 8e leggi dell’organizzazione (ertheimer)Presentiamo sopra uno s2ondo omogeneo una serie di punti discontinui/ 'ta il 2atto che, di2ronte a :uesto dato di esperienza, non ci comportiamo in un modo indi22erenteK non =una :ualche 6somma7 di punti di 2ronte a noi, ma un conteAnuto che si presenta come62igurato7/ `uei punti, cio=, tendono, entro certi limiti, ad articolarsi in 2orme spontaneee naturali, rispetto alle :uali ogni altra combinazione che si 4oglia ottenere appareinstabile e di22icile a mantenersi/ Consideriamo, p/ es/, un complesso di macchie nere edirregolari disposte in un certo modo/ Nella 2ig/ $ = 2acile 4edere due gruppi di macchie, eciascun gruppo possiede una sua unit5 percetti4a/ 8e macchie che appartengono ad ungruppo, non si uniscono, malgrado la loro somiglianza, all’altro gruppo/ 'e osser4iamo la2igura senz’alcuna idea preconcetta, si ha che immediatamente s’impone una6segregazione7 ben de2inita delle parti" molte altre combinazioni saranno logicamente possibili, ma altra cosa = 4edere, altra pensare/ Ci che noi 4ediamo, nel caso, sono i duegruppi, i :uali continuano ad imporsi anche se le macchie mutino di colore, purchrestino inalterati i rapporti spaziali/'i osser4i la combinazione di punti come /"/ K 4i si pu 4edere tanto l’indicazione delle

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:uattro braccia di una croce :uanto i :uattro angoli di un romboide/ Pi@ tipica in :uestosenso = la 2igura di 'an2ord (2ig/ +) la :uale presenta la possibilit5 di modi di4ersisimmetrici di aggruppamento di circoli, secondo tutte le direzioni dello spazio/ Rientranoin :uesto genere di 2enomeni le caricature, i pro2ili, gli schizzi, nei :uali, con poche lineein apparenza 2rammentarie, si mettono in rilie4o una personalit5, un carattere/A

'i pu andar oltre e dire che :ueste combinazioni o di4isioni 2igurali seguono delle leggide2inite; Il problema = stato risolto dal ertheimer appunto con un metodo che ciascuno pu ripetere per suo conto (, 00 e segg/)/I/ 'u di uno s2ondo bianco omogeneo si presenti una serie di punti, che siano separatialternati4amente con inter4alli di mm/ 0 e $+ come nella 2ig/ 0/ Normalmente la serie = 4ista secondo le combinazioni abcd, ecc/, e non abcd///K:uest’ultima combinazione = tanto innaturale che molti non riescono a realizzarla,neppure con gli s2orzi pi@ energici dell’attenzione/ Il ertheimer illustr il 2enomeno4ariando sia le direzioni nelle disposizioni dei punti, come il numero dei medesimi etro4 sempre l’identico risultato (2ig/ &)/ C’= di pi@/<umentando il numero di punti, le combinazioni di4entano sempre pi@ immediate e

de2initeK se 2osse 4ero il principio dell’<ssociazione, il numero 6maggiore7 di puntiimplicherebbe uno s2orzo associati4o maggioreK la realt5 = in4ece tutta al contrario/ CosB p/ e/ se nella 2ig/ ? io posso 4edere tanto una croce come un rombo, nella 2ig/ :uesteambiguit5 scompaiono/ARaccogliendo il signi2icato di :uest’osser4azione possiamo dire" la 2orma diaggruppamento che implica il 6pi@ piccolo7 inter4allo = :uella pi@ naturaleK cio= il2enomeno = retto da ci che possiamo chiamare 2attore della 4icinanza/ .sso pu esser 4eri2icato anche nel campo auditi4o, usando (in modo simile al campo ottico) dellalunghezza delle pause/II/ 8a 4icinanza non = per l’unico 2attore di aggruppamento/ 'i presentino ad egualedistanza 2ra di loro una certa :uantit5 di punti, i :uali per di22eriscono o nella 2orma onel coloreK in :uesto caso il 2attore della 4icinanza = inesistente, mentre entra in azioneuno nuo4o, :uello della somiglianza o della 6buona Forma7K come si 4ede nella 2ig/ 1/<nche per :uesto 2attore c’= corrispondenza nel campo auditi4o (ertheimer, #/, ,0$$)/ 8a 6somiglianza nel cangiamento7 (2ig/ J) d5 luogo ad una 62orma7 originale disintesi che si potrebbe chiamare anch’essa una 6trasportabilit5 4isuale7/III/ `uando :uesti due 2attori, la 4icinanza e la somiglianza, sono tro4ati insieme, allora possono tanto cooperare come opporsi in modo alternoK nella 2ig/ %, si oppongono inmodo alternoK nella 2ig/ $ contribuiscono l’una e l’altra all’identico 2ine che =l’accentuazione della 4erticalit5/AIV/ 'ia presentata la serie di punti della 2ig/ $$/ `uindi senza che il soggetto se l’aspetti,ma sotto i suoi occhi, 2acciamo un leggero spostamento a tutto un gruppo insieme" comeabc o de2" il soggetto 4ede :uesto spostamento al tutto naturale/ 'e in4ece spostiamo punti di gruppi di4ersi come c d e, il soggetto accusa disagio e non s’orienta pi@/ Ilertheimer chiam il primo cangiamento proEstrutturale, il secondo contraEstrutturale, aseconda che il destino comune, cio= lo spostamento, al :uale :uesti punti sono statiassoggettati, = o non = con2orme al loro modo naturale di raggrupparsi/ (Fattore deldestino uni2orme o del 6destino comune7)/V/ Il ertheimer escogit un’altra combinazione curiosa/ < partire dalla prima serie di punti nella 2ig/ 0 gli inter4alli sono rispetti4amente di mm/ + e +, come sopraK

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= la :ualit5, non la :uantit5 delle aggiunte, che 6assorbe7 un certo contenuto/VIII/ >ltimo 2attore enumerato dal ertheimer = l’esperienza passata (e l’associazione)/.ssa ha un’importanza indiscutibile in molte percezioni, ma non 4a sopra4alutata a dannodei 2attori precedenti, poich nella concorrenza 4incono sempre i 62attori di 2orma7, comesi pu osser4are nella 2ig/ +& che = una semplice combinazione di ed #, come si pu

osser4are con un lie4e spostamento nella 2ig/ +?/A! ! !`uesta prima serie di ricerche costituisce una semplice introduzione, di note4oletrasparenza sperimentale e concettuale, all’elaborazione sistematica della teoria/8a concludiamo con il mettere in e4idenza l’inadeguatezza della psicologia6elementarista7 a riguardo del problema classico della psico2isiologia, :uello della6soglia7 percetti4a/ Il 2isiologo .rnesto .nrico eber 2ormul, per primo, nell’ambitodei 2atti psichici, la legge che 2u poi per2ezionata con l’ausilio matematico dal Fechner,secondo la :uale noi non percepiamo le di22erenze assolute delle cose ma :uelle proporzionali/ Ne segue che mentre il 4alore dello stimolo pu crescere in modo

continuo, la sensazione cresce in modo discontinuo/ 'eguendo lo erbart, si = chiamato6soglia7 ('chMelle) il limite in cui uno stimolo = capace di rendersi presente allacoscienza, cosicch si ha che la sensazione cresce secondo una progressione aritmetica:uando lo stimolo cresce in4ece secondo una progressione geometrica/ Il Fechner enunci la legge logaritmica" 6l’intensit5 della sensazione = uguale al logaritmo dellostimolo corrispondente7/ < parte la contro4ersia che suscit la 2ormula matematica con la:uale il Fechner 4olle enunziare :uesto 2atto, il 2atto come tale resta ed = su22iciente,anche preso in generale, a mettere in imbarazzo la psicologia associazionista/ .ssa de4eammettere una corrispondenza rigorosa ed uni4oca 2ra stimolo e sensazione, cosicch adun 6certo7 stimolo de4e corrispondere di necessit5 una 6certa7 sensazione e de4e perciinterpretare la legge eberEFechner nel senso che, :uando due stimoli sonosu22icientemente di22erenti, tali saranno anche le corrispondenti sensazioni/ 9li scarti chedi 2atto si 4eri2icano nella corrispondenza 2ra stimolo e sensazione erano attribuitiall’in2lusso di 2unzioni superiori (giudiz_, illusioni, attenzioni), ci che = un sempliceuscir di :uestione/ 8a concezione associazionista porta in s un’assurdit5 e4idente/ 'idiano tre gradi dello stimolo e$, e+, e0 a cui corrispondanoA le tre sensazioni s$, s+, s0/Dall’esperienza sappiamo che s$ e s+ non si distinguono, n s+ e s0, ma solo s$ e s0/ 'iha allora s$ j s+, s+ j s0, ci che porterebbe a dire che s$ j s0, ma l’esperienza ce lo4ieta" dun:ue il principio associazionista non regge neppure in psico2isica/<lla considerazione 6elementare7, i 9estaltisti sostituiscono una considerazione globaledi costellazioni di stimoli, a cui corrispondono reazioni psichiche globali nella 2orma (e$ e+) j P (omogenea), (e+ e0) j P’ (omogenea) e (e$ e0) j P (eterogenea)/ In :uesta posizione s+, dal punto di 4ista psichico, ha una di4ersa 2unzione in P e P’, essendodi4erse le condizioni totali del campo e non 4’= alcun pericolo d’incappare nell’identit5,smentita dai 2atti, di s$ j s0 %/0/ Figura e s2ondo (Rubin)Il ertheimer alla 2ine dello studio, che = stato ora riassunto, si era occupato sotto il n/ ISdelle condizioni generali dell’apparire di oggetti, i :uali 4engano a tro4arsi sopra uncampo 4isuale/ .gli osser4a4a che :uando un oggetto 4iene a tro4arsi sopra un campoomogeneo ci che = assai raro nell’esperienza ordinaria si esige in esso un note4ole

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grado di di22erenziamento, a22inch possa essere percepito/ Il campo per2ettamenteomogeneo appare come un 6campo totale7 (9anz2eld) che si oppone tenacemente allasuddi4isione, disintegrazione, ecc/K mentre l’oggetto, nettamente di22erenziato apparecome 2igura/ Il 2enomeno di4enta pi@ e4idente con 2igure che siano colorate di4ersamentedal campo che ser4e da s2ondo" la 2igura non 2a corpo con lo s2ondo, ma 6si stacca7 da

esso, in modo che lo s2ondo non pare sia interrotto dalla 2igura soprastante, ma chein4ece si continui al di sotto di essa/Lutti gli esemp_ che hanno portato alla 2ormulazione delleA J leggi suppongono che ilcarattere della 2igura percepita = dipendente dal carattere del campo sottostanteK e si pua4ere che la direzione d’in2luenza percetti4a non si esercita solo dallo s2ondo sulla 2igura,ma anche dalla 2igura sullo s2ondo cosicch si stabilisce tra campo e 2igura unacondizione di e:uilibrio reciproco (legge della 6segregazione7 Z9liederung[ del campo)/I 9estaltisti tro4arono una con2erma di :uesta legge di segregazione del campo in unaserie di ricerche, condotte dallo psicologo danese ./ Rubin nel laboratorio di 9/ ./ #Tller a 9ottinga e pubblicate la prima 4olta in danese nel $%$0, nelle :uali le relazioni 2ra2igura e 2ondo 2urono determinate con genialit5 di tecnica e particolare acume

d’interpretazione$/Del resto, anche nella 4ita ordinaria, si pu rile4are che gli oggetti non sono percepiti chein relazione ad un certo s2ondoK tale = la condizione di ogni 2atto umano sia che lo siguardi dall’interno, come dall’esterno" non si pu p/ e/ spiegare Napoleone senza lari4oluzione 2rancese, n la guerra attuale senza il trattato di Versailles/8o s2ondo costituisce :uindi una condizione indispensabile per l’oggetti4azione ingenerale" da esso gli oggetti hanno la possibilit5 di emergere come 6cose7/ Il Rubin precisa meglio la 2unzione psichica dello s2ondo/ 8a Ri4oluzione 2rancese rispetto alsorgere dell’astro napoleonico, presenta il signi2icato generale di s2ondo, = l’intergrund"esso non ha una 2unzione speci2ica nel 2atto percetti4oK lo possiamo :uindi lasciar da parte perch non ha interesse per la nostra ricerca/8o s2ondo percetti4o non 4a neppure con2uso con l’ambiente esteriore, l’6>mgebung7,cio= con :uanto si tro4a nella 4icinanza dell’oggetto, e neppure con l’attitudine psichica(di attesa) del soggetto ('tandpunt des 'ubets)/ Il 9rund percetti4o = un tale s2ondo,nel :uale, a di22erenza dell’interEgrund, non si ha di22erenza di pro2ondit5 2ra s2ondo e2iguAra/ 8’esempio tipico = :uello di una macchia nera su s2ondo bianco o 4ice4ersa (2ig/+)/ Vi si pu 4edere una 2igura bianca sopra uno s2ondo nero, come ancheun’interruzione di una super2icie nera/ 'e la si guarda con altra attitudine mentale puesser 4ista come una carta geogra2ica che mostra tanto un’isola, come un lago/ `uando,come in :uesti esempi di 2igure senza senso, lo s2ondo = obbligato (bianco o nero), si hada 2are con combinazioni irre4ersibili/>sando di speciali arti2iz_, si danno altri casi nei :uali si pu a4ere la in4ersione" ci che prima era apparso come s2ondo, pu di4entare 2igura e 4ice4ersa" sono le combinazionire4ersibili o 2igure ambigue/ 9li esempi portati dal Rubin sono di4entati classici in ognidiscussione intorno alla 9estalttheorie/ADi 2ronte alla 2ig/ +1 ordinariamente la prima impressione = :uella di una cppa o an2ora bianca su di uno s2ondo neroK ma seguiamo con l’occhio i bordi, cio= il 6pro2ilo7 dellacoppa" si a4r5 ad un certo momento la percezione subitanea di due 4olti in pro2ilo posti di2ronte, mentre la coppa sar5 scomparsa e la zona bianca ridotta a s2ondo/ Non si pu:uindi a22ermare in modo assoluto, conclude4a il Rubin, che lo s2ondo sia amor2o/

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Casi di :uesto genere sono i 6problemi 2igurati7 dei giornaletti dei bambini di 6cercare lalepre7, 6il cane7, ecc/K nella 2ig/ +J il pastorello ha perso la capra, che gli = ben 4icina 8elinee di :ueste con2igurazioni prima si mescolano con lo s2ondo, ma ad un certo puntoalcune di esse prendono un risalto particolare ed emergono sullo s2ondo a 2ormare la2igura cercata/ <ltre 2orme di opposizione 2ra 62igura7 e 6s2ondo7 si ottengono usando

ripetizioni di moti4i ornamentali (2ig/ +%), od altre combinazioni complementari, come siha nella croce greca dello stesso Rubin (2ig/ 0) e nella modi2icaAzione che ne ha 2atto ilOUhler (2ig/ 0$)/ Nel primo esempio il moti4o di color nero che di solito emerge per  primo come 2igura, pu in un secondo tempo soprattutto se si ro4escia la 2igura esser 4eduto come s2ondo e lasciar emergere come 2igura lo spazio bianco che presenta delleampie coppe/8e due situazioni si ripetono anche per le croci del Rubin e del OUhlerK nella prima i trattidei cerchi dello s2ondo possono 2ormare le braccia di una croceK nella seconda, alla percezione di una croce di '/ <ndrea, pu succedere la 4isione netta di una croce greca/ell’esempio di re4ersibilit5 pura, senza l’in4ersione di 2igura e s2ondo, = dato dalla 2ig/0+, o4e pu apparire tanto un anatroccolo, come un coniglioK cosB anche la 0+ o4e si pu

4eEdere tanto una donna gio4ane come una 4ecchia/A<ltro esempio ben noto di 2igure re4ersibili = la scala di 'chrUder (2ig/ 00)" secondo chela si osser4i, la scala pu presentare alternati4amente i gradini tanto in posizionediritta da destra a sinistra, come in posizione ro4esciata da sinistra a destra/Figure geometriche come la 2ig/ 0& e la 2ig/ 0? possono parimenti esser consideratere4ersibili/ Nella prima, alla percezione di una stella chiusa da un esagono, pu succederela 4isione di tre cubi interni all’esagono di cui uno posto in alto, e gli altri due in basso/8a 2igura seconda, che = il tracciato lineare del cubo, pu presentare il cubo in rilie4osecondo due direzioni di4erse, ri4olto in basso o ri4olto in alto/ Il 2enomeno si 4eri2icaanche per i cubi rinchiusi nell’esagono, solo che in :uesto caso si ha un e22etto pi@spiccato, e cio= i cubi possono apparire alternati4amente in altoEo bassorilie4o/ Di :uesto2enomeno si dir5 pi@ oltre a proposito della percezione di pro2ondit5/8e caratteristiche 2enomenali che oppongono 2igura e s2ondo sono, secondo il Rubin, leseguenti"A$) Il campo pi@ grande 2unziona da s2ondo, :uello pi@ piccolo da 2igura/+) Il campo interno dirama linee (di 2orza) 4erso l’esterno e si consolida come 2igura,mentre il campo esterno manda linee 4erso l’interno e si consolida come s2ondo$$/0) 8a 2igura ha un contorno o 6pro2ilo7 (Oontur), lo s2ondo non lo ha" il 2enomeno =e4idente nelle combinazioni ambigue, con senso (2ig/ +1) o senza senso (2ig/ 0), :uandosi 4eri2ica l’in4ersione di 2igura e s2ondo/Il R/ 4eri2ic meglio :uesta legge, con la 2ig/ 01, nella :uale = e4idente la dipendenza 2rala 6:ualit57 del pro2ilo o contorno e l’area a cui appartiene" la linea di 6pro2ilo7 apparecon4essa se 2a parte dell’area nera, conca4a se 2a parte della bianca/ G nel 6pro2ilo7 oOontur :uindi che 4anno localizzate le 62orze7 che determinano :uale delle due parti delcampo ha da essere la 2igura, :uale lo s2ondo/&) Dalle stesse combinazioni ambigue risulta che la 2igura ottiene, rispetto allo s2ondo,una specie di pseudoErilie4o" nella croce della 2ig/ 0 il rilie4o = tanto e4idente che gliarchi di cerchio sono 4isti continuarsi sotto la croce come cerchi completi/?) 8a 2igura appare pi@ elaborata, non come un’entit5 separata, ma come determinatadalla super2icie a cui appartiene/ a la propriet5 di esser pi@ 6penetrante7

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(.indringlicheit) dello s2ondo, e :uesto, aggiunge il Rubin, perch la 2orma ha maggior importanza per la conoscenza della realt5 (%)/Il Rubin riassume4a con :uesti concetti l’opposizione di 2igura e s2ondo/ 6`uando duecampi si delimitano l’un l’altro e l’uno = percepito come 2igura, l’altro come s2ondo,allora ci che = oggetto dell’intuizione immediata si ri4ela cosB contrassegnato come se

dal contorno generale del campo uscisse unaA e22icacia 2ormati4a, la :uale in un grado:ualsiasi pi@ o meno alto pu 4alere solo in un campo o solo nell’altro7$+/ .glilocalizz le 2orze 2ormati4e nel contorno che delimita 2igura e s2ondo ed osser4 che ilcontorno non opera in tutti e due i sensi, ma che il suo in2lusso si dirige sempre sulla2igura inclusa e non su :uella includente/ 'chematicamente" la :ualit5 del contornodipende da :uella della super2icie che esso termina ed a cui appartiene/ Nella 2ig/ 01 se ilcontorno appartiene ad un campo, = conca4o, se all’altro, con4esso/I risultati delle ricerche del Rubin 2urono con2ermati dall’impiego di metodi originali dei9estaltisti e di particolare interesse sono, 2ra le altre, alcune esperienze del Oo22a, le:uali mostrano che l’e22etto del contrasto cromatico dipende dallaA natura delle 2igure chesono 4iste nelle parti contrastanti del campo/ 8a 2ig/ 0J mostra un :uadrilatero di4iso in

una zona 4erde ed in una zona rossa, a4enti nel mezzo un anello grigio/ 'e con un 2ilosospeso 4erticalmente, di4ido l’anello in due parti, ciascuna di esse subisce il contrastodel colore dello s2ondo ed appare del colore complementareK appena le4o il 2ilo e la2igura riprende la sua unit5, l’anello parimenti riprende il suo color grigio/`uanto si dice intorno all’opposizione e solidariet5 2ra 2igura e s2ondo, 4ale per leosser4azioni che si 2anno in condizioni normali d’illuminazione/ 'e in4ece, come hasperimentato il 9alli, un oggetto di piccole dimensioni, applicato su di uno s2ondo neutro,= osser4ato con illuminazione ridotta (6luce crepuscolare7), si constata una specie diidenti2icazione 2ra oggetto e s2ondo, :uando l’osser4azione sia 2atta in 4isione direttaKguardato in4ece in :ueste stesse condizioni, ma in 4isione indiretta, l’oggetto riprende isuoi caratteri$0/ <lcuni psicologi hanno cercato di spiegare il 2atto ricorrendo alle2unzioni speci2iche dei coni e dei bastoncelli/ #a i dati 2isiologici, se possono spiegare inlinea generale la di22erenza 2ra la 4isione diurna e crepuscolare, non spiegano perchnella 4isione crepuscolare lo s2ondo = percepito in modo continuo/ `ualcuno, come ilPiler, pens all’inter4ento di un’atti4it5 psichica, per la :uale si ha in4ece di una2usione di dati sensoriali il netto predominio della 2orma, che = come una 6pregnanza7/Il 9alli dalle sue esperienze rica4 che, nel caso, si de4e pensare ad un’integrazioneatti4a 2atta dal soggetto pi@ che ad una 6pregnanza7 in senso gestaltista/ #a :ueste sonointerpretazioni ed i 2atti restano :uelli che sono/ 'i pu notare, del resto, che lo studio delRubin 2u 2atto nel laboratorio del #Tller, e che il Rubin stesso non spos mai la causagestaltista/>lteriori ricerche mostrarono che il rapporto percetti4o diA 2igura e s2ondo, non =esclusi4o del campo 4isi4o, ma si 4eri2ica anche in altri sensi/ Il 9alli tro4 che nelcampo tattile si hanno gli stessi 2enomeni descritti per il campo 4isualeK parimenti ilRe4esz nei ciechi, le cui ricerche saranno descritte pi@ a4anti, nella critica alla9estalttheorie/Lali e22etti non sono meno e4identi nel campo acustico/ 8a nostra 4ita si s4olge assai dirado in condizioni di assoluto silenzio" i suoni e le 4oci sono da noi uditi sempre su diuno s2ondo di :uiete relati4a/ C’= di pi@" anche in ambienti di gran rumore, come nelle4ie principali delle citt5, nelle 2abbriche, ciascuno 4iene un po’ alla 4olta ad adattarsi ed a

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discriminare 2acilmente, come 2igura sopra uno s2ondo, alcune serie di suoni, p/ es/ la4oce di una persona conosciuta, anche se gli altri suoni o rumori sono pi@ 2orti/

! ! !>n esame appro2ondito delle audizioni musicali porterebbe certamente a riconoscere al

campo dei suoni tutte le propriet5 di 2igura e s2ondo, osser4ate nel campo ottico e probabilmente in maggiore 4ariet5 e ricchezza/ Nelle composizioni musicali di solito los2ondo (della melodia) = dato per lo pi@ dal ritmo, e :uesto = tanto 4ero che le persone diorecchio duro o stonate ritengono spesso solo il ritmo il :uale, del resto, = percepitoanche dagli animali, mentre non si hanno argomenti che percepiscano la melodia$&/<ltre 4olte, nelle composizioni pi@ elaborate poli2onia, 2uga e sin2onia lo s2ondo non= dato da contenuti omogenei, ma da altri temi e melodie, e dalla stessa melodia in altra2ase di s4iluppo/ 8’arte dell’accompagnamento termine generico per indicare lo s2ondodelle 2orme musicali consiste in2atti nel saper scegliere :uelle combinazioni tematiche estrumentali che danno maggior risalto al tema principale/A8a 62igura7 o44ero il 6carattere 2ormale7 in musica pu interessare il ritmo, come tale, e

ci tanto nella distribuzione :uantitati4a esteriore, il 6tempo7 (a &, &&, +&, 0J, J,ecc/), :uanto nel 6mo4imento7 da imprimere all’esecuzione o44ero interpretazione,come" adagio, allegro, allegretto, 4i4ace, presto, prestissimo, con 2uoco, ecc/K a cuicorrispondono 4alori de2initi sul metronomo/ Il 6carattere 2ormale7 = dato anche, ed insenso pi@ proprio, dalla 62orma7 della composizione" <ria, suonata, canone, 2uga, suite,Malzer, giga, ciaccona, sin2onia, preludio, intermezzo, marcia, ecc/K del resto, 2orma di6ritmo7 e 2orma di composizione stanno spesso in intimi rapporti, che a 4olte sonoobbligati/.sempio caratteristico si ha nell’<llegretto a +& in 6la7 m/ della VII sin2onia dieetho4en detta da agner l’6<poteosi della Danza7/ 8’<llegretto ha per s2ondoimmutato la successione ripetuta all’in2inito di un dattilo e di uno spondeo"

da cui, a poco a poco, escono, come da una prodigiosa sorgente, le pi@ belle melodie,senza che il ritmo iniziale scomparisca durante una sola misura/<ltro esempio, non meno sublime = la grande 6Passacaglia7 in Do m/ per organo, di H/ '/ach/ `ui il 8eitthema, se4ero ed incisi4o, = annunziato nelle prime misure dal pedalescoperto ed = ripreso continuamente dal basso, prima nella identica 2orma ed 6a solo7, poi, nella seconda parte, combinata con un 6ControEthema7 ma sempre 2acilmente

indi4iduabile/ Nella trascrizione per orchestra, 2atta dal Respighi, l’e22etto psicologico di62igura e s2ondo7 riesce ancor pi@ e4idente in un torrente sempre pi@ 4ario di timbri esuoni" :uiescenti, 2luttuanti o 2uggenti, sopra il tema immutato, come le 2ughe dei tempirispetto alla durata dell’eternit5/ Nella musica moderna = suggesti4o il noto olero di Ra4el/ <nche :ui lo s2ondo =costituito da un ritmo che si ripete,A inalterato 2ino alla 2ine, con un 6crescendo7 continuod’intensit5/ 'u :uesto s2ondo si snoda s4olazzante il moti4o della danza" un temalanguido ispanoEmoresco di a22ascinante nostalgia/ Il tema passa di strumento in

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strumentoK un po’ alla 4olta gli strumenti s’associano, il ritmo incalza pi@ denso eimpetuoso/ 8’insistenza del tema nelle ultime battute di4enta tanto ossessionante che per risol4erlo non resta altra 4ia che l’uscirne con uno s2orzo 4iolento di tutta l’orchestra/ 8asoluzione drammatica sembra accentuare ancor maggiormente l’e22etto di :uel dialogosonoro dell’orchestra che sembra4a 4olesse superare ogni limite/

Fre:uentissima = in musica anche l’6in4ersione7 di 62igura e s2ondo7" a :uestoespediente in2atti si de4e la inesauribile ricchezza che alcune 62orme7 musicaliraggiungono nei grandi #aestri" si pensi alle 6Fughe7 per piano e per organo di H/ '/ach, alle 6'in2onie7 di eetho4en/ >n esempio 2orse pi@ noto = il celebre 8argodell’opera 6'erse7 di ndel, nel :uale il tema iniziale, che 2unge :uindi da 62igura7, passa all’accompagnamento, come 6s2ondo7 con un e22etto :uanto mai suggesti4o/ >ngrado di 6combinazione 2ormale7 ancor maggiore si osser4a nella conclusione della6*u4erture7 dei 6#eistersinger7 di agner, nella :uale i :uattro temi, che sono statis4olti a parte, 4engono suonati insieme/ 8a musica de4e a :ueste risorse, non meno chealla bellezza dei temi isolati, l’e22icacia di penetrazione che esercita negli animi, pi@ di:ualsiasi arte 4isuale/ / .hrenstein considera perci la dualit5 di 62igura e s2ondo7 come

essenziale per la comprensione della unit5 di coscienza in :uanto la speci2icit5 dei campisensoriali singoli non = mai cosB portata al massimo che non si possano a4ere delle propriet5 generali di struttura comuni a tutti i campi$?/`uanto si dice in :uesto particolare campo artistico che meriterebbe di essere trattato damani pi@ maestre siA de4e dire di ogni contemplazione artistica e dello stesso pensiero ingenere/ *gni pensiero ed intuizione, non = che una 62igura7 che si stacca su di unos2ondo che la sostiene, ma da cui appunto ha potuto per la spontaneit5 della 4itaspirituale, emergere ed a22ermarsi/8o studio geniale del Rubin, che ha prospettato per la prima 4olta, in 2orma scienti2ica, ladualit5 percetti4a di 2iguraEs2ondo, costituisce in s un contributo decisi4o di critica allanozione tradizionale di 6elemento psichico7/Come negli esempi di 6segregazione del campo percetti4o7 (9liederung desahrnehmungs2eldes) descritta dal ertheimer, anche nella coppia 62iguraEs2ondo7l’organizzazione percetti4a presenta delle propriet5 strutturali che trascendono :uelledegli elementi/ Certamente, anche :ui, l’organizzazione dipende dalla costellazioneoggetti4a degli eccitanti, ma essa 4i aggiunge delle propriet5, che sono estraneeall’organizzazione, o per le :uali essa resta indi22erente ad apparire tanto in un modo,come in un altro/Il dire, come 2anno i di2ensori della 6undle pothesis7, che l’articolazione della 2igurarispetto al 2ondo = do4uta alla esperienza, = un ricacciare il problema all’in2inito e non4olerlo riconoscere/ 'e la dualit5 62iguraEs2ondo7 = la condizione essenziale per la possibilit5 di ogni percezione, essa non pu esser costruita con l’esperienza, ma de4’esser sempre 6data7, sia pure in gradi di4ersi di chiarezza/ Per :uesto essa non pu essere,nella sua primiti4a radice, che il risultato diretto della distribuzione dello stimolo, cio= 4aconsiderata come una 2orma di organizzazione spontanea, sorta dalla distribuzione (amosaico) dello stimolo sull’organo di senso/Intorno ai problemi pi@ generali che possono sorgere da :ueste considerazioni si dir5 pi@a4anti, :uando si esporr5 il principio delle 62orme 2isiche7 (Isomor2ismo)/&/ Il principio della costanza Nella psicologia tradizionale si ammette4a un rapporto costante 2ra lo stimolo locale e la

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reazione percetti4a/ In altreA parole, a condizioni esterne costanti de4e corrispondere unrendimento percetti4o costante" in materia di percezione" il 6principio della costanza7(Oonstanzannahme) non 4uol dire altro che :uesto/ .sso ha costituito per lungo tempouno dei capisaldi della cosiddetta psicologia scienti2ica e si = radicato cosB pro2ondamenteche 4i sono rimasti impigliati anche i primi iniziatori del mo4imento gestaltista, come

4on .hren2els, il #einong e lo stesso enussi$/.ppure bastano alcune considerazioni di semplice buon senso per mostrare l’in2ondatezzae l’irrealt5/ *sser4iamo la struttura di un organo recetti4o, p/ es/ l’occhio, e chiediamocise :uesta struttura pu render conto del 2atto che = la percezione di un oggetto/ 8’occhio,si sa, = costituito 2ondamentalmente da due apparati" il sistema diottrico e l’apparato propriamente recetti4o/ Il primo consiste essenzialmente di un sistema di mezziri2rangenti (umore ac:ueo, cristallino, umore 4itreo) che 2unzionano in sostanza comeun’unica lente, bicon4essa e con4ergente/ I raggi luminosi dello stimolo attra4ersano:uesto sistema e proseguono 2ino ad incontrare l’apparato recetti4o o 6retina7 oculare/`uesta consiste di una rile4ante molteplicit5 di elementi, distinti istologicamente in conie bastoncelli, i :uali sono collegati da 2inissime rami2icazioni di 2ilamenti ner4osi che poi

si raccolgono in 2asc_" le 2ibre, che costituiscono il ner4o ottico/8’occhio = costituito essenzialmente da :uesto insieme di apparati recetti4i, che sonostimolati dalle onde luminose/ Dun:ue l’immagine 4isi4a complessi4a, in base a :uesteconsiderazioni, do4rebbe essere costituita da un numero assai grande di impressionicromatiche elementari" se riuscissimo ad enumerarle tutte nelle singole e discrete posizioni che occupano, a4remmo la descrizione esatta del 2atto percetti4o/In :uesta concezione, come osser4a il #usatti (D, ^ $) la percezione si s4olgerebbeesattamente come la trasmissione teleAgra2ica o tele4isi4a di un’immagine" l’immagine4iene di4isa per mezzo di un reticolo in minutissimi :uadratiniK poi si determina per ognisingolo :uadratino il suo grado di chiarezza e :uindi 4engono cosB trasmessi per esser poiriprodotti o ricostruiti dall’apparato rice4ente/Dun:ue, e a maggior ragione, sembrerebbe che l’oggetto complessi4o di un atto di percezione 4isi4a, in un momento dato, possa esser determinato in modo esatto euni4oco, elencando le singole impressioni cromatiche che 4engono a costituirenell’apparato ricetti4o dell’occhio il cosiddetto mosaico retinico/ 8a percezione nondo4rebbe consistere in altro che nel di4enir coscienti dell’immagine retinica/ Fu :uestal’illusione ed insieme lo scoglio della 6psicologia 2isiologica7 della seconda met5 delsecolo scorso/.ssa = stata smentita anzitutto dai 2atti pi@ ordinari/ Lipico = :uello della lettura, :uale =stato messo in e4idenza nelle moderne ricerche tachistoscopiche/ G noto che l’occhioumano non ha un’eguale e22icienza apprensi4a in tutte le parti della super2icie sensorialedella retina$1/ 'olo una piccola area situata nel centro (2o4ea) = capace di 2ornireun’immagine chiara e distinta/ 'embrerebbe che :uesto 2osse su22iciente per assicurare laselezione percetti4a, ma non = cosB/ In2atti se si ha l’a44ertenza di collocare un certonumero di oggetti semplici si possono usare lettere d’al2abeto in modo che la loro posizione cada sulla zona retinica della 4isione distinta ed il gruppo = esposto per unadurata cosB bre4e che il soggetto non abbia tempo di muo4ere gli occhi, risulta che lacapacit5 discriminati4a ha un ambito molto ristretto/ Il soggetto pu rile4arecorrettamente da & a ? lettere, e :uesto soltanto con un impiego intenso di s2orzoattenzionale/ `uesto numero = detto lo 6span7 dell’apprensioAne" esso = costante, non pu

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esser esteso con la pratica e le persone pi@ intelligenti non l’hanno pi@ ampio di :uelleche lo sono di meno/'e in4ece le lettere esposte 2ormano una parola, lo 6span7 appare note4olmente ampliato/'e dieci lettere si uniscono a 2ormare una parola, :uesta = letta con molta 2acilit5 e si puarri4are a leggere per2ino & o ? parole bre4i, un numero cio= corrispondente a :uello delle

lettere isolate ed il numero pu esser accresciuto secondo le condizioni di et5 e culturadei soggetti/8’indagine tachistoscopica ha mostrato adun:ue che le parole psicologicamente nonderi4ano dalle lettere singole, come da 6elementi7 da associare insieme, ma che ciascunacostituisce una 62orma totale7 ed = appresa come tale, o4e noi riconosciamoimmediatamente il tutto senza renderci conto distintamente delle singole lettere che locompongonoK e :uesto = tanto 4ero che il rile4are una singola lettera esige unaesposizione pi@ lunga che per la parola intera$J/ Nella lettura pertanto noi non leggiamoassociando una lettera appresso l’altra, ma apprendiamo immediatamente la parola comeun tutto/ Di :ui si spiega perch nella correzione di bozze da stampa, tanto pi@ 2acilmentes2uggono gli errori, :uanto pi@ si attende al senso del testo, per il 2atto che la ricerca del

senso 2a4orisce i 2attori d’integrazione, i :uali 4engono cosB a so4rapporsi a :uelli che possono essere i dati reali (oggetti4amente errati)/G stato osser4ato che nella lettura di una pagina di stampato, gli occhi non si muo4onouni2ormemente lungo la riga, ma che procedono a scatti discontinui ed in modo che i punti 2issi dello sguardo 4engono a tro4arsi ora al disopra ora al di sotto della riga/ Per il2atto che la 4elocit5 angolare del mo4iAmento dell’occhio = troppo grande per permettereuna chiara 4isione dell’oggetto durante il mo4imento, ne segue che la lettura ha luogosoltanto nel momento di pausa/ In un tempo cosB bre4e l’ambito di 4isibilit5 sarebbe benristretto, ma con l’esercizio noi possiamo tanto migliorare la nostra capacit5 apprensi4adelle parole da riuscire ad a22errare con pochi sguardi il senso di tutto un capo4erso/Il cosiddetto principio della corrispondenza uni4oca 2ra stimolo e percezione (costanza)non potrebbe a4ere una smentita pi@ e4idente ed insieme di 4alore pi@ importante/Passiamo ora ad altri 2atti/'e la percezione 4isi4a di un oggetto 2osse direttamente proporzionale all’impressionedell’immagine retinica, una persona che dista da noi di +, &, J, $/// metri e che producesulla nostra retina una serie d’immagini retiniche che stanno 2ra loro nei rapporti di $,$+, $&, $J,/// do4rebbe anche apparire rispetti4amente secondo :uel rapporto digrandezza, cio= $+, $&, $J, $$/// della grandezza reale/#a cosB non =" in realt5 noi 4ediamo, entro certi limiti, che :uella persona mantiene lamedesima grandezza, sia che si a44icini, sia che s’allontani/ #algrado il 4ariare dellecondizioni dello stimolo, e :uindi dell’immagine retinica, l’oggetto rimane per noi pressoch costante nelle sue dimensioni, e cio= noi non sappiamo soltanto che l’oggetto(realmente) non ha mutato dimensioni, ma altresB 4ediamo come pressoch costanti le suedimensioni apparenti/<ltrettanto si dica per la 2igura$%/ 'e noi osser4iamo un cerchio disegnato su di un 2ogliodi carta, posto inizialmente parallelo al piano 2rontale, noi e4identemente percepiamo uncerchio/ #a se poi il 2oglio = 2atto ruotare lentamente attorno all’asse orizzontale situatoall’altezza degli occhi, in modo da esser 4eduto di scorcio, l’immagine retinicadeterminata da :uella 2igura si tras2orma, di4enta cio= ellittica, con l’asse minore4erticale che si 2a progressi4amente pi@ piccolo in proporzione diretta col coseno

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dell’angolo che 2a il 2oglio col pianoA 2rontale/ Lutta4ia la nostra percezione del cerchioresta pressoch immutataK noi non abbiamo l’impressione che la 2orma 4eduta, durante:uesta mano4ra si alteri considere4olmenteK il cerchio tende a rimanere per noi uncerchio, e, cio=, non soltanto noi sappiamo che il cerchio non ha mutato 2orma, ma altresB4ediamo :uella 2orma approssimati4amente identica in ambedue le situazioni/

'imilmente osser4iamo, ponendoci da un lato, la serie di archi di un 4iadotto o di un ponte, (del ponte papale sulla 4alle di <riccia, per esempio)/ .4identemente gli archiimprimono sulla retina imagini sempre pi@ piccole secondo che si allontanano dalla posizione dell’occhio dell’osser4atore" ma l’osser4atore ciononostante 4ede non solo lisa tutti gli archi pressoch uguali/ G noto come i pittori ed incisori sappiano s2ruttare:uesti 2atti abilmente nelle riproduzioni di monumenti o paesaggi/ Non meno signi2icati4isono i 2atti di costanza per la luce ed i colori+/'econdo le leggi della 4ecchia 2isiologia bisognerebbe dire che a date 4ariazioninell’intensit5 d’illuminazione degli oggetti, do4rebbero corrispondere proporzionalmente4ariazioni in :uantit5 e :ualit5 dei gradi d’illuminazione e dei colori/ I 2atti per 4annodi4ersamente/ >n pezzo di carbone, esposto alla luce del sole, continua ad apparirci di

color nero mentre un 2oglio di carta bianca, debolmente illuminato in un ambiente dioscurit5, continua ad apparire bianco" eppure il pezzo di carbone esposto al sole, mandaal nostro occhio una :uantit5 maggiore di luce, di :uanto 2accia il 2oglio di carta bianca incondizioni d’illuminazione ridotta+$/ Pertanto, mentre 4ariano le condizioni 2isiche, ilrendimento percetti4o resta costante/Il medesimo 2enomeno si 4eri2ica per tutti i colori caratteristici degli oggetti/ >na 2ogliad’albero, per noi, = 4erde 2in :uando a44ertiamo trattarsi di una 2oglia d’alberoK noisempre la 4ediamo 4erde anche :uando, o per la direzione d’incidenza dei raggi o per l’intensit5 ridotta d’illuminazione, il 64erde7A non = pi@ giusti2icabile oggetti4amente/Di2atti, se, sotto :uesto grado di illuminazione, si guarda la 2oglia a tra4erso il 2oro di uncartone, staccandola dal suo ambiente naturale, ci si accorge subito della di22erenza 2ra idue 4erdi/ Del resto per con4incersi di :uesto 2atto basta il ricordare la di22erenza che passa tra le tinte cromatiche di un paesaggio :uando lo si guarda tenendo la persona in posizione normale, di :uando lo si guarda, come si 2ace4a giocando da ragazzi, mettendola testa 2ra le gambe/ <llora gli oggetti del paesaggio mostrano certi strani colori intensi econtrastanti, come colori di pastello/>na ripro4a di esperienza comune si ha al crepuscolo, :uando per la note4ole riduzionedella luce, gli oggetti prendono colori nuo4i, pi@ uni2ormi rispetto a :uelli che mostranodurante il giorno/ I pittori moderni sono molto abili nel cogliere le s2umature cromaticheche gli oggetti hanno all’aurora od al tramonto" esse s2uggono in4ece agli altri, ai :uali,dominati dagli interessi pratici, l’oggetto impone il suo colore 6ordinario7 sopra :uello6reale7/8e esperienze di laboratorio portarono argomenti decisi4i in 2a4ore di :uesta riduzione62unzionale7 delle :ualit5 di luce e di colore, che il Oo22a ha indicata, con il termine di6regressione 2enomenale7 (D, +1)/Il primo che, al di 2uori e prima del mo4imento gestaltista, s’accorse che il problemadella costanza dei colori 4a studiato non come un 2enomeno astratto di luce e coloriisolati, ma in termini della relazione alla struttura del nostro mondo di oggetti colorati edarticolati nello spazio, 2u Da4id Oatz/ In un la4oro, dedicato alle 6modalit5 di apparizionedei colori7++, egli propone4a la distinzione di colori 4oluminosi, super2iciali e 2ilmari" la

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 pi@ importante = la distinzione 2ra 6colori di super2icie7 (*ber2lchen2arben) e 6colori pellicolari o 2ilmari7 (Flchen2arben)/ I primi sono i colori di oggetti per un occhioadattato nella percezione ordinaria, p/ es/ giallo di bananaKA essi non prendono consistenzae realt5 che :uando, per l’inter4ento dei 2attori centrali, sono (4isti) inerenti ad un datooggetto/ I secondi sono i colori che non appartengono ad oggetti, p/ es/ il color della 4lta

del cielo, dell’immagine consecuti4a, dello spettro solareK sono i colori 4aporosi,allucinator_, pri4i di consistenza, para2rontali ed incapaci di obli:uit5, i :ualiappartengono pi@ all’ambito della 2unzione estetica che a :uello della realt5+0/ 8’esempiomigliore di un colore 62ilmare7 = il colore che = 4isto a tra4erso uno schermo diriduzione/ Il colore non appartiene alla super2icie al di l5 dello schermo, ma sembra4enire in a4anti e riempire lo spazio di mezzo, senza tutta4ia presentare all’occhio unasuper2icie di resistenza/'e si diminuisce l’inter4ento dei 2attori centrali che 2issano il colore dell’oggetto e ci siattiene alla sola impressione peri2erica, abbre4iando il tempo di presentazione, si osser4asubito una 6riduzione totale7 delle impressioni di colore, le :uali passano da uno stato direalt5 ad uno 2antastico e 2umoso/ G :uesta 4aporosit5, o :ualcosa di pi@ 4ago ancora, che

costituisce per il bambino la prima impressione di colore, prima che esso sia 2issato allecose almeno cosB congettura il Oatz/ 'i a4rebbe allora che anche le 6:ualit5cromatiche7, come le 62ormali7, si segregano parallelamente alla classi2icazione deglioggetti, obbedendo ad esigenze unitarie/Il problema del Oatz 2u ripreso, con orientamento pi@ de2inito, dalla 'cuola della 9estalt/G signi2icati4o un esperimento di <d/ 9elb/ In una sala semioscura, un disco di color nerouni2orme, illuminato a luce intensa, = 2atto girare rapidamente di 2ronte all’osser4atoreK in:ueste condizioni, il disco appare bianco e la sala oscura/ #a se lo sperimentatore prendein mano un pezzo di carta bianca e la pone accanto e all’altezza del disco rotante, inmodo che 4enga a tro4arsi sotto il cono di luce, immediatamente il disco appare nero e lacarta bianca+&/AIl P/ 9emelli = riuscito, con speciali arti2iz_, ad ottenere che i soggetti percepissero una2igurina colorata in un modo, ad esempio, giallo, se la 2igura a4e4a la 2orma di croce, edin modo di4erso, ad esempio, azzurro, se la 2igurina a4e4a la 2orma di cerchietto+?/

! ! !

Importanti per la costanza della percezione di luce acromatica, sono le esperienze 2attedal enar, dietro suggerimento del ertheimer+/'u di una super2icie bianca sono collocati un triangolo ed una croce nera/ Due triangolirettangoli di un color grigio eguale, di dimensioni assai pi@ ridotte delle due prime 2igurenere, sono in esse disposti in modo che i cateti di ognuno siano in contatto con una delle2igure nere, e le due ipotenuse con2inino con lo s2ondo bianco/ 'i ha cosB che il triangolorettangolo grigio in contatto con la croce nera resta esterno alla 2igura della croce, mentre:uello in contatto col triangolo nero apparisce interno a :uesta 2igura (2ig/ 0%)/*ra, secondo la teoria associazionistica del contrasto, il grado di chiarezza di ognitriangolo rettangolo grigio do4rebbe essere la risultante dell’azione delle due super2ic_inducenti bianca e nera, con cui con2ina il triangolino, e di cui l’una tende a 2arlo apparire pi@ scuro, l’altra pi@ chiaro/ IndicandoA con g$, il triangolino grigio in contatto con lacroce nera, e g+ il triangolino grigio inserito nel triangolo nero, g$ che ha una maggior 

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super2icie nera inducente di g+ do4rebbe apparire pi@ nero" in4ece = l’opposto cheaccade/#odi2ichiamo l’esperimento come segue/ In un angolo della croce nera collochiamo untriangolino grigio e poi tagliamo tutta la regione della croce cosB che resti un triangologrande, com’= indicato nella 2ig/ &/ In :uesto modo, nella 2igura totale si aggiunge del

 bianco e si sopprime del nero, si ha cio= una maggior :uantit5 di s2ondo bianco di prima/.ntro :uesto triangolo si 4iene a tro4are il triangolino grigio, che per comodit5indichiamo con gt/ *ra se noi paragoniamo la chiarezza di :uesti due grigi, non 4’=dubbio che gt appare pi@ chiaro di g+/ <nche in :uesto caso, sebbene la super2icieinducente della croce nera sia molto pi@ grande del triangolo nero, il triangolo grigio acontatto con il triangolo nero apparisce pi@ chiaro dell’altro/ Il enar conclude4a chel’essenziale per a4ere l’e22etto di contrasto = dato dalla 6appartenenza7 (XugehUrigeit) alcampo critico, al 6tutto7 della 2igura" g$ = 4eduto come esterno alla croce, g+ = 4edutocome interno al triangolo/ Il collegamento che si ha di g$ con lo s2ondo bianEco, e di g+con il triangolo nero 2a sB che il primo tende a schiarirsi, mentre l’altro si oscura/`uesti esperimenti, che 2urono abilmente 4ariati dal enar, portano alla conclusione che

l’in2luenza del contrasto sopra una 6parte del campo7 (Feldteil), non = determinatasemplicemente dalla :ualit5 e :uantit5 nella 4icinanza ad altre partiK l’e22etto percetti4odipende piuttosto dalle relazioni 2iguArali che ha la parte critica con il tutto a cui, dal punto di 4ista 2enomenale, essa appartiene+1/ Non riescono meno persuasi4i, in :uesta direzione d’idee, alcuni esperimenti originali di/ Fuchs, intorno ai 2enomeni di induzione cromatica/In una pre4ia serie di ricerche, riguardanti i 2enomeni di trasparenza normale, il F/ a4e4amostrato che allora soltanto si pu a4ere una percezione di due colori, situati nella stessadirezione 4isuale, :uando ambedue gli oggetti sono 4isti come due 6tutti7 2iguraliindipendenti/ .4identemente il 2enomeno non si 4eri2ica :uando i due oggetti coincidono per2ettamente sullo stesso pianoK si esige perci che una parte di un oggetto sporga 2uoridalla corrispondente parte dell’altro/ . si pot osser4are che la sporgenza della parte nonser4e solo a dare la separazione 2ra i due oggetti, ma in2luisce anche sulla :ualit5 dicolore della area che si tro4a al di sopra/ 'upponiamo p/ es/ che uno guardi una croce,2atta da una striscia blu trasparente sopra una striscia gialla/ *ra se, nel guardare atra4erso l’apertura di uno schermo 2orato, = 4isibile l’intersezione delle due strisciesoltanto, l’area sar5 4ista di un colore biancoEgrigio/ 8e cose in4ece cambianoimmediatamente se ci si porta a lato dello schermo e si osser4a per intero la linea blu e lalinea gialla, oppure l’una e l’altra insieme" allora l’area critica assume il colore propriodella 62igura7 a cui = 4ista appartenere/Il Fuchs consolid :uesta conclusione con una seconda serie di esperimenti, di cui la 2ig/&$ o22re un saggio/ 'i dispongono no4e dischetti colorati cosB da 2ormare un :uadrato a:uesto modo" :uattro dischetti 4erdi occupano i punti degli angoli, :uattro dischetti giallii punti mediani dei lati ed unA dischetto al centro di colore intermedio/ `uesto dischetto sitro4a in posizione 6critica7" secondo che esso = 4eduto collegato con i :uattro dischetti4erdi e 2ormante con essi una specie di S, o che = 4eduto collegato con i :uattro dischettigialli e 2ormante con essi una 2igura a croce, esso apparisce rispetti4amente di coloremolto simile al 4erde o molto simile al giallo+J/8’esperienza sopra ri2erita del Oo22a (2ig/ 0J), a proposito del contrasto operato dalcolore dello s2ondo su :uello della 2igura, non = che una 4ariante degli esperimenti del

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Fuchs e ne con2erma la portata/

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>n’altra serie di esperimenti, ideati e condotti a termine da / OUhler, pro4 che il

2enomeno della costanza = una propriet5 anche di comportamenti percetti4i in2raEumani/8e esperienze 2urono eseguite su scimmie (scimpanz=) e pulcini/8e esperienze misero 2uori d’ogni dubbio che gli scimpanz= presentano la costanza dellegrandezze 4isuali non di4ersamente da :uanto si osser4a nell’uomo/8’animale, in un primo saggio d’esperienza di addestramento, = abituato a scegliere, 2radue scatole, di eguale 2orma geometrica, la pi@ grande/ 8a presentazione = 2atta in modoche l’animale non possa apprendere che le dimensioni 4isuali apparenti, con l’esclusionedi ogni altro in2lusso" in :ueste esperienze le due scatole sono poste ad eguale distanzadall’animale, cosicch la scatola pi@ grande 2orma sempre sulla retina un’immagine pi@grande/ >na 4olta che l’addestramento si mostra per2etto, si passa alle 6pro4e critiche7,nelle :uali la scatola pi@ grande 4iene tanto distanziata dall’animale che oggetti4amente

imprime sulla sua retina un’immagine di dimensioni assai in2eriori di :uella prodotta da:uella pi@ piccola che = lasciata al suo posto primiti4o/ *rbene, anche in :uesti casi,l’animale continua a scegliere la scatola pi@ grande, malgrado l’opposta disparit5 delleimmagini retiniche/A<lla costanza della grandezza apparente degli oggetti con le 4ariazioni di distanza,corrisponde anche in :uesti animali la costanza del colore con le 4ariazionid’illuminazione/ 8’animale = addestrato a scegliere la cassa sulla :uale = incollata unacarta bianca, e a trascurare :uella su cui = incollata una carta neraK tutte e due le cassesono illuminate da una stessa sorgente luminosa/ Nelle esperienze critiche, in4ece, la carta nera rice4e una illuminazione pi@ intensa eri2lette da 0 a 4olte una :uantit5 maggiore di luce della carta bianca/ .bbene, anche in:ueste condizioni, la carta nera continua ad apparir nera, e la bianca, bianca/ Che si trattidi un 2enomeno generale lo si arguisce dal 2atto che le esperienze ripetute sui pulcini,addestrati a beccare il grano su di un cartone bianco, e non su di un cartone nero, diederoi medesimi risultati+%/8a psicologia tradizionale, si ri2ugia4a nell’ipotesi di un giudizio 6corretti4o7dell’esperienza attuale operato dall’animale, in 4irt@ dell’esperienza passataK ma che sitratti in realt5 di un’apprensione immediata, lo dimostra decisamente un’ulteriore ricercadel OUhler sulla discriminazione dei 6gradi di chiarezza7/ .gli, al solito, addestr primagli animali a scegliere, 2ra due grig_, :uello pi@ chiaro (gr) e a trascurare :uello pi@scuro (grE)/ Pi@ tardi, stabilita l’abitudine della scelta, il (gr) 4eni4a rischiarato con lucespeciale assai pi@ intensa di (gr)" ciononostante gli animali non s’inganna4ano nellascelta, anche :uando (grE) ri2lette4a, come nelle esperienze precedenti, una :uantit5 diluce 2in dodici 4olte maggiore di (gr)/ 'e si 4uol spiegare il 2enomeno, bisogna allorasupporre che, durante l’addestramento, (gr) ha ac:uistato un 4alore 6positi4o7 assoAluto,(grE) in4ece un 4alore negati4o/ I colori, si potrebbe dire, non sono stati appresi comecolori e neppure come 2orme colorate, ma come 6oggetti7 colorati, do4e l’oggetti4it5 =costituita dal carattere di positi4it5 o negati4it5 concreta che l’animale attribuisce  certamente in relazione alle modalit5 di addestramento ai due grig_/'uccessi4amente il O/ cambi metodo e sottopose gli animali ad un esperimento critico/

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In4ece di illuminare eccessi4amente (grE), sostituB ad esso un grigio (gr) pi@ chiaro di(gr), cosicch l’animale do4e4a scegliere 2ra i due grig_ chiari (gr) e (gr)/ < rigor dilogica, sempre nell’ipotesi associazionistica, (gr) a4rebbe do4uto apparir neutro, poichl’animale non lo conosce4a e non a4e4a mai a4uto il compito di sostituirlo a (gr)/8’esperimento mostr in4ece che (gr) ebbe la pre2erenza su (gr) nella proporzione di

(?%+)" si ebbe cio= che il colore che a4rebbe do4uto apparire neutrale 2u scelto due4olte in pi@ di :uello 6positi4o7/Da :ueste e simili ricerche il OUhler concluse che negli animali, come negli uomini, l’attodi guardare i due grig_ non = un ri4olgersi ai due colori come a :ualit5 assolute ma = piuttosto l’apprensione di una relazione/ 8a percezione, :uindi, di struttura, lungidall’essere un 2atto complesso e superiore, = in4ece un 2atto assai primiti4o/ 8e cosea44engono come se nell’esperimento critico l’animale, da musico mediocre, riconoscessela melodia senz’accorgersi ch’essa = stata trasportata di tono/ Lutte le ricerche alloraintorno alla natura delle sensazioni de4ono dipendere ultimamente sopra :uesto paragone2ra due cose/Concludendo"

a) I colori indi4iduali, che si presentano appaiati, raggiungono un’unione pi@ stretta/ 8aloro 2unzione in :uest’unione non dipende dalle :ualit5 assolute, ma dal posto che esseoccupano nel sistema/A b) 'e, mantenendo costante il posto relati4o, si introduce una 4ariazione nelle loro :ualit5assolute, si ha che la 9estalt e le relazioni percetti4e 4engono 6trasportate7, comenell’esperimento critico dei tre grig_ (grE), (gr), (gr)/

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<naloghe alle esperienze del OUhler intorno alla costanza dei colori nelle scimmie e nei pulcini, sono le esperienze sulla percezione di 62orma7 studiate su 4arie specie animali da#athilde ertz, 2iglia dell’illustre 2isico/ Ri2eriamo la tecnica di :uelle sulle gazze (<, I)/'e a :uesti uccelli si nasconde un oggetto, esso resta 2uori completamente del campo percettuale, onde :uando l’animale si d5 alla ricerca dell’oggetto non pu esser guidatoche dalla memoria e dal senso della 4ista/Dopo alcuni addestramenti iniziali, 2urono collocati entro il campo percettualedell’uccello un certo numero di scatole ro4esciate, tutte identiche per 2orma e colore/'otto una di esse, mentre l’animale pote4a osser4are, appollaiato su di un albero ad unacerta distanza, si pone4a del cibo/A8’esperimento dimostr che il successo della ricerca dell’uccello dipende4a non tantodalla complessit5, cio= dal maggiore o minor numero di scatole 4uote, ostacolanti :uella6buona7, :uanto dalla posizione che :uesta a4e4a rispetto alla distribuzione dell’insieme/Fin :uando la scatola 6buona7 ottiene una posizione 6estra2igurale7 o 6contrastrutturale7secondo la terminologia del ertheimer, l’animale la tro4a subito e pi@ si 2orti2ica l’unit5del gruppo delle scatole 4uote, pi@ 2acile 4iene all’animale la scelta (2igg/ &+E&0)/`uando in4ece la scatola 6buona7 ottiene una posizione 6prostrutturale7 e 4ieneassorbita nel gruppo delle scatole 4uote, l’animale si tro4a in serio imbarazzo e sbaglia2acilmente una, due ed anche pi@ 4olte (2igg/ &&E&?)K in alcuni casi dopo una serie dierrori, desiste da ulteriori tentati4i (2ig/ &?)/ #a basta liberare la scatola 6buona7 dalle62orze del campo7 e collocarla in posizione pri4ilegiata, perch= l’uccello riprenda la sua

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sicurezza ed indi4idui immediatamente l’oggetto che lo interessa/ 8a ertz estese gliesperimenti su altri animali (cor4i, api) e ottenne risultati simili0/Pertanto, anche in :uesti animali, la segregazione degli oggetti a4E4iene secondo le stesseleggi che si osser4ano nell’uomo, le :uali sono apparse, anzitutto, come originarie edintrinseche all’oggetto, indipendentemente da :uelli che potrebbero essere i 2attori

dell’esperienza passata e dell’educazione/! ! !I 2enomeni della 6costanza di 2igura7 nell’uomo 2urono studiati da Ourt 9ottschaldt, il:uale con un curioso espediente sperimentale, suggerito dal ertheimer, sottomise ad unacritica serrata l’unica 4ia di sal4ezza della teoria associazionista" l’in2lusso dellaesperienza passata nella strutturazione percetti4a0$/AIl ertheimer a4e4a mostrato che :uando un contenuto percetti4o, anche notissimo(come lettere d’al2abeto, numeri///), 4eni4a a tro4arsi in 6buona continuazione7 o come6parte7 di un altro complesso, = :uesta che anzitutto e per s s’impone alla percezione,cosicch i contenuti pi@ semplici, per :uanto noti, restano assorbiti e mascherati dallaso4raggiunta struttura/ 'e in4ece le linee aggiunte non si articolano in una struttura, i

contenuti semplici primiti4i, mantengono intatta la loro 6pregnanza7/Il metodo del 9/ era il seguente/ 8o sperimentatore presenta4a per molte 4olte al soggettodelle 2igure semplici e 2acilmente riconoscibiliK e per assicurarsi che il soggetto le a4e4a bene apprese, si ripete4ano le presentazioni 2ino a :uando egli 2osse riuscito a tracciare le2igure da s/ 8o sperimentatore presenta4a poi dei complessi 2igurati comprendenti unadelle 2igure elementari, ma in modo che alcuni elementi di :uesta coincidessero con altridelle 2igure complesse/ Il soggetto do4e4a 2are un segno :uando a44erti4a, in un datocomplesso, la presenza di :ualcuna delle 2igure elementari note (come si ha p/ es/ nellecomposizioni delle 2igg/ &E&J)/'econdo l’ipotesi associazionista le esperienze (.rlebnisse) anteriori le :uali, per l’in2lusso di uno stimolo ', hanno preso una data struttura <, lasciano dietro di s unadisposizione che 2a4orisce l’apprensione del primo complesso :uando in un altrocomplesso si ripete lo stimolo '/ CosB se si = esperimentato molte 4olte lo stimolo abc, la presentazione successi4a del complesso abcde do4rebbe portare al rendimento percetti4oabcde, essendo abc per2ettamente noto e de ignoto/ `uesto processo di riconoscimento =da pensare che si s4olga in modo spontaneo ed automatico/ 'e 4i sono poi delle altretendenze che 2a4oriscono l’e22etto atteso, esse do4ranno risultare note4olmente ra22orzatecon la ripetizione delle presentazioni della 2igura origiAnaleK 4ice4ersa, le tendenzecontrarie saranno da :ueste ripetizioni compensate e praticamente distrutte/I risultati sperimentali 2urono del tutto negati4i per :ueste pre4isioni/ Indichiamo con a la2igura originale appresa e con b la 2igura nuo4a includente a/ Nelle esperienze di 9/, solain casi rari la 2ig/ a = a44ertita nel complesso bK il pi@ delle 4olte i soggetti nons’accorgono dell’inclusione e considerano b una 2igura completamente nuo4a"l’esperienza non si 2a presente nel contenuto percetti4o/ 'i de4e pensare allora che:uando le linee della 2igura a, inclusa nella 2igura b, entrano come parti strutturali deltutto che = b, perdono perci stesso la propria indi4idualit5/ I contorni primiti4i di a sonodi4entati in b delle semplici linee di di4isione e :uella che era la 2unzione unilaterale =di4entata una 2unzione bilaterale/ 'i dice allora che la 2igura a = 6camu22ata7" ma come pu 6camu22arsi7 una 2igura che era tanto 2amiliare;'i de4e concludere da :uesto che la percezione non = determinata uni4ocamente (dallo

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stimolo e) dalla semplice 2re:uenza di ripetizione (*2tEDageMesenseins) secondo la :ualeun oggetto = presentato al soggettoK poich si d5nno dei casi, scienti2icamente accertati,nei :uali l’e22etto dell’esperienza passata, come principio uni4ersale esplicati4o dei2enomeni percetti4i, 4a abbandonato" il suo in2lusso 4a determinato con cautela, 4olta per 4olta, ed in modo da non escludere l’inter2erenza od anche l’inter4ento predominante di

altri princBpi/9li esperimenti riportati suggeriscono una concezione pi@ ampia e razionale dei 62attori percetti4i7/ Il modo di percepire un complesso di oggetti dipende, pi@ che dall’esperienza passata, anzitutto dalle condizioni e dalle 2orze di organizzazione del campo percetti4oK:ueste 2orze sono determinate da propriet5 che sono intrinseche all’oggettoEstimolo e nonda condizioni contingenti come :uelle postulate dalla 6teoria dell’esperienza7/Interpretati perci dal punto di 4ista della teoria della 9estalt, i risultati degli esperimentiri2eriti sono per2ettamente comprensibili/ 'e consideriamo attentamente le propriet52igurali di b, ci = 2acile accorgerci che a non =, psicologicamente,A presente in b, bench losia realmente come un costituente geometricoK la 2ig/ a, :uando = presentata in b =completamente alterata, e :uindi di22icilmente riconoscibile/ G solo a tra4erso un

 processo, non sempre 2acile, di disintegrazione di b, che a 4i pu esser 4ista comeinclusa/ `uindi le modalit5 secondo le :uali una data costellazione, p/ es/ ab, (2ig/ &),appare, le sue suddi4isioni, l’emergenza 2enomenale di una certa parte di essa, ecc/,dipendono primariamente dai 2attori autoctoni della 9estalt/ ench tali 2attori agiscanoin 4ar_ gradi che sono stati indicati dal 9/ la loro azione predominante non pu esser messa in dubbio/ 8e conclusioni del 9/ hanno a4uto una eccezionale rinomanza negliambienti gestaltisti nei :uali sono considerate 2ra le pi@ decisi4e, ma a torto come si 4edr5 pi@ a4antiK di esse si conoscono molte 4ariazioni (2igg/ &1E&%)"A nella 2ig/ &% ben pochi, a prima 4ista, a44ertono la presenza di un ./In una seconda serie di ricerche, condotte con lo stesso metodo ed indirizzate allo stessoscopo delle prime, il 9/ us di 2igure b, la cui coesione interna 2osse meno accentuata e:uindi meno opposta alla percezione di a in b0+/<nche in :uesta ricerca si = potuto rile4are che gli e22etti automatici dell’esperienza passata, come li intende la teoria associazionista, di 2atto non esistono/ N la :uantit5, per rile4ante che sia, delle presentazioni, n l’immediata se:uenza di a e b, riuscirono a dimostrare :uest’in2luenza automatica/ I risultati sperimentali non 2uronosostanzialmente di4ersi" sia che la 2ig/ b a4esse un carattere alto, sia che ne a4esse uno basso, per :uesto la 2ig/ a negli esperimenti cruciali non 6emerge4a7 per prima nelcomplesso b/A 'i tro4 anche che un accrescimento del numero delle ripetizioni nonmigliora l’abilit5 del soggetto per tro4are a in bK anche :uando 2u dato il compito precisodi :uesta ricerca, si tro4 che i soggetti, dopo pi@ di ? esperienze pre4ie, non erano pi@in grado di assol4erlo di :uanto lo 2ossero dopo ? esperienze soltanto/ Non appena la2igura b 4eni4a presentata in una situazione che pote4a dirigere il soggetto a percepir4i a,ne risulta4a (del tutto indipendentemente dal numero delle ripetizioni) una tendenza a4edere il complesso b nella maniera suggerita da :uesto 4ettore" secondo che le 2igure bsono pi@ o meno uni2icate, la dissoluzione (di b in a) a44iene pi@ o meno presto/'i pu concludere perci che la dissoluzione di b in a e la rottura di un de2inito 6corso die4enti7 (9eschehens4erlau2) sono 2enomeni che dipendono rispetti4amente dalla entit5della 62orza situazionale7 e dal grado di unit5 2igurale esibita da b/ .d = tanto 4ero chel’entit5 della 62orza situazionale7 non 4iene aumentata dal numero delle ripetizioni che,

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se si eccede un numero ottimo di presentazioni (p/ es/ %E$?), il risultato, in4ece dimigliorare, peggiora/In tutto :uest’a22are, adun:ue, non sono le ripetizioni come tali che tengono il posto primario, ma :uesto = costituito primieramente da una 62orma di processo7(9eschehensgestalt) entro il :uale si d5nno le percezioni/ `uesti 2atti mostrano

all’e4idenza che l’unit5 e l’emergenza degli oggetti di percezione non = un puro a22are diripetizioni d’esperienza/

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Possono esser 2atte rientrare in :uesta critica del 6principio di esperienza7 le ricerche diFr/ ul2, intorno alle 64ariazioni delle immagini700/'econdo il principio #Tlleriano della 6perse4erazione7 e della con4ergenza, si a4rebbeche i contenuti d’esperienza perdono con l’andar del tempo, le proprie caratteristiche edi4enAtano sempre pi@ 4aghi e :uindi pi@ simili 2ra di loro" di :ui la possibilit5dell’associazione/

Per 4eri2icare :uesto principio, il ul2 propone4a ai soggetti dei tracciati di strutturamolto semplice, e dopo un certo inter4allo dalla presentazione li 2ace4a riprodurre amemoria/ 8e riproduzioni 4eni4ano poi con2rontate con le 2igure originali per 4edere secerte caratteristiche delle 2igure 4eni4ano conser4ate, attenuate o accentuate, se sitrattasse cio= di conser4azione, li4ellamento o accentuazione/Contrariamente al #Tller, il ul2 tro4 bensB che le riproduzioni presenta4ano dellemodi2icazioni di strutture, ma constat che in4ece di tendere al 4ago e all’inde2inito, esse presenta4ano rispetto all’originale un 6miglioramento7 di 2orma/ 8e riproduzioniaccentua4ano le caratteristiche degli oggetti" una linea spezzata 4eni4a riprodotta conangoli acuti pi@ pronunciati (2ig/ ?), e due archi di cerchio, che nella presentazione non pote4ano apparire concentrici, lo sono nella riproduzioneK e pi@ la riproduzione = distante, pi@ :uesta tendenza alla 6struttura normale7 e ad una 6buona 9estalt7 si a22erma/Il ul2 4ide in :uesti risultati una con2erma dei princBpi del ertheimer e particolarmentedella legge della 6pregnanza7/8a critica che la scuola della 9estalt ha 2atta alla Oonstanzannahme ha smantellato punto per punto i capisaldi della teoria empiristaK i contributi sperimentali al tutto nuo4i deigestaltisti hanno rotto ogni indugio per iniziare un’interpretazione originale della 4ita psichica, :uando la psicologia u22iciale a cominciare dalla 'cuola di 9raz 4ole4acriticare l’<ssociazionismo senza rinunciare al suo principio 2ondamentale/A

Note del capitolo )uarto$ Fra :ueste = stata segnalata in modo particolare il metodo 2enomenologico di usserl il:uale consiste4a nel considerare l’e4ento mentale per se stesso come un tutto e non neisuoi pretesi elementi e nel 6mettere 2ra parentesi7 tutti i 2attori estrinseci per 2ar emergereil conoscere nella sua purit5 senza presupposti/ #a sembra che usserl abbia per suoconto respinto l’a44icinamento (C2r/ amln, D/ /, p/ &0 ss/)/ Per :uesta a22init5 della9/ di metodo con usserl, 4/ anche <llport, F/ #/, p/ $&+/+ enussi V/, 0% e segg/ a dato un’esposizione ordinata delle idee del enussi C/ #/#usatti, suo discepolo e poi successore all’Istituto di Pado4a (c2r/" <, ?J e segg/K D, 0% esegg/)/

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0 Oo22a O/, <, $?K c2r/ del medesimo <utore" D, 01+/& < :uesta critica il #usatti osser4a4a che 6se si prescinde dalla ipotesi 2isiologica (4/in2ra) di ertheimer e da particolari s2umature interpretati4e (che hanno 2orse la loroorigine nella in2luenza esercitata sugli psicologi della teoria della 2orma da determinatiindirizzi 2iloso2ici), le di22erenze 2ra la teoria della 2orma e la teoria di enussi, relati4a

alla percezione di 2orma, si risol4ono in una di4ersit5 terminologica7/ 8o stesso #usattinegli ultimi la4ori ha adottato la terminologia 2ormista pur restando 2edele ai princBpi delsuo #aestro (C/ 8/ #usatti, C, +$, notaK c2r/ anche" , 0+%E0?1)/ 8a di4ergenza pi@note4ole 2ra enussi e i 9estaltisti consiste nella pre2erenza 2ra un principio psicologicood uno 2isiologico per la genesi della 2orma (, 0?E0?0)/ 8’essenza del problema 2u perci clta esattamente dal enussi/? 6#an Unnte das 9rundproblem der 9estalttheorie etMa so zu 2ormulieren suchen" .sgibt Xusammenhnge, bei denen nicht, Mas im 9anzen geschieht, sich daraus herleitet,Mie die einzelne 'tTce sind und sich zusammensetzen, sondern umgeehrt, Mo Eim prgnanten FallE sich das, Mas an einen Leil dieses 9anzen geschieht, bestimmt 4oninneren 'truturgesetzen dieses seines 9anzen7 (ertheimer, #/, C, &0)/

G :uello che ci accade :uando osser4iamo la 4olta celeste in una notte chiara senzaluna" le stelle ci appaiono, pi@ o meno, a 6gruppi7, dai :uali gli astronomi antichicostruirono :uei 6complessi 2igurali7 pronunciati che sono le costellazioni/1 CosB lo chiama il Oo22a, D, $&?/J `uesto 2attore, in concorrenza con :uello di prossimit5, riesce a predominare comerisulta da alcune 2igure del OUhler leggermente modi2icate dal Oo22a (c2r/" D, $J)/% Il concetto = del ertheimer (C, ?) e le 2ormule sono state prese dal 9uillaume (,$? e segg/)/ V/ anche la bre4e nota di #/ ertheimer, Xum Problem der 'chMelle, &&1/$ Rubin ./, ^ $, Figur und 9rund, (trad/ ted/ $%+$, pag/ 0 e segg/)/$$ Rubin ./, ^ %, pag/ 1/ `ueste due prime propriet5 costituiscono l’aspetto direciprocit5 2ra s2ondo e 2igura, su cui il R/ ritorna nella II Parte del la4oro, ^ J" 6DasVerhltnis zMischen Figur und Oontur an den einzelnen erlebten Figur7, ($&& e segg/)/$+ 6enn zMei Felder einander grenzen und das eine als Figur und das andere als 9runderlebt Mird, ann das unmittelbar anschaulich .rlebte als dadurch geennzeichnet betrachtet Merden, dass 4on der gemeinsamen Oontur der Felder ein 2ormendes irenausgeht, das sich nur bei den anderen geltend macht7 (Rubin, ./, 0)/$0 9alli </, <, +% e segg/ Il solido la4oro ha il pregio di a4er tro4ato che non 4’= alcunastretta correlazione 2ra la percezione del 2enomeno (la 62igura7) e la capacit5 diriprodurlo nel disegno/ >na percezione anche chiara della 62igura7 cede il posto adincertezze ed imprecisione :uando si tratta di do4erla disegnare/$& C2r/ P/ Fraisse, Contribution 5 l’tude du rthme en tant :ue 2orme temporelle,6Hournal de Pschologie7, $%&, p/ +J0 ss/$? .hrenstein, /, $/ 8’osser4azione, raccolta :ui dalla sola analisi 2enomenale, ha unesatto riscontro nella teoria aristotelica dei 6sensibili comuni7 come si dir5 nel II 4olume/$ C2r/" la discussione analitica 2atta dal Oo22a in Die Philosophie und ihre.inzelgebieten, C, Oap/ II, Das Xerlegungsprinzip und die Oonstanzannahme, ?$ e segg/$1 C2r/" olters </ / P/, % e segg/K 4/ anche" .hrenstein /, ^ 0, Das 8esen, 1+ e segg/KPiron, /, $$1 e segg/ secondo il :uale una lettura rapida pu cogliere 2ino a ? lettere,circa, al secondo/ 6Dans cette lecture egli conchiude il est bien certain :ue la perception des mots est une raction globale :ui ne comporte pas de discrimination

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indi4idualise des lettres, raction s’acclrant par l’eQercice, se dclenchant sousl’action d’impressions sensorielles de plus en plus 4agues et incompl=tes7 (, $$JE$$%)/$J 6Lachistoscopische Versuche dieser <rt haben nun immer Mieder gezeigt dass Mir niemals einzelne uchstaben lesen und daraus erst (als aus seinen .lementen) das 9anzezusammensetzen, sondern dass Mir stets zuerst die 9esamt2orm des ortes au22assen und

dann erst bei Meiterer Fortdauer der Darbietung dessen .inzelheiten (uchstaben)erennen/ Das 8esen einzelner uchstaben er2ordert sogar lnger dauerndenDarbietungen als das 8esen beannter Urter7 (.hrenstein /, 10E1&)/$% #usatti, C/ #/, D, +0K c2r/ Oo22a O/, D, +$0/+ Il termine 6costanza dei colori7 = stato introdotto da / ering (C2r/" 9elb </, , ?%1)/+$ Il Oo22a parla, nel caso, di una 6brightness constanc7 (c2r/" D, +&0)/++ Die .rscheinungsMeisen der Farben, $%$$K l’opera ri4eduta = stata pubblicata nel $%0sotto il titolo" Der <u2bau der FarbMelt/ >n ampio riassunto delle idee e della tecnica delOatz si tro4a nella cit/ monogra2ia di <d/ 9elb, , $E&?/+0 'ono caratteristiche propriet5 dei 6colori 2ilmari7 il non poter esser localizzati con precisione, l’indeterminatezza della loro distanza, cosicch si potrebbero dire i colori

dell’irrealt5/+& 9elb </, , 1&/+? 9emelli, </, , 00/+ enar /, $0$E$0?/ In <merica, #iesell e entle hanno ripreso ed esteso gliesperimenti del /, tro4andosi d’accordo con lui per i risultati" essi hanno per contestatole conseguenze teoriche che i 9estaltisti 4ogliono ca4are a 2a4ore della propria teoria(C2r/" artmann 9/ /, $+$, n/ $)/+1 enar /, $&$/+J .sperimenti simili sono descritti anche da #usatti C/ #/, D, +1E+$/+% Il 2enomeno della costanza dei colori 2u osser4ato anche nei pesci da / uramp,6Xeitschr/ 2/ 'innesphs/7, $%+0, (??), pag/ $00 e seg/K (apud 9elb </, &J, n/ +)/0 ertz #/, , 00E0%1K .ad/, , %0E1&J/0$ 9ottschaldt O/, <, I" >eber den .in2luss gehu2ter .inprgung 4on Figuren au2 ihre'ichtbareit in um2assenden Oon2igurationen, +$E0$1/ I risulAtati del 9/ sono s2ruttaticon grande abilit5 nelle pubblicazioni gestaltisteK ripresi da 9alli e Xama della 'cuola di#ilano, gli esperimenti hanno 2ornito delle conclusioni assai pi@ moderate, mettendo in4ista l’importanza del signi2icato per la 6pre4alenza7 di una data 2igura nel complessodelle linee (4/" 9alli e Xama, la discussione a pag/ 10 e segg/)/0+ 9ottschaldt O/, , II, Vergleichende >ntersuchung Tber die irung 2iguraler .inprgung und den .in2luss spezi2ischer 9eschehens4erlau2e au2 die <u22assungoptischer OompleQe, $EJ1/00 ul2 Fr/, 000E010K c2r/" 001 e segg/

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Figure del Capitolo )uarto

Fig+$

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Fig+ 1, Fig+ 15 Fig+ 1-

Fig+ 1. Fig+ 1/

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Fig+ 10 Fig+ 32 Fig+ 31

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Fig+ 3, Fig+ 35

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Fig+ 41 678ler9

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Fig+ 43

Fig+ 43: !8ren&tein9

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Fig+ 4,

Fig+ 45 6off;a9

Fig+ 4- Rubin9

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Fig+ 4. Rubin9

Fig+ 4/

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Fig+ 40

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capitolo )uintoL! P!RC!%IONI FON(A#!NALI"PA%IO ! #OVI#!NO

'ommario/ Percezioni spaziali ed illusioni" l’immediatezza dello spazio percetti4oK

2igure piane e percezione di pro2ondit5 (Oop2ermann)K illusioni di grandezza, di direzionee di pro2ondit5 (prospetti4a, scrittura in rilie4o e cinematogra2ia) Interpretazionerealistica della percezione inadeguata ('tump2, 9emelli, .4erett all)/ 8a percezionedel mo4imento" 2orme, leggi ed interpretazioni (ertheimer, 8indemann, artmann)K ilmo4imento indotto (Duncer)K il mo4imento e l’identit5 2enomenale (Lernus)K mo4imentistereocinetici (#usatti)/

$/ Percezioni spaziali ed illusioniG stato messo in chiaro che ogni campo percetti4o = immediatamente organizzatoK esso presenta cio= un certo grado di segregazione, distinzione ed organizzazione di 2igure

senza presupporre il problema esplicito dello spazio/ >na 2igura risalta sopra uno s2ondo,in :uanto s’impone sopra lo s2ondo per 4ia del suo 6contorno7 e dei limiti che ha nellospazio/ Il problema dello spazio non pu ammettere :uindi una soluzione di4ersa da:uello della 2orma/Il primo che ricorse esplicitamente ai criter_ secondar_ per la percezione dello spazio edinaugur la teoria genetica, 2u, come s’= 4isto, il erele nel suo 6.ssa toMards a NeMLheor o2 Vision7K in esso, applicando i princBpi cartesiani sulla 4isione, egli nega4a alla4ista l’immediatezza della perceAzione dello spazio, che da lui era stata ridotta principalmente alla percezione di distanza/8a posizione del 2iloso2o erele = di essenziale importanza per una indagine criticaintorno al problema della percezione, poich da essa son germinati ad un tempol’<ssociazionismo e l’Idealismo, anche se in seguito gli <ssociazionisti si son ri2iutati di2iloso2are, e gli Idealisti di prendere in considerazione l’esperienza/6G ammesso da tutti, credo egli dice che la distanza in s e immediatamente non puessere 4eduta/ Poich la distanza, essendo una linea che giunge perpendicolarmenteall’occhio, proietta, sul 2ondo di :uesto, un sol punto che rimane in4ariabilmente lostesso, tanto se la distanza aumenta :uanto se diminuisce7$/8a percezione spaziale = pi@ un atto di giudizio che di apprensione immediata/ Lra icriter_ secondari che portano a :uesti atti di giudizio, i pi@ rile4anti sono la disparit5 delledue immagini retiniche, la parallasse binoculare, l’interposizione di altri oggetti 2ral’osser4atore e l’oggetto osser4ato/Contro ogni 2orma di .mpirismo, la 9estalttheorie di2ende il carattere primiti4o della percezione tridimensionaleK ma insieme, contro il nati4ismo apriorista, d’ispirazioneantiana, essa dichiara che il 2ondamento di :uesta percezione = 6dato7 nelle condizionistesse dell’esperienza oggetti4a/6Due 2alsi presupposti solidali 2ra loro, osser4a il Oo22a, impediscono alla concezioneempiristica di essere conclusi4a/ In primo luogo essa sostiene l’ipotesi della costanza, poich ritiene che noi possiamo in4estigare il tutto dello spazio percettuale conl’esaminare i punti indi4iduali, separati gli uni dagli altri/ In secondo luogo l’argomentomette in correlazione le dimensioni della distribuzione dello stimolo con :uelle degli

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e22etti della stimolazione/ Poich la retina = bidimensionale (alla super2icie), anche lospazio 4isi4o sembra debba essere solo a due dimensioni/ 8a supposizione = al tuttoerrata, poich la retina non = che la super2icie limitante di tutto il settore ottico delAcer4ello che = tridimensionale, e le 2orze eccitate in :uesta super2icie lineare determinanoun processo che si estende lungo l’intero settore tridimensionale7+/

8’esigenza della psicologia atomista di una corrispondenza rigorosa 2ra le dimensionidella causa immediata e :uelle dell’e22etto risulta unilaterale, perch non si preoccupadelle altre condizioni intrinseche al processo di percezione/I 9estaltisti non escludono che il carattere tridimensionale della percezione spaziale possa dipendere anche dalla disparit5 delle immagini retiniche e dalla parallasse binoculareK ma si tratta di cause remote (e non sono le uniche), le :uali ac:uistano un4alore in :uanto determinano l’entrare in azione delle cause prossime che sono le 2orze diorganizzazione, che si s4olgono nel settore ottico preso insieme/8’apparenza 4isibile degli oggetti = direttamente in 2unzione, non delle dimensionidell’immagine proiettata sulla retina, ma com’= stato mostrato nella critica al principiodella costanza dei processi dinamici conseguenti a :uesta proiezione nel settore ottico/

8o spazio tridimensionale nella sua 2orma primiti4a = pressoch omogeneo, come :uellodi una nebbia uni2ormeK non lo = per del tutto, poich la densit5 della nebbia cresce conla distanza" a parte :uesto, si pu dire che il 4olume dello spazioA 4isibile = ripieno (2illed)dello stesso materiale, nebbia grigia/ G lo spazio inarticolato, :uello che si ha nellecondizioni normali di 4isibilit5/ CosB uno 4ede una parete bianca ad una certa distanza" la bianchezza = ristretta alla super2icie della parete, mentre lo spazio intermedio 2ral’osser4atore e la parete non appare bianco, ma semplicemente trasparente, cio= spazio puro, inarticolato/ In :uesti casi di 6spazio omogeneo7 bisogna ammettere che lo stimolo, parimenti omogeneo, causa :ualcosa di minimo nel sistema ner4oso, il minimo che si possa pensare in :ueste condizioni/ .ppure :uesto minimo = su22iciente per generare uncampo di 2orze che d5nno la percezione dello spazio a tre dimensioni/`uanto alla parallasse binoculare, il suo contributo non = decisi4o e neppur necessario/ 'id5nno delle 2igure geometriche piane, per le :uali manca :uindi il parallasse binoculare,le :uali d5nno nondimeno un’e4iEdente impressione di pro2ondit5/ Il 2atto = statoaccuratamente studiato dal Oop2ermann (+%0 e segg/)/*sser4ando i tracciati a, b, c, d, della 2ig/ ?$ = molto probabile che a appaia subitotridimensionale e d come 2igura pianaK b e c possono apparire tanto biE cometridimensionali" eppure tutte e :uattro le 2igure non sono che proiezioni di4erse di unostesso ed identico solido (il cubo)/ <ltrettanto si dica per le due proiezioni di un angolodiedro/A'econdo la teoria della Forma il 2enomeno = assai naturale/ In4ero = per il carattere dicontinuit5 e di 6buona 2orma7 che la 2ig/ ?$ d = una 2igura piana, per2ettamente semplicee simmetricaK mentre a 4olerla considerare un cubo, dato che le linee rette nons’intersecano, manca ogni 2ondamento/ Non cosB per la 2igura a" la 2igura :uindi = moltoirregolare, senza alcun piano continuo, ed = :uindi molto di22icile a 4edersi in piano/ In ble due correnti di 2orza si bilanciano, cosicch la possibilit5 di percezione = doppia, e per :uesto b = pi@ ambigua di a e di c/Il O/ rese pi@ e4idente la dimostrazione scomponendo le 2igure nelle loro parti (2ig/ ?+)/*sser4iamo i modelli < e , che contengono gli elementi di scomposizione/ Per < tutte le parti sono delle 6buone 2orme7" a) due triangoli isosceli uguali e simmetrici, collegati da

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due paralleleK oppure b) un trapezio isoscele con due paralleleK oppure c) parallelogrammiuguali e simmetrici, articolati 2ra di loro alla base/Per in4ece a) e b) d5nno delle 2igure irregolari, complicate e asimmetricheK c) = moltomigliore ed = :uella che di 2atto = 4ista, ma essa impone la doppia rappresentazione di un2rammento del modello ($, +, 0, &) ed il raddoppiamento del punto 0, cio= l’articolazione

in pro2ondit5/ N si dica che si tratta di semplici 6illusioni7, poichA il problema = reale/ Il O/ ha messoin con2litto la 4isione binoculare con i 2attori di organizzazione a :uesto modo/ Icontenuti di scomposizione 4engono 2otogra2ati su dei 6clichs7 trasparenti, che si possono collocare l’uno sopra l’altro in modo da 2ar coincidere le linee che si 4ogliono/'e :ueste composizioni rappresentano le parti di una 2igura, che in base alle leggisopraddescritte tende ad apparir piana, :uesta tendenza s’impone ancora, malgrado ladi22erenza di pro2ondit5 oggetti4a (soprallineare) dei disegni parziali che compongono la2igura totale/ <nalogamente le combinazioni di linee, che secondo :uelle leggido4rebbero esser 4iste come solide, lo sono ancora, anche se le loro parti si tro4inooggetti4amente in rapporti di distanza che non concordano con :uelle che a4rebbero in

un solido reale/Di :ui si pu arguire che i semplici 2attori di 62orma7 possono e:uilibrare, nell’e22etto,:uelli del rilie4o ed il 2atto suggerisce la conclusione che gli uni e gli altri sono dellastessa natura onde il processo dinamico cerebrale, che = la 2usione delle immagini binoculari, obbedisce in2ine anch’esso alla legge della 6buona 2orma7/Per :uesto la 9estalttheorie, riassume bene il 9uillaume, ritiene che la psicologia dellospazio percetti4o non pu essere che una teoria delle relazioni che corrono tra un dato2rammento dell’esperienza ed il 6tutto7 di cui 2a parte/ 'olo che in4ece di cercare :uesto6tutto7 nell’esperienza anteriore come 2anno le scuole tradizionali la teoria della2orma lo tro4a nell’insieme dell’esperienza attuale, in :uanto la si considera, non comesomma di elementi giustapposti, ma come una 62orma7 organizzata secondo leggioriginali0/ 8’annosa contro4ersia 2ra Nati4isti ed .mpiristi non ha alcuna ragione diessereK essa si riduce ad un 2also problema :uale pote4a sorgere dalla teoria unilateraleche rispetti4amente diedero dell’esperienza l’.mpirismo ed il Razionalismo/`ueste ri2lessioni dei 9estaltisti ci portano immediatamente alla Introduzione della6Oriti d/ r/ Vernun2t7 ed alla sua prima parte, l’.stetica trascendentaleK :uesti <utoriritengonoA esplicitamente essere la propria teoria una critica a 2ondo del Oantismo, nonmeno che dell’.mpirismo/ 'uggestione :uesta, :uanto mai interessante, ma che esigee4identemente una posizione del problema pi@ accurata, come si cercher5 di 2are pi@a4anti/

! ! !

Il capitolo sulle illusioni, :uelle ottiche specialmente, ha costituito uno dei campi pi@ battuti ed anche pi@ incerti e con2usi della psicologia moderna/ <lle illusioni note 2indalla antichit5, ne sono state aggiunte molte di nuo4e, spesso originalissime e cosBimpensate che hanno spinto gli <utori nel labirinto di una molteplicit5 di ipotesi, per l’impossibilit5 in cui si tro4ano d’a4ere un principio che possa soddis2are ai singoli casi/ Iseguaci della teoria della Forma, con 2ine intuito, s’accorsero subito del contributo di primaria importanza che :uesto campo pote4a apportare alle nuo4e idee/

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 Non = possibile dare un elenco completo delle illusioni" alcune sono state gi5 ricordate a proposito del principio della costanza e della percezione tridimensionale dello spazioKaltre saranno ricordate :uando si tratter5 della percezione del mo4imento/ Intanto si pudire che per i 9estaltisti il 2enomeno illusorio non costituisce una zona pri4ilegiata, maobbedisce, come :ualsiasi altro 2enomeno, alle leggi unitarie della percezione/ 'ar5

su22iciente il ricordarne alcune 2ra le pi@ dimostrati4e/A$) Illusioni di grandezza/ 8a illusione di #TllerE8er (2ig/ ?0)/ Pu essere presentata in4ar_ modi" due linee rette orizzontali, di lunghezza uguale, possono apparire l’una pi@corta o pi@ lunga dell’altra secondo che terminano all’estremit5 con obli:ue 4olte 4ersol’interno o 4erso l’esterno, ed anche secondo che la linea 6critica7 si tro4a 2ra parallele dilunghezza maggiore o minore/ 8’apprezzamento di grandezza non pu dipendere,secondo i 9estaltisti, che dalle 2orme di organizzazione, dal 2atto cio= che il complessodelle linee si presenta come un 6tutto7/'imile = l’illusione delle 6rondinelle7 di .bbinghaus/ 8e due rondinelle che hanno i becchi opposti, appaiono pi@ 4icine, :uelle che hanno i becchi ri4olti 2ra di loro appaiono pi@ lontane malgrado l’uguaglianza assoluta di distanza 2ra becco e becco (2ig/ ?&)/ Ci

a44iene, secondo il Piron, perch le due distanze sono subordinate al 2atto della posizione rispetti4a delle due rondinelle/ CosB pure nella combinazione dei cerchi diDelboeu2/ Fra due cerchi oggetti4amente uguali, com’= dato nella 2ig/ ??, il cerchiointerno di <, per il 2atto che = inclusoA in un cerchio maggiore, appare a sua 4olta pi@grande del cerchio esterno di , includente un cerchio minore/>n 2attore notissimo dell’illusione di grandezza = la prospetti4aK essa permette ai pittoridi 2ar apparire su di uno spazio molto ridotto (2ig/ ?) gli oggetti secondar_ distanEti nelleloro dimensioni normali e su di uno spazio cur4o oggetti in posizione eretta (pitture dellecupole)/ CosB il decrescere degli archi della 2ig/ ?1 d5 una impressione chiara della pro2ondit5 (l’interno di una cattedrale o tempio romanico)/ 8a illusione = do4uta principalmente alla so4raestimazione degli angoli di incidenza dei raggi/ <ltra illusionetipica di grandezza = il parallelogramma di 'ander (2ig/ ?J)K le lunghezze F e FC possono apparire uguali o disuguali secondo il punto di 4ista che si sceglie/ Consideratecome lati del triangolo FC, F appare uguale a FCK considerate in4ece come diagonalidei due parallelogrammi <.FEF.CD, F appare pi@ grande di FC/+) Illusioni di direzione/ Di esperienza ordinaria = la illusione del bastone, che :uando in parte sia immerso nell’ac:ua appare de4iato nella parte immersa rispetto a :uella cheemerge/<ssai nota = anche la 2igura di XUllner (2ig/ ?%)" l’illusione di obli:uit5 = causata dalmodo opposto di tagliare un 2ascio di linee che sono delle parallele per2ette ed appaionodi4ergenti/ Nell’illusione di Poggendor2 (2iguAra ) si ha abbastanza e4idente lo spostamentoapparente di una obli:ua che nel suo decorso sia interrotta da due o pi@ paralleleKl’illusione pu esser multipla se si ripete l’interruzione dell’obli:ua con la inserzione di2igure chiuse (2ig/ $)/Il Fraser ha ottenuto che lo s2onEdo imponesse una data 62orma7, contraria allo stato realedella 2iguEra/ *sser4ando le composizioni < e (2igg/ +E0) si ha l’impressione,nell’una, della direzione de4iata delle lettere, nell’altra di una spiraleK mentre nel primocaso le lettere sono diritte e nel secondo si tratta di circoli per2ettamente concentrici" per con4incersene basta seguire i contorni delle 2igure/

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 Nella elegante composizione di U2ler, il tratto delle due parallele che si tro4a in4icinanza del centro, appare leggermente cur4ato 4erso l’esterno, o4e l’angustia dellospazio rende la espansione dei raggi pi@ intensa (2ig/ &)/A0) Illusioni di pro2ondit5/ 'ono state ri2erite poco 2a le esperienze del Oop2ermann sulleillusioni otticoEgeometriche/

>n’illusione simile si pu osser4are nella scala di 'chrUder (2ig/ +J), nella stella 4ariabilechiusa da un esagono (2ig/ 0), nella 2igurazione piana di un solido (2ig/ +%)/ Gcaratteristico in :uesti esempi che la pro2ondit5 pu apparire tanto, come in altorilie4o, prominente 4erso l’osser4atore, :uanto, in bassorilie4o, a22ondata al di sotto del contorno/CosB la stella pu esser 4ista $) come semplice stella, +) come 2igura solida con il rilie4oin a4anti, 0) con il rilie4o al di dietro del contorno/ 8a scala di 'chrUder pu esser 4ista"$) con i gradini a sinistra in posizione normale, +) con i gradini a destra in posizionecapo4olta/ Il cubo pu per presentarsi in rilie4o" $) nella direzione siniAstrorsa (la pi@2re:uente), ed anche destrorsa/ <ltro caso tipico di illusione di pro2ondit5 = la scrittura inrilie4oK l’illusione :ui = do4uta all’apprezzamento delle ombre per le :uali si produce unae4idente condizione di 2igura e 2ondo (2ig/ ?)/ CosB :uella che = per noi la parte

illuminata delle lettere 6si stacca7, come dice il #usatti, dallo s2ondo bianco, bench nonsiano obbietti4amente tracciati i limiti 2ra :uella parte illuminata e lo s2ondo&/ .leganteassai = la composizione di 8add Franlin (2ig/ ) che mette in e4idenza la pro2ondit5monoculare/.sempio chiarissimo secondo lo stesso #usatti di illusione di pro2ondit5 4a considerataanche la semplice osser4azione di una proiezione cinematogra2ica/8a situazione oggetti4a che si determina sullo schermo = costituita da una serie diimmagini immobili" per il 2enomenoA del mo4imento apparente, di cui si dir5 2ra poco, sidetermina l’apprensione di un’immagine costante che contiene elementi di mo4imento/8e condizioni oggetti4e della situazione do4rebbero determinare le impressioni dimo4imento di de2ormazione per i complessi che si spostano" l’immagine di un uomo ches’a44icini o s’allontani corrisponde in2atti, sullo schermo, ad un ingrandimento e ad unimpicciolimento di :uella immagineK ed e22etti4amente chi osser4a lo schermo stando adesso assai 4icino, o stando a lato, ha realmente l’impressione di una tale de2ormazione ditutti gli oggetti che si spostano/ Normalmente per, e per :uelle condizioni di osser4azione che si considerano le migliori,:uesta de2ormazione delle cose non = a44ertita" l’uomo che si a44icina e si allontana =4eduto conser4are le sue dimensioni/ #a l’immagine de2ormantesi pu, in :uesto modo,tras2ormarsi nell’immagine di un 6oggetto7 a dimensioni costanti, e :uindi rigido (o:uasi rigido), solo in :uanto :uell’oggetto 6si colloca7 in un ambiente tridimensionale, ed= cosB 4eduto realmente a44icinarsi ed allontanarsi/ N si tratta di sempliceinterpretazione dell’immagine percepita" l’ambiente stesso in cui si s4olgono :ueimo4imenti = intuiti4amente 4eduto come tridimensionaleK e basta, per rendersene conto,con2rontare un’immagine cinematogra2ica (purch contenga elementi in moto) con la piatta immagine che si ha nella situazione di una semplice proiezione di una diapositi4aimmobile/ `uando pertanto si parla di tentati4i ri4olti a risol4ere il problema dellastereoscopia cinematogra2ica, osser4a il #usatti, non si tien conto che il problema =,almeno in buona parte, gi5 risolto, purch si tratti di scene che contengano molti elementiin moto, onde il problema = insussistente ed = sorto arti2iciosamente in base alla bidimensionalit5 dello schermo senza tener conto dei 2attori 2ormali (#usatti, D, $?$)/

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Fin :ui per le illusioni ottiche/ #a si d5nno illusioni anche negli altri campi sensoriali"cosB enussi, Re4esz e Xama hanno ritro4ato nel campo tattile :uasi tutte le illusioni chesi osser4ano nel campo ottico/ 'i d5nno inoltre delle illusioni di combinazione" tipico = ilcaso :uando si hanno da solle4are due scatole dello stesso peso ma di dimensioni di4erseKse l’azioneA = 2atta ad occhi chiusi, i due oggetti appaiono dello stesso pesoK se, in4ece, ad

occhi aperti, allora l’oggetto pi@ grande d5 l’impressione d’esser pi@ leggero/+/ Leoria realistica della percezione inadeguataCome si spiegano le illusioni;>na risposta adeguata = tutt’altro che 2acile/ 8a psicologia associazionista si occupmolto del problema delle illusioni" basta aprire, per con4incersene, i grandi manualidell’.bbinghaus, del 8ipps, del undt/ `uesti psicologi hanno immaginato per ogni2orma d’illusione delle combinazioni di impressioni particolari, pi@ o meno complicate"l’illusione deri4erebbe dalle modalit5 della combinazione di :ueste impressioni, chetraggono in errore il soggetto nei suoi apprezzamenti e giudiz_/.4identemente una spiegazione di :uesto genere, dal punto di 4ista psichico, = poco pi@che 4erbale e nulla risol4e/

Contro di essa s’impone il carattere immediato che hanno :ueste illusioni ed il 2atto chemolte di esse persistono anche :uando il soggetto si = reso conto che si tratta diun’illusione e che la condizione reale dell’oggetto = altra da :uella che appare/ 'olo conun note4ole s2orzo dell’attenzione, ed in alcuni casi soltanto, si pu riuscire a superarel’illusione/8’illusione percetti4a pare do4uta, :uindi, essenzialmente ai 2attori di 62orma7 per i :ualiil soggetto = portato spontaneamente ed immediatamente da una certa disposizione dellostimolo ad abbracciare l’oggetto come un 6tutto7?/ACosB p/ e/ nell’illusione di #TllerE8er le due obli:ue aggiunte alle rette non sono dellesemplici addizioni, ma 2ormano un tutto percetti4o con la retta a cui s’attaccanoK e poichdi4erso = il modo secondo il :uale nei due casi ad essa s’attaccano, le due rette benchoggetti4amente uguali psicologicamente sono di4erse/ Di 2atti, come s’= detto,l’illusione s4anisce :uando con :ualche arti2izio, p/ es/ colorando la retta di4ersamentedalle obli:ue, si rompe l’unit5 da esse 2ormata/ Il 6rilie4o7 delle parole s4anisce :uandosi accosta l’occhio alle lettereK la de4iazione dell’obli:ua nell’illusione del Poggendor2 scompare se al 2ascio di parallele si aggiunge uno zoccolo ed un capitello (2ig/ 1J)/8a percezione illusoria non costituisce pertanto un 2enomeno speciale, ma rientra nelleleggi ordinarie della percezione, e ne = una ripro4a/ 6Non si tratta, osser4a il P/ 9emelli,in :uesta (l’illusione di #TllerE8er) e in tutte le numerose illusioni otticoEgeometriche diun 4ero apprezzamento di grandezza (la lunghezza delle due linee orizzontali, nel presente caso), :uasi che nella percezione si abbia un processo analitico, o44ero si proceda partendo dai dati elementari con2rontandoli, bensB si tratta della percezione didue unit5 le :uali, come tali, hanno un comportamento di4erso/ Parlare dun:ue diillusione o di errori Zdei sensi[ come se la percezione do4esse assicurare, non gi5 unareazione adatta all’ambiente, bensB una rappresentazione 2otogra2ica della realt5 esterna, passi4amente rice4uta, =A un modo erroneo di concepire le cose7/ `uel linguaggio =2rutto della persistenza di un 2also realismo, :uale era proprio di una 4ecchia psicologiache concepi4a la percezione come un 2edele specchio che per ipotetiche ragioni2isiologiche o psicoE2isiologiche, in4ano cercate, non conser4a4a (nel caso) la sua62edelt57/

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Il 2enomeno illusorio, pi@ che una de4iazione della realt5 :uale la si do4e4a percepire, pare l’e22etto di una 2unzione integrati4a di compromesso 2ra i dati oggetti4i e le attitudinisoggetti4e dell’osser4atore/ Nel caso, p/ e/, delle due scatole di grandezza di4ersa e di peso uguale, :uando il soggetto le solle4a ad occhi chiusi, giudica correttamentea22ermando che hanno peso egualeK solle4andole ad occhi aperti, ha in4ece la impressione

che la pi@ piccola sia pi@ leggera/ Vi = stata una 6correzione7 (psicologicamente parlando) dei dati cenestesici, sulla base dei dati 4isi4i/ Non si ha :uindi un errore percetti4oK bensB si de4e dire che la sintesi sensoriale conduce ad una 4alutazionesoggetti4a di :uesto genere in cui i dati 2orniti dai 4ar_ organi di senso s’in2luenzano a4icenda, cio= 6con2luiscono7 per un risultato comune, ed in ci consiste il compromessodi cui si parla1/ARi2erendosi alla percezione in prospetti4a degli archi di un ponte, il Piron osser4a4a chenella natura, con un’immagine retinica identica a :uella che ci d5 la 2otogra2ia, noi percepiamo gli archi come sensibilmente uguali, bench l’immagine retinica siadi22erente/ In un disegno noi percepiamo tali grandezze come ineguali, ma non :uanto loimplicherebbe la disuguaglianza delle immagini retiniche degli archi/

 Nella nostra attitudine di 2ronte ad una riproduzione 2otogra2ica di una serie di archi, noiconser4iamo, per il 2atto della suggestione della prospetti4a, una tendenza a 4alutare legrandezze particolari del disegno con :uella degli oggetti reali rappresentatiK ma noiabbiamo d’altra parte una certa tendenza, inegualmente s4iluppata nei di4ersi indi4idui,in 2unzione soprattutto della educazione, ad apprezzare le grandezze lineari delleimmagini come se noi le do4essimo riprodurre/Di :ui si 2a palese il principio esplicati4o adottato dal P/ 9emelli e dalla sua scuola,:uello della 2unzione integrati4a che nella percezione compete al signi2icato dell’oggetto,come si dir5 nella critica alla 9estalttheorie/ Per ora basti il ricordare che, nella 'cuola di#ilano, il 9alli e lo Xama hanno dimostrato, contro la teoria 2isiologica, che le cosiddetteillusioAni otticoEgeometriche permangono, pur mutando le condizioni 2isiologicheK e cheesse sono intrinseche all’atto psichico del percepireJ/ < :uesto scopo lo Xama con il 9alli produsse la 2usione, meEdiante la 4isione stereoscopica, di parti di due o pi@ complessi,ci che essi 2ecero presentando distinte ad ognuno dei due occhi le singole parti di uncomplesso" 4edasi la 2ig/ 1 nella :uale la maglia triangolare da un lato e il cerchiodall’altro 2urono presentati separatamente/ Il risultato 2u che :uando le parti sono 2use inun solo complesso, :uesto presenta lo stesso e22etto percetti4o (l’illusione dide2ormazione del cerchio) di :uando si 2a corrispondere per ogni occhio un’immagineretinica completaK cio=, nonostante le mutate condizioni, l’illusione permane come:uando la 2igura = 4ista con gli occhi senza stereoscopio/Il 9alli combin le esperienze in 4ar_ modi/ Present successi4amente le due parti delcomplesso in modo che la rappresentazione della prima parte si 2onde con la percezionedella secondaK anche :ui, bench siano state mutate le condizioni 2isiologiche, permane il2atto della percezione di un complesso unico/ <nche se si tratta di un’illusione otticoEgeometrica, permane l’illusione, dimostrandosi con ci che esse dipendono da moti4iintrinseci alle modalit5 della percezione dei complessi rappresentati4i/Per escludere :ualsiasi ricorso ad ipotetici processi 2isiologici, il 9alli soppresse la presentazione della prima parte del complesso ed in sua 4ece 2ece associare allaimmagine della parte presentata il nome della parte omessa/ <44enuta la memorizzazione,il nome della parte omessa pro4oca, associati4amente, la rappresentazione dello stimolo

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corrispondente/ `uesta pu 2ondersi con l’altra parte del complesso la :uale 4iene presentata subito, appena che si = pronunziato il nome della parte omessa" anche in:uest’ultimo caso si 4eri2icano le de2ormazioni tipiche/`ueste ricerche, per particolari che siano, ci dicono :ualcosa d’importante intorno almeccanismo psicologico dell’illusione della percezione in generale/ .sse dimostrano che

l’ogAgetto di percezione = 4issuto, nei suoi elementi, come un 6tutto7, 4ale a dire comeun’organizzazione sensoriale, la :uale s’impone al soggetto prima della percezione(distinta) delle partiK ci che non si spiega se non 2acendo ricorso a princBpi di sintesi ed’uni2icazione che restino intrinseci al dato oggetti4o/8’importanza di :uesti 2atti = che essi mettono 2uori di discussione la nuo4a concezionedell’uni2icazione percetti4a in tutto l’ambito della nostra 4ita/ PsicologicaEmente ilcontenuto degli oggetti non si speci2ica tanto per ci che = 2atto presente dallastimolazione atEtuale, :uanto dall’interpretazione globale che il soggetto ad essa impone"l’apprensione di un 6oggetto7 implica sempre un processo di costruzione, per la :ualesoltanto si pongono i problemi della 4erit5 e dell’errore/ Per 4ia di tale 6costruzione7 bastano poche linee di una caricatura per esprimere ed a22errare il carattere di una persona

(2ig/ J, caricatura di <l2redo Catalani), l’espressione di stati d’animo ben de2initi (2ig/%)/ 8a schematicit5 2igurale ha per dei limiti" nella 2ig/ 1 pochi, a prima 4ista, riesconoa 4edere il pro2ilo di un soddis2atto 2umatoreK pi@ ancora, nella 2ig/ 1$ si esigeA una preparazione psicologica per 4edere lo schizzo di un uomo nell’atto di prendere una2otogra2ia/ < di22erenza degli altri schizzi, :uesto ultimo non solo nasconde il signi2icatod’insieme, ma non presenta alcuna parte del corpo nettamente delineata" = lo schizzoglobale che suggerisce :ui :ualcosa di globale, :uasi che l’oggetto da 4edere 2osse6trans2enomenale7/ Lale situazione, che nell’esempio = resa con arte di22icile edaccessibile a pochi, nella 4ita ordinaria = pi@ 2re:uente di :uanto si creda%/Cosicch l’espressione" 6non sono i sensi a 4edere, sentire, toccare///, ma = l’intelletto che4ede, sente e tocca per loro mezzo7, non = pi@ una meta2ora ma esprime la situazione pi@Aordinaria di coscienza/ Nella seconda parte si 4edranno gli s4iluppi che :uestaconstatazione 2enomenale suggerisce nell’ambito 2unzionale e teoretico" per ora bastil’accenno/

! ! !Prima per di chiudere :uesto capitolo sulle illusioni torner5 utile :ualche considerazioneelementare intorno alla portata gnoseologica che indubbiamente compete all’illusione inuna interpretazione globale della natura delle cose/Dal punto di 4ista psicologico, si = 4isto che l’illusione non di22erisce da una :ualsiasialtra percezione ed obbedisce alle stesse leggi di struttura e di integrazione$/ 'e pertantosi 4uol dire che l’illusione, per rispetto alla percezione detta oggetti4a e supposta6adeguata7, = una percezione inadeguata, :uesta terminologia de4’essere intesa in sensoepistemologico stretto/ Da :uesto secondo punto di 4ista, che = il pi@ importante e al:uale anche il primo = ordinato, ci si chiede non a :uali leggi 6soggetti4e7 obbedisce il processo percetti4o, ma :uale corrispondenza ci sia 2ra i suoi contenuti e :uelli attribuitialla realt5 oggetti4a/Il 2atto illusorio nella storia dei problemi speculati4i = stato considerato come la 2onte precipua dello scetticismo e l’argomento perentorio contro il realismo/ #a poche illazionisono state, non solo assurde, ma tanto arbitrarie e ingiuste come :uesta/ 8’illusione al

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contrario richiama la mente del ricercatore ad una se4era disciplina per raggiungere concertezza ilA contenuto degli oggetti/ 8’illusione certamente 2a cadere le ambizioni di unrealismo assoluto che di2enda una corrispondenza per2etta 6speculare7 del nostroconoscere, in :ualsiasi condizione l’atto si eserciti, con il suo oggetto" ma oggi non c’= persona sensata che di2enda una pretesa cosB ingenua, all’in2uori dei 2enomenisti assoluti

che hanno soppresso ogni dualismo gnoseologico/Ci a cui il 2atto illusorio conduce, :uando sia oggetti4amente considerato, =l’ammissione che la nostra conoscenza immediata ha gradi 4ar_ di corrispondenza con ilsuo oggettoK per :uesto esso porta naturalmente all’ammissione di un realismo moderato,che pu coincidere, :uando siano ben de2initi i termini in :uestione, anche con unoscetticismo moderato/Il 2atto che 4i sono delle illusioni o percezioni inadeguate signi2ica che 4i sono altri modidi conoscenza che non sono illusioni, che sono ritenuti perci adeguati ai propr_ oggetti/. noi sappiamo che la percezione adeguata = nella 4ita ordinaria il caso pi@ 2re:uente/ .che la percezione oggetti4a sia il caso normale, l’illusione :uello anormale, non locongetturiamo soltanto dal 2atto che :uella = pi@ 2re:uente, :uesta meno, ma dal sapere

che la percezione oggetti4a realizza le 6condizioni ottime7 del conoscere/ In2atti noi possiamo graduare l’oggetti4it5 del nostro conoscere con una cur4a" si d5nnoinadeguatezze tanto per di2etto di condizioni (p/ e/ mancanza di luce, luce debole,incidenza di raggi, ecc/) come per eccesso (luce abbagliante, con2luenza di raggi, ecc/)/8e condizioni ottime si realizzano con i 4alori med_/Con :uesti 4alori med_ noi abbiamo una conoscenza delle cose certamente pi@ adeguatadi :uella che si possa a4ere con i due 4alori estremi, e possiamo progredirecontinuamente tanto nella conoscenza 4olgare, come in :uella scienti2ica nel precisare lecondizioni che realizzano :uesti 4alori med_/ Con :uesto non si 4uol dire che noiconosciamo adeguatamente la essenza del reale nel suo intimo e in tutte le sue 4irtualit5"ma che della essenza delle cose noi conosciamo alcuni elementi = certo non per  preconcetti 2iloso2ici o d’altro genere, ma per 4ia dellaA discriminazione chenecessariamente dobbiamo 2are 2ra le conoscenze dette illusorie e :uelle che non lo sono/Possiamo dire allora, con l’.4erett all$$, che 6la percezione normale = :uella che si hanelle condizioni migliori di conoscenza rispetto a :uella specie di oggetti7/ 8e miglioricondizioni per conoscere sono :uelle che permettono (in base alle percezioni passate) ladiscriminazione di un maggior numero di :ualit5 e relazioni rispetto alla categoria dioggetti che si considera/// 8e percezioni 4anno soggette all’illusione nel rapporto secondoil :uale le loro condizioni di4ergono dallo stadio ottimo, per 2inire in uno stadio dimassima inadeguatezza nel :uale non = pi@ possibile alcuna discriminazione di un datooggetto/Il 2atto illusorio cosB considerato suggerisce che noi in 6certe date occasioni7 possiamoessere in grado di tro4arci in con2ormit5 oggetti4a con le cose e di conoscere i moti4i di:uesta persuasione/ N si dica, contro :uesta posizione di realismo, che noi nella percezione siamo 6atti4i7, e:uindi che l’aspetto di percezione = alcunch di puramente 6costruito7 e non di 6dato7/Riser4andomi a suo luogo una presa di posizione pi@ esplicita in materia, ora osser4o chel’atti4it5 innegabile implicata nel processo di percezione non =, come :uella antiana,indirizzata alla immissione di 2orme in un materiale che ne = pri4oK ma = tutta 4lta acreare nel soggetto le condizioni migliori per la 6scoperta7 o la 6contemplazione7 della

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natura dell’oggetto, in :uanto essa appartiene all’oggetto/ . il realismo, nella sua 2ormaragione4ole, = appunto la dottrina secondo la :uale il conoscere si s4olge ed = come lascoperta di :uanto concerne cose o processi 6di4ersi da s e dalle proprie a22ezioni7$+/Dimostrata l’insu22icienza della spiegazione analitica, la posizione delle teorie sinteticheha guadagnato una posizione di 2a4ore/ #a poich di posizioni sintetiche non 4e n’= unaA

soltanto, e la 9estalttheorie 2ra tutte pretende d’essere l’unica ad adeguarsi alla realt5 dei2atti, prima di prendere posizione = necessario che consideriamo altri 2atti che i 9estaltistihanno 2atto oggetto di geniali e sempre interessanti ricerche/0/ 8a percezione di mo4imento8e ricerche intorno alla percezione del mo4imento hanno costituito le esperienze6genetiche7 da cui il ertheimer nel $%$$E$+ = partito per 2ondare la 9estalttheorie" per :uesto esse meritano una considerazione a parte/Diciamo anzitutto che, data la distribuzione discontinua che hanno le terminazionisensoriali alla peri2eria degli organi di senso, ogni stimolo non 4i = rice4uto se non in:uanto = immobile" la considerazione dell’apparato 2isiologico = :uindi impotente arender ragione di :uesta che = una percezione 2ra le pi@ comuni e 2ra tutte probabilmente

la pi@ importante, almeno dal punto di 4ista psicologico/ Nell’esperienza ordinaria si ha la percezione del mo4imento :uando la successione delle presentazioni di un oggetto supera un certo 4alore di 2re:uenza, per cui non = pi@ possibile indi4iduare in modo discreto l’oggetto nei singoli punti dello spazio che 4ieneoccupando/ In :uesto caso un oggetto o un sistema = detto essere in mo4imento sempre inri2erimento ad un altro oggetto o sistema che = ritenuto essere 2isso/ <l cinematogra2o leimmagini immobili di oggetti dati in posizione di4ersa, per il 2atto che sono presentaticon 2re:uenza superiore al tempo di reazione, produce una percezione ine:ui4ocabile dimo4imento" :ui il 2attore percetti4o = la 4elocit5 di 2re:uenza/In4ece 2issando dall’alto di un ponte un punto della corrente del 2iume, pare che il pontesi muo4a all’indietro/ Il mo4imento della luna, nelle notti un po’ nu4olose, appare pi@4eloce di :uello delle notti chiare, perch noi riteniamo le nu4ole immobili, cosicch ilmo4imento = da noi percepito secondo la somma algebrica delle 4elocit5 del mo4imentoreale della luna e di :uello delle nu4ole che si muo4ono in senso in4erso/A`uando in :ualche stazione 2erro4iaria si attende sul proprio treno e non se ne a44erte la partenza, si ha la subitanea impressione, guardando dal 2inestrino, che contrariamente al2atto siano gli altri treni a muo4ersi e non il nostro/ 'imilmente, guardando da un trenoin corsa, il paesaggio, soprattutto i pali e la siepe della linea 2erro4iaria sono da noi 4istimuo4ersi e con 4elocit5 tanto maggiore :uanto pi@ 4icini sono gli oggetti" si hal’impressione di un mo4imento che si s4iluppa a 4entaglio, di cui gli oggetti pi@ lontani2ormano il manico/`ui il 2attore percetti4o che porta all’illusione = dato dal sistema di ri2erimento preso inconsiderazione" di 2atto nella nostra retina le imagini degli oggetti esteriori, :uando iltreno = in corsa, si succedono allo stesso modo di :uando il treno 2osse 2ermo e gli oggettisi muo4essero/ 8’apparato sensoriale a complessi di stimoli della medesima natura e:ualit5 non pu che rispondere allo stesso modo, e da :uesto punto di 4ista non = corretto parlare in :uesti casi di illusione o di percezione inadeguata" la percezione sarebbeinadeguata se a44enisse in altro modo/Va osser4ato tutta4ia che l’e22etto illusorio scompare o diminuisce note4olmente :uandosi prende per ri2erimento un punto dell’oggetto che realmente si muo4e e tenendo lo

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sguardo 4lto tanto all’oggetto in moto (il tram, il battello) :uanto all’oggetto immobile(un altro tram, le rotaie, la siepe, la sponda del 2iume///)/Poniamo, con il ertheimer, il problema nei termini pi@ semplici$0/A.cco la percezione di un oggetto in mo4imento/ 8’oggetto si muo4e da un sito ad unaltro" 2ino all’istante t, = tro4ato nella posizione p$ (nel luogo l)K dall’istante tn = tro4ato

(alla 2ine del mo4imento) nella posizione pn (nel luogo ln)" nel tempo intermedio 2ra t$ etn, l’oggetto = stato tro4ato successi4amente, secondo una continuit5 temporale espaziale, nelle posizioni intermedie 2ra p$, e pn, e a tra4erso esse = arri4ato a pn/Ci che si 4ede = :uesto mo4imento" non soltanto si 4ede che l’oggetto ora si tro4a inaltre condizioni da :uelle di prima, o si sa (soltanto) che si = mosso, ma si 4ede proprio ilmo4imento/ Cos’= ci che = dato psichicamente;'i potrebbe dire, per analogia alla realt5 2isica, che il 4edere il mo4imento consiste nel2atto che l’oggetto 4isuale, dalla posizione p$ si = portato in modo continuo a tra4erso sitiintermed_ 2ino a pn" data tale se:uela di siti intermed_, = perci data anche la 4isione delmo4imento/'e :uesto 4edere il mo4imento 4a considerato come illusione, cio= come :ualcosa che dal

 punto di 4ista 2isico non = dato altro che, prima come una pura posizione di :uiete e, poi,come una determinata distanza dalla prima posizione" in un’altra posizione di :uiete, sido4rebbe 2ar inter4enire, in coincidenza con essa, una integrazione soggetti4a/ Il passarea tra4erso, lo a4er preso insieme (das .ingenommen haben) le posizioni intermediesarebbe in :ualche modo integrato soggetti4amente/8a supposizione, gi5 4erisimile per i 6mo4imenti7 reali, di4enta secondo il / necessaria per i mo4imenti 6apparenti7$&/

! ! !

 Nelle esperienze di laboratorio il 6mo4imento apparente7 si pu ottenere con la solaesposizione tachistoscopica di 2igureA immobili (mo4imento stroboscopico)K ciaccontenteremo di ricordare i casi tipici/ `uesti 2atti erano conosciuti anche dalla psicologia tradizionale, ma non 2urono su22icientemente presi in considerazione edappro2onditi dal punto di 4ista della sintesi percetti4a come tale" :uesto 2ece ilertheimer che ebbe per 6soggetti7 in esperienza i due migliori collaboratori, / OUhler e O/ Oo22a allora suoi assistenti/'i presentano alternati4amente su di uno schermo due elementi luminosi immobili, a e b(punti, linee), di struttura identica ma spostati rispetti4amente nello spazio/ Regolandoopportunamente i tempi di esposizione e d’inter4allo si possono ottenere i 2enomeniseguenti (pag/ ?K c2r/ ta4ola dei 4alori med_, pagg/ $%E+)/ Il soggetto de4e osser4aretenendo gli occhi immobili/a) 'e l’inter4allo = maggiore di ,$ secondo (circa $ s) e certamente al di sopra di ,0secondi, si hanno due impressioni successi4e in :uieteK ciascuna linea compare al suo posto l’una dopo l’altra (stadio 'u)/ b) 'e l’inter4allo = accorciato 2ra ,$ a , (circa s) secondi si ha il 2enomeno tipico"si realizza cio= la 4isione di un unico punto o linea che si muo4e, spostandosi dall’unaall’altra posizione delle due impressioni reali (stadio *pt)/c) 'e l’inter4allo 4iene ulteriormente ridotto, a 2razioni che stanno al di sotto di ,0(circa 0 s) secondi, non si 4eri2ica pi@ il mo4imento di una linea, ma si ha l’impressione

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simultanea di tutte e due le linee (stadio 'im) (2ig/ 1+)/Fra :uesti tre stad_ tipici, usando particolari accorgimenti, il / tro4 altri stad_ con2enomeni intermed_ di passaggio (pag/ $?, pag/ 1& e segg/)/ 'i pu 4edere un solo oggettoche compie tutto il percorso, o due oggetti di cui uno solo si muo4e, od anche un oggettoche comincia il tragitto e l’altro che lo 2inisce Z+[/ 8a 2orma del mo4imento dipende dalla

 posizione oggetti4a che si d5 alle due 2igureK se si proiettano due parallele, si 4ede unatraslazioneK in4ece due rette, che 2anno un angolo, mostrano una rotazione Z0[/ ProietEtando, in4ece, prima una immagine al centro, poi due immagini simmetriche ai latiK si haAun doppio mo4imento simultaneo in senso contrario Z&[$?/ Il 2enomeno si ottiene anchese in luogo di presentare imagini uguali in posizione di4ersa, si presentanoalternati4amente due immagini di4erseK in :uesto caso per tempi di esposizioni edinter4alli ottimi (*pt) si percepisce un’unica 2igura che oltre a mutare di posizione mutaanche di 2orma (2igura 4ariabile)/Il mo4imento pu essere percepito sia come e22ettuantesi nel piano, sia come e22ettuantesinello spazio tridimensionale/ 8a di22erenza 2ra i due modi di percepire il mo4imento = particolarmente e4idente nel caso di una 2igura 4ariabile/ In2atti se il mo4imento =

 percepito in piano, si a4r5 l’impressione di una 2igura che alternati4amente si allarga e sirestringeK se in4ece il mo4imento apparir5 e22ettuantesi nello spazio tridimensionale, sia4r5 l’impressione di solido, che ruotando di %, presenta alternati4amente due di4erse2acce, ora :uella stretta, ora :uella larga/'i pu concludere che il mo4imento stroboscopico nella sua prima 2ase = l’espressionedella costituzione di una 2orma,A la migliore possibileK la seconda 2ase ne traduce ladissoluzione/I pratici di laboratori, secondo il 9uillaume, la tro4ano anche nella 4ita ordinaria, comenell’aprir le 2inestre, nell’illuminare una sala$/ 'oltanto le 2orme pi@ semplici sono percepite subitoK per le altre = necessario un certo tempo, occupato da un processodinamico che 2inisce nel processo stazionario di cui la percezione della 2orma =l’espressione/Il 6mo4imento apparente7 ebbe dal ertheimer il termine di 2 Ephnomenon" il Oenel lochiam mo4imento g (gamma) per distinguerlo da altri 2enomeni simili studiati dallostesso Oenel prima da solo e poi con il Oo22a e indicati come mo4imenti a e b/ `uesti<utori studiando, con esposizioni stroboscopiche, il comportamento percetti4o delleillusioni di #TllerE8er e di altre 2igure illusorie, tro4arono che, nelle 2igure, lineeoggetti4amente uguali presentano un mo4imento di espansione e contrazione (mo4imentoa)K non di4ersamente da :uello che si osser4a con l’espressione di linee ineguali(mo4imento b)/G stato tro4ato anche un mo4imento d (delta) il :uale consiste nel ro4esciamento delladirezione normale del mo4imento apparente/ I 9estaltisti tendono a 4edere in tutti :uesti2enomeni un 2atto unico che si pu presentare secondo modalit5 di4erse/Ricerche speciali sopra il mo4imento stroboscopico 2ecero in modo indipendente il8indemann e l’artmann/Il 8indemann proiettando per una sola 4olta, con esposizioni molto corte, delle 2iguregeometriche, tro4 che 2igure 4arie geometriche, presentate in 4ari modi, si comportanodi4ersamente (8indemann ./, ? e segg/)/ Nel caso di un cerchio, il mo4imento g si ri4ela molto pronunciato nella direzioneorizzontale e lo stesso accade per una ellisse :uando poggia sopra uno dei suoi assi/ >n

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:uadratoA in4ece che poggia sulla base di uno dei suoi lati si muo4e in senso lateraleK mase poggia in4ece su di un angolo, presenta mo4imenti energici di contrazione e diespansione/ Va notato che le 2igure 2amiliari resistono alla de2ormazione pi@ delle altre/Il ethe, il Fuchs ed il ittmann hanno proposto spiegazioni 4arie del 2enomeno, ma il 8/non le tro4a soddis2acenti/ Probabilmente la spiegazione, a suo parere, 4a cercata a partire

dall’ipotesi, che il mo4imento non = altro che l’espressione 2enomenale del sorgere edisparire delle 2orme 4isuali (das .ntstehen und Vergehen der optischen 9estalten)/ 8a2ase iniziale di :uesto mo4imento la possiamo indicare con </ Dalle esperienze risultache si d5nno casi nei :uali la :uiescenza dell’oggettoEstimolo non implicanecessariamente che la 2orma percepita sia sperimentata come :uiescente/ Il mo4imentostroboscopico, in :uesti casi, pu esser considerato come lo stadio iniziale del processodinamico che ha per termine la 62orma7 :uiescente/ Dal punto di 4ista 2isiologico cisigni2ica che la :uiescenza nel campo somatico si stabilisce solo dopo un bre4e e sia pur rapido processo 2isiologico/ 'i presume che un tale processo a44enga anche conesposizioni prolungate di uno stimoloEoggetto" il non a4erne noi ordinariamentecoscienza pu dipendere sia dal 2atto che possiamo esser disturbati da altri 2attori, sia

dalla supposizione che l’energia implicata in :uesto processo pu essere note4olmentesopra22atta da :uella che si tro4a nel sistema stazionario della 2orma in :uestione (pag/ &Je segg/)/Ci che = stato detto della 2ase < del mo4imento 4ale anche, mutatis mutandis, per l’ultima 2ase o 2ase X/ Nessuna eccitazione cessa immediatamente :uando = rimosso lostimolo/ 8a 2ase X del mo4imento g mostra che il processo 2isiologico non si arresta bruscamente, ma scompare piuttosto per processi di spostamento ordinato/Il 8indemann indica come processo g il 2enomeno 2isiologico del settore otticocorrispondente al mo4imento g per cui si arri4a alla 2orma :uiescente 2inale(corrispondente alle 2orme 2isiologiche)/ `uesta 2orma terminale = go4ernata dalla leggedi pregnanza, e cio= essa tende ad assumere la migliorA 2orma possibile/ . cosB anche:uesto 2enomeno originale rientra nello schema generale della teoria della 9estalt (??)/! ! !#entre il ertheimer a4e4a studiato l’e22etto 2enomenale che si a4e4a dalla esposizionestroboscopica di due stimoli, dati in posizioni di4erseK e OenelEOo22a si erano occupatidel mo4imento in rapporto alla 2usione percetti4a, ed il 8indemann a4e4a studiato il problema usando di una sola esposizione, 8/ artmann studi l’e22etto che si produce4a:uando l’oggettoEstimolo in mo4imento 4iene esposto per due 4olte con una pausa 2ra ledue esposizioni della durata approssimati4amente uguale delle esposizioni stesse (8/artmann, 0$% e segg/)/8’esperienza si presenta :uindi molto simile a :uella del ertheimer, con la soladi22erenza che nell’esperienza del ertheimer i due stimoli erano presentati separati tantonello spazio come nel tempoK :ui in4ece si tratta di stimoli identici nello spazio e separatisolo nel tempo/<nche :ueste ricerche mostrano, come :uelle degli <utori 2inora citati, che esiste unostretto parallelismo 2ra il mo4imento g e la 2usione percetti4a/ 9li esperimenti misero inchiaro ancora una 4olta l’in2luenza del carattere 2igurale sopra la 2usione, :uale si =osser4ato per il mo4imento g, poich= si constat che la 6soglia7 di 2usione dipende dallaspecie di 2igura che si usa/>sando 2igure ambigue, od anche la croce di Rubin, si tro4 che, malgrado l’in4arianza

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oggetti4a della 2igura esposta, la 2usione a44eni4a a soglie di22erenti a seconda delledi22erenti apprensioni che si a4e4ano dello stimolo presentato a :uel modo/ . si scoprBche la stessa area oggetti4a ha un punto di 2usione pi@ basso se = 4ista come s2ondo(9rund) di :uando appare come 62igura7 (9estalt)/Di pi@, se nelle due esposizioni si presentano due 2igure di4erse 2ra loro, non si 4eri2ica il

2enomeno del mo4imento saltellante, che si ha in4ece :uando si presenta la stessa 2iguraambedue le 4olte/ <22inch si possa a4er la 2usione = necesAsario che la 2igura dellaseconda presentazione sia la stessa, o :uasi, della prima, e che tutte e due occupino lastessa posizione nello spazio/ 8’/ 4ide in :uesta 6resistenza7 alla 2usione di due 2iguredi4erse una ripro4a della legge di costanza della 9estalt/'e si introduce una leggera discrepanza nella posizione o :uando si usano due 2iguredi4erse, il saltellamento scompare ed in suo luogo si 4ede il mo4imento/<nche l’artmann, come il 8indemann, ricorre per spiegare il 2enomeno da lui scopertoalla concezione del ertheimer, secondo la :uale la percezione di mo4imento non =do4uta ad una somma di eccitazioni di cellule cerebrali indi4iduali, ma piuttosto a processi e stati 6totali7, secondo le ulteriori precisazioni che a :uesta concezione ha poi

apportato il OUhler con l’ipotesi delle 62orme 2isiche7 (0JJE0%&)/! ! !Come spiegare :uesti 2enomeni; Il undt pens che 2ossero do4uti alle sensazioni dimo4imento dei globi oculari/ 8a spiegazione non regge, poich, osser4a il ertheimer, il2enomeno ha luogo egualmente :uando si osser4a con gli occhi 2ermi (pag/ &K c2r/" pag/1)K n si pu pensare con l’elmholtz ad inter2erenza od associazione di posizioni localisuccessi4e, poich la bre4it5 dell’esposizione non permette simili processi (pag/ +$ esegg/)/<ncora ci 2u chi pens che si trattasse di un’imagine consecuti4a, chi di illusione digiudizio, chi di una 62usione7 dei contenuti dello stimolo, chi ad una 69estalt:ualitt72ondata su relazioni/ In realt5 il mo4imento stroboscopico = una percezione originaleK non= n una somma o sintesi di sensazioni successi4e, n un’interpretazione delle medesime per un ricordo dell’esperienza passata$1/A8e ricerche sul mo4imento stroboscopico hanno perci messo in chiaro"a) che la percezione del mo4imento ha un contenuto prettamente sensoriale" si hacertamente anche negli animali/ b) che tale percezione tutta4ia ha un contenuto originale, cio= psicologicamenteinderi4abile/c) che si tratta di un 2enomeno primiti4o e 2orse il pi@ primiti4o dell’organizzazione percetti4a/In :uanto riguarda la 6sensorialit57 e la 6primiti4it57 di :uesta percezione, basti ilricordare che essa presenta, come i colori e la grandezza, i 2enomeni di costanzaK presenta parimenti le immagini consecuti4e (nistagmo)/ 8’.hrenstein ha notato delle chiareanalogie 2ra la percezione dei colori e :uella del mo4imento" alla 2usione dei colori,corrisponde la 2usione del mo4imentoK al contrasto simultaneo dei colori corrisponde ilcontrasto simultaneo del mo4imento, al contrasto successi4o dei colori corrisponde ilcontrasto successi4o del mo4imento/ <nzi, rigorosamente parlando, non si do4rebbeusare il termine 6mescolanza di mo4imento7, per il 2atto che la 62usione7 :ui, come delresto anche nei colori complementari, non a22etta la :ualit5 percettuale, ma soltanto le suecondizioni di eccitazione$J/

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Il color arancio = un contenuto psichico per2ettamente a s, e non una 62usione7 di gialloe rosso, anche se presenta una somiglianza tanto con il giallo come con il rosso" il parlaredi mescolanza, dal punto di 4ista 2enomenale, :ui non ha senso, ma al pi@ si ri2erisce allagenesiK per cui = pi@ esatto parlare soltanto di 62usione7 di luci e di processi di stimolo/`uanto si 4ien dicendo 4ale anche, e pi@ ancora, per la percezione di mo4imento che

sorge a partire dalla presentazione di posizioni successi4e di un oggetto nello spazio/ <:uesto modo la percezione del mo4imento presenta un’analogia e4idente conl’impressione di 6pro2ondit57 che si ha dalla 62usione7 delle due immagini retiniche"nell’un caso si tratta di disparit5 spaziale simultaneoEstatica, nell’altro di disparit5spaziale succesAsi4oEdinamica/ . che l’analogia sia reale lo dimostra il 2atto che il sensodel mo4imento, unito al senso spaziale, pu dare origine a nuo4e :ualit5 percetti4eK comela pro2ondit5 unita ai colori genera la percezione dei colori corporei (*ber2lchen2arben),cosB il mo4imento esercita un in2lusso nella strutturazione dello spazio/ 8’.hrenstein ha2atto uno studio accurato di :uesti 2enomeni che d5nno la ragione, 2ra l’altro, anche dimolte illusioni e de2ormazioni percetti4e/8a psicologia tradizionale, di 2ronte ai 2enomeni del mo4imento apparente, per restare

2edele ai suoi princBpi si era arenata in di22icolt5 inestricabili imponendo una soluzioneche era in contrasto con l’esperienza pi@ immediata" = merito innegabile della9estalttheorie se un 2enomeno cosB 2ondamentale ha ormai una trattazione 4eramentescienti2ica/In luogo di spiegare il mo4imento stroboscopico per una reminiscenza di mo4imentireali, il ertheimer ha 4isto in :uesto 2enomeno il tipo 2ondamentale della percezione dimo4imento/ In2atti, 2in :uando ci si attiene alla struttura 2isiologica della retina,l’eccitazione isolata che si ha in ciascuno dei suoi elementi non potr5 mai dare n la percezione di estensione, n :uella di mo4imento/ 8a sola di22erenza 2ra il mo4imentostroboscopico e :uello reale sta nella densit5 pi@ grande di eccitazioni nel caso delmo4imento reale" il mo4imento reale 4iene :uindi ad essere un lato particolare delmo4imento stroboscopico/ . :uesto = tanto 4ero che anche nell’esperienza ordinaria dimo4imenti molto rapidi (cambio di segnalazioni luminose agli incroc_ delle 4ie) o moltolenti, si possono a4ere gli stad_ di 'im e 'u/isogna :uindi spiegare la percezione del mo4imento come un processo originale dinatura totale (9esamtprozess), o4e l’e22etto non dipende dalla natura e modalit5 dellostimolo ma dalle propriet5 del campo/Il ertheimer, passando dall’analisi 2enomenologica alla interpretazione teorica,consider il mo4imento apparente come 6:ualcosa di :ualitati4amente puro7, come un6mo4imento senza mobile7 (eMegung ohne eMegtes), a di22erenza di :uanto si 4edenell’esperienza ordinaria/ 8’origine, poi, di taleA nuo4o contenuto 4a spiegata, a suo parere (pag/ J e segg/, ^ +$), a partire da 6corti circuiti7 o 62unzioni tras4ersali7 chea44errebbero nei centri corticali, come si dir5 pi@ a4anti$%/ Pretese :ueste che non hannoniente a che 2are con la geniale tecnica scienti2ica del ertheimer/! ! !Considerazioni analoghe sono state suggerite dalle ricerche intorno alla percezione delmo4imento indotto che = stato studiato dal Duncer, e poi continuato dal allach, 4on'chiller e da altri (Duncer O/, <, $J e segg/)/8’illusione :ui = data dal 2atto che :uando sono presentati insieme un oggetto 2ermo eduno in mo4imento, a seconda del sistema di ri2erimento che l’osser4atore prende, pu

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esser 4isto in mo4imento ora l’uno ora l’altro oggetto indi22erentemente/ 'ono i casi dimo4imento indotto le illusioni, ricordate sopra, del mo4imento di oggetti immobili che siosser4ano dal 2inestrino di un treno in corsa e, 4ice4ersa, l’illusione del mo4imento del proprio treno, che oggetti4amente = 2ermo in stazione, :uando si muo4e un treno 4icinoche = 4isto 2ermo/ In :uesto caso il mo4imento indotto ha una direzione contraria rispetto

all’inducente, com’= anche il caso della corrente del 2iume guardata dall’alto del ponte odelle rotaie o delle pareti di una galleria osser4ate dal 2inestrino di un treno in corsa/8a percezione del mo4imento indotto si 2onda :uindi sullaA dualit5 di 62igura e s2ondo7"tutto dipende a :uale dei due oggetti dati l’osser4atore attribuisca l’una o l’altra 2unzione/8’oggetto, a cui si ri4olge l’attenzione, 2unziona da 62igura7 ed = 4isto in mo4imento,l’altro in4ece 2unziona da s2ondo ed = 4isto in :uiete" poco importa :uale dei due simuo4a realmente/ 'i pu a4ere anche che :uando ambedue gli oggetti possono esser 4isticome 6cose7, allora, se l’attenzione si porta simultaneamente su ciascuno, tutti e duesono 4isti muo4ersi in direzione contraria/Prima di ri2erire le esperienze del Duncer, ricordiamo un curioso esperimento suggeritoda un aderente alla scuola di 9raz, il itase/ Dopo alcun tempo che ci si tro4a in una

stanza completamente buia, si proietti su di uno schermo opaco un solo punto luminoso"il punto comincier5 subito a muo4ersi circolarmente nella maniera pi@ pronunciata, conescursioni superiori ai %/ 'i osser4 che durante tutto il tempo di 2issazione, per  per2etto che possa essere non pi@ di un minuto gli occhi presentano un mo4imentotremolante (Oo22a, O/, D, +$+)/I mo4imenti 6autocinetici7 pro4ano che ai di4ersi punti retinici non corrisponde alcun4alore locale 2isso" essi producono una localizzazione solo entro uno s2ondo che sia datoKnon la producono pi@, :uando lo s2ondo = perduto/8e esperienze del Duncer 4eni4ano 2atte in :uesto modo/'i proietta4a un raggio di luce sopra un rettangolo di cartone ( q &J cm/)" distanzadell’osser4atore un metro (pagina $J1 e segg/)/`uando si muo4e il cartone nel senso a4antiEindietro, si 4ede il punto di luce mettersi inmo4imento nella direzione contraria indietroEa4anti/ 'e in4ece = il punto di luce amuo4ersi realmente, il 2enomeno dell’induzione non si 4eri2ica e il cartone rimane 2ermo" perci = impossibile decidere se il punto luminoso sia o no, oggetti4amente, inmo4imento/8a di22erenza pu essere rile4ata :uando, in4ece di un solo punto luminoso, se ne usanodue, di cui uno sia in mo4imento, l’altro in :uiete/ Nel caso precedente il rettangolo dicartone pote4a 2unzionare solo come sistema di ri2erimento,A come s2ondo, non comecosa e 2igura, e per :uesto si 4eri2ica4a solo una 2ase del 2enomeno/ Il rettangolo dicartone costituisce, rispetto al punto unico, un sistema di ri2erenza naturale, ma non4ice4ersa e :uesto per la note4ole sproporzione di dimensioni che corre 2ra i due, la :uale2a sB che il rettangolo debba essere considerato come un locante e mai un locato, ed il punto sempre un locato, mai un locante/ `uando in4ece si hanno due punti :uestaimpossibilit5 s4anisce/ Lutto dipende dall’a4ere o no un sistema di ri2erimento e dalle suemodalit5, cosicch la perdita di 4ista del sistema di ri2erimento, o l’impossibilit5 dia4erlo, distrugge l’illusione/`uando si imprime al rettangolo un mo4imento molto rapido nel senso a4antiEindietro, il punto di luce appare 2ermo, perch non riesce a mantenere pi@ la relazione 2enomenale alrettangolo come a suo s2ondo, e prende relazione in4ece con gli altri oggetti della camera,

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come le pareti, i mobili, le sedie///'i ottengono 2enomeni di mo4imento indotto anche usando delle oscillazioni di un pendolo in una camera oscura e l’illusione a44iene in tutte le direzioni che si 4ogliono pro4ocare (pag/ $%J e segg/)/ 9li esperimenti sul 6mo4imento indotto7 sono suscettibilidi interessanti s4iluppi per comprendere la natura di molti altri 2atti, di cui baster5

ricordarne uno d’esperienza ordinaria/ 9li oggetti sono da noi 4isti in :uiete anche:uando i nostri occhi si muo4ono e :uindi le immagini degli oggetti si spostanocontinuamente sulla retina, ed = assai raro il caso che noi osser4iamo gli oggetti tenendogli occhi per2ettamente immobili/ 'econdo le esperienze precedenti le cose sispiegherebbero a :uesto modo/ Il punto di osser4azione si muo4e a tra4erso gli oggetti di4isione ed = circondato da essi" esso stesso = un sistema immerso in un sistemaincludente, pi@ ampioK la sua localizzazione = determinata dagli oggetti che 2ormano los2ondo di ri2erimento/ G per :uesta ragione che gli oggetti non sembrano muo4ersi 4ersosinistra, :uando si dirige lo sguardo a destra/ 'ono le 6cose7, sopra le :uali dirigiamo leosser4azioni, che 2orniscono per lo spazio 4isuale il sistema determinati4o di ri2erimentonel :uale entra lo sguardo in mo4imento (pag/ +0J)/A

`uesti 2atti dimostrano adun:ue che il mo4imento pu essere 4isto con una 2orma assaidi4ersa, secondo il campo al :uale 2enomenicamente = 4isto appartenere/ 8’osser4azione4a applicata, secondo le ricerche 2atte dal roMn, anche per la 4elocit5 apparente"anch’essa = in 2unzione (in4ersa) del campo secondo che :uesto = pi@ grande o pi@ piccolo/ Ci che corrisponde alla legge del Oorte" 6l’aumento della distanza per cui passaun oggetto, 4isto stroboscopicamente, diminuisce la sua 4elocit5 2enomenale7 (Oo22a,O/, D, +JJ)/! ! !8a subordinazione che si ha delle 6parti7 al 6tutto7 nella percezione di mo4imento, =stata messa in e4idenza anche da alcune eleganti esperienze intorno all’identit52enomenale degli oggetti d’esperienza, eseguite da H/ Lernus, sotto la direzione delertheimer (pag/ J$ e segg/)/ Il problema = molto semplice e di e4idente interessespeculati4o/ Noi 4ediamo un oggetto in mo4imento e subito diciamo 6`uest’oggetto si muo4e7" bench nella nostra retina le immagini, che 4engono dall’oggetto, continuino a cambiarein ogni istante, 2enomenalmente l’oggetto conser4a la sua identit5/ 8o stesso de4e dirsi per oggetti in riposo" il ta4olo, che ho attualmente da4anti a me, non = del tutto uguale alta4olo di un momento 2a" eppure per me = lo stesso ta4olo che persiste/ >n oggetto allora pu in s cambiare, senza perdere la sua identit5" il sole cresce (restando identico a s) inluce e splendore, il 4olto del mio amico impallidisce/// `uali sono le condizioni per la persistenza di :uesta identit5 2enomenale; .sse non possono esser ridotte alle condizionidi contiguit5 spaziale e temporale, come si = potuto 2are per il mo4imento stroboscopico/Il Lernus ricorse al metodo dello spostamento stroboscopico di un insieme di punti/Vengono proiettati, sopra unoA schermo di cartone, due gruppi di punti luminosi immobiliin condizioni 2a4ore4oli alla produzione di un buon mo4imento stroboscopico/ 'iano igruppi abcde e cd2gh (2ig/ 10)K nella 2igura i punti della prima serie sono rappresentati da piccoli punti neri, :uelli della seconda serie dai circolettiK i punti dei due gruppi che4engono a coincidere sono indicati dai circoletti con il punto nero interno/Risulta pertanto dall’esperimento che il soggetto non 4ede n punti immobili occupantioggetti4amente la stessa posizione, n identi2ica i punti coincidenti , ma osser4a un

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mo4imento di traslazione da sinistra a destra di una 2igura rigida a 2orma di croce/ 'i haallora che i punti c e d perdono la propria identit5 e la loro 2unzione" il punto c che (nella prima esposizione) costitui4a il centro della croce, di4enta l’estremit5 del braccio sinistrodell’unica croce percepita, e il punto d che era l’estremit5 destra di4enta il centro/'chematicamente" c+ = identi2icato ad a$ e non a d$, come a priori si sarebbe aspettato/

<ltrettanto si dica dei due gruppi della 2ig/ 1& o4e si osser4a un mo4imento di traslazione parabolico/8’identit5 2enomenale perci non obbedisce alla legge dell’eccitazione locale, n a :uelladel cammino pi@ bre4e 2ra due eccitazioni localiK essa = in4ece conser4ata dal 6tutto7come tale, e non = in 2unzione delle singole parti secondo il loro contenuto oggetti4o/68’identit5 2enomenale, conclude il Lernus, = primariamente determinata dall’identit5 di2orma (9estalt), dalla omologia di 2orma delle parti, cio= dai caratteri del tutto e nonda relazioni 2rammentarie7 (pag/ $$)/<nche in :uesto caso bisogna perci 2ar ricorso ad unaA 9estalt dinamica entro i terminidi un campo totale di 2orze, la :uale si mostra egualmente 4alida per i complessisuccessi4i come la 9estalt statica per :uelli simultanei (2orme, 2igure geometriche, ecc/)/

8e leggi che regolano l’apparire, sia delle une come delle altre, non possono essere cheidentiche+/Il complesso delle ricerche intorno al mo4imento stroboscopico tende a dimostrare chedue oggetti immobili ed isolati 2ra di loro si 2ondono insieme in un oggetto unico e d5nnola impressione di mo4imento" 2enomeno puro, secondo ertheimer, senza stimoloadeguato+$/! ! !

Fenomeni di ordine pi@ complesso, ma che possono rientrare nell’ambito delle ricercheinaugurate dal ertheimer, sono i mo4imenti stereocinetici studiati da un 4alentediscepolo del enussi, il #usatti" lo 6e22etto7 2enomenale che essi producono = ilmo4imento solidale/ .cco la descrizione sommaria dei 2enomeni (D, pag/ $00 e segg/)/'e si 2a ruotare lentamente attorno al suo centro un disco di cartone che porta 4erso la peri2eria disegnato un cerchio e dentro al cerchio un punto non coincidente col centro delcerchio e si osser4a il complesso disegnato ad una certa distanza"A l’aspetto del complesso4aria durante l’osser4azione passando attra4erso di4erse 2asi generalmente nell’ordineseguente"a) 'i 4ede dapprima il cerchio ed il punto eseguire il mo4imento di rotazionecon2ormemente alle condizioni obbietti4e dell’esperienza/ b) 'i ha ad un tratto l’impressione che il cerchio eseguisca e22etti4amente un mo4imentodi rotazione attorno al centro del disco, non presentando per costantemente, ad es/rispetti4amente 4erso il centro del disco e 4erso il bordo del disco, gli stessi punti (comea44iene in realt5, dato che il cerchio = disegnato, ed = :uindi solidale col cerchioruotante), ma presentando in4ece costantemente gli stessi punti, ad es/ 4erso il basso/#entre cio= in realt5 il cerchio, nell’eseguire la rotazione attorno al centro del disco,compie ogni giro una rotazione completa anche attorno al proprio centro, :uestarotazione della 2igura non = 4eduta ed il cerchio apparisce, pur spostandosi nello spazio,stabilmente orientato nello spazio stesso/ Contemporaneamente il punto disegnatonell’interno del cerchio (e che in realt5 essendo anch’esso disegnato sul disco = solidalecol cerchio) = 4isto spostarsi lungo la peri2eria del cerchio stesso eseguendo rispetto a

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:uello un mo4imento circolare completo per ogni rotazione completa e22etti4a del disco/8a stabilit5 di orientazione del cerchio nel suo mo4imento rotati4o e il mo4imentorelati4o del punto rispetto al cerchio caratterizzano :uesta 2ase di osser4azione/c) 'uccessi4amente alla 2ase b si determina impro44isamente :uella tras2ormazione percetti4a che = detta propriamente tras2ormazione stereocinetica/ #entre nelle 2asi a e b

il cerchio ed il punto sono sempre 4isti nel piano del cerchio ruotante ed = in :uel pianoche si determinano i mo4imenti di :uegli elementiK in :uesta terza 2ase il punto ed ilcerchio appariscono localizzati in piani di4ersi/ <d es/ il punto = 4isto come pi@ lontanodel cerchioK esso punto inoltre non eseguisce pi@ un mo4imento relati4o rispetto alcerchio come nella 2ase b, ma apparisce solidale col cerchio stesso, che a sua 4oltaapparisce leggermente obli:uato rispetto al piano del disco/ 'i ha cio= l’impressione cheil punto ed il cerchio siano elementi diA un unico corpo solido, e precisamente di un6cono7, di cui il punto = il 4ertice ed il cerchio = la peri2eria della base/ `uesto conoeseguisce un mo4imento di rotazione attorno all’asse intorno a cui gira e22etti4amente ildisco di cartone, e :uesto mo4imento = tale che, rispetto a :uel primo asse, l’asse stessodel cono si mantiene spostandosi in posizioni sempre simmetriche/

Il punto pu localizzarsi in pro2ondit5, rispetto all’osser4atore, pi@ 4icino anzich pi@lontano del cerchio stesso ed in tal caso il cono 4eduto presenter5 non la base, ma il4ertice ri4olto 4erso l’osser4atore/ `uesti due 6e22etti7 2enomenali possono tal4oltaalternarsi 2ra loro, e determinare, mentre si sta osser4ando, una brusca in4ersione, similea :uella che nella percezione di pro2ondit5 determinano alcune 2igure geometriche, p/ es/il cubo" solo che l’impressione di corporeit5 del cono = nel nostro caso assai pi@ intuibiledi :uella osser4abile nel cubo/ Fenomeni analoghi si ottengono se si descri4e nel centrodel disco ruotante un’ellisse che abbia il centro coincidente col centro del disco/`uesti 2enomeni hanno suggerito al #usatti un’interpretazione originale dei processi percetti4i in generale, la :uale integra e corregge il principio della 9estalt, come si dir5nel II Volume/Rile4iamo come conclusione che le esperienze di mo4imento costituiscono sempre ilnerbo della 9estalttheorie e la pro4a pi@ radicale della impossibilit5 in cui si tro4a la psicologia associazionista a spiegare la percezione del mo4imento/ `ueste esperienzehanno tro4ato l’identit5 2ondamentale di comportamento 2ra il mo4imento realedell’esperienza ordinaria e :uello stroboscopico/ G stata anche constatata una somiglianza2ra le leggi che regolano l’apparire delle 2orme in condizioni di :uiete e :uelle delle2orme in mo4imento, somiglianza che pare 2accia capo anche in :uesto caso adun’identit5 di processi/ <lla radice di ogni processo percetti4o si a4rebbe sempre un processo dinamico di organizzazione, il cui 2ine o termine = appunto di portareall’apparizione di una 2orma 2enomenale nella :uale il molteplice = dato immediatamentealla coscienza come un 6tutto7 intuiti4o organizzato/A

Note del capitolo )uinto$ erele 9/, <, ^ +/+ Oo22a O/, D, $$?/ 'econdo le esperienze del #etzger la percezione, in :uanto =determinata dalle 2orze interne, tende ad essere tridimensionale, che = la 2orma di percezione pi@ naturale, mentre la percezione uniE(o biE) dimensionale = deri4ata/Ritengono immediata la pro2ondit5, 2uori della 'cuola 9estaltista" Lhouless R/ /, +0$Kelson /, ?+&K Parsons F/ /, $?&K Lscherma, </, %%JE%%%/ <cutamente / .hrenstein

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considera la percezione di pro2ondit5 come una 6OompleQ:ualitt7 che si stabilisce per una uni2icazione 2ormale delle disposizioni innate con i criter_ ac:uisiti, non per un’addizione o per un semplice processo di contenuti di memoria a contenuti disensazione (.hrenstein /, ^ +?, XusammenMiren 4on angeborenenarhnehmungsapparat und erMorbenen ZempiriEschen[ .instellungen in der 

ahrnehmung, 01)/ <nche il Thler non = meno esplicito nel rigettare la concezione bereleiana e antiana" 6erele betrachtet das <uge Mie einen phsialischen <pparatund 4erennt an ihm die 9rundleistung organischer .inrichtungen, 4erennt Mas man9estalte22ete oder OompleQMirungen, neuerdings 'trutur2untionen genannt hat7(Thler O/, , &)/0 9uillaume P/, , J%/& C/ #/ #usatti, D, +/? G :uesto il senso delle prime due, 2ra le cin:ue leggi delle 6percezioni inadeguate7,enunziate da V/ enussi" ($) 6Das .r2assen der 9estalt, die 9eMinnung einer Vorstellungussersinnlicher Pro4enienz ist also die edingung 2Tr die .ntstehung einer ussersinnlich bedingt Inad:uatheit7/ (+) 6<lle obecti4e edingungen, die geeignet

sind die <u22assung der 9estalt zu erleichtern, Miren hierdurch mittelbar im 'inne einer Inad:uatheitserhohungK alle ene edingungen dagegen, die geeignet sind, dieIndi4idualisierung einzelner estandstTce 2Tr ein 'ubet zu 2ordern, Miren im 'inneeiner Inad:uatheitsherabsetzung7/Dalle :uali si rica4a la legge pi@ generale secondo la :uale 6/// l’apprensione uni2icante diun complesso di elementi, che porta alla rappresentazione intuiti4a di una 2orma in schiusa, = anche la condizione che 2a4orisce la percezione inadeAguata7 (C2r/" Vittorioenussi, &1K il la4oro riassume ben otto la4ori precedenti sull’argomento e si pu direche il enussi = stato il pi@ 2econdo ricercatore sui 2enomeni illusor_)/ 9emelli </, , $$/1 'econdo lo 'tump2, bench la critica della conoscenza consideri tutte le illusioni percetti4e come 62alsi giudizi7, psicologicamente esse 4anno distinte in due classisecondo la natura dei 2ondamenti per cui nasce l’apprezzamento inadeguato/ a) Vi sonodelle illusioni che dipendono dall’apparizione sensoriale" se, dopo a4er osser4atointensamente una super2icie 4erde, porto lo sguardo su d’una super2icie bianca, io 4edorosso e non biancoK il bastone, bench oggetti4amente diritto, immerso parzialmentenell’ac:ua si presenta spezzato/ `ueste possono esser dette 6illusioni sensorialiautentiche7 (echte 'innestuschungen) e possono esser causate da 2attori 2isici (noti) (il bastone spezzato per 4ia della ri2razione dei raggi), o da 2attori 2isiologici (ancora ignoti)(l’immagine consecuti4a dei colori complementari)/ Lali illusioni sono incorreggibili/ b)Vanno in4ece dette 6pure illusioni di giudizio7 (blosse >rteilstuschungen) :uelle do4utealle condizioni circostanti" una montagna distante ? m/ = da me giudicata, sia per mancanza d’esercizio o per le mutate condizioni di trasparenza dell’aria, alla distanza disoli 0 m/K ed in generale appartengono a :uesta classe tutti gli errori di riconoscimentodi oggetti, tanto 2re:uenti nella 4ita pratica/8e cosidette 6illusioni otticoEgeometriche7 sono classi2icate dallo 't/, per la maggior  parte, come illusioni sensoriali do4ute a particolari condizioni dei proAcessi 2isiologicinell’organo peri2erico e nei centri/ 8a concentrazione dell’attenzione e l’esercizio possono correggere le illusioni di giudizioK dagli incon4enienti in4ece che deri4ano dalleillusioni sensoriali, ci libera soltanto l’indagine scienti2ica sulle condizioni naturali

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estrinseche ed intrinseche del 2enomeno (C2r/" 'tump2 C/, D, I, ^ $J, pagg/ 0$$E0$?)/J 9alli </, Xama </, +% e segg/ Circa le conseguenze di ordine teorico che gli <utorihanno tirate dalle esperienze, si dir5 pi@ a4anti nella esposizione della teoria della 'cuoladi #ilano/% Nell’arte contemporanea il 62uturismo7 intende di esprimere l’essenzialit5 delle cose a

tra4erso la rappresentazione del 6mo4imento7, clto nella sua immediatezza 2enomenale(per es/ l’aeropittura)/ <rte cerebrale, che pu raggiungereA alcune 4olte espressioni digrande e22icacia, ma che = ancora in cerca della sua 4ia/ G poi 4ero che ogni 62orma7 edogni 6contenuto7 presentano una 6situazione di mo4imento7 e sono traducibili in essa;`uesta e22icacia del mo4imento ad esprimere un particolare aspetto della realt5, non tornaa danno di altri aspetti, non meno reali, che 4engono del tutto sacri2icati;$ 8o stesso principio sembra 4alere per le allucinazioni/ 68e allucinazioni 4ere, come leillusioni, sono dei 2enomeni, i :uali, anche :uando subietti4amente appaiono do4uti acondizioni patologiche, non si distinguono 2ondamentalmente dalle percezioni normaliKcio= esse sono organizzate in modo sostanzialmente uguale, obbedendo agli stessi princBpi che regolano la percezione normale, ai princBpi della 2orma7 (9lTc, 9/, ?1)/

$$ all ./, ?+1E?0/$+ all ./, ?+?/$0 ertheimer #/, <, +/ 8e successi4e citazioni di :uesto la4oro 2ondamentale, che orariassumo, sono date nel testo/Il enussi ottenne gli stessi 2enomeni, descritti dal / nel campo 4isi4o, anche nel campotattile (c2r/" , ?% e segg/)K egli per ne diede un’interpretazione secondo la teoria della'cuoEla di 9raz/Il 9alli, della 'cuola di #ilano, in una serie di ricerche eseguite nel 8aboratorio diFranco2orte sotto la direzione di ertheimer e 9elb, ha mostrato che si possono ottenere2enomeni di mo4imento apparente anche usando combinazioni di stimoli appartenenti acampi sensoriali di4ersi (4isi4i e tattili, 4isi4i, tattili e acustici)/ (c2r/" 9alli </, <, 1% esegg/)/$& Riporto le descrizioni dei 2enomeni tipici osser4ati dal ertheimer/ anno contestatonon soltanto l’interpretazione teoretica del /, ma anche l’esattezza nella osser4azionedei 2atti non pochi psicologi come 8ine, igginson, 4an der als e Roelo2, De 'il4a, Neuhaus, Dimmi ed altri (c2r/ ri2erenze in" 9alli </, <, J)/$? P/ 9uillaume, , %E%$/$ P/ 9uillaume, <, 1J$/ 8’artmann indica il 2recciare delle lucciole delle notti calde diestate, le scintille di un ceppo scoppiettante e l’a44icendarsi delle luci che regolano iltra22ico/$1 'econdo ricerche recenti il mo4imento = percepito meglio alla peri2eria della rtina ed= :uindi, come la percezione della 2orma, una 2unzione dei bastoncelliK il senso delmo4imento = il IV senso retinico con :uelli di luce, colori e 2orma (c2r/" lacburn R/ /,0?E01$)/$J / .hrenstein, ?+K c2r/" J1/$% a combattuto aspramente 2ra gli altri :uesti scon2inamenti teorici, il 8ine, uno psicologo specialista in materia (8ine, P/ F/, ^ $$%, pagg/ $J1E+%%)/ < suo parere" 6.ineMegungsEerlebnis sui generis ist ein Nonsens" seine .igenart als .rlebnis einer eMegung beruht au2 etMas, das allen pschologischen >eberlegungen transzendent ist/ NatTrlich gibt es blosse eMegungsphnomene gegenTber den Mirlichen eMegungen"

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trotzdem gehUren beide gemeinsam ins usserpschische 9ebiet" sie sind beideunzMei2elha2te eMegungen und nur unterschieden, Mie etMa Ougelphnomene,halluzinierte Ougeln oder 4ielleicht auch Ougeln, die in #rchen und 'agen eine Rollespielen, 4on des Mirlichen Ougeln unterschieden sind" sie sind beide durch diespezi2ischen eMegungseigenscha2ten ausgezeichnet, nur ommt den einen Prdiat

Mirlich zu, den anderen 2ehlt es7 (+%+E+%0)/+ >n recente la4oro del #etzger ha mostrato che le stesse leggi 4algono per i mo4imentireali di due o pi@ oggetti che passano simultaneamente per lo stesso punto/ 9li oggetti inmo4imento erano, nelle esperienze del #/, delle ombre 4erticali, che si sposta4ano inmodo orizzontale, a4antiEindietro, entro una certa distanza segnata da bastoni 4erticali2issati su di un disco rotante/ Variando l’angolo 2ra i bastoni e la loro distanza dal centrodel disco, 4aria4a pure la 2ase e la 4elocit5 delle ombre in mo4imento/ Il #/ conchiude4agiustamente che le leggi che regolano la selezione degli oggetti nella 2usione percetti4asono le medesime che go4ernano l’organizzazione delle 2igure spaziali/ Ci porta un’altracon2erma alla posizione gestaltista (c2r/" #etzger, /, $E)/+$ #a ci si pu chiedere" che succeder5 se due oggetti, che sono presentati

successi4amente, appartengono a modalit5 sensoriali di4erse; 'e :uesti oggetti producono egualmente l’impressione del mo4imento apparente, si de4e conchiudere chelo spazio percettuale = 2ondamentalmente unico/ Ci ha potuto dimostrare il 9alli in unaserie di ricerche nelle :uali 2urono usati stimoli 4irtuali, uditi4i e tattili combinati" isoggetti mani2estano sempre di a4er l’impressione di un unico oggetto in mo4imento cheli impressiona4a in modi di4ersi, come si 4edr5 pi@ a4anti (9alli, </, <, $$J e segg/)/

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Figure del capitolo )uinto

Fig+ 51 v+ <ornbo&tel9

Fig+ 53 6opfermann9

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Fig+ 5. Prof+ C+(onati9

Fig+ 5/

Fig+ 50

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Fig+ -2

Fig+ -1

Fig+ -3 Fra&er9

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Fig+ -4 Fra&er9

Fig+ -,

Fig+ -5

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Fig+ -- L+ Fran;lin9

Fig+ ./ *emelli9

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Fig+ -.

Fig+ -/ Cima9

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Fig+ -0

Fig+ .2 =olter&9

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Fig+ .1 "treet9

Fig+ .3 (a *uillaume9

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Fig+ .4

Fig+ .,

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capitolo &e&toLA FOR#A N!LLA PAOLO*IA$N!LL! AIVI> "?P!RIORI ! N!LLA "?A *!N!"I

'ommario/ 8a patologia della percezione" dissoluzione delle :ualit5 sensoriali edisgiunzione degli attributi (9elbE9oldstein)K .mianopsia e ambliopiaK la 62o4ea7sussidiaria ed i 2enomeni di completamento (Fuchs)/ Il pensiero come struttura" ilcomportamento degli antropoidi (OUhler)K il pensiero in2antile (Oo22a), il pensieroconcreto dei primiti4i ed il pensiero astratto (ertheimer)/ <zione e struttura (8eMin)"2enotipo, genotipo e 4alenzaK bisogni e :uasi bisogniK tensione 4oliti4a ed atti interrotti(/ Xeigarni)K dinamica dell’intenzione (8eMin)/ Il principio delle 62orme 2isiche7(Isomor2ismo)" l’ipotesi primiti4a del ertheimerK lo s4iluppo sistematico del OUhler"sistemi stazionar_ e :uasi stazionar_, 2orme 2isiche, 2isiologiche e psicologicheK carattere pro44isorio dell’ipotesi/

$/ 8a patologia della percezione8a psicologia moderna ha sempre riguardato lo studio dei soggetti patologici come unodei campi di maggiori risorse per la scoperta dei princBpi pro2ondi del nostrocomportamento conosciti4o e pratico, ed i 9estaltisti non pote4ano mancare di ricorrer4i/8a teoria dell’<ssociazione, come osser4a il 9uillaume, porta4a a pensare che le lesionidei centri non pote4ano che distruggere le innumere4oli associazioni, stabilitedall’esperienza" si ricorre4a perci alla patologia della percezione con la persuasione dia4er da essa la ri4elazione di :uei 2atti primiti4iA e semplici che nella 4ita normalescompaiono sotto le so4rastrutture dell’educazione e delle con4enienze sociali$/8a teoria della Forma di2ende la tesi opposta/ Non 4’= alcun periodo nella 4itadell’indi4iduo, nel :uale si abbiano dei materiali od elementi soltanto, pri4i diun’organizzazione/ Per conseguenza, i disturbi psichici, pi@ che esser considerati comedissociazioni di complessi, 4anno piuttosto interpretati come 2enomeni di degradazione distrutture, le :uali scendono a gradi di di22erenziazione minore" per :uesti d’altronderestano sempre 4alide le leggi generali dell’organizzazione/ 8e strutture di4entano po4erenel contenuto e rudimentali nell’articolazione, ma sono sempre 6strutture7/Comun:ue, solo l’indagine sperimentale potr5 decidere secondo :uale delle due direzionide4’essere cercata la soluzione dei problemi in :uesto che costituisce, se non il pi@ arduo,certamente uno dei pi@ ardui settori della psicologia/8o studio della patologia della percezione ha poi per la nostra ricerca, che = orizzontata4erso una ricostruzione speculati4a del processo conosciti4o, una curiosit5 pi@ 4i4a/ 8a4ariet5 pressoch in2inita dei casi clinici, le 2orme successi4e che presenta alle 4olte unostesso caso e nel medesimo indi4iduo, potrebbero 2ornirci :uegli indiz_ tanto cercati, per stabilire almeno nelle linee generali :uelle che possono esser le 62asi7 dellacostruzione degli oggetti percetti4i/ ., prima ancora, esso ci potrebbe dire se, e 2in do4e,si pu parlare di 6costruzione di oggetti7 ed in :uale senso" ch l’essenza dellacontro4ersia, che abbiamo preso a considerare, = tutta :ui, non solo per gli psicologi delledue correnti opposte ora segnalate, ma per gli stessi 2iloso2i che sentono il do4ere di6sal4are i 2enomeni7/

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. 4eniamo senz’altro ai 2atti/A

! ! !

I pionieri di :uest’indagine sono stati 9elb e 9oldstein" il primo era uno psicologo,

allie4o di C/ 'tump2+K il secondo = uno psichiatra/ .ssi misero in comune le proprieosser4azioni nell’intento di raggiungere dei risultati positi4i e, per :uanto era possibile,oggetti4amente 2ondati in cosB incerta materia/.ssi s4olsero le proprie ricerche durante la guerra mondiale, dal $%$ in poi, all’Istituto per lesioni cerebrali di Franco2orte sul #eno sopra 2eriti di guerra, sopra indi4idui :uindinei :uali i disturbi percetti4i erano do4uti soltanto alle lesioni riportate e non a condizioni personali precedenti/Ri2eriamo dalla monogra2ia che gli <utori hanno dedicata all’argomento, alcuni casi 2ra i pi@ tipici (<, % e segg/" I caso)/ Nel 2ebbraio $%$ 2u rico4erato un gio4ane di +& anni al :uale era stata estratta una piccola scheggia che lo a4e4a colpito nel brillamento di una mina (& giugno $%$?)/

8’esame esterno mostr che la scheggia era penetrata pro2ondamente nella regioneoccipitale/ 8’esame psicologico constata4a che il soggetto pote4a parlare ed ancheleggere correntemente" si osser4 per che, bench 2osse d’indole :uieta, si mostra4amolto eccitabile :uando durante la lettura lo si disturba4a/'ottoposto ad un esame pi@ accurato, gli 2urono riscontrate delle anormalit5 percetti4e e2u giudicato a22etto di cecit5 psichica/ Va notato che la misura dell’acutezza 4isi4a,eseguita con il metodo ordinario delle lettere di grandezza 4ariata, non present indiz_ didisturbi rile4anti/ 'olo che :uando gli si presentarono da leggere delle parole con ilmetodo tachistoscopico, il paziente mostr di non raccapezzarsi pi@, anche :uando siusa4ano tempi di esposizione dell’ampiezza di $ s/ .gli risponde4a" 64a troppo in2retta7, oppure" 6era come un lampo7/ <nche :uando si port l’esposizione ad $E+ seconAdi, egli dichiar" 6nessuno pu leggere, = come stenogra2ia7/ 8’esperienza con leimmagini consecuti4e mostr che il paziente pote4a ri2erire solo il colore, non la 2iguraKsoltanto dopo molte esperienze pote4a distinguere :ualcosa/`ueste constatazioni riusci4ano ancor pi@ imbarazzanti per il 2atto che il paziente pote4aleggere e disegnare e riusci4a anche a riconoscere e descri4ere gli oggetti del suoambiente ordinario/ Ciononostante all’esposizione tachistoscopica da4a dei risultati cheresta4ano in2eriori a :uelli di altri pazienti che erano in2eriori a lui nei con2ronti delleesposizioni continue degli oggetti di esperienza ordinaria/ Da ci 9/ e 9/ concluserotrattarsi di un disturbo puramente 4isuale, che 4eni4a mascherato nella 4ita :uotidiana/>na ricerca pi@ accurata non lasci alcun dubbio sul 2atto che il di2etto del paziente pro4eni4a da una seria incapacit5 di a22errare le presentazioni 4isuali che non a4essero ladurata di almeno $ secondi/ Conducendo a 2ondo l’indagine, si 4ide che con esposizioni pi@ lunghe egli riusci4a a leggere :ualsiasi testo, anche con parole lunghe, per cui si arguBche, nel caso, il 2attore critico era il tempo/ >n’osser4azione ancor pi@ attenta ri4el cheil paziente, :uando legge4a, presenta4a dei minuti mo4imenti della testa e della mano"egli 6scri4e4a7 con la mano ci che legge4a con gli occhi/ Non muo4e4a la mano lungola pagina, ma 6scri4e4a7 le lettere una sopra l’altra, mentre ne traccia4a le linee conmo4imento del capo/ ., ci che = ancora pi@ curioso, il paziente non sape4a per nulla diusare tale metodo ed anche :uando lo a44ertirono non riuscB a persuadersene, tanto era

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con4into che tutti 2acessero come lui/'tudiando :uali relazioni 4i 2ossero 2ra la lettura e i mo4imenti della mano e del capo, 9/e 9/ arri4arono ai seguenti risultati"a) 'e si sopprime4a ogni mo4imento del capo, il paziente non riusci4a a leggerealcunchK

 b) I suoi mo4imenti raggiunge4ano l’e22etto della lettura solo :uando corrisponde4ano aimo4imenti normali della scrittura realeK cosicch, :uando era obbligato a tracciare unalettera in modo errato, non sape4a pi@ dire che lettera 2osse/APresentatagli una parola in iscritto, egli la traccia4a subito a 4olte con grande rapidit5,  dall’inizio alla 2ine, e pronuncia4a immediatamente la parola/ <nche le 2iguregeometriche erano da lui riconosciute (p/ es/" un circolo) soltanto :uando riusci4a atracciarle con il capo/c) 'e la parola (scritta) presenta4a segni di cancellature, egli segui4a la cancellatura edera incapace di rile4are la parola soggiacente" seguendo :uelle linee, si lascia4a s2uggireil 6tutto7 della parola/ 'imilmente non pote4a rile4are una parola scritta a ro4escio/CosB pure, se si aggiunge4a alle lettere, per es/ all’67, :ualche linea obli:ua addizionale,

2ra le sue estremit5 superiori, mostra4a di rile4are solo l’67 senz’alcun cenno dellalinea/ Lro4a4a inoltre grande di22icolt5 a seguire i tracciati lineari e tutti i tracciati in prospetti4a non a4e4ano per lui alcun senso/Richiesto di tro4are la 2igura nascosta in un enigma da bambini, il nostro paziente pro4a4a un’impressione di 6sbandamento7" egli riusci4a a 4edere tutte le linee, ma nonne a22erra4a il signi2icato ed i tracciati che oggetti4amente limita4ano la 2igura nascostanon erano per lui 6separati7 dagli altri che alla 2igura erano estranei/ Com’era incapace diindi4iduare le 2igure di contorno e di super2icie, meno ancora riusci4a ad a22errare ilsenso degli aggruppamenti di punti discontinui del ertheimer, se non lo si lascia4atracciare la 2igura con i mo4imenti del capo, ed in genere manca4a dell’apprensioneimmediata della linea retta e cur4a/ Non meno probati4i, circa la disorganizzazione percetti4a del paziente, sono i risultatiottenuti con le esperienze di mo4imento tanto reale, come apparente/$) `uando al paziente si allunga4a o si piega4a rapidamente il braccio, egli non 64ede4a7in alcun modo il mo4imento, ma s’accorge4a solo del 2atto che l’arto prima era in una posizione e poi era passato in un’altra senza 4eder nulla d’intermedio/ 'e in4ece 4eni4anousati dei mo4imenti molto lenti, egli pote4a seguire con gli occhi la mano in moto" anchein :uesto caso per non percepi4a ancora un 4ero mo4imento,A ma solo la serie delledi22erenti posizioni dell’arto isolato nello spazio/+) Negli esperimenti circa il mo4imento apparente, la posizione delle linee luminose nonris4eglia4a in lui alcuna impressione di mo4imento/ In generale il paziente non riusci4a pi@ a capacitarsi di ci che 2osse una percezione 4isuale di mo4imento/ .gli era bensBcapace di sperimentare senza di22icolt5 alcuna il mo4imento tattile, ma non 4ede4a alcunaanalogia 2ra :uesto e :uello 4isuale/Va notato, in 2ine, che la memoria delle 2orme 4isuali e dei tracciati gli manca4acompletamente e mentre riusci4a a ricordare per2ettamente una con4ersazione con:ualche persona, non sape4a ricordare neppure un tratto della 2isionomia/8a conclusione che pu scaturire dall’analisi di :uesto caso singolare = abbastanzae4idente" ci si tro4a, cio=, di 2ronte ad un indi4iduo il :uale da una parte mantiene integrala capacit5 apprensi4a dei colori e le 2unzioni superiori del pensiero, mentre dall’altra

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risulta completamente pri4ato della capacit5 di :ualsiasi sintesi sensoriale nell’ambiente4isuale (2orme e mo4imenti)/

`uesto genere di disturbi ebbero dal Freud ( $%0%) il termine di agnosie, che signi2ical’incapacit5 d’interpretare gli stimoli che 4engono appresi dai sensi particolari/

Il 8iepmann richiam l’attenzione sopra due di22erenti 2orme di agnosia, che sidistinguono per il modo secondo il :uale noi possiamo analizzare una presentazionesensoriale nelle parti che la compongono0/a) Possiamo analizzare un oggetto in aree di colore, tinte secondo gradi di chiarezza e di2orma/ 8’agnosia od incapacit5 apprensi4a corrispondente ebbe dal 8iepmann il terminedi 6dissoluzione delle :ualit5 sensoriali7 ed era do4uta, secondo lui, a lesioni locali delcer4ello/A b) Possiamo analizzare un tuttoEoggetto nelle sue 4arie parti, p/ es/ un cane in testa, collo,tronco, gambe, coda" possiamo analizzarlo anche in pelle, ossa, intestini, muscoli, ecc/Inoltre possiamo distinguere 2ra un cane ed una pecora, non solo 2ondandoci sulle :ualit5sensoriali immediate, ma ri2erendoci ai 2atti della loro 4ita, ai loro costumi/ 8’agnosia od

incapacit5 corrispondente 2u detta dal 8iepmann 6disgiunzione degli attributi7 ed =, a suogiudizio, conseguente a lesioni che interessano tutta la corteccia/Il caso del gio4ane +&enne descritto da 9elb e 9oldstein rientra esattamente nella primaclasse di :ueste anomalie di percezione" l’incapacit5 parziale :uesta 4olta perch=limitata alla 4ista dell’apprensione delle strutture (9estaltau22assung), di 2igure emo4imenti 4isuali/9elb tro4 anche un caso in4erso, :uello di due indi4idui i :uali erano incapaci di 4ederedelle semplici linee o super2ic_/ Non pote4ano 4edere alcun oggetto se non con un certogrado di grossezza, la :uale era in4ersamente proporzionale alla chiarezza dello stimolo(C, +?& e segg/)/8a patologia conosce anche casi di alterazione percetti4a di natura pi@ pro2onda, cheinteressano i contenuti della seconda classe, come :uello descritto dal 8issauer di un paziente che pote4a 2are la sintesi delle :ualit5 4isuali di un oggetto, ma non riusci4a, coni soli dati 4isuali, a dire di :ual oggetto si trattasse/Il 9elb, da solo, descrisse un caso di dissoluzione dei colori&/ 'i tratta4a di un gio4anesoldato di +? anni, il :uale prima di partire per la guerra era stato elettricista e a4e4asempre goduto di una 4ista normale/ Colpito da uno shrapnel nel settembre $%$? erico4erato all’*spedale, gli 2u constatato nel marzo del $%$1, :uando 2u rico4eratoall’*spedale di Franco2orte sul #eno per lesioni cerebrali, una lesione nella regioneoccipitale sinistra/ Immediatamente dopo la lesione egli perdette ogni capacit5 di percepire colori e bench= la 4isione migliorasse subito, rimase persistente la cecit5 totaledei colori/A<d un esame pi@ accurato, il paziente ri4el dei 2enomeni sconcertanti/ CosB :uando gli si pone4a da4anti una serie di cartoni cromatici graduati in ordine di chiarezza dal bianco2ino al nero, il paziente dice4a di 4edere solo :uattro gradi di chiarezza/ <ggiunge4a che i:uattro gradi erano per lui nettamente separati l’uno dall’altro" 6= come se :ualcosaincominci impro44isamente7/8’ulteriore in4estigazione port il 9elb alla conclusione che il paziente a4e4a perduto la percezione dei 6colori di super2icie7 (colori corporei)" per lui tutti i colori degli oggettierano, secondo la terminologia del Oatz, colori 2ilmari, cio= indeterminati, astratti/

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`uando gli 4eni4a ingiunto di localizzare i 4ar_ colori, indicando esattamente il postodo4e appari4ano, egli non arri4a4a che ad indicazioni approssimati4e" 6il colore comincia pi@ o meno :ui7/ Di 2atti le sue indicazioni anda4ano sempre al di l5 della sezionecolorataK :uesto scarto poi 4aria4a di ampiezza da colore a colore/Il mondo 4isuale di :uesto paziente era dato da oggetti ri4estiti da colori 4aghi, 2luttuanti,

che non segui4ano le linee della con2ormazione reale delle cose/ .gli tro4a4a perci unagrande di22icolt5 nel trattare gli oggettiK gli accade4a 2re:uentemente di rompere bicchierie sto4iglie, perch le abbandona4a prima del tempoK era obbligato, perci, a 2are un usocontinuo delle mani per rile4are con il tatto le caratteristiche degli oggetti/ .gli stessoesprime4a la situazione in cui si tro4a4a dicendo" 68e cose che 4edo son sempre nebbiosee molliK ci che tocco = di solito stabile e duro7K non appena gli si mette4a l’oggetto 2ra lemani, subito lo riconosce4a e lo nomina4a/Casi di :uesto genere possono presentarsi nelle 2orme pi@ 4arie/ In un arterioscleroticocolpito da cecit5 psichica, 'tein e Trger Prinz hanno osser4ato che il paziente, come nelcaso del 8issauer, non riconosce4a un oggetto :ualsiasi, p/ es/ un lapis, che :uando lotene4a in mano/ In4itato ad osser4are una 2igura, la riconosce4a subito, ma di lB a poco

essa di4enta4a per lui un ammasso di linee senza senso/ 'e gli si mostra4a la riproduzione2otogra2ica di una cattedrale, egli pote4a indicare le 2inestre, i pinnacoli, e dire che4’erano delle 6cose7 in pendenzaA come un tetto, ma richiesto d’indicare cos’era :uellacosa nel suo insieme, pot dire soltanto che era una specie di casa/`uesto paziente presenta4a perci, probabilmente, come arguisce il #oore (<, $$, 0),una combinazione di ambedue le incapacit5 percetti4e, di dissoluzione delle :ualit5sensoriali e di disgiunzione degli attributi/>n grado note4ole di disgiunzione degli attributi 2u anche osser4ato in un caso descrittodal olpert" il paziente pote4a riconoscere i singoli oggetti di un :uadro, ma non riusci4aa rendersi conto di cosa signi2icasse il :uadro nel suo tutto/8’esame del caso tipico del paziente di 9elb e 9oldstein e degli altri, ora accennati adillustrazione del medesimo, impone la conclusione che i disturbi percetti4i interessanoessenzialmente l’organizzazione dei dati sensoriali nei suoi 4ar_ gradi, che sono particolarmente la percezione della 2orma e l’apprensione del signi2icato/ I disturbiassociati4i, :uando ci sono, hanno un’importanza del tutto trascurabile/I 9estaltisti ne hanno preso atto molto 4olentieri come di un argomento decisi4o in 2a4oredelle proprie dottrine e gli stessi 9elb e 9oldstein, :uando si tratt d’interpretare i 2atti, passarono alla 9estalttheorie/ <ltri <utori, in4ece, 4idero che la stessa di4isione bimembre del 8iepmann era di per s una aperta denunzia dell’incapacit5 in cui si tro4ala 9/theorie a spiegare con un unico principio 2atti 2ondamentalmente di4ersi/! ! !Di altro genere, ma non meno interessanti, sono le ricerche di / Fuchs sui colpiti dilesioni cerebrali che presentano in corrispondenza una determinata regione della retinadel tutto insensibile, per cui si a4e4a nella 4isione uno spostamento degli oggetti dalle posizioni naturali (<, I, 1 e segg/)/Presentando, nel I caso, al paziente un gio4ane macchinista di +? anni colpito daschegge di bombe durante un attacco aereo nel no4embre del $%$1 dei dischi deldiametro di +E$ cm/, egli a44erti4a la presenza di :ualcosa, ma non pote4a descri4ere:ual 2orma a4esse/Richiesto di indicare il luogo esatto do4e l’oggetto 2osseA apparso, egli segna4a un punto

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che resta4a parecchi cm/ a destra e di solito al di sopra della posizione reale/ 8’errore dilocalizzazione scompari4a :uando l’oggetto 4eni4a presentato sulla regione retinica che2unziona4a normalmente, cio= a destra del punto di 2issazione/`uando in4ece si presenta4a l’oggetto, p/ e/ una linea, in modo che stimolasse tutte e duele regioni della retina, il paziente localizza4a la linea con uno spostamento a destra e al di

sotto/ Presentando la linea in posizione in4ersa alla precedente, la localizzazione eraancora a destra, ma al di sopra della posizione reale/ Da :uesti risultati il Fuchs concluseche :uando una 2igura uni2icata 4iene a cadere simultaneamente sopra ambedue le regionidella retina, anche il 2unzionamento della zona sana ne = disturbato, come si ha nellospostamento a destra della 2igura/ < suo parere, l’e22etto = do4uto probabilmente ad un processo unitario d’insieme che abbraccia ambedue le aree 4isuali?/Il F/ estese la ricerca usando come oggetti 2igure e serie di punti e constat allora che lospostamento abbraccia4a la intera costellazione, :uasicch tutto il complesso2unzionasse, nel campo percetti4o, come un tutto unitario/ Il processo :uindi che ha luogoin :uesti casi = indubbiamente di natura 6totalitaria7/ Da una parte, il paziente 4ede di pi@di :uello che do4rebbe 4edere, poich 4ede l’oggetto interoK dall’altra 4ede tutto

l’oggetto in posizione spostata da :uella reale/Il 2enomeno di 6completamento7, cosB osser4ato, = stato appro2ondito dal Fuchs in unsecondo la4oro (<, II)/Vi sono dei pazienti che non presentano alcun tentati4oA di completamento" il 2atto si4eri2ica :uando alla presentazione di un oggetto nella zona cieca si accusa di 64eder nero7 e nient’altro/ Per :uesti pazienti la presentazione della 2igura nella regione sananon porta ad alcun completamento/ Vi sono per altri pazienti, i :uali, bench risultinoa22etti nella zona cieca di cecit5 totale, passano tutta4ia al completamento, purch si abbial’a44ertenza di presentare la 2igura nella regione sana in un certo modo/>n paziente era del tutto incapace di percepire con la parte sinistra :ualsiasi 2iguraK:uando per gli 2urono presentati dei disegni come nella 2ig/ 1?, $E+, in modo che le linee4erticali passa4ano a tra4erso il punto di 2issazione, le 2igure 4eni4ano percepite nellaloro 2orma completa/Per penetrare meglio la natura del 2enomeno il F/ present, nel modo di prima, dei disegnicome le 2ig/ 0E&, a44ertendo sempre che la 4erticale passasse per il centro di 2issazione/.bbene, il paziente pote4a 4edere la 2igura intera come nella combinazione precedente" siebbero risultati identici con la presentazione di mezze 2igure, come semicerchi/ `uandoin4ece le 2igg/ 0E& si presenta4ano in modo in4erso al precedente, cosicch le braccia4enissero a cadere nella regione cieca, il paziente 4ede4a una linea 4erticale e niente pi@/Concludendo" nei casi 2a4ore4oli = la 6buona 2orma7 che tende, potendolo, a completarsiKl’organizzazione tende ad estendersi dalla parte o4e pu realizzarsi a :uella o4e nonriuscirebbe a stabilirsi spontaneamente/ Il completamento di cui si parla non ha luogo, per, per tutte le 2igure indi22erentemente, come si = 4isto/ Va notato che :uesta di4ersit5nell’e22etto 2enomenale non dipende tanto dalla 2amiliarit5 (esperienza passata) della2igura, :uanto dal suo 4alore 62ormale7" esso si 4eri2ica meglio per le 2igure regolari,semplici e simmetriche che per le complesse ed irregolari/Per o44iare in modo irre2utabile all’obiezione che la inteAgrazione delle 2igure 2ossedo4uta all’inter4ento di 2attori residuali dell’esperienza passata, il Fuchs ricorse alseguente metodo (pag/ 1$ e segg/)/Present al paziente, che era abile disegnatore, la 2igura tante 4olte 2ino a che 2osse in

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grado di ripeterne da s il tracciato a memoriaK lo a44ertB poi che gli sarebbe stata presentata tachistoscopicamente la medesima 2igura in modo che solo una met5 di essasarebbe caduta nell’area ambliopica/ #algrado tutto :uesto, il paziente non riuscB a4edere :ualcosa di pi@ di :uando la 2igura 4eni4a presentata immediatamente/ 'iripeterono le esperienze anche con oggetti 2amiliari, ma il risultato era sempre il

medesimo di prima/ <nzi, in :uesti ultimi casi, il paziente arri4a4a a riconoscere ci chegli oggetti erano, ma dichiara4a di 4ederli soltanto in parte dal lato sinistro/8’esperienza passata non pu :uindi costituire un 2attore essenziale/`uesti 2atti portano alla conclusione che i 2enomeni di completamento sono possibilisoltanto con certe 2igure caratteristiche, che risultino essere coerciti4e" cio= con :uelle2igure nelle :uali la parte, che = realmente 4ista (dalla zona sana), porta in s la 6legge distruttura7 di tutta la 2igura/Dagli esperimenti ri2eriti si rica4a ancora che sono le 2igure 6semplici7 ad essere, di pre2erenza, completate/ #a ci si intenda bene sulla portata del termine 6semplicit57 in:uesta materia" per 6semplicit57 non si pu intendere l’esistere isolato degli elementi diuna 2igura, come delle stelle della 2ig/ 1?/ 9li elementi geometrici, le linee, di :uelle

stesse, se erano presentati da soli, non 4eni4ano mai completati/ Il 6completamento7 si d5soltanto :uando la 6parte7, che = 4ista, porta in s la legge del tutto/ Per :uesto, semplicilinee rette sono in s :ualcosa di autonomo, non 6parti7 che si ri2eriscono ad un tuttoK unsemicerchio in4ece era sempre 4isto (2ig/ 1) come 6parte7 e perci completato nelcerchio intero/ 8a tendenza che ha una 64era7 parte 4ersoA il tutto =, secondo il Fuchs, unatendenza 4erso la semplicit5 e la 6pregnanza7 com’= intesa dal ertheimer/In una terza serie di ricerche, il Fuchs studi un altro curioso 2enomeno che si 4eri2icanegli emianoptici" la sostituzione di una 62o4ea7 sussidiaria, e :uindi 2isicamenteeccentrica, :uando la 2o4ea naturale sia interessata dalla lesione1/ `uesto 2enomenorappresenta la contropartita di :uello della prima serie d’esperienze" l5 si a4e4a lospostamento dell’oggetto osser4ato, :ui si ha lo spostamento entro l’organo della regione2unzionale, cosicch a priori 4iene da pensare che :uesto secondo 2enomeno sia, in:ualche modo, compensati4o del primo/ Non 4’= dubbio, diciamo anzitutto, che l’organizzazione 2ormale degli oggettid’esperienza s’appoggia sopra una de2inita organizzazione anatomica del sistema ner4osorecetti4o, la cui ro4ina sarebbe irreparabile/ G noto, pertanto, che la regione centrale dellaretina, la 2o4ea, = dotata di una struttura istologica pri4ilegiata nei con2ronti con le regioni peri2eriche" la pre4alenza dei coni/ Verrebbe da pensare perci che si dia unacorrispondenza rigorosa ed insostituibile 2ra la percezione di un oggetto e l’incidenzarigorosa dell’oggettoEstimolo sopra :uesta zona pri4ilegiata/ Lale = certamente il caso pi@ordinario e normale" non = per l’unico possibile e non pu 4eri2icarsi negli emianoptici/In essi si ha la costruzione, in luogo della 2o4ea naturale distrutta, di una nuo4a 2o4ea2unzionale, che usurpa tutte le propriet5 della 2o4ea 4era, malgrado l’assenza di :ualsiasidi22erenziazione istologica/ Nell’emianoptico, :uando un oggetto attira la sua attenzione, esso 4iene a 2issarsi su:uesta 6pseudo 2o4ea7/ 9li oggetti che si 2issano su di essa sono 4isti meglio degli altri,meglio anche di :uelli che si 4engono a 2issare nelle regioni adiacenti la 2o4ea naturale primiti4a" ed = parimenti per rispetto alla posizione della nuo4a 2o4ea, che il soggetto2issa le direzioni dello spazio" alto e basso, destra e sinistra/ `uanto ai 2attori chedeterminano :uesto spostamento di tutto il campoA 4isuale, il Fuchs 2a ricorso, in osse:uio

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ai princBpi della 9estalt, alle propriet5 strutturali del campo/ Nella emianopsia, egli spiega, la 62orma7 peculiare del 6campo 4isuale7 ('eh2eld) produce, in corrispondenza, una peculiare organizzazione del campo di 4isione soggetti4o(9esichts2eld), ed = :uest’organizzazione che = responsabile del 2atto che la distribuzionedell’attenzione a44enga 4erso un punto dell’oggetto a pre2erenza di un altro e non

4ice4ersa, come pretende la teoria dell’associazione/ 8’6attenzione7, il grande idolodell’<ssociazioEnismo, 4iene 6messa a 2uoco7 (>mzentrierung) dalle propriet5 strutturalidel campo/'i = constatato poi che la 6messa a 2uoco7 a44iene :uando il paziente non s’accorgeancora del di2etto" poich, appena egli se n’accorge, riappare, di solito, l’organizzazione primiti4a e spontanea del suo campo 4isuale e si ha un rimaneggiamento dei punti dideterminazione dell’oggetto/ Comun:ue a44enga :uesto secondo 2enomeno, si de4eritenere che il centro dell’attenzione anatomicamente non = 2issoK esso pu 4ariare dasoggetto a soggetto e tanto pi@ l’oggetto = grande o pi@ esposto alla peri2eria, tanto pi@ ilcentro dell’attenzione 4iene spostato dal centro/ 8a 6pseudo 2o4ea7, :uindi, nonrappresenta un punto 2isso, ma = 4ariabile secondo la grandezza e la posizione degli

oggetti" se si espongono, p/ es/, delle lettere piccole, essa 4iene a tro4arsi molto 4icinaalla 2o4ea anatomicaK con lettere grandi, in4ece, pu essere molto distante da essa/G di22icile 4edere come la 6teoria dell’attenzione7 riesca a s2uggire alla 2orzadimostrati4a di :uesti 2atti/Il F/ per ra22orzar la tesi che la chiarezza 4isuale = anzitutto in proporzione diretta con lastruttura o 9estalt del campo 4isuale, e che l’attenzione atti4a e passi4a ha una 2unzioneirrile4ante e di conseguenza, realizz la seguente esperienza (pag/ $1$ e segg/)/Furono scelte due lettere identiche ma di dimensioni di22erenti" di esse la piccola a4e4aun punto di chiarezza di cm/ $,?, la grande di cm/ 0/ #a perch la lettera pi@ piccola non pote4a partecipare della chiarezza della pi@ grande alla distanza di cm/ 0;A8e presentazioni 2atte secondo la 2ig/ 11 (a) diedero risultato negati4o" a :uella disEtanzaera percepita solo la lettera grandeK :uella piccola inserita4i appari4a nebbiosa e comeuna macchia di22usa/Risultato identico si ebbe usando lo schema della 2ig/ 11 (b)/ Presentata con la massimachiarezza, la prima composizione era 4ista senza di22icolt5 come una ./ #a se, comenella combinazione seconda, si include4a in essa un piccolo angolo retto, estraneo alla2igura, :uesto angolo non era 4isto/ .sso pote4a esser 4isto soltanto :uando pote4aapparire come una parte integrale dell’., com’era il caso della prima combinazione/8a chiarezza del campo 4isuale adun:ue = una 2unzione delle relazioni 2igurali, e nondella direzione dell’attenzione/I risultati 2in :ui riassunti mostrano come, in un gruppo di linee, appariranno chiare solo:uelle saturate e ben delimitate, le :uali compongono nell’insieme una 2igura stabile/Perci pu accadere che, in assenza di :uesta condizione, un gruppo anche seoggetti4amente ben organizzato apparisca disintegrato" apparir5 chiaro, con contorni nettie de2initi4amente 62ormato7 solo :uando apparterr5 ad una 2orma 6pregnante7/ 8a percezione patologica cosB con2erma e rientra nell’ambito delle leggi della percezionenormale date dal ertheimer/ In patologia, dopo le ricerche di Fuchs, 9elb e 9oldstein,non 4i pu esser dubbio circa la utilit5 della 6teoria della 2orma7/ Nel campo psichiatrico,in4ece, le ricerche sono appena agli iniz_ e punto in accordo 2ra loro/ CosB mentre laender conchiude4a a22ermando 6che i princBpi della 2orma non sono 2issati e stabiliti

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dalle regole della buona 2orma di ertheiEmer///, ma dipendono in parte dallecaratteristiche biologiche del campo sensoriale a di22erenti li4elli di maturazione edall’integrit5 di 2unzione del sistema ner4oso7, il 9lTc in4ece ribatte4a che 6nellamaggioranza dei casi l’errore si 4eri2ica durante l’aAzione e non nella percezione7/ Perci,6almeno nel campo della percezione, l’azione dei 2attori della 9estalt = indipendente

dalla integrit5 mentale del soggetto7J/! ! !

>n campo assai interessante, che si = 4enuto s4iluppando al di 2uori della 9estalttheoriema che presenta un’attinenza diretta coi problemi da essa suscitati, = il nuo4oorientamento della psicopatologia nello studio di :uello stato d’animo complesso ch’=stato indicato da Haspers col termine di 6percezione delirante7 (ahnMahrnehmung)%/Percezioni deliranti sono delle percezioni reali alle :uali 4iene dato un signi2icatoabnorme senza che ci possa essere giusti2icato da ragione di carattere razionale edemoti4o (O/ 'chneider)/ Non = :uindi il dato ed il contenuto percetti4o, non = la 9estalt

ch’entra in gioco" :uesti deliranti 4edono e sentono :uel che 4ediamo e sentiamo noi/ G il6signi2icato7 della cosa, o44ero il giudizio di 4alore su gesti, 2atti, 2rasi udite/// che portail delirante 62uori7 della realt5 data e lo trasporta :uasi d’impeto in una s2eraintenzionale, conosciti4a ed a22etti4a, pri4a di :ualsiasi rapporto reale con il contenutoe22etti4o d’esperienza/ Per :uesto si parla precisamente di 6percezione delirante7, do4e iltermine percezione dice la con4inzione di realt5 che il paziente attribuisce o44ero pro4anel suo delirio" perci si tratta propriamente di 6delirio di signi2icato7 (edeutungsMahn)/8o 'chneider tende a mettere :uesti disturbi in rapporto all’Io del paziente, i :uali hanno:uindi il carattere di un ri2erimento personale del tutto immoti4ato e porta a con2erma ilseguente racconto di uno schizo2renico" 6Ritto sulle zampe posteriori un cane sta4aaspettandomi sulle scale di un con4ento di monache/ <ppena gli 2ui 4icino mi 2issseriamente eA solle4 una delle zampe anteriori/ Per caso era da4anti a me un altro uomoche percorre4a la stessa strada/ 8o raggiunsi in 2retta per domandargli se anche a lui ilcane a4esse 2atto lo stesso cenno/ >n sorprendente no mi diede la certezza di a4er a4utouna propria e 4era ri4elazione7/G chiaro che :ui la percezione = normale nel suo presentarsi" il cane sta4a e22etti4amentesulle scale e mentre alza4a una zampa 2iss e22etti4amente l’uomo/ Ci ch’= in4eceanormale = l’interpretazione del 2atto, cio= il signi2icato straordinario che 4iene attribuitoad un 2atto cosB banale, senza che la percezione per se stessa ne subisca alterazione" e:uesto = il 4alore di particolare 6ri4elazione7 che il soggetto pretende di a4er a4uto/ Fin:ui lo 'chneider$, il :uale giustamente osser4a che simili atteggiamenti 4annonettamente distinti da altre interpretazioni 2alse e manche4oli di origine emoti4a, assai2re:uenti nella 4ita :uotidiana, :uali :uelle che si determinano in base a paura,di22idenza, sospetto///, in base cio= ad un determinato stato d’animo, a carattere acuto oabituale/ CosB per es/ un bambino che ha rubato per ghiottoneria e non ha :uindi lacoscienza tran:uilla, pu 2acilmente 4edere nel contegno della mamma :ualcosa di2reddo e 2orse di minaccioso, sebbene la mamma sia ancora all’oscuro della 2accenda/ >nuomo che, a ragione o a torto, 4i4e in continua paura di essere arrestato, sospetta in ogniuomo che bussa alla porta un agente di polizia/ >no che, liberato dal carcere, 2a ritorno alsuo paese, ha l’impressione che la gente lo e4iti o si comporti con lui in maniera di4ersa

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da :uella di prima, o parli alle sue spalle, anche se ci non corrisponde alla realt5/ Hasperschiama :uesti atteggiamenti 6idee deliranti7 (Mahnha2te Ideen), mentre lo 'chneider  pre2erisce chiamarle 6reazioni simildeliranti7 (Mahnhnliche Reationen)/ `ui non siamoancora nella psicosi, ma nel campo di reazioni abnormi alla 4ita 4issutaK :ueste reazioniabnormi si comprendono bene dallo s2ondo emoti4o al :uale si ri2eriscono e sono

nettamente distinte dalle 6percezioni deliranti7 proprie della psicosi/ <l riguardo si potrebbe osser4are l’importanza diA :uesti nuo4i concetti della psicopatologia per lostudio dei 2enomeni supernormali della 4ita spirituale e mistica ed in particolare la2ondatezza della se4erit5 estrema da parte della Chiesa nel riconoscere apparizioni,ri4elazioni e 2enomeni simili che singoli 2edeli anche di 4ita spirituale encomiabile  a22ermano di a4ere a4uto/ G chiaro che se esistono, com’= e4idente ch’esistono, 2orme didelirio religioso, si possono dare anche 6percezioni religiose deliranti7, e :uindi in buona2ede, nelle :uali tutta4ia il giudizio = opera esclusi4a del soggetto de4iato dal suoturbamento psichico pro2ondo" :uesto, com’= noto, = secondo '/ Leresa il caso pi@2re:uente delle cosiddette ri4elazioni indi4iduali, messaggi, locuzioni speciali interiori esimili 2enomeni assai 2re:uenti in persone di piet5 esaltata e soggette a disturbi ner4osi$$/

8a percezione delirante, all’analisi ri2lessa, presenta due momenti" il primo 4a dalsoggetto che percepisce all’oggetto percepito ed in :uesto momento il signi2icatodell’oggetto = :uello comunemente inteso (per es/ il cane nell’atteggiamento descritto)K ilsecondo momento 4a dall’oggetto percepito (col suo signi2icato normale)all’interpretazione abnorme che si so4rappone al signi2icato normale (per es/ la 6specialeri4elazione7 connessa al gesto del cane di solle4are la zampa///)/ `uel che caratterizza la percezione delirante = pertanto il secondo momento che non = comprensibile n dal puntodi 4ista razionale n da un punto di 4ista emoti4o (a di22erenza degli atteggiamenti disospetto, presentimento/// che occorrono nella 4ita normale, come si = accennato)/ Ilcarattere speci2ico della percezione delirante = perci dato dal secondo momento cheresta del tutto incomprensibile e non deducibile" la sua essenza siA potrebbe 2ar consistere,secondo il 9ruhle, in :uesto che il ri2erimento personale si presenta del tuttoimmoti4ato$+/Dalla percezione delirante, in :uesto senso rigoroso, 4a distinta, secondo lo 'chneider,l’altra mani2estazione del delirio ch’ la 6tro4ata delirante7 (ahnein2all), intendendo iltermine 6tro4ata7 (.in2all) l’idea delirante che scaturisce impro44isa, come per es/ :uelladella missione politica e religiosa, del talento eccezionale, della persecuzione, dell’essereamato/// 'i 4ede subito che la tro4ata delirante non ha una struttura che risulta di un unicomomento/ 'e a :ualcuno 4iene in mente di essere Cristo o Napoleone (si pensi ai deliri di Nietzsche, Ulderlin///), si tratta di un processo ch’= costituito da un momento solo" ilmomento 4a dal soggetto pensante alla tro4ata, saltando impro44isamente il momentoobietti4o della percezione/ 'i pu dire allora che mentre nella tro4ata delirante ilsigni2icato sta a s, nella percezione delirante si tratta di un signi2icato che risulta daun’interpretazione del senso che la detta percezione pu a4ere/ Certamente dal punto di4ista psicologico si tratta di situazioni o atteggiamenti dell’animo assai complessi chemettono ancora pi@ in guardia contro il semplicismo di teorie uni4oche del tipo della9estalttheorie, come si 4edr5 nella parte critica/#olto pi@ adatto allo studio di :uesta zona, ch’= la pi@ oscura della psicologia, sembrain4ece il nuo4o orientamento personalistico ed esistenzialistico della psicologia ('tern,9ruhle, 8ersch, insManger///) che attinge la s2era pro2onda dell’essere umano/ 'embra

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in2atti, se = lecito a4anzare un’osser4azione, che nel processo della cosiddetta6percezione delirante7 non = tanto la s2era propriamente percetti4a ch’= interessatao44ero ch’entra in gioco nel delirio" l’atto della percezione in2atti si presenta normale,come s’= 4isto/ G l’interpretazione, il signi2icato del tutto, o44ero l’appropriazioneglobale della percezione da parte del soggetto stesso nella sua personalit5 ch’= in gioco

nel processo delirante come suo punto diA partenza/ #a si tratta di un gioco, com’= :uellodi tutta la s2era delle malattie mentali, che si perde nel labirinto della tenebra dello spiritoe che potr5 essere chiarito in :ualche modo soltanto nella misura in cui si riuscir5 adiscendere negli abissi dello spirito e delle sue strutture esistenziali/ Finora la6percezione delirante7 = stata caratterizzata in 2orma pi@ negati4a che positi4a" dirla una6situazione senza moti4o7 (eziehung ohne <nlass j 9ruhle) pu a4ere signi2icato2enomenologico, non realeK parimenti caratterizzarla in modo negati4o$0 non = spiegarla,ma dichiarare che ci manca ancora la spiegazione, che non teniamo ancora in mano il 2ilodel suo gomitolo/Con la patologia della percezione si chiude il campo di esplorazione che, almeno in un primo tempo, 2orm l’argomento principale delle ricerche della 9estalttheorie/ Fu in

seguito che essa allarg i suoi piani per di4entare una teoria uni4ersale della 4ita e dellascienza/+/ Il pensiero come struttura Non = age4ole rintracciare nell’opera dei 9estaltisti una teoria organica dell’intelligenza/I 2autori della 9estalt, all’inizio, occupati com’erano nel problema della percezione,neppure 4i pensa4ano e 2u solo successi4amente che, prendendo in esame alcuni problemi particolari, enunziarono alcuni princBpi di interpretazione anche in :uestocampo/In generale si pu dire che per i 9estaltisti i processi d’intelligenza consistono nella62ormazione di strutture7" un problema non risolto, o risolto male, = una 2orma6incompleta7, una struttura ancora 6aperta7K :uando il problema = risolto, la 2orma =6completa7 e la struttura 6chiusa7/ 'i tratta in2ine sempre di un processo di restituzionedi un e:uilibrio turbato, restituzione che a44iene per una riorganizzazione subitanea delAle2orze del campo/ `uesta riorganizzazione si realizza nella .insicht :uale processointuiti4o immediato, che nasce e si spiega da se stessoK come il ragionamento altro non =che un combattimento il :uale crea da s le proprie armi/I 9estaltisti hanno cercato i 2ondamenti per :uesta interpretazione in 4ar_ campi della psicologia, a cominciare dalla 4ita animale 2ino al pensiero astratto/$) Il comportamento degli <ntropoidiG stato gi5 notato che gli <ntropoidi presentano delle reazioni percetti4e, :uelleinteressanti la discriminazione dei colori, che obbediscono alle leggi strutturali del campo('cimpanz e pulcini)/ 'ottoposti ad esperienze adatte, :uesti animali mostrarono d’esser capaci di realizzare, con appropriati cangiamenti di struttura del proprio campo di azione,un alto grado di adattamento rispetto alle 4ariabili condizioni dell’ambiente/ anno a4utouna pro2onda eco negli stud_ di psicologia animale ed hanno segnato un passo di note4oleimportanza nello s4iluppo della nuo4a teoria, le ricerche compiute da / OUhler, per incarico della <ccademia Prussiana delle scienze, nella colonia, allora tedesca, diLeneri22a sopra gli scimpanz" esse hanno 2atto s4anire molti preconcetti intorno al li4elloed al 2unzionamento della cosiddetta 6intelligenza animale7$&/8’esperimento consiste4a in :uesto/ Veni4a proposto all’animale un obietti4o (p/ es/ una

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 banana) in modo che la 4ia normale e diretta per raggiungerlo 2osse bloccata, lasciandoaperte le 4ie laterali e indirette/ <lle 4olte il raggiungimento dell’obbietti4o implica4asoltanto un 6girare attorno7 all’ostacolo (dtour)K altre 4olte esige4a l’uso di mezzicomplementari, come bastoni, scale, 2uni, ecc/K in ogni caso l’animale si tro4a4a in posizione di a4ere una percezione di tutto l’insieme della situazione/ 8e esperienze

2urono eseguite con spontaneit5 eA naturalezza ed a :uesto scopo il OUhler s’era ac:uistatala piena 2iducia degli animali coi :uali 2amiliarizza4a/8e esperienze di 6dtour7 sono per un animale e4oluto, come lo scimpanz, un semplicegioco" l’animale, per 4aria e complicata che possa essere la 4ia che conduce all’obietti4o,la tro4a subito d’uno sguardo e nel modo pi@ naturale/ 8e medesime esperienze di6dtour7 ripetute su animali in2eriori, come pulcini, mostrarono in4ece che :uesti, anchenelle situazioni pi@ semplici, 4engono a tro4arsi in ser_ imbarazzi, e soltanto dopo unaserie pi@ o meno lunga di tentati4i errati riescono a mettersi sulla strada buona/ I canidiedero migliori risultati, ma anche essi 2atto strano se l’obbietti4o in4ece di esser  posto ad una discreta distanza = appena al di l5 dell’ostacolo, continuano a batterestupidamente il naso contro l’ostacolo senza 6girarlo7, bench si tratti di un processo

assai pi@ 2acile dei casi precedenti/8’uso di strumenti costituisce una condotta ben pi@ complessa del 6dtour7 e gliscimpanz 4i riescono chi pi@ e chi meno/ In :uesti esperimenti non solo la 4ia diretta,ma anche le cur4e geometriche, le 4ie tras4erse restano impraticabili e l’obietti4o non =raggiungibile che per l’intermediario di un terzo corpo che = lo strumento/ 9li strumentiche si usano possono tro4arsi gi5 in connessione o contatto con l’oggetto, come :uando siattacca ad una certa altezza una banana ad un 2ilo che pu 4enire a portata dell’animaleKoppure essi giacciono indi22erentemente nell’ambiente 4isuale e tocca all’animalecostruire la connessione dello strumento con l’obietti4o, come collocare una scala, usareopportunamente d’una pertica/// 8e esperienze sono state 4ariate con molta arte dalOUhler e si 4ide che se gli animali arri4ano :uasi immediatamente alle combinazioni pi@complesse" la soluzione giusta d’ordinario segue a 6saggi erronei7 e a 2asi d’incertezza/Comun:ue, essa, :uando arri4a, si presenta sempre in 2orma netta e impro44isa/Di tutte le esperienze, la pi@ dimostrati4a = :uella a4uta con 'ultano, un gio4ane maschiodi spiccata intelligenza, che ad essa de4e una ben meritata () celebrit5 nel camposcienti2ico ($$JE$+)/AFurono collocati nella gabbia di 'ultano due bastoni di bambou, approssimati4amentedella stessa lunghezza, di cui per l’uno era pi@ stretto dell’altro/ <l di l5 delle sbarre, per terra, era posto l’obietti4o (una banana) ad una certa distanza che era superiore allalunghezza di uno dei bastoni preso da solo/8’animale mostra4a una gran pena nei tentati4i di raggiungere il 2rutto ora con l’uno oracon l’altro bastone e per riuscir4i a22onda4a anche le spalle 2ra le sbarre/Visto inutile ogni tentati4o, 'ultano commette ci che in psicologia = indicatotecnicamente come un 6catti4o errore7, cio= il ricorso ad un esperimento che porta 2uoridi strada/ 8’animale spinge una cassa che sta4a in 2ondo alla gabbia e l’a44icina allesbarre, ma, accortosi anch’esso che non ser4e a nulla, la butta 4ia/ Dopo ci l’animalecompie un atto, il :uale, bench praticamente inutile, pu esser contato come un 6errore buono7, ed = cio= di :uelli che possono mettere sulla 4ia della soluzione/ 'ultano spinge2uori per terra uno dei bastoni pi@ in l5 che pu" prende poi in mano il secondo e l’accostaal primo spingendolo in direzione del 2rutto e cercando di toccarlo/ ench anche :uesta

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4olta nulla di concreto siasi ottenuto, si 4ede che l’espediente all’animale = piaciuto/'ultano in2atti riprende subito la sua 2atica in :uesta direzione ed usando ogni precauzione, spinge ancora il bastone con molta cautela 4erso il 2rutto, sor4egliando prima attentamente con lo sguardo il mo4imento del bastone che = per terra, e tanto 2ache arri4a a toccare con la estremit5 di :uesto bastone il 2rutto/ CosB impro44isamente si =

stabilito il 6contatto7 2ra l’oggetto e l’animale/ 'ultano mostra e4identemente di esseresoddis2atto per a4er raggiunto tanto dominio sopra il 2rutto da poterlo toccare e muo4erecon il bastone/I tentati4i si ripetono pi@ 4olte, ma senza ulteriori risultati/ Durante :ueste mano4reaccadde all’animale di prendere il bastone in posizione 4erticale, con la parte ca4a ri4oltain alto" :ualcuno potrebbe pensare che tale posizione do4e4a suggerire immediatamentel’inserzione di un bastone nell’altro, ma 'ultano non d5 ancora alcun segno d’esserseneaccorto/AViene allora in aiuto lo sperimentatore, il :uale 2a, sotto il naso dell’animale, il gesto dimettere un dito nell’apertura di uno dei due bastoni, senza per accennare in alcun modoall’altro bastone/ <ncora nessun risultato concreto" 'ultano continua come prima a

spingere un bastone con l’altro 4erso l’obietti4o, e poich :uesta soluzione non lo pusoddis2are pi@ a lungo, l’animale abbandona ogni s2orzo/ `uando si pongono di nuo4o idue bastoni presso le sbarre, 'ultano non 4i prende pi@ alcun interesse e sta a guardare,morti2icato dell’insuccesso/ 8’animale resta in :uest’attitudine di rassegnazione nella:uale sembra non 4i sia pi@ alcuna 4ia d’uscita/<d un certo momento 'ultano d5 uno sguardo alla scatola, 4i si siede sopra e si mette agiocare con i due bastoni, ma senza prestare un grande interesse al gioco/ 'enonch, adun certo momento, l’animale si tro4a ad a4ere in una mano uno dei bastoni disposto inmodo che esso si tro4a in linea retta con l’altro" accosta allora un po’ il bastone pi@ sottilea :uello pi@ grosso e lo spinge nell’apertura di :uestoK 2a un salto di soddis2azione, 4a dinuo4o alle sbarre a cui a4e4a 4oltato le spalle e si mette a mano4rare per tirare a s la banana/ Per disdetta del po4ero 'ultano, in :uesto la4oro i due bastoni si disgiungono, mal’animale non si perdeK li 25 entrare di nuo4o l’uno nell’altro e li connette pi@ saldamente/Poche mosse ancora ed il 2rutto = a portata di mano con legittima soddis2azionedell’animale$?/Ci che maggiormente interessa in :uest’esperienza, = la rottura subitaneadell’organizzazione primiti4a che guida4a il comportamento dell’animale e l’apparizioneimpro44isa di una organizzazione nuo4a in rapporto alla situazione di sbarramentodell’oggetto, creata dall’ostacolo interposto/Contrariamente al metodo dei 6saggi ed errori7 (trials and errors del Lhorndie) distampo associazionista, :ui si osser4a che la soluzione = appresa d’un colpo come per 6intuizione7 (.insicht)/ Non si 4uol dire che manchi ogni preparaAzione per l’atto 2inalerisoluti4o" gli 6errori buoni7 sono in2atti, come si = 4isto nella mano4ra di spingere un bastone con l’altro, delle 4ere 2asi di soluzione, bench praticamente in2ruttuose/ 'olo side4e tener presente che tanto gli 6errori buoni7 rispetto alla condotta precedente, come lasoluzione de2initi4a appaiono in modo discontinuo" l’6errore buono7 non = il per2ezionamento ottenuto per selezione associati4a della conoscenza precedente, e tantomeno lo = la soluzione de2initi4a, rispetto all’6errore buono7/8’6errore buono7 ha :uesto dispositi4o che ri4ela una propriet5 reale dell’oggetto inrapporto alla soluzione, com’era nella esperienza di 'ultano l’unione o collaborazione dei

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+) Il pensiero in2antile9li s4iluppi pi@ recenti della psicologia in2antile hanno portato ad un accordoincondizionato, per :uanto riguarda l’analisi 2enomenale, con il principio della 9estalt/Vanno ricordate anzitutto le ricerche che nell’ambito della 69anzheitspschologie72ecero / Volelt ed i suoi allie4i/ <nche il pi@ originale indagatore contemporaneo della

 psiche in2antile, H/ Piaget, nell’ultima opera o4e si legge per la prima 4olta la descrizionescienti2ica dei primissimi passi dell’ingresso del bimbo nel mondo della realt5, ha4eri2icato il primato della 9estalt sugli elementi/In particolare, elen Fran osser4 che i bambini presentano, in grado note4ole, i2enomeni della 6costanza percetti4a7/ >n bimbo di $$ mesi che era stato abituato ascegliere la pi@ grande 2ra due scatole, poste l’una accanto all’altra, continua4a a 2areesattamente la sua scelta anche :uando la scatola pi@ grande 4eni4a distanziata tanto dao22rire una imagine retinica in2eriore ad $$? dell’imagine retinica data dalla scatola pi@ piccola che resta4a pi@ 4icina" ci che corrisponde al rapporto 0"$ in 2a4ore della scatola pi@ piccola (Oo22a O/, D, JJ)/#essi di 2ronte alla necessit5 di operare un 6dtour7, i bambini hanno sal4ato

discretamente la dignit5 della nostra specie/ Il OUhler narra di una bimbetta di un anno etre mesi, che da alcune settimane pote4a camminare da sola, la :uale 2u collocata in unrecinto chiuso 4erso l’oggetto in modo che :uesto potesse esser raggiunto soltantodescri4endo una cur4a/ 8a bimba si porta immediatamente 4erso l’oggetto in linea retta, e:uindi contro la chiusuraK di lB a poco 4olge lentamenteA lo sguardo attorno, portandolo aldi l5 del recinto" impro44isamente 2a un sorriso, soddis2atta, e descri4e con un solomo4imento continuo la cur4a che la conduce all’oggetto (OUhler, /, <, $&/)/ Certamentealtro = il comportamento del bambino, altro :uello dell’adulto" si pu dire che il bambino procede passando da 2orme con2use a 2orme pi@ chiare, da 2orme relati4amente semplici a2orme pi@ complesse/ CosB l’adulto 4ede tutto un paesaggio, una 2rase, una parola scrittad’uno sguardo" non cosB o raramente e solo in uno stadio progredito il bambino/8’adulto come 4ede, cosB scri4e una parola come una unit5K il bambino scri4e lettera per lettera" basta dare uno sguardo ad un :uaderno di eserciz_ di scrittura per con4incersene/Il bambino legge lettera per lettera ed anche i ragazzi leggono parola per parola, cosicchla declamazione esatta degli elementi di una 2rase esige un note4ole grado di allenamentoed = il pri4ilegio di una certa maturit5/ I bambini e gli adulti stanno nell’ambito della percezione, come un dilettante ed un musicologo all’audizione di una sin2onia beetho4eniana" il primo a22erra i temi solo :uando emergono con e4idenza incisi4aK ilsecondo li apprende come princBpi di s4iluppo e ne gusta proprio lo s4iluppo,dall’enunciazione alla perorazione 2inale/'ul terreno dei 2atti = poi signi2icati4o che i bambini presentano una percentuale molto bassa di 2enomeni illusor_" ci signi2ica che tali 2enomeni dipendono da un2unzionamento di organizzazione psichica pi@ matura/Fra le due posizioni estreme dell’.mpirismo e dell’Innatismo, i 9estaltisti hanno scelto,anche per la psicologia dell’in2anzia, l’aurea 4ia di mezzo/ 8a teoria empirista spiega4a ilsorgere delle organizzazioni primiti4e per la semplice 62issazione7 di ri2lessi e delleconnessioni che si 4engono a stabilire 2ra i neuroni ascendenti e discendenti/.4identemente una tale teoria esige un numero inde2inito di connessioni neurali a22inchun :ualsiasi atto possa a4er luogo, mentre manca ogni 2ondamento istologico per unacomplessit5 di :uesto genere, e per di pi@ non si sa in :ual modo un tale grado di

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complicazione, cosB alto, possa gio4are ai 2ini pratici ed immediati della 4ita/A8a portata dell’osser4azione = stata messa in 4ista sperimentalmente da uno studio delOo22a, sui ri2lessi oculari nel bambino (Oo22a, O/, C, 11)/#ettiamo che lo sguardo del bambino sia prima ri4olto in linea retta in direzione del punto <K sia sullo stesso piano, a destra dal punto <, un punto " gli occhi pertanto si

muo4eranno in modo di permettere al punto di 2issarsi sopra la 2o4ea/ 'e ora un altro punto $, = introdotto 4erticalmente al di sopra di , gli occhi de4ono muo4ersi in alto per 2issar4isi/ 'upponiamo ora che gli occhi siano di nuo4o ri4olti ad <, dopo che aldisopra di esso < = stato proiettato 4erticalmente il punto <$/ Passando da < ad <$,l’occhio e22ettuer5 la stessa posizione retinica che si a4e4a :uando passa4a da a $" si produce cio= di nuo4o un mo4imento dal basso in alto/ #a, bench in :uesto caso <$4enga a stimolare gli stessi elementi o punti retinici che erano stimolati da $ nelmo4imento da a $, i due mo4imenti tutta4ia non sono identici, perch il mo4imentoda < ad <$ esige una di4ersa inner4azione del mo4imento da a $/ Ne 4iene diconseguenza che ogni 2ibra sensoriale non de4e possedere con gli altri ner4i motori unaunica connessione, ma pu a4erne tante :uante sono richieste per tutti i possibili

mo4imenti degli occhi/Il Oo22a conclude4a che 2ra la 2unzione motoria e :uella sensoriale esiste, in radice, unaconnessione intrinseca e non meramente 2ittizia, in modo che = la struttura propriadell’oggetto che regola il comportamento dei mo4imenti oculari/'i comprende allora che l’apparato motorio e l’apparato sensoriale non 4anno presi comedue pezzi separati e indipendenti, ma piuttosto a guisa di un organo unitario, come unsistema 2isico entro il :uale alcune parti, di22erenziate dalle altre, possono agire su diesse, cosicch ci che accade in un punto dell’organo e dell’organismo non = mai deltutto indipendente, o senza in2luenza alcuna, su ci che si s4olge in altre parti/< :uesto modo l’atti4it5 spontanea ed istinti4a 4iene concepita :uale reazione adattata alconseguimento di uno scopo de2inito, come una 6melodia motoria7 che ha nel complessodei suoi mo4imenti una continuit5 62igurata7 (gestaltet), laA :uale si snodasuccessi4amente come un tutto ben articolato alla 2ine come all’inizio dell’azione/ 8acondizione di ogni membro di :uesta serie dinamica = determinata non solo dalla posizione sua attuale, con ri2erenza a :uanto = accaduto prima, ma con ri2erenza anche atutte le altre parti dell’atto completo, e specialmente all’ultima 2ase che porta al risultato/Fin :uando l’atti4it5 istinti4a o spontanea non ha raggiunto il suo 2ine, essa restaincompleta, e :ualsiasi situazione nuo4a, creata dall’animale e dal bambino, resta unasituazione di passaggio/>n comportamento cosB 2atto = molto pi@ simile ad un atto 4oliti4o, che ad unaconcatenazione esteriore di ri2lessi, poich 4i si ri4ela 2in dall’inizio la stessa direzione ina4anti che = caratteristica dell’azione 4olontaria/ N tutto = da organizzare dal nulla, ntutto = organizzato in attoK ma tutto = ordinato ad esser di 2atto organizzato, in :uantosono date delle capacit5 direzionali che abbracciano il complesso di tutta un’azione/< :uesto modo il mondo del neonato, bench 4agolante di impressioni, non = del tutto:uella con2usione babelica che molti suppongono, ma = sempre e ben presto :ualcosa diorganizzato, o4e delle :ualit5 pi@ penetranti emergono sullo s2ondo di altre che lo sonomenoK da :uelle l’in2ante pu partire per le segregazioni primordiali del suo campo percetti4o (madre, balia, latte, ecc/)/ Non c’= nulla nell’osser4azione del comportamentoin2antile che mostri il bambino alle prese con un caos di sensazioni, o4e la piccola

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creatura si tro4i abbandonata come in un mare di tenebre senza un sostegno su cuiappoggiarsi e senza una ri4a a cui tendere con 2iducia per poter soddis2are i bisogni 4italiche premono ormai nei 4aghi chiarori della tenera anima/0/ Il pensiero dei primiti4i8o studio sul comportamento dei primiti4i do4rebbe supplire a ci, e non = poco, che lo

studio su soggetti ci4ilizzati non pu dare/AIl ertheimer in un saggio del $%$+ 6'opra i numeri ed i concetti numerici nei popoli primiti4i7, 2ondandosi su materiali raccolti da etnologi e missionari, studia4a ledi22erenze che corrono 2ra le concezioni che hanno i primiti4i ed i ci4ilizzati circa irapporti numerici delle cose$1/Per i ci4ilizzati il numero, come tale, = una propriet5 astratta delle cose, cosicch puesser trasportato dall’una all’altro in4ariatamente" la scrittura $ $ j + indica un rapporto4alido per :ualsiasi categoria di oggetti/Per il primiti4o il numero 2a tutt’uno con la cosa di cui si dice e 4i resta aderenteK inluogo dei nostri numeri essi usano delle strutture pi@ concrete, le :uali ser4ono allo stessoscopo e possono essere usate in 4ece loro" si tratta di strutture che non sono astratte dal

contesto 2enomenale e, bench alle 4olte possano essere astratte riguardo alla 2orma e almodo di aggrupparsi dei materiali, lo sono ben di rado :uanto al materiale stesso/< con2erma di :uest’interpretazione il / adduce il 2atto che, nell’abbattere e nel preparare le tra4i per l’ossatura della propria capanna, che si propone di costruire, l’uomo primiti4o non ha bisogno di contare (come :uello ci4ilizzato) il numero delle tra4i stesseche gli abbisognano/ .gli ha dinnanzi alla mente, dice il /, la 62igura7 o la 62orma7dell’ossatura della capanna da costruire, e :uesto gli basta per 2ar sB che egli prepari tuttele tra4i necessarie, senza bisogno di contarle/>na 2amiglia numerosa si siede a mensa, :uando un membro, guardando all’intorno,osser4a subito" 6manca :ualcuno7 senza bisogno di contare uno per uno i membri delgruppo egli s’= accorto dell’assenza di uno di essi (^ $, $%)/'e prendiamo in4ece il ? ? di ciascuna mano, esso pu esser applicato anche ad altrecose" in :uesto caso il materiale = 4ariabileK ma se :ueste 2orme strutturali sonotras2eribili ad altri contenuti, lo sono sempre con di22icolt5 perch il loro carattereessenziale = :uello di costituire due gruppi di ?/AI gruppi di :uesta 2atta sono 6gruppi naturali7" gli occhi sono 6due7, cosB le mani, leorecchie, le gambeK un piatto ed un ta4olo non la sono/ 8a struttura del 6paio7 = basatasulla simmetria sagittale nel corpo umano, che = una relazione 2ondata sull’uso pratico(occhi, orecchi, gambe, scarpe, occhiali, 2orbici) o su relazioni biologiche (i coniugi)/.sso non esprime l’unione di due oggetti 6identici7, ma :uella di due cose che siri2eriscono (naturalmente) l’una all’altra (^ 0, $$)/I numeri sono, come tali, applicabili ad ogni e :ualsiasi cosa, ad oggetti edaggruppamenti arbitrar_, ed in tutti i casi essi restano sempre gli stessi/ 8e 6strutture7in4ece 4algono anche per gli aggruppamenti naturali e per le relazioni 2ra le parti ed iltutto/ Due occhi, due tra4i, due dita, due guerrieri/// sono specie di22erenti di 6paia7,anche se tutti possono esser detti 6paia7/ `uesto non si 4eri2ica in4ece per 6madre e2iglio7 o per 6uomo e ca4allo7, e di2atti molte lingue di primiti4i mancano di plurale per il termine 6madre7 ed anche 2ra noi esso = di uso molto raro/ Riguardo alla coppia" uomoe ca4allo, = da osser4are che soltanto in speciali condizioni un essere umano pu andar unito (appaiato) con un altro essere che non sia umano/ .cco un modo un po’ stra4agante

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di esprimersi" $ ca4allo $ ca4allo j + ca4alliK $ uomo $ uomo j + uominiK ma $ uomo $ ca4allo j un ca4aliere () (^ &, $$+E$$0)/In generale le operazioni intellettuali che esigono tale grado di astrazione dell’oggetto, per cui il signi2icato non si ri2erisca pi@ alla realt5 concreta, sono pressoch impossibili,secondo il ertheimer, per i primiti4i/ >no scolaretto indiano, a cui era stato dato il

compito di tradurre la 2rase" l’uomo bianco ha ucciso oggi orsi, non solo si ri2iuta4a a2arlo, ma mostra4a chiaramente di esserne incapace, adducendo la ragione che nessun bianco pu uccidere orsi in una giornata/8’uomo ci4ilizzato de4e i molti 4antaggi di cui gode alle sue capacit5 astratti4e, ma cinon signi2ica che il pensiero astratto sia l’unico possibile e necessario/Prima, e accanto ad esso, c’= il 6pensiero concreto7 cheA sorge direttamentedall’intuizione e si attua in una 69estalt7, la :uale non = sempre :ualcosa di rigido, ma pu presentare una certa 4ariabilit5 o 6latitudine7 su22iciente ai 2ini della 4ita/ I concettiuni4ersali sorgono da :uesti gruppi o strutture concrete, non tutti per allo stesso modo, poich ogni 6struttura7, come ha una propria 2isionomia in concreto, la de4e conser4aretale anche :uando entra nella s2era dell’uni4ersale/ 8a 9estalttheorie tende a portare nel

campo del pensiero primiti4o una interpretazione del conoscere pi@ aderente ai 2atti di:uanto lo siano le interpretazioni correnti/ Per il pensiero spontaneo, che attacca sempre inumeri alle cose, 0 0 = altra cosa da /G probabile perci, conclude il ertheimer, che non il 6contare7, ma le 6strutture7:uantitati4e dei gruppi che interessano i rapporti biologici reali costituiscano, dal punto di4ista genetico, l’origine precipua dei concetti numerici/ 8e strutture primiti4e non partonodall’$ per proseguire secondo addizioni continuate in unit5, ma sono struttureindi4idualizzate analogamente/ 8a pluralit5, geneticamente, non = una :uantit5 2ormata diunit5 ripetute in modo identico, ma un tutto articolato$J/ 8’importanza biologica deinumeri sta nel 2atto che la :uantit5 = una misura della realt5 o del 4alore dei 6gruppi7/Per criticabili che possano essere, :ua e l5, le interpretazioni che il / d5 dei 2atti, nontutto = caduco nelle sue osser4azioni" l’idea 2ondamentale di un pensiero concreto e4issuto, precedenti :uello astratto e 2ormale, = esatta e d’importanza imprescindibile  come si 4edr5 a suo luogo per una teoria realista del conoscere/ Per ora basti l’accenno/A&/ Il pensiero astrattoDobbiamo al medesimo ertheimer, che sempre precede nell’esposizione delle ideediretti4e della 'cuola, un bre4e saggio intorno alla natura del pensiero logico/ Come il pensiero a4anza; Cosa lo precede; `uali sono i momenti e le tappe decisi4e che portanoalla conclusione;$%/a preso egli in esame il modo pi@ per2etto del sillogismo, :uello che le 'cuole chiamanoil modus arbara/<lcuni trattatisti, e particolarmente H/ 'tuart #ill, hanno considerato il sillogismodimostrati4o della logica aristotelica come una petitio principii ed un puro espediente diclassi2icazione/ `uando, secondo essi, si dice" Lutti gli uomini sono mortali (#P)K maCaio = uomo ('#)K :uindi Caio = mortale ('P), si suppone che io sappia in antecedenzache Caio = mortale, se 4oglio a4er il diritto di a22ermare che tutti gli uomini sono mortali/Il sillogismo si ridurrebbe ad un’induzione 2atta a ro4escio/'ta il 2atto per, contro :uesta critica, che nel sillogismo spesso noi abbiamol’impressione di un passo in a4anti 2atto dal nostro pensiero/ Come si spiega ci;Il #ill non ha prestato attenzione allo 6s2ondo psicologico7 su cui si s4iluppa il processo

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logicoK la sua critica sarebbe conclusi4a solo nel caso che i 6termini7 conser4assero intutto il discorso un contenuto identico" ma non = cosB/ In realt5 noi ci accorgiamo che itermini si 4engono arricchendo di contenuto con il procedere del discorso in atto/Il 6termine medio7 (#), che apparisce nella seconda premessa, 4iene a tro4arsi inconnessione con due termini di di4erso contenuto, onde esso compie in ciascuna

 proposizione una 2unzione di22erente/ 'olo per i ragionamenti 6predicati4i7 (:uelli6esplicati4i7 della 'cuola) si 4eri2ica al pi@ l’accusa del #ill/ Vi sono peraltro moltiragionamenti che 2anno a4anzare realmente il sapere/ Ci a44iene :uando il 6termine meAdio7 (#) 6suppone7 per un contenuto che pu esser appreso da molteplici punti di 4istaed appro2ondito in di4ersi modi/Io considero l’umanit5 sotto un aspetto, :uando penso alla mortalit5 di tutti gli uomini ela considero sotto un altro, :uando penso all’umanit5 di CaioK perci mi rimane ilcompito di tro4are l’identit5 2ormale, che suppone l’inclusione reale, di ' e P, come:uando scopro (come nelle esperienze del 9ottschaldt) una 2igura inclusa in un’altra chela 6camu22a7/ N la #aggiore (#P), n la #inore ('#) del sillogismo, considerate ciascuna a parte,

 portano alla conoscenza della conclusione ('P)/ `uesta non segue come una conseguenzamateriale delle due premesse" n posso saper di Caio, sul 2ondamento della sua mortalit5,che egli = un 6uomo7, n che 6tutti7 gli uomini sono mortali sul 2ondamento dellaconstatazione 2attane su Caio/ 8a prima parte = 2acile a dimostrarsi/ Che Caio sia unuomo, io lo posso sapere sul 2ondamento dell’intuizione attualmente presente o sul2ondamento della sua caratteristica di essere bipede oppure dall’albo di statistica" ma tutto:uesto non ha ancora niente a che 2are con la sua mortalit5K io posso non sapere ancoranulla intorno alla sua mortalit5/8o stesso de4e dirsi allora anche della seconda parte/ Che tutti gli uomini siano mortali,io lo posso ben sapere, senza che lo sappia in particolare per Caio/ Il ertheimer  prosegue con molta sottigliezza la discussione, nella :uale dimostra il 6carattere progressi4o7 della logica 2ormale :ual = possibile all’uomo/ 8a pretesa milliana sirealizza solo per l’intelletto di4ino al :uale tutto = presente in modo intuiti4o o per un pensiero semplicemente sistematico e non in s4iluppo (pag/ $1)/ Non cosB nei sillogismidi cui usa la speculazione e la scienza umana" in essi l’impiego del termine medio (#) =chia4e che apre la porta per una 4isione nuo4a/ Precisamente" la nozione, che io ho di unacosa, 4iene ad essere in tale processo (sillogistico) non soltanto ampliata, ma anchemodi2icata, migliorata, appro2ondita (pag/ $1?, corsi4o del /)/Il progresso del pensiero = reale :uando gli aspetti 4ar_ di uno stesso oggetto sono appresiin momenti di4ersi ed allorA:uando la loro identit5 non = percepita che pi@ tardi/ Ilertheimer o22re alcuni esempi/.saminiamo un li:uido di cui sia ignota la composizione/ Riscaldo il li:uido ed osser4o igas che si sprigionano" il primo = giallo, il secondo bluastro, il terzo grigioK osser4o che ilgas blu 2luttua alla sommit5 del li:uido/Il primo gas ad esser emesso = il gialloKIl gas giallo si pone alla sommit5KIl primo gas emesso si pone alla sommit5/8a constatazione della so4rapposizione del gas giallo nello spazio :ui non ha luogo chealla 2ine/ `uando il gas giallo = apparso, io nulla sape4o della sua leggerezzaK e :uandoconstato :uesta propriet5, pu essere che abbia ormai perduto di 4ista l’6apparizione

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 precoce7 di :uesto gas/ `uando perci concludo che il gas che si = s4iluppato per primo =il pi@ leggero, realizzo un progresso reale nel mio pensiero, poich la identit5 dell’oggettoa cui appartengono i due aspetti di22erenti si ri4ela a me solo in :uesto punto/Il campo del pensiero matematico o22re esempi numerosi e brillanti/ Il / riporta 2ral’altro l’aneddoto del bambino prodigio, il matematico 9auss, :uando 2re:uenta4a ancora

la scuola elementare/ Il maestro, per abituare gli alunni al calcolo mentale, chieseimpro44isamente ai suoi bambini" 6Chi di 4oi pu dirmi nel tempo pi@ bre4e :uanto siala somma di $ + 0 & ? 1 J;7/ Il piccolo 9auss annunci il risultato esattocosB presto, che il maestro, sbalordito, lo interrog come a4esse 2atto/ Il bambino risposeche in4ece di addizionare i numero l’uno appresso all’altro, a4e4a tro4ato pi@ comodo diraggrupparli in :uattro coppie la cui somma era sempre no4e" $ J j %K + 1 j %///K lasomma totale era & %/ CosB egli a4e4a scoperto la regola della somma dei termini in una progressione aritmetica" l’essenziale del processo era consistito in una nuo4asegregazione dei termini della somma, 4ale a dire in una nuo4a organizzazione psicologica dello stesso complesso oggetti4o ($1J)/Il ertheimer dimostra altrettanto ($1E$11) per la soluAzione dei problemi geometrici,

nei :uali il contributo rappresentati4o 4isuale = ancora pi@ determinante che in :uelliaritmetici/`uello che si ha in un’analisi chimica e nella soluzione di un problema di matematica, si4eri2ica nella soluzione di un :ualsiasi problema, nella 4alutazione di una persona, di unaistituzione, di un 2atto, di un periodo storico/ <d un certo momento della ri2lessione, omagari dopo di essa, all’impro44iso, si ri4ela un dato aspetto o lato del problema chero4escia radicalmente la concezione che se ne a4e4a in precedenza ed impone un6incentramento7 (>mzentrierung) nuo4o di tutt’altro carattere/Fatti di :uesto genere non sono rari, ne = da pensare che siano il pri4ilegio dei gen_ neglistati di creazione artistica e d’in4enzione scienti2ica/ .ssi s’accompagnano alla 4itaumana pi@ umile e sono :uelli che alle 4olte coloriscono in modo subitaneo, come dischianto, la nostra atmos2era interiore e la riempiono di luce e gioia o di smarrimento eangoscia/ G :ui la radice delle 6metamor2osi7 spirituali a cui possono portare le scossedella 4ita+/8’osser4azione adun:ue mostra che anche in :uesta materia non si procede a tastoni, mache si ha un’e4oluzione continua e immanente dei problemi+$, nella :uale ogni risultatoAed ogni 2ase = una soluzione rispetto a :uanto precede ed = un problema rispetto a ci chesegue/ 9li errori che possono occorrere (almeno i 6buoni errori7) non restano al di 2uoridi :uesta spiegazione, ma sono piuttosto delle soluzioni parziali, come si = 4isto per gliscimpanz del OUhler/Il progresso del pensiero 4a dalle :ualit5 generali degli oggetti a :uelle speciali (principiodella 69liederung7) e :uando una 4ia si mostra poco adatta, non si ritorna completamenteda capo, ma all’ultimo punto ac:uisito, per tentarne un’altra/ Per :uanto 4ar_ siano itentati4i, lo schema del processo rimane identico" a44ertenza e delimitazione delcompito, determinazione 2unzionale, o44ero dinamica della soluzione e realizzazione pratica (:uando 2osse il caso)/In altre parole, la 9estalttheorie a22erma che la soluzione = a22ondata nellacontemplazione della situazione concreta e sorge da essa" su :uesto essa di22erisce dalle'cuole di Trzburg e di 9raz, che attribui4ano in proprio all’intelletto astratto la capacit5d’ele4arsi al di sopra del pul4iscolo caotico delle sensazioni/ `uesto preteso 6caos7

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dell’esperienza sensoriale = un puro 6mito7, sorto nel secolo SVII, che ume e ladirezione u22iciale del pensiero inglese prima, e poi gran parte di rappresentanti dellescuole europee, Oant non escluso, hanno 2atto gra4are sullo s4iluppo dei problemispeculati4i/8a 69estalttheorie7 ha il merito indiscutibile d’a4er protestato in linea di 2atto ed in linea

di diritto contro una turlupinatura cosB marchiana della buona 2ede speculati4a/ Per i9estaltisti i cosiddetti dualismi di #ateriaElismoERazionalismo, .mpirismoEIdealismonon sono che de4iazioni sistematiche e soluzioni arti2iciose, :uindi irreali, di problemimal compresi e peggio impostati/. 2osse anche soltanto per :uesto, la 9estalttheorie a4rebbe ben diritto di attirare un po’l’attenzione dei 2iloso2i, massime di :uelli che tengono alla consistenza di una posizione6realista7 del conoscere++/A?/ <zione e struttura ('cuola di O/ 8eMin)<ll’esplicazione dell’azione personale concorrono i pi@ s4ariati 2attori percetti4i,apprensi4i, a22etti4i, i :uali si possono integrare, sommare, sorreggersi a 4icenda oppureanche opporsi ed escludersi/ `ual = il processo per cui si arri4a alla risultante 2inale

dell’atto concreto;8a psicologia tradizionale a4e4a una teoria dell’azione candida e trasparente, la teoria deiri2lessi" la 4ita s’inizia con mo4imenti semplici isolati che sono pro4ocati da stimoliesteriori relati4amente isolatiK esempi tipici di ri2lessi sono la contrazione e dilatazionedella pupilla/8a psicologia tradizionale usa dei ri2lessi in due modi" prima a4anza un’ipotesiestremamente semplice circa il loro accadere, un’ipotesi basata su certi dati anatomici, ein secondo luogo esige il postulato che i ri2lessi siano gli 6elementi7 dai :uali per un processo di mera combinazione pu s4ilupparsi :ualsiasi atto/ In ambedue i rispetti, lateoria dei ri2lessi = la contropartita diretta della teoria della sensazione discussa 2inora, edebbe il suo momento di 2ortuna, 2ino all’apparire della Denpschologie, soprattutto nellescuole dedite alla 6psicologia 2isiologica7/Il ri2lesso, come processo atti4o, tro4a la sua spiegazione nel processo 2isiologico detto6arco ri2lesso7, che consiste essenzialmente di un neurone a22erente, di uno e22erente e,secondo i casi, di uno o pi@ neuroni intermed_ di connessione/ 8’eccitazione s’inizia aduno dei capi, percorre le 4ie intermedie e termina come risposta all’altro capo/ Poichl’organismo = dotatoA di un numero enorme di archi ri2lessi, :uesti possono entrare inazione tanto insieme, come in successione" secondo i 4ar_ casi si 2ormano lecombinazioni di due o pi@ archi corrispondenti a processi pi@ complicati, le :uali(combinazioni) possono poi realizzarsi insieme, :uando uno stimolo 4enga ad atti4areuno degli archi interessati in :uei complessi/ `uando si do4ette in :ualche modo 2ar  posto anche al contributo del soggetto, il suo inter4ento 2u ridotto alla tendenza risultantedagli atti 6simili7 ripetuti che a4e4ano plasmato dal 6di 2uori7 le capacit5 del soggetto/<nche per l’azione, come per la conoscenza, il soggetto non era che il 2rutto della suastoria, in4ece d’esserne l’autore/8a 9estalttheorie, per 4ia delle ricerche indipendenti del 8eMin e della sua scuola, ha preso le parti della seconda ipotesi+0/9li <ssociazionisti ed i di2ensori della teoria dell’arco ri2lesso commettono, secondo il8eMin, l’errore comune ai Naturalisti preEmendeliani di con2ondere il 2enotipo con ilgenotipo, a22ermando la corrispondenza aritmetica 2ra la reazione indi4iduale e la causa

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che l’ha scatenata ($J e segg/)/<nche in psicologia si riscontra il 2atto di a4ere due stati 2enotipicamente assai di4ersiche possono essere genotipicamente uguali, e 4ice4ersa/ >n bambino pu mostrare la suastizza 4ergognosa con l’arrossire ed il con2ondersi, oppure con mettersi a pestare i piedied a gridareK 4ice4ersa, l’atto di osse:uio ad alcuno pu essere prestato per a22etto, per 

stima, per ser4ilismo, per timore/// Non si pu allora pretendere di a4er esaurito laspiegazione reale di un 2atto con la sola determinazione delle caratteristiche 2enotipiche, poich si d5nno anche :uelle genotipiche che non sono meno importanti/8e propriet5 genotipiche sono costituite, prima che dalla energia che pu esser portatadallo stimolo o da :uella che siA pu stabilire per l’associazione, dalle 2orze psichicheimmanenti nella natura del soggetto/ 'i de4e allora pensare che lo stimolo esteriore nonha che la 2unzione di 2ar 6esplodere7 :ueste energie latenti; Il 8eMin, bench sia molto propenso ad una descrizione della causalit5 psichica con i termini della 2isica, =nettamente contrario per una soluzione cosB semplicista" anche per lui, l’esplicazionedell’atto umano 4a intesa ed espressa in termini originali/.gli distingue perci, in modo schematico, tre 2asi nel processo d’intenzione

(Vornahmenhandlung)"$) il con2litto dei moti4iK+) la scelta o selezione dell’oggetto (2ine e mezzo al 2ine)K0) il compimento dell’atto (&0E&&)/Il punto cruciale = dato dalla seconda 2ase" come si arri4a al 2issarsi ed al persistere di undato scopo 2ino ad azione compiuta;8’.mpirismo risponde" per 4ia di ri2lessi e di associazione di ri2lessi/Contro :uesta posizione si pu dire intanto, in 4ia puramente descritti4a, che se alle 4olteuno stimolo pu pro4ocare una risposta immediata dell’organismo (ri2lesso), di solito lenostre percezioni suscitano nuo4e intenzioni, desideri e stati d’animo dai :uali l’energia psichica, da impiegare nell’azione, 4iene ulteriormente e di4ersamente speci2icata/ .:uesto si ha perch il mondo in cui 4i4iamo non si riduce ad un ammasso di stimolazioni puntuali, ma risulta di 6cose7 e 62atti7 che hanno ciascuno un peculiare 6signi2icato7/8a liberazione e l’impiego dell’energia psichica non pu essere perci del tipodell’esplosione di una pol4eriera o della liberazione del 4apore nello stantu22o di unalocomoti4a/`uanto al principio dell’<ssociazione, la sua insu22icienza non = meno e4idente/ .sco per impostare una lettera" se 2osse 4ero il principio dell’associazione, alla 4ista della prima6buca per lettere7 io sentirei un’attrazione minima, alla 4ista della seconda una pi@ 2ortee cosB 4ia///K di 2atto, in4ece, io imbuco alla prima cassetta che incontro e poi, per :uantecassette possaA incontrare, non sento pi@ attratti4a alcuna, se pur ancora me ne accorgo/>n bambino sente una ripugnanza estrema a prender l’olio di ricino e 2a grandi s2orzi per riuscir4iK nessuno 4orr5 dire che, una 4olta compiuto l’atto, il po4erino sental’inclinazione a/// ripeterlo/Per usare una 2ormula che contemperi ambedue le esigenze, si potrebbe dire che sono le2orze psichiche :uelle che determinano il corso degli e4enti, ed insieme :uesti stessie4enti possono in2luire sulla direzione che possono prendere :ueste 2orze" il lorocomportarsi in concreto = guidato dalle condizioni del campo percettuale/Riprendiamo l’analisi sulle 2asi dell’atto d’intenzione elencato un momento 2a/a) >n bambino si s2orza di raggiungere un pezzo di cioccolato o di dolce, che = 2uori di

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6presa7" l’oggetto = appreso nel campo, anzi nel centro, dell’attenzione concreta/ b) Il bambino mette all’opera le sue 2orze per raggiungere l’oggettoK se 4i sono degliimpedimenti, egli opera un 6dtour7 come gli scimpanz/ <lle 4olte pu succedergli:ualche malanno che pu pro4ocare anche il pianto pi@ per la disdetta che per il dolore2isicoK altre 4olte in :uesti piccoli in2ortuni il bimbo si sa dominare e riprende i tentati4i/

c) >na 4olta raggiunto l’oggetto, p/ es/, il bambino = sazio del dolce, le 2orze psichiche siriorganizzano completamente in un altro modoK i dolci non lo attraggono pi@///, almeno per :ualche tempo/Diciamo allora che la percezione di un oggetto o 2atto pu"a) dar origine ad una tensione de2inita di 2orze nel campo psichico (un desiderio, per esempio)K b) comunicare con uno stato di tensione preesistente (per 4ia di altra intenzione o bisogno), cosicch :uesto sistema prende il controllo de2initi4o sopra il comportamentomotorio/ In tali casi si dice che gli oggetti posseggono un 6carattere di richiesta7(<u22orderungscharater)Kc) attuare le 64alenze7, in :uanto sono 2orze ambientali che 6dirigono7 il comportamento

seguenteKd) portare alla 6saturazione7 delle 4alenze ed alloA stabilirsi di uno stato di e:uilibrio nelcampo delle 2orze/ Il 8eMin introduce, a :uesto momento, la distinzione di 6bisogni7 e6:uasi bisogni7 (edTr2nisse und NahebedTr2nisse)/I primi sono le 2orze psichiche ed istinti4e, le :uali sono di22erenziate originariamenterispetto ai 2ini da raggiungere in concreto" esse si attuano uni4ocamente per un oggetto erestano indi22erenti per tutti gli altri/I secondi sono le 6tensioni7 deri4ate, cio= :uelle 4alenze positi4e e negati4e che si4engono a speci2icare nel campo psichico attuale in direzione e dipendenza di un oggettodeterminato/ 8a di22erenza 2ra le due classi = di subordinazione dei secondi ai primi ed haanche un carattere 2unzionale" raggiunto l’oggetto, i processi della seconda classecessano, mentre :uelli della prima persistono nel 2ondo del soggetto/ I 6:uasi bisogni7non sono altro che le intenzioni di un oggetto determinatoK i 6bisogni7 si tras2ormano inconcreto nei 6:uasi bisogni7 per mezzo delle 4alenze (spec/ +?E+%)/8’idea maestra in :uest’analisi dell’atto 4olontario si riduce a concepire l’azione umanacome s4iluppantesi in 4irt@ di 69estalten7 dinamiche, le :uali sorgono dall’incontro 2ra le2orze primiti4e del soggetto ed il contenuto che presenta l’oggetto in concreto al soggettonei riguardi delle sue condizioni attuali/ Ci che = essenziale nella 9estalt dinamica comein :uella percetti4a, = la riorganizzazione o riEstrutturazione del campo, poich il corsodell’azione, come e correlati4amente a :uello dell’esperienza, = altamente 6plastico7/< di2esa di :uesta concezione si possono in4ocare i 2atti della stessa 4ita ordinaria/Consideriamo il comportamento di due s:uadre di atleti, p/ e/ di giocatori di calcio,impegnate in una partita di campionatoK esso = ben di4erso da :uello che gli atleti possono a4ere in una partita amiche4ole o di allenamento" nella partita di campionato essihanno il compito di 2are sul serio e di 6spingere a 2ondo7/Comincia il gioco/ Ciascun atleta dal posto che occupa nella 2ormazione inizia subito laconoscenza del campo e della palla" assaggia gli atleti a44ersar_ e particolarmente :uellocheA in linea gli corrisponde/ G innegabile che :uesto primo contatto con la realt5 implica,in ogni atleta, una nuo4a e pi@ precisa organizzazione del campo psichico per adattare latattica agli ostacoli che sono stati a44ertiti/

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`uest’adattamento cresce progressi4amente con lo s4iluppo della partitaK al cambio delcampo, che segue al primo tempo di gioco, giocatori ed allenatori si consultano per realizzare una tattica ancor pi@ adeguata/<l 2ischio dell’arbitro che segna la 2ine del secondo tempo di gioco, la tensione psichicadegli atleti si rilascia completamente da ambe le partiK allora, :ualun:ue possa essere

stato il risultato, ogni atleta riprende il portamento normale e si possono scambiare anche2ra i componenti delle due s:uadre strette di mano e sorrisi di cortesia/ Non = 4ero, del resto, che noi stessi ci comportiamo di4ersamente da soli e in pubblico,se siamo in mezzo a conoscenti oppure 2ra estranei, con in2eriori e superiori, con i piccolie con i grandi;8’esplicazione dell’azione dipende dall’ambiente psichico o pi@ propriamente dallanatura del 6campo di 2orze7 che in esso si genera, il suo modo e la sua intensit5 dal modoe dall’intensit5 di esso/ ., come la percezione di una 62orma7, anche la conclusione di unatto 4olontario si presenta come una 6tendenza all’e:uilibrio7, che si raggiunge solo:uando il 6bisogno7 sia stato soddis2atto (pagg/ 00E0?)/Il 8eMin si propose di dare a :uesta osser4azione una consistenza ancor pi@ oggetti4a e

sperimentale (pag/ &% e segg/)/Istrutti4e sono le sue ricerche sopra gli 6atti interrotti7/ >n compito = interrotto, primache il soggetto sia riuscito ad assol4erlo" com’= che il compito pu essere ripreso;9li <ssociazionisti in4oca4ano l’attenzione suscitata e conser4ata dall’interesse/ Per alimentare :uesti 2attori, nelle esperienze del 8eMin, 4eni4ano proposti ai soggetti deicompiti pri4i di :ualsiasi interesse, come il modellare una 2igura con la creta, il mettere inordine dei mattoni, e simili/ .bbene, malgrado la assenza di un interesse reale, tutti isoggetti mostra4ano unaA 4i4a riluttanza ad obbedire :uando 4eni4a dato ordine disospendere il la4oro/C’= di pi@/ Furono usati due tipi d’interruzione" uno accidentale, come la sospensionedell’illuminazione do4uta ad un supposto corto circuito, ed uno intenzionale, conl’assegnare al soggetto un altro compito/ `ui si pot osser4are che nessun soggettomanc di riprendere il la4oro interrotto accidentalmente e anche :uasi tutti ritornaronoall’occupazione primiti4a dopo un’interruzione intenzionale, anche :uando nellasituazione esteriore nulla li stimola4a a 2arlo/8a riassunzione del compito primiti4o si ha in4ece raramente :uando il soggetto = statointerrotto nel suo la4oro con l’istruzione di completarlo in altro modo/'i ha allora il caso di un 6completamento per sostituzione7/`uesti 2atti tendono a mostrare che il completamento di un compito = in 2unzione direttadella 6struttura7 che prendono le 2orze psichiche :uando passano all’azione/ Fino a cheesse restano inalterate, una 4olta cessato l’ostacolo, l’azione riprende normalmenteK ciche in4ece non succede :uando la circostanza, che 4iene ad inter2erire con il compito primiti4o, = appresa come annullatrice del medesimo/! ! !8’analisi dell’ultimo punto toccato dal 8eMin i compiti interrotti 2u successi4amenteappro2ondita da una sua allie4a, luma Xeigarni/ .ssa si propose d’in4estigare pi@ da4icino la natura delle 2orze che producono nei soggetti la tensione e tendenzaall’assol4imento del compito, :uando si impone loro l’interruzione del compito stesso" ilgrado di 2orza della tensione era misurato dal grado di ricordo che si riscontra4a nellae4ocazione del compito/

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`ual =, allora, il rapporto 2ra il ricordo che il soggetto conser4a di un’atti4it5 che = statainterrotta prima del suo compimento, e :uello di un’atti4it5 non interrotta;9li esperimenti 2urono condotti su +& soggetti (pro2esAsori, studenti, raEgazzi), ai :uali2urono aggiunti, per particolari scopi sperimentali, due gruppi" uno di 01 adulti, l’altro di&1 ragazzi/

Dopo l’istruzione di portar a termine i compiti nel tempo pi@ bre4e possibile, 4eni4ano presentati da $J a + compiti alla 4olta, simili a :uelli usati dal 8eMin/ >na met5 di essi4eni4ano interrotti prima d’esser portati a termine, 2acendo in modo che nessuno potessesospettare la 4era ragione dell’interruzione/ <lla 2ine i soggetti erano pregati dienumerare tutti i compiti a4uti che ricorda4ano, tanto :uelli portati a termine, come gliinterrotti/I risultati non lasciarono alcun dubbio sulla natura del 2enomeno" i compiti interrottirisulta4ano ricordati nella media del % sopra :uelli completati/ Indicando con IR icompiti interrotti e ricordati e con CR :uelli completati e ricordati, si ha la proporzioneIRCR j $,%/ I casi estremi 2urono in un soggetto del ? di 4antaggio, contro +? dis4antaggio in un altro soggetto/

 Nelle esperienze eseguite con tre tipi di soggetti, si ebbe che su 0+ indi4idui, +ricorda4ano meglio gli interrotti, 0 egualmente sia gli interrotti come :uelli completati, 0meglio :uelli completati degli interrotti (pagg/ JE$$)/Il 4antaggio che hanno i compiti interrotti nel ricordo = attestato nelle stesse proporzioni,ora ri2erite, per :uanto riguarda la priorit5 del ricordo/ Da un esperimento su $? soggettisi ebbe che i compiti interrotti sono ricordati prima dei completati nella proporzione del$, cio= si ha IRCR j +/`uesti risultati, che rappresentano i 4alori med_ dell’esperimento, possono esseremodi2icati dall’inter4ento di condizioni speciali/ I ragazzi danno dei risultati superiori pi@del doppio a :uello degli adultiK alcuni bambini ricorda4ano solo i compiti interrotti" in:uesto essi prende4ano gli esperimenti con maggior seriet5 degli adulti ed in con2rontodell’attitudine presentata dagli altri soggetti, la loro = molto pi@ naturale e osseA:uente/#entre per gli adulti, come s’= 4isto, la proporzione = IRCR j $,%, i ragazzi dannoIRCR j +,?, cio= un risultato maggiore del 0/Fra i ragazzi, i caratteri pi@ ambiziosi rendono pi@ degli altri secondo la proporzioneIRCR j +,1?, e :uesto perch= in essi le s2ere interne della persona sono molto pi@interessate al risultato che negli indi4idu_ ordinar_/Il rendimento = abbassato in4ece di molto dalla 2atica" un gruppo ha realizzato IRCR j,$K cosB pure la conoscenza dell’esperimento ha abbassato a IRCR j $,0/ Particolarein2lusso pare abbiano la lunghezza delle pause ed il rendimento immediato" si passa daIRCR j +,0 a IRCR j $,$0/Lutta4ia la diminuzione di tensione in :uesto caso non = do4uta tanto all’ampiezza deltempo, come tale, :uanto alla importanza dei 2atti che a44engono durante l’inter4allo/`uando poi l’interruzione a44eni4a in modo da permettere 2acilmente il ritorno dellasituazione sperimentale primiti4a, il ricordo dei compiti interrotti era migliorato del 0%Kse in4ece il ritorno era reso pi@ di22icile, erano i compiti condotti a termine che eranoricordati meglio/Dalle statistiche risulta pertanto che i compiti interrotti sono ricordati circa il doppio di:uelli portati a termine/ `uali le cause del 2enomeno;`ualcuno potrebbe attribuire la condizione di 2a4ore che hanno i compiti interrotti allo

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shoc emozionale prodotto dall’ordine di interrompere il compito, per cui si a4rebbe unaaccentuazione di direzione dell’attenzione a loro riguardo/Per 4eri2icare l’ipotesi, in una serie di esperienze 2urono in un primo tempo interrotti tuttii compiti ed in un secondo tempo 2urono ripresi solo una met5 di essi/ 8o shoc emozioAnale, se ci 2osse stato, a4rebbe do4uto interessare tutta la serie/ I risultati in4ece

mostrarono che i compiti interrotti e non ripresi mostra4ano il 4antaggio (:uasi tipicoIRIEnR j $,J?) (pag/ +0)/Facciamo un’altra ipotesi" il soggetto ricorda meglio i compiti, perch sospetta od = persuaso che essi saranno ripresi in seguito/Per 4eri2icarla si prese in esperimento una nuo4a serie di soggetti ($+) ai :uali 2u detto,interrompendo il compito" 6:uesto compito 4err5 ripreso pi@ tardi7K ed un’altra serie a cuiin4ece 2u detto, interrompendo il compito" 6non 4’occuperete pi@ di esso7/ 'econdol’ipotesi, la proporzione dei ricordi a4rebbe do4uto essere pi@ alta nella I serie che nellaII/ Il controllo dei risultati mostr che l’ipotesi = errata" la prima serie diede una percentuale in2eriore, sia pure di poco, alla seconda e cio= I IRCR j $,1K II IRCR j $,J,cio= :uasi e:ui4alente al :uoziente medio IRCR j $,% (pag/ +1E+J)/

8a spiegazione di :uesti 2atti 4a cercata allora, secondo la Xeigarni, in un altro ordined’idee, :uello abbozzato dal 8eMin (pagg/ J&EJ?)/Il 4antaggio mnemonico dei compiti interrotti non riposa su :ualche particolareesperienza (emozione, attenzione, a44ertenza della ripresa///), ma piuttosto dipende dalle2orze interne del ricordare/ 8a di22erenza :ui = 2ra uno stato di completamento e unod’incompletamento, e pu essere indi4iduato solo se si considera la 2unzione che ha il2atto del completamento, come tale, al momento del ricordo/ `uando i soggetti sidispongono ad eseguire le operazioni richieste da uno dei compiti, si s4iluppa allora nelloro intimo una tendenza, un 6:uasi bisogno7 per il completamento di :uesto compito,che = un sistema di tensione il :uale tende alla sua risoluzione" portare a termine uncompito signi2ica risol4ere il sistema di tensione, dareA lo s2ogo al 6:uasi bisogno7/ 'e ilcompito non = portato a termine, lo stato di tensione persiste, e il 6:uasi bisogno7 restainsoddis2atto, irre:uieto/Il 4antaggio mnemonico dei compiti interrotti = do4uto alla continuazione e persistenzadella tensione psichica/ 8a tensione che spinge alla soddis2azione di un bisogno pu pertanto operare non soltanto 4erso il completamento del compito, ma pu anchemigliorare le probabilit5 di un ricordo ulteriore, :uando il completamento di :uestocompito sia stato comun:ue impedito" il ricordo = un segno della persistenza dellatensione interiore/ Per conseguenza, il miglioramento delle percentuali di ricordo nondipende solo dalle esperienze che accadono al momento dell’interruzione, ma dallatotalit5 delle 2orze che pre4algono al momento del ricordoK e :ui entrano in gioco, comesi = detto, 2attori ulteriori" l’et5, la propria costituzione morale, la condizione attualedell’organismo, per la parte secondaria che ad essi spetta/! ! !Il 8eMin stesso, per conto suo, a4e4a preso in esame il problema, accentuando con tratti2orti i princBpi generali di soluzione/<4endo dimostrato che la realizzazione di un compito non dipende dai legami associati4i,ma dalla tensione di 2orze creata dal 6:uasiEbisogno7, egli pot anche constatare checompiti molto simili, dopo una pausa di pochi minuti, sono di solito dimenticatiK in4ece,dopo la pausa di un giorno, di solito sono ripresi/ Il 2attore 6tempo7, allora, non = il solo,

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n il pi@ importante nelle 6dimenticanze7/ Neppure l’intensit5 dell’intenzione (passi l’omonimia) = criterio certo per sapere se laripresa del compito interrotto e la sua esecuzione in 2uturo a4r5 o non a4r5 luogo/9li esperimenti, ed anche i 2atti della 4ita :uotidiana, mostrano che spesso si dimentica proprio :uello che pi@ preme4a di ricordare tanto che c’= il pro4erbio" hat one intends,

one 2orgets (basta 4oler una cosa, perch la si dimentichi pag/ ?1)/A<ncora una tappa/ 8’atto esplicito, cio= 6signato7, del tendere, non si 2a ad ogni istante/8’alzarsi di buon mattino per la gio4ent@ in particolare () esige probabilmente un attoesplicito di :uesto genere/ #a gli atti susseguenti" 4estirsi, 2ar colazione, recarsi alla4oro/// non esigono un inter4ento esplicito dell’intenzione/ N si pensi che la rarit5 della posizione dell’intenzione esplicita, dipenda, come :ualcuno potrebbe pensare, dalcarattere abituale di :uesti atti/.cco un gruppo di ragazzi intenti a giocare" essi sono portati al gioco per il 6proprioimpeto7 (Lriebhandlung), senza cio= un’intenzione premeditata, :uasi per un’attrazione4erso :uest’atti4it5/ Pare adun:ue, conclude il 8eMin, che non sia condizione necessariaalla posizione dell’atto del 4olere un comportamento 6esplicitamente7 2inalista" bisogna

 piuttosto pensare all’in2lusso di energie operanti nel pro2ondo/Distinguiamo perci, rispetto alla natura degli antecedenti psichici, due classi di attiumani" una prima deri4ante dalla intenzione esplicita ed una seconda, contrastante alla prima, di :uegli atti che s2uggono al controllo attuale dell’indi4iduo e che appaiono6preterintenzionali7, non controllati, 6impulsi4i7 in una parola (pagg/ J+EJ0)/8a distinzione 4a per ben capita/ Non tutti gli atti, che hic et nunc appaiono preterintenzionali, 4anno detti senz’altro impulsi4i, poich possono anche dipendere daun’intenzione antecedente che ha preparato l’atto, ma che, al momento attuale, per 4arieragioni non lo controlla/ Ciascuno di noi, nella con4ersazione con persone che non siano2amiliari, mantiene un certo riserbo come per inclinazione 6spontanea7, che = di 2attol’e22etto di tendenza ac:uisita e :uindi dipende dal proposito 2atto altra 4olta, 2orse inseguito a :ualche sgradita esperienza, di non s4elare le nostre cose a chicchessia/Il 2atto, :uindi, d’a4er a4uto una 4olta un’intenzione non ci dice ancora se la nostracondotta sar5 o non sar5 controllata/ Perci la 2unzione essenziale dell’intenzione non ist5nella capacit5 di controllare l’atto in 2orma esplicita, ma nella preparazione adeguatadell’atto stesso/ 8’e22etto dell’intenzione = che il campo psichico assume un caratteredi22erente da :uello cheA sarebbe stato senza di essa/ In altre parole" grazie all’intenzione,certe cose o 2atti hanno ora per il soggetto delle 64alenze7 positi4e o negati4e le :ualisenza di essa sarebbero rimaste neutre/#a come si origina l’intenzione, cio= il 6:uasi bisogno7; 'i = 2atto, all’inizio, un cennodel 2enotipo e genotipo e alla di4ersa importanza che essi hanno nello s4iluppo della 4ita/In biologia ci che ha 4alore primario e per s = il genotipo" il genotipo ha un contenuto pi@ ricco e :uindi pluri4alente rispetto al 2enotipo, che non = se non una determinazione particolare che le circostanze attuali operano e traggono dal genotipo che non si esauriscein essa/ Per :uesto gli indi4idui anche pi@ a22ini e consanguinei non sono mai identici" losono pi@ o meno i 4eri gemelli (monocoriali ed unio4ulari) nei :uali il genotipoteoricamente = identico/In tutti i modi, se si do4esse de2inire un organismo, gli elementi della de2inizione nonandrebbero presi dal 2enotipo, ma dal genotipo il :uale racchiude in s e ricapitola lastoria dello s4iluppo di una linea germinale, contiene le ragioni dell’indi4iduo attuale, e

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 pone :uelle dello s4iluppo 2uturo/iologicamente l’organismo = dato nel complesso 6organizzato7 dei gen_ che sono delle4irtualit5 o capacit5 reali di s4iluppo (<nlagen)/ Data, per, l’enorme complessit5dell’organizzazione dei gen_, per 4ia del doppio corredo cromosomico (del padre e dellamadre) presente nella costituzione degli indi4idui (sessuati), e data soprattutto

l’impossibilit5, praticamente insormontabile, di pre4edere :uale 2ra le combinazioni possibili di gen_ si 4eri2icher5 di 2atto :uando si costituisce (nella meiosi) il nuo4oindi4iduo, si de4e riconoscere che la costituzione genetica di un dato indi4iduo che nasce= praticamente impre4edibile/*ra, se misteriose sono le ragioni ultime della 4ita organica, non lo sono meno :uelledella 4ita psichica/ Il 8eMin l’ha concepita s4olgersi parallelamente a :uella biologica/ 8asegregazione, per, dei campi nel comportamento psichico, non solo = assai pi@ elasticadi :uella che possono a4ere i cromosomi ed i gen_, ma di22erisce si ele4a sopra di essa   per la proApriet5 di non esser mai determinata in concreto, una 4olta per sempre/ .ssa sidetermina 4olta per 4olta secondo le condizioni attuali poste dai compiti concreti (pag/ J0e segg/)/

 Nella 4ita psicologica, assai pi@ e4identemente ed ampiamente che nella 4ita biologica,una stessa ed identica struttura 6genotipica7 i 6bisogni7 2ondamentali pu condurre inuna situazione < alla struttura 2enomenale a, e in una situazione alla struttura2enomenale b/ Di conseguenza, anche le intenzioni i 6:uasi bisogni7 non possonoesser de2initi come una tensione che conduce in4ariabilmente alla medesima 2orma dicondotta" piuttosto essa = una molteplicit5 di condotte di cui le di4erse situazioni reali portano all’atto ora l’una, ora l’altra/re4emente" l’atto presente (2enotipo) sta all’intenzione immediata il :uasi bisogno  come :uesta sta al bisogno 2ondamentale" la determinazione concreta, tantodell’intenzione rispetto al edTr2nis come dell’atto rispetto all’intenzione, dipende dallecondizioni che sono attualmente presenti nel campo/Di :uale natura siano precisamente :ueste condizioni del campo, e come in realt5 esse2unzionino, il 8eMin non lo ha detto chiaramente+&/ In ogni modo, :uesto non = pi@ un problema psicologico ma 2iloso2ico, sul :uale almeno in un primo tempo i 9estaltistinon pretende4ano di pronunciarsi in modo assertorio per l’una o l’altra interpretazione// Il principio delle 62orme 2isiche78o s4iluppo sistematico del principio della 9estalt a44enne in un secondo tempo per opera soprattutto del OUhler, il :uale con il saggio teoretico di rinomanza uni4ersale" 68e2orAme 2isiche in :uiete e in condizione stazionaria7+? rompe4a gli indug_ e passa4a dalleanalisi 2enomenologiche alla spiegazione causale/ Veramente anche :uesta 4olta l’ideaera partita dal ertheimer, e il OUhler non 2ece altro che organizzare in sistema alcuneindicazioni che il #aestro a4e4a a4anzate nello studio sul mo4imento stroboscopico/Com’= possibile, s’era giustamente chiesto il ertheimer, che le presentazioni ripetute dioggetti immobili ed isolati diano l’impressione di un oggetto unico in mo4imento; >na4olta spiegata l’uni2icazione 2enomenale dell’oggetto in mo4imento, si pote4a dar ragione anche dell’uni2icazione 2enomenale degli oggetti in :uiete, le 2orme statiche/8a ricerca sul mo4imento stroboscopico a4e4a dimostrato che date due eccitazioni di unoggetto nella retina, una a iniziale e una b 2inale, ci che = dato psichicamente = un 2attosui generis, che pu essere indicato con a 2 b in cui 2 indica ci che 4i si tro4a di pi@, oltrele percezioni di a e b" ci che = 2ra a e b, ci che a44iene 2ra lo spazio di tempo a e bK ci

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che si aggiunge ad a e b/Il / a4e4a concluso"I/ 2 = :ualcosa che interessa in modo unitario a e bK esso si costruisce di essi, li prendeentrambi e li connette/II/ Il contenuto 2enomenale 2 = dato per una integrazione soggetti4a (o44ero sulla base di

una integrazione soggetti4a) delle posizioni intermedie continue, temporali e spaziali, nondate oggetti4amente/ Perci 2 = un a22are che interessa semplicemente a e b e propriamente in modo unitarioK ed a e b de4ono esser pensati rispetto al 2 come contenutinecessar_, come :uelli che propriamente lo 2ondano e lo portano/ Per riassumere" 2 comincia, in :uanto le posizioni intermedie 2ra a e b 4engono integratesoggetti4amente+/A8’integrazione soggetti4a che sta alla radice del 2 Ephnomenon non = di natura psicologica n cosciente, n incoscienteK n si origina per sommazione associati4a, n per 6produzione7 di processi superiori" in altre parole, essa non corrisponde ad alcuna delleipotesi a4anzate dalla psicologia tradizionale/ Il / a4anza4a per suo conto come ipotesidi la4oro, una spiegazione 2isiologica di particolari 62unzioni tras4ersali7+1/

<llo scopo di spiegare il passaggio dal mosaico delle eccitazioni retiniche all’unit5dell’oggetto percepito, egli immagin che l’energia dello stimolo producesse nel sistemaenergetico dell’organo recettore una risposta di natura globale, come una specie di 6cortocircuito7 (Ourzschluss)/Il centro del problema 4eni4a cosB spostato dal campo psicologico, nel :uale leinterpretazioni precedenti lo 2issa4ano, al campo 2isiologico, cio= nel campo di 2orze chesi producono a partire dalla super2icie esteriore dell’organo di senso, lungo le 4ie ner4ose,2ino ai centri cerebrali/8’ipotesi nella sua essenza era riassunta dal Rignano nei termini seguenti" 2ra le correntiner4ose, pro4enienti dalle terminazioni retiniche, si producono, una 4olta che essecorrenti siano arri4ate al cer4ello, correnti ner4ose deri4ate di allacciamento, sorta dicorti circuiti, e si stabilisce cosB tutto un sistema complesso di distribuzione ner4osa, lemodalit5 di essere del :uale dipendono, oltre che dal numero e dalla :ualit5 delleeccitazioni elementari speci2iche, anche dalla disposizione o ubicazione reciproca di:ueste ultime tra loro, ed = :uesto complesso sistema centrale di distribuzione ner4osache costituisce il correlato 2isiologico della 62orma7 del passaggio o dell’oggetto in:uestione (c2r/" Rignano, ./, %+)/Il ertheimer ritene4a che i progressi stessi della 2isiologia cerebrale porta4ano a :uesteidee/ 6In seguito alle ultiAme ricerche di 2isiologia cerebrale, egli dice, si de4e ammetterecome 4erisimile che l’eccitazione di un punto cerebrale a eserciti un’azione 2isiologicatutto all’intorno di esso punto e nell’inter4allo 2ra di essi si a4rebbe cosB una propagazione eccitati4a speci2ica/// In altre parole la nostra ipotesi riposa sul principioseguente" dal punto di 4ista della 2isiologia cerebrale, si de4e tener conto non solo dellaeccitazione dei punti isolati, bensB anche delle 2unzioni tras4ersali speci2iche, le :uali,di natura propriamente centrale, si produrrebbero 2ra i punti eccitati, e in modo tale che lemodalit5 caratteristiche 4errebbero determinate dal modo di essere stesso di cotesteeccitazioni isolate7+J/ 'econdo il / la disposizione spaziale delle due eccitazioniretiniche, combinate con il 4alore di 2re:uenza della successione, determina l’emergenzadi uno stimolo di natura originale che non = una sintesi/'ia prima il punto a ad essere eccitatoK appresso, dopo una determinata bre4e durata, lo

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sia anche bK 4iene pro4ocato allora una specie di corto circuito 2isiologico da a 4erso bKnell’inter4allo 2ra i due punti si origina uno 6speci2ico al di l5 di stimolo7 (einspezi2isches inTber 4on .rregung)/ `uando il grado dell’in2lusso circolare(>mreisMirung) di a p/ es/ ha raggiunto il punto alto della sua cur4a temporale e si presenta allora l’e22etto circolare di b, ecco che emerge un al di l5 di stimolo, un processo

2isiologico speci2ico, la cui direzione = data da ci in :uanto = dato anzitutto a e l’e22ettocircolare 4erso a/`uanto pi@ i due punti a e b sono in relazione, tanto pi@ 2a4ore4oli (gTnstiger) sono lecondizioni per il sorgere del processo 2/`uando l’inter4allo di tempo t 2ra le due stimolazioni successi4e a e b = troppo grande, siha che l’e22etto circolare di a si = ormai estinto :uando entra lo stimolo di b ('tadio della'uccessione" 'u)/ `uando t = pi@ corto, cosicch l’e22etto circolare di a = ancor l5, cio=si tro4a al punto alto della sua cur4a, :uando entra lo stimolo di b, allora si hal’emergenzaA di stimolo e perci l’e22etto caratteristico ('tadio *pt)/ `uando in4ece t =molto corto, allora gli in2lussi circolari di a e b sorgono :uasi simultanei (a non haraggiunto, cio=, ancora al suo momento critico l’altezza su22iciente) per rendere possibile

un corto circuito a direzione determinata ('tadio della :uiete simultanea" 'im)/'econdo :uesta ipotesi 6abbiamo moti4o di supporre, egli conclude, che non sono n i processi particolari che a44engono nei punti centrali, n la somma di :ueste eccitazioni particolari ci che costituisce l’elemento essenziale, ma che una parte importante, e per certi 2attori di ordine psicologico, una parte essenziale, de4e essere attribuita a :uesti processi tras4ersali caratteristici di raccordo e ai processi d’insieme, i :uali, pur risultando dalla eccitazione dei punti isolati, rappresentano un tutto speci2ico7+%/Fin :ui il ertheimer" dalla 9estalt 2enomenale che = un oggetto di osser4azioneimmediata, si passa alla supposizione della 9estalt 2isiologica, come processocondizionante o addirittura causale della 9estalt 2enomenale/8a concezione del ertheimer lascia e4identemente supporre che i molteplici processiunitar_ si 4anno dall’insieme organizzando 2ra di loro per 2ormare come un sistema totale per cui sono date antecedentemente all’azione degli stimoli le condizioni dellos4iluppo psichico ulteriore/ 'i giungerebbe cosB, dichiara il /, ad un processo 2isiologicototale, la cui 2orma caratteristica sarebbe decisi4a per tutte le ulteriori e22icienze, ma noncome la somma delle eccitazioni singole///K cosB si a4rebbero molteplici conseguenzeK p/e/ la riproduzione, il riconoscimento, ecc/, sarebbero essenzialmente la realizzazioAne diuna 2orma 2isiologica totale di un processo unitario, non la riproduzione di eccitazionisingole0/

! ! !

Il OUhler and molto pi@ oltre/ Il saggio su 68e 2orme 2isiche7 bench abbia suscitato,come si 4edr5, le critiche pi@ aspre, ha anche strappato espressioni di 4i4a ammirazionedagli stessi critici" denso nelle espressioni, spesso intraducibili, esso s4iluppa la nuo4ainterpretazione nei 4ar_ settori del mondo 2isico con metodo logico serrato, e costituisceun esempio insigne di una ricerca esercitata con criter_ moderni nel campo della 2iloso2ianaturale/>n’opera di :uesto genere si lascia di22icilmente riassumereK ci limiteremo :uindi allelinee principali della teoria che parte da un nucleo concettuale di grande semplicit5 per 

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razionalista, del tipo leibniziano od idealista, secondo la :uale gli elementi 4ar_dell’uni4erso non sono che parti di un tutto e tutte interdipendenti 2ra loro , i 9estaltistiosser4ano alla prima che = interamente 2alsa e arbitrariaK alla seconda dicono che essa =2atta pi@ per nascondere, che per 2ar a4anzare la comprensione della 69estalt7 2isica nellasua originalit5/

8a 9estalttheorie, scegliendo una 4ia di mezzo, ritiene che in natura si danno alcuni processi che presentano un comportamento interno caratteristico secondo una rigorosadipendenza delle parti dal tutto, a di22erenza di altri processi nei :uali non si hanno6parti7 ma 6elementi7, i :uali si regolano in modo indipendente gli uni dagli altri/ Inoltreessa precisa che dei processi che realizzano il carattere di 62orma 2isica7, non tutti presentano 2ra le parti della propria struttura un grado uni2orme di solidariet5/ Vi sono62orme 2orti7 e 62orme deboli7 ed anche in :ueste due categorie 4i sono dei gradiulteriori" la struttura di un condensatore isolato = assai pi@ 2orte di :uella di un sistema dicondensatori uniti da un 2iloK i condensatori singoli realizzano delle 62orme 2orti7, ilcomplesso di condensatori una 62orma debole7/

! ! !8a lunga escursione nel mondo inorganico non era 2ine a se stessa, ma solo una propedeutica alla trattazione analiticaA della soluzione indicata dal ertheimer conl’ammissione delle 6correnti tras4ersali di raccordo7 nei processi cerebrali, interessatinell’atto della percezione/<llo s4iluppo di essa il O/ dedica un celebre capitolo della sua opera, che ha per mottol’espressione goethiana" 6denn Mas innen, das ist aussen7 (pag/ $10 e segg/)00/Dopo a4er considerato la struttura del mondo psicologico e :uella del mondo 2isico, restada considerare :uella del mondo 2isiologico, su cui, dopo il suggerimento del ertheimer,s’appunt tutto l’interesse della ricerca, essendo il mondo 2isiologico l’intermediario 2ra:uella causa e :uell’e22etto della percezione, che sono le realt5 2isica ed il modo secondoil :uale essa appare al soggetto/8a 2isiologia tradizionale si rappresenta4a un processo ner4oso in un modo soltanto"eccitazioni locali che hanno inizio in un determinato punto, scorrono lungo un ner4o, sitrasmettono ad un secondo, ad un terzo///, 2ino a che d5nno origine ad una contrazionemuscolare od alla secrezione di una glandola/ 8a enorme complessit5 che si osser4a nelcomportamento non era spiegata da una complessit5, simile in natura, nei soggiacenti processi 2isiologici, ma come si = accennato solo per la combinazione di una certa:uantit5 di ri2lessi elementari, uni2ormi nella natura e originantisi in punti di4ersidell’organismo/Il modo ed il luogo dell’eccitazione dello stimolo di4ennero l’aspetto pi@ importante del processo percetti4o/ Ritenendo che gli stimoli 2isici erano di natura pi@ o meno uni2orme,le di22erenze :ualitati4e 2ra gli oggetti sensibili erano spiegate secondo una di22erenza dimodalit5 nel processo prodotto dalloA stimolo sull’organo recettore/ Lutto l’interessedell’indagine psicologica gra4ita4a attorno al processo dell’organo peri2erico, e si a4e4ache una medesima cellula cerebrale era suscettibile di 2orme 4arie di eccitazioneindi22erentemente/`uesta 2isiologia atomistica tocc il suo apice con la teoria delle localizzazioni cerebrali/#a i progressi dell’<natomia del sistema ner4oso hanno 2atto giustizia per sempre in

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:uesto semplicismo, che tanto pretende4a all’oggetti4it5 scienti2ica/ Nella 2isiologia, nonmeno che nella 2isica, domina oggi secondo il OUhler il concetto di 62orma7 ostruttura" diciamo perci con la terminologia pi@ recente del Lolman, adottata dal Oo22a,che le 2unzioni 2isiologiche del sistema ner4oso hanno un carattere 6molare7, nonmolecolare/

8e terminazioni ner4ose nell’organo peri2erico, il ner4o con le sue 2ibre, il centro con isuoi strati di 2ibre e cellule, non sono delle unit5 staccate o staccabili, che si associanocasualmente per il conseguimento di un risultato, ma 2ormano un sistema unitario che = ilsettore ottico/'econdo il principio generale della 62orma7, gli e4enti del sistema non sono in 2unzione(esclusi4a) dei processi che possono a44enire in una sua parte, p/ es/ nell’organorecettore, ma traggono la propria caratteristica dalle condizioni generali di tutto ilsistema, particolarmente del sistema centroEcorticale che ha condizioni pi@ stabili rispettoalle altre parti0&/A Non =, pertanto, dall’e22etto dello stimolo, come stimolo, che dipende il rendimento2enomenale della percezioneK ma piuttosto dalla 6regolazione7 o tendenza all’e:uilibrio

che ha luogo dopo l’eccitazione" la 62orma 2isiologica7 che ne deri4a, esprimeesattamente il rapporto che intercede 2ra la 62orma 2isica7 da cui = partito lo stimolo e la62orma 2isiologica7 preesistente/ Nell’organo peri2erico, lungo il ner4o conduttore, neicentri, si producono dei 2atti di 6regolazione7 in tutto simili a :uelli che si osser4anonella distribuzione di una carica elettrica in un condensatore a potenziale di4erso o nelladi22usione di due soluzioni di concentrazione ineguale/ Ne segue che l’organo, :uand’= eccitato, non risponde con un suo processo particolare,ma secondo le condizioni che ad esso impone il campo totale/ `uando il OUhler a22ermache il campo 2isiologico (e 2enomenale) ha propriet5 non o transgeometriche" egliintende dire che la risposta = bensB condizionata, ma non corrisponde aritmeticamente allecondizioni dello stimolo/Forme 2isiche e 2orme 2isiologiche obbediscono a leggi identiche/! ! !

Vi sono alcuni 2atti di percezione 4isuale, come l’induzione dei colori, che mal siconciliano con il 4ecchio parallelismo, secondo il :uale semplici correnti stazionarie sis4olgono 2ra la retina e le aree centrali/ 8a di22icolt5 4enne aggra4ata :uando si seppe chedurante l’eccitazione, si s4iluppano nella retina delle 2orze elettromoti4e/*ra si sa che ogni 6spostamento7 elettrico produce un campo magnetico entro e attorno as/ <pplicando al sistema ner4oso, si de4e dire che ogni 4olta che due correnti corronoaccanto l’una all’altra come si 4ede nella 2igura J (Die phsischen 9estalten///, +1)ciascuna de4e attra4ersare il campo magnetico dell’altra/'ia data su di uno s2ondo grigio omogeneo una 2igura bianca di struttura semplice, p/ es/un circolo/ Delle 2orzeA elettromoti4e anzitutto sorgono nei punti a e a’, cio= ai lati delleregioni retiniche stimolate, e poi 2ra le aree eccitate e le 4ie ottiche/8o stesso spostamento de4e 4eri2icarsi nelle 4icinanze del 6campo circolare retinico7come nel circolo stessoK ma poich la 2igura si estende sopra una super2icie retinicarelati4amente all’ambiente di22erentemente intonato (62ormato7), la densit5 di correnteentro al campo circolare = di ordine pi@ ele4ato che nel campo circostante/ `uestorapporto di densit5 de4e esser conser4ato anche lungo le 4ie neurali come nelle aree

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centrali/Fin :uando il processo con2igurato = di natura elettrica, la 62igura7 corrisponde allo stato pi@ intenso, lo 6s2ondo7 in4ece a :uello meno intenso/ 8’energia nella 62igura7 =altamente condensata, nello 6s2ondo7 si tro4a in parte di22usa/ 'e si ro4escia lasituazione, p/ e/ un circolo grigio su di uno s2ondo bianco (e c2r/" le 62igure ambigue7)

4iene ro4esciato anche il signi2icato della corrente" sempre per la 2ase pi@ densa inconcentrazione corrisponder5 alla 2igura/Per conseguenza, l’apparire come 62igura7 o come 6s2ondo7 non dipende dalla :uantit5assoluta di luce o dalla colorazione" :uesti sono 2attori secondar_, subordinati all’in2lussodelle condizioni intrinseche al sistema/ In ci consiste il cosiddetto 6principiodell’Isomor2ismo7, che a22erma la 6somiglianza di struttura7 2ra le 2orme 2isiche,2isiologiche e 2enomenali/A6Il materiale della percezione, a4e4a detto anche il ertheimer, = di22erente senza dubbiodal materiale del mondo 2isico, ma la struttura = la stessa70?/>n ultimo passo, con ri2erimento alle dichiarazioni pi@ recenti del OUhler/Per il suo carattere strettamente scienti2ico, la 9estalttheorie = portata a supporre che tutte

le :ualit5 sensoriali, senza eccezione, hanno un correlato corticaleK l’ipotesi pi@ coerentesarebbe di supporre per ogni struttura (Re:uiredness) 2enomenale un correlato corticaleche abbia le stesse caratteristiche/ Da :uesto si rica4a allora che la 6segregazione7 chea44iene nel campo 2enomenale, ne suppone (a 2ondamento) una analoga nel campo2isiologico, che abbia lo s4iluppo di una 6autodistribuzione di un potenzialeelettrostatico7/ 8e 62orme7 della percezione altro non sono che la 4ersione 62enomenale7delle 2orme 2isiologiche ad esse soggiacenti/.sprimiamoci con i termini del OUhler/ 6>na di22erenza di potenziale, egli dice, = una2orza elettromoti4a/ CosB, se certe condizioni (del sistema) sono soddis2atte, una correntein4estir5 insieme la 2igura e lo s2ondo (en4ironment)/// .ssa penetrer5 nell’areacircoscritta della 2igura, si di22onder5 ampiamente (Midel) nell’ambiente omogeneo, per ritornare e4entualmente sulle 2igure/ < :uesto modo la 2igura 4err5 circondatacome da un alone di corrente, il :uale con le caratteristiche della sua distribuzionerappresenta la 2igura come delimitata nella sua propria area (/// sporgente in s@, 2uori)/ Iosono inclinato a credere, conclude il OUhler, che, in ogni ulteriore s4iluppo della teoria psico2isica, tali correnti a4ranno sempre una 2unzione essenziale70/G 2acile comprendere come i 9estaltisti passino ad applicare :uesti princBpi agli altri2enomeni percetti4i" il mo4iAmento apparente, le illusioni spaziali, la percezione patologica, l’azione e lo stesso pensiero01/Pare alla 2ine che il grande mistero sia stato s4elato e che la teoria abbia raggiunto, ancheall’interno dei suoi princBpi, tutto lo s4iluppo desiderabile/I 9estaltisti per non s’illudono del tutto sulle di22icolt5 dei loro compiti in :uesta parte/Restano 2ermi nel ritenere, come de2initi4amente ac:uisito, il concetto di 62orma2enomenale7 nella sua 2unzione psicologica/ Non sospettano di22icolt5 gra4i per :uello di62orma 2isica7/ <mmettono in4ece che :uello di 62orma 2isiologica7 resta al:uantomisterioso/8e ricerche moderne intorno alle onde cerebrali segnano, secondo il OUhler, un progressonote4ole rispetto alle ricerche della 2isiologia classica che studia4a le 2unzioni dellestrutture ner4ose su preparati che o22ri4ano una :ualche rappresentazione delle strutturesolo in parte, 2uori delle connessioni naturali e, :uel che pi@ conta, pri4e delle loro

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2unzioni a causa della trattazione di preparazione (2issati4i e coloranti)/<lla consistenza del principio della 62orma 2isiologica7 i 9estaltisti ben comprendonoche sarebbe necessaria l’osser4azione o meglio la 4isione 6in 4i4o7 di :uelle strutture inatto, per giudicare della corrispondenza 2unzionale 2ra le 2orme 2isiologiche e :uelle2enomenali, attorno a cui 4iene a gra4itare la :uestione/

Probabilmente :uesta 4eri2ica = intrinsecamente irrealizzabile/Il OUhler ha ammesso, da parte sua, con la moderna micro2isica, l’impossibilit5 reale, enon puramente tecnica, per uno studio sperimentale di 62orma 2isica7, in :uanto =intrinseco all’esperimento una de2ormazione del campo e del sistema da osser4are(principio di indeterminazione di eisenberg)/ Per le stesse ragioni, dato che i di22erenti punti del cer4ello non sono 2unzionalmente indipendenti, un’esplorazione locale a4r5 per e22etto il cangiamento di struttura del complessoK e22etto cheA si 4eri2ica in proporzionesempre pi@ note4ole per le strutture pi@ semplici e primiti4e che si 4olessero osser4are/#a per incerti che possano essere i risultati della 2isiologia a sostegno delle 62orme2isiologiche7, resta sempre l’e4idenza delle 2orme psicologiche, dalle :uali le62isiologiche7, ed almeno in parte anche :uelle 2isiche, sono dedotte per analogia/

Il OUhler non ri2ugge dal riconoscere tutto :uesto" l’Isomor2ismo non = ancora una teoria,ma un semplice postulato, una utile ipotesi di la4oro/ 8a tesi dell’Isomor2ismo, egli dice,nel suo contenuto rigoroso, non = ancora una teoria, ma rimane un postulato 2in :uandonon riusciamo ad indicare i modi delle 2unzioni 2isiche che hanno una struttura genuina/Il dire che sono gli stati 2isici, di ordine macroscopico, i correlati delle 2orme 2enomenali,non = solo un’espressione, ma un’ipotesi utile (a purposi4e hpothesis)/ Lali statimacroscopici hanno strutture speci2iche/ . se cerchiamo di mostrare che tali stati possono plausibilmente esser supposti accadere nel limite corticale, non ci tro4iamo pi@ consemplici espressioni" noi stiamo discutendo di 2atti 2isiologici che possono tantoconcordare, come non concordare con le nostre premesse 2isiche0J/8’Isomor2ismo per passare da postulato e di4entar teoria, ha bisogno della 4eri2ica di uncomplesso di premesse logicamente connesse/Considerando il caso della 2unzione 4isuale, si esige"$) un correlato corticale della continuit5 2enomenale (cio= 4isuale)KA+) un correlato corticale della segregazione 4isualeK0) la rappresentazione isomor2ica delle relazioni topologiche nello spazio 4isuale (OUhler,/, , ++?)K&) una rappresentazione, simile alla precedente, per le relazioni metriche (p/ e/ ladistanza)K?) un’ultima rappresentazione isomor2ica per la terza dimensione dello spazio/ 'i dicaaltrettanto per tutte le altre strutture del mondo 2enomenale/#olti considerano il cer4ello come un luogo soltanto dell’apparire delle 62orme7, ed ilcorpo come 2reno alla 4ita dello spirito e sorgente di tentazioni/ 6Io, dice il OUhler, noncondi4ido :uest’opinione che 4a contro uno dei 2atti pi@ certi la 2unzione dell’organo7(OUhler, /, , $JJ)/Il principio dell’Isomor2ismo, :uale lo ha s4iluppato il OUhler, = stato accettatoincondizionatamente dagli aderenti alla 'cuola, e da altri molti come 9elb, Fuchs, 8eMin,che in un primo tempo a4e4ano condotto le proprie ricerche in altri ambienti e senzadiretta dipendenza dalla 'cuola della 9estalt/ *ggi esso, pi@ di ogni altro principio,caratterizza in proprio la 9estalttheorie dalle altre direzioni della psicologia, bench 4i

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siano indiz_ nelle opere dei 9estaltisti di una separazione e non solidariet5 2ra il principiostrettamente psicologico della 9estalt e :uello 2isiologico0%, come si = 4isto ora dalleesplicite dichiarazioni dello stesso OUhler/A

Note al &e&to capitolo$ 9uillaume P/, , $J/+ <bbiamo sopra usu2ruito della sua tesi" 6Lheoretisches Tber 9estalt:ualitten7 per lacritica alla 'cuola di 9raz, e nel precedente capitolo del suo studio sulla costanza deicolori/0 C2r/" #oore Lh/ V/, <, e segg/ Disturbi e 2orme di comportamento analoghi a :uelliriscontrati nell’uomo 2urono descritti negli animali da O/ 8ashle, rain #ecanismus andIntelligence, $%+% (c/" artmann 9/ /, ?&E?%)/& 9elb <d/, C, c2r/ ++ e segg/ per il caso riportato nel testo/? In una prima serie di ricerche, il F/ studi gli errori di localizzazione(VerlagerungserscheinunEgen) che si osser4ano in :uesti pazienti (emianoptici) sia

:uando l’oggetto esposto 4iene a tro4arsi nella sola area di 4isione ridotta, sia :uandointeressa in parte anche l’area a 4isione normale/ >n 6completamento7 percetti4o, del resto, si 4eri2ica sempre, anche nei soggettinormali, per il 2atto che una porzione ben de2inita dal 2ondo oculare (macchia di#ariotte) non pu a4ere alcuna 2unzione 4isi4a" ciononostante gli oggetti appaionocompleti e continui/1 Fuchs /, III, spec/ $1$ e segg/J 9lTc, 9/, $+/ ?JE?%/% O/ Haspers, <llgemeine Pschopathologie, IV <u2l/, erlin, eidelberg, $%&J, p/ J0/ E>na rassegna sostanziale dello stato attuale dei problemi, con ampia bibliogra2ia, = l’art/di / / iec, Xur allgemeine Pschopathologie, in 6Fortschritte der Neurologie,Pschiatrie u/ ihrer 9renzgebiete7, +? ($%?1), pp/ +E&/$ Nell’art/ Delirio, in 6.nc/ #edica Italiana7/$$ >n caso del genere, che sembra ormai accertato, = :uello di un 'anto canonizzatodalla Chiesa, cio= '/ 9io4anni di Dio (C2r/ 8/ Ruland, 9esprche um Hohannes 4on 9ott,TrzEburg, $%&1/ E 8’esposizione in" C/ Fabro, Pro2ili di 'anti, Ro4igo, $%?1, p/ $? ss/)/ ECosB anche, canonizzando '/ 9emma 9algani e riconoscendo :uindi l’alto grado dellesue 4irt@, la Chiesa non ha inteso ancora pronunziarsi sulla natura dei 2atti straordinari presentati nella sua 4ita, sui :uali il Con2essore #ons/ Volpi e il Direttore di spirito, P/9ermano, si tro4arono discordi (C2r/ ancora" Pro2ili di 'anti, p/ $ ss/)/$+ 9ruhle, / /, >eber den ahn, in 6Verstehen und .in2Thlen7, 9es/ 'chr/ p/ +$& ss/$0 6/// Nicht die >nbelehrbareit des Oranen/ Nicht der ahrnehmungsat selbst/ Nichtdie alluzinationen/ Nicht irgendMelche Den2ehler oder Fehlurteile/ Nicht eineirgendMie geartete esonderheit der Intelligenz/ Nicht eine besondere 9e2Thlslage(ausser der beschriebenen ahnstimmung)7 (9ruhle, / / *p/ cit/, p/ +$1 s/)/$& OUhler /, <K :uesta #emoria accademica = stata ri2atta con il titolo"IntelligenzprT2unEgen an #enschena22en, erlin, $%+$/ 8e ri2erenze sono prese dallatraduzione 2rancese del 9uillaume, $%+1/$? `uest’ultima 2ase = stata osser4ata dal guardiano della stazione, non da OUhler, ma:uesti assicura della piena attendibilit5 della narrazione (pag/ $$%, n/ +)/

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$ P/ Hanet sostiene come un 2atto ac:uisito che le rappresentazioni ol2atti4e non hannominore importanza di :uelle 4isi4e nella percezione animale (c2r/ Hanet P/, <, $0%)/$1 ertheimer #/, >eber das Denen der Natur4Uler, I, Xahlen und Xahlgebilde, in6Drei <bhandlungen7, $ e segg/$J 69enetisch ist es Mahrscheinlich, dass nicht das Xhlen in erster 8inie sondern

natTrliche 9ruppenE und au2engebilde innerhalb der in Frage ommenden Mirlichen biologischen Verhltnisse entstehen nicht egri22e Mie $ und ontinuiertes PlusE.ins sindMahrscheinlich das primre, sondern zunchst als gegliederte 9anze7 (ertheimer #/, D,^ $1, ?, pag/ $&0K c2r/ ^ $%, pag/ $&1 e seg/ per i rapporti 2ra le grandezze reali)/$% ertheimer #/, >eber 'chlussprozesse im produti4en Denen, in 6Drei <bhandlunEgen///7, $& e segg/+ a studiato l’in2luenza che pu a4ere l’esperienza passata per la soluzione di un problema nuo4o, N/ R/ F/ #aier, Reasonings in umans, I, *n DirectionK II, Lhe solutiono2 a problem and its appearance in consciousness" i due articoli sono riassunti e discussidal Clapar=de W/, L, ??E?J/ 8a soluzione di un problema esige, secondo il #aier, di 2ar appello ad una nuo4a nozione, la direzione/ `uesta 6direzione7 non = n la

Richtungs4orstellung, n l’<u2gabe, n la tendenza determinante, n lo schemaanticipatore, ma = 6l’idea che 4iene allo spirito7, = il mettere il problema sulla buona 4ia/CosB il #/ 4iene a con2ermare nell’essenziale la concezione della 9estalt" la soluzionecorrispondente ad una tras2ormazione, ad una organizzazione di dati che si 2a bruscamente, non per addizioni esteriori/+$ Il Duncer ha sottoposto il processo, che porta all’in4enzione, ad un’inchiestasperimentale molto accurata, per osser4arne lo s4iluppo ed assistere alla 6nascita7 dellasoluzione/ 8’.mEpirismo lo considera4a il 2rutto di una 4egetazione esuberante diassociazioni in tutti i sensi, la :uale era seguita da una selezione critica, la cui radice eraspiegata in modo di4erso dalle 4arie scuole (Duncer O/, , &+E1JK 4/ la discussione in"Clapar=de W/, , ?&)/++ Il Oo22a nella sua 6'omma7 ha s4iluppato una teoria di grandi proporzioni intornoalla memoria (Lhe trace theor), ma siccome i 2ondamenti sperimentaliA sono ancoratroppo scarsi e le sue induzioni sono state giudicate per lo pi@ arbitrarie od a priori, hocreduto opportuno di non parlarne espressamenteK la trattazione del Oo22a comprende ben & densi capitoli" Principles o2 9estalt Pscholog, ch/ S, Foundation o2 a LraceLheor" theoretical sectionK ch/ SI, eQperimental section and completion o2 the LheorKch/ SII, 8earning and other memor 2unctions, IK ch/ SIII, 8earning and other memor2unctions, II (pagg/ &+0E&J)/ 8’ultimo cap/ tratta della societ5 e personalit5 (ch/ SIV) e per esso 4ale la stessa riser4a 2atta alla teoria della memoria/+0 8eMin O/, Vorsatz, ille und edTr2nis (mit Vorbemerungen Tber die pschischenOr2te und .nergien und die 'trutur der 'eele), 6Psch/ Forsch/7, 1, ($%+) +%&E0J?" lamemoria = stata pubblicata anche a parte (erlin, 'pringer $%+)K nel testo d le ri2erenzedi :uesta edizione/+& 8eMin ha elaborato per suo conto una teoria completa che abbraccia sia il campo percetti4o come :uello del comportamento (2ieldEtheor) nella :uale prescindeespressamente da ogni teoria 2isiologica ed isomor2ica per attenersi unicamente all’analisi2enomenologica del comportamento della 4ita psichica in tutto il suo ambito indi4iduale esociale (C2r/ l’esposizione in" <llport, F/ /, p/ $&J ss/)/+? OUhler /, Die phsischen 9estalten in Ruhe und im stationren Xustand,

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raunschMeig $%+/ 8’opera = dedicata a Carl 'tump2 che 2u maestro del O/ a erlino/+ ertheimer #/, <, in 6Drei <bhandlungen///7, +K c2r/" per lo s4iluppo della teoria, il^ +$, pag/ J/+1 6.s handelt sich um bestimmte, zentrale Vorgnge, phsiologische `uer2untionen besonderer <rt, die als das phsiologische Oorrelat der 2 Phnomene dienen7

(ertheimer #/, <, pag/ J1)/ Il Oo22a ha tro4ato che il grande 2isiologo H/ 4on Ories nelsaggio" >eber die materiellen 9rundlagen der eMusstseinserscheinungen (LTbingen und8eipzig $%$) a4e4a sostenuto sostanzialmente lo stesso principio del ertheimer controla 2isiologia tradizionale (Oo22a O/, D, ?&)/+J ertheimer #/, <, JJ/+% 6.s liegt hier die Vermutung zugrunde, dak nicht die .rregungs4orgnge in denerregten Xellen selbst (///) oder die 'umme dieser .inzelerregungen das einzigMesentliche sind" sondern dass eine Michtige und 2Tr manche, pschologischherauszu2assende, Fatoren diret Mesentliche Rolle charateristischen `uerE und9esamt4orgngen zuomme, die, aus der .rregung der .inzelstellen (e4, als.in2allstellen), als spezi2isches 9anzes (///) resultieren7 (ertheimer #/, <, %$K corsi4o

di /)/0 6Ome es so au2 einen phsiologischen 9esamtprozek an, dessen charateristische <rtals 9anzes 2Tr Meitere irsameiten entscheidend Mre, nicht aber die 'umme der betr/.inzelerregungen (///), so ergben sich 4iel2ache Oonse:uenzenK z/ / bei Reprodution, beim iedererennen usM/ Mre ein Xustandeommen der dageMesenen phsiologischen9esamt2orm des einheitlichen Prozesses Mesentlich, nicht Reprodution bestimmter .inzelerregungen7 (ertheimer #/, <, %+, nota 0)/0$ Il OUhler alla 2ine dell’opera (C, +?J) cita dalla sua parte il #ach e P/ Curie/`uest’ultimo dice4a" 6G necessario che alcuni elementi della simmetria siano assenti/ Gl’asimmetria che crea i processi naturali7/0+ Il OUhler distingue di4ersi tipi di processi 2isici" in per2etto e:uilibrio, stazionar_, :uasistazionar_, periodici stazionar_ e processi dinamici (C, &)K debbo limitarmi allo s4iluppoessenziale delle idee e non posso 2ermarmi sopra le elucubrazioni laterali del O/00 In una nota di 6Pschologische Probleme7 il O/ osser4a, contro alcuni 2raintendimentia cui :uesta 2rase goethiana ha dato luogo, che chi legge l’intero capitolo de4e persuadersi che la 2rase soprascritta si ri2erisce alla somiglianza 2ra le strutture proprie delmondo 2enomenale e :uelle ad esse soggiacenti che si tro4ano nei processi 2isiologiciK eche i4i della relazione 2ra i processi organici e le cose della realt5 2isica esteriore per s propriamente non si parla/ In nessun modo la dimostrazione delle 2orme 2isiche anche2uori dell’organismo signi2ica che la percezione della 9estalt a44enga per un semplicetras2erimento di tali 69estalten7 nel sistema ner4oso (OUhler, /, 9, $$ n/)/0& >no schema elementare che mostri la di22erenza 2ra la 2isiologia tradizionale e lagestaltista, pu essere il seg/ dello 'pearman (apud artmann, 9/ /, &0 n/)/

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<rea cerebrale conosciti4a della 2orma<rea cerebrale della sensazioneLerminazioni peri2eriche dei ner4i sensiti4i/

Lerminazioni corticali dei ner4i sensorialiLerminazioni peri2eriche dei ner4i sensoriali/

0? <pud artmann 9/ /, && n/K l’/ si ri2erisce ad una lezione uni4ersitaria delertheimer/0 OUhler /, +$&/01 Per il pensiero, 4/" Oo22a O/, D, pag/ 0+K per l’azione, 4/" 8eMin O/, $0 e segg/K per le emozioni 4/ ancora" Oo22a O/, D, &$&/

0J 6.4en the thesis o2 Isomorphism, Mhich is a much de2inite proposition, is not et atheor but remains a postulate, until Me are enabled to point toMard modes o2 phsical2unction that ha4e a genuine structure/ It is not merel a neM eQpression" the contentionthat macroscopic phsical states rather than microscopic e4ents are the correlates o2  phenomenal conteQts, is a purposi4e hpothesis/ 'uch macroscopic states do ha4especi2ic structures/ <nd i2 Me tr to shoM that such states ma plausibl be assumed tooccur in cortical tissue, Me are again not dealing Mith mere eQpressions, Me arediscussing phsiological 2acts Mhich ma or ma not agree Mith our phsicalassumptions7 (OUhler /, ++&E++?)/ Lesto da tener presente per le seguenti discussioni/0% Nel recent 4ol/" Dnamics in Pscholog di cui mentre 2accio l’ultima re4isionedelle bozze ho potuto leggere la trad/ ted/ Dnamische Xusammenhnge in der 

Pschologie (ern und 'tuttgart, $%?%) il OUhler, per con4alidare l’ipotesidell’isomor2ismo, mutua dal Farada il 6principio del campo7 (Feldprinzip) che de4eregolare i rapporti 2ra il processo sensoriale peri2erico e le 6tracce7 ('puren) cerebralidell’esperienza passata (c2r/ p/ 1 ss/, p/ J)/ Il medesimo principio 4iene inoltre esteso per 2ondare l’azione scambie4ole (echselMirung) 2ra correnti cerebrali (irnstrUme),che si constatano sperimentalmente, e l’atto psichico anche nei processi di memoria e diriproduzione senza eccezione (p/ $$J ss/)/ Il O/ pre2erisce ora parlare di 6teorianeurobiologica7 e di 6teoria della corrente7 ('tromtheorie) ner4osa, ma il 2ondomeccanicistico della spiegazione non ci sembra sia stato mutato/ 'i mantiene in sostanza2edele all’isomor2ismo neurobiologico anche il runsMi (c2r/ Perception andRepresentati4e Design, p/ $? ss/)/

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Fig/ J (OUhler)

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capitolo &ettimoLA R!A%ION! CRIICA

'ommario/ <spetti e signi2icati della 69estalt7/ 8e psicologie sintetiche e la pretesaoriginalit5 della 69estalttheorie7 (Volontarismo Mundtiano e teoria della 6Conation7

della 'cuola inglese" ard, 'tout, #c Dougall)/ 69anzheitspschologie7 (Orueger,'ander, Volelt, .hrenstein)K eha4iorismo e 9estalttheorie (Oo22a, 8eMin)/  8’uni4ersalismo della 69estalt7" 69estalt7 e signi2icato empirico (Rignano)K circa il6di4enire7 delle 2orme aptiche (Re4esz)K l’e4oluzione reale della 69estalt7 (Piaget)K6.insicht7 e 69estalt7 (ulbroo)/ 69estalt7 e signi2icato intelligibile (9emelli,#ichotte, #oore)" la ripresa dei problemi della 69/7 da parte della 'cuola di #ilano/  8a critica alle 62orme7 2isicoE2isiologiche/ Conclusione/

$/ <spetti e signi2icati della 69estalt78a nozione che per4ade l’esuberante s4iluppo della nuo4a psicologia = :uella di

69estalt7" un termine che ha preso nella letteratura moderna un alone magico di simpatia,la :uale ha contribuito non poco all’eccezionale di22usione delle idee che do4e4a coprire/G la 2ortuna dei termini e delle espressioni indo4inate/`ueste idee che sono state esposte in 2orma analitica nei capitoli precedenti, sono ridottedal Oo22a schematicamente a tre aspetti" descritti4o, 2unzionale, 2isiologico/A$) Descritti4o" 68a teoria ritiene che la 2orma tipica dei dati d’esperienza (simultanea esuccessi4a) non = di natura sommati4a, risultante da elementi per s stanti ed in sseparabili///, ma piuttosto = un insieme ben de2inito (ein bestimmt charaterisiertesXusammensein)K essa si presenta, come un’immagine ben delineata a partire da un puntocentrale, rispetto al :uale sono subordinate in sistema gerarchico le altre partidell’immagine/ Lali 2orme non sono in alcun modo meno immediate delle loro partiKspesso anzi si apprende il tutto, prima che si presentino alla coscienza le singole parti(ertheimer)/ Per :uesta ragione non = pi@ possibile una descrizione dell’esperienzaimmediata orientandosi 4erso il concetto di sensazione" il suo punto di partenzade4’essere piuttosto :uello della 9estalt e delle sue propriet57/+) Funzionale" 68a teoria rigetta le sensazioni (de2inizione psico2isica) come connessionetipica 2ra lo stimolo e l’esperienza attuale (.rlebnis)/ Poich le 2orme dal punto di 4istadescritti4o non sono meno immediate delle loro parti, si de4e ritenere che esse anche dal punto di 4ista 2unzionale non sono meno originarie (ursprTnglich)/ Il tentati4o di deri4areil tutto dalle parti o di costruirlo da esse = molto spesso 4ano" il tutto non = creato per combinazione di pezzi, ma = correlato d’esperienza diretta degli stimoli, ci che prima sidice4a della sensazione (principio della costanza)/ ench le alterazioni di carattere puramente sommati4o nell’oggettoEstimolo possano interessare i cangiamenti :ualitati4idell’esperienza del soggetto, non si pu tutta4ia pre4edere, dalla sola conoscenzadell’oggettoEstimolo, :uale sar5 di 2atto l’esperienza del soggetto/'i dice per :uesto che ciascuna situazione d’esperienza dipende dallo stato dell’interosistema ner4oso/De4’essere perci abbandonato il tipo tradizionale di analisi psicologica (j analiticoEsintetico atomista), poich ogni spostamento dell’attenzione produce un cambiamentonello stato del sistema ner4oso e per conseguenza cambia anche l’esperienza/ Non si pu

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 pro4are allora che le sensazioni tro4ate in :uell’analisi 2ossero anche presenti nella percezione originale, poich le sensazioni, che appaiono :uale prodotto dell’analisi,Asorgono per condizioni che 2a4oriscono la distruzione del processo primiti4o7/0) Fisiologico" 68a teoria ritiene che la 2orma tipica del processo cerebralecorrispondente all’esperienza attuale, non = pi@ data dall’eccitazione singola di una

determinata regione del cer4ello pi@ l’associazione, ma si d5nno in4ece processi totali(9esamtprozesse) che hanno caratteristiche totali, non sommati4e/ `uando p/ es/ noi4ediamo una 2igura, non 4i sono da una parte le sensazioni 2ondanti ed in aggiunta adesse dall’altra parte un’eccitazione accessoria per la 9estalt, ma si de4e dire piuttostoche l’intero processo = di22erente secondo che noi sperimentiamo 2orme o sensazioni7(Oo22a, O/, <, ?1E?%)/I 9estaltisti sono persuasi che la propria posizione = originale in tutti e tre i punti e che per ciascuno essa apporta un note4ole 4antaggio sulle teorie che l’hanno preceduta/

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I seguaci della 6Forma7 non 2urono i primi ad usare il termine 69estalt7 con preoccupazioni scienti2icheK prima di essi il 9oethe l’a4e4a usato largamente nei suoistudi di 2iloso2ia naturale, in botanica soprattutto/#a :ual = il signi2icato esatto di :uesto termine; Non = 2acile rispondere/'e apriamo il grande Dizionario dei 2ratelli 9rimm tro4iamo sotto 69estalt7 una riccagamma di signi2icati, dei :uali riportiamo :uelli pi@ pertinenti al nostro problema$/A$) 9/ = ratio, 2orma, 2igura/ Indica, cio=, la 2orma in s, 6il modo e la condizione secondocui :ualcosa = 2atto" signi2icato reale7/+) 9/ = la 6maniera secondo la :uale :ualcosa appareK = l’apparire esteriore delle cose"signi2icato 2enomenale (9estalt oder Form)7 (col/ &$1%)/`uesto signi2icato = pi@ ristretto del primo ed = do4uto a 8utero ed a 9oethe/ 9/ :uisigni2ica la 62orma7 secondo la :uale :ualcosa si presenta in contorni de2initi e cone4identi caratteristiche di22erenzialiK secondo il 9oethe la lingua tedesca ha il termine 9/ per indicare il complesso attuale di una natura reale, in :uanto :uesta = :ualcosa disaldamente connesso, chiuso e 2issato nel suo carattere (ein zusammengehUriges2estgestellt, abgeschlossen und in seinem Charater 2iQiert sei)7 (col/ &$J0)/0) 9/ = usato, sempre secondo il 9oethe, in senso esteticoK esso indica la bellezzaK lagrazia esteriore, la 2ormosit5 (gute, schUne 9estalt, 'chUnheit) (col/ &$J)/`uesto signi2icato = molto ampio" esso pu applicarsi anche ai contenuti rappresentati4idella 4ita spirituale (idee, intuizioni, creazioni della 2antasia artistica)/ Pu indicare anchecontenuti schematici come le 2igure geometriche/In2ine, per il passaggio dall’astratto al concreto, 9/ pu indicare il soggetto concreto che porta la 2orma" cosB la bella .lena = detta 6die 9estalt aller 9estalten7 (9oethe, Faust,J%1)/&) 9/ in un senso pi@ speculati4o =, secondo il 9oethe, il modo proprio di organizzarsidelle parti di un 4i4ente, di una pianta o di un animale/ 6In molte piante, egli dice, ilnumero e la 2orma (9estalt) in cui le 2oglie del calice crescono, sia singolarmente comenell’insieme attorno all’asse dello stelo, = costante7 (col/ &$J1)/ 9/ :uindi pu signi2icare:ualsiasi contenuto della nostra atti4it5 apprensi4a/ In modo speciale, esso indica la2igurazione esteriore degli esseri soprattutto dei 4i4enti , il 2ascino che essa pro4oca

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come anche la struttura e l’articolazione dell’essere concreto su cui l’una e l’altra si2ondano/AIl signi2icato goethiano pass al #ach e al 4on .hren2els, non senza :ualche incertezzaKla scuola del ertheimer ne 2ece il principio uni4ersale di tutta la 4ita psichica+/ Nelle lingue neolatine il termine 69estalt7 non ne ha uno corrispondente che renda

l’eleganza e l’intensit5 espressi4a/ 6Forma7 e 6struttura7 da sole, dicono troppo poco" chiriuscisse a 2ondere insieme il senso di ambedue i termini, arri4erebbe ad una nozionemolto 4icina a :uella signi2icata da 69estalt7, come 62ormaEstrutturata7 o 6strutturaE2ormata7/ 9li psicologi 2rancesi ed italiani rendono di solito 69estalt7 con 62orma7, pi@raramente con 6struttura7/ Neppure la psicologia inglese ha tro4ato un termine adeguato per 69estalt7/ Pre4ale,dietro suggerimento dello 'pearman, :uello di 6shape7, ma sono usati anche6con2iguration7, 62orm7, 6organization7, 6structure7, 6togetherness7, 6re:uiredness7":uest’ultimo = dello stesso OUhler nella sua ultima opera (Lhe place o2 4alue in a Morldo2 2acts, $%0J)/Fin :ui per il termine/ 'e si 4olesse passare ad una ricerca dello s4iluppo del signi2icato,

le cose sembrano ancor meno chiare e paci2iche/ Di 2atto accanto alla 69estalt:ualitt7 di4/ .hren2els, o alla 69estalt7 del ertheimer 2igurano molti altri termini, come6OompleQion7 (#einong), 6Form7 ('tump2), 6Oolletion7 (usserl),6.mp2indungsompleQ7 (U2ler), 69anzEheit7 ('cuola di 'tern, di Orueger, .hrenstein)/Parimenti il processo genetico ha di4ersi appellati4i" 6Fundierung7 (4/ .hren2els,#einong), 6Vorstellungsprodution7 (<meseder, enussi), 6pschische Neubildung7(itase), 6Verschmelzung7 (Cornelius, OTlpe, 'tump2) (c2r/" U2ler, </, &$0)/A

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`ualcuno ha 4oluto 4edere nell’inno4azione goethiana e poi della moderna psicologiauna reminiscenza dello eijdo platonico, o meglio della e4ntele,ceia di <ristotele/ 9elbha tro4ato in4ece pi@ consistente il richiamo 2atto dal Oreibig alla teoria aristotelica di6#ateria e Forma70/<ristotele inoltre nella #eta2isica (V, +&E+1, $+0a, +?E$+&a, +J) ha sottoposto ad unesauriente esame i rapporti 2ra 6tutto7 e 6parte7 nell’ordine 2isico, logico e meta2isico/ .,curiosa coincidenza o anticipazione, 4i si dice che 6l’armonia (la melodia) consta, bensB,di parti dissimili, le :uali hanno una loro situazione, ma non perci pu 4enire mutilata7($+&a, +)/ 8’accostamento dei problemi moderni all’<ristotelismo non pare perci pri4o di ogni 2ondamento/'i aggiunga che il Oo22a e il OUhler 2urono allie4i e assistenti a erlino dello 'tump2, ildiscepolo prediletto di rentano" il ertheimer, allie4o prima del Cornelius, 2u poi aerlino, anch’egli, assistente dello 'tump2/Con una consape4olezza a cui Platone non seppe mai ele4arsi, per 4ia del suotrascendentalismo, <ristotele a22erm la immanenza della 62orma7 nella 6materia7 inogni realt5 concreta/ 'i tratta per :ui di 62orma7 ontologica pi@ che di 2orma62enomenale7, poich :uesta = :ualcosa ormai di deri4ato e 2ondato appunto su :uellache resta il primo principioA nell’ordine dell’essere e dell’operare (4edere" De <nima, II,$E+, &$+a, 0E&$&a, +JK le due de2inizioni dell’anima come atto e 62orma7 del corpo ecome principio ultimo dell’operazione)/

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.ra Democrito in4ece che 2ace4a della 62orma7 2enomenale, cio= esteriore, se nonl’unico, uno dei caratteri costituti4i dei corpi semplici (gli atomi)/ <ristotele prende uncapitolo intero del De Coelo per combattere tale opinione e concludere che la 62igura7 o2orma 2enomenale non pu rendere ragione delle :ualit5 intrinseche degli esseri, i :uali simani2estano soprattutto per le passioni, le potenze e le operazioni& (c2r/ De Coelo, III, J,

01 b, $JE+$K 4edi anche IV, , 0$0a, $?)/Dal punto di 4ista psicologico, il 9elb ricorda che per <ristotele le nozioni checostituiscono il giudizio 2ormano un’unit5 di sintesi (De <nima, &0a, +1), ci che pareassai 4icino alle posizioni intellettualistiche di 4on .hren2els e del #einong (9elb <d, <,1)/Comun:ue, rappresentanti autore4oli della nuo4a 'cuola hanno respinto l’accostamento,ed il seguito del nostro la4oro con2ermer5 la 2ondatezza della separazione, che essi hanno2atta, della propria causa da :uella del grande greco/Possiamo intanto, per pre4enire possibili e:ui4oci, a44ertir subito che, :uando in tema di percezione si parla di 69estalt7 o 2orma, la 2orma di cui si tratta non 4a presa per laForma sostanziale e l’essenza di <ristotele, e nemmeno 4a assimilata all’eijdo

intelligibile puro di Platone? od a :uello a cui termina la 6esensschau7 husserliana/ 'i =tentati piuttosto di ridurre la 9estalt alla 62orma7 esteriore (mor2h,) che, assiemeA alla62igura7 (schma) costituisce l’ultimo genere del predicamento 6:ualit57K ma si trattasempre di a44icinamenti impropr_, poich la 69estalt7 dei moderni abbraccia in unit5tanto la 62orma7 come la 62igura7 e prescinde dalla 6posizione ontologica7 che :uestitermini possono a4ere nella concezione meta2isica del reale/ 8a 9estalt non = il soloapparire esteriore e neppure = un’essenza logica pura, a4ulsa dalla realt5 sperimentale eoggetto d’intuizione intelligibileK n 4a considerata come un aspetto secondariodell’essere che richiami una sostanza su cui debba appoggiarsi come sul suo2ondamento1/Per 69estalt7, nell’ultima determinazione della 'cuola di ertheimer, s’intende il mododi 6apparire7 caratteristico degli oggetti nella percezione" la 69estalt7 = ci che nella percezione s’impone di per s ed anzitutto, ed = ci che costituisce il momento centrale, ilnucleo di contenuto dell’apparizione 2enomenale/ Per a22errare il contenuto che si 4uoldare a :uesto termine, bisogna porsi dal punto di 4ista dell’6apparire puro7 degli oggetti,del loro presentarsi e 2issarsi nel campo dell’attenzione/ 8a 69estalt7 = :uell’aspetto,:uella situazione 2enomenale particolare che gli oggetti prendono nella coscienza delsoggetto, per cui un contenuto s’indi4idua in s e non pu esser con2uso con alcun altro/Il signi2icato pi@ moderno da attribuire alle 69estalten7 = di considerarle 6immagini psichiche sorte dal contenuto totale della coscienza, cio= dalla corrente totale dellacoscienza ed in s organizzate, dotate di leggi interne, di tendenze totali caratteristiche edi condizioni totalizzanti rispetto alle loro parti7 (ertheimer)/APare adun:ue che la 69estalt7 dei moderni, almeno in :uanto si riattacca al 9oethe e sicontinua nella scuola del ertheimer, sia un 2rutto dell’<u2Elrung e del Romanticismotedesco e non un prolungamento del pensiero classico, malgrado l’in2lusso che pu a4er a4uto il rentano allo s4iluppo delle nuo4e idee/G ancora in :uest’ambiente classico, dell’appartenenza essenziale di Idea e 9estalt, che simuo4e l’originale recente tematica 2attane dall’eideggerJ/ 8’occasione gli 2u 2ornita da./ HTnger che alla sua opera 6<rbeiter7 a4e4a dato per sotto titolo" 6Dominio e 2orma7(errscha2t und 9estalt) il :uale caratterizza il piano dell’opera/ 69estalt7 sta :ui nel

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signi2icato della 69estaltpschologie7 cio= come 6un tutto che abbraccia, pi@ che non lasomma delle sue parti7/ Per eidegger :uesti caratteri di 6pi@7, 6somma7, 6parti7///rischiano di 2ar s2umare l’originalit5 della 69estalt7/ Recentemente, egli osser4a, la6Idea7 = stata intesa nel senso di 6percepito7 del rappresentare mediante un soggetto"d’altra parte = chiaro per chiun:ue che la 9estalt = accessibile soltanto mediante un

4edere/ G :uesto 4edere che presso i 9reci si chiama eijdo, il termine che Platone usa per indicare uno sguardo che non si 4olge a guardare il mute4ole sensibile percetti4o, mal’immutabile, l’essere, la ou4si,a/ 8a 9estalt 4a caratterizzata, come l’essere :uiescente(ruhendes 'ein)/ 8a 9estalt pertanto non = neppure 6Idea7 in senso moderno, e non unarappresentazione regolati4a della ragione nel senso di Oant/ Per il pensiero puro ilruhendes 'ein rimane del tutto di4erso (di22erente) rispetto all’essente mutabile/ 8adi22erenza 2ra l’essere e l’essente compare pertanto, considerata dall’essente in direzionedell’essere, come la Lrascendenza, cio= come il momento meta2isico/ 'oltanto che ladistinzione :ui non = alcuna separazione assoluta/ .ssa lo = tanto poco che nel presentarsi(.ssere) il presente (l’essente) = portatoEda4anti (her4orEgebracht), ma parimenti non =causato nel senso di una causalit5 e22iciente ($)/ 8a 9estalt = per HTnger la 2onte della

signi2icazione/A6Il ri2erimento storico, continua eidegger, alla mutua appartenenza di 9estalt (eijdo)ed essere mostrano ch’= soltanto nella meta2isica ch’essi si chiari2icano, in :uanto ogniessente, che sia mosso e mute4ole de4’essere pensato a partire da un .ssere :uiescente,:uesto anche l5 do4e come in egel e Nietzsche l’essere (la realt5 del reale) = pensatocome puro di4enire e pura mobilit5/ 8a 9estalt = la potenza meta2isica7 ($1)/ 8a 9estalt per come 2onte che d5 origine al signi2icato (`uelle der 'inngebung) = 2orma come2orma di una umanit5" p/ es/ 6la 2orma del la4oratore7/ 8a 9estalt riposa nel plessoessenziale di un’umanit5 che come soggetto sta al 2ondo di ogni essente/ Non la 6Ichheit7di un uomo singolarizzato, il soggetti4o della egoit5, ma la presenza pre2ormata = una2igura di un tipo umano" (il tipo) 2orma l’estrema subietti4it5 che pro4iene nello s4iluppodella 2iloso2ia moderna ed = esposta mediante il suo pensiero ($1)/ < :uesto modo la9estalt = solle4ata alla s2era propria dell’essere che de2inisce la 4erit5 dell’uomo, cosB cheil dispiegamento della 69estalt del la4oratore7 = il dispiegamento del suo essere e :uindis’identi2ica con l’essere/In4ece nel pensiero moderno 9estalt richiama 69estell7 (piano di struttura) e :uesto =concepito soltanto come 2unzione di un’umanit5" 6se cosB 2osse, osser4a eidegger, laessenza dell’essere e in de2initi4a l’essere dell’essente sarebbe un prodotto del rapportareumano/ 8’epoca in cui il pensiero umano pensa4a una cosa simile, getta ancora le ultimetenebre su di noi7 (+)/69estalt7 :uindi anche per eidegger, che intende solle4are la 2enomenologia sociale diHTnger alla s2era ontologica, = termine 2unzionale e costituti4o dell’essere umano e per :uesto rimanda all’essere come al suo 2ondamento/+/ 8e contro4ersie circa l’originalit5 della 69estalt78a prima critica ed il primo problema, che si pone nei riguardi della 6psicologia della2orma7, 4uole morti2icare la ambiziosa pretensione che hanno i suoi 2autori di esser stati i primi a mettere in e4idenza l’originalit5 del 2atto percetti4oA ed a con2utare in modode2initi4o l’atomismo psichico della 4ecchia psicologia/Fu osser4ato da molte parti che :uesta pretesa era in2ondata ed ingiusta, poich molti psicologi, parecchi anni prima della nascita della 9estalttheorie, a4e4ano rigettato il

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 principio dell’atomismo ed a22ermato il carattere soprassommati4o dei contenuti di percezione/Che la 62orma7 2osse :ualcosa di pi@ degli elementi in combinazione era gi5 sottintesonella 6mental chemistr7 degli 'tuart #illK il principio, del resto, cosB com’=, era statoriconosciuto ed enunciato anche dai capi dell’<ssociazionismo sperimentale, come

l’.bbinghaus, il 8ipps, lo Xiehen, il #Tller/#a se :ueste concessioni od a22ermazioni da parte degli <ssociazionisti possono risultaree:ui4oche ed illogiche, c’= ancora tutta la letteratura e l’indagine di psicologi di ognidirezione che hanno subito reagito all’<ssociazioEnismo con 2erma con4inzione/ 8a leggedi amilton sulla 6RedintegraEzione7, la teoria del undt sulla 6sintesi creatrice7%,l’indagine di Von .hren2els, gli s4iluppi teorici e sperimentali della 'cuola di 9raz, e delenussi particolarmente, rappresentano dei contributi precisi, e non dei semplici tentati4ida giudicarsi 2alliti/< :uesta schiera di precursori, la critica moderna ha aggiunto altri pensatori che hannos4iluppato e di2eso il sintetismo percetti4o/#erita un cenno particolare, per la psicologia inglese, la triade che 2orma una 4era

tradizione ininterrotta" ard, 'tout e #c Dougall/Il ard, che tenne in Inghilterra un posto analogo a :uello di undt in 9ermania, a4e4aa22ermato che la percezione non si riduce ad una impressione di :ualit5 isolate, poichnell’esperienza reale :ualit5 isolate non si d5nno mai/ 8a perceAzione = semprel’apprensione di un 6oggetto7/ 6CosB, egli dice, noi rice4iamo insieme, impressionimolteplici come il pro2umo, il colore, la morbidezza della rosa che prendiamo in manoKchiamiamo ciascuna di :ueste :ualit5 un percept ed il tutto un compleQ percept7$/In :ueste 6compleQ percepts7 4i = :ualcosa di pi@ della somma dei 6percepts7 particolari":uesto di pi@ = l’espressione o intuizione della rosa come di una cosa che ha :uesto pro2umo, colore e 2orma/Il principio dell’unit5 percetti4a = dato secondo il ard dalla 6conation7 o soddis2azionedi una capacit5 o tendenza che si attua appunto :uando passa all’apprensione di unoggetto concreto/Pi@ esplicita = la dottrina del suo discepolo, lo 'tout, il :uale riprese il problema della percezione esattamente con i termini del 4on .hren2els/ 6*gni tutto, a22erma egli,in4ol4e" $) le parti che lo compongono e +) la 2orma di combinazione secondo la :uale:ueste parti sono unite$$/ #a = mai possibile, si chiede, l’apprensione di una certa 2ormadi combinazione che sia distinta e indipendente dall’apprensione delle parti costituenti;., 4ice4ersa, = possibile apprendere le parti che compongono la 2orma di un tuttosenz’apprendere insieme la 2orma di sintesi reale;8a risposta negati4a non ammette dubb_" non si d5nno 6parti7 se non entro un 6tutto7, nsi ha un tutto che non consti di parti" solo nella 6onderland7 = possibile separare il 62ar le 2usa7 dal 6gatto7, cosB le parti dal tutto e la 2orma da ci che = 2ormato/Il 64olontarismo7 (o teleologismo percetti4o) della conation e dell’interesse che la 2agerminare, inaugurato dal ard, = reso ancor pi@ esplicito dallo 't/" tutte le 2orme disintesi percetti4e, i passaggi da un argomento ad un altro nelle 2unAzioni di pensiero, nonsono che la resultante dei complessi di tendenze che si muo4ono nel 2ondo dell’anima$+/<ncor pi@ deciso assertore del sintetismo percetti4o = stato / #c Dougall, continuatoredello 'tout e psicologo di gran talento e di 4edute originali/ Contro i 2autori della9estalttheorie egli ri4endic d’a4er esposto una teoria sostanzialmente identica alla loro

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nella sua opera 6od and #ind7 del $%$$ e d’a4er sempre proclamato in tutti i toninelle sue opere che la percezione non = un’apprensione passi4a della realt5, ma che essaimplica da parte del soggetto un processo atti4o di coordinazione e uni2icazione deicontenuti psichici/ `uesto processo nasce dal 2ondo del soggetto e non da associazioniesterioriK il suo s2ondo = dato dal bisogno di agire e di operare (la 6conation7 del ard),

 perch il conoscere, non di4ersamente dalle altre mani2estazioni della 4ita, si s4iluppa per la cooperazione armonica di 4arie 2acolt5, sotto la direzione uni2icatrice delle tendenze edei bisogni originar_$0/#iss Calins in <merica non ha 2aticato molto a rie4ocare, 2ra i di2ensori dell’unit5 della4ita psichica, / Hames$&/ Lutta l’opera del prodigioso psicologo della 6stream o2 thought7 altro non = stata che una radicale reazione alla 6teoria del mosaico7 allora predominante, contro la :uale egliA ha scritto la pi@ mordace e gustosa critica che abbia lamoderna psicologia/ .d in Italia 4a ricordato F/ De 'arlo, il :uale a4e4a proclamato 2indal saggio su 69li elementi della 4ita psichica7 l’emergenza che hanno, sopra i datielementari, i contenuti di percezione$?/In tempi ancor pi@ recenti, contemporaneamente alla 'cuola della 9estalt, hanno trattato

il problema con criter_ egualmente moderni il Thler e il 'elz che intendono ri4endicare per s la priorit5 dell’analisi 2enomenologica e dell’introduzione del principio di analisi2unzionale/ Il merito della 9estalttheoErie = stato :uello d’a4er dato a 2atti e princBpi, gi5noti, un contributo pro2ondo ed originale per la massa e genialit5 degli esperimenti che isuoi seguaci con rara perizia hanno condotti/I 9estaltisti, bench siano molto sensibili all’accusa di plagio, non ri2uggono dalriconoscere che la 9estalttheorie ha a4uto dei precursori, anche al di 2uori del 4on.hren2els e della 'cuola di 9raz" lo riconosce 2ra l’altro il Oo22a per lo 'tout (D, &0,&00)/ 'olo che, a loro parere, :uesti psicologi hanno pi@ intra4isto che risolto il problema,e non l’hanno risolto perch si sono 2ermati a mezza 4ia/ Intorno all’opera dei due critici pi@ brillanti dell’atomismo psichico, il OUhler espone4a a :uesto modo l’atteggiamentodella sua scuola per ri4endicarne l’originalit5/Il nostro concetto di unit5 estese, egli dice4a, si oppone all’atomismo della psicologiasperimentale classica, secondo laA :uale i campi sensoriali sono mosaici di sensazionilocali e indipendenti, che possono 2ormare delle unit5 estese soltanto per in2luenzadell’apprendimento/ *ra tutti sanno che due 2iloso2i illustri hanno protestato contro:uesto atomismo arti2iciale e de2ormatore con una 2orza cosB con4incente che io, per rin4igorire la mia critica, non saprei 2are altro che ripetere ci che hanno detto, prima dime, / Hames e / ergson/ Lutta4ia, per precisare bene ci che = la 6dottrina della2orma7, bisogna distinguere accuratamente tra l’attitudine polemica, e :uindi negati4ache :uesti <utori hanno preso di 2ronte all’atomismo sensoriale, e le dottrine positi4e cheessi 4i hanno aggiunto/ 'e io comprendo bene, la 2iloso2ia di / Hames non riconoscealcuna organizzazione sensoriale originariaK Hames ritiene che i campi 4isi4i noncontengono dei limiti o delle unit5 speci2iche, che al contrario essi presentano unacontinuit5 ininterrotta/ 'econdo Hames la nostra esperienza pratica separa gradatamente in:uesta continuit5 ininterrotta delle regioni de2inite che 2a apparire come unit5/ Per altro4erso, secondo la 2iloso2ia di ergson, 6la intelligenza con i suoi 2ini di dominio praticointroduce essa delle 2rontiere, delle super2ic_, dei 4olumi in un ambiente che senza :uestedelimitazioni resterebbe un tutto incapace di analisi adeguata7$/Per :uesti 2iloso2i la 62orma7 non = 6data7, n = il centro e il tutto della 4ita psichica, ma

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compare alla 2ine come un 6elemento7 nuo4o, che si aggiunge agli altri/8’associazionismo a :uesto modo non = respinto, ma limitato soltantoK si ritiene sempre ilcarattere caotico e in2orme dell’esperienza immediata, la :uale resta ancora in piena balBadell’associazione/ 8a 69estalt7 nella scuola del ertheimer = in4ece tutto ed ogni singolacosa" per gli altri la 69estalt:ualitt7, iA 6OompleQe7, gli 6units7, 6Mholes7 e 6compleQ

 percepts7 sono 6una7 cosa e 6:ualcosa7, non ogni singola cosa, poich al di sotto 4i sonole sensazioni, al disopra almeno per gli intellettualisti le operazioni e i contenuti dellamente/8a 62orma7 non sorge dai contenuti 2enomenali, ma si 6aggiunge7 ad essi" se s’aggiungenon si sa come possa ad essi incorporarsi/ . che il disagio di :ueste posizioni 2osse reale,lo mani2esta la molteplicit5 e di4ersit5 di princBpi che i di4ersi <utori hanno assegnato per il sorgere della Forma/ I 9estaltisti mantengono :uindi contro tutti i loro precursoril’accusa di <ssoEciazionismo lar4ato o di sintetismo 2allito/Del resto, se la 9estalttheorie = da44ero :uella ri2rittura di princBpi o 2atti gi5 noti, perchgli psicologi di altre direzioni hanno 4oluto tanto accanirsi e si accaniscono tuttora controdi essa, come 2osse il 6pericolo pubblico N/ +7;$1

! ! !

#erita un cenno a parte, in :uesta contro4ersia sull’originalit5 della 9estalt, l’opera di /Dilthe, la :uale si attacca pi@ delle altre al Romanticismo goethiano ed ha dato il tono a buona parte della cultura tedesca contemporanea/Contro l’empirismo dilagante (.bbinghaus) egli, sulla 2ine del sec/ SIS, a4anz ladistinzione 2ra 6NaturMissenscha2ten7 e 69eistesMissenscha2ten7 per a22ermare che lescienze dello spirito hanno oggetto e metodo di4ersi da :uelli delle scienze naturali/ 8e prime de4ono a22idarsi all’analisi per costruire successi4amente i loro oggetti e6spiegare7 il di4enire causaleK le seconde non hanno che da 6descri4ere7 :uanto =immediatamente sperimentato nei propr_ atti/ 'punto 2orse idealista, ma che 2u di :ualcheutilit5/6Per Psicologia descritti4a io intendo, egli dice, la esposizione dei componenti e delleconnessioni di una mente umana matura in :uanto essi si tro4ano connessi in un unicolegame,A il :uale non = aggiunto per ri2lessione o deduzione, ma = direttamente4issuto7$J/ Con :uesto metodo lo s4iluppo della 4ita psichica appare in ogni caso :uellodi una 6totalit57 originale che si mantiene in s unita dalle 2orme pi@ basse alle pi@ alte/8a 4ita spirituale non s’accresce da parti, non si costruisce da elementi, non = composta,non = il risultato della cooperazione con4ergente degli atomi di sensazioni e a22etti4it5"essa = 2in dall’inizio e sempre un’unit5 comprensi4a/ 8e 2unzioni psichiche sidi22erenziano a partire da :uest’unit5, ma non tanto che non mantengano con essa leconnessioni originali$%/ `uesto 2atto, che si esprime nella sua 2ase pi@ alta con l’unit5della coscienza e nell’unit5 della personalit5, mette la 4ita spirituale in una separazionenetta da tutto il mondo della corporeit5/Come tutta la 4ita, cosB ogni suo processo ha un proprio carattere di 6totalit5 strutturale7/Il Dilthe ritiene espressamente che il 6tutto = maggiore della somma delle sue parti7/Cosicch ogni 2atto psichico non risulta dalla somma degli elementi, ma piuttosto, alcontrario, l’apprensione di un tutto = la condizione necessaria per la conoscenza adeguatadei singoli pezzi7/ ench il Dilthe non s4iluppi sistematicamente :ueste idee, 4i si

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tro4a per la dichiarazione esplicita che in psicologia tutte le connessioni 2unzionalid’esperienza sono date dall’intrinseco, per cui la nostra conoscenza dei 2atti indi4iduali =un semplice smembramento di :uest’unione/ Ci che = immediatamente edoggetti4amente presente = una struttura in sA mani2esta e salda/ 8e scienze sperimentali partono in4ece dall’estrinseco+/

Il carattere 2ondamentale della 4ita = :uello d’a4ere delle mani2estazioni che mantengonosempre il 6carattere di totalit57 in :uanto realizzano e sono delle 6connessioni distruttura7 ('truturzusammenhnge)/8’atto psichico (.rlebnis) = dal Dilthe concepito essere 6la uni2icazione di tutte lemolteplicit5 presenti nella coscienza, la connessione immediata e unitaria di tutto ci chenello stesso tempo od in costante se:uenza = dato in modo psichico, nell’insieme e con:ualun:ue complesso dato7+$/<lle idee del Dilthe s’ispir la moderna caratterologia tedesca, la 6tipologia7, la teoriadelle 62orme di 4ita7, cio= :uel complesso di interpretazioni 6globali7 della 4itadell’indi4iduo, degli stati e della societ5 o4e spesso si tende a dare il primato all’in2lussodei 2attori biologici dell’indi4iduo e della stirpe/ G alle descrizioni di un si22atto

6biologismo7 4ago e speculati4o, colti4ato pi@ da letterati e dilettanti che da genetisti di pro2essione, che il razzismo contemporaneo chiede spesso i presunti 2ondamenti per leesagerazioni che, partendo da ben altre preoccupazioni, ha deciso di imporre/ Nell’ambito puramente psicologico si connette all’in2lusso col Dilthe, la 6psicologiadella Lotalit57 di2esa dalla 'cuola di 8ipsia con FeliQ Orueger, / Volelt, */ Olemm e F/'ander/Il Orueger, discepolo prima di Cornelius, successe nel $%$1 al undt nella Cattedra di8ipsia, ed elabor una teoriaA di proporzioni pi@ ampie e con contorni meno rigidi edunilaterali di :uanto non abbia 2atto la 9estalttheorie/ Come il Dilthe, a cuiespressamente si ri2erisce, egli rigetta la nozione di 6elemento7 e di 6combinazione7 per accettare il primato del 6tutto7 sulle 6parti7K in :uesto il Orueger non pretende ad alcunaoriginalit5, ma solo di tro4arsi nella linea ed in continuazione della tradizione speculati4atedesca che 4a da 8eibniz ad erder, Letens, Oant, egel, Dilthe/ In :uesto senso la9anzheitspschologie sostiene che il tutto ed in particolare anche la 2orma 6articolata7siano rintracciabili soltanto nella s2era psichica, 4ale a dire nell’essere cosciente, e :uindiri4endica una psicologia come 6scienza dello spirito7 (9eistMissenscha2t) che sta :uindiagli antipodi del principio dell’isomor2ismo della 9estalttheorie/Il punto di partenza della 69anzheitspschologie7 = :uello del Cornelius" :uesti,aderendo alla 9estalt:ualitt di 4on .hren2els, in opposizione alla scuola di 9razrigorosamente intellettualista, a4e4a applicato la nuo4a nozione ai sentimenti, arri4andoad una concezione della 4ita psichica alla :uale lo stesso undt, per altre 4ie,s’a44icina4a sempre pi@ (c2r/ la teoria dell’appercezione)/ 8a 'cuola di 8ipsia, che 4idenel progresso psichico una segregazione di totalit5 primiti4e indi22erenziate, pone i6complessi a22etti4i7 alla radice di ogni 2orma di determinazione psichica/ 68a psicologiagenetica della Lotalit5, dichiara il Volelt, insegna che lo s4iluppo psichico procede datutti primiti4i di natura sentimentale, parimenti da tutti di 4ita 4issuta di22usi siaall’interno come 4erso l’esterno, i :uali occupano originariamente, secondo tutta la suaampiezza, la coscienza7++/Poich le 6strutture psichiche7 non si deducono ma si apprendono solo in :uanto sono64issute7 seelische 'truturen Merden erlebt , bisogna riteEnere che i sentimenti (9eA

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2Thle) sono la 2orma (totalit5) geneticamente pi@ primiti4a e d’e4idenza interiore pi@immediata, la :uale, perci, de4e stare alla base di ogni altra struttura psichica/ G :uestala caratteristica della 'cuola di 8ipsia/I sentimenti sono allora da considerarsi dal punto di 4ista :ualitati4o e 2unzionale come6:ualit5 di complesso, cio= come la ragione della colorazione speci2ica che assume un

tutto d’esperienza e della maniera secondo la :uale la totalit5 di un processo psichico saleimmediatamente ed originariamente alla coscienza7+0/8a OompleQ:ualitt del Orueger, non 4a assimilata a :uella di 9/ ./ #TllerK essa = assai pi@ 4icina alla 9estalt del ertheimer per la priorit5 di natura e per la 2unzionetotalizzante che esercita rispetto ai suoi contenuti/ 8a scuola di 8ipsia appro4a senzariser4e la critica all’<ssociazionismo 2atta dai 9estaltisti, ma rimpro4era ad essi di essersi2ermati alla super2icie dei 2atti psichici senza penetrare, dal punto di 4ista puramente psicologico, i princBpi che stanno alla base del loro s4iluppo, che sono appunto isentimenti, e di non a4er subordinato la 69estalt7 alla 69anzheit7/ Parimenti essa si preoccupa del solo aspetto psicologico, e non si cura di :uello psico2isico+&/I seguaci della Forma, inoltre, parlano sempre e solo di 9estalt, mentre in4ece bisogna

distinguere ci che = un 6tutto7 da ci che 4a detto 6struttura7K 6tutto7 = ci che si presenta in maniera di22usa e poco di22erenziato nel contenuto (9esamtganze), mentre6struttura7 signi2ica una 6totalit5 reale7, netAtamente segregata dal resto ed in s chiusa,che signi2ica il carattere di totalit5 e segregazione dell’esperienza, della condotta, delmani2estarsi in generale+?/8a 4ita si s4iluppa nei suoi organi e strutture come un 6tutto disposizionale7, cio= comeun complesso di disposizioni che stanno come condizioni costanti di tutte lemani2estazioni 4itali nelle :uali si attuano le strutture degli oggetti particolari/ `uestanozione di struttura = egualmente distante dall’associazionismo, come dalla persuasione4olgare delle potenze dell’anima" intesa come 6attitudine disposizionale7, la struttura =:uindi :ualcosa di pi@ di una 6possibilit57, in :uanto = il complesso reale attualecondizionato dal passato e che condiziona il 2uturo/'’intende allora pi@ accuratamente per 6struttura7 un tutto disposizionale segregato erelati4amente in s chiusoK e per 6parte strutturale7 la connessione disposizionale che siha entro il sistema totale psico2isico+/ `uesta connessione = subordinata e si s4iluppa inaccordo con la totalit5 e la 2orma della 4ita, e nella 4ita normale essa si mani2esta comespinta alla costruzione di 2orme, come una penetrante tendenza alla uni2icazione e allasegregazione del molteplice/*ra = la 6dimensione dei sentimenti7 che = la ragione dei gradi e delle 2orme dellestrutturazioni psichiche, secondo le :uali si costituiscono :uei complessi che sono il tipoindi4iduale, la personalit5, il carattere/AI 6sentimenti7 sono le :ualit5 del campo totale che = immediatamente dato/ Lutto ci chesi tro4a nella esperienza attuale non = 6in :ualche modo7 soltanto connesso ad unsentimento contemporaneo, ma = piuttosto assoggettato pi@ o meno strettamente aldominio della sua totalit5/I complessi totali, le 2orme, le relazioni, le connessioni dell’organismo e della condotta edanche le parti che si mostrano relati4amente isolate, sono di 2atto e rimangono immersenella totalit5 della 4ita/ Il grado di :uesta appartenenza (VerMorbensein) si 2aimmediatamente operante (geltend) come una intonazione a22etti4a, comune a tutti isentimenti" le loro di4ersit5 di 4alore o44ero di calore emanano dalla massa totale della

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situazione psichica 4erso le 6parti7 dell’atto indi4iduale/Il Volelt, in uno studio intorno al disegno nell’in2anzia, ha dimostrato che in :uellostadio l’oggetto = soprattutto una realt5 tattile ed emozionale, tanto che :uesti aspetti nonsolo predominano su :uello 4isuale, ma anche lo so4erchiano, e lo si 4ede espresso inmodo simbolico nei disegni/ Il Volelt da :ueste ricerche sulla psicologia in2antile pot

dare una maggior precisione ai princBpi della sua 'cuola/ < suo parere i 6tutti7 primiti4inon sono ancora propriamente dei sentimenti, ma solo di natura sentimentale(ge2Thlsartig)K cosicch sensazione e stato a22etti4o nascono ad un tempo da una comuneradice che son gli 6>rganzen7, le 6>rEompleQ:ualitten7/ 8a 6:ualit5 totale7(9anz:ualitt) che contiene tali ragioni primordiali (Oeime), non = ancora n sentimenton sensazione, n stato soggetti4o n stato oggetti4o/ .ssa = piuttosto un 6tutto7 nel :ualesi tro4ano indi22erenziati l’uno e l’altro, come in un 6tutto primiti4o creati4o7 (einschUp2erisches >rganzes)K non per nel senso ordinario della sintesi creatrice che partedagli 6elementi7 di ordine in2eriore, ma in :uello di un 6autodi22erenziarsi creati4o7 (au2 dem ege des schUp2erischen 'ichEDi22erenzierens), o4e per 4ia di una tras2ormazionetotale creati4a si ottiene lo s4iluppo di totalit5 nuo4e e pi@ mature/

8a 'cuola di 8eipzig perci al concetto ambiguo di 9estalt sostituisce :uello di 'trutur che resta subordinato, dal punto di 4ista 2unzionale, a :uello di 9anzheit/ Il concetto di6struttura7A 2u dapprima usato nell’architettura e nell’anatomia, :uindi di4enne sempre pi@ comune nelle scienze biologiche (Driesch)" = stato merito di / Dilthe di a4erlotras2erito anche nelle scienze dello spirito come nel suo proprio campo/ Il termine = usatoda Dilthe e dai suoi discepoli in un senso molto generale cio= come 6coesione di senso7e 4iene esteso a :ualsiasi 2orma di condotta od atteggiamento spirituale/ Nella6psicologia genetica del tutto7 di Orueger, il concetto di 6'truttura7 s’inseriscenell’interpretazione genetica del 6tutto7, in :uanto tale concetto di struttura ser4e alla psicologia per indicare la realt5 ontologica dell’anima precisamente come sostanza, la:uale rende a sua 4olta possibile la concezione del 6tutto7/ Per il Orueger allora la6struttura7 rimanda al sostrato psico2isico della coscienza dei processi psichici/6'truttura7 = anzitutto la connessione complessi4a del tutto psico2isico e :uindil’articolazione di capacit5, disposizioni, sospensioni, istinti, doti e 2unzioni siadell’indi4iduo come della comunit5/ In ogni caso la struttura = :uel :uid di relati4amentesopra44i4ente e costante di 2ronte alle esperienze che continuamente 4anno e 4engono"essa = un 62ondamento che porta7 (trgende 9rund) le esperienze, :uindi la sostanza ch’= posta come base a tutto ci che accade nei processi dell’esperienza e della coscienza/ <:uesto modo il concetto di 6struttura7 4iene distinto decisamente da :uello di 62orma7nel senso della 9estaltheorie ed = inserito nell’essere come tale, non senza un’e4identeanalogia alla 2orma o entelechia aristotelica" cosB l’essere e il di4enire non 4engonoopposti dialetticamente ma piuttosto ri2eriti l’uno all’altro/ 8a psicologia moderna pi@ progredita ha :uindi ritro4ato e con4alidato il principio aristotelico che 6il tutto = per s prima delle parti7+1/In particolare la 'cuola di 8ipsia ha messo in guardia contro il pan2enomenalismo in cuisci4ola il 6dinamismo assoluto7 della 9estalt, al :uale si oppone il concetto sintetico diessere del Orueger, :uale si tro4a nella dottrina della 6struttura7" 6/// un concetto diessere che abbraccia in s l’essereA e il di4enire, la statica e la dinamica7+J/ < :uestomodo si a22erma, che = un altro cardine della 'cuola, la 6supremazia dell’agire sopra laconoscenza dell’agire7 (Olemm), collegandosi ai nuo4i indirizzi della psicologia

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 personalistica ('tern), della medicina e della psicopatologia (V/ 4on eizscer), dellaneurologia (Conrad), della tipologia (Oretschmer), della psicologia sociale ('pranger) edei pi@ recenti indirizzi della 6biologia olistica7 (DTren, olterec, Portmann) e ingenerale della psicologia e4oluti4a e della 2ormazione del carattere/8a 'cuola di 8ipsia ri4endica :uindi la priorit5 della psicologia olistica sulla 'cuola di

erlino, e non senza ragione (ellec)+%" pi@ duttile nelle analisi, pi@ 4asta nellericerche, essa si = mostrata pi@ sensibile ai problemi tradizionali del pensiero occidentale/In :uesta linea di rinno4amento dei problemi della percezione merita di essere segnalatal’opera di 8/ insManger il :uale nella linea 9oetheEOantEegel si collega direttamentealla Denpschologie di UnigsMald e alla 2enomenologia heideggeriana del Dasein/ 8a9estalt come oggetto porta in s il 6sigillo7 di struttura 4issuta" tocca ammettere pertantoche la 9/ richiama una 6produzione7 in :uanto essa mani2esta una 6direzione7 percetti4anell’5mbito della 4ita 4issuta ed = :uesto oggetti4arsi atti4o che la costitutisce come9estalt/ 8e 9estalten sono :uindi gli oggetti a cui terminano gli atti di produzione e si pu dire che le 69estalten sono gli oggetti prodotti7/ . si possono, e4identemente,distinguere 9estalten semplici (p/ es/ una melodia) e 9estalten pi@ complesse (p/ es/ lo

s4iluppo sin2onico della melodia stessa)/ 8e 9estalten esistenziali come conoscenzadell’esistenza suppongono sempre produzioni di unaA :ualit5 complessa la :uale presuppone almeno una duplice direzione :uella cio= 4erso l’.idos nella direzionedell’essenza (esen) e :uella 4erso l’.idos nella direzione di 6sguardo7 (<nblic)K:uesto a sua 4olta si pu scindere in una molteplicit5 di direzioni in cui si esplica la62isiognomica7 nel senso pi@ ampio del termine, cio= in :uella dell’espresso edell’espressione, del mani2estato e del mani2estare, del comprendere e 4i4ere,dell’esterno e dell’interno, del corpo e dell’anima, della par4enza e della realt5/// In tutti imodi, la 9estalt si presenta come una 6determinazione7 di signi2icato e si sottrae percialla disgiunzione di 6contenutoEsigni2icato7" la 9estalt = una realt5 psicologica e cometale = conoscenza dell’esistenza/ `uindi si pu dire che/// 6le 9estalten psicologiche sono9estalten del gioco conosciti4o dell’esistenza con se stessa e per :uesto produzione70/Collegandosi alla determinazione heideggeriana del Dasein umano come 6in der eltsein70$, il insManger interpreta la 62orma7 nella psicopatologia non come opposizionealla normalit5 ma come corrispondente ad una nuo4a norma, ad una nuo4a 2orma diessereEnelEmondo" lo studio allora della schizo2renia de4e mirare/// 6a conoscere :uelladeterminata struttura dalla :uale ogni parola, ogni proposizione, ogni idea, ogniindicazione o gesto conser4a il suo particolare carattere7/ 8a ricerca del / procedesecondo una stretta connessione 2ra 2iloso2ia e psichiatria, con un intreccio 2ra il principioe4oluti4o psicanalitico e l’analisi esistenziale/ 8’esperienza naturale scorrenell’apprensione dei singoli 2enomeni" :uesti l’uomo li conosceK :uesti il malato li puraccontare al medico/ #a l’uomo conosce anche :ualcosa di pi@, anche se spesso soltantoin modo approssimati4o e sempre imper2etto" la sua 4ita in atto cheA nel linguaggioordinario gli sembra ine22abile/ 8a conosce in modo tanto imper2etto ch’= precisamenteda :uest’imper2ezione, per ri2erimento alla conoscenza per2etta, ch’egli pu essere portato all’in:uietudine e ai disturbi psichici/ Nelle condizioni normali la 4ita segue uncorso su22icientemente tran:uillo, essa cio= in generale non di4enta un problema nelle sue possibili incertezze/ 8’incertezza di4enta problema nella 2antasia, che pertanto = rischio,nell’esperienza del poeta, dell’artista, del 2iloso2o, del genio religioso" tutti essi hanno incomune la passione e l’esperienza che l’esposizione dei problemi = incerta/ `uesta scossa

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 per il problema della certezza mette in mo4imento l’aspirazione per la 4erit5 oggetti4a/<nche nell’ambito dei malati psichici l’esperienza = premuta in egual senso nelladirezione dell’oggetti4it5 trascendentale, ma essa si arresta e disperde nell’incompiutezzain senso negati4o del corpo dell’esperienza stessa/ Di :ui il sorgere degli stati diangoscia, di agitazione, d’irre:uietezza/ 8a caratteristica della ricerca analitica

dell’esistenza del / = di non procedere mai secondo schemi rigidi, ma cosB chel’esperienza, proseguita nell’incertezza del corso della 4ita mediante l’esperienzadell’incertezza della propria esperienza, sperimenta il saldo tessuto di struttura dellaoggetti4it5 trascendentale/In :uesto senso l’esperienza analizzata da / = anche pi@ umana/ .ssa mostra, secondo la2rase di 'chelling, che 6nessuno = nato 2iglio della libert57, ma ogni uomo si tro4a sul2ondamento della libert5 in :uanto egli produce 6coscientemente7 il corso della 4ita e loadatta alla regolaK do4e :uesta certezza = impedita, do4e le misure di4entano troppo piccole o troppo grandi, tocca inter4enire allo psichiatra/ 8’esperienza dell’analisiesistenziale gli mostra che tanto l’eccesso come il di2etto appartengono a ci ch’= proporzionato all’uomo/ 'i pu dire allora che / ha scoperto una zona intermedia 2ra

:uella dello s4iluppo biologico della psicanalisi 2reudiana e :uella trascendentale pura dieidegger, una zona oscillante e sempre in procinto di piegare 4erso l’una o l’altrasponda, 4erso :uel che il 4ecchio Oant indica4a come il territorio dei 2ondamentimeta2isici dell’inizio della natura e della 2isica/ALutte le 69estalt:ualitten7 sono 69anz:ualitten7" ma non tutte le 69anz:ualitten7sono 69estalt:ualitten7/ Vanno dette 69estalt:ualitten7 alcune totalit5 particolari" ingenerale :uelle esteriormente pi@ determinate, che hanno un contorno ben de2inito e sonoin s ben strutturate, ordinate e articolate/ 8a psicologia genetica mostra non solo che le69estalten7 deri4ano da altre 69estalten7, ma che possono deri4are anche da 6tutti7 primordiali che stanno al 4ero inizio dello s4iluppo psichico0+/8a teoria del Orueger e gli s4iluppi dei suoi discepoli hanno il 4antaggio di essersiattaccati ad un principio esplicati4o di ordine psicologico, i sentimenti/ .ssa resta sempreuna possibile interpretazione della nozione goethiana, la :uale, per il carattereestremamente 4ago e denso di 4italit5, rimane suscettibile di maggiori s4iluppi che non la9estalttheorie/

! ! !8a 69estalttheorie7, trapiantata in <merica, per 4ia dell’emigrazione ebraica dal Reich,assimil princBpi e termini del eha4iorismo 2inalista del Lolman ed assunse una2isionomia ancor pi@ oggetti4a e scienti2ica/ `uest’ulEtimo s4iluppo 2u condotto a terminedal Oo22a in :uella 'omma dottrinale della teoria che sono i suoi 6Principles o2 9estaltPscholog7 ($%0?) e pare che sia stato accettato anche dal OUhler nella sua ultima opera($%0J)/8a Psicologia non pu essere n lo studio delle pure condizioni esteriori dell’atto psichico(eha4iorismo del atson, teoria dei ri2lessi condizionati del Pa4lo4), n la pura analisiintrospetti4a dei dati di coscienza (la DenE e illenspschologie della 'cuola di OTlpe),ma essa de4e tendere alla comprensione dell’ambiente e dei suoi 6campi7/ 8a percezione,ed in generale ogni atto psichico, ha un aspetto interno, soggetti4o,A ed uno esterno,oggetti4o, cosicch essa sorge per l’inter2erenza di due campi, :uello geogra2ico e :uellocomportamentale/

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Il campo geogra2ico (geographical 2ield) = :uello dato dalle condizioni 2isiche deglioggettiK il campo comportamentale (beha4ioural 2ield) = :uello che 6appare7 al soggetto/I due campi possono essere molto di4ersiK = compito della psicologia di studiare la natura,le 2orme ed i gradi dell’inadeguatezza di cui si tratta/6>na sera d’in4erno, 2inge il Oo22a, arri4 all’albergo, dopo una lunga ca4alcata nella

tormenta che in2uria4a, un ca4aliere soddis2atto d’esser giunto a buon termine/Interrogato donde 4enisse, egli indic con la mano la direzione che a4e4a seguita/'apete 4oi, aggiunge4a subito l’albergatore, che a4ete passato a ca4allo il lago diCostanza;/ Il ca4aliere ebbe tale subitaneo raccapriccio del pericolo incorso che caddetramortito ai suoi piedi700/8’esempio illustra chiaramente l’idea del Oo22a" l’ambiente geogra2ico era, nel caso, illago di CostanzaK il ca4aliere per era persuaso di essersi tro4ato in una pianura copertadi ne4e e tale era il suo ambiente di comportamentoK = :uesto che interessa lo psicologo,non il primo che appartiene al geogra2o/Diciamo allora che l’ambiente geogra2ico in2luisce in :uella maniera soltanto secondo la:uale = appreso dal soggetto/

Il comportamento del soggetto in concreto 4iene a dipendere da due serie di condizioni,l’una inerente alla struttura 2isica dell’ambiente geogra2ico, l’altra dipende dallo statoattuale dell’organismo/ Ciascuno dei due campi 4a considerato solo come una parte del processo, poich il comportamento reale = una risultante dell’e:uilibrio raggiunto 2ra idue sistemi, e :uesto spiega perch di 2ronte alla stessa situazione oggetti4a i soggetti presentino spesso delle attitudini di4erse e discordanti (Oo22a O/, D, 0$)/8o psicologo s’interessa :uindi alle cose non come sono in s (as the reall are) macome esse appaiono (as the loo)/A8a cosiddetta esperienza diretta, o coscienza di un oggetto, = :uindi un 2atto assai menosemplice di :uanto ordinariamente si crede/ .sso implica, per :uanto riguarda il soggetto,i suoi desideri, le intenzioni, i successi e gli insuccessi, le gioie e i dolori, gli amori e gliod_ e lo stesso suo tro4arsi in atto di 2are :uesta cosa piuttosto di un’altra/`uando il Oo22a prende dal Lolman il termine di comportamento molare, in opposizionea :uello molecolare della 4ecchia psicologia, egli 4uol abbracciare tutti i 2attori oggetti4ie soggetti4i interessati nell’atto singolo, non come pezzi disgiunti, ma in :uanto di 4oltain 4olta essi si tro4ano non semplicemente 2ormano essere un tutto complesso chedetermina l’atto 2inale secondo una legge intrinseca/ Il 2econdo scrittore illustra coninesausta ricchezza d’analisi e di 2atti :uesto nuo4o passo della teoria, per tutta l’opera,con l’e4idente compiacenza d’esser riuscito alla costruzione di una psicologia completain tutti i suoi reparti in modo rigorosamente positi4o/ .gli raggiunge4a a :uesto modo untermine al tutto opposto a :uello che presagi4ano i primi s4iluppi della 9estalt:ualitt, per incontrarsi in4ece con l’ideale del positi4ismo della seconda met5 del secolo SIS,:uello di costruire una 6psicologia senza anima7/0/ 8’uni4ersalismo della 69estalt7Dopo il bre4e schizzo 2ilologico e storico circa le 4icende della 9estalt, cerchiamod’a44icinare i princBpi che la caratterizzano, nel suo contenuto reale, onde poter rintracciare gradualmente :ual = la posizione che il problema, oggetti4amenteconsiderato, de4e assumere dopo tante ricerche di critica e di indagine sperimentale/Ricerca 2orse polemica, ma che riteniamo indispensabile per il metodo indutti4o cheabbiamo scelto/

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a) Il primo problema o :uesito riguarda l’estensione della 9estalt/ G proprio 4ero che la9estalt = la categoria suprema dell’essere o del conoscere; Che tutto = 9estalt e solo9estalt;<lcuni psicologi, come abbiamo gi5 4isto, distinguono 2ra 6Forma7 e 6'truttura7, 2ra6Forma7 e 6Lutto7, 2ra conteAnuti sensoriali e intellettuali, 2ra 62orma7 e 6signi2icato70&/

Pi@ che la 62orma7 nella sua esteriorit5, ci che a noi preme, per i risultati pratici della4ita, = di conoscere le cose nel loro contenuto realeK e il 6tutto7 non si esaurisce nella62orma7, ma abbraccia i rapporti reali che ha l’oggetto attualmente0?/ I 9estaltisti in4ece2anno di ogni erba un 2ascio e credono di a4er tutto risolto :uando chiamano un oggettocome 62orma7" un metodo cosB sempli2icatore non = 2atto certamente per chiarire le idee/6Forme, unit5, oggetti, raggruppamenti arbitrar_ di punti e di linee, il mo4imento stesso,una melodia, parole, proposizioni, concetti, scoperte e ideazioni geniali, tutto i 9estaltisticomprendono sotto :uesto nome di 9estalt7/ Fin :ui il RignanoK il :uale, 2acendo sue lerimostranze del Rubin, continua" 6G deplore4ole al massimo grado di parlare di totalit5 edi 2orme alla rin2usa, e di considerare come appartenenti ad una sola e medesima classe lecose della 4ita :uotidiana, le 2igure, la personalit5 umana, le parole con o senza senso,

le proposizioni, ecc/ Ci non pu che condurre a discussioni senza 2ine7 (Rignano, ./,$&J)/. lo 'pearman inizia4a la sua re:uisitoria chiamando la 9estalttheorie" 6thischameleon70 Nella sua esigenza immediata la contro4ersia si riduce a :uesto" = proprio 4ero che la9estalt assorbe ogni contenuto psichico, cosicch nulla si dia n al di sotto, n al di sopradiA essa; `ui s’in:uadrano le critiche di P/ Hanet e di / 'tern/<nche lo Hanet rimpro4era ai 9estaltisti di a4er usato il nuo4o termine per coprire isigni2icati pi@ disparati, onde sono essi i primi responsabili dei 2raintesi e dellacon2usione di idee a cui ha dato luogo la nuo4a teoria, che per, nel nucleo di 4erit5 checontiene, = meno originale di :uanto essi pensino01/< suo parere = essenziale, per una soluzione esauriente del problema in :uestione,introdurre un nuo4o elemento, e, propriamente, l’ammettere che la nozione di 62orma7 =correlati4a di un’altra nozione senza della :uale la 2orma non pu essere 4alorizzata:uale 6oggetto7 completo dell’atto conosciti4o" essa = la nozione di 6materia7/ 8a6materia7 = in2atti correlati4a e complementare della 62orma7K la 2orma = appunto 2ormadi una materia, e la 6materia7 = sempre materia di una 2orma/ Potr5 darsi che, :ualche4olta, l’una si tro4i separata dall’altra, ma l’essere completo = dato dall’unione naturale diambedue/ <ll’essere di una prugna appartiene tanto la #ateria come la FormaK la #ateria,da sola, = una prugna incompleta, perch ha perduto :uanto costitui4a la Forma"l’apparenza esteriore, le super2ici, il coloreK ritiene per ancora il gusto e la consistenzadella prugna/// `uando noi mordiamo una prugna di cartone, noi abbiamo la Forma senzala #ateriaK :uando in4ece mangiamo la marmellata di prugne, noi abbiamo la #ateriasenza la Forma, :uando mangiamo una 64era7 prugna le abbiamo tutte e due (Hanet, P/, <,+&&)/8’opposizione, :uindi, di #ateria e Forma sembra, nel campo della oggetti4azione percetti4a, assai pi@ importante dell’opposizione, a4anzata dai 9estaltisti, 2ra moti4o,s2ondo e 2igura/ Il 2ermarsi alla sola Forma conduce spesso a sminuire note4olmente il4alore dell’oggetto, perch la sola Forma non di rado = inadeguata ad in2ormarci delcontenuto reale delle cose" si sa che, nella 4ita ordinaria, il 2ermarsi alla Forma, il

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mostrare la sola Forma, l’agire per pura Forma, signi2ica proprio la rinuncia a dare oda4ere il contenuto sostanziale delle cose (62ormalismo7)/ Per :uanto riguarda la genesidella Forma,A osser4a egli acutamente che tanto i 9estaltisti come il Rignano 2ini4ano, inultima analisi, nell’accordarsi di porla nel campo dei complessi 6sensoriali7" ci supponein4ero una nozione ancor grossolana e 4aga dell’unit5 che si ha 2ra oggetto e 2orma/

isogna in4ece partire dal principio che una Forma non ha una realt5 psichica se nonnella misura nella :uale produce una condotta caratteristica, e 4iene a 2issarsi comeabitudine/ >na cosa = la percezione di una Forma ed un’altra la percezione di *ggetto" la prima suppone l’astrazione di un contenuto :ualitati4o come tale, l’altra 4i aggiunge ilri2erimento al comportamento pratico di condotta che essa importa e che costituiscel’oggetto e la Forma concreta/ Nella maggior parte delle mani2estazioni della condottanon si risponde che alle :ualit5 sensibili e pi@ super2iciali degli oggetti e non alle lorocon2igurazioni concrete/ <lla percezione bisogna :uindi aggiungere una azione" =l’azione che a44ia e poi porta alla comprensione delle Forme concrete/Determinando maggiormente il suo punto di 4ista, lo Hanet pone due 2attori comeessenziali all’atto conosciti4o completo" il primo = l’6atto percetti4o sospensi4o7, che d5

alle percezioni la loro unit5K il secondo = detto essere un 6atto intellettuale elementare7,che distingue la Forma da :uanto pu entrare a 2ar parte dell’atto totale della percezione/#entre i 9estaltisti riduce4ano il problema della percezione ad un problema di 2isiologiacerebrale, il Rignano lo a22onda4a nell’oscurit5 degli istinti e delle tendenze a22etti4e, loHanet ha constatato che esso resta inesplicabile 2in :uando non 4enga riattaccatoall’intelligenza, ed i cultori della psicologia aristotelica non hanno che a rallegrarsi cheuna 4oce tanto autore4ole abbia ricordato i diritti di un sobrio, :uanto 2ermointellettualismo/! ! !Che la 9estalt non assorba ogni contenuto di conoscenza e che essa sia subordinata a2attori di ordine superiore, = un principio comunemente accettato 2ra i critici della nuo4a psicologiaK come anche non pochi si accordano nel ritenere che taliA 2attori sono di naturaintellettuale/ 8a distinzione 2ra 69estalt7 e 6'trutur7, 9/ e 69anzheit7 della 'cuola delOrueger pu ser4ire per indicare i due 6li4elli7 conosciti4i, di cui l’uno = pre4alentemente sensoriale, l’altro, in4ece, intelletti4o" la connessione 2ra i due 6piani7 pu ben a44enire in :uanto lo stesso soggetto = una 6totalit57 operati4a alla :ualeappartengono ad un tempo le 2unzioni sensoriali, come :uelle intelletti4e/ 8aosser4azione = stata egregiamente s4iluppata da / 'tern nella sua psicologia della personalit5/ < suo parere, nella teoria della 9estalt c’= pericolo, per 4iadell’uni4ersalismo, di ricadere nella teoria degli 6elementi7" le 69estalten7, 2ra loro tuttesegregate ed indipendenti, stanno come le 6sensazioni7 di una 4olta" la teoria 4a :uindiintegrata/G 4ero che le 69estalten7 percetti4e, considerate al di sotto di s, sono autonome" esse portano alla materia sensoriale le proprie leggi di pregnanza, completezza (chiusura),trasportabilit5/ Considerate per al disopra di s, non sono autonome" piuttosto esserice4ono le proprie leggi come la stessa esistenza da un principio a cui sono subordinate"la persona/ Come non 4’= 2orma senza :ualcosa che sia 2ormato, cosB neppure senza un principio 2ormante" eine 9estalt ohne 9estalter/ 8e percezioni sorgono e si ordinanocome 62orme7 in :uanto la persona come un 6tutto7 pu apprendere il mondo soltanto:uand’= di4iso in totalit5 di ordine pi@ piccolo/ In4ero la 2orma percetti4a pu nei singoli

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casi a4ere tale potere di penetrazione, che il soggetto percipiente la de4e senz’altroaccettare/ 8a causa di ci pu ben 4enire dalla situazione oggetti4a dello stimoloK disolito per l’apparire della 62orma7 non dipende solo dall’eccitazione oggetti4a, maanche dalla persona/ 8a percezione di una 2orma de2inita signi2ica in generel’adattamento necessario ai 2ini della 4ita, della persona alla organizzazione o

strutturazione del suo mondo/ `uanto al meccanismo interiore del processo = da ritenereche la 69estalt7 rappresenti solo il polo pi@ esterno di una serie di situazioni 2enomenalisopra le :uali sta la persona nella sua unit5 indi4isa, :uale altro polo" = :uesta serie che porta da uno stato di massima dispersione degli oggetti alla massima appartenenzainteriore/ 8e 9estaltenA sono soltanto, per la maggior parte, i contenuti 2enomenali isolatidella percezione/ 8a persona come totalit5 unitas multipleQ riunisce, nella sua unit5,non dal di 2uori, il molteplice di situazioni, e4enti, parti, 2asi, strati in cui si espande la4itaK essa li ri4este, li condiziona e li sorregge dall’interno in s e per il suo mettersi inaccordo con il mondo oggetti4o/ . in :uesto adattarsi della persona al mondo c’= aditoalle gradazioni pi@ 4arie di 62orme7 e 6strutture7, dalle pi@ semplici dell’azzurro del cieloo di un mare calmo o di un rumore di strada, 2ino a :uelle pi@ complesse nel contenuto e

nella strutturaA0J/<mmissione di una 6materia7 accanto alla 62orma7, cio= di un contenuto soggettoall’organizzazioneK ed ammissione di 2unzioni di organizzazione da parte del soggettoesprimono il nucleo della critica alla 9estalttheorie e costituiscono per la nostrainterpretazione due constatazioni preziose/9li psicologi contemporanei, militanti al di 2uori del cenacolo della 9estalt, non sono persuasi che l’abbandono del principio associazionista abbia per unico e legittimosostituto il monismo percetti4o dei 9estaltisti/ Ch anzi l’ammissione di settori graduatinei contenuti dell’attuazione psichica, = a tutto 4antaggio e 2ondamento di :uel caratteredi organicit5 e totalit5 che si 4uol di2endere/I 9estaltisti hanno mostrato che anche le :ualit5 sensoriali elementari obbediscono alleleggi della struttura o del campo, e che non appaiono se non con una 2orma pi@ o meno6pregnante7/ Lutto :uesto signi2ica che la loro 2unzione = di secondo ordine nella percezione ed indica il grado ridotto di oggetti4it5 che ad esse compete, ma non nesopprime il contenutoA originale/ 'e, colorando di4ersamente i lati di un triangolo, iocontinuo a 4edere un triangolo, malgrado la mutazione di :ualit5 dello stimolo, debboconchiudere che altra, nel mio percepire, = la natura del colore, altra :uella del triangolo   bench in concreto l’uno non sia dato, caso per caso, se non per 4ia dell’altro/In altre parole" non c’= 9estalt se non di :ualcosa che = gestaltizzato/ Il dire perci che lecosiddette 6sensazioni7 sono un prodotto dell’astrazione, che sono dei deri4ati, pu a4er un senso legittimo contro la priorit5 cronologica, 2isiologica e gnoseologica che allasensazione da4a la psicologia tradizionale/#a il proclamare in senso assoluto l’uni4ersalismo della 9estalt nell’ambito della percezione, = un sostenere che c’= una struttura, senza :ualcosa che = strutturato, una2igura senza ci che = 2igurato" il che pare costituisca un assurdo/ 'tern ha poi chiesto ai9estaltisti se lo s2ondo azzurro del cielo, guardato dal 2ondo di una 4ia di citt5 in unagiornata senza nubi, possa esser detto a4ere una 62orma7K do4’=, nel caso, la struttura2enomenale di 6s2ondo7 e 62igura7; .ppure = innegabile che si tratta di una percezione0%/ Non so :uale sia la risposta dei 9estaltisti, ma penso che potrebberoca4arsi di impaccio considerando le linee dei cornicioni dei palazzi come i limiti della

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2igura del cielo/ Comun:ue, la di22icolt5 non = gra4e, poich, come s’= detto, 4i sono62orme deboli7 e 62orme 2orti7" nel caso si a4rebbe una 2orma 6debole7/In conclusione, niente 4ieta di ritenere che il principio della 9estalt = uni4ersalenell’applicazione e che la 9estalt ha nella percezione una 2unzione primariaK solo non4edo perch detti princBpi debbano portare alla negazione dell’originalit5 e :uindi

irriducibilit5 2ondamentale di :uei contenuti sensoriali che sono le :ualit5 secondarie, in:uanto sono gi5 oggetti di22erenziali dei singoli sensi, ed alla soppressione dellaautonomia del pensiero come i 9estaltisti pretendono/ b) Non meno pertinente, per una moderazione delloA esclusi4ismo del principiogestaltista, = la riser4a a4anzata in particolare dagli studiosi delle percezioni apticheintorno all’origine della 9estalt/8a 'cuola del ertheimer si = dedicata :uasi esclusi4amente all’indagine delle percezioni4isi4e, nelle :uali le propriet5 degli oggetti 4engono presentate simultaneamente, secondouna sintesi originaria" la sintesi :uindi precede sotto ogni aspetto l’analisi e la condizionarigorosamente/I 9estaltisti applicarono senz’altro :uesto principio a tutti gli altri campi della sensibilit5K

ora :uesto non = un metodo legittimo per una ricerca oggetti4a e, nel caso, l’estensione di:uel principio pare contraddetta da :uanto sappiamo intorno al sorgere delle percezioni2igurali tattili nei ciechi&/'e la 4ista = un senso pre4alentemente sintetico, il tatto = pre4alentemente un sensoanalitico&$/ Il Re4esz a22erma di a4er assistito, nelle sue ricerche sui ciechi, al 6sorgere7,al 6di4enire7 successi4o delle 62orme7" si ha cio= una 9estaltung atti4a da parte delsoggetto che si s4olge nel tempo/ .gli non pretende di decidere con ci 2ral’elementarismo del #Tller e lo strutturalismo del OUhler, pi@ che 6creare7 la 2orma, la69estaltung7 la prepara, l’accompagna, ne condiziona l’apparire 2enomenale/ Come nelcampo del pensiero astratto non riusciamo sempre a cogliere la deri4azione causale di un pensiero da un altro, ma ci dobbiamo accontentare di a44ertire l’apparire di una soluzioneche = stata preparata dalle ri2lessioniA precedenti, cosB anche l’apparire impro44iso della9estalt non esclude ogni 2orma di preparazione/C’= :uindi non solo una 69estaltMahrnehmung7 ma anche una 69estaltEbildung7, la:uale suppone una specie di 6comprensione atti4a colletti4a7 per la :uale dalle69estalten7 elementari non si dice da 6elementi7 si giunge in alcuni casi allacostruzione di una 69esamtgestalt7&+/`uando poniamo nelle mani di un cieco un oggetto a lui sconosciuto, con il compito disigni2icare :uale 62orma7 esso abbia, il soggetto non ci risponder5 che dopo a4er  percorso successi4amente e per 4arie 4olte i bordi dell’oggetto, 4ale a dire dopo a4er costruito, in base ai dati raccolti dall’analisi, una immagine 6totale7/ #entre nella percezione 4isuale di una 62orma :uadrata7 non possono apparire prima i lati,separatamente dalla 2ormaK nella percezione tattile, l’apprensione precedente dei lati nonsolo = possibile, ma = la condizione normale dell’apprensione della 2orma&0/Del resto lo stesso esempio classico della 9estalt:ualitt, la melodia, non = che il casoe4idente di una 2orma che si d5 solo in :uanto si s4iluppa nel tempo, e :uindi in :ualchemodo si costruisceK i suoni simultanei 2anno un accordo se consonanti non unamelodia/ 8’accordo = una 62orma simultanea7, la melodia in4ece = 6una 2ormasuccessi4a7/.bbene, come la percezione della melodia cresce con il susseguirsi dei suoni ed =

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 prodotta dall’audizione totale dei medesimi, cosB anche la percezione di una 2orma tattile"essa cresce, si 4iene strutturando da4anti all’occhio interiore del cieco con il progrediredell’esplorazione che la mano esercita sopra l’oggetto/ In :uesto caso, la struttura del6tutto7, la 69esamtE2orm7 delle linee, 4iene appresa solo successi4amente secondo unasuccessione di atti nei :uali le 69estalten7 parziali 4enAgono gradualmente ad unirsi in

una nuo4a unit5/ Il parlare, nel campo tattile del cieco, di un’apprensione immediata della69esamt2orm7 = una 2rase pri4a di senso/ Nella percezione tattile di un oggetto, il cieco percepisce 4arie 2orme di linee" rette, disparate, uguali, disugualiK all’occorrenza, le2orme pi@ complicate 4engono scomposte in altre pi@ 2acilmente caratterizzabili, come le4arie direzioni di una linea spezzata/8’apprensione de2initi4a pu a44enire allora soltanto, :uando nel 6computo mentale7ciascuna parte ha preso, per l’inter4ento dell’intelligenza, il posto che ad essa competenel tutto&&/ 8’esplorazione tattile ha la 2unzione di apprendere gli elementi o le parti inrelazione alla 2orma totaleK = come un 6beziehende .rtasten7, che passa da un primoelemento ad un secondo e poi ad un terzo e cosB 4ia 2ino a che non siano esauriti tutti"allora sorge la 6percezione globale7&?/

Il Re4esz inclina per tutto :uesto a distinguere le 2orme elementari immediate, o9estalten 6tout court7, dalle 2orme globali o 9esamt2ormen che sono conseguentiall’elaborazione psichica ed implicano la conoscenza ac:uisita dei rapporti di strutture2enomenali le :uali, per distinguerle dalle prime, 4anno dette pi@ esattamenteFormstruturen/c) I 9estaltisti hanno esteso i propr_ princBpi alla psicologia animale e in2antile,nell’intento di trasportare la propria teoria dal campo puramente 2enomenale a :uellodell’interpretazione genetica e comparata/ #a le conclusioni, che abbiamo a suo luogoindicate, non sono state senza discussioni/Per la psicologia in2antile ha preso posizione il Piaget nelle sue ultime opere&/Il Piaget incontra la 6teoria della 2orma7 ad ogni passoA della sua indagine, ad ogni gesto,mo4imento, progresso dei suoi bambini, ed = sul solo terreno dell’esperienza, da luiscrupolosamente controllata e narrata, che egli a4anza delle sostanziali riser4e al concettodi 9estalt/ 8a disamina del pedagogo gine4rino = implacabile, pur restando improntata ade:uilibrio di princBpi ed anche ad una certa condiscendenza/ Di2atti egli riconosce ilmerito reale della 9estalttheorie su due punti 2ondamentali, rispetto ai :uali dichiara ilsuo pieno accordo/ .ssi consistono precisamente"$) Nel riconoscere il 4alore primario e il carattere immediato della 69estalt7/ <nche lo6schema intelligente7, che = il punto di arri4o e di partenza della condotta del bambino, presenta, come la 9estalt, la doppia propriet5 di essere strutturato, e di costituirsid’6emble7 come una totalit5K e non si mostra come il puro risultato dell’associazione odella sintesi degli elementi sensoriali isolati/ Il carattere totalitario dello schema si rendeancor pi@ e4idente negli stad_ superiori dello s4iluppo, :uando si hanno :uelli che sonodetti gli schemi ri2lessi, gli schemi secondar_, le abitudini, le coordinazioni 2ra gli schemi,l’esperienza atti4a e in2ine l’in4enzione/ 'ul 2atto della 9estalt c’= pieno accordo/+) Nel respingere l’ipotesi 64italista7 e 6intellettualista7, com’egli la chiama, di 2acolt5 o2orze speciali di organizzazione" e :uesto 4alga tanto nell’ordine biologico come psicologico/8e strutture degli schemi 4anno considerate come il prolungamento normale, cio=,naturale, delle soggiacenti strutture biologiche, ed il Piaget non 2a misteri sulla sua

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 personale simpatia per la 2isiologia gestaltista delle correnti tras4ersali di raccordo inseno alla corteccia cerebrale/ #a e4identemente :uesta seconda clausola non ha niente ache 2are con le interessanti osser4azioni, in base alle :uali 4ien 2atta la critica della genesiindipendente della 9estalt, e che a noi maggiormente interessa, poich pi@ che alla2iloso2ia personale del P/ od alla nostra, dobbiamo ora portare la nostra attenzione al

signi2icato immediato dei 2atti da lui raccolti/A Nonostante :ueste proteste di simpatia per la 9estalt, il Piaget = 4enuto di 2atto ad unaconcezione dell’e4oluzione della psiche in2antile, che non pote4a esser pi@ contraria edesclusi4a rispetto a :uella gestaltista/ . :ui bisognerebbe entrare nella analisi minuta delsuo la4oro per potersi rendere pieno conto della 2ondatezza delle criticheK ma, per ilnostro scopo, come si = 2atto per i critici precedenti, baster5 una sommaria in2ormazionesul 4alore dei termini/Il Piaget di4ide, o meglio 4ede, il progressi4o s4iluppo dell’anima del bambino nei primidue anni a tra4erso sei stad_ i :uali sono bensB disposti secondo una per2ezione scalare edin continuazione l’uno dell’altro, ma possono anche tro4arsi insieme, poich l’a4anzareche 2a il bambino nella 4ita a44iene non in un piano e secondo una linea retta, ma come

un’ascesa 4erso 2orme pi@ comprensi4e/ Ciascun stadio prende il nome dall’aspettonuo4o e caratteristico che si 4iene a determinare/ Il primo =, naturalmente, lo stadiodell’esercizio dei 6ri2lessi7 primar_ innati, come l’atto del poppare/ Il secondo = indicatocome 6reazione circolare primaria7" il termine di 6reazione circolare7 = del aldMin, edindica la scoperta e la conser4azione di ci che si ac:uista di nuo4o, onde di22erisce dai puri ri2lessi/ `uesti due stad_ assorbono la prima epoca della 4ita in2antile che resta subEintellettuale/ 8’intelligenza appare nel terzo stadio delle 6reazioni circolari secondarie7 edei 6processi destinati a 2ar durare gli spettacoli interessanti7K sono le prime 2orme dicondotta atti4a che il bambino esercita sulle cose per la connessione che egli 4iene astabilire 2ra la 4isione e la prensione, per la con4ergenza delle :uali si possono stabilire i primi schemi intenzionali dell’azione/ Nel :uarto stadio gli schemi si complicanoulteriormente e si coordinano 2ra di loro per dare origine, di 2ronte alle circostanzeimpre4iste, a 2orme nuo4e di condotta" sorgono le apprensioni esplicite di rapporti, le:uali portano alle discriminazioni di mezzo e 2ine/ Nel :uinto stadio compaiono le6reazioni circolari terziarie7K la condotta non si limita all’esercizio dei ri2lessi e neppureall’adattamento ai 2enomeni 6noti7, ma il bambino crea 2orme nuo4e di condotta, cerca lano4it5 come tale e si di4erte a 4ariare le condizioni del 2enoAmeno per rendersi conto ditutte le sue modalit5/ Il sesto stadio, ormai sotto il dominio completo dell’intelligenza,ra22orza l’in4enzione dei mezzi 6nuo4i7 per l’inter4ento delle combinazioni mentaliri2lesse e del pensiero rappresentati4o che domina il tempo/ Ritro4eremo nella seconda parte :uesti stad_ :uando si tratter5 delle 2unzioni e dei gradi strutturali degli oggetti (<,++)/8’associazione non = il primo principio dell’ordine psichico/ Ci che sorprende nelcomportamento pi@ primiti4o del bambino = il 2atto che le 2orme di atti4it5, anche iri2lessi pi@ semplici, 4anno 2ormando in s, e gli uni rispetto agli altri, una sistemazioneche supera il loro automatismo/ `uasi 2in dalla nascita si 4ede delinearsi una 2orma dicondotta come reazione totale dell’indi4iduo che domina pi@ o meno il gioco degliautomatismi particolari o locali/ In altre parole" le mani2estazioni successi4e di un ri2lessonon sono paragonabili alla messa in marcia periodica di un motore che si user5 solo per alcune oreK ma costituiscono uno s4iluppo storico tale che ogni episodio dipende dai

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 precedenti e condiziona :uelli seguenti secondo una e4oluzione 4eramente organica/ 'iha cio= un’assimilazione progressi4a, inerente all’esercizio stesso dell’atti4it5, che rende pi@ plastica, integra e adatta la organizzazione primiti4a/ .ssa si mani2esta anzitutto conun bisogno crescente di ripetizione ed in secondo luogo per una 2orma di riconoscimentodi natura pratica, che permette al bambino di adattarsi ai di22erenti oggetti con i :uali

4iene a contatto/ <ssimilazione generalizzatrice e assimilazione per riconoscimentocostituiscono i processi elementari dell’intelligenza in2antile a partire dalla capacit5 diripetizione degli atti/ 8’atti4it5 dei primi stad_ :uindi si diparte, si s4iluppa ed arri4asempre all’organizzazione, secondo 2orme nuo4e e pi@ complesse/ C’= come un anticipodella condotta dell’intelligenza" si 4uol dire che la accomodazione, l’assimilazione e laorganizzazione dei primi schemi innati ed ac:uisiti hanno un decorso comparabile a:uello degli schemi mobili di cui usa l’intelligenza ri2lessa (<, 0%, $?$)/'e pertanto la 9estalttheorie 4uol di2endere una 9estalt bell’e montata 2in dall’inizio,:uasi pre2ormata e intangibileA come un eidos platonico, la teoria dell’6assimilazioneatti4a7, dice il Piaget, non la pu seguire su :uesta 4ia, perch contraria ai 2atti delle prime esperienze in2antili/ 8’osser4azione pi@ accurata conduce sempre alla stessa

conclusione" :ualsiasi nuo4o risultato, a cui arri4a il bambino in uno stadio del suos4iluppo, non = che il termine naturale della maturazione a44enuta nello stadio precedente, di modo che i singoli stad_ si succedono per uno snodarsi e complicarsiarmonico di attitudini e situazioni che sono in per2etta continuit5 l’una dall’altra/ 8oschema nuo4o a cui arri4a il bambino, riassume in s il passato e consiste inun’6organizzazione atti4a7 dell’esperienza 4issuta/ 8e reazioni circolari primarie delsecondo stadio sono il prolungamento naturale dell’atti4it5 degli schemi ri2lessi del primostadioK le reazioni circolari secondarie del terzo stadio deri4ano senza alcun urto da :uelle primarie" cosB pure la coordinazione 2ra gli atti della 4isione e :uelli della prensione, cheappartengono alle reazioni circolari primarie, spinge il bambino ad a22errare gli oggettiche pendono sopra la culla/ In seguito, una 4olta che gli schemi secondari si sonocostituiti, si arri4a a coordinazioni 2ra gli schemi sempre pi@ 4aste, ma sempre indipendenza dell’atti4it5 precedente/ 8o 6schema7 in2antile, di4ersamente dalla 9estalt, hauna 6storia7 reale e 4issuta e procede da essaK esso = il 2rutto naturale di un’assimilazioneaccumulatrice che si adatta, si matura, si organizza nell’interazione con gli oggetti, e:uesto a44iene non d’un colpo, ma per mezzo di un intenso la4orBo psichico checomporta dei tentati4i e dei 6t\tonnements7 (<, +% e segg/)/Pi@ che ad un pre2ormismo gestaltista, = ad un 6relati4ismo genetico7 che lo s4iluppo del bambino ci 2a pensare/ `uando la 69estalttheorie7 a22erma che il principio dell’unit5 = innoi, inclina ad un apriorismo" :uando la sottrae alla 4ita della persona e al suo di4enire, ela 2a dipendere dalle condizioni 2isiologiche del sistema ner4oso, si piega 4erso una2orma di empirismo che con2ina con il rozzo materialismo/ 8a spiegazione gestaltista,dice il Piaget, 4a dall’alto in basso" abbassa i processi dell’intelligenza a :uelli della percezione, e 2onda poi :uesta su processi in2eriori/ 8e cose stanno proprio nel sensoAin4erso/ *gni processo percetti4o nuo4o appare al sommo dei processi precedentiK esso siri4ela 6come l’elaborazione o l’adattamento di uno schema, cio= come unaorganizzazione pi@ o meno rapida dei dati sensoriali in 2unzione di un insieme di atti e dimo4imenti, espliciti o semplicemente abbozzati7&1/ Percezione e intelligenza sono bensBin continuit5 l’una dell’altra ed hanno 2ra di loro strette analogie, ma, ciononostante, nonsi possono identi2icare, poich l’intelligenza segna una progressi4a complicazione di

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2unzioni ed inter4iene con la sua azione :uando la percezione immediata non basta pi@/8ungi adun:ue dall’interpretare l’intelligenza in termini di percezione, = la percezionestessa che 4a interpretata in termini d’intelligenza/ Il Piaget pare s’a44icini di molto alla posizione dello Hanet, ma per :uel secondo punto di accordo con la 9estalttheorie chesopra ho ri2erito, non oserei chiamare la sua teoria dell’6assimilazione atti4a7 come

intellettualista/<ltri <utori hanno criticato il concetto della 6.insicht7 che il OUhler ha tro4atorealizzarsi negli animali a tra4erso i 6catti4i7 e i 6buoni7 errori, arri4ando in modosubitaneo alla soluzione (il caso di 'ultano)/ `ual = la natura e la portata reale di :uesta particolare 2orma di intuizione;8a teoria associazionista ritene4a che il comportamento di un animale :uando =impegnato a superare una di22icolt5, p/ es/ nel labirinto, procede secondo 6saggi ederrori7 alla 4entura e ciecamente (Lhorndie)" i 9estaltisti con uno zelo eccessi4o direazione parlano di una soluzione impro44isa e de2inita, do4uta alla .insicht/ >no studiodi #iss ulbroo tende a 2ar rientrare le cose nel giusto mezzo/ I soggetti delle duericerche, di 2ronte ai problemi ad essi presentati, non si diporta4ano n come i gatti di

Lhorndie, n come le scimmie di OUhler/ Vale a dire essi non procede4ano a tastoni eciecamente, ma chiari4ano man mano il proprio compito con commenti 4erbali, ci cheser4i4a a dirigere con crescente sicurezza i propr_ tentati4i 4erso la soluzione/ Cosicchin4ece diA 6trial and error7, sarebbe meglio parlare di 6trial and ad4ance7&J/D’altra parte i soggetti non hanno risolto il problema tutto d’un colpo, ma si = potutosempre osser4are che la ricerca progredi4a e si per2eziona4a secondo che essa 4eni4adiretta e per2ezionata dalle tappe antecedenti/ 8a nozione di 6.insicht7 = :uindisuper2lua/Checch sia di ci, non = certamente con l’introduzione di un termine che si risol4e un problema/ Il 2ar ricorso nel caso al principio delle 62orme 2isiche7 non migliora lasituazione, ma piuttosto l’aggra4a del partito preso di 4oler spiegare le cause ultime e pi@ pro2onde del comportamento con la intromissione di un altro sistema di cause di naturaancor pi@ ignota, e la cui esistenza, per di pi@, = anche problematica, come si dir5 2ra bre4e/Il 2atto poi che la percezione animale obbedisce alle stesse leggi della Forma e del campocome :uella umana (esp/ di #/ ertz), = un risultato che collima con la persuasione ditutti che la sensibilit5, sia animale come umana, ha un contenuto 2ondamentale comune,come consta anche dalle innegabili somiglianze che esistono nel sistema psico2isico/In tutte le loro ricerche i 9estaltisti insistono sull’apparire 6impro44iso7 della .insichttanto nell’uomo, come nell’animale" secondo essi tutto ci non = che l’e22etto delriorganizzarsi delle 62orze del campo7/ #a :uesti termini sono pi@ descritti4i, cheesplicati4i" 6come mai dal meno, 4iene il pi@7; .cco il 4ero problema della .insicht edell’intelligenza in generale/ Perch a un dato momento si constata un 2atto di6emergenza7, di 6passaggio al limite7; Parlare di 6buone7 e di 6catti4e7 2orme, di 2orme62orti7 e di 2orme 6deboli7 non = che enunziare dei 2atti a tutti noti, non spiegarne lecause/8a 9estalttheorie, se ha studiato anche :uesto settore della percezione con miglior genialit5 delle altre scuole, non puA pretendere d’a4er 2atto a4anzare note4olmentel’interpretazione reale dei 2enomeni/&/ 9estalt e signi2icato

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8’uni4ersalismo della 9estalt = stato 4i4acemente ribattuto da una larga ed autore4olerappresentanza di critica, in :uanto implica il li4ellamento generico dei processi superioridel pensiero a ordinar_ processi di 2orma/I 9estaltisti hanno con2uso due contenuti che sono pro2ondamente distinti dal punto realegenetico" la critica del Re4esz, basata sulla distinzione di 6Form7 e 6'trutur7

scon2essa4a apertamente l’e:ui4oco/ 8e critiche di Rignano, P/ Hanet, C/ 'pearman, /'tern, Piaget denunzia4ano da 4ar_ punti di 4ista la mancata distinzione 2ra 62orma7 e6signi2icato7/<ltro in2atti = il percepire una 62orma7 come contenuto puramente esteriore dell’oggetto,dato dall’ordine con cui si dispongono ed appaiono immediatamente i contenutisensorialiK altro = il 6signi2icato7 degli oggetti, al :uale i contenuti sensoriali e la stessa2orma si ri2eriscono e si subordinano" il signi2icato = :ualcosa di pi@ alto, di pi@ originale,di pi@ stabile, di pi@ denso della 2orma/Il #ichotte con la presentazione tachistoscopica di 2igure pot dimostrare l’esistenza, inogni processo apprensi4o completo, di due 2asi nettamente distinte" egli tro4 che altro =la 6presenza della 2orma7, altro la 6presa del signi2icato7/

>na 2orma pu essere percepita con i suoi caratteri 2igurali di struttura interna, senza cheil soggetto 6sappia ancora ci che essa =7, senza a4erne a22errato il signi2icato pieno/ C’=:uindi una 4era distinzione di grado ed un passaggio reale 2ra i due stad_/8a 62orma7, come tale, possiede sempre i suoi caratteri di organizzazione, ma il suoapparire pu s4olgersi in due stad_" uno di presenza ed uno di elaborazione"a) la cosa = percepita come 6ben nota7 2in dallo stadio di 6presenza7, ma non = ancora6compresa7KA b) solo :uando = 6compresa7, allo stadio di elaborazione, essa = riconosciuta comeidentica a ci che era allo stadio di presenza/ Lutta4ia essa non ha un 6senso7 al primomomento dell’esperienza, e neppure pi@ tardi se lo stadio di 6presenza7 non a4anza pi@/ Noi possiamo perci concludere che la 6presa del signi2icato7 (la prise de signi2ication) =un 2atto distinto dalla presenza di una cosa, di una 2orma organizzataK ed anche che la6presa del signi2icato7 di una 2orma organizzata pu 2arsi senz’alterazione alcuna dellastruttura intuiti4a della 2orma (#ichotte </, $J, $%)/. risulta che la 6presa del signi2icato7 non = una semplice addizione alla 62orma7, non =cio= una giustapposizione, come l’apparizione di :ualcosa che 4errebbe ad accollarsi alla prima/ 8a cosa percepita e riconosciuta 2in dallo stadio di presenza, di4enta per l’inter4ento del signi2icato essa stessa pi@ precisaK con esso si tro4a delimitatacoscientemente in una maniera molto pi@ completaK essa di4enta 6personale7, prende punti di attacco e 4iene ad appartenere ad un ambito pi@ o meno 4asto/Pur restando, nel suo 2ondo, identica a se stessa, l’organizzazione intuiti4a (della 2orma)di4enta dun:ue parte integrante e costituti4a di un insieme molto pi@ comprensi4o/ <lle4olte si ha per2ino che la 62orma7 pu scomparire mentre il 6signi2icato7 rimane" il6signi2icato7 pu essere perci :ualcosa di 6isolabile7 dalla cosa/ In :uesto caso ilsigni2icato = 6ce :ue l’on sait de la chose, en dehors de sa 2orme7&%/Di solito per tra 2orma e signi2icato corrono dei legamiA molto stretti, che si possonoesprimere nel modo seguente"a) Il 6signi2icato7 = mani2estamente legato all’organizzazione intuiti4a della 62orma7 e4ice4ersa/ b) Il 6signi2icato7 pu in2luire considere4olmente sulla struttura intuiti4a della percezione

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della 9estalt/Parimenti essi rigettano il principio delle 62orme 2isiche7, non solo perch= dal loro puntodi 4ista speculati4o esso implica una concezione sensualista, anzi materialista della psiche, ma perch esso = sperimentalmente in2ondato e gratuito, come siA dir5 2ra poco/ In:uesta attitudine essi hanno oggi il consenso di molti altri psicologi delle direzioni pi@

4arie e per nulla presi da preconcetti sistematici/G stato il compito della 'cuola di #ilano di appro2ondire con la sola analisi2enomenologica nel processo percetti4o, osser4ato nell’atto del suo s4olgersi, :uali sianole 6tappe7 del di4enire dell’organizzazione percetti4a e :uali le leggi che lo go4ernano/#ediante una lunga serie di ricerche, P/ 9emelli ed i suoi collaboratori sono riusciti alladimostrazione che senza dubbio = accettabile la posizione critica della 6'cuola della2orma7, allorch a22erma che le leggi della percezione non possono esser messe in lucemediante una ipotetica analisi dei suoi elementi/'on pure accettabili, secondo il 9emelli, due constatazioni 2atte dalla 6'cuola della2orma7, cio= che"$) 8e primarie con2igurazioni dei dati sensoriali sono indipendenti dalla primiti4a

esperienza e dalla interpretazione del signi2icatoK essa = essenzialmente una sintesisensoriale/+) 8e :ualit5 secondarie non possono esser interpretate dalla mente umana?$" contenuti6neutrali7 o44ero oggetti4amente indi22erenti/Il P/ 9emelli adun:ue nel di4erbio 2ra la posizione di 4on .hren2els e della 'cuola di9raz che ascri4e4a l’apprensione della 62orma7, come di una melodia o di una 2igura, adun atto 6produtti4o7 dell’intelligenza, e :uella della 6'cuola della 2orma7 che ne propugna4a l’immediatezza sensoriale, sta con :uest’ultima/ `uesta discriminazione, che= originale della scuola di #ilano, ha un’importanza essenziale nella ricostruzioneteoretica del problema che sar5 proposta nel secondo 4olume/A#a il P/ 9emelli non si 2erm :ui/ Con le sue esperienze egli pote4a passare alla criticadell’aspetto sistematico della 6teoria della 2orma7/ Poich, a suo parere, :uesta teoria nonha studiato la percezione di 6oggetti7, bensB soltanto di aspetti di essi (la con2igurazione),egli ha cercato di penetrare nel meccanismo della percezione di oggetti reali, ossia nongi5 di :uesto o :uell’aspetto isolato di un oggetto, bensB di oggetti che, per elementari che2ossero, tutta4ia a4e4ano il carattere di esser :ualcosa che sta a s, o che si presenta comecon2igurato, :ualcosa che ha una sua 2unzione nel mondo percetti4o?+/`uello che le esperienze mostrano in modo e4idente si = che prima, pi@ che di 62orme7,la nostra atti4it5 psichica si occupa di 6oggetti7 e poi, che di :uesti oggetti c’= come una6costruzione7/ G possibile conoscere i 2attori di tale costruzione; Il principio della69estaltung7 del Re4esz ha da 4alere per tutto l’ambito della percezione/Il P/ 9emelli us, allo scopo, dell’esposizione cinematogra2ica rallentata di 2iguregeometriche, regolando, a seconda dei casi, la durata dell’esposizione e degli inter4alli2ra una esposizione e l’altra/ 'i pot cosB osser4are l’atto percetti4o nel suo nascere ecostituirsi come nel suo progresso ulteriore/.gli tro4 che le 2asi attra4erso le :uali si s4olge il processo di percezione sono leseguenti"I 2ase" il soggetto a44erte la 6presenza7 dell’oggettoKII 2ase" il soggetto riconosce nell’oggetto una 2orma de2inita e precisa che 6gli = nota7, gli= conosciuta/

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Vari sono i modi nei :uali il soggetto passa dalla prima alla seconda 2aseK e pu anchedarsi che il passaggio sia cosB immediato che le due 2asi si presentino ed appaiano comeuna sola 2aseKIII 2ase" il soggetto 6comprende7 il signi2icato della cosaK egli si rende conto di ci che lacosa =KA

IV 2ase" il soggetto tro4a il nome dell’oggetto presentato/<nche :ueste due 2asi possono si22attamente con2ondersi con le prime, che il soggettonon le distingue e ri2erisce solo che ha conosciuto e denominato l’oggetto appena presentato ed immediatamente/ Nel processo, due momenti sono per essenziali" l’organizzazione dei dati sensoriali e lasigni2icazione?0/>n secondo risultato dell’indagine 2u la con2erma, con dati ancor pi@ decisi4i, dellariser4a del #ichotte, secondo la :uale le 62orme7 ed i 6tutti7 percezionali non escludonoma implicano la presenza delle 6parti7" il soggetto le pu a44ertire e pu indi4iduarleanche :uando il tutto = in s organizzato/ 'i pu 6passare7 cosB da percezioni elementari,nelle :uali = colta di pre2erenza una :ualit5 2ormale 2ra :uelle che la circondano, a

 percezioni di 2orme sempre pi@ decise, sino a :uel complesso tessuto di 62orme7 e6contenuti7 che = la percezione globale di tutta un’azione complicata, di una giornataintera e pi@ ancora/8e singole parti hanno ciascuna un proprio 4alore nel 6tutto7, che = un 4alore62unzionale7 cio= dipendente dalla relazione e dal posto che occupano nel tutto" = :uestolegame 2unzionale, il :uale costitui4a la delicata rete di struttura del complesso, che 2acapo ed ha la sua ragione intrinseca nel signi2icato dell’oggetto percepito (edeutung,meaning)/Da :uesta constatazione il 9emelli ha tratto :uella persuasione che anima tutte le suericerche" la 2unzione 2inalistica del signi2icato sopra l’organizzazione sensoriale/8’incorporazione del 6signi2icato7 ad una 62orma7 non solo non = :ualcosa di puramenteaggiunto o giustapposto alla organizzazione percetti4a dei dati sensoriali, ma = il principio 2ondamentale nella costruzione dell’oggetto e ci in doppio senso" a) in :uanto,anzitutto, = solo per esso che la 62orma7 appare organizzata nelle sue 6parti7K b) ed =, poi,solo rispettoA ad esso signi2icato che la 62orma7 si 4iene organizzando in un dato modo enon in un altro?&/G :uindi l’elemento intellettuale del signi2icato ci che decide e costituisce il 2ulcro nellastrutturazione percetti4a dell’oggetto/ 8’incorporazione dell’elemento intellettuale si pua4ere sotto 2orma di numero e misura, che sono delle idee e contenuti astrattiK oppure laorganizzazione sensoriale, che ha sempre 2ini di utilit5, 4iene intimamente legata con ilsenso dell’oggetto percepito/Presenza delle 6parti7, presenza del 6tutto7 come noto ma non ancora compreso  apparizione della 62orma7, la 6presa del signi2icato7, la denominazione dell’oggetto"sono :ueste le 62asi7 principali che si possono osser4are in un atto percetti4o che giungaa completa maturazione/Dalle proprie ricerche e da :uelle dei suoi allie4i il 9emelli pass all’enunciazione di uncomplesso di leggi, secondo le :uali a44iene normalmente la percezione/ .sse sono,secondo l’ordine che occupano nel processo genetico"I/ 8a legge del minimo mezzo" 68’organizzazione dei dati di origine sensoriale si 2asecondo un criterio di economia massima7??/

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II/ Nella costruzione del tutto, le parti godono di una autonomia 2unzionale relati4a/III/ Nella percezione le parti 4anno soggette ad una uni2icazione 2unzionale e totalizzante/IV/ 8a percezione ha sempre un carattere de2inito/V/ Nella percezione si ha la retti2icazione dei dati sensoriali e la costanza relati4adell’organizzazione intuiti4a in 4ista sempre dell’oggetto/

VI/ 8’organizzazione intuiti4a soggiace ad una 2inalit5A intrinseca, grazie allasigni2icazione degli oggetti nella percezione?/Fondamentali 2ra codeste leggi sono due" :uella del minimo mezzo e :uella della 2inalit5della organizzazione intuiti4a" esse sono state illustrate con abbondanti ricerche originalidallo stesso 9emelli e dai suoi collaboratori 9atti, 9alli, Xama, CossettiK Xunini hacompiuto interessanti esperienze sull’apprendimento nei pesci/ 8a prima di :ueste leggidice che nel percepire gli oggetti del mondo esterno, noi seguiamo una legge di massimaeconomiaK ossia nel nostro conoscere, per a4ere immediata conoscenza dell’accaderespaziale, ci ser4iamo di :uei mezzi che assicurano l’organizzazione dei dati sensoriali diun tutto/ `uando noi ri4olgiamo l’attenzione al campo della nostra percezione, guidati  come ha dimostrato il 9alli?1 da uno schema che abbiamo colto nel primo atto del

 percepire, :uesto schema = come un 6minimo mezzo7 onde abbiamo conoscenzadell’accadere nel campo della percezione/ .sempi tipici di :uesto 6minimo mezzo7 sonoi mo4imenti apparenti, le de2ormazioni 2igurali delle cosiddette illusioni otticoEgeometriche/ `uesta legge del minimo mezzo presuppone nella 2unzione di percezioneuna 2inalit5K e precisamente la 2unzione del percepire ha per 2inalit5 la conoscenza delsigni2icato nel senso dell’accadere spaziale/ Il 9alli nello studio citato circa la percezionedella 2orma nella 4isione peri2erica ha potuto mettere in luce ci che il erner a4e4achiamato tendenza alla 6essenti2icazione7 (VerMesentlichung), che = detto meglio da P/9emelli incorporazione di un elemento intellettuale, il :uale ha una speciale 2unzionetotalizzatrice ed uni2icatrice dei dati intuiti4i della percezione/ CosB nella percezione didistanza i dati 2orniti mediante le sensazioni muscolari signi2icano delle misure diAdistanzaK mediante la percezione di parole lette o udite si percepiscono le idee/Il 2atto = ancor pi@ e4idente nella percezione dei corpi del mondo esterno" :ui non sono le parti isolate che d5nno la struttura od il signi2icatoK al contrario noi percepiamo codestielementi come lo richiede la costruzione che noi ne 2acciamo nell’atto di percepire/ Ciche guida nella percezione = il signi2icato, 4ale a dire ci che sappiamo di un oggetto"cosB, per es/, a44iene che noi riconosciamo una persona per :uello che in realt5 non =, per il 2atto che ci si era 2ondati su un particolare al :uale :uel signi2icato era associato/8a legge della 2inalit5 2u messa in e4idenza dalle ricerche di 9alli e Xama?J/ .ssea4e4ano un’analogia con :uelle surri2erite del 9ottschaldt e consiste4ano nel6mascherare7, con la so4rapposizione di altre 2igure o linee senza connessione o senso,una 2igura geometrica pianaK il soggetto era in4itato a dire :ual era la 2igura che per  prima, o comun:ue, s’impone4a e per :uali ragioni/ *rbene, 2u tro4ato in molti casi chela 2igura 6pi@ ricca di signi2icato7 si impone e domina talmente che, se essa = la 2iguraaccessoria, riesce a mascherare la 2igura 2ondamentale e ad occultare le sue parti/Vediamo 4eri2icata :uesta legge in :uei casi nei :uali i soggetti descri4ono una gara 2radue 2igure ambedue ricche di signi2icato" l’oscillazione dell’attenzione = do4uta al 2attoche nessuna delle due 2igure riesce ad imporsi ed il soggetto si tro4a a disagio/ `uando ilmascheramento di una parte della costruzione = reso di22icile, il soggetto ricorre a 4ar_espedienti per costruire una 2igura con signi2icato" tipico il 2atto che una delle 2igure si

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 presenta in un piano di4erso dall’altra, o44ero che l’una si presenta con linee pi@ distinte/8a 2inalit5 della percezione permette di renderci conto di un altro ordine di 2atti osser4atinelle esperienzeK ossia che il soggetto retti2ica i singoli dati o elementi delle 2igure in:uanto 4iene 2acilitata l’apprensione del signi2icato delle 2igure e 4ieneA assicurata launi2icazione interna dei 4ar_ dati/ 'i = 4isto che, grazie a tale uni2icazione, alcune parti

assumono un carattere pi@ e4idente di altre parti meno importanti e secondarie, oppurealcune 2igure 4engono de2ormate, ecc/" insomma si = 4isto che il signi2icato esercitaun’in2luenza cosB grande sulla stessa organizzazione intuiti4a che, :uando una 2igura erain parte note4ole mascherata, il soggetto integra4a tale parte sino a costruire il tutto/`uando porzioni di 2igure 2ondamentali erano occultate o mascherate dalla 2iguraaccessoria, :uelle 4eni4ano percepite come un tutto per l’azione integrati4a, corretti4a ecostrutti4a guidata dall’elemento intellettuale/G 4ero :uindi, conclude4ano 9alli e Xama, che come dicono i 9estaltisti l’elementodominante nella percezione = :uello di una 2orma estesa, ma non ne = l’elementoessenziale/ 8’elemento essenziale = da 4edere nel 2atto gi5 indicato dal 'ei2ert  dell’astrazione, mediante la :uale noi isoliamo una con2igurazione rappresentati4a e nel

medesimo tempo abbiamo conoscenza della sua relazione con l’ambienterappresentati4o?%/Il contributo caratteristico che la 'cuola di #ilano ha dato per la soluzione del problemadella percezione s’imposta nel rimaneggiamento pro2ondo e largamente esteso che essaha operato delle molte esperienze tipiche della 6'cuola della 2orma7 e nella precisazionecirca la portata dei princip_ che :uella pretende di deri4are da esse/Il P/ 9emelli ed i suoi collaboratori hanno indi4iduato il punto debole della nuo4a psicologia nella mancata distinzione 2ra 62orma7 e 6signi2icato7 da cui sono sorti tutti imalintesiA che la critica aspramente ad essa rimpro4era/ Ne = 4enuto di conseguenza chela 6'cuola della 2orma7 si = 2ermata anch’essa a mezza 4ia, come il OUhler rimpro4era4aal Hames e al ergson, se ancora per causa del principio dell’Isomor2ismo non = ritornataindietro/Il suo maggior di2etto, come dottrina psicologica, = di non a4er cercato e descritto il processo genetico che condiziona la emergenza 2enomenale degli oggetti nel campo dellacoscienza" peggio ancora, essa lo ha negato in 2a4ore delle 62orme 2isiche7/ `ueste, per il2atto che sono la ragione ultima delle 2orme 62enomenali7, si s4olgono per de2inizione  nella incoscienza, ed = perci da supporre che il soggetto conser4i di 2ronte alle6prime7 un’attitudine puramente recetti4a e passi4a, :uella di uno spettatore/8e ricerche della 'cuola di #ilano hanno in4ece mostrato che l’organizzazione intuiti4adei dati sensoriali = il risultato di un’atti4it5 sintetica del soggetto, il :uale tras2orma oretti2ica il complesso sensoriale dato in modo con2orme alle esigenze della 2unzione2inalista dell’atto percetti4o/ Veni4a a :uesto modo ri4alutato sia il contributo innegabileche porta alla percezione l’esperienza passata, come :uello, parimenti importante e diesperienza ordinaria, che deri4a dall’attitudine (la 6.instellung7 della 'cuola di OTlpe)che il soggetto 4iene a prendere per moti4i 4ar_ rispetto ad un complesso di datisensoriali$/ACosB, ogni percezione, lungi dall’essere una rappresentazione 2otogra2ica della realt5, chesarebbe dal punto di 4ista gnoseologico una de2ormazione ed una presentazioneinsu22iciente dell’oggetto, si riduce ad una specie di 6compromesso7 2ra i dati sensorialiattuali e l’attitudine atti4a del soggetto/ Con :ueste precisazioni, il problema ha a4anzato

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note4olmente 4erso la soluzione che abbiamo intenzione di prospettare, dopo a4er eliminato un altro ostacolo, che = il principale dal punto di 4ista sistematico, 4ale a dire il principio dell’Isomor2ismo/?/ Forme 2enomenali e 2orme 2isicheIl contributo pi@ personale che il OUhler ha dato alla 6teoria della 2orma7 = lo s4iluppo

del principio delle 62orme 2isiche7, secondo il :uale le strutture percetti4e (9estalten)sono do4ute, per la maggior parte, a processi di autodistribuzione dinamica chea44engono nel sistema ner4oso corticale in seguito alla stimolazione peri2erica/ 'i d5nnodei contenuti psichici, che possiamo indicare con il termine 69estalten7 i cui e22etti edin2luenze non sono ri2eribili a simili propriet5 ed in2luenze della cosiddetta parte/ isognasupporre soggiacenti a :ueste 2orme psichiche dei processi psico2isici, i :uali siano parimenti delle 2orme, le cui propriet5 ed in2luenze non si possano parimenti deri4are dasimili propriet5 ed in2luenze delleA parti+/ G :uesta in bre4e l’enunciazione del principiodell’Isomor2ismo, intorno al :uale la critica ha puntato maggiormente le sue armi come per nessun altro principio della 9estalttheorie/8a discussione sotto l’aspetto teorico non presenta grandi di22icolt5 ed i critici sono

 persuasi di a4er colpito nel segno il punto debole della nuo4a psicologia/ Il problemasostanzialmente si riduce a chiedersi"$) .siste 4eramente una corrispondenza in generale 2ra i processi 2isiologici del sistemaner4oso e l’apparire di un contenuto 2enomenale;+) `uesta corrispondenza = di tal natura che si debba parlare di 6strutture dinamiche7 delsistema ner4oso in senso stretto, tale cio= che ogni processo di 2ormazione ed ogni 2orma2enomenale segue come e22etto, rigorosamente determinato, di un processo di 2ormazionee di una 2orma 2isiologica;I 9estaltisti a22ermano che i due problemi sono solidali secondo il pi@ rigoroso parallelismo psico2isico" i critici in4ece li ritengono separati/.rich echer, discutendo nella sua opera classica 69ehirn und 'eele7 il problema psicoE2isico, arri4 alla conclusione che 2ra le numerose teorie a4anzate intorno ai rapporti 2raanima e corpo, 2ra le condizioni del cer4ello ed il conoscere, 2ra la causalit5 2isiologica e:uella psicologica, nessuna = ancora riuscita a conclusioni plausibili/ Il monismo parallelista sia spiritualista, come materialista ha 2allito0/AI 9estaltisti hanno 4oluto prolungare in :uesta parte il metodo del tanto deprecato<ssociazionismo materialista, che interpreta4a le connessioni di conoscenza come e22ettiimmediati e propr_ delle connessioni che si stabiliscono 2ra cellula e cellula, 2ra regione eregione nelle aree cerebrali/ Il loro punto di 4ista non regge e de4e :uindi cadere, comeipotesi, con il cadere dell’ipotesi parallelista&/8a prima riser4a = di ordine sperimentale/ `uanti non pro2essano ciecamente l’idealismo,siano essi aristotelici o no, ammettono tutti che il sistema ner4oso con le sue strutture hauna 2unzione imprescindibile nello s4olgersi della 4ita psichica" si pu :uindi ritenere chead ogni situazione di coscienza corArisponde una certa situazione cerebrale/ `uale ecome; ecco il punto/Per rispondere adeguatamente al problema bisognerebbe poter determinare con precisione il comportamento del sistema ner4oso tanto dal punto di 4ista biochimico,come e specialmente da :uello 2unzionale, strettamente 2isiologico/*ra, anche a tutt’oggi, la biochimica del sistema ner4oso, soprattutto dei centri cerebrali, per i :uali si pone il problema, = pressoch sconosciuta/ Il dire che il sistema ner4oso allo

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stato 4i4ente = 2ormato di soluzioni colloidali o pseudoEsoluzioni, nelle :uali, allorch leeccitazioni locali 4engono a rompere l’e:uilibrio, si producono dei campi di 2orze elettroEmoti4e che tendono all’organizzazione di stad_ di e:uilibrio, e che la intensit5 di :uesticampi di 2orze pu esser anche misurata dal gal4anometro, tutto :uesto non 2a a4anzareil problema d’un passo/

 Non sappiamo neppure ancora per :uali propriet5 il colloide 4i4ente si di22erenzi da:uello non 4i4ente/ Ci limitiamo a dire che l’uno = re4ersibile, l’altro irre4ersibile" ciche costituisce una patente con2essione d’ignoranza appunto delle condizioni 2isicheultime ed un semplice ri2ugio alle caratteristiche 2enomenali/ `uanto pi@, allora, ci restaindeci2rabile il rapporto 2ra la 2unzione biochimica e :uella 2isiologica, e 2ra :uesta e:uella psicologica?Il comportamento sensoriale in se stesso non resta meno misterioso" che si intende di dire:uando si parla di energia ner4osa;ACome a44iene la 6trascrizione7 dell’energia 2isica dello stimolo in energia ner4osa;Come decorre l’energia ner4osa lungo le conduzioni dei ner4i;Che a44iene di essa :uando raggiunge i centri;

Poi, come si articolano 2ra loro le unit5 2isiologiche del sistema ner4oso; Come sicontinuano i ner4i 2ra loro prima, e poi con i centri; `uale = la strutturazione reale, cio=4itale in atto, delle zone centrali; a un senso il parlare di 6strutture 2isiologiche7;isogna riconoscere alla 2isiologia moderna il merito di a4er aperto un po’ il mistero delsistema ner4oso/ Finora per essa lo ha aperto non per risol4erlo, ma piuttosto per in2ittirlo con nuo4e complicazioni, e nessuno dei problemi citati ha rice4uto ancora unarisposta de2initi4a, malgrado l’immane la4oro a cui hanno atteso intere scuole diricercatori, guidate da ingegni sagaci e penetranti/ Leorie si succedono a teorie, nessunadelle :uali raggiunge un su22ragio uni4ersale, ed anzi pare che la stessa ricerca descritti4aabbia tutt’altro che esaurito i suoi compiti/ `uando la 6psicologia 2isiologica7 era nelsuo pieno s4iluppo, si tent ripetutamente di 2ondare una 6teoria 2isiologica7 dei coloriKtutti i tentati4i per, malgrado che l’analisi 2isica dei colori dello spettro si 2acesse sempre pi@ esatta, andarono a 4uoto/ Parimenti i 2autori del principio associazionista costruironoin 4arie riprese degli schemi 2isiologici dell’<ssociazioneK ma anche :uesti tentati4i non poterono approdare ad alcunch di de2inito, come esamin il 4on Ories, e sempre per laragione dell’incommensurabilit5 2ra 2atti 2isicoE2isiologici eA 2atti psichici/ Cosa si potr52ar corrispondere allora ai processi e alle strutture di cui si dice oggi constare la psichicit5, che sono senza paragone pi@ complessi di :uelli considerati dalla 4ecchia psicoE2isiologia;1Che dire poi dei rapporti ed = :uesto il secondo problema 2ra strutture bioE2isicoEchimiche e le 2unzioni psichiche; Circa i risultati pi@ sicuri della citotectonicacontemporanea (9olgi, */ Vogt, 4on .conomo), secondo il De 'anctis non si esageradicendo che 2inora nessun contributo de2initi4o, n diretto n indiretto, ha portato lacitotectonica alla psicologia normale, cosB che non = con4eniente tenerne conto in unadiscussione psicologicaJ/Ripetiamo per l’Isomor2ismo :uanto il Clapar=de osser4a4a alla 4ecchia 2isiologiadell’<ssociazione, e cio= che 6la psicologia non ha che da attendere che gli anatomisti simettano d’accordoK per essa d’altronde = pressoch indi22erente che sia la contiguit5 o lacontinuit5 di neuroni che resta 4ittoriosa///" non = :ui la di22icolt5/ 8a di22icolt5 4era =:uella di sapere :ual partito = da prendersi da :uesto reticolo 2ibrillare/ `uesto, bench

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abbia il 4antaggio di 2ornire alla teoria un sostrato anatomico de2inito, di4enta per essanello stesso tempo la sorgente di molti e ser_ imbarazzi7%/Per liberare il problema da :uesto ginepraio di ambiguit5, se i 9estaltisti 4ogliono pretendere ad una portata reale del proprio principio, essi do4rebbero mostrare prima"a) che cosa realmente corrisponda 6in 4i4o7 da parte del sistema ner4oso, per ogni

struttura 2enomenale, e poi b) dimostrare la corrispondenza uni4oca e necessitante della struttura 2isiologica rispettoa :uella psichica/AIl primo problema pare intrinsecamente condannato a non a4ere alcuna soluzioneintelligibile, anzitutto per il 2atto che la maggioranza delle nostre attuali conoscenze circail sistema ner4oso deri4a dall’analisi a tra4erso 6preparati7 che o22rono 6elementi7 o pezzi di organi 6isolati7, pri4i :uindi delle 2unzioni 4itali e delle connessioni reali chehanno nel tutto, e per di pi@ alterati dall’azione dei 2issati4i/#a si ammetta pure che si arri4i con il tempo, per2ezionando alcuni moderni tentati4i, adapplicare gli strumenti di osser4azione sopra le strutture 4i4enti mentre occupano ancorail proprio posto ed esercitano la propria 2unzione/ Lutto :uello che si potr5 osser4are e

registrare non saranno che dati accessibili ai mezzi stessi impiegatiK e :ualun:ue possaessere il risultato il problema non a4anzer5 di un passo/ Lutto :uello che si potr5 a4eresar5 un miglioramento della conoscenza che attualmente abbiamo circa lo stato 2isicoEchimico del sistema ner4oso/ Il rapporto che esso di 2atto ha con l’atti4it5 psicologica =a22are d’interpretazione, non di osser4azione/ Il rapporto 2ra organo e 2unzione, 2rastruttura 2isiologica e 2orma 2enomenale = alla 2ine sempre :uello 2ra corpo ed anima edappartiene alla meta2isica/ 8a scienza de4e accontentarsi di determinare le 2orme in2erioridi realt5 e causalit5/! ! !Lutti i critici sono d’accordo nel ritenere che il principio dell’Isomor2ismo non = stato per nulla dimostrato/8’argomentare dei 9estaltisti non = che un ingenuo circolo 4izioso, in :uanto essi dallaconstatazione delle 2orme 2enomenali e4identi passano all’a22ermazione dell’esistenza didette 2orme 2isiologiche e della corrispondenza in :uestione/ 6Lutte le rappresentazioni,osser4a il 9oldstein, che si 2anno intorno ai processi cerebrali non sono che immagini chenoi deri4iamo dal campo psichico/ Non = stato ancora dimostrato che i processi chea44engono nel cer4ello siano strutturati nello stesso modo Z///[/ 8e ricerche 2isicoEchimiche 2in :ui 2atte sul cer4ello nonA dicono nulla di tutto :uesto71/ Noi sappiamoimmensamente di pi@ circa la natura delle 2orme 2enomenali, di :uanto ci sia noto intornoal cer4ello/8’insu22icienza della posizione = suggerita dalla stessa terminologia pre2erita daigestaltisti/ 8e nozioni di 6corto circuito7, di 6correnti tras4ersali7, il trattare il 6campocerebrale7 come un 6campo elettrico7, mentre l’opinione pre4alente 2ra i 2isiologi ritieneche si tratti di energie di natura chimica, sono un chiaro indice della natura 6circolare7dell’argomentare gestaltista, che ha molto screditato la 9estalttheorie negli ambientiscienti2ici/Il 9runhut ed il Ruer hanno mostrato che la teoria Uhleriana delle 62orme 2isiche7 nonregge ed = respinta dai 2isici, e che gli esemp_ addotti dal OUhler sono, manco a 2arloapposta, casi di pura sommazione1$, nei :uali ci che = considerato essere un 6tutto7 (p/es/ un condensatore od un sistema di condensatori) non = in s n di22erenziato, n

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uni2icato, poich la di22erenziazione e l’uni2icazione appartengono in proprioall’indi4iduo 2isico, e la 2isica moderna, come anche la biologia, si muo4ono da un pezzoin ben altra direzione da :uella prospettata dalla teoria Uhleriana della indi4idualit5/'econdo tale teoria bisognerebbe prendere di pi@ sul serio il paragone 2ra il trasporto dienergie e l’interazione, poich secondo essa le leggi di organizzazione nel campo

 psichico, o pi@ esattamenteA nel campo cerebrale, e poi secondo il principiodell’isomor2ismo nel campo psichico, sono le stesse che gi5 creano le 2orme 2isiche chenoi conosciamo/ Dall’oggetto 2isico percepito (p/ es/ una piccola goccia di mercurio) allostimolo 6prossimale7 (i 2otoni dispersi, senza unit5 dinamica, nello spazio), poiall’immagine circolare della 9estalt del mercurio che si stacca nel mio campo psichico,c’= prima discesa e poi salita, somigliando l’immagine psichica pi@ all’oggetto 2isico cheallo stimolo prossimale, poich essa = prodotta da 2orze dello stesso ordine di :uelle che per tensione super2iciale 2ormano la s2ericit5 della goccia di mercurio/ #a :uesto passaggio, secondo il Ruer, = in4erosimile e doppiamente inesplicabile nei suoi duemomenti 2isicoE2isiologico, 2isiologicoEpsichico/ 68’isomorphisme, conchiude, n’est:u’un nom nou4eau pour une 4ieille thorie, le paralllisme, :ui, tr=s d2endable 5 certain

 point de 4ue, ne l’est srement pas sous la 2orme piphnomeniste :u’elle prendncessairement ici71+/Il nucleo della contro4ersia = :uello che = stato indicato da #c Dougall, e cio= che i9estaltisti hanno 4oluto sostituire in psicologia al metodo 6aristotelico7 il metodo6galileiano7, rinnegando perci stesso l’originalit5 delle strutture psichiche, le :uali cisono date immediatamente, e non 4’= alcuna necessit5 di ricorrere ad ipotesi o schemi di2isica meccanicista i :uali si sono mostrati inadeguati per l’interpretazione della stessanatura inorganica/ 8a 9estalttheorie sopprime il contenuto caratteristico della psichicit5"signi2icato e 4alore sono termini senza senso in ogni sistema che non riconosce appienola natura 2inalistica di tutte le nostre atti4it5 e la causalit5 teleologica della nostracondotta/ 'i pu ben ammettere che l’organismo = un sistema 2isicoEchimico e che leenergie 2isiche siano interessate allo s4iluppo dei processi, anche superiori, edobbediscano ancora alla seconda legge della termodinamica del 6ritorno allo stato die:uilibrio7 (entropia)/ #a il dire che i 2enomeni psichici si s4olgono per un gioco di 2orzetendenti all’e:uilibrio = una 2rase che non spiega nulla di :uesti 2enoAmeni" :ualespiegazione pu dare il dinamismo delle 6phsische 9estalten7 di un accesso d’ira o di passioni sensuali, dell’istinto migratorio di un uccello o degli s2orzi cosB intensi e dicontinuo rinno4ati da sentimenti tali come una 2orte ambizione, un ardente patriottismood una dedizione materna;10 Non = :uesto un plagio del #aterialismo e della6Psicologia senz’anima7;Che il comportamento cerebrale debba esser speci2ico per ogni situazione psichica,nessuno lo sa/ N 4’= alcun mezzo per tentarne una dimostrazione anche nel caso cherealmente 2osse taleK ma che le strutture (biologiche o) 2isiologiche impongano lastruttura psichica e ne siano l’essenza = un principio che non ha niente a che 2are con lascienza, ma che ri4ela una mentalit5 speculati4a ben de2inita che sarebbe megliocon2essare apertamente/ Rigettiamo l’isomor2ismo, perci, non soltanto per le di22icolt5tecniche insuperabili a cui 4a incontro la dimostrazione della sua tesi, ma soprattutto perch in esso il problema in s = stato, per dirla con termine gestaltista, scentrato/ 6Non= 2acile predire, osser4a4a il 8add al Ribot per i suoi pronostici entusiasti circa la psico2isica, 2in do4e in 2uturo potr5 arri4are :uesta scienza con le sue scoperte/// Lutta4ia

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= per2ettamente assicurata la con4inzione che i 2enomeni superiori della mente cadono2uori della pro4incia della psicologia 2isiologica/ Lutti i tentati4i 2atti 2inora per spiegare odedurre la coscienza dalle 2unzioni ed atti4it5 cerebrali sono stati e4asi4i e per nullasoddis2acenti/ In tutta :uesta materia l’unica terra 2erma e saldo punto di partenza puesser preso dalla psicologia introspetti4a71&/A

! ! !`uesta inadeguatezza psicologica dell’Isomor2ismo 4a considerata pi@ da 4icino, dietro lascorta del echer/ In uno studio critico dell’opera sulle 2orme 2isiche del OUhler, il /indica4a come 6problema di ertheimer7 la :uestione intorno alle 2orme 2isiche chederi4ano dalla natura del sistema ner4oso e comun:ue sono in esso possibili, e checorrispondono alle propriet5 delle 2orme 2enomenali/*ra, mentre il ertheimer a4e4a limitato il processo 2isico 62ormato7, che sta a2ondamento di una 9estalt psichica ottica, alla s2era psico2isica in generale, e consider il processo psico2isico come :ualcosa di strutturato e in s chiuso" il OUhler a4anzl’ipotesi che tutto il settore ottico, dalla retina 2ino alla zona cerebrale 4isi4a, noncostituisca che un unico e medesimo processo/ `uando uno stimolo 4iene a cadere su

d’una determinata regione della retina, sorgono delle 2orze elettroEmoti4e che s4iluppanodelle oscillazioni elettriche 2ra la regione eccitata e :uelle circostanti, come 4ice4ersa,2ino alla zona 4isi4a corticale/ Il substrato 2isicoE2isiologico della 2orma 2enomenale =:uella condizione del campo che si 4iene a stabilire in seguito alla introduzione della6di22erenza di potenziale7 causata dallo stimolo/ #a che 4antaggio ca4a il problema dacostruzioni di :uesto genere; Dire che il correlato 2isicoE2isiologico della con2igurazione percetti4a non sia l’atti4it5 di una somma di singoli neuroni, ma di un 9ebiet neuronicoEnucleare non porta alcuna nuo4a idea nel campo psico2isiologico/Per il echer tutto :uesto prescindendo dal 2atto che ci = insostenibile sia dal punto di4ista 2isico come 2isiologico nulla dice intorno alla natura del processo psicologico/Proiettiamo su di uno s2ondo nero delle linee che 2ormino una data 2igura, p/ es/ untriangolo/ *ra :uesto nostro triangolo oscuro, delimitato dalle righe bianche, non =certamente una 2orma 2isica nel senso 4oluto dal OUhler/ Nel caso di una struttura diconduzione (elettrica) = ciascun 6momento7, ciascun 6:uanto7 parziale di elettricit5 cheopera su di un altro" i 6momenAti7 in4ece del nostro triangolo oscuro, cio= le linee o i punti e le linee sullo s2ondo oscuro non operano non ne abbiamo alcun indizio l’unosull’altro/ Io posso con opportuni spostamenti o eliminazione di luce 2are scomparire odaggiungere alcune parti del campo oscuro, senza che a44enga cambiamento alcuno nellealtre regioni del campo, mentre una riduzione od aggiunta di elettricit5 su di unconduttore altera simultaneamente tutti i 6momenti7 del sistema/ Il nostro triangolooscuro = una 2orma 2isica che non ha alcuna (note4ole) connessione causale nel suointerno, = una 9estalt non causalmente coerente, se cosB 4ogliamo esprimerci/ >ntriangolo tracciato con il gesso su di una ta4ola nera = parimenti una 9estalt 2isica noncausalmente coerente (in modo note4ole)K la struttura propria di un conduttore alcontrario = una 9estalt 2isica che ha una rigorosa coerenza causale in tutti i suoimomenti1?/'imilmente il Piron, 2acendo eco al echer, osser4a4a che 6en ce :ui concernel’originalit propre de la 9estalt elleEmfme dans sa structure phsicoEmathmati:ue, e lacrois en desaccord a4ec les 2aits7 e conclude4a" 6He ne crois pas de tout :ue l’image durectangule corresponde dans l’organisme 5 :uel:ue mistrieuse 2igure d’:uilibre

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 phsi:ue71/ I 2atti di 6coerenza7, di 62re:uenza7, e simili, sono propr_ del campo psicologico e non hanno riscontro altro4e/ Non = pi@ chiaro :uali 62orme 2isiche7corrispondano alla dualit5 e al comportamento di 2igura e s2ondo, alle illusioni otticoEgeometriche, ai 2atti di completamento e alla pseudoE2o4ea degli emianoptici/ N sicomprende :uale senso plausibile possa a4ere :uesta teoria 2isica, semplice e lineare, con

l’enorme complessit5 e 4ariet5 di disturbi che presenta la patologia della percezione/ Il prinAcipio delle 62orme 2isiche7 non spiega neppure una delle di22erenze :ualitati4e etanto meno pu dar ragione dei gradi di organizzazione nei contenuti d’esperienza/Potrebbe certamente darsi anzi pare 4erisimile che per alcuni comportamenti percetti4i non siano estranei i 2attori 2isiologici" l’alternarsi di 2igure e s2ondo neicomplessi ambigui non a44iene come si 4uole, ma si 4eri2ica solo ad un dato momentoche suppone certamente un particolare 6adattamento7 del sistema psicoE2isico o psicoEneurale11/ <ltrettanto si dica di :uelle illusioni (p/ es/ di #TllerE8er) che persistonoanche :uando il soggetto ne = per2ettamente in2ormato/ #a anche :ui lo stesso termine6adattamento7 = deri4ato dal campo psicologico ed = :uindi una pura analogia, sulla cui portata, :uando esso sia applicato al sistema psicoEneurale, siamo ancora e

 probabilmente resteremo sempre completamente all’oscuro/Il problema centrale, osser4a il Petermann, di una conser4azione della struttura retinaleanche nelle sezioni tras4ersali superiori (del cer4ello) ed una conser4azione dell’ordine puntuale della retina da :uesta 2ino alla s2era 2enomenale (della realt5), non = stato dalOUhler risolto, e con i suoi princBpi non = neppure risolubile1J/Il 'gal recentemente introduce4a, dal punto di 4ista strettamente 2isiologico, la nozionedi 6campo di 2orze polisiAnaptiche7, la :uale nell’applicazione immediata ai problemidelle 2orme semplici, delle illusioni otticoEgeometriche e della 4isione stroboscopicaa4rebbe dato dei risultati d’interpretazione assai simili a :uelli prospettati dal OUhler, cosBda poterla considerare come l’e:ui4alente della 6'trom2dentheorie71%/`uanti in4ece hanno esaminato i 2enomeni di percezione inadeguata, nell’ambito puramente psicologico, hanno constatato che i 2enomeni 2re:uenti di de2ormazione e diinadeguatezza inter4engono per accentuare i tratti caratteristici, cio= pi@ 6signi2icati4i7 diun 6tutto7/ 8e 6distorsioni7 sorgono in :uanto si cerca di a4ere migliore 62usione7 delle parti onde sia possibile una percezione immediata del 6tutto7/ 'enza le de2ormazioniapparenti delle parti, osser4a4a il 9atti, non sarebbe possibile percepirle immediatamentenelle loro reciproche posizioni spazialiJ/ . la 'cuola del 9emelli 4ede nelcomportamento illusorio una con2erma della propria concezione, secondo la :ualel’apprensione della 2orma = subordinata al signi2icato" = in :uanto la percezione ha la2inalit5 intrinseca di essere conoscenza dei complessi e delle loro caratteristiche, che si hal’accentuazione di alcune caratteristiche dei rapporti spaziali so4raestimazione digrandezza lineare, di ampiezza di angoli, ecc/ essendo :uesto il mezzo pi@ semplice per arri4are a :uel 2ine (8egge del minimo mezzo)J$/'i de4e ritenere, allora, che i processi 2isiologici risultano da connessioni estrinseche(>ndEVerbindungen), oppure che sono in s strutturati;8a :uestione, come si = detto, allo stato odierno delle ricerche, = insolubile/ <nche per,se si 4uol congetturare, come 2a il echer, a 2a4ore dell’ipotesi che alle 2orme psichichedi cui sperimentiamo una coerenza unitaria, corrispondono nel cer4ello delle 2orme2isiche dotate parimenti di essenza causale unitaria e non pure 2orme 2isiche causalmenteslegate, rimarr5A sempre il mistero intorno al rapporto esatto in cui stanno

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naturalisticamente i due sistemiJ+/V’= poi tutta la ricca categoria di contenuti apprensi4i e le 2orme di condotta che sonointrinsecamente irriducibili immediatamente ed essenzialmente s’intende a 2attorisensoriali, i 2enomeni superiori del pensiero e dell’azione umana deliberata/ Dalle sue2orme pi@ umili 2ino alle mete pi@ eccelse del genio, della santit5 o dell’eroismo sono i

4alori della 4ita e dello spirito che battono il ritmo, non le 2orme 2isiche di circuitielettrici chiusi o aperti/ Il ricorrere in :uesti casi al principio delle 62orme 2isiche7 non =solo indizio di leggerezza e di partigianeria per il materialismo pi@ piatto, ma ri4elaun’incomprensione incorreggibile dell’oggetto in :uestione/ Con il principiodell’isomor2ismo, la 9estalttheorie si = posta ad un li4ello in2eriore rispetto alla stessateoria che 4ole4a con2utare, poich l’associazione era sempre, soprattuttonell’<ssociazione classica (ume), un principio psicologicoJ0/8’attitudine pi@ onesta dun:ue, anche se poco con2acente alla nostra ambizione, = diriconoscere con il echer che 2inoraA non abbiamo a disposizione alcuna ipotesi 2isicoE2isiologica, la :uale possa spiegare la sintesi creati4a che sta a 2ondamento della 9estalt/>na sintesi di tal genere non rappresenta che uno dei gradi che conducono dal campo

oscuro delle intuizioni elementari alla organizzazione della coscienza/ Il pi@ non si spiegacon il meno/ 'i pu con4enire con il De 'anctis, osser4a4a il FroebesJ&, che per meritodel 2ormismo contemporaneo il processo percetti4o = ormai magni2icamente analizzatoKma si de4e anche constatare che i 2autori di :uesta corrente non sono riusciti a tro4are,come pretende4ano, a partire dalla 2isica, nessuna ipotesi 2isiologica che possa dareragione del processo/Riassumendo" allo stato attuale della contro4ersia l’assunzione dell’IsoEmor2ismo psiconeurale esigerebbe"a) >na conoscenza certa e completa delle propriet5 dell’esperienza 2enomenale, mentreattualmente siamo appena agli iniz_/ b) >na conoscenza propria e adeguata delle propriet5 del soggiacente sistema ner4oso":ui ancora non si pu dire di sapere alcunch di certo/c) 8a dimostrazione che le propriet5 dei due sistemi stanno in un rapporto di somiglianza"su :uesto 2inora ci manca ogni punto di ri2erimento e nulla di certo si pu dire/d) >na teoria plausibile la :uale spieghi come i due sistemi siano di 2attointercomunicanti, se con termini comuni od in altro modo, che = il problema dell’unione2ra anima e corpo/ .d il oring 4ede la radice del disagio che tra4aglia l’Isomor2ismogestaltista in un dualismo cartesiano di anima e corpo, che = stato la ragione di tutte leaberrazioni, prima nella 2iloso2ia, e poi nella psicologia con la teoria del Fechner" bisogna porre il problema al di l5 di Cartesio se si 4uol risol4erloJ?/A

! ! !

Concludiamo, a44icinando il problema nel suo nucleo essenziale, per laincommensurabilit5 2ra i 2enomeni 2isiologici ed i contenuti 2enomenali/ Per :uesto si ha,come osser4a il P/ 8indMors, che la 62orma7 (Oon2iguration) pu sorgere anche senzaun processo psicoE2isico strutturato, il :uale, d’altronde, non pu contribuire alcunch allasua spiegazioneJ/ Ci di4enta immediatamente e4idente se, com’= necessario, si lasciacadere l’assunzione o ipotesi di una proiezione esatta della retina sulla corteccia/ 'e la2oglia di una :uercia = proiettata sulla retina, ma la eccitazione psico2isica ha la

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distribuzione di una 2oglia di castagna" come pu la disposizione psico2isica, ordinatarispetto ad una 2oglia di castagna, spiegare che io 4edo una 2oglia di :uercia; #a se noitrascuriamo il tipo di modello nel senso di una somiglianza geometrica, e lo pensiamo dinatura dinamica, come 4uole la 9estalttheorie sostituendosi alla 6Proetionstheorie7, noiabbiamo in luogo di una spiegazione soltanto una nuo4a ipotesi non dimostrata, e cio=

che la percezione di una 2oglia di :uercia corrisponde al modello di un processo psico2isico Q/I modelli di un processo psicoE2isico non 2ormano la condizione necessaria di unaOon2iguration anche se rimane possibile/ Come tali, cosa essi possono compiere; Primadi ogni esperienza, essi possono ra22orzare le eccitazioni che emergono dagli stimoli peri2erici nel modo di una risonanza/ .ssi possono ancora, secondo lo stesso principio,causare certe eccitazioni interne alle :uali non corrisponde alcun stimolo esterno/ >na62unzione tras4ersale7, nel senso che per ertheimer ha :uesto termine, resta sempre possibile, ma essa pu s4iluppare i processi psicoE2isici soltanto in una maniera nonessenziale/ Dopo la esperienza, = concepibile che si 2ormino sulla corteccia dei 4alorispaziali come sulla retina/ In :uesto caso uno spostamento del processo psicoE2isico, in

conseguenza della risonanza, attrazione etc/, potrebbe condizionare uno spostamentoAdella Oon2iguration/ Per tale ragione, p/ e/, la circon2erenza chiara di una 2iguraeptagonale irregolare pu apparire come un circolo, ed alcune illusioni geometriche possono essere spiegate a :uesto modo/`uesto = :uanto la teoria della risonanza pu ammettere intorno all’ipotesi delle 62orme2isiche7, in :uanto :uesta pretende di esplicare la 9estalt come Oon2iguration, cio= comestruttura esteriore/ `uando poi si pensa che la 6teoria della risonanza7, :ui in4ocata nelcampo psicoE2isico, non = che una estensione per analogia dal campo 2enomenaleacustico, si ha che la sua applicazione dal campo 2isiologico a :uello psicologico dipende poco meno che da un’analogia ormai di secondo grado/ Non c’= molto da lusingarsi perci intorno alla chiarezza dei concetti/Il problema poi si complica maggiormente :uando si 2a presente che la percezione, nel2unzionamento di una coscienza normale, non gra4ita attorno alla 62igura spaziale7, maattorno al nucleo intelligibile che = il signi2icato, il :uale pu subordinare a s lo stessoapparire della 2orma/Cosa pu corrispondere allora nei processi psico2isici al signi2icato;Il OUhler, punto sul 4i4o a :uesto proposito dal Rignano, ha 4oluto prendere posizione/ Intedesco, egli dice, c’= un doppio uso della parola 6'inn7/ In un uso super2iciale, essa staapprossimati4amente per 6signi2icato7, come pi@ o meno la intende il Rignano" 62iguracon senso7 in :uesto caso (sinn4olle Figur) indica una 2igura che per l’uso pratico haraggiunto un certo signi2icato empirico/ 8a 9estalttheorie non prende molto interesse a:uesto signi2icato/#a 4e n’= un altro molto pi@ importante/ 'e io prendo 4isione della struttura di un’interasituazione e il mio comportamento raggiunge una 6soluzione7 che risulta con2orme alla propriet5 intrinseca di :uella situazione considerata come un tutto, allora la mia condottaha un senso (sinn4oll)/ 'i danno pertanto dei casi e4identi di organizzazione atti4a(9estaltung), nei :uali il processo totale = determinato dalle propriet5 intrinseche dellasituazione considerata come un tutto, per cuiA la condotta con signi2icato pu esser considerata come un caso di organizzazione atti4a (9estaltung)/ `uesta caratteristica siapplica anche a certe percezioni/ Il Rignano con2onde i due sensi e giudica del secondo

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2ondandosi sulle propriet5 del primoJ1/8a giusti2icazione, se non manca di ogni ragion d’essere, non sar5 giudicata su22iciente per giusti2icare tutto :uel bagaglio dottrinale che si nasconde dietro al principiodell’Isomor2ismo/Circa il :uale dobbiamo a44ertire per do4ere di giustizia 2orse i critici hanno

eccessi4amente drammatizzato, esagerandone la portata sistematica/ Non diciamo che i9estaltisti, e primo 2ra essi il OUhler, non abbiano a 4olte con le 2rasi pi@ espliciteautorizzato simili interpretazioni" sta il 2atto per che non mancano neppure altre 2rasi,non meno esplicite, le :uali hanno un senso meno reciso/Il ertheimer, gio4a ripeterlo, consider la indicazione delle 6correnti tras4ersali diraccordo7 come ipotesi da contrapporre al 6principio della costanza7 e non and pi@ oltredell’a22ermazione di una corrispondenza in generale 2ra le situazioni ner4ose cerebrali edi contenuti psichici/Il OUhler stesso nella sua ultima opera, come ho riportato nell’esposizione analitica (c2r/ pag/ 0+J), ha riconosciuto che il principio delle 62orme 2isiche7 non 4a considerato ncome un 2atto, n come una teoria, ma puramente come una ipotesi di la4oro, che

attualmente si presenta assai utile, e che le 2uture indagini potranno tanto con2ermarecome rigettare/Il Oo22a, in2ine, dichiara4a contro enussi che l’aspetto essenziale della teoria delertheimer non = data per niente dall’analogia del 6corto circuito7 2isicoE2isiologico, mada unA incentramento (>mzentrierung) di tutto il problema della percezione rispetto alla psicologia classica/ Chi non 4olesse interessarsi agli aspetti 2isiologici della teoria, la pulasciar da parte, perch anche senza di essa rimane ancor possibile lo stabilire unarelazione 2unzionale 2ra lo stimolo e l’esperienza (Oo22a, O/, <, 01J)/'e le cose stessero 4eramente a :uesto modo, 4errebbe la tentazione di sospettare che i9estaltisti con :uesta dottrina non hanno 4oluto signi2icare altro che il 2atto di unadipendenza reale 2ra i contenuti 2enomenali ed i processi 2isiologici che innegabilmentea44engono entro il sistema ner4osoJJ/ >na posizione di :uesto genere non sarebbe moltodistante da :uella aristotelica che ritiene, anche nell’uomo, esser4i una unione essenziale2ra anima e corpo e, per conseguenza, anche una dipendenza necessaria nell’operare,come a4r pi@ 4olte occasione di ricordareK solo sorprende che intorno al principio delle2orme 2isiche si sia 2atto tanto rumore/ 6#olto rumore per nulla;7/ Nessuno, pi@ dei9estaltisti stessi, = in grado di dissipare i ser_ dubb_ che la critica ha messi sul tappeto/A

Note al &ettimo capitolo$ 9rimm, H/ und /, Deutsches Urterbuch, col/ &$1J e segg/ E Intorno al protei2ormeuso di 9/ nella psicologia moderna, 4/ la collezione di testi 2atta da R/ .isler, t/ I, ??+E???/+ 8o studio complessi4o pi@ esauriente dei precedenti della 9/ th/ = :uello di F/einhandl, Die 9estaltanalse, .r2urt, $%+1, Il uch" istorischEsstematische9rundlegung, p/ J ss/ (Platone, <ristotele, H/ Uhme, Oant, 9oetheK 9/ Lh/ Fechner///)// .hrenstein, /, $? ss/ insiste specialmente sulla teoria della 6monade7 di 8eibniz/0 Il eizscer riconosce che il Filoso2o per 4ia della distinzione 2ra 6materia7 e62orma7 ha in2luenzato il pensiero scienti2ico 2ino ad oggi/ Ci sarebbe solo da osser4areche il rapporto 2ra materia e 2orma nella moderna concezione della natura = espresso inmodo in4erso a :uanto dice4a <ristotele, per il :uale la materia = ci che = in potenza, la

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2orma reale/ 8a decisione della :uestione = da lasciare, secondo il /, alle indagini 2uturesulle condizioni 2isiologiche cerebrali, :uando si potr5 decidere se = l’aspetto 2isiologicoche ha il primato sopra :uello anatomico (eizscer, V/, $1+, n/ +%)/ Il 4ero punto di4ista aristotelico =, a mio parere, propriamente un altro" cio= non = :uello di a4ere, comedice il /, 6eine Phsiologie ohne <natomie7, ma di concepire l’organo per la 2unzione,

la struttura corporea per :uella 2unzionale e la materia per la 2orma/ Poich la materia e:uanto ad essa 2a capo non = il puro possibile, ma = il principio reale potenziale in cui siattua la 2orma" coesiste :uindi con essa/& In4ece l’accostamento della 9th/ all’atomismo greco si legge in runo Petermann (<,+&)/ Il Thler in4ece, secondo :uanto dice lo stesso Petermann, a4rebbe tro4ato nella9th/ un’eco di 'pinoza/ 8a molteplicit5 degli accostamenti = di per s un segno che lateoria criticata non coincide propriamente con alcun sistema precedente" a me pare che lasua originalit5 sia 2uori dubbio/? P/ 'hore, hat Plato said, II rist/, Chicago, III, $%0&, p/ ?J+, ricorda Leeteto +? C/KParm/ $&? aEeK $?0 dK $?1 d/ E C2r/ per uno studio complessi4o dei precedenti di 62orma7e 6totalit57 nel pensiero antico, medie4ale e moderno" #/ undt, 9anzheit und Form in

der 9eschichte der Philosophie, in 69anzheit und Form7, hrsg/ 4on F/ Orueger, erlin,$%0+, p/ % ss/ Categ/, , $ a/ a 2atto utili rilie4i, in :uesto senso, circa le di22erenze 2ra la 62orma7aristotelica e :uella della nuo4a biologia e psicologia, ./ '/ Russel (c2r/ spec/ $)/1 8a 2orma in <ristotele, come ha rile4ato anche il runsMi, non = solo 9estalt, maanche nozione ed essenza che contiene in s 6rationale *rdnung, Lelos und 2ormende9estaltungsra2t7 e per :uesto = ad un tempo e4ne,rgeia ed e4ntele,ceia (c2r/" runsMi,./, Prinzipien2ragen der 9estalttheorie, J0)/ 8o stesso pensa il heeler" 6<ristotle’s 2ormMas disembodiable" 9estalt 2orm is not/ <ristotle’s 2orm and matter Mere notinterchangeable" 9estalt 2orm and content are interchangeable7/ . per '/ Lommaso, chesegue il Filoso2o" 6/// 2orm Mas meaning" it Mas not a dnamic spaceEtime con2iguration7(heeler R/ /, <, ++0)/J C2r/ #/ eidegger, Xur 'eins2rage, Fran2urt a/ #ain, $%?, p/ $ ss/% a di2eso di recente la concezione del undt un suo discepolo 2edele, Federico OiesoM(c2r/" Il principio della sintesi creatrice di 9/ undt e la teoria della 2orma, $EJ)/#algrado il tono 2ranco e l’indiscussa competenza dell’</, :uest’articolo non d5l’impressione di cogliere il signi2icato dell’inno4azione gestaltista che resta originaleanche con il cadere del principio delle 62orme 2isiche7/$ ard F/, $&+K a pag/ $&0 si dice" 6Lhe pure sensation Me ma regard as a pschological #thK and the simple image, or such sensation re4i4ed, seems e:uallmthical///7/$$ 'tout 9/ F/, t/ $, ?K tutto il cap/ III = dedicato all’esame del problema di 4on.hren2els/ 'i ispira al 4olontarismo percetti4o di :uesta scuola anche urloud, Principesd’une pschologie des tendances, $%0, di cui si dir5 nel II 4ol/$+ 6<part 2rom the perpetual germination o2 one conation out o2 another, thecharacteristic 2eatures o2 the mental li2e o2 human being Mould ineQplicable7 ('tout, 9/F/, t/ I, 1+K a pag/ $$& di2ende contro erbart che la 6<pperception is conation process7 e prima a pag/ $+" 6all mental process as such is conation and that the more compleQ andsstematic it is, the more it asserts, itsel2 as independent conation7K pi@ 2ranco ancora a pag/ $0" 6the cogniti4e snthesis is merel the Ma in Mhich acti4e tendencies de2ine

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and di22erentiate themsel4es7)/ 8o 't/ in :uesta teoria si ri25 a 'pinoza secondo il :uale6le idee sono i modi speci2ici del conato primario che costituisce il nostro essere7 ($0n/)/$0 #c Dougall /, / ch/ VIII, ++$ e segg/ I 9estaltisti appro4ano espressamente le ideemaestre del #c/ Dougall, ma pensano che esigano di essere integrate con la concezione

della 9estalt dinamica (C2r/" Oo22a O/, D, &0 e segg/)/$& Calins, #/ /, $&1E$?%/ 8o H/ polemizza 4i4acemente nei suoi 6Principles o2 Pscholog7 contro la pretesa che la sensazione sia il 2atto 2ondamentale della 4ita psichica" la sensazione cosB intesa 6is as mthical entit as the ac o2 spades7 (t/ I, +0)/Il concetto di 6holeness7 ha a4uto in <merica un con4into di2ensore in H/ #/ aldMin,il :uale a di22erenza dello Hames si collega espressamente alla 'cuola di 9raz (4/"aldMin, H/ #/, trad/ 2r/ SIESII)/$? Il De 'arlo tratta a lungo della percezione della 6totalit57 ed abbraccia espressamenteil principio che la unit5 nella molteplicit5 = tanto immediata :uanto :uella dei datisemplici/ `uel :ualcosa di pi@ che nella percezione bisogna aggiungere alla somma delle parti originariamente = l’unit5 della coscienza ed il ri2erimento dei 2atti psichici all’Io

(c2r/" <, $$E$$)/ In seguito il De '/ si = 4enuto sempre pi@ accostando alla 2iloso2iaaristotelica nella misura e nella 2orma ch’egli pot assimilare dalle opere psicologiche delrentano" a :uesto modo egli rigett come 2ittizia e insussistente la posizione antianaintorno alla possibilit5 dell’esperienza, ispirandosi al principio della 6intenzionalit57 (,I, J&EJ?)/ G stato messo bene in 4ista il contributo del De '/, il :uale certamente dipende:ui dai tedeschi, in una monogra2ia di 9/ Ponzano, 8’opera 2iloso2ica di F/ De 'arlo,$%&, spec/ capp/ IIEIII e VIII/$ OUhler /, 9, +0/ <nche il 'ander della scuola di 8ipsia, osser4a4a all’indirizzo di:ueste prime tendenze sintetiche" 6<lle diese Lheorienbildungen haben das gemeinsam,dass in ihnen die 8ehre 4on dem Primat der .lemente grundstzlich unangetastet bleibt7/'e la dottrina del primato degli elementi, con tutti i suoi presupposti oggi = stata abbattutae sostituita con :uella del primato genetico della totalit5, ci = tutto merito dei nuo4imetodi di ricerca e non di :uelle teorie ('ander, Fried, <, +?)/$1 Il 6pericolo pubblico n/ $7 sarebbe l’<ssociazionismo (C2r/" 'pearman, C/, , t/ I,&&)/$J 6Ich 4erstehe unter beschreibender Pschologie die Darstellung der in edementMicelten menschlichen 'eelenleben gleich2Urmig au2tretenden estandteile undXusammenhnge, Mie sie in einem einzigen Xusammenhang 4erbunden sind, der nichthinzugedacht oder erschlossen, sondern erlebt ist7 (, $?+)/ (C2r/ la pre2azionedell’.ditore 9/ #isch al t/ V delle *pere da pag/ 8SIS a 8SSIV)/$% 6Der pschische 8ebensprozess ist ursprTnglich und Tberall 4on seinen elementarsten bis zu seinen hUchsten Formen eine .inheit/ Das 'eelenleben Mchst nicht aus LeilenzusammenK es bildet sich nicht aus .lementenK es ist nicht ein Oompositum, nicht ein.rgebnis zusammenMirender .mp2indungsatome oder 9e2Thlsatome" es ist ursprTnglichund immer eine Tbergrei2ende .inheit/ <us dieser .inheit haben sich seelischeFuntionen di22erenziert, 4erbleiben aber dabei an ihren Xusammenhang gebunden7 (,+$$)/+ 'i riattaccano al Dilthe le concezioni di Haspers, di 'pranger e di Lh/ .rismannK:uest’ultimo nell’opera" 6Die .igenart des 9eistigen7, $%+&, ha dato una teoria del processo psichico assai penetrante e che mi pare assai 2a4ore4ole al realismo (c2r/ spec/

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?+E?, ?, 1%, %0, $&)/ 'ul signi2icato del 6tutto7 (6tipo7) come nucleo di s4iluppo e dicomprensione nella 4ita dello spirito, 4/ ./ 'pranger, 8ebens2ormen, III <u2l/ alle u/ '/$%0, p/ 0% ss/ C2r/ anche" Die 9anzheit in Philosophie und issenscha2t, hrsg/ 4/ /einrich, */ 'pann zum 1/ 9eburtstag, ien, $%?/+$ In :uesto senso la 9anzheitspschologie sostiene che il tutto ed in particolare anche la

2orma 6articolata7 siano rintracciabili soltanto nella s2era psichica, 4ale a dire nell’esserecosciente, e :uindi ri4endica una psicologia come 6scienza dello spirito7(9eistMissenscha2t) che sta :uindi agli antipodi del principio dell’isomor2ismo della9estalttheorie/++ 6Die genetische 9anzheitspschologie lehrt, dass sich seelische .ntMiclungherau2beMegt aus ge2Thlsartigen Primiti4ganzen, herau2 aus ebensoMohl innendi22usenMie aussendi22usen .rlebensganzen 4on ursprTnglich sogar beMusstseinser2Tllender reite7 (/ Volelt, $1)/+0 6Die 9e2Thle :ualitati4 und 2untional zu dem OompleQ:ualitten zu rechnen sind,als die spezi2ische 9esamt2rbung eMeils des .rlebnisE9anzen, als die <rt und eise,Mie die 9anzheitlicheit des pschischen 9eschehens am unmittelbarsten und

ursprTnglich zum eMusstsein ommt7 (F/ Orueger, ., +)/+& 6In dem egri22 'trutur risponde4a un 4alente discepolo di OrTger, il 'ander, alOUhler nel Congresso di onn 6als dem Insgesamt pschoEphsischer <ngelegtheitendes erlebenden 'ubetes auch phsiologischen 'truturen mitgedacht sind/ InMieMeitallerdings 4on einer phsiologischen Fundierung erlebte 9estaltphnomene die Redesein ann, diese Frage lasse ich zunchst noch o22en7 (Fried 'ander, <, Disussion, JJKc2r/" Id/, , al Congresso di 9roningen, $JJ)/+? 6'trutur bedeutet gegliederte und in sich geschlossene 9anzheit 4on 'eiendem/ Dasist mehr als 9anzheitlicheit und 9egliedertheit des .rlebens, des Verhaltens, des'ichussern Tberhaupt7 (F/ Orueger, , $0K c2r/ 'ander, Fr/, <, ?+)/+ 6>nter 'trutur 4erstehen Mir ein gegliedertes und in sich relati4 geschlossenesdispositionelles 9anzesK und bei Leilstruturen haben Mir zugleich den dispositionellenXusammenhang mit dem pschophsischen 9esamtge2Tge///7 (F/ Orueger, , $)/'imilmente / 'tern ha posto la nozione di Lotalit5 e di struttura a 2ondamento della sua psicologia della persona/ 'econdo lo 't/" 69anzheit ist nicht starre .in2achheit, aber auchnicht blosse bunte Viel2alt, sondern die das Viele in sich schliessende .inheit///, ist dieVieleinheit (unitas multipleQ)7K per struttura s’intende" 6das 2ormale Verhltnis des9anzen zu seinem #omenten7 per cui i singoli 6momenti7 prendono il signi2icato dallarelazione che hanno al Lutto (c2r/" <, $?)/+1 Polit/ I, +, $+?0 a $%E+/+J </ ellec, 9anzheitspschologie und 'truturpschologie, ern, $%??, p/ $&/ E <lconcetto di 6struttura7 l’</ accosta le recenti categorie della 2iloso2ia esistenziale (c2/ p/$J ss/) e s4olge un acuto con2ronto sui problemi/ 8a lacuna principale della teoria della9estalt = da 4edere nella sua uni4ocit5 e nell’a4ere perci trascurato l’esperienza a22etti4ache sta a 2ondamento della 9estalt stessa (le Vorgestalten) nella sua 2ase prelogica (C2/ p/+ s/)/+% C2/ esposizione complessi4a in */ Olemm, ege zur 9anzheitspschologie, NeuePschol/ 'tudien, SII, $ + a cura di </ ellec, #Tnchen, $%?&/0 insManger, 9rund2ormen und .renntnis menschlichen Daseins, XTrich, $%&0, spec/ p/ $$ ss/

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0$ C2/, oltre l’op/ cit/, l’art/ Die edeutung der Daseinsanalti #/ eideggers 2Tr das'elbstE4erstndnis der Pschiatrie, in 6#/ eideggers .in2luss au2 die issenscha2ten7,ern, $%&%, p/ ?J ss/ 'ulla tematica di eidegger, 4/ ora" C/ Fabro, Dall’essereall’esistente, rescia, $%?1, p/ 001 ss/0+ / Volelt, $1E$J/ Nella 'cuola di 8ipsia i problemi del pensiero e le illusioni

 percetti4e (parallelogramma di 'ander) 2urono oggetto di accurate ricerche da parte di 9/Ipsen/00 Oo22a, O/, D/ ch/ II, eha4iour and its 2ield, +J/0& Il Re4esz intende per 2orma 6die anschauliche .inheit 4on rumlich gegliederten9egebenEheiten7, per struttura 6die *rdnung und 9liederung der estandteile eines9egenstandes/// im Rahmen des rumlich tetonischen <u2baues des 9anzen7" :uella hacarattere sintetico, :uesta analitico, l’una appartiene alla 4ita 4issuta, l’altra nella suaessenza alla s2era intellettuale (Re4esz 9/, , $&$, $?&)/ Il R/ tro4a troppo 4aga lanozione di 6struttura7 a4anzata dal Dilthe e dalla sua 'cuola (c2r/ Orueger, 'pranger)/Per la distinzione 2ra 2orma e tutto, 4/" 'pearman C/, <, $%K 4/ critica pi@ de2initi4a in" ,t/ I, ^ ?, &+%E&0/

0? 6Ce :ui nous interesse, osser4a il #ichotte, est de sa4oir :uelles sont le choses :uinous entourent et non pas si elles ont telle 2orme plutt :ue telle autre7 (</ #ichotte, <,$J)/0 'pearman, C/, , t/ I, &+%/ <nche per elson" 6< single concept 2or all pscholog is both a strength and a Meaness/ hile it is true that Me are stri4ing 2or unit there are stillman stubborn 2acts Mhich re2use at present to be ordered Mithin an set scheme7(elson, /, +$?)/01 Doct/ Pierre Hanet, <, ch/ V, 8a thorie de la Forme/0J 'tern, /, , $?0 e segg/K c2r" anche della 'cuola dello 't/, #/ 'cheerer, $&E$&+, il:uale scri4e" 6enn nun die phnomenalen 9estalten als LeilompleQe in die personalistische Pschologie mit eingegangen sind, so ist doch ennzeichnend, dak dem9estaltbegri22 nicht in der Fassung der 9estalttheoretier, sondern in einem anderen 'innder *rt angeMiesen Mird7 ($&$)/ 'i parla perci di un 9estaltprinzip der PersUnlicheit(9ruhle, / /, Verstehen und .in2Thlen, erlin, $%?0, p/ +1)/0% / 'tern, , $?&K lo 't/ chiama tali presentazioni 6>ngestaltEahrnehmungen7/& elson e Fehrer hanno dimostrato l’esistenza di sensazioni tattili di pura pressione, pri4e di ogni percezione di 2igura/ In generale, secondo lo 'pearman, non = 2re:uente ilcaso di tro4are che la relazione, come la melodia, bench sia percepita immediatamente,segua di 2atto alla percezione dei suoni (c2r/" Froebes, H/, Nachtrag al and I, 01)/&$ `ualche critico non ha risparmiato le parole 2orti/ 6#uch con2usion in tutta :uestamateria, secondo il #c Dougall Mould be a4oided i2 all philosophers Mere born blind or Mere 2orbidden to re2er to 4isual perception7 (#c Dougall /, , ++, n/ $)/ `uie4identemente si esagera" il 6problema della 2orma7 interessa tutti i sensi superiori, e le6:ualit5 di 2orma7 2urono riscontrate simultaneamente tanto per la 4ista, come per l’udito(#ach, 4on .hren2els)K il tatto present pressoch tutti i 2enomeni di 2orma (enussi)/Del resto anche gli antichi riconosce4ano il primato conosciti4o della 4ista (V/" <ristotele,De <nima, III, 0, &+% a, 0)/&+ Re4esz, 9/, <, + e segg/&0 8’insu22icienza del principio della 9estalt per l’interpretazione dei 2enomeni della6costanza7 = stata energicamente a22ermata dallo stesso runsMi, 2a4ore4ole del resto al

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nuo4o corso della psicologia (C2r/" Remars on 2unctionalism in perception, in" H/ 9/runer, D/ Orech, Perception and Personalit, p/ ?1 s/)/&& 6Das esentliche ist, dass Leile eines 9anzen nicht spontan, sondernmitzusammen2assenden Ltigeiten zu einer .inheit 4erbunden Merden7 (Re4esz 9/, <,+J)/

&? 6Die 2undamentale edeutung der LastMahrnehmungen 2Tr die 9estalttheorie liegtalso darin, dass sich hier an zahllosen Fllen demonstrieren lsst, und bei der 9estaltungunsere zusammen2assende <ti4itt beteiligt ist/ *hne diese <ti4itt, bleibt die9estaltung aus7/ (Re4esz, 9/, <, +%)/& Piaget, H/, 68a naissance de l’Intelligence7 $%0, e 68a construction du rel chezl’en2ant7, $%0JK sono indicati con < e /&1 Piaget H/, <, 0%0/&J ulbroo, ./ #/, <n eQperimental in:uir into the eQistence and nature o2 insight,apud" Clapar=de, ./, , ?E/&% #ichotte, </, $1/ 8e esperienze del 9ottschaldt, ri2erite di sopra, nulla pro4ano incontrario secondo il Pillsbur, poich non = necessario per 4edere una 2igura di do4er 

4edere tutte le sue parti" ci che s’impone per primo = il 6signi2icato7 pi@ e4idente di una2igura (Pillsbur /, , &J0 e segg/K a pag/ &%1 si dice che 6the meaning, Mhich isdependent upon pre4ious eQperience and organization7 = pi@ su22iciente della 9estalt aspiegare l’unit5 dell’esperienza)/ Contro il Oo22a in particolare = stato a22ermatol’in2lusso positi4o dell’esperienza per superare le 2orze dell’organizzazione e per determinare anche un tras2erimento positi4o a nuo4e e pi@ complesse 2igure (C2r/Xa4alloni, R/, Percezione ed esperienza, in 6<ntonianum7 SSSII Z$%?J[, p/ $0)/? #ichotte, </, $1$E$1+/?$ Il P/ 9emelli ha dato un’esposizione sintetica della propria interpretazione nell’art/"6ConEtribution 5 l’tude de la perception7, $%+J, pag/ %1 e segg/" 4/ anche" Introduzioneallo studio della percezione/ Ricerche sperimentali e 4edute generali, 4ol/ IV/Per un’esposizione analitica dei contributi della 'cuola di #ilano alla soluzione del problema della percezione, 4/" #anoil </, 8a pschologie eQprimentale en Italie, II/mePartie, J& e segg/?+ Da :uesta constatazione il P/ 9emelli ha abbozzato la propria interpretazione del problema/?0 9emelli </, , &$E&+K c2r/" 9alli </, <, $+/?& 9alli </, <, +, $++/?? `uando il #usatti condensa le leggi della strutturalit5 percetti4a nella tendenzagenerale alla omogeneit5 percetti4a (D, ^ +&, g, $&E$%), mi pare che ricada nella legge:ui indicata/? 9alli </, <, 1?, $++K Cossetti 9/, $?/ E 'ulla base del medesimo principio ha s4oltouna critica a 2ondo della 9th/ anche R/ amburger (p/ $+0, ss/, c2r/ p/ %)/?1 9alli </, C, 0 e segg/ Il 9alli tro4 delle conclusioni simili con altre ricerche come:uelle circa lo scomparire graduale della 62igura7 a 2a4ore dello 6s2ondo7 a seconda chesi diminuisce il grado d’illuminazione (c2r/ C, $E+%)/?J 9alli </, E Xama </, 0$ e segg/K riassunto 0$E00 e 1+E1?/?% 'ei2ert F/, ??E$&?/ Il Oorte nelle sue note ricerche sulla percezione della 2orma nella4isione indiretta a4e4a concluso che prima si percepisce la 2orma in generale e solosuccessi4amente la 2orma 4iene analizzata sino a che 4enga clto il signi2icato/ Il 'ei2ert

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ha in4ece mostrato che si d5nno in realt5, oltre a soggetti che procedono secondo ilmetodo sinteticoEanalitico come 4uole il Oorte, altri soggetti che procedono in sensoin4erso partendo dall’analisi/ Il 9alli, che ha ripreso le esperienze del Oorte, sta dalla parte del 'ei2ert, e :uesto = l’atteggiamento della scuola di #ilano (c2r/" 9alli </, +1)/ 'ono 4enuti, per altre 4ie, alle medesime conclusioni della 'cuola di #ilano anche

altri <utori che si sono occupati dell’argomento/ Vedi 8indMors, H/, D, spec/ && esegg/K cosB il citato" / erner, +&% e segg/K e / Hablonsi, J/$ In uno studio, dedicato all’esercizio ed all’apprendimento, il 9emelli pote4a applicarela sua teoria all’azione umana come a4e4a 2atto il 8eMin, la Xeigarni ed altri aderentialla 'cuola del 8eMin con il principio della 9estalt/<nche il 9/ ammette che gli elementi sensoriali, percetti4i, motor_, cenestesici,costituiscono nel corso dell’azione manuale un tutto nel :uale ciascuno di essi = integrato,coordinato e subordinato agli altri/ #a egli si allontana dalla dottrina della 62orma7 perch=, sulla base delle sue osser4azioni, l’organizzazione motrice che = il 2ondamentodell’abilit5 manuale, = il 2rutto dell’atti4it5 sintetica della 4ita pratica come per gli oggettidi percezione/ I di22erenti dati sensoriali, percetti4i e motor_, grazie all’atti4it5 sintetica

del soggetto, sono 2usi in una organizzazione che ha uno 6scopo7/ Vale a dire, come nella percezione tutti i dati sensoriali sono coordinati e subordinati dal signi2icato, parimenti:ui, nell’apprendimento di un’azione manuale, la consegna o compito (<u2gabe) dominatotalmente l’organizzazione dei mo4imenti elementari/ Di pi@, come nelle percezioni si =4eri2icata l’esiAstenza di una costruzione sintetica e di una costruzione analitica (4/ lericerche del 'ei2ert), = possibile anche nell’apprendimento dei mo4imenti coordinati che isoggetti procedano sinteticamente, oppure che costruiscano analiticamente il tuttomanualeK o piuttosto che essi procedano a 4olte in un senso, a 4olte nell’altro secondol’in2luenza attuale della consegna o 6<u2gabe7/ Come nella percezione = il signi2icatoche subordina a s le 6parti7, cosB nell’azione = il 2ine da raggiungere, il compito daeseguire che d5 al processo dell’azione, come alle sue singole 2asi, una struttura unitaria edinamicamente coerente" :uella che 2u detta la 6melodia7 di mo4imento dinamica(9emelli, </, 9, $1$ e segg/)/>na con2erma sperimentale della concezione di 9emelli = :uella di 9/ Cossetti, 8a2unzione del signi2icato nella percezione degli oggetti, Contributi del 8abor, diPsicologia, 4ol/ S, 1$E$$K c2r/ per le conclusioni, $?0 e segg/+ Il Thler ri4endic la propriet5 del principio delle 62orme 2isiche7 che appare gi5 nellasua monogra2ia del $%$0/ E >no studioso di problemi estetici traspose l’ipotesi diertheimer dei legami 2isicoE2isiologici 2ra i singoli punti agli interi complessi percetti4i2ra i :uali si generano :uindi le 62unzioni tras4ersali7 (`uer2untionen) di raccordo (C2r/'terzinger, */, /, 9rundlinien der Ounstpschologie, 9razEienE8eipzig, $%0%, d/ II, p/ &+)/0 echer ./, <, $$ e segg/K a pag/ ++% si conclude" 6ir haben eine phsiologischepothese, die das esen der schUp2erischen 'nthese, insbesondere der 2undierten9estalt, zu erlren 4ermochte7/>n accenno esplicito o anticipazione dell’Isomor2ismo pu esser 4ista nella 6teoria delle4ibrazioni7 che si legge in NeMton/ 6Io suppongo, o postulo, egli dice, nella mia I Prop/che le sensazioni nascono nello spirito in seguito ai mo4imenti eccitati nella sostanzamidollare del cer4ello/ Io prendo, = 4ero, alcuni argoAmenti dalla 2isiologia e dalla patologia, ma solo per mostrare che si tratta di un postulato ragione4ole :uando sia inteso

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in un senso generale///7/ Nello 'colion alla Prop/ V dice espressamente" 6'e noi possiamodimostrare con argomenti probabili che :uesti mo4imenti che noi chiamiamo 4ibrazioni,accompagnano tutte le nostre sensazioni, le nostre idee, i nostri mo4imenti, e sono ad essi proporzionali, noi potremo allora prendere :ueste 4ibrazioni per gli esponenti dellesensazioni e delle idee e dei mo4imenti, o :uesti ultimi come gli esponenti delle

4ibrazioni secondo che con4err5 meglio alle nostre ricerche, :ualun:ue sia l’impossibilit5a scoprire in :ual maniera le 4ibrazioni sono le cause o gli antecedenti connessi dellesensazioni e delle idee immateriali7 (apud" Ferri, 8/, <, 0J, &, &$)/ G probabile che lateoria del NeMton sia una risonanza della teoria galenicoEscolastica degli spiriti animaliche si tro4a anche in Cartesio" certamente uno studio della psicologia scolastica do4rebbegettare molta luce su :uesto intricato problema che io de4o limitarmi a toccare sottol’aspetto essenziale/8a teoria delle 4ibrazioni 2u applicata in modo sistematico alla percezione dall’artle(<ssociazionismo 2isiologico) secondo il :uale alla 4ibrazione semplice corrisponde lasensazione sempliceK alle 4ibrazioni associate le sensazioni composte, alla 4ibraziuncolasemplice, l’immagine sempliceK alle 4ibraziuncole associate le immagini (associate)

complesse/// (c2r/" Ribot, Lh/, <, ?0)/& 8o con2essa apertamente il undt che da ci 2u spinto ad elaborare la teoria dellasintesi creati4a/ 6`uando mi accinsi per la prima 4olta, egli dice, all’esame dei problemi psicologici, io condi4ide4o il pregiudizio generale che 2acilmente si radica nel 2isiologo,cio= che la produzione delle percezioni sensibili sia esclusi4amente opera delle propriet52isiologiche dei nostri organi di senso/ Furono anzitutto le 2unzioni del senso 4isi4o:uelle che mi 2ecero comprendere :uell’atto di sintesi creatrice, che gradatamente mi 2udi guida alla intellezione psicologica dello s4iluppo delle pi@ ele4ate 2unzioni della2antasia e dell’intelletto, per le :uali l’antica psicologia non mi 2orni4a alcun ausilio7(undt /, >eber d/ pschischen Causalitt und d/ pschophsische Parallelismus, $+J)/8’accusa alla 9th/ di materialismo = comune 2ra i criticiK c2r/" p/ es/, artshorne C/, $?/? Recentemente il 9ibson, ha di2eso la Lesi o 6teoria psico2isica della percezione7contraria ad ogni ipotesi isomor2ica sostenendo che, nell’ambito delle percezioni 4isi4e, ilcontenuto proprio degli stimoli retinei = del tutto su22iciente a spiegare i complessisensoriali" la nostra percezione = 2unzione diretta dello stimolo, ma non =necessariamente una 6copia7 del medesimo (9ibson)/ (V/ l’eccellente esposizione criticadi amln, D/ /, p/ J+ ss/ C2r/ anche <llport, F/ /, p/ $&1)/ E Per :uanto riguarda le pi@recenti indagini nel campo della 2isiologia dei sensi, uno specialista come l’<drian propone un dualismo 2ra i 2enomeni 2isici e :uelli psichici ed in conclusione sembrasuggerire un parallelismo 2ra i medesimi (<drian ./ D/, Lhe Phsical acground o2 Perception, *Q2ord, $%&1, pp/ $ ss/ e %0 ss/)/ Circa la stessa teoria del 6neurone7, oggi predominante, secondo la :uale il tessutoner4oso = costituito da entit5 autonome e materialmente distinte, il 8e4i si chiede se losiano 4eramente e risponde dichiarando che il problema = ancora aperto" = il problemache 2u posto 4erso la 2ine del secolo scorso e che ancor oggi = ben lontano dallasoluzione/ 6Il suo grande interesse = e4identeK 2inch noi non a4remo una conoscenzasicura del modo come le unit5 componenti il tessuto ner4oso sono in connessione4icende4ole, ogni spiegazione a base istologica del dinamismo ner4oso non potr5 maia4ere un 2ondamento sicuro, e saremo pure all’oscuro sull’essenza dei processi patologicidel tessuto ner4oso7 (8e4i, 9/, 1&K segue la descrizione delle 4arie interpretazioni)/

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1 C2r/" </ U2ler, t/ I, &0$ e segg/K 0?+E01K e ^ 00, & e segg/, nota +, che riporta4aampi estratti da 4/ Ories" >eber die materiellen 9rundlagen der  eMusstseinserscheinungen, $%$/ Il 4on Ories osser4a4a 2in d’allora che il principiodella 2isiologia associazionista anda4a incontro, sul terreno dei 2atti, a grosse di22icolt5/J De 'anctis '/, t/ I, +&1/

% Clapar=de W/, <, 10E1&/1 9oldstein F/, 0+J" eppure il 9/ accetta, come si = 4isto, l’interpretazione psicologicadella 9estalt/ >n’accusa simile, condita dall’6humor7 inglese, ha ri4olta anche lo'pearman" 6In general these <uthors ha4e deri4ed their results 2rom the subecti4e ind,and the erroneusl applied them to the obecti4e ind/ In this 2ashion the ha4e been led2ar 2rom the genuine science/ In place o2 this the ha4e onl been able to substitute somednamical theorems Mhich, besides being hpothetical in eQtreme degree, are so 4aguethat lie the pro2ecis o2 an astrologuer anthing can be read out o2 them7 ('pearman,C/, , t/ I, &&)/ >n apprezzamento simile si legge anche in" / Petermann, <, $+)/ ERespinge ora energicamente l’Isomor2ismo anche il 8ersch, d’accordo con / 'tern" 6Dieahrnehmung Zist[ ein ein2aches innehmen und automatenha2tes <bbilden der durch

die Reize 4ermittelten .mp2indungen darstellt, sondern eine .igenttigeit des seelischen'ubets Mesentlich mitenthlt7 (Ph/ 8ersch, <u2bau der Person, #Tnchen, $%?&, p/00)/1$ Ruer R/, <, &% n/1+ Ruer R/, , $%?E$%/10 #c Dougall /, C, P/ IV, $&0K anche P/ III (critica a 8eMin), +, 1% o4e si osser4a cheil meccanismo galileiano non = stato meno in2austo allo s4iluppo della 2isica ed =ripudiato dalla moderna micro2isica/ Voglio ricordare per che il OUhler ha dichiarato chela 9estalttheorie ha proprio opposto alla considerazione :uantitati4a galileiana una teoriacomprensi4a ed abbracciante tutti gli aspetti :ualitati4i della realt5 (C2r/" OUhler /, .,+0E+&)/1& 8add 9/ L/, c2r/" ?%+E?%0/ E In :uesto senso" 68a 2orme est donc non pas une ralit phsi:ue, mais un obet de perception, sans le:uel d’ailleurs la science phsi:ue n’aurait pas de sens, puis:u’ elle est construite 5 propos de lui et pour le coordonner7 (#erleauEPont, #/, <, $??)/1? echer ./, , $0 c2r/" 0+ e segg/1 Piron /, <, +$, ++/ 'imilmente per il oring l’Isomor2ismo 6it is certainl not et pro4ed///7K e 6i2 it could be pro4ed, the Isomorphism Mould probabl be 2orgotten in the presence o2 obser4ed correlations7" comun:ue la posizione attuale dell’ipotesi = puramente speculati4a (oring ./ 9/, C, ?J)/ E <nche i critici pi@ recenti insistono neldichiarare del tutto super2lua e gratuita l’ipotesi delle 62orme 2isiche7 (C2r/ amln, /D/, p/ $%, &% ss/)/ 8’</ accusa la 9th/ di a4er in:uinato l’indagine psicologica con preconcetti 2iloso2ici (C2r/ p/ 10 s/)/11 9/ ./ #Tller, che ha tentato per suo conto una teoria 2isiologica, si 2erma prudentemente :ui/ 6>na 4olta che = dato un contorno egli dice , esso ha in primoluogo un in2lusso 2isiologico in :uanto con2erisce alle eccitazioni che pro4engono dalsuo ambiente circostante (>mgebung), specialmente di 2ronte alle di22icolt5 di unacondizione lontana :uali sono date da eccitazioni ulteriori o da condizioni patologiche,una particolare 2orza di penetrazioneK ed in secondo luogo un in2lusso psicologico, cio=una particolare 2orza di attrazione per (pro4ocare) l’attenzione (///)/ 'e osser4iamo due

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 parti di una super2icie luminosa, si ha in primo luogo una coerenza 2isiologica in :uantole eccitazioni che si corrispondono all’interno di certe parti del settore ottico siappoggiano l’una sull’altra nella loro ulteriore di22usione (///) ed in secondo luogo unacoerenza psicologica, cio= una tendenza a mettere in atto un’apprensione colletti4a7(#Tller 9/ ./, , ^ 1, pag/ 0K corsi4o mio)/ #a tutta la di22icolt5 resta intorno alla

6coerenza 2isiologica7 che = un’espressione analogica 2ondata ancora sulla sola6coerenza psicologica7 che si tratta appunto di spiegare/1J Petermann, /, <, $+/1% C2r/" 'gal H/, +$E0" 2inora la dichiarazione ottimista del '/ = rimasta, 2ra gli psicologi, una 4oce isolata/J 9atti </, <, $$/J$ 9atti </, <, $+0/J+ echer ./, , +/J0 R/ Ruer, in una relazione discussa alla 6'ocit 2ran]aise de Philosophie7, accettadalla 9/th/, il concetto di 6campo di 2orze7, ma critica la riduzione del campo di 2orze psichico a :uello 2isico/ `uanto la teoria del R/ raggiunge dei risultati solidi nella parte

critica che contiene un’esplicita pro2essione di spiritualismo, altrettanto nella parte positi4a lascia perplessi/ I punti essenziali si riducono ai seguenti/ Vi sono due 2orme2ondamentali di realt5, la 2isica e la psichica/ 8a realt5 psichica pu considerarsi s4olgersiin due piani" $) in :uanto si applica alla materia e ne ca4a nuo4e strutture, ed abbiamo il piano 4italeK +) in :uanto in :uesto piano 4itale, le strutture ner4ose 4engono ad essere6modulate7 dalla realt5 2isica, ed abbiamo lo 6psichico7 propriamente detto, cio= :uello6secondario7 delle rappresentazioni e dei pensieri/ 8a percezione si spiega adun:ue in:uanto il campo psichico primario sale a di4entare secondario/ 'i distingue cosB unadoppia causalit5" :uella discendente dalla psiche che organizza la materia e s’6incarna7in essa, e :uella ascendente delle strutture ner4ose che condizionano il conoscere/ Il6campo7 della micro2isica = considerato da R/ come intrinsecamente strutturato e percidi natura psichica/ 'i sostituisce :uindi in realt5 la dominanza psichica a :uella 2isica ecosB il Ruer cade in un monismo opposto/ Non senza ragione i critici hanno un po’esagerato le tinte nel 4edere in :uesta teoria una nuo4a 2orma, per :uanto sottile edelegante, di panpsichismo, anzi di idealismo/ (C2r/" Ramond Ruer, 8e pschologi:ue etle 4ital, ull/ 'oc/ Fr/ de Phil/ 0 Z$%0%[, pagg/ $?%E$%?" 4/ le critiche di ahl, ppolite,Parodi $J+, segg/)/J& Froebes H/, 6Nachtrag7 al I 4ol/ del 68ehrb/ d/ eQp/ Psch/7, 0J/ C2r/ De 'anctis, '/, t/I, $%0/J? oring ./ 9/, C, ?J+E?J0/.ppure lo stesso OUhler dichiara pi@ 4olte esser la 9/ theorie una reazione al dualismocartesiano a cui ascri4e, giustamente a mio parere, la responsabilit5 di a4er dato originealla teoria associazionistica (c2r/" ., $?$K e 4/ anche $? e segg/)/J 8indMors, Ho/, , $$J/J1 OUhler /, , $%1E$%%/ < di2esa del O/, per :uanto riguarda la parte 2ilologica, silegga per intero il testo del 9oethe, accennato di sopra/ 6Der deutsche hat 2Tr dencompleQ des daseins eines Mirlichen Mesens das Mort gestaltK er abstrahirt bei diesemausdruc 4on dem beMeglichenK er nimmt an, dasz ein zusammengehUriges 2estgestellt,abgeschlossen und in seinen charater 2iQiert sei7 9oethe, ?J, 1 (apud" 9rimm, H/ und /,4ol/ IV, + Z$J%1[ col &$J0, l’ortogra2ia = dei 9rimm, il corsi4o mio)/ Vedi anche" OUhler,

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/, ., $++/JJ 6Lhese theories osser4a un critico molto moderato , hoMe4er, are highlspeculati4e in their phsiological assumptions and cannot be accepted literall/ Ne4ertheless the point to the generalit basic to an theor o2 mo4ement" #o4ementmust emerge 2rom successi4e discrete stimulation b Ma o2 a rapid integration o2 tMo or 

more spatiall separate eQcitator processes into a dnamic continuum/ *nl in this MaMe can eQplain hoM mo4ement can be seen Mhen there is no mo4ing stimulus/ e2oredisco4ering Mhere and hoM this integration occurs phsiologicall Me shall ha4e toansMer man puzzling :uestions about the dnamics o2 perception7 (De 'il4a, / R/,+10)/Rigetta decisamente l’isomor2ismo 8/ 4on #ises, Oleines 8ehrbuch des Positi4ismus,ague $%0%, ^ ++, ?K p/ 0$JE0$%/ 'embra in4ece decisamente 2a4ore4ole #/ #erleauEPont, </ p/ &%, $&? ss/K c2r/ per gli spunti critici di p/ $?$ ss/ <, p/ $?%, dopo a4er a22ermato che" 6Ce n’est pas parce :ue le comportement est plus simple :u’il est pri4ilgi, c’est au contraire parce :u’il est pri4ilgi :ue nous le trou4ons plus simple7/8’</ aggiunge in nota l’osser4azione del 9oldstein (Der <u2bau des *rganismus, aag,

$%0&, p/ +0)" 6<ber das ist a das Problem" Marum ist etMas eine 9estalt;7/

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:uesto = rigettato il metodo analitico, cio= strutturalista (secondo il Litchener)K le parti,che tale analisi mette in luce, non possono costituire il tutto, e le parti non possono essereconosciute in :uanto esistono realmente entro (Mithin) il tutto, poich l’atto dell’analisidistrugge od altera note4olmente il modo di essere che le parti hanno nel tutto/ 8’unicometodo legittimo della scienza = :uello dell’analisi 2unzionale cio= gestaltista, nella :uale

l’oggetto da in4estigare = esaminato come un tutto integrale alterando le condizioni delsuo presentarsi originario, ed osser4ando i cangiamenti concomitanti che si 4eri2icano/`uest’argomentare, commenta il eber, a4rebbe potuto esser preso di sana pianta dalle pagine di egel, radle o osan:uet, bench nelle loro esposizioni i rappresentanti della9estalt diano esteriormente molta importanza all’indagine sperimentale/Il dire in2atti che i 6tutti7 sono organizzati, = un modo molto ambiguo di esprimersi/ .sso4errebbe a signi2icare, se accettiamo la teoria di radle intorno alle relazioni, che nonsolo tutte le relazioni sono interne al 6tutto7, ma che l’identit5 stessa dei termini, chesono interessati nella relazione, = relati4a all’identit5 degli altri termini dell’interocontesto" non esiste identit5 assoluta/ Non possiamo a4ere un singolo in s identico, <,ma si potr5 a4er solo un < che = ci che lo 2anno essere le relazioni che esso ha con , C,

D///, da cui deri4a per necessit5 logica/ 8a 9estalttheorie perci accetta e 2a suo il principio dell’internalit5 assoluta delle relazioni, caratteristico della logica monista degliIdealisti/ Il radle, in particolare, dedica4a i primi tre capitoli della sua opera<ppearance andA Realit esclusi4amente a dimostrare in 2orma dialettica la tesi che tuttele relazioni sono interne, nel senso che esse de4ono 2are non 2anno soltanto unadi22erenza nel contenuto :ualitati4o (assoluto) dei termini/ . poich l’identit5 di ogniaspetto relazionale = condizionata e deri4ata dalle relazioni che essa ha con il tutto, nesegue che per ognuna di esse l’essere ci che = implica la totalit5 dell’esperienza,abbracciata come un tutto unico e sistematico/ 6'olo che la teoria bradleiana dellerelazioni, conclude il eber, = stata aspramente criticata come sel2Estulti2ingK del resto,lo stesso radle ammette4a ch’essa porta di2ilata allo scetticismo7 (eber */, ?%%E)/>ltima 4enuta e di tutte la pi@ penetrante = la critica di un allie4o di Lh/ .rismann, direttaa mettere in risalto l’insu22icienza speculati4a della 9estalttheorie/ Vi si nota che nonsoltanto essa incappa nel naturalismo, nello psicologismo pi@ ingenuo, ma che sopprimeogni distinzione di piani oggettuali/ Il eha4iorismo assegnando alla 2isica lo studio dellarealt5 oggetti4a ed alla psicologia :uello delle modi2icazioni soggetti4e, a4e4a deiconcetti chiari anche se erano discutibiliK Oant con la sua teoria del noumeno a4e4a resoinaccessibile l’essenza, ma ammette4a la oggetti4it5 della sintesi esistenziale dellacategoria con i contenuti 2enomenali/ 8a 9estalttheorie in4ece 2inisce di soggetti4are la2isica, 4olendo oggetti4are la psicologia, e di perdere ogni possibilit5 di un oggetto chenon possa essere riconosciuto trascendente/ Il 6reale7 secondo il principiodell’isomor2ismo non = dato n dal mondo 2isico e neppure dai processi 2isiologici, ma =lo stesso 6apparire7 come tale, in :uanto = il risultato terminale dei processi ner4osicerebrali/ Il 6reale7 = una specie di prodotto terziario, = il puro 2enomenale, che puoriginarsi tanto da processi 2isici combinatisi con :uelli 2isiologici, come da processi2isiologici soltanto" la realt5 s’identi2ica con la coscienza ed il suo attuarsi/ 8’essere  2uori di me di un 2enomeno oggetti4o non = che la 2edele riproduzione del processoner4oso soggiacente al processo 2enomenale attualmente 4issuto/ 'econdo :uesta acutadisamina, l’isomor2ismo non = un principio, ma la conseguenza di una decisa, :uantoerrata posizione gnoseologica, :uella di a4er 4oluto assimilare in tuttoA la psicologia alla

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2isica" di non a4er riconosciuto la 6propriet5 dello spirituale70/! ! !Cosa pensano i 9estaltisti di :ueste accuse;In 4ia di principio essi negano che la propria teoria possa essere assimilata od a44icinataad alcuna delle scuole o 2orme di pensiero 2inora apparse" essa =, al con2ronto di tutte,

assolutamente originale, ed = sorta per rimediare alle manche4olezze che l’autocritica2iloso2ica ha riscontrate in ciascuna/In particolare l’accusa d’Idealismo a4anzata dal eber, non a4rebbe dalla sua che una4aga e sporadica dichiarazione del Oo22a, il :uale, opponendo 2ra loro il climaintellettuale empirista della cultura americana con l’intellettualismo del pensiero tedescocontemporaneo per merito particolare dei discepoli di Dilthe, i di2ensori delle69eistesMissenscha2ten7 a22erma4a che 6la tradizione idealista7 della 9ermania =:ualcosa di pi@ di un a22are di scuole 2iloso2icheK essa per4ade la mentalit5 tedesca///(Oo22a, O/, D, $J)/Il OUhler in4ece parla molto di4ersamente/ Contro la teoria mediatista secondo la :uale ilmondo = conosciuto, risalendo prima dall’immagine allo stimolo e poi dallo stimolo

all’oggetto, la 9estalttheorie di2ende una conoscenza diretta ed immediata della realt5come oggetti4a/ #a, si obietta egli stesso, se nella nostra teoria l’oggetto della percezione  p/ es/ una sedia dipende dall’attuarsi di certi processi del mio organismo, non = essoun puro 2enomeno soggetti4o; Ci = 4ero e non = 4ero,A egli risponde" tutto dipende dalsenso che si d5 al termine 6oggetti4o7/Lale termine pu indicare una parte determinata della mia esperienza che = detta ilmondo, la :uale, in opposizione all’altra parte delle esperienze personali, possiede una propria grandezza, colori, durezza///" tali propriet5 appartengono al mondo preso in s edalla sedia in :uesto caso/ 8a soggetti4it5 in4ece che si 4uol a22ermare riguarda ladipendenza genetica, :uella del di4enire della sedia in :uanto oggetto di conoscenza, dalmio organismo" in :uesto senso la sedia non = che il risultato 2inale dei processi organicied = perci di4ersa dalla realt5 2isica 2uori dell’organismo/ 'i pu ritenere perci chemolti pezzi della mia esperienza totale, bench dipendano da certi processidell’organismo, tutta4ia godono in s di una oggetti4it5 4eraK mentre altri, che dipendono pure da simili processi nel medesimo organismo, posseggono la propriet5 dellasoggetti4it5/ 8’opposizione di soggetti4o ed oggetti4o = del tutto indipendente dallasoggetti4it5 genetica che compete a tutta la esperienza immediata ordinaria&/ Non bisogna :uindi e:ui4ocare sui termini 6oggetti4o7 e 6soggetti4o7" per la9estalttheorie, come per il Realismo, una sedia = un contenuto oggetti4o, mentre unostato di coscienza = soggetti4o :uanto al contenuto, bench con4engano :uanto allanatura dei processi che condizionano l’apparire della coscienza/#a se l’organizzazione 2enomenale riposa sui processi, come pu a4ere 4alore oggetti4o;8o pu a4ere appunto per :uesto, risponde il OUhler?/ In2atti 2ra le cose 2isiche che cicircondano ed i nostri occhi, le onde di luce sono l’unico mezzo di commercio/ .ssecertamente non portano all’organismo alcuna 2orma stabileK la strutturazione dei tuttia44iene la prima 4olta nel sistema ner4oso/ .d il risultato di :uesto processo puin2ormarci molto di pi@ sopra le propriet5 oggetti4e del mondo di :uello che possono 2arei raggi di luce come tali/ CosB l’organizzazione sensoriale in molti casi pu darci delAcircostante mondo 2isico un’immagine pi@ 4era di :uello che 2anno i raggi di luce, bench:uesti portino la prima ambasciata dalle cose all’organismo, e la organizzazione

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sensoriale si realizzi prima, pi@ intimamente e perci in certo modo pi@ a lungo, dallecose/8e onde di luce di 2atto non presentano praticamente organizzazione alcuna, e cosBnessuna connessione speci2ica, :uale si tro4a 2ra le parti di un oggetto dal :uale esse sonori2lesse/ 8e porzioni della super2icie di una cosa 2isica ri2lettono la :uantit5 di luce

incidente ciascuna per s indipendentemente, e per :uesto processo due circoletti, p/ es/,della super2icie di un pezzo di gesso non hanno a che 2are 2ra loro pi@ di ciascuno di essicon :ualun:ue elemento di super2icie che si tro4i nell’ambiente dell’oggetto/ CosB, per 4ia della ri2lessione della luce, non restano pi@ delle unit5 che esistono nel mondo 2isicoesterno, come taliK esse 4engono completamente disperse in una molteplicit5d’irradiazioni, le :uali tutte hanno ben poco da 2are l’una con l’altra/ 8e propriet5 diri2razione del nostro occhio 2anno certamente con4ergere :uei raggi che 4engono da un punto del mondo esterno, sopra un punto della retinaK anche le relazioni geometriche 2ra i punti di una super2icie 4engono in note4ole misura elaborate insieme dall’immagineretinica/ #a tale eccitazione locale, che cosB si realizza, = nondimeno una 2accenda a s,ed i raggi che sono usciti dagli elementi di una super2icie di un oggetto 2isico, p/ es/, il

gesso, restano 2ra di loro praticamente cose indi22erenti come rispetto ai raggi che2ormano l’ambiente circostante (die >mgebung) dell’oggetto/ Di conseguenza, nel processo dell’eccitazione retinica non si d5 organizzazione alcuna, alcun tutto, alcungruppo, strutturazione alcuna///K gli elementi (2isiologici) del campo retinico eccitato sonodelle eccitazioni locali, 2ra di loro cosB 2unzionalmente indipendenti come ciascuno diessi da :uelli che restano 2uori del campo eccitato/ Come un tutto strutturato, come unaunit5, il pezzo di gesso si pu organizzare la prima 4olta dopo l’e22etto dello stimolo/// Inrealt5 sopra la retina si ha solo un mosaico di punti eccitati, indi22erenti l’un l’altro, 2in:uando non sia introdotta la organizzazione sensoriale nel processo 2isioloAgicoK cosicchla organizzazione del campo come un prodotto della dinamica sensoriale = assai pi@importante delle singole propriet5 delle eccitazioni locali come tali/Il OUhler precisa ancora/ *4e l’apparire di 2orme nella intuizione suppone la separazionedi un tutto, il tro4arsi di tali 2orme dipende da condizioni simili nella costellazione dellostimolo come la separazione e la organizzazione di un tutto/ Vi sono cosB ancoradeterminate relazioni nella costellazione totale dell’eccitazione retinica, le :uali sonodecisi4e per il sorgere delle 2orme intuiti4e/ #a nessuna considerazione astratta di tutte lerelazioni, che si tro4ano dal puro punto di 4ista oggetti4o 2ra i molti stimoli locali, ci permette di pre4edere do4e nel campo si 4edranno le 2orme/ Come nella separazione deitutti, 4i sono relazioni completamente determinate rispetto all’essenza ed altreindi22erenti/ Da :uali ci a44enga, noi possiamo 2inora congetturarlo, data la nostraignoranza della dinamica sensoriale che = :ui decisi4a, soltanto dall’osser4azione delle2orme intuiti4e, che si presentano sotto certe condizioni nel campo 4isuale/ ench pro44isoria, :uesta 4ia resta l’unica che noi possiamo seguire, poich non si d5 ancoraalcun metodo di studiare i processi ottici nel loro aspetto 2isiologico essenziale/ Noidobbiamo cosB conchiudere dalle propriet5 (percetti4e) del campo 4isi4o :uelle del processo (2isiologico) ad esse soggiacenti/Io sono ben lontano dal credere che la di2esa del OUhler possa bastare alla 2ondazione diun realismo gnoseologico" il suo s2orzo per ad opporsi al soggetti4ismo del tipo bereleano mi pare sincero, anche se in sede speculati4a pu apparire rozzo edempirico/

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#i pare perci che un’accusa cosB 4aga come :uella del eber non sia su22iciente per operare una critica a 2ondo della nuo4a psicologia, che 4a giudicata dai princBpi ispiratori,non da :ualche scon2inamento laterale/A

! ! !

I 9estaltisti sono stati ancora pi@ sensibili a scagionarsi dall’accusa di antismo, 2inodagli iniz_ della propria ricerca, la :uale do4e4a appunto 2igurare come la reazione a tuttele 2orme della psicologia tradizionale/ 8a posizione impossibile, che :uesta accusa4asempre pi@, non era in2atti che la conseguenza logica dei dualismi antiani di materia e2orma, di senso e intelletto" contro di essi, la 9estalttheorie considera tutti gli oggetti dal punto di 4ista unitario della 6struttura7/6Oant, dichiara4a il ertheimer, si mantenne 2edele alla ipotesi (dominante al suo tempo)del mosaico percetti4o (bundle hpothesis)K per lui, non di4ersamente da ume, il mondodell’esperienza = in s un 2ascio di 2rammenti, ed i contenuti sensoriali sono ammassisenza senso, che 4engono organizzati dall’esterno, cio= dalle 2unzioni delle 2orme a priorio categorie dell’intelletto71/

 Nell’alternati4a tradizionale 2ra l’epigenismo assoluto delle categorie, di2esodall’.mpirismo, ed il pre2ormismo, di2eso dal Razionalismo antiano preE e postantiano,la 9estalttheorie ha scelto una 4ia di mezzo, pi@ aderente ai 2atti/ Per essa = assurdo il parlare di categorie innate, se si intende per categoria il contenuto attualmente presente alconoscere/ Ci che pu essere detto innato = la struttura intesa come principio atti4o, che porter5 ai processi totalizzanti solo :uando 2orze speciali in essa li ecciteranno/ 8o stesso primo processo, :uando l’organismo non ha in s ancora traccia alcuna, non pu esser detto innato, per il 2atto che esso sorge :uale reazione ad un complesso ben de2inito distimoli, ed in :uesta risposta, dipendente da processi, la struttura si speci2ica di 4olta in4olta/ Ciascun processo dipende :uindi da un complesso di condizioni, la cui strutturainnata = uno dei 2attori, gli stimoli attuali un secondo, le leggi di organizzazione un terzo/Di :uesti 2attori, secondo la 9estalttheorie, non solo il secondo, ma neppure il terzo pudirsi innato ed = stata :ui la s4ista dei critici/A8e leggi di organizzazione, come :uelle di potenziale elettrico, di tensione super2iciale, dienergia massima e minima, 4algono per ogni sistema e sono per s indipendenti da ognisistema particolare considerato in sK tanto pi@ che la natura di :uei sistemi determiner5(in concreto) i processi attuali che hanno da seguire da :uelle leggi uni4ersali/Il chiamare tali leggi 6innate7 = pertanto un nonsenso, poich innato pu signi2icaresoltanto" 6ci che dipende, per la particolare natura del sistema, in modo esclusi4o dallasua origine biologica7 (Oo22a, O/, D, ?&%)/8a 6'cuola della 2orma7 riconosce agli oggetti in s di a4ere una struttura, una 62orma2isica7, poich essa di2ende che la legge 2ondamentale della natura, = :uella dell’ordineda conser4are e da raggiungere/ Riconosce ai medesimi altre :ualit5 2enomenali, come lacapacit5 di resistere alle de2ormazioni, l’impenetrabilit5 e l’inerzia secondo la :uale glioggetti pi@ pesanti si muo4ono pi@ lentamente dei pi@ leggeri (Oo22a, O/, D, 0?)/8a teoria ha di proprio la persuasione che la corrispondenza 2ra gli aspetti 2enomenalidelle cose e :uelli reali, non = primariamente un 2atto d’esperienza bench non si neghiche l’esperienza possa anche in2luire sopra :ueste propriet5 reali ma piuttosto ilrisultato diretto dell’organizzazione/'econdo l’ipotesi psico2isica dell’Isomor2ismo = da ritenere che la distribuzione dei

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 processi (centrali) che corrispondono, alle cose percepite, de4e per molti rispetti esser simile alle stesse cose 2isicheK ed in base all’IsomorE2ismo si de4e pertanto concludereche le cose, :uali sono presenti nella percezione, hanno in modo autoctono delle propriet5simili alle cose reali/Lutto :uesto, conclude il Oo22a, non ha niente a che 2are con l’apriorismo antiano/ G

 proprio nell’ispirazione 2ondamentale che i due sistemi si oppongono" caos nel mondo diesperienza e atti4it5 organizzati4a dell’intelligenza, per Oant organizzazione2enomenale (di :ualsiasi oggetto) :uale e22etto di processi, interni sB al soggetto ma chehanno un riscontro nella natura 2isica dell’oggetto, per la 9estalttheorie/ . :uestaorganizzazione non esprime solo il rapporto 2ra le 2ormeA intelligibili ed il materialesensoriale, ma si realizza uni4ersalmente tanto per le 2orme intelligibili, come per le2enomenali e per2ino per le 2isiologiche e le 2isiche/In :uesta linea di idee non = la conoscenza a 6creare7 l’organizzazione del suo oggetto"essa lo imita, soltanto, nella misura secondo cui essa = una conoscenza 4era ed e22icace/en di4ersa = pertanto la risposta che d5 la 9estalttheorie al problema della oggetti4it5necessaria della scienza da :uella che ad esso diede il Oant/ `uesti si tro4 obbligato, per 

le sue premesse, combinate di empirismo e di razionalismo, a rigettare tanto i giudiz_analitici come :uelli sintetici, e ad introdurre :uella mostruosit5 che sono i 6giudiz_sintetici a priori7 secondo i :uali lo spirito immette nelle cose o meglio nei 2enomeni, unordine che in essi non c’= (o da essi non pu risultare alla mente), cosicch per la mente iltro4are l’e4idenza e la necessit5 si risol4e nell’enunziare, che essa 2a a contatto conl’esperienza, le proprie leggi/8a 6teoria della 2orma7 in4ece, riassume il 9uillaume, d5 una risposta ben di4ersa al problema antiano/ I giudiz_ sintetici a priori cio= i giudiz_ estensi4i insieme e necessari  sono 2ondati sulla possibilit5 della presenza di pi@ strutture di uno stesso oggetto, e ciapre la possibilit5 di enunziare parecchie propriet5 del medesimo/ Per essa non = laragione che detta le sue leggi all’uni4erso com’= stata sempre l’ambizionedell’apriorismo ma c’= piuttosto un’armonia naturale 2ra la ragione e l’uni4erso, in:uanto l’una e l’altro obbediscono alle stesse leggi dell’organizzazioneJ/A+/ Lrattamento gestaltista della causalit5 e del mo4imento`uanto si 4ien dicendo = stato applicato dai 9estaltisti all’esperienza della causalit5 ed a:uella del mo4imento che hanno costituito, com’= noto, i momenti cruciali delle crisispeculati4e in tutti i tempi ed in ogni clima spirituale/a) 'iamo al gioco del bigliardo" la palla <, in mo4imento, 4iene a colpire la palla immobileK 4ediamo allora che la palla si muo4e, mentre la palla < si 2erma, e diciamoche il mo4imento di < = stato la causa di :uello di /`uesta conseguenza = illecita, secondo D/ ume" :uello che abbiamo 4isto ci autorizza adire soltanto che al mo4imento di < = succeduto :uello di , che :uello = a44enuto prima,e :uesto dopo/ Di una causalit5 2ra i due 2enomeni non possiamo dir nulla, poichl’esperienza immediata non ce ne 2ornisce alcun indizio speci2ico/ Vediamo solo che almo4imento di un oggetto segue, ad un certo momento, il mo4imento di un altro, ma non4ediamo 6come7 la 2orza, che si tro4a nella palla <, si trasmette alla palla , perch nulla4’= nelle impressioni di sensazione che possa suggerire il contenuto caratteristico dellarelazione di causalit5/ Fin :ui l’analisi humiana, accettata dal Oant e da tutta la 2iloso2iamoderna/ Non senza una precisa 2inalit5 ho esposto ampiamente nella I 'ezionel’itinerario scettico di :uesta celebre dottrina/

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*ra la 9estalttheorie dichiara che dal punto di 4ista dei suoi princBpi l’esperienza ci d5:ualcosa di pi@ che la semplice successione di contenuti di coscienza/ Noi abbiamol’impressione immediata che il secondo stato nasce, 4ien 2uori, cio= risulta e22ettualmentedal primo" la loro continuit5 e dipendenza necessaria ci = data nello stesso tempo della presenza del loro contenuto ed = solo per un arti2icio d’astrazione che si possono

considerare separati/ Non si de4e dire, osser4a lepidamente il OUhler, 2a caldo ed ho sete, be4o un bicchiere di birra e ne pro4o un’impressione di benessereK sento della musica e citro4o gusto" in realt5 ho l’impressione e la persuasione immediataA che il benessere pro4iene dalla be4anda, e che la particolare soddis2azione 2a tutt’uno con l’audizionemusicale/ Io non pro4o alcuna esitazione sulla situazione di causa ed e22etto e noncon2ondo la 4era causa del 2atto con gli altri oggetti del mondo esterno" poich causa ede22etto sono compresenti e direttamente sentiti secondo il proprio aspetto e contenutoreale%/Il Oo22a appro2ondB in una 2orma pi@ logica :uesta analisi 2enomenale della causalit52atta da / OUhler$/Riteniamo anzitutto la persuasione che noi percepiamo nell’esperienza la causalit5 reale e

non la semplice successione spazioEtemporale, bench la causalit5, come tale, non abbiauno stimolo d’impressione proprio e adeguato/ Ci ammesso e l’assunto secondo il O/non pu esser negato che per partito preso ro4ina l’argomento capitale dell’.mpirismo/Il mondo, in cui 4i4iamo, = pieno di propriet5 per le :uali non si d5 uno stimolo localespeci2ico/ >n circolo = 6rotondo7, l’angolo di :uesta pagina = 6retto7, una 2reccia =6appuntita7, uno schizzo decorati4o = 6simmetrico7///, per nominare alcune soltanto ditali propriet5/9li empiristi certamente non ammettono l’immediatezza di :uesta propriet5 ed inconseguenza non hanno scrupolo di passare alla negazione della causalit5" essa per nonappartiene, meno delle altre propriet5 enumerate ora, all’ambito dell’immediatezza2enomenale/#a come si pu dire che la causalit5 = un 6oggetto7 di percezione;Il Oo22a osser4a che il problema presenta due aspetti, a seconda che ci si ri2erisce oall’ambiente esterno (geogra2ico) o all’ambiente propriamente psico2isico(comportamentale)/ Nella prima ipotesi non ci sarebbe molto da direK ma poich in molticasi la causalit5 psico2isica (che = immediatamente percepita) = 4eramente un indizio diuna causalit5 nell’amAbiente geogra2ico, non c’= ragione a priori di escludere che la stessacausalit5 ut sic, cio= di comportamento, si 4eri2ichi sotto certe condizioni anche per lacausalit5 dell’ambiente geogra2ico/<ssolutamente parlando, le possibilit5 di interpretazione sono due"  una di ritenere che la connessione causale sia insu22iciente o super2lua per ladescrizione del di4enire reale e di sostituire ad essa la pura se:uenza regolareK  c’= per, anche l’altra possibilit5, assai pi@ importante della prima, secondo la :uale lacausalit5 psicologica ci d5 4eramente le norme e la chia4e per la costituzione del mondoreale/ 8’.mpirismo 2u troppo sbrigati4o nell’accettare la soluzione scettica/Il secondo aspetto della conoscenza causale riguarda strettamente il mondo psicologicodella nostra condotta (the beha4ioural en4ironment) o piuttosto l’ambito psico2isiologico/Poniamo la :uestione" se nell’ambito della nostra condotta un oggetto < esercita una certa2orza su di un oggetto , mettendolo in moto o modi2icandolo in :ualche modo, siamonoi giusti2icati a ritenere che <, come processo psico2isico, modi2ica attualmente il

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 processo psico2isico ;Fin :uando si tratta della palla da bigliardo tale supposizione pare super2lua, tanto la cosa= e4idente/ In4ero la seconda palla si manterr5 sempre nello stato di :uiete, per 2orte che possa essere l’impulso con il :uale la prima palla colpisce, :uando il 2enomeno =considerato a44enire soltanto nell’ambito psico2isico e non in :uello della realt5$$/ 8a

mozione della palla reale = pertanto un momento necessario per la mozione della pallanell’ambito psico2isico (leggi" della esperienza del soggetto), e pare al tutto super2luol’aggiungere ad una causa, cosB patente, un’altra puramente ipotetica/< :uesto modo la teoria della 2orma apporta delle sostanziali restrizioni alla criticahumiana/ <nzitutto essa ammette che il concatenamento dei 2enomeni nella nostracoscienza corArisponde a rapporti dinamici reali che si s4olgono nei processi indi4idualidella nostra percezione, della nostra emozione e dell’azione, com’= stato detto nelcapitolo dedicato all’azioneK in pi@, essa estende alla natura stessa oggetti4a il campod’intelligibilit5 secondo :uei limiti che le leggi dell’induzione permettono/Pu considerarsi nella stessa direzione epistemologica della 9estalttheoErie l’originalericerca della 6percezione della causalit57 2atta recentemente dal #ichotte$+/ <nch’egli

contesta a ume la pretesa impossibilit5 di un’impressione causale, poich con particolariaccorgimenti di sperimentazione si pu dimostrare come noi 64ediamo7 immediatamenteche una cosa causa un’altra, cio= cogliamo il processo stesso nel suo attuarsi, senzaricorrere ad interpretazioni ri2lesse o all’esperienza passata/ 'i pu e si de4e :uindiammettere che si d5 un’esperienza diretta e immediata/ 8a tecnica del #ichotte si occupaunicamente ispirandosi a ume della causalit5 di 6mo4imento7 cosB da produrrel’impressione della continuit5 e della dipendenza (6produzione7) che il mo4imento(dell’oggetto) < pro4oca sul mo4imento (dell’oggetto) " il #/ ha :uali2icato il suometodo per 6analisi genetica7 ed ha di4iso gli esperimenti secondo due 6e22etti7 percetti4i caratteristici, :uello di 6lancio7 e :uello di 6trascinamento7 i :uali sono statirealizzati secondo un’ampia gamma di 4ariazioni e combinazioni$0/ NelA primo tipo diesperienza gli osser4atori 4edono l’oggetto < colpire l’oggetto e cacciarlo 4ia, lanciarloin a4anti, proiettarlo, dargli un impulso, spingerlo in altre parole/ `ui l’impressione =e4identeK si tratta ch’= il colpo (choc) di < a 2ar partire , a produrre il suo mo4imento/ Nel secondo tipo di esperienza gli osser4atori hanno l’impressione che l’oggetto <trascina l’oggetto , che lo prende con s, che lo coglie al 4olo od anche 4ariando lecondizioni di 4elocit5 e di grandezza degli oggetti, che lo spinge in a4anti/ <nche :uil’impressione di causalit5 = ancora assai netta" = < a 2ar a4anzare , a produrre lospostamento di / 'i pu :uindi parlare senz’altro di 6e22etto7 percetti4o sia per il lanciocome per il trascinamento (p/ $1 s/)/8a caratteristica della sperimentazione del 6lancio7 (lancement) = che l’impressionecausale implica la separazione del paziente dall’agente col :uale prima si tro4a4a unitosia in 2orma passeggera (lancio per percussione) o secondo un periodo lungo (lancio per espulsione)/ 8e esperienze del 6trascinamento7 (entra_nement) in4ece mostrano chel’impressione causale implica l’unione del paziente e dell’agente che lo 2a partecipare delsuo destino cinetico attuale/ *ra, malgrado l’opposizione apparente dei 2enomenicompresi in :uesti due gruppi, essi possono collegarsi ad una medesima nozione2ondamentale, ch’= la seguente" 6>n processo che consiste in :uesto che il mo4imentodominante, dell’agente, sembra estendersi al paziente, rimanendo tutta4ia distinto dalcambiamento di posizione che :uesto subisce da ci7/ <ppro2ondendo la natura del

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2enomeno il #/ ha potuto precisare che l’estensione del mo4imento dell’agente, in cuiconsiste l’essenza dell’esperienza in :uestione, riposa in e22etti sopra un’identi2icazione parziale del mo4imento eseguito dal paziente con :uello, dominante, dell’agente/ *rasimile identi2icazione non = realizzabile che in due maniere/ * si tratta di mo4imentisuccessi4i, ed allora la detta identi2icazione non a4r5 luogo che :uando il mo4imento

eseguito sembrer5 essere la continuazione, il prolunAgamento di :uello dell’agente" = ciche si 4eri2ica in tutti i casi di lancio/ *ppure si tratter5 di casi simultanei, ed allora non si potr5 a4ere l’identi2icazione che :uando si produce la 2usione dei mo4imenti grazie allasomiglianza dal punto di 4ista cinetico" = ci che si 4eri2ica nel trascinamento (p/ +%)/Lali i risultati principali di :ueste geniali esperienze del #ichotte che costituiscono unadelle pi@ interessanti applicazioni dei princBpi e della tecnica della 9estalt$&/

! ! ! b) 8’analisi del paradosso del mo4imento locale non = meno istrutti4a di :uello dellacausalit5/8’argomento di Xenone, malgrado il suo stridente contrasto con l’esperienza pi@

spontanea, non pare sia tanto strampalato se tutti i 2iloso2i seguenti, che hanno pensato disuperarlo, hanno do4uto impegnare degli s2orzi erculei e se c’= ancora :ualche studiosodella seriet5 e competenza di / D/ Ross che ritiene l’aporia del 2iloso2o .leata comeinsoluta$?/Xenone arri4 al suo paradosso con una ri2lessione di una grande trasparenza e semplicit5logica/ >na :uantit5 continua di tempo e di spazio che 4ada soggetta ad una di4isione proporzionale nella ragione di $+, $$, $$ e cosB 4ia, dar5 una serie inde2inita digrandezze decrescenti le :uali, per piccole che siano, non saranno mai uguali a zero/<mmesso il principio, <chille 4elocissimo, che si tro4a a $ metri arretrato dallatartaruga, non riuscir5 mai, per :uanto corra, a raggiungere il tardo animale, anche secorresse dieciA 4olte di pi@/ In2atti <chille impiegher5 sempre un certo tempo a percorrerel’inter4allo che lo separa dalla tartarugaK ma nel 2rattempo anche l’animale a4r5 copertouna certa distanza dal suo punto di partenza, e cosB 4ia///" <chille 4elocissimo perci non potr5 mai raggiungere la tarda tartaruga/Il Oo22a analizza il problema a :uesto modo (D, &+& e segg/)/.gli trascri4e l’argomento di Xenone indicando con Ds la distanza iniziale 2ra i duecorridori, e con Dt l’inter4allo di tempo 2ra i due momenti consecuti4i nei :uali si s4olgeil percorso di un inter4allo, come si ha nello specchietto del Oo22a che riporto/

Lempo <chille Lartaruga   D s   Dt 

$

+0&

$

$$$$,$$$,$$

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$$,$$$,$$$$,$$

$$

$$,$$$,$$$,$

$  ,$

  ,$  ,$, ecc/

Da esso risulta che l’argomento di Xenone colpisce la continuit5 come tale, sia dellospazio come del tempo/8’argomento, secondo il Oo22a, ha :ui il suo 4izio, cio= in :uanto implicitamente nega la

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continuit5 reale del tempo e per conseguenza anche :uella del mo4imento" ma :uesto =un arbitrio, 2rutto soltanto di un’astrazione mentale/8a posizione del problema 2atta da Xenone = circolare, perch presuppone l’irrealt5 delmo4imento come processo continuo in atto, mentre egli enumera le posizioni nelle :uali icorridori si tro4ano durante i 4ar_ stad_ della corsa/ #a un corpo, :uand’= in moto, non =

mai in un dato punto, ma passa attra4erso un punto/ 'e 4ogliamo descri4ereadeguatamente la realt5 concreta dobbiamo usare dei concetti che contenganosimultaneamente tanto componenti spaziali come temporali/8a mia automobile, esempli2ica il Oo22a, segna sul :uaAdrante della 4elocit5 ? migliaorarie/ Volendo 4eri2icare l’esatto 2unzionamento del tachimetro, lo posso 2are4eri2icando sugli indicatori stradali e con l’orologio alla mano :uante miglia la macchina,lanciata in modo uni2orme alla 4elocit5 di :uesto momento, riesce a coprire/ 'e in un’oracopre ? miglia, il tachimetro segna a per2ezione/>na 4eri2ica di :uesto genere si de4e con4enire che = tutt’altro che age4ole e sar5 benemodi2icarla/ 8a 4eri2ica in2atti a4r5 la medesima precisione se io mi limito a 4eri2icare:uanto tempo impiega la mia automobile, lanciata a :uella 4elocit5, a percorrere un

miglio" se impiega $’ e $+, la 4elocit5 oraria risulter5 essere esattamente di ? miglia/Io posso ancora ridurre la distanza e si ridurr5 in proporzione diretta anche l’inter4allo ditempo, cosicch il rapporto 4t = sempre costante" = 2acile comprendere che non si pudiminuire l’inter4allo di distanza 2ino a zero, perch con la distanza a zero anche il tempo4err5 ridotto a zero e si a4r5 l’espressione 4t j , che = senza senso/Il dire pertanto che l’automobile mantiene una 4elocit5 determinata in un certo punto del percorso, signi2ica soltanto che noi siamo liberi di scegliere la grandezza di distanza sulla:uale misurare il tempo impiegato, nel passarla in corsa, dall’automobile che procede con4elocit5 uni2orme/ #a, preso alla lettera, un tal modo di esprimersi non ha senso, perchdire 4elocit5 e dire punto matematico (spazioEtemporale), = mettere insieme due cose chesi escludono a 4icenda, poich la 4elocit5 in atto implica sempre il sorpassare (in atto)una certa distanza, per :uanto piccola essa sia nell’ordine delle grandezze reali/Xenone in4ece suppone4a che il mobile per percorrere l’inter4allo 4enisse a tro4arsisuccessi4amente nei 4ari punti designabili" secondo la 9estaltEtheorie, il senso comune edil Realismo, il mobile, 2in :uando si muo4e, non si tro4a in 4ar_ 6punti7, ma passaattra4erso di essi/A`uesti, ed altri schiarimenti del genere, non saranno 2orse giudicati su22icienti per liberaresenz’altro la nuo4a psicologia da tutte le pregiudiziali critiche che contro di essa sonostate a4anzate e che de4ono mettere in guardia chiun:ue 2osse tentato di passare subito ai2acili concordismi/. sono stati :ui bre4emente riportati per un certo scrupolo di completezza ed un po’anche per un sentimento di simpatia e gratitudine, almeno nel senso della massima di<ristotele, secondo la :uale 6= giusto che noi siamo grati non solo 4erso di coloro ai:uali dobbiamo la conoscenza della 4erit5, ma anche 4erso :uanti hanno parlato di essa inmodo super2iciale, poich hanno gio4ato anch’essi, se non altro per a4er stimolato lanostra ricerca7 (#etaph/, a, %%0 b, $$E$&, trad/ Carlini)/Resto per persuaso che il contributo della 9estalttheorie abbia anche una buona parte di4alore positi4o/

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Da :uanto = stato esposto in :uesto capitolo circa l’ispirazione teorica della9estalttheorie, risulter5 e4idente almeno la sua ambizione di stare a s e di non 4oler rientrare sotto il patrocinio di alcun sistema preesistente, ma di introdurre unainterpretazione nuo4a dell’esperienza/ 'piritualismoEmaterialismo, empirismoE

razionalismo, meccanicismoE4italismo" la 9estalttheorie non opta per alcuno dei membridi :ueste coppie di contrar_, perch secondo essa le contrariet5, in cui si tro4ano, sono laconseguenza di un dualismo preconcetto ed irreale 2ra spirito e materia, senso edintelletto/ In realt5 materia e 2orma, senso e intelletto 2ormano realt5 e processi unitar_,cio= si compenetrano a 4icenda ed = solo per preconcetti sistematici, come 2ece Cartesiocon il suo matematismo, che si possono pensare separate e non pertinenti/Contro tutte le 2orme di dualismo, la 6'cuola delle 2orme7 si dichiara monista in :uantoritiene che la materia non = estranea alla 2orma, n il senso all’intelligenza, ma che l’unmembro delle coppie = intrinsecamente ordinato all’altro, cosicch ilA loro con2luire = un2atto primiti4o naturale, non :ualcosa di posteriore e di aggiunto/ Prima c’=l’organizzazione e l’ordine, non la dispersione e il disordine/ 6'i pu mostrare, a22erma il

Oo22a, che il concetto di ordine non appartiene essenzialmente all’ambito dellaconoscenza e neppure a :uello della 4ita, ma = una caratteristica di :ualsiasi 2attonaturale, e :uindi entra anche nel campo della 2isica7/ C’= in2atti anche il campo delle62orme 2isiche7 (Oo22a, O/, D, $1)/Dal punto di 4ista dell’uni4ersalit5 della 62orma7, i 9estaltisti hanno risolto anche lacontro4ersia 2ra #eccanicismo e Vitalismo di 2ronte alla :uale la iologia moderna pareabbia esaurito le sue risorse/ #a = 2orse possibile per 4ia di scienza risol4ere un problemaspeculati4o :uale :uello sulla natura della 4ita, che = sempre un problemad’interpretazione;Il problema ordinariamente = posto a :uesto modo" I cosidetti 62enomeni 4itali7 sonoe22etti riducibili a 2orze 2isicoEchimiche, oppure esigono delle 2orze di natura superiore; I#eccanicisti di2endono la prima soluzione, i Vitalisti la seconda" per i 9estaltisti gli uni egli altri passano a lato della realt5 dei 2enomeni che 4ogliono spiegare/8’insu22icienza del #eccanicismo non = apparsa mai tanto e4idente come ai nostri giorni"il gioco di un sistema di 2orze rigido e uni4ocamente determinato = incapace di spiegare i2atti di adattamento 2unzionale, di regolazione, di rigenerazione e simili che la modernatecnica biologica ha indagati sotto i pi@ 4ar_ aspetti/`ualche biologo moderno, come il Driesch, = stato portato da :uesti 2atti a postularel’esistenza d’un principio eQtraEmateriale, l’.ntelechia, :uale principio atti4o d’unit5 eorganizzazione del 4i4ente/ Come spiegare, altrimenti, che una parte pu da s ricostituireil tutto, che mezzo embrione pu dare l’intero, che l’animale ripara da s le e4entuali perdite ed o22ese; >na macchina da s non lo pu, e perci i 2atti di regolazione biologicaesulano dalla comprensione dei 2enomeni naturali noti/Fin :uando si tratta di una macchina, osser4a il OUhler, non 4’= dubbioK ma perch ilDriesch, per spiegare il 2atto naturale della 4ita, ricorre al ra22ronto con la macchina che =unA complesso arti2iciale, dotato di un’organizzazione puramente esteriore, nella :uale le parti restano esteriori le une alle altre; <4rebbe piuttosto do4uto considerare ilcomportamento dei corpi naturali secondo i 4ar_ gradi di complessit5 che essi presentano/>na macchina genuina ha soltanto un grado di libert5 nel senso della meccanica analitica"cio= il suo stato = espresso per ogni istante da una singola 4ariabile ed i suoi pezzi sono

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stati connessi in modo da rendere possibile una sola specie di 2unzioni/ Per conseguenzail 2unzionamento della macchina o ha luogo rigorosamente secondo l’unica linea prestabilita o non 2unziona per niente" di :ui la pro4erbiale 6monotonia7 e 6mancanza di4ita7 dei macchinar_/Lutto :uesto = e4idente" solo che la rigidit5 della macchina = precisamente un e22etto

della rigidit5 delle connessioni e non deri4a dal 2atto che la macchina appartiene almondo inorganico/ 8a macchina o 2a :uell’unica cosa o non ne 2a alcuna perch = dotatadi un unico grado di libert5/ >n sistema inorganico naturale, in4ece, che pu esser dotatodi pi@ gradi di libert5, pu diportarsi in un modo assai di4erso dalla macchina/ In unsistema di :uesto genere un cangiamento nelle condizioni esterne, un disturbo nelle parti, pu causare un processo di riorganizzazione nel sistema di 2orze e creare una situazionenuo4a di e:uilibrio interno/ Naturalmente ciascuna parte modi2icher5 il suo stato secondoil posto che occuper5 nel nuo4o sistema/Il ra22ronto non = da 2are :uindi 2ra gli embrioni autoregolati4i e le macchine, ma 2ra:uelli e i sistemi 2isici dotati di pi@ gradi di libert5/ 'e, p/ es/, io impedisco che unacorrente elettrica raggiunga in un conduttore una distribuzione uni2orme, pro4ocando

:ualche perdita di energia, la prima cosa che accade :uando l’interruzione = rimossa, = uncambiamento di percorso 4erso lo stato 2inale che prima non era stato possibileraggiungere/ In :uesto cambiamento ciascuna parte si regola di22erentemente nelle 4arieoccasioni a seconda della natura dell’interruzione" tale esattamente = anche il casodell’embrione nei processi di autoregolazione/A'e si considera l’organismo come un sistema dotato di molteplici gradi di libert5, il corsodel suo s4iluppo sembra a44enire in modo immateriale/ In :uanto = parte di un nuo4otutto, ciascuna cellula, in seguito ad un’alterazione del 6tutto7 originario, a4r5 una nuo4a2unzione, compir5 processi nuo4i, e :uesti 6tutti7 insieme si uniranno in modo dacostituire un processo totale unitario tale da compensare e pre4enire gli e22ettidell’alterazione e rendere ancor possibile la 4ita$/< :uesto modo la 9estalttheorie non parteggia n per il #eccanicismo n per ilVitalismo, ma di2ende una concezione naturalista che 4uol s2uggire al dilemmadell’antitesi che essi pongono/Riesce essa in :uesto suo intento; 8a risposta esige un esame pi@ accurato di :uesto problema 2ondamentale di 2iloso2ia naturale, che a mio parere si pone in un secondotempo e che de4ierebbe ora la discussione del problema principale/ 8’accenno, che ne hodato, ha il solo scopo d’illuminare la particolare 2orma di Realismo che la scuola della9estalt ri4endica per s in proprio/<ggiungo che i suoi 2autori sono persuasi d’a4er superato anche l’<ristoEtelismo, ma =mia persuasione, da :uanto posso giudicare, che la conoscenza sommaria ch’essimostrano di :uesto sistema non giusti2ica tale pretesa/Il ertheimer de2inisce il Vitalismo come il sistema il :uale comincia con l’assumere chei 2atti naturali sono in se stessi essenzialmente ciechi e casuali e poi aggiunge :ualcosadi mistico al di sopra e al di l5 di essi che impone l’ordine$1/ 'i pu osser4are che :uesto probabilmente = il Vitalismo dei secoli SVII e SVIII, e ad esso appartiene a mio parereancheA il Driesch" ma tale Vitalismo = 2rutto del panpsichismo monadista del 8eibniz o delRazionaElismo antiano (per il Driesch), non del Naturalismo aristotelico :uando esso siarettamente inteso/Per <ristotele 6materia e 2orma7 non sono caratteristiche della 4ita, ma appartengono a

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tutto l’ambito della natura" anche il mondo inorganico consta di totalit5 strutturateintrinsecamente e 62ormate7, e non di semplici >ndEVerbindungen, :uali aggregati omacchine/ Precisamente materia e 2orma non sono due realt5 estranee e non pertinentil’una per l’altraK la 2orma o l’anima per i 4i4enti in2eriori all’uomo non = un principiomistico e spirituale come tiene il ertheimer, ma = di ordine materiale poich de4’essere

6proporzionata7 alla materia di cui = 2orma/Per <ristotele tanta = l’interpenetrazione o intimit5 reale 2ra materia e 2orma, che esse2ormano un 6tutto7 unitario e indi4isibile, come l’acciaio della scure con il suo taglio el’occhio con l’atto della 4isione/ 6'e, per esempio, dice il Filoso2o, :ualcuno deglistrumenti, mettiamo la scure, 2osse un corpo naturale, la sua 2orma sarebbe la :uiddit5della scure, e ci anche sarebbe la sua anima/ Z///[/ . se l’occhio 2osse un che di animatola 4isione sarebbe la sua anima7$J/8’anima = principio sostanziale e non = una semplice 2orza operante dall’estrinsecoK il4i4ente = un corpo naturale e come tale non ha altre 2orze che :uelle naturali, cio= 2isicoEchimiche" :uindi niente 2orze mistiche/ `ueste 2orze per non sono lasciate a se stesse eisolate, come nel mondo inorganico, ma si tro4ano dirette, per 4ia dell’anima, ad uno

scopo de2inito e ad e22etti in2allibili/8a critica dei 9estaltisti = 4enuta :uanto mai opportuna a denunziare il 2allimento di:uelle interpretazioni della natura che, dal secolo SVI in poi, la 2iloso2ia e la scienzamoderna hanno opposte all’interpretazione aristotelica, che a4e4a, 2ino allora, con 4aria2ortuna pre4also/ In :uesta reazione, e sotto :uesto aspetto, mi pare che la dottrina della9estalt signi2ichi unA ritorno, od un indizio di ritorno, alla mentalit5 aristotelicaK anche se:uesto ritorno possa in seguito 4enir arrestato, e 2orse anche annullato, per l’inter4ento dialtri princBpi o preconcetti sistematici, ai :uali anche la 9estalttheorie, non meno delleteorie che 4uol criticare, non ha 4oluto rinunciare/ In ogni modo i 9estaltisti commettonoalmeno una gra4e leggerezza, se non anche un’aperta ingiustizia, :uando 4oglionocollocare l’<ristotelismo sotto uno dei termini dell’opposizione, 4eramente 2ittizia, diVitalismo e #eccanicismo/Di 2atto pare che siano i 9estaltisti stessi a ricadere sotto uno dei termini" la concezioneche si 2a il OUhler del 4i4ente, come di un sistema a pi@ gradi di libert5, = prettamente2isica o pi@ esattamente 2isicalista, come lo dimostra l’analogia addotta dell’energiaelettrica sospesa in un conduttore/ Il risol4ere tutte le 2orze naturali in energie elettriche,ed il costruire tutti i modelli naturali su modelli elettrici, non = 2orse un’altra 2orma dimeccanicismo, sia pur aggiornata, secondo la :uale si ha un li4ellamento di tutte lemani2estazioni naturali ad uno schema e contenuto uni4oco e uni2orme come nelmeccanismo classico;`uando la 9estalttheorie riuscir5 a liberarsi dal principio dell’IsomorE2ismo e si adatter5in conseguenza a temperare l’uni4ersalismo del suo principio, credo che sar5 pi@ 2acile4alutare il nucleo positi4o esegetico da essa portato e riconoscere senza restrizioniessenziali il merito dell’inno4azione che essa ha operata con 4i4ace originalit5 nellacultura contemporanea/0/ Il signi2icato come contenuto empirico di esperienza8a scuola del #einong 2ace4a delle 6:ualit5 2ormali7, anche sensoriali, un contenuto62ondato7 e :uindi propriamente intellettuale" esse sorgono come 6oggetti ideali7 inseguito all’apprensione degli elementi 62ondanti7 e alla comprensione delle relazioninelle :uali essi si tro4ano/ 8e percezioni di un mo4imento di una melodia, di una 2igura

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geometrica non sono 6date7, ma sorgono per 6produzione7/6Io non ho, a22erma4a il #einong, alcuna percezione senAsoriale (ahrEnehmungs4orstellung) del mo4imento, perch il mo4imento non si pu s4olgere in unistante temporaleK se io mi tro4assi sempre al di 2uori per a22errare ci che si s4olge inuna continuit5 temporale, in un singolo istante dato, io non a4rei alcuna percezione e

neppure immagine di un mo4imento e neppure in generale d’un continuo temporalecomposto in s dei di4ersi istanti7$%/#a perch il continuo temporale e spaziale non pu esser un oggetto psicologicamenteimmediato; Il #einong lo nega per il preconcetto, empirista e razionalista insieme, che lasensibilit5 debba limitarsi al pul4iscolo degli elementi di sensazione/ Il passo da :uesta posizione alla antiana non pare da44ero insormontabile, tanto pi@ :uando si pensi allateoria del #einong intorno alla natura ideale e non reale delle Relazioni+/ Che le :ualit562ormali7, a di22erenza delle :ualit5 sensibili, presentino un nucleo di razionalit5, era notoanche al pensiero classico, come si 4edr5 e come, del resto, non = di22icile accorgersene":uesto per non 4uol dire che sorgano la prima 4olta da rapporti astratti e che esse stessesiano primieramente dei contenuti razionali, della stessa natura dei princBpi geometrici e

meta2isici/8e 6:ualit5 2ormali7 sono dei contenuti concreti, apprensibili soltanto nella lorodeterminatezza spazioEtemporale, e ri2eribili di 4olta in 4olta ad oggetti d’esperienza/ 'enon = esatto il dire che sono 6sentite7, non = meno inesatto il dirle prodotte da un processo di pensiero che abbraccia le relazioni/ 8e relazioni certamente sono presentinelle 62orme7, ma si tratta di relazioni ancora concrete, come inter4alli di tempo e ritmo per melodia, inter4alli di spazio per le 2igure 4isuali/ 8e 6:ualit5 2ormali7 non solo sonoapprese immediatamente inA :uanto che non si ha alcun indizio nell’esperienza del processo indicato dalla scuola di 9raz+$ ma noi sappiamo ben distinguere l’audizionedi un pezzo musicale da ci che pu essere un’analisi ri2lessa dello s4iluppo dei temi,delle 2usioni e 4ariazioni che un tema pu presentare rispetto ad un altro/ `uesto processo per non solo non = necessario per un’audizione musicale, ma bene spesso pu disperderel’incanto estetico che d5 l’insieme della situazione accolto nella sua immediatezza/Dei rentanisti in generale si pu dire che essi hanno a22errato, dietro lo stimolo del#aestro, la pro2onda bellezza della gnoseologia aristotelica, ma non si sono preoccupatidi andar oltre e di rile4arne tutte le intime esigenze/ 'ono perci essi rimasti rigidamentedualisti, ritenendo 4alida per la sensibilit5 la teoria dell’<ssociazione, sopra la :ualeele4ano l’edi2icio dei contenuti intellettuali che non continua4ano, ma si aggiunge4ano ai precedenti/Il problema dell’esperienza a :uesto modo 4eni4a duplicato, pi@ che risolto" si pone4ain2atti il problema come mai l’atomismo dei contenuti sensoriali pote4a 62ondare7 icontenuti di 6ordine superiore, le relazioni e le 2orme7, e come mai pote4a dirsiconoscenza oggetti4a :uella che per de2inizione in :uesta posizione non a4e4a unimmediato riscontro negli oggetti concreti presenti alla sensibilit5/. che la nostra osser4azione sia 2ondata lo dimostra il 2atto che lo stesso rentano negliultimi tempi almeno e :ualche suo discepolo 2ecero delle esplicite concessioniall’Idealismo, se proprio non 4’arri4arono senz’altro come a44enne per lo usserl/8a 9estalttheorie a4e4a in sostanza ragione di rimpro4erare alla 'cuola di 9raz di nona4er saputo superare l’atomismo sensoriale, che = stato il punto di partenza di ogniidealismo/ .d i 9estaltisti ebbero il merito di lasciare le 62orme7A nell’ambito

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dell’esperienzaK solo che andarono tant’oltre in opposizione alla scuola di 9raz daassorbire nella 62orma7 anche il 6signi2icato7/ 8a 2enomenologia, nella sua ricercasintetica, si tro4a perci da4anti ad un primo problema, :uello di determinare le 2unzioniche rendono possibile il presentarsi immediato delle 6:ualit5 2ormali7" = :uesto ilcontributo 4eramente positi4o della nuo4a Psicologia/

8a critica all’uni4ersalismo della 6teoria della 2orma7 che ha portato all’ammissionedell’in2lusso che esercita l’esperienza sulle stesse 6strutture 2enomenali7, pone il secondo problema, :uello di determinare per :uali 2unzioni le strutture originarie si di22erenzianoe si complicano ulteriormente/8e soluzioni, che 2ormeranno l’oggetto del II 4olume++, sono state ricondotte per l’ispirazione teoretica alle teorie aristoteliche dei sensibili 6per se7 (proprio e comuni) edel senso comune j I problemaK teorie della 2antasia, memoria e cogitati4a j II problema/Dal punto di 4ista 2enomenologico i momenti pi@ salienti sono dati dalla teoria delloschematismo per le 2unzioni della 2antasia, e dalla teoria dei contenuti intelligibiliconcreti il pensiero 4issuto o44ero gli intelligibili per accidens per le 2unzioni dellacogitati4a/

<mmesso, contro l’<ssociazionismo, che la 62orma7 = un contenuto originale, eammesso, contro la scuola di 9raz, che la 62orma7 non = primieramente un contenutointellettuale, si pone il problema del passaggio dalla 62orma7 ai contenuti intellettuali/'iccome si dice e si riconosce che c’= anzitutto, e soprattutto, percezione di 6cose7 pi@che di 62orme7, dopo il primo problema del 6come7 le :ualit5 sensibili si presentinocome 62orme7, c’= il secondo problema del come le 62orme7 si presentino come6oggetti7 a4enti un signi2icato/ `uesta posizione = comune a tutti i critici della9estalttheorie, siano essi associazionisti o intellettualisti" nei due casi, per, mi pare che i2ondamenti dottrinali sono o do4rebbero essere di4ersi, malgrado la grandesomiglianza dei termini/A Nella sua critica al OUhler, il Rignano sostenne che 6= la reazione a22etti4a che d5carattere di unit5 ai dati complessi di sensazione elementare7 e costruisce :uindi degli6oggetti7 con signi2icato/ .gli ammonisce anzitutto di distinguere nell’esperienzal’ordine secondo cui sono disposte nel mondo esterno le eccitazioni sensoriali elementari,e la spartizione di :ueste ultime in tanti gruppi e unit5 distinte/8’ordine = un 2enomeno di natura prettamente sensoriale, il cui sostrato 2isiologico de4eessere della stessa natura di :uello che sta alla base di ciascuna delle singole eccitazionisensoriali elementari, e che pu esser costituito dalle correnti ner4ose deri4ate diraccordo, le :uali sono della stessa natura appunto delle correnti ner4ose primarieoriginarie, costituenti il sostrato 2isiologico delle sensazioni elementari/8a spartizione, in4ece, delle eccitazioni sensoriali elementari in tanti gruppi distinti, ilriconoscimento di :uesti gruppi come tante unit5 a s, come altrettanti 6oggetti7 o6cose7, = secondo il Rignano un 2enomeno, non pi@ di natura sensoriale, bensB di naturaa22etti4a/ G il soddis2acimento o il contrariamento, diretto o indiretto, di date nostretendenze a22etti4e, da parte di :uesto o :uel gruppo di elementi sensoriali, ci che d5 a:uesto gruppo il carattere di unit5 e la 62isionomia7 di 6oggetto7 o di 6cosa7/ `uesto o:uel gruppo di elementi sensoriali un 2rutto, o un pezzo di pane, un bicchiere di 4ino  soddis2a la 2ame o la seteK :uesto o :uel gruppo di elementi sensoriali un albero od il4ello lanoso di una pecora ci ripara dai cocenti raggi del sole o dalle intemperieK :uestoo :uel gruppo di elementi sensoriali il giaciglio di paglia od un grosso macigno da

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rimuo4ere ci procura un riposo ristoratore o richiede un nuo4o grande s2orzo penoso"ipso 2acto esso assurge ad unit5, in :uanto mezzo appunto di soddis2acimento o causa dicontrariamento di :uesta o :uella tendenza a22etti4a/ G in :uesta ripercussione o reazionea22etti4a che ha il suo epilogo e si riassume ogni situazione sensoriale complessaK = dessache costituisce :uel processo di spartizione o di smistamento in tante unit5 distinte,

in4ano cercato dai 9estaltistiK = dessa, in altre parole, che ci 2ornisce :uel meccanismod’inteAgrazione e di sintesi che ci 2a 4edere 6oggetti7 e 6cose7 emergere distintamente dalcaos di in2initesimi e in2initi elementi sensoriali che alla rin2usa ci trasmette il mondoesterno/ Fin :ui il Rignano ($$JE$$%)/Il OUhler nella sua 4i4ace risposta non ebbe di22icolt5 a mostrare che il Rignano resta4aimpigliato mani e piedi nel pi@ ortodosso associazionismo+0/`uanto al nuo4o principio di spiegazione, il OUhler nega4a che il signi2icato indicato daRignano sia il 4ero e pro2ondo signi2icato delle cose come tali, riducendosi ad una:uali2ica puramente 6esteriore7 degli oggetti, come si = detto poco 2a/ Non 4’= dubbioche l’aspetto pratico e le colorazioni a22etti4e, che gli oggetti assumono rispetto alsoggetto, possono essere dei criter_ per la 6spartizione7 e la classi2icazione degli oggetti

stessi/ Pu darsi anche che nei primi tempi dello s4iluppo psichico l’a44ertenza deglioggetti sia eccitata, sostenuta e guidata da tali criter_/ #a l’unit5 intrinseca che ilRignano, a parole almeno, riconosce all’oggetto come pu sorgere da tali criter_; 8’unit5di struttura = un 4alore per s, anteriore e presupposto all’e22icacia pratica degli oggetti/<nzitutto, anche dal solo punto di 4ista 2enomenale, gli oggetti non si de2iniscono per isoli usi pratici, ma anche secondo i criter_ 2enomenali della 9estalt, cio= da continuit5 edeterminazione spaziale (distanza, 4icinanza, contorni, rapporti locali interni///)+&/8a ri2erenza delle :ualit5 esterne ai bisogni non pu de2inire assolutamente l’oggetto, poich nella soddis2azione od insoddis2azione, nello s4iluppo e nell’arresto, nel piacere enel dolore,A io non esco ancora da me stesso" se 2inisse :ui l’oggetto stesso s4anirebbe inun relati4ismo antropocentrico/8a costanza dell’uno = un segno, nella 4ita ordinaria 2orse il pi@ interessante, dellacostanza della cosa, non l’unico n il 2ondamentaleK le cose stanno piuttosto in sensoin4erso/Il torto della teoria del Rignano e del Cornelius = :uello di trattare le connessioni dei datisensibili non come una propriet5 dell’oggetto, ma come il bene2icio, l’e22etto di unsoggetto+?, di accumunare un insieme di :ualit5 esterne dall’unit5 di un desiderio, in4ecedi 4edere nel complesso delle :ualit5 un ordine anteriore, che s’impone anche se non =completamente penetrato/ Il ri2erimento ai bisogni generali pu spiegare il sorgere di certinomi comuni, ma non esaurisce l’oggetto nella sua essenza" = proprio, al contrario,l’essenza dell’oggetto a22errata in :ualche modo nel suo insieme e come inerenteall’oggetto, che in un secondo tempo appare capace di soddis2are un bisogno/ Non = soltanto la messa in atto delle :ualit5 esteriori, in :ualun:ue modo essa sia intesa,ci che costituisce un oggetto di 2ronte alla coscienza/ 8e :ualit5 2ormano l’apparenza diuna cosa per un soggetto, non la cosa stessa, che resta sempre ci che le causa, le 6porta7ed a cui 4anno ri2erite/ Nei caratteri enunziabili di una realt5 psichica, la coscienza nona22erra che l’espansione esteriore di propriet5 interiori, che con2eriscono all’oggetto tantola sua determinazione spaziale come il posto e l’azione che ad esso compete nell’ambitodella realt5 sensibile+/8a tesi del Rignano, con :uelle che ad essa si riallacciano, ha uno s2ondo di

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irrazionalismoK essa non conosce l’in s, il carattere primario assoluto e indipendente checompete all’oggetto/A&/ Il signi2icato come contenuto intelligibileLanto l’attitudine gestaltista di ridurre il signi2icato alla 6struttura7, come :uella delRignano di limitare il signi2icato al 4alore pratico di un aggregato di sensazioni

elementari, non riescono a presentare l’oggetto come 6cosa7, ma lo s2iorano appena/Ciascuna prende il problema ad un punto estremo e si rinchiude in esso/Certamente, gli oggetti d’esperienza presentano una struttura 2enomenale, ed hanno :uasisempre un ri2lesso pratico" sarebbe dato allora il 6signi2icato7 dalla relazione che =appresa esistere 2ra le 6parti7 di una struttura, o 2ra il contenuto pratico degli oggetti inrapporto agli usi possibili al soggetto;Il ridurre il signi2icato ad una 6relazione7, come prospetta4a la 'cuola di 9raz, nonrisol4e ancora il problema, n lo 2a a4anzare d’un passo sulle due soluzioni antagoniste, poich la realt5 di una relazione si 2onda sulla realt5 dei termini, e perci li suppone" partie tutto, soggetto ed oggetto possono 2ondare relazioni reali solo in :uanto essi sono in se contengono un nucleo sul :uale si pu s4iluppare :uella solidariet5 ontologica 2ra i

termini, che = la relazione/G :uesto nucleo che costituisce il :uid proprio del signi2icato di una 6cosa7, ci per cuiuna cosa occupa un dato gradino nella scala degli esseri/Il carattere di realt5 = concepito a4ere un 4alore assoluto e 2ondante rispetto a tutti icaratteri 2enomenali, siano essi di ordine percetti4o, come utilitario" il signi2icato, intesoin :uesto senso, ha un contenuto originale che pu nascere solo per un atto diconcentrazione del nostro spirito sull’oggetto/ Per chiarire un po’, = da a44ertire che 4isono delle gradazioni anche nel signi2icato/a) V’= la s2era dei signi2icati di esperienza concreta della 4ita ordinaria" essi portano alleclassi2icazioni pratiche che hanno tratto in inganno il Rignano/ b) V’= la s2era dei signi2icati tratti dall’esperienza scienti2ica, poggiata sull’analisisperimentale, strettamente oggetAti4aK essa porta alla classi2icazione naturale degli oggettisecondo caratteristiche proprie e necessarie dei medesimi, ma sempre di ordine2enomenale ('cienze 2isiche e naturali)/c) V’= poi la s2era delle propriet5 spaziali pure, che astraggono tanto dai criteri utilitar_,come dalle propriet5 sensibili, e riguardano la :uantit5 secondo la considerazioneintelligibile assoluta, secondo l’essenzialit5 delle dimensioni misurabili ('cienzematematiche, astronomia, meccanica, 2isica matematica)/Il 6signi2icato7 degli oggetti, in :uesti 4ar_ campi, si speci2ica secondo il punto di 4istaassunto, o44ero secondo l’oggetto 2ormale che = proprio a ciascuno/ Nessuno di essi, per, e neppure tutti e tre presi insieme esauriscono il contenuto di ci che s’intende per oggetto reale o 6cosa7K ciascuno ne realizza un aspetto e tutti insieme danno il complessodelle :ualit5 aderenti alla 6cosa7 e 6portate7 da essa/d) Il 6signi2icato7 si estende ed indica soprattutto ci che = il 6portatore7 ed il6sostegno7, non come un puro piolo o ricettacolo, ma come la 6radice7 di tutto :uantoappare al di 2uori/ Il signi2icato nel suo senso primario 4iene allora ad essere 6ci per cuiuna cosa = ci che = nell’ambito dell’essere come tale7/ .sso = ci che pi@ intimamenteappartiene ad un oggetto in modo che, se esso 2osse in s immediatamente 64isto7,darebbe al nostro spirito stupe2atto la chia4e intelligibile di tutto ci che in :ualsiasi2orma appartiene in proprio all’oggetto/

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G desso un contenuto inesauribile e misterioso, ma non tanto remoto dall’occhio interioredi ciascuno che non se ne possa a44ertire la presenza, la consistenza, la 2unzioneontologica/ .sso solo 2ornisce uno status in :uo nella risoluzione, sia gnoseologica comemeta2isica, che dobbiamo 2are della conoscenza 2rammentaria e inadeguata che dellarealt5 ci d5nno tanto l’esperienza concreta, :uanto l’analisi astratta/

 Non = 2acile, al punto in cui si tro4a la nostra ricerca, precisare pi@ da44icino il contenutodi ci che de4’essere detto il 6signi2icato7 tecnico degli oggetti" lo si 2ar5 nella parteconclusi4a del la4oro/Ae) Facciamo l’ultimo passo/ `uesto contenuto intelligibile pu esser considerato inastratto, e ci a44iene nella ri2lessione disciplinata delle scienze teoretiche/ Nella percezione in4ece, esso = dato in concreto, nelle sue attuazioni particolari/.4identemente 6signi2icato concreto7 e 6signi2icato astratto7 non possono rappresentaredue contenuti disparati/ In :uali rapporti allora stanno l’uno all’altro; C’= 2ra essicontinuit5, subordinazione, e come; Nascono ad un parto nell’anima, od uno primadell’altro; `uale di essi nasce prima e come il secondo nasce dal primo;G :uesto il nucleo centrale del problema 2ondamentale della percezione/ .sso non ha

rice4uto, per :uanto sappia, almeno nelle 2orme che abbiamo 2inora prospettate unasu22iciente considerazione da parte dei critici della 9estalt/ .ppure = dalla sua soluzionesoltanto che la inadeguatezza della 62orma7 in con2ronto della 6cosa7 pu esseresolidamente 2ondata/ .d anche per :uesto, come per i due precedenti, non manca4a la possibilit5 di un ricordo e di un ritorno :uanto mai opportuno, ad una :ualche dottrinaaristotelica per la :uale sia saldato lo hatus 2ra il concreto e l’astratto che rode nel cuorela 2iloso2ia moderna, e la distrugge, malgrado le proteste dei suoi seguaci, in smanie4uote e dolorose/Poich tutto il problema della percezione, in ciascuna sua 2ase, = il problema della6sutura7 di un dualismo di contenuti" :ualit5 sensibili e :ualit5 2ormali, :ualit5 2ormali esigni2icato, signi2icato concreto e signi2icato astratto/ *pposti, ed alle 4olte contrastanti,essi danno alla mente lo scandalo di con4i4ere insieme e di essere spesso inseparabili,:uando non sono anche lo s2ondo reale e noetico l’uno dell’altro/ G per un processodialettico di tal genere che il soggetto arri4a al pensiero ed = per il medesimo che il pensiero poi apprezza e subordina a s le conoscenze in2eriori/8a ricchezza della 4ita spirituale non si pu a4ere nel sopprimere l’uno a 4antaggiodell’altro com’= stata l’abitudine dei moderni gnoseologi, ma nel sal4are ambedue,insieme paci2icati, o, pi@, esattamente, 2atti complementari/8’esposizione e discussione dei gradi 2enomenali del conoAscere si ha da continuare con laricerca dei rispetti4i gradi 2unzionali, di cui con4iene ora rile4are l’indole 2ondamentale per rendersi ragione del piano del II 4olume che seguir5/< che punto si tro4ano i problemi prospettati nell’Introduzione;?/ Piani oggettuali e gradi 2unzionali" conclusioneG stato gi5 messo in chiaro nell’Introduzione che bisognerebbe parlare di 6pianioggettuali7 e non semplicemente di 6oggetti7 della percezione" 4edo delle zonecromatiche di uno s2ondo, il mo4imento di un aeroplano che decollaK sento il ritmocarezze4ole di una melodia, lo s4iluppo di un moti4o sin2onicoK ascolto un discorso politico, una lezione accademica/// Ciascuna di :ueste situazioni realizza un particolaremomento della nostra 4ita, pi@ o meno interessante, pi@ o meno a44incenteK ognunacostituisce il brillare 2ugge4ole o prolungato del mondo all’interno dell’anima" il

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 problema = tutto :ui, nel determinare come s’accendano :ueste luci, come s’alimentinoKcome poi si a22ie4oliscano e si spengano/8a risposta pi@ o44ia sarebbe il pensare che il mondo stesso, superando le brume chea44olgono la realt5, accendesse :uelle luci nell’anima e le o22risse alla suacontemplazione/ Poich di 2atto noi, o andiamo in cerca 2amelici o 2uggiamo sgomenti da

:uelle situazioni, bisogna 4eramente ammettere che esse di 2atto non sono da noi/ Nonsono per senza di noi" le pietre e le piante non si turbano di 2ronte all’apparizione di unessere noci4o, n si rallegrano alla presenza di amiciK e gli animali non prendono alcuninteresse ad un concerto sin2onico e meno ancora ad un discorso accademico/'i de4e dire allora che se = 4ero che = il mondo il primo a muo4ersi per 4enire a noi, non= men 4ero che ogni suo s2orzo di penetrazione sarebbe 4ano, come resta 4ano in tanta parte della natura, se noi al mondo non aprissimo le porte/ Pi@ ancora" i gradi di penetrazione del mondo nel soggetto de4ono pur essere in :ualche modo i gradi di bene4olenza che il soggetto mostra a suo riguardo, se il mondo, che a tutti si d5Aindi22erentemente, = di 2atto appreso, assimilato, 4alutato dai 4ar_ esseri nelle 2orme pi@4arie/

Cos’= ci che il mondo o22re indi22erentemente; `uali sono i mezzi e le modalit5dell’incontro 2ra il soggetto ed il mondo;Il primo problema non pu a4ere per ora che una risposta generale/ Il mondo o22re sestesso per essere altro4e (:ualcosa) di pi@ di :uello che in s sia/ Nel conoscere, cio=, ilmo4imento che parte dal mondo 4erso il conoscente non = una mani2estazione cheimporti una disintegrazione di realt5, ma = piuttosto un’espansione ed una tendenza adessere in altri luoghi ed in altri modi che sono nuo4i e che lasciano intatto :uellooriginale/ Chi obbiettasse che noi possiamo 4edere la luce delle stelle che sono ormaispente da secoli, non intacca la nostra conclusione la :uale prospetta solo il rapporto 2ra ildarsi a conoscere e l’essere" in :uesto senso = da negare, per e4idenza immediata, che ildarsi a conoscere sia antitetico all’essere, che anzi gli = tutto ordinato/ >n essere che =conosciuto = pi@ 6essere7 e certamente non lo = meno di ci che non lo =/Rispetti4amente l’essere conoscente, in :uanto conoscente, non = essere che nelconoscere, perch solo allora = di4entato l’essere (conoscente) e prima pote4a soltantodi4entare/ I gradi di a44icinamento che il soggetto 2a incontro all’essere sono le 62orme7o 2asi o tappe di progressione assimilati4a del soggetto rispetto all’oggetto, che = poil’ascensione ontologica del conoscente 4erso :uel termine o 2astigio a cui la sua naturacon i suoi impulsi, brame e 4olont5 di azione lo spinge dall’interno/I problemi di una gnoseologia elementare del conoscere umano sono i problemi di :uestainterpenetrazione 2ra il mondo ed il soggetto/C’= anzitutto un 6problema 2isico7" se il mondo si d5 indi22erentemente, onde si diceappunto che = un dato, e se non d5 tutto se stesso o parti integranti di s come olocausto perch continua a sussistere, = da ritenere che si 2a presente per :ualcosa che pumandare 64erso7 il conoscente senza so22rire nella propria consistenza, e d’altronderitiene ancora a s collegato, perch il soggetto possa sulla scorta di :uel messaggio,risalirne il corso e mettersi in commercio con l’oggetto/ `uesto =A il problema 2isico deglistimoli sensoriali, problema che nella sua radicale soluzione = solidale con la spiegazioneultima della struttura intima della materia, ma di cui non = necessario, ai 2ini dellagnoseologia, a4ere in mano l’ultima soluzione/ G su22iciente il rimuo4ere, nellamolteplicit5 delle ipotesi a cui 2inora esso ha dato luogo, :uelle che, nelle loro assunzioni,

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la rendono impossibile, poich = 2acile riconoscere che la 6:ualit5 reale7 caratteristicadegli stati di conoscenza, :ualun:ue possa essere la teoria sul loro s4olgersi e sulla loro portata, ha un contenuto cosB proprio e cosB immediato che = 4eramente, rispetto a tutti i possibili oggetti e dati, ci che = talmente 6oggetto7 e 6dato7, che senza di esso niente pu essere oggetto e dato/ Noi siamo :uindi in possesso, nell’ambito della conoscenza

immediata, di oggetti e dati che superano senza con2ronto, :uando si badi alla natura in sdell’oggetto, le descrizioni pi@ moderne di :ualsiasi 2enomeno 2isico" ognuna di :uestenon = tanto de2initi4a da escludere domani di essere sostituita, com’= a44enuto per le precedenti, da altre che a4ranno, com’essa lo ha oggi, il loro giorno di attualit5/ >n atto di4isione in4ece, una situazione di pensiero, un’attitudine emozionale indi4iduale ocolletti4a, non ha una di4ersa presentazione reale anche a distanza di secoli" bench possono 4ariare i termini e le espressioni, il contenuto, cio= la struttura 2ondamentale del2enomeno che si 4uol esprimere, non cambia/ . cosB mentre le concezioni intorno ai 2attiumani, considerati tanto nella 4ita di un soggetto singolo come delle societ5 e dellaintiera umanit5, presentano 2ra di loro 2orme pi@ o meno accentuate di solidariet5 e pi@ omeno connesse di continuit5, le teorie scienti2iche hanno, come legge di successione, la

discontinuit5 ed il contrasto/ .sse possono a4ere una lenta continuit5 in :uanto 4engonoconsiderate soggetti4amente, cio= come 2enomeni di cultura e :uindi :uali attuazioni progressi4e dello spiritoK come, parimenti, le concezioni dei 2atti umani, guardate dal di2uori, possono apparire discontinue appunto perch sono interpretate da punti di 4istaoggetti4i, orientati cio= o determinati da 2attori esterni/ In altre parole all’inizio dellagnoseologia = da riconoscere a me preme4a di rile4are soltantoA :uesto che non c’=una dialettica dell’oggetto nel suo darsi 62isico7, ma del soggetto soltanto/ 8a dialettica dicui intendo parlare non signi2ica altro che l’esercizio prima, e poi la successione ordinatae la complicazione armonica delle 62unzioni7 che permettono al soggetto l’assimilazionedell’oggetto secondo i 4ar_ gradi o piani oggettuali/`uanti e :uali sono :uesti piani; 8a domanda esige una risposta sollecita, perch la posizione dei problemi o44ero dei gradi 2unzionali non pu che dipendere da :uella deigradi oggettuali e per noi :uesti sono pi@ immediati di :uelli" anzi sono gli uniciimmediati, poich le 2unzioni, anche :uando possono cadere sotto osser4azione ed esseresperimentate ci che accade per alcune soltanto ed in modo saltuario e sempre indipendenza degli oggetti si ri4elano negli oggetti/ 8a natura e la complicazionedell’oggetto = allora il primo criterio per 6arguire7 la natura e la complicazione della2unzione/'ono stati gi5 distinti nell’Introduzione, seguendo :uesto principio metodologico, tre6piani7 2ondamentali che possono essere 4ariamente denominati" sensoriale, percetti4o,oggetti4o, oppure contenuti sensibili, 4ita 4issuta e pensiero astratto/ I piani delle due2orme di classi2icazione si corrispondono l’un l’altro, ma non coincidono esattamente"eppure una sola classi2icazione di piani = inadeguata a descri4ere la situazione reale del problema che, dopo l’ampia ricerca 2enomenologica, non si presenta pi@ cosB enigmaticocome all’inizio/ Procediamo ancora in modo elementare/Io 4edo delle 6zone o strisce colorate7" ma non 4edo il solo colore, bensB un’estensionecolorata la :uale ha dei limiti e costituisce una 2iguraK estensione e 2igura che mi siri4elano, nell’esercizio completo della coscienza ed in condizioni normali di esperienza,come appartenenti ad un oggetto, p/ es/ una pezza di sto22a/ Io 4edo un colore, 4edo unrettangolo colorato, 4edo una pezza di sto22a di tal colore e 2orma///, sono espressioni di

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cui ciascuno a22erra il contenuto ed = persuaso che esprimono delle situazioni dicoscienza che hanno un senso reale e de2inito/ I tre piani oggettuali sono perci 2uoricontestazione/ Come anche = 2uori contestazione che non si d5 colore che non siaA2igurato, n 2igura senza colore, n oggetto concreto che non abbia un :ualche colore e2igura ed altre :ualit5 analoghe per gli altri sensi/

Come si realizzano i 6piani7 nel proprio contenuto caratteristico; Come si mettono inrelazione l’uno con l’altro; I due problemi, concettualmente distinti, nella soluzione di2atto si intralciano ed inter2eriscono/ 8’esperienza ordinaria e l’e4idenza dei 2atti mostrache le 2igure ed in genere le :ualit5 2ormali non si 2anno presenti per s isolatamente, ma per 4ia delle :ualit5 sensibili di22erenziali alle :uali compete in proprio di muo4ere i sensicon proporzionate eccitazioni esercitate sopra gli organi/ D’altra parte le indagini della9estalttheorie, e prime :uelle del Oatz, hanno messo in e4idenza che il 6modo diapparire7 degli aspetti cromatici pu dipendere dal tutto percetti4o di cui l’aspettocromatico = appunto un aspetto/ In2ine la critica alla 9estalttheorie ha mostrato che il2attore principale di subordinazione nei tutti percetti4i non compete alla 9estalt, ma al6signi2icato7/ `ueste constatazioni e successi4e messe a punto del problema

suggeriscono alcune importanti conclusioni nei riguardi della posizione del problema2unzionale che 2ormer5 l’oggetto del 4olume teoretico di cui anticipo le linee essenziali/

a) C’= anzitutto il problema generale intorno all’essenza dell’assimilazione conosciti4a edalle sue condizioni tanto oggetti4e come e soprattutto soggetti4e" problemaapparentemente tecnico, ma che in realt5 d5 il tono, e non pu non darlo, alle ulterioritappe della trattazione/ <ristotele ed il realismo moderato concepiscono il conoscerecome una 2orma di espansione d’essere da parte dell’oggetto e d’intensi2icazione d’essereda parte del soggetto/ Il punto cruciale = :ui il determinare come a44engano prima :uellaespansione e poi :uesta intensi2icazione/ <bbiamo gi5 prospettato che mentre per ilsecondo punto possiamo parlare con certa ed immediata, sia pur limitata, cognizione, per il primo in4ece dobbiamo accontentarci di sole approssimazioni" :uesto 2atto per non haalcuna ripercussione diretta sullo s4iluppo dei problemi/AIl primo capitolo, che si occupa di :uesta posizione assoluta del conoscere, raccoglie isuoi risultati attorno a due princBpi, di cui l’uno sta all’inizio e d5 ragione del processoiniziale, l’altro sta al termine del processo iniziale e di4enta a sua 4olta principio delle2unzioni gnoseologiche deri4ate" sono l’uno, il principio della mestes, o44ero dellacorrispondenza 2ra la struttura dell’organo di senso e :uella dello stimoloK l’altro il principio dell’intenzionalit5, o44ero della 6specie conosciti4a7 come attuazione psichica, per la :uale l’oggetto resta immanente al soggetto ed il soggetto conser4a una relazionetrascendentale all’oggetto/ 8o s4iluppo della conoscenza da :uesto istante di4enta los4iluppo della specie ed i gradi dell’uno sono i gradi dell’altra, cosicch, dal punto di4ista 2unzionale, i processi soggetti4i sono la ragione propria dei piani stessi dioggetti4it5 e ad essi direttamente corrispondono/ b) 'egue il problema dei 6contenuti 2ormali7/ `uesti contenuti hanno due 2acce" unari4olta 4erso i contenuti sensibili la 2igura = :ualcosa di colorato , l’altra ri4olta 4erso icontenuti intelligibili = in2atti la tal 2igura di :ualcosa " = per :uesto che la 9estalt pudominare i contenuti sensibili ed = a sua 4olta dominata dal signi2icato/ Nel primo momento la 2igura ed in genere le :ualit5 2ormali sono un contenuto sensibile":uindi 4engono all’anima e tra4erso i sensi secondo processi che de4ono rientrare

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nell’ambito di 2unzioni psico2isiche che ci restano ignote/ 8a problematica di :uesti processi costituisce uno dei punti pi@ ardui della 9estalttheorie" comun:ue le discussionis4olte in :uesta I Parte hanno escluso in modo de2initi4o le ipotesi dell’associazione,delle 62orme 2isiche7 e dei 6contenuti 2ondati7 della 'cuola di 9raz/Ri2acendoci, come lo 'tump2, alla teoria aristotelica dei 6sensibili comuni7 ed alla

2unzione sintetica della coscienza (6senso comune7) si arri4a ad una teoria puramente psicologica che s’a44antaggia di molto anche oggi su :ualsiasi altra, 2inora propostadal pensiero moderno, Oant compreso,A perch conser4a il carattere originario dellestrutture primiti4e e riconosce il contributo dell’esperienza+1/

c) Il mo4imento di un aeroplano non = il mo4imento di un uccelloK la statua di marmo o bronzo o legno non = la persona, e di4erso = il nostro contegno rispetto ad oggetti chericonosciamo di4ersi e pur con4engono nelle 6:ualit5 2ormali7/ `uindi, la :ualit5 2ormalenon solo non esaurisce l’oggetto ma pu a4ere un contenuto indi22erente od almeno per noi = appresa come tale" altrimenti il pro4erbio 6l’apparenza inganna7 non a4rebbe alcunsenso/ .d il pro4erbio dice che l’apparenza = ad un tempo associabile e dissociabile dalla

realt5 e dalla sua realt5" in tanto allora = possibile l’inganno in :uanto un contenuto2enomenale si pu presentare solidale per cause soggetti4e od oggetti4e che ora nonimporta precisare con un contenuto oggetti4o di cui non = sempre la naturalemani2estazione/ `uesto 2atto = denso di problemi di cui ora basti prospettare l’essenziale,e cio= che tanto i 6contenuti 2ormali7 come i 6contenuti intellettuali7, o44ero oggetti4icateQochn, hanno una certa :ual 4icende4ole plasticit5, gli uni nel subordinarsi sottodi4ersi aspetti, agli altri/C’= una subordinazione naturale delle :ualit5 2ormali alla intelligenza" essa porta allacostruzione degli schemi percetti4i, di cui Oant intra4ide l’importanza senza riuscire arenderne la ragione/ 8a trattazione degli schemi ho do4uto restringerlaA all’aspettoessenziale, rinunciando alla parte descritti4a" in sua 4ece rimando a tutta la psicologiadelle 9estalten, poich gli schemi nella mia interpretazione psicologica tengono, come principio genetico, esattamente il posto del 6principio delle 2orme 2isiche7/Il dire per che la 2ormazione degli schemi = naturale, non signi2ica che essa sia puramente meccanica od a44enga nello stesso modo della prima apprensione dei colori edelle 2ormeK in4ece essa implica un certo inter4ento delle 2unzioni superiori in :ualcheloro 2orma/ `uesta 2orma, secondo la psicologia araboEtomista, pare che non sia il pensiero, come tale, nella sua purezza di struttura logica, ma piuttosto una 2orma in2erioredi razionalit5 o, meglio, una 2orma superiore di sensibilit5 propria dell’uomo, che = statadetta la cogitati4a/ 8a Denpschologie ha messo in e4idenza l’in2lusso del signi2icatonella percezione+J, particolarmente nel comportamento illusorio, nelle alternati4e di2igura e di 2ondo///K la patologia ha ri4elato dissociazione di :ualit5 sensoriali edissociazioni di attributi reali" tutto :uesto suppone uno studio intermedio 2ra i contenuti puramente sensoriali e :uelli puramente intelligibili, edA esso = l’ambito delle 2unzionidella cogitati4a/ Il contributo che porto in :uesta parte che reputo decisi4a per lagnoseologia e la 2ondazione della meta2isica in generale costituisce l’aspetto propriodella mia interpretazione rispetto a :uelle 2inora accennate dagli scolastici/8a cogitati4a abbraccia le 2unzioni che interessano gli aspetti reali delle cose in :uantosono oggetti di 4ita 4issuta, di contro alle 6:ualit5 2ormali7 od ai contenuti intelligibili puri" essa opera la sutura dei due ordini come si dir5, credo, con su22iciente abbondanza/

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<llora 6io 4edo dei rettangoli di sto22a rossa7" dei tre piani oggettuali, rossoErettangoloEsto22a, il pi@ importante nell’ordine reale = la sto22a, anzi :uesta data sto22a/ Il rosso =contenuto proprio della 4ista, la sto22a = contenuto proprio dell’intelletto, il rettangolocome 2orma spaziale limitata rientra nell’ambito del senso, come tipo di 2igurageometrica in :uello dell’intelletto/ Che io percepisca subito il rettangolo nettamente, lo

si de4e all’entrare in 2unzione dello schema percetti4oK ma che io percepisca la sto22a inconcreto come 6:uesta7, ed a44erta il triangolo di sto22a in concreto, nell’esperienzadipende dalle 2unzioni della cogitati4a/ <d essa soprattutto si de4e il percepire ilmo4imento come di un aeroplano o di un uccello, l’a44ertire che il tal complesso sonoro= una melodia od una sin2onia, un’aria di chiesaK = per essa che un complesso di parole si presenta come discorso politico, od una lezione od una predica ed ancora che certimo4imenti corporali o gesti abbiano un signi2icato di dolore o di gioia, di supplica o dicomando, di speranza o disperazioneK per essa ancora emerge, nel ritmico incanto deimo4imenti, la danza gioconda che appaga lo sguardo, e scende al cuore il gesto di unacarezza a22ettuosa/ <l principio il rettangolo = percepito solo come zona spaziale4agamente delimitataK il mo4imento come una data 2orma di spostamento continuo nello

spazio, le 2orme musicali come successioni ordinate e ritmate di suoni, i gesti comedirezioni e spostamenti delle membra nello spazio, la danza come complesso dimo4imenti combinati, la carezza come piace4ole pressione alla super2icie del corpo/// 8atras2ormazione o, secondoA il termine della Denpschologie, l’incorporazione delsigni2icato = opera dell’esperienza, non in :uanto soggiace a puri processi sensoriali oda puri processi intellettuali, ma in :uanto l’esperienza pu concretarsi secondo alcune2orme determinate di struttura, che sono appunto oggetti4e ad esclusione di altre chesarebbero 2orse parimenti possibili come strutture 2enomenali, ma che di 2atto non sid5nno perch non a4rebbero alcuna portata oggetti4a nel mondo in cui all’uomo tocca di4i4ere/In altre parole la cogitati4a opera la distinzione, e le sintesi rispetti4e che la posizionedella distinzione importa, 2ra 9estalt e struttura, la :uale non = solo una distinzione 2ragradi di complessit5 nella organizzazione, ma :uesta stessa complessit5 nel suo 2ormarsie nel suo apparire = un segno che gli oggetti appartengono a piani di 4ita e di conoscenza pro2ondamente di4ersi bench non siano disparati, n percetti4amente isolati/<lla concezione limpida dei processi di pensiero, propria del positi4ismo materialista edello spiritualismo idealista, si contrappone oggi, sul 2ondamento della 2enomenologia, laconcezione di un pensiero certamente inscindibile dalle strutture 2enomenali dell’oggettocome dalle esigenze biologiche del soggetto, ma che pur emerge al di sopra di esse perch le domina/ Il contenuto del pensiero non si esaurisce n nell’apprensione dellestrutture 2enomenali (9estaltth/) e neppure nell’ordinamento e conseguimento dei risultatidi 4alore pratico (Rignano), ma indica piuttosto il 2ondamento stabile e le relazioni realisu cui si 2ondano cosB :uelle come :uesti/ 8a scuola di 9raz insiste4a nel porre alla basedei contenuti percetti4i l’apprensione delle relazioni, e 2in :ui coglie4a nel segno"sbanda4a inE4ece a22ermando che le relazioni sono un 6prodotto7, :ualcosa di aggiuntoda parte della mente, non molto di4erso dalle categorie antiane anche se 2orse la posizione del enussi, a credere al #usatti, abbia poi temperato il razionalismo di talesoluzione/8a 'cuola empirista ed il Rignano colloca4ano al centro della organizzazione percetti4al’interesse biologico e l’azioneA esteriore" la soluzione a4e4a il suo lato con4eniente in

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:uanto 2ace4a la percezione solidale dei contenuti, dei modi e delle 4icende della 4ita4issuta, ma era nel suo 2ondo inadeguata, perch esperienze casuali e contingenti non possono da s portare all’ordine ed alla necessit5 che si richiedono per il conoscere/ 'ein4ece si tiene che alcune 62orme7 di relazioni sono immanenti ai dati e non hanno bisogno di essere costruite, ma sono il punto di partenza per la elaborazione di relazioni

di ordine superiore, le due tendenze possono essere temperate e con4enire insieme neidue aspetti positi4i, per la 2ormazione di una teoria nella :uale l’aspetto genetico non hada distruggere, ma suppone la distinzione dei piani oggettuali nella gerarchia dei 4alori/>n riscontro che potrebbe ri4elarsi ricco di spunti nuo4i, di ricerche e ri2lessioni, di:uesta nostra teoria dei 6piani oggettuali7 secondo la struttura tomisticadell’intenzionalit5, si pu indicare il recente orientamento della scuola del #etzger o44ero di :uella ch’= indicata come la 6seconda 9estalttheorie7+%/.gli distingue 'trutur, 9anz:ualitt e esen o44ero esenseigenscha2t/ 8a 6struttura7 o plesso (9e2Tge) indica l’5mbito delle 6:ualit5 2ormali7, le propriet5 di ordinamento ecostruzione dei dati sensoriali" 2orma spaziale, struttura 2igurale, pro2ilo luminoso ecromatico, ritmo, melodia e particolarmente la struttura di mo4imento/ .sempi" diritto,

rotondo, angoloso, ellittico, chiuso, simmetrico, acuto, ondoso, dentatoK legato, staccato,sci4olando, crescendoK continuo, discontinuoK crescere, incresparsi, salire, cadere,scorrere, saltare///, in bre4e ogni 2orma di 6passaggio7 (>ebergang)/8a 6propriet5 totale7 o 6:ualit57, comprende le propriet5 materiali, in :uanto non si trattadi :ualit5 sensorialiA semplici cio= indipendenti dal plesso delle :ualit5 sensoriali come le precedenti/ .sempi" trasparente, luminoso, ru4ido, liscio, splendente, come seta, reale(dingha2t), apparenteK molle, duro, 2ragile, piumatoK stridente, 4uoto (per i suoni)/8’6essenza7 o 6propriet5 essenziale70 in senso ampio abbraccia le 6propriet5 totali7 diespressione tanto della natura come della coscienza :uali il carattere, l’ethos, l’habitus, laespressione globale o 'timmung, il 64alore a22etti4o7 (9e2ThlsMert) dei contenuti diesperienza/ .sempi" 2estoso, amiche4ole, orgoglioso, tenebroso, paci2ico, pesante,elegante, 4irile, 2emmineo, in2antile, 4ecchioK strepitoso, rumoroso, scricchiolante,urlante, ecc/ 'arebbero :ueste le propriet5 predominanti nel processo percetti4o/ G :uestoterzo momento che appartiene all’atti4it5 della 6persona7 secondo O/ 'chneider e#inoMsi ed = probabilmente :uesta terza zona percetti4a ch’entra in gioco :uandosorgono le cosiddette 6percezioni deliranti7 di cui si = parlato0$/ G :uindi nell’ambitodella persona, della sua struttura, delle sue 2unzioni che prende rilie4o il problema della percezione come orientamento dell’uomo nel mondo in cui 4i4e ed opera/A

Note al ottavo capitolo$ 6Lhe term 9estalt is a short name 2or a categor o2 thought comparable to other generalcategories, lie substance, causalit, 2unction/ ut 9/ ma be considered more thansimpl an addition to preeQisting conceptual principles" its generalit is so great that oneis 2orced to as Mhether causalit itsel2 or substance does not 2all legitimatel under it" or eQpressed di22erentl, Mhether the conception o2 causalit as it is de4eloped since umemust not 2rom the point o2 4ieM o2A 9estalt be radicall altered7 (Oo22a, O/, 9estalt, .,&+, col/ bK a pag/ &?, col/ a, si precisa" 6Lhe chie2 content o2 9estalt as categor is this4ieM o2 the relation o2 parts and Mholes in4ol4ing the recognition o2 intrinsec dinamicMholeEproperties7)/

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+ 8’a22init5 del 9/th/ col antismo = a22ermata con insistenza dal #etzger sia per l’aspettonegati4o, la polemica contro l’atomismo psichico, sia per l’aspetto positi4o dell’aprioriorganizzati4o dell’esperienza" 6Nach dem <nsatz der 9estalttheorie dagegen entsprichtunser .indruc, im 8eben auch Mesentlich Neuem zu begegnen, der irlicheit/ >nser erennender 9eist enthlt nach ihr eine 2ertig 4orliegenden .inzel2ormen und

Eordnungen, die nur noch her4orgeholt zu Merden brauchen, sondern 4ielmehr (ganz imOantischen 'inn) nur die edingungen da2Tr, dass sie entstehen , den oden, au2 demsie so Machsen Unnen7 (#etzger, C, $%%)/0 ochleitner, </, spec/ $$ e segg/ e 4/ a pag/ 1$ la nota di Lh/ .rismann di presentazione del la4oro/ Non meno risoluta = la recente accusa di 2enomenalismo/ I9estaltisti pretendono che la percezione esiga nel soggetto la condizione d’ingenuit5(nai4et) radicale" compito in s lode4ole in :uanto cerca ci che riesce naturale a 4ederenelle circostanze in cui si mescolano nella percezione elementi estranei (sophistication),ma non pi@ in l5/ 8a pretesa 6ingenuit57 da parte dei soggetti non pu essere che relati4aed = una 6superstizione meta2isica7 :uella di escludere dalla percezione il contributo dei2attori di esperienza, dell’attenzione, ecc/ (amln, / D/, p/ $&, +J s/, &)/

& OUhler /, ., $?E$/? OUhler /, ., $$E$$+/ OUhler /, ., $+J/1 ertheimer #/, C, ?1/J 9uillaume P/, , +&K c2r/" $1%/ E >n ricorso esplicito alla dottrina antiana della6transzendentale .inbildungsra2t7 (I ed/ della Or/ d/ r/ Vern/) come >rphantasie o44eroatti4it5 inconscia produtti4a delle 69estalten7 = ora in4ocato da Ph/ 8ersch (p/ 00 ss/)/<nche il Oatz" 69eMiss ist alles, Mas Mir sehen, mit er2ahrungsmssigem issengeladen, aber nicht dieser >mstand 2Thrt in erster 8inie dahin, dass sich Dinge inunserem 'eh2eld in der geschilderten eise onstituieren/ .her gilt das 9egenteil, dieDinge onstituieren sich als .inheiten aus anderen, tie2er liegenden 9rTnden, und erstdies ist Voraussetzung da2Tr, dass Mir an den Dingen .r2ahrungen machen Unnen7 (D,J?)/% OUhler /, D, 01?E01/ `uesto 2atto della esperienza concreta e diretta della causalit5era stato gi5 accennato dal ertheimer nella sua interpretazione del pensiero primiti4o(c2r/ >eber das Denen der Natur4Uler, in 6Drei <bhandlungen7, $ e segg, ed ilriassunto 2atto di sopra)/$ Oo22a O/, D, 01%E0J$/$$ Il Oo22a dice esattamente" 6For the second beha4ioural billiard ball Mill sta at rest,hoMe4er strong the 2orce Mith Mhich the 2irst beha4ioural ball hits it, unless the secondreal ball actuall mo4es7 (D, 0J)/$+ </ #ichotte, / CosB il titolo/ #a a p/ $0, n/ +, il #/ osser4a, 2orse per accentuare la polemica antihumiana con il termine stesso di ume" 6Nous pr2rons l’eQpressionimpression causale 5 celle de perception de la causalit utilise dans le titre de cetra4ail, bien :ue, dans notre opinion, elles soient :ui4alentes/ 8es mots impressioncausale :ue nous utiliserons couramment dans la suite, nous paraissent, en e22et, 4o:uer  plus nettement l’ide d’une donne immdiate, de :uel:ue chose de directement 4cu,dans le sens du mot allemand .rlebnis/ Impression causale se traduirait donceQactement par Verursachungserlebnis7/ `ui il #/ si collega espressamente all’analisidella causalit5 2atta dal Oo22a/ Fra i 2autori della 6causalit5 2enomenale7 sono citati

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anche O/ Duner e / #etzger/ 'ono grato al Pro2/ #/ per a4ermi dato la possibilit5 nelno4embre $%?&, in occasione della mia 4isita al suo Istituto, di rendermi contodirettamente della tecnica delle esperienze/$0 Per la tecnica degli esperimenti, 4/ p/ +& ss/ C2r/ anche la presentazione sintetica delsuccessore del #/ alla direzione dell’Istituto di psicologia di 8o4anio,A H/ Nuttin, De

causaliteit als onmiddelli gege4en der Maarneming 4olgens Pro2essor #ichotte, in6Lidschri2t 4oor Philosophie7, IS ($%&1), pp/ &&0 ss/$& Per :uesto, secondo amln (p/ 1J ss/), gli esperimenti del #/ non costituisconoa22atto una risposta al problema di ume" le sue esperienze di impressione e percezionedella causalit5 sono casi tipici d’illusione percetti4a/ <nche :ui le cose (di solito tracciati bidimensionali///) appaiono come se 2ossero solide (e non lo sono), come se 2ossero inmo4imento e il mo4imento dell’una 2osse causato da :uello dell’altra (ma cosB non =)/ .il #/, come i 9estaltisti, considera che la percezione = immediata, cio= dipendente dai2attori 2igurali come i 9estaltisti/$? Ross, / D/, Introduction, 1?" 6Xeno’s paradoQ still aMaits its 2inal ansMer7/$ OUhler, /, I, ?0+E?0/ 'ono 2a4ore4oli alla interpretazione gestaltista della biologia,

2ra gli altri, R/ / heeler, (0&& e passim in 4arie opere di :uesto tumultuoso scrittore)K4/ anche R/ #atthaei, J$EJ+/ G stata in4ece aspramente criticata da / Petermann, , +1$/a a44icinato i problemi della moderna 6.ntMiclungsmechani7, secondo il principiodell’Isomor2ismo, lo stesso OUhler nell’ultima opera" Lhe place o2 4alue in a Morld o2 2acts, ch/ VIII" < discussion o2 organic Fitness, +J+ e segg/$1 ertheimer, #/, C, ?0/$J De <nima, II, $, &$+ b, $+/$% 6Ich habe eine ahrnehmungs4orstellung 4on der eMegung, Meil die eMegungsich nicht in einem Xeitpunte abspielen annK Mre ich aber Tberhaupt ausserstande, dasMas sich in einer Xeitstrece abspielt, in einem Xeitpunte, d/ h/ au2 einmal zu er2assen,so halte ich nicht nur eine ahrnehmung, sondern Tberhaupt eine Vorstellung 4oneiner eMegung, und auch eine 4on einer anderen Mie immer er2Tllten Xeitstrece7(#einong </, , &&)/+ C2r/" #einong </, , $%J e segg/+$ 6erden etMa die einzelnen Relationen zMischen den LUnen oder den einzelnen8inien produziert; ohl nicht, denn dann braucht die erMhnten 9ebilde immer nochnichts anderes darzustellen als das innere and der gegenseitigen Relationen der 9liederKes mTssten auch au2 diese eise 4iel zu 4iel Verhltnisse produziert Merden7 (<d/ 9elb,<, &+E&0)/++ Percezione e pensiero (II ed/, in preparazione)/+0 Che :uesto porre il principio a22etti4o a base dell’unit5 percettuale sia un esplicitoritorno alla teoria di ume, lo ha mostrato il 9elb, per la posizione di CorneliusEOrueger/Cornelius cita dalla sua anche 8ipps e #einong, #all e usserl (c2r/" 9elb, <d/, <, ?$E?+ nota, i4i bibliogra2ia critica)/+& 6Die durch bestimmte OompleQe bedingten 9e2Thlsemp2indungen sind selbst eine`uaElitten des OompleQes, d/ h/ nicht etMas, das einen OompleQ als solchencharaterisiertK 4ielmehr 4erursacht das in bestimmter eise 9estaltete oder 9e2ormtedas <u2treten geMisser 9e2Thlsemp2indungen7 (<d/ 9elb, <, ?0K il 9elb :ui critica ilCornelius)/+? 6Il eQpli:ue nos succ=s et nos checs, osser4a giustamente il Duret, mais il n’en

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rsulte pas, et pour penser proprement l’obet, nous de4ons le penser 5 part de sescons:uences a22ecti4es (///)/ C’est in4ersement la proprit, tenue d’emble pour inhrente 5 l’obet, :ui secondairement appara_t propre 5 satis2aire le besoin7 (Duret <,$&, $?)/+ Duret, R/, <, 1+E10/

+1 Il Ferri, malgrado la sua 2rammentaria conoscenza dell’<ristotelismo e l’adesione alla2iloso2ia moderna, osser4a4a con lode4ole 2ranchezza all’indirizzo di :uest’ultima che 6il buttarsi dietro le spalle il la4orio tradizionale dell’<ristotelismo e 2ar ta4ola rasa dellastoria 2u necessit5 relati4a non all’essenza (della 2iloso2ia) ma alla limitatezza dellospirito/ I problemi trattati dal 8oce nel 'aggio sull’intendimento umano erano stati gi5maneggiati con grande potenza di pensiero da <ristotele e :uelli solle4ati da Oantnell’.stetica trascendentale sulle condizioni dell’esperienza e segnatamente sullo spazio esul tempo, che secondo lui ne sono le 2orme sensibili a priori, erano implicati nella:uestione aristotelica dei sensibili propri e dei sensibili comuni ed alcuni 4i a4e4anotro4ato una soluzione indiretta e parziale di cui con4eni4a tener conto7 (Ferri 8/, , 0,c2r/, 00E0& la critica a Oant)/ 8’appro2ondimento della storia dei problemi e della

2enomenologia non ha 2atto che rendere pi@ esplicita l’accusa del Ferri, come si 4edr5 nelII 4olume/+J >na critica essenziale all’associazione, come processo esteriore al conoscere, el’esigenza dell’uni2icazione intelletti4a, si tro4ano gi5 in egel" In primo luogo,e4identemente, non sono idee, ma immagini :uelle che 4engono associateK poi, :uei modidi realizzazioni (2ra le immagini) non sono a22atto leggi, ma indicano piuttosto l’arbitrio el’accidentalit5 e :uindi la mancanza di pensiero/ 8’essere in2atti ossia il presenti2icarsi delconoscere nel processo associati4o (/ dice" 6Il tro4arsi determinato Das 'ichEbestimmtFinden dell’intelligenza7) = appiccicato alla rappresentazione, cosB che 4i si distingueancora rappresentazione e pensiero, contenuto e 2orma/ .strinseca o44iamente de4erisultare in :uesto processo l’astrazione (<bstraction), o produzione di 6rappresentazionigenerali7 (allgemeine Vorstellungen) come il cadere casuale, puramente estrinseco perch pri4o di concetto, di molte immaginazioni che pretende soppiantare il concetto (.nc/ d/ philos/ iss/ ^ &??/ Nel Xusatz della 9rande .nciEclopedia si distingue 2ra lareproducti4e .inbildungsra2t che d5 la pura riproduzione delle immagini, e laassociirende .inbildungsra2t in cui si ha che le immagini assumono connessioni erapporti 2ra loro che egel riduce a rapporti di spazio e tempo/ ed/ oumann, erlin$J&?, t/ VII, +, p/ 00$ ss/)/ Comun:ue per egel come per '/ Lommaso, ma conmo4imento in4erso l’immagine assume signi2icato soltanto in :uanto = 6sussunta7nell’unita dell’intelligenza (Intelligenz) nel gioco dei simboli, allegorie, esempi/// di cui la2antasia ri4este ed estrinseca il pensiero (^ &?)/+% 'eguo / #etzger, Pschologie, Die .ntMiclung ihrer 9rundannahmen seit der .in2Thrung des .Qperiments, Dresden u/ 8eipzig, $%&$, p/ ss/" 6Die drei <rten 4on9anzeigenscha2ten7/ Per lo s4iluppo dei princBpi 2ondamentali, 4/ spec/ c/ &" 6DasProblem des Xusammenhangs, E c/ ?" Das Problem des ezugssstems (des *rtes und des#asses), E " Das Problem der Xentrierung, E 1" Das Problem der *rdnung7/0 Forse sarebbe meglio chiamarla, come 2a :ualche autore, 6propriet5 di 2orma7(9estalteigenEscha2t) intendendo la 62orma7 nel senso pi@ ampio secondo il principio"6<lles 9egebene ist gestaltete, alles 9estaltete hat 9estalteigenscha2ten7 (O/ Conrad,Das >nbeMusste als phnomenologisches Problem, in 6Fortschritte der Neurologie,

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Pschiatrie u/ ihrer 9renzgebiete7, +? Z$%?1[, p/ 1)/0$ C2r/" P/ #atusse, >ntersuchungen Tber die ahrnehmung, I, #itteilung, l/ c/, p/ +%K+/ #itteilung, l/ c/ p/ $%/

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essenziali ed alle mani2estazioni esteriori che da esse deri4ano al di 2uori/ CosBesattamente l’uni4ersale = un a:o,lou e l’ente concreto un su,nolon 4ale a dire peculiari2orme di oZlon/ #a anche :ui non coglierebbe l’intima ispirazione del pensieroaristotelico chi si 2ermasse ad una pura analisi del linguaggio" in4ece la 2issazione dellinguaggio sottintende tutto il sistema/ Il 6tutto7 che = l’uni4ersale ed il tutto che = l’ente

reale hanno un rapporto di4erso, esattamente in4erso, rispetto alle 6parti7 di cui sonodetti 6tutti7" in2atti il primo le suppone e segue ad esseK il secondo le precede, le sostienee le 2onda&/ Il tutto che = l’uni4ersale per <ristotele a di22erenza di Platone non puessere 6prima7 delle parti, perch il pensiero si ri2erisce all’essere e l’essere appartiene prima ed in proprio all’ente che = del tutto 6determinato7 e :uesto = il singolare concreto/Pi@ l’ente 4iene 6presentato7 come 6indeterminato7 o44ero uni4ersale, pi@ esso = lontanodalla concretezza e meno ha diritto ad essere/In2ine, la determinazione per cui si costituisce il concreto si appunta per <ristotele nella62orma7 che = anzitutto la 62orma sostanziale7, atto primo e prima determinazione, e perci radice ultima di ogni altra determinazione per2etti4a che sopraggiunge al concreto,come la materia l’altro principio del su,nolon lo = delle caratteristiche d’imper2ezione

e di passibilit5 a cui 4a soggetto il concreto/ #ateria e 2orma sono princBpi sostanzialicollocati al 2ondo dell’essere, non perci 2enomenali direttamente ma indirettamentesoltanto, per 4ia delle propriet5 che da essi deri4ano/ CosB come c’= una proApriet5 cheri4ela la materia ed = la :uantit5 dimensi4a, cosB c’= la propriet5 caratteristica della62orma7 che ne riproduce 2enomenalmente i tratti e :uesta = la 62igura7 (schma), la69estalt7/ Contemplando la 62igura7, noi gi5 6iniziamo7 la contemplazione della 2orma,anzi dell’essenza e dell’essere come tali, poich alla 62igura7 tocca di 6ri4elarli7 al di2uori?, tenue 4elo essa stessa della 2orma, che = 4eramente 2orma, cosB la ricopre che nelascia presagire i lineamenti :uasi in trasparenza per coloro almeno che 4i sanno portaregli occhi bramosi/ <ristotele = tanto persuaso della 2unzione isagogica della 2igura,o44ero della sua mediazione nella apprensione dell’essere pro2ondo, che a22erma neiFisici do4ersi ritenere che il passaggio o l’ac:uisto della 62igura7 da parte dell’essere non= propriamente 6alterazione7, che anzi esso indica il passaggio della per2ezione/ . '/Lommaso commenta con raro acume e non minore eleganza il testo del grande 9reco"6.t sumitur l’argomento aristotelico a proprietate rei/ Ridiculum enim est dicere,:uod homo 4el domus 4el :uid:uid aliud alteretur eQ hoc ipso :uod accipit 2inem suae per2ectionisK puta si domus per2icitur per hoc :uod lateribus ornatur aut cooperitur,ridiculum est dicere, :uod domus alteretur :uando cooperitur aut alteratur/ .st etiammani2estum :uod alteratio non est eorum :uae 2iunt in:uantum 2iunt" sed unum:uod:ue per2icitur et 2it, in:uantum accipit 2ormam propriam et 2iguram" non est ergo alteratio inacceptione 2igurae et 2ormae7/<llora per <ristotele e per '/ Lommaso, come per 9oethe, il di4enire della 2igura =l’ascesa dell’essere 4erso il suo compimento esteriore onde si ha la sutura 2ra il2enomenale eA l’essenziale, 2ra l’essere e il di4enire/ 6<d e4identiam autem harumrationum considerandum est, continua l’<ngelico :uod inter omnes :ualitates, 2iguraemaQime conse:uuntur et demonstrant speciem rerum/ `uod maQime in plantis etanimalibus patet" in :uibus nullo certiori udicio di4ersitas specierum diudicari potest:uam di4ersitate 2igurarum/ .t hoc ideo, :uia sicut :uantitas propin:uissime se habet adsubstantiam inter alia accidentia, ita 2igura, :uae est :ualitas circa :uantitatem propin:uissime se habet ad 2ormam substantiae/ >nde, sicut posuerunt ali:ui dimensiones

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