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Istituto Comprensivo Statale “Pier delle Vigne” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado Piazza S. Tommaso d’Aquino 81043 – CAPUA (CE) tel./fax 0823-962283 codice meccanografico : CEIC8A3005 sede associata: Via Baia - S.Angelo in Formis tel.0823-960526 plesso scuola primaria: Via Roma – Capua tel. 0823-961361 plesso scuola primaria: Via Brezza – Capua tel.0823-963025 plesso scuola dell’infanzia: Via Brezza – Capua tel. 0823-621964 plesso scuola dell’infanzia: Rione Carlo Santagata – Capua tel. 0823-621968 email [email protected] web:http://www.iacdellevigne.gov.it PEC: [email protected] Piano Triennale dell’Offerta Formativa EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 2016/17 – 2017/18 – 2018/19

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Istituto Comprensivo Statale“Pier delle Vigne”

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° gradoPiazza S. Tommaso d’Aquino 81043 – CAPUA (CE) tel./fax 0823-962283

codice meccanografico : CEIC8A3005sede associata: Via Baia - S.Angelo in Formis tel.0823-960526 plesso scuola primaria: Via Roma – Capua tel.

0823-961361 plesso scuola primaria: Via Brezza – Capua tel.0823-963025 plesso scuola dell’infanzia: Via Brezza –

Capua tel. 0823-621964plesso scuola dell’infanzia: Rione Carlo Santagata – Capua tel. 0823-621968

email [email protected] web:http://www.iacdellevigne.gov.it PEC: [email protected]

Piano Triennale dell’Offerta FormativaEX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

2016/17 – 2017/18 – 2018/19

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Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle

istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107;

Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”;

Visto il Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca,

adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n. 133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. n. 279), in

particolare il cap. 5 punto 1, “Obiettivi strategici – istruzione scolastica”;

Visto l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero

dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016;

Visto il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento;

Visto l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione

del 05/10/15 prot. n. 958 adottato dal Dirigente scolastico ai sensi del quarto comma dell’art. 3,

del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, come modificato dal comma 14 dell’art. 1 della L. n. 107/2015

citata;

Vista la delibera n°65 del Collegio Docenti di approvazione del Piano Triennale dell’Offerta

Formativa in data 12/01/2016

Vista la Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015;

Vista la Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;

Il PTOF è stato approvato all’unanimità

dal Consiglio di Istituto il 12/01/16 con delibera n°16

Il seguente Piano triennale dell’offerta formativa viene inviato all’USR competente per le verifiche

di legge.Il Piano verrà pubblicato nell’albo on line dell’Istituto Scolastico e nel “Portale unico dei

dati della scuola”,non appena costituito.

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta

destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane

e strumentali con esso individuate e richieste.

Il Dirigente Scolastico

dott.ssa Annamaria Orso

(firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’ art.3 comma 2 D.Lgs. 39/1993)

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INDICE

1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

1.1 MISSION……………………………………………………………………………………………….pg4

1.2 L’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “PIER DELLE VIGNE”…………..pg5

1.3 UNA SCUOLA APERTA SUL TERRITORIO……………………………………………..….pg7

1.4 IL CONTESTO SOCIALE E TERRITORIALE……………………………………………..…pg8

2.LE PRIORITA’ FORMATIVE: FINALITA’ PER IL TRIENNIO 2016/2019

2.1 RAV E PIANO DI MIGLIORAMENTO………………………………………………………..pg8

2.2 ESSERE UNA BUONA SCUOLA OGGI……………………………………………………….pg10

2.3 FINALITA’, OBIETTIVI E PROGETTI DELL’OFFERTA FORMATIVA………………pg12

PROGRAMMAZIONE ATIVITA FORMATIVE………..............................................pg20

FABBISOGNO INFRASTRUTTURE…………………………………………………………………..pg 25

2.4 IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO………………………………………............pg28

2.5 LA VALUTAZIONE……………………………………………………………………………………pg33

3. DETERMINAZIONE DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA

3.1 UNA NOVITA’ DELLA LEGGE 107……………………………………………………………….pg36

3.2 FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO DOCENTI E A.T.A …….pg 37

4. L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

4.1 ORGANI COLLEGIALI…………………………………………………………………………………pg40

4.2 LO STAFF DI DIREZIONE

4.3 COMPITI COLLABORATORI E RESPONSABILI FUNZIONI……………………………pg41

4.4 CRITERI E MODALITA’ DELLE PROCEDURE OPERATIVE…………………………….pg47

4.5 COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI

4.6 SICUREZZA: FUNZIONI E FORMAZIONE

4.7 SERVIZI AMMINISTRATIVI…………………………………………………………………………pg50

4.8 DATI GENERALI…………………………………………………………………………………..…….pg52

4.9 CONDIZIONI AMBIENTALI DEI DIVERSI PLESSI SCOLASTICI………………………..pg53

4.10 RAPPORTI SCUOLA/FAMIGLIA………………………………………………………………...pg56

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4.11 PRIVACY

Allegato n°1: Caratteristiche, obiettivi ed organizzazione didattica dei tre ordini scolastici.

Allegato n°2 Piano di Miglioramento

Allegato n °3 Piano didattico personalizzato

Allegato n °4 Curricoli verticali

Allegato n °5 Regolamento d’Istituto

Allegato n °6 Atto di indirizzo

Allegato n °7 PNSD

Allegato n°8 PAI

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Presentazione dell’Istituto Comprensivo

MISSION

dell’ISTITUTO “PIER DELLE VIGNE”

NESSUNO RESTI INDIETRO

GUARDANDO AL FUTURO

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1.2 L’identità dell’IstitutoIl nostro Istituto comprende due scuole dell’Infanzia: Porta Roma e “Carlo Santagata”, due scuole

primarie: Porta Roma e “Pier delle Vigne” e due scuole secondarie di I grado: “Pier delle Vigne” e

la sede staccata di S. Angelo in Formis.

La scuola dell’infanzia “ Carlo Santagata”, presente sul territorio dall’inizio degli anni ‘80, sorge in

un quartiere periferico della città di Capua ed è frequentata prevalentemente da un’utenza di ceto

socio-culturale medio-basso. Nel 2009 ha subito ristrutturazioni interne che le hanno dato i

connotati di una

scuola allineata ai

moderni canoni di

edilizia scolastica.

E’ intitolata ad un

giovane eroe della

resistenza

capuana.

Il monumento che

lo ricorda si trova

sulla strada Nazionale ed è rappresentato da un albero a cui fu impiccato per mano dei tedeschi il

5 ottobre 1943.

La scuola dell’Infanzia “Porta Roma” è situata in via Brezza, n°1 in un edificio composto del solo

piano terra, costruito prima che entrasse in vigore la normativa antisismica.

La scuola primaria “Porta Roma, anch’essa sita in via Brezza, è ubicata in un edificio composto da

un piano terra e un primo piano ed è dotato di scala antincendio. Vi si accede mediante due

ingressi, il primo, posto sulla strada principale, che è utilizzato dagli utenti; il secondo, posto

lateralmente, è strutturato in modo tale da poter accogliere gli alunni disabili.

L’edificio che ospita la scuola primaria “Pier delle Vigne” è ubicato in via Roma.

Noto come convento dei PP Conventuali, insiste su un'area che era un tempo occupata da un

convento francescano intitolato a S. Pietro a Monterone, che si vuole edificato dallo stesso S.

Francesco, cui sarebbe stato donato il suolo dal capitolo capuano. Anche una chiesa di S. Bernardo

dello stesso titolo doveva sorgere sul posto. Certamente nel 1241 i Minori Osservanti vi

trasferirono il convento che avevano fuori le mura del borgo di S. Scolastica, mentre nel 1266

intrapresero l'oblazione simbolica a favore del Capitolo. Del primitivo impianto non vi è traccia,

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tranne che nella cartografia urbana precedente al completamento delle opere di fortificazione

settecentesche (1736-60). Infatti in quel periodo il convento fu tolto ai francescani, demolito per la

costruzione del baluardo poi detto di S. Antonio e successivamente ricostruito (ultimato nel 1756-

66) e concesso agli Antoniani. Il Granata riferisce i testi di numerose epigrafi che vi erano

contenute. Dopo il 1806 l'edificio fu adattato ad ospedale succursale, mentre la chiesa, allora

intitolata a S. Antonio di Padova, fu adibita a deposito. Essa occupava, come si desume da

documenti militari, circa 320 mq dell'intero impianto. Il complesso fu poi destinato a scuola

pubblica agli inizi del secolo e, dopo la seconda guerra mondiale, a liceo e infine a scuola

elementare.

La Scuola Secondaria di I grado, fondata nel 1862, ebbe sede nell’ex convento degli Antoniani;

successivamente, dopo essere stata soppressa, fu ripristinata il 1° ottobre come Scuola tecnica

comunale intitolata a Pier delle Vigne, illustre uomo politico capuano, giurista, politico e poeta ,

nato nel 1190 e morto nel 1249, collaboratore dell’imperatore Federico II. Nel 1919-20 contava

solo i corsi A e B. Con la riforma Gentile, da scuola tecnica fu trasformata, nel 1923, in Scuola

complementare pareggiata con annessi corsi integrativi per gli esami di ammissione al corso

superiore dell’istituto tecnico e scientifico. Negli anni successivi, dopo varie trasformazioni,

divenne scuola secondaria di avviamento professionale, poi scuola media sperimentale ed infine

Scuola media unica. Nel 1984-85 si arricchì dei corsi sperimentali di tempo prolungato e nel 1991-

92 di due corsi di bilinguismo nella sede centrale e, qualche anno dopo, di altrettanti nella sezione

staccata di S. Angelo, istituita ed aggregata alla sede centrale di Capua, in seguito all’istituzione

della scuola media unica obbligatoria, di cui alla legge 31 dicembre 1962, n. 1859. La frequenza,

incrementatasi nel corso degli anni fino a raggiungere la punta massima di 701 alunni nell’anno

scolastico 1995/96, negli ultimi tempi, per motivi di capienza, si è ridimensionata.

Il nostro Istituto, dunque, nella logica della continuità tra ordini scolastici, propone un’offerta

formativa completa, che va dalla scuola dell’Infanzia alla secondaria di primo grado (VEDI

ALLEGATO N°1) per garantire ai giovani di oggi una solida preparazione di base, che possa fornire

loro tutti gli strumenti necessari per proseguire serenamente il loro iter formativo.

La proposta del nostro istituto non mira ad una formazione qualsiasi, in quanto il “timbro”

qualitativo è da individuare nella continua ricerca della “innovazione”: nei contenuti, nei metodi,

negli strumenti, nelle modalità di relazione, nelle opportunità di integrazione dei curricoli e degli

indirizzi di studio.

Affinchè questa proposta possa tradursi in risultati tangibili, il nostro istituto mira a sviluppare

negli alunni:

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- una positiva maturazione di base

- una preparazione capace di valorizzare e potenziare attitudini e competenze

- capacità comunicative e relazionali.

Anche il ruolo dei docenti viene dunque a convertirsi in nuovi termini: essi sono chiamati a

insegnare ad imparare, ad aggiornarsi per stare al passo con le nuove tecnologie, ormai divenute

indispensabili per stabilire un dialogo proficuo con le nuove generazioni, a sviluppare negli alunni

il “pensiero critico”, ad orientare le scelte scolastiche future anche attraverso l’autovalutazione,

nella logica di una libertà che si fa responsabilità.

CARATTERISTICHE, OBIETTIVI ED ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEI TRE ORDINI SCOLASTICI (Vedi

allegato 1)

1.3 Una “scuola aperta” sul territorio

Dato il suo ruolo istituzionale di “scuola statale”, legata quindi alle norme generali e alle

responsabilità, per la parte gestionale, degli enti locali, il nostro istituto è chiamato così a

corrispondere, per rendere effettivo e concreto il suo “servizio pubblico”, alle nuove domande

formative dei giovani d’oggi e alle esigenze del nostro contesto sociale.

Non solo. Per la sua caratteristica di “scuola aperta”, il nostro istituto può e deve assumere un

ruolo attivo, propositivo, di fronte alle richieste del nostro territorio, per tutte quelle iniziative che

possono favorire formazione, socialità, crescita culturale. A tal fine sono stati stabiliti contatti e

convenzioni con vari enti ed associazioni culturali del territorio con i quali il nostro istituto

collabora attivamente: Comune di Capua, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Ricciardi di Capua,

Cooperativa sociale onlus “Città di Irene”, Associazione Agesci Scout, Associazione ACI- Caserta,

Seconda Università di Napoli (S.U.N.) Santa Maria Capua Vetere, Comune e ASL di Casalnuovo,

Associazione volontariato “Peter Pan”, “APS-Made in sud”, “AIAS” di Nola, Comune di Sparanise,

USP di Caserta, USR Campania, ASL di Capua, Ex-Libris Capua, Museo Campano, Touring Club

Caserta, Associazione “Amici del fiume” di Capua, Centro di Ateneo “Sinapsi”- Federico II (settore

anti-discriminazione e cultura delle differenze).

Inoltre, sempre al fine di attivare progetti ed iniziative di carattere culturale, la nostra scuola

collabora in rete con le altre istituzioni scolastiche del territorio perché, proprio in quanto

autentico “servizio pubblico”, non rimane mai chiusa in se stessa.

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1.4 Il contesto sociale e territoriale

La scuola opera in un centro di circa 19.000 abitanti, di antica tradizione, con beni culturali di

notevole spessore e rilievo sia del periodo medievale che rinascimentale, articolato in cinque zone,

ivi inclusa la frazione di S. Angelo in Formis. Il modello di sviluppo si basa essenzialmente sul

terziario e sulla piccola impresa, che non ha del tutto soppiantato l’economia agricola di alcune

zone. In generale sono attivamente presenti tutti gli ordini professionali. Le risorse esterne sono

costituite prevalentemente dalle famiglie degli alunni, nonché dai soggetti istituzionali. Le imprese

artigianali e commerciali potrebbero costituire una potenziale forma di finanziamento. Altra

collaborazione potrebbe venire da Associazioni religiose e laiche che operano nel sociale.

L’atteggiamento delle famiglie verso la scuola è sufficientemente collaborativo, ottime sono le

aspettative sul piano formativo e culturale. I bisogni espressi dal territorio e quelli inespressi, i

saperi oggi ritenuti essenziali e il D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 sono alla base delle scelte culturali

e pedagogico - educative di questa scuola.

Il Dirigente scolastico è parte attiva di tutte le relazioni con gli enti locali, con le associazioni

culturali, con le organizzazioni no profit, garantendo un’interfaccia concreta per mettere in campo

tutte quelle iniziative che rientrano tra le finalità istituzionali della scuola. Il nostro Istituto, inoltre,

partecipa alle “reti” con varie istituzioni scolastiche del territorio per offrire l’opportunità ai nostri

studenti di partecipare a progetti che arricchiscano ulteriormente la nostra offerta formativa.

Il Piano dell’offerta formativa: le finalità per il triennio 2016/2019

2.1 Rav e Piano di miglioramento

a) Il Rapporto di Autovalutazione

Nel rapporto di autovalutazione 2014-15 si sono analizzate le seguenti aree:

CONTESTO E RISORSE (Popolazione scolastica, Territorio e capitale sociale, Risorse economiche e

materiali, Risorse professionali)

ESITI (Risultati scolastici, Risultati nelle prove standardizzate nazionali, Competenze chiave e di

cittadinanza, Risultati a distanza)

PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE (Curricolo, Progettazione Didattica, Valutazione degli

studenti)

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AMBIENTE DI APPRENDIMENTO (Dimensione organizzativa, Dimensione metodologica,

Dimensione relazionale)

INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE (Inclusione, Recupero e potenziamento)

CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO (Continuità, Orientamento)

PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE (Orientamento strategico e organizzazione della scuola,

Controllo dei processi, Organizzazione delle risorse umane, Gestione delle risorse economiche)

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE (Formazione, Valorizzazione delle

competenze, Collaborazione tra insegnanti)

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE (Collaborazione con il

territorio, Coinvolgimento delle famiglie)

L’analisi degli elementi di forza e di criticità nei diversi ambiti ha evidenziato come punti critici i

risultati delle prove standardizzate nazionali in italiano e matematica, relativamente alle classi

seconde e quinte della scuola primaria. Ciò potrebbe dipendere in parte da una differenza tra

quanto richiesto agli alunni nelle prove Invalsi e i contenuti didattici e le metodologie adottate

nelle suddette classi; ma anche da una scolarizzazione inadeguata degli alunni in relazione alla

capacità di ascolto, rispetto delle regole, modalità e procedure di esecuzione di un compito. Altro

punto debole, relativamente agli esiti, appare l’aumento in alcune sezioni della disparità tra alunni

più dotati e meno dotati.

Riguardo l’area dell’ambiente di apprendimento, emerge che l’uso efficace delle nuove tecnologie

non è ancora completamente diffuso da parte di tutto il corpo docente, soprattutto l’uso didattico

della LIM. Alcune difficoltà organizzative emergono anche in relazione all’inclusione: non

essendovi possibilità di compresenza di docenti e/o di ore di disponibilità, non sempre è possibile

attuare attività di recupero e consolidamento per gli alunni più svantaggiati; inoltre, tali difficoltà

aumentano in quelle classi in cui sono presenti alunni stranieri da poco giunti in Italia.

b) Il Piano di Miglioramento

Sulla base dell’analisi del Rapporto di Autovalutazione il Collegio Docenti ha individuato la

necessità di attivare dei progetti finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi di

miglioramento:

1) Migliorare le competenze degli studenti in italiano e matematica.

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2) Affinare le modalità organizzative, gestionali e didattiche, incrementando l’uso delle nuove

tecnologie .

3) Elaborare un curricolo verticale che rispecchi le esigenze e le caratteristiche della platea

scolastica.

Gli obiettivi individuati mirano alla riduzione e rimozione delle criticità evidenziate attraverso il

Rapporto di Autovalutazione. A tal fine il gruppo di miglioramento ha pianificato i seguenti

progetti, descritti dettagliatamente nel Piano di Miglioramento allegato al PTOF:

1) “Linguaggi e discipline”

2) “La progettazione e la gestione dei nuovi linguaggi disciplinari”

3) “ Differenziarsi per raggiungere un obiettivo comune”

PIANO DI MIGLIORAMENTO (Vedi allegato 2)

2.2 Essere una “buona scuola” oggi

La formazione scolastica di ogni alunno si costruisce non solo intorno a contenuti, comunque mai

definitivi, ma secondo alcune attitudini “esistenziali”, finalizzate a compiersi, nei diversi contesti

anche di vita e di lavoro, in capacità di apprendimento permanente e a sviluppare ulteriori, nuove

conoscenze, abilità e competenze.

Sulla base delle aspettative del contesto locale, possiamo formulare le “finalità culturali,

educative, formative”, ossia i punti fermi verso i quali vogliamo indirizzare i nostri sforzi per

organizzare la nostra “offerta formativa” per il triennio 2016-2019.

● La formazione dello studente come persona, il che significa:

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a) la valorizzazione dello studente come “soggetto attivo” della propria crescita, che, nella

relazione con i compagni e con gli insegnanti, costruisce conoscenze, abilità e competenze e

matura la consapevolezza del proprio stile di apprendimento.

b) una “solida preparazione di base”, che, in particolare attraverso la padronanza trasversale degli

strumenti di comunicazione, la sperimentazione di nuovi percorsi formativi.

● L’idea della scuola come “agorà” spazio aperto al territorio, luogo e strumento di cittadinanza

attiva, rete di esperienze e opportunità complesse, che include famiglie e tutte le altre agenzie

educative presenti sul territorio.

Queste finalità che devono orientare l’azione dell’Istituto “Pier delle Vigne” per il prossimo

triennio sottolineano la centralità della relazione nel compito educativo. Strumenti, strutture e

infrastrutture possono facilitare il processo di insegnamento apprendimento, possono stimolare la

ricerca e l’innovazione, ma di certo non possono sostituire docenti e personale motivati, fiduciosi,

interessati. Una scuola è buona, se lo sono i suoi docenti, i collaboratori scolastici, gli assistenti.

Per questa ragione il nostro istituto considera la formazione come uno dei processi fondamentali

mediante i quali valorizzare le risorse umane e professionali presenti nella scuola. Il piano di

formazione prevede da un lato azioni di aggiornamento, in risposta alle esigenze e ai bisogni che

docenti e personale ATA esplicitano; dall’altro lato esso assume la logica della formazione

continua, in cui il docente, professionista della riflessione, è responsabile, nel confronto con i

colleghi, di rilevare punti di forza e criticità del proprio fare professionale: l'attività di formazione si

pone allora come un processo di ricostruzione del proprio sé professionale che attiva una crescita.

In questo senso, è fondamentale il confronto e la condivisione di buone pratiche tra docenti.

Per il prossimo triennio il nostro istituto intende:

● valorizzare e incentivare i docenti disponibili ad attivare azioni di formazione e autoformazione

mediante il confronto con i colleghi, la produzione di materiali didattici, la condivisione e la

diffusione di buone pratiche

● orientare il piano della formazione sui seguenti aspetti:

a. valutazione e autovalutazione degli apprendimenti degli studenti

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b. consolidare e potenziare la preparazione di base degli studenti

c. sviluppare e migliorare le competenze digitali degli insegnanti

2.3 Finalità, obiettivi, attività, proposte di ampliamento dell'offerta formativa

Le finalità sopra esplicitate che il nostro Istituto intende perseguire, ossia:

La formazione dello studente come persona

L’idea della scuola come “agorà” spazio aperto al territorio, luogo e strumento di

cittadinanza attiva

vengono declinate nei seguenti obiettivi e nelle corrispondenti attività, finalizzate alla loro

realizzazione:

Obiettivo n. 1

● valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano, nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia CLIL

(vedi obiettivo. lettera a, comma 7, art.1, Legge 107/2015)

Attività che il nostro istituto intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n. 1

“Libriamoci a scuola” progetto nazionale (infanzia, primaria e secondaria). Il progetto,

rivolto a tutti gli ordini di scuola, è finalizzato ad avvicinare gli alunni al mondo dei libri e si

articola in attività diversificate, scelte ad hoc dagli insegnanti, in base all’ordine di scuola:

letture animate, visite a biblioteche e librerie del territorio, discussioni su tematiche

estrapolate dai libri.

“Giornalino scolastico” in collaborazione con il Liceo Garofano

“Misure di accompagnamento” progetto di potenziamento in italiano e matematica,

finalizzato alla certificazione delle competenze

Attività che la scuola primaria intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n. 1

- ● “Kangourou” e “Olimpiadi di Lingua inglese”: progetti di potenziamento in lingua inglese

Obiettivo n. 2

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● potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche

(vedi obiettivo. lettera b, comma 7, art.1, Legge 107/2015)

Attività che la scuola primaria e secondaria intendono introdurre in funzione dell’obiettivo n.2

- “Misure di accompagnamento” progetto di potenziamento in italiano e matematica,

finalizzato alla certificazione delle competenze

Attività che la scuola secondaria intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n.2

- Concorso MeravigliosaMente: mira a suscitare e a consolidare nei giovani l’interesse e la

motivazione allo studio della matematica e a valorizzare le eccellenze tra gli allievi della

scuola secondaria di primo grado.

Obiettivo n. 3

● potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

(vedi obiettivo lettera c, comma 7, art.1, Legge 107/2015)

Attività che la scuola dell’Infanzia intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n.3

- Amica LIM- Natale a scuola- Il teatro dei burattini

Attività che la scuola secondaria intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n.3

Arricchimento dell’offerta formativa con l’insegnamento di uno strumento musicale. Nella

scuola secondaria, infatti è attiva un’apposita sezione ad indirizzo musicale per

l’insegnamento degli strumenti: oboe, pianoforte, violino e violoncello.

Concerto di Natale, concerto di fine anno, esibizioni in occasione di manifestazioni,

eventi pubblici a cui la nostra scuola è invitata a partecipare, sia con la nostra orchestra,

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diretta dai maestri di musica, sia con la banda musicale, diretta dagli insegnanti di

Educazione musicale e costituita da alunni frequentanti tutte le sezioni, non solo quelli

appartenenti all’indirizzo musicale.

Progetto nazionale: “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse storico e culturale o

nelle istituzioni culturali e scientifiche”: il progetto è finalizzato alla formazione dei

docenti per favorire negli studenti la fruizione consapevole e il senso di appartenenza al

patrimonio culturale della nazione, in collaborazione col Touring club e con la libreria Ex

Libris di Capua

Obiettivo n. 4

● Sviluppo di comportamenti responsabili (legalità, sostenibilità e rispetto)

(vedi obiettivo lettera e, comma 7, art.1, Legge 107/2015)

Attività che la scuola dell’infanzia intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n. 4

Progetti di:- Educazione ambientale- Educazione stradale- Educazione alla legalità- Progetto multiculturalità

Attività che la scuola primaria intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n. 4

- “La festa dell’albero”: progetto di educazione ambientale

- “Per me, per noi, per voi…Nessuno escluso”- progetto di inclusione rivolto agli alunni svantaggiati

- “Inclusione alunni stranieri “ –progetto rivolto agli alunni stranieri: intervento didattico immediato di prima alfabetizzazione in lingua italiana L2 ; organizzazione di attività di laboratorio di italiano L2 ,per facilitare l’ apprendimento della seconda lingua e poter comunicare in modo efficace in situazioni ed in contesti quotidiani diversi

- “Testimonianze di legalità “ (il rispetto delle regole ci permette di vivere nella giustizia e nella serenità)-convegno con la partecipazione di Magistrati della Procura della Repubblica,aperto alle famiglie

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Attività che la scuola primaria e secondaria intendono confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n. 4

-“Bullismo e cyberbullismo”-Progetto nazionale”Generazioni connesse”-iniziativa rivolta alle classi quarta e quinta della scuola primaria e a tutte le classi della scuola secondaria di I grado per favorire un uso corretto e consapevole della Rete ,coordinata dal MIUR e con il partenariato di : Polizia Postale e delle Comunicazioni, Save the children, SOS Il Telefono Azzurro, EDI onlus, Movimento Difesa del Cittadino . Finalità:1) adozione di misure di prevenzione e di gestione di situazioni problematiche relative all’ uso di internet e delle tecnologie digitali; 2)assunzione di misure atte a facilitare e promuovere l’ utilizzo delle tecnologie nella didattica

- “Sicurezza stradale,segnaletica,norme di condotta”-progetto di educazione stradale rivolto agli alunni in collaborazione con la Polizia stradale di Stato di Caserta e la partecipazione dell’ Autorità

di Pubblica Sicurezza e dell’ Autorità Comunale di Protezione Civile

-“Progetto e Concorso :Oreste Salomone”-patrocinato dalla Fondazione “Oreste Salomone” dell’ A.NA.CO.MI(Associazione Nazionale Commissariato Militare) *

*nell’A.S. 2015/2016 agli alunni della Scuola Primaria e Secondaria sono stati assegnati riconoscimenti e premiazioni

Attività che la scuola secondaria intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n. 4

- Pari Opportunità: Finalizzato alla rimozione di pregiudizi, discriminazioni e condizionamenti e all’ acquisizione della consapevolezza che la donna, al pari dell’uomo, contribuisce allo sviluppo di forme di vita affettiva, sociale e politica che realizzano i valori più alti dell’ esistenza e della convivenza umana e individuale ( “Diversità e integrazione”-iniziativa inserita nel Progetto SPRAR della Cooperativa sociale onlus “Città IRENE” di Capua)

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- Educazione alla Legalita’: In una società malata di individualismo, egoismo, edonismo e di arrivismo, la scuola, quale agenzia educativa istituzionale, insieme alla famiglia, deve recuperare i valori fondamentali dell’uomo e del cittadino e ricercare le strade che conducano ad una società più giusta, cioè legale. La scuola primaria aderirà, quindi, anche per il prossimo anno alla Giornata della Legalità con varie iniziative (visione di film, incontri con esperti, dibattiti ecc.)

- Educazione Ambientale: allo scopo di ricercare all’interno delle discipline scolastiche metodi e strumenti per approfondire affermazioni, slogan e luoghi comuni sulla tematica ambientale; per proporre e sperimentare comportamenti collettivi che rendano più vivibile l’ambiente scolastico; per partecipare ad iniziative interne o esterne alla scuola sul tema della salvaguardia ambientale.

Obiettivo n. 5

● potenziamento discipline motorie e sviluppo di comportamento per uno stile di vita sano (vedi

obiettivo lettera q, comma 7, art.1, Legge 107/2015)

Attività che la scuola dell’infanzia intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n. 5

Progetti di:- Educazione alimentare- Progetto igiene e salute

Attività che la scuola primaria intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n. 5

- Progetto Nazionale“Sport di classe”

- Progetto teatro/danza “Los chicos de Cuba”

- Progetto Nazionale “Frutta e Verdura nelle Scuole”

Attività che la scuola secondaria intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo n. 5

- Educazione alla Salute: L’odierna concezione di salute, divulgata dall’OMS non intesa più come mancanza di malattia, ma come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”, promuove con ogni cura l’educazione alla salute. La strategia educativa dovrà essere volta a inculcare e a sviluppare negli alunni un’idea positiva del proprio corpo e della propria mente, creando una condizione di equilibrio delle funzioni fisiche e psichiche in armonia con l’ambiente naturale e sociale.

- “Giochi Sportivi Studenteschi”

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Obiettivo n. 6

● Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network

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(vedi obiettivo lettera h, comma 7, art.1, Legge 107/2015)

Attività che la scuola primaria e secondaria intendono confermare e realizzare in funzione

dell’obiettivo n. 6

Progetto in rete “Il pensiero computazionale”

Attività che la scuola secondaria intende introdurre ex novo, confermare e realizzare in funzione

dell’obiettivo n. 6

Organizzazione di corsi ed esami, finalizzati al conseguimento della patente ECDL

Predisposizione delle strutture tecnologiche atte all’utilizzo della rete in chiave didattica:

collegamento alla rete via cavo e/o wi-fi in tutti i locali dell’istituto; lavagna lim o

videoproiettore in tutti i locali dell’istituto entro il 2016

Attivazione della piattaforma e-learning per una didattica multimediale

Inoltre, attingendo ai Fondi Strutturali Europei, la scuola ha la possibilità di implementare la propria dotazione tecnologica e informatica, realizzando nuovi ambienti digitali:

Programma Operativo Nazionale(PON) “Ambienti per l’apprendimento” FESR 2014-2020 Obiettivo: Potenziare gli ambienti per l’autoformazione e la formazione degli insegnanti; Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazione tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica.

Obiettivo n. 7

Contrasto alla dispersione; inclusione scolastica anche in relazione ai BES (vedi obiettivo lettera l,

comma 7, art.1, Legge 107/2015)

-Progetto Nazionale “Dislessia Amica”- L’ Istituto ha aderito per l’ A.S. 2016/2017 al Progetto “ Dislessia Amica”.L’ iniziativa è realizzata dall’ Associazione Italiana Dislessia (AID) nell’ ottica di potenziare le risorse a disposizione della Scuola ad essere sempre più in grado di accogliere e includere gli studenti con DSA. Il percorso formativo e-learning ,rivolto ai docenti di scuola primaria e secondaria di I grado ,ha la finalità di ampliare le conoscenze metodologiche,didattiche,operative e organizzative necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento .I docenti che aderiscono al progetto potranno avvalersi in piattaforma di materiale strutturato,video lezioni,indicazioni operative,approfondimenti. Il percorso sarà fruibile per il personale docente da Gennaio a Marzo 2017 e sarà suddiviso in 4 Moduli ( Modulo 1: Competenze organizzative e gestionali della Scuola- Modulo 2: Competenze osservative dei docenti per la progettazione efficace dei PDP (piano didattico personalizzato)-Modulo 3: Competenze metodologiche e didattiche-Modulo 4: Competenze valutative ) .Ad espletamento del percorso formativo l’ Istituto riceverà la certificazione di “ Scuola Dislessia Amica”.

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Attività che la scuola primaria intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo

n. 7

- “Per me, per noi, per voi…Nessuno escluso”- progetto di inclusione rivolto agli alunni svantaggiati

Obiettivo n. 8

Definizione di un sistema di continuità e orientamento (vedi obiettivo lettera s, comma 7, art.1,

Legge 107/2015)

Attività che il nostro istituto intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo

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n. 8

- Progetto “Accoglienza”: La scuola dell’infanzia accoglie i nuovi iscritti, favorendo un inserimento graduale nel contesto scolastico. La scuola primaria e la secondaria aprono le porte agli alunni dell’ultimo anno della scuola del grado precedente, accogliendo per una giornata alunni ed insegnanti e svolgendo insieme a loro attività laboratoriali afferenti a diverse discipline.

- Progetto “Open Day”: La scuola ,aperta al pubblico, diventa un’occasione per far conoscere a tutti metodi, strumenti, contenuti del nostro lavoro scolastico. Al tempo stesso gli studenti e gli insegnanti, che preparano l’evento, hanno la possibilità di comprendere meglio e giudicare ciò che quotidianamente fanno per imparare, trovando nuove forme per comunicarlo agli altri.

Attività che la scuola secondaria intende confermare e realizzare in funzione dell’obiettivo

n. 8

- Attività di orientamento:

1. Percorsi guidati per scoprire ed acquisire consapevolezza delle proprie attitudini, dei

propri limiti e delle proprie risorse.

2. Incontri organizzati con varie scuole secondarie di II grado del territorio per presentare

agli alunni le diverse offerte formative e consentire loro di operare scelte più consapevoli.

In aggiunta a quanto programmato, l’Istituto “Pier delle Vigne”, di anno in anno, è aperto a tutte le

proposte che possano arrivare nel corso dell’anno scolastico da parte del MIUR, delle reti di scuole

e delle varie istituzioni ed associazioni locali, che siano ritenute valide e che possano arricchire

ulteriormente il processo di crescita degli alunni e, in generale, della scuola tutta.

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è una delle linee di azione più ambiziose della legge 107. Il Piano

è stato presentato il 30 ottobre scorso, anche se il relativo Decreto Ministeriale (n. 851) reca la

data del 27 ottobre.

Il PNSD prevede tre grandi linee di attività: - miglioramento dotazioni hardware

- attività didattiche

- formazione insegnanti

Ciascuna di queste mette in campo finanziamenti importanti, quasi tutti tramite bando di progetti

che le scuole devono presentare.

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Individuazione e nomina dell’animatore digitale

Ial fine di organizzare la formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, favorire la

partecipazione e stimolare il protagonismo degli alunni in attività didattiche strutturate sui temi

del PNSD, aprendo i momenti formativi anche alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la

realizzazione di una cultura digitale condivisa.

Il docente individuato ha già impostato un’attività di organizzazione e promozione della cultura

digitale presso le componenti della scuola.

Formazione degli insegnanti :

Alfabetizzazione informatica di primo livello e di secondo livello

Formazione base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti nella scuola e, in caso di

autorizzazione,con gli strumenti che si acquisteranno con i fondi FESR “Ambienti per

l’apprendimento”

Supporto alla compilazione del registro elettronico

Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa

Introduzione al pensiero computazionale

Ricerca, selezione e organizzazione di informazioni

Formazione all’utilizzo della LIM

Fare coding utilizzando software dedicati

Costruzione di contenuti digitali e ipertesti e di E-book

Azioni promosse o che si conta di promuovere per migliorare le dotazioni hardware della scuola

1. Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e

ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o

l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN. Piano Triennale dell’ Offerta Formativa

2016-2019

Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – Obiettivo

specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della

formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali

per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze

chiave.

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2. Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e

ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali.

Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) –

Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e

della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi

infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento

delle competenze chiave.

Premialità obiettivi di servizio- Fondo per lo sviluppo e la Coesione ex delibera CIPE n.79 del 2012.

(In attesa di ammissibilità).

3. L’Istituto necessita di strumentazioni e attrezzature specifiche e di dispositivi che facilitino

l’innovazione della didattica:

LIM in tutte le classi.

strumenti compensativi per DSA

software specifici

arredo scolastico che favorisca una didattica diversa da quella della lezione frontale, ad es.:

banco antropometrico per disabili

banchi monoposto quadrati tubolari (facilmente aggregabili in tavoli da lavoro comuni)

Nel corso degli anni la scuola ha partecipato a diversi bandi per finanziare attività specifiche

correlate al PNSD tra le quali ricordiamo:

A-1-FESR06 POR CAMPANIA-2011-216

Contenuti o attività correlate al PNSD nel curricolo degli studi

Per garantire lo svolgimento dei contenuti definiti nel curricolo, è importante tener presente che

la conoscenza e l’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica scolastica devono essere concepiti

come una vera e propria educazione, ma anche come momento trasversale nell’insegnamento-

apprendimento dei contenuti di altre discipline. L’informatica quindi deve coinvolgere tutti i

docenti del team. che possono lavorare congiuntamente alle competenze che i ragazzi devono

acquisire.

Si prevede:

Un’ alfabetizzazione informatica sugli strumenti di Office con livelli di difficoltà graduati e crescenti

a seconda della classe di appartenenza degli alunni con particolare attenzione a programmi di

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scrittura e presentazioni multimediali fino a giungere al coding , (utilizzando software dedicati

come Scratch) e allo sviluppo del pensiero computazionale .

Il PNSD è allegato al PTOF

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

Premesso che

- I processi di riforma e di innovazione in atto stanno profondamente modificando lo scenario della

scuola ed hanno reso ancora più pressante la necessità di una formazione e di un aggiornamento

continuo del personale scolastico, infatti una delle novità più rilevanti della legge 107/2015

riguarda la formazione degli insegnanti, che il comma 124 definisce come “obbligatoria,

permanente e strutturale”.

- Le attività di formazione ed aggiornamento, sia individuali che collegiali rappresentano un

aspetto irrinunciabile e qualificante della funzione docente, sostanziali per la promozione

dell’efficacia e della qualità dell’offerta formativa, e momenti di un processo sistematico e

progressivo di acquisizione e consolidamento di competenze professionali e personali;

- le attività di formazione devono essere formulate in coerenza con il Piano triennale dell’offerta

formativa e con i risultati emersi dal Piano di miglioramento sulla base delle priorità nazionali

indicate nel Piano Nazionale di formazione (art. 24 - Legge107/2015);

- vanno favorite sia le iniziative formative online e di autoformazione sia quelle in presenza o

modalità mista.

Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti

attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata

per anno scolastico, anche in base alle risorse finanziarie disponibili:

Attività formativa Person

ale

coinvol

to

Ambito di

riferimento

Priorità

strategica

correlata

N.ore

e

collocazio

ne Percorso formativo

docenti CM 3/2015 Sperimentare 2015/2016

finalizzato nuove

certificare le per la valutazionecompetenze delle competenze

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P.T.O.F. 2016/19 Pagina 21 di 60

uscita dalla

scuola

primaria

Iniziative di

formazione

predisposte a

livello regionale e

nazionale

nell’ ottica

di

adozione

sperimentale

del

nuovo modello

di

certificazione Elaborazione di un

docenti Piano di Rendere 20 ore

curricolo Miglioramento curricolo per annue

verticale competenze 2016-2019

competenze strumento

lavoro

Figure generalizzato

coinvolte in tutti i

qualità di formatori.

docenti

Enti Migliorare

MIUR processo di

insegnamento

apprendimento inambito

matematico e

linguistico

Percorso formativo

docente Decreto MIUR Favorire 2015/2016

Animatore Animatore 16.06.2015, processo di

(PNSD) digitale 435 digitalizzazione

Art 31 comma 2

delle scuole;

lettera b diffondere

politiche legate

all'innovazione

didattica

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attraverso azioni

di

accompagnamen

to e di sostegno

sul territorio del

Piano stesso.

Percorso docenti docenti Generalizzare 20 ore

Formazione dei 107, comma pratica annue 2016-

docenti 58 lettera d didattiche 2019

competenze innovative e

digitali potenziare

Alfabetizzazione strumenti didatticiinformatica e laboratoriali

I livello

Formazione

avanzata per

l’uso

strumenti

tecnologici

(costruzione di

contenuti digitali eipertesti,

E-book,

utilizzo delle

LIM)

Didattica applicataalle

nuove tecnologie:

Formazione

coding

attraverso l’utilizzodi

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software dedicati

A

cura

dell’animatore

digitale

Informazione docenti D.L.vo 81/2008 Acquisire 12 ore (4 ore

formazione artt. 36 e 37 tecniche di primo

aggior.)

di base in materia

soccorso

di igiene e

sicurezza nei luoghi

8ore (4 ore

di aggior.)

lavoro. tecniche

A cura del RSPP antincendio 4 ore

20 ore

tecniche dibase

(USR)

per i lavoratori

2015/2016

preposti 2016/2019

Dematerializzazione

DSGA CAD (Codice 12 ore

dei Assistenti

amministrazione

2015-2016

processi amministrativi Digitale) 2005

amministrativi

Figure

coinvolte in

qualità di formatoriPotenziamento Assiste

ntiCAD (Codice 12 ore

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P.T.O.F. 2016/19 Pagina 24 di 60

delle amministrativi amministrazione

annue

competenze digitali

Digitale) 2005 2016/2019

Figure

coinvolte in

qualità di formatoriInformazione Assiste

ntiD.L.vo 81/2008 Acquisire 12 ore (4 ore

formazione amministrativi artt. 36 e 37 tecniche di primo

aggior.)

di base in materia

Collaboratori soccorso

di igiene e scolasticisicurezza nei

luoghi8ore (4 ore

di aggior.)

lavoro. tecniche

A cura del RSPP antincendio 4 ore

20 ore

tecniche dibase

(USR)

per i lavoratori

2015/2016

preposti 2016/2019

Formazione per l’

Collaboratori Favorire 12 ore

assistenza scolastici

Inclusione 2016/2017

di base e ausilio

scolastica 12 ore

materiale 2016/2017

agli alunni/studentidisabili

Figure

coinvolte in

qualità di formatori

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Valutazione dell’efficacia della formazione e della ricaduta nell’attività curriculare

Strumenti:

Report/documentazione delle attività

Questionari ed interviste di gradimento

Per ciascuna attività formativa:

_ il direttore del corso provvede alla documentazione delle modalità di realizzazione e

partecipazione; _ è previsto un sistema di raccolta documentale dell’esperienza di

formazione/aggiornamento; _ i docenti partecipanti ad attività esterne all’Istituto sono chiamati a

riferire in merito all’esperienza vissuta e a mettere a disposizione dei colleghi eventuale materiale

prodotto o distribuito durante il corso;

_ l’efficacia delle esperienze di formazione/aggiornamento viene verificata mediante la

somministrazione di specifici questionari di valutazione/test (per alcune iniziative di formazione la

verifica di efficacia è costituita dalla realizzazione di materiali inerenti o alla dimostrazione del

possesso di competenze documentate sul campo);

_ il Ds accerta l’avvenuta formazione mediante “Attestato di partecipazione” o “Diploma di

competenze acquisite” rilasciato dall’Ente formatore.

Il presente piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta

in volta proposte a livello Nazionale, Regionale e Provinciale, cui l’Istituto aderisce.

La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento docenti e personale ATA è

comunque subordinata alla disponibilità di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica.

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI

TIPOLOGIA MOTIVAZIONE DELLA SCELTA FONTE DI FINANZIAMENTO

Realizzazione Consentire l’accesso alla rete ASSE II INFRASTRUTTURE PER

dell’ infrastrutturaInternet

L’ISTRUZIONE – FONDO

e dei punti di accesso alla rete

da ogni luogo della scuola;EUROPEO DI SVILUPPO

LAN/WLANRendere più fruibile l’usodelle nuove REGIONALE (FESR) –

tecnologie nel processo di OBIETTIVO SPECIFICO – 10.8.1

insegnamento- (Piano 2600)

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apprendimento;

Realizzazione

AMBIENTI

DIGITALI

Creare nuovi ambienti di

apprendimento attraverso modalità

didattiche mediate dalle ICT

CANDIDATURA N. 9666

DEL 15/10/2015- FESR

12810

Manutenzione e

potenziamento del laboratorio

informatico

Acquisto di strumenti per favorire

la diffusione della cultura digitale

nella scuola

Manutenzione e

potenziamento del laboratorio

musicale

Acquisto di strumenti finalizzato al

la diffusione della pratica musicale

nella scuola

Potenziamento della palestra

dell’istituto

Acquisti di arredi e attrezzature

necessari per garantire lo svolgimento

della pratica sportiva a scuola

Servizio Comunale

“Diritto all’Istruzione”

Contributo genitori

Arredi scuola Acquisti di arredi e attrezzature

necessari per garantire il benessere

dell’utenza (banchi,sedie,

Servizio Comunale

“Diritto all’Istruzione

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armadi…)

LE SCELTE FINANZIARIE

Obiettivi prioritari

La tipologia di impegno finanziario assunta dall’Istituto per il triennio nasce primariamente dalla diretta constatazione del disagio socio-culturale del nostro alunno-tipo, derivante dalla carenza, sul territorio, di infrastrutture capaci di innalzare la qualità del tempo libero e di offrire validi modelli di riferimento comportamentale.

Il Piano Triennale dell’offerta formativa dell’Istituto si propone, quindi, il duplice intento di:

compensare le sperequazioni socio-economiche, ampliando gratuitamente l’offerta formativa;

colmare le lacune nelle competenze di base, con particolare attenzione alla matematica e alla lingua madre.

Si indicano, di seguito, i principali fondi a disposizione (o che potrebbero essere a disposizione)dell’Istituto, coerentemente preventivati in base alle linee guida del PTOF.

Fondo Istituzione scolastica;

Dotazione ordinaria;

Fondi U.E.;

Fondi esterni di alunni per contributo volontario;

Fondi avanzo di amministrazione non vincolati;

Altri fondi se stanziati da enti pubblici o privati.

Fondi MIUR vincolati

2.4 Il piano didattico personalizzato

”Non c’è peggiore ingiustiziadel dare cose uguali

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a persone che uguali non sono”.

Don Lorenzo Milani

PREMESSA

L’Istituto comprensivo “Pier delle Vigne” è stato riconosciuto come Centro territoriale di Inclusione, tra i sette della Provincia di Caserta, giusto decreto dell’USR Campania.

Dall’anno scolastico 2014/15, infatti, il nostro istituto ha assunto il ruolo di Scuola Capofila per l’istituzione della rete scolastica denominata: "Da BES a BEST" . La rete, costituita da varie Istituzioni Scolastiche del territorio, è aperta a tutte le Scuole che intendano aderirvi successivamente.L’accordo di rete ha per oggetto la progettazione e la realizzazione di attività che hanno lo scopo di perseguire i seguenti obiettivi nei settori di intervento appresso indicati.

Obiettivi— costruire e sperimentare un sistema integrato e plurale per la definizione di un patto educativo di corresponsabilità tra le agenzie del territorio che, pur nella peculiarità degli interventi che le caratterizzano, concorrono all’educazione, alla formazione e, in generale, allo sviluppo armonico dei giovani, al fine di dare anche un'applicazione sostanziale e corretta alla normativa vigente (non solo scolastica) in tale ambito, con particolare riferimento alle previsioni derivanti dalla legislazione nei campi dell'handicap, dei dsa e degli altri bes, dell'utilizzo virtuoso delle NT nelle pubbliche amministrazioni e delle prescrizioni riguardanti specificamente le ISA ed i CTS;— creare un canale costante di comunicazione tra le singole scuole per l'adozione e l'implementazione di buone pratiche innovative nella didattica e in particolare per lo sviluppo di curricoli disciplinari in continuità orizzontale e verticale, con un riferimento attento ai disturbi specifici di apprendimento, all'handicap, ai Bes ed al disagio;— promuovere e diffondere la cultura dell’orientamento inteso come ricerca e sviluppo dei“talenti” e, più in generale, della “motivazione”;— promuovere e diffondere la cultura della “cittadinanza” attraverso il monitoraggio e la messa in rete delle buone prassi messe in atto dalle istituzioni scolastiche, favorendo lo sviluppo e l'armonizzazione di efficaci modalità e protocolli di gestione scolastica della presa in carico dei soggetti interessati dalle azioni previste e dei relativi Piani Educativi o Didattici Personalizzati o Individualizzati, come della gestione efficace delle NT correlate in ambito didattico o scolastico;— condividere le risorse strumentali, tecnologiche ed informatiche, necessarie per l’attuazione delprogetto comune.

Settori di intervento:

A —Attività di formazione e aggiornamento:Creazione di una documentazione condivisa per la diffusione delle iniziative e dei progetti formativi della Rete.Fornire alle scuole aderenti informazioni aggiornate su metodologie di trattamento, ausilii, tecnologie e sussidi riguardanti la disabilità od i disturbi di apprendimento.Individuare percorsi d’innovazione che possano qualificare e migliorare l'integrazione ed ilmiglioramento del percorso individuale dei minori coinvolti.Facilitare la documentazione e la diffusione delle “buone pratiche” d’integrazione e di abilitazione realizzate dalle scuole aderenti alla Rete, prioritariamente attraverso le NT ed il web, fornendo informazioni e materiali di lavoro, anche in modo circolare tra i diversi soggetti.

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Collaborazione con gli Enti pubblici e privati che operano sul territorio al fine di migliorare la gestione efficace ed efficiente delle condizioni di scuole e minori in oggetto, in termini di prevenzione, abilitazione e riduzione del disagio o deficit.

L’I.A.C.” Pier delle Vigne” di Capua, rispondendo alle direttive Ministeriali, nonché alle effettive esigenze che nel corso della vita scolastica si sono presentate, ha messo a punto un Piano specifico di intervento e valutazione, servendosi di materiale strutturato e specifiche competenze e abilità del personale Docente, per individuare precocemente ed eventualmente sopperire a tutti quei casi che si presentano come DSA o BES, e che a vario titolo non favoriscono il regolare, sereno ed armonioso apprendimento del sapere, come veicolo di crescita e di sviluppo della persona.

Definizione dei D.S.A.

“In ambito italiano si usa il termine Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento (DSA) per indicare fragilità nei processi neuropsicologici sottesi a competenze basilari per l’apprendimento e per la vita quotidiana quali leggere, scrivere, far di conto. Tali disturbi possono interferire anche su competenze di livello superiore come l’organizzazione mentale e il ragionamento astratto.”… “In termini diagnostici, i DSA non vanno confusi con le difficoltà di apprendimento generate da cause diverse: handicap, ritardo mentale, disturbi emotivi, svantaggi socio-culturali, demotivazione.

“La Classificazione internazionale ICD10 (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems 10th Revision, Version for 2007) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, registra i disturbi specifici di apprendimento nell’asse F81. Sito di pubblicazione:

http://www.who.int/classifications/apps/icd/icd10online/ ICD-10

F81 - Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche

Disordini in cui le normali modalità di acquisizione delle competenze sono disturbate fin dai primi stadi di sviluppo. Ciò non in diretta conseguenza di una mancata opportunità di apprendimento, non come risultato di un ritardo mentale e non in conseguenza di alcuna forma di trauma cerebrale o di deficit

F81.0 – Disturbo specifico della lettura

F81.1 – Disturbo specifico della compitazione

F81.2 – Disturbo specifico delle abilità aritmetiche

F81.3 – Disturbi misti delle abilità scolastiche

F81.8 – Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche

F81.9 – Disordine evolutivo di abilità scolastiche non meglio specificato

In ambito italiano, nella classificazione generale di Disturbi Evolutivi Specifici di apprendimento si ricomprendono:

Disturbo specifico di lettura (Dislessia)

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Disturbo specifico della scrittura (Disortografia, Disgrafia)

Disturbo specifico del calcolo (Discalculia)

Nell’accezione italiana viene posto l’accento sul termine evolutivo per sottolineare la grande variabilità del disturbo in relazione alle diverse età ed alle diverse fasi di acquisizione delle competenze. Si ribadisce cioè che si è di fronte ad un quadro estremamente mobile, variabile da persona a persona ma anche nella stessa persona in diverse condizioni ed in diverse età.”

I DSA prevedono una Segnalazione Specialistica effettuata attraverso l’uso di strumenti diagnostici di esclusiva competenza di medici e psicologi. Da loro devono pervenire le informazioni in relazione al profilo neuro psicologico dell’alunno. Le informazioni fornite alla scuola devono essere precise e devono contenere anche indicazioni sulle compensazioni rese necessarie dallo specifico profilo dell’allievo.

“La scuola, la famiglia, il servizio sanitario (o lo specialista privatamente scelto dalla famiglia), devono costruire rapporti di reciproca collaborazione, nel rispetto delle diverse competenze e dei ruoli, con lo scopo di giungere alla definizione e all’attuazione di un Piano Didattico Personalizzato, effettivamente tarato sulle specifiche condizioni di ciascun alunno, e a forme di valutazione dell’efficacia degli interventi che producano , ove necessario - rapide modifiche.”… “A fronte di una segnalazione specialistica di Disturbo Evolutivo Specifico di Apprendimento (che deve essere dettagliata con le informazioni di cui sopra si diceva), è dovere delle scuole e degli insegnanti redigere un Piano Didattico Personalizzato dell’allievo, che è la trasformazione in atto concreto del suo diritto a ricevere il tipo di istruzione adatto alle proprie specifiche condizioni. Le scuole devono in tal senso valersi delle indicazioni fornite unitamente alla segnalazione specialistica, che deve contenere le informazioni necessarie al lavoro scolastico.”

Definizione dei BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che presentano difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da far prefigurare un intervento mirato, personalizzato. Il panorama dei bisogni è molto ampio, non si riferisce solo a cause specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati. Si può trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Le linee di intervento vengono declinate in ordine alle diverse tipologie. Gli alunni che mostrano di avere Bisogni Educativi Speciali sono quantificati intorno al 10-15% del totale, mentre quelli in possesso di una certificazione, individuati storicamente come diversamente abili, da una tradizione pedagogica che ci ha caratterizzato nel mondo, il 2-3%. L’insieme dei provvedimenti adottati chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.

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Dall’anno scolastico 2013-2014 è stato introdotto un modello, tuttora utilizzato, per sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche a carattere organizzativo.

Un percorso individualizzato e personalizzato costituisce lo strumento privilegiato con cui le difficoltà di apprendimento connesse ai BES possono essere affrontate dalla scuola attraverso la messa a punto di un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Questo ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.I PDP è lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita, da parte dei docenti, sia nelle attività individuali che collegiali.

STRUTTURA DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Come ogni programmazione educativa, il Piano Didattico Personalizzato per un allievo con DSA/BES deve contenere, essenzialmente, i seguenti punti:

ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL’ALUNNOL’analisi della situazione dell’alunno deve riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto la segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia e dall’allievo stesso ed i risultati del lavoro di osservazione condotto a scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che l’allievo presenta ed anche i suoi punti di forza.

LIVELLO DEGLI APPRENDIMENTINelle diverse materie o nei diversi ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di apprendimento, con le modalità più adeguate a valorizzare le effettive competenze dell’allievo “oltrepassando” le sue specifiche difficoltà: la didattica consigliata per chi ha DSA è adatta a

favorire e a facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni. Molta importanza assume ogni attività metacognitiva, verso cui occorre indirizzare l’intervento didattico, per potenziare i processi “altri”, legati all’anticipazione, alle rappresentazioni mentali e alle memotecniche visive.

OBIETTIVI E CONTENUTI DI APPRENDIMENTO PER L’ANNO SCOLASTICOPer ciascuna materia o ambito di apprendimento vanno individuati gli obiettivi essenziali ed i contenuti fondamentali che l’allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi, ma, al contempo, assicurando un volume di lavoro compatibile con le specifiche modalità di funzionamento (tenere conto che ciò che ad un altro “costa cinque”, ad esempio, ad un allievo con DSA “costa dieci”).

METODOLOGIEPer ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le metodologie più adatte ad assicurare l’apprendimento dell’allievo in relazione alle sue specifiche condizioni (ad es. metodologie uditive e visive per alunni con problemi di lettura).

AZIONE DIDATTICA

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• Deve adattare i compiti agli alunni

• Deve alternare stimoli visivi, uditivi, cinestetici

• Deve prevedere attività individuali, di coppia, di gruppo, di classe

• Deve sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli studenti e assicurandovarietà e opzioni nei materiali e nelle strategie d’insegnamento

• Deve rafforzare i punti di debolezza, adattando gli studenti ai compiti e promuovendo strategiedi apprendimento

MISURE E STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVIPer ciascuna materia o ambito di studio vanno individuati gli strumenti compensativi e dispensativinecessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento.

“L’obiettivo di tali misure e strumenti è quello di mettere l’alunno con DSA sullo stesso piano dei suoi compagni, senza violare l’imparzialità

VALUTAZIONE FORMATIVA E VALUTAZIONE FINALEIn conformità a quanto indicato nelle precedenti parti del piano personalizzato, andranno specificate le modalità attraverso le quali si intende valutare i livelli di apprendimento nelle diverse discipline o

ambiti di studio. Dovrà essere esplicitamente esclusa la valutazione degli aspetti che costituiscono la disabilità stessa, ad esempio della correttezza ortografica e sintattica per gli allievi disgrafici o disortografici sia nella valutazione dell’italiano che delle altre discipline come dell’aritmetica, della storia, ecc.

Per ogni disciplina andranno pertanto individuate le modalità che consentano di appurarel’effettivo livello di apprendimento.

ASSEGNAZIONE DEI COMPITI A CASA E RAPPORTI CON LA FAMIGLIAGenitori, insegnanti e specialisti hanno ognuno un ruolo importantissimo, ma per avere probabilitàdi successo è necessario costruire una rete comprensiva anche dell’apporto dello studente stesso .

Occorre unire le competenze per individuare strategie comuni e avviare iniziative di formazione per giungere a condividere gli stessi obiettivi. Così i risultati verranno raggiunti con più efficacia, superando la frammentazione delle conoscenze.

Nella programmazione personalizzata dovranno essere indicate le modalità di accordo tra i varidocenti e con la famiglia in ordine all’assegnazione dei compiti a casa:

• come vengono assegnati ( non con fotocopie, che per il dislessico non sono leggibili, ma con file ricavati dai libri in CD e trascritti su chiavetta USB; con nastri registrati, ...)

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Compiti Dei Docenti raccolta sistematica e continua di informazioni sugli alunniaccertamento dei risultatiformulazione collegiale delle valutazioni periodiche complessive

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• in quale quantità vengono assegnati (tenere conto che i ragazzi con DSA o BES sono lenti e fanno molta più fatica degli altri, quindi occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento)

• con quali scadenze vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi

• con quali modalità possono essere realizzati, se quelle consuete risultano impossibili odifficoltose.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (Vedi allegato 3)

2.5 La Valutazione

La valutazione nella scuola primariaLa valutazione è parte integrante e regolativa dell'opera educativa. Essa consiste nel "rilevare sistematicamente lo sviluppo negli alunni dei quadri di conoscenza e delle fondamentali abilità prescritte dai programmi didattici, prestando attenzione alla qualità dei processi attivati e dei progressi riscontrabili nella formazione della personalità". (art. 1, comma 3 dell'O.M. n. 236). Sulla base delle acquisizioni della ricerca docimologica, alla valutazione si attribuisce, accanto alla funzione sommativa (o conclusiva), anche e soprattutto una funzione formativa: quest'ultima assume particolare rilevanza, in quanto segue, orienta e promuove, in itinere, i processi educativi, adeguando di volta in volta i percorsi didattici alle esigenze cognitive e socio-affettive degli alunni. Nell'attività di valutazione, che avverrà attraverso l’attribuzione di voti numerici, i docenti adottano precise modalità di rilevazione, atte a garantire un adeguato grado di oggettività e di verificabilità.

Essi in particolare procedono alla:

raccolta sistematica e continua di informazioni sugli alunni; accertamento dei risultati in relazione alle competenze e ai contenuti dedotti dai

programmi ministeriali e definiti nella programmazione didattica; formulazione collegiale delle valutazioni periodiche complessive; comunicazione delle valutazioni ai soggetti interessati (alunni, famiglie, scuola media); certificazione degli esiti conseguiti dagli alunni.

Il Percorso della Valutazione

Conoscenza degli alunni Apprendimenti conseguiti Valutazione complessiva

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comunicazioni delle valutazioni ai soggetti interessaticertificazione degli esiti

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Per l’esercizio della valutazione, i docenti dispongono di un complesso di strumenti, (dall’anno scolastico 2012/2013 solo in formato digitale e consultabili on line) tra loro correlati, così costituito:

1) il registro dell’equipe psico-pedagogica della Scuola Primaria;2) il giornale dell’insegnante;3) il registro di classe;4) il documento di valutazione;

La valutazione nella scuola secondaria di I gradoAl raggiungimento degli scopi dell’insegnare ad apprendere, dello sviluppo delle competenze cognitive degli studenti, del miglioramento degli schemi concettuali e della comprensione delle conoscenze devono concorrere anche atteggiamenti e pratiche valutative degli insegnanti.

La valutazione deve essere considerata non come un’attività esterna e posteriore ai processi di apprendimento, ma come una delle risorse della mediazione didattica, strumento per individuare la presenza dei prerequisiti richiesti o eventuali aspetti da dover riprendere per meglio consolidare i saperi (verifiche d'ingresso, in itinere e sommative).

Le pratiche valutative devono perciò:

verificare che gli obiettivi siano stati conseguiti dagli allievi, potenziando in loro l’autovalutazione anche attraverso l’esplicitazione da parte dei docenti dei criteri di misurazione adottati;

verificare gli stili cognitivi degli studenti, rilevare le risorse scarsamente sfruttate, utili al recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità individuali. Individuare le origini delle difficoltà, le ragioni della mancanza di motivazione, le carenze di abilità operative, di abilità di studio.

Le pratiche sono dunque basate su prove a difficoltà graduata, poste al termine di ciascuna significativa unità didattica e sono coerenti con il lavoro svolto.

Come previsto dalla vigente riforma, sarà oggetto di valutazione anche il comportamento degli alunni, pertanto in ottemperanza alla Legge n° 169 30/10/08, art. 2 che recita:

2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento e' effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.

3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo.[…],

I Consigli di Classe, riuniti per gli scrutini, attribuiscono agli allievi il voto relativo al comportamento in base ai seguenti criteri:

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frequenza e puntualità rispetto del Regolamento di Istituto rispetto per gli impegni scolastici partecipazione attiva alle lezioni collaborazione con compagni e docent

Alla luce dell’ articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008 n.112,convertito con modificazioni dalla legge 6 Agosto 2008 n. 133 e dopo un’ attenta lettura dell’ Atto di indirizzo del Ministro recante i criteri generali per armonizzare gli aspetti pedagogici ,didattici ed organizzativi della Scuola dell’ Infanzia e del primo ciclo di istruzione, i docenti ,nella seduta del 6/09/2016, concordano nel sottolineare l’ importanza di una corretta valutazione e la necessità di assicurare l’ attendibilità dei risultati raggiunti dagli allievi :[1.5 ]Il progresso del singolo alunnoLa valutazione dei risultati del comportamento e del processo formativo assume un ruolo centrale nell’ esperienza scolastica di ciascun allievo. Occorre dare piena e adeguata funzionalità agli strumenti e alle modalità in uso(voti ,scrutini,prove oggettive,verifiche …) e alle nuove opportunità (rilevazioni I.N.V.A.L.S.I. certificazione delle competenze) per accompagnare in modo trasparente e coerente il percorso di ogni singolo alunno.Appartiene alla responsabilità educativa degli insegnanti modulare e usare la valutazione come strumento pedagogico- didattico e a quella delle istituzioni coinvolte garantire l’ informazione corretta e tempestiva degli esiti delle prove nazionali.[1.6 ] La scuola e i risultati degli alunniLa scuola dell’ autonomia si pone come obiettivi prioritari, condivisi a livello nazionale ,la formazione e la preparazione degli allievi.Deve quindi essere in grado di valutare correttamente il raggiungimento dei traguardi prefissati e di comunicarli tempestivamente agli alunni e alle loro famiglie.E’ infatti necessario che siano rese disponibili ai genitori informazioni esaurienti e attendibili sui risultati raggiunti dagli allievi in itinere e finali ,sugli esiti degli esami ,sulle misure per assicurare a ogni alunno la continuità del percorso di apprendimento.A tal fine ,è opportuno che ogni istituzione scolastica adotti una corretta strategia perché i voti ,con cui gli apprendimenti e il comportamento vengono valutati ,siano trasparenti ,credibili e coerenti con il percorso di formazione seguito …( Atto di indirizzo ,8 settembre 2009)

Il Collegio dei Docenti ,nella seduta del 06/09/2016 con Delibera n. 12 ,ha approvato i seguenti criteri di valutazione degli alunni :

Criteri di valutazione degli alunni

10 Eccellente padronanza degli obiettivi disciplinari,interesse attivo,capacità di approfondimento di contenuti rielaborati in modo personale ed originale.

9 Piena padronanza degli obiettivi disciplinari e sicura autonomia operativa.

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8 Buona padronanza degli obiettivi disciplinari e adeguata autonomia operativa.

7 Discreta padronanza degli obiettivi disciplinari e sufficiente autonomia operativa .

6 Competenza essenziale di contenuti disciplinari e minima autonomia operativa.

5 Competenza disorganica e frammentaria di contenuti disciplinari e scarsa autonomia.

Criteri di valutazione per lo scrutinio finale e l’ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo

Il Collegio, nella seduta del 02/10/2015 con Delibera n. 37, ha approvato che la valutazione di ciascuna disciplina non può essere solo la risultante della media matematica dei voti riportati nelle singole prove, ma deve tenere conto di:

Raggiungimento degli obiettivi minimi Capacità di organizzare autonomamente lo studio Capacità e abilità di colmare eventuali lacune Impegno e partecipazione nel lavoro scolastico Progressione rispetto ai livelli di partenza Conseguimento di risultati di particolare rilievo in qualche disciplina e/o attività progettuali

deliberate dal Collegio Docenti Curriculum scolastico Assiduità della frequenza

Il Collegio, inoltre, delibera:

criteri di ammissione degli allievi che abbiano fatto rilevare carenze in una o più discipline modalità di informazione delle famiglie sulle motivazioni dell’ammissione pur in presenza

di insufficienze, nel pieno rispetto della privacy deroghe definite per l’ammissione in caso di presenza inferiore ai ¾ dell’orario annuale a

condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. Tali circostanze devono essere preliminarmente accertate dal Consiglio di classe e debitamente verbalizzate.

I suddetti criteri sono da considerare validi anche per l’ammissione alle classi intermedie.

Criteri per la formulazione del giudizio di idoneità

Il Collegio dei Docenti delibera che il giudizio di idoneità viene espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado.

Pertanto viene calcolata la media dei voti con cui l’alunno è ammesso all’esame nelle singole discipline e del voto di comportamento, senza dare peso all’andamento del triennio.

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CURRICOLI VERTICALI (Vedi allegato 4)

La valutazione esterna

E’ prevista, sulla base delle indicazioni ministeriali, la somministrazione delle prove INVALSI di italiano e di matematica, che sono svolte a livello nazionale e che coinvolgono, nel presente anno scolastico, le classi seconde e quinte, per la scuola primaria e le classi terze, per la scuola secondaria di I grado.

Il Collegio docenti fa propria la rilevazione degli apprendimenti, attraverso le prove INVALSI, come sistema di verifica della propria valutazione interna. In questo caso le prove Invalsi assumono la natura di “progetto della scuola inserito nel POF” e come tale diventa parte integrante delle attività dell’Istituto.

L’organizzazione prevede la nomina di un coordinatore con il compito di collaborare con il somministratore esterno, supportandolo nelle varie fasi della somministrazione nell’ambito della scuola.

Consci della difficoltà della prova, i docenti ritengono opportuno provvedere a programmare esercitazioni mirate e simulazioni anche per le classi seconde.

3. Determinazione dell'organico dell'autonomia

3.1 Una novità prevista dalla Legge 107

La legge 107/15 imprime un’autentica svolta, rispetto al passato, riguardo l’ individuazione del

personale docente e A.T.A. necessario alla vita della scuola. Le legge, infatti, prevede di garantire

alle scuole, in proporzione al numero degli studenti iscritti, sino al 10%, un “organico potenziato”,

cioè “aggiuntivo” all’ordinario “organico di diritto” conseguente al calcolo degli indirizzi e delle

classi autorizzate.

L’obiettivo dichiarato è offrire a tutte le scuole concrete opportunità di miglioramento e

potenziamento della propria offerta formativa, sia in termini di integrazione dei percorsi curricolari

ed extra-curricolari, sia per rendere più funzionale e flessibile la sua organizzazione della scuola,

attraverso lo “staff dirigenziale”.

Organico ordinario e organico aggiuntivo vanno dunque a costituire, con periodizzazione triennale,

l’organico della autonomia (commi 7, 64 e 85 dell’art. 1 legge 107/2015).

Tutte le scuole, sulla base del RAV e del Piano di Miglioramento, ma in relazione anzitutto alle

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nuove domande formative degli utenti, sono chiamate a prevedere le aree discplinari, riconducibili

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agli insegnamenti, e quindi alle classi di concorso, che possono sostenere e rispondere alle diverse

esigenze, secondo un ordine di priorità.

3.2. Fabbisogno dei posti comuni, docenti e a.t.a.

a) SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione:Posto comune e specialista inglese

Posto di sostegno

Scuoladell’infanzia

a.s. 2016-17: n. 14 3 Posti comuni per l’attivazione din 7 sezionia.s. 2017-18: n. 14 3 Posti comuni per l’attivazione di

a.s. 2018-19: n. 14 3 Posti comuni per l’attivazione din 7 sezioni

Scuola primaria

a.s. 2016-17: n. 29 p comune 01 spec

7 n. 24 classi con funzionamento a 27 ore suddivise su due plessi. (compreso specialista Inglese)

a.s. 2017-18: n. 29 p comune 01 spec

7 n. 24 classi con funzionamento a 27 ore suddivise su due plessi. (compreso specialista Inglese)

a.s. 2018-19: n. 29 p comune 01 spec

ingles

7 n. 24 classi con funzionamento a 27 ore suddivise su due plessi. (compreso specialista Inglese)

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

Classe di concorso/

a.s. 2016-17

a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione:

A0438 + 6 h 8 + 6 h 8 + 6 h

A059 5 5 5

A345 2 + 9 h 2 + 9 h 2 + 9 h

A245 1 + 12 h 1 + 12 h 1 + 12 h

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A028 1 + 12 h

1 + 12 h 1 + 12 hA033 1 + 12

h1 + 12 h 1 + 12 h

A030 1 + 12 h

1 + 12 h 1 + 12 h

A032 1 + 12 h

1 + 12 h 1 + 12 h

Sostegno

7 7 7strumento

4 4 4Religione

15 h 15 h 15 h

c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.D.S.G.A. 1Assistente amministrativo 5

Collaboratore scolastico 16

b. Posti per il potenziamento

Tipologia Annualità nume

ro

doce

nti

Motivazione

Posto comune a.s. 2016-19 tre Progetti di

(scuola primaria) potenziamento per il

recupero delle

competenze

base in italiano e

matematica degli

alunni di tutte le

classi, al fine di

innalzare i livelli e di

ridurre in percentuale

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d ’incidenza

di variabilità tra

classi parallele e

all’interno delle

stesse classi

Progetto per

l’integrazione degli

alunni

diversamente abili

e BES Sostituzioni

dei docenti assenti

per la copertura di

supplenze

temporanee fino a

dieci giorni

SCUOLA SECONDARIA

a.s. 2016-19 due -Esonero primo

I GRADO collaboratore

A059

-Potenziamento per il

recupero delle

competenze in

matematica al fine diinnalzare i livelli

apprendimento e gliesiti delle prove invalsi

sostegno a.s. 2016-19 uno Progetto per

l’integrazione

degli alunni

diversamente abili

e BES

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A445 a.s. 2016-19 uno Progetti

extracurricolari

Apprendimento

terza lingua

straniera

4. L'organizzazione della scuola

4.1 Organi Collegiali

L’organo di auto-governo della scuola è il Consiglio di Istituto, rappresentativo di tutte le

componenti: docenti, genitori, studenti, personale a.t.a., oltre al dirigente scolastico (membro di

diritto).

Ha il compito prioritario di approvare il piano triennale dell’offerta formativa ed il relativo

“programma annuale”, cioè il bilancio della scuola.

Il Collegio dei Docenti è l’organo tecnico-scientifico, responsabile della programmazione della

didattica, sulla base delle Linee di Indirizzo del Dirigente Scolastico (DS).

Il DS è l’organo di sintesi tra l’amministrazione dello Stato e l’autonomia della scuola, responsabile

dei risultati e della legittimità degli atti.

Organi, infine, “funzionali” del Collegio dei Docenti sono gli Indirizzi e i Dipartimenti disciplinari.

Tutti strumenti per la promozione della qualità e dell’effettivo servizio educativo-didattico dei

Consigli di Classe.

4.2 Lo staff di Direzione

L’introduzione, esplicita, della diretta responsabilità del DS nel governo della vita della scuola,

fatte salve le competenze degli organi collegiali, non significa l’affidamento di questa

responsabilità ad una sola figura. Comporta, considerando la struttura “a legame debole”, una

strategia “diffusiva” della leadership, nei termini di una effettiva corresponsabilità.

Per questo motivo, è essenziale l’introduzione dello “Staff dirigenziale”, composto, oltre che dal

DS, dai suoi collaboratori, dai responsabili di sede, dal responsabile della Qualità, dalle “Funzioni

strumentali” elette dal Collegio dei Docenti, e da quelle “figure di sistema” richieste, alla luce della

evidente complessità del nostro istituto comprensivo.

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I compiti delle suddette figure sono di seguito esplicitati:

4.3 Compiti collaboratori, responsabili funzioni e

coordinatori Collaboratore con funzioni vicarie.

- Sostituisce il Dirigente in caso di brevi assenze o di coincidenze d’impegni e, comunque, nei casiprevisti dalla normativa vigente;- svolge le funzioni amministrative e gestionali in ordine alle sottoelencate materie:

1) Organizzazione e controllo dello svolgimento delle attività del personale docente della sede centrale; formulazione orario delle lezioni (con annesso calendario di recupero per completamento) e variazioni di esso in occasione di manifestazioni, uscite didattiche e visite di istruzione; sostituzioni docenti assenti; cura e compilazione del registro degli avvisi (insieme ad altri) e predisposizione atti degli esami; monitoraggio delle attività aggiuntive e di quelle funzionali all’insegnamento.

2) Cura e tenuta delle documentazioni di programmazione didattica, del POF, delRegolamento d’Istituto e dei relativi allegati

3) Attività relativa alla commissione visite e viaggi d’istruzione.4) Attività relativa alla commissione tecnica5) Verbalizzazione riunioni Collegio Docenti.6) Adempimenti previsti per l’adozione dei libri di testo.7) Vigilanza alunni e giustifica ritardi e assenze.8) Cura dei rapporti con famiglie ed Enti pubblici.

Addetto alla vigilanza della sede staccata di S.Angelo in Formis.

Svolge le funzioni amministrative in ordine alle sottoelencate materie:

1) Organizzazione e controllo dello svolgimento delle attività del personale docente ed ausiliario della sede associata: formulazione orario delle lezioni (con annesso calendario di recupero per completamento) e variazioni di esso in occasione di manifestazioni, uscite didattiche e visite di istruzione; sostituzioni docenti assenti; cura e compilazione del registro degli avvisi; monitoraggio delle attività aggiuntive e di quelle funzionali all’insegnamento.

2) Cura e tenuta delle documentazioni di programmazione didattica.3) Coordinamento commissione visite e viaggi d’istruzione.4) Attività relativa alla commissione tecnica.5) Verbalizzazione (insieme alla collaboratrice vicaria) riunioni Collegio Docenti.6) Adempimenti previsti per l’adozione dei libri di testo.7) Vigilanza alunni e giustifica ritardi e assenze.8) Cura dei rapporti con famiglie ed Enti Pubblici.

Addetto alla vigilanza della scuola Primaria

Svolge le funzioni amministrative in ordine alle sotto elencate materie:

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1) Organizzazione e controllo dello svolgimento delle attività del personale docente ed ausiliario della scuola primaria: formulazione orario delle lezioni (con annesso calendario di recupero per completamento) e variazioni di esso in occasione di manifestazioni, uscite didattiche e visite di istruzione; sostituzioni docenti assenti; cura e compilazione del registro degli avvisi; monitoraggio delle attività aggiuntive e di quelle funzionali all’insegnamento

2) Coordinamento commissione visite e viaggi d’istruzione.3) Attività relativa alla commissione tecnica.4) Verbalizzazione (insieme alla collaboratrice vicaria) riunioni Collegio Docenti.5) Adempimenti previsti per l’adozione dei libri di testi.6) Vigilanza alunni e giustifica ritardi e assenze.7) Cura dei rapporti con famiglie ed Enti Pubblici.8) Cura e tenuta delle documentazioni di programmazione didattica.

Addetto alla vigilanza della scuola Infanzia

Svolge le funzioni amministrative in ordine alle sotto elencate materie:

9) Organizzazione e controllo dello svolgimento delle attività del personale docente ed ausiliario della scuola primaria: formulazione orario delle lezioni (con annesso calendario di recupero per completamento) e variazioni di esso in occasione di manifestazioni, uscite didattiche e visite di istruzione; sostituzioni docenti assenti; cura e compilazione del registro degli avvisi; monitoraggio delle attività aggiuntive e di quelle funzionali all’insegnamento

10) Coordinamento commissione visite e viaggi d’istruzione.11) Attività relativa alla commissione tecnica.12) Verbalizzazione (insieme alla collaboratrice vicaria) riunioni Collegio Docenti.13) Adempimenti previsti per l’adozione dei libri di testi.14) Vigilanza alunni e giustifica ritardi e assenze.15) Cura dei rapporti con famiglie ed Enti Pubblici.16) Cura e tenuta delle documentazioni di programmazione didattica.

Funzioni Strumentali Scuola Primaria e Secondaria

AREA N. 1 (Gestione POF e curricolo verticale)

a) Organizzazione della didattica e relativa continuità (Elaborazione e aggiornamento POF)b) Redazione PTOFc) Promozione della ricerca e sviluppod) Organizzazione dei servizi di supporto all’apprendimentoe) Storia e PONf) Controllo di gestione d’area

AREA N. 2 (Sostegno al lavoro dei docenti e tecnologia)

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a) Coordinamento e valutazione dell’attività della scuola (INVALSI)b) Organizzazione dei servizi di supporto alla didatticac) Organizzazione delle relazioni esterne con reti di scuoled) Coordinamento commissione discarico dei beni e collaudo/acquistie) L2 – Gestione sito Webf) Coordinamento e organizzazione dei rapporti con Enti e Aziendeg) Controllo di gestione d’area

AREA N. 3 (Interventi e servizi per gli studenti compresa l’Integrazione scolastica)

a) Organizzazione della didattica e relativa continuità (G.L.H.I.)b) Organizzazione dei servizi di supporto alla didatticac) Legalità e Pari Opportunitàd) Coordinamento e valutazione dei progetti formativi d’Istituto e continuità con il territorioe) Controllo di gestione d’area

AREA N. 4 (Realizzazione dei servizi di supporto all’apprendimento)

a) Organizzazione dei servizi relativi a “Cultura-Spettacolo-Sport”.b) Coordinamento e valutazione dei progetti formativi d’Istituto e continuità con il territorioc) Ed. alla Salute, ivi compresa l’Ed. Ambientaled) La qualità del servizio scolasticoe) Controllo di gestione d’area.

Il capo dipartimento, indicato dal Collegio e nominato dal Dirigente deve:

o Convocare il gruppo nei momenti importanti della vita della scuola;o indicare di volta in volta, a rotazione un segretario di gruppo che verbalizza il contenutoo chiedere interventi di manutenzione per le aule e i locali in genere;o individuare i bisogni degli alunni- attraverso le delibere dei Consigli di classe e quelli dei

docenti e di altro personale attraverso i verbali dei Collegi dei docenti e delle assemblee;o dare suggerimenti su eventuali attività da inserire nelle programmazioni; da sottoporre

all’attenzione del preside, del C.d.C. e/o del C.d.I, del C.d.D. per gli adempimenti di competenza;

o redigere e curare la presa visione di comunicati/ convocazioni/ richieste e sottoscriverle insieme al verbalizzatore;

o partecipare a conferenze di servizio indette dal C.S.A. e dagli enti locali e riferire al Preside, al Collegio dei docenti e/o al Consiglio d’istituto per gli adempimenti di competenza,

o curare i rapporti con l’interno;o proporre attività di aggiornamento e/o di autoaggiornamento;

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o proporre al Consiglio d’istituto eventuali acquisti necessari al miglioramento del servizioofferto

Il Coordinatore di classe, nominato dal Dirigente all’inizio dell’anno scolastico, in base a competenze ed esperienza, svolge i seguenti compiti:

Coordina le attività per il sostegno alla dinamica di apprendimento degli alunni e perl’elaborazione delle programmazioni;

coordina l’attività degli insegnanti del Consiglio di classe scegliendo un segretario verbalizzatore se non nominato dal Dirigente;

tiene i rapporti con studenti e genitori; presiede, con delega scritta del Dirigente che può essere anche annuale, i consigli di

classe; raccoglie e coordina le programmazioni dei docenti della classe in relazione alla

programmazione del C.d c. e alle indicazioni del P.O.F; coordina le attività della classe curricolari ed extracurricolari; costituisce un punto di riferimento anche per i nuovi colleghi e/o supplenti temporanei controlla settimanalmente le assenze degli alunni e, in caso di assenze ripetute o

“strategiche”, prende contatto con le famiglie; riporta al Dirigente e ai suoi collaboratori i problemi della classe eventualmente

non risolti; può essere ascoltato dal Dirigente e prima di qualsiasi provvedimento disciplinare nei

confronti degli alunni; orienta nella scelta delle attività.

I Coordinatori delle commissioni, i Referenti hanno i seguenti compiti:

Convocare il gruppo nei momenti importanti della vita della scuola; indicare - di volta in volta a rotazione - un segretario di gruppo che verbalizza il

contenuto delle riunioni; curare che le scelte siano prese in modo collegiale e siano condivise; chiedere interventi di manutenzione per le aule e i locali in genere; individuare i bisogni degli alunni - attraverso le delibere dei Consigli di classe - e quelli

dei docenti e d’altro personale, attraverso i verbali dei Collegi dei docenti e delle Assemblee;

dare suggerimenti su eventuali attività, da inserire nelle programmazioni, da sottoporre all’attenzione del Dirigente, del Consiglio di classe e/o del Consiglio d’Istituto, del Collegio dei docenti per gli adempimenti di competenza;

redigere e curare la presa visione di comunicati/ convocazioni/richieste e sottoscriverle insieme al verbalizzatore;

partecipare (solo per i referenti e i responsabili) a conferenze di servizio indette dalC.S.A. e dagli Enti locali e riferire al Dirigente, al Collegio dei docenti e/o al Consigliod’Istituto per gli adempimenti di competenza;

curare i rapporti con l’interno.

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La Commissione visite e viaggi ha i seguenti compiti e mansioni:

Predisposizione del “ventaglio” dei programmi specifici e calendario di massima; raccolta delle programmazioni dei c.d.c., comprensive dei docenti accompagnatori

disponibili; indagine sul mercato degli operatori specializzati; predisposizione e formulazione autorizzazione genitori; acquisizione adesioni e quote; organizzazione svolgimento del viaggio (acquisto cappellini, predisposizione

cartellonistica per autobus, elenchi alunni distinti per autobus con accompagnatori, comunicazione numeri telefonici docenti e ditta, ecc.);

raccolta relazioni conclusive dei capocomitiva, registrazione di eventuali disfunzioni ecomunicazione al Capo d’ Istituto.

Organigramma e Funzionigramma

Anno scolastico 2015/2016

Art 21 L.59/57 – Art 25 DL 165/2001 _ art. 396 DL 59/98 in G.U. n. 71 del 26/03/98

Rapporto di circolarità tra le diverse aree dell’autonomia

F.S. Area 2: Sostegno docenti.Responsabile

Ins. C. Rendina (primaria e secondaria)

F.S.Area 3: Interventi e servizi per gli studenti Responsabile

Ins. M.Cantiello (primaria e secondaria)

Dipartimenti (secondaria) Letterario-

linguistico Prof.ssa D.Ciccarelli Tecnico-

scientifico Prof.ssa L. Del Vecchio Artistico-

espressivo Prof.ssa L. Scala

Coordinamento, organizzazionee gestione offerta formativa, vigilanza scuola primaria via Roma, commissione elettorale e commissione visite e viaggi. Responsabile

Ins. Claudio Di Benedetto

Area dell’organizzazione, dell’amministrazione e della

gestione

Responsabile

Prof.ssa T.Paternostro

Coordinamento, organizzazionee gestione offerta formativa, vigilanza sezione staccata, commissione elettorale e commissione visite e viaggi

Responsabile Prof.ssa Teresa Caruso

Coordinamento,organizzazione e gestione offerta formativa, vigilanza scuola infanzia C. Santagata, commissione elettorale e commissione visite e viaggiResponsabileIns. A. Cappabianca

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa ANNAMARIA ORSO

Valorizza, coordina, dirige, gestisce le risorse finanziarie e strumentali

STAFF DI PRESIDENZA

F.S. Area 1:Gestione PTOF

ResponsabileProf.ssaA.Di Benedetto(primaria e secondaria)

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Coordinamento,organizzazione e gestione offerta formativa, vigilanza scuola infanzia Porta Roma, commissione elettorale e commissione visite e viaggi Responsabile Ins. Tiziana De MIzio

Coordinamento, organizzazionee gestione offerta formativa, vigilanza

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4.4 Criteri e modalità delle procedure operative

A settembre lo staff di direzione è impegnato nella stesura e nella revisione degli atti amministrativi a valenza pubblica che vengono qui di seguito presentati :

a) Criteri per la formazione/composizione delle classi (vedi regolamento accluso in allegato)b) Criteri relativi all'assegnazione dei docenti alle classi (vedi regolamento)c) Criteri per la formulazione dell'orario del personale docente (vedi regolamento)d) Sostituzione dei docenti assenti per brevi periodi (vedi regolamento)e) Criteri per l’organizzazione di visite e viaggi d’istruzione (vedi regolamento)f) Attività negoziale (vedi regolamento)g) Procedure e criteri per contratti di prestazione d’opera (artt. 33 e 40 D.I. 44/01) (vedi

regolamento)h) Criteri per la individuazione delle funzioni aggiuntive del personale A.T.A. (vedi

regolamento

4.5 Comitato per la Valutazione dei docenti

La Legge 107/15 ha introdotto il Comitato per la Valutazione dei docenti, nelle sue diverse

articolazioni: con la sola componente dei docenti ha il compito di valutare e validare il servizio dei

docenti in anno di prova; con due rappresentanti dei genitori ha la responsabilità di individuare i

criteri di assegnazione del bonus premiale. L’applicazione di questi criteri, con l’individuazione poi

dei docenti per questa premialità, spetta al DS. Presiede il Comitato lo stesso DS.

4.6 Sicurezza: funzioni e formazione

Il problema della sicurezza sul lavoro si coniuga a quello della "vivibilità" degli ambienti in cui operano gli insegnanti e gli alunni.

Tale problematica è affrontata sia dal punto di vista educativo (con interventi di educazione alla sicurezza stradale e prove di evacuazione per un minimo di due esercitazioni), che dal punto di vista legislativo, con interventi che adempiano alle vigenti normative in materia di sicurezza (D.Lgs. 81/2008 e D.Lgs. 106/09).

In questa direzione, gli interventi concreti realizzati per ciascuno degli edifici di pertinenza dell'Istituto sono i seguenti:

compilazione della lista di controllo (check list); redazione del documento di valutazione del rischio;

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richieste di intervento al Comune (Ente competente, in quanto proprietario degli immobili), al fine dell'accertamento "delle condizioni statiche degli edifici" (Circolare 303/58).

organizzazione dell'emergenza; definizione delle procedure di emergenza ed evacuazione; redazione ed apposizione delle cartografie; nomine delle squadre di evacuazione, primo soccorso e prevenzione incendi; redazione del documento relativo alla valutazione dello stress lavoro correlato.

Inoltre, tutto il personale dell'Istituto operante in ciascun edificio ha seguito corsi di formazione - informazione e addestramento.

La scuola, in quanto luogo di lavoro, è soggetta alla normativa D.Lgs 81/2008 che tutela la sicurezza e la salute nel luogo di lavoro.

Tutto il personale, gli studenti e i genitori sono tenuti a: conoscere la segnaletica, le vie di fuga e leuscite dall’edificio determinare il comportamento adeguato in caso di pericolo e nella pratica di

evacuazione individuare soluzioni alternative più appropriate nel caso che la via di fuga

fosse preclusa prendere cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle

altre persone presenti nella scuola.

Gli insegnanti si impegnano ad educare gli alunni ad un controllo quanto più razionale possibile delle reazioni emotive.

Gli alunni verranno responsabilizzati con l’assegnazione di incarichi che rendano attiva la partecipazione alle prove e alle esercitazioni che saranno effettuate almeno due volte nell’arco dell’anno scolastico.

La scuola terrà i contatti con le strutture preposte alla sicurezza presenti sul Territorio.

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Servizio di Prevenzione e Protezione

FUNZIONE NOMINATIVO

Datore di lavoro  PROF.SSA Orso Annamaria

Responsabile Servizio Prevenzione  e Protezione ING. Fiorillo Donato

Medico CompetenteDOTT.

Tarateta Mattia

Coordinatore d’Istituto PROF.SSA Paternostro Teresa

Responsabile dei lavoratori per la sicurezza PROF.  Di Benedetto Claudio

 

Plesso Preposto Addetto antincendio Addetto 1° soccorso

sec . “Pier delle Vigne” P. zza  S.

Tommaso   1° PianoRAIMONDO GERARDO

VERDONE SALVATORE

Del Vecchio Giovanni Pio

RUOTOLO ANGELA

VERDONE SALVATORE

sec. “Pier delle Vigne” P. zza    S.

Tommaso   2° PianoMARCONE ANNUNZIATA

PATERNOSTRO TERESA

FARINA GIOVANNA

DI GIACOMO FILOMENA

DI RUBBA DELIA

sec . “Pier delle Vigne”

Sant’Angelo in formis

CARUSO TERESACARUSO TERESA

BROGNA ANNAMARIA

D’ACO MASSIMO

ARDOLINO TIBERIO

Primaria. “Pier delle Vigne” Via

Roma 1° PianoDI BENEDETTO CLAUDIO

NATALE ANNUNZIATA

DI BENEDETTO CLAUDIO

DE FELICE LUCIA

CAPPIELLO COSTANTINA

Primaria “Pier delle Vigne”  Via

Roma    2° Piano FERRARA ANNAMANCO MASSIMO

CASTALDO MARIA

ARCADIO SALVATRICE

RENDINA CONCETTA

Scuola dell’infanzia

Via BrezzaDE MIZIO TIZIANA

DE CIUCEIS ANGELA

VOLPE ANTONELLA

APPOLLONIO PAOLA

SEPULVERES SILVANA

Scuola primaria

Via Brezza

Piano terra

CAPPABIANCA TERESA

NESPOLI PAOLA

AIEZZA GIUSEPPINA

FALCONE PIERA

MONACO FRANCESCA

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Scuola primaria

Via Brezza

1° piano

PASCARIELLO GIOVANNA

FEOLA ORIANA

DELLA CIOPPA MARIA PIA

PASCARIELLO GIOVANNA

INELLA GIOVANNA

Scuola dell’infanzia

C. SantagataCAPPABIANCA ALESSANDRA

CAPPABINCA ALESSANDRA

SAULLE ROSA

CIRIACO LUISA

CUCCUVALE ANTONIA

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Settore n.1

Segreteria del Preside

Tenuta e cura di atti e

Settore n. 2

Contabilità ed inventario

Bilancio preventivo e conto consuntivo

4.7 Servizi amministrativi, ausiliari e dell’organizzazione

Una organizzazione complessa, come una scuola, necessita di una amministrazione funzionale alle

attività previste nel POF triennale. A coordinare questa organizzazione vi è il Direttore dei Servizi

Generali e Amministrativi (DSGA), al quale spetta il compito di proporre al DS l’articolazione dei

tempi e delle modalità di lavoro di tutto il personale ATA.

Spetta poi al DSGA la costruzione del “Programma Annuale”, di concerto col DS, da sottoporre, per

l’approvazione, al Consiglio di Istituto, previa verifica da parte dei “Revisori dei Conti”.

La scuola offre i seguenti servizi caratterizzati da qualità ed efficienza :

a) Fattori di qualità

Informatizzazione dei servizi di segreteria; celerità delle procedure; trasparenza; minimo tempo di attesa per il ritiro di documenti e certificati; flessibilità degli orari dei collaboratori scolastici ed eventualmente degli assistenti

amministrativi.

b) Standard di qualità

distribuzione dei moduli d’iscrizione “a vista”; procedura d’iscrizione alle classi in 10 minuti al massimo; rapido rilascio dei certificati d’iscrizione e frequenza (generalmente in giornata); rilascio di attestati o di documenti sostitutivi del diploma entro 3 giorni; rilascio dei documenti di valutazione degli alunni da parte del Preside o

suo incaricato entro 3 giorni; disponibilità a soddisfare l’utenza dalle ore 11.00’ alle ore 13.00’ l’ accesso agli atti amministrativi, previa formale istanza al Dirigente, che potrà

concedere l’autorizzazione nei casi previsti dalla normativa vigente L’Ufficio di presidenza riceve solo su appuntamento.

c) Servizi e settori amministrativi

L’organizzazione amministrativa è articolata in settori e servizi. I settori sono:

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documentazione riguardanti le riunioni dello staff di direzione

Collaborazione, insieme al responsabile amministrativo con il Dirigente.

Acquisti vari ( sussidi, facile consumo, materiale di pulizia ecc.)

Stipendi (tabelle, INPS, IRAP,IRPEF, inquadramento del personale, CIF, mod. disoccupazione, assegno nucleo familiare, allegato G al c/consuntivo, apertura partite di spesa fissa, documentazione di rito)

Inventario ( l, ll, lll categoria beni inventariali)

Settore n.3

Alunni

Anagrafe alunni (iscrizioni, certificati, registri, schede personali, tenuta fascicoli, schedario

Assicurazioni Infortuni Libri di testo Alunni

diversamente abili Elezioni

organi collegiali

Settore n.4

Personale

Personale docente e A.T.A. Protocollo, trattamento

delle informazioni (corrispondenza, consulenza, ecc.), archivio

Assenze ( visite fiscali, decreti, tenuta registro)

Contratti T. D. Tenuta registro stato

personale e cura fascicoli Trasferimenti e

collocamento a riposo Certificati di servizio

Settore n.5

Biblioteca

Classificazione e cura materiale librario e sussidi multimediali ( videocassette, CD, materiale di facile consumo, ecc.)

Controllo giacenze, cura del materiale e tenuta registri prestiti

Il servizio da istituire è quello di informazione e relazioni esterne. Gli obiettivi del piano di attività, per la parte amministrativa, sono i seguenti:

1) Gestione degli standard previsti dalla Carta dei servizi per la parte relativa al servizio di segreteria;

2) Introduzione di procedure di valutazione e controllo dell’azione amministrativa e supporto alla valutazione dell’istituto.

3) Miglioramento continuo delle competenze in ambito informatico e nella gestione dei pacchetti applicativi

4) Integrazione massima del servizio di segreteria con gli obiettivi dell’azione didattica ededucativa (informazione, reperimento dati, ecc).

d) Servizi ausiliari

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Cartellini d’identificazione Vigilanza sull’accesso alla scuola di persone estranee Manutenzione e pulizia dei locali assegnati Dislocazione del personale all’entrata, presso gli uffici e presso i reparti Vigilanza sui movimenti degli alunni nella scuola Accompagnamento, in concorso, degli alunni negli spostamenti esterni

e) Spazi per l’esposizione di:

Quadri orari di lavoro dei docenti e del personale A.T.A. Organigramma degli uffici e degli OO. CC. Albo: regolamento d’Istituto, delibere di Consiglio d’Istituto, ecc. Organico del personale docente e A.T.A. Bacheche: sindacale, degli studenti/genitori.

4.8 Dati generali dell’istituto comprensivo a.s. 2015/16Classi Scuola infanzia “Carlo Santagata” n. 2

Scuola infanzia Porta Roma n. 5Scuola primaria Porta Roma n. 8Scuola primaria via Roma

n.16 Secondaria

47

Alunni /Alunne Scuola infanzia “Carlo Santagata” n. 51 Scuola infanzia Porta Roma n. 85 Scuola primaria Porta Roma n. 135 Scuola primaria via Roma n.310 Secondaria 1° con sede ass. n.327

908

Portatori Handicap Scuola infanzia “Carlo Santagata” n. 1 Scuola infanzia Porta Roma n. 1 Scuola primaria Porta Roma n. 2 Scuola primaria via Roma

n.6

21

Personale della scuola Docenti Infanzia

n°19 Primaria

n.38

102

Dirigente Scolastico Prof.ssa Annamaria Orso

D.S.G.A. Rag. A. Marcone

Amministrativi Di Giacomo Filomena, Persechino

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Rosalba, Scirocco Carmela, Tessitore Giuseppina, Oliva Giuseppe

5

Ausiliari PLESSO VIA ROMA SCUOLA PRIMARIA

DeFelice L.; Fiorillo A.; Natale A.;

SCUOLA SECONDARIA I° GRADOBalzo L., Grimaldi A., Ruotolo A., Verdone S.;

PLESSO VIA BREZZA SCUOLADELL’INFANZIAMirra A., Timpanelli O.;

PLESSO VIA BREZZA SCUOLA PRIMARIABizzoco G., Faenza A.;

PLESSO CARLO SANTAGATA SCUOLADELL’INFANZIASaulle R., Vitolo N.;

PLESSO DI S.ANGELO IN FORMIS SCUOLA SECONDARIA I° GRADOCarusone F..

14

Esperto

esterno

Esperto

interno

Responsabile sicurezza: Ing. Donato FiorilloResponsabile sicurezza: prof. Claudio Di Benedetto

4.9Condizioni ambientali dei diversi plessi

Scuola dell’infanzia “Carlo Santagata”- Rione Santagata

L’edificio scolastico, che sorge in un quartiere periferico della città, è sito al pian terreno con ampispazi interni ed uno esterno, anch’esso molto ampio.

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Comprende:

2 aule sezione con sale igieniche 1 salone polivalente (angolo biblioteca, spazio psicomotricità, spazio giochi) 1 refettorio 1 laboratorio artistico-manipolativo

Attiguo all’edificio scolastico c’è il centro di cottura comunale.

Scuola dell’infanzia “Porta Roma”- via Brezza, 1

L’edificio è stato costruito prima che entrasse in vigore la normativa antisismica. Esso si compone di un piano terra, a cui si accede mediante un ingresso sito in via Brezza.

È composto da:

servizi igienici; 1 cucina; 1 atrio; 5 aule; 1 laboratorio linguistico; 1refettorio; corridoio di percorrenza; spazio esterno.

Scuola primaria “Porta Roma”, via Brezza, 1

L’edificio consta di un piano terra e di un primo piano ed è dotato di scala antincendio.

Vi si accede mediante due ingressi. Il primo (ingresso principale) è sito sulla strada principale

ed è utilizzato dagli utenti. Il secondo è sito lateralmente ed è strutturato in modo tale da poter accogliere gli alunni disabili.

E’ composto, oltre che dal corridoio di percorrenza per accedere ai diversi ambienti, da:

n°4 aule; servizi igienici per alunne; servizi igienici per alunni; servizi igienici per docenti;

Primo piano

Vi si accede mediante un’ampia scala formata da due rampe.

Esso si compone, oltre che dal corridoio di percorrenza per accedere ai diversi ambienti, da:

n°7 aule; servizi igienici per alunne; servizi igienici per alunni;

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servizi igienici per docenti aula magna con circa 200 posti a sedere

Scuola primaria “Pier delle Vigne” – via Roma

L’edificio scolastico è ubicato nel centro storico della città ed è in buono stato di conservazione nonostante la vetusta età. La scuola, intitolata a “Pier delle Vigna”, noto personaggio storico, è sita al numero 17 di Via Roma.

Comprende :

17 aule per lo svolgimento delle attività didattiche (disposte su due piani); un’ aula adibita a laboratorio scientifico; un’ aula adibita a laboratorio per le attività di manipolazione; un’ aula attrezzata con televisore, videoregistratore e lettore cd; un’ aula per le attività musicali; 2 aule informatiche con 20 postazioni in rete - connessione Internet; LIM; un laboratorio per la psicomotricità ; una biblioteca scolastica; ufficio del Dirigente Scolastico; 1 locale vuoto dell’ex segreteria; un ascensore per trasporto disabili.

Scuola secondaria di primo grado

La Sede Centrale della scuola secondaria di primo grado è ubicata in un edificio costruito negli anni settanta. Essa dispone sia dei locali adibiti ad uffici (presidenza e segreteria), sia di aule per attività didattiche normali. Sono stati effettuati interventi di revisione all’impianto elettrico e di riscaldamento. Un laboratorio multimediale è fornito di undici postazioni collegate in rete insieme a quello dell’aula n. 44, ubicata al piano terra; un laboratorio informatico-linguistico, installato nelle aule 14 e 15,è dotato di LIM e di 13 postazioni di ultima generazione con connessione Internet. Tutte le aule sono munite di LIM. Anche la segreteria è informatizzata.

La Sede Centrale è, inoltre, dotata di un’Aula Magna (capienza 100/120 posti a sedere ), di una biblioteca alunni collocata al piano terra e di una biblioteca docenti. La palestra, interamente ristrutturata, è agibile; essa è stata sempre oggetto di desiderio delle scuole di Capua e delle società sportive locali che la utilizzano in orario non coincidente con le attività di questa Scuola.

Nella Sede non mancano i locali per servizi igienici, per archivio, per magazzini, la sala caldaia e spazi interni adibiti a parcheggio.

Anche la sede associata di Sant’Angelo in Formis dispone di un proprio edificio scolastico (n.5 aule per attività didattiche normali e 2 per attività didattiche speciali di cui uno è un laboratorio multimediale, realizzato con Fondi Europei - PON ) con palestra, servizi igienici, spazi interni adibiti a parcheggio.

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4.9 Rapporti Scuola-famiglia

Il patto educativo di corresponsabilità(Art. 3 del DPR 235 del 21 novembre 2007)

Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola nell’ottica della condivisione di principi e obiettivi, per favorire il dialogo e il confronto suggerendo le strategie per la soluzione dei problemi.

Tutti i componenti (insegnanti, genitori, studenti, ATA) devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento sereno, positivo e propositivo nei confronti della scuola per evitare di creare conflitti, pregiudizi e disinteresse nei confronti di questa istituzione.

Occorre che scuola e famiglia, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, siano sempre collaborative,mai antagoniste e costruiscano così un’importante alleanza formativa.

Il Patto Educativo di Corresponsabilità vuole rendere esplicite quelle norme che facilitano il buonandamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA

“PER UNA EFFICACE ALLEANZA EDUCATIVA”

(Art. 3 DPR 235/2007)

Le profonde trasformazioni che hanno caratterizzato nel recente passato e che caratterizzano oggi la società italiana ed europea rendono inderogabile un’attenta riflessione sulle caratteristiche delle principali agenzie educative, la famiglia e la scuola, senza peraltro perdere di vista il ruolo che altri soggetti operanti sul territorio svolgono e possono svolgere. Tutti possono concorrere ad aprire spazi aggregativi e ad organizzare numerose ed efficaci iniziative preventive, educative e di recupero. Si rende pertanto necessaria stipulare una stretta alleanza educativa tra scuola e famiglia, in considerazione delle numerose e profonde trasformazioni degli ultimi anni. Insegnare le regole del vivere e del convivere, compito ineludibile della scuola può essere espletato solo con la viva e fattiva collaborazione della famiglia. I rapporti non dovranno essere sporadici o attivati solo nei momenti critici ma costanti nel rispetto dei ruoli.

La scuola e la famiglia dovranno supportarsi a vicenda per raggiungere comuni finalità educative e condividere quei valori che fanno sentire gli alunni membri di una comunità vera.

La scuola affianca perciò al compito “ dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”; su tale versante la collaborazione della famiglia è assolutamente fondamentale.

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Patto educativo di corresponsabilità tra Scuola e Famiglia

Visto il Regolamento di Istituto Visto il Contratto Formativo (Allegato al presente documento) Valutate le proposte avanzate dal Collegio dei Docenti e la deliberazione adottata

dal Consiglio di Istituto in data 12/01/2016viene stipulato con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con ilquale

L A SCUOLA SI IMPEGNA A :

- Fornire una formazione culturale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispettodell’identità di ciascuno allievo;

- Offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento,

- Offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza;

- Favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;

- Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, nel rispetto della privacy.

I L PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A :

- Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;- Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di

competenza;- Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;- Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico e al DSGA eventuali problemi rilevati;- Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella

scuola (studenti, genitori, docenti);I DOCENTI SI IMPEGNANO A :

- Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola;

- Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;- Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe, nell’intervallo e durante la mensa;- Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento

degli studenti;- Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;- Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;- Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;- Lavorare in modo collegiale con i colleghi;- Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più

possibile personalizzate.I L D IRIGENTE S COLASTICO E IL DSGA SI IMPEGNANO A :

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- Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti epersonale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

- Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

- Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

- Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate.

L’A LLIEVO SI IMPEGNA A :

- Prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature;

- Impegnarsi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;- Accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni

dei loro comportamenti.L A FAMIGLIA SI IMPEGNA A :

- Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre a un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;

- Conoscere, rispettare e far rispettare ai propri figli il regolamento d’Istituto;- Rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni,

partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola;

- Discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto conl’istituzione scolastica;

- Rispettare l’orario scolastico:- Accompagnando gli allievi/e a scuola entro le ore 08.00 (PRIMARIA) e

entro le ore 8,15 (SECONDARIA)- Ritirando gli allievi/e al termine delle lezioni

- Giustificare le assenze e/o gli eventuali ritardiIl genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto.

(Allegato al Patto educativo di corresponsabilità)

CONTRATTO FORMATIVO

FINALITA' EDUCATIVE GENERALI

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- FORMAZIONE DELL'IDENTITA'

- CONQUISTA DELL'AUTONOMIA

- ACQUISIZIONE DI COMPETENZE

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

Gli obiettivi educativi e didattici sono stati definiti, nel POF di scuola

Tutti i team educativi individueranno gli obiettivi didattici, in sede di progettazione e riferiranno in merito agli stessi in occasione delle Verifiche Bimestrali.

UNITA' DIDATTICHE

- I percorsi tematici saranno definiti in sede di progettazione ed individuati nel contesto socio- ambientale e culturale in cui sono inseriti gli allievi.

- I tempi e le modalità delle UU.AA. saranno definiti dai consigli di classe, tenendo conto dei livelli di competenza, degli obiettivi specifici e delle attività programmate.

METODO OPERATIVO

Le modalità di intervento , le tecniche, le strategie saranno accompagnate da attività laboratoriali

Esse saranno attivate attraverso: - la stimolazione della curiosità

- l'osservazione

- la sperimentazione

- la produzione

VERIFICA

Le verifiche saranno realizzate attraverso conversazioni libere e guidate, osservazioni continue e sistematiche riferite alle varie fasi di ogni sequenza didattica. Ciò al fine di regolare, individualizzare e personalizzare le proposte formative e i percorsi di apprendimento.

VALUTAZIONE

La valutazione si concretizzerà nel rilevamento qualitativo e quantitativo, delle competenze di base rapportate all'età e all'ambiente extrascolastico.

la Valutazione PREVENTIVA verrà svolta attraverso la rilevazione di una serie di indicatori relativi alle abilità di base:

- autonomia – comportamento - memoria

- percezione visiva, uditiva, tattile

- orientamento spaziale e temporale

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- schema corporeo, abilità grosso – motoria e fine - motoria

- pre- grafismo, abilità comunicative, logico – matematiche, grafico - pittoriche e plastiche.

La Valutazione FORMATIVA e quella SOMMATIVA saranno effettuate attraverso la scheda di valutazione.L'OFFERTA FORMATIVA e l'impegno della Scuola, come sopra specificati, potranno realizzarsi compiutamente solo con la collaborazione costante dei GENITORI, i quali si impegnano a concordare con i DOCENTI le linee educative e comportamentali da adottare nei confronti di ciascun ALLIEVO.In particolare i Genitori si impegnano a guidare i propri Figli al rispetto delle regole della vita della SCUOLA, alla cui stesura possono e devono concorrere attraverso i Relativi Rappresentanti eletti nel Consiglio di Interclasse/di classe e nel Consiglio di Istituto.Essi, ove forniti di particolari specializzazioni e/o competenze ,documentabili, possono avanzare proposte di collaborazione didattica, purché tali proposte prevedano la gratuità e siano coerenti con il PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA.Ogni iniziativa dovrà essere autorizzata dal Dirigente, sentiti i Docenti interessati e i Competenti OO. CC.I Genitori si impegnano, infine, a sostenere l'azione che l'Amministrazione scolastica avvierà al fine di perseguire un graduale e costante miglioramento delle condizioni strutturali della Scuola.Per una più precisa e diretta conoscenza dei punti previsti dal presente CONTRATTO FORMATIVO e della proposta educativa dell'Istituzione ScolasticaLetto il presente documento, i Genitori lo condividono e, in particolare, aderiscono alle proposte del Contratto Formativo.È, altresì , facoltà dei Genitori richiedere, alle stesse condizioni, copia del presente "contratto".Ad integrazione di quanto detto, si precisa che le norme relative al comportamento degli alunni, norme di condotta di docenti e famiglie sono disciplinate nel Regolamento d’Istituto, allegato al presente.REGOLAMENTO D’ISTITUTO (Vedi allegato n°5)4.10 Privacy INFORMATIVAper il trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 dl. 196/03Questo Ente è particolarmente attento agli aspetti riguardanti la tutela dei dati personali. Attraverso i documenti, di seguito allegati, intende descrivere le modalità di gestione dei dati personali con riferimento al loro trattamento improntato ai principi di correttezza, liceità, trasparenza e riservatezza.Si tratta di una informativa generale resa nel rispetto del Decreto Legislativo del 30 giugno 2003 n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” di seguito “Legge” a coloro che hanno conferito o conferiranno i propri dati personali a questo Ente

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1 LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia è un luogo di incontro in cui i bambini si conoscono, inventano, scoprono, giocano, ascoltano, comunicano, sognano, condividono con altri idee ed esperienze ed imparano il piacere di stare insieme; essa è composta da persone che accolgono persone, da progetti educativi, da spazi pensati ed iniziative speciali che pongono sempre al centro dell’azione il benessere e lo sviluppo dei bambini e delle bambine.La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento:

La RELAZIONE: si manifesta nella capacità delle insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino;La CURA: si traduce nell’attenzione all’ambiente, ai gesti e alle cose in modo che ogni bambino sisenta riconosciuto, sostenuto e valorizzato;L’APPRENDIMENTO: avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le suetradizioni.Vi è pertanto una costante attenzione ai ritmi, ai tempi della giornata educativa del bambino e della bambina, alla loro alimentazione, alla strutturazione di ambienti dinamici, ludici e stimolanti, agli interventi educativi che sostengono la loro crescita personale e globale.La scuola dell’infanzia favorisce con atteggiamenti ed azioni concrete l’accoglienza dei bambini, delle bambine e dei loro genitori in un ambiente dove la disponibilità all’ascolto e l’apertura alla relazione sono valori fondamentali; si mira quindi a favorire una relazione di reciproca responsabilità tra genitori ed insegnanti fondata sulla condivisione di un progetto comune.La scuola dell’infanzia si impegna nella formazione completa della personalità delle bambine e dei bambini per farli crescere come soggetti liberi e responsabili, coinvolgendoli in processi di continua interazione con i coetanei, gli adulti, la cultura e l’ambiente che li circonda.Le finalità che la scuola si pone, si inquadrano nei cinque campi di esperienza prescritti dalle indicazioni ministeriali: il SE’ E L’ALTRO: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme; il CORPO IN MOVIMENTO: identità, autonomia, salute; LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE: gestualità, arte, musica, multimedialità; I DISCORSI E LE PAROLE: comunicazione, lingua, cultura; LA CONOSCENZA DEL MONDO: ordine, misura, spazio, tempo, natura.La scuola dell’infanzia ha come obiettivi guida:

IL RAGGIUNGIMENTO DI UNA PROGRESSIVA AUTONOMIA INTELLETTUALE E SOCIALE

LA MATURAZIONE DELL’IDENTITA’ PERSONALE LO SVILUPPO DEI SAPERI, DELLE CAPACITA’ E DELLE COMPETENZE.

2.2 LA SCUOLA PRIMARIA

I bisogni formativi individuati nel percorso di apprendimento e di crescita di ogni individuo sono:a) esigenza di acquisire abiti comportamentali improntati al rispetto degli altri edell’ambiente;b) richiesta sempre crescente di competenza culturale e tecnica;c) necessità di fissare dei punti di riferimento validi per le nuove generazioni.

La scuola primaria si adopera per:

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Promuovere lo sviluppo della personalità in tutti i suoi aspetti (etico, religioso, sociale, intellettivo, operativo ...) e l’integrazione di tutti gli alunni nel tessuto scolastico e sociale.

Favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno; la progressiva acquisizione di un'immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale; lo sviluppo della socialità intesa come partecipazione alla vita associata; la conquista della propria identità di fronte al contesto sociale al fine di operare scelte consapevoli nell'immediato e nel futuro; l'acquisizione di un livello culturale adeguato alle potenzialità di ognuno; la conquista di capacità logiche, scientifiche e operative.

Perseguire il raggiungimento di una solida preparazione di base per porre le premesseper un’ulteriore istruzione.

2.3 LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Dall’analisi socio-ambientale e dai dati raccolti negli ultimi anni sulle caratteristiche dei ragazzi, si ricava la seguente duplice considerazione: a)La domanda formativa è abbastanza diversificata a seconda dell’ambiente di provenienza e delle attese maturate nei confronti della scuola; c’è infatti chi desidera che, accanto ad una seria preparazione di base, si diano elementi integrativi del curricolo, tali da facilitare il prosieguo degli studi in indirizzi di un certo impegno (licei ed istituti tecnici); c’è chi ha l’esigenza primaria di avere integrata l’opera educativa di base; c’è, infine, chi ha bisogno di recuperare, consolidare e potenziare abilità e conoscenze, anche con attività extracurricolari. b) La domanda formativa tende a modificarsi nel tempo ed esige, perciò, oltre alla diversificazione dell’offerta, anche la capacità di cogliere i cambiamenti e di aderire ad essi nei contenuti e nei metodi. In base ai bisogni individuati, la scuola secondaria si adopera per conseguire alcuni degli obiettivi/finalità ritenuti di primaria importanza, quali:

stimolare la capacità di interagire in una società complessa; star bene con se stessi e con gli altri; fornire gli alfabeti tradizionali e nuovi; privilegiare l’istruzione formale metacognitiva più di quella «materiale».

La scuola offre le opportunità didattiche che possano consentire a ciascun allievo di sviluppare le proprie potenzialità, coltivare i propri interessi e realizzare le proprie aspettative. Ciò attraverso le programmazioni disciplinari e dei consigli di classe, articolate in unità didattiche, di cui alle tassonomie riportate nella griglia allegata al presente. Le unità didattiche sono caratterizzate da obiettivi generali e specifici adatti agli allievi e sono finalizzate a trasformare le capacità di ciascuno in reali e documentate competenze, relative alla complessità della persona. Gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze, pur presentati in maniera analitica per disciplina, obbediscono al principio della sintesi: gli uni rimandano agli altri, sono disciplinari ma anche inter e transdisciplinari e tutte le discipline, globalmente, si integrano nell’educazione al vivere civile e si rifanno ad una “visione personale unitaria” di sé, degli altri, della cultura e del mondo. La personalizzazione del processo formativo è garantita anche dall’attività del coordinatore che viene individuato all’interno del gruppo docente con funzioni di orientamento delle attività opzionali e facoltative, e di coordinamento didattico. Nello svolgimento dei suoi compiti, egli utilizza l’apporto degli altri docenti e tutti insieme, secondo il criterio della contitolarità, esercitano un tutorato diffuso sugli allievi.