Evoluzione del quadro normativo delle sostanze chimiche ... · Allegato VII Tavole di conversione...
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Evoluzione del quadro normativo Evoluzione del quadro normativo delle sostanze chimiche: delle sostanze chimiche:
il Regolamento CLP sulla nuova il Regolamento CLP sulla nuova classificazione, etichettatura ed imballaggioclassificazione, etichettatura ed imballaggio
Emanuela AndreiniEmanuela Andreini
I prodotti fitosanitari Criteri e strumenti per la programmazione dei
controlliMilano, 30 ottobre 2009
Centro Internazionale per gli Antiparassitari e la Prevenzione Sanitaria (ICPS)
A. O. Luigi Sacco
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Argomenti trattatiArgomenti trattati
– Il processo di armonizzazione al GHS– Struttura del Regolamento CLP– Campo di applicazione– Tempistiche e periodo di transizione– Le nuove classi e categorie di pericolo– Pittogrammi– Frasi H e frasi P– La comunicazione del pericolo– Esempi di riclassificazione ed etichettatura
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INTRODUZIONEINTRODUZIONELa produzione e l’uso di sostanze chimiche èfondamentale per l’economia mondialeLe sostanze chimiche implicano rischi che dovrebbero essere indicati lungo la catena di approvvigionamentoMolti paesi hanno adottato sistemi per garantire un adeguato livello di sicurezza durante la produzione, il trasporto, l’uso e lo smaltimento dei prodotti chimiciSpesso questi sistemi sono incompatibili tra loro
Compagnie commerciali che operano su scala internazionale sono costrette a confrontarsi con normative diverse per la stessa sostanza o miscela
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PERCHEPERCHE’’ UN SISTEMA GLOBALE?UN SISTEMA GLOBALE?
Sostanza con tossicità orale LD50 = 257 mg/kg b.w.
GHS Danger (Teschio e Tibie incrociate)Trasporto a) liquido: slightly toxic
b) solido: not classifiedEU (DSD) Harmful (Croce di S. Andrea)US ToxicCanada ToxicAustralia HarmfulIndia Non-toxicGiappone ToxicMalesia HarmfulTailandia HarmfulNuova Zelanda HazardousCina Not DangerousCorea Toxic
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Programma mondiale di armonizzazione
E’ un sistema pensato dalle Nazioni Unite che si pone l’obiettivo di stabilire una base comune e coerente per la classificazione dei prodotti chimici e la comunicazione del pericolo chimico.
GHS = Globally Harmonized System GHS = Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicalsof Classification and Labelling of Chemicals
Assicura che le informazioni sui pericoli e sulla tossicità associate ai prodotti chimici siano le stesse in tutto il mondo per innalzare il livello di protezione della salute umana e dell’ambiente durante la movimentazione, il trasporto e l’uso degli stessi.
Costituisce una base per l’armonizzazione delle normative nazionali, regionali e mondiali che riguardano i prodotti chimici, un fattore importante per gli aspetti commerciali.E’ caratterizzato da un approccio modulare (Building Block Approach): l’insieme dei diversi elementi è a disposizione di tutti, ma gli elementi applicati non devono necessariamente essere tutti. Ciascuna AC stabilisce quali elementi adottare in base alle necessità specifiche.
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IL REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008 IL REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008
è il nuovo Regolamento Europeo per CLP(Classification/Labelling/Packaging)
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE il 31/12/2008
In vigore dal 20/01/2009
Incorpora i criteri di classificazione ed etichettatura, i simboli e le avvertenze concordati nel GHS, pur mantenendo una continuità con la precedente normativa europea
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IL SISTEMA UE PRIMA DEL IL SISTEMA UE PRIMA DEL REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008
Il precedente sistema UE per la classificazione, etichettatura e imballaggio (ancora utilizzato) è stato sviluppato negli ultimi 40 anni e si basa su tre strumenti principali:
La Direttiva sulle Sostanze Pericolose (67/548/EEC) – DSD*La Direttiva sui Preparati Pericolosi (1999/45/EC) - DPD
… e recentemente:
L’Allegato II del Regolamento REACH: “Guida alla compilazione delle schede di dati di sicurezza” (inizialmente la Direttiva sulle Schede di Sicurezza n.91/155/EEC)
* DSD = Dangerous Substances Directive; DPD = Dangerous Preparations Directive
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CORPO DEL REGOLAMENTO CLP
TITOLO I Questioni generaliTITOLO II Classificazione dei pericoli
Capo 1 Identificazione ed esame delle informazioniCapo 2 Valutazione delle informazioni sui pericoli e decisione sulla
classificazioneTITOLO III Comunicazione dei pericoli per mezzo dell’etichettatura
Capo 1 Contenuto dell’etichettaCapo 2 Apposizione delle etichette
TITOLO IV ImballaggioTITOLO V Armonizzazione della C&L(*) delle sostanze e inventario delle C&L
Capo 1 Classificazione ed etichettatura armonizzate delle sostanzeCapo 2 Inventario delle classificazioni e delle etichettature
TITOLO VI Autorità competenti e attuazioneTITOLO VII Disposizioni comuni e finali
REGOLAMENTO CLP REGOLAMENTO CLP -- StrutturaStruttura
(*) Classification and Labelling
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REGOLAMENTO CLP REGOLAMENTO CLP -- ALLEGATI TECNICIALLEGATI TECNICI
Allegato I Disposizioni su classificazione ed etichettatura di sostanze e miscele pericolose
Allegato II Disposizioni particolari su etichettatura e imballaggio di alcune sostanze e miscele
Allegato III Elenco delle Indicazioni di Pericolo (Hazard Statements), informazioni ed elementi supplementari di etichettatura
Allegato IV Elenco dei Consigli di Prudenza (Precautionary Statements)
Allegato V Pittogrammi (simboli) di pericoloAllegato VI Classificazione ed etichettatura armonizzate per alcune
sostanzeAllegato VII Tavole di conversione da Direttiva 67/548/CEE al nuovo
regolamento CLP (CE) n.1272/2008L’Allegato VI rappresenta la trasposizione dell’All.I della Dir. 67/548/CEE il quale è stato soppresso dal Reg. CLP. Il 5/09/2009 è stato pubblicato il Reg. n.790/2009 recante modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico (APT), del Reg. CLP (I APT del CLP); tale Reg. è entrato in vigore il 25 settembre 2009 ma saràcogente solo a partire dal 1° dicembre 2010. Esso ingloba il 30° e 31° APT alla Dir. 67/548/CEE.
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1010
A COSA SI APPLICA A COSA SI APPLICA IL REGOLAMENTO CLPIL REGOLAMENTO CLP
Sostanze chimiche e miscele, inclusi i biocidi e gli antiparassitari
Articoli esplosivi o pirotecnici.(Eccezioni: articoli esplosivi la cui accensione o innesco involontario non causa effetti esterni al dispositivo che consistono in proiezione, incendio, fumo, calore o forte rumore)
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1111
A COSA A COSA NONNON SI APPLICASI APPLICAIL REGOLAMENTO CLPIL REGOLAMENTO CLP
Sostanze e miscele destinate all’utilizzatore finale e regolate da altra normativa europea:
Medicinali (Dir.2001/83/CE)
Medicinali veterinari (Dir.2001/82/CE)
Prodotti cosmetici (Dir.76/768/CEE)
Dispositivi medici (Direttive 90/385/CEE, 93/42/CEE, 98/79/CE)
Alimenti o mangimi (Reg. (CE) n.178/2002)
Sostanze e miscele radioattive (Dir. 96/29/Euratom)
Sostanze e miscele soggette a controllo doganaleSostanze intermedie non isolateSostanze e miscele per ricerca non immesse sul mercatoRifiuti (Dir. 2006/12/CE)
Trasporto merci pericolose (eccetto i casi dell’ art. 33)
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1212
IMPATTO DEL REGOLAMENTO CLP IMPATTO DEL REGOLAMENTO CLP SULLA LEGISLAZIONE A VALLESULLA LEGISLAZIONE A VALLE
Il Regolamento CLP sostituisce le Direttive 67/548/CE e 1999/45/CEE, che saranno abrogate a tutti gli effetti dal 1 Giugno 2015 (Art. 60). Di conseguenza, si avrà un impatto, spesso indiretto e più o meno immediato, su tutte le normative che si rifanno ai criteri di classificazione per sostanze chimiche e miscele.Normative più importanti:
Seveso (D.Lgs. 334/1999 e s.m.)Rifiuti (Allegati alla Parte Quarta del D.Lgs. 152/2006 e s.m.)Acque (Allegati alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2006 e s.m.)Aria (Parte Quinta del D.Lgs. 152/2006 e s.m.)Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (D.Lgs. 81/2008)
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1313
• Applicazione Dir. 1999/45/EC per CLP• Nuovo Regolamento facoltativo• L&P con Nuovo Regolamento solo se utilizzato
per classificazione
• Applicazione Dir. 67/548/EEC per CLP
• Nuovo Regolamento facoltativo
• L&P con Nuovo Regolamento solo se utilizzato per class.
• Classificazione con Dir. 67/548/EEC e Nuovo Regolamento (ENTRAMBE!!) (*)
• L&P secondo Nuovo Regolamento
Applicazione Nuovo Regolamento
OBBLIGATORIA(*)
Applicazione Nuovo Regolamento
OBBLIGATORIA
SOSTANZE
MISCELE
REGOLAMENTO CLPREGOLAMENTO CLP
PERIODO DI TRANSIZIONE (art. 61)PERIODO DI TRANSIZIONE (art. 61)
20 Gennaio2009
1 Dicembre 2010 1 Giugno 2015
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1414
REGOLAMENTO CLPREGOLAMENTO CLPPERIODO DI TRANSIZIONE SOSTANZE (art. 61)PERIODO DI TRANSIZIONE SOSTANZE (art. 61)
• Applicazione Dir. 67/548/EEC per CLP
• Nuovo Regolamento facoltativo
• L&P con Nuovo Regolamento solo se utilizzato per class.
SOSTANZE
20 Gennaio 2009 1 Dicembre 2010 1 Giugno 2015
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1515
PERIODO DI TRANSIZIONE: SOSTANZEPERIODO DI TRANSIZIONE: SOSTANZE
20Gen2009
1Dic
2010
ATTENZIONE
Frasi H + Frasi P
Frasi R + Frasi S
Classificazione Classificazione secondo secondo Dir.67/548Dir.67/548
Classificazione Classificazione secondo secondo Dir. 67/548 Dir. 67/548
eesecondo Reg.1272/2008secondo Reg.1272/2008
FACOLTATIVAFACOLTATIVA
NO!!NO!!OPPURE
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1616
• Applicazione Dir. 67/548/EEC per CLP
• Nuovo Regolamento facoltativo
• L&P con Nuovo Regolamento solo se utilizzato per class.
• Classificazione con Dir. 67/548/EEC e Nuovo Regolamento (ENTRAMBE!!) (*)
• L&P secondo Nuovo Regolamento
SOSTANZE
(*) Deroghe per prodotti già in commercio: - Fino al 1 Dic 2012 per le sostanze
REGOLAMENTO CLPREGOLAMENTO CLPPERIODO DI TRANSIZIONE SOSTANZEPERIODO DI TRANSIZIONE SOSTANZE
20 Gennaio 2009 1 Dicembre 2010 1 Giugno 2015
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1717
PERIODOPERIODO DI TRANSIZIONE: SOSTANZEDI TRANSIZIONE: SOSTANZE
ATTENZIONE
Frasi H + Frasi P
Frasi R + Frasi S
Classificazione Classificazione secondo 67/548 secondo 67/548
e e secondo 1272/2008secondo 1272/2008
OBBLIGATORIAOBBLIGATORIA(*)(*)
NONO(*)(*)
SISI
1Dic
2010
1Giu
2015
(*) deroga fino al 1 Dic 2012
per le sostanze immesse sul mercato prima del
1 Dic 2010
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1818
• Applicazione Dir. 1999/45/EC per CLP• Nuovo Regolamento facoltativo• L&P con Nuovo Regolamento solo se
utilizzato per classificazione
MISCELE
REGOLAMENTO CLPREGOLAMENTO CLPPERIODO DI TRANSIZIONE MISCELE (art. 61)PERIODO DI TRANSIZIONE MISCELE (art. 61)
20 Gennaio 2009 1 Dicembre 2010 1 Giugno 2015
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1919
PERIODO DI TRANSIZIONE: MISCELEPERIODO DI TRANSIZIONE: MISCELE
20Gen2009
1Giu
2015
ATTENZIONE
Frasi H + Frasi P
Frasi R + Frasi S
Classificazione Classificazione secondo secondo
Dir. 1999/45Dir. 1999/45
Classificazione Classificazione secondo secondo Dir. 1999/45 Dir. 1999/45
eesecondo secondo
Reg.1272/2008Reg.1272/2008
FACOLTATIVAFACOLTATIVA
NO!!NO!!OPPURE
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2020
ALCUNI CONCETTIALCUNI CONCETTIClassificazione di pericolo: assegnazione di una descrizione standardizzata del pericolo per la salute umana o dell’ambiente
Comunicazione del pericolo: flusso di informazioni destinate all’utilizzatore per avvertire della presenza di un pericolo e dellenecessità di evitare l’esposizione e i rischi che ne risulterebbero
ClassificazioneIdentificazione
del pericolo
Comunicazione del pericolo
Etichette
Schede Dati di Sicurezza (SDS)
Comunicazione del pericolo agli utilizzatori: produttore (M), importatore (I) , utilizzatore a valle (DU) e distributore (D) di una sostanza o miscela classificate come pericolose devono comunicare i pericoli identificati agli altri attori della catena di
approvvigionamento inclusi i consumatori.
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2121
LE NOVITALE NOVITA’’ DEL CLPDEL CLPPERICOLI FISICIPERICOLI FISICI
1) Esplosivi2) Comburenti3) Altamente infiammabili4) Facilmente infiammabili5) Infiammabili
16 classi di pericolo CLP sostituiscono le 5 della Dir.67/548/CE per i pericoli fisici
1) Esplosivi2) Gas infiammabili3) Aerosol infiammabili4) Gas comburenti5) Gas sottopressione6) Liquidi infiammabili7) Solidi infiammabili8) Sostanze e miscele
autoreattive9) Liquidi piroforici10) Solidi piroforici11) Sostanze e miscele
autoriscaldanti12) Sostanze e miscele che, a
contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili
13) Liquidi comburenti14) Solidi comburenti15) Perossidi organici16) Sostanze e miscele
corrosive per i metalli
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2222
4 categorie per t. a. invece di 3
Tossicità acutaCorrosione/irritazione cutaneaDanni rilevanti/irritazione oculareSensibilizzazione respiratoria e cutaneaMutagenicitàCancerogenicitàTossicità riproduttivaTossicità sistemica su organi bersaglio a seguito di esposizione singolaTossicità sistemica su organi bersaglio a seguito di esposizione ripetutaTossicità a seguito di aspirazione.
2 nuove classi di pericolo per organi bersaglio (STOT = specific target organ toxicity)
3 categorie di c. invece di 2
LE NOVITALE NOVITA’’ DEL CLPDEL CLPPERICOLI PER LA SALUTEPERICOLI PER LA SALUTE
NUOVE
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2323
LE NOVITALE NOVITA’’ DEL CLPDEL CLPPERICOLI PER LPERICOLI PER L’’AMBIENTE ACQUATICOAMBIENTE ACQUATICO
I valori limite di concentrazione sono invariaties. tossicità acuta – categoria 1: 96 hr LC50 (pesci) ≤1 mg/l e/o 48 hr EC50 (crostacei) ≤1 mg/l e/o 72 hr o 96 hr ErC50 (alghe e altre piante acq) ≤1 mg/l
I limiti per i criteri di bioaccumulo sono stati modificati
I criteri di degradazione sono gli stessi della DSD
Tabella conversione (vedi Allegato VII)
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2424
PERICOLI FISICIPERICOLI FISICIDenominazione
GHS SIMBOLO Significato Classi per cui è previsto l‘uso
GHS01 Bomba che esplode
Esplosivi instabili, Sostanze e miscele autoreattive, Perossidi organici
GHS02 Fiamma
Gas/Aerosol/Liquidi/Solidi infiammabili, Sostanze e miscele autoreattive, Liquidi/Solidi piroforici, Sostanze e miscele autoriscaldanti, Sostanze e miscele che a contatto con l’acqua emettono gas infiammabili, Perossidi organici
GHS03 Fiamma su cerchio Gas/Liquidi/Solidi comburenti
GHS04 Bombola per gas
Gas sotto pressione, gas compressi, gas liquefatti, gas liquefatti refrigerati, gas disciolti
GHS05 Corrosione Corrosivo per i metalli
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2525
PERICOLI PER LA SALUTEPERICOLI PER LA SALUTEDenominazione
GHS SIMBOLO Significato Classi per cui è previsto l‘uso
GHS05 Corrosione Corrosione cutanea, Gravi lesioni oculari
GHS06 Teschio e tibie incrociate
Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione)
GHS07 Punto esclamativo
Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione), Irritazione cutanea, Irritazione oculare, Sensibilizzazione cutanea, Tossicità specifica per organi bersaglio-esposizione singola, Irritazione delle vie respiratorie, Narcosi
GHS08 Pericolo per la salute
Sensibilizzazione delle vie respiratorie, Mutagenicitàsulle cellule germinali, Cancerogenicità, Tossicitàper la riproduzione, Tossicità specifica per organi bersaglio-esposizione singola, Tossicità specifica per organi bersaglio-esposizione ripetuta, Pericolo in caso di aspirazione
GHS09 Ambiente Pericoloso per l’ambiente acquatico: pericolo acuto, pericolo cronico
PERICOLI PER LPERICOLI PER L’’AMBIENTEAMBIENTE
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2626
INDICAZIONI DI PERICOLO E CONSIGLI DI INDICAZIONI DI PERICOLO E CONSIGLI DI PRUDENZAPRUDENZA
Ad ogni indicazione/consiglio corrisponde un codice alfanumericounico, costituito da una lettera seguita da tre numeri:
La lettera “H” (Indicazioni di Pericolo) o “P” (Consigli di Prudenza)Un primo numero che indica il tipo di Pericolo o di ConsiglioDue numeri che corrispondono all’ordine sequenziale del Pericolo o del Consiglio
Indicazioni di Pericolo (H)H2.. Pericoli fisiciH3.. Pericoli per la saluteH4.. Pericoli per l’ambiente
Consigli di Prudenza (P)P1.. Carattere generaleP2.. PrevenzioneP3.. ReazioneP4.. ConservazioneP5.. Smaltimento
Es. H302 Nocivo se ingerito
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2727
COMUNICAZIONE DEL PERICOLO: ETICHETTATURACOMUNICAZIONE DEL PERICOLO: ETICHETTATURA
Indicazione del pericolo(Indication of Danger)
Simboli(Symbols)
Frasi di Rischio(Risk Phrases)
Frasi di Sicurezza(Safety Phrases)
Dir. 67/548/CEE
Signal Word (Avvertenza)Danger/Warning
(Pericolo/Attenzione)
Hazard Statements(Indicazioni di Pericolo)
(Es. H300, H330)
Precautionary Statements(Consigli di Prudenza)
(Es. P305, P310)
Hazard Pictograms(Pittogrammi di Pericolo)
Regolamento CLP
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2828
COMUNICAZIONE PERICOLI PER LA SALUTECOMUNICAZIONE PERICOLI PER LA SALUTETOSSICITATOSSICITA’’ ACUTA ORALEACUTA ORALE
25 - 50 50 - 200 200 - 300 300 - 2000
< 5 mg/kg 300 - 2000 mg/kg
Avvertenza (Signal word) Pericolo Attenzione
H300: H302:Letale se ingerito Nocivo se ingerito
Pericolo
H300:Letale se ingerito
H301:Tossico se ingerito
5 - 25
TossicoR 25 Tossico per ingestione
25 - 200 mg/kg
Molto tossicoR 28 Molto tossico per ingestione
NocivoR 22 Nocivo per ingestione
5 - 50 mg/kg
Categoria 1 Categoria 2
CLP/GHS
Pericolo
Indicazione di pericolo:
< 25 mg/kg
50 - 300 mg/kg
200 - 2000 mg/kg
Categoria 3 Categoria 4
Criteri di classificazione Tossicità acuta orale
UE 67/548
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2929
COMUNICAZIONE PERICOLI PER LA SALUTECOMUNICAZIONE PERICOLI PER LA SALUTE
CANCEROGENICITACANCEROGENICITA’’
Categoria 1 Categoria 2 Categoria 3R45/R49 Può provocare il
cancro (per inalazione).R45/R49 Può provocare il cancro (per inalazione).
R40 Evidenza limitata di effetti cancerogeni
EffettiSostanze riconosciute come cancerogeni noti per l’uomo
Sostanze da considerare cancerogene per l’uomo
Preoccupazione dovuta a possibili effetti cancerogeni
Avvertenza (Signal word) Pericolo Pericolo Attenzione
Indicazione di pericolo:
H351 Sospettato di provocare il cancro <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>.
Criteri di classificazione Cancerogenicità
UE 67/548
Categoria 1
CLP/GHS
Categoria 1 A Categoria 1 B Categoria 2
H350 Può provocare il cancro<indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di
esposizione comporta il medesimo pericolo>.
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3030
Es. 1 Es. 1 –– Ftalato di dibutile (DPB) Ftalato di dibutile (DPB) EC#: 201EC#: 201--557557--44Vecchio sistema UE
(Dir. 67/548/CEE)Nuovo regolamento CLP
(Reg. CE 1272/2008)
R61 Può danneggiare i bambini non ancora nati.
R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici.
R62 Possibile rischio di ridotta fertilità.S53 Evitare l`esposizione - procurarsi
speciali istruzioni prima dell`uso. S45 In caso di incidente o di malessere
consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l`etichetta).
S61 Non disperdere nell`ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/ schede informative in materia di sicurezza.
H360 Può nuocere al feto. Sospettato di nuocere alla fertilità
H400 Altamente tossico per gli organismi acquaticiP201 Procurarsi istruzioni specifiche prima dell’uso.P202 Non manipolare prima di avere letto e compreso
tutte le avvertenze.P281 Utilizzare il dispositivo di protezione individuale
richiesto.P308 + P313 IN CASO di esposizione o di possibile
esposizione, consultare un medicoP405 Conservare sotto chiave.P273 Non disperdere nell’ambiente.P391 Raccogliere il materiale fuoriuscito.P501 Smaltire il prodotto/recipiente in conformità con
le disposizioni amministrative
PERICOLO
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3131
Es. 2 Es. 2 –– Formaldeide (C Formaldeide (C ≥≥ 25%)25%)
Vecchio sistema UE (Dir. 67/548/CEE)
Nuovo regolamento CLP(Reg. CE 1272/2008)
PERICOLOR23/24/25 Tossico per inalazione, contatto
con la pelle e per ingestioneR34 Provoca ustioni.R40 Possibilità di effetti cancerogeni
prove insufficienti. R43 Può provocare sensibilizzazione per
contatto con la pelle.
H351 Sospettato di provocare il cancroH331 Tossico se inalatoH311 Tossico per contatto con la pelleH301 Tossico se ingeritoH314 Provoca gravi ustioni cutanee e
gravi lesioni oculariH317 Può provocare una reazione
allergica cutanea
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3232
Es. 3a Es. 3a –– Eptano (Dir. 67/548/CEE)Eptano (Dir. 67/548/CEE)Eptano, numero EC: 250-610-8
R11 Facilmente infiammabileR38 Irritante per la pelleR65 Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestioneR67 L`inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertiginiR50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine
effetti negativi per l`ambiente acquaticoS2 Conservare fuori della portata dei bambini. S9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato. S16 Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare. S29 Non gettare i residui nelle fognature. S33 Evitare l`accumulo di cariche elettrostatiche.S60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti
pericolosi. S61 Non disperdere nell`ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/ schede informative
in materia di sicurezza. S62 In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare immediatamente il
medico e mostrargli il contenitore o l`etichetta.
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3333
Es. 3b Es. 3b –– Eptano (CLP)Eptano (CLP)Eptano, numero EC: 250-610-8
H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili.H304 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.H315 Provoca irritazione cutanea.H336 Può provocare sonnolenza o vertigini.H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.P210 Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate — Non
fumare.P261 Evitare di respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol.P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/Proteggere il viso.P301+P310 IN CASO DI INGESTIONE: contattare immediatamente un CENTRO
ANTIVELENI o un medico.P302+P352 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con
acqua e sapone.P304+P340 IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo
a riposo in posizione che favorisca la respirazione.P273 Non disperdere nell’ambiente.
PERICOLO
Centro Internazionale per gli Antiparassitari e la Prevenzione Sanitaria Ospedale Luigi Sacco
Azienda OspedalieraPolo Universitario
3434
CUPRENE N. 8944CUPRENE N. 8944 (217000 kg venduti in Lombardia (217000 kg venduti in Lombardia -- 1717°° FO su 2900)FO su 2900)
H332 Nocivo se inalatoH410 Molto tossico per la vita acquatica con effetti a lungo termineP101 Tenere fuori dalla portata dei bambini; P270 Non mangiare, né bere, né fumare durante l'uso…
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REGLONE W N.630 REGLONE W N.630 (2268 kg venduti in Lombardia (2268 kg venduti in Lombardia -- 440440°° FO su 2900)FO su 2900)
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Per ulteriori chiarimenti:
Emanuela Andreini [email protected] 02 35686663