Eventi, “social” e nuovi progetti Il centro riparte dai negozianti · 2016-06-16 · per i non...

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Giorgio Ambrosioni Presidente Confesercenti BG 444 C'è fermento attorno al centro di Bergamo. Com- mercianti, associazioni di categoria e amministrazione comunale stanno provando a fare squadra per restituire vivibilità e soprattutto at- trattività a Via Venti e din- torni, senza dimenticare il Sentierone e viale Papa Giovanni XXIII. a pag. 4 4 Gori “chiama” i grandi brand: “Faranno da calamita” Energia elettrica Gas naturale Anno 10 - n. 98 Giugno 2016 www.confesercenti.bergamo.it Mensile della Confesercenti di Bergamo Aut. Trib. BG n° 10 del 3/4/84 - Dir. resp.: Marco Birolini Poste Italiane S.p.A. Spediz. in a.p. - D. L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 N°46 art. 1, comma 1 DCB (Bergamo) - Stampa: PressR3 - Almenno S. Bartolomeo (BG) Fare squadra per rilanciare il commercio a pag.11 Il Punto Informativo di Lecco a pag. 6 Street food che passione In piazzale Alpini il cibo di strada a pag. 5 4 Viaggi, stop alla cauzione Boccata d’ossigeno per le agenzie a pag. 4 4 Eventi, “social” e nuovi progetti Il centro riparte dai negozianti Ricerca del Distretto: lo shopping nel salotto della città deve tornare concorrenziale. Tante iniziative in cantiere per raggiungere l’obiettivo a pag. 2-3 4 A Orio decollano i sapori a pag. 3 4

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Giorgio AmbrosioniPresidente Confesercenti BG

444 C'è fermento attornoal centro di Bergamo. Com -mer cianti, associazioni dicategoria e amministrazionecomunale stanno provandoa fare squadra per restituirevivibilità e soprattutto at-trattività a Via Venti e din-torni, senza dimenticare ilSentierone e viale PapaGiovanni XXIII.

a pag. 4 4

Gori “chiama” i grandi brand: “Faranno da calamita”

Energia elettricaGas naturale

Anno 10 - n. 98Giugno 2016

www.confesercenti.bergamo.it

Mensile della Confesercenti di BergamoAut. Trib. BG n° 10 del 3/4/84 - Dir. resp.: Marco Birolini

Poste Italiane S.p.A. Spediz. in a.p. - D. L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 N°46art. 1, comma 1 DCB (Bergamo) - Stampa: PressR3 - Almenno S. Bartolomeo (BG )

Fare squadraper rilanciareil commercio

a pag.11

Il PuntoInformativodi Lecco

a pag. 6

Street foodche passioneIn piazzale Alpiniil cibo di strada

a pag. 5 4

Viaggi, stopalla cauzioneBoccata d’ossigenoper le agenzie

a pag. 4 4

Eventi, “social” e nuovi progettiIl centro riparte dai negozianti Ricerca del Distretto: lo shopping nel salotto della città deve tornareconcorrenziale. Tante iniziative in cantiere per raggiungere l’obiettivo

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A Orio decollano i sapori a pag. 3 4

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2 Giugno 2016

Via Venti e dintorni restano una metairrinunciabile. Però la concorrenzadelle grandi gallerie è molto forte

Il fascino discreto del centro di Bergamoma lo shopping deve ancora migliorare444 Il centro di Bergamo èriconosciuto come un luogovivo e frequentato abitual-mente, sia dai residenti siadai non residenti, ma mani-festa fragilità del tessutocommerciale che richiedonointerventi finalizzati a rilan-ciare la capacità attrattiva. Èquesto, in estrema sintesi,quanto emerge dallo studio,commissionato dal DUC edal Comune di Bergamo,del professor Luca Zande ri -ghi di TradeLab, agenziaspecializzata nell’analisi delrapporto tra offerta commer-ciale e consumatore. Il cen-tro di Bergamo ha una repu-tazione positiva e assumeper molti una funzione so-ciale importante, gode diuna buona affluenza di per-sone in misura continuativa:la frequenza di visita infattiè particolarmente elevata,tanto per i residenti quantoper i non residenti. Nel com-plesso il 45,6% dichiara direcarsi in centro più volte lasettimana, percentuale chesale al 54,6 per chi risiede aBergamo. A frequentarlo inmisura maggiore sono, tra iresidenti le donne e gli over45, tra i non residenti gli uo-mini e i giovanissimi. Sonopochi invece coloro che di-chiarano che il centro non èuna meta di frequentazioneabituale. Il 73% lo conside-

sidenti il centro è attrattivosolo per 1 intervistato su 5.I centri commerciali risulta-no essere, in questo contesto,una meta di frequentazione edi acquisto per la quasi tota-lità dei consumatori: il 90%dei non residenti e il 78% deiresidenti di Bergamo fre-quentano centri commercialipianificati (prin cipalmenteOrio Center, Curno e Le DueTorri), con una frequenza divisita che per il 33% degli in-tervistati è almeno una voltaalla settimana (la frequenza èmaggiore per i più giovani etende a decrescere all’au-mentare dell’età, in partico-lare per i non residenti).L’offerta di pubblici eserciziha un carattere prevalente-mente diurno: un numeroconsistente di attività, infat-ti, chiude tra le 18.00 e le20.00 e solo poche restanoaperte fino a tarda serata.L’offerta che essi generanosembra pertanto essere ade-guata a soddisfare una do-manda soprattutto di tipofunzionale (consumi di resi-denti e lavoratori nell’area,frequentazione da parte divisitatori in concomitanzaad altre attività), ma menoin grado di attrarre domandain modo spontaneo (fre-quentazione dell’area comedestinazione per i consumifuori casa, specie serali).

ra attrattivo e per molti in-tervistati (oltre il 30%) nel-l’ultimo anno il centro è ulte-riormente migliorato (solol’8% sostiene che sia peggio-rato): tutte le iniziative chel’Amministrazione ha messoin campo hanno ottenutoampio riscontro da partedegli intervistati, ma sono ilBergamoWifi, l’Ac ca de miaCarrara, la mostra suVeronelli e il sistema di indi-rizzamento ai parcheggi a ri-scuotere il più alto gradimen-to. Ci si arriva prevalente-mente in auto (circa il 27 per-cento usa l’autobus per arri-

varvi), si prediligono i par-cheggi su strada con un uti-lizzo ancora solo parziale deiparcheggi in struttura (il si-stema di indirizzamento aiparcheggi varato un anno fadall’Amministrazione comu-nale ha migliorato l’indivi-duazione dei parcheggi diquesto tipo, ma è ancora pococonosciuto dagli intervistati).Il campione preso in consi-derazione aspira a un mi-glioramento della viabilità,a una maggiore disponibilitàdi parcheggi (nonostante ilbasso tasso di occupazionedi quelli in struttura presenti

sull’area – la capacità resi-dua si attesta tra il 30 e il40%) e ad un miglioramentodel trasporto pubblico. Alladomanda “Cosa manca alcentro cittadino”, emergechiaramente l’esigenza ditrovare i grandi marchi delladistribuzione, della moda edella ristorazione nel centrocittà. Un dato infatti spiccasugli altri: l’84% della spesadei residenti (alimentare enon) viene effettuata fuoridal centro cittadino: il 50%verso altri quartieri, il21.5% verso altri comuni, il5% su internet. Per i non re-

to del commercio, commen-ta così lo studio sullo shop-ping in centro. "Ovvia men tesi può e si deve migliorare –continua – Sono infatti se-gnalate delle mancanze trale attività e i luoghi di in-trattenimento, su cui saràopportuno intervenire. Lanostra è una città ben fre-

quentata, ma di sera non èuna città per giovani. Suquesto bisogna medi tare.Ultimamente il Di stretto èriuscito a generare unabuona collaborazione tra icommercianti e questa è lapremessa da cui partire.L'iniziativa del 21 maggio,con la partecipazione mas-

siccia dei commercianti,rappresenta la base da cuipartire per lanciare unastrategia più ampia". Ro -berto Ghidotti, pre sidentedel Distretto, aggiunge:"Stiamo ottenendo dei buonirisultati discutendo con icommercianti. Si sta atti-vando una cultura di rete

Caselli: “I giovani chiedono vie vive anche di sera”444 "Dalla ricerca vienefuori che il centro è moltofrequentato non solo dai re-sidenti ma anche da chi vivefuori città. Insomma, è unluogo per cepito come tut-t'altro che spento". FilippoCaselli, vicedirettore diCon fesercenti ed ammini-stratore delegato del Di stret -

tra associazioni, Distretto eamministrazione comunale.Sono piccoli passi che cipermettono di intravvedereun futuro migliore. La ricer-ca ci permette di capirecome ci vedono i consuma-tori e da qui partire per va-rare politiche commercialiadeguate".

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444Dalle parole ai fatti. La giunta ha deciso di modifi-care il Pgt per rimuovere il limite dei 400 metri quadri disuperficie che grava sulle nuove aperture in centro. Ciòconsentirà l'insediamento dei brand che richiedono gran-di superfici, e che finora avevano trovato spazio nei cen-tri commerciali. Previste anche altre semplificazioni perridurre i vincoli esistenti e rendere più dinamico e com-petitivo il commercio in via Venti e dintorni.

Via libera ai maxi store

444 L’Aeroporto di Mila no Ber ga -mo ha tenuto a battesimo la nuova areadedicata alle eccellenze enogastrono-miche della Lombar dia e nazionali, de-nominata emblematicamente “Italyloves food”, che sor ge nella piazzettaIlario Testa all’interno del terminalpartenze. Un for mat innovativo nel-l’ambito del travel retail e in particola-re nelle modalità di vendita del pro-dotto d’aspor to, somministrazione epromozione della cultura enogastro-nomica. La presentazione ufficiale èavvenuta sabato 11 giugno 2016 allapresenza dell’ing. Miro Radici, presi-dente di Sacbo, di Clau dia MariaTerzi, assessore all’ambiente e svilup-po sostenibile della Regione Lom bar -dia, e dei consorzi e marchi rappresen-tati nel contesto di “Italy loves food”.La nuo va area, caratterizzata dalla pre-senza di brand di primissimo livello, èstata rivisitata ponendo al centro il wi-negate11 Francia corta, vera e propriaoasi di somministrazione all’insegnadell’alta qualità e ricercatezza. “Italyloves food” si fregia della partnershipdello stesso Consorzio Francia cor ta,di Parmigiano Reg gia no, ed è presidio

di Slow Food e di East Lombardy nel-l’ambito del progetto “LombardiaOrientale 2017 – Regione Europeadella Gastronomia”. In tal sensol’Aeroporto di Milano Bergamo di-venta una vetrina privilegiata di spe-cialità esclusive e dell’alta qualità incucina rappresentata da chef e ristora-tori di prestigio. Un biglietto da visitache mira a trasformare i passeggeri intransito in opinion makers, consenten-do ai prodotti enogastronomici di in-traprendere un viaggio ver so le desti-nazioni e le regioni d’Europa servitedall’Aero porto di Milano Bergamo.

444 "Mi colpisce la perce-zione largamente positivadel centro. I media invecetendono a enfatizzare un po'troppo gli aspetti negativi,che pure ci sono". Il sindacoGiorgio Gori commenta co -sì la ricerca di Tradelab. "C'ènecessità di rinnovare l'of-ferta commerciale, di por -tare ad esempio i grandibrand, che trainano lo shop-ping. Bisogna muovere leleve giuste per convincerequesti operatori commercialia portare loro insegne incittà". Secondo Gori, in ge-nerale "lo shopping devecoinvolgere di più il cliente.Non a caso le grandi catenesono più competitive, anchefanno corsi di formazioneappositi. Le scelte del passa-to volte a difendere il fortinodel piccolo commercio didettaglio hanno portato evi-denti controindicazioni, per-ché hanno finito con lo svuo-tare il centro soprattutto ilsabato. Le famiglie sono piùportate ad andare al centro

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Gori: “I grandi brand faranno da calamita”

tori di funzioni pubbliche edirezionali, che animano lazona di giorno. Ma la seratutto si spegne. L'obiet tivo ècombinare queste funzionicon altre che siano attrattivedi sera. Occorre poi romperela zonizzazione della città eriportare i piccoli negozianche nei quartieri. L'esem -pio virtuoso da seguire èpiazza Pontida".

commerciale. Ma il centrocit tà ha grandi car te da gio-care, che vanno com binatecon il miglioramento dell'of-ferta commerciale". Urge ri-pensare gli spazi e le funzio-ni. "Nel cuore del centro c'èuna presenza di esercizi com - merciali molto limitata, pen -so al tratto che va dalle co-lonne di Prato a San Bartolo -meo. Ci sono grandi conteni-

E l’aeroporto diventa vetrinadell’enogastronomia lombarda

I negozianti “scoprono” i socialIl sabato trasformato in evento444 Gli sforzi del Distretto delcommercio trovano sponda nella ri-trovata “voglia di fare” dei negozian-ti del centro, che ultimamente stannomostrando spirito d’iniziativa e spiri-to di squadra. L’associa zione “Ber -gamo Vive” ha lanciato l’iniziativadel “sabato in centro”, che al debuttodel 21 maggio ha conquistato i favo-ri del pubblico. Ora si replicherà e sicontinuerà con altri eventi a tema,che affiancheranno i giovedì di“Bergamo balla” per rendere viaVenti e dintorni viva e ben frequenta-ta a tutte le ore del giorno e anchedella sera. Mar co Recalca ti, presi-dente di Bergamo Vive, è soddisfatto:“Il primo sabato è andatomolto bene, ha portato piùgente nei nostri negozi.In particolare, la genteha apprezzato la vo-lontà dei commer-cianti di proporrequalcosa di nuovoe interessante”. Inegozianti hannocapito che il saperfare gruppo può

giovare a tutti e hanno iniziato ad ac-cettare un ruolo finalmente più pro-positivo. Merito anche dei nuovi stru-menti di comunicazione promossiproprio da Recalcati, che stimolano ildibattito all’interno della categoria:“Abbia mo avviato un gruppo inWhatsApp che ormai raccoglie più di220 iscritti. Lo usiamo per scambiar-ci idee e proposte: un vero e proprioforum virtuale dove prendono for maprogetti e iniziative. Importante si èrivelato anche l’uso dei social net-work: siamo presenti sia suFacebook che su Insta gram. Cisiamo resi conto che questi strumentici permettono di comunicare in modo

rapido ed efficace con il pub-blico. La pagina “Berga -

mo InCen tro” che ab-biamo aperto su Face -book ha già raccoltoad esempio più di 7mila like. In som ma,i social pos sonodavvero dare unagrossa mano alcommercio, a pattodi utilizzarli bene”.

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Bolkenstein, convegno per capire le novità

4 Giugno 2016

Rebecchi, presidente di Assoviaggi:“Abolito il principio vessatorioche pesava sulla categoria”

444 Giovedì 30 giugno siter rà nella sala conferenzedi Ascom (via Borgo Palaz -zo 137, Bergamo) il conve-gno "Bol kenstein, aspettan-do il 2017 – le nuove proce-dure per la riassegnazionedei posteggi". L’entrata invi gore della direttiva Euro -pea 2006/123/CE, conosciu-ta come direttiva Bolken -stein, introduce il sistemadei bandi nell’assegnazionedei posteggi per il commer-cio ambulante. Dal maggio2017 la maggior parte delleconcessioni scade e diventacompito dei comuni riasse-gnarle secondo gare pubbli-che, che tengano conto deicriteri di professionalita e

longevita dell’impresa.Il convegno, indirizzato allepubbliche amministrazioni,promosso da Anva e Fiva,

vuole fare il punto sulle no-vità portate dalla normativa eaprire un confronto con leamministrazioni locali illu-

strando rischi e opportunitàche la nuova direttiva intro-duce. Il programma (inizioore 14.30) prevede i salutiistituzionali di Paolo Malve -stiti (presidente Camera dicommercio Bergamo), OscarFusini (direttore Ascom),Giacomo Salvi (direttoreCon fesercenti), Mauro Dol ci(presidente Fiva) e GiulioZambelli (presidente Anva).Subito dopo ci saranno gliinterventi di Armando Zeli(segretario generale Fiva) edi Adriano Ciolli (segretariogenerale Anva), che appro-fondiranno il tema "Il compi-to dei comuni e le aspettativedegli ambulanti". Segui rà ildibattito.

444 La concorrenza temibi-le dei grandi centri commer-ciali dell'hinterland sem braaver compattato le fila: tuttisembrano aver finalmentecompreso che per salva-guardare e rilanciare il tes-suto urbano è necessario ri-cucirlo attraverso iniziativecondivise e di qualità. Dai“sabati in centro” agli ormaitradizionali giovedì d'estate,gli eventi si dimostrano lachiave per portare i berga-maschi in centro. Starefermi dietro il bancone dellapropria bottega non bastapiù. Occorre “uscire” e invi-tare il cliente a entrare, possi-bilmente offrendogli un'espe -rienza che vada al di là delmero acquisto. È il valore ag-giunto che solo il commerciotradizionale può garantire eche può fare la differenza,purché declinato in linguag-gi da terzo millennio. Inquesto senso si rivelano utilii social network, strumentiche i negozianti comincianoa padroneggiare. Lo stessoDi stretto, che ha commis-sionato una ricerca sulloshopping in centro, non èpiù solo “quello delle lumi-narie”. La sua regia si sta ri-velando fondamentale perfavorire il processo di cre-scita del commercio centra-le. Confesercenti, comesempre, è tra i motori delcambiamento. In particola-re, crediamo nel potenzialedi piazzale Alpini e lo stia-mo dimostrando con l'ap-prezzatissimo appuntamen-to dello “Street Food”. Ilcentro di Bergamo è piùvivo che mai e ha una granvoglia di dimostrarlo.

segue da pag. 1

Giorgio AmbrosioniPresidente Confesercenti BG

Fare squadraper rilanciareil commercio

Boccata di ossigeno per le agenzie di viaggioLa Regione cancella il deposito cauzionale444“Abrogando il deposi-to cauzionale precedente-mente previsto dal TestoUnico del turismo, RegioneLombardia dimostra ancorauna volta attenzione neiconfronti delle AgenzieViag gi lombarde, varandouna misura che – per quan-to circoscritta – riduce con-cretamente gli oneri a cari-co delle imprese del settore,sopprimendo un istituto chesi configurava per principiocome vessatorio”. CosìAsso viaggi-Confesercenti,per bocca del presidenteGianni Rebecchi, accogliele ultime novità approvatedal Consiglio regionale pervenire incontro alle esigen-ze di una categoria che – co -me denunciato dalla Confe - sercenti lombarda invocan-do, già dall’autunno scorso,lo “stato di crisi” per il com-parto – ha visto le propriemarginalità letteralmente“crollare” dopo gli attentatidi Parigi e Bruxelles, i qualihanno esacerbato una situa-

zione di pregressa e gravedifficoltà (legata, oltre allagenerale depressione eco-nomica, alle più specifichenecessità di ristrutturazionedel comparto rispetto aiprofondi fenomeni di disin-termediazione che la inte-ressano).“Non possiamo che apprez-zare questa misura – con-

clude Rebecchi – che, oltrea determinare un risparmiodi qualche centinaio di Europer ogni Agenzia, sopprimeuna norma che di fatto in-quadrava queste impresecome meno affidabili rispet-to alle altre – che non sonodi norma tenute a deposita-re somme per garantire lapossibilità di pagare sanzio-

ni solo eventuali – peraltrodiscriminando le attività giàconsolidate rispetto a quelleavviate dai giovani, i qualicomprensibilmente debbonoessere sostenuti rispetto aicosti legati all’avvio di nuo -ve attività imprenditoriali,ma non certo a discapito dichi già da anni opera nelpieno rispetto delle regole”.

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Street Food, che passionePiazzale Alpini rianimato

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444 Lo Street Food inpiaz zale Alpini si è dimo-strato più forte anche dellapioggia. I bergamaschi sisono fatti prendere per lagola dalle numerose specia-lità portate dai cuochi distrada e finché il tempo haretto hanno affollato i tavo-lini all’aperto. Dalla carneargentina ai bagel newyor-chesi, dai fritti liguri allaclassica porchetta, c’è statodavvero l’imbarazzo dellascelta. Sono piaciuti molto ipittoreschi stand e i coloratifurgoncini, che rendonodavvero unica l’atmosfera

di questo evento. Per unweekend, il piazzale è torna-to ad essere vivo e ben fre-quentato. Proprio come spe-rava l’amministrazione co-munale, che sostiene il pro-getto di rilancio della zonaattraverso manifestazioni diqualità. Il sindaco GiorgioGori ha sottolineato l'im-portanza dell'iniziativa: "IlCo mune sostiene il proget-to, perché siamo convintiche il rilancio del piazzalepassi prima dall'animazioneche dalla repressione. Even -ti come lo Street Food e,prima, il Villaggio di Nata -

le, creano inoltre un impattopositivo per tutto il tratto diviale Papa Giovanni che siallunga fino al centro, conbenefici anche per le attivitàcommerciali".Giulio Zambelli, presidentedi Promozioni Confeser cen -ti, ha aggiunto: ”Lo streetfood ha un enorme successoperché piace alle famigliecosì come ai giovani: è unmodo di mangiare in com-pagnia divertente e infor-male, che ben si inseriscenei contesti urbani”. Nuovoappuntamento dal 17 al 19giugno e dall’8 al 10 luglio.

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6 Giugno 2016

444 Molti sono gli spuntie le riflessioni strategicheemer se nella 14^ edizionedella Giornata dell’Econo -mia lecchese, tenutasi neigiorni scorsi nell’Audito -rium della sede camerale.Il Presidente della Cameradi Commercio di Lecco Da -niele Riva, nella sua relazio-ne, ha sottolineato che unavisione d’insieme non devemancare agli attori pubblicie privati, a maggior ragionein un momento di transizio-ne e di accelerazione delcambiamento, a cominciaredalla Riforma della P.A. conil percorso parallelo degliaccorpamenti camerali edella creazione delle Areevaste che sostituiranno le at-tuali Province. Dopo aver ri-chiamato quanto realizzatodalla Camera di Lecco inquesti anni, illustrando alcu-ni dati relativi al Bilancio2015 e soffermandosi suprogetti e servizi riassuntinel documento “Dati e valo-ri attivita camerali 2010-2015 e primo trimestre2016” realizzato per laGior nata, il Presidente Rivaha richiamato alcuni puntidella congiuntura economi-ca. La forza del manifattu-riero, che rappresenta anco-ra oltre il 40% del valore ag-giunto lecchese; la crescitadell’industria e dell’artigia-nato in termini di produzio-ne, fatturato e ordini; i datipositivi di commercio, ser-vizi e turismo; l’aumentodel numero delle imprese; lebuone notizie sul fronte oc-cupazionale, pur con alcuni“campanelli di allarme” (il50% delle figure “highskill” trova lavoro fuori pro-vincia; i giovani che nonstudiano ne lavorano sonocirca l’11%; l’artigianatonon ha ancora recuperato i

livelli occupazionali pre-crisi;diminuisce il numero didonne che cercano lavoro).Dopo aver rimarcato i datidella forte apertura interna-zionale del sistema economi-co produttivo lecchese, ilPresidente Riva ha evidenzia-to come “dimensione fon -damentale per il cambiamen-to e la competitivita dei terri-tori e l’innovazione; laCamera di Lecco ha sempreinvestito sulla stessa soste-nendo l’insegnamento, il tra-sferimento, lo scambio, l’inte-grazione di conoscenze ecompetenze, stimolando lacooperazione tecnologica ela contaminazione delle espe-rienze nel Campus cittadino.L’innovazione la fanno lePersone, soprattutto i giova-

scuola-lavoro, il PresidenteRiva ha concluso il suo inter-vento richiamando gli investi-menti realizzati grazie all’Ac -cordo di Programma per lacompetitivita tra Regione eSistema camerale lombardo esegnalando il focus sugli sce-nari dei possibili accorpa-menti contenuto nel docu-mento realizzato dall’Osser -va torio Economi co Provin -cia le per l’occasione: “L’eco -no mia lecchese nel 2015 escenari per le riforme istitu-zionali”.Quest’ultimo e stato oggettodell’intervento curato dall’Uf - ficio Studi camerale e dalGruppo Clas, seguito dallapre sentazione delle attivitadel Registro Imprese – com-petenza “core” del Sistema

Enti locali, alle sedi territoria-li e alla programmazioneDaniele Nava ha sottolineato,in apertura dei lavori, l’im-portanza per il Governo re-gionale di ascoltare i territorisulle riforme istituzionali,evitando “disarticolazioni” ecercando un minimo comundenominatore sia in termini difunzioni che di perimetri ter-ritoriali. Dopo aver richiama-to quanto la Regione sta rea-lizzando in tema di bandi einiziative per l’innovazione, ilSottosegretario Nava ha con-cluso il suo intervento conl’esortazione a collaborareper liberare energie, superarecriticita e disegnare insiemelo sviluppo del territorio.I lavori sono stati conclusidall’intervento dell’Asses so -

della collaborazione tra glistessi territori. Sulla Rifor -ma delle Camere la Regioneha un atteggiamento sussi-diario: non intende imporredall’alto una propria visio-ne, ma e importante accele-rare l’iter decisionale perevitare che sia il livello cen-trale – lontano dalle specifi-cita delle realta locali – aimporre gli accorpamenti.L’Assessore Parolini ha ri-badito il modello del parte-nariato pubblico/privato e ilrischio che la P.A. possa in-terpretare il suo ruolo qualemero Organo di controllo: ilsettore pubblico deve esse-re sempre al servizio delcittadino e dell’impresa.Per questo l’AssessoreParolini ha segnalato cheintende sollecitare i territo-ri, su base volontaria, a ga-rantire a investitori italianie stranieri tempi certi di in-sediamento, norme chiaree interpretate in modo uni-voco, un atteggiamento fa-vorevole nei confronti del-l’impresa. Cio permette-rebbe di valorizzare i molti“plus” dell’area lombarda(in termini di servizi, infra-strutture, centri di ricerca,tra i quali il Campus lec-chese ha certamente unruolo attrattivo) mettendoin moto un processo dicambiamento culturalenella P.A. Le Ca mere diCom mer cio sono gia oggila “punta di diamante”delle Ammini strazioni lo-cali; la Regione collaborastrettamente con loro gra-zie all’Accordo di Pro -gram ma, confermato e rifi-nanziato dalla stessa, che eimpegnata a difenderle ede pienamente consapevoleche “le risorse gestite dalleCamere lombarde sonoben spese”.

/LeccoGiornata dell’economia lecchese, tanti gli spuntiCommercio e turismo mostrano segni di ripresa

ni, e allora proprio dalCampus deve scaturire l’im-pegno pubblico/privato a ge-nerare un circolo virtuoso cheaumenti la competitivita, creivalore aggiunto per le impre-se, occupazione qualificata,benessere del territorio”.Dopo una forte sottolineaturain tema di aggiornamentoprofessionale e alternanza

camerale – e dal lancio delnuovo servizio “ImpresaLecco”, vero e proprio “Pun -to unico di accesso” nel qua-dro di semplificazione, ascol-to e accompagnamento delleimprese.Importante e qualificata lapartecipazione di RegioneLombardia. Il Sottosegreta rioalle Riforme istituzionali, agli

re allo Sviluppo economicodi Regione Lombardia MauroParolini, che ha puntualizzatocome, tra un modello locali-stico ormai superato e la ten-tazione di un nuovo centrali-smo affermato troppo spessoa priori, la “via di mezzo”sensata sia la difesa delle au-tonomie (territoriali, sociali,economiche) e il rilancio

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444 L’hanno definita una“movida per famiglie”, mac’è molto di più: dopo il sa-bato di Bergamo InCentro iltestimone passa a Borgo San - ta Caterina, con la manifesta-zione Vivi il Borgo d’Oro cheavvia il percorso dei sabatipomeriggio dedicati al pas-seggio, allo shopping e al-l’intrattenimento.L’iniziativa, che rientrerànella calendarizzazione diBer gamo Estate 2016, è natadalla fattiva collaborazione deLa Rete di Borgo Santa Cate -ri na alla quale partecipano leAssociazioni del Ter ritorio, i

Residenti e i Com merciantiin sieme all’Am ministrazioneComu na le rappresentata dalSer vi zio Reti Sociali del

Comune di Ber gamo.La modifica della viabilitàdovuta al cantiere che peralcuni tratti vede chiusa la

via ha dato lo spunto per ri-chiedere la possibilità di pe-donalizzare la strada fino altermine dei lavori che sonoprevisti per la prima setti-mana di agosto. Il Comuneha accolto la richiesta diconcedere i sabati con l’ac-cordo tra residenti e com-mercianti: si è trovato unpunto di incontro permet-tendo ai residenti l’utilizzodi parte della carreggiata.Tante le iniziative in pro-gramma: da Drive Test conbiciclette e scooter elettrici a“Come degustare i vini Vinie Sfizi”, da percorsi per co-

noscere i cristalli e le loroproprietà a una lezione sucome annodare alla perfezio-ne una cravatta, dalla presen-tazione della collezione digioielli ad addirittura un testdi abilità visiva. Non solo:sono previste anche partite discacchi (su prenotazione) insimultanea e con istruttori adisposizione e pure la me-renda in com pagnia. Insom -ma, tanti motivi per riscopri-re il piacere di passeggiare inuno dei borghi più caratteri-stici della città, caratterizzatoda negozi e botteghe sempreoriginali.

Il logo dell'iniziativa riproduce la pianta e le attività del Borgo

Divertimento e shopping in Santa Caterina

Page 8: Eventi, “social” e nuovi progetti Il centro riparte dai negozianti · 2016-06-16 · per i non residenti. Nel com-plesso il 45,6% dichiara di recarsi in centro più volte la settimana,

8 Giugno 2016

444 Siamo preparati al cam-biamento in atto portato dal-l'e-commerce? E soprattutto,esso sarà così drastico da col-pire duramente anche il com-mercio tradizionale? Questi itemi toccati dal con vegno or-ganizzato da Filcams-Cgilall’Università di Bergamo eche ha ospitato, oltre a espertidel settore ed ai rappresentan-ti delle associazioni datoriali,Oscar Fu sini per Ascom eEma nue le Spini per Confeser -cen ti, il sindaco di BergamoGiorgio Gori.Gori ha segnalato che, attual-mente, in città il 5% degliscambi commerciali avven-gono online. Il sindaco tutta-via non ritiene che e com-merce e commercio tradizio-nale siano antagonisti, pur-ché nel commercio tradizio-nale vi sia quella competen-za necessaria differenziarsirispetto all’ecommerce.

E-commerce, la rivoluzione è già in corsoLe prospettive tra occupazione e consumi

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co, ha esortato le parti coin-volte, le scuole e l’Uni ver -sità a cominciare a prepara-re il campo a questo cambia-mento epocale onde permet-tere ai lavoratori, ancora le-gati a dinamiche commer-ciali tradizionali, di reinven-tarsi nel mondo del com-mercio virtuale. Un ritardoin tal senso determinerebbela fuoriuscita dal mondo dellavoro di molti lavoratoriche, poi, difficilmente, tro-verebbero spazio in un mer-cato in continua evoluzione.Oscar Fusini di Ascom hasottolineato il fenomenodello showrooming, ossiarecarsi nei negozi tradizio-nali per provare o vedere unprodotto che poi viene, in-vece, acquistato online.In questo senso la prepara-zione dei venditori può farela differenza per limitare ilproliferare di tale fenomeno.

La professoressa DanielaAndreini ha evidenziato cheil fenomeno Internet è sem-pre più presente nel mondodelle multinazionali, del la-voro da casa e delle riunioni

virtuali.È intervenuto, poi, il prof.Marco Lazzari che, citandodati statistici raccolti tra isuoi studenti, ha elencato glioggetti comprati più spesso

online: la parte del leone l’-hanno fatta i libri, i viaggi ei capi d’abbigliamento.Emanuele Spini di Confe -ser centi, prendendo spuntodal ragionamento del sinda-

Il boom: 15 mila aziende vendono online444 Sul Web si può com-prare di tutto. Borse, cosme-tici, accessori, gadget, abbi-gliamento, articoli per bam-bini e per la pesca. Maanche auto e moto, casalin-ghi, vino, scarpe, biciclette,prodotti elettronici e farma-ceutici, libri, occhiali e gio-cattoli. Ogni consumatoreormai ha tutto quello che gliserve a portata di clic. Sonoquasi 15mila le aziende ope-ranti nel settore delle vendi-te online che, a fine 2015, ri-sultavano iscritte al Registrodelle imprese delle Cameredi commercio. Il ritratto delfenomeno emerge dai datielaborati da InfoCamere perUnioncamere, secondo i

quali il «boom» delle impre-se di vendita via internet(circa 9mila imprese in più)corrisponde quasi alla perfe-zione all’intero saldo delsettore del commercio nel-l’arco degli ultimi sei anni.Confrontando il segmentodelle vendite web con l’inte-ro mondo del commercio,tra il 2009 e il 2015 le im-

prese della vendita al detta-glio attraverso internet sonoinfatti aumentate di 8.994unità, pari ad una crescitadel 151,6% (in media il

25,3% all’anno).Nello stesso periodo, l’in-sieme del settore del com-mercio al dettaglio – pocopiù di 870mila aziende – ha«guadagnato» solo 7.170imprese, pari ad una crescitadello 0,83% nell’arco dei seianni. Considerando anchechi vende all’ingrosso, l’in-tero comparto del commer-cio – costituito da 1,5 milio-ni di imprese – ha fatto unpasso praticamente imper-cettibile: 1.876 aziende inpiù, lo 0,12%. Come direche l’intera crescita – in ter-mini di operatori – del com-mercio, si rispecchia nelsaldo di quelli che hannoscelto il web.

A guidare la corsa del com-mercio virtuale sono gli im-prenditori abruzzesi (+260%le imprese con sede nella re-gione adriatica, nel periodoconsiderato), seguiti daquelli pugliesi (+218%) e daquelli campani (+202%). Intermini assoluti, la crescitapiù consistente si registrainvece in Lombardia (1.694imprese in più nei sei anni),in Campania (+1.069) e nelLazio (+983). La classificadelle prime tre regioni si ri-mescola, infine, guardandoalle province: prima è Roma(1.384 le imprese con sedein provincia alla fine del2015), seconda è Milano(1.260) e terza Napoli (897).

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10 Giugno 2016

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Niente Irap per chi ha solo un collaboratore444 Niente obbligo di ver-sare l'Irap per il professioni-sta, l’artista o l’imprenditoreindividuale che impieganoun solo collaboratore impe-gnato in mansioni di segre-teria o meramente esecutive.Lo hanno stabilito le sezioniUnite della Corte di cassa-zione con la sentenza 9451,risolvendo una questioneche era stata loro sottopostapiù di un anno fa. Con leprecedenti sentenze 7291 e7371 del 2016 le stesse Se -zioni unite avevano negatoalle associazioni tra artisti eprofessionisti e alle societàsemplici la possibilità diprovare l’assenza dell’auto-noma organizzazione, pro-nunciandosi in senso contra-rio rispetto alla prevalentegiurisprudenza di legittimi-tà. Questa volta, come spie-ga “Il Sole 24 Ore”, hanno,invece, aderito all’orienta-mento minoritario – che ap-pare, peraltro, maggiormen-te condivisibile – che si è

fatto strada più di recente ein base al quale, al fine diverificare l’esistenza delpresupposto dell’autonomaorganizzazione, è «necessa-rio accertare in punto difatto l’attitudine del lavorosvolto dal dipendente a po-

combinarsi con il lavorodell’interessato, potenzian-done le possibilità», di uninsieme di fattori «tale daporre il professionista in unacondizione più favorevoledi quella in cui si sarebbetrovato senza di esso».

teristiche (mentre dovrebbeessere possibile l’impiego didue dipendenti part time, lacui attività equivale a quelladi uno a tempo pieno). Lasentenza in esame interessaun grande numero di contri-buenti che esercitano informa individuale l’attivitàprofessionale, artistica od’impresa (in qualità diagenti, rappresentanti, pro-motori finanziari, piccolicommercianti ed in generedi piccoli imprenditori cheesercitano l’attività preva-lentemente con il lavoroproprio e dei componentidella famiglia). Notevolesarà, altresì, l’impatto sulcontenzioso esistente, vistoche l’Agenzia delle entrate,aveva condiviso l’orienta-mento giurisprudenziale piùrestrittivo. D'ora in poi in-vece dovranno essere ac-certate le mansionisvolte dal collabora-tore sulla basedelle risultanzedel contrattoe, ove possi-bile, del-l ’ a t t i v i t àdallo stessoeffettivamen-te svolta.

Riscossioniattraversola Pec444 Dal 1 giugno, tutte lenotifiche degli atti di riscos-sione avverranno attraversoPosta Elettronica Certificataagli indirizzi risultantidall’In dice Nazionale indi-rizzi PEC (INI-PEC); la no-vità riguarderà tutte le im-prese individuali, le societàed i professionisti iscritti adalbi o elenchi. Tale modalitàsemplifica sensibilmente laprocedura risolvendo, ingran parte, le problematichelegate alle notifiche a mezzoposta cartacea da partedell’Agente della riscossio-ne (temporanea assenza dalproprio domicilio, indirizzoerrato, ritiro a mano pressogli uffici postali/comunali).Confe sercenti ribadiscel'im por tan za del controllo

della Pec e ricorda chel'associazione mette

a disposizioneun servizio dicontrollo gior-naliero e ar-chiviazione.

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tenziare l’attività produtti-va». La maggior parte dellesentenze precedenti aveva-no, invece, affermato chel’assoggettamento all’Irap siverifica automaticamente inpresenza di un solo collabo-ratore impiegato in via con-tinuativa, anche part time.Le Sezioni unite hanno in-nanzitutto richiamato ilprin cipio ormai consolidatoin base al quale la detta au-tonoma organizzazione po-stula «l’esistenza di uno opiù elementi suscettibili di

È stato inoltre affermato ilprincipio di diritto in base alquale il presupposto imposi-tivo è configurabile quando ilcontribuente si avvale inmodo non occasionale di la-voro altrui «che superi la so-glia dell’impiego di un colla-boratore che esplichi mansio-ni di segreteria ovvero mera-mente esecutive». Quin dil’assoggettamento al tributoregionale si verifica qualorasiano impiegati a tempopieno due o più dipendenti ocollaboratori con tali carat-

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Giugno 2016 11Il CESCOT, Centro Sviluppo Commercio Turismo eTerziario, è un ente di formazione di emanazione dellaConfesercenti, associazione datoriale che opera per latutela delle piccole e medie imprese dei settori com-mercio, turismo e servizi. Tutti i corsi sono proposti a prezzi vantaggiosi gra zieai contributi pubblici intercettati per Voi da Cescot.Responsabile Cescot: Dott.ssa Sara Belotti

IL PUNTO INFORMATIVO Mensile della Confesercenti BergamoVia G. Galli 8, Bergamo- tel. 035 4207111 - fax 035 [email protected] - www.confesercenti.bergamo.it

Progetto grafico e impaginazione: Zaina - Scanzorosciate (BG)Foto: Archivio Confesercenti BGStampa: PressR3 - Almenno S. Bartolomeo (BG) 4 Chiuso il 16/6/2016

Anno 10 - n. 98 - Giugno 2016Dir. resp.: Marco Birolini - Aut. Trib. BG n° 10 del 3/4/84Direzione e redazione: Via G. Galli, 8 - Bergamo

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