Europei e nuovi mondi

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GLI EUROPEI SCOPRONO NUOVI MONDI

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GLI EUROPEI SCOPRONO NUOVI MONDI

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Tra il 1450 e il 1550

i tre oceani, l’Atlantico, il Pacifico e l’Indiano

vennero attraversati da uomini e navi

Questo avvenne perché c’erano necessità e nello stesso tempo possibilità per farlo.

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Era necessario fare questo perché …

dall’Oriente provenivano la seta, le spezie e le pietre preziose.

In Oriente si era sempre arrivati via terra

Questo rendeva molto difficili i commerci con l’Oriente.

MA, ADESSO …

gli europei dovevano cercare nuove vie per i loro commerci con l’Asia.

I Turchi Ottomani avevano conquistato Costantinopoli (1453)

Controllavano tutto il Mediterraneo orientale e i porti di accesso all’oceano Indiano, sul mar Rosso e sul golfo Persico

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grande competenza dei cartografi

Era possibile affrontare le difficoltà di nuove esplorazioni perché c’erano:

buone condizioni economiche

nuovi saperi e nuove tecnologie

più adeguate conoscenze astronomiche

migliori strumenti di navigazione (bussola e sestante)

imbarcazioni più solide e meglio manovrabili (caravella)

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Cristoforo Colombo

Colombo credeva che:

navigando verso ovest attraverso l’oceano Atlantico si potessero raggiungere Giappone Cina e India, per una via più breve di quella conosciuta fino ad

allora. la circonferenza della Terra fosse molto più piccola e che dalle isole Canarie fino alle coste dell’Asia ci fossero soltanto 4400 km

la Terra fosse una sfera

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Si rivolse prima ai sovrani del Portogallo

Colombo aveva bisogno di molti denari per finanziare la sua missione (navi, equipaggi,

approvigionamenti, …)

MA …

… i geografi portoghesi consigliarono il re di non finanziare l’impresa perché pensavano che Colombo

avesse sbagliato i calcoli e che la distanza tra Africa e Asia fosse maggiore di quella calcolata.

La regina di Spagna, Isabella di Castiglia, accettò di finanziare l’impresa.

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il 12 ottobre 1492 approdò su un’isola abitata da pacifici indigeni, nell’attuale arcipelago delle Bahamas e la chiamò San Salvador.

salpò dal porto di Palos il 3 agosto 1492 al comando di tre velieri, Nina, Pinta e Santa Maria

credette di aver raggiunto le “Indie occidentali” e che l’isola su cui era sbarcato appartenesse all’arcipelago giapponese.

Colombo

Fu presto evidente che in quelle nuove terre non si trovavano i ricchi prodotti, le spezie e le sete, che si era

soliti trovare negli empori orientali. Colombo cadde allora in disgrazia e morì senza sapere di aver scoperto

un nuovo continente .

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Le civiltà precolombiane

Ai tempi in cui Colombo giunse in America, vivevano il quel continente alcune popolazioni:

Maia, Aztechi, Inca

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In pochi anni, gli spagnoli riuscirono a sconfiggere tutti gli imperi precolombiani.

L’America centro-meridionale, nei primi decenni del XVI secolo, cadde pressoché interamente sotto

il dominio della Spagna.

L’impero spagnolo in America, fu denominato Nuova Spagna

Il Brasile divenne invece un dominio portoghese, almeno nelle zone costiere.

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I MAIANella penisola dello Yucatan e nella parte settentrionale dell’attuale Guatemala

Possedevano un sistema di scrittura ideografico

La conquista spagnola si svolse dal 1524 al 1546

Coltivano il mais, che costituiva la base della loro alimentazione. La produzione agricola serviva a mantenere non solo le comunità dei contadini, ma anche le piccole città-stato.

La loro cultura e le loro tradizioni sopravvissero sino alla fine del XVII secolo.

Avevano sviluppato elaborate conoscenze astronomiche

Avevano un calendario molto accurato, in grado di misurare la durata dell’anno in modo sorprendentemente simile a quello occidentale.

Possedevano un sistema di numerazione che prevedeva l’esistenza dello zero

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GLI AZTECHI

Nel territorio che ora corrisponde al Messico

• Questa divisione, che non accontentava tutti, rese deboli gli aztechi di fronte ai conquistatori spagnoli.

La loro capitale, Tenochtitlàn (l’attuale Città del Messico), grande tanto quanto le maggiori città europee dell’epoca.

Erano abilissimi architetti, ceramisti ed orafi.

• La persona più importante era l’imperatore

• Poi c’erano i guerrieri, nobili, “aztechi” e i sacerdoti

• Infine schiavi e contadini.

La loro società era divisa in “caste”:

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All’arrivo degli spagnoli, molti aztechi si ribellarono ai loro governanti, sperando di migliorare la loro misera condizione.

Il conquistador Hernan Cortés, riuscì in soli due anni (1519-1521) a conquistare il Messico e ad abbattere l’Impero azteco dopo aver ucciso il suo ultimo sovrano, Montezuma II.

… gli spagnoli potevano contare su una netta superiorità tecnologica:

Ernan Cortès abbatte l’impero azteco

Cortés disponeva soltanto di poche centinaia di uomini

L’esercito azteco era composto di decine di migliaia di soldati

Ma …

• avevano armi da fuoco (cannoni e archibugi)• avevano i cavalli, animali del tutto sconosciuti agli aztechi.

Cortès potè così approfittare di queste ribellioni contro Montezuma

Inoltre …

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Molto importante era l’allevamento di lama e alpaca, dai quali si ricava un tessuto di lana oggi molto pregiato. Il territorio dell’Impero era interamente collegato da un’efficiente e lunghissima rete di strade.

GLI INCA

Nell’America meridionale, negli attuali stati della Bolivia, del Cile e del Perù

Quello inca era un impero immenso. Aveva la sua capitale a Cuzco, nell’attuale Perù.

Il territorio dell’Impero era interamente collegato da un’efficiente e lunghissima rete di strade.

L’attività principale della popolazione era l’agricoltura: si coltivavano soprattutto il mais e la patata, che cresceva bene anche sugli altipiani delle Ande.

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Francisco Pizarro conquista l’impero inca

Pizarro fondò una città, Lima, che divenne la capitale del nuovo regno.

Francisco Pizarro, guidò il suo piccolo esercito nelle Ande peruviane, dove si aveva notizia dell’esistenza di un ricco regno (inca)

Approfittando di questo, Pizarro travolse in soli tre anni l’Impero inca, occupando i territori che corrispondono agli attuali stati del Perù, dell’Ecuador e del Cile settentrionale.

In quel periodo nell’impero inca c’era una lotta interna tra due pretendenti al titolo di imperatore

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Il sistema commerciale dei portoghesi...

costituirono in Africa e in Oriente una rete di scali commerciali che servivano come centri di smistamento e raccolta delle merci.Questi scali erano difesi da soldati.

intrattenevano con le popolazioni indigene soltanto rapporti di tipo commerciale

I portoghesi

per tutto il Cinquecento non cercarono di sottomettere le regioni o le popolazioni con cui entravano in contatto.

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3. L’oro veniva portato in India e in Oriente e scambiato con sete e spezie, che venivano imbarcate per l’Europa.

Il sistema commerciale dei portoghesi...

1. Le navi portoghesi partivano da Lisbona cariche di stoffe di poco pregio.

2. Arrivati in Africa, negli scali del golfo di Guinea, le stoffe venivano scambiate con l’oro, ricavato dalle miniere dei territori africani.

L’intero viaggio di andata e ritorno durava più di un anno.

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… gli insediamenti stabili degli spagnoli

Decisero di conquistare le nuove terre scoperte

Gli spagnoli

Vollero stabilirsi in quei territori per sfruttarne le risorse

Ordinarono una vera e propria campagna militare di conquista su tutto il continente.

Impiegarono eserciti poco numerosi ma ben equipaggiati e guidati dai conquistadores.

I conquistadores, capitani audaci e privi di scrupoli erano disposti a ogni violenza pur di arricchirsi

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Lo sfruttamento degli indios

Nei territori conquistati dagli spagnoli a ogni colono spagnolo veniva affidato un gruppo di villaggi (encomiendas).

In questi villaggi il colono riscuoteva tributi e poteva sfruttare il lavoro degli indigeni, nelle due attività che permettevano di guadagnare di più.

Nelle isole caraibiche si coltivava la canna da zucchero.

In Messico e in Perù l’attività più produttiva era l’estrazione dell’oro e soprattutto dell’argento.

Gli indios dovevano lavorare a ritmi insostenibili e potevano essere spostati da una regione all’altra secondo le esigenze dei loro padroni.

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Le condizioni di vita e di lavoro degli indios erano terribili, ma i conquistadores poterono agire indisturbati, perché le popolazioni indigene non avevano la forza di resistere.

Alcuni religiosi giunti nel Nuovo Mondo per diffondervi il cristianesimo, denunciarono il trattamento disumano a cui venivano sottoposti gli indios (Bartolomè De las Casas).

Poi però, anche la Chiesa si adattò ai metodi brutali del colonialismo spagnolo. Gli indios diventarono cristiani, ma le loro condizioni di vita rimasero a lungo penose.

Gli indios e la religione cristiana

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Il genocidioNei territori conquistati dagli spagnoli gli indios vennero sterminati

Lo sterminio venne provocato da:

i ritmi di lavoro per gli indios erano massacranti;

• sui campi cominciarono a pascolare le mandrie di bovini importate dalla Spagna;

Malattie come l’influenza o il morbillo facevano strage degli indios che non avevano gli anticorpi per quelle malattie.Ancora peggio succedeva con le malattie gravi come il tifo o il vaiolo.

cause economiche :• non si faceva manutenzione ai canali d’irrigazione e ai terrazzamenti

• la produzione di cereali e ortaggi, che costituivano l’alimentazione base della popolazione indigena, diminuì fino quasi a esaurirsi

cause sanitarie:

cause sociali:

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Il commercio degli schiavi

Il commercio degli schiavi era praticato già da secoli dai mercanti arabi

Nel Cinquecento nelle colonie spagnole e portoghesi c’è bisogno di manodopera

Gli indios sono stati sterminati e in America manca la forza lavoro

I portoghesi cominciano a deportare migliaia di africani in Brasile per lavorare nelle piantagioni di caffè e di canna da zucchero.I portoghesi vendono molti schiavi alle colonie spagnole centro – americane.

Alla tratta degli schiavi ricorreranno in seguito anche inglesi, francesi e olandesi.

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Le conseguenze delle conquiste sull’economia europea (1)

diventa sempre meno importante.

… mentre il mar Mediterraneo perde importanza.

Il commercio internazionale si sposta sull’oceano Atlantico …

Anche il ruolo dei mercanti italiani

- soprattutto veneziani e genovesi -

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Aumenta la disponibilità dei metalli preziosi come l’oro e l’argento.

Grazie allo sfruttamento delle foreste equatoriali, aumenta anche la quantità di legname commerciato.

Le conseguenze delle conquiste sull’economia europea (2)

La disponibilità di spezie, in passato rare e preziose, aumenta enormemente grazie alle nuove rotte che i portoghesi hanno aperto con l’Oriente.

Dalle Americhe entrano sui mercati europei prodotti alimentari quali: il cacao, il mais, la patata, il pomodoro, lo zucchero di canna, il caffè.

In Europa, le manifatture tessili possono soddisfar le aumentate richieste del mercato grazie alla disponibilità di nuove piante provenienti dai territori d’oltremare, quali la canapa e il cotone.

In Europa ...

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Le conseguenze delle conquiste sull’economia europea (3)

I commercianti si arricchiscono enormemente

Utilizzano i loro alti guadagni per dar vita a nuove imprese o per ingrandirle.

Ad esempio: Costruire navi moderne e più potenti Acquistare maggiori quantità di merci da vendere sui mercati Aprire banche Installare attività manifatturiere

Il denaro guadagnato viene perciò “investito”

Capitale = la ricchezza che viene investita

Capitalismo = il sistema economico che si basa sull’investimento produttivo del denaro

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Le conseguenze delle conquiste sull’economia europea (4)