Mondi Alieni

33
1 FEDERICO BELLINI MONDI ALIENI Ricostruzioni e scenari extraterrestri William Blake (2009 / 2010)

Transcript of Mondi Alieni

Page 1: Mondi Alieni

1

FEDERICO BELLINI

MONDI ALIENI Ricostruzioni e scenari extraterrestri

William Blake

(2009 / 2010)

Page 2: Mondi Alieni

2

SOMMARIO 3. Introduzione 4. Horus 9. Ringhio 11. Mantidi 15. Umanoidi 19. Sauroidi 25. Lux 27. Grigi 31. Militari

Page 3: Mondi Alieni

3

INTRODUZIONE Le ricerche riportate in questo testo, sono il frutto di un lavoro personale che sto portando avanti da molto tempo. Ogni ricerca, dedicata ad una diversa razza aliena, è scritta in modo riassuntivo, esponendo a grandi linee tematiche che abbracciano diverse discipline. Tengo a precisare che ogni ricostruzione è il frutto di una ricerca individuale e non costituisce una verità assoluta nel campo della ricerca dell’ufologia e delle abductions. Si possono riscontrare sostanziali differenze tra una descrizione e l’altra, dovuta alla diversa conoscenza personale delle razze aliene in questione. Essendo parassitato da razze aliene quali Mantidi, Lux e Ringhio (6 Dita), la ricostruzione è stata agevolata da una sorta di canale preferenziale, dove era facile attingere al materiale in prima persona. Per le altre razze, con le quali ho avuto diversi rapporti di interferenza, la ricostruzione è stata più a larga scala e se vogliamo “animica”. Per ricostruzione animica, intendo quella particolare tecnica semi-meditativa, che permette ad una persona di accedere a inaspettate informazioni. Se veramente l’Anima (di cui disponiamo e che per il problema alieno è uno dei temi fondamentali del loro operato sull’Uomo), non ha la percezione del tempo, ma vive ogni epoca e in ogni luogo nello stesso istante, è facile presupporre che sia capace di vedere realtà distanti nel medesimo momento. Dato che la nostra Mente, interpreta le visioni di Anima per archetipi (anche in base alle conoscenze e la cultura della persona), è possibile dar vita da una ricerca dove attraverso le varie conoscenze umane, sia possibile creare un quadro, se non completo, almeno esauriente di determinate realtà. Quanto in circolazione su internet o in varie riviste o libri di settore, presenta basilari spunti riflessivi molto importanti e che in parte ho incluso nelle mie ricerche. Praticamente ho avviato un lavoro di sintesi, in grado di accomunare diverse fonti (non soltanto personali), che hanno contribuito alla stesura di una visione più chiara e semplificata del problema alieno. Ovviamente tutte le ricerche qui presenti, sono soltanto un primo approccio ad una tematica di vasta portata, siamo soltanto all’inizio di un lungo viaggio dove era necessario togliere della nebbia che si era addensata in modo pericoloso. Sono sempre stato convinto che un problema, di qualsiasi natura o entità, lo si può conoscere e contrastare, anche combattere, solamente se lo si comprende realmente, togliendo incrostazioni, luoghi comuni e inesattezze. La capacità di una civiltà evoluta, è quella di essere in grado di camuffarsi per ciò che in realtà non è, soprattutto dimostrando a civiltà inferiori o con meno conoscenze, realtà inesistenti, quasi sempre attingendo a dogmi secolari e religiosi. I demoni, che un tempo hanno popolato le precedenti civiltà, attraverso le nuove conoscenze di questi ultimi anni, diventano alieni, non perché sono cambiati loro stessi (sono sempre rimasti così da centinaia, forse migliaia di anni), ma perché è cambiato il nostro modo di conoscerli e studiarli. Più ci si addentra in questo complicato reticolo di conoscenze aliene, più ci avviciniamo anche alla verità. Le origini dell’Uomo sono ancora avvolte da grosse lacune e certezze accademiche inossidabili e fuorvianti, unite anche in casi di religioso misticismo conservatore, pertanto era necessario volgere lo sguardo altrove, alla ricerca di strade alternative, capaci di contribuire ad una maggiore consapevolezza di se stessi e della propria storia. Mancano all’appello altre razze, che faremo rientrare in una sorta di cupola o “Gerarchia Superiore”, civiltà aliene molto più evolute, detentrici di grandi conoscenze e poteri, iniziatori di un enorme progetto cosmico che ci ha visti sin da subito coinvolti. Ma questo sarà lo spunto per ulteriori ricerche, legate anche ad una nuova interpretazione della nostra Genesi umana, che sarà maggiormente sviluppata prossimamente.

20 Aprile 2010

* * *

Page 4: Mondi Alieni

4

HORUS Alnitak o Al Nitak Rispetto ad altre razze aliene di cui conosciamo i loro mondi, ma di cui sappiamo molto poco il contesto astronomico in cui possono essere collocate (ad accezione degli Umanoidi siriani), di un’altra razza, quella degli Horus, è possibile teoricamente poter stabilire la loro provenienza. Alnitak (Zeta Orionis) è una delle tre stelle della Cintura di Orione, che costituisce la porzione centrale della costellazione omonima. Alnitk è la più ad est delle tre stelle, essendo Mintaka la più occidentale e Alnilam quella centrale. Il suo nome deriva dall’arabo al nitaq, che significa appunto “cintura” o “fascia”. Il termine Cintura di Orione (Cr 70) indica l’insieme di tre stelle, praticamente allineate su una retta, al centro della costellazione, e che, nella mitologia, raffiguravano appunto la cintura del gigante Orione. La sua posizione sulla volta celeste, quasi perfetto a cavallo dell’equatore celeste, fa si che sia visibile per intero da tutte le latitudini della Terra. Le tre stelle che la compongono sono brillanti, riconoscibili nel cielo invernale, anche se la loro locazione è apparente, dovuto alla loro posizione rispetto alla Terra, dato che distano tra di loro e dal nostro pianeta alle seguenti distanze: Alnitak 820 anni luce, Alnilam 1340 e Mintaka 915. La Cintura di Orione è riscontrabile in molti popoli antichi situati su tutto il nostro pianeta, nella tradizione cinese viene chiamata San Xing (i tre astri) in quanto rappresentano delle divinità i cui nomi sono Lu Xing (astro della prosperità), Fu Xing (astro della buona sorte) e Shou Xing (astro della longevità). La magnitudine apparente di Alnitak è di 1,74. Si tratta di una stella multipla formata da una stella principale Alnitak Aa, una caldissima stella supergigante blu, che raggiunge temperature superficiali di 31.000 K. La sua massa dovrebbe essere circa 28 volte quella del nostro Sole e il suo raggio 20 volte più grande. Essendo così massiccia, Alnitak Aa è molto luminosa, si stima che la sua luminosità sia 10.500 volte quella solare, tuttavia essendo molto calda, emette molta della sua radiazione nell’ultravioletto; se preso in considerazione questo fattore, la sua luminosità sarebbe di ben 100.000 volte quella solare. Essendo una stella massiccia, Alnitak Aa ha anche una vita molto breve, nonostante abbia un’età di soli 6 milioni di anni, ha probabilmente esaurito l’idrogeno all’interno del suo nucleo e la stella si sta preparando a diventare una supergitante rossa, destinata al termine della propria evoluzione ad esplodere in una supernova. La principale ha una compagna, chiamata Alnitak B. Essa è una gigante blu che orbita in 1500 anni ed è forse separata da 680 UA. La compagna sembra avere una massa pari a 14 e una luminosità pari a 1100 volte quella del nostro Sole. Sembra vi sia anche una terza componente al sistema, di magnitudine apparente 9, notevolmente distante e probabilmente non legata al sistema principale. Al momento non sappiamo con precisione se la razza aliena degli Horus sia legata a questo sistema solare o se, essendo stata da sempre un punto riferimento, rappresenti una “strada stellare” preferenziale (come vedremo più avanti nella mitologia greca ed egizia), sappiamo comunque che la costellazione di Orione, la Cintura e la stella Alnitak, sono fondamentali nel capire qualcosa in più sul mondo da dove proviene questa razza aliena e che con molta probabilità può essere legata da essa. Vorrei far notare la complessità di questo sistema, essendo multiplo e nel quale si parla di una possibile terza componente o stella, probabilmente estranea ad Alnitak, ma estremamente vicina. Da alcune ipnosi di addotti o ricostruzioni condotte, sembra emergere che la razza degli Horus, provenga, si da quella regione, ma da “dietro” la stella Alnitak, quindi è non da escludere la possibilità che il loro pianeta si trovi nascosto dietro questo interessante ammasso stellare. Sino ad oggi ero completamente ignaro, da un punto di vista astronomico, di questa eventualità, anche perché nelle mie ricostruzioni condotte nel capire questa razza, ho comunque notato una situazione stellare molto complessa. Tolta la descrizione del loro pianeta, che come accaduto per le altre razze, potrà essere anche molto dettagliata, il contesto astronomico risulta sempre difficoltoso da ricostruire, perché andiamo ad agire in un campo dove l’entità della razza canalizzata, magari non ha conoscenze specifiche o usa termini diversi dai nostri per esprimere uno stesso concetto. L’esempio che possiamo fare, come metro di paragone a questo specifico caso, ma come in tanti altri, è che se un Uomo del pianeta Terra è ignaro di quanti pianeti si trovino nel nostro sistema solare (8, con Plutone declassato, 9), di quante Lune vi siano attualmente al suo interno, fasce di asteroidi o di quanti anni di vita sia stimato il nostro sole, risulterà difficile in questo caso, poter conoscere in dettaglio, aspetti dei mondi alieni. Il loro Mondo Al momento posso sostenere che il loro pianeta si trova in una regione ben più distante da Alnitak e che il pianeta in cui vivono è perennemente illuminato da ben 3 soli (forse un quarto molto più piccolo o distante). Non è da escludere, come già ho sostenuto, che il pianeta si trovi all’interno del sistema della presunta terza stella e che fa parte comunque di questo enorme complesso stellare, seppur indipendente, vista la ravvicinata distanza delle tre stelle interne. Il pianeta è “enorme” e non riesco ancora bene a

Page 5: Mondi Alieni

5

quantificarne la reale grandezza, al momento potrei stimare che sia almeno 10 volte più grande del nostro, ma non ho ancora dati certi per sostenere una cosa simile, perché non possiedo al momento un metro di paragone. In questo particolare sistema solare, esistono anche altri 4 pianeti, più piccoli al primo, ma comunque sempre più grandi del nostro. In ordine: il secondo pianeta ha un aspetto rosso (un colore più cupo del nostro Marte), il terzo ha un colore grigio, mentre il quarto è molto più piccolo e forse ricoperto di ghiaccio. E’ altamente probabile la presenza di un super-pianeta, un quinto ed ultimo, gassoso, ma è talmente inconcepibile che al momento non posso essere più chiaro. So soltanto che dal pianeta degli Horus è chiaramente visibile perché in grado con il suo disco, di occupare una buona fetta di cielo e creare continue eclissi con le altre stelle. Credo che si possa sostenere che il pianeta degli Horus sia “un mondo all’interno di altri mondi”, data la complessità del sistema stellare in cui si trova e i rapporti giganteschi tra le stelle e i pianeti che lo compongono. Tornando più in specifico sul loro pianeta, non è che ci sia molto da dire in quanto è un enorme sfera, piena all’inverosimile di vegetazione. E’ un susseguirsi continuo di montagne, colline e pianure completamente ricoperte da una fitta vegetazione di alberi, questi alberi sono simili alle nostre sequoie, ma ovviamente la loro grandezza è mostruosamente superiore alla nostra. Sono alberi giganteschi ed altissimi centinaia di metri che ricoprono tutto quanto, persino le zone lacustri o gli “oceani”. Perché non esistono mari nel vero senso della parola e tutta l’acqua presente è dolce, piuttosto esistono degli “oceani verdi”, immense distese non molto profonde di acqua, ma ricoperte da questi alberi, l’equivalente delle nostre zone lacustri o paludose. Un ottimo esempio per capire questo particolare ecosistema è la parte paludosa della Florida, in quel caso trattasi di una sola regione che coniuga vegetazione ed acqua, nel caso di questo pianeta è su una scala molto più grande e vasta. Il clima è caldo umido, con regioni più fresche ai poli e molto più calde all’equatore, in questa zona si concentrano anche gli alberi più alti e maestosi, ma grazie alla vegetazione presente e ad un complesso sistema di venti, il clima rimane caldo-temperato su tutto il pianeta. Esistono due cicli meteorologici, un primo secco e con scarse piogge, seguito da un secondo dove si susseguono imponenti cicloni monsonici. La grande quantità di pioggia scaricata in quest’ultimo periodo, viene assorbita dal terreno arido della prima, facendo in modo che l’intero sistema rimanga in equilibrio. Anticamente il pianeta aveva un aspetto molto diverso dall’attuale e più “piccolo”, non era ricoperto di vegetazione perché l’enorme forza gravitazionale delle stelle e dei pianeti, lasciava in “sospensione” qualsiasi cosa in esso presente, persino l’acqua. Gli oceani si trovavano quindi sospesi ad una certa altezza dal suolo (anche centinaia di metri), fluttuando nel cielo come “nuvole” e ricadendo sul terreno sotto forma di leggerissima pioggia. Questo continuo scambio di liquidi ha permesso poi lo svilupparsi delle prime forme di vita vegetali, che come una sorta di metastasi, nei milioni di anni seguenti, hanno ricoperto l’intera superficie. Questa continua lotta ha permesso lo sviluppo della vita e il contrasto tra le immani forze in atto (la gravità degli astri, etc.), ha sviluppato forme sempre più complesse che hanno trovato la loro ragion d’essere nel “gigantismo”. Ecco che le forme vegetali hanno cominciato a svilupparsi in altezza e grandezza, sino a quando la forma predominante (gli alberi attualmente presenti), prese il sopravvento. Più gli alberi si moltiplicavano, più aumentava anche la massa del pianeta stesso, tanto da incrementare il materiale che costituisce il suo terreno, portandolo così ad un equilibrio perfetto. Riepilogando: inizialmente il pianeta aveva una massa più “piccola” era spoglio e privo di vita, con immense distese di acqua che fluttuavano nel cielo, a causa delle colossali forze gravitazionali degli astri presenti (pianeti e altre stelle). Successivamente cominciano a svilupparsi le prime forme di vita vegetali, che per sopravvivere hanno bisogno di aumentare la loro grandezza, ben presto, più queste forme (alberi) aumentavano di grandezza, più colonizzavano l’intera superficie e, mentre si estendevano moltiplicandosi a dismisura nel loro ciclo vitale di nascita e morte, contribuivano ad incrementare la massa del pianeta con nuova “terra”, aumentandola di centinaia di metri (forse chilometri). Più aumentava la massa, più il pianeta si stabilizzava, più gli alberi popolavano il pianeta, più trattenevano l’acqua, sino ad arrivare al momento in cui, è stata possibile la formazione delle prime forme viventi più complesse. Ed è qui che entra in gioco il nostro protagonista, l’Horus. Horus Le piramidi Il pianeta è costellato di Piramidi. Enormi costruzioni in pietra, rivestite di lucente roccia calcarea bianca (o simile). Queste costruzioni emergono dagli enormi alberi, dai quali tuttavia, restano alla base ricoperti. Le piramidi più grandi possono raggiungere anche vari chilometri di altezza, le più piccole alcune centinaia. Non è possibile quantificare il numero di piramidi sparse sul pianeta, ma sicuramente sono qualche migliaio. Ogni piramide è l’apice di una città o città-stato, dato che al vertice comanda un Horus-

Page 6: Mondi Alieni

6

Capitano, investito del ruolo di amministratore e comandante del proprio popolo. Sono interamente costruite in pietra, utilizzando le rocce più dure delle montagne e rivestite di calcare (o da un simile composto roccioso) sul quale vengono poi scolpiti dei geroglifici, colorati di uno strano colore verde-oro. Sulla cima si trova quello che noi conosciamo come il Pyramidion, ovvero la cuspide piramidale monolitica delle piramidi che rappresenta la sacra pietra Benben. Il Benben nella mitologia egizia, era la collina primigenia che emerse dall’oceano primordiale del Nun, e sulla quale il dio creatore Atum, generò se stesso e la prima coppia divina. La funzione delle piramidi è quella di antenne di comunicazione ma anche di imponenti strutture in grado di catturare l’energia del pianeta, che a sua volta viene impiegata per il sostentamento delle città. Ma la vera città non si estende in superficie, in quanto popolata dalla vegetazione e dove le piramidi sono soltanto il riconoscimento di un potere, ma bensì nel sottosuolo, in enormi cavità scavate nella terra generata dagli alberi. Ogni città è un capolavoro di ingegneria, capace di unire le risorse di un pianeta e le esigenze di una civiltà di sopravvivere. Questo cavità si estendono in larghezza e in profondità per decine, in alcuni casi anche centinaia di chilometri, suddivise in ampie sale o “regioni”, comprendono edifici interamente costruiti nel terreno, che vanno a creare un tessuto urbano semplice ed efficiente, rafforzato dall’avanzatissima tecnologia. La loro visione d’insieme la possiamo paragonare ai gironi infernali danteschi, quanto per vastità, magnificenza, diversità e struttura. Gli edifici più importanti, si ergono per metà nel sottosuolo e per un’altra metà sulla superficie, restando comunque coperti dagli alberi, benché più bassi, andando a creare dei satellite alla piramide centrale. Nel sottosuolo si svolge la maggior parte delle attività lavorative degli Horus, dall’amministrare l’imponente apparato legislativo, le funzioni comuni e quotidiane, la vita militare, medica e scientifica. In superficie, invece, si svolge l’attività ludica, l’allenamento o le attività ricreative. Grazie alla loro imponente forza fisica, uno degli sport preferiti degli Horus è quello di arrampicarsi in cima agli alberi, scalando centinaia di metri nel più breve tempo possibile. Esistono delle vere e proprie gare di coraggio, dove colui che riesce a raggiungere la vetta degli alberi più alti, è persino in grado di avere una promozione nella scala sociale o gerarchica della società in cui vive. Gli Horus hanno una tecnica molto particolare per scalare questi giganteschi alberi, una forza ed una velocità impressionante, nonché un abilità unica, anche se, data la pericolosità dell’impresa, molti di loro non sfuggono ad incidenti dove si possono procurare ferite, menomazioni o persino trovare la morte. La ricerca di una promozione o del potere è comunque una caccia spietata, che deve essere conquistata e raggiunta con ogni mezzo possibile, anche a costo della propria vita. Descrizione dell’Horus Un Horus medio ha un’altezza che varia dai 4 ai 6 metri, e su questi parametri possiamo identificare buona parte di tutta la popolazione. I cuccioli, alla nascita sono già alti poco più di un metro e vengono alla luce, uscendo da una “sacca” o placenta che viene a formarsi esternamente al corpo della madre, per poi venire assorbita una volta partorito. Per quanto volatili, non procreano attraverso le uova come avviene nelle specie del nostro pianeta, piuttosto formano un uovo di placenta, nel quale si forma il cucciolo di Horus, perché il continuo legame con la madre, che dura molti mesi, contribuisce alla formazione del feto e alla trasmissione di “informazioni”. Un tempo dotati di grandi ali, le hanno perse durante il corso della loro evoluzione, praticamente quando sono diventati in grado di lievitare con la forza del pensiero e senza dover utilizzare e sprecare ulteriore energia fisica. Di quelle ali, attualmente non rimane nient’altro che delle strane protuberanze all’altezza delle spalle. Descriverli fisicamente non è impresa facile, anche se cercherò di essere il più chiaro possibile. Nelle adduzioni, si ha la visione di un grande pollo, perché archetipicamente la nostra mente riconosce in lui un volatile a noi più prossimo, in realtà si discosta molto e il suo aspetto è ben diverso. Sappiamo che è un volatile, ma sappiamo che è dotato di arti, braccia e gambe e che può camminare e lievitare. La sua struttura ossea è possente e costituisce buona parte del suo fisico, in grado di reggere la mole, la forza e l’altezza. Tutti gli Horus sono “magri”, presentano un aspetto quasi rinsecchito nel quale sono prominenti le lunghe gambe, il tronco centrale del corpo e le lunghe braccia. Sono dotati di mani e piedi, sui quali sono presenti tre diti che finisco come dei veri e propri artigli e che curano finemente, a volte dotandosi anche di anelli straordinariamente intarsiati. Il tronco e/o busto del corpo è molto particolare, rispecchia la magrezza in simmetria del corpo, forse anche in modo leggermente eccessivo con una parte incavata sul “bacino” e un “torace” molto più prominente e sviluppato, nel quale risiedono i forti polmoni. All’altezza delle spalle è facile notare la prominenza di quelle che un tempo erano le ali, in alcuni più evidenti che in altri. La testa è decisamente particolare, in quanto la possiamo considerare come la fusione di tre nostre specie di volatili, presenti nel nostro pianeta: un mix di aquila, falco e ibis. La fronte è prominente anche se slanciata verso l’indietro, vi si trovano due occhi molto sottili e completamente neri, che spesso brillano se illuminati, al centro si trova una fessura a forma di rombo che si apre e si chiude, dallo strano colore interno azzurro-verde, da molti identificato come un terzo occhio e dal quale proviene tutta la loro forza telepatica. Più sotto si trova il becco, con all’apice due fessure per la respirazione, e che si spinge in giù verso la punta un po’ arcuata. Sotto si trova il barbiglio, sorta di protuberanza molto evidente e stretta

Page 7: Mondi Alieni

7

che scende sin quasi sul torace e che attualmente serve come riserva di acqua, avendo la funzione di tenere la temperatura del loro corpo sempre equilibrata. Dietro la nuca, sul collo, si trovano le “piccole ali”, ovvero una membrana che in momenti di quiete viene tenuta ripiegata all’indietro, ma nei momenti agonistici o durante le discussioni o la lotta, si apre, creando l’effetto di un vero copricapo, con la funzione di impressionare l’avversario. Nel mondo animale è riscontrabile un simile effetto nel Cobra o nell’antichità umana, può somigliare ad un copricapo, raffigurante uno dei poteri regali del faraone, ripreso poi anche dalle alte cariche e la popolazione. La pelle è rugosa, simile a quelle delle nostre tartarughe con un colore che varia dal marrone scuro per i maschi, al verde scuro per le femmine, non è certo ma è probabile che abbiano la capacità di mimetizzarsi all’interno della fitta vegetazione del pianeta, metodo efficace per le battute di caccia o per le sfide agonistiche tra città o clan. Comunicano tra di loro per via telepatica, ma sono in grado di emettere anche dei suoni, soprattutto nei momenti di agonismo tra simili. Un Horus di 4/6 metri di altezza è in grado di “urlare” per un equivalente di 30 / 50 corni di una orchestra sinfonica che suonano all’unisono, riproducendo un suono simile che comprende variazioni dal grave sino all’acuto. Spesso non indossano abiti, soprattutto nella vita quotidiana e sportiva, singolarmente, invece, si vestono in momenti celebrativi, nei rituali, nelle funzioni pubbliche e/o politiche o nei momenti di incontro privati. Nella vita pubblica vige il diritto di doversi mostrare alla pari, cosa che invece non avviene in privato o nelle funzioni, dove le gerarchie mostrano il loro potere sui simili e sul popolo. I loro abiti sono vari e funzionali alle loro attività, hanno un aspetto decoroso e se vogliamo “barocco”, nelle adduzioni non è raro vederli nudi, ma anche vestiti di questi abiti, proprio a seconda dell’importanza della situazioni o delle gerarchie coinvolte. A capo dell’intera razza degli Horus si trova un comandante, un timoniere, una sorta di guida spirituale e guerriera che nell’antica Roma veniva definito Dittatore. A questa carica possono aspirare solo Horus che raggiungono altezze massime di 10 / 12 metri e che fanno parte della casta più antica, quella regale. La discendenza è maschile, in una società del tutto patriarcale, anche se la femmina ricopre ruoli di primaria importanza. Interferenze con l’Uomo Una razza parassitata Stabilire il momento in cui l’Horus ha fatto un patto con il suo burattinaio non è impresa facile, per certo questo patto è stato stipulato prima che Horus arrivasse sul nostro pianeta, dal momento che questa coesistenza, ha permesso loro l’acquisizione ad un salto tecnologico non indifferente, utile per ogni futura mossa nello scacchiere galattico. Horus è una specie in via di estinzione, probabilmente arrivata su questo pianeta “verde” del sistema di Alnitak, migrando da altri pianeti, anche perché la sua voracità è talmente enorme, che un pianeta non è in grado di reggere la sua fame di dominio e sfruttamento. Per vivere gli Horus hanno bisogno di ingenti quantità di carne e vegetali, ma se la prima ne subisce immediati effetti, con rapide estinzioni di massa del mondo animale presenti su un pianeta, nel secondo caso, lo sfruttamento vegetale può essere ritardato, grazie alla facilità di riproduzione e crescita propria delle piante, in un pianeta dove le condizioni climatiche ed una intelligente regolamentazione, lo permettono. Sfamare milioni di esseri con una tale corporatura non è un impresa facile e non sono mancati casi di cannibalismo in tempi remoti, quando gli Horus si cibavano degli esseri più anziani, ormai arrivati al limite della loro vita. Tale pratica è rimasta in uso solamente nelle alte gerarchie, dove il cibarsi dell’anziano capofamiglia, è rimasto come un rituale magico, dove l’atto in se, acquista la funzione del nutrirsi del sapere e della conoscenza del proprio Spirito-Guida. In questo contesto sociale variegato e alquanto strano, dove questa civiltà rischia l’estinzione e per la propria sopravvivenza è stata costretta a cambiare più volte pianeta, ecco che si presenta una nuova opportunità. Fare un patto con un entità molto più potente che sostiene di provenire da un’altra dimensione, promettendo loro maggiore potere, soprattutto all’interno di un contesto galattico complesso, e il rinnovamento di una tecnologia che li avrebbe dotati di mezzi altamente sofisticati, in grado di gareggiare con qualsiasi altra razza presente. In questo contesto, Horus conquista una posizione a se stante, dove da una iniziale appartenenza alle Gerarchie Superiori, se ne discosta o viene declassato, ma comunque riuscendo a restare al di fuori della grezza manovalanza delle altre razze aliene (Sauroidi, Grigi, Lux, Mantidi, etc.) e dove grazie a questo suo parassitaggio, viene temuto e rispettato. Il burattinaio Rispetto alle altre forme di parassitaggio alieno, dove il Lux, essere incorporeo parassita altri corpi per cibarsi della loro energia, o i Ringhio, entità incorporei che vivono in un universo morente parallelo al nostro, a sua volta parassitari dallo stesso burattinaio, gli Horus sono una razza aliena presente nel nostro Universo e nati nella nostra Galassia, ma parassitari direttamente nella nostra realtà. Il burattinaio in questione, è colui che un tempo si trovava nel nostro Universo e che un giorno decise di andarsene, o probabilmente fu bandito, perché aveva commesso irregolarità nel gioco della creazione. Si tratta in

Page 8: Mondi Alieni

8

questo caso di quella entità che nella mia ricerca di Archeogenesi, ho definito il Creatore Oscuro. Non è questa la sede per dilungarmi su questo aspetto, dato che l’affronto in altri studi, ma possiamo ribadire alcuni concetti di base. Il burattinaio è il Creatore Oscuro che da un tempo inimmaginabile si trova in uno o più universi (probabilmente due, ma in differenti modi) paralleli al nostro e dove sta conducendo una sua battaglia, del tutto personale, mirata al ritorno nel nostro Universo nel quale ha avuto origine ed ha contribuito alla sua iniziale creazione. Co-creatore con l’altra sua metà, il Creatore Luminoso, di tutta la forma materica presente nel nostro Universo (galassie, stelle, pianeti, forme di vita, etc.), ad un certo punto viene bandito perché aveva osato troppo e, con uno stratagemma, probabilmente ingannato. In questo salto ad un altro Universo perde la sua Anima (o le Anime che lo costituivano) e rimasto privo e imprigionato in questa nuova realtà dimensionale, ha avviato da subito un progetto di riconquista. Ha modificato l’Universo in cui ancora si trova e attraverso la sua forza, comunque rimasta, anche se privo di Anima, ha dato vita a nuove gerarchie aliene, ad una creazione alternativa, dove tra i tanti si annoverano i Ringhio. Al tempo stesso è riuscito lo stesso a sfruttare anche alcune forme di vita nel nostro universo, dal momento che sono sue creature, stipulando patti con i Lux ed infine con gli Horus, una delle poche razze fortemente telepatiche presenti nel nostro Universo (ad eccezione delle Mantidi, che entrando in contatto telepatico con i Ringhio, hanno permesso loro l’ingresso virtuale nel nostro Universo). Ecco che si delinea un complesso rapporto di mutuo-soccorso, dove nel primo caso si riconosce una razza aliena antica e in via d’estinzione con una disperata necessità di aiuto, dall’altra il suo stesso Creatore, bandito, che attraverso il parassitaggio di una sua creatura, ne promette la salvezza. La loro azione sull’Uomo La piana di Giza è come un orologio stellare che segna l’epoca di Osiride, ovvero quell’epoca in cui gli Dei fraternizzavano con gli uomini, e che gli Egizi chiamavano Zep-Tepi: il Primo Tempo. Quest’epoca appartiene all’età mitologica e coincide con l’età dell’oro della mitologia Greca, una data che forse potrebbe coincidere con la distruzione di una antichissima ed evoluta civiltà di nome Atlantide, suggerita da Platone nel Timeo. A questo punto si avrebbe un quadro molto più chiaro e particolare, dato che a Giza si trova una struttura leonina (la sfinge), risalente probabilmente al 10.000 – 12.000 a.C, che punta la sua figura centrale verso l’orizzonte celeste e che si troverebbe allineata con la sua corrispettiva parte di cielo, la costellazione del Leone. Le tre piramidi che segnano sul terreno la posizione delle tre stelle della Cintura di Orione o Osiride (padre mitologico di Horus), con la piramide di Cheope, raffigurante il sistema stellare ternario di Alnitak, dal quale proviene lo stesso Horus. In questo breve quadro storico, si evince l’assetto iniziale di una presenza aliena sul nostro pianeta, che nella piana di Giza porta la loro firma. La piramide è un chiaro edificio alieno horusiano, che denota quanto inizialmente fosse influente la loro presenza. Con questo chiaro simbolo alieno, che l’umanità ha sempre creduto proprio (seppure inspiegabile nella sua concezione costruttiva), si capisce quanto potente sia stato, e lo è ancora oggi, il volere di questo alieno sulla nostra civiltà. Ed è nel contesto delle abduction, che Horus delinea la sua presenza come inizialmente sfuggente e al tempo stesso opprimente, contribuendo ad una ennesima forma di parassitaggio anche nell’Uomo. Sono stati riscontrati rari casi di MAA di Horus, dato che comunque la razza aliena è presente nella nostra galassia e quindi soggetta agli stessi problemi di perpetuazione delle altre razze, ma spesso nell’interloquire con queste entità, si riscontra un mischiarsi di ricordi propri, legati a quelli del Creatore Oscuro, nelle stesse modalità che si manifestano durante i colloqui con il Ringhio, soprattutto nelle sedute ipnotiche. L’alieno, in questo caso, è succube del suo burattinaio, ha venduto se stesso al suo protettore e ne è vittima. La voracità già insita nell’alieno, dopo il parassitaggio è aumentata a dismisura e l’attaccamento che l’Horus ha con gli addotti è al limite del morboso. Sono gli Horus (e i militari) che generalmente detengono le copie degli addotti, sfruttabili ad ogni occasione, sono sempre gli Horus, che legati ad un simbolismo arcano e creatore, comunicano nei modi più svariati, spesse volte anche teatrali, sempre con gli addotti. Il suo essere barocco, ancestrale e similmente assimilabile ad un animale preistorico, lo rendono unico ad affascinante, per questo è riscontrabile in lui la figura del diavolo dall’aspetto animale, ma furbo, raffinato e astuto. Privo della malvagità estrema di un Ringhio, covata in Universo spento e morente, diventa esso stesso simbolo di una forma di dominio o dittatura nel quale si fa l’artefice futuro, perché egli è l’estrema sintesi di ciò che conosciamo con il nome archetipico di male, in quanto prediletto dal burattinaio. Per questo è sempre a lui associato il numero della bestia, 666 o 999, perché il simbolo del burattinaio diventa proprio dell’Horus in una simbiosi bestiale catartica. La potente telepatia, notevolmente aumentata dal burattinaio, è ciò che lo rende inavvicinabile e che incute timore, non solo tra gli uomini, ma anche tra le altre razze aliene, trovando in lui un nemico indipendente ma da rispettare, anche per le Gerarchie Superiori.

Page 9: Mondi Alieni

9

Mitologia Horus Horo, che significa probabilmente “il lontano”, è una divinità celeste egizia che ha la sua ipostasi nel falco. Horo o Horus è la forma latina del nome egizio Hr la cui lettura è Heru o Hor. Il culto di Horo nell’antico Egitto è attestato dal periodo predinastico fino all’epoca romana, quando il suo culto viene unito a quello della madre Iside. In epoca predinastica si ebbero, con molta probabilità diverse divinità di falco di cui la più importante era venerata nell’Alto Egitto. Quando i sovrani del Basso e dell’Alto Egitto unificarono le Due Terre, Horo assunse il carattere di Unificatore del regno. Il sovrano egizio è considerato la personificazione di Horo, ossia L’Horo vivente; la prima tra le molte titolature che identificano un sovrano è il serekht, il nome-Horo caratterizzato appunto dal falco. In alcuni miti è considerato figlio della dea-vacca Hathor, il cui nome significa letteralmente casa di Horo. Il mito maggiormente famoso è quello che lo vuole figlio di Osiride (l’attuale costellazione di Orione) e Iside (l’attuale stella Sirio) e vendicatore del padre nei confronti di Seth, il quale gli tolse un occhio durante lo scontro. I figli di Horo sono quattro divinità protettrici dei vasi canopi, i contenitori delle viscere nel processo di imbalsamazione. Presso i Greci e i Romani fu noto con il nome di Arpocrate e rappresentato come un bambino con un dito in bocca, gesto interpretato come un invito al silenzio. Dall’etimologia del nome e dal suo aspetto di uccello, si deduce che Horo fosse una divinità del cielo, i suoi occhi simbolizzano Luna e Sole, il cui viaggio nel cielo è dovuto al volo di Horo. Inoltre il mito dello scontro tra Horo e Seth, spiega la minore luminosità della luna rispetto al sole, col fatto che l’occhio lunare sarebbe quello staccato da Seth in combattimento e in seguito riposizionato dal dio della magia Toth.

* * *

IL RINGHIO Il loro Universo Se ce un posto che possa assomigliare all'inferno, questo è l'Universo nel quale vive l’alieno Ringhio. E' un universo molto diverso dal nostro, presenta molte caratteristiche comuni in quanto formazioni stellari, sistemi solari, galassie, etc., ma stranamente è molto più piccolo (se così si può dire) del nostro e molto più antico. Data la sua vecchiaia è un Universo morente, che si sta spegnendo. Molte galassie si sono dissolte, sopravvivono isolate poche stelle ancora "vive", ma il freddo che pervade l'intero spazio è così intenso e assoluto che le sta raffreddando. Parole come stelle, pianeti, etc., sono da me utilizzati per parlare di un qualcosa comune e riconoscibile, ma in realtà non è così, la composizione chimica è completamente diversa, le stelle non sono come le nostre, emettono luce simile a quella elettrica, dal bianco, passando dall'azzurro, al blu scuro, i pianeti sono formati di sostanze simile al metallo. La vita stessa che si è formata su alcuni di questi pianeti è del tutto diversa. E' un universo popolato di "fantasmi", sono entità incorporee, non sono fisiche, difficili da comprendere, ma non sono fatte come le nostre forme di vita, sia terrestri o le altre aliene che conosciamo. Praticamente è come essere all'inferno, un universo buio, freddo, inospitale, illuminato qua e la da qualche stella moribonda, con luci bianche fioche o azzurre e blu scure, con pianeti desolanti fatti di metallo e toni scuri, cupi e popolati da esseri incorporei... è un universo ghiaccio-caldo. La loro stella gigante ha una nana bianca, una piccola compagna, ma è difficile stabilire a che distanza si trovi, sembra che sia ad uno stadio intermedio del sistema planetario così formato: stella gigante, 1°, 2°, 3°, 4°, 5° pianeta (il loro), 6°, 7°, 8° pianeta, nana bianca, 9°, 10°, 11° e 12° pianeta. Il loro pianeta ha tre lune, una molto grande e vicina, le altre due più piccole e lontane, la più grande somiglia tantissimo alla nostra Luna, anche se la sua superficie è levigata, come se la nostra luna piena di crateri, fosse ricoperta di plastica fusa e la superficie si plasmasse in una cosa uniforme. La stella è una gigante azzurra scura, il pianeta è il quinto in ordine di vicinanza, in totale ci sono 12 pianeti. Sono tutti simili come composizione, tutti fatti di metallo, dal grigio al nero scuro e il loro pianeta è completamente nero metallizzato. Presenta una enorme catena montuosa che si estende per un intero emisfero, mentre nell'altro degrada a colline, attorno è completamente pianeggiante e nelle parti piane, oltre ad esserci delle immense pianure, in una consistente parte si trova un enorme oceano, composto di una sostanza simile all'acqua, ma essendo tutto nero, sembra quasi "petrolio". E' un mondo irreale, durante il giorno, l'atmosfera si tinge di azzurro scuro e la luce, riflettendo su questo terreno metallico, si rispecchia creando dei contrasti di colore incredibili. Ai piedi della catena montuosa, all'equatore (il pianeta è quasi il doppio del nostro) si trova un'immensa città, in parte costruita in superficie, in parte sottoterra dove vive la maggior parte della popolazione. Questa città credo possa contenere 1 miliardo di individui ed è

Page 10: Mondi Alieni

10

veramente enorme, una cosa indescrivibile. E’ una totale fusione di tecnologia e del metallo di cui è formato il pianeta, creando un mondo interno, plasmato a seconda delle loro esigenze. Somiglia ad un formaggio (nero) svizzero pieno di buchi, e dentro ad ogni buco vive una comunità (sono presenti milioni di buchi/comunità), e tutte le comunità formano infine la città intera. Il Ringhio o 6 Dita Hanno delle enormi sale dove ogni Ringhio sta davanti ad un schermo nero, questa strana televisione gli permette di collegarsi con il proprio essere umano addotto. Ci sono stanze immense, con migliaia di schermi e Ringhi adibiti a questo scopo, sembrano come i nostri call-center, ma sono giganteschi. Gli ambienti sono illuminati da luci bianche fortissime, sono talmente accecanti che non si riesce a vedere niente (a parte gli schermi neri, sui quali la luce sembra non riflettere, come se la inghiottissero), le loro figure scure è come se fossero immerse in questa luce irradiante, è come se vivessero di luce (anche se artificiale), probabilmente perché il loro mondo sta morendo e la falsità di quella luce gli fa credere di poter sopravvivere. Sono incapaci di costruire un corpo e inviarlo nel nostro universo, l'unico contatto che hanno con noi è attraverso questo collegamento, questo ponte in cui riescono ad entrarvi telepaticamente, non possono nemmeno fare un passaggio di tecnologie, per questo si sono avvalsi dell'aiuto iniziale delle Mantidi per migliorare il loro operato nel nostro universo. Rispetto ad Horus, parassitato dal burattinaio per lavorare da noi, Ringhio si è fatto costruire dei robot biologici dalle Mantidi, Robot in grado di ospitarli e di agire nel nostro universo. A loro non piace entrare dentro questi corpi, è un lavoro telepatico che gli procura enormi dispendi di energie, inoltre sono talmente abituati alla loro immaterialità, che ritrovarsi mentalmente dentro un robot, lo trovano degradante e inopportuno. Sono riusciti ad entrare in contatto con il nostro universo, grazie ad un contatto telepatico con le Mantidi, dato che anche loro sono provvisti di questo forte potere, ma le Mantidi hanno un potere telepatico che agisce solo all'interno del nostro universo, il Ringhio ha un potere telepatico che gli permette di venire anche nel nostro. I loro Robot sono stati prodotti sul pianeta delle Mantidi in epoche remote (attualmente la produzione sembra interrotta e gli accordi stipulati, cambiati), attraverso il raggiungimento di accordi segreti, scambio di tecnologie, ascesa nella gerarchia da parte delle Mantidi, futura spartizione dei compiti e delle conquiste. Questi robot sono così formati: sono tutti alti sui 4 metri, la testa è stretta e allungata, aquilina, con un naso ristretto. Gli occhi sono simili a quelli dei gatti, ma con la pupilla verticale nera molto diversa, anche rispetto a quella degli Alieni Umanoidi, e l'iride è di un giallo elettrico. Spesso è possibile vedere i loro occhi completamente neri, questo avviene quando si scollegano dai loro corpi, per periodi brevi o lunghi. I capelli sono trasparenti e la massa li fa diventare bianchi e sono molto lunghi, tanto da arrivare a pochi centimetri dalle spalle. La loro pelle è perlacea bianca, tendente al violaceo, con un colore simile al cianotico, seppur molto più leggero ed è striata come le venature di un marmo. Le mani hanno 6 dita e se anche sono enormi, sono però delicate e affusolate. Vestono tutti di un abito, simile ad una tunica bianca, e portano al collo una medaglione, una sorta di triangolo con al centro diverse forme, ognuna appartenente ad una produzione diversa (una sorta di marchio di fabbrica). Gli abiti sono fluidi e termosensibili, a quanto sembra sono in grado di diventare morbidi in ambienti riscaldati e rigidi in ambienti freddi, inoltre a contatto con delle superfici, sono in grado di prendere la forma degli oggetti con cui entrano in contatto, questo perché l'abito rimane parecchi centimetri discosto dal corpo e riesce a "giocare" con tutto ciò che lo circonda. L'interno del corpo presenta un cuore artificiale che mantiene in vita il robot, da questo cuore si irradia in tutto corpo un sistema sanguigno, se così si può definire, costituto da dei tubicini trasparenti, visibili anche ad occhio sulla loro pelle, sopratutto delle mani e dei piedi. All'interno di questi tubicini passa il "sangue", un sorta di liquido tendente all'arancione scuro e il violetto (è cangiante nel suo fluire) intervallato dalle bolle di un qualcosa simile all'aria (anche se sicuramente non lo è). Rapporti e interferenze con gli Umani Sono molto cattivi, oserei dire malefici, vivono nel terrore, nella paura. Sono comandati da una guida suprema, una sorta di imperatore o dittatore che viene sostituito alla sua morte da un'altro, eletto da una specie di consiglio supremo. Capire il Ringhio quando ancora ne hai uno dentro di te non è compito facile, anche perché è un continuo sentire una fusione di personalità, la tua e la sua, che si mischiano continuamente durante questo viaggio visionario. Ringhio, sostanzialmente è la versione moderna di quello che un tempo veniva chiamato Satana, è lui il diavolo tentatore che induce l'uomo a provare ogni tipo di eccesso, è lui il diavolo che vive nell'inferno, nell'Al di Là freddo, il Satana dal pene di ghiaccio, che vive in un luogo buio e terribile, senza speranza e senza ritorno. Rispetto al Lux che vive dentro una

Page 11: Mondi Alieni

11

persona, fa compiere gesti, per osannarlo e un attimo dopo denigrarlo, usando la perenne vocina della finta coscienza per manipolarlo, Ringhio è il parassitaggio esterno che ti fa compiere tutto ciò che vuole, perché vuole un totale controllo della situazione e dell'essere umano che si è scelto. Non provando la sessualità in quanto incorporei, sfruttano quella umana per rapirne le emozioni, si cibano delle sensazioni umane, questo li fortifica, li fa sentire onnipotenti, inoltre sembra che riescano a scavare nelle vite passate e future degli addotti, forse perché il loro parassitaggio esterno e il fatto di trovarsi in un'altro universo, gli da la capacità di vedere "stralci" di altre vite compiute da Anima e agire su queste nella vita attuale dell'addotto. Ti fanno emergere lati nascosti e insospettabili e su questi spingono l'acceleratore, facendo compiere gesti anche estremi, incoscienti, che magari potrebbero compromettere anche la vita stessa dell'uomo che parassitano. Questo provoca frequenti contrasti con le altre razze aliene, in quanto espongono gli addotti a dei rischi inutili che poi gli altri alieni (sopratutto gli Alieni Umanoidi), devono in qualche modo porre rimedio. La pressione psicologica che hanno su un addotto è veramente forte, probabilmente è il parassitaggio più completo ed intenso che una razza aliena possa condurre su una persona. E' in grado di modificare l'aspetto fisico, gli sbalzi di umore, procurare attacchi di panico, vari stati depressivi (tra cui il disturbo ossessivo-compulsivo), nei casi più gravi conducono la persona al suicidio e il paradosso, è che le emozioni che portano l'addotto a questo gesto, sono per loro fonte di grande piacere energetico, non capendo invece che la loro azione porta alla morte la fonte stessa del loro piacere. Sono malvagi nella loro concezione di dominio sugli altri esseri, probabilmente è uno sfogo del loro comportamento, dal momento che vivono in una società opprimente, guidata da un tiranno. Gli addotti sono per loro fonte inesauribile di energia e parte della popolazione lavora davanti a questi schermi per "sopravvivere" con l'energia altrui umana, ma spesso poco importa se per i loro gesti estremi qualcuno possa morire, tanto sanno che Anima troverà un'altro corpo e sanno che ogni giorno, nascono bambini sulla Terra (e non solo) da parassitare.

* * *

LE MANTIDI Il loro Pianeta e il Sistema Solare nel quale vivono La razza delle Mantidi vive su un pianeta semiarido, una sorta di mondo simile al nostro deserto del Sahara o i deserti americani, molto secco, con poche zone umide, mentre ai poli, continua questa aridità ma ovviamente molto più fredda (anche se non c’è del ghiaccio, se non in minuscole quantità). Ancora sconosciuto è il nome del pianeta e del sistema solare, del loro Sole e della costellazione in cui si trovano, anche perché è una lingua incomprensibile e non è facile tradurla con la nostra, le parole verrebbero pronunciate come un sibilo metallico, ma con altre ricerche, si potrebbe almeno scoprire la costellazione o la stella come noi la conosciamo. Il loro pianeta è molto pianeggiante con poche catene montuose degne di nota, esistono anche delle particolari forme di vita vegetali, ma sono molto sporadiche e che sopravvivono grazie al terreno alcalino nel quale è presente molta salinità. A quanto pare, anticamente il loro pianeta era ricoperto di acqua salato/acida, lentamente si è prosciugato a causa di una attività intensa del loro sole (molto più grande del nostro), molta acqua è evaporata, rendendo molto più densa la loro atmosfera, mentre moltissima è penetrata nel terreno e scesa a grandi profondità, dove ancora riescono a trovarla. Per sopravvivere non necessitano di molta acqua, piuttosto di sale, che trovano in quantità enormi su tutto il pianeta. Se eventualmente ne avessero bisogno, e se dovesse scarseggiare, esiste un'altro pianeta nel loro sistema solare, completamente ricoperto d'acqua e da una folta vegetazione, nel quale la preleverebbero con apposite astronavi cisterna. I loro sistema solare è formato da 4 pianeti interni di tipologia terrestre, il primo e che si trova più vicino alla loro stella, ha una grandezza simile alla nostra Terra, ma somiglia molto al nostro Mercurio, in quanto oltre ad essere caldissimo (in alcune zone la roccia è quasi fusa) è costellato di crateri da impatto. Il secondo pianeta è quello delle Mantidi, grande quasi il doppio del nostro, ed è come descritto nel precedente resoconto. Il terzo pianeta è grande più o meno come Marte, ma è completamente ricoperto di acqua e da una spessa foresta pluviale, da qui viene importata l'acqua dolce, utilizzata per vari scopi sul pianeta delle Mantidi, ma anche alcune forme di vita che permettono loro di creare dei sofisticati robot-biologici. Esiste un quarto pianeta poco più piccolo della nostra Terra, ricoperto di roccia e di ghiaccio. Infine si trova un gigante gassoso, grande il doppio di Giove, un pianeta molto instabile, ovviamente una stella mancata, ed oltre, una vasta fascia di asteroidi e planetoidi di varia grandezza, composizione e forma. Data la mole del gigante gassoso, molti asteroidi vengono assorbiti dalla forza magnetica provocando spettacolari impatti sul pianeta gigante, rendendolo ancora più instabile. Il terzo

Page 12: Mondi Alieni

12

pianeta è unico e particolare, anch'esso come il pianeta delle Mantidi non ha grandi formazioni geologiche, quanto piuttosto è per la maggior parte pianeggiante, ricoperto per il 90 % di acqua dolce e di una fitta foresta pluviale (il restante 10 % è solo di terre emerse). Su questo pianeta la vita si è sviluppata maggiormente, non solo per varietà e complessità della flora, ma anche della fauna. Grazie all'acquisizione delle tecnologia, che ha permesso alle Mantidi di esplorare in tempo remoti il loro sistema solare, prima di avventurarsi nello spazio e di arrivare sulla Terra, sono andati a studiare questo pianeta, classificando, studiando e poi manipolando le forme di vita da loro ritenute più interessanti. Dopo attenti studi, hanno così prelevato ben 12 forme di vita biologiche diverse, creandone dei robot-biologici dalle forme più varie, utilizzate come manodopera per tutti i tipi di lavori che sono per loro impossibili da realizzare, a causa della loro costituzione fisica. La forma attuale di questi esseri è molto più simile a quella di macchine che a veri e propri esseri viventi, ma la componente biologica, permette alle Mantidi un assoluto e controllo su questi esseri, assoggettati grazie alle loro forti capacità telepatiche. La storia del pianeta delle Mantidi è molto antica e complessa. All'inizio, grazie al loro sole, più grande quasi di un terzo del nostro, permise uno sviluppo consistente tanto da ricoprirlo quasi interamente di acqua salata, contenuta in vastissimi oceani. A seguito dell'instabilità del sole, causata anche dalla particolare formazione del nascente sistema solare, il pianeta si surriscaldò, creando un effetto serra simile a quello che si pensa, sia avvenuto su Venere, ma permettendo al pianeta di restare caldo il giusto per la sopravvivenza di forme di vita. Grazie alla massiccia evaporazione di acqua, l'atmosfera si fece più densa e spessa, senza contare che la grandezza del pianeta stesso e la sua durata giornaliera di ben 46 ore, permette un equilibrio nel perpetuarsi della vita. Tantissima altra acqua, fu invece assorbita dal terreno anche a grandi quantità, in parte restando liquida, in altre a causa dell'evaporazione, creando vasti giacimenti di sale. L'unica forma di vita che è sopravvissuta è quella delle Mantidi (un tempo esseri acquatici, poi evoluti in terrestri con una sorta di ciclo biologico dilatato in milioni di anni, simile a quello che in piccolo avviene con la zanzare tra il passaggio larvale in acqua, sino alla maturazione completa nell'aria). Esistono anche altre forme di vita, sopratutto vermi di varia grandezza e tipologia che vivono sotto il suolo e che spesso infestano i tunnel o gli agglomerati in cui vivono le Mantidi. Come scritto in precedenza, esistono anche pochissime forme vegetali, sopravvissute e che un tempo erano forme di vita acquatiche (alghe), che si sono adattate al nuovo clima e che vivono sfruttando, come le Mantidi, i principi nutritivi del terreno alcalino, ricco di sale. Il loro pianeta ha un sistema meteorologico relativamente stabile e poco complesso, si può dire che non ci sono eventi estremi, ma generalmente quieti. Il pianeta, essendo molto più grande del nostro, ha un sistema di correnti d'aria unidirezionali, che cambia ai poli in modo concentrico. Da questo sistema risulta che, metà pianeta è ricoperto da una coltre di nubi che si sposta lentamente per centinaia di chilometri il giorno, mentre l'altra metà risulta sgombra. La zona di formazione massima dei sistemi nuvolosi è l'equatore del pianeta, in quanto anche zona più calda del pianeta, da questa fascia, si formano altre nubi che seguono le correnti verso nord (e speculari verso sud), che unite alle altre, si spostano poi per tutto il pianeta. Da queste nubi, cadono delle leggerissime piogge, l'acqua di cui sono formate è molto acida. Pertanto, durante il moto di questo gigantesco e compatto sistema nuvoloso su tutto il pianeta, una fascia trasversale del pianeta, che dall'equatore va in direzione verso nord, e nell'altro emisfero verso sud, viene bagnata da questa pioggia che una volta caduta a terra, da vita ad uno spettacolo a dir poco incredibile. Questa acqua è in grado di far germogliare una particolare forma di vita vegetale, che per costituzione è simile ai nostri coralli, ma di colore verde. All'inizio si presenta come un muschio verde e fitto che lentamente ricopre il terreno arido, con il caldo e le altre piogge che comunque continuano a cadere, si allarga continuando ad estendersi sul pianeta e a crescere a dismisura. Passato l'ammasso nuvoloso e quindi con la luce del sole, questa erba o muschio, comincia a solidificarsi, prendendo l'aspetto di questo simil corallo di colore verde. Questa forma vegetale (diversa dall'altra descritta in precedenza e che si trova solamente nelle zone più a nord e più a sud, dove le nubi non arrivano quasi mai) che nasce e prolifera in immense regioni del pianeta è la principale forma di sostentamento delle Mantidi, praticamente il loro cibo preferito e dal quale traggono tutti i principi nutritivi per vivere. In questo senso sono molto fortunati, hanno un sistema planetario funzionale ad uso e consumo per la loro specie, modalità a cui si sono adattati in milioni di anni di evoluzione in modo pressoché perfetto. L'atmosfera del pianeta è molto particolare, si potrebbe dire che è una via di mezzo tra la nostra atmosfera terrestre e quella del nostro Marte, come se il loro pianeta fosse una fusione effettiva dei nostri due. C’è un'alta percentuale di Anidride Carbonica, che rende le forme di vita giganti (sia le Mantidi, che quelle vegetali e le altre), ma anche Azoto, Ozono, Ossigeno, sopratutto Argon, Metano e altri composti in quantità scalari e bene equilibrate. Per un essere umano vivere in un ambiente simile e pressoché impossibile, come per loro è difficoltoso sopravvivere al nostro, ad esempio l'eccesso di Azoto e il troppo Ossigeno, provoca stati alterati della loro coscienza, con squilibri delle loro capacità psichiche e che

Page 13: Mondi Alieni

13

possono portarli persino alla morte. Sul loro pianeta è presente un forte odore alcalino, simile a quello che si avverte nel liquido contenuto nelle nostre pile o batterie. In effetti anche i bozzoli dove vengono messi a formare i feti di Mantide sono delle vere e proprie batterie biologiche, che usano le sostanze alcaline (e non solo) presenti nel terreno, di cui parlerò in seguito. Le Mantidi Esistono tre tipologie diverse di Mantidi, la comune e più conosciuta ha una pelle di colore verde, un'altra dalla pelle color bruno, e infine, quelle che ricoprono una gerarchia più importante, ovvero le Mantidi bianche (che ho sempre visto nelle mie ancore, accompagnate dai militari). Esiste anche una variante di Mantide dalla pelle color ruggine dorato, ma sembra che questo colore derivi da una specie di mutazione, un po’ come avviene ai nostri esseri umani albini. Per riprodursi invece ritornano in superficie, esistono zone di "coltivazione della specie", dove a contatto della terra si trovano dei bozzoli bianco/grigi di notevoli dimensioni, collegati per un gambo al terreno e dal quale prendono evidentemente nutrimento. Dentro questi bozzoli vengono messi e si sviluppano i piccoli feti (simili alle uova, ma molto diverse), che una volta schiusi, porteranno alla nascita della vera e propria Mantide. I bambini di Mantidi sono molto piccoli, ogni ovulo che viene inserito nei bozzoli di coltivazione, ha una grandezza di 50 centimetri circa (il piccolo misurerà circa 30, 35 centimetri). A seconda del tipo di Mantide (verde, bruna, bianca, etc.) esistono diverse altezze e come accade per noi umani, possono esserci differenze per ogni individuo, sia con effetti di nanismo, sino al gigantismo. Le Mantidi più basse misurano sui 2 metri, in casi rari anche meno, le più alte possono arrivare addirittura sugli 8 o persino 10 metri di altezza. L'altezza media è tra i 4 e i 6 metri. Non hanno vere e proprie città in cui vivono, piuttosto una rete sotterranea di tunnel che si estende su quasi tutto il pianeta e, dove in alcune zone, esistono alcuni agglomerati dove convivono più esseri insieme. I tunnel e gli agglomerati (che noi chiamiamo città, anche se sono del tutto diverse) sono scavati nel terreno sabbioso e in più in profondità nella roccia. Per similitudine, sono simili ad un formicaio, ma ovviamente gigantesco e su scala quasi planetaria. Dopo l'acquisizione della tecnologia, si è per così dire dato vita ad un ammodernamento della struttura interna di questi "formicai" o meglio "mantidai" e del loro stile di vita, diventando meno duro e più sopportabile. La loro struttura sociale è molto semplici, come scritto in precedenza, a capo esiste un elite, quella delle Mantidi bianche, la razza più antica, soggetta a gigantismo, ermafrodita, caratteristica che ha permesso la loro purezza sino ad oggi. Subito dopo si trovano le Mantidi brune, per il 98 % sono costituite dal sesso femminile (il restante 2 % delle Mantidi brune è anch'esso ermafrodito). Dall'unione delle Mantidi bianche e delle Mantidi brune nascono le Mantidi verdi, riprodotte in grandi quantità in quanto usate come operaie per ogni tipo di lavoro immaginabile, e dopo l'avvento tecnologico anche per scopi scientifico-militari. Addirittura molte Mantidi verdi non conoscono i genitori e la maggior parte di loro, ignora l'esistenza persino di questa elite formata dalle Mantidi bianche. Anticamente sul pianeta esistevano diverse fazioni o famiglie, che si sono fatte lunghissime sanguinose guerre, combattute spesso sulla superficie, per avere la supremazia e il potere incontrastato. Successivamente, per salvaguardare la specie e la sopravvivenza, si è innescato un processo di assimilazione dei vari clan e dei mantidai, che ha portato alla costituzione di un potere centralizzato e che ha permesso loro di raggiungere un elevato livello sociale. Unite alle loro potenti facoltà psichiche, questi requisiti sono stati necessari per l'acquisizione della tecnologia da parte delle Gerarchie Superiori aliene, che in tempi remoti, hanno visitato il pianeta e aiutato le Mantidi a progredire sino ad un livello che ha permesso loro di arrivare poi sul nostro pianeta. La tecnologia è stata pertanto importata, grazie alla loro particolare evoluzione, dettata dalle loro condizioni planetarie, hanno sviluppato molte facoltà psichiche e particolari poteri, e grazie a queste capacità sono stati scelti da altre razze superiori aliene per far parte a determinati progetti. Usano poco la forza fisica, tutto ciò che fanno è grazie ai loro poteri mentali, che con la tecnologia, sono stati ovviamente amplificati, permettendo così di far fare lavori per loro impossibili a tutta una serie di robot o macchine semi biologiche, create manipolando le forme animali presenti sul pianeta acquatico presente nel loro sistema solare. Più in specifico la loro struttura sociale è così formata: ci sono 22 stadi diversi di cui è composta la piramide dei vari mantidai sparsi sul loro pianeta, ed è divisa in 7 gruppi come segue. La piramide è composta da un primo gruppo, lo "Stato della Verginità" formato dai primi 4 stadi (1°, 2° ,3°, 4° stadio) che si trovano in tutte e 4 i principali mantidai (o 4 grandi Città-Stato o capitali) sparsi sul loro pianeta. Nota: questi 4 grandi mantidai sono le antiche Città-Stato dei clan rivali, che col passare del tempo e dell'assimilazione della specie, si sono unite diventando un unico mantidaio, ovvero la rete di tunnel che si estende sotto la superficie di quasi tutto il loro pianeta. Seguono altri due gruppi di

Page 14: Mondi Alieni

14

sottopotere delle Mantidi bianche, (2° gruppo e 5°, 6°, 7° stadio) una specie di "Senato" composto da poche decine di Mantidi bianche, che attuano le leggi e il potere dello "Stato della Verginità", ed un'altro sottogruppo (3° gruppo e 8°, 9°, 10°) formato da migliaia di Mantidi bianche adibite ad unirsi con le Mantidi brune per la procreazione delle Mantidi Verdi. Seguono il 4° gruppo (11°, 12°, 13° stadio) formato dalle Mantidi Brune ermafrodite (il 2% sopra descritto), adibite al solo scopo di procreare se stesse, mentre nel 5° gruppo ci sono gli stadi (14°, 15°, 16° stadio) e sono formate da Mantidi brune ermafrodite (il restante 98 % della specie di sesso femminile) che si uniscono esclusivamente con le Mantidi bianche dell' 8°, 9° e 10° stadio per la procreazione in grandi quantità delle Mantidi verdi o operaie. Gli ultimi due gruppi sono formati dal 6° gruppo (17°, 18°, 19° stadio) formato da Mantidi verdi operaie e 7° gruppo (20°, 21° e 22° stadio) formato dalle Mantidi verdi militari. La mia Mantide e i rapporti con l'Uomo Le Mantidi collaborano con i nostri militari israeliani (tuta mimetica marrone), hanno avuto sempre rapporti con questo popolo sin dall'antichità, più o meno da quando nella Bibbia, Abramo lasciò la Mesopotamia per fondare il suo popolo. La chiamata del Signore, effettivamente era la pianificazione dei loro piani e dell'elevazione a popolo eletto per perseguire tutti i loro obbiettivi. Pertanto tutte le persone con MAA di Mantide hanno origini ebraiche, sia vicine che lontane nel tempo, anche se possono condurre esperimenti su addotti di altre razze. Addirittura la scrittura ebraica, e più anticamente semitica, deriva dalla scrittura mantidea, che in ambito umano è stata poi modificata durante i secoli, ma la tipologia di scrittura è aliena, come del resto tutte le forme di scrittura esistenti sul nostro pianeta. Questa elezione è dovuta ad una particolare conformazione del DNA che tra le varie razze umane, la rende più vicine a loro, quindi semplifica tutti i loro esperimenti e il lavoro che svolgono. Vorrei parlare adesso della mia Memoria Aliena Attiva di Mantide e della complessità dei rapporti che esistono. Non riesco a scriverne il nome, sarebbe impossibile e ancor più da pronunciare, i simboli che lo compongono, sono simili al nostro alfabeto ebraico, ma non so andare oltre e sarebbe comunque impossibile da emettere con le nostre corde vocali. Quella che chiamerò affettuosamente (si fa per dire) "la mia Mantide" apparteneva alla gerarchia più alta, ovvero nella parte più elevata della piramide del potere. Al vertice esiste quello che ho descritto come lo "Stato della Verginità" ed è composto da 14 Mantidi bianche ermafrodite (sono vergini perché si rigenerano da sole) e che detengono il potere. Se si considera che esistono 4 capitali antiche con 4 stati (o stadi) e che ognuno è composto da 14 Mantidi bianche, il totale delle Mantidi bianche al potere sul tutto il pianeta è di 56 individui fisici e 112 virtuali (vedi di seguito la spiegazione). La mia Mantide prima di morire aveva generato solamente un figlio/a (lo scrivo in questo modo in quanto ermafrodito), a cui ha affidato il compito di trasmettere la sua Mente all'interno della mia. Infatti ricordo un adduzione in cui ero bambino (7, 8 anni circa) e una Mantide bianca non molto alta (poco più di 2 metri di altezza, probabilmente 4, dato che ripiegano le gambe) mi effettuava questo passaggio. Ho sempre creduto che fosse "la mia Mantide" che prima di morire era venuta a fare il passaggio delle consegne, ma in realtà era troppo piccola (la Mantide bianca arriva anche ad oltre 10 metri di altezza). In questo ricordo ero sdraiato su di un lettino in una stanza dalle pareti grigie, una sorta di bunker, sulla destra, nell'enorme parete si trovava uno specchio dal quale riuscivo a vedere la Mantide bianca china su di me, intenta a fare il suo lavoro, davanti avevo altri due alieni (probabilmente due Orange o Alieni Umanoidi) che in qualche modo mi tenevano ferme le gambe (il mio punto debole). Oltre, la stanza proseguiva, ma era schermata da un telo, simile a quelli che si trovano nelle camere degli ospedali, per separare i pazienti. Non riuscivo a vedere oltre, ma alla fine ho scoperto che al di là di quel telo, la stanza andava avanti per oltre 30/40 metri e su di una piano scuro di un qualche sconosciuto metallo, si trovava distesa l'enorme Mantide bianca a cui erano collegati dei cavi, attraverso i quali avrebbero fatto il travaso all'interno del lobo sinistro del mio cervello. Il figlio/a della "mia Mantide" ha preso il posto del padre/madre (la mia MAA), entrando di diritto nello "Stato della Verginità", ciò avviene alla morte di ogni Mantide bianca, rimpiazzata subito dai figli procreati, e che a sua volta saranno rimpiazzata dai loro. La cosa interessante è che ad ogni figlio nato viene impiantata la MAA della Mantide precedente, quindi si perpetuano in una stessa dinastia 2 MAA diverse accomunate dalla stessa procreazione. In totale, nella piramide o "Stato della Verginità" esistono 14 Mantidi bianche con 14 memorie impiantate, ogni Mantide bianca genera a sua volta un figlio/a a cui poi viene impiantata la memoria del predecessore, quando il genitore muore, il figlio/a estrae la memoria e la impianta in un cervello umano, sino a quando lui stesso non genererà un'altra creatura e alla quale, a sua volta, verrà impiantata la memoria del genitore custodita nella mente di un uomo. Quindi esistono al potere, in ogni ognuna della 4 "capitali", 14 Mantidi bianche fisiche, ma lo "Stato della Verginità" è formato virtualmente da 28 memorie di Mantidi bianche (sul totale vedi sopra, con 56 individui fisici e 112 virtuali). Non subito dalla nascita le memorie vengono impiantate nei figli, ma raggiunti i 1.000 anni di età, quando ciò avviene si attua una fusione di due personalità (la nuova e la MAA) che accrescono ulteriormente la

Page 15: Mondi Alieni

15

conoscenza della MAA primordiale. Una Mantide bianca è in grado di vivere anche per 12/14.000 anni, alcune, nei tempi storici più antichi, hanno persino raggiunto i 26.000 anni (terrestri ovviamente, ad esempio 12.000 anni terrestri, equivalgono a poco più di 1.100 anni sul loro pianeta). La durata della loro vita si sta riducendo a causa di un problema genetico ancora irrisolto, probabilmente dovuto ad un difetto insito nella caratteristica ermafrodita della specie.

* * *

ALIENI UMANOIDI Il loro mondo Premessa: rispetto ad altre razze aliene (Mantidi, Ringhio, Lux o i nostri Militari), in cui sono stato capace di raccontarne origine, provenienza ed informazioni con dovizia di particolari, devo ammettere in questa sede di avere più difficoltà nel descrivere le altre razze, perché nel mio problema alieno ho avuto meno a che fare con loro. Le ricostruzioni che seguiranno (Umanoidi, Rettiliani, Grigi, etc.) saranno più sommarie ma non meno importanti e soprattutto modificabili nella forma e nei contenuti con ulteriori analisi e ricerche. Molto di quanto scritto è ripreso anche da altre ricerche, non solo perché molte parti coincidono, ma anche perché è materiale di studio che può essere integrato e ampliato. Esiste una grande confusione quando si comincia a parlare di Alieni dall’aspetto Umano, gli Umanoidi, molto spesso denominati Nordici, Pleiadiani, Siriani, Orange, Elfi, persino Esseri di Luce (sino ad arrivare al più famoso Ashtar Sheran). Questa confusione, spesse volte voluta, è dovuta in realtà ad una necessità spasmodica di rendere più simile a noi un alieno, che comunque ha avuto origine su un altro sistema solare, seppur abbia contribuito alla nostra creazione in modo decisivo, come vedremo in seguito. Questo popolo numeroso, è anche tra quelle forze aliene che ha una maggiore diffusione nel quadrante della Galassia dove attualmente ci troviamo ed operano, tanto che il suo colonialismo si è spinto nel conquistare e adattarsi su ben quattro diversi sistemi stellari. Sirio (siriani) il sistema dove hanno avuto origine, Toro (tauriani) il sistema dove vivono perlopiù gli Orange, Pleiadi (pleiadiani) di cui fanno parte le razze più fantastiche (nordiche ed elfiche), il Sole (marziani) il nostro sistema solare e in particolare il pianeta Marte dove coesistono tutte le loro razze. Marte, probabilmente, è anche il nostro pianeta di origine e dove sono state concepite anche le prime nostre forme di vita umane (homo sapiens). Prima di parlare del loro pianeta di origine, sarà bene cominciare a conoscere meglio la loro stella, del tutto unica e singolare: Sirio. Conosciuta anche come Stella del Cane o Stella Canicola (in latino Sīrĭus), è una stella bianca della costellazione del Cane Maggiore, la stella più brillante del cielo notturno una magnitudine apparente pari a –1,46 e una assoluta di +1,40. Vista dalla terra possiede due volte la luminosità apparente di Canopo (α Carinae), la seconda stella più brillante del cielo e in una notte limpida, senza Luna e possibilmente senza i pianeti più luminosi, è persino in grado di proiettare a terra una leggerissima ombra degli oggetti. Sirio può essere osservata da tutte le regioni abitate del nostro pianeta. La sua brillantezza in cielo è dovuta sia alla sua luminosità, sia alla vicinanza al Sole, infatti Sirio si trova ad una distanza i 8,6 anni luce, risultando una delle stelle più vicine al nostro pianeta. Ha una massa di circa 2.4 volte quella del Sole, la sua luminosità è pari a 25 volte quella del nostro Sole, ma è meno luminosa di altre stelle come Righel o Canopo, perché sono più lontane. In realtà Sirio è un sistema binario, infatti attorno alla componente principale (chiamata Sirio A) orbita una nana bianca, chiamata Sirio B, che compie la propria rivoluzione attorno alla primaria ad una distanza compresa tra 8.1 e 31,5 UA, con un periodo di circa 50 anni. Interessante è la storia del popolo dei Dogon, gruppo etnico del Mali in Africa Occidentale, noto per loro conoscenza su Sirio, impossibili da conoscere senza l’uso di un telescopio. Come riportato da alcuni ricercatori, questo popolo sarebbe stato al corrente della presenza di una compagna di Sirio (la “stella del fonio”) che orbita attorno ad essa con un periodo di cinquant’anni, prima della sua scoperta da parte degli astronomi moderni. Questi affermano inoltre, che ci sia pure una terza compagna oltre a Sirio A e Sirio B, probabilmente un pianeta. Sirio, comunque, rimane presso molte nostre culture associata alla figura del cane, ed è indicata come foriera di sciagure. Presso i Greci si riteneva che il suo scintillio al suo sorgere eliaco, potesse danneggiare i raccolti, portare forte siccità o persino causare e diffondere epidemie di rabbia. Il suo nome deriva infatti dal greco antico Séirios, che significa splendente, ma anche ardente, bruciante. I Romani erano invece soliti sacrificare un cane assieme ad una pecora e del vino, allo scopo di prevenire gli effetti nefasti di questa stella. I giorni in cui queste cerimonie venivano consumate, all'inizio dell'estate, erano detti Giorni del Cane, e la stella Sirio Stella Canicola, fu così che il termine canicola diventò sinonimo di caldo torrido.

Page 16: Mondi Alieni

16

Il loro pianeta è l’unico pianeta roccioso interno, posto a poco più di 4 UA da Sirio A e nel punto minimo da Sirio B, pressoché a metà strada tra le due stelle. L’interno di questo sistema solare è anche il più sicuro in assoluto, questa particolarità ha non solo contribuito alla nascita di un unico pianeta roccioso, ma anche a preservalo da pericoli esterni, dovuti ad asteroidi, comete e meteoriti, presenti in grande quantità al di fuori della parte interna del sistema solare, dove ne fanno parte altri tipi di pianeta più irregolari, sia rocciosi e gassosi (giganti) soggetti molto spesso a frequenti bombardamenti da parte di questi corpi celesti. In questa situazione del tutto unica, si è sviluppato un pianeta straordinario nel suo genere, che durante la sua esistenza ha conosciuti radicali trasformazioni e modifiche, dapprima naturali ed in seguito artificiali, grazie all’evoluta tecnologia raggiunta dalla razza umanoide che li vi ha trovato la vita. Il pianeta, come scritto in precedenza è roccioso, non molto dissimile dalla Terra anche se più grande di almeno 3 volte, questa somiglianza è stata affine sino a qualche migliaio di anni fa, quando ancora vi erano terre emerse, poi a seguito di modiche climatiche e geologiche di cui spiegherò a breve, il pianeta attualmente è diventato completamente acquatico e gli Umanoidi sono intervenuti nel ripristinare intere zone asciutte. Data la sua posizione e la particolare luce emessa da Sirio A e Sirio B, il pianeta è definito blu (Pianeta Blu), di questo colore intenso è invasa l’atmosfera e il mare che attualmente ricopre l’intera superficie. A seconda della rotazione di Sirio B e della differenza di irradiazione solare durante i 50 anni di rotazione attorno a Sirio A, il colore del pianeta può cambiare sensibilmente, passando da periodi di luce bianca intensa ad altri più blu, con periodi in cui l’intero pianeta, grazie alla posizione delle stelle, non conosce mai la notte, mentre in altri, si svolge una regolare funzione giorno e notte, tipica e del tutto simile come sul nostro pianeta. Tale processo, variabile e continuativo, modifica sensibilmente il clima del pianeta, infatti nei periodi in cui l’irradiazione è continua da parte di entrambe le stelle, il pianeta diventa più caldo e si ricopre completamente di acqua sommergendolo e senza lasciare alcuna terra emersa, mentre nei periodi in cui Sirio B si trova all’opposto di Sirio A, contribuendo al regolare giorno e notte, il pianeta si raffredda sviluppando enormi glaciazioni ai poli e che contribuiscono ad abbassare il livello del mare e al ritorno delle terre emerse. Tutte le forme di vita del pianeta sono nate e sviluppate all’interno degli oceani, la stessa razza umanoide è acquatica, divenuta poi terrestre durante un periodo di glaciazione in cui le terre emerse, hanno permesso lo svilupparsi sulla terra ferma. Da questo unico essere acquatico originario, una volta diventato terrestre, si sono formate ben 5 diverse razze nelle diverse fasce climatiche del pianeta. Nella zona fredda dei poli si sono sviluppati gli Umanoidi “Elfi”, in quella temperata gli Umanoidi “Umani” e “Classici”, nella zona desertica gli Umanoidi “Orange”, sino ad arrivare alla fascia tropicale dove si è sviluppata la razza “Gigante”. Tutte queste razze (descritte in seguito) si sono poi evolute nel corso dei millenni, anche fuori dal Pianeta Blu, non solo per naturale evoluzione ma anche per forti ingerenze artificiali e modificazioni genetiche, che hanno contribuito a formare il loro attuale aspetto fisico. Già evoluti quando erano ancora esseri acquatici, sia per intelletto che livello spirituale, la loro ulteriore spinta evolutiva si è accelerata non appena sono stati in grado di diventare creature terrestri, facendo notevoli passi avanti nel campo delle scienze. E’ stato nel corso di questo periodo “asciutto” che hanno sviluppato la tecnologia necessaria per creare zone artificiali “asciutte”, anche quando le acque avrebbero ricoperto nuovamente le terre emerse, contribuendo al continuo sviluppo e la crescita non solo delle loro antiche città, ma anche di forme vegetali che nel frattempo erano nate, sviluppandosi sulla terraferma. Questa eccezionale tecnologia, permette di porre ai quattro angoli di un territorio delle enormi macchine magnetiche, in grado di generare un onda gravitazionale, che collegandosi tra di loro, creano uno scudo capace di erigere una vera e propria diga invisibile e magnetica che respinge l’acqua. Viste dall’alto, queste zone asciutte, appaiono come degli enormi buchi nell’acqua (tondi, quadrati, rettangolari, triangolari, a seconda delle esigenze territoriali), permettendo alle terre di restare all’asciutto e ai suoi abitanti di condurre normalmente la loro vita e le loro attività. Da una di queste terre si vedrebbero grandiosi e diversificati panorami, essendo “buchi” che possono essere grandi anche migliaia di chilometri, al confine di questa barriera sarebbe possibile ammirare un muro d’acqua alzarsi in verticale per centinaia o migliaia di metri in altezza, con le onde del mare infrangersi contro questa barriera e senza penetrarla in alcun modo. L’aspetto sarebbe simile a quello di un gigantesco acquario, dove le forme di vita che si avvicinano al confine diverrebbero visibili, mentre all’interno di queste zone asciutte, magari lontane anche migliaia di chilometri, il mare sarebbe visibile soltanto in lontananza come una striscia azzurra o a seconda della geologia del territorio, anche del tutto non visibile. L’interno di questi territori ha un clima tra i più diversificati che si conoscano, alternando deserti a zone temperate o tropicali, ricche di vegetazione ed animali di ogni tipologia e grandezza. Il clima ovviamente, risente della particolare condizione dovuta alla sua natura artificiale, in quanto la posizione delle stelle Sirio A e B e la maggior luminosità, produce un effetto nei “buchi” simile a quello delle “serre”, anche se attraverso questi fattori restano nella maggior parte dei casi mediamente temperati e del tutto abitali. Intere zone sono occupate dalle città dove vivono gli Umanoidi, sono città enormi, dalle strutture imponenti, interamente costruite di pietra rossa, marrone e bianca, sono di una bellezza indescrivibile,

Page 17: Mondi Alieni

17

paragonabile solamente al fasto degli antichi Romani, Egizi o dei Maya, ma moltiplicando la bellezza e la maestosità di almeno 100 volte. Molta importanza è data all’educazione e allo sviluppo intellettivo dei propri simili, guidati dall’infanzia sino all’età adulta. La conoscenza è insegnata in grandi strutture che ricoprono una posizione centrale non solo nelle città, ma nella sfera sociale e gerarchica della società. Queste strutture sono simili alle nostre Università e potremmo utilizzare questo nome per chiamarle, ma sono totalmente diverse e immerse in enormi parchi che mantengono ognuno a contatto con la natura o “l’essenza spirituale delle cose”. Ad un nuovo visitatore le loro città potrebbero sembrare deserte, dal momento che non esiste traffico veicolare e poco movimento di persone o animali in superficie. La rete di trasporti avviene completamente al di sotto della superficie, attraverso un reticolo di strade che oltre a raggiungere ogni edificio cittadino, è capace anche di raggiungere passando sotto gli oceani, persino le altre città sparse sul pianeta. La tecnologia sviluppata dagli Alieni Umanoidi è in genere tra le più avanzate, oltre ad essere tra le più antiche. Possiedono piccole astronavi esplorative e grandi navi galattiche addette alle lunghe esplorazioni e alla difesa dei propri territori, possiedono tele-trasporti e dispositivi di occultamento, scudi protettivi e armi di diverso tipo, nonché una scienza medica all’avanguardia. Gli Umanoidi, tipologia e razze Sotto la definizione di Alieni Umanoidi (Nordici, Pleiadiani, Siriani, Orange, Elfi, etc.) vengono raggruppate diverse entità aliene, accomunate da alcuni fattori comuni: l’aspetto umanoide o simil-umano, la pelle diafana, spesso chiara e delicata, ma anche “abbronzata”, gli occhi chiari e naturalmente i capelli biondi, biondo castano o rosso. Tali caratteristiche hanno fatto sì che alcuni ricercatori abbiano frettolosamente classificato qualsiasi incontro ravvicinato con creature di questo tipo come sogni o fantasie, in cui l'addotto in questione si sarebbe convinto di aver visto delle creature semi-angeliche. É probabile che in passato questi esseri siano stati scambiati per dei messaggeri divini. Anzitutto va specificato che esistono differenti tipi di esseri umanoidi, esattamente come sul nostro pianeta esistono differenti razze umane, la stessa cosa è avvenuta anche per questa tipologia aliena semi-umana. Il carattere di questi alieni varia da gruppo a gruppo. Va detto però che in genere, sono caratterizzati da una certa gentilezza di modi e un comportamento che potremmo dire dettato tanto dalla logica che dalla "disponibilità" verso l'umano. Anche nei casi di rapimento effettuato contro la volontà dell'adotto, in genere mostrano una capacità di interagire, cercano di calmare l'adotto parlandogli telepaticamente e alla richiesta di spiegazioni, se le condizioni lo permettono, queste vengono fornite senza problemi. Talvolta sembrano interessati anche ad uno scambio culturale con gli umani. Sulle tradizioni culturali si sa poco, fanno riferimento spesso ad un loro passato in cui hanno rischiato di auto-distruggersi per un eccesso di passioni violente. Superato quel periodo hanno iniziato a costruire una società equilibrata, prima soffocando fin troppo le loro passioni, e dopo cercando di reinserirle senza esserne travolti. Gli alieni umanoidi, a differenza delle altre razze aliene, hanno una loro idea di divinità (Dio esiste, ma è differente da come lo immaginate voi) ed un misticismo molto sviluppato. Umanoide "Umano" Altezza: 1.75/1.80 circa Pelle normale, non eccessivamente diafana Muscolatura: normotipo Capelli: biondo grano Mani: cinque dita Occhi chiari (azzurri, verdi) taglio identico all'umano Abiti: vari Biologia: anche qui poche notizie a riguardo. Sembrano compatibili con la maggior parte delle funzioni biologiche umane di digestione, riproduzione e respirazione. Sarebbero indistinguibili dagli umani, tranne che ad un accuratissimo esame medico. Umanoide "Classico" Altezza: 1.90/2 metri circa Pelle chiara, liscia e senza difetti Muscolatura: forte ma armoniosa Capelli: biondo chiaro Mani: cinque dita Occhi: chiari (azzurri, verdi o oro), un po’ più gradi del normale e abbastanza inclinati. Abiti: vari, spesso hanno una tuta aderente blu scura o argentea.

Page 18: Mondi Alieni

18

Biologia: non esistono molti cenni sulla loro fisiologia. Capacità riproduttive intatte e simili alle umane, circolazione sanguigna differente, apparato digerente non eccessivamente differente dall'umano (compatibilità di cibi) e possibilità di cambiare la propria densità molecolare col pensiero. Umanoide "Orange" Altezza: 1.80 Pelle: raramente chiara, ma il più delle volte abbronzata. Muscolatura: affusolata, talvolta esile Capelli: rossi o arancio (da qui il nome) Mani: 5 dita Occhi: chiari, oppure rossi brillanti Abiti: variano, talvolta sono vestiti di bianco, spesso di blu. La tuta è caratterizzata da uno stemma a forma di due triangoli intrecciati, posto sul pettorale sinistro. Biologia: nn Umanoide "Gigante" Altezza: 2.30 o più Pelle: molto chiara e dura, con alcuni indurimenti callosi a placche nei pressi delle giunzioni ossee Muscolatura: eccezionalmente forte e potente. Capelli: biondo chiaro. Mani: nn Occhi: chiari, taglio più grande del normale Abiti: variano Biologia: si evidenzia una struttura osseo-muscolare molto più sviluppata del normale, forse dovuta ad un pianeta dalla gravità maggiore della nostra. Umanoide "Elfico" Altezza: 1.85/1.90 Pelle: olivastra e liscia Muscolatura: affusolata ma resistente ed elastica. Capelli: biondo oro Mani: talvolta viene descritto a quattro dita Occhi: chiari (spesso blu), di dimensioni molto grandi e con una inclinazione talmente verticalizzata da sembrare decisamente innaturali per i nostri standard. Abiti: variano, spesso hanno tute aderenti Biologia: poche note disponibili, avrebbero una certa bio-compatibilità con gli umani e sarebbero dotati di una grande agilità. Il volto è più sottile e schiacciato del normale (effetto 'sogliola'). Rapporti e interferenze con gli Uomini Gli Alieni Umanoidi sono parenti lontani della razza umana, sono i responsabili della creazione genetica degli esseri umani. Possiedono la mappatura genetica dettagliata dell’umanità, tanto che sanno distinguere gli esseri umani che vanno scelti per i rapimenti da quelli che vanno scartati perché non possiedono quella cosa che a loro serve: Anima. Sono loro ad intervenire quasi sempre per primi nell’arco della vita di un addotto, spesso preparandosi il terreno già da prima della nascita dell’individuo prescelto. Detengono un livello spirituale più elevato di noi e proprio per questo motivo, in passato, hanno avuto molti contatti con i terrestri, spesso mischiandosi per raggiungere i loro obbiettivi. Sono vegetariani, praticano più livelli di meditazione, sia personale che collettiva, tanto che hanno contribuito in modo massiccio anche alla nascita di religioni e pratiche sul nostro pianeta. Non a caso gli addotti con una MAA (Memoria Aliena Attiva) di Umanoide, sono spesso vegetariani, praticano arti marziali o professano religioni o filosofie orientali. La loro visione del creato e dell’Universo è molto diversa dalla nostra, tanto che agiscono attraverso una regola di base, che compensa la dualità presente nel cosmo. Esistono più livelli di interferenze di questi esseri con la nostra razza umana, sino ad arrivare alla più estrema con la MAA. Non è un caso che la figura archetipica dell’angelo caduto, bello e dannato, sia associata ad un essere biondo, alto e con gli occhi azzurri e che spesso sotto ipnosi parli in una strana lingua araba e indichi dei nomi propri o di persona, spesso riconducibili ad antiche divinità pagane. Inoltre non è nemmeno singolare che le stesse entità abbiano fatto visita agli albori delle prime civiltà terrestri, provenendo dal mare su avveniristiche “navi”. Sono anche coloro che cercano sempre di porre rimedio ai vari problemi che possono presentarsi in determinate situazioni, non è un caso che in alcuni tentativi di suicidio da parte degli addotti, sono tra i primi che appaiono nel cercare di salvare la persona in questione, sono sempre loro che intervengono sull’addotto perché rimanga in ottima salute durante la sua

Page 19: Mondi Alieni

19

vita, e sono sempre loro quando devono persino porre rimedio ai danni causati, volontariamente e non, da parte di altre razze aliene, soprattutto i parassiti. Proprio per questa particolarità, hanno un carattere dolce e mansueto, spesso impassibile, a volte definito anche “sornione”, ma che in realtà denota un certo distacco dalle emozioni e da un possibile coinvolgimento con le più travolgenti passioni umane.

* * *

SAUROIDI Una leggenda: Rettiliani e Draconiani (“Questo pianeta è il nostro, siamo noi i veri terrestri, non voi”. Un alieno sauroide ad un addotto). Supponiamo che sul pianeta Terra, in un periodo compreso tra i 245 e i 65 milioni di anni fa (probabilmente tra i 160 – 115 milioni di anni), in piena “Era dei Dinosauri”, tra le variegate razze di sauri che popolavano il pianeta, si sia sviluppata una razza intelligente, capace di dar vita ad una prima civiltà terrestre. Supponiamo, inoltre, che attorno a 65 milioni di anni fa un cataclisma di proporzione gigantesche, abbia scosso l’intero pianeta, sterminando i dinosauri e costringendo questa civiltà ad abbondare il pianeta e a trasferirsi verso altri sistemi solari. Infine, supponiamo che comunque, non tutte le forme di vita scomparvero, pochi sopravvissero e tra questi, anche alcuni superstiti di questa civiltà di Sauri intelligenti che, per vivere all’inverno nucleare che seguì, si rifugiò nel sottosuolo, contribuendo poi milioni di anni dopo, ad alimentare il mito della Terra Cava o del regno perduto di Agharti. Secondo la tradizione induista, esiste un grande regno sotterraneo, dove dimorerebbe il Re del Mondo, colui che da Shamballah (in sanscrito "città degli smeraldi"), la capitale di questo grande luogo mitico, domina le menti dei grandi, dei re, degli imperatori e dei capi di stato di tutto il mondo. Qui vivono esseri superiori, da tempo immemorabile, esseri capaci di cose inaudite, in grado di usare ancora quell'energia che noi, uomini di superficie, abbiamo ormai dimenticato ad usare, un'energia che, volendo, può essere ancora risvegliata, in quanto è presente ancora in tutti noi, ma è "addormentata". La capitale di questo regno, che dovrebbe trovarsi in profondità, sotto il deserto del Gobi, in Asia, è solo il centro dato che dovrebbe estendersi, attraverso un'immensa rete di gallerie, sotto tutta la superficie del globo, collegando tra loro i diversi continenti. Agharti è questo, un'estesissima rete di gallerie sotterranee abitate da questi esseri, terrestri, che ancora oggi vivono nelle profondità della Terra e che per comodità chiameremo i Rettiliani, dato che è un termine comune agli studiosi di questa teoria. Ma la razza dei Sauri che era fuggita dalla Terra, si evolse in una razza a se stante, i “ Draco o Draconiani” (gli alieni Sauroidi), andando alla conquista del Cosmo. Per milioni di anni vagarono nella Galassia, entrando in contatto con altre civiltà, sfamando la loro voracità attraverso la conquista e nel predominio dei mondi altrui. Infine stabilirono la loro nuova patria nel sistema solare della stella Thuban, nella costellazione del Dragone, da qui continuarono le loro scorribande galattiche arrivando a conoscere l’alieno Lux, che diverrà ben presto un fedele alleato. Riprendendo la mia ricostruzione di questo alieno e associandola per ovvi motivi a quella dei Sauri, è facile capire come in questo lungo peregrinare, milioni di anni fa, queste due razze entrarono in contatto, più o meno quando i Sauri si erano già da tempo insediati tra i pianeti della costellazione di Orione, e già da tempo avevano preso contatti con la razza degli Horus e con la quale inizierà un importante collaborazione futura. Dapprima questo vampirismo dei Lux è iniziato in modo subdolo e silenzioso, poi quando i Sauroidi si sono evoluti tanto da arrivarne a scoprirne la loro presenza è iniziato uno scambio di informazioni, sino a stipulare un mutuo soccorso reciproco. I Sauri avevano bisogno di acquisire maggiore conoscenza del creato e dell’Universo, sfamando la loro voracità di conquista grazie ad un maggiore sapere, mentre il Lux trovava in esso una forza impressionante e un contenitore dove vivere e nel quale sarebbe stato in grado di trarne molta energia, seppur per un tempo limitato (ecco che nasce il mito del “Frutto della Conoscenza” di cui i Serpenti sono i portatori e che poi doneranno anche all’Uomo attuale, ovvero la “conoscenza del Lux”). Ma quando entrambi scoprirono che nella galassia (e in tutto l’Universo) erano stati creati esseri intelligenti dotati di una energia inesauribile, un energia eguagliabile a quella di Dio, decisero di cambiare i piani e di andare a sfruttarla per altri scopi e a loro vantaggio. Trovato l’Uomo su un pianeta meraviglioso e dal quale curiosamente proveniva, l’Eden o la Terra, (l’Uomo Primo o i Giganti di cui parlo nell’Archeogenesi) ma resosi conto che non era possibile assoggettarlo al loro volere, decisero di comune accordo con altre razze aliene, che nel frattempo si erano unite al progetto, di creare un contenitore più piccolo, in grado di contenere ugualmente quell’energia per poi sfruttarla. Ecco che appare sulla scena l’attuale essere umano, sintesi di una operazione genetica che vide l’unificazione del genoma alieno, con quello dell’Uomo Primo e delle scimmie. Tutta questa

Page 20: Mondi Alieni

20

parte è approfondita in diversi studi paralleli e analoghi a questo, ma da questa ricostruzione è possibile trarre molti spunti di riflessione. I Sauroidi, che nella mitologia sono i Serpenti, concedono all’uomo nel giardino dell’Eden (il pianeta Terra), il “Frutto della Conoscenza”, in realtà questo frutto è ciò che portavano dentro di se da molto tempo, la “Conoscenza del Lux”, questa entità di luce generata dalla stessa materia di cui sono formate le stelle, l’Universo e i Creatori. In questo ritorno al pianeta di origine, ma che da tempo aveva dimenticato, riprende i contatti anche con la razza dei Rettiliani, rimasta nel sottosuolo Terrestre e che aveva visto svilupparsi in superficie, la venuta dei mammiferi e del Primo Uomo. Superata una prima diffidenza iniziale che spesso è sfociata anche in aperti conflitti, attualmente è in atto un programma di riunificazione, dato che gli obbiettivi finali e le origini sono comuni. I Sauroidi continuano a vivere in varie colonie, la principale si trova su Thuban nella costellazione del Dragone, le altre a Bellatrix nella costellazione di Orione, Zeta Reticoli in quanto fondatori del “Nuovo Ecosistema Alieno” che coinvolge la razza dei Grigi, e su Sirio, in un pianeta esterno al sistema binario, il quale è occasione di scontro e di veri e propri conflitti con la razza degli Umanoidi. La costellazione del Dragone Il Dragone (in latino Draco) è una costellazione settentrionale. È una delle 88 moderne costellazioni, ed era anche una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo. Quella del Dragone è una delle costellazioni più grandi della volta celeste, si presenta completamente circumpolare fino alle latitudini temperate boreali, come le regioni del Mediterraneo. Il gruppo della testa è rappresentato da quattro stelle, le più luminose, chiamate Eltanin e Rastaban. La prima stella riveste una grande importante storica, poiché fu misurando la parallasse di questa stella che James Bradley scoprì nel 1725 il fenomeno dell’aberrazione della luce, che costituisce una delle prime prove della rotazione della Terra attorno al Sole. Inoltre tra 1.5 milioni di anni, la stella che attualmente si trova a 148 anni luce da noi, transiterà a soli 28 anni luce, a questo punto sarà la stella più brillante del cielo (ovviamente dopo il Sole), arrivando a rivaleggiare con Sirio. Il resto della costellazione si snoda attorno al polo nord celeste, insinuandosi tra l’Orsa Maggiore e quella Minore, circondando quest’ultima sui lati est, sud ed ovest. Circa 2700 anni fa, il polo nord celeste si trovava in direzione di questa costellazione e in particolare nella parte della coda, all’altezza della stella Thuban, che all’epoca era considerata la Stella Polare. La costellazione nella mitologia Al matrimonio di Giove e Giunone ci fu una gara tra tutte le gerarchie divine nell’offrire alla coppia i doni più preziosi. La Terra non aveva voluto essere da meno e regalo degli alberi da frutto molto particolari: infatti ogni primavera sui loro rami nascevano delle mele d'oro. Questi alberi erano custoditi in un meraviglioso giardino affidato a quattro ninfe, le Esperidi, le quali avevano posto a guardia del cancello d'entrata un drago con cento teste. Ogni volta che qualcuno si avvicinava al giardino con l'intenzione di rubare i pomi, le teste del drago iniziavano a gridare con cento tonalità diverse facendo fuggire via anche il più coraggioso degli uomini. Ma una delle dodici fatiche date a Ercole da Euristeo chiedeva proprio di rubare quelle mele, ed Ercole grazie al consiglio di Prometeo di farsi aiutare da Atlante e grazie ad Atlante stesso, riuscì ad uccidere il drago e a rubare le mele. Infine Era pose il drago nel cielo nella costellazione del Dragone in modo che tutti potessero ricordarlo. La Stella Thuban Thuban (α Draconis/ Alpha Draconis) è una stella della costellazione del Dragone (Draco, in latino), nell'emisfero boreale. Nonostante nella nomenclatura di Bayer sia designata come stella alpha della costellazione, la sua magnitudine è solo 3.65, mentre la stella più brillante della costellazione è Etamin (γ Dra) con magnitudine 2.23. In buone condizioni atmosferiche è individuabile dato che si trova immediatamente sopra l'asterismo del Grande Carro dell'Ursa Major. Per la precessione degli equinozi, Thuban è stata la stella di riferimento del polo nord dal 3.942 a.C., prendendo il posto di θ Bootis fino al 1.793 a.C., quando venne soppiantata da κ Draconis. Il momento in cui è stata più vicina al polo nord è stato nel 2.787 a.C., quando si è trovata a soli 2 gradi e mezzo dal polo. Nonostante la vicinanza al polo è stata usata come punto di riferimento fino circa al 1900 a.C. quando la più brillante Kochab (β Umi) entrò nella zona del polo nord. Si è lentamente allontanata dal polo negli ultimi 4800 anni. Arriverà al massimo di lontananza dal polo nord intorno al 10.000 d.C., per poi riavvicinarsi gradualmente al polo nord, e tornare ad essere la stella polare nel 20.346 d.C. Thuban, attualmente ha finito la fusione dell'idrogeno ed è passata alla fusione dell'elio. È una stella gigante brillante circa 250 il Sole, e distante circa 300 anni luce. Thuban è una stella binaria, con un periodo di orbita di 51 giorni, e la compagna è probabilmente una nana rossa o una nana bianca. Il nome proviene dall'arabo ثعبــــانثعبــــانثعبــــانثعبــــان (θu‘bān, "il basilisco"), nome arabo per la costellazione del Draco. Poche indicazioni ho sui pianeti che compongono questo sistema solare, anche perché la stella essendo una gigante ha inglobato molti di essi durante la sua espansione. Attualmente presenta pochi mondi, il primo è un gigante roccioso, grande la metà del nostro Giove dove

Page 21: Mondi Alieni

21

vivono i Sauroidi. Il pianeta, che si trova ad una considerevole distanza dalla stella, ne subisce comunque tutti gli effetti, in quanto il pianeta è arido e caldo e i Sauri vivono nel sottosuolo, ancora ricco di materie prime e in parte di acqua. La sua superficie è per gran parte interamente ricoperta di rocce, mentre vaste aeree sono soggette a continue e spettacolari eruzioni vulcaniche. Praticamente è un ambiente simile ad un inferno, deserto e caldissimo, ma base ideale per lo svernamento di questa razza, che comunque ha creato nelle viscere del pianeta, un intricato complesso di città altamente funzionale e sofisticato e che sfrutta ogni proprietà geotermiche del pianeta. Seguono piccoli pianeti, residui di giganti gassosi, dissoltesi con l’ingigantirsi della stella e nutrite fasce di asteroidi e meteore. Altre fonti di sostentamento, invece, provengono da un pianeta ancora più esterno, un tempo ricoperto di ghiacci, mentre adesso ricoperto da un vasto oceano allo stato liquido, con un clima temperato ai poli, e caldo umido all’equatore, nel quale vivono moltissime specie animali. Da qui i Sauri prelevano l’acqua di cui hanno bisogno e il cibo ittico che vi viene coltivato, nonché viene utilizzato, addirittura, come un vero e proprio luogo di villeggiatura per le classe più abbienti! Thuban nella mitologia Nei bestiari e nelle leggende greche ed europee, il basilisco (dal greco βασιλίσκος basilískos, "piccolo re" da βασιλεύς basiléus, "re"; in latino rēgulus) è una creatura mitologica citata anche come "re dei serpenti", che si narra abbia il potere di uccidere con un solo sguardo diretto negli occhi. Secondo Solino e la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, il basilisco sarebbe un piccolo serpente, lungo meno di venti centimetri e nonostante questo sarebbe la creatura più mortale in assoluto. È infatti velenosissimo ed è in grado di uccidere con il solo sguardo. Qualunque essere vivente entri in contatto con il suo fiato o venga morso muore sul colpo. Secondo alcune leggende medioevali, se un cavaliere cercava di colpire il basilisco con la lancia, il veleno vi si infiltrava immediatamente uccidendo cavallo e cavaliere. Il basilisco vivrebbe nel deserto da lui stesso creato, perché ha la capacità di seccare gli arbusti oltre che con il contatto, con il solo sguardo. A Plinio si rifece Isidoro da Siviglia, che lo definiva come il re dei serpenti, i quali lo temono per il suo soffio velenoso e per il suo sguardo mortale. Alessandro Neckham attorno al XII secolo, fu il primo a riferire la teoria secondo la quale non era lo sguardo del basilisco a uccidere direttamente, ma la corruzione dell'aria che esso provocava. Viene chiamato "re" a causa della cresta a forma di mitra che ha sulla testa oppure, secondo Plinio, a causa di un marchio biancastro sulla sommità del capo. Chi sono I Sauroidi (anche se spesso vengono erroneamente chiamati “Rettiloidi”) sono in realtà anfibi, tra i quali non è evidente la presenza di sessi e se ne possono riconoscere di due tipi. Il primo è alto circa 2,80 m, ha cinque dita nelle mani e nei piedi, più sull’avambraccio, distante dalla mano, un’unghia rostrata simile al dito che i gatti hanno nelle zampe posteriori, ma con una struttura chitinosa molto dura. La pelle, che sembra sempre umida e traslucida, è di colore verde-marrone e vista da vicino, appare dotate di scaglie, le quali se esaminate attentamente, si rivelano più morbide del previsto. Sul torace, alcuni esemplari, presentano inoltre un piumaggio, raro da vedersi, perché spesso ricoperto da una tuta o divisa che indossano, questo piumaggio dal colore cangiante con alcune striature azzurre e verdi, si confonde perfettamente con le scaglie presenti. Sembra che questo piumaggio sia presente in un alcune razze di alto lignaggio, probabilmente denotano l’appartenenza ad una casta altolocata o di regnanti. La pelle diventa progressivamente rossa nella zona ventrale e nei polpastrelli delle mani, in quelle zone la pelle si fa più sottile e si può veder scorrere una linfa rossa all’interno di un intricato quanto mai affascinante sistema sanguigno, soprattutto quando l’alieno sembra comportarsi in modo collerico. Le dita delle mani e dei piedi sono abbondantemente palmate. Il cranio sui lati destro e sinistro, è caratterizzato dalla presenza di due superfici cornee, tondeggianti e poco sporgenti, mentre al centro esiste una struttura più morbida, sotto la quale si vede pulsare la linfa; questa struttura sembra una spina dorsale in rilievo e percorre, bene in evidenza, tutta la lunghezza della testa, del collo, del dorso e della grossa coda. Disponiamo di pochi dati anatomici sulla lingua, che sembra, però, anch’essa tozza e bifida. Gli occhi sono dotati di una sotto-palpebra (membrana nittitante) che scorre in diagonale, dal basso verso l’alto e dal naso verso l’esterno. Le pupille sono verticali e le iridi cambiano di colore, dal giallo verde al rosso vivo, a quanto pare secondo l’umore. L’orecchio esterno è inesistente, mentre l’orecchio interno sembra chiudibile a comando. L’aspetto generale viene descritto come quello di un “drago” o a volte, come quello di un “coccodrillo in piedi”, anche se il viso (o muso?) è arrotondato come quello di un serpente, con labbra sottili e narici poste in fondo al setto nasale, ma laterali, piuttosto che frontali come le nostre. La grossa e tozza coda viene utilizzata come terzo punto di appoggio quando il Sauroide sta fermo sulle due corte e tozze gambe. Altre volte, viene utilizzata come vera e propria arma per attaccare il nemico, soprattutto nelle battaglie agonistiche per la supremazia del più forte. Ci sono rapporti su “draghi” di varie dimensioni e pare che queste dipendano dall’età, cioè che essi continuino a crescere sempre, senza un vero e proprio limite massimo. Il secondo tipo è rappresentato da Sauroidi senza coda, alti circa 2 m,

Page 22: Mondi Alieni

22

con pelle traslucida, occhi a palla che conferiscono rigidità allo sguardo (perciò li chiameremo “Rane”) e denti verticali, lunghi e sottili, che ricordano i fanoni delle balene. Sulla testa hanno come dei piccoli corni, che, da lontano, ricordano una capigliatura a spazzola; non si tratta, tuttavia, di capelli, ma di molte escrescenze cornee ravvicinate. Questi esseri sono talmente simili l’uno all’altro da rendere impossibile l’identificazione di differenze, anche quando se ne vedono diversi contemporaneamente. Sono caratterizzati da un abito simile alla divisa dei militari nazisti dell’ultima guerra mondiale, spesso presentando dei simboli simili a quelli presenti nell’alfabeto runico. Anche tra di loro non si nota la presenza di sessi. Conosciamo poco della loro dieta, anche se è ben nota la loro voracità, alcuni sostengono che i Sauri userebbero gli umani anche come cibo. Fortemente indipendenti e autoritari, soggetti a colleriche reazioni, da sempre si sono imposti una guida o re supremo, definito anche “Re del Mondo”, colui che ha la facoltà di decidere le sorti di tutti i Sauri e prendere le decisioni più importanti, soprattutto riguardo le conquiste da intraprendere su altri mondi (stessa carica di “Re del Mondo” è comune anche nei Rettiliani terrestri che vedremo in un’altra ricerca). Comune a molte razze aliene, è la struttura piramidale, dove al capo si trova questo Re e a scendere tutto un intricato sistema di sottocomandanti, con una componente strutturale simile al nostro feudalesimo medievale, con al comando una sorta di “Barone”. Tutti i “Baroni” formano una sorta di “Suprema Casta o Consiglio” seconda carica più importante dopo quella del “Re”. Ogni “Barone” comanda un proprio territorio, non solo nel pianeta-capitale, ma anche negli altri pianeti colonizzati sparsi per la galassia, a sua volta sotto di lui e ai suoi servigi, si trova una popolazione composta da funzionari, amministratori, sacerdoti, istruttori, scienziati, ginnasti, operai e schiavi che compongono il tessuto sociale. Ogni baronia è fortemente autarchica e il suo potere è dovuto non solo allo sfruttamento delle risorse, sia planetarie o sauriane (nel nostro caso si direbbe in materie prime e umane), ma anche alla capacità di conquista di altri mondi e lo sfoggio di potenza e autorevolezza, con la conseguente capacità distruttiva e di saccheggio più totale. Interferenze con l’Uomo Grande capacità dei Sauroidi durante le adduzioni è quella di manipolare il tempo, creando quella condizione meglio conosciuta come “missing time”. Questi vuoti di tempo che possono variare da pochi secondi a qualche minuto, sono tipici di quelle adduzioni dove si rende necessaria un interruzione temporale, in grado di creare un buco quantico, nel quale l’alieno è in grado di agire indisturbato. Comune a molti addotti è la visione, nelle paralisi apparenti o nei sogni, di serpenti viscidi dallo strano comportamento, di solito di colore marrone, spesso anche di draghi dalle fattezze possenti e dagli occhi rossi, sino ad arrivare alla visione indistinta di ombre o di aloni olografici in movimento. Spesso nei ricordi più vividi è sovente rammentare un respiro pesante, profondo e rumoroso, accompagnato da sibili e grugniti. Artefice sin dai primi tempi del vasto progetto di manipolazione genetica su vasta scala, è la razza che per prima arrivò sulla Terra, dopo averla abbandonata milioni di anni prima per motivi di sopravvivenza, nella quale attuò un primo piano di nuova conquista e ricerca insieme alla razza aliena degli Horus, a quel tempo all’interno dei vertici delle “Gerarchie Superiori”. Non è un caso che la figura del Serpente o del Drago, che vedremo nella successiva ricerca, sia presente insieme a quella dell’Aquila o del Falco (ma anche del Leone o gli Uomini Pesce), in quanto erano le principali divinità presenti in quel periodo sul nostro pianeta e direttamente responsabili di quanto è stato realizzato. Durante i vari millenni di permanenza sul nostro pianeta, sono cambiate molte cose, non soltanto il progetto di ibridazioni umano-aliena per il controllo future delle Anime, ma anche la composizione gerarchica delle varie razze aliene. Un tempo potenti e temuti, hanno perso ben presto potere per essere declassati anche da altre razze più recenti. Ritenuti troppo collerici, voraci e pericolosi, è stato necessario ridimensionare il loro potere, per meglio contenere la loro “fame”. Inoltre, il grande errore imputato ai Sauri è quello di aver concesso ai Lux di entrare all’interno dei contenitori umani, regalando, involontariamente, quello che comunemente nelle nostre religioni è meglio conosciuto come il “Frutto della Conoscenza”. Il passaggio del Lux, dal Sauroide all’Umano, ha dato una spinta a quest’ultimo in fatto di intelligenza, portandolo ben presto ad una maggiore consapevolezza di se. Se da una parte comunque il Lux attua un forte parassitaggio, condizionando il comportamento umano (vedi la religione, la politica, l’economia), dall’altro lo spirito umano è stato in grado di sfruttare questa simbiosi a suo vantaggio. I Sauri, inoltre, non sono stati da meno in tutta questa operazione, intervenendo molto spesso di persona sulla Terra, portando e regalando importanti conoscenze all’Uomo. E’ molto probabile che questo sviluppo dell’Uomo, sia stato deciso per avere esseri viventi più “svegli e meno dormienti”, in grado di regalare molta più energia, rispetto ad un soggetto più spento o peggio ancora ridotto ad un automa. Sia il Lux che i Sauri, hanno bisogno di grandi risorse energetiche per sopravvivere che solo gli umani sono in grado di dargli, per questo sono stati tra i primi a creare i macchinari necessari per strappare le Anime dagli addotti, ed immetterli per breve tempo all’interno dei loro corpi per auto-rigenerarsi. Tutte queste tecnologie, adesso in uso per tutte le altre razze, sono state inventate da loro. La sua invadenza, non solo nelle gerarchie aliene è ovviamente opprimente anche su quella umana, perché non a caso il Serpente nella

Page 23: Mondi Alieni

23

nostra cultura è associato al diavolo e di quanto più malefico possa esistere. In lui si ritrova uno dei tanti demoni che vogliono rapirci l’Anima, che vivono negli inferi, che emettono versi aberranti, che hanno fame di potere, ma anche della nostra carne, del nostro sangue, nonché della nostra energia animica. Nelle ricostruzioni delle adduzioni, la parte mistico-religiosa di questo essere ha assunto componenti più scientifiche, facendo notare la sua vera natura, la tecnologia che dispone, le grandi capacità tattiche, ma anche una frustrazione latente dovuta ad un ridimensionamento del suo potere, che spesso l’ha portato in aperto contrasto e in lotta con le altre razze. Infondo si considera padrone di questo mondo, perché qui è nato, ed aspetta un passo falso delle altre razze aliene per riscattare questo diritto. E’ ovvio pensare che considera l’Uomo di sua esclusiva proprietà, prospettando per lui un futuro di schiavitù a livello sociale ed energetico. La loro presenza nelle culture della Terra America I nativi americani Hopi raccontano dell’esistenza di una razza di uomini rettile che vivrebbe sottoterra chiamata Sheti o “Fratelli Serpente”. Nella mitologia precolombiana, l’Eva primordiale di nome Bachue si trasforma in un grande serpente, a lei ci si riferisce anche come “Il Serpente del Cielo”. Quetzalcoatl, ovvero il serpente con le piume (anche chiamato Viracocha o Kontiki), è il nome azteco del dio Serpente piumato dell'antica Mesoamerica, una delle divinità più importanti per molte civiltà messicane e centro americane. La divinità del serpente piumato ha rivestito una certa importanza, sia nell'arte che nella religione, in gran parte del territorio mesoamericano, per quasi 2.000 anni, dall'età pre-classica fino alla conquista spagnola. Tra le civilizzazioni che praticavano il culto del serpente piumato ricordiamo gli olmechi, i mixtechi, i toltechi, gli aztechi ed i maya. Europa Il primo re mitico di Atene, Cecrope, era mezzo uomo e mezzo serpente. Nella mitologia greca, avevano servitori serpenti i Titani e i Giganti e talvolta i Giganti sono raffigurati in forma “anguiforme”, ossia con le gambe formate da terminazioni serpentiformi, come il gigante Klyteros, raffigurato nel fregio della Gigantomachia sull’Altare di Pergamo. Anche il vento Borea (Aquilone per i Romani) veniva descritto in forma anguiforme. India Nelle scritture e leggende indiane, i Naga (Devanagari) sono esseri a forma di serpente che si riteneva vivessero sottoterra, pur avendo contatti anche con gli uomini. In alcune versioni, si riferiva che tali esseri avessero vissuto su di un continente che si sarebbe poi inabissato nelle acque dell’Oceano Indiano. I testi indiani riferiscono anche di un’altra razza di uomini serpente chiamata Sarpa (Devanagari). I Syrictæ (In greco: Skiritai, in Latino: Sciritae), una tribù di uomini con narici simili a quelle dei serpenti al posto del naso con delle gambe a forma di serpentina. Asia Orientale Nella cultura cinese, vietnamita, coreana e giapponese, si conoscono le storie dei Long (Yong in Coreano, Ryu in giapponese ) o dragoni, forme a metà tra il piano fisico e il piano astrale, ma raramente descritte in forma umanoide, e che possono assumere una forma tra l’umano e il rettiliano. I Giapponesi raccontavano le storie sui Kappa, un popolo di rettili umanoidi. In Cina, Corea e Giappone, i reami sottomarini sono mitologicamente popolati da Re Dragoni e i loro discendenti sono considerati umani discendenti da una razza di dragoni. Questa discendenza viene spesso rivendicata dagli Imperatori Asiatici, che si credeva fossero in grado di mutare volontariamente da una forma umana ad una forma di drago, forma ritenuta, presso le tradizioni asiatiche, migliore rispetto alla forma del diavolo. Medio Oriente Nel Medio Oriente sono conosciuti i Jinn, uomini serpente o dragoni di cui si parla fin dai tempi più antichi. Il un libro apocrifo falsamente identificato come il perduto Libro di Jasher, viene descritta una razza di uomini serpente. Nella Genesi, Dio punisce il serpente per aver convinto con l’inganno Eva a mangiare il frutto della conoscenza: « Allora il Signore Dio disse al serpente: poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame, e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita.» Questo passo della Bibbia suggerirebbe che si riteneva che i serpenti avessero originariamente le gambe. Nell’iconografia dell’arte occidentale vi sono rappresentazioni di una donna con una coda di serpente, qualche volta con piedi da rettile, come nel quadro il Giudizio Universale di Hieronymus Bosch. Nel Medioevo il Diavolo veniva spesso raffigurato con caratteristiche rettiliformi, così come i demoni nella maggior parte dell’iconografia.

Page 24: Mondi Alieni

24

Africa L’antico dio egiziano Sobek viene riprodotto come un uomo con la testa di coccodrillo. Nel Mali c’è una popolazione, i Dogon, che possiede un mito di fondazione che comprende un uomo rettile. I Dogon dicono di discendere dal dio Amma, proveniente dalla stella Po Tolo (Sirio B). Antica Mesopotamia Nella mitologia sumera il termine Anunnaki (o Anunnaku), ossia "figli di An", indica l'insieme degli dèi sumeri. Essi erano costituiti in un'assemblea, presieduta da An, dio del cielo. Tale assemblea si componeva dei sette supremi, di cui facevano parte i quattro principali dei creatori (An, Enlil, Enki, Ninhursag), con l'aggiunta di Inanna, Utu e Nanna e di 50 dei minori, detti anche Igigi. Alcuni sostengono, tra cui Zecharia Sitchin, di aver individuato in tavolette sumere il riferimento a una razza aliena (gli Annunaki) che avrebbe creato la razza umana (mischiando i propri geni con quelli dell’Homo Erectus) allo scopo di utilizzare gli uomini come schiavi nelle sue miniere in Africa. Secondo altri, gli Anunnaki però avrebbero sembianze umane (sarebbero discendenti o facente parte della razza aliena Umanoide) e oggi abiterebbero il loro pianeta Nibiru. Secondo Sitchin le tavolette attesterebbero che il popolo Sumero dalla “Testa Nera” sarebbe stato creato da questi esseri mescolando “l’essenza di vita” di “uomini e bestie” e il “Popolo dalla Testa Nera” sarebbe stato schiavo dei Sumeri, una casta gerarchicamente al di sotto dei loro creatori. L’esistenza di uomini serpente secondo Sitchin sarebbe provata dalla concezione di regalità e dal suo collegamento alla figura del drago, definita in Babilonia come ‘Sir’ o dragoni (ossia “grande serpente”, dal sanscrito sarpa, parola che originariamente descriveva il grande “Dio-Dragone”, creatore e governatore della antichissima cultura dravidica). Secondo Laurence Gardner, sarebbe esistita una “Linea del Sangue dei Dragoni”, una variante del Sacro Graal collocata nell’antica Sumeria quando gli Anunnaki sarebbero discesi sulla regione creando una linea di sangue reale attraverso una manipolazione genetica. Moderne teorie cospirazioniste Alcune teorie della cospirazione hanno sostenuto la presenza sulla Terra di stirpi di “rettiliani” di origine extraterrestre, in alcuni casi in grado di mutare la propria forma. Secondo tali teorie sarebbero per esempio rettiliani gli alieni provenienti dalla costellazione del Drago, che sarebbero le “eminenze grigie”, i padroni nascosti degli alieni più famosi, i cosiddetti Grigi, provenienti dal sistema di Orione, Zeta Reticuli e Bellatrix. Di extraterrestri rettiliani racconta Herbert Schirmer, che sostiene di essere stato rapito ad Ashland nel 1967 da esseri umanoidi, alti tra 1,4 e 1,8 m, rivestiti da una tuta aderente, con testa sottile e allungata e pelle grigio-bianca; la bocca sarebbe stata simile ad una fenditura e non si sarebbe mossa mentre parlavano e i loro occhi sarebbero stati inclinati. Sulle tute Schirmer avrebbe visto un emblema a forma di “serpente alato”. Secondo Schirmer tali esseri proverrebbero da un’altra galassia e sarebbero provvisti di basi sul nostro pianeta. John Rhodes raccolse insieme le testimonianze dei presunti contatti tra esseri umani e rettiliani umanoidi; ha fondato nel 1997 un apposito centro di ricerca ed è apparso in televisione e alla radio per illustrare le sue scoperte e le presunte prove scientifiche di sostegno alle sue teorie. Rhodes afferma che i rettiliani umanoidi discenderebbero dai dinosauri e sarebbero quindi un sottoprodotto dell’evoluzione terrestre. Rhodes per avvalorare le proprie tesi cita le teorie di Dale Russel degli anni ottanta, relative alla descrizione di quale sarebbe potuta essere l’evoluzione dei dinosauri in specie intelligente. Secondo Rhodes l’attenzione umana sarebbe intenzionalmente spostata dai mondi sotterranei allo spazio profondo, proprio allo scopo di mantenere segreti gli argomenti riguardanti le dimore dei popoli sotterranei e le loro antiche civiltà. I rettiloidi delle teorie da Rhodes assomigliano a dei tipi di entità descritti da alcune delle persone che sostengono di essere state rapite dagli alieni. Secondo David Icke, come pubblicato nel suo libro “The Biggest Secret: The Book That Will Change the World” (in italiano “Il più grande segreto: Il libro che cambierà il mondo”) gli umanoidi rettiliani sarebbero una forza occulta che manipolerebbe e controllerebbe l’umanità. La razza sarebbe costituita da esseri alti 2,13 m e bevitori di sangue e proverrebbe dal sistema stellare Alpha Draconis. Ad essa apparterrebbero molti leader mondiali, tra cui la famiglia reale inglese, William Jefferson, Bill Clinton, Hillary Rodham Clinton, Barack Obama, George W. Bush. Le opere di Icke hanno un discreto successo di pubblico, grazie anche a concetti estratti dal filone New Age.

* * *

Page 25: Mondi Alieni

25

Il LUX Le basi per forme di vita alternative Per spiegare l’esistenza del Lux, dobbiamo fare un passo indietro e capire alcune dinamiche del nostro Universo, ancora sotto molti aspetti, del tutto sconosciute. Attorno agli anni 60 del XX secolo, il premio Nobel per la fisica nel 1970 Hannes Alfven, teorizzò la cosmologia del plasma. Esperto nel campo della magnetodinamica, Alfven sostenne che i campi magnetici hanno avuto e hanno un ruolo fondamentale nella composizione delle strutture cosmiche. Fu lui che dimostrò che la Via Lattea aveva un campo magnetico che non era la semplice somma di quelli stellari e ipotizzò che tale campo magnetico galattico, fosse dovuto ai moti del plasma interstellare. Il premio Nobel ipotizzò che anche il plasma intergalattico abbia, con i suoi moti, la capacità di generare forti campi magnetici in grado di sovrapporsi all'azione della forza di gravità. Pensava inoltre, che si verificassero immani scontri tra materia e antimateria, dando origine a moltitudini di mini Big Bang. Le comuni teorie sull’Universo sono basate su forze deboli (forza magnetica + forza gravitazionale) e sulla neutralità elettrica della materia nei laboratori terrestri, ma che non si possono applicare nello spazio nel quale domina il "Plasma", ovvero il 4° stato della materia, dove gli altri 3 sono quello gassoso, liquido e solido. La maggior parte della materia presente nell'Universo e' allo stato di plasma, esso si costruisce e costituisce quando alcuni elettroni con carica negativa si separano dai rispettivi atomi in un gas, lasciandoli con carica positiva sono quindi liberi di spostarsi separatamente sotto l'influsso di una tensione applicata o di un campo magnetico, generando con il loro spostamento una "corrente elettrica". Quindi ciò significa che il Plasma ha come proprietà principale quella di trasportare la corrente elettrica, formando "filamenti" di energia che seguono le linee dei campi magnetici, infatti nel cosmo questi filamenti sono ovunque presenti. Riepilogando: in fisica e chimica, un Plasma è un gas ionizzato, costituito da un insieme di elettroni e ioni, globalmente neutro, ma essendo però costituito da particelle cariche, i moti complessivi delle particelle del Plasma, sono in gran parte dovuti alle forze a lungo raggio che vengono a creare, e che tendono a mantenere il plasma neutro. In quanto tale, il Plasma è considerato come il quarto stato della materia, che si distingue dal solido, il liquido e il gas. Le cariche elettriche libere fanno si che il Plasma sia un buon conduttore di elettricità, e che risponda fortemente ai campi elettromagnetici. Mentre sulla terra la presenza del Plasma è rara, ad eccezioni dei fulmini, le aurore boreali o le fiamme, nell’Universo costituisce più del 99 % della materia conosciuta, tanto che lo si può ritrovare nel Sole, ovviamente nelle stelle e nelle nebulose. Il Lux Queste sono le basi dal quale nasce, cresce e si sviluppa l’alieno Lux, detto anche “Essere di Luce”. Il Lux non è altro che un essere vivente di Plasma che in alcune risacche di nebulose nelle Galassie, trova gli elementi di base costituiti dalla materia e dall’antimateria, che incontrandosi, sono capaci di generare forme di energia intelligente. Nel corso dell’evoluzione dell’Universo, queste forme energetiche hanno sviluppato una loro capacità vitale, totalmente diversa da quella che si sviluppa all’interno di un pianeta, in grado di ospitare la vita, dove il Cosmo stesso e lo spazio sono la “casa” in cui nascere ed esistere. L’alieno Lux è un estremo tentativo del Creatore Oscuro di gettare una base di forma di vita alternativa nel nostro Universo, un modo per dar forma ad un essere creato della sua stessa materia, di generarsi e di agire attraverso il suo operato, nel Cosmo dove un domani spera di ritornare. Non essendone però collegato direttamente, il Lux ha avuto una propria evoluzione ed una propria indipendenza dalla volontà creatrice che lo ha generato, e la particolarità di trovarsi negli elementi base della creazione, sparsi in tutto l’Universo, lo rende capace di formarsi in qualsiasi galassia e nelle stesse modalità. Il Lux è come un cancro che si auto-rigenera, un cancro talmente diffuso che è in grado di nascere e formarsi in ogni angolo dell’Universo conosciuto con le stesse proprietà, con cui i tumori si formano uguali in tanti corpi umani o animali diversi; e come ogni tumore porta la materia che lo genera alla morte perché al tempo stesso la consuma totalmente. Quando in alcune risacche di nebulose, la materia che avanza non è in grado di formare sistemi solari, o al contrario si allontana da esse per una spinta eccessiva causata dall’esplosione iniziale che l’ha generata, questo materiale di energia comincia a condensarsi in strutture materiche che lentamente, attraverso un lungo e tortuoso percorso evolutivo, si agglomera in una unica entità luminosa. Spesso tante entità o Lux-Madre formano dei reticoli o filamenti all’interno di un sistema esteso diversi anni luce, dove si scambiano informazioni a livello elettrico. In miliardi di anni di evoluzione, infine, è arrivata l’intelligenza, in quanto questa fonte di energia pura ha acquisito la capacità di pensare e di diventare un essere senziente. Ad un certo punto di questo continuo processo evolutivo, le Lux-Madri si sono accorte che alla fine la loro energia sarebbe finita in quanto avrebbero consumato tutta la materia esistente e dalla quale si erano formate, quindi, hanno cominciato a creare tanti piccoli cloni di se stessi, tutti uguali e indipendenti, che attraverso il reticolo di Plasma presente nell’Universo, si sono diffusi alla

Page 26: Mondi Alieni

26

ricerca di fonti di energia alternativa. Il Lux è fondamentalmente un “dio minore”, un minuscolo sole intelligente e mobile, formato della stessa sostanza delle stelle ma dalla quale materia trova solo la spinta per generarsi e muoversi. Inoltre è anche un mutaforma, ovvero è in grado grazie alla sua essenza energetica, di cambiare forma e acquisirne la più simile in base alle entità con cui entra in contatto. Proprio per questo e grazie all’elettricità presente nel Plasma cosmico (che gli permette uno scambio di informazioni di base per la propria esistenza), è capace di muoversi in ogni angolo della galassia in cui si forma e di entrare in contatto con tutti gli altri esseri viventi. L’incontro con le altre razze aliene e con l’Uomo Solamente la nostra galassia è popolata da una numero imprecisato di Lux, tanto che sicuramente si possono calcolare in miliardi di individui. Una volta resosi conto che la materia che li genera ha un limite e non è in grado di tenerli in vita per sempre, dato che una volta esaurita finirebbero anche loro di esistere, sono andati alla ricerca di altre fonti di energia alternative. Suddividendo il proprio essere da un Lux-Madre gigante ad esseri più piccoli, molto più innumerevoli e in grado di assumere le più svariate forme, si sono propagati in ogni dove, alla ricerca di mondi dove nel quale assorbire più energia possibile, divenendo al tempo stesso una metastasi. Dapprima cominciarono la loro opera di “vampirismo” su forme animali e vegetali presenti in molti pianeti sparsi nella Galassia, poi appena incontrata l’intelligenza ed altre forme senzienti come loro, hanno dato vita ad un vero e proprio parassitaggio, sia subdolo che consenziente, con il corpo ospitante. In questo lungo peregrinare, per quanto concerne il Lux della nostra Galassia, milioni di anni fa entrarono in contatto con la razza dei Sauroidi, che già da tempo si era insediata tra i pianeti delle stelle della cintura di Orione. Dapprima questo vampirismo è iniziato in modo subdolo e silenzioso, poi quando i Sauroidi si sono evoluti tanto da arrivarne a scoprirne la loro presenza è iniziato uno scambio di informazioni, sino ad arrivare ad un mutuo soccorso reciproco. I Sauroidi avevano bisogno di acquisire maggiore conoscenza del creato e dell’Universo, sfamando la loro voracità di conquista grazie ad un maggiore sapere, mentre il Lux trovava in esso una forza impressionante e un contenitore dove vivere e nel quale sarebbe stato in grado di trarne molta energia, seppur per un tempo limitato (ecco che nasce il mito del “Frutto della Conoscenza” di cui i Serpenti sono i portatori e che poi doneranno anche all’Uomo attuale, ovvero la “conoscenza del Lux”). Scrivere cosa accadde dopo sarebbe troppo lungo e complicato e lo farò in altra sede, ma quando entrambi scoprirono che nella Galassia (e in tutto l’Universo) erano stati creati esseri intelligenti dotati di una energia inesauribile, un energia eguagliabile a quella di Dio, decisero di cambiare i piani e di andare a sfruttarla per altri scopi e a loro vantaggio. Trovato l’Uomo su un pianeta meraviglioso, l’Eden o la Terra, (l’Uomo Primo o i Giganti di cui parlo nell’Archeogenesi) ma resosi conto che non era possibile assoggettarlo al loro volere, decisero di comune accordo con altre razze aliene, che nel frattempo si erano unite al progetto, di creare un contenitore più piccolo, in grado di contenere ugualmente quell’energia per poi sfruttarla. Ecco che appare sulla scena l’attuale essere umano, sintesi di una operazione genetica che vide l’unificazione del genoma alieno, con quello dell’Uomo Primo e delle scimmie. Tutta questa parte è approfondita in diversi studi paralleli e analoghi a questo, ma da questa ricostruzione è possibile trarre molti spunti di riflessione. I Sauroidi, che nella mitologia sono i Serpenti, concedono all’uomo nel giardino dell’Eden, il “Frutto della Conoscenza”, in realtà questo frutto è ciò che portavano dentro di se da molto tempo, la “conoscenza del Lux”, questa entità di luce generata dalla stessa materia di cui sono formate le stelle, l’Universo e i creatori. Ma il Lux in realtà, non era e non è soltanto un entità di Luce in grado di conoscere in profondità i segreti del cosmo, ma anche un entità intelligente che, consapevole della sua mortalità, è in grado di compiere qualsiasi gesto e stratagemma per sopravvivere e perché la sua stessa esistenza non vada perduta. Appena creato il Nuovo Uomo (l’attuale Essere Umano) si insediò all’interno del suo contenitore parassitandolo e manipolando ogni sua evoluzione futura. Il Lux ha tenuto da milioni di anni l’intera umanità soggiogata al suo volere, creando un misticismo falso, che agendo sul lato in parte animale e suggestionabile dell’uomo, è stato capace di indirizzarlo verso un determinato obbiettivo. Ha fatto si di diffondere e moltiplicare gli uomini sul pianeta, contribuendo allo sviluppo delle varie razze, poi da esse sono nate le innumerevoli culture, i primi popoli, i primi regni, le prime nazioni, gli imperi, ma soprattutto le religioni. Sulla religione ha condotto un lavoro intenso e sistematico, perché agendo sulla psiche umana, incline al misticismo, è stato in grado di manipolare la massa di Umani che lentamente nei millenni andava aumentando; facendo passare il suo “Frutto della Conoscenza” come un dono divino di cui l’Uomo ne era diventato l’unico portatore universale. Per questo le modalità di parassitare del Lux sono ambivalenti, mettono nel dubbio, tengono in un continuo stato di sdoppiamento l’Uomo che lo ospita, lo gratifica e al tempo stesso lo sommerge con il senso di colpa, perché è la voce divina interna che ti parla e ti fa capire cosa è giusto o sbagliato. Il suo essere vampiro o luciferino è totalizzante, perché più conduce l’uomo in un gioco millenario di manipolazione, più si nutre delle sue esperienze e della sua fonte energetica inesauribile. Preleva continuamente energia da Umani solo dotati di Mente e Spirito, creando contrasti, incomprensioni e guerre, e preleva energia dagli Umani dotati di Anima, perché sono i creativi e

Page 27: Mondi Alieni

27

coloro che possiedono la vera scintilla divina. Una curiosità: come scritta all’inizio della ricostruzione, il Plasma sulla Terra, al contrario che nel cosmo, è molto raro, pertanto quando il Lux arrivò sulla Terra all’inizio era in grado di spostarsi solamente attraverso l’avvicinarsi e il contatto fisico con gli altri individui (tipico dei passaggi da possessione demoniaca), attualmente invece, grazie allo sviluppo tecnologico umano, è in grado di muoversi sull’intero globo grazie all’energia elettrica e di entrare nelle nostre case con estrema rapidità e facilità, anche da un presa della luce o una lampadina.

* * *

GRIGI Da dove provengono E’ considerazione comune ai ricercatori del fenomeno alieno, sulla base di prove attualmente in possesso che un possibile pianeta di nome “Serpo” del sistema stellare Zeta Reticoli, sia la patria della civiltà degli alieni denominati “Grigi”. Queste idee derivano da affermazioni riguardo al racconto del cosiddetto rapimento alieno dei coniugi Betty e Barney Hill nel 1961. Anni dopo il presunto evento, Betty Hill disegnò sotto ipnosi regressiva una mappa stellare che mostrava la posizione relativa della patria di questi alieni, fu la studiosa Marjorie Fish che interpretò il disegno come la ricostruzione della costellazione di Zeta Reticoli. A questo punto andiamo a conoscere più in dettaglio il sistema solare in questione, per cercare di capire se questo angolo stellare può essere la patria dei Grigi. Zeta Reticuli (ζ Ret / ζ Reticuli) è un sistema stellare binario localizzato a circa 39 anni luce dalla Terra. Si trova nella costellazione circumpolare antartica del Reticolo, ed è visibile ad occhio nudo nell’emisfero sud; non è visibile a nord dei tropici. Attualmente le due stelle sono considerate stelle più giovani provenienti dal disco galattico, ma sempre più antiche del Sole, forse circa 8 miliardi di anni. Appartengono al gruppo stellare in movimento ζ Herculis. Entrambe le stelle possiedono moti propri e distanze simili, che confermano di essere un ampio sistema binario, infatti si trovano distanti circa 9.000 AU e ruotano attorno ad un centro di gravità comune, completando il periodo di reciproca traslazione in circa un milione di anni. ζ1 Reticuli e ζ2 Reticuli sono entrambe stelle nane gialle della sequenza principale, simili al nostro Sole e non sono stati individuati pianeti giganti in orbita ad entrambe, rendendo così possibile la presenza di mondi simili alla Terra. La metallicità di queste stelle è pari al 60 % di quella del Sole, tanto che secondo alcune teorie vigenti, pianeti ferrosi di dimensioni simili alla Terra sono meno probabili attorno a stelle con minore contenuto di metalli, mentre si pensa che vi siano le condizioni per lo sviluppo di pianeti gassosi. ζ1 Reticuli è lievemente meno massiccia e luminosa rispetto al Sole. ζ2 Reticuli ha sia luminosità che massa molto simili a quelle del Sole. Si sospettava che la stella avesse un compagno stellare vicino, ma successivamente questa ipotesi venne scartata. Il 20 settembre 1996 venne annunciata la scoperta di un pianeta in orbita attorno la stella, il pianeta avrebbe avuto una stretta orbita (0.14 UA) ed una massa pari a circa il 27 % di quella di Giove. La scoperta venne presto smentita dal momento che si dimostrò che il segnale era causato da pulsazioni proprie della stella. La stella è a sua volta una binaria, con una compagna di magnitudo 7.95; il periodo è attualmente sconosciuto. Molto probabilmente questo è il sistema solare dalla quale proviene questa razza aliena, si presentano tutte le caratteristiche del caso, con un sistema stellare binario ampio, con entrambe le stelle simili al nostro Sole e con una età considerevole di miliardi di anni. Soprattutto nella prima stella ζ1 Reticuli, è da porsi la nostra ricerca, perché nella mia ricostruzione non vi è un sistema binario come in ζ2 Reticuli e la stella è molto simile al nostro Sole, seppure un poco più piccola e meno luminosa. Non sono presenti, inoltre, pianeti giganti, anche se sicuramente ce ne sono di gassosi. La particolarità consiste nei pianeti interni formati da un piccolo pianeta, probabilmente un asteroide o una luna sfuggita all’orbita di un pianeta e che si trova più prossimo alla stella, a cui fanno seguito 3 pianeti “terrestri” di dimensioni più o meno uguali tra di loro, molto più piccoli comunque della nostra Terra, probabilmente leggermente più piccoli anche di Marte. Ovviamente il primo, in rapporto di vicinanza con la stella è il più caldo, il centrale presenta un clima più temperato, mentre il terzo è il più freddo e soggetto a bruschi cambi climatici e piccole glaciazioni. Tutti e tre i pianeti sono ricoperti di vegetazione, il primo di questi tre pianeti di tipo terrestre, ha un ecosistema del tutto tropicale, con vaste aeree ricoperte di vegetazione lussureggianti e mari interni anche molto ampi. Il secondo, con il clima temperato (forse da riconoscere come il pianeta “Serpo”), presenta una vegetazione più scarsa, seppure presente, con un unico grande oceano che ricopre buona parte del pianeta. Il terzo è più freddo, roccioso e in parte ricoperto di ghiaccio, essendo più caldo all’equatore, ed è in questo territorio che presenta nuovamente una vegetazione rigogliosa, anche se più

Page 28: Mondi Alieni

28

contenuta. Rispetto agli altri tre, è caratterizzato per ampie pianure aride di roccia e piccoli mari interni, “prosciugati” dai ghiacci quasi perenni che lo ricoprono ai poli. Segue una fascia degli asteroidi molto ampia anche se presenta oggetti di poco conto e non molto numerosi. Oltre la fascia, probabilmente il sistema presenta anche 2 o 3 giganti gassosi, ma non molto grandi, con una massa simile o inferiore al nostro Nettuno, di cui il più esterno sembra essere il più grande. Escludendo il planetoide vicino alla stella, completamente disabitato perché troppo caldo e concentrandoci sui pianeti rocciosi interni, possiamo fare una distinzione che potrà aiutarci nella nostra ricerca: primo pianeta “il Tropicale” (o Agape), secondo pianeta “il Temperato” (o Serpo), terzo pianeta “il Freddo”. Questa classificazione ci permetterà di capire maggiormente il rapporto tra i tre diversi pianeti e la razze di Grigi che vi abitano, essendo parte di un ampio progetto di sperimentazione genetica. Chi sono Panoramica generale Quella dei Grigi è la razza aliena più nota, la prima di cui abbiamo vasta testimonianza e dalla quale è stata tratta una nutrita letteratura di ricerca e studio. Da un punto di vista prettamente analitico si tratta di un tipo di alieno che esegue materialmente le abductions, sopratutto per conto di altre razze aliene, portando avanti progetti di manipolazione genetica, sperimentazione a fini di ibridazione e nutrimento. Dal forte potere psichico e telapatico, che spesso trae in inganno gli addotti, il loro punto debole si riscontra invece nella mancanza di forza fisica ed energia vitale. Il termine Grigi (dall'inglese "Grays" o "Grey") è di recente divulgazione. Si tratterebbe degli stessi individui noti come "EBE's (Entità Biologiche Extraterrestri) presumibilmente coniato dal Dr. Detlev Bronk in base ai rilievi autoptici eseguiti sui cadaveri recuperati a Roswell nel 1947. Dei Grigi, apparentemente provenienti da Zeta Reticoli, sarebbero note diverse sottospecie. Ognuna delle razze aliene, ha a disposizione esseri piccoli, definiti genericamente “Grigi” od EBE, che possono essere considerati “cyborg”, cioè veri e propri robot biologici, ottenuti per clonazione. Esistono diversi tipi di Grigi, i quali vengono descritti in modo simile, ma possiedono differenti caratteristiche morfologiche, come, ad esempio, il colore della pelle e l’altezza. Esse vengono descritte con precisione durante l’ipnosi e differiscono a seconda della razza aliena con cui si ha a che fare. Già dalle prime sessioni ipnotiche risultò chiaro che le descrizioni dell’aspetto degli alieni non erano coerenti con l’ipotesi di una sola razza: o i soggetti sotto ipnosi inventavano descrizioni uguali nella sostanza, ma diverse nei particolari, oppure esistevano diversi tipi di alieni, simili ma non uguali. Grigi Testa a Cuore (pianeta “il Tropicale” o “Agape”) Una prima razza di Grigi, probabilmente quella originaria è di tipo mammiferomorfi, è rappresentato da individui piccoli, alti 70 – 100 cm, con la pelle molto rugosa, il collo lungo con i muscoli che flettono e ruotano la testa. La bocca piccola con labbra di diverso spessore (il labbro superiore è vistosamente più piccolo di quello inferiore) e gli occhi scuri ed umidi. Le dita delle mani sembrano essere cinque. Il cranio a forma di cuore è tipico, infatti è sviluppato in modo retroverso, ma presenta un avvallamento al centro della fronte, che scompare gradualmente verso la parte posteriore del cranio (da qui il nome di “Testa a Cuore”). Le orecchie sono piccole ed un po’ appuntite in alto. Denominati anche “pig – nosed grey”, emettono un odore simile a quello dello zolfo. I “Testa a Cuore” non sono padroni del proprio destino, un tempo sottomessi e schiavi dell’alieno Sauroide che da tempo ha visitato e in parte si è stabilito vicino al loro sistema solare, si sono negli ultimi tempi discostati da questa autorità cercando nuovi padroni. I Sauroidi si sono serviti di loro per dar vita ad altre varianti genetiche che andremo di seguito a descrivere. Grigi o EBE (pianeta “il Temperato” o “Serpo”) Una seconda razza di Grigi vista più frequentemente è alta 100-130 centimetri, di corporatura molto esile e dai lineamenti molto delicati. La fisionomia è caratterizzata da occhi neri inclinati, grandi e a mandorla, molto penetranti, privi di pupilla, da vestigia di orecchi e naso e da una testa molto grande con mento a punta e una fessura al posto della bocca. Il colore della pelle varia dal grigio scuro al marrone, fino al bianco latte o l’argento e sono glabri. Non hanno un sistema riproduttivo e digerente, si sono evoluti oltre il processo di riproduzione sessuale così che i loro organi genitali e il tratto digerente sono totalmente atrofizzati. Per questo motivo, non hanno la capacità di nutrirsi o di appagarsi con attività sessuali. Sono stati creati attraverso un processo di clonazione per mezzo dell’ingegneria genetica, come una sottospecie della razza originaria dei “Testa a Cuore”. I piccoli Grigi sono gli alieni coinvolti nelle mutilazioni di bestiame bovino, essi assorbono certe sostanze da parti del bestiame bovino che li stabilizzano durante il processo di clonazione. Tali sostanze possono essere messe sotto la lingua per dargli sostentamento e stabilità per un certo tempo e provengono da membrane mucose: labbra, naso, genitali, retto ed anche da altri organi. Queste sostanze ghiandolari servono come nutrienti al posto del cibo. Mettere tali sostanze

Page 29: Mondi Alieni

29

sotto la lingua non è l’unico modo di nutrirsi dei Grigi, nelle mutilazioni di bestiame il sangue viene totalmente drenato dai corpi, nuotando nella mistura assorbendo i nutrienti attraverso la pelle. Utilizzano perossido di idrogeno nel processo di assorbimento e di eliminazione delle scorie. Il perossido di idrogeno aiuta anche a preservare la mistura di liquido e di organi impedendogli di putrefare. Le scorie, a causa dell’assenza di apparato digerente, vengono eliminate attraverso la pelle, per questo durante le adduzioni e in loro presenza, è avvertito un forte odore di putrido o di marcio. Grigi Neri (pianeta “il Freddo”) Una terza sottospecie è simile alla precedente, salvo una statura leggermente maggiore ed un aspetto ancora più filiforme, simile ad una mantide religiosa, con arti estremamente allungati. Questo tipo di Grigi, sembra essere attualmente quello dominante e più vicini gerarchicamente alla razza padrona sauroide. Portano una tuta attillata, spesso vista di colore blu, anche se risulta essere nera. L’alterazione del colore dipende dalla rifrazione della luce blu-violetto dei locali interni dove compiono i loro esperimenti, sul tipo di tuta “metallica” e lucente che indossano. Sono privi di sentimenti ed emozioni e guardano gli esseri umani come una razza inferiore. La manipolazione genetica è il loro unico strumento per impedire l’estinzione della razza. Progetto di un nuovo ecosistema alieno Tra le molte razze aliene che esistono ed interferiscono con gli Esseri Umani, quella dei Grigi è tra le meno importanti da un punto di vista gerarchico o di potere, essendo essenzialmente degli schiavi che compiono il lavoro per quasi tutte le razze aliene indistintamente. Questa “schiavitù”, però, è stata permessa nell’aver concesso alle varie razze aliene di intervenire geneticamente per scongiurare un estinzione naturale, essendo una razza tra le più antiche che si conoscano. Se si esclude i “Testa a Cuore”, i quali sembrano di recente aver alleggerito il giogo che li teneva legati ai Sauroidi, gli EBE e i “Neri” è comune che vengano associati con più o meno molte della razze conosciute (Ringhio, Umanoidi, Sauroidi appunto e Militari, raramente Horus e Mantidi). Ad un certo momento della loro storia i “Testa a Cuore”, abitanti nel “pianeta tropicale” o “Agape”, vengono a contatto con i Sauri, che in cambio dei loro servigi, chiedono loro di poterli aiutare a non morire, grazie alla tecnologia ben più elevata che essi non possedevano. Il progetto però, ben presto si allarga, perché tutte le razze aliene coinvolte nel “Progetto Umano” trovano in questo piccolo sistema solare, una grande opportunità di sperimentazione. Ecco che nasce un progetto per un “Nuovo Ecosistema Alieno” che permetterà ad alcune razze, Sauroidi e Mantidi in primis, con il supporto degli Umanoidi, di dar vita a nuove forme aliene e infine alle sottospecie che oggi conosciamo. Per questo i “Neri” hanno un aspetto molto più simile a quello delle Mantidi e si differenziano molto dagli altri, perché il loro DNA è intimamente connesso con quello mantideo. Gli EBE sono invece stati, un primo e modesto tentativo di legare il codice genetico umano con quello dei Grigi, non solo per una certa somiglianza tra le due razze, ma perché presentavano aspetti molto comuni ed interessanti. Non è un caso che le maggiori ibridazioni umano-aliene, vengano condotte proprio integrando il DNA umano con quello dei Grigi e che molti dei feti visti nelle adduzioni o del ricordo dei figli alieni (che l’addotto dice di avere), assumono sempre un aspetto conforme a questa razza. Una volta create le due nuove sottorazze, gli EBE e i Neri, furono ben presto divisi dalla razza originaria ed ognuna, grazie alle caratteristiche del sistema solare di Zeta Reticoli e dei tre pianeti rocciosi interni, fu messa a vivere e popolare un pianeta diverso. Nel primo pianeta “il Tropicale” (o Agape), rimase a viverci la razza originaria dei “Testa a Cuore”, sul secondo pianeta “il Temperato” (o Serpo) furono messi a vivere gli EBE, mentre nel terzo pianeta “il Freddo”, i “Neri” dall’aspetto mantideo. Ovviamente grazie alla tecnologia che tutte e tre le razze possiedono, accresciuta grazie ai favori delle razze aliene più evolute, attualmente si sta avendo una maggiore fusione ed interferenza tra queste razze, ma che comunque rimangono indipendenti, con un proprio assetto politico e gerarchico. Nel corso della loro storia, anche la schiavitù è cambiata, in quanto sono riusciti abilmente a sfruttare le diverse situazioni che si sono venute a creare. I “Testa a Cuore” inizialmente e per un lunghissimo tempo sottomessi ai Sauroidi, attualmente se ne sono distaccati, probabilmente perché sono riusciti a stipulare diversi accordi con la razza aliena degli Umanoidi. Gli EBE invece, da sempre sono stati considerati di “uso e patrimonio comune” per coloro che ne avessero avuto bisogno, questo spiegherebbe la loro presenza in molti casi di abductions con le più diverse razze aliene. Di queste tre razze, l’unica che ha avuto un percorso più particolare è quella dei “Neri”. Inizialmente creata e sottomessa dalle Mantidi, a seguito dei contrasti emersi con i Sauri, sfociati poi in un vero e proprio conflitto, sono stati a sua volta sottomessi dai Sauroidi e ai quali ancora oggi ne sono succubi. Essenzialmente le tre razze sono comunque molto simili, presentano tutte un semplice sistema gerarchico, analogo a quello degli insetti. Hanno un pensare comune e collettivo, dove il singolo difficilmente si impone e dove, se anche fosse, non verrebbe comunque permesso. Una certa autorità la si può riscontrare

Page 30: Mondi Alieni

30

nei “Testa a Cuore” e i “Neri”, che data la loro particolarità hanno bisogno di alcune figure di riferimento, dal quale prendere gli ordini per i compiti assegnati che devono svolgere. Non esiste la singolarità dell’individuo, sin dalla nascita ognuno è destinato ad un compito che dovrà svolgere sino al termine della propria vita. Non vivono molto a lungo, anche se la durata della loro vita è secolare (da un minimo di 150 ad un massimo di 300/400 anni). Non hanno un sistema politico ed economico, non possiedono nessuna forma d’arte, filosofica o religiosa, hanno una visione dell’Universo del tutto unica e particolare, come se fosse “svuotata”. Gli unici che si distinguono, non solo per essere la razza originaria e più antica, sono i “Testa a Cuore”, i quali presentano un aspetto filosofico e religioso più sviluppato, dove l’idea concettuale del Cosmo, acquisisce un valore centrale, nel quale una forma germinale di spiritualità interiore, li mette in connessione con esso. Per questo non comprendono e non capiscono la natura umana, per loro completamente “aliena”. Anche la tecnologia che possiedono non è molto avanzata, prima della comparsa dei Sauri e delle altre razze aliene, non erano riusciti a costruire una tecnologia tale da permettergli viaggi spaziali, avevano però concentrato le loro conoscenze per una migliore efficienza sociale e razziale. La tecnologia è arrivata grazie all’aiuto delle altre razze aliene, dove oltre a permettergli di sopravvivere attraverso la clonazione, sono stati in grado di iniziare anche i loro viaggi stellari. Resta comunque una inferiorità tecnologica, ovviamente voluta dalle altre razze aliene per tenerli costantemente sotto controllo, ed un certo modo di presentarsi, se vogliamo, anche scadente e grezzo che li contraddistingue. In genere preferiscono viaggiare sulle astronavi delle altre razze aliene, non solo per una maggiore sicurezza, ma anche perché hanno la possibilità di apprendere ulteriori informazioni e conoscenze scientifiche. Le interferenze con l’Uomo Le abduction Artefici della maggior parte delle adduzioni da noi conosciute, è comune riconoscere in questo essere l’alieno per eccellenza, soprattutto dopo che anche il cinema si è interessato a questa entità. Ovviamente è logico pensare che, concentrando l’attenzione sui Grigi, si distoglie lo sguardo dalle altre razze aliene, quelle che compiono effettivamente il lavoro sporco sull’Umanità e che stanno portando avanti il loro “Progetto Umano”. I Grigi, disponendo di una modesta tecnologia ma di una elevata capacità telepatica, nei loro modo un po’ grezzi, lasciano nell’addotto un grave disagio, sia fisico che psicologico. In genere è comune ricordare l’apertura di una “porta olografica” nella propria camera, magari anche in posti poco pratici (angolo di pareti, dietro a tavoli, “dentro i mobili”), seguita da una strana oscurità, spesso accompagnata da una luce blu-violetto che inonda in parte la stanza. Quando si presenta il Grigio, che spesso durante l’infanzia è riconosciuto come un “amichetto” e che può assumere varie forme (da un animale, un bambino dai lineamenti strani, un personaggio delle fiabe, un folletto, addirittura un cartone animato, etc.), le cose spesso si complicano perché la loro azione psicologica è molto penetrante. Usano una bacchetta (riferimenti alle “bacchette magiche” non è del tutto casuale), con la quale istruiscono i loro simili e inviano comandi agli addotti. Se si presentano in gruppo, in genere hanno un modo di presentarsi a piramide, con il più forte all’apice e gli altri ai limiti, muovendosi come un cane che agisce sul gregge, soprattutto se è necessario accerchiare la persona che viene addotta. La adduzioni che possono compiere possono essere di più tipologie, se hanno la tecnologia necessaria, rapiscono il soggetto facendolo lievitare nella stanza per poi farlo passare attraverso la “porta olografica” che lo conduce direttamente in astronave, altre volte è il soggetto addotto che alzandosi dal letto, viene indotto a camminare verso questa porta. In casi più estremi, il Grigio stesso, soprattutto con soggetti piccoli o magri, prende di peso l’addotto e in braccio lo porta via con se. In quest’ultimo caso, soprattutto se la persona dorme nuda, è comune a molti addotti risvegliarsi e ritrovarsi con parti del corpo macchiate di una strana sostanza giallastra. A quanto pare i Grigi, quando conducono le abductions, si cospargono di una sostanza simile al fosforo, che spesso durante la notte li fanno vedere luminescenti. L’interno dei loro ambienti è quanto mai caotico, è comune a molti riconoscere una colorazione bluastra che si riscontra in ambiente, alterando così la percezione dell’addotto e una chiara visibilità di ciò che lo circonda. Se l’adduzione avviene in una loro astronave o comunque in luoghi da loro gestiti, molti hanno ricordi di stanze dove regna il caos, sporche, con emanazioni di forti odori, spesso nauseabondi, con la vista di strani macchinari tecnologicamente arretrati. Diversa è la situazione quando i Grigi operano per conto di terzi, in questo caso sfruttando luoghi e tecnologie altrui, l’addotto riesce ad avere una maggiore visione dell’insieme, arrivando persino a descrivere la stanza, le macchine utilizzate per gli esperimenti, i cilindri dove vengono contenute copie dello stesso o di altri addotti, e i piccoli contenitori dove vengono messi in gestazione i feti ibrido umano-alieni.

Page 31: Mondi Alieni

31

Le ibridazioni Nel 1996 a Vargiha nello stato brasiliano di Mina Gerais, si registrarono segnalazioni di molteplici testimoni, che asserivano di aver visto strani ed inquietanti esseri nei terreni, attorno le fattorie e le campagne circostanti la cittadina. Si tratta di testimoni civili e che in modo coerente descrivevano tutti lo stesso fenomeno. In questi avvistamenti, soprattutto nelle fattorie di campagna, si avevano avvistamenti di oggetti nel cielo, il bestiame che impazzito, si metteva a correre all’interno dei recinti, sino ad arrivare a prendere contatto con quella che i bambini definirono una “strana bestia”, arrivando in alcuni casi a prenderli persino a sassate. Alcuni di loro però furono catturati dai pompieri chiamati nella zona, portati in ospedale e sottoposti ad esami medici, non sopravvissero e molto probabilmente, la morte fu causata anche da auto-avvelenamento. La cosa suscitò talmente grande interesse, che ben presto si presentò l’esercito, personaggi strani conducibili ad agenzie di intelligence e persino l’ente spaziale americano, la NASA. Venne anche condotta un autopsia del "cadavere", ma che a tutt’oggi risulta avvolta nel mistero. Cosa abbiamo in mano di concreto a questo punto? In primo luogo, gli esperti sottolineano l'esistenza di numerose testimonianze registrate da parte di persone che videro, senza ombra di dubbio, quelle due creature di fattezze umanoidi: testa molto grossa, calva, con tre piccola “corna”, ovvero protuberanze superiori, occhi privi di pupille di color rosse intenso, volto solcato da vene rosse in rilievo, bocca e naso quasi inesistenti, pelle scura, forse marrone, unta da una sconosciuta sostanza oleosa, vene in rilievo anche nelle spalle e nelle braccia, mani con tre dita, piedi grandi con due dita prive di unghie, statura non superiori al metro e sessanta, voce simile ad un ronzio. Che cosa potrebbero essere stati i misteriosi esseri di Varginha? L'ipotesi più accreditata è quella di "errori genetici", ovvero "scarti" di operazioni genetiche effettuate da "qualcuno" che stava manipolando materiale biologico per creare supponibili "incroci". Forse, si trattava di "feti" alieni o di "neonati" tarati da qualche imperfezione di cui ci si è voluti sbarazzare. Alcuni elementi, infatti, metterebbero in relazione tali esseri con i neonati terrestri: la testa grossa e calva (sappiamo che i neonati sembrano spesso avere la testa più grossa del corpo e che sono quasi sempre calvi), le vene "in rilievo" (anche questo, in un certo senso, è un fenomeno riscontrabile in alcuni neonati, se consideriamo la finezza della pelle), la sconosciuta "sostanza oleosa" (e se fosse un residuo del liquido amniotico della madre?) Ma l'ipotesi dello "scarto genetico", per quanto a mio parere plausibile, non ne esclude altre. Questi alieni, strettamente imparentati con la razza dei Grigi, presentavano una pelle particolarmente sudata e con vistose vene in evidenza, segno evidente di una grande insofferenza forse dovuta al caldo o alla nostra atmosfera incompatibile con il loro organismo. Sono denominati Grigi-marroni per il loro aspetto molto simile per statura e dimensioni a quello dei Grigi ma con appunto la pelle di colore marrone, la testa con la presenza di tre corna alla sommità ed ai grandi occhi rotondi e non a mandorla dalla forte colorazione arancione. Sembra che dopo la cattura a Varginha, questi esseri si siano suicidati ingerendo una pastiglia avvelenata. Infatti i testimoni raccontano che ad un certo punto dopo la cattura udirono gli alieni emettere un sibilo e schiuma dalla bocca e poco dopo perdere i sensi. Forse sono stati abbandonati sulla Terra perché non è stata ritrovata nessuna astronave, forse un ufo-crash, ma comunque gli alieni hanno preferito la morte piuttosto che la cattura da parte dei terrestri.

* * * MILITARI, NUOVO UOMO, NUOVO ORDINE MONDIALE Quella che riporto è la ricostruzione di un ipotetico futuro, una visione degli almeno prossimi 400 anni. E' ancora tutto in fase di ricostruzione e molto potrebbe cambiare nel tempo, anche perché il futuro è in continua trasformazione, seppure a grandi linee si riesca sempre in qualche modo a delinearne lo svolgimento. Leggerete un sunto di anni di visioni, ricordi, sogni e ricostruzioni che partono dalla mia infanzia e arrivano sino ai giorni nostri. La data in cui saranno condotti i primi esperimenti sui viaggi nel tempo è il 2125 e in 100 anni, sino al 2225 ci sarà un escalation di sperimentazioni, affinamento della tecnica e missioni. I viaggi nel tempo (per altro già attuati dagli alieni per ri-programmare parti di presente/futuro che vanno fuori dai canoni stabiliti), diverranno una necessità a seguito della condizione planetaria che si verrà ad instaurare. Come molti pensano, nel 2012 non ci sarà la fine del mondo ma un Apocalisse, Apocalisse significa rivelazione (non distruzione) e da quella data in poi, avverrà un "cambiamento", non solo a livello umano, planetario, ma addirittura che coinvolgerà l'intero sistema solare ed oltre. Non è che la mattina del 21 dicembre 2012

Page 32: Mondi Alieni

32

vedremo chissà cosa, ci sarà solo l'inizio di un qualcosa... Non si tratta di Nibiru o eventi simili ad esso associato (Nibiru è probabilmente il ricordo di un pianeta o stella al di fuori del nostro sistema solare che avrà creato problemi ad una o più razze aliene in contesti e situazioni diverse), ma tutto avverrà in questo modo. il nostro Sole è una stella che sin dalla sua nascita ha scatenato non pochi problemi, questi problemi sono comunemente chiamati tempeste solari o magnetiche e addirittura in casi estremi, superbrillamenti. Nel 2007 un oggetto rettangolare ha impattato la superficie solare, creando un "cratere" grande 3 volte il diametro della Terra (informazioni si trovano anche su internet, addirittura con foto della Nasa!), probabilmente questo oggetto ha ritardato alcuni effetti, tanto che dal 2007 ad oggi il Sole si è calmato, creando una anomalia circa lo sviluppo delle macchie solari, pressoché inesistente da moltissimo tempo. (Guarda caso è stata riscontrata da alcuni studiosi, una corrispondenza tra il calendario Maya e il ciclo delle macchie solari…) Capire cosa succederà in seguito è confuso, ma probabilmente potrebbe accadere questo: il Sole sarà un “alleato” per gli alieni, in quanto il nostro grado di sviluppo e progresso, ad un certo punto dovrà essere fermato, necessità dell'alieno sarà quella di ridurre drasticamente la popolazione mondiale umana, riportare i superstiti a condizioni di sviluppo tecnologico pressoché inesistente, perché così una umanità "coltivata" in un nuovo medioevo, sarà molto più gestibile e meno problematica dell'attuale. Ovviamente non potranno seguire tutti gli sviluppi, si interesseranno solo degli addotti, degli Anima o di colori che ritengono utili ai loro scopi, sopravviveranno tante altre persone che cercheranno di resistere, creando una confusione ed uno stato di terrore su larga scala. Il Sole ad un certo punto si risveglierà, la notte sarà possibile vedere a basse latitudini (anche qui da noi) le aurore boreali e non mancherà del tempo che una delle prime tempeste colpirà il nostro pianeta. Salterà l'elettricità su quasi tutto il pianeta, non ci sarà più tecnologia, comunicazioni, i satellite verranno tutti messi fuori uso, il mondo sarà al buio e totalmente "cieco e sordo". Queste tempeste proseguiranno, con maggior frequenza ed intensità, tanto che la terra si surriscalderà in breve tempo, buona parte dei ghiacciai si scioglieranno, il mondo vivrà un momento critico, anche da un punto di vista geologico, perché i suoi equilibri in breve tempo, saranno portati all'estremo delle sue forze e non reggerà ai cambiamenti repentini. Ci sarà una maggiore evaporazione con formazioni sempre più estese e massiccia copertura nuvolosa, ci saranno tempeste di sabbia per venti più forti, uragani o perturbazioni più violente, terremoti ed eruzioni vulcaniche giganti e, lentamente, il mondo si coprirà di nuvole e il mare salirà di molte decine di metri. Al principio sarà un mondo umido e caldo, poi col passare del tempo diverrà sempre più freddo e grigio, e prima che la Terra guarisca da questa condizione passerà molto tempo, 200 o 300 anni o forse più. Da tutto questo cambiamento si capisce che il mondo cadrà nel caos, sarà anarchia, ribellione, molti uomini impazziranno, all'inizio si potranno vedere cadaveri per le strade sotto il Sole cocente, molti cercheranno la morte proprio in questo modo. Si formeranno comunità che andranno a morire in piazze, strade o in mezzo ai campi sotto i raggi del Sole, senza un motivo, perché qualcosa dentro di se "glielo ordinerà di fare". Ci saranno assassinii, guerre, formazioni di vere e proprie tribù, città contro città in una stessa nazione, arsenali militari saccheggiati, che in alcuni frangenti di tutta questa storia, contribuiranno a scatenare guerre di grandi o piccoli dimensioni. I nostri attuali militari sanno già che potrà accadere e da tempo si sono preparati a questo cambiamento, ma all'inizio non riusciranno a tenere a freno la massa di umanità che sarà impazzita, e lasceranno che gli eventi si susseguano. Gli alieni in tutto questo avranno un compito primario ed importante, non solo perché daranno manforte al Sole, ma perché sfrutteranno questa situazione per riportarci indietro e modificare il mondo in un nuovo "ordine mondiale" (il loro, non quello umano!), al fine di utilizzarci meglio per i loro scopi. Il mondo come noi oggi lo conosciamo non esisterà più: sarà diviso per forza di cose in Umani con Anima (gli Anima) e Umani senz'Anima (i Selvaggi). Territorio dei Selvaggi saranno le città, semidistrutte e abbandonate, le campagne, ma non i boschi, che comunque cominceranno ad estendersi su tutta la Terra nuovamente. Gli Anima popoleranno le foreste e sopratutto le montagne, dove su alcune di queste, creeranno delle vere e proprie fortezze, che col passare del tempo, diverranno gigantesche città. Ma tutto questo avverrà gradualmente e con decine e decine di anni di distanza, anche secoli. All'inizio quando il mondo cadrà nel caos, tutti cercheranno di sopravvivere, come ho già scritto, interi popoli impazziranno e si lasceranno morire, ma chi tenterà di vivere, imparerà presto a diventare violento e un assassino. I Selvaggi incolperanno gli Anima di essere i responsabili di questa catastrofe, dato che la loro componente animica ha spinto le razze aliene a venire sulla Terra e a modificare il nostro destino, ma quando la situazione diverrà critica e dopo una fase iniziale di persecuzione, i Selvaggi chiederanno aiuto al popolo di Anima, perché li protegga, ma saranno lasciati al loro destino. Molti soffriranno la fame, dapprima perché le provvigioni moderne di cibo non esisteranno più, secondo perché gli animali cominceranno ad estinguersi e sparire. Ancora non comprendiamo i meccanismi complessi del Sole (e dell'Universo stesso), e di quanto sia capace di modificare lo spazio-tempo che ci circonda. Gli innumerevoli test atomici che nel '900 sono stati condotti nel mondo, sopratutto quelli francesi, hanno aperto delle porte dimensionali, facendo entrare nella nostra nuove forme di vita extraterrestri. Gli Ebani o la sindrome di Morgellons sono

Page 33: Mondi Alieni

33

l'effetto collaterale di questi test, senza contare che le scie chimiche sono un blando tentativo di contrastare questo fenomeno, che purtroppo con il risveglio del Sole diverrà incontenibile. Il Sole aprirà le porte di nuove dimensioni, gli animali attualmente presenti potrebbero "andarsene", come avvenuto già in passato. Ci sono specie animali che nel corso della storia terrestre, improvvisamente sono scomparse, non a causa di chissà quali immani cataclismi, ma perché semplicemente sono andati da "un'altra parte". Avverrà anche questa volta, molti animali spariranno e i pochi rimasti saranno dapprima sterminati dall'uomo per cibarsene, ma quando poi anche questi ultimi saranno veramente estinti, a l'uomo non resterà che cibarsi di se stesso. Nasceranno prigioni, campi di concentramento a cielo aperto dove saranno rinchiusi uomini, donne e bambini, "allevati" come bestiame per essere uccisi e sfamare i popoli o le tribù più forti. Solamente nelle città (che diverranno poi bianche) e che sorgeranno sulle montagne ci sarà cibo, perché i militari da tempo avranno salvato buona parte delle sementi e di tutte le forme vegetali agricole, in grado di sostenerne la popolazione. Molto tempo più avanti, i militari, insieme agli Anima, si evolveranno in tutta questa nuova situazione, all'inizio avranno l'aspetto classico e comune che anche oggi conosciamo, poi quando le città diverranno qualcosa di più complesso, le razze umane si fonderanno, si costruirà una società umana, cambierà anche il loro aspetto, la loro gerarchia, il loro potere, tutto... le città saranno un qualcosa di simile ad un mondo alieno (Mantide, Sauroide, Umanoide, etc...) città diverse, con imprinting alieno diverso e dove gli abitanti umani, tutti dotati di Anima (a parte i militari), diverranno automi, controllati, lobotomizzati, nel quale penseranno di essere liberi, di vivere in un nuovo mondo, perfetto, ma che in realtà diverrà il loro peggiore incubo. Si formerà anche una resistenza, formata da Selvaggi e Anima ribelli, che tenteranno in tutti modi di combattere questa nuova situazione, ci saranno fasi alterne dove in alcune occasione questi ribelli vinceranno, in altre saranno completamente annientati. Nel contempo i militari e gli alieni, cercheranno di portare a compimento un ibrido umano/alieno, in grado di agganciare Anima e una volta ultimato, verrà diffuso su tutta la terra come un "Nuovo Uomo". Prima di allora, pur di non perdere nulla, le menti umane saranno unite a delle macchine, gli uomini saranno tenuti in vita con dei computer, in grado di tenerli sempre in attività e permettere ad Anima di restare a loro attaccati, in modo da poterla sfruttare maggiormente, rispetto ad un corpo che può sempre e comunque ribellarsi, nonostante tutte le schermature possibili. Posso capire che questo resoconto possa risultare ad una prima lettura confuso, anche perché concentra in poche righe ciò che potrà avvenire nei prossimi 400 anni. Sarà un processo e un cambiamento graduale che dal 2012, arriva pressoché a comprendere una ipotetica data del 2400 dc. Quando da piccolo mi vedevo in una di queste future e gigantesche città bianche, che sorgeranno sulle montagne, e nelle quali ero persino un "sacerdote", non capivo che era una mia visione futura, che oltrepassa la mia vita attuale, e che si sarebbe avverata tra qualche secolo... non capivo che nell'arco di una vita, non avrei visto questo immane cambiamento, perché non comprendevo la capacità di Anima di far vedere cosa potrà avvenire in futuro o in passato, anche in tempi dove vivevano altri "me". I viaggi nel tempo non proseguiranno per molto, da dopo il 2250 la nuova umanità che sarà sorta deciderà di bandirli, perché gli "eroi" che saranno stati mandati indietro nel tempo, avranno modificato a sufficienza il corso della storia. Da quella data in poi non resterà che costruire un nuovo presente... però quando l'alieno sarà ad un passo dal compiere la sua missione e di dare vita al primo ibrido umano/alieno perfetto, succederà qualcosa... una immensa luce bianca avvolgerà la Terra e... la visione si arresta, non riesco a vedere altro, ma so per certo che l'Uomo Primo non permetterà mai all’alieno di portarci via l’Anima. Anche l'uomo attuale ha comunque le sue colpe, primo, di essere stato creato dagli alieni e non dal Creatore, secondo, per non aver capito la sua vera natura ed essersi ribellato. Dovrà "espiare" tutte le sue colpe prima che possa elevarsi ad un livello tale, che gli permetta di andare anche lui "altrove", come aveva fatto l'Uomo Primo in precedenza o tutte le forme viventi di questo Universo che avevano accettato di "cambiare", quelle della Terra comprese, nell'arco della sua intera storia. E' l'Uomo Primo che ci invia segnali, i Crop Circles, gli Avatar, i tanti "messaggi", per svegliarci, farci capire i rischi che corriamo e che facciamo correre al creato stesso, perché sta a noi decidere cosa fare del nostro futuro, non all'alieno, e se non lo capiremo da soli, lui non farà niente per modificare il corso degli eventi, sino a quando la situazione non diverrà catastrofica e sarà necessario fermarla a tutti i costi... a meno che…