Europa W l' · ha postato alcune foto in cui si allena in palestra e si professa buon sportivo....

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M A G A Z I N E Marzo/Giugno 2016 QVN76 Europa quantaclub.com HCM24 - QVNews pubbl. trimestrale registrazione 267/2004 tribunale Milano Poste Italiane Spa - Sped. A. P. -70% - LO/MI N.1/2011 - Anno XII - N°76 - marzo- giugno 2016 W l' SPECIALE INTERNAZIONALI BNL Storia, campioni e risultati

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M A G A Z I N EMarzo/Giugno 2016

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DomandeEnrico

Chissà che domande stringenti avrebbe fatto ai due aspiranti sindaci di Milano quel maestro di sport e di vita che rispon-deva al nome di Enrico Crespi, che ci ha lasciato recentemente. Lui, così gentiluomo da avere sempre un abbraccio per il col-lega che si trovava in diff icoltà, avrebbe probabilmente chiesto

con il solito, intelligente, garbo a Stefano Parisi e Beppe Sala come mai nei loro programmi per ambire alla poltrona di sindaco meneghino non ci sono stati ancora grandi spazi per lo sport. Il primo ha solo detto che dovrebbe esserci maggiore libertà di investimento per le concessionarie sportive, che bisogna ripensare Milanosport e gli impianti per rilanciare grandi eventi. Il deus ex machina dell ’Expo nel suo programma ufficiale ha invece giustamente dedi-cato molte pagine al lavoro ma neanche un riga allo sport, eppure su Instagram ha postato alcune foto in cui si allena in palestra e si professa buon sportivo.Questo, probabilmente, il mio amico Enrico l ’avrebbe fatto notare ai due con-tendenti. Ma la constatazione sarebbe stata fatta con quella gentilezza che gli era propria, così come tanti anni fa quando era prima al comando delle pagine sportive della “Notte” e poi a Telereporter e Telenova era solito chiosare i miei interventi nella pancia dello stadio Meazza, quando ancora i calcia-tori si bloccavano davanti allo spogliatoio e non nella asettica “zona mista” di questi anni televisivi.Erano anni in cui grandi giornalisti come Nino Nutrizio, Giorgio Tosatti e Gianni Brera erano riusciti ad allevare i loro epigoni come Mario Sconcerti, Alf io Caruso e quella zanzara televisiva di Maurizio Mosca, proprio da Cre-spi chiamato alla “Notte” prima del suo passaggio alla “Gazzetta”.Comunque, a pochi mesi dalle votazioni amministrative milanesi dobbiamo ancora una volta, pur sapendo di essere ormai noiosi, constatare l ’ennesimo ritardo dei lavori del Palalido che fanno scricchiolare il famoso cronopro-gramma più volte sbandierato e che, impietosamente, rivela che anche l ’avvio della stagione sportiva 2016-2017 è praticamente a rischio dato che la Ge.co.co. (l ’azienda incaricata dei lavori) non pare certa di poter consegnare il tutto per il 30 settembre. Nel frattempo si sono buttati al vento i 300mila euro all ’anno garantiti dalla sponsorizzazione Armani e altri 400mila per l ’af-fitto della struttura. E nella già brutta pagella dell ’assessore Bisconti vogliamo farci mancare anche i due più grandi flop (ma non unici, purtroppo): la man-cata rinascita del Palazzo dello sport e del Vigorelli, che solo sotto elezioni, pare, essere stato dichiarato pronto alle gare? Queste scomode contestazioni certamente Enrico all ’uscente assessore le avrebbe fatte, con garbo, ma con fermezza. Pronto a sentirsi rispondere altre dichia-razioni che sanno tanto di “palla in tribuna”, tipiche di quei molti difensori “brocchi” visti e commentati nella sua lunga carriera.

eDitoriale | di Paolo Bonanni

Il grande Enrico Crespi avrebbe chiesto certamente a Parisi e Sala: che mi dite della politica

sportiva milanese? Che mi dite della gestione di Milanosport?

le di

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Enrico, un vero signoredi Umberto Quintavalle

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Speciale pre-qualifiche

TENNISGiovani Istruttori

News Quanta

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Salute

Amarcorddi Toni Cappellari

8Coppa Italia

HocKeY

36Open day

In viaggiocon il Tennis

Altri Sport

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Ricordando il carnevale

Così, per sportdi Vittorio Viterbo

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contatti

colophonDIRETTORE RESPONSABILEPaolo Bonanni [email protected]

ART DIRECTORPietro Galeoto

SEGRETERIAMonica Lagomanzini [email protected]

HANNO COLLABORATOToni Cappellari, Pietro Galeoto, Marco Cattelan, Cristina Lupi, Vittorio Viterbo

CHIUSO IN REDAZIONE il 16 marzo 2016

FOTO DI COPERTINACarola Semino

TIRATURA13.500 copie

STAMPARumor industrie grafiche SpA

RECEPTION02 [email protected]

TENNISManuela Zoni 339 [email protected]

SPORTMarco Uda 02 [email protected]

AREA FITNESS Luca Bertante02 [email protected]

USCITE DIDATTICHEMarco Uda02 [email protected]

CLUB HOUSE SOCI & EVENTI02 [email protected]@quantaclub.com

POLIAMBULATORIO QUANTA FISIOMED02 39565590 02 39565589

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titolo

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HocKeY

14eUropean leaGUe

L’avventura europea

in questo numero...

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Ero dall’altra parte del mondo, quando squilla il mio telefono: è Miriam Crespi la moglie del dottor Enrico Cre-spi, amicissimo di vecchia data e da me sempre ritenuto uomo straordinario, dolcissimo, un galantuomo di altri tempi.“Enrico sta morendo” mi dice serenissima, anche perché lei è donna fuori dal comune. Mi sciolgo nella commo-

zione: è vero che lo sapevo novantenne, è vero che lo sapevo malato, ma per me era un grande, un amico vero, durissimo pensare di non poter più dialogare e scherzare con lui.

Dopo due giorni passati nell’angoscia del su e giù, oggi sta meglio, poi no, i medici sono pessimisti, alla fine se ne è andato: Miriam mi dice che nonostante le sofferenze il suo volto anche da morto era dolce, sereno quasi sorridente.Non mi stupisce, avendolo conosciuto bene e sapendo quale era la sua pulizia morale che lo rendeva impermeabile a qua-lunque negatività della vita, forse anche della morte da lui non temuta, ma rispettata.

Giornalista di primissimo ordine come racconta nell’editoriale di seguito il nostro direttore che ha lavorato con lui per molti anni, interista sfegatato e Fausto Coppi sempre adorante (elementi che ci univano permettendoci chiacchiere e ricordi di ore), accanito giocatore di carte (facendolo felice gli dicevo sempre che se fosse stato una carta lui sarebbe stato il Re di Cuori), pessimo giocatore di tennis (mi insultava sempre quando glielo ricordavo), per decenni con me consocio di quel posto straordinario che era il Tennis Club Milano, poi disposto a seguirmi, da amico fedele, nella mia avventura al Quanta Club, Enrico ha finito per essere per me un costante punto di riferimento. Questo era Enrico per me.

E con lui tante riflessioni, anche sui grandi temi della vita, incoraggiamenti, sogni da condividere o raccontarci, qualche ricarica quando gli umori erano al minimo, ma soprattutto la convinzione di avere di fronte un gran signore, buono, intel-ligente, sensibile, un amico vero, in tutti i sensi.

Enrico, mi mancherai, tanto: e grazie per tutto quello che sei stato per me.

SalUto | di Umberto Quintavalle

Ciao Enrico, un vero signore

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HocKeY in line

Storia di un pasticcio… e del trionfo finale della

il fatto

Juraj Franko, allenatore della squadra di serie B dell’HC Milano Quanta, nonché portiere della prima squadra, durante le finali nazionali

della passata stagione riceve e sconta una giornata di squalifica come allena-tore. Successivamente gli viene inflitta un’ulteriore giornata di squalifica, mai comunicata dal Giudice Sportivo alla Società. 

Quest’anno il campionato di hockey ha rischiato di conoscere una delle pagine più oscure della sua non lunghissima storia. Infatti un errore del giudice

sportivo della Federazione poteva stravolgere ingiustamente classifica, aspettative e corretta realtà dei valori in campo. Una brutta vicenda che alla fine, fortunatamente, ha trovato un verdetto giusto, che

spazzasse ogni ambiguità. Ripercorriamo assieme la vertenza, passo dopo passo. Ma soprattutto ricorso

dopo ricorso fino alla verità finale.

giustizia

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gli sviluppi

Milano Quanta, ignaro delle decisioni del Giudice Sportivo, schiera Franko in ogni partita del campionato di serie A1 nella stagione 2015-16. Quasi al termine del girone d’andata, il giudice sportivo riceve un esposto ufficiale riguardo alla squa-lifica ancora da scontare.   

Le conseguenze         Per questa “leggerezza” del Giudice Sportivo, l’HC Milano Quanta si è vista infliggere una maxi squalifica: 5 partite vinte sul campo ma perse a tavolino con il risultato di 5-0, con conseguente retrocessione in campionato dal primo posto al terzultimo e relativa estromissione dalla “final six” di Coppa Italia. E così la squadra, che poi avrebbe rappresentato l’Italia all’European League in Francia, pluricampione d’Italia, Ambrogino d’Oro 2014, si trova ora relegata negli ultimi posti della classifica, perdendo anche il record di risultati utili consecutivi casalinghi di tutti i tempi.

La lettera“Ben singolare, è la tempistica della denuncia della nostra infrazione -  dichiara Quintavalle, in una lettera aperta -  avvenuta non appena, per ragioni assolutamente casuali, decadevano i possibili effetti della nostra irregolarità: la casualità derivava dal fatto che la seconda giornata di squalifica di Franko veniva automaticamente scontata non andando lui in panchina a Legnaro a dirigere la nostra squadra di serie B solo perché tale partita si giocava alle 18.30 della stessa giornata in cui avevamo deciso di schierarlo in porta ad Asiago che si giocava alle 20.30”.               

PrecedentiLa gestione Aracu (presidente FIHP) non è nuova a queste grossolane imprecisioni. Già nelle passate stagioni, infatti, altre società di hockey in line hanno subito lo stesso trattamento (Poli-sportiva Molinese in serie A1, Draghi Torino in A2).

RicorsiIl Milano Quanta fa ricorso al CAF, che rigetta però l’esposto. Milano Quanta decide quindi di ricorrere al CONI.

L’epilogoIl CONI sbugiarda il CAF. L’HC Milano Quanta, dunque, è nuovamente in testa alla classifica del campionato italiano di Serie A. Gioca la Coppa Italia e vince. Il capitan Banchero a fine partita consegna la Coppa nelle mani del combattivo presidente Quintavalle: “Presidente questa coppa è sua”.

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HocKeY in line | a cura di Cristina Lupi

Il successo in Coppa Italia è il lieto epilogo della vicenda legata al ricorso presentato dall’HC Milano Quanta al CONI. Il percorso compiuto dalla squadra

è stato netto e magistralmente condotto dall’inizio alla fine: 4 partite disputate in 3 giorni che hanno portato il Milano a ottenere il primo titolo stagionale, confermandosi campioni in Coppa Italia, come già successo negli ultimi 3 anni. La Final Six di Coppa Italia hockey in line si è svolta dal 5 al 7 febbraio a Cittadella. A contendersi l’ambito trofeo sono state sei squadre (le prime 6 del campionato di serie A al termine del girone di andata), divise in 2 gironi.

GIRONE A • 1classificataHCMilanoQuanta • 4classificataSportlealeMonleale • 5classificataHPCittadella

GIRONE B • 2classificataCUSVerona • 3classificataPolisportivaMolinese • 6classificataGhostsPadova

Partite disputate dall’HC Milano Quanta

HC Milano Quanta – Cittadella: 5-1Marcatori Milano: 2 Banchero, Belcastro, Delf ino, Testa

HC Milano Quanta – Monleale: 6-0Marcatori Milano: Testa, Tomasello, Gruber, Delf ino, Uccelli, Zorzet

Il Milano accede alla semifinale come prima del suo girone e si scontra in semifinale con la Polisportiva Moli-nese.

HC Milano Quanta – Molinese: 9-2 Marcatori Milano: 3 Tomasello, 2 Banchero, 2 Delf ino, Belca-stro, Rigoni

Finale:HCMilanoQuanta–Verona7-3Marcatori Milano: Luca Rigoni, 3 Delf ino, Tomasello, 2 Ban-chero

La vittoria in Coppa Italia nasce dalla battaglia legale per sanare un torto ma soprattutto da un roster ancora una volta eccezionale

dal ricorsotrofEo al

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Araccontare la 3 giorni di gare in quel di Citta-della sono stati gli stessi giocatori, intervistati di volta in volta al termine delle partite, chiamati

a fare il punto e raccontare le proprie impressioni nel post partita. Ecco alcune delle voci dei protagonisti.

Alla vigilia della partenza è stato Riki Tessari, ai tempi dt della squadra, a inquadrare lo stato di forma dei ragazzi: “Il morale è alto e gli umori molto buoni. Il roster è al com-pleto. Stiamo per iniziare un’avventura nelle migliori condi-zioni possibili”. La disamina della prima gara con i padroni di casa è toc-cataa3giocatori,l’attaccanteFerrari,ildifensoreUccellieil portiere Mai.

Emanuele Ferrari. “Abbiamo espresso un buon gioco, com-mettendo un solo errore in occasione del loro gol. Giocare contro la squadra di casa non è mai facile ma siamo stati bravi a gestire il gioco e dosare le energie anche in vista della gara con Monleale”.

Stefano Uccelli. “La prima gara è sempre difficile da affron-tare, era importante iniziare subito bene. Abbiamo sfruttato bene il fatto di giocare con 3 linee, a differenza loro. È stata una buona prova corale”.

Mattia Mai. “Abbiamo giocato da squadra, questa è la nostra forza e quello che dobbiamo fare. È importante pas-sare come primi nel girone”.

Nella seconda gara con il Monleale ad andare in gol è stato Giuliano Zorzet, proprio nel giorno del suo compleanno, sabato 6 febbraio. Ovvia la sua gioia a fine partita per il suc-cesso della squadra e per il gol realizzato: “Sono contento di aver segnato ma sono ancora più contento di aver dato un contributo alla squadra. Ora sotto con la semifinale”.

Dopo il rotondo 9-2 della semifinale è stata la volta del por-tiere Juraj Franko fare il punto sull’ottimo stato di forma della squadra: “Stiamo disputando una buona manifesta-zione, lo confermano le prestazioni in pista e i risultati otte-nuti, dobbiamo solo continuare in questa direzione”.

Doveroso il commento del capitano Emanuele Banchero dopo aver sollevato la Coppa e averla consegnata personal-mente al Presidente Quintavalle, sempre presente in tri-buna: “Vincere in questomodo è straordinario.Abbiamogiocato bene tutta la manifestazione, quando giochiamo così siamo imbattibili”.

Al termine di questa 3 giorni il tecnico RobertoVarottoha rassegnato le dimissioni. A sostituirlo temporaneamente alla guida della squadra Riki Tessari, coadiuvato dall’assi-stente Christopher Zagni.

La parola aigiocatori

Una tre giorni indimenticabile raccontata da chi ha portato a casa

l’ennesimo trofeo, il primo della stagione

MOMENTI DI GLORIADue scatti che ritraggono i campioni sul campo dopo la consegna della coppa e negli spogliatoi

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Sabato 13 febbraio, dopo la partita casalinga dei rossoblu e in concomitanza al Carnevale ambro-siano è stato il momento della festa per celebrare la vittoria del primo trofeo in questa stagione da

parte dell’HC Milano Quanta. Una serata colorata e allegra a partiredagli addobbinelristorante del Quanta Club, per una sera adorno con stelle filanti e coriandoli, per proseguire con un menù speciale con fajitas, carne e gnocchetti. Per chiudere la serata con dolci chiacchiere. La coppa, esposta a bordo pista durante la gara, è ora visibile nella bacheca dei trofei all’interno della Club House del Quanta Club.

Èstato un simpatico siparietto quello andato in scena poche ore prima della finale. A presentare il bigmatch con ilVerona 2 componenti dellasquadra, per l’occasione improvvisati attori: Riki

Tessari e Bryan Belcastro. Quella che era nata come un’in-tervista video con la voce fuori campo di Gianluca Toma-sello a fare le domande si è infatti tramutata in una sim-patica gag fatta di errori, sviste e volute ilarità, forse per stemperarelatensioneprimadellapartita.Ilrisultato?Unvideo “serio” caricato sulla pagina facebook dell’HC Milano Quanta e un video di errori e risate che ha superato le 2mila visualizzazioni sul social.

è qui la

Bryan e Riki grandi comici

fEsta

SaVe tHe Date

• 19 MARZOUltima di campionato HC Milano Quanta - Cittadella ore 20.00 Quanta Club

• Da Martedì 29 MARZOInizio Playoff con i quarti di finaleal meglio delle 3.

• Da Sabato 9 APRILESemifinali al meglio delle 5

• Da Martedì 26 APRILEFinali al meglio delle 5

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Quanta Sistema Moda, struttura fortemente voluta dal Management Aziendale, è dedicata all’attività di reclutamento di personale altamente qualificato e di consulenza per clienti di assoluto prestigio inter-nazionale e Brand di elevata visibilità nel settore del moda, retail, fashion, design ed hotellerie di lusso.

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Avventura straordinaria quella che ha visto come protagonisti i ragazzi dell’HC Milano Quanta. Uncamminodi4intensigiornicheèiniziatoalQuanta Club, con il ritrovo mattutino di merco-

ledì 2 marzo, partenza alla volta di Rethel, per concludersi domenica 6 marzo con il ritorno a Milano con medaglie di bronzoalcolloeuntrofeodaesporreinbacheca.Unper-corso stupendo coronato da un terzo posto su cui forse in pochi avrebbero scommesso prima di partire. Ma il Milano è grande, è forte e ora lo sa anche l’Europa.Il viaggio è stato raccontato in tempo reale sui social tramite scatti e foto degli stessi protagonisti. L’avventura è iniziata mercoledì 2 marzo alle 6.30 con il ritrovo al Quanta Club. Da lì il viaggio in pullman fino a Malpensa e poi il volo per Parigi. Arrivati nella capitale francese ancora pullman per

raggiungere Rethel, verso l’ora di pranzo. Rethel che è stata per 4 giorni la casa dei rossoblu.In questi giorni i rossoblu hanno disputato 7 match, senza un attimo di respiro. Il programma della giornata era sempre il medesimo: partita al mattino, pausa pranzo, se possibile un po’ di riposo pomeridiano e nuovamente in pista la sera e dopo l’ultimo match tutti in albergo per ricaricare le batterie per il giorno successivo.Il Milano Quanta ha disputato 5 gare del girone di qualifi-cazione, chiudendo al secondo posto a quota 12 punti, alle spallesolodeifrancesidelGarges.Unavoltastaccatoilpassper la semifinale è stato il momento di confrontarsi con i padroni di casa del Rethel, per chiudere poi con la finale per il terzo posto, con gli inglesi del Norton e la meritata vittoria della medaglia di bronzo.

Un terzo posto straordinario per i ragazzi dell’HC Milano Quanta

European League: avvEnturaun’

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Vivere un’esperienza del genere non è da tutti, avere la pos-sibilità di potersi confrontare con altre realtà dello sport e nello specifico dell’hockey in line è qualcosa di unico. Più che un semplice torneo è stata un’esperienza di vita oltre che

la prima volta in Europa della squadra meneghina e di molti al loro esordio in una competizione internazionale a squadre. Ora a mente fredda e lucida resta negli animi di tutti la grande soddi-sfazione per il risultato conseguito, la consapevolezza di avere i mezzi e le potenzialità per poter far bene anche in Europa: il Milano ha fatto vedere a tutti la sua forza, e la forza del Milano è il gruppo, la squadra. La European League è stata infatti un’occasione per rinsaldare ulterior-mente legami con i compagni, non solo in pista ma anche fuori, a stretto contatto 24 ore su 24. Un solo gruppo, fatto prima ancora che di giocatori di persone, diragazzi, tutti uniti con un solo intento: fare bene in pista e regalare un’e-mozione e un piccolo sogno ai tifosi meneghini presenti sugli spalti e ai molti tifosi che a distanza, grazie ai continui aggiornamenti hanno tifato, sofferto e gioito insieme alla squadra. Prima di partire l’obiettivo prefissato era l’approdo in semifinale, obiettivo ampiamente raggiunto con la conquista del terzo gradino del podio. Le parole del tecnico Riki Tessari possono sintetizzare la grande gioia per questo importante traguardo e il doveroso ringraziamento a que-sti ragazzi: “L’obiettivo minimo prima della partenza era arrivare in semifinale.Unavoltaarrivatiabbiamodatoilmassimoperarrivarefinoin fondo. È una grandissima soddisfazione essere arrivati fino a que-sto punto se si considera che è la nostra prima volta in Europa. Siamo orgogliosi e soddisfatti di noi stessi e di come è andata tutta la manife-stazione. Personalmente devo dire grazie e fare i complimenti ad ogni singolo componente del gruppo, giocatori e staff che hanno collaborato con noi in questi giorni”. Non solo giocatori quindi ma un intero team coeso al raggiungimento di uno straordinario risultato; è stata questa la forza dell’HC Milano Quanta: il cuore e l’unità del gruppo. Ogni singolo componente di que-sto staff ha dato un contributo importante a modo suo: dai giocatori, ai tecnici, allo staff dei dirigenti, al fisioterapista a chi ha incitato e tifato i propri compagni a bordo pista.

Alla base del successo dell’avventura c’è stata la compattezza dei componenti della spedizione

Soprattutto un gruppo 11 squadre provenienti da 7 differenti paesi europei

chiamate a darsi battaglia in pista per 4 giorni, per un totale di 36 match disputati su due piste, quella principale e quella secondaria. Le squadre sono sta-te suddivise in 2 giorni, A e B. Una volta terminate le partite dei gironi di qualificazioni si è continuato a giocare: sulla base dei risultati ottenuti le prime 2 squadre di ogni girone sono approdate in semifinale di European League, le altre invece si sono sfidate alla conquista della President Cup.

Girone A: Rethel, Rubi, Norton, Linth, Bruxelles. Classifica al termine del girone di qualificazione: Rethel 11, Norton 7, Rubi 4, Linth 4, Bruxelles 0Girone B: HC Milano Quanta, Laupersdorf, Charleroi, Mannheim, Garges, Valladolid. Classifica al termine del girone di qualificazione: Garges 13, Milano 12, Valladolid 11, Laupersdorf 6, Mannheim 3, Charleroi 0

Classifica finale: • Rethel • Garges • HC Milano Quanta • Norton • Linth • Rubi • Valladolid • Laupersdorf • Bruxelles • Charleroi • Mannheim

HC Milano Quanta – Mannheim 10-1 Marcatori Milano: 3 Ferrari, 2 Banchero, Gruber, 2 Delfino, Testa, TomaselloValladolid – HC Milano Quanta 6-5 dopo i rigori Marcatori Milano: Gruber, 2 Delfino, 2 BancheroHC Milano Quanta – Charleroi 13-0 Marcatori Milano: 2 Delfino, 2 Belcastro, 3 Ferrari, 3 Comencini, 2 Buggin, TomaselloGarges – HC Milano Quanta 4-5 ot Marcatori Milano: 2 Banchero, Delfino, 2 ComenciniHC Milano Quanta – Laupersdorf 4-0 Marcatori Milano: 2 Delfino, Gruber, FerrariIl Milano Quanta si qualifica come seconda del girone, alle spalle dei francesi del Garges e approda in semifinale.Semifinale: Rethel – HC Milano Quanta 6-1 Marcatore Milano: BancheroFinale 3° posto: Norton – HC Milano Quanta 3-6 Marcatori Milano: 3 Banchero, Buggin, Comencini, TomaselloFinale 1° posto: Rethel - Garges 7-3

la forMUla Del torneo

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HocKeY in line

Qualche lacrima per la mancata finale ma soprattutto tante emozioni nel vedere i “ragazzi” farsi onore,

i più giovani come i veterani...

Storie ed episodiPresidente: Umberto Quintavalle

Giocatori: Mattia Mai, Juraj Franko, Fabio Rigoni, Stefano Uccelli, Riccardo Buggin, Giuliano Zorzet,

Luca Rigoni, Andrea Comencini, Emanuele Banchero, Gianluca Tomasello, Andrea Delfino,

Bryan Belcastro, Emanuele Ferrari, Luca Ronco, Ingemar Gruber, Fabio Testa, Cristian Sironi

Coach: Riki Tessari

Assistent Coach: Christopher Zagni

Dirigente: Sergio Buggin

Attrezzista: Antonio Mele

Fisioterapista: Alessandro Gasparini

Ufficio Stampa: Cristina Lupi

Un plauso speciale va anche al gruppo di tifosi e fidanzate dei giocatori che ha seguito i rossoblu in questa avventura, fino a Rethel, barcamenan-

dosi tra disavventure e, nel tempo libero, giri turistici nella zona. A guidare il gruppo dei tifosi il capo ultras Giancarlo Baraldi, sempre pronto a incitare la squadra anche in trasferta, con il

supporto di 2 colleghi e amici, Sandro e Gianluca. A completare il gruppo Monica, tifosa per eccel-

lenza, con un posto speciale riservato dietro la porta. Non solo tifosi targati made in Quanta, ma

anche alcune fidanzate dei giocatori: Valentina, Cecilia e Sofia, sbarcate in terra francese ancora

prima dei giocatori; Luisa e Alice sugli spalti da venerdì sera e infine Annalisa arrivata per la

semifinale.

il GrUppo

fantaStici tifoSi

Sono stati tanti gli episodi, da quelli più emozionanti a quelli più goliardici, che hanno caratterizzato l’avventura dei rossoblu. Come non citare l’esordio del più giovane del gruppo, Ema-nuele Ferrari, che ha trascinato i compagni alla vittoria nella

prima gara inaugurale realizzando ben 3 gol. O ancora come dimenticare gli occhi lucidi di tutti i supporter rossoblu al termine della semifinale persa, o i cinque dati ai giocatori a bordo pista a fine partita per far sentire ancora di più la vicinanza alla squadra. Ma accanto alle forti emozioni c’è stato anche lo spazio per i siparietti goliardici come gli auguri di compleanno all’attrezzista Antonio Mele fatti dalla squadra volutamente in ritardo, ma con annessa fetta di torta per farsi perdonare lo scherzo, o ancora il siparietto di Fabio Rigoni, per tutti Ciocka, improvvisatosi steward sul volo di ritorno impegnato a dare indicazioni casuali sulle uscite di emergenza. Per concludere, invece, una volta atterrati con il comandante del volo che ha fatto i complimenti alla squadra, dando seguito a un applauso collettivo. Le emozioni forse più grandi sono però quelle che ha vissuto il Presi-denteUmbertoQuintavallecheèsemprestatoafiancodellasquadra,partendo con loro mercoledì mattina e accompagnando i suoi ragazzi in questa splendida avventura con un bel happy ending finale.

Qualche disavventura non ha smorzato la passione di

amici, fidanzate e supporter che hanno affrontato il lungo

viaggio verso rethel

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Per quattro giorni il palazzetto di Rethel è diventato una bolgia di gioia e pianti. Più la prima che i

secondi. Almeno per il Quanta…

Emozioni infinite

Descrivere l’atmosfera di quei giorni in poche parole è cosa impossibile: sono troppe le emozioni e le sensazioni pro-vate. Per 4 intensi giorni il palazzetto di Rethel è diventato la casa di 11 squadre e dei tifosi di varie nazionalità accorsi

per sostenere i propri beniamini. Sugli spalti è prevalso il fair play e quella sana competizione sportiva fatta di cori e incitamenti alle squa-dre.Untifobello,colorato.Scolariconglizainicheappenauscitidascuola si recavano al palazzetto, la sera le famiglie con bambini e i più anziani in prima fila per assistere alle partite. Colori e musica hanno prevalso dal primo all’ultimo giorno dando la percezione di come lo sport sia davvero una forma sana di aggregazione.Non importa se giocare la semifinale contro i padroni di casa del Rethel abbia voluto dire confrontarsi con un’arena infuocata di cori e tamburi perché poi il giorno seguente quegli stessi tifosi che sugli spalti osan-navano i diavoli rossoneri hanno cantato e tifato per il Milano Quanta, suonando tamburi, applaudendo e incitando i ragazzi per tutta la par-tita. Ed è stato bello vedere i piccoli tifosi francesi indossare orgogliosi il cappellino rossoblu regalato dal Presidente Quintavalle o ancora i nostri tifosi atterrare a Milano con al collo sciarpe di altri tifosi di altre squa-dre. Non solo sportività in pista ma anche e soprattutto fuori.

carola Semino racconta la sua grande passione per lo sport, fatto e ora fotografato

Una menzione speciale va alla fotografa Carola Semino, presenza fissa con la sua macchina foto-grafica a bordo pista, pronta a immortalare azioni e gol dei rossoblu e non solo.“Un passato da pattinatrice e una grande passione per lo sport e per la fotografia mi vedono ‘armata’ di macchina fotografica in prima fila durante le partite di hockey ghiaccio ed in line. Il mio motto è ‘cogli l’attimo’: che c’è di meglio se non bloccarlo nel tempo in un’immagine? Ho avuto la possibilità di assistere a vari eventi sportivi dal volley allo sci e ai cosiddetti sport di squadra praticati negli ‘States’ come l’hockey ghiaccio e il football americano e ho iniziato a fotografare per avere ricordi dei momenti memorabili a cui stavo assistendo grazie a una macchina fotografica compatta dotata di zoom, prezioso regalo di mio padre. Con l’era di internet ho reso pubblici i miei scatti tramite una pagina web suscitando l’attenzione di alcuni siti sportivi anche internazionali: è iniziata così la mia collaborazione con varie redazioni sportive iniziando con la pallavolo e il beach volley arrivando poi all’hockey ghiaccio e al football ame-ricano, e per queste ultime due discipline collaboro che le relative federazioni in occasioni dei campio-nati mondiali ed europei di categoria delle rispettive nazionali”. Cerca su fliker: Carola CFS

Per 4 giorni questo piccolo comune di appena 8mila abitanti è stata la culla dell’hockey in line targato Europa. Efficiente l’organizzazione dell’evento da parte della Cerilh, il Comitato europeo hockey in line, prezioso e fondamentale il supporto dello staff del Rethel, dei tecnici delle riprese e di tutti i volontari. Dopo alcuni anni di assenza la European League è quindi tornata in grande stile, lasciando ora, a posteriori, tutti soddisfatti. La testa va già alla prossima edizione, è presto certo ma iniziare a fantasticare non costa nulla...

Dai pattini all’oBiettiVo

retHel, la cUlla Dell’HocKeY

foto

Car

ola

Sem

ino

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aMarcorD | di Toni Cappellari

I mental coach: ok se per i singoli ma per un gruppo…

Diceva un pensatore tedesco che gli uomini non vogliono la verità, chiedono più spesso una men-zogna travestita. Sarà per questo che adesso lo sport si è inventato la figura dell’allenatore men-

tale, insomma il mental coach come direbbero loro, i moderni, quelli che nello sport cercano sempre quelle verità che, come diceva Confucio, potrebbero anche morire alla sera stessa.Sì, lo ammetto, sulla questione dell’allenatore mentale sto dalla parte di Butch Cassidy come ci ha fatto notare un gior-nalista del “Corriere” quando, sfiniti da certi spettacoli, con-fessavamo di non sentirci più adatti al sistema che lo aveva generato. Non è un male, ci ha detto il Pedrazzi, diciamo che la risposta da dare ai pistoleri di oggi quando ti dicono che il mondo è cambiato potrebbe essere quella del vecchio al giovane pistolero nel film: io no!Saranno le frequentazioni e allora se vado alla celebrazione per i 108 anni dell’Inter e sento parlare Sandro Mazzola che racconta come Helenio Herrera arrivasse diretto alla mente mentre curava il corpo dei suoi giocatori, oppure mi siedo a tavola con Arturo Kenney, vecchio guerriero dell’ultimo Simmenthal, mi metto a sognare ascoltando cosa s’inventava Cesare Rubini per trovare sintonia con quei giocatori.Diciamo che quando stai insieme a veri allenatori tipo Tra-pattoni o, un tempo il barone Liedholm, capisci che tutto è fasullo. L’ultima volta con Boscia Tanjevic in un ristorante di Trieste, non mi sarei più alzato da tavola per incitarlo a raccontare altre storie sulla sua meravigliosa vita da allena-tore combattente contro il pregiudizio, sfidante delle regole, allenatore giovanissimo che a trent’anni non ancora compiuti divenne campione d’Europa con la Bosnia Sarajevo nella finale contro l’Ignis di Meneghin. Se sono esistiti questi generali che avevano la capacità di

parlare a un singolo giocatore dopo aver lavorato su tutta la squadra perché oggi, soprattutto nel professionismo, si cer-cano strade tanto diverse? Chi cade nella brace dell’aiutino chimico, chi pende dalle labbra dell’agente che certo fa gli interessi dell’atleta, ma, soprattutto, i suoi, chi diventa leone dopo aver passato una notte nell’ovile familiare sentendo la moglie che aveva da dire su tutti i suoi compagni, magari e, soprattutto, sull’allenatore che non lo capisce.Certo che rispetto i mental coach, hanno studiato, li vedo bene negli sport individuali dove effettivamente il campione o aspirante tale è spesso molto solo, ma trovo invadente la figura se parliamo dello sport di squadra, insomma come quando negli spogliatoi entrano sfondando ogni regola presi-denti caciaroni, dirigenti impreparati.Non riesco a vedere un estraneo all’interno del gruppo, che è già faticoso tenere insieme quando viene l’ora di guardarsi negli occhi perché tutto va male, o di riflettere quando le cose vanno magari troppo bene, al di sopra delle reali qualità di un gruppo, di una squadra. Non riuscirò mai a cambiare idea su questo argomento. Spogliatoio sacro, squadra vista come un clan dove ci si aiuta, ma ci si dice in faccia anche la verità, risolvendo le cose all’interno.Non cerco nemici fra questi nuovi stimatissimi professionisti, ho letto di calciatori, cestisti, giocatori di football che sono usciti rigenerati dalle sedute con i loro mental coach. Non parliamo di quelli che fanno sport individuali. So di situa-zioni difficili risolte lontano dal gruppo e dalla società. Forse è il futuro in un mondo dove ora, in trasferta, i giocatori non si parlano quasi mai. Tutti attaccati al telefonino e alle modernità che collegano con il mondo, ma ti scollegano da chi siede vicino a te e in campo dovrebbe anche darti una mano. Non voglio crederci. Scusate.

Menti da allenare

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Diciamoci la verità. Quante volte, parlando tra amici, o con i colleghi di lavoro, abbiamo sentito o pronunciato noi stessi frasi come queste: “Ah, se ci avessi pensato prima..”, oppure, “Ma come ho fatto a non pensarci prima…”, “Forse avrei potuto prevederlo…”. Certo, non si può prevedere tutto, ma se parliamo della no-stra salute, e di quella dei nostri cari e della nostra famiglia, allora cambia la prospettiva, è necessaria più attenzione e si impongono alcune riflessioni, per-ché, come recita un vecchio e saggio detto popolare,“con la salute non si scherza”. La prevenzione, al ri-guardo, è importantissima. Riuscire a diagnosticare una patologia in tempo utile è quasi sempre una con-dizione che aiuta a ridurre i tempi di degenza e ad accelerare la guarigione.

Nel nostro titolo, che riporta fedelmente un aforisma, non a caso leggete il punto interrogativo: è una do-manda aperta a più risposte utili. Perché, se è vero che la prevenzione è fondamentale per mantenerci in buona salute, è doveroso segnalare l’importanza di cure mediche adeguate per sconfiggere la malat-tia. Partendo da questo presupposto, conoscendo anche i costi attuali delle prestazioni sanitarie, una formula assicurativa di Generali Italia può davvero fare al caso nostro, come partner affidabile per met-tere al sicuro la nostra salute, la cosa più preziosa, e per farne un bene alla portata di tutti.

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Prevenire è meglio che curare?

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DA OLTRE 160 ANNI UNA STORIA FATTA DI SUCCESSI

Qualità, tradizione e cultura sono la forza di Birra Menabrea. Una birra d´èlite basata sul concetto di “fatto a mano” e che da oltre 160 anni continua a raccogliere premi internazionali. Riconoscenze che sono rintracciabili nella qualità delle acque biellesi, nella scelta del luppolo, del ceppo di lieviti, del malto e sicuramente nell´amore che gli uomini, dal mastro birraio a chi si occupa degli altri processi di produzione, vi dedicano e vi hanno sempre dedicato.

“MENABREA 150° ANNIVERSARIO” IN ONORE DELLA CELEBRAZIONE DEI 150 ANNI DELLA FONDAZIONE DELLA SOCIETÀ

www.birramenabrea.com

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in Collaborazione Con:

SpeCiale internazionali bnl

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Oltre 700 tennisti ave-vano partecipato dal 7 al 21 aprile, sui campi di via Assietta, al Tor-

neo Open BNL dello scorso anno, la gara di qualificazione più nume-rosa di tutta Italia che dava accesso a un biglietto per le prequalifiche agli Internazionali d’Italia a Roma. Le donne si erano sfidate sui campi clay tech in terra rossa, gli uomini, invece, avevano giocato sui campi veloci in play-flex.

Il singolare maschile era stata vinto dal giovane svizzero Riccardo Maiga in una finale in cui era imposto sul leccheseJonataVitari,conilpunteg-gio di 7-6 6-3. Grazie a questa vit-toria, infatti, Riccardo aveva potuto giocarsi la sua chance sulla terra rossa del Foro Italico, durante il torneo di pre-qualificazioni agli Internazionali BNL d’Italia. Per l’allora per venti-cinquenne di Lugano questo torneo aveva segnato il ritorno alle compe-tizioni dopo un lungo stop per infor-

tunio che lo aveva tenuto lontano dai campi per quasi un anno e ne aveva causato un peggior piazzamento in classifica che al tempo delle gare al Quanta era sceso a 2.5.In campo femminile, invece, nessuna sorpresa si era registrata in quanto a prevalere era stata la grande favorita Maria Elena Camerin, un’atleta di fama internazionale che aveva chiuso la pratica qualificazioni con facilità, battendo la Lavrikova con il punteg-gio di 6-1, 6-0.

L’edizione 2015 ha visto la gara di qualificazione più numerosa di tutta Italia. A prevalere erano stati Riccardo Maiga e Maria Elena Camerin

la carica Dei 700

Le premiazioni dello scorso anno

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SpeCiale internazionali bnl

Anche quest’anno tutti hanno la loro chance di partecipare agli Interna-zionali BNL d’Italia, l’ap-

puntamento tennistico più prestigioso della stagione. La FIT, come ormai tradizione da 5 anni, organizza infatti i tornei open BNL di pre-qualificazioni agli Internazionali BNL d’Italia (2-15 maggio). Per gareggiare basta avere la tessera FIT e possono iscriversi anche i non classificati. Le date dei tornei sono diversificate nelle varie zone d’Italia e da quest’anno si giocano anche le pre-qualificazioni di doppio. Si è cominciato il 30 gen-naio al Match Ball di Firenze.

L’altra grande novità è che ogni tor-neo avrà un montepremi: 10.000 euro per il singolare maschile, 3.000 per il doppio maschile, 8.000 per il singolare femminile, 2.000 per il doppio fem-minile. Ci saranno anche dei tabelloni delle sezioni intermedie, che avranno anch’essi un montepremi (1.500 maschile – 1.200 femminile). È possibile partecipare anche a più tor-nei open BNL e per ogni partita vinta i giocatori avranno un bonus ai fini delle classifiche nazionali di 15 punti (fino ad un massimo di 45). I vincitori e i finalisti del tabellone maschile e fem-minile e i vincitori e i finalisti del dop-pio (maschile e femminile) verranno

invitati a prendere parte al torneo di pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia che si terrà a Roma dal 30 aprile al 5 maggio.A tutti i partecipanti (ad eccezione di coloro che gareggeranno nei tornei di prequalificazione nel Lazio) viene regalato un biglietto per gli Interna-zionali BNL d’Italia, come negli anni precedenti per le giornate di sabato 7, domenica 8 o lunedì 9 maggio.L’iniziativa ha riscosso negli anni un grandissimo successo con un numero di iscrizioni sempre in crescita: nel 2015 sono stati circa 6.000 i parteci-panti, il doppio rispetto all’anno pre-cedente.

Dal 24 marzo inizia anche al Quanta Club il torneo che dà l’accesso al sogno di tutti i giovani tennisti: giocare a Roma con i campioni

Bnl preQUalificHe top

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SpeCiale internazionali bnl

il giocatore serbo è ancora il grande favorito in attesa della resurrezione del “terraiolo” nadal e della voglia di federer di faticare prima del roland Garros

Singolare MaschileDjokovic (SRB) - Federer (SUI) 6-4, 6-3

Singolare FemminileSharapova (RUS) - Suarez Navarro (ESP) 4-6. 7-5. 6-1

Doppio MaschileCuevas (URU) Marrero (ESP) - Granollers (ESP) Lopez (ESP) 6-4, 7-5

Doppio FemminileBabos (HUN) Mladenovic (FRA) - Hingis (SUI) Mirza (IND) 6-4, 6-3

Anche quest’anno è il grande favorito. Lui, Nole Djokovic, tornerà probabilmente a Roma per giocare un torneo a lui congeniale che nella scorsa edizione è giunto dopo tre vittorie in altrettanti Masters 1000 giocati, un dominio incontrastato su qualsiasi superficie di gioco, un primo posto nella classifica mondiale in cassaforte. Tutto questo per riassumere l’impressionante prima parte di stagione del Novak Djokovic edizione 2015. Anche nella finale dello scorso anno il serbo ha espresso un grandissimo tennis, mostrando una superiorità impressionante nel match contro Roger Federer, sconfitto 6-4 6-3 in un’ora e un quarto di gioco. Nole non è mai apparso in difficoltà contro lo svizzero, accelerando tra la fine del primo set e l’inizio del secondo con una serie di cinque game consecutivi.

coSì l’anno ScorSo

nole, SeMpre nole

alBo D’oro

MaSCHili

Anno SingolAre Doppio

2015 novak DjokoviC pablo CUevaS / DaviD Marrero2014 novak DjokoviC Daniel neStor / nenaD ziMonjiC2013 rafael naDal bob bryan / Mike bryan2012 rafael naDal MarCel GranollerS / MarC lopez2011 novak DjokoviC joHn iSner / SaM QUerrey2010 rafael naDal bob bryan / Mike bryan2009 rafael naDal Daniel neStor / nenaD ziMonjiC2008 novak DjokoviC bob bryan / Mike bryan2007 rafael naDal fabriCe Santoro / nenaD ziMonjiC2006 rafael naDal Mark knowleS / Daniel neStor2005 rafael naDal MiCHael lloDra / fabriCe Santoro2004 CarloS Moya MaHeSH bHUpatHi / Max Mirnyi2003 felix Mantilla wayne artHUrS / paUl Hanley2002 anDre aGaSSi Martin DaMM / Cyril SUk2001 jUan C. ferrero wayne ferreira / yevGeny kafelnikov2000 MaGnUS norMan Martin DaMM / DoMinik Hrbaty1999 GUStavo kUerten elliS ferreira / riCk leaCH1998 MarCelo rioS MaHeSH bHUpatHi / leanDer paeS1997 alex Corretja Mark knowleS / Daniel neStor1996 tHoMaS MUSter byron blaCk / Grant Connell1995 tHoMaS MUSter Cyril SUk / Daniel vaCek1994 pete SaMpraS yevGeny kafelnikov / DaviD rikl1993 jiM CoUrier jaCCo eltinGH / paUl HaarHUiS1992 jiM CoUrier jakob HlaSek / MarC roSSet1991 eMilio SanCHez oMar CaMporeSe / Goran ivaniSeviC1990 tHoMaS MUSter SerGio CaSal / eMilio SanCHez

feMMinile

Anno SingolAre Doppio

2015 Maria SHarapova tiMea baboS / kriStina MlaDenoviC2014 SerenaWilliamS KvětaPeSchKe/KatarinaSrebotniK2013 Serena williaMS SU-wei HSieH / SHUai penG2012 Maria SHarapova Sara errani / roberta vinCi2011 Maria SHarapova SHUai penG / jie zHenG2010 M. j. M. SanCHez GiSela DUlko / flavia pennetta2009 Dinara Safina SU-wei HSieH / SHUai penG2008 jelena jankoviC yUnG-jan CHan / CHia-jUnG CHUanG2007 jelena jankoviC natHalie DeCHy / Mara SantanGelo2006 Martina HinGiS Daniela HantUCHova / ai SUGiyaMa2005 aMelie MaUreSMo Cara blaCk / liezel HUber2004 aMelie MaUreSMo naDia petrova / MeGHann SHaUGHneSSy2003 kiM ClijSterS Svetlana kUznetSova / Martina navratilova2002 Serena williaMS virGinia rUano paSCUal / paola SUarez2001 jelena DokiC Cara blaCk / elena likHovtSeva2000 MoniCa SeleS liSa rayMonD / rennae StUbbS1999 venUS williaMS Martina HinGiS / anna koUrnikova1998 Martina HinGiS virGinia rUano paSCUal / paola SUarez1997 Mary pierCe niCole arenDt / Manon bolleGraf1996 ConCHita Martinez arantxa SanCHez-viCario / irina Spirlea1995 ConCHita Martinez GiGi fernanDez / nataSHa zvereva1994 ConCHita Martinez GiGi fernanDez / nataSHa zvereva1993 ConCHita Martinez jana novotna / arantxa SanCHez-viCario1992 Gabriela Sabatini MoniCa SeleS / Helena SUkova1991 Gabriela Sabatini jennifer Capriati / MoniCa SeleS1990 MoniCa SeleS Helen keleSi / MoniCa SeleS

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Dal 2 al 15 maggio il grande tennis sbarca a Roma per gli Interna-zionali BNL d’Italia

2016, una competizione che rien-tra nei Masters 1000, secondi per importanza solo ai quattro tornei del Grande Slam. Al momento non si conosce ancora il tabellone ma si prevede che saranno a Roma quasi tutti i principali protagonisti della classifica Atp anche se, ad esempio, non ci sarà la vincitrice della scorsa stagione, Maria Sharapova, incap-pata in un controllo antidoping che rischia di levarla di scena per diversi mesi.A differenza della passata edizione, il torneo occuperà un arco di 12 giorni. Il Parco del Foro Italico infatti aprirà al pubblico lunedì 2 maggio con i tornei di pre-qualificazione che anno dopo anno crescono di livello

e tecnica e darà la possibilità agli appassionati di seguire le sedute di allenamento dei top player che anti-cipano il loro arrivo al Master 1000.Il tabellone principale maschile ini-zierà domenica 8 maggio e nella consueta formula combined andrà avanti fino a domenica 15 maggio mettendo in campo lo spettacolo delle stelle del tennis mondiale, proprio come avviene nei tornei del Grande Slam. Per chi arriverà a Roma saranno molto gustose le prima giornate quando si potranno ammirare i giovani campioni che domineranno la scena nel prossimo futuro, usciti da selezioni come quella al Quanta Club.Due i campi principali, il Centrale e la Grand Stand Arena: oltre 4 mila posti, ottima visibilità, teatro di incontri di altissimo livello fino a venerdì 13 maggio. Ogni giorno, qui, una “long session”, che presumibil-mente si concluderà a sera inoltrata.Come sempre sono previste tre tipo-logie di biglietti. Centrale e Grand Stand Arena hanno tagliandi spe-cifici, quindi diversi: con il titolo di accesso del primo stadio non si può entrare nel secondo e viceversa. Entrambi (limitatamente a quelli della sessione diurna) consentono invece di seguire, al pari del biglietto Ground, i match in corso fin dalla mattina in tutti gli ulteriori dodici campi, cosiddetti secondari, del Foro Italico, primo fra tutti lo stadio Nicola Pietrangeli.

Gli Internazionali BNL d’Italia per 15 giorni sono al centro dell’attenzione sportiva mondiale

roMa capUt tenniS

Il grande tennis è di casa sulle reti Rai. Grazie a un accordo con la Federazione Italiana Ten-

nis, detentrice dei relativi diritti, la Rai offrirà a tutti gli appassionati la possibilità di seguire in esclusiva free su canale generalista una semi-finale e la finale maschile degli Internazionali BNL d’Italia 2016. Chi è abbonato Sky,invece,

potrà seguire le gare sui canali sportivi Fox. Un Ruolo fondamentale avrà anche Supertennis

media partner dell’Evento che dedicherà gran spazio alle prequalifiche qui al Quanta Club.

Autostrada A1, uscita Roma Nord. Prende-re il G.R.A. in direzione Salaria, direzione

Roma Centro. Seguire le indicazioni per il Foro Italico o lo Stadio Olimpico, ingresso al

pubblico da Viale delle Olimpiadi. Autostrada A14 dopo il casello proseguire in direzione

Roma Centro e imboccare la Tangenziale Est, direzione Foro Italico. Autostrada A2 prendere la bretella per la A14, quindi seguire le indica-zioni Roma Centro. Imboccare la Tangenziale Est in direzione Foro Italico. Il parcheggio più vicino è quello di Piazzale del Foro Italico nei

pressi dello Stadio Olimpico e dello Stadio dei Marmi. In alternativa, si possono utilizzare

il parcheggio di Piazza Mancini, quello di Piazzale Maresciallo Giardino e quello di

Piazzale Clodio.

coMe VeDere il Bnl in tV

coMe raGGiUnGere il foro italico

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Correva l’anno 1976 e in quella stagione fu Adriano Panatta a sollevare la coppa del

vincitore. Nei decenni successivi nessun tennista azzurro è più riu-scito nell’impresa di emulare il campione romano. Il bottino rac-colto è rimasto alto e sostanzioso fino al termine degli anni Settanta, considerati l’epoca d’oro del tennis italiano, ma in seguito sono stati ben pochi i giocatori della penisola in grado di diventare protagonisti nella manifestazione tennistica più importante d’Italia. Se nel 2014 nel tabellone fem-minile è stata Sara Errani a guadagnarsi il match conclu-sivo senza tuttavia avere fortuna contro Serena Williams, la gara maschile dal 1977 ha visto inscri-

vere nell’albo d’oro solo e soltanto i giocatori provenienti da altri Paesi. Vero è che la denominazione deltorneo è sempre rimasta “Inter-nazionali d’Italia” ma almeno ogni decennio sarebbe interessante poter vedere in lizza per il titolo un giocatore di provenienza italica. Acqua sotto i ponti del Tevere ne è passata a milioni di metri cubi, il torneo del Foro Italico è diventato un evento di straordinaria portata mondiale, ma nell’albo d’oro della manifestazione manca ancora il nome d’un italiano dal 1976. Da quando Panatta sollevò quella Coppa nel tripudio del pubblico romano dopo aver messo a segno il match point con un millimetrico passante di diritto. Era un’assolata giornata di un tardo pomeriggio di fine maggio.

Sono trascorse ben 40 edizioni degli Internazionali d’Italia dall’ultima vittoria di un giocatore italiano nel singolare maschile

QUanDo Un italiano?

SpeCiale internazionali bnl

reGGi: l’UltiMa DonnaCorreva l’anno 1985 Raffaella Reggi vinse il singolare femminile a Taranto.Raffaella divenne professionista nel 1981, poco dopo aver vinto il torneo juniores Orange Bowl. Dall’anno successivo in poi fece parte della Fed Cup (l’equivalente femminile della Coppa Davis) italiana, mettendosi un mostra come la tennista azzurra più promettente.

errani - WilliaMS finale 2014Il 6-3 6-0 arriva

dopo i problemi fisici dell’azzurra: “Sono

rimasta in campo per rispettare questo splendido pubblico”. Ci prova, ma si ritira

nella finale di doppio.

tonino zUGarelliOltre a Panatta (che dopo il 76 arrivò in finale nel 78), c’è da ricordare Zugarelli che nel 1977 sfidò in finale, perdendo, l’americano Vitas Gerulaitis: 6-2, 7-6, 3-6, 7-6

orGoGlio tricolore

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Non lasciartelo scappare

ABBONAMENTO 2016 Acquista una delle tipologie di abbonamento. Prezzi bloccati per 2 anni

L’abbonamento CLUB GOLD ti consente di usufruire di tutti gli impianti dedicati al tennis (campi in Clay Tech in esclusiva) e al beach tennis. Accesso alla Club House con: sala carte, sala biliardo, bar, ristorante. Uso esclusivo delle sale Gold al primo piano: sala lettura, sala TV, business office con copertura Wi-Fi dell’intera area. Accesso open in palestra, a tutti i corsi fitness e in piscina, riservata ai soli soci Gold nei week-end estivi. Inoltre: spogliatoi dedicati con armadietto personale, parcheggio riservato nei pressi della Club House,10 free pass day per ogni abbonamento.

La formula OPEN SPORT ti consente l’utilizzo dei campi da tennis dal lunedì alla domenica, l’accesso open in palestra e in piscina durante il periodo invernale. In estate, previa inte-grazione, è possibile accedere alla piscina dal lunedì al venerdì. Accesso alla Club House con: sala carte, sala biliardo, bar, ristorante. È inoltre garantito: parcheggio interno e spogliatoio.

Per i non sportivi EASy GOLD, l’abbonamento che consente l’accesso alla Club House e al parcheggio soci.

Contattaci per tutte le informazioni.

infoline dedicata: 02 66216170 [email protected]

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È il più giovane del gruppo, 19 anni: giovane eppure con un bagaglio di esperienze da far invidia a molti. La sua passione per il tennis ri-sale all’infanzia: a 5 anni Jacopo ha iniziato ad approcciarsi a questo sport, giocando con i genitori in vacanza. Una volta rientrato a Cusago è iniziato il periodo delle lezioni e dello studio del tennis, fino ai 13 anni. Dai 14 anni il giovane maestro ha iniziato a girare l’Europa. Per perfezionare gli studi scolastici e soprattutto le tecniche di gioco. Queste le tappe principali: Marlow (vicino a Londra), un’esperienza di vita durata 2 anni e poi il periodo spagnolo, vicino a Valencia dove alternare tornei e studio. Fino ad arrivare nel 2014, una volta rientrato in Italia, al Quanta Club, come componente della squadra di serie C per poi avvicinarsi al mondo dell’insegnamento, partendo dal mini-tennis. In realtà la passione per l’insegnamento è nata durante il sog-giorno inglese di Jacopo, per poi crescere con il passare degli anni: già a Marlow, infatti, il giovane ha iniziato ad affiancare i maestri come sostegno, maturando poi nel tempo un grande amore per questa professione. In cosa consiste l’attività e il lavoro di Jacopo ora al Quanta Club? L’impegno richiesto è di 4 giorni a settimana. Insegnare le basi e i fonda-mentali di questa disciplina soprattutto ai più piccoli non è certo facile, ma quello su cui punta il giovane maestro è trasmettere la passione per lo sport: “Oltre ad insegnare come tenere in mano una racchetta cerco di trasmettere ai bambini il mio amore per questa attività, per insegnare loro a vivere lo sport in modo unico. Prima devono divertirsi e poi capire come giocare”.Sul futuro Jacopo ha le idee molto chiare: “Voglio continuare ad insegnare, specializzarmi e avere un gruppo mio di ragazzi da seguire, magari a livello agonistico”. Ma Jacopo non è solo tennis. Oltre ad insegnare e a giocare nella squadra di serie C del Quanta Club Jacopo sta terminando l’ultimo anno della scuola inglese.

A soli 21 anni Stefania è una delle colonne portanti del tennis ago-nistico del Quanta Club. La sua storia dimostra che, se si ha una grande passione e una forte determinazione, si può crescere e ma-turare rapidamente. Dopo aver trascorso i primi anni al TC Garden, infatti, la giovane si è iscritta a soli 12 anni all’agonistica tennis del Quanta Club, seguita ed allenata da Elisa Villa. Non solo agoni-stica ma anche serie C per Stefania che, in pochi anni, è maturata e cresciuta notevolmente. A 18 anni accanto alla carriera da atleta è iniziato parallelamente anche il percorso da insegnante: le prime esperienze sono lega-te ai camp estivi del centro sportivo, al fianco di Manuela Zoni (scopritrice del talento della giovane) e al torneo Kinder, evento prestigioso organizzato proprio al Quanta Club. Da qui è stato un crescendo continuo fatto di studio e lavoro sul campo: prima il conseguimento del certificato federale di 1° livello e poi il lavoro di istruttrice con i bambini del mini-tennis. A raccontare l’attività di mini-tennis con i più piccoli è la stessa

Tra le tante novità di questa stagione sportiva ormai entrata nel vivo spicca su tutte l’infornata di nuovi istruttori: giovani leve volenterose che hanno rinfoltito il gruppo dei coach di tennis del Quanta Club. Così giovani eppure già punto di riferi-mento per i piccoli bambini del mini tennis. Jacopo, Stefania, Filippo e Mary: 4 giovani talenti del tennis che hanno deciso di intraprendere oltre all’attività agonistica anche la carriera di insegnanti, a fianco delle colonne portanti del Quanta Club, su tutti Manuela Zoni.

Giovani istruttori docent

a soli 19 anni è l’internazionale del gruppo: attuale classifica: 3.3. istruttore federale di primo livello

la futura psicologa: attuale classifica: 3.2. istruttore federale di primo livello

Jacopo Volontieri

Stefania BarBiero

tenniS | a cura di Cristina Lupi

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Stefania: “Il mini-tennis è un’attività propedeutica al tennis. Lo scopo che ci si prefigge a fine stagione è quello di rendere autonomi i bambini nel gioco. L’età dei bambini che praticano va dai 4 ai 7 anni”. Oltre ad insegnare Stefania è una delle componenti della squadra di serie C del Quanta Club, impegnata nelle gare a squadre. Questo l’impegno settimanale richiesto: allenamenti e preparazione atletica 4 volte a settimana, sabato preparazione e domenica le gare. Anche Stefania non è “solo tennis”. Infatti oltre ad insegnare e a giocare Stefania studia scienze tecniche psicologiche. Una scelta strettamente correlata al lavoro. Nel suo futu-ro c’è la ricerca di integrare gli studi con la passione per il tennis e lo sport in generale, oltre al desiderio di continuare a giocare.

È nato tutto come una sfida: a soli 5 anni Filippo aveva già le idee chiare. Vedendo i cugini giocare a tennis il suo obiettivo era uno solo: imparare a giocare per batterli. Dai campi in terra dell’Elba, durante un estate, è nata la curiosità di voler provare questo sport. La carriera di Filippo come giocatore è strettamente legata a 2 figure chiave: Barbara Rossi e Maurizio Riva. Sì, perché il “rosso” di Via As-sietta, intorno ai 9 anni, è approdato al TC Garden per iniziare l’attivi-tà agonistica proprio sotto la guida dei due maestri ora responsabili dell’Academy. Due esempi da seguire Barbara e Maurizio: forza di volontà, metodo e disciplina sono stati questi gli insegnamenti prin-cipali appresi dal ragazzo.Filippo è l’ultima new entry tra le giovani leve approdate al Quanta Club essendo arrivato a settembre 2015. La sua esperienza si può riassumere con queste parole: “Ho sempre avuto la passione per lo sport. Penso inoltre di essere un buon comunicatore e di avere pazienza e queste qualità sono fondamentali per poter lavorare con i bambini”. A soli 20 anni Filippo ricopre già un ruolo importante al Quanta Club: è infatti il referente per tutte le attività e i tornei legati al tennis amatoriale, il TPRA. Oltre all’ambito amatoriale segue, a fianco dei Maestri del Quanta Club, il FIT Junior Program, programma di allenamenti e sedute rivolti ai più piccoli e gestiti dalla Federazione Tennis; a detta di Filippo: “Un metodo intelligente per avvicinare i più piccoli al tennis e alla sana competizione. Un programma di insegnamento impostato sul miglioramento graduale”. Lui è tennis e molto altro. A breve Filippo conseguirà il brevetto di istruttore di beach tennis e paddle, due sport e realtà in netta crescita so-prattutto in questi ultimi anni. Alla domanda sul futuro le idee sono molto chiare: “Voglio continuare a fare esperienza e a imparare per poter gestire tra qualche anno in autonomia un gruppo agonistico o di giovani legata all’Academy. Mi piacerebbe inoltre specializzarmi nell’ambito del coaching, per diventare un mental coach, figura fondamentale nel tennis professionistico. Per fare questo la mia palestra di vita e insegnamento è il campo”. Prosegue Filippo: “Più trasmetti amore e passione per quello che fai più ottieni risultati sul campo e a livello umano. Il tennis è il giusto equili-brio tra disciplina, sudore e rapporti umani”.

È lui il riferimento delle attività e dei tornei legati al tennis amatoriale. attuale classifica: 3.4

filippo D’aGoStino

La storia di Mary è analoga a quella di Filippo. Dopo il primo approccio con questa attività, a 9 anni infatti la giovane si avvicina al mondo dell’agonismo con una maestra d’eccezione, Barbara Rossi, e un compagno che ritroverà poi qualche anno dopo, Filippo D’Agostino. A 15 anni Mary approda al Quanta Club, sotto la guida tecnica di Romiti e di Elisa Villa, inizia poi la carriera in serie C, assieme a Stefania. Da un paio di anni però è ferma con i tornei e le gare: all’impegno come giocatrice la ventunenne ha preferito quello come istruttrice e lo studio all’università (facoltà di scienze motorie). I primi lavori da istruttrice sono legati ai camp estivi del Quanta, in affiancamento a Manuela Zoni. È stata quest’ultima a suggerire alla ragazza di fare il corso FIT per ottenere l’abilitazione a insegnare ai più piccoli. La preparazione tecnica per lei è estremamente importante. Oltre all’esperienza sul campo Mary è motivata nel voler ottenere maggiori certificazioni, come conferma la sua partecipazione ai corsi GPTA (riconosciuto a livello internazionale) o il desiderio di partecipare prossi-mamente al corso TPRA. A livello universitario la giovane maestra conta di terminare la triennale e di iscriversi poi alla laurea magistrale. Al momento sta seguendo un tirocinio sul tennis con Carlo Rossi, figura importante in ambito tennis, nonché preparatore di Elisa Villa. Le soddisfazioni legate all’insegnamento ai più piccoli sono secondo Mary impagabili: “È bello vedere come i bambini si appassionino e si

futura istruttrice di Scienze Motorie. attuale classifica: 3.4. istruttore federale di primo livello

MarY Dona

tenniS

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approccino al tennis, imparando le basi e migliorando continuamente la tecnica. Quando imparano, si divertono e mi ringraziano per aver appre-so qualcosa di nuovo sono appagata”. Per il futuro la giovane istruttrice si vede come preparatrice tecnica. Un ruolo fondamentale nel tennis, un modo per poter sfruttare da un lato l’esperienza appresa sul campo dall’altro gli studi accademici.

SQUaDre

Si parte Da aprileNella foto a sinistra la serie C femminile: in piedi -partendo da sinistra- Stefania Barbiero, Mara Presot, Milena Jevtovic, Chiara Bordo. In basso da sinistra Elisa Villa e Barbara Rossi. (A completare il gruppo Arianna Lionetti e Mary Dona)

A destra le ragazze dell’under16: da sinistra la Maestra Elisa Villa con Giorgia Giuntoni e Karen Airoldi. (Completa il gruppo Sofia Galanti)

In basso a sinistra la serie C maschile: in piedi -partendo da sinistra- Leonardo Pane, Carlo Cazzaniga, Jacopo Volontieri, Marco Luè. In basso da sinistra Mattia Bertazzini e Gabriele Sandoli. (Completano il gruppo Francesco Cerutti e Valerio Pergolini)

In basso a destra le ragazze della serie D femminile: da sinistra la Maestra Elisa Villa, Erika Peppoloni, Francesca Pedrani, Giorgia Giuntoni e Flavia Sironi. (Si unisce al gruppo Karen Airoldi).

SaVe tHe Date

24 AprileTorneo TPRA

Da AprileGare a squadre serie C e giovanili

21 MaggioTorneo Genitori & Figli

29 MaggioTorneo TPRA

Da MaggioGare a squadre serie D

11 GiugnoTorneo fine anno SAT

13 GiugnoInizio camp specialistico tennis

26 GiugnoTorneo TPRA

25 Giugno – 2 Luglio: Tennis Clinic Maiorca

3 – 10 Luglio: Tennis Clinic Ortisei

i tornei tpra sono competizioni amatoriali che riscuotono grande successo. l’intento è quello di organizzare eventi itineranti nei vari circoli tennis per radunare tutti gli amatori che, durante un giorno del weekend, la domenica, si sfidano sui campi per tutto il giorno. l’impegno richiesto ai circoli che ospitano le varie tappe è notevole, come è notevole il flusso di persone che partecipano a questi eventi. Un esempio su tutti è stato il tpra organizzato al Quanta club domenica 21 febbraio che ha visto la partecipazione di ben 150 iscritti. filippo D’agostino, referente tpra per il Quanta club non ha dubbi: “Questi raduni sono un bel modo per conoscersi, fare gruppo e girare i vari circoli insieme. È un modo intelligente per far conoscere la forza e la potenza del tennis, soprattutto a livello amatoriale, e per dare risalto e lustro al proprio circolo tennis”.

tpra: cHe coS’È?

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tenniS

In viaggio con il tennis...Un consiglio: non prendete impegni per domenica 10 aprile. Il Quanta Club organizza una speciale trasferta per assistere al prestigioso Monte-Carlo Rolex Masters 2016 con la pos-sibilità di vedere da vicino i grandi campioni mondiali del tennis. L’invito è esteso ai soci del Quanta Club, ai frequentatori, ai ragazzi della Scuola Tennis con i loro amici e genitori. Il ritrovo è previsto per domenica 10 aprile molto presto al mattino, alle ore 5.45 a.m. presso il Quanta Club; partenza in pullman alle ore 6.00 a.m. Rientro in serata per le ore 23.00 circa.Prezzo: 60€ a persona per assistere all’ultimo turno di qualificazioni nel campo centrale 2, Palco dei Principi e agli allenamenti dei campioni. Ultimi posti disponibili. Per maggio-ri informazioni contattare la maestra Manuela Zoni: [email protected] cellulare 339 1147069. Scarica dal sito il modulo dipartecipazione Monte-Carlo Rolex Masters 2016

Tennis Clinic Ortisei per ragazzi: dal 3 al 10 luglio i maestri di tennis vi aspettano per trascorrere una vacanza all’insegna dello sport e della natura. I ragazzi potranno svol-gere due allenamenti giornalieri di tennis e di atletica, molteplici attività sportive, gio-chi ed escursioni guidate dai maestri della Scuola Tennis del Quanta Club.Ortisei rappresenta il comune principale della Val Gardena. È situato a un’altitudine di 1236 metri, immersa nella vallata del Rio Gardena tra col Rasciesa e il pendio boschi-vo del famoso Alpe di Siusi.

DOVEHotel RodesGIORNATA TIPOOre 7.45 | SvegliaOre 8.00 | ColazioneOre 8.30 | Riscaldamento atletico per tuttiOre 9.00-12.00 | Periodo tecnico dove i grup-pi si alternerannoOre 14.30 | Ripresa allenamenti e attività sportive

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATORacchetta da tennis2 tute8 completi tennisScarpe da tennis e da atleticaAccappatoio e ciabatte per la doccia2 costumi da bagno e cuffia2 pullover o pile1 k-way o giacca a vento1 pigiama2 sacca per la biancheria sporca2 paia di pantaloni lunghiFazzoletti e burro cacaoCappellino e creme solari1 ombrello pieghevole / marsupio da viaggio per i soldi e i documentiPERIODO E QUOTEDal 3 al 10 luglio 2016La quota è di 670€ + 30€ quota FIT per ap-provazione Camp Estivo 2016.PAGAMENTO300€ all’iscrizioneSaldo entro il 1° giugno 2016

TRASPORTIQuanta Club organizza un viaggio andata/ritorno in pullman/auto con partenza dal Centro Sportivo situato in via Assietta 19 (Milano) con ritrovo alle 6.30 del mattino.Numero minimo per garantire il servizio tra-sporto: 15 ragazzi.

COSTO DEL VIAGGIO100,00 € A/R.I partecipanti che effettueranno il viaggio con mezzi propri dovranno trovarsi all’al-bergo non prima delle 11 e non oltre le 12 del giorno di inizio camp.CERTIFICATI OBBLIGATORI

•Certificato medico di idoneità non agoni-stica

•Tessera sanitaria•Carta d’identità•Tessera FIT

Per tutte le informazioni contatta la Maestra Manuela Zoni: [email protected] tel: 339 1147069

il 10 aprile dal Quanta al principato per veder giocare i campioni

Dal 3 al 10 luglio due allenamenti al giorno e tanta attività a ortisei

tUtti a Montecarlo

raGazzi c’È la clinic!

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Già due giornate dedicate ai soci che volevano approfondire la loro tecnica. Ed è in arrivo la videoanalisi

Clinic, che succEsso!

Continuano le iniziative del Club per i soci. Dal torneo di Natale per i soci organizzato sui campi Gold in terra rossa con successivo pranzo di Natale e scambio di auguri ai 2 Clinic: stage intensivi di tennis con i maestri del Quanta

Club. Il primo Clinic si è svolto domenica 31 gennaio. I soci che hanno partecipato, divisi in gruppi, hanno lavorato su alcuni specifici esercizi tecnici sotto la supervisione dei maestri Maurizio Riva, Leo-nardoPaneedElisaVilla.Scopo dell’iniziativa è stato quello di approfondire maggiormente alcuni aspetti tecnici quali il lavoro in palleggio, esercitazioni al cesto eipuntifinali.VistoilgrandesuccessodelprimoClinicsièreplicatoil 6 marzo. Ancora in fase di definizione un evento incentrato sulla videoanalisi volto a riprendere i giocatori durante delle sedute di alle-namento per poi assistere all’analisi biomeccanica dei colpi.

Dopo la cena marocchina della scorsa stagione la Club House del Quanta Club si prepara a vivere un’altra serata dal sapore internazionale: venerdì 15 aprile ci sarà il Ram Thai, una cena thailandese con piatti tipici, balli e animazione. Si comincia con l’aperitivo dalle ore 19 per proseguire poi con la cena nel ristorante dalle ore 20.30. Durante la serata due ballerine thailandesi si esibiranno in danze e balli tipici mentre in un’apposita zona verranno realizzate sculture intagliate nella frutta e nella verdura.Questo il menù proposto per la serata

Antipasti: spiedini di pollo alla thailandese e polpettine di gamberiPrimi: tagliatelle di riso con gamberi e pollo, riso thai con pesce, carne verdure e spezieSecondo: riso Thai con filettini di pollo marinati al latte di cocco Dessert: semifreddo alla vaniglia con mango frescoBevande: acqua, birra thailadese o bicchiere di vino.

Prossimo evento cena con musica jazz (19 maggio). Chiedi informazioni in reception: 02 6621611

Soci: cena tHai in Via aSSietta

Venerdì 15 aprile ci sarà il ram thai, una cena thailandese con piatti tipici, balli e animazione

Dal 25 giugno al 2 luglio un’occasione per migliorare divertendosi

a palMa per Una SUper clinic

Tennis Clinic Adulti 2016: torna la vacanza estiva per tutti gli amanti del tennis. Si può trascorrere un’intera settimana a Palma di Maiorca insieme ai maestri di tennis del Quanta Club. Due ore di tennis al giorno, un torneo conclusivo con premiazioni, escur-sione in giornata e tanto divertimento e relax nella splendida cornice delle Baleari: occorre iscriversi subito.

QUANDODal 25 giugno al 2 luglio 2016.DOVEBeach Club Front De Ca SalaIl Club è dotato di 355 camere (singole, dop-

pie, triple e quadruple), distribuite in 11 edi-fici. Tutte le camere sono dotate di: balcone, bagno, phon, telefono, aria condizionata, frigorifero e tv satellitare. Le camere Junior Suites dispongono di un soggiorno.PROGRAMMA•Sabato 25 Giugno: partenza (orario da de-finirsi) dall’aeroporto di Malpensa con volo diretto. All’arrivo trasferimento con pul-lman all’albergo e sistemazione.•Domenica, lunedì, martedì e giovedì: 1 ora di tennis al mattino e 1 ora di tennis al po-meriggio.•Mercoledì 29 Giugno: giornata libera con possibilità di fare una gita.

•Venerdì 1 Luglio: torneo di tennis tra i par-tecipanti con premiazione finale.•Sabato 2 Luglio: check-out e ritorno a Malpensa.Per tutte le informazioni scrivere a: [email protected]

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open DaY

Èiniziato il conto alla rovescia per l’edizione numero 16 dei Camp estivi del Quanta Club. Tante novità ma anche tante conferme per una formula che appare rodata ormai da anni.

Si comincia il 13 giugno, per terminare venerdì 9 settembre: 12 intense settimane all’insegna dello sport e del diverti-mento per i più piccoli. Confermata la formula “family friendly” che propone quote di partecipazione invariate ormai da 4 anni e uno sconto del 5% per i fratelli degli iscritti. Dopo il successo dello scorso anno torna anche la formula “Day Camp” con la possibilità di frequentare singole di gior-nate di Camp, acquistabili il giorno stesso.Il venerdì pomeriggio, a conclusione della settimana di Camp si svolgerà l’Apericamp uno speciale aperitivo per i bambini che hanno partecipato al Camp e i loro genitori che potranno divertirsi nella pineta a bordo piscina guardando il video della settimana realizzato con le immagini più diver-tenti e gli sketch più simpatici con protagonisti i bambini dei Camp.

open DayDomenica 17 aprile si svolgerà l’Open Day Milano Camp: un’intera giornata porte aperte in cui sarà possibile iscrivere i propri figli ai camp estivi del Quanta Club usufruendo del 10%disconto.Unagrandefestapertuttiibambinieregazzicon giochi e attività per tutto il giorno dalle 10 del mattino fino a sera; dalla danza al minitennis, dal baseball al rugby, dal calcio con l’Arsenal al tiro con l’arco, senza dimenticare beach volley, roller e unihockey. Per i più piccoli invece c’è

l’area del pergolato con il gonfiabile e lo spazio per dise-gnare, giocare e ascoltare favole.Tutti gli ospiti potranno inoltre assistere al film “L’estate più bella della mia vita” sul grande schermo della sala convention scorrerà infatti il video racconto dell settimane dello scorso anno. Ma la grande novità di quest’anno è rappresentata dalla lotteria: per ogni settimana di camp acquistata verrà infatti regalato un biglietto per partecipare alla lotteria. Alle 18 ci sarà l’estrazione con ricchi premi e tante sorprese. Da non perdere!

Quantaland, per chi vive di sportAdatto ai bambini da 2 a 16 anni, divisi in cinque gruppi in base all’età, i camp Quantaland propongono un programma centrato sulle attività sportive: tiro con l’arco, piscina, pat-tinaggio, calcetto, danza, beach volley, minitennis, baseball, rugby, badminton, unihoc, basket e orientiring, sport che verranno alternati alle attività ludiche mirate alla socializza-zione, alla psicomotricità e alla creatività.

academy, per i campioni di domaniTennis, subacquea, nuoto e calcio sono i 4 percorsi specia-listici intensivi in programma per i campioni di domani. Pensati per ragazzi e ragazze dai 6 ai 17 anni, sono tutti a numero chiuso, con istruttori di livello nazionale e attestato di partecipazione finale.Academy tennis coinvolgerà i ragazzi con sedute di tennis mattutine e pomeridiane, sempre sotto la supervisione e la guida degli istruttori della Scuola Tennis del Quanta Club.

Milano Camp!Il 17 Aprile la grande festa di presentazione ed è già voglia di Estate!

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Saranno organizzate sedute di preparazione atletica, gare e tornei di fine corso a cui potranno assistere genitori e gli amici. Da quest’anno il tennis amplia ancora di più la pro-pria offerta: lo specialistico infatti dedicato a questa attività durerà ben 9 settimane contro le 5 degli scorsi anni.Academy Subacquea propone un corso vero e proprio che, integrato con le altre attività in programma per i camp, per-metterà di conseguire il certificato Padi “Bubble Maker” o “Discovery”. Academy nuoto guiderà i ragazzi dai 6 ai 14 anni a sviluppare le proprie abilità natatorie dal livello base a quello avanzato. Academy Calcio, invece, sarà organizzato e gestito dall’Ar-senal Soccer School. Si rinnova quindi per il quarto anno consecutivo la collaborazione con la scuola calcio Arsenal e l’offerta diventa sempre più ampia, visto il grande successo di partecipanti negli anni passati. Non più 2 settimane ma 3 tra cui poter scegliere, una settimana a giugno, dal 20 al 26, una a luglio dall’11 al 15 luglio e l’ultima settimana di camp, dal 5 al 9 settembre. Gli istruttori qualificati alterneranno lavoro tecnico e sedute di allenamento sul campo, abbinando al gioco del calcio l’utilizzo della lingua inglese.

english campTorna l’appuntamento con il camp specialistico dedicato alla lingua inglese: un percorso di avvicinamento a questa lingua basato su attività ricreative e sportive, sotto la supervisione di insegnanti madrelingua certificati British Institutes. Da quest’anno oltre alla categoria Baby e Mini l’English

Camp si apre ai Kids e ai Teens, con due settimane specifi-che. La settimana dal 13 al 17 giugno per i ragazzi di quarta e quinta elementare, la settimana dal 5 al 9 settembre per i ragazzi di seconda e terza media.

A rendere ancora più completa l’offerta un servizio navetta che copre i principali punti di snodo cittadino e, sempre su richiesta, la possibilità di far svolgere i compiti delle vacanze subito dopo la pausa pranzo sotto la supervisione di un istruttore.

Una scena del film “L’estate più bella della mia vita” il video racconto delle settimane dei camp dell’edizione 2015

SaVe tHe Date

• 17 APRILE Open Day dalle ore 10 alle 20

• QUANTALAND: tutte le settimane dal 13 giugno al 9 settembre

• ACADEMY TENNIS: dal 13 giugno al 29 luglio • dal 29 agosto al 9 settembre

• ACADEMY NUOTO: dal 13 giugno al 15 luglio

• ACADEMY SUBACQUEA: dal 20 giugno all’8 luglio

• ACADEMY ARSENAL CALCIO: 3 settimane così suddivise: dal 20 al 24 giugno • dall’11 al 15 luglio • dal 5 al 9 settembre

• ENGLISH CAMP: dal 13 giugno al 29 luglio • dal 29 agosto al 9 settembre

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altri Sport

Oltre ad essere un campione in campo è una delle colonne portanti del Beach Volley alQuanta Club. Conosciamo meglio Andrea Abbiati, reduce dalla recente vittoria del Tor-

neo Regionale serie beach 2 in coppia con l’atleta e amico Tiziano Andreatta.

La stagione dei tornei e degli impegni è ormai alle porte: come ti stai preparando e quali sono gli obiettivi che ti sei prefissato con Tiziano?Il campionato indoor di beach volley parte il weekend del 19-20 marzo con la tappa di Monopoli, le f inali saranno a Spotorno il 13-15 aprile. Puntiamo alla riconferma a livello italiano del titolo di campioni indoor. A livello outdoor l ’intento è quello di migliorare il nostro piazzamento rispetto allo scorso anno dove siamo arrivati quarti nella f inale a Catania. Il sogno nel cassetto è quello di partecipare a qualche tappa open del World Tour a livello europeo ma questo dipende dal punteggio ottenuto.

Che tipo di allenamento seguite?L’allenamento standard prevede 2 sedute settimanali sul campo

cui si aggiungono un giorno di studio sulle situazioni di gioco. Con l ’avvicinarsi degli eventi invece cambia la tipologia di lavoro con carichi più leggeri ed esercizi mirati su alcuni aspetti.

Il binomio Abbiati-Andreatta sembra davvero perfetto. Quando e come è nato?Abbiamo iniziato a giocare insieme nella stagione 2014-2015, quasi per caso. Dopo esserci incontrati più volte a livello italiano nei vari tornei è nata una stima reciproca prima e un’amici-zia poi. Fuori dal campo si è creato un bel legame. Tiziano è di Trento ma studia e vive a Bologna dove insegna e si allena.

Ma Andrea non sei solo un atleta professionista. Oltre all’attività agonistica, infatti, c’è anche tempo per inse-gnare, a scuola e al Quanta Club.Da 8 anni insegno scienze motorie nelle scuole: 4 anni alle ele-mentari e ora da 4 sono al liceo Enrico Fermi di Milano. Mi piace poter trasmettere ai ragazzi l ’idea che lo sport e l ’attività f isica possano portare al benessere e determinare uno stile di vita sano. Al Quanta Club, invece, sono direttore tecnico del beach volley. A livello agonistico, invece, la mia carriera è iniziata

anDrEa

La colonna portante del beach volley al Quanta Club continua a vincere in coppia

con Tiziano Andreatta

il beach champion

SaVe tHe Date

• 3 APRILE • ore 9.30 Torneo Maschile e Femminile 2x2

[email protected]

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altri Sport

relativamente tardi, nel 2011, a 25 anni. Prima giocavo a livello regionale poi sono entrato nel tabellone del campio-nato italiano.

Quali sono le soddisfazioni più belle che hai vissuto come atleta e come insegnante?Come atleta ricordo 3 importanti risultati: la vittoria nel 2015 con Tiziano del campionato italiano indoor, la quali-ficazione sempre nel 2015 al torneo Webza a Barcellona (7° posto conseguito) e il 4° posto assoluto outdoor. Come inse-gnante è bello vedere tante persone scegliere il beach volley come stile di vita. È la passione che ti spinge a partecipare ai tornei, ad iscriverti. Oltre agli obiettivi tecnici cerco sempre di trasmettere l ’amore che provo verso questo sport.

Dietro a ogni campione c’è sempre un team strut-turato che lo segue e supporta in ogni momento. È doveroso fare dei ringraziamenti?Il merito di questi importanti traguardi raggiunti va diviso con il Quanta Club e, nello specif ico, Marco Uda che mi supportano e mi danno la possibilità di allenarmi, con Luca Zago per la supervisione f isica e atletica, la BVT, Hobby&Volley, Brianza&Sport nella f igura del dottor Malberti ed Edilcasi.

In continuo sviluppo il beach volley al Club riscuote sempre più successo, soprattutto tra i più giovani. I 3 tecnici di riferimento

sono: Andrea Abbiati, direttore tecnico e responsabile del settore giovanile e dei corsi open adulti, Giovanni Garlaschelli, riferimento per i corsi adulti e Daniel Cerri impegnato con i più giovani. L’atti-vità del beach con i relativi corsi si svolge tutta la settimana, con corsi agonistici e corsi base. Quest’anno, oltre ai fedelissimi cor-

sisti, è cresciuto notevolmente il numero dei nuovi iscritti. Grande successo e riscontro di partecipanti anche per i tornei organizzati

al Club. Lo scopo di questi 3 giovani insegnanti si differenzia a seconda dell’età dei corsisti. Con i più giovani si punta su aspetti educativi e formativi, con gli adulti si punta al raggiungimento di

obiettivi tecnico-tattici di gioco. Alla base di tutto vi è però una regola fondamentale: il beach volley deve essere vissuto come

divertimento, una fonte di svago e intrattenimento.

Realizzata in collaborazione con l’Associazione Sportiva Milano Skating l’iniziativa “Domenica in pista” ha fatto diventare per svariati mesi la pista del Club il ritrovo domenicale pomeridiano degli amanti del pattinaggio, in linea e a rotelle, che si sono potuti dilettare e divertire pattinando in compagnia con buona musica in sottofondo. A supervisionare in pista c’erano i maestri e tecnici di Milano Skating, pronti a consigliare e dare indicazioni ai più temerari intenti a sperimentare acrobazie in pista. Un modo per ritrovarsi, fare gruppo e divertirsi tutti insieme.

tre UoMini D’oro per Uno Sport in GranDe SpolVero

e DoMenica Si pattina!

andrea abbiati, Giovanni Garlaschelli e Daniel cerri sono il booster che ha fatto del beach al

Quanta club una disciplina divertente

Grande successo per l’iniziativa in collabo-razione con Milano Skating

Sabato 27 e domenica 28 febbraio la pista di rol-ler del Quanta Club è stata il palcoscenico del 4° Trofeo Quanta Club organizzato in collabo-razione con l’Associazione Sportiva Dilettanti-

stica Gioca Pattinaggio. A scendere in pista tanti piccoli campioni che si sono sfidati alla conquista dell’impor-tante Trofeo.

Party con balli, coreografia e cena in occasione della festa ambrosianaPiccoli pattinatori al Club

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Giovedì 11 febbraio il Quanta Club si è vestito a festa per l’evento speciale: Carnival Fitness Party. Unafesta del fitness organizzata in concomitanza con il Carnevale ambrosiano. La formula, già rodata dopo

il 1° evento a novembre, è sempre la medesima: balli, coreografie, ma anche yoga, e group cycling nelle sale fitness dalle 18 fino alle 20 e l’aquagym in piscina per poi proseguire la festa al ristorante del Quanta Club con l’aperitivo danzante. Ad animare la serata gli istruttori del Club capitanati da Luca Bertante, con il pre-zioso supporto dei colleghi e amici Franco, Alice, Alessia, Ilenja, Paola e Luca. E dopo aver mangiato spazio al divertimento con i ballidigruppo.Unafestadelfitnessedell’allegria,unmodoperpassare una serata in compagnia. Tanto divertimento anche con la festa di Primavera, sabato 19 marzo 2016. Per tutti gli appun-tamenti con gli eventi fitness e non consulta i nostri social e il sito, tante sorprese ti attendono! Con la primavera partono gli aperitivi: prima data il 9 aprile con i piatti tipici della Sardegna, il 5 maggio con altre specialità regionali e dal 9 giugno gli aperitivi a bordo piscina ogni primo giovedì del mese.

Party con balli, coreografia e cena in occasione della festa ambrosiana

RicordandouncarnEvalE a tutto fitness

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Dopo la doppia rappresentazione della Pas-sione secondo Giovanni di Bach per la set-timana di Pasqua, che ha visto l’Ensemble

laBarocca diretta da Ruben Jais esibirsi sia all’Au-ditorium di Milano sia in Duomo, la stagione sinfo-nica de laVerdi - che per la prima volta coincide con l’anno solare - riprende a pieno ritmo con una serie di appuntamenti davvero stimolanti all’Auditorium di Milano (la Casa de laVerdi) in largo Mahler. Venerdì 1 e domenica 3 aprile, dopo una lunga serie di per-formance all’estero, il direttore musicale Signora Zhang Xian torna alla guida dell’Orchestra Sinfo-nica di Milano Giuseppe Verdi con un programma tutto incentrato sul tema della primavera, attraverso le musiche di Schumann, Goldmark e Malipiero. La settimana successiva (7/8/10 aprile), la parola al… balletto! Sul podio de laVerdi infatti il conduc-tor Stanislav Kochanovsky porterà il pubblico nel fascinoso mondo della danza, attraverso l’ascolto di tre pagine indimenticabili di altrettanti autori russi: Čajkovskij (Suite de La bella addormentata), Khačaturjan (Suite di Masquerade) e Stravinskij (Petruška). Imperdibile l’incontro musicale di venerdì 15 e domenica 17 aprile, quando Orchestra e Coro Sin-fonico, diretti per l’occasione dal Premio Oscar Luis Bacalov, saranno impegnati nella rappresentazione de Barbatelle – Una di vino commedia, divertimento buffo su testi di Francesca Verducci e Giancarlo Cignozzi, musicato per laVerdi da Luis Bacalov: un’opera straordinaria e divertente che – sull’onda della tradizione musicale mozartiana – ci porterà tra le schermaglie di una “guerra” tra i vini italiani e i vini francesi.Si torna ai grandi classici (28/29 aprile e 1 maggio) con il Concerto per oboe e orchestra in Do mag-giore di Mozart (solista Paolo Grazia) e la mitica Quinta Sinfonia di Beethoven, con laVerdi diretta per l’occasione dalla prestigiosa bacchetta d’Ol-tralpe Patrick Fournillier, che nel dicembre 2011

accompagnò proprio laVerdi nella indimenticabile trasferta a Muscat in Oman, per le celebrazioni dell’inaugurazione dalla Royal Opera House della capitale del Paese del Golfo.Troveremo di nuovo Zhang Xian alla guida della “sua” orchestra (5/6/8 maggio), con l’esecuzione dell’emozionante e popolarissimo Concerto per violino e orchestra di Čajkovskij (solista Gennaro Cardaropoli) e la Sinfonia n. 4 del grande russo. Un salto di un paio di settimane per concludere il mese di maggio (27 e 29) con la direzionea di Gaetano d’Espinosa che accompagnerà laVerdi e la fasci-nosa pianista croata Martina Filjak nel Concerto per pianoforte e orchestra di Sgambati, grande musici-sta dell’Ottocento italiano ancora oggi poco cono-sciuto al grande pubblico.Arriviamo così all’entusiasmante “trittico” di metà giugno (9/10/12), con il ritorno di Jader Bignamini – bacchetta verdiana della “scuderia” de laVerdi conosciuta e apprezzata in tutto il mondo - sul podio di largo Mahler per un doppio Čajkovskij (Ouverture Fantasia da Romeo e Giulietta e Sinfonia n. 6 Pate-tica) e Šostakovič, il cui Concerto per pianoforte e orchestra è affidato al talento della fuoriclasse Angela Hewitt.

Per tutti i soci Quanta Club biglietti e abbonamenti scontati.www.laverdi.org

primavera in musica...

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neWS QUanta | a cura di Marco Cattelan

Grande successo per la presentazione di “Anabasi”, il progetto di accoglienza attiva per i richiedenti asilo politico ideato e promosso dal Gruppo Quanta. Quasi 200 le persone che hanno partecipato alla

conferenza stampa svoltasi presso il Centro Congressi Unindustria a Torino lo scorso febbraio. Tra gli ospitidellagiornatailVicepresidentedelGruppoQuantaEnzoMattina, il Presidente del Comitato provinciale Croce Rossa Italiana Torino Graziano Giardino e il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.“Anabasi”, parola greca che significa viaggio d’andata lungo e difficile, è un progetto di formazione sperimentale, finalizzato alla creazione di figure professionali specializzate, molto richieste dal mercato del lavoro e all’inserimento lavorativo e al rafforzamento dei processi di inclusione sociale. I destinatari dell’iniziativa sono circa 80 richiedenti asilo politico, ospiti del Centro di accoglienza Teobaldo Fenoglio di Settimo Torinese, che seguiranno percorsi di orientamento e formazione professionale presso le strutture Cnos-Fap presenti sul territorio piemontese. “Favorire processi di inclusione sociale attraverso percorsi di

formazione e accompagnamento al lavoro è fondamentale. Sulfiniredel1800,–spiegailVicepresidentedelGruppoQuanta, Enzo Mattina – non possiamo dimenticarlo, i termini che oggi vengono attribuiti ai migranti erano utilizzati per riferirsi agli italiani provenienti dal Mezzogiorno. Con Anabasi vogliamo scrivere una storia diversa e replicare l’iniziativa anche in altre realtà che si sono già mostrate interessate al nostro progetto. Attraverso iniziative finalizzate a garantire un’occupazione di qualità, come quella che passa per le Agenzie per il lavoro, è possibile favorire l’inclusione sociale”.All’appuntamento è intervenuto anche il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino che ha posto l’accento sulla necessità di guardare all’immigrazione come a un’opportunità di innovazione invece che a un problema.Quattro i protagonisti dell’iniziativa: Quanta SpA, coordinatrice generale; Quanta Risorse Umane, perla progettazione e la gestione dei fondi; il Centro di accoglienza Fenoglio/Croce Rossa Italiana per la pre-selezione dei ragazzi; Cnos-Fap di S. Benigno Canavese, il soggetto che eroga i corsi di formazione professionale.

ANABASI

piemonte: progetto di accoglienza attiva destinato a 80 richiedenti asilo politico

per chi fugge dalla guerra

Nella foto principale il Pres. della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Nella foto in alto a destra Enzo Mattina (Vicepresidente Quanta) e Fabio Campidoglio (AD Quanta Risorse Umane); in basso alcuni dei ragazzi coinvolti nel progetto.

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Dopo l’esperienza del 2015 continua la collaborazione tra Quanta e i principali istituti tecnici per presentare agli studenti delle classi 5e il settore delle telecomunicazioni. In collaborazione con alcune delle principali aziende del settore ICT-TLC come Valore BF (partner diTelecom, Samsung e altri colossi internazionali), gli HR Consultant di Quanta hanno coinvolto i futuri maturandi in elettrotecnica e informatica in incontri formativi mirati a conoscere gli aspetti tecnici più importanti nell’ambito della ricerca e selezione. Per i ragazzi è stata l’occasione per confrontarsi di persona con i loro futuri interlocutori, scoprendo come fare colpo durante le selezioni di lavoro e quali siano le richieste delle aziende. Da febbraio progetti orientativi di questo tipo hanno preso piede a Milano e Roma, mettendo in luce l’importanza del dialogo attivo tra scuola e realtà appartenenti al mondo del lavoro.

telecoMUnicazioni Senza SeGreti

A pochi mesi dal lancio della nuova veste grafica di quantarisorseumane.com, il sito della società del Gruppo Quanta dedicata alla formazione si arricchisce di una nuova areadedicata aiCorsi diQuantaRisorseUmane.A portata di clic, facilmente consultabile, la pagina con i corsi in programma con tutti i dettagli. Già attive le aree ICT e coaching, a cui andranno ad aggiungersi l’ambito legato alla formazione linguistica, quella sui materiali compositi e quella legata ai processi. Nella pagina dei corsi, sono in arrivo molte novità per chi vuole approfondire le proprie conoscenze o avvicinarsi a nuovi settori in modo professionale.

Un clic per QUantariSorSeUMane.coM

nuova area sul Web per chi vuole approfondire le proprie conoscenze

anche quest’anno intensificata la collabora-zione con gli allievi dell’ultimo anno degli isti-tuti tecnici

italia KazaKHStan VerSo il fUtUro

Nella mattinata del 19 gennaio si è svolto “Nurly Zhol – Via verso il futuro”, terzo appuntamento promosso dalla Camera di Commercio Kazaka all’interno del progetto Quanta4Expo.Volto a rafforzare i rapporti commerciali e culturali tra Italia e Kazakhstan, l’incontro ha visto un ricco parterre di ospiti. Ad aprire la mattinata di lavori è stato Savino Corsari, organizzatore e fiduciario della Camera Internazionale di Commercio del Kazakhstan in Italia, che ha fatto una panoramica sulle opportunità commerciali offerte dal Kazakhstan e sull’importanza crescente dell’area kazaka a livello internazionale.Il secondo ospite è stato Lorenzo Campanello, che si è occupato di fare un excursus sulle risorse primarie e secondarie del Kazakhstan, sia rispetto alle materie prime sia per tutto ciò che riguarda le opportunità commerciali sul territorio e verso l’Eurasia.Dopo il caloroso saluto di Illo Quintavalle, padrone di casa e CEO del Gruppo Quanta, sono intervenuti Saken Meirman, Console kazako in Russia, e i rappresentanti di “Itakastana”, che hanno spiegato le finalità e lo sviluppo del progetto omonimo che darà vita ad un vero e proprio microcosmo italiano nell’area di Astana. Fiore all’occhiello dell’iniziativa sarà una struttura eterogenea in cui le aziende italiane troveranno spazi di rappresentanza e possibilità di proporre i prodotti d’eccellenza della manifattura Made in Italy in occasione dell’Energy Expo 2017 che si terrà proprio ad Astana. Savino Corsari ha poi descritto “AgerAstana – the city of human being”, progetto incentrato sul settore agroalimentare e su tutta la filiera ad esso collegata collegata, dalla termovalorizzazione dei gas animali alla costruzione di strutture per lo stoccaggio delle merci.A chiudere gli incontri il business lunch all’interno della Club House del Quanta Club, dove gli ospiti hanno potuto confrontarsi con gli organizzatori sul progetto e sulle occasioni di business ad esso legate.

continua l’onda lunga del post Quanta4expo

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neWS QUanta

QUanta forMa GioVani per le tlc

Secondo un recente articolo de “Il Sole 24 Ore” l’Italia si attesta al venticinquesimo posto (su 28) in Europa per competitività, competenze digitali e integrazione delle tecnologie digitali. Il ritardo sugli altri Paesi riguarda anche la copertura rispetto alla banda ultra larga, anche se questa sta crescendo con una buona accelerazione. La diffusione della banda larga e della fibra ottica non riguarda solo la connettività nazionale, ma si accompagna alla crescita del Pil e dell’occupazione, portando ad aumenti della produttività fino all’1,5%.

Gli ambiti della fibra ottica e della banda banda larga si attestano quindi come trainanti e in pieno sviluppo, bisognosi di reperire risorse specializzate capaci di rispondere all’evoluzione in corso. Per rispondere a questa esigenza Quanta ICT ha avviato una importante ricerca di giovani diplomati a indirizzo tecnico, da formare in collaborazione con una delle più importanti realtà del settore: Quanta ICT realizzerà dei percorsi di formazione e inserimento lavorativo (a numero chiuso) per le figure di “tecnico esperto nella giunzione di cavi tlc ed elettrici” e per il profilo di “tecnico esperto nell’esecuzione e manutenzione di impianti elettrici e tlc”.

I percorsi saranno avviati in Veneto ed Emilia-Romagna, coinvolgendo neodiplomati ad indirizzo tecnico (Elettronici ed Elettrotecnici, Informatici, Telecomunicazioni) o ragazzi con la qualifica triennale di elettricista. I percorsi sono interamente gratuiti e avranno una durata complessiva di 96 ore con lezioni frontali ed esercitazioni pratiche. Coloro che supereranno brillantemente il corso di formazione, concluderanno la loro esperienza con un contratto di somministrazione a tempo determinato con ottime prospettive di crescita in azienda.

Nel box in alto il video #AgatiCristian che, dopo aver frequentato uno dei primi corsi di Quanta per tecnici delle telecomunicazioni, lavora ormai da un anno con una delle più importanti realtà nazionali del settore.

percorsi a numero chiuso per l’inserimento lavorativo di tecnici esperti

Quanta risorse Umane per tecnici e professionisti: lezioni nel

week end o in 6 giornate

Parte da aprile il calendario di corsi ideato da Quanta Risorse Umane per tecnici e professionisti che desiderano

ampliare le proprie competenze in ambito informatico. Tutti i corsi si svolgeranno nel Building Quanta (all’interno

del Quanta Club) e saranno di due tipologie: Ict Week-End, in programma nel fine settimana per consentire la

frequenza a chi già lavora, e Ict Full Time, concentrati in 6 giornate dal lunedì al sabato.

I corsi della formula Week-End sono dedicati allo sviluppo di applicazioni, a Oracle e MySql, mentre quello della

categoria Full Time è incentrato sugli aspetti della “cyber security” e della “cyber intelligence”, coinvolgendo come

partner uno degli enti più importanti nell’ambito della sicurezza informatica.

ICT WEEK-END2-3-9 aprile,

Corso Base Mobile Developer in ambiente Android;

10-16-17 aprile, Corso Avanzato Mobile Developer in ambiente Android;

7-8-14-15-21 maggio, Corso Oracle per D.B.A. (Data Base Administrator)

22-28-29 maggio, Corso Oracle Base per Sviluppatori;

11-12-18 giugno, Corso MySql (MySql Administrator and/or Application Developer)

ICT FULL TIME20-25 giugno,

Corso Cisso (Certified Information Systems Security Officer)

inforMatica, corSi Da aprile

corSi in calenDario

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SalUte

Le attività agonistiche, sportive non agonistiche (ma non le ludico-motorie) necessitano di un particolare certificato medico

La stagione sportiva 2015/2016 è iniziata ormai da qualche mese, ma gli effetti dei recenti cam-biamenti in merito alla legislazione sulla certifi-cazione medica per lo sport, soprattutto relativa

all’attività non agonistica, hanno creato un bel po’ di scompi-glio, che speriamo di dipanare nelle prossime righe, rispon-dendo anche a qualche domanda che è stata rivolta allo staff del Quanta Fisiomed.I dubbi sull’effettiva utilità di un check-up funzionale (richiesto ormai persino dalle scuole per le attività para o extra scolastiche) possono essere facilmente chiariti ricor-dando innanzitutto le tipologie di attività sportiva:- attività sportiva agonistica- attività di particolare ed elevato impegno cardiovascolare- attività sportiva non agonistica- attività ludico-motoriae soprattutto rammentando che ognuna di esse, per legge, necessita di un tipo di certificato medico che consente lo svolgimento dell’attività in sicurezza, tranne quella ludico-motoria, per la quale però è consigliata una valutazione pre-

ventiva dei fattori di rischio presso il proprio medico curante.Ma cosa si intende con le parole “per legge”?Mentre la visita e gli esami previsti per l’attività agonistica non hanno subito cambiamenti dal Decreto Ministeriale del 18 febbraio 1982, il 20 luglio 2013 è stato pubblicato sullaGazzettaUfficiale ilDecretoBalduzzi, che – oltre adisporre la dotazione e l’impiego, da parte di società spor-tive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di altri eventuali dispositivi salvavita – ha introdotto regole stringenti per ridefinire i certificati rela-tivi all’attività motoria/sportiva: ha introdotto quelli relativi all’attività amatoriale, ludico/motoria e ad alto impegno car-diovascolare.Contestualmente ha modificato il certificato necessario per praticare l’attività sportiva “non agonistica” (già previsto con il DM 18.02.1983), modificando le modalità di rilascio (inseriti la misurazione della pressione arteriosa e l’elettro-cardiogramma a riposo) e il testo del certificato.A distanza di meno di un mese, però, il legislatore ha nuo-vamente modificato la normativa (Decreto del Fare): aboliti

Certificazione medica quanDo pErchée

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i certificati appena introdotti per l’attività ludico/motoria e modificato quello per l’attività sportiva “non agonistica”, che diventa facoltativo (eliminato l’obbligo dell’elettrocardio-gramma, lasciato alla valutazione del medico visitatore).Infine il 30 ottobre 2013 (Decreto della Pubblica Ammini-strazione) avviene un’ulteriore modifica, questa volta solo del certificato per l’attività sportiva “non agonistica”, che rein-troduce l’elettrocardiogramma, secondo linee guida recente-mente approvate dal Ministero della Salute su proposta della

Federazione nazionale degli ordini dei medici-chirurghi e degli odontoiatri, sentito il Consiglio superiore di sanità: serve il certificato, rilasciato dal proprio Medico di Medi-cina Generale o Pediatra, o dallo Specialista in Medicina dello Sport o da un Medico iscritto alla Federazione Medico Sportiva Italiana, dopo aver eseguito anamnesi (storia cli-nica), un esame clinico con misura della pressione arteriosa e un elettrocardiogramma secondo le linee guida emanate dal Ministero della Salute.

Ma chi sono coloro che praticano, in effetti, l’attività sportiva non agonistica?

• alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dagli organi scolastici nell’ambito delle attività para-scolastiche

• coloro che svolgono attività organizzate dal Coni (come ad esempio campionati juniores praticati da bambini al di sotto dell’età minima per l’agonismo), da società sportive affiliate alle federazioni sportive nazionali (Asd, Ssd, etc), da discipline associate, dagli enti di promozione sportiva riconosciuta dal Coni, che non siano considerati atleti agonisti ai sensi del DM 18.02.1982

• coloro che partecipano ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale

Serve l’elettrocardiogramma?

Ci vuole sempre un elettrocardiogramma a riposo che deve essere conservato in copia dal medico che rilascia il certificato, debitamente refertato. L’elettrocardiogramma inoltre deve essere effettuato almeno una volta nella vita. Con periodicità annuale per coloro che hanno superato i 60 anni di età e che associano altri fattori di rischio cardiovascolare e con periodicità annuale anche per coloro che, a prescindere dall’età, hanno patologie croniche conclamate, comportanti un aumentato rischio cardiovascolare.Il medico certificatore tenuto conto delle evidenze cliniche e/o diagnostiche rilevate, si può avvalere anche di una prova da sforzo massimale e di altri accertamenti mirati agli specifici problemi di salute. Nei casi dubbi il medico certificatore si avvale della consulenza del medico specialista in medicina dello sport o, secondo il giudizio clinico, dello specialista di branca.

Qualche dubbio?

Se ci sono ancora domande o dubbi relativi alla certificazione medica sportiva si può contattare Quanta Fisiomed all’indirizzo mail [email protected]: gli specialisti del Centro sono pronti a fornire ogni risposta.

DoManDe e riSpoSte

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UltiMa paGina | di Vittorio Viterbo

Così, per sport

Cera una volta, sì, un’altra volta. La Milano dello sport, stavolta. Non per essere nostal-gico, Dio guardi, né laudator temporis acti. Solo per ricordare quanto questa città, che grazie non tanto all’Expo ma soprattutto al

grande sforzo fatto per salvare l’EsposizioneUniversale ètornata a splendere, fosse uno dei grandi “luoghi” dell’ago-nismo mondiale.Inter e Milan vincevano ovunque e comunque, soprattutto a San Siro che era soprannominato “la Scala del Calcio” ed era considerato il miglior stadio al mondo per seguire dagli spaltiunapartita.Poic’era ilVelodromoVigorelli, il tem-pio del ciclismo su pista regno di Antonio Maspes e Sante Gaiardoni ma anche del pugile Duilio Loi, là dove si esibi-rono i Beatles e, fra i lacrimogeni, i Led Zeppelin. Non basta, si giocava anche a pallacanestro (non era per tutti “basket”), e quanto, e come: dal Simmenthal a L’Onestà fino alBillyeallaPhilips.ScontriepiciconVarese,conl’Europache avvenivano nel fuoco di una piccola, straordinaria bom-boniera – il Palalido – prima, e in un bellissimo Palazzetto dello Sport proprio davanti a San Siro: non a caso, erano tanti i tifosi di calcio e basket.Infine il Palazzo del Ghiaccio, in via Piranesi, un tempo la più grande pista coperta d’Europa, teatro non solo di gare di pattinaggio e hockey, ma anche di eventi di pugilato, scherma, pallacanestro, al debutto di Adriano Celentano, alle esibizioni di Mina, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Luigi Tenco.Il mondo è cambiato, è vero. Ormai lo sport, se non lo si pratica, lo si segue perlopiù in televisione (lasciando troppi spazi a chi in uno stadio neanche dovrebbe entrare). Molto meglio, con decine di telecamere dedicate e incredibili slow-motion; molto peggio, senza quell’atmosfera, quel sentirsi parte di un tutto, quegli odori, quegli echi. Però, cosa resta?Lo stadio Meazza – come viene correttamente chiamato da chi non l’ha frequentato quando era “San Siro” e basta – è un monumento e, allo stesso tempo, un imbarazzo. Troppo obsoleto, troppo grande, troppo poco sicuro; ambedue le milanesi se ne andrebbero volentieri per costruirsi la propria

“casa”, sull’esempio dei grandi club inglesi e – orrore – della Juventus. Il Vigorelli? È stato chiuso nel 1975, riaperto nell’84 erichiuso l’anno seguente. Poi riaperto nel 1997 per una gara di sci di fondo (!). Si riprese a correre su pista fino alla chiu-sura definitiva di quelle gare in una data fatidica e fatale, l’11 settembre 2001. Poi è stato usato come moschea; oggi vi si allenano i Seamen e i Rhinos, le due squadre milanesi di football americano.Il Palalido? Imbarazzante solo parlarne. Troppo piccolo per ospitare uno sport in pieno boom come il basket, è stato lasciato per il (Mediolanum) Forum di Assago, più grande e multifunzionale. È stato abbandonato, davvero. Nel 2010 è stato chiuso, poi sono iniziati lavori di ristrutturazione quasi da “fabrica del Domm”, l’interminabile fabbrica del Duomo: doveva essere pronto nel 2015, forse lo sarà a fine 2016. Forse.Del Palazzetto dello Sport, detto Palasport, allora una delle arene coperte più grandi al mondo, non v’è più traccia. Let-teralmente. Morì il 17 gennaio 1985, schiantato da un’indi-menticata, eccezionale nevicata e venne temporaneamente sostituito dalla tensostruttura di Lampugnano Palatrussardi, poi Palasharp. Nel 1988 venne abbattuto; nell’ottobre 1990 venne finalmente inaugurato il Forum di Assago.Il Palazzo del Ghiaccio c’è ancora, è il ghiaccio a non esserci più... chiuso nel 2002 e restaurato, dal 2007 è diventato un’importante spazio polifunzionale riservato a mostre, sfi-late, convegni.«Que reste-t-il de nos amours», canterebbe Charles Trenet. Poco.Un troppopoco cheMilanonon simerita a livellodi grandi strutture. E i risultati, ahimè, si vedono. Anche a livello sportivo. Resta una speranza: che il nuovo sindaco, chiunque egli sia, dedichi maggiore attenzione a quanto avvicina i milanesi all’agonismo, alla passione di mille disci-pline; che torni a fare il tifo per le milanesi di qualsiasi sport, che sia il primo tifoso, oltre che il primo cittadino. Che inve-sta in spazi e strutture moderne, polifunzionali, in grado di essere usufruite da campioni, atleti, persone qualsiasi. E che la smetta di pensare solo alla piste ciclabili.

Amaro Amarcord di chi una volta sapeva di poter contare su grandi squadre milanesi, che fossero di pallacanestro o calcio. Ma una volta c’erano soprattutto gli impianti...

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Sef CarMilano, via Pizzoni 14 ang. Via de Gasperi sefcar.toyota.it

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