Europa Creativa. Il Programma quadro per il sostegno ai settori culturali e creativi europei 2014 -...

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Programma quadro per il sostegno ai settori culturali e creativi europei 2014 - 2020 Europa Creativa

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I settori della cultura e delle professioni creative contribuiscono in Europa in modo indicativo allo sviluppo sociale ed economico degli Stati membri e delle regioni. Gli investimenti strategici in questi settori a livello locale e regionale valorizzano l'immagine di un'Europa dinamica, attraente, creativa e aperta a culture e talenti di tutto il mondo.

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Programma quadro per il sostegno ai settori culturali e creativi europei 2014 - 2020

Europa Creativa

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Le politiche culturali in Europa

Trattato di Lisbona, art. 167:

l'Unione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune. L'azione dell'Unione è intesa ad incoraggiare la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, ad appoggiare e ad integrare l'azione di questi ultimi nei seguenti settori: miglioramento della conoscenza e della diffusione della cultura e della storia dei popoli europei, conservazione e salvaguardia del patrimonio culturale di importanza europea, scambi culturali non commerciali, creazione artistica e letteraria, compreso il settore audiovisivo […] (Art. 166, formazione professionale, Art. 173, competitività delle imprese europee)

inoltre

• Convezione UNESCO 2003 sul patrimonio culturale tangibile e intangibile • Convenzione UNESCO 2005 sulla diversità culturale e linguistica • Convenzione FARO sul valore del cultural heritage (firmata dall’Italia, ma non

ancora ratificata)

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Le politiche culturali nella programmazione 2014-2020 (1)

Nella nuova programmazione, le politiche culturali trovano spazio negli ambiti:

– Politica di Coesione (Fondi Strutturali , budget: 376 miliardi ) – Horizon 2020 (ricerca e innovazione, budget: 90 miliardi) – Digital Agenda (tecnologie digitali, budget: 11 miliardi ) – Sviluppo rurale (Budget: 92 miliardi, all’interno della PAC, 389

miliardi) – EUROPA CREATIVA (cultura, creatività e audiovisivo, budget: 1,8

miliardi)

Progetti: Capitali europee della Cultura, Label sul patrimonio

storico/culturale, programmi in accordo con il Consiglio d'Europa (come gli Itinerari culturali europei e Eurimages)

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• Capitale europea della Cultura http://ec.europa.eu/culture/our-programmes-and-actions/capitals/european-capitals-of-culture_en.htm

• Label sul patrimonio storico/culturale

EUROPEAN HERITAGE LABEL: volto a valorizzare il patrimonio culturale comune e a migliorare la conoscenza reciproca fra i cittadini europei, contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza all’Unione e a promuovere il dialogo interculturale. Assegnato a siti che abbiano apportato un contributo rilevante alla storia e alla cultura europee

• Itinerari culturali europei sono percorsi riconosciuti dal Consiglio d'Europa come veicolo di comunicazione, di scambio culturale tra le nazioni e le culture europee e come strumento per consolidare l'identitrà europea: come tali sono considerati patrimonio europeo da salvaguardare. Il progetto è partito nel 1987 ed alcuni percorsi, per la loro importanza, sono stati 'promossi' a Grande Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. Si tratta di itinerari lungo grandi città d'arte, borghi medievali, monasteri e abbazie, ma che attraversano anche paesaggi dimenticati: un modo eccellente per riscoprire i nostri territori e le antiche vie percorse dai primi europei. Per citarne alcuni: «I Cammini di Santiago» e «Le Vie Francigene»

• Eurimages EURIMAGES è il Fondo del Consiglio d'Europa, creato nel 1988, a sostegno della coproduzione, distribuzione, sfruttamento e digitalizzazione di opere cinematografiche europee. Il finanziamento si rivolge a società europee indipendenti.

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Le politiche culturali nella programmazione 2014-2020 (2)

Obiettivi tematici dei Fondi Strutturali:

1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione 2. Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, la loro

utilizzazione e la loro qualità 3. Rafforzare la competitività delle pmi, quella del settore agricolo (per il feasr) e quella del

settore dell'acquacoltura e della pesca (per il feamp 4. Sostenere un'economia a basse emissioni di co2 in tutti i settori 5. Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico e la prevenzione e gestione dei rischi 6. Proteggere l'ambiente e promuovere l'utilizzazione razionale delle risorse 7. Promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strettoie nelle infrastrutture di rete

fondamentali 8. Promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità del lavoro 9. Promuovere l'inclusione sociale e lottare contro la povertà 10. Investire nell'istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente 11. Rafforzare la capacità istituzionale e l'efficacia dell'amministrazione pubblica

non ci sono cultura e turismo, presenti tra le key actions

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Gli accordi di partenariato

• Il regolamento della nuova programmazione dei Fondi strutturali prevede un accordo di partenariato tra Stato Membro e CE, per stabilire la strategia – risultati attesi, priorità, metodi di intervento – di impiego dei fondi comunitari 2014-2020.

• In Italia l’accordo di partenariato è negoziato congiuntamente

dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica (DPS) e le Regioni

• Non essendo presenti i temi della cultura tra le priorità dei

Fondi Strutturali ma solo come tema trasversale, il DPS ha avanzato la proposta di inserire una linea specifica dedicata alla cultura tra le linee di indirizzo dell’accordo, anche se associata all’ambiente (obiettivo tematico 6 – Tutela ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali).

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Accordo di partenariato in corso per tutelare e promuovere gli asset culturali

Azioni Fondo

Interventi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo

FESR FEASR

Sostegno a modelli di gestione innovativi e sostenibili, anche integrati e partecipati, del patrimonio culturale

FESR

Creazione e qualificazione di servizi e/o sistemi innovativi di fruizione e conservazione delle risorse, anche attraverso l'adozione di tecnologie avanzate

FESR

Realizzazione e rafforzamento di strutture e infrastrutture, anche immateriali, per la fruizione dei contenuti culturali in forma integrata

FESR

Sostegno alla diffusione della conoscenza del patrimonio, materiale e immateriale, anche valorizzando l'utilizzo di open data

FESR

Interventi per l'accessibilità dell'offerta culturale FESR

Creazione di servizi integrati di mobilità sostenibile di collegamento trai siti e tra questi e le principali porte d'accesso (hub)

FESR

Attività formative per elevare le competenze e la qualificazione del capitale umano nella gestione di servizi culturali innovativi

FSE

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Le politiche culturali nella programmazione 2014-2020 (3)

Non vi erano riferimenti alla cultura nel programma HORIZON 2020, inseriti in seguito con una serie di emendamenti (in grassetto): • 1.1. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC)/1.1.3. […] tecnologie di

contenuto e gestione dell'informazione: TIC per i contenuti, le industrie culturali e la creatività digitali;

• 5. Azione per il clima, ambiente, efficienza delle risorse e uso sostenibile delle materie

prime/5.1. […]Le conseguenze del cambiamento climatico e dell'inquinamento, insieme con la crescente urbanizzazione, il turismo di massa, la negligenza umana e lo sfruttamento eccessivo delle risorse, mettono a rischio il fragile tessuto culturale delle comunità che si incarna nel patrimonio culturale europeo/5.3. […] Le attività si concentrano sullo […] sviluppo […] di misure economicamente efficaci e innovative di prevenzione e gestione dei rischi e di adattamento in settori socioeconomici fondamentali (ad esempio agricoltura, energia, trasporti, turismo, ambiente edificato e patrimonio culturale)

• 6.3.1. Società inclusive/[…] le scienze sociali e la ricerca umanistica possono svolgere un

ruolo importante/ […] È altresì indispensabile comprendere ed esplorare, oltre che promuovere, l'accesso e la conservazione dell'immenso patrimonio culturale europeo come elemento fondamentale di condivisione tra i cittadini europei e strumento di coesione all'interno della società europea/

• 6.3.2. Società innovative e riflessive d dalla promozione del patrimonio culturale e dell'identità europea

SVILUPPO RURALE può comprendere servizi culturali e interventi sul patrimonio nei casi in cui esso preveda l’integrazione dei servizi culturali: es. GAL.

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Il Programma

Europa Creativa 2014 - 2020

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Europa Creativa Programma quadro per il sostegno ai settori

culturali e creativi europei (2014 - 2020)

• I settori della cultura e delle professioni creative contribuiscono in Europa in modo indicativo allo sviluppo sociale ed economico degli Stati membri e delle regioni.

• Gli investimenti strategici in questi settori a livello locale e regionale valorizzano l'immagine di un'Europa dinamica, attraente, creativa e aperta a culture e talenti di tutto il mondo.

• Oltre a generare positivi effetti di ricaduta in alcuni settori correlati, quali ad esempio quelli dell'informazione e delle tecnologie della comunicazione, dell'innovazione e della riqualificazione urbana, le industrie culturali e creative producono fino al 4,5% del PIL e danno lavoro a circa 8,5 milioni di persone nell'Unione europea, fornendo un ulteriore valore aggiunto in molti altre realtà industriali, in particolare quella automobilistica.

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Il contesto europeo – alcuni dati

Libro Verde 2011 sulle ICC in Europa: http://ec.europa.eu/culture/documents/greenpaper_creative_industries_it.pdf

• Occupati nel settore: circa 6 milioni di persone • Profitti realizzati: 654 miliardi • Aziende: 1 milione e mezzo • Quota PIL UE: oscilla fra il 4% e il 7% (a seconda del perimetro considerato).

Studio KEA sull’utilizzo del Fondi Strutturali per progetti culturali:

http://ec.europa.eu/culture/key-documents/economy-of-culture-in-europe_en.htm

Impatto dell’impiego dei fondi strutturali per rendere più attrattivi città e territori,

unire creatività e innovazione e convertire economie locali in via di deindustrializzazione verso nuove infrastrutture e servizi, anche collegandoli al

patrimonio culturale, ambientale e turistico.

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Definizioni

"settori culturali e creativi“ : → tutti i settori le cui attività si basano su valori culturali e/o su espressioni artistiche e creative,

indipendentemente dal fatto che queste attività siano o non siano orientate al mercato e indipendentemente dal tipo di struttura che le realizza.

→ Queste attività comprendono la creazione, la produzione, la diffusione e la conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o creative, nonché funzioni correlate quali l'istruzione, la gestione o la regolamentazione.

→ I settori culturali e creativi comprendono in particolare l'architettura, gli archivi e le biblioteche, l'artigianato artistico, gli audiovisivi (compresi i film, la televisione, i videogiochi e il multimedia), il patrimonio culturale, il design, i festival, la musica, le arti dello spettacolo, l'editoria, la radio e le arti visive

"operatore“ : → un professionista, un'organizzazione, un'impresa o un'istituzione attivi nei settori culturali e

creativi "intermediari finanziari“ : → istituzioni finanziarie che forniscono o prevedono di fornire prestiti o competenze aggiuntive

ai settori culturali e creativi

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Le sfide Passaggio al digitale, globalizzazione ed evoluzione del comportamento dei

consumatori sono alcune delle sfide cui oggi deve far fronte l'industria.

Globalizzazione esigenza di una maggiore competitività dell’industria culturale europea in ambito mondiale

Digitalizzazione ampliamento dell’accesso alla cultura per i cittadini e di nuove modalità di riconoscimento della

remunerazione dell’opera

Accesso al credito Le imprese creative hanno difficoltà ad attirare gli investimenti necessari per convertirsi alle tecnologie digitali, un elemento essenziale per ridurre i costi di produzione e accedere ai nuovi mercati

Superamento della frammentazione del mercato

Superamento della mancanza di dati organizzati sul settore

La Commissione ha deciso di rispondere a queste sfide presentando Europa Creativa, programma quadro per i settori culturali e creativi nel periodo 2014-2020.

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Obiettivo generale del programma

Il programma mira a:

• proteggere, sviluppare e promuovere la diversità culturale e linguistica europea,

• promuovere il patrimonio culturale dell´Europa

• rafforzare la competitività dei settori culturali e

creativi europei, in particolare del settore audiovisivo, al fine di promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

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Gli obiettivi specifici del programma

In particolare gli obiettivi specifici del programma sono:

• sostenere la capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale e internazionale;

• promuovere la circolazione transnazionale delle opere culturali e creative

e la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi, in particolare degli artisti, nonché´ raggiungere nuovi e più ampi destinatari e migliorare l´accesso alle opere culturali e creative nell´Unione e nel mondo, con un accento particolare sui bambini, sui giovani, sulle persone con disabilità e sui gruppi sottorappresentati;

• rafforzare in modo sostenibile la capacità finanziaria delle PMI, delle

microorganizzazioni e delle organizzazioni di piccole e medie dimensioni nei settori culturali e creativi, adoperandosi nel contempo per assicurare una copertura geografica e una rappresentazione settoriale equilibrate;

• favorire lo sviluppo di politiche, l´innovazione, la creatività´, lo sviluppo

del pubblico e nuovi modelli di business e di gestione attraverso il sostegno della cooperazione politica transnazionale.

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Il budget

• Con un bilancio di 1.462 milioni di euro per il periodo 2014-2020, il programma sosterrà decine di migliaia di artisti,

professionisti della cultura e organizzazioni culturali in ambiti quali le arti dello spettacolo, le belle arti, l'editoria, il cinema, la TV, la musica, le arti interdisciplinari, il patrimonio culturale e

l'industria dei videogiochi permettendo loro di operare in tutta Europa, raggiungere nuovi pubblici e sviluppare le abilità

necessarie nell'era digitale.

• Aiutando le opere culturali europee a raggiungere nuovi pubblici

in altri paesi, il nuovo programma contribuirà anche a proteggere e promuovere la diversità culturale e linguistica

dell'Europa.

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Struttura del Programma

• Il programma riunisce in un unico quadro di finanziamento i precedenti programmi UE che intervenivano nei settori culturale e audiovisivo, ossia:

– Cultura 2007 - 2013, – Media2007

– Media Mundus

• Inoltre introduce allo stesso tempo un nuovo strumento di garanzia finanziaria

destinato ai settori culturali e creativi.

• Europa Creativa riguarda tutti i settori culturali e creativi, ossia tutti i settori le cui attività sono basate su valori culturali e/o su espressioni artistiche e

creative.

• Questi settori comprendono soprattutto: architettura, archivi e biblioteche, artigianato artistico, audiovisivo (tra cui film, televisione, videogiochi,

multimediale), patrimonio culturale, design, festival, musica, arti visive, arti dello spettacolo, editoria, radio.

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Principali novità • Il valore duale della cultura (intrinseco ed economico) • La ricongiunzione nell’ambito di un programma di tutti i settori culturali e creativi pur nel rispetto

delle specificità

• L’inclusione del patrimonio tangibile e intangibile

• Lo strumento finanziario di garanzia sui prestiti • Le politiche di cooperazione transnazionale • La valorizzazione del ruolo artisti, professionisti e creativi

• L’educazione culturale, media e al digitale

• Complementarietà con gli altri programmi europei

• Valutazione e monitoraggio del programma

• Supporto alla circolazione delle opere anche attraverso il sostegno alla sottotitolazione e doppiaggio

• Raccolta dei dati per migliorare la reciproca comprensione con il mondo degli operatori economici

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• Il programma è strutturato in tre sezioni: 1. SEZIONE TRANSETTORIALE (dotazione finanziaria:

13 % del budget - almeno il 4% per azioni e per i punti di contatto Europa creativa (Desk), 8% allo strumento di garanzia)

2. SEZIONE CULTURA (dotazione finanziaria: 31 % del budget - 455 milioni di euro)

3. SEZIONE MEDIA (dotazione finanziaria: 56 % del budget - 284 milioni di euro)

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1. Sezione transettoriale

• Questa sezione riguarda tutti i settori culturali e creativi ed è costituita da due parti:

1. Facility per i settori culturali e creativi

• E´ uno strumento di garanzia finanziaria destinato alle PMI e alle organizzazioni dei settori culturali e creativi. I tipi di prestiti coperti dallo strumento sono: gli investimenti in immobilizzazioni materiali o immateriali; i trasferimenti di imprese; il capitale di esercizio (come finanziamenti provvisori, finanziamenti per coprire deficit, flussi di cassa, linee di credito)

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1. Sezione transettoriale

• Tale strumento, gestito dal Fondo europeo per gli investimenti, è finalizzato a:

– facilitare l'accesso ai finanziamenti per le PMI e

le organizzazioni fornendo garanzie agli intermediari finanziari;

– migliorare le capacità e le competenze degli intermediari finanziari necessarie per valutare adeguatamente il profilo di rischio associato al finanziamento di progetti nei settori culturali e creativi.

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1. Sezione transettoriale

2. Cooperazione politica transnazionale

• E´ un sostegno a misure volte a promuovere lo sviluppo delle politiche, l'innovazione, la costruzione del pubblico e nuovi modelli di business nei settori culturali e creativi:

– scambio transnazionale di esperienze e know-how su nuovi modelli di business,

attività di peer-learning, creazione di reti tra operatori culturali e responsabili delle politiche inerenti lo sviluppo dei settori culturali e creativi;

– dati di mercato, studi, strumenti di previsione in materia di competenze e opportunità di lavoro, valutazioni, analisi politica, indagini statistiche;

– partecipazione all'Osservatorio europeo dell'audiovisivo per favorire la raccolta di dati e l'analisi dei settori culturali e creativi;

– sperimentazione di nuove strategie di business transettoriali per il finanziamento, la distribuzione e la capitalizzazione delle opere creative;

– conferenze, seminari e promozione del dialogo politico, soprattutto nel campo dell'alfabetizzazione culturale e mediatica;

– sostegno ai membri nazionali della rete dei punti di contatto Europa Creativa (Desk).

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Compiti punti di contatto Europa creativa:

– fornire informazioni sul programma e promuovere il programma nei loro paesi;

– assistere i settori culturali e creativi per quanto riguarda il programma;

– favorire la cooperazione transfrontaliera all'interno dei settori culturali e creativi;

– sostenere la Commissione offrendo assistenza con riguardo ai settori culturali e creativi;

– sostenere la Commissione nel garantire la comunicazione e la diffusione corrette dei risultati e degli effetti del programma;

– garantire la comunicazione e la diffusione di informazioni relative ai finanziamenti assegnati all'Unione e dei risultati ottenuti dai loro paesi

1. Sezione transettoriale

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2. Sub programma Cultura

Questa sezione prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi: • sostenere le azioni attraverso le quali gli operatori culturali e creativi acquisiscono le

capacità, le competenze e il know-how che contribuiscono al rafforzamento dei settori culturali e creativi, tra l'altro favorendo l'adeguamento alle tecnologie digitali, la sperimentazione di approcci innovativi in relazione allo sviluppo del pubblico e la sperimentazione di nuovi modelli di business e di gestione;

• sostenere le azioni che consentono agli operatori culturali e creativi di cooperare a

livello internazionale e di internazionalizzare la loro carriera e le loro attività nell'Unione e nel mondo, ove possibile sulla base di strategie a lungo termine;

• sostenere il rafforzamento delle organizzazioni culturali e creative europee e la

creazione di reti internazionali al fine di facilitare l'accesso a opportunità professionali • promuovere la circolazione e la mobilità transnazionali attraverso: sostegno alle tournées,

le manifestazioni, le mostre e i festival internazionali; sostegno alla circolazione della letteratura europea al fine di assicurare la più ampia accessibilità possibile; sostegno allo sviluppo del pubblico come strumento per stimolare l'interesse nei confronti delle opere culturali e creative europee e del patrimonio culturale europeo materiale e immateriale, nonché di migliorarne l'accesso.

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2. Subprogramma Cultura

Per il raggiungimento di tali obiettivi saranno sostenute le seguenti misure:

• azioni di cooperazione che coinvolgono organizzazioni culturali e creative di vari paesi nello svolgimento di attività settoriali o transettoriali;

• attività delle reti europee di organizzazioni culturali e creative di vari paesi; • attività delle organizzazioni a vocazione europea che incoraggiano lo sviluppo di nuovi

talenti e stimolano la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi e la circolazione delle opere;

• traduzione letteraria e la sua ulteriore promozione; • azioni specifiche volte a dare la più ampia visibilità alla ricchezza e alla diversità delle

culture europee e a stimolare il dialogo interculturale e la comprensione reciproca, compresi i premi culturali europei, il marchio del patrimonio europeo e l´azione sulle capitali europee della cultura.

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3. Sub programma Media

Questa sezione riguarda specificatamente il settore dell'audiovisivo europeo e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

1. Rafforzamento delle capacità del settore di operare a livello

transnazionale, attraverso:

– agevolazione dell'acquisizione e del miglioramento delle capacità e delle competenze dei professionisti del settore audiovisivo e dello sviluppo di reti, compresi l'uso delle tecnologie digitali in modo da garantire l'adeguamento all'evoluzione del mercato e la sperimentazione di nuovi approcci in relazione allo sviluppo del pubblico e di nuovi modelli di business;

– aumento della capacità degli operatori del settore audiovisivo di sviluppare opere

audiovisive europee che abbiano le potenzialità per circolare nell'Unione e nel mondo e di agevolare le coproduzioni europee e internazionali, anche con emittenti televisive;

– incoraggiamento degli scambi tra imprese facilitando l'accesso degli operatori del

settore audiovisivo ai mercati e agli strumenti d'impresa, in modo da dare maggiore visibilità ai loro progetti sui mercati dell'Unione e internazionali.

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3. Sub programma Media

2. Promozione della circolazione transnazionale attraverso:

– sostegno alla distribuzione nelle sale cinematografiche mediante il marketing transnazionale, il branding, la distribuzione e la presentazione di opere audiovisive;

– promozione del marketing, del branding e della distribuzione

transnazionali di opere audiovisive su tutte le piattaforme diverse dalle sale cinematografiche;

– sostegno allo sviluppo del pubblico come strumento per stimolare

l'interesse nei confronti delle opere audiovisive europee e migliorare l'accesso alle stesse, in particolare attraverso attività di promozione, manifestazioni, alfabetizzazione cinematografica e festival del cinema;

– promozione di nuove forme di distribuzione per consentire la nascita di

nuovi modelli di business.

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3. Sub programma Media

• Per il raggiungimento di tali obiettivi saranno sostenute le seguenti misure:

– sviluppo di una gamma globale di misure di formazione tese a

promuovere l'acquisizione e l'aggiornamento delle capacità e delle competenze dei professionisti del settore audiovisivo, la condivisione delle conoscenze e la creazione di reti, compresa l'integrazione delle tecnologie digitali;

– sviluppo di opere audiovisive europee, in particolare film e opere

televisive quali fiction, documentari, film per bambini e di animazione, nonché opere interattive tra cui videogiochi e contenuti multimediali, caratterizzate da maggiori potenzialità di circolazione transfrontaliera;

– attività volte a sostenere le società europee di produzione

audiovisiva, segnatamente quelle indipendenti, al fine di facilitare le coproduzioni europee e internazionali di opere audiovisive, anche televisive;

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3. Sub programma Media

– attività che aiutino i partner delle coproduzioni europee e internazionali a incontrarsi e/o che forniscano sostegno indiretto alle opere audiovisive coprodotte da fondi di coproduzione internazionali situati in un paese che partecipa al programma;

– agevolazione dell'accesso alle manifestazioni commerciali e ai mercati professionali dell'audiovisivo e utilizzo più agevole degli strumenti d'impresa on-line all'interno e al di fuori dell'Unione;

– istituzione di sistemi di sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali attraverso la distribuzione nelle sale cinematografiche e su altre piattaforme, nonché alle attività di vendita internazionale, in particolare la sottotitolazione, il doppiaggio e l'audiodescrizione delle opere audiovisive;

– agevolazione della circolazione dei film europei nel mondo e dei film internazionali nell'Unione su tutte le piattaforme di distribuzione, attraverso progetti di cooperazione internazionale nel settore audiovisivo;

– una rete di esercenti europei di sale cinematografiche che proietti una quota significativa di film europei non nazionali;

– iniziative che presentino e promuovano la diversità delle opere audiovisive europee, inclusi i cortometraggi, tra cui festival e altri eventi promozionali;

– attività finalizzate a promuovere l'alfabetizzazione cinematografica e ad accrescere le conoscenze e l'interesse del pubblico riguardo alle opere audiovisive europee, incluso il patrimonio audiovisivo e cinematografico, in particolare tra il pubblico giovane;

– azioni innovative di sperimentazione di nuovi modelli e strumenti d'impresa in settori destinati a essere influenzati dall'introduzione e dall'utilizzo delle tecnologie digitali.

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Risultati di performance e divulgazione

Coerenza e complementarità

con le pertinenti politiche dell'Unione, le altre fonti di finanziamento dell'Unione nei settori delle politiche della cultura e dei media (es.

FSE, FESR, Horizon2020) i programmi di cooperazione esterna e gli strumenti di

preadesione.

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Risultati di performance e divulgazione

• Monitoraggio e valutazione

• la Commissione garantisce il monitoraggio regolare e la valutazione esterna del programma sulla base degli indicatori di performance qualitativi e quantitativi.

• La Commissione garantisce inoltre una relazione di valutazione intermedia, sulla base di una relazione di valutazione esterna e indipendente, che – includa elementi qualitativi e quantitativi per valutare l'efficacia del programma nel

conseguimento dei suoi obiettivi e il suo valore aggiunto europeo – esamini le possibilità di semplificazione del programma, la sua coerenza interna ed

esterna, il sussistere della rilevanza di tutti i suoi obiettivi, il contributo delle misure alle priorità dell'Unione in materia di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva

– tenga conto dei risultati della valutazione dell'impatto a lungo termine delle decisioni.

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Risultati di performance e divulgazione

• La Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio la relazione di valutazione intermedia entro il 31 dicembre 2017 e la relazione di valutazione finale entro il 30 giugno 2022

• Delega di potere alla Commissione Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati riguardo all'integrazione degli indicatori di performance qualitativi e quantitativi.

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Attuazione del programma

• La Commissione adotta mediante atti di esecuzione un programma di lavoro annuale relativo ai sottoprogrammi e alla sezione transettoriale che conterranno una descrizione delle misure da finanziare, un'indicazione degli importi stanziati per ciascuna misura e un calendario indicativo di attuazione. – Sovvenzioni: il programma di lavoro annuale comprende le priorità, i

criteri di ammissibilità, di selezione e di assegnazione e il tasso massimo di cofinanziamento (80%). (ossia, il contributo finanziario del programma è pari, al massimo, all'80% dei costi delle operazioni sostenute)

– Strumento di garanzia: il programma di lavoro annuale comprende i

criteri di ammissibilità e di selezione applicabili agli intermediari finanziari, i criteri di esclusione relativi al contenuto di progetti presentati agli intermediari finanziari partecipanti, la dotazione annuale del FEI, nonché i criteri di ammissibilità, di selezione e di assegnazione per i prestatori di servizi per il rafforzamento delle capacità.

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Beneficiari

settori: l'architettura, gli archivi, le biblioteche e i musei, l'artigianato artistico, gli audiovisivi (compresi i film, la televisione, i videogiochi e i contenuti multimediali), il patrimonio culturale materiale e immateriale, il design, i festival, la musica, la letteratura, le arti dello spettacolo, l'editoria, la radio e le arti visive; players: operatori culturali e creativi: professionisti, artisti, organizzazioni (profit e no-profit), istituzioni, imprese, in particolare "PMI", le microimprese, le piccole e le medie imprese (quali definite nella raccomandazione 2003/361/CE) attive nel settore creativo e culturale; paesi: Stati membri, i paesi aderenti, i paesi candidati e i paesi candidati potenziali, Svizzera, i Paesi EFTA, i paesi interessati dalla politica europea di vicinato, conformemente alle procedure stabilite con tali paesi in base agli accordi quadro che prevedono la loro partecipazione ai programmi dell'Unione. Il programma è aperto ad azioni di cooperazione bilaterale o multilaterale mirate ai paesi o regioni selezionati sulla base di stanziamenti supplementari versati da tali paesi o regioni e di disposizioni specifiche da concordare con essi.

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Le sfide per l’Italia

A livello nazionale vanno create, entro il 2014, le condizioni per affrontare su un piano di effettiva parità e competitività le sfide poste dalla nuova politica

culturale e creativa europea:

– Promuovere una nuova governance tra i ministeri interessati per dare vita ad un approccio più integrato e strategico del comparto beni culturali, industrie culturali e creative e media

– Sensibilizzare le banche nazionali ed altri eventuali intermediari finanziari, a

partecipare ai futuri bandi dell’Unione per l’accesso al Fondo Europeo di garanzia – Riprendere con forza nel Consiglio dei Ministri Europeo la battaglia per

l’inserimento dei settori cultura e creatività nell’ambito delle priorità dei fondi strutturali

– Ministero della Cultura al tavolo dell’Agenda Digitale

– Valorizzare il ruolo delle Regioni sul fronte culturale e creativo nella

programmazione dello sviluppo territoriale e transregionale anche attraverso masterplan, integrazione tra programmi, creazione di servizi e infrastrutture, incubatori e hubs

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Esercitazione

• Realizzare una breve scheda riassuntiva sulle call attualmente aperte per Europa Creativa (Sub programma, Codice Riferimento EU, Titolo, Oggetto, Scadenza, budget complessivo disponibile)

• Reperire le Guides for applicants

• Analisi delle guides

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Miriana Bucalossi Responsabile PO Politiche Formative e Progetti Europei

Provincia di Siena

Settore Formazione, Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo

Tel. 0577/241575

[email protected]

miriana.bucalossi

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