Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di...

72
Editrice Civiltà - Brescia Luigi Villa Edward Schillebeeckx Edward Schillebeeckx

Transcript of Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di...

Page 1: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

Editrice Civiltà - Brescia

Luigi Villa

Edit

rice

Civ

iltà

Edw

ard

Schi

llebe

eckx

Luig

i Vill

a

Euro 8

Edward SchillebeeckxEdward Schillebeeckx

Page 2: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

Proprietà letteraria riservata® 2007 Copyright di Editrice Civiltà25123 Brescia - Via Galileo Galilei, 121Tel. e Fax: 030 37.00.00.3

Page 3: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

EdwardSchillebeeckx

sac. dott. Luigi Villa

Operaie di Maria ImmacolataEditrice Civiltà

Via Galileo Galilei, 121 - 25125 Brescia (Italia)

Tel. e Fax: 030 37.00.00.3

Page 4: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

4

«Si sono sparse a piene maniidee contrastanti

con la Verità Rivelata e da sempre insegnata».

(Giovanni Paolo II)

Page 5: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

CURRICULUM VITAE

Edward Schillebeeckx nacque ad Anversa nel1914.

Entrò nell’Ordine dei Domenicani a vent’anni.Compì gli studi di filosofia e di teologia a Gan e aLovanio, sotto la direzione di D. De Petter, un filo-sofo neo-tomista che interpretava in modo origi-nale il fenomeno della conoscenza (interpretazioneprospettivistica) che esercitò su di lui un influssodecisivo.

5

Page 6: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

6

Fu ordinato sacerdote nel 1941. Finita la guerra,proseguì gli studi teologici nel celebre Convento diLe Saulchoir, sotto la guida di padre Chenu. Lì,concluse col dottorato nel 1951.

Sei anni più tardi, ottenne la cattedra di dogmati-ca e di Storia della teologia, all’Università Cattolicadi Nimega (Olanda). Come “perito” dell’episcopa-to olandese, partecipò attivamente al Vaticano II.

Nel 1965, assieme a Karl Rahner, fondò laRivista teologica “Concilium”.

Ha scritto molto; tra l’altro i seguenti volumi:“Rivelazione e teologia” (Paoline 1966); “Il mondoe la Chiesa” (Paoline 1969); “Cristo sacramentodell’incontro con Dio” (Paoline 1970); “Dio, ilfuturo dell’uomo” (Paoline 1971); “L’intelligenzadella fede” (Paoline 1975); “Gesù. La storia di unvivente” (Queriniana 1976)...

Page 7: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

PROEMIO

Credo che molti dei nostri lettori abbiano sentitoparlare, durante il periodo del Vaticano II, dell’ag-grovigliato problema della Chiesa olandese, che sitrascinava sul filo dell’eresia per le sue contestazionie demolizioni evidentissime della Dottrina cattolica.

Noi, ora, qui, ci riferiamo, soprattutto, all’inse-gnamento eterodosso del domenicano EdwardSchillebeeckx, professore all’Università cattolica diNimega (Olanda). Belga di origine, di formazionefrancese, ma poi, olandese fino al midollo.

7

Page 8: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

8

Per il suo insegnamento e per i suoi scritti cristo-ligici, ma soprattutto per il suo famoso “CatechismoOlandese”, dovette subire una condanna, da partedel Dicastero della Curia Romana, il Sant’Uffizio,cui spettava il compito di vigilare sull’ortodossiadegli scritti e degli insegnamenti dei teologi cattoli-ci, tra i quali anche Schillebeeckx, uno dei più famo-si di quella corrente teologica che, tagliati i ponti conil Concilio di Calcedonia, metteva in discussione,anche nel “Catechismo”, la stessa divinità di GesùCristo.

Era, quindi, naturale e necessario che la SantaSede intervenissse su questo disordine dottrinalenella chiesa olandese, che aveva fatto comporrequell’eretico “Nuovo Catechismo”, su esplicitomandato e permesso di diffusione dallo stesso cardi-nale Alfrink, unitamente a quasi tutti i Vescovi deiPaesi Passi.

Gli addebiti, quindi, a Roma, sul teologo Schil-lebeekx, erano più che gravi, perché investivano ivalori fondamentali della Dottrina cattolica, quali: ildogma, la divinità di Gesù Cristo, la concezioneverginale di Gesù, la risurrezione, l’autorità delMagistero della Chiesa, ecc...

Come si vede, sono accuse molto pesanti, chegettano un’ombra “di irrazionale e di anti-dogma-

Page 9: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

tico” (card. Parente), che hanno fatto dire che “lesue teorie conducono alle conclusioni più assur-de” (P. Deloof); che è un “credente che non crede”;e che “non ha il coraggio di rompere con la Chiesache egli demolisce” (H. Mortier); che “cerca unapopolarità a buon mercato, presso i credentideboli, gli hippies, i seminaristi, i protestanti dimala fede”; che è “come un protettore di clubsdegli snobs e dei semi-intellettuali” (R. Rist); e che,“approfittando della debolezza di molti preti edella confusione che regna attualmente nellaChiesa, usa metodi provocanti, ricorrendo a slo-gans, come: libertà di coscienza, ispirazione per-sonale, diritto al matrimonio per i preti”, ecc. ecc..

Comunque, non è una grande intelligenza e “ilcontenuto dei suoi scritti è molto misero” (Van denEynde).

Può bastare, perché dimostra più che sufficiente-mente l’inconsistente base dottrinaria della “Nuo-va teologia”!

9

Page 10: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

10

«Sorgeranno molti falsi profetie inganneranno molti».

(Matteo 24, 11)

Page 11: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

CAPITOLO I

Schillebeecks: un falso profeta

Il professore Gerhard Fitthau, uno dei miglioriconoscitori della situazione religiosa olandese, hatradotto e pubblicato il seguente DIALOGO diEdward Schillebeeckx con l’insegnante di religioneJ. Spitz, apparso in “UNA-VOCE-KORREPON-DENZ” del maggio-agosto19791.

11

1 Il dialogo-intervista fu pubblicato dall’Associazione SanWillibrord, “organo di consiglio” della Conferenza episcopale

Page 12: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

12

Il teologo Frans Haarsma, nell’introduzione,esprime la propria convinzione che la Chiesa “habisogno di simili battistrada, che non si fermano, mache sanno leggere in quale direzione la bussolamostra la via della storia”, verso Gesù-storico.Perciò, uomini come Karl Rahner (e come Schille-beeckx) sono necessari, in quanto sorprendono dicontinuo con sempre nuove “scoperte”. Egli propo-ne, perciò, di non aspettarci più la piena unità nellafede e nella teologia, ma di pensare ad una unioneistituzionale, che sarà guida essa stessa alla necessa-ria unità della confessione.

Ecco, dunque, il pensiero genuino di Schille-beeckx, quale è contenuto nel suo libro su Gesù, ecome lo presenta lui stesso in questa intervista (chenoi abbreviamo).

«Si tratta, dunque, - dice Schillebeeckx - di unostudio storico, pieno di riflessioni teologiche. Hoesaminato come si arriva al Gesù storico, alla Fede.Ma bisogna lasciare aperta la risposta alla domanda

olandese in materia ecumenica, e il fascicolo fu inviato a tutti iparroci e “lavoratori pastorali” come materiale per la “domeni-ca ecumenica”.

Page 13: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

dove si arriverà (…). Ogni dato storico è ambivalen-te, anzi, polivalente; anche a Gesù, quindi, si puòdare un’interpretazione cristiana o ebraica o per-sino atea!..

L’immagine di Gesù tramandata dalle Chieseevoca molti dubbi; perciò, bisogna studiare checosa significhi Gesù nella Palestina, per poter giu-dicare, poi, se la fede della Chiesa in Lui è più diun’ideologia (…). La Cristologia di dieci anni fa,che prevale ancora nella predicazione, non la si puòpiù accettare. Il culto di Cristo, come lo presenta-no le Chiese, oggi dispiace per la sua esageratadivinizzazione. E questo suscita un problema ancheper me. Io non nego la divinità di Cristo, ma la rozzae brutale identificazione “Gesù = Dio”, crea moltedifficoltà anche a me. Col mio studio ho trovato unaspiegazione migliore per questi problemi. Adesso, iocomprendo meglio che cosa voglia dire la Chiesa e,soprattutto, la Scrittura, quando dice: questo è l’uo-mo di Dio, quel “qualcuno” che Dio ha mandato, inmodo definitivo, per mostrare la salute agli uomini eportarla ad essi (…). La fede è sempre la fede in Dio.Non si può credere in Gesù che sconfessando Dio.Ma la fede in Dio può diventare facilmente un’a-strazione. Si sa: la causa prima, il senso delta, in-somma, bisogna che ci sia un potere supremo. Ma

13

Page 14: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

qui si tratta di una fede in Dio che si appoggia alGesù di Nazareth. Non si può comprenderne la per-sona se non nella prospettiva di Dio, in modo che lafede in Gesù e in Dio diventino quasi identiche.Questo, naturalmente, è ciò che la Chiesa ha semprevoluto dire col dogma: Gesù è il Figlio di Dio».

No! la Chiesa dice e ha sempre voluto dire moltodi più, con l’incrollabile Fede nella divinità diGesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto ilcoraggio né di confessare, né di negare.

Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta in una nuova interpretazione.

«Per l’attuazione moderna della Fede, il punto“resurrezione” offre una difficoltà fondamentale.Molti credono in Gesù di Nazareth, nelle sue parole,nelle sue azioni, nella sua vita, ma tutto finisce conla sua morte. Serve questo Gesù ad ispirare e adorientare perennemente e non di più, se credo che viè di più. Il messaggio e la prassi della vita sono cosìintimamente uniti alla persona di Gesù diNazareth che la fede nella risurrezione consisteproprio in questo, e non per una tomba vuota, eneppure sulla base delle apparizioni, quasi che lanostra fede dipendesse da apparizioni!..

14

Page 15: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

15

«Io ho cercato di dimostrare che la nostra fedenel Cristo risorto si è fermata in modo storico-crono-logico, prima ancora che esistesse il motivo di unatomba vuota e di apparizioni.

«Io penso che sia una cosa tutta nuova nella teo-logia. Fino a ieri si metteva come base la fede delRisorto, poggiando sulle apparizioni e sullatomba vuota… Ma a me non pare che ci sia unsenso nel fondare la fede sulle apparizioni. Lo studiodel N.T. dimostra chiaramente che le apparizionimostrano un tema, solo dopo la morte di Gesù; cioèdiventa chiaro che è dopo la morte di Gesù che esselo presentano come l’inviato di Dio, innalzato dallasua passione. Gli Evangelisti si sono serviti dimodelli vetero-testamentari per mostrare una fiduciadefinitiva, anche se velata da una certa titubanza perla morte di Gesù. La fede in Gesù, dunque, fu piùforte della disfatta storica… Deve essere successoqualcosa di nuovo tra la morte e l’annuncio dellarisurrezione, qualcosa di affatto nuovo. Si dice, alsolito, che è la stessa risurrezione.., ma si potrà sem-pre dire: come lo sappiamo? La risurrezione, in sé,non è un fatto storico, ma super-storico. La sola cosache sappiano di sicuro è la fuga degli Apostoli e,nello stesso tempo, annunciarono che Gesù era risor-to… Considerato secondo il metodo storico, tra la

Page 16: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

16

morte e l’annuncio della risurrezione, ci sta il pro-cesso di conversione dei discepoli. Analizzandoquesto processo, si giunge a dire che la salvezzaofferta da Gesù continua ad essere ancora da Luiofferta. I discepoli esperimentano l’offerta della sal-vezza, pure dopo la morte, come processo di con-versione. In ciò sta il dono del perdono, esperimen-tando con ciò che Gesù deve essere vivente, e che,malgrado la sua morte continua ad essere offerta.

«Tutto quanto il regno di Dio prende, allora, ilvolto di Gesù, viene identificato con Gesù.

«Dopo la morte di Gesù, gli Apostoli hanno avutoveramente un’esperienza travolgente. È avvenuto,cioè, che la loro coscienza si sia ampliata, orientatasulla vita di Gesù e sulla loro propria vita. Come sipuò giudicare una vita umana soltanto dopo la mortedi chi l’ha vissuta, nello stesso modo la cristologiacomincia soltanto dopo la morte di Gesù. Il ricono-scimento della più profonda méta della vita di Gesùsi esprime con la parola “risurrezione”. Vi è unita lafede che Iddio ha dato definitivamente ragione aGesù. Questo ultimo dato è nuovo nella vita diGesù, storicamente senza successo, anzi fallita. Senon ci fosse questa nuova esperienza dopo lamorte di Gesù, penso che l’idea della risurrezionerimarrebbe vuota, per dire vero, addirittura ere-

Page 17: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

17

tica. Si negherebbe, allora, la risurrezione di Gesù, enorma e criterio rimarrebbe unicamente la vita diGesù…

«I discepoli esprimevano questa esperienza conparole che ne danno la chiave, ed erano utili per iloro tempi: Figlio dell’uomo, Cristo, ecc. Nonposso più accettare simili concetti, e credo che moltifanno come me. So, quindi, trovare altre parole persimili esperienze, dopo di averle avute… Nel miolibro, cerco di mettermi nella situazione dei primidiscepoli, con la loro fede nella vita di Gesù, con l’e-sperienza del fallimento della morte e con l’espe-rienza della risurrezione. Allora, mi si presenta ladomanda: ne sono capace? Parlo dell’esperienza dibase, ma con altre parole. Noi non attendiamo la finedel mondo, e siamo incapaci di parlare del “Figliodell’uomo” che ne fa parte. Lo stesso vale per “Fi-glio di Dio”. Sì, capisco benissimo che cosa vuoldire: pieno di Spirito di Dio, Via di Dio, ecc., ma chedice ancora noi? Devo trovare le parole che esprimo-no la relazione di Gesù con Dio, che questi titoli altisignificano ed esprimono anche i suoi rapporti con gliuomini. Da parte di Dio, Gesù è per gli uomini.

«La nuova interpretazione deve mostrare questidue aspetti. Abbiamo la possibilità di altri concetti eparole-chiave? Possiamo nuovamente esprimere

Page 18: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

18

queste esperienze con parole adatte? Quando sentoparlare gli uomini, qui, a Middelkerke, sulla spiag-gia o al mercato, penso: com’è possibile parlare conloro di religione? Sì, va bene, ogni tanto si pongonola domanda delle ultime cose, ma per la maggiorparte quelle cose non interessano più.

«Nel passato, era così per gli intellettuali, ma oraè il caso per la massa del popolo. In realtà, si può direche è questo, oggi, il problema della secolarizzazio-ne.

«Credo che ho scritto il libro non per uscire daiproblemi piuttosto superficiali che ci tengono, ora,prigionieri nella Chiesa, voglio dire le lotte per lastruttura. Mi fa più pena di tutto la generale indiffe-renza. Come la si può vincere? La Chiesa può dive-nire un’altra… In Olanda, davamo tutta la nostrafiducia ai Vescovi. Adesso, si è stanchi del su e giùcon Roma e con le Chiese nazionali. Tutto ha desta-to un senso anti-clericale. Si è perso l’interesseper la Chiesa, non credo nella religione. Si nutreindifferenza per l’istituzione ecclesiastica, nonsolo, ma anche per la sua maniera di presentarsi,nell’Eucarestia e via dicendo».

Schillebeeckx cerca di nascondere la sua man-canza di fede cattolica dietro frasi tortuose. Che rin-

Page 19: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

19

novamento si è avuto, per esempio nella Liturgia?Tolte alcune eccezioni lodevoli, c’è solo banalità!

«Ma che cosa si poteva aspettare da una Chiesache non aveva il permesso di dimostrare alcunacreatività dopo Trento? Non abbiamo mai imparatoad esprimerci religiosamente. Dopo il Concilio(Vaticano II) anch’io sono stato frustrato!

«Oggi, dove sto io? Difficile dirsi! È chiaro perme che rompere con la Chiesa non ha senso. La sto-ria dell’ecumenismo l’ha dimostrato. Ad ogni modo,credo che l’occasione propizia per un vero rinnova-mento è stata perduta. Potrà venire attraverso un’al-tra via, ma non certo da parte dell’Autorità!

«In tutto il mondo, infatti, si sente aria di indiffe-renza verso la Chiesa, benché vogliano rimanere cri-stiani e cattolici. Sicché, come credo, la nuova comu-nità crescerà alla base e si strutturerà. Vedi la reazio-ne a “Humanae vitae”, il referendum italiano aldivorzio, la condotta della Congregazione per laFede verso il teologo Hans Küng, la legislazioneliturgica… Nessuno si interessa più di ciò che Romavuole. E questo atteggiamento si ripete mille volte.Roma non ha più alcun ascendente. Rimarranno iresti di una Gerarchia, mentre il popolo di Dio saràaltrove. Di qua e di là si vede già che il popolo giun-

Page 20: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

20

ge, ormai, a nuove strutture: esperimenti d’ognigenere, gruppi di base, di azione, nuove comunità…Come si potrà andare avanti? Roma sarà costrettadai fatti, dall’illegalità di base. È sempre stato così:si fissa, si sanziona quello che si è sviluppato. Nonvedo un’uscita finché Roma non accetta la vera plu-ralità e la possibilità di una critica nell’interno dellaChiesa.

«Sì, io conservo il senso dell’unione con laChiesa, ma io ho perso completamente il sensodell’unione col Vaticano. Il Vaticano, con le sueCongregazioni per allungare il braccio del Papa, unavolta mi diceva qualcosa, adesso più nulla. Venisseuna ristrutturazione del Vaticano: il Papa e pochicollaboratori come ultima istanza d’appello allaChiesa, mentre l’Autorità sarebbe in mano alleConferenze Episcopali… Ci dev’essere un’altraistanza d’appello, ma non di più. Per via di una certaopinione mondiale cattolica, per ammonire la gente:quello che fate non è più cristiano.

«… Voglio dare importanza al posto del Papa, masolo in questo senso. È d’importanza anche ecume-nica. Lo dicono molti teologi nei dialoghi ecumeni-ci: come ultimo fattore d’unità, desideriamo lafunzione di Pietro, che non dovrebbe dirigere glialtri, ma dare la possibilità di un ultimo appello…

Page 21: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

21

«Papa Giovanni seguiva di già questa direzione.Si spaventerebbe a sentire che il Papato è il mag-gior ostacolo, tanto nelle relazioni con le altreChiese, quanto all’interno della Chiesa cattolicaromana…

«E devo dire un’altra parola. Il mio libro: “Gesù.La storia di un vivente”, dà il nucleo del messaggiocristiano. Lo dico sempre. L’ho detto anche al cardi-nale Alfrink nella mia dedica. Esso significa unacerta relativizzazione dell’istituzione ecclesiale. Nonsi parla praticamente in esso della Chiesa quale isti-tuzione, ma solo del movimento destato da Gesù.La comunità di Dio, le strutture avranno la loroimportanza, ma solo se funzionano all’interno delmovimento di Gesù, dal quale si aspettava un mag-gior dinamismo dopo il Concilio, sta sparendo sem-pre di più nella Chiesa, dove si ferma accanto, ma aldi fuori di essa. Si vede ovviamente che la Chiesanon è più capace di tanto entusiasmo per Gesù!..».

È un’uscita, questa, che farebbe ridere seSchillebeeckx non dicesse, in altre parole, che dimo-strano la solita sua impertinenza verso i riformatorisui generis che la demitizzano, demitizzando ilVangelo che pure attua con zelo, guidandoci ad entu-siasmarci di Gesù.

Page 22: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

22

In realtà, Schillebeeckx, come i vari Küng et C.,non la smette di ruminare contro la demitizzazione diesso, perché è il modo migliore e più facile per fardimenticare e non più amare il “Verbum caro fac-tum est”!

Page 23: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

23

Nimega (Olanda). L’eretico teologo domenicano EdwardSchillebeeckx nella cappella del convento dove vive.

Page 24: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

24

«Il servitore della verità non deve dire altro

che la verità!».

(Sant’Ilario)

Page 25: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

25

CAPITOLO II

Il Catechismo Olandese- profanazione della Sacra Scrittura -

Non si può tacere sul gravissimo scandalo che hagravato e grava tutt’ora su questo “Catechismo”che non è tratto dalla Rivelazione, né è frutto sanodi teologia, perché i suoi principii sono tratti solodalla ragione, dalla filosofia, dagli argomenti scienti-fici di errori tipici della “nuova teologia” del cosid-detto “rinnovamento teologico”.

È una scandalosa opera, uscita sotto il Ponti-ficato di Paolo VI.

La Curia Romana ha risposto, sì, punto perpunto, a tutte le “eresie” contenute in quel testo di

Page 26: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

600 pagine che pretendeva di divulgare la dottrinacattolica. La “Congregazione della Dottrina dellaFede” condannò quel pernicioso presunto libro“Catechismo Olandese”, edito nel 1977, dall’Isti-tuto Superiore di Catechesi, di Nimega (Olanda),con la pretesa non tanto per insegnare la “verità”,quanto di “proporre materiale di studio” per poiapprofondirne il contenuto.

Lo sottolineò anche il giornale olandese“Trow”, dandone notizia. Solo un Vescovo olandese,il Vescovo Gijsen, di Roermond, si oppose, sospen-dendo anche ogni sua collaborazione e ogni contri-buto finanziario al suddetto Istituto.

Invece, Paolo VI, verso quel perfido “Catechi-smo (?) Olandese” fu tutt’altro che degno del suoPontificato e della sua “missione” di Vicario diCristo. Infatti, Egli lasciò che un pugno di teologimodernisti umiliassero la Sede Apostolica che Luiguidava, e, conseguentemente, lasciò che umilias-sero Dio, lasciando che quell’infame libro venissepropagandato in tutta la Chiesa, senza alcunadelle “correzioni” che pure il Santo Uffizio avevafatto obbligo di pubblicare.

Peggio! Paolo VI mai pronunciò alcuna ripro-vazione, né prese alcuna sanzione contro gli Autoridel libro, specie Schillebeeckx e Schoonenberg,

26

Page 27: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

per cui non si può non parlare di correità e dicomplicità di quel Catechismo eretico, che affos-sava la vera Fede, anche perché Paolo VI non solofece silenzio, ma, anzi, si unì ben presto al concer-to degli ammiratori di quel lordume di libro dieresie! Ne riporto, qui, alcuni dei punti contenuti neltesto:

1°) L’origine dell’uomo

Nel catechismo di San Pio X, alla domanda:“Chi ci ha creato”, si risponde: “Ci ha creato Dio”.È un trattato di teologia; è una definizione delMagistero, che ci fa ricordare quella del ConcilioLateranense IV (1215), ecumenico XII. Dice:

«Fermamente crediamo e semplicemente pro-fessiamo che uno solo è il vero Dio, eterno, im-menso… Padre, Figlio e Spirito Santo… unicoprincipio di tutte le cose, creatore di tutti gli esse-ri visibili e invisibili, spirituali e corporali, ilquale, con un atto della sua onnipotenza, dall’ini-zio del tempo creò dal nulla l’una e l’altra creatu-ra, spirituale e corporale, cioè: l’angelica e questomondo; e, infine, la creatura umana, quasi media,costituita da spirito e da corpo».

27

Page 28: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

E ci fa ricordare anche il Vaticano I, SessioneIII, del 24 aprile1679:

«Questo solo vero Dio, per sua bontà, e con unatto della sua onnipotenza, creò dal nulla l’una el’altra creatura…».

Quindi, si tratta di Rivelazione, contenuta nellaSacra Scrittura, incominciando dalla Genesi (c. 1 e2) fino all’Apocalisse, che chiude l’elenco dei Libriispirati nel N.T. Gesù, riportando il matrimonio allesue origini (Cfr. Mt. 19, 16) cita la Genesi (I, 27):“creazione dell’uomo e della donna” (c. 2, 24).San Paolo, parlando all’Aeropago (Atti 17, 24-26)disse:

«Dio creò l’universo e tutto ciò che è in esso…ed egli trasse da uno solo tutte le stirpi degli uomi-ni»…

Fu nella seconda metà del secolo XIX che alcu-ni acattolici preferirono la lettura del rabbinomedioevale Iarchi (sec. XI): “quando Iddiocominciò a creare la terra, era vuoto…”. A taleesegesi aderì Alfredo Loisy (1901) che ironizzòl’uso del Genesi 1, 1, fatto dai teologi che afferma-vano la creazione dal nulla. Ma la verità di Fede,insegnata dal Magistero, decretata dal Concilio di

28

Page 29: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

Trento “ad coercenda petulantia ingenia”, èappunto questa:

«Noi… dichiariamo: in materia di Fede e deicostumi, per ciò che attiene la formulazione delladottrina cristiana, si deve tenere, qual vero sensodella Sacra Scrittura, quello che ritenne e tiene laSanta Madre Chiesa…».

Vediamo, ora, quello che dice il “CatechismoOlandese”: “Il mistero che avvolge l’origine diogni singolo uomo e dell’intera specie umana,pare meno impenetrabile di quello che avvolge ildestino umano oltre la morte”.

Invece di una risposta precisa alla domanda, eccoun bel velo di nebbia. Tutto è mistero. Non sappia-no niente. Invece di presentare ai fedeli con chiarez-za quello che la Chiesa insegna, il “CatechismoOlandese” ignora il destino umano dopo la morte,tacendo del Paradiso per i giusti, dell’Inferno perchi ha voluto la separazione eterna da Dio.

Questo in passato - dice quel Catechismo - oggi,c’è la “scienza” che, oltre il problema dell’originedei singoli uomini, spiega anche l’origine dellaspecie umana, che una volta si faceva risalire inun intervento immediato e diretto a Dio.

Il Catechismo olandese, invece, dopo aver guar-

29

Page 30: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

dato indietro nel tempo, fino al cinque mila avantiCristo, continua: “Prima di allora, scopriamo alcu-ni disegni tracciati su pareti di caverne, alcuneminuscole statuette della fecondità, gli avanzi diun fuoco da campo nelle profondità del suolo.Tutto sommato, nulla più di qualche avanzo dicorpi dai quali anche noi proveniamo”.

Non è certo una risposta, questa, se, scavando nelpassato, troviamo sempre più primitivo il nostro fisi-co umano. “Quasi tutto è incerto - continua il Cate-chismo Olandese - i millenni, le epoche, i rispettivinessi tra le fasi. Si va soltanto delineando, consempre maggior precisione, un fatto curioso: unaspecie animale che vive nelle foreste e sulle pianu-re, va subendo una lenta trasformazione ascensio-nale (evoluzione) che giunge fino a noi”.

Quindi: “la vita che scorre in me viene daglianimali”.

A questo punto, il “Catechismo” deve confessa-re: “L’origine dell’umanità ritrova al di fuori delnostro campo di percezione (che è la ‘scienza’).L’austrolopiteco era già uno di noi? E gli antro-poidi?”…

Come si vede, il Catechismo non fa altro cheinterrogativi, e niente di più. Eppure, dopo tale con-fessione d’impotenza, quel Catechismo sa asserire:

30

Page 31: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

“Comunque sia, l’umanità deve aver preso il suoinizio in uomini che furono i primi, perchè…quella dell’essere umano è una condizione di esi-stenza così nuova, rispetto a quella dell’animale,che, a un certo momento, gli esseri viventi nonsono stati più di un genere neutro, ma di esserepersonale. Questa origine è, però, scomparsa persempre nelle tenebre”.

Siamo alla profanazione evidente della SacraScrittura.

Il “Catechismo Olandese”, al posto della Paroladi Dio, ha creato i suoi idoli, ossia tutti quei falsi“dèi” che ha messo al posto del vero Dio.

Al posto della teologia cattolica, che poggia sullefonti della Rivelazione e sul Magistero, ecco le“nuove teologie” che hanno creato tante miseredivagazioni della ragione, tra le quali anche quelladella ridicola fandonia dell’evoluzionismo!

2°) Problema dell’anima

Il silenzio sull’anima umana, immortale e distin-ta dal corpo, insinua che il “Catechismo Olandese”la nega. L’inseparabilità dell’anima dal corpo la ponecome in opposizione alla creazione dal nulla e della

31

Page 32: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

sua infusione. Invece, la dottrina cattolica usa ladottrina tomista della “forma”, che usò anche ilXV Concilio Ecumenico viennese, il quale definì“quod anima rationalis… sit forma corporishominis Humani per sé et essentialiter”1. Lo con-fermò anche il XVIII Concilio Ec. Later. V, cheaggiunse anche che l’anima “infunditur”. AncheS. Leone IX (1053) proclamò la sua creazione “exnihilo”2.

Il Catechismo Olandese, poi, aggiunge che noi“non possiamo immaginarci un puro ‘io’ senzalegame col suo proprio corpo”.

Inoltre, quel “Catechismo” dice impensabile unasopravvivenza autonoma dell’anima e un giudizioparticolare “subito” dopo la morte, confondendocosì la trascendente eternità di Dio con l’evo dell’a-nima senza il corpo.

3°) Il peccato originale e quelli personali

Il Catechismo Olandese così analizza il detto diSan Paolo (Rom. 5,12 ss): “A prima vista si direbbe

32

1 Cfr. D-S 902.2 Cfr. D-S 685.

Page 33: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

che, in questo passaggio, San Paolo desidera soprat-tutto metter l’accento sul fatto che il peccato è venu-to al mondo a causa di un solo uomo”.

S. Paolo, però, inculca che il peccato regna, sì,nell’umanità.., ma la Grazia, la riparazione, che ci dàla vita eterna, per i meriti di Gesù, sono in più gran-de abbondanza! A legger bene, San Paolo insistenella contrapposizione tra il solo uomo che ha com-messo il primo peccato originale e il solo Salvatore.

Il Catechismo Olandese, dunque, respinge lanozione del “peccato originale” come fallo del soloAdamo. Dice: La narrazione letterale può essereaccettata “come ricapitolazione dell’Uomo davantia Dio, ma dovrà essere rimpiazzata come descri-zione dell’umanità… non dobbiamo attribuire unsignificato particolare a un primo peccato. Il pro-blema principale non consiste nel fatto che l’uomoha peccato ed è corrotto, ma nel fatto che egli peccae si corrompe. Il peccato di Adamo ed Eva è piùvicino di quanto noi lo pensiamo. È in noi stessi”.

È una battuta, quella, che può confondere le idee,mentre nella dottrina cattolica non si dice che ilpeccato originale è “in noi stessi”, ma parla di ere-dità di natura decaduta, donde i peccati persona-li attuali.

Ma quel Catechismo si ispira al poligenismo. “In

33

Page 34: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

passato si cercava… si cercava… una spiegazionedel peccato originale dalla parte della natura uma-na.., ma questa spiegazione… non appartiene, persé, alla rivelazione divina.

La vera unità del genere umano, la Scrittura nonla pone nella generazione, ma nell’appello da partedel Padre comune. La comunanza del male s’inqua-dra ugualmente su tale piano, ma come rifiuto…peccato non commesso da qualche primo Adamoall’inizio dell’umanità, ma da Adamo, l’uomo,ogni uomo. È il peccato del mondo… si è dato aquesta peccabilità generale… il nome di peccatooriginale che si trasmette per discendenza dai paren-ti… a riguardo dei fanciulli; ma… in quanto prove-niente da tutta l’umanità, come un tutto… in quan-to esso colpisce ogni uomo”.

Ora, questo contrasta con il Magistero dellaChiesa cattolica. Questa tesi, infatti, fu già condan-nata al Concilio Cartaginese (S. Zisomo, 418):

«nihil ex Adam trahere originalis peccati,quod lavacrum regenerationis expietur»3.

Il problema è ampiamente trattato nel Tridentino,nei canoni 1,2,3,4, della Sessione V, e sancito:

«primum hominem Adam, cum mandatumDei in paradiso fuisse tragressus, statim sanctita-

34

Page 35: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

tem et yusutitiam… amisisse»4; «Adae praevari-cationem… acceptam a Deo sanctitatem iusti-tiam… nihil etiam… perdidisse»5. «Adae pecca-tum, quod origine unum et est et propagatione,non imitatione transfusum omnibus inest unicui-que proprium»6; «ex traditione Apostolorumetiam parvuli, qui nihil veraciter baptizntur, ut ineis regeneratione mundetur, quod generationecontraxerunt»7.

E nella sessione VI: «homines, nisi ex semine Adae propagati

nescerentur, non nascerentur ingiusti, cum eapropagatione per ipsum, dum concipiuntur, pro-priam iniustitiam contrabant».

Anche Pio XII, nella “Humani generis” scrisse: «Le fonti della Rivelazione e gli atti del

Magistero della Chiesa ci insegnano circa il pec-cato originale che proviene da un peccato vera-

35

3 Cfr. D-S 223.4 Cfr. D-S 1511.5 Cfr. D-S 1212.6 Cfr. D-S 1513.7 Cfr. D-S 1514.

Page 36: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

mente commesso da Adamo individualmente epersonalmente, e che, trasmesso a tutti per gene-razione, è inerente, in ciascun uomo, come suoproprio»8.

4°) Il miracolo

Il Catechismo Olandese lo rifiuta, dicendo: “unintervento arbitrario ed estraneo di Dio, come seDio contrastasse alla sua propria opera di crea-zione”; inoltre, il miracolo non potrebbe essere rile-vato, data la nostra ignoranza circa l’azione di Dio ele leggi della natura. E cita San Paolo (Rom. 8, 22)che non c’entra per niente (!), e San Giovanni (5,17) che dimostra proprio l’opposto. Non cita, però,quello che disse Gesù: “Andate e riferite… ciò cheudite e vedete: i ciechi ricuperano la vista, i mortirisorgono” (Mt. 11, 4-5); “se non credete a Me,credete alle mie opere”.

36

8 Cfr. D-S 3897.

Page 37: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

5°) L’Eucarestia

Il Catechismo Olandese dice che la Chiesa nonha inteso parlare finora dell’Eucarestia racchiuden-done “tutta la verità in termini definitivi”.L’espressione oggi consigliabile sarebbe questa: “Ilpane è realmente sottratto alla sua destinazionenormale umana, ed è divenuto per noi (quindi: nonin sé!) il pane che il Padre ci dà, Gesù stesso”. Èun’espressione evanescente, che comporta la “trans-finalizzazione”, quale detta da Schillebeeckx eSchoonenberg. Cancella pure la “Presenza Reale”con un bel “prima”, si pensava così e così, ma oggisi è convinti… che l’ostia appena mangiata, cesse-rebbe la presenza del Corpo e sangue di Cristo.

6°) La Trinità

Quel Catechismo dice: “Noi temiamo di descri-vere in alcune parole il mistero dell’unità delPadre, del Figlio e dello Spirito Santo. LaScrittura stessa non usa mai la parola “tre”… pertrattare questo mistero in maniera biblica. Noiesitiamo!”

37

Page 38: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

7°) La Verginità di Maria

Il dogma del concepimento verginale di Gesù èpraticamente negato. Anche il concepimento“dallo Spirito Santo” è letteralmente svuotato:“Egli è interamente nato per grazia, interamente perpromessa, concepito dallo Spirito Santo”. “Il donodi Dio all’umanità”. E afferma la nascita “non pervolontà dell’uomo”, “dalla Vergine Maria”. E spiega:“Eccone il senso profondo… non c’è nulla nellafecondità umana che sia capace di generareColui… (in cui) tutto è stato creato”.

Da questi pochi rilievi, perché ne potrei aggiun-gere molti e molti altri su tutta l’impostazione di quel“Catechismo Olandese” che profana tutta laSacra Scrittura con una presunta dottrina cattolicache, satura di modernismo, vorrebbe i “funerali”per questa Chiesa, che avrebbe esaurito la suafunzione di “società perfetta”, per dare spazio auna “Nuova Chiesa”, mediante un grande pianosovvertitore che mira a demolire ogni autorità all’in-terno della Chiesa, da quella del Papa a quella deiVescovi e dei Concilii, dimostrando, così, la diabo-lica base dottrinaria della “nuova teologia”!

38

Page 39: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

39

Edward Schillebeeckx.

Page 40: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

40

«Coloro che sparlano di Cristo impedendo la fede delle sue membra,

offendono la sua divinità, su cui tale fede si fonda.

Perciò, non si tratta di semplice detrazione, ma di bestemmia.

“In contraccambio dell’amor di Dio,sparlano di Me”».

(S. Tommaso S. Th. II II q. 73 ad 1)

Page 41: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

41

CAPITOLO III

Gesù. La storia di un vivente 1°- L’ultimo libro eretico di Schillebeeckx -

Il domenicano olandese Edward Schillebeeckx,ordinario di teologia sistematica e di storia della teo-logia all’Università Cattolica di Nymegen (Nimega),in un suo grosso libro di 670 pagine, edito aFriburgo in Brisgovia, nel 1975, avrebbe volutoagevolare l’accostamento a Gesù di Nazareth.

Nel testo, però, Schillebeeckx non si esprime dateologo dogmatico. Consapevole che la sua confes-sione in Cristo Gesù, quale salvezza decisiva, si

Page 42: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

42

fonda in ultima analisi sulla Fede, ha voluto usare inmodo “metadogmatico”, e senza prevenzioni, unamaggiore apertura alle “esigenze della critica razio-nale”.

“Come credente - scrive - cercherò, critica-mente, di rendere umanamente comprensibile lafede cristologica in Gesù, specialmente indagandosulla maniera in cui si è formata”.

Perciò, egli esamina “i primi germi della cono-scenza di Gesù all’interno del Cristianesimo primiti-vo, fino alla redazione dei Vangeli e dei Libri delNuovo Testamento; un’epoca che si avvicina mag-giormente al Cristo, ma che suscita molte riservecirca l’identificazione di Gesù di Nazareth, in cui idiscepoli trovarono, in modo decisivo e definitivo, lasalvezza”.

L’Autore si prefisse di seguire con cura lo svilup-po di questa comprensione e della confessione diGesù, quale salvezza decisiva nei suoi moltepliciriflessi condizionati dalla cultura dei suoi tempi.

In corrispondenza alle loro mancanze e aspettati-ve, tutti i tempi hanno accenti specifici e speranze disalvezza.

Diverse idee e aspettative di salvezza caratteriz-zano i tempi in cui Gesù è nato. Esse devono essereinterpretate partendo da quelle idee, benché esse

Page 43: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

43

stesse devono venire interrogate e corrette dalla figu-ra di Gesù.

L’ebraismo ellenico e anche il cristianesimo,uscito dal paganesimo, mettono nuovi accenti, men-tre, invece, i nostri tempi non trovano l’accesso aidiversi concetti dell’antichità. Quindi, come si devecomprendere, oggi, la “salvezza in Cristo”, mentrediverse scienze e tecniche di oggi promettono di darela salvezza all’uomo?

Con questo suo libro su Gesù, Schillebeeckxvorrebbe offrire un nuovo punto di partenza per undialogo oggettivo e aperto con le differenti aspettati-ve di salvezza; un dialogo, insomma, che oltrepassi iconfini confessionali. Perciò, scrive che “questacalda preistoria del Nuovo Testamento canonicopotrà avere un effetto e di liberazione e di orien-tamento di fronte alle molte cristologie immobili etradizionali della nostra dogmatica orientale”.

Il libro vorrebbe anche aiutare a demolire il con-trasto che si forma nella polarizzazione tra “simpa-tizzanti con Gesù” e “credenti in Gesù”. I “sim-patizzanti”, infatti, rivolgono tutta la loro attenzioneal Gesù terrestre, ignorando il Gesù sublimato(erhöth), mentre i “credenti in Gesù” sembranoconoscere unicamente il Cristo vivente e presente,venerato con culto sacramentale.

Page 44: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

Non si deve accusare di “eresia” ante tempum.“Si è cristiani quando si nutre la convinzione chela salvezza definitiva si apre nella persona diGesù, da parte di Dio, e che questa convinzionefondamentale è causa di un’unione di grazia”.

Il “Gesù” di questo eretico Schillebeeckx ha leseguenti visioni:

1) l’interrogativo riguarda il metodo, l’ermeneutica e i vari criteri;

2) il Vangelo di Gesù Cristo;3) l’interpretazione del Crocifisso e del risorto;4) chi pensiamo che sia?

Nella prima parte, vengono trattate questionifondamentali attorno all’indagine storico-critica diGesù, sottolineando che i Vangeli raccontano checosa ha significato un certo Gesù per la vita di alcu-ni gruppi, dimodochè il ricordo e l’interpretazioneprendono un influsso scambievole sul presente. E poivengono elencati i criteri che permettono di formarsiun giudizio storicamente valido a riguardo di Gesù.

Nella seconda parte, si parla del “messaggio”di Gesù della vicina salvezza, del “regno di Diosotto un forma piena di umanità”; della “pratica del

44

Page 45: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

regno di Dio” nelle similitudini di Gesù; della “rivo-luzione escatologica delle beatitudini”.

Un altro capitolo, poi, si occupa dello “stare diGesù con gli uomini, e della cura che si prendevadi loro, esperimentata quale salvezza data daDio”; delle sue “azioni potenti che chiamano allafede”; del suo “commercio con gli uomini, che libe-rava e allietava” la “comunità della mensa” e anche“della vita”, chiamandoli all’imitazione.

Gesù rappresentava, così, “la cosa dell’uomoquale cosa di Dio”, liberando gli uomini dal farsiun’immagine angusta di Dio, e da un rispetto malcompreso per la legge, e dando inoltre il criterio del-l’interpretazione della legge del Comandamentoduplice: dell’amore di Dio e del prossimo.

Nell’esperienza personale, al principio, del Diodi Gesù, che si svela, soprattutto, nel suo chiamarlo“Abba”, viene dimostrata la sorgente del misterodella sua vita, del suo messaggio e della pratica dellasua vita.

La morte di Gesù, considerata la conseguenzadella sua vita, viene interpretata come il destino di unprofeta, la morte di un martire, ordinata nella storiadella salvezza, ed esaminata la sua propria presa diposizione davanti alla morte vicina.

Infine, vengono prese in considerazione il mes-

45

Page 46: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

46

saggio della risurrezione, l’esperienza pasquale ed iracconti pasquali.

La terza parte presenta le diverse interpretazio-ni cristologiche secondo i diversi strati delle fontineo-testamentarie (testi evangelici). L’autore, poi,sottolinea il complesso di rappresentazioni di Gesùcome “profeta escatologico”, per cui vale il titolo di“Cristo”, visto che proprio il profeta escatologico,secondo Isaia LXI, I e seguenti, viene “unto” dallospirito per portare la buona novella e la liberazione.Inoltre, mette in risalto anche il riferimento alla“Sapienza” di Salomone. Alla fine, dà un brevesguardo all’evoluzione cristologia post-biblica.

La quarta parte è dedicata alla “crisi cristolo-gica odierna e ai suoi presupposti”, tentando di tro-vare un modo per fare comprendere “la singolareuniversalità di un uomo storico assai particolare”,sullo sfondo della storia della passione dell’umanitàe della ricerca di un senso e della liberazione. Gesù ècompreso quale similitudine di Dio e paradigma del-l’umanità. Nel testo, qui, vi sono alcune riflessioniche si occupano della singolarità del “linguaggio difede” quando si sforza di rivelare l’azione salvificadi Dio nella storia.

Page 47: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

47

Come si vede, la lettura del libro di Schille-beeckx è tutt’altro che facile, perché presuppone nonpoche conoscenze di studi ad hoc. Non si dimentichi,comunque, che in quest’opera di Schillebeeckx siparla molto della risurrezione senza riuscire a chiari-re il pensiero dell’Autore, per il quale la tombavuota (o piena) non avrebbe alcuna importanza, per-ché la fede nella risurrezione non esprime che un’e-sperienza di vita.

Ma questo negherebbe che Gesù sia “asceso” alcielo nella forza della sua divinità mentre la Chiesacattolica, invece, mentre canta che Maria “assump-ta est”, di Gesù dice espressamente che “ascendit incoelum”!

Page 48: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

48

«Voi che nel Vangelo credete a quel che vi piace

e non credete a quello che vi dispiace,

voi credete più a voi stessi che non al Vengelo».

(Sant’Agostino)

Page 49: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

49

CAPITOLO IV

Gesù. La storia di un vivente 2°- L’ultimo libro eretico di Schillebeeckx -

Continuando ad analizzare, sia pure brevemente,l’opera “Gesù. La storia di un vivente” del teologobelga (non olandese) Schillebeeckx, mettendo ilpiede sul terreno dell’“autentico Gesù”, vediamoche l’Autore inizia “l’esame storico-critico di ciòche Gesù esprime realmente”.

Secondo il suo parere, l’interrogativo attorno allapersona di Gesù non può stare, al principio, “inquanto Gesù non annuncia sè stesso, bensì il

Page 50: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

regno futuro di Dio”, ed anche perché l’interesseper la persona di Gesù nacque solo più tardi, nellecomunità che cambiarono il “messaggio” in qualco-sa di personale.

È una “tesi” di cui l’esegesi non può fornire laprova, ma anzi la rifiutano le molte domande pre-pasquali del genere: “chi è costui?” (Mc. IV, 41).Tuttavia, non si oppone alla tendenza pre-critica dinon riconoscere al “Gesù storico” qualsiasi dirittopersonale e particolare, e meno che meno un qual-siasi diritto alla sua maestà.

Ma all’Autore sfugge questa verità: che le azioninon si possono dividere completamente dalla perso-na, anche se, poi, le dovrà ammettere alla fine dellibro, sia pure con scarsità di riflessione.

In principio, così, l’Autore si interessa soltanto“del messaggio storico e della prassi della vita diGesù, in quei passi dei Vangeli sinottici che -secondo Lui - sarebbero ancora liberi di sovrap-posizioni posteriori”, collocando Gesù semplice-mente nella categoria dei Profeti.

Del suo “messaggio” farebbe parte “il regno diDio”, rivolto all’umanità; i “discorsi” che contengo-no le similitudini, che vorrebbero schiudere nuovepossibilità di vita, a confronto con le azioni conven-zionali degli uomini; le “beatitudini” con le quali

50

Page 51: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

51

Gesù pronunciò un “no” radicale, da parte di Dio,verso la storia passata dell’umanità, annunciando ilvicino regno di Dio. È significativo che le “predi-che” che chiamano al pentimento, alla “metànoia”,l’Autore le menziona appena appena.

Ma c’è un motivo: in contrasto con GiovanniBattista - scrive l’Autore - non ho voluto fare diGesù un predicatore di sciagure, bensì un profeta disalvezza. Ed è in questo senso che interpreta la para-bola dei bambini che giocano sul mercato (Lc. VII,31-35). In tal modo, Giovanni si presentava al popo-lo come un cantore di lutto, mentre Gesù si presentacome un cantore di letizia. È ovvio, perciò, che, qui,non si ha un’esegesi seria, ma un inserimento diparole moderne che toccano l’immaginazione.

In riferimento alla pratica della vita di Gesù -come risulta dai Vangeli - fa risaltare, soprattutto, ilruolo di “fare il bene”, di un lieto commercio con gliuomini, e col dividere la mensa coi reietti. L’imi-tazione di Gesù, la fa concordare con la “metànoia”,la quale, però, non significa altro che “la pratica delregno di Dio”, e della massima: “Dio è Re”.

È strano, quindi, come Schillebeeckx non veda ilrapporto “maestro-discepolo”, come facente partedella matànoia. Per Lui, basta una “conversione” nelsenso del modo di pensare tardo-giudaico, intesa

Page 52: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

52

sociologicamente quale abbandono dei beni e delpadre e della madre.

Comunque, tutto quanto viene detto del messag-gio di Gesù e della pratica della sua vita, ha sempreun sapore umanistico, antropologico e terrestre; dicepersino che la maggior parte delle simitudini di Gesùhanno un senso “umano”.

L’Autore medesimo, infine, si pone la domanda:dove collocare l’importanza propriamente religiosa eteologica, e il senso di tutte le parole e degli atti diGesù, dirette come sono di preferenza verso unbenessere e una “salvezza” terrestre. Schillebeeckxscopre questa radice religiosa e teologica delle paro-le e delle azioni di Gesù nel fattore che la “salvez-za”, da Lui offerta, “viene da Dio”. In modo con-creto, essa verrebbe comunicata agli uomini median-te la sua esperienza di Dio, e mediante la sua espe-rienza col Padre. Mentre, oggi, vige la tendenza diriconoscere quell’esperienza del Padre di Gesù,come un fatto di straordinario e singolare rilievo,onde conservare alle sue parole e ai suoi atti la loroimportanza religiosa e teologica, Schillebeeckx,invece, si trincera dietro un maggiore riserbo, dicen-do che l’appellativo “Abba”, in bocca a Gesù, dimo-stra solo la “maniera poco convenzionale del suocommercio con Dio”. Si tratterebbe, insomma, solo

Page 53: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

di un parlare “familiare” e di un’espressione diun’esperienza religiosa di carattere particolare. Eglinon ha alcuna parola che indichi un’unione essen-ziale col Padre, per cui Egli rimpicciolisce il signifi-cato della parola sinottica “Abba”, straordinaria-mente ricolma della consapevolezza di unione traPadre e Figlio, nella verità e nella conoscenza (Mt.XI, 27), per cui Schillebeeckx è costretto a confes-sare che l’obiezione, se proprio l’esperienza del-l’“Abba” sia stata la grande illusione nella vita diGesù, appare certamente possibile, né lo si può ricu-sare anche sul piano storico.

Non riuscendo a rifiutare l’obiezione, alla fine ècostretto a confessare il naufragio dei suoi sforzi e arifugiarsi che “senza Gesù, non c’è alcuna speran-za”!

Comunque, di fronte a questa immagine incoloredi Gesù, s’impone una domanda che l’esegeta prote-stante F. Hahn si pone: un Gesù che predica ed agi-sce in quella maniera, poteva essere compreso dagliuomini del primo secolo? Quel Gesù dei doveri, deisotto-privilegiati, lo si vede sotto un aspetto cheviene determinato più dai problemi che interessanol’Autore che non quelli degli uomini dei suoi tempi,ai quali Gesù poteva tranquillamente dire: “Avrete

53

Page 54: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

54

sempre con voi i poveri” (Mc. XIV, 7). Ma qui, lasedicente severa immagine storica, l’Autore l’hacontaminata dall’interesse per i problemi del terzoMondo nel secolo ventesimo!

Il minimalismo tendenzioso della sua indaginestorica si manifesta ancora più chiaramente nel fattoche Schillebeeckx fa terminare la vita di Gesù conla morte, non contando più la risurrezione, tra le“azioni di Gesù”, come fatto storico.

Già l’episodio della Croce, l’Autore l’aveva in-terpretato in modo da non fare rilevare il momentodella salvezza. Egli non spiega la morte in conse-guenza della vita, perché dice: “Gesù l’ha inseritanella salvezza da Dio”, quale conseguenza storicadel suo servizio d’amore per gli uomini e della suasolidarietà con essi.

Ma questo non basta per farci comprendere lamorte di Gesù come un “sacrificio di salvezza e diespiazione”. Schillebeeckx, infatti, ne fa un segnodella solidarietà con gli uomini, come la sua parteci-pazione alla mensa dei peccatori durante la sua vita;quindi ne fa soltanto una prova grandiosa della fedel-tà di Gesù alla sua missione, che documentava giàcome “la cosa di Gesù” sarebbe continuata anchedopo la fine della sua vita.

Questo valore dato alla morte di Gesù, che non

Page 55: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

55

sorpassa una comprensione puramente umana eintro-terrestre dell’episodio della croce, contiene giàl’intenzione di legare anche la risurrezione agli epi-sodi della sua vita terrena e di trovarle una spiega-zione, per così dire, “ante-pasquale”. Quindi, ilconcetto della parola “risurrezione” deve compren-dersi nel senso di un “processo di conversione”,puramente interiore, che i discepoli avrebbero vissu-to. Perciò, secondo Schillebeeckx, l’esegeta cheinterpreta l’avvenimento pasquale, non deve prende-re per punto di partenza la tomba vuota, né le narra-zioni delle apparizioni. L’enorme distanza che sepa-ra l’Autore dall’indagine dello storico critico è dimo-strata dalla dichiarazione che la menzione neo-testa-mentaria della tomba di Gesù non mira a una“tomba vuota”, ma alla venerazione cultica di una“tomba sacra”. Schillebeeckx ne fa “una visitaannua della comunità di Gerusalemme alla tombadi Gesù”, dove si sarebbe attualizzata un’esperienzadi Dio, già esistente da prima, l’esperienza del “Eglivive”. Insomma, l’Autore non distingue più i “fatti”dalle ipotesi. Per Lui, le “apparizioni” non rappre-sentano che “visioni di conversione” dal “conte-nuto vuoto”, in cui i discepoli vi avrebbero depostoesperienze di grazia. Quelle visioni sarebbero,“strutturalmente” oblazioni di carattere di grazia,

Page 56: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

ossia un influsso divino sui discepoli, tutto quanto vaal di là non sarebbe che “magia sovrannaturalisti-ca” (supranaturalistischer Hokuspokus = extraci-tazioni).

Un solo esempio basterà per dimostrare l’entitàdei raggiri di cui questo genere di esegesi è capace.Ecco: l’interpretazione del versetto Marco XVI, 6:“È risorto, non è qui!”, dato che il N.T. non riferi-sce il “come” della risurrezione, questa, di conse-guenza, non è avvenuta, né la tomba poteva esserevuota, per cui le “apparizioni” non furono cheesperienze di conversione dei discepoli. Così, leparole di Marco significano semplicemente che “allacomunità di Gerusalemme era noto il luogo oveera stato deposto”, ed essa Lo venerava. Quindi, nelcontesto di questa interpretazione, le parole “non èqui”, perdono qualsiasi ragione di essere.

***

Fermiamoci qui, perché penso che, anche soloquello che abbiamo detto, sia più che sufficiente adimostrare che il libro “Gesù. La storia di unvivente”, di Schillebeeckx, è fuori dal Vangelo e,quindi, anche dalla Chiesa cattolica di Cristo!

56

Page 57: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

57

Il cardinal Pietro Parente, uno dei principali accusatori diSchillebeeckx, del quale ha criticato le tesi nel suo libro:“Terapia tomistica”.

Page 58: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

58

«La negazione dei dogmi fondamentali della Fede

comporterebbe il dissolvimentodi tutto il dogma cristiano

e aprirebbe la strada al relativismo religioso assoluto».

Page 59: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

CONCLUSIONE

Su “Katholiek Nieuwbld” del luglio-agosto1989, uscì un articolo di Schillebeeckx: “La visonedel Cristianesimo” in cui dichiara che la sua inter-pretazione “è ortodossa”. Scrive:

«Basta ricordare che l’essere cristiani è stato pre-sentato, da principio, in modo pluralistico, dagliEvangelisti e da San Paolo, fortemente differentitra loro».

Quindi, Schillebeeckx crede di avere il dovere didover “liberare la Rivelazione della Sacra Scrit-

59

Page 60: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

tura dai miti” che vi sono intrufolati:«Nel passato, l’immagine di Cristo fu spesso fal-

sificata, slegando la morte e la risurrezione dalla suavita terrena. Di Gesù si dava troppa importanzaalla sua divinità, facendo di Lui un “mito”. Daqui, nacque una teologia che ha fatto della morte diGesù un “Sacrificio espiatorio”».

Per Schillebeeckx, invece, il dogma cristianocentrale sarebbe:

«Dio si è fatto uomo, vale a dire: Dio è venutoper portare la vera Umanità! Questo è il centrodel messaggio cristiano».

E così non vede nulla di speciale nei miracolicompiuti da Cristo, come già lo facevano i “tauma-turghi” di altri tempi. Inoltre, Schillebeeckx vorreb-be che tutto il contenuto del Nuovo Testamentovenisse contemplato nel suo “contesto culturale”;vorrebbe, cioè, spiegare il messaggio cristiano inchiave moderna.

Un altro pilastro del pensiero eretico diSchillebeeckx sarebbe l’emancipazione dei credentinei loro rapporti con Gesù e con la Chiesa. Per que-sto, dirà:

«La gioventù ha voltato le spalle alla fede vol-

60

Page 61: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

tandole alla Chiesa; occorre, quindi, seguire unapastorale che operi al di fuori dell’istituzione-Chiesa. Solo così si può purificare la stessaChiesa».

Che tristezza! Ma è quello che si è fatto e ancorasi fa, dopo il Vaticano II, ovunque, facendo sparirecon la Fede anche la pratica religiosa. Ben disse, per-ciò, il vescovo Roermond, mons. Gijsen:

«La Chiesa è la Madre che conduce tutti i suoifigli al Padre. Il separarsi dalla Chiesa significasmarrire la via che conduce a Dio»!

Invece, il salesiano Karotemprl andava sugge-rendo che anche la “nuova evangelizzazione” deveessere “senza Cristo”!

Ecco l’anima del domenicano belga-olandese,Schillebeeckx, che ebbe a dire:

«Il Vaticano II è stato una specie di confermadi quanto avevano fatto i “nuovi” teologi prima delConcilio: Rahner, Chenu, Congar, e altri. Si trat-tava di un rinnovamento teologico non più nellascia della neoscolastica, abbandonata ancorprima del Concilio… ».

Dunque, il Concilio non fu affatto il punto dipartenza di una nuova teologia, ma solo il sigillo

61

Page 62: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

di quanto alcuni teologi avevano fatto prima delConcilio; di teologi che erano stati condannati,allontanati dall’insegnamento, mandati in esilio,la cui teologia, però, trionfò al Concilio. Per questosi ebbe, dopo, una reazione da parte dei teologi tomi-sti e neo-scolastici che, al Concilio, non ebberoinfluenza. Ma Schillebeeckx, qui, tace della con-danna della “nuova teologia” da parte di Pio XIIcon la sua “Humani Genesis”.

Schillebeeckx va ancora più avanti: «Adesso, posso dire liberamente e con tutta

schiettezza che penso del Vaticano II. Il Concilio èstato un “compromesso”. Da una parte, è stato unConcilio liberale, che ha consacrato i nuovi valorimoderni della democrazia, della tolleranza, dellalibertà. Tutte le grandi idee (?!) della rivoluzioneamericana e francese, combattute da generazionidi Papi; tutti i valori democratici sono stati accet-tati dal Concilio. Dall’altra parte, il Concilio non hapotuto dare una risposta ai fermenti di rivolta che giàsi preannunciavano… Un Concilio che si apriva allastoria, alla società, veniva subito dopo sopraffattodalle nuove idee… A me, il Concilio non ha portatograndi novità. Ha accettato un po’ la nostra (!!) teo-logia confermandoci nella nostra ricerca teologica,dallo spirito di inquisizione e condanna. Pesava su di

62

Page 63: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

noi lo spirito della “Humani Genesis” (1950), l’en-ciclica di Pio XII che condannò “Le Saulchoir” ela “Fourvière”, le scuole dei domenicani e deigesuiti. Tutti eravamo sospettati prima delConcilio e il Concilio ci ha liberati».

Come si vede, questo spudorato teologo domeni-cano, da noi sempre denunciato per le sue “eresie”teologiche e per la sua immoralità (fu condannatopersino dai Tribunali civili per il suo deambulare“nudo” sulle spiagge! (cfr. Appendice), ora si fa luiil giustiziere della Chiesa passata, come osannatoredelle idee massoniche criminali che si esternarononella Rivoluzione francese (che torturò e uccisemigliaia e migliaia di cattolici, soffocando nel san-gue le vere “libertà” del Vangelo di Cristo!), e comepropugnatore di “eresie” da lui insegnate dalle cat-tedre universitarie, dicendo disinvoltamente che“non si può provare l’esistenza di Dio con argo-menti razionali in quanto tali”, nonostante quelloche aveva già sancito il dogmatico Vaticano I:

«Se qualcuno dirà che Dio, uno e vero,Creatore e Signore Nostro, non possa conoscersicon certezza col lume naturale dell’umana ragio-ne per mezzo delle cose create, sia scomunicato!».

63

Page 64: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

64

Povero Vaticano II che hai chiamato a parteci-pare e insegnare all’interno stesso del Concilioquelli che volevano un altro Cristo, un’altrarisurrezione, un altro Vangelo!

La religione predicata da Gesù e dagli Apostoli,intensamente attuata dai Santi, molti di Voi,Reverendi Vescovi del Vaticano II, l’avete corrosa evorreste ancora che scomparisse, affinché, in suavece, si imponesse una “nuova religione”, quellavagheggiata dagli gnostici d’ogni tempo, così chevenga chiamata: “il Cristianesimo adattato aitempi”. Allora, in questo “Cristianesimo nuovo”,Gesù, gli Apostoli, le definizioni e le direttive delMagistero della Chiesa di 20 secoli, rimarrannosolo come ricordi, con un valore unicamente “stori-co e apologetico”: “anelli dell’evoluzione indefet-tibile che si fermerà soltanto quando l’uomo,divenuto l’Essere perfettissimo, si riassorbirànella infinità del Tutto”1.

Di qui, il “dio” di Schillebeeckx che sfascia, intale storicismo, i dogmi di tutto il Cristianesimo!

1 Cfr. Mons. A. Romeo, art. su l’enciclica “Divino AfflanteSpiritu”, pp. 454 ss.

Page 65: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

65

Edward Schillebeeckx.

Page 66: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

66

«Nella Chiesa la discendenza di Giuda non è mai venuta meno»!

Page 67: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

67

APPENDICE

Il domenicano P. Schillebeeckxcondannato per “nudismo”dal Tribunale di Furnes

P. Schillebeeckx, di nazionalità belga, ma resi-dente in Olanda, è stato condannato a 26 franchi diammenda, con rinvio, nel corso di una seduta, a portechiuse, da parte del Tribunale correzionale diFurnes, per “oltraggio pubblico ai buoni costu-mi”.

Anche l’anno prima, aveva avuto dalla gendar-meria una contravvenzione, quando fu visto a pren-dere il sole, tutto nudo, sulle dune di Middekerle.

Page 68: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

68

Page 69: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

69

INDICE

CURRICULUM VITAE 5

PROEMIO 7

CAPITOLO ISchillebeeckx: un falso profeta 11

CAPITOLO IIIl Catechismo Olandese 25

CAPITOLO IIIGesù: la storia di un vivente 1° 41

CAPITOLO IVGesù: la storia di un vivente 2° 49

CONCLUSIONE 59

APPENDICE 67

Page 70: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

70

Page 71: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

71

Finito di stampare

in Dicembre 2007

presso la Tipografia Com&Print

di Brescia (Italia)

Page 72: Euro 8 - chiesaviva.it · Gesù, che Schillebeeckx, però, non ha mai avuto il coraggio né di confessare, né di negare. Vediamolo con la “risurrezione” che Schille-beeckx presenta

Editrice Civiltà - Brescia

Luigi Villa

Edit

rice

Civ

iltà

Edw

ard

Schi

llebe

eckx

Luig

i Vill

a

Euro 8

Edward SchillebeeckxEdward Schillebeeckx