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PERIODICO DI ATTUALITÀ DI EUR SPA • ANNO III n° 4 settembre-ottobre 2009 4 2009

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EUR La città nella città - 2009 - N.3

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P E R I O D I C O D I A T T U A L I T À D I E U R S P A • A N N O I I I n ° 4 • s e t t e m b r e - o t t o b r e 2 0 0 9

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LA PUNTA DI UNA FRECCIA chemira dritta al litorale di Ostia e, all’inter-no della freccia, un quartiere moderno,punto di riferimento e modello per la Ca-pitale. Un sogno, una capacità di proiettar-si nel futuro che si concretizzò circa 70 an-ni fa nella progettazione e realizzazioneurbanistica dell’Eur. Oggi possiamo direche il secondo obiettivo è stato pienamen-te raggiunto e l’Eur, come sanno bene co-loro che ci vivono e le decine di migliaia dipersone che ogni giorno ci lavorano, grazieagli spazi culturali, di servizio, di verde edi attrezzature è un quartiere unico nellacittà. Ma il primo obiettivo non è ancorastato raggiunto a pieno e oggi, insieme al-l’amministrazione comunale e al sindacoAlemanno, vogliamo realizzare quei pro-getti che faranno dell’Eur il raccordo tra lacittà e il suo litorale e, soprattutto, la vetri-na di ciò che Roma è in grado di propor-re all’Italia e al mondo.Vanno in questa direzione i progetti per ilNuovo Centro Congressi, per i nuovi stu-dios cinematografici, per il grande acquario,per il polo turistico e fieristico. Anche la pos-sibilità di ospitare il Gran Premio di For-mula Uno potrà offrirci l’opportunità diesaltare il rapporto tra il passato e il futurodella Capitale, mirabilmente rappresentatodal Palazzo della Civiltà Italiana, che tut-ti conosciamo come il Colosseo quadrato.

L’Eur come quartiere spettacolo capace diesaltare e mostrare il meglio del made inItaly sia che si tratti di moda - saremmolieti di ospitare Altaroma e le sue sfilate -di cinema, di cultura, di sport o di scienza.La sfida per i nuovi vertici di EUR SpA,sarà dimostrare che la politica del fare ap-partiene anche alle società pubbliche. E co-nosco un solo modo per dimostrarlo: porta-re a termine tutti i progetti in cantiere, ide-arne e realizzarne di nuovi. Con una po-litica di raccordo e di ascolto non solo conl’amministrazione e le istituzioni cittadinema soprattutto con “i cittadini dell’Eur”. Perché devono essere loro i primi protago-nisti della nuova vita dell’Eur. Abbiamobisogno del loro entusiasmo, del loro coin-volgimento, delle loro idee per far sì che, unavolta chiusi gli uffici, il quartiere continui avivere e diventi la vetrina della città, dellaCapitale che, forte del suo passato, sappiaproiettarsi, costruire e anticipare il futuro.Il lavoro è già iniziato e noi, con pignole-ria e tenacia, controlleremo che ogni proget-to, che ogni convenzione, che ogni realizza-zione venga portata a termine e gestita se-condo quanto è stato stabilito. Sia che sitratti del Centro Congressi che del Pala-sport, dell’ex velodromo o dell’ex Luneur.E dovremo investire in tecnologie e infra-strutture viarie e di servizio per far sì chel’Eur sia all’altezza delle sfide del futuro.

e d i t o r i a l e

Eur, la politica del fare

EURlacittànellacittà Periodico di attualitàAnno IV - numero 4settembre/ottobre 2009

EDITOREEUR SpAVia Ciro il Grande, 1600144 Roma

RegistrazioneTribunale di Roman. 47/2009 del 12/02/2009Tiratura: 10.000 copiePeriodico iscritto all’

Direttore editorialeRiccardo MANCINI

Direttore responsabileFabio GRISANTI

Coordinamento editorialePino SCARAMUZZO

Responsabile di edizioneGiovanni COLETTA

Redazione Via Ciro il Grande, 16 00144 Romatel. 06.5425.2019 - 0654252247fax 06.5425.2025Email: [email protected]: www.eurspa.it Web TV: www.eur-tv.it

Concessionaria esclusiva di pubblicità Top Editoria Eventi S.r.l. Piazzale degli Archivi, 4 00144 Roma - Tel. 06.59.17.953 email: [email protected]

Segreteria di redazioneSimone STIRATI

CollaboratoriNatalia ALBENSIClaudia CAPODARTEFrancesca COSTANTINOValter DELLE DONNELaura DELLI COLLIMaria Grazia FILIPPIMargherita FILIPPONIMarco FRANZELLIFabrizio FAZZINIFrancesca PAOLETTIPaola PUCCIATTIGiorgio RANDILivia ROCCOCristiano ROSPONI

Foto di copertinaEUR SpA

FotoEUR SpA Artphoto di Marcello LeottaUthopia Studio Maggi

Impaginazione e stampaMiligraf S.r.l.Via degli Olmetti, 36 00060 Formellotel. 06.9075142

Pierluigi Borghini

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sommariosettembre/ottobre 2009

ACQUARIO

Mettiuna sera

a cena4

10MUSEOUn’epoca tutta dascoprire

FORMULA UNONel segno della Ferrari

CANTIERESempre più su

PERSONAGGIOClaudio Lotito

FOLCLOREViterbo, la macchinadi S. Rosa

CINEMAIntervista con Giovanni Veronesi

EUR È CINEMAAncora un bacio sulset di Muccino

RUBRICHE

Trovaeur

Panorama

Libri

Mangiare

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in copertina

Rendering del Nuovo Centro Congressi progettato dall’Architetto Massimiliano Fuksas che sorgerà su un’area di circa 27 mila metri quadrati, di proprietà di EUR S.p.A.,nel cuore del quartiere Eur.

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L’acquario dell’Eur, con 14.000 mq espositivi è diviso in 2 piani: unoper le vasche dove risanare gli animali malati, l’altro per saleespositive, conferenze, proiezioni virtuali, ecc.Ogni vasca, alta quasi 9 metri avrà due macchine di controllodell’umidità della temperatura, mentre l’acqua marina sarà ricostruitaartificialmente con del plancton allevato in batteria. I visitatorientreranno in un ambiente marino sigillato in acrilico trasparente, atenuta stagna, sotto la massa del lago.

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Metti unasera a cena(con vista sugli squali)

Il mare sotto il laghetto

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di Francesca Costantino

A sinistra, il tunnelsotto il laghetto chefa da raccordo con le saledell’acquario. Qui sotto,un’immagine deilavori del cantiere.

TRA POCO MENO DI DUE ANNI ci saràil mare sotto il laghetto dell’Eur. Entrarenell’acquario Mare Nostrum, progettatodall’ingegner Domenico Ricciardi, sarà co-me fare un tuffo nei 25 fondali più belli eincontaminati del Mediterraneo. L’obiettivoè quello di realizzare, nel futuro secondopolo turistico di Roma e dell’Eur, un per-corso espositivo volto a spettacolarizzare lanatura, fare una “didattica emotiva” per ibambini, curare i pesci e gli animali malati,dare visibilità alla storia del Mediterraneo“culla delle civiltà” e risanarlo anche conl’ausilio di un comitato scientifico d’ecce-zione. Per quanto riguarda lo studio dellastruttura che sarà realizzata all’interno delleacque del laghetto, davanti il Teatro Verde etra le due fermate della metro, sono staticoinvolti finora volontari, scienziati, univer-sità e subacquei di livello internazionale. “Siamo fiduciosi di rispettare i tempi previ-

sti - afferma l’ingegner Ricciardi - infattinella zona in cui si sta realizzando il par-cheggio multipiano da 700 posti auto granparte dei quali a disposizione del quartiere,il cui completamento è previsto per l’estatedel 2010, il montaggio delle strutture, com-prensive di pilastri e travi di collegamento, èquasi terminato. I 14 mila mq espositivi dell’acquario saran-no divisi in due piani: uno per le vasche cu-ratoriali dove risanare gli animali malati, l’al-tro per le sale espositive, conferenze e proie-zioni virtuali in 4D. I visitatori entrerannonell’ambiente marino che sarà sigillato inun involucro acrilico trasparente a tenutastagna sotto la massa d’acqua del lago perdare la sensazione di una passeggiata su unfondale marino. “Vogliamo studiare, ripopo-lare la flora e la fauna del Mediterraneo -spiega l’ingegnere Domenico Ricciardi - einsegnare emozionando con l’interazione4D, dove i pesci e gli animali interattiviescono fuori dallo schermo”. I filmati sonorealizzati in fondali marini naturali grazie adecine di sub volontari diretti dal campionedel mondo di subacquea, Roberto Rinaldi.“Accompagneremo lo spettatore nella visita

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alle vasche sin dal momento in cui scenderàdalla metro Palasport - precisa Ricciardi - cisaranno infatti dei tapis-roulant che li porte-ranno alle sale espositive. Dopo la visita, gliospiti, magari dopo una pausa in uno deinostri ristoranti, bar e negozi con gadget e li-bri a tema, potranno andare alla metro EurFermi senza mai uscire in strada”. Per rag-giungere l’acquario, dove lavoreranno fino a300 persone, si potrà anche usare un servizionavetta oppure l’auto privata. Un parcheggiodi 700 posti è quasi ultimato e ce ne sarà an-che un altro in futuro. “Mare Nostrum è al-l’avanguardia rispetto agli altri acquari delmondo sia perché tematico - racconta l’in-gegnere - sia perché useremo la più moder-na tecnologia come i pesci robot di silicone:serviranno a monitorare gli animali malatinel loro habitat naturale e fornire dati aglistudiosi”. Ogni vasca, alta quasi 9 metri, avràinoltre due macchine di controllo dell’umi-dità e della temperatura, mentre l’acqua ma-rina sarà ricostruita artificialmente con delplancton allevato in batterie. La location del-

l’Eur per quest’opera di moderna ingegne-ria non è casuale. “Sotto il laghetto sembre-rà di entrare dentro il mare come dei subprofessionisti - conclude Ricciardi - il parcosarà riportato allo stato originale, mentre leacque del lago, piene di detriti macchine,motociclette e tv saranno chiarificate”.Con 12 euro si potrà inoltre visitare l’ac-quario e gli altri musei dell’Eur, oppure ac-cedere al Bioparco. Sottoscrivendo un ab-bonamento mensile, i bambini potrannopoi seguire il loro animale preferito su in-ternet. Ci sarà inoltre la possibilità di cena-re di sera sulle vasche illuminate, vedendoquei pesci, squali o tartarughe marine chepopolano il Mare Nostrum e che sarannocurati, reintegrati nel loro ambiente natura-le e monitorati finché non ritroveranno laloro strada verso casa.Il 18 settembre scorso nell’ambito del JataWorld Travel Fair 2009 di Tokyo, il Comu-ne di Roma ha illustrato l’opera, unitamen-te al progetto per la costituzione del Secon-do Polo Turistico della Capitale.

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Nella foto, una delle vasche in

cui sono riprodotti ifondali marini del

Mar Mediterraneo.

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ACQUARI D’EUROPA, UNO SPETTACOLO PER GRANDI E PICCOLIdi Claudia Capodarte

CON LA NASCITA DELL’ACQUARIO, Roma seguel’esempio di altre città d’Europa dove queste strut-ture non solo rappresentano delle forti attrazioni tu-ristiche ma sono diventate delle preziose fonti didat-tiche. È interessante scoprire che gli acquari più fa-mosi del nostro continente si sono talmente evolu-ti, da ricreare artificialmente gli ambienti naturali,persino completi del loro ecosistema. Inoltre si avvalgono delle più moderne tecnologie,dalle gallerie multimediali alle stazioni di autoap-prendimento, tanto che il visitatore all’interno di que-sti spazi, non è più un turista, ma un vero protago-nista che interagisce con la natura e impara a cono-scere i mari e gli oceani. Oggi entrare negli acquari significa provare l’emozio-ne di immergersi nel blu e trovarsi faccia a facciacon specie rare o con quelle più pericolose come glisquali! Succede ad esempio nell’Acquario di Barcel-lona, dove ci si immerge davvero, accompagnati da-gli istruttori subacquei, nell’Oceanarium che ospitaun branco di 15 squali, è una gigantesca vasca (4milioni di litri d’acqua) profonda 5 metri progettataper un incontro ravvicinato con i grandi predatori,senza correre alcun pericolo. Nell’Oceanarium, oltreagli squali, sono presenti 5000 organismi marini. Per chi non si immerge, un tunnel trasparente im-mette in questo fantastico scenario.Anche i bambini qui possono interagire con la natu-ra marina, in uno spazio interattivo e didattico conpiù di 50 postazioni.

Passando dalla Spagna al Portogallo, l’Oceanario diLisbona è uno dei più grandi acquari d’Europa e ri-produce tutti gli ambienti oceanici del mondo. Occupa una struttura di design ad opera dell’archi-tetto nord-americano Peter Chermayeff. La grande attrazione è la vasca centrale che contie-ne 7 milioni di litri d’acqua salata. Oltre ai fondali marini sono rappresentati 4 habitatcostieri con la loro fauna, in tutto 16.000 specie ani-mali. L’acquario di Antibes, sulla costa francese, èaddirittura diventato un centro di riproduzione per glisquali grigi e per altre specie, grazie a un sofisticatosistema di filtraggio in grado di assicurare la qualitàdell’acqua e il mantenimento costante delle condi-zioni ambientali. La riproduzione dei coralli è un altro successo diquesto famoso acquario. Sempre rimanendo in Francia, Montpellier vantal’Aquarium Mare Nostrum, con 14 padiglioni esposi-tivi, sale interattive e una vera stazione degli abissidove ci si ritrova a quota - 3782 metri tra le creatu-re abissali, ma è a Bologne Sur Mer, nell’acquarioNausicaà che si assiste alla danza subacquea deileoni marini attraverso un tunnel trasparente,5000mq di esposizione e 4, 5 milioni di litri d’acquafanno di Nausicaà uno tra i più importanti acquarid’Europa. Nella cittadina di Brest, a nord ovest del-la Bretagna, esiste un’ altra struttura tra le maggio-ri del continente, che ha messo a punto alte tecno-logie interattive con il pubblico e per i bambini. L’ac-quario Oceanium di Rotterdam, utilizza 6 miliardi dilitri d’acqua per ricreare 10 ambienti marini differen-ti, è soprattutto il suo progetto illuminotecnico ad es-sere veramente all’avanguardia attraverso il ruolodella luce rende realistici gli ambienti ricreati utiliz-zando molti proiettori e plafoniere stagne. Il gigantesco cilindro trasparente di Berlino invece, èl’acquario Sealife&Aquadom, dotato di un ascenso-re che permette di osservare la vita marina dal didentro, salendo e scendendo alle varie quote, all’in-terno della struttura alta 25 metri e contenente unmilione di litri d’acqua, dove si aggirano tutte le spe-cie che popolano l’oceano.

Da Barcellona a Lisbona a Montepellier in Francia, dall’est al nordovest della Bretagna, da Rotterdam fino a Berlino è tutto un fioriredi acquari che ogni anno sono “assaliti” da milioni di visitatori.

Nella foto, un’immagine dell’acquario

di Valencia.

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UNO SPACCATO DELLA VITA quoti-diana in epoche di profonde trasforma-zioni: è il Museo nazionale dell’Alto Me-dioevo. La struttura, a pochi passi da altriimportanti musei dell’Eur, racchiude re-perti che sorprendono per il loro valore,ma anche per la cura con cui sono statirestaurati e conservati. Nelle vetrine bril-la l’oro delle fibule, dei gioielli e delleguarnizioni delle armi ritrovate nelle ne-cropoli, cuore pulsante dell’esposizioneche vanta l’esclusiva nella capitale perquesto periodo storico. Oltre agli orna-menti personali, ci sono anche oggettid’uso come sedili, pettini, recipienti di ve-tro e ceramica che documentano in par-ticolare l’evoluzione della cultura longo-barda dall’occupazione del territorio ita-liano (alla fine del VI secolo d.C.) fino alVII secolo. Il materiale proviene in gran

parte dalle necropoli longobarde di No-cera Umbra e di Castel Trosino, le due piùimportanti dell’Italia centrale. Tra i gioiel-li delle tombe femminili spiccano le col-lane di ametiste, i pendenti d’oro, le fibu-le in oro finemente lavorate, mentre i cor-redi maschili più ricchi si distinguono perla presenza di armi con guarnizioni d’oroe di preziosi equipaggiamenti da cavallo. “Fin dall’inizio (1967), i professionisti cheoperano nel Museo si sono dedicati al re-stauro, alla catalogazione e alla valorizza-zione del materiale, rinvenuto alla finedell’800 - sottolinea il direttore, Marghe-rita Bedello -. Questo ha creato un terre-no favorevole allo sviluppo della storiamedievale, stimolando l’attività didatticaper scuole e università, promuovendo se-minari, convegni, mostre sia a livello na-zionale che internazionale. Oggi il Museo

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di Livia Rocco

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Il Museo Nazionale dell’Alto Medioevo

è un punto di riferimento fon-damentale per gli studi sull’etàdelle migrazioni; collaboria-mo, per esempio, con istitu-zioni culturali specializzatein Germania, Gran Breta-gna, Stati Uniti, Ungheria,Danimarca, e i nostri materiali sonomolto richiesti anche per mostretematiche, in Italia e all’estero”.Dal 2006 il Museo è impreziosi-to dall’Opus Sectile di Porta Ma-rina a Ostia Antica, unico esempla-re di decorazione a intarsio di mar-mi colorati, rinvenuta nel 1959 inuna domus aristocratica allora in ri-va al mare. La straordinaria opera, ri-salente al 383-388 d. C., recuperata erestaurata, è esposta in una sezione aparte del Museo, che è diventata an-

che cornice di eventi espettacoli. “In effetti, ne-

gli ultimi anni il Museoè sempre più aperto al-l’organizzazione dimanifestazioni cultu-rali, sia a richiesta che

su nostra iniziativa - spiega il di-rettore -. La sala che ospital’opus sectile, sebbene nonvastissima, si è rivelata mol-to adatta a concerti e recital.

Quest’anno abbiamo in pro-gramma altre rappresentazioni,ed è anche un modo per pro-muovere un tesoro poco noto; inprogramma musica classica e mo-derna, letture di poesia medievale,e magari esibizioni di cori come

quello del Liceo Vivona, la scuola

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Un’epocatutta da scoprireReperti quali l’oro delle fibule, dei gioielli, e delleguarnizioni delle armi ritrovate nelle Necropoli, inparticolare in quelle di Nocera Umbra e di Castel Trosino,rappresentano il cuore pulsante dell’esposizione. Dal2006 la struttura è impreziosita dall’Opus Sectile di portaMarina a Ostia, unico esemplare di decorazione a intarsiodi marmi colorati.

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Nella foto a pag. 10, una delle saledel Museo,qui a fianco,fibula di NoceraUmbra

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che l’anno scorso ha realizzato un pro-getto ‘adottando’ il Museo dell’Alto Me-dioevo”. Documentata anche l’età carolingia, attra-verso l’evoluzione degli arredi marmoreidelle chiese di Roma e del Lazio nel cor-

so dei secoli VIII e IX. Fiore all’occhiellodel repertorio paleocristiano, il rilievo raf-figurante Alessandro Magno che ascendeal cielo. Altri reperti provengono dagli in-sediamenti medievali di Santa Cornelia edi Santa Rufina, sorti su siti romani viavia trasformati in centri agricoli, aree ci-miteriali, luoghi di culto, sedi del poterevescovile: le diverse epoche si sovrappon-gono ma lasciano le loro tracce. E forse èproprio questo il messaggio che il Museodell’Alto Medioevo trasmette al visitato-re: la storia come lenta trasformazione, dicui vale sempre la pena cercare testimo-nianze. Non a caso il Museo ‘nasconde’una sezione non accessibile al pubblico,dove non si è mai interrotto il lavoro de-gli studiosi: è la sezione protostorica, do-ve gli esperti analizzano, catalogano e re-staurano materiali preistorici provenientidai dintorni di Roma. Qui sono custodi-ti circa 300 corredi rinvenuti durante gliscavi degli anni 70, protagonisti di unamostra nell’ormai lontano ‘97: a quandola prossima mostra?

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In alto, un particolare

di alcune delle opere

esposte;in basso,

l’ingresso del Museo.

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Nel segno della

FerrariDa Bernie Ecclestone, a Max Mosley, a Luca di Montezemolo un corodi sì. Per Giancarlo Fisichella, romano e romanista, sarebbe una cosabellissima. Se tutto andrà a buon fine nel 2012 saranno trascorsi 65anni dalla vittoria di Cortese alle Terme di Caracalla che al volante dellaberlinetta sport color rosso amaranto rimase in testa alla corsa dalprimo all'ultimo giro. Fu infatti in questo Gran Premio che il cavallinorampante esordì con la prima macchina progettata e costruita neglistabilimenti di Maranello conquistando la prima vittoria.

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Gran Premio di Formula 1 a Roma

ROMA È NELLA STORIA della formulauno. Perché il nome della Capitale è indisso-lubilmente legato a quello della Ferrari, lascuderia più famosa, il marchio che rappre-senta l’essenza dello sport automobilistico nelmondo. Fu infatti nel gran premio di Romache la prima macchina progettata, costruita ebattezzata negli stabilimenti di Maranello, la125 S, motore 12 cilindri, 1500 di cilindrata,conquistò la prima vittoria per il CavallinoRampante. Era il 25 maggio 1947, una bellagiornata di primavera. Al volante della berli-netta sport color rosso amaranto numero126, che rimase in testa alla corsa dal primoall’ultimo giro del circuito delle Terme diCaracalla, c’era Franco Cortese. Due settima-ne prima a Piacenza, nella gara d’esordio,Cortese era stato costretto al ritiro a quattrogiri dalla fine mentre era al comando perproblemi all’impianto di alimentazione. EnzoFerrari annotò sul suo diario: “Si è trattato diun promettente insuccesso”. Non a caso, dunque, nel 1997, per celebrarei 50 anni di vita dell’azienda Ferrari, fu scel-ta Roma come principale palcoscenico di

una festa che si estese poi a tutta l’Italia. Alposto della 125 S di Cortese, quell’anno toc-cò a Michael Schumacher e Eddie Irvine farsentire il rombo della formula uno esiben-dosi sui sampietrini tra il Circo Massimo el’Aventino mentre i meccanici di Maranellodiedero una prova della loro abilità con unfulmineo cambio-gomme sotto lo sguardodei romani stupiti. Il passato e il futuro si legano: basta spostarsidi qualche chilometro in linea d’aria per rag-giungere l’Eur dove, nel 2012, potrebbesvolgersi di nuovo un Gran Premio di Ro-ma. Non è più solo una ipotesi, ma è unprogetto concreto che il suo ideatore, l’expilota e imprenditore Maurizio Flammini,sta portando avanti con passione e tenacia. Ilcircuito è già stato identificato e disegnatodall’architetto tedesco Herman Tilke; c’è ilbeneplacito di Bernie Ecclestone, il “boss”della formula uno; Luca di Montezemolo,presidente della Ferrari, è affascinato dall’ideae qualche giorno fa, in una intervista, abbia-mo raccolto anche il consenso di Max Mo-sley, ex presidente della Federazione Auto-mobilistica Internazionale, ma comunquesempre voce influente nell’ambiente deimotori. “L’Italia ha molti autodromi che po-trebbero ospitare un gran premio di formu-la uno, dal Mugello a Misano Adriatico, da

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Nella foto grande,la Ferrari ai boxpoco prima dellapartenza di unagara; in basso lamitica 125 S diFranco Corteseche il 25 maggio1947 rimase intesta della corsadal primoall’ultimo giro delcircuito diCarcalla.

di Marco Franzelli

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Vallelunga a Imola. L’autodromo deve resta-re la sede deputata per una corsa di automo-bili. Ma certamente vedere le monopostosfrecciare sulle strade di Roma, all’Eur, conlo sfondo di San Pietro e del Colosseo, rap-presenterebbe uno spettacolo senza eguali”.Giancarlo Fisichella, romano e romanista, pi-lota della Ferrari negli ultimi gran premi delcampionato 2009 al posto del convalescenteFelipe Massa, non può che schierarsi a favo-re di un gran premio all’Eur. “Sarebbe bellis-simo, un sogno che si realizzerebbe per chi,come me, all’amore per i motori, coltivatofin da bambino, unisce quello per la città do-ve è nato e cresciuto. Il circuito mi sembrainteressante, con un alternanza di tratti velo-ci e di curve prima delle quali saranno pos-sibili dei sorpassi. Ho 36 anni, non sono piùun ragazzino, ma mi piacerebbe molto esse-re sullo schieramento di partenza” Se tutto andrà a buon fine, nel 2012 sarannotrascorsi 65 anni dalla vittoria di Cortese al-

le Terme di Caracalla che Gianni Bulgari,giovanissimo testimone diretto, ha racconta-to così in un articolo apparso sull’AnnuarioFerrari del 1997: “….Il vestiario dei pilotivariava dalle tute da meccanico alle “mises”da gentiluomo sportivo: maglietta e pantalo-ni legati alla caviglia, come “protezione”quasi tutti portavano la cuffia di tela, insosti-tuibile icona dei piloti dell’epoca. I pochi ca-schi in uso erano stati probabilmente presi inprestito da qualche motociclista. Non cen’era solo per gli occhi. Olfatto e udito ave-vano la loro parte. L’odore di olio di ricinocon cui si condivano i motori dell’epoca siassociava agli scoppiettii assordanti dei quat-tro cilindri di derivazione di serie su cui do-minava la voce inconsueta e inconfondibiledel 12 cilindri Ferrari. La gara non ebbe sto-ria: Cortese partì in testa e vinse. Finita lacorsa, uno scamiciato del Testaccio con uncappello di carta stile muratore, rivolgendosial Cavalier Bajetto, amico di famiglia cheaveva l’aria di intendersene lo apostrofò: “Ma‘sta Ferari, che c…è?”. Tutto nel 2012 sarà inevitabilmente diver-so: le macchine, l’abbigliamento dei piloti,la tecnologia, la sicurezza, lo spirito delpubblico. Soltanto Roma sarà lì, unica eimmutabile.

In alto, Luca di

Montezemolo ai box della

Ferrari; in basso,

GiancarloFisichella a

colloquio con itecnici prima

di un GranPremio.

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settembre-ottobre 2009

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17EUR lacittànellacittà

MANCINI, PIÙ SPORT PIÙ OCCUPAZIONEUGUALE SUCCESSO IN UNA RECENTE INTERVISTA a un’emittentetelevisiva romana, alla domanda del cronistasul progetto della Formula Uno, l’Amministra-tore Delegato di EUR SpA Riccardo Mancini siera cosi espresso: “La candidatura è partitadirettamente dal sindaco di Roma Gianni Ale-manno. L’EUR, con i suoi ampi viali, i parchi el’architettura storica dei suoi palazzi è statoscelto come luogo ideale per svolgere l’even-to. La candidatura è stata accettata dagli orga-nizzatori della F1 che stanno valutando la pro-posta. Il progetto sarà senza dubbio condivisocon i cittadini ma è chiaro che si tratta diun’occasione unica per lanciare Roma verso ilfuturo ed in particolare dare inizio alla riquali-ficazione della centralità dell’EUR”.“Inoltre – proseguiva Mancini - i vantaggi per lacittà saranno significativi sia per quanto riguar-da l’aspetto occupazionale con circa 11.000nuovi posti di lavoro, che per quanto concernel’indotto: alberghi, attività commerciali e tra-sporto pubblico. Naturalmente e' necessarioun tavolo di concertazione per essere garanti-ti sotto l'aspetto dell'impatto ambientale e ter-ritoriale con i cittadini del nostro territorio. Inogni caso si tratta di un evento importante chedopo le Olimpiadi e i Mondiali di Calcio è la ter-za manifestazione sportiva al mondo”.Una delle garanzie fondamentali per la riuscitadel Gran Premio di F1 nel circuito cittadino del-l'Eur e' data dal coinvolgimento di MaurizioFlammini, ex pilota di Formula Uno e principa-le promotore del Gran Premio di Formula Unodi Roma. Il presidente del FG Group sta crean-do, assieme a Hermann Tilke, progettista deicircuiti di Formula Uno, un grande progetto, uncircuito spettacolare “3.000 anni di storia inun'ora, la fusione fra Futurismo e Colosseo”.“Molti non dicono piu' 'no' al GP - affermaFlammini - non ci saranno strade bloccate o

abitanti bloccati, nessuna automobile entrera'all'EUR, si potra' accedere alla zona soltantoattraverso la metro''. L’obiettivo quindi è quel-lo di realizzare un Gran Premio a impatto am-bientale zero, che dia tutte le garanzie anchedal punto di vista urbanistico e della mobilitàNel corso del suo intervento Riccardo Manciniha poi fatto una panoramica sui programmi e iprogetti che vedranno impegnata EUR SpA nelprossimo futuro. In particolare, si è sofferma-to sulla Nuvola di Fuksas. “Si tratta di un im-pegno notevolissimo - ha sottolineato l’AD diEUR SpA - che candida l'Eur ad essere il polocongressistico di Roma. Per sviluppare al me-glio tale progetto è necessario attivare un'in-terconnessione con la metropolitana che col-leghi la Fiera di Roma a Eur Fermi e quindi al-la Nuvola oltre a un piano di investimenti chepreveda un lancio e una vendita della Nuvolanel mondo. Candida Roma a essere capitalemondiale.” G.C.

Riccardo Mancini,Amministratore Delegato di EURSpA.

EUR SpA e Formula 1

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Sempre più su

Completate per oltre l’80% le opere di fondazione in cementoarmato e le strutture di sostegno dei piani interrati

Il Nuovo Centro Congressi cresce ogni giorno nella suastruttura e nella sua raffinatezza architettonica. Sono in fasedi ultimazione anche i primi 2 pilastri in acciaio chefungeranno da sostegno a vista della teca di cristallo. Questipilastri dal peso tra 90 e 100 tonnellate ciascuno hanno unadimensione alla base di 4x4 mt e raggiungono un’altezza dicirca 35 metri.

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CHI HA ATTRAVERSATO il quartiereper raggiungere il mare (o per guadagna-re quella raffinata oasi di pace che è ilTennis Club Eur), non ha potuto rinun-ciare a fermarsi davanti al cantiere dellaNuvola, il nuovo Centro Congressi.Operai al lavoro anche sotto il solleone,in alcuni giorni progressi del cantiere vi-sibili e quasi tangibili rispetto a una solamanciata di ore prima.Il nuovo Centro Congressi cresce ognigiorno. Nella sua struttura, nella sua raf-finatezza architettonica che non è solo“futuribile”, nella sua sintonia con l’am-biente circostante e lo stesso quartieredell’Eur.Completate per oltre l’80% le opere difondazione in cemento armato (per cuiè stato necessario sbancare circa 450milametri cubi di terra) e le strutture di so-stegno ai piani interrati, avviate da pocole strutture in carpenteria metallica pe-

sante, c’è ora un grande fermento in unodei cantieri più grandi ubicati all’internodi un’area urbana, la cui estensione è pa-ri a circa 4 campi di calcio. Le enormitravi d’acciaio, i cui pezzi vengono as-semblati in questi giorni, se rappresenta-no un fatto usuale nelle opere infrastrut-turali (ponti e cavalcavia autostradaliecc.), divengono un evento eccezionalenei cantieri di opere architettoniche tan-to più se collocate in un contesto urba-no consolidato e se l’ingombro del fab-bricato coincide quasi completamentecon l’area di cantiere; il montaggio ed ilvaro di strutture di tale dimensione, assu-me quindi un carattere eccezionale cheaffascina sia l’osservatore esperto sia ilprofano. Nel corso del mese di agosto, ilcantiere ha felicemente pulsato come inpiena stagione di lavoro. È lo spostamen-to del primo pacchetto di travi, grazie alfatto il cantiere del nuovo Centro Con-

di Giorgio Randi

19EUR lacittànellacittà settembre/ottobre 2009

c a n t i e r e

Nella foto grande,un’immagine globale del cantiere;nella foto a pag 20un particolare dei lavori.

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gressi può contare su lavorazioni a ciclo conti-nuo tutto l’anno 6 giorni a settimana, dalle 6 delmattino alle 22 impiegando fra tecnici, ammini-strativi e maestranze presenti stabilmente circa350 persone. Solo per il giorno di Ferragostoquesta grande “macchina” avrà una breve sosta.In questa fase di realizzazione della carpenteriametallica stanno vedendo la luce lungo VialeShakespeare anche i primi due pilastri in accia-io che fungeranno da sostegno a vista della Tecadi cristallo: questi pilastri, fra le 90 e le 100 ton-nellate di peso ciascuno, hanno una dimensionealla base di 4 per 4 mt e rag-giungeranno un’altezza dicirca 35 metri, allo stato at-tuale sono visibili due “con-ci” già in loco dell’altezza dicirca 12 metri.Ma accanto alla grande viva-cità e precisione dei lavoridella Nuova di Fuksas e del-l’intero Centro congressi delFuturo, ecco venire al nodo iproblemi della viabilità, vitalie strategici per la Capitale. Ilcomplesso del NCC si inseri-sce nel territorio dello storico

quartiere dell’Eur in armonia con gli assi viariesistenti, senza quindi alterare i flussi veicolari epedonali esistenti. Analisi specifiche condotte dall’amministrazionecomunale e da EUR SpA in sede di redazionedegli studi preliminari hanno verificato la pienacompatibilità del tessuto viario esistente con iflussi attesi dalle attività congressuali. In sede dirilascio del permesso di costruire, in accordocon l’amministrazione comunale, si è inoltre de-ciso di declassare la parte prospiciente al NCCdella complanare della via C. Colombo ad usoprevalentemente pedonale e riqualificare l’aiuo-la di separazione dalle due vie suddette qualezona filtro tra il complesso congressuale e la via-bilità ad alto scorrimento. I principali accessiveicolari al complesso sono posizionati su vialeEuropa attraverso rampe di ingresso al parcheg-gio interrato .Lungo viale Asia sono invece lo-calizzati i montacarichi per l’accesso ai depositiinterrati e l’allestimento delle manifestazionicongressuali.I più importanti accessi pedonali alle sale ed all’au-ditorium, contenuto nella “Nuvola”, trovano luogolungo viale C. Colombo e viale Shakespeare attra-verso gradinate, scale mobili e tapis-roulant.L’albergo ha accessi pedonali indipendenti lun-go viale Europa, mentre i carrabili sono condi-visi con la struttura congressuale.

EUR lacittànellacittà20 settembre-ottobre 2009

c a n t i e r e

PROTOCOLLO D’INTESA

In data 11 marzo 2009 è stato firmato il Protocollod’intesa per la promozione della sicurezza sul lavo-ro nel cantiere del Nuovo Centro Congressi. I sog-getti firmatari, Comune di Roma, EUR SpA, SocietàItaliana per Condotte d’acqua SpA, ATI Dress &Sommer, Azienda USL Roma C, Direzione Provincia-le del Lavoro di Roma, CPT - Comitato Paritetico Ter-ritoriale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’am-biente di lavoro di Roma e provincia, si prefiggonodi condividere e ottimizzare le procedure per la ge-stione in sicurezza del cantiere divulgando le espe-rienze per la crescita culturale del settore.La strategia è quella di organizzare un tavolo di con-certazione e confronto con i tecnici delle aziendepromotrici e degli Enti istituzionali preposti al con-trollo in materia di sicurezza sul lavoro.

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EUR lacittànellacittà 22 settembre-ottobre 2009

Dall’Eurcon amore

Caludio Lotito a 360°

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“IN PASSATO ERA UNO dei quartieripiù belli di Roma, oggi, dopo un perio-do di appannamento durato qualche an-no, sta acquisendo un nuovo volto, piùdinamico, più aperto, più proiettato nelfuturo, che sicuramente gli farà acquisirela leadership cittadina e il ruolo di avan-guardia nella capitale”. Parla dell’Eurcon affetto Claudio Lotito, presidentedella Lazio calcio e volto nuovo nellaelite del panorama calcistico nazionaleproiettato verso un nuovo corso di cuilo stesso numero uno biancoceleste èl’emblema, il simbolo. Parole misurate,calibrate le sue – “all’Eur ci vivo moltobene anche se temporaneamente” – am-mette, ma allo stesso, sicure, di chi cono-sce la realtà specifica. “Abbiamo rappor-

ti molto proficui con l’Eur, che vannooltre l’aspetto più strettamente impren-ditoriale.Grazie al lavoro specifico e agli ottimirapporti esistenti con l’EUR SpA, sonoconvinto che i risultati per tutta la cittàsaranno concreti e duraturi”. Veloce, lo-quace, dinamico, mai banale anche se famille cose contemporaneamente, famo-so per le sue citazioni in latino, il Presi-dente della Lazio parla a 360 gradi. “Ilsingolo cittadino deve acquisire il con-cetto di territorio, deve radicare il suosenso di appartenenza, ma per farlo habisogno di sentirsi coinvolto, di sentirsi

L’imprenditore romano parladell’Eur con affetto, e ritieneche ogni cittadino deve ac-quisire il concetto del terri-torio, radicare il suo senso diappartenenza e sentirsi par-tecipe di un progetto benchiaro e definito. Contentodi aver impresso una svoltanel mondo del calcio, il Pre-sidente della Lazio non siculla sugli allori degli ultimisuccessi raggiunti, ma in-tende continuare a percorre-re con maggior vigore lastrada intrapresa che è quel-la della riscoperta di alcunivalori, soprattutto nel mon-do dei giovani, oggi dimenti-cati e abbandonati nel mon-do del calcio.

p e r s o n a g g i o

di Fabrizio Fazzini

23EUR lacittànellacittà settembre-ottobre 2009

A sinistra, Claudio Lotito nel momentodella vittoria dellaCoppa Italia;in basso,un particolaredell’Eur ripresodall’alto.

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al centro e il centro di un progetto”. Di-ce. Contento di aver impresso con la suaentrata una svolta nel mondo del calcio,Lotito non si culla sugli allori degli ulti-mi, prestigiosi risultati conseguiti dallaLazio - “Abbiamo intrapreso il percorsogiusto e la nostra società sta lentamentediventando un punto di riferimento pertutto il settore e in particolar modo per igiovani che finalmente riusciranno a ri-scoprire quei valori necessari nella vitacome nello sport, valori - sottolinea -colpevolmente dimenticati e abbandona-ti.Estrazione umanistica, citazioni forbite,cellulare sempre funzionante, ci confessa“al cinema vado purtroppo non moltospesso, qualche volta però mi concedoqualche pausa e allora mi vedo qualchebuon film in relax tanto per distrarmidalle tensioni accumulate tutti i giorni”.“Letture? Preferibilmente quelle tecni-che legate alla mia professione per affron-

tare al meglio tutte le problematiche le-gate alla mia professione - fa sapere Loti-to che si dichiara un buon fruitore dellaTV- “Oltre alle trasmissioni calcisticheper ovvi motivi, seguo tutti quei pro-grammi di alto valore culturale. Il mioprogramma preferito rimane comunquePorta a Porta”. La visibilità e la sua con-cezione che il calcio gli ha regalato nonha intaccato la sua concezione delle atti-vità commerciali e imprenditoriali. “So-no convinto che un imprenditore illumi-nato sia quello che traduce gli utili dellasua azienda per il mantenimento e l’ac-crescimento della stessa, ma allo stessotempo, che sappia trasformare questo inuna ricaduta sociale dalla quale tutta lacollettività sappia trarre benefici”. Un ul-timo passaggio - naturalmente sull’Eur.“Credo che tutti questi fermenti che ve-do agire nel quartiere, faranno si chel’Eur diventi in poco tempo un quartie-re modello e non solo più moderno”.

EUR lacittànellacittà 24 settembre-ottobre 2009

p e r s o n a g g i o

“La nostra societàsta diventando un

punto diriferimento per i

giovani perriscoprire quei

valori necessarinella vita come

nello sport”. CosiClaudio Lotito in

alcune suedichiarazioni.

Nella foto, i giovani durante

una partita di calcio.

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EUR lacittànellacittà 26 settembre-ottobre 2009

Tra suggestioni,

cultura, tradizione

La Macchina di Santa Rosa a Viterbo

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UNO SPETTACOLO SUGGESTIVO e uni-co al mondo, impossibile da descrivere a pa-role. Si deve vedere di persona per rendersiconto delle forti emozioni che suscita. Per lacittà di Viterbo il trasposto delle Macchina diSanta Rosa è l’evento più importante e piùatteso dell’anno. La sera del 3 settembre la cit-tà mostra pubblicamente la sua grande fede,devozione e passione. Si tratta di un grandeavvenimento culturale, civile e religioso dicui la città va fiera e orgogliosa. A trasportarela Macchina tra le vie del centro storico diViterbo sono i Facchini di Santa Rosa, 100uomini che, indossando una divisa bianca,una bandana in testa e una fascia rossa in vi-ta, trasportano “il campanile che cammina” dinotte nella suggestiva cornice del centro sto-rico di Viterbo lungo un percorso di 1200metri, per l’occasione illuminato esclusiva-mente dalla macchina che appare come unagrande candela in movimento. Questa mani-festazione religiosa ha origine nel XIII seco-lo. È legata alle vicende della vita di SantaRosa vissuta a Viterbo tra il 1233 e il 1251.La sua sopravvivenza fino all’età di 18 anni èconsiderata da sempre un fatto straordinarioessendo nata senza sterno e con una partico-lare anomalia al cuore. Si dice che fin dalla te-nera età avrebbe compiuto dei miracoli co-me la resurrezione di una zia all’età di tre an-ni, la trasformazione del pane, destinato aipoveri, in rose per confondere il padre chenon approvava tale elemosina, la brocca risa-nata per evitare la punizione a un’amichettao le penne spuntate sulla fronte di una don-na che aveva rubato una gallina. Nel 1243prese parte alla battaglia che i viterbesi sosten-nero contro Federico II. Fu accusata di esse-re una ribelle e di conseguenza fu esiliata aSoriano e Vitorchiano dove restituì la vista auna cieca. Tornata a Viterbo guarì miracolo-samente da una malattia dopo aver avuto insogno la Madonna che le ordinava di indos-sare l’abito di Terziaria Francescana. Rifiutatadal Monastero delle Clarisse di San Damiano

f o l k l o r e

È l’evento più importante eatteso dell’anno. Si tratta diun avvenimento culturale ci-vile e religioso che ha origi-ne nel tredicesimo secoloed è legato alla vita di San-ta Rosa vissuta a Viterbotra il 1233 e il 1251. Fino al1400 la cerimonia si svolge-va in modo molto semplicecon un piccolo baldacchinoportato in processione perla città; solo nel 1700 sirealizzano macchine construtture meno alte di quel-la attuale che oggi raggiun-gono un’altezza di 28/30mt e con pesi superiori ai 50quintali.

di Paola Pucciatti

27EUR lacittànellacittà settembre-ottobre 2009

A sinistra,un’immaginesuggestiva dellamacchina di SantaRosa; in basso, i “cento uomini”che trasportano il“campanile checammina” nelcentro storico diViterbo.

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morì il 6 marzo 1251 nella sua abitazione. Fusepolta nel cimitero della chiesa di Santa Ma-ria in Poggio. Trascorsi sette anni Papa Ales-sandro IV, dopo un sogno rivelatore, ordinòla riesumazione del suo corpo che venne ri-trovato miracolosamente integro. Con unaprocessione solenne, il 4 settembre 1258, lesue spoglie vennero trasferite dalla chiesettadi santa Maria in Poggio al monastero di SanDamiano da allora diventato suo Santuario.Non si sa se dopo quella cerimonia ufficialel’evento sia stato revocato ogni anno ma ladevozione che ad oggi circonda la Santa fasupporre che da quel 4 settembre (anticipatopoi al 3) sia stato il giorno prescelto.Fino al 1400 la cerimonia commemorativa sisvolgeva in modo piuttosto semplice: un pic-colo baldacchino sul quale era posizionatal’immagine di Santa Rosa veniva portato inprocessione per le vie della città. Dal 1700 inpoi si parla di varie macchine realizzate per lafestività. Dai disegni ritrovati le strutture era-no meno alte di quelle attuali e lo stile eramolto legato all’età barocca e al roccocò conputti, cariatidi, statue, capitelli, festoni e fregi.Il momento più tragico della celebrazionereligiosa fu il XIX secolo. Nel settembre del1801 la macchina si incendiò durante il tra-sporto e persero la vita 22 persone. L’episo-dio convinse Papa Pio VII a sospendere lamanifestazione anche se i viterbesi ottennerola revoca della sospensione dopo qualche an-

no. Da allora e soprattutto negli ultimi annic’è molta attenzione alla sicurezza delle mac-chine attraverso l’impiego di materiali e tec-nologie costruttive d’avanguardia senza, però,nulla togliere alla spettacolarità della struttu-ra. Le macchine attuali hanno raggiuntoun’altezza di 28/30 metri con pesi superioriai 50 quintali. Ogni cinque anni la macchina cambia e peri facchini ogni volta è un gran lavoro segna-to da dubbi e incertezze. Quella di quest’an-no battezzata “Fiore del Cielo” è stata proget-tata da Arturo Vittori e Andrea Vogler e co-struita da Loris Granziera. Tra i facchini e lamacchina si crea un legame fisico. Sono loroche la muovono e che rendono possibile alpubblico l’emozione dello spettacolo. Per lo-ro continuare questa tradizione è un atto difede vero e proprio e allo stesso tempo restaall’interno di una tradizione che ogni viter-bese ha nel proprio Dna. L’ultimo trasportoè stata una serata piena di emozioni per i nu-merosi invitati che hanno seguito per la pri-ma volta il trasporto. “Non avevo mai visto la macchina - ha com-mentato il ministro Brunetta - ma prima divenire a Viterbo mi sono documentato perentrare nel vivo di questa affascinante tradi-zione”. Con la stessa curiosità ha seguitol’evento anche Mogol assai legato a Viterbotanto da organizzarvi un concorso per giova-ni pianisti.

EUR lacittànellacittà 28 settembre-ottobre 2009

f o l k l o r e

Un’immaginepanoramica di

Viterbo. Iltrasporto della

Macchina di SantaRosa è l’evento

più importante epiù attesodell’anno.

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EUR lacittànellacittà 30 settembre/ottobre 2009

Da vecchio,niente premi alla carriera

Incontro con Giovanni Veronesi sul set di “Genitori e figli. Agitare prima dell’uso.”

“Mi va bene così”. Il regista di “Manuale d’amore” e di“Italians” si accontenta di piacere al suo pubblico. Ai cri-tici chiede una sola cosa, e cioè di non essere valutato infuturo. I suoi riferimenti sono la grande commedia all’ita-liana di Monicelli, Scola e Dino Risi. La sua location di la-voro preferita è l’Eur.

“SCRIVERE UN FILM “Scrivere un filmcon mio fratello Sandro? Ci ho provato inpassato, ma ormai quello è un intellettuale,uno scrittore. Abbiamo provato a fare qual-cosa insieme da ragazzi, ma dopo quella vol-ta che mi ha tirato un casco addosso ho ca-pito che non era il caso di proseguire...” Gio-vanni Veronesi è un fiume in piena di battu-

te. Cadenza toscana che contrassegna la suacittà d'origine, Prato, ma romano d'adozione,Veronesi è divertente quasi come i suoi film.Il regista di successi cinematografici come“Manuale d'amore” e “Italians”, è sul set di“Genitori e figli. Agitare prima dell'uso”.Una pellicola con un cast zeppo di stelle delcinema italiano: da Michele Placido a Silvio

di Valter delle Donne

Da vecchio,niente premi alla carriera

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c i n e m a

31EUR lacittànellacittà settembre/ottobre 2009

Nella foto asinistra, gli attoriScamarcio eCastellittoprotagonisti diun episodio di“Italians”, unodei film disuccesso diVeronesi; in alto a sinistrauna foto delregista; in basso, la locandinadel film“Italians”

Orlando, da Margherita Buy a Piera degliEsposti. Senza dimenticare attori di gridodella comicità televisiva come Max Tortora eLuciana Littizzetto.Un film con un cast ricco di protagonisti manon a episodi, roba da Robert Altman. Vero-nesi vorrà mica vincere il Leone d'oro? “No, io sono nel limbo. I critici mi hannopiazzato a metà strada tra il cinema dei cine-panettoni alla Vanzina e Neri Parenti e quel-lo d'autore. A loro chiedo solo una cosa. Nonmi rivalutate in futuro. Non mi date premialla carriera da vecchio. Mi va bene così. Laprossima pellicola uscirà in febbraio e mi ac-contento di piacere al pubblico”.I suoi riferimenti cinematografici?“Neanche a dirlo, la tradizione della grandecommedia all'italiana di Mario Monicelli, diEttore Scola e di Dino Risi. Ma soprattuttoMonicelli”.Suo fratello Sandro è uno scrittore di successo,il film tratto dal romanzo Caos calmo al Boxoffice ha avuto incassi lusinghieri. L'idea dilavorare insieme non vi attrae?Ci abbiamo provato, ma i risultati non sonostati dei migliori. L'ultima volta abbiamo la-vorato insieme a Streghe verso Nord, ma cihanno accusato di avere fatto un film ma-schilista. A giudicare dalle scelte cinematografiche,

l'Eur è il suo quartiere preferito. È stato il setdi Manuale d'amore e di Italians... “Lei non ha contato i due video musicali:

quello di Meraviglioso dei Negramaro equello che fa da colonna sonora a Manualed'amore 2, il brano di Elisa “Eppure sentire...”Da che cosa nasce una passione così smisura-ta per questo quartiere?“Mio padre era un ingegnere e da lui credodi avere ereditato la passione per gli spazi per-fettamente geometrici. La verità? Godo co-me un pazzo a inquadrare le strutture del-l'Eur, con spigoli, tangenti e rette. L'architet-tura dell'Eur è unica al mondo”. Un quartiere che ama ma ha scelto di vivereai Parioli. Come mai?“Intanto trovo riduttivo definire l'Eur unquartiere. È più che altro una città, perché èunico anche rispetto al resto della Capitale.Ho abitato in varie zone di Roma, ora abitoai Parioli, ma un domani chissà potrei anchevenirci ad abitare. Mai dire mai”.

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e u r è c i n e m a

Giampaolo Letta, chedistribuirà per Medusa il filmprodotto dalla Fandango diDomenico Procacci, ha giàdetto entusiasta che «L’ultimobacio ha segnato un’epoca, unasvolta nel nostro cinema. Piùvolte, con Gabriele, avevamoaccarezzato l’idea diriprovarci… Ora,evidentemente, ha trovato leidee e le ispirazioni giuste perriprendere in mano i suoipersonaggi». Arnaldo Catinari,il direttore della fotografia, haacceso i riflettori per Muccinoanche sull’Eur illuminando inparticolare due location: ilGiardino delle Cascate, volutoancora una volta da Muccino,dov’era stata girata una dellescene chiave del primo film, lanotte prima del matrimonio alquale Carlo avrebbe visto laprima volta la leggerezza delsuo desiderio di fuga(incarnato da Martina Stella); egli interni del Salone delleFontane, sempre moltofrequentato dal cinema e dallafiction. Questa volta sulle

immagini dell’Eur ci sarà forseanche una canzone diJovanotti: sembra infatti cheMuccino abbia scelto propriolui per siglare la colonnamusicale di Baciami ancora.A proposito di fiction (emusica) questa volta ha sceltol’Eur e in particolare unadoppia location del Palazzodegli Uffici anche il film per latv più originale dell’ultimastagione: “Tutti pazzi peramore” di Riccardo Milani. Sempre con Emilio Solfrizzi(Paolo), ma senza StefaniaRocca, che esce di scena inquesto capitolo della storia. Lenew entry sul set sarannoAntonia Liskova e Sara Varone,che interpreterà il ruolo dinuova segretaria di Paolo.Davvero gli farà girare la testae metterà in crisi la storia conLaura? In tv la risposta. Ancorauna volta tra fiction emusica…

*Laura Delli Colli, giornalista, è inviato diPanorama. È autrice dei libri Eur, si gira(Lupetti, 2006) e Eur è Cinema(Palombi,2008)

LA STORIA SI RIPETE.Anche all’Eur, dove GabrieleMuccino (nella foto conCarolina Crescentini) ètornato quest’estate per girareuna sequenza di Baciamiancora, l’attesissimo sequel deL’ultimo bacio, il film, che aquasi dieci anni di distanza dalsuccesso che ha consacrato nelgrande cinema GabrieleMuccino (solo in Italia, contre Nastri d'argento e cinqueDavid di Donatello),immagina come sia proseguitala storia dei trentenniprotagonisti, le amicizie, lefughe dalle responsabilità, laleggerezza a tutti i costiraccontate ne L’ultimo bacio. Il film, che ha segnato ilcostume di un’interagenerazione raccontata comemai prima era accaduto nelcinema contemporaneo, saràpronto per la nuova stagione,probabilmente già per laprimavera del 2010. Con qualche novità nel cast:Stefano Accorsi sarà sempreCarlo, mentre la protagonistafemminile non sarà laMezzogiorno ma VittoriaPuccini. Tra gli amici di Carloritroveremo Adriano (GiorgioPasotti), Paolo (ClaudioSantamaria), Alberto (MarcoCocci) e Marco (PierfrancescoFavino). Al nuovo intreccioimmaginato dal registamancherà Martina Stella, unascoperta di Muccino all’epocadel primo film che ora, invece,tra le new entry ha ValeriaBruni Tedeschi, AdrianoGiannini e Primo Reggiani.

Ancora un bacio sulset di Muccino

di Laura Delli Colli*

33EUR lacittànellacittà settembre-ottobre 2009

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EUR lacittànellacittà 34 settembre-ottobre 2009

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maggio 2008giugno 2008

Edil House 80 nasce nel maggio 2004. Da subito èimpegnata nella costruzione dei Punti Verdi di Qua-lità (PVQ), un importante progetto del Comune diRoma il cui fine è la riqualificazione delle zone diverde pubblico in stato di degrado. Per tali struttureè prevista una particolare cura sia nella fase di pro-gettazione che di esecuzione, basti pensare all’im-posizione di rigorosi vincoli di eco compatibilità e diutilizzo di fonti rinnovabili,richiedendo perciò l’affi-damento a ditte costruttri-ci che garantiscano un’al-ta qualità dei lavori, comeappunto Edil House 80.Tra i PVQ affidati alla EdilHouse 80 si ricordanosegmenti di appalto perSan Basilio e Torraccia, eappalti come Impresa“Esecutrice Esclusiva” diParco Feronia e ParcoKolbe.La Società è comunqueimpegnata anche in altri cantieri per lo svolgimentodi lavori edili di costruzione, ristrutturazione, sbian-camento, con Società private di comprovata solidità,quali:EUROPARCO SRL, con quale la Edil House ha la-vorato alla realizzazione del “Centro CommercialeEUROMA 2” e del “Ministero della Salute” in diversefasi dell’opera: allestimento cantiere (recinzioni, al-lacci, ecc), assistenza ai lavori di scavo e movimen-tazione terra, trasporto materiale di risulta, rinterro eriempimento.PARSITALIA SRL, CEP (Costruzioni Edilizie Polifunzionali S.p.A.) conla quale la Edil House ha lavorato alla realizzazionedell’intera viabilità (fognature, strade servizi, etc.)nella zona di Casalpalocco, Roma.Altra opera di prestigio cui Edil House 80 Srl ha por-

tato il proprio contributo affiancando iprincipali appaltatori, è il Nuovo Cen-tro Congressi della Capitale, meglionoto come la “Nuvola” di Fuksas, at-traverso il nolo a freddo dei suoi mac-chinari edili (pale, escavatori, trattorigommati e cingolati, sollevatori, ecc.)e nelle fasi di posa in opera di struttu-re e materiali, assistenza ai lavori dicarpenteria, scavi a sezione aperta…

Attualmente la Società è anche coinvolta nella rea-lizzazione del grande “Acquario “ presso il laghettodell’Eur, affiancando l’impresa Edileropa Srl in variefasi dell’opera. La Edil House 80 utilizza mezzi e attrezzature di pro-prietà con maestranze alla proprie dipendenze, conparticolare attenzione alle normative in materia di si-curezza. Oltre l’iscrizione presso l’Acer, ha ottenutola certificazione S.O.A. n. 7849/17/00 ed UNI ENISO 9001:2000 n. 18448/08/S secondo la normativadi riferimento più completa che ne garantisce l’altaqualità ed il rigoroso rispetto delle normative vigentinel settore dell’edilizia.

Edil House SrlVia Luigi lilio, 95Tel. 06 51 96 20 17

EUR lacittànellacittà 37settembre-ottobre 2009

Edil House 80

NOVITÀ DALLE AZIENDE

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LE FRECCE TRICOLORISUI CIELI DELL’EUR

Una splendida foto ricordo delpassaggio sul Palazzo della Civil-tà Italiana ha immortalato il sor-volo delle Frecce Tricolori suicieli dell'Eur.E’ la prima volta (14 settembrescorso) che la Pattuglia Acrobati-ca dell'Aeronautica Italiana, nel-l’ambito della produzione di do-cumentazione per gli scopi istitu-zionali dell'Aeronautica MilitareItaliana e, anche nel quadro dellacollaborazione pluriennale esi-stente tra le Forze Armate e EURSpA, che viene effettuato questospettacolare sorvolo.Ad assistere alla manifestazionedalla terrazza del Palazzo deiCongressi, insieme ai vertici diEUR SpA il presidente PierluigiBorghini e l'amministratore dele-gato Riccardo Mancini erano, fragli altri, Pasquale Calzetta Presi-dente Municipio Roma XII, ilgenerale Alessandro Casarsa co-mandante gruppo Roma dell'Ar-ma dei Carabinieri, il colonnelloMassimo Stigi dello Stato Mag-giore dell'Aeronautica Militare.

FESTA DEI NONNISi è svolta il 3 ottobre scorso alPalazzo dei Congressi la secondaedizione della Festa dei nonniorganizzata dal Municipio RomaXII in collaborazione con la so-cietà EUR SpA.

Questa ricorrenza è inserita nelcalendario delle celebrazioni conlegge del Parlamento del 2005allo scopo di onorare la figuradei nonni che, come ha ricorda-to anche il Presidente della Re-pubblica Napoletano “costitui-scono un punto di riferimentoinsostituibile per le famiglie ita-liane e nella vita sociale”. Eranopresenti i vertici di EUR SpA, ilpresidente Pierluigi Borghini e l'amministratore delegato Ric-cardo Mancini, ed altri esponentidel mondo dell’imprenditoria,della cultura e dello spettacolo…

COLLOQUIA CON LA CITTA’

Nel mese di settembre si sonosvolti presso la sala Quaroni dueappuntamenti di Colloquia conla città, la rassegna di convegniorganizzata da EUR SpA in col-laborazione con l’Agenzia Me-diacom, per avvicinare l’ammini-strazione capitolina ai cittadiniromani. Il 23 settembre scorso ildibattito ha visto come protago-nista, l’assessore al Bilancio e allosviluppo economico del Comune

di Roma On. Maurizio Leo, in-tervistato dal giornalista LuigiMonfredi. Erano presenti anche ilpresidente e l’amministratore de-legato di EUR SpA, PierluigiBorghini e Riccardo Mancini ol-tre al presidente di Acea, Giancar-lo Cremonesi.Nel corso dell’incontro, l’on Leoha sottolineato che l’obiettivoprincipale è quello di ottimizzarela spesa e ridurre gli sprechi, sen-za depotenziare i servizi offerti aicittadini, tutelando i livelli occu-pazionali. L’Assessore al bilancioha anche ricordato la lotta al-l’evasione fiscale sarà posta comeobiettivo nell’ambito del Dpf,che conterrà le linee della politi-ca di bilancio 2010 - 2012.Il secondo appuntamento di“Colloquia con la città” si è svol-to il 29 settembre scorso con lapartecipazione dell’Assessore allePolitiche Sociali del Comune diRoma On. Sveva Belviso, intervi-stata da Marco Ferrazzoli, giorna-lista del Tg1. L’On. Belviso ha fatto il puntodella situazione sul suo anno emezzo di mandato, affermandoche “in questi ultimi 18 mesiabbiamo voluto dare priorità al-le emergenze sociali e all'aiutoalle frange più fragili della nostrapopolazione, in particolare an-ziani e famiglie, attraverso unnumero verde dedicato agliover65 che, oltre a fornire infor-mazioni di ogni tipo, prevedeanche l'aiuto a domicilio in casodi malessere; e per le famigliecon un progetto di sostegno alreddito attraverso sconti del 20 e30% su prodotti per l'infanziacome latte, culle, pannolini epasseggini”.

EUR lacittànellacittà 38 settembre-ottobre 2009

LA CITTÀCITTÀ nella

Notizie, fatti, eventi, appuntamenti all’Eur

a cura di G. Coletta

c a l e n d a r i o

panorama

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l i b r i

SAI MUOVERTI A SHANGAI?Autore: R. Spingardi,L. FulliGenere: Economia

In questo librosi snoda unconfronto bril-lante e argutotra Cina e Ita-lia, che ci ac-compagna at-traverso segreti,problemi edopportunità of-ferti in maniera

più o meno evidente da unaglobalizzazione che ormaichiede di essere “vissuta” e nonsolo accademicamente citata.La Cina è una realtà che dob-biamo saper affrontare consa-pevolmente se vogliamo conti-nuare a scommettere sulla ca-pacità di affermarsi delle nostreaziende all’estero. (Fausto Lupetti Editore. Euro15.00)

IL VINCITORE È SOLOAutore: Paulo CoelhoGenere: Narrativa stranieraPaulo Coelho, l'autore brasilianopiù letto nel mondo (oltre cen-

to milionidi copievendute), sibutta sulpoliziescocon un ro-manzo av-vincente ericco ditensione.La storia,

che si svolge nell’arco di 24 orea Cannes, dove è in corso il Fe-stival del Cinema, racconta labattaglia di un uomo in lottacon se stesso e con la derivadella società.(Bompiani. Euro19.00)

IL MONDO CHE VERRÀAutore: Pino BuongiornoGenere: SaggisticaIn questo libro Pino Buon-giorno, vice direttore di Pa-norama, zraccoglie idee e pro-poste dei leader mondiali ten-tando un dialogo con la so-cietà civile, per proporre solu-zioni e fare discutere. L’operaè suddivisa in dieci capitoli,

un decalo-go deigrandi te-mi che as-sillano l'etàcontempo-ranea, col-locati tra laprefazionedi SilvioBerlusconi

e la postfazione di FrancoFrattini. Da Obama a Barroso,da Ban Ki-moon a Bernanke.(Università Bocconi Editore. Euro19.00)

’O COMANDANTEAutore: C. Maria LomartireGenere: BiografiaAchille Lauro, oltre che unformidabile imprenditore, ca-pace di trasformare la flottaereditata dal padre in un im-menso impero mercantile, èstato anche una delle persona-lità politiche piùsingolari del do-poguerra italia-no. Fonda il Par-tito nazionalemonarchico peril quale vieneeletto senatore.Ma è da sindacodi Napoli cheLauro diventapersonaggio popolare e con-troverso comportandosi comel’ultimo “re di Napoli”. (Mondadori. Euro18.50)

S.S.

VENUTO AL MONDOAutore: M. MazzantiniGenere: Narrativa italianaVincitore del Premio campiello2009, il romanzo racconta lastoria di un amore, ma anche lastoria di una maternità cercata,negata, risarcita, sullo sfondo diSarajevo. L’avventuradei due protagonisti,Gemma e Diego, èanche la storia di tuttinoi, perché questo èun romanzo contem-poraneo. Di pace e diguerra. Un romanzo-mondo, di forte impe-gno etico, spiazzantecome un thriller, emblematicocome una parabola. (Mondadori.Euro20.00)

LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO

Autore: Stieg LarssonGenere: Narrativa stranieraLarsson ci regala un thriller ser-rato che all'intrigo diabolicounisce un'acuta descrizione del-la società moderna, con le suecontraddizioni e deviazioni, conle sue violenze e soprusi, conse-gnandoci con un per-sonaggio femminileunico, commovente eindimenticabile. L’in-treccio narrativocomplesso e maestoso, la prosa flui-da e la sintassi perfettane fanno una storiacapace di trascinarcifino in fondo, in unanotte, senza poter smettere dileggere. (Marsilio. Euro21.50)

39EUR lacittànellacittà settembre-ottobre 2009

autunnoin libreria

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EUR lacittànellacittà 40 settembre-ottobre 2009

m a n g i a r e

Puoi dirci qualche ricettasenza svelare i segreti delloChef?Nessun segreto da custodire senon la passione per la cucina.Oggi ho proposto i ravioli dispeck e fiori di zucca conpachino e ricotta salata, ieribocconcini di rombo con salsad’arancio, poi il classicotortino di riso, ogni taglio dicarne, entrecote e moltopesce, come il pesce spada consalsa di noci e menta e lecozze con cicoria e pecorino.C’è un piatto della tuainfanzia a cui seiparticolarmente legato?Ma certo, le orecchiette concozze pecorino e crema dimelanzane. Questo è un piattoche cucinava mia madre, lamia prima maestra in cucina.

Fin da piccolo misono dilettato tra ifornelli, e ilrisultato è statouna professioneche amo. Tral’altro questaricetta l’hoproposta quiall’E.42 lo scorsovenerdì. Abbiamoesaurito le scortedi orecchiette ecozze, tale è statala richiesta.A casa ti diletti incucina?Per carità! In casacucina solo miamoglie. Bravissimacuoca.Soddisfatto dellavoro all’E.42?Molto. Mi stadando notevolisoddisfazioni,soprattutto per il

rapporto con i clienti cheormai da me si aspettanosempre quel qualcosa in più.Ma ci sono abituato avendonel sangue la passione per ilJazz. Non te l’ho detto? Sonoun batterista jazz, abituatoall’improvvisazione. Cucina emusica si contaminanocontinuamente.Progetti futuri?Sviluppare serate a tema condegustazioni di vini con lapresenza di sommelier abbinatia prodotti tipici italiani. Daottobre, il venerdì e ladomenica daremo il via alwine bar con degustazioni epiatti freddi.

Viale Civiltà del Lavoro, 72Tel. 065023018

SONO RARI I LOCALInei quali l’architetturaassurge a protagonistaprincipale, trasportando ilfortunato avventore lontanodai propri pensieri, in luoghie tempi passati. Questoè quanto avviene all’E.42Restaurant Cocktail Loungeal n° 72 di Via Civiltà delLavoro, l’arteria che collegail Palazzo della CiviltàItaliana con il Palazzo deiCongressi. Ma l’E.42 è piùdi un semplice locale, sitratta, infatti, di una vera epropria galleria d’arte nellaquale materiali, colori, linee,richiamano il caratteremetafisico dell’Eur. Sullepareti si possono ammirare lesuggestive immagini inbianco e nero dellacostruzione del Pentagono,mentre i tavoli sono animatidai piatti dello Chef FabioBlasone. Ogni giorno, nellecucine dell’E.42, elaboranuove e suggestive ricetteper soddisfare il palato delleoltre 140 persone che apranzo scelgono questoluogo d’arte. IncontriamoFabio al termine delle fatichequotidiane. Soddisfatto del lavoro chesvolgi all’E.42?Certamente, a differenza dialtri locali, qui è possibilevariare il menù di giorno ingiorno utilizzando prodottidi stagione e offrendo ainostri clienti piatti dellatradizione gastronomicaitaliana, in particolare quellidella Puglia, la mia regioned’origine.

La ricetta dello chef: Bocconcini di pollo all’aranciaIngredienti: bocconcini di pollo, farina, rhum, spremuta e scorze di arance fresca,sale e pepe, riso pilaf.

Infarinare i bocconcini di pollo e friggerli nell’olio bollente. Quando saranno dorati sfumare con ilrhum e la spremuta d’arancia. Aggiungere pezzettini e scorze di arancia, sale e pepe. Il tuttoaccompagnato da riso pilaf.

E.42, tra arte e saporia cura di Simone Stirati

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