“ETICA PUBBLICA”

35
1 Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione 16 e 17 aprile 2014 dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale “ETICA PUBBLICA”

description

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione 16 e 17 aprile 2014 dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale. “ETICA PUBBLICA”. Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione 16 e 17 aprile 2014 dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale. - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of “ETICA PUBBLICA”

Page 1: “ETICA PUBBLICA”

1

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

“ETICA PUBBLICA”

Page 2: “ETICA PUBBLICA”

2

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

PERCHE' PARLIAMO DI ETICA PUBBLICAPERCHE' PARLIAMO DI ETICA PUBBLICA

Nella classifica sulla corruzione 2010corruzione 2010 stilata da Trasparency International l'ItaliaItalia è al 67° posto su 178 nazioni è al 67° posto su 178 nazioni, ed è quartultima in Unione Europea.quartultima in Unione Europea.

Secondo le analisi della Corte dei Conti sulla Pubblica Amministrazione in Italia, il costo della corruzione nel 2009costo della corruzione nel 2009 è stato di 60 miliardi di euro60 miliardi di euro, circa l'8% della spesa 8% della spesa pubblicapubblica.

Page 3: “ETICA PUBBLICA”

3

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

COSA SIGNIFICA IL TERMINE “ETICA” COSA SIGNIFICA IL TERMINE “ETICA”

Il termine ““eticaetica”” è sinonimo di “morale” perhè sia la radice greca che quella latina richiamano allo stesso concetto ossia ai “costumi”.

Page 4: “ETICA PUBBLICA”

4

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

CENNI STORICICENNI STORICILa storia dell'etica è costituita dalla successione delle riflessioni

sull'uomo e sul suo agire. I filosofi hanno da sempre riservato un notevole spazio ai problemi etici. Tra essi si ricordano in particolare SocrateSocrate, PlatonePlatone, AristoteleAristotele, MacchiavelliMacchiavelli, Ugo Ugo GrozioGrozio, RousseauRousseau, KantKant, Max SchelerMax Scheler. Furono interessati al tema anche VicoVico, HerderHerder, SchillerSchiller,HegelHegel, EmersonEmerson, SchopenhauerSchopenhauer, NietszcheNietszche, FreudFreud.

La riflessione occidentaleriflessione occidentale sull'etica nasce con SocrateSocrate, PlatonePlatone ed AristoteleAristotele, viene poi approfondita dalla ScolasticaScolastica, ma si afferma in modo deciso soprattutto con l'illuminismoilluminismo e in particolare con KantKant, che tenta di definire i presupposti razionali dell'agire morale dell'uomo, richiamandosi alla necessità di un'etica del tutto svincolata da ogni finalità esteriore e impostata su un rigoroso senso del dovere e del rispetto della libertà altrui.

Page 5: “ETICA PUBBLICA”

5

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

CENNI STORICICENNI STORICI

Per quanto riguarda le culture extraeuropeeculture extraeuropee, grande rilevanza ha il pensiero filosofico cinesepensiero filosofico cinese. I filosofi cinesi hanno sempre dato una grande importanza all'eticagrande importanza all'etica, trattando di essa con maggior interesse e profondità rispetto ad altri argomenti filosofici. I più importanti filosofi cinesi che si sono interessati di etica sono ConfucioConfucio, sicuramente il più importante, MencioMencio, LaoziLaozi, MoziMozi. Poiché nelle culture orientali la distinzione tra filosofia e religione spesso non è chiara e netta, molto importanti per il pensiero etico sono stati anche il TaoismoTaoismo e il BuddismoBuddismo.

Page 6: “ETICA PUBBLICA”

6

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

CENNI STORICICENNI STORICI

SocrateSocrate (469-399 a.C.) è considerato il padre fondatore padre fondatore dell'eticadell'etica: la sua riflessione è incentrata sul comportamento dell'uomo e sostiene che la ricerca del ricerca del “bene”“bene” finalizzato alla verità si attua nel dialogos, nell'esame in comune di concetti morali fondamentaliesame in comune di concetti morali fondamentali, tendendo alla verità su sé stessiverità su sé stessi per perseguire sia il “bene “bene privato”privato”, sia “quello della “quello della polispolis (città)” (città)”.

Page 7: “ETICA PUBBLICA”

7

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA” PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA”

Il termine ““eticaetica”” è aggettivato come ““pubblicapubblica”” per distinguerla dall'“etica privata”.Distinzione sotto il profilo soggettivo: ““etica privataetica privata”” è la morale dell'individuo o delle azioni individuali; ““etica pubblicaetica pubblica” ” è la morale dei gruppi, delle collettività di persone o delle azioni collettive o pubbliche (morale sociale).Soltanto con la nascita degli Stati ha avuto un senso distinguere tra due forme di moralità.

Page 8: “ETICA PUBBLICA”

8

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA” PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA” Distinzione sotto il profilo dell'oggetto: ““etica privataetica privata”” concerne il “bene dell'individuo”; ““etica pubblicaetica pubblica” ” riguarda il “bene della collettività” e del gruppo (bene pubblicobene pubblico).Il “bene pubblicobene pubblico”” come bene del corpo socialebene del corpo sociale è concetto diversodiverso da quello cattolico di “bene comune” che, viceversa, è il bene di tutti gli “individui”.Nell'ottica del bene pubblico l'individuo è solo un pezzo dell'ingranaggio dell'organizzazione, mentre nell'ottica del bene privato l'organizzazione è identificata come un potere oppressivo: quindi le due etiche non possono coesistere, l'una cercherà di prevalere sull'altra.

Page 9: “ETICA PUBBLICA”

9

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA”PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA”

Secondo un'orientamento (KANT): l'eticaetica ha la sua sede nell'interioritàinteriorità, cioè nel mondo della libertà e della volontà.

L'etica pubblicaetica pubblica, quindi, consiste nella legalitàlegalità, cioè in una legislazione esteriore che garantiscegarantisce la coesistenza delle libertà e delle coscienze, ossia l'esercizio della moralità l'esercizio della moralità personale.personale.

Page 10: “ETICA PUBBLICA”

10

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA” PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA”

Secondo un nuovo orientamento si deve distinguere tra “giusto”e “bene”: ““il giusto”il giusto” è un concetto oggettivo e razionaleoggettivo e razionale per la valutazione morale valutazione morale delle istituzionidelle istituzioni, delle regoledelle regole, delle scelte collettivedelle scelte collettive, non si riferisce alla soggettività perché è un concetto formale e proceduraleconcetto formale e procedurale; “ “il bene”il bene” è un concetto soggettivo e preferenzialesoggettivo e preferenziale perché è un un complesso di valori e di fini che ognuno considera appartenenti al complesso di valori e di fini che ognuno considera appartenenti al proprio io e che liberamente sceglie.proprio io e che liberamente sceglie.Questo nuovo orientamento nasce dalla riflessione che la società è composta da una pluralità di persone, ognuna fornita di una propria concezione della moralità interiore, pertanto sarebbe meglio governata e organizzata se impostata su principi procedurali che ciascuno sceglierebbe perché consentono ad ognuno di realizzare la propria idea del bene. Occorre distaccare il soggetto agente dai fini particolari per renderlo indipendente da particolari atteggiamenti.

Page 11: “ETICA PUBBLICA”

11

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA” PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA”

….Questo orientamento è interessante perché dà pari dignità morale all'etica pubblicaetica pubblica ed all'etica privata.etica privata.

Il beneIl bene è qualcosa che deve essere insieme soggettivo e oggettivosoggettivo e oggettivo, personale ed universale:personale ed universale: ciò che è bene per me è anche ciò che devo fare, altrimenti non c'è morale.

““Il giusto procedurale”Il giusto procedurale” e “il bene soggettivo”“il bene soggettivo” si dividono le caratteristiche della qualità morale: “il giusto” “il giusto” prende per sé l'universalità, “il bene” l'universalità, “il bene” prende per sé la soggettività.la soggettività.

Tuttavia questa tesi va criticataTuttavia questa tesi va criticata in quanto se l'etica pubblica fa riferimento ai buoni costumi e alle sane regole del vivere civile, allora un'etica pubblica indifferente a tutto ciò non ha senso, perché un'etica meramente procedurale sarà universale ma perché un'etica meramente procedurale sarà universale ma farà anche astrazione delle pratiche esistenti.farà anche astrazione delle pratiche esistenti.

Page 12: “ETICA PUBBLICA”

12

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA” PERCHE' SI DISTINGUE L'“ETICA PUBBLICA”

Attualmente il bene primario della vita politica è considerato l'identità personale e collettivaidentità personale e collettiva, cioè la visione che ogni persona ha di quello che è, delle sue caratteristiche fondamentali che la individuano nei confronti degli altri. L'identità di un individuo o di un gruppo richiede l'identificabilità da parte di altri individui che forniscono i criteri che rendono possibile la definizione degli interessi dei singoli individui. In una società in cui non è possibile l'identificazione non possiamo neppure sapere bene quali sono i nostri interessi. Nessuno può conquistare la propria conquistare la propria identitàidentità da solo ma soltanto attraverso un dialogo con le altre attraverso un dialogo con le altre personepersone nella dimensione della pubblicitàpubblicità e della comunanza di comunanza di linguaggiolinguaggio.

Page 13: “ETICA PUBBLICA”

13

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

ETICA E ISTITUZIONI ETICA E ISTITUZIONI

Per AristoteleAristotele l'ambito eticoambito etico, oltre agli usi, i costumi, le consuetudini, le forme di comportamento giuste, comprende comprende anche le istituzionianche le istituzioni che sorreggono queste forme di comportamento (istituzioni etiche della Polis).

Per HegelHegel quando manca dalle istituzioni quella che egli chiamava <<eticità>> ovvero quando l'individuo non si riconosce più nelle istituzioni etiche, l'uomo si rifugia nell'interiorità per ritrovare l'armonia.

Page 14: “ETICA PUBBLICA”

14

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

ETICA E ISTITUZIONI ETICA E ISTITUZIONI

LA DOMANDA È:

Abbiamo istituzioni etiche, ci riconosciamo in esse, troviamo in Abbiamo istituzioni etiche, ci riconosciamo in esse, troviamo in esse la nostra identità perduta?esse la nostra identità perduta?

OSSIA

Abbiamo noi dei costumi?Abbiamo noi dei costumi?

Page 15: “ETICA PUBBLICA”

15

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

ETICA E ISTITUZIONI ETICA E ISTITUZIONI I costumicostumi non si possono inventare, non si possono inventare, occorre analizzare l'esperienza

per riconoscere i costumi dei tempi attuali. La La crisi politicacrisi politica ha mortificato la nozione di “ ha mortificato la nozione di “pubblicopubblico” ” inteso come

apertura all'uomo in quanto tale,apertura all'uomo in quanto tale, e provoca spinte verso istituzioni etiche particolaristiche, verso costumi che hanno verso costumi che hanno smarrito il loro carattere universale.smarrito il loro carattere universale.

L'etica pubblica L'etica pubblica si può definire <<l'istanza di universalitàistanza di universalità che viene avanzata nei confronti dei progetti di vita personali, delle istituzioni etiche societarie, delle culture particolari>> (Francesco Viola in “Orientamenti sociali”- 1994).

Le opinioni che ambiscono ad essere universali, perché riguardano ogni uomo, devono essere visibili e udibili a tutti. C'è una stretta correlazione tra pubblicità (confronto delle opinioni)e uguaglianza.

La dimensione della pubblicitàpubblicità è diventata essenziale per la qualità essenziale per la qualità di eticità delle nostre azioni.di eticità delle nostre azioni.

Page 16: “ETICA PUBBLICA”

16

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

ETICA NELLE ISTITUZIONI ETICA NELLE ISTITUZIONI

Secondo l'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico):

<<<<La funzione pubblica è depositaria della fiducia del pubblicofiducia del pubblico. I cittadini contano sull'impegno dei funzionari ad operare perimpegno dei funzionari ad operare per l'interesse generaleinteresse generale, dimostrando imparzialitàimparzialità e amministrando quotidianamente le risorse pubbliche in modo appropriato. Un'equa e affidabile pubblica amministrazione ispira fiducia al equa e affidabile pubblica amministrazione ispira fiducia al pubblicopubblico e crea un clima favorevole alle imprese, contribuendo quindi al buon funzionamento dei mercati e alla crescita economica. L'etica nella pubblica amministrazione è necessaria etica nella pubblica amministrazione è necessaria al rafforzamento della fiducia del pubblicoal rafforzamento della fiducia del pubblico; essa rappresenta la chiave di volta del buon governochiave di volta del buon governo>>.>>.

Page 17: “ETICA PUBBLICA”

17

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

DEFINIZIONE DI ETICA PUBBLICA DEFINIZIONE DI ETICA PUBBLICA

L'agire di ogni pubblico agenteagire di ogni pubblico agente nell'esercizio delle funzioni che gli sono affidate, con disciplina ed onoredisciplina ed onore, con imparzialitàimparzialità nei confronti del pubblico e attraverso un'azione che nel suo complesso si pone a servizio esclusivo della Nazionea servizio esclusivo della Nazione, cioè delladella collettivitàcollettività.

Page 18: “ETICA PUBBLICA”

18

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

ETICA PUBBLICA ETICA PUBBLICA

“Etica pubblica” come comportamento correttocomportamento corretto nei confronti: dell'Amministrazione di appartenenzadell'Amministrazione di appartenenza;; della collettivitàdella collettività.

Page 19: “ETICA PUBBLICA”

19

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

FONTI NORMATIVE DELL'ETICA PUBBLICA FONTI NORMATIVE DELL'ETICA PUBBLICA

La Costituzione ItalianaCostituzione Italiana all'art. 54art. 54 dispone che:

<<Tutti i cittadinicittadini hanno il dovere di essere “fedeli” alla Repubblica dovere di essere “fedeli” alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggie di osservarne la Costituzione e le leggi.

I cittadinicittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovereaffidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierleadempierle con “disciplina ed onore”“disciplina ed onore”, prestando giuramento giuramento nei casi stabiliti dalla leggenei casi stabiliti dalla legge>>.

Page 20: “ETICA PUBBLICA”

20

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

FONTI NORMATIVE DELL'ETICA PUBBLICA FONTI NORMATIVE DELL'ETICA PUBBLICA

La Costituzione ItalianaCostituzione Italiana all'art. 97art. 97 dispone che:

<<I pubblici uffici sono organizzatipubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di leggelegge, in modo che siano assicurati il “buon andamento e l'imparzialità”assicurati il “buon andamento e l'imparzialità” dell'amministrazione.

Nell'ordinamento degli uffici sono determinatesono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le “responsabilità” proprie dei “responsabilità” proprie dei funzionarifunzionari.

Agli impieghiAgli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante si accede mediante concorsoconcorso, salvo i casi stabiliti dalla legge>>.

Page 21: “ETICA PUBBLICA”

21

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

FONTI NORMATIVE DELL'ETICA PUBBLICA FONTI NORMATIVE DELL'ETICA PUBBLICA

La Costituzione ItalianaCostituzione Italiana all'art. 98art. 98 dispone che:

<<I pubblici impiegatipubblici impiegati sono al “sevizio esclusivo della Nazione”“sevizio esclusivo della Nazione”>>.

Page 22: “ETICA PUBBLICA”

22

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

POLITICA DELL'ETICA PUBBLICA POLITICA DELL'ETICA PUBBLICA

La politica dell'etica pubblicapolitica dell'etica pubblica è l'insieme delle misure e degli misure e degli interventi interventi di carattere legislativolegislativo e anche quelle di carattere organizzativoorganizzativo, formativoformativo e culturaleculturale delle singole Amministrazioni riferite ai pubblici agenti, volti ad ottenere da questi ultimi modalità di azione e comportamentimodalità di azione e comportamenti conformiconformi ai principi dell'etica principi dell'etica pubblica.pubblica.

Le aree di interventoLe aree di intervento sono:

I I rapporti tra sfera privata e sfera pubblica degli agenti;rapporti tra sfera privata e sfera pubblica degli agenti; I rapporti tra politica e amministrazione.I rapporti tra politica e amministrazione.

Page 23: “ETICA PUBBLICA”

23

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

POLITICA DELL'ETICA PUBBLICA POLITICA DELL'ETICA PUBBLICA

StrumentiStrumenti di politica dell'etica pubblica sono:

semplificazione normativa; separazione tra politica e amministrazione regolamentazione del “conflitto d'interessi” Codici etici

Page 24: “ETICA PUBBLICA”

24

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

VALORI ETICI DELLA P.A. VALORI ETICI DELLA P.A.

I valori della Pubblica AmministrazioneI valori della Pubblica Amministrazione sono:

imparzialità; Legalità; Integrità; Efficienza; Uguaglianza; Responsabilità; Giustizia; Trasparenza.

Page 25: “ETICA PUBBLICA”

25

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI Le norme derivate dalla morale o dalla correttezza amministrativanorme derivate dalla morale o dalla correttezza amministrativa

assumono rilievo giuridicorilievo giuridico quando il diritto ad esse si riferiscadiritto ad esse si riferisca.La Costituzione Italiana Costituzione Italiana riconosce l'amministrazione pubblica ed in

particolare le regole (status) che disciplinano i pubblici pubblici funzionarifunzionari (artt. 114, 95 e 97 Cost.) e per le quali è data rilevanza al giuramento in quanto fonte specifica di doveri e obblighi ulteriori.

Lo status giuridicostatus giuridico segna l'appartenenza di un soggetto ad appartenenza di un soggetto ad un'organizzazioneun'organizzazione nella quale gli sono riconosciute alcune riconosciute alcune posizioni soggettiveposizioni soggettive: poteri, diritti, doveri, e obblighi riconosciuti dall'ordinamento giuridico generale ma definiti da quello speciale dell'organizzazione di appartenenza.

Il “rapporto d'impiego”rapporto d'impiego” fa sorgere “posizioni giuridiche” verso “posizioni giuridiche” verso l'amministrazione di appartenenzal'amministrazione di appartenenza, ma è unicamente lo “statusstatus”di pubblico funzionariopubblico funzionario che dà legittimazione al vincolo costituzionale di disciplina e onore.

Page 26: “ETICA PUBBLICA”

26

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI

La CostituzioneCostituzione pone tutti i pubblici impiegati al “servizio esclusivo pubblici impiegati al “servizio esclusivo della Nazionedella Nazione” ” (art.98 Cost.art.98 Cost.) intesa come collettività dei cittadini italiani, e quindi al servizio esclusivo della pluralità pluralità dell'organizzazione sovranadell'organizzazione sovrana (Comune, Provincia, Città Metropolitana, Regione [art. 114 Cost.] e ogni altro organo a rilevanza costituzionale)L'art. 98 è una specificazione del principio d'“imparzialità” (art.97 art.97 Cost.)Cost.) contro le indebite interferenze esterne nell'esercizio del pubblico ufficio, che è a fondamento: della disciplina delle incompatibilitàdisciplina delle incompatibilità (che caratterizzano il dipendente pubblico e non quello privato); del dovere di correttezza in servizio o fuori serviziodovere di correttezza in servizio o fuori servizio .

Page 27: “ETICA PUBBLICA”

27

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI

<<Coloro a cui sono affidate funzioni pubblicheaffidate funzioni pubbliche, non importa se a carattere d'impiego o onorariod'impiego o onorario, debbono attendervi con ““disciplina e onoredisciplina e onore” (art. 54 co. 2 Cost) ” (art. 54 co. 2 Cost) secondo una disposizione che si è ritenuto specifichispecifichi anch'essa il principio di imparzialità e principio di imparzialità e buon andamentobuon andamento dell'organizzazione amministrativa (art. 97 (art. 97 Cost.)>> Cost.)>> (Roberto Cavallo Perin - “L'etica pubblica come contenuto di un diritto degli amministrati alla correttezza dei funzionari” in Al servizio della Nazione - Ed. Franco Angeli - 2009).

Page 28: “ETICA PUBBLICA”

28

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI La definizione costituzionaledefinizione costituzionale di doveri o obblighidoveri o obblighi che gli individui hanno in ragione dello “status” di cittadino o funzionario“status” di cittadino o funzionario (incaricato di funzioni pubbliche) è costituita nonnon dalla disciplina contrattualedisciplina contrattuale mama dal richiamo alla ““fedeltàfedeltà”,”, ““onoreonore” e” e ““disciplinadisciplina””<<<<La ““fedeltàfedeltà” ” è alla Repubblica italianaalla Repubblica italiana, , allo Statoallo Stato i cui caratteri sono definiti nella Costituzione e quindi alla Costituzione nel suo alla Costituzione nel suo insieme, con il complesso di principi e valoriinsieme, con il complesso di principi e valori>> >> (id.- R. Cavallo Perin).Secondo un orientamento la <<fedeltà>> è un obbligo soggettivo di un obbligo soggettivo di cura del pubblico benecura del pubblico bene (art. 97 cost.) a servizio esclusivo dello a servizio esclusivo dello StatoStato, e ne costituirebbe violazione la: violazione del segreto d'ufficio; denigrazione della P.A.; uso dell'ufficio a fini personali; uso illecito delle risorse affidate; appartenenza ad associazioni segrete.

Page 29: “ETICA PUBBLICA”

29

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATIL'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI

La ““fedeltàfedeltà”, la “”, la “fiduciafiducia”, ”, postula l'osservanza da parte di un osservanza da parte di un cittadino (cittadino (status status di di cittadinocittadino) dell'ordinamento ) dell'ordinamento (art. 54 co. 1 Cost.) a cui si aggiungonosi aggiungono, , con il diverso status di status di funzionario funzionario pubblicopubblico, gli obblighi di “onore e disciplina” obblighi di “onore e disciplina”(art. 54 co. 2 Cost.) senza precisare se collegato ad un rapporto onorario o professionale.

L' “onore”“onore” richiama un vincolo qualificato di devozione alla vincolo qualificato di devozione alla RepubblicaRepubblica, in nome del quale le funzioni sono esercitate.

La “disciplina”“disciplina” è il fondamento costituzionale del potere disciplinarepotere disciplinaredell'amministrazione pubblica,dell'amministrazione pubblica, ma è ancor prima <<dovere di <<dovere di

autocontrollo>>autocontrollo>> del funzionario pubblico, che implica la normale diligenza nell'adempimento degli obblighi di servizio, nonché <<decoro>>,<<decoro>>, i inteso come <<buona condotta civile e morale>><<buona condotta civile e morale>> in in qualunque occasione, anche fuori servizio.qualunque occasione, anche fuori servizio.

Page 30: “ETICA PUBBLICA”

30

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATIL'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI

La norma costituzionale sugli obblighi di ““fedeltàfedeltà”, “”, “disciplinadisciplina” e ” e ““onoreonore” ” (art. 54 Cost.) sintetizza una serie di obblighisintetizza una serie di obblighi del dipendente la cui trasgressione costituisce fonte di responsabilità responsabilità disciplinare;disciplinare; obblighi di:: legalità;legalità; fedeltà;fedeltà; diligenza;diligenza; rettitudine;rettitudine; Obbedienza;Obbedienza;

La ““diligenzadiligenza” ” insieme alla “ “prudenzaprudenza”” e alla ““periziaperizia”” fondano la definizione della <<<<colpacolpa>> >> del dipendente fonte di <<responsabilità amministrativa>>responsabilità amministrativa>> verso l'ente di appartenenza e di <<<<responsabilità civileresponsabilità civile>>>> verso terzi (art. 28 Cost)(art. 28 Cost)..

Page 31: “ETICA PUBBLICA”

31

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATIL'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI

La ““diligenzadiligenza” ” è l'obbligo di adempiere ai propri compitiadempiere ai propri compiti con: puntualità; cura; impegno; ordine.

Casi di negligenza sono, quindi, le assenze e i ritardi ingiustificati, l'inerzia, la trascuratezza, l'ostruzionismo.La ““rettitudinerettitudine” ” è l'obbligo di dirittura moraledirittura morale che impone al dipendente di comportarsi con onestà e probitàcomportarsi con onestà e probità.

L'““obbedienzaobbedienza” ” è, in senso lato, una caratteristica del rapporto di rapporto di lavoro di pubblico impiego subordinatolavoro di pubblico impiego subordinato..

Page 32: “ETICA PUBBLICA”

32

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATIL'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATIL'interpretazione letterale dell'art. 54 Cost. sembrerebbe configurare un “dovere giuridico” di fedeltà, onore e disciplina“dovere giuridico” di fedeltà, onore e disciplina in capo al funzionario pubblico a cui corrisponderebbe un “diritto assoluto” degli “diritto assoluto” degli amministrati.amministrati.In realtà la norma configura un vero e proprio “obbligo giuridico” dei “obbligo giuridico” dei dipendentidipendenti, a cui corrisponde il “diritto relativo” degli amministrati“diritto relativo” degli amministrati, siano essi i destinatari dell'azione amministrativa che i controinteressati.La violazione dei doveri d'ufficioviolazione dei doveri d'ufficio dà luogo a diversi tipi di responsabilitàdiversi tipi di responsabilità giuridica del dipendentegiuridica del dipendente a seconda che la violazione ha rilievo, altresì, per le leggi amministrative, civili e penali, e quindi rispettivamente: <<<<responsabilità amministrativaresponsabilità amministrativa>> >> per danni verso l'ente e <<<<responsabilità disciplinareresponsabilità disciplinare>> >> con sanzione per l'illecito disciplinare; <<<<responsabilità civileresponsabilità civile>>>> (contrattuale, extracontrattuale o precontrattuale); <<<<responsabilità penaleresponsabilità penale>>.>>.

Page 33: “ETICA PUBBLICA”

33

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATIL'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI

Il fondamento costituzionalefondamento costituzionale (art. 54 Cost.) del potere disciplinaredel potere disciplinare dell'amministrazione pubblica nei confronti del dipendente pubbliconei confronti del dipendente pubblico e la diretta responsabilità di quest'ultimodiretta responsabilità di quest'ultimo (art. 28 Cost.) dà legittimazione all'esercizio di tale potere anche in assenza di previsioni di legge o di contratto ed è da considerarsi norma imperativanorma imperativa (indisponibile) (indisponibile) rispetto al contratto di lavoro.

La ragione giuridica del rapporto di lavororagione giuridica del rapporto di lavoro che l'amministrazione instaura con il funzionario consiste <<<<nella destinazione delle professionalità nella destinazione delle professionalità all'esercizio imparziale della funzione o servizio pubblicoall'esercizio imparziale della funzione o servizio pubblico>>.>>.

E' un'attività preordinata nonnon al perseguimento dell'interesse patrimoniale interesse patrimoniale dell'organizzazione amministrativadell'organizzazione amministrativa, , ma al perseguimento imparziale ma al perseguimento imparziale degli interessi superindividuali o collettividegli interessi superindividuali o collettivi ( (interessi pubbliciinteressi pubblici)) che l'ordinamento di volta in volta ha inteso tutelare per tutti o per determinati amministratiamministrati, che sono “terzi” rispetto all'organizzazione “terzi” rispetto all'organizzazione amministrativaamministrativa mama comunque sempre destinatari dell'azione destinatari dell'azione amministrativaamministrativa..

Page 34: “ETICA PUBBLICA”

34

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATIL'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI

In conclusione:<<...lo statusstatus di funzionari e dipendenti pubblici e la conseguente la conseguente

responsabilità disciplinareresponsabilità disciplinare trovano fondamento e limite – indisponibileindisponibile - nel doveredovere del pubblico impiegato di servire servire esclusivamente la Nazioneesclusivamente la Nazione (art. 98 Cost.) con imparzialitàimparzialità (art. 97 Cost.)disciplina e onoredisciplina e onore (art. 54 Cost.) e nell'affermata diretta diretta responsabilità di funzionari e dipendenti pubbliciresponsabilità di funzionari e dipendenti pubblici in violazione delle leggi...amministrative (art. 28 Cost.) caratterizzanti una responsabilità disciplinare che si distingue da quella del si distingue da quella del dipendente privatodipendente privato, rivolta a punire la sola infedeltà verso il datore di lavoro ee che differiscedifferisce inoltre dalla responsabilità per dalla responsabilità per danno erariale sinora intesa come danno del dipendente al solo danno erariale sinora intesa come danno del dipendente al solo ente di appartenenzaente di appartenenza>> (id. - R. Cavallo Perin).

Page 35: “ETICA PUBBLICA”

35

Formazione per la prevenzione del rischio di corruzione16 e 17 aprile 2014

dott.ssa Anna Maria Guglielmi – Segretario Generale

L'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATIL'ETICA PUBBLICA COME DIRITTO DEGLI AMMINISTRATI….il diritto di azione dell'amministrato a tutela dei propri diritti e diritto di azione dell'amministrato a tutela dei propri diritti e

interessi legittimi avanti alle giurisdizioniinteressi legittimi avanti alle giurisdizioni (artt. 24, 102, 103 e 113 Cost) sia in sede civilein sede civile che penalepenale, stante la diretta responsabilità dei dipendenti pubblici, porta alcuni autori (id. - R. Cavallo Perin) a ritenere che gli amministrati possano gli amministrati possano <<agire in sede disciplinareagire in sede disciplinare ogni qual volta risultino lesi i loro diritti a vedere funzionari e lesi i loro diritti a vedere funzionari e dipendenti pubblici adempiere le funzioni con disciplina e onoredipendenti pubblici adempiere le funzioni con disciplina e onore (artt. 28 e 54 Cost.), veri e propri diritti relatividiritti relativi alla correttezza di alla correttezza di funzionari e dipendenti pubblicifunzionari e dipendenti pubblici esattamente correlaticorrelati agli indicati obblighiobblighi di questi di legalità, fedeltà, diligenza, rettitudine e obbedienza>>.

La Costituzione legittima tale <<diritto degli amministrati ad agirediritto degli amministrati ad agire e a fortiori ad interveniread intervenire, ex art. 9 e 10 della Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii., in sede disciplinare a tutela del loro dirittoin sede disciplinare a tutela del loro diritto a vedere tenuto un comportamento improntato a disciplina e onore in coloro comportamento improntato a disciplina e onore in coloro cui sono affidate pubbliche funzioni cui sono affidate pubbliche funzioni (art. 28 e 54 Cost.)>>. (id. - R. Cavallo Perin)