Estote Parati - Numero 8

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GRUPPO SCOUT CAPEZ GRUPPO SCOUT CAPEZZA ZANO 1 NO 1 « ESTOTE PA « ESTOTE PARA R A  TI »  TI » NEWS LETTER NEWS LETTER | sommario | In questo numero Anno 1 numero 8 Dicembre 2011 Editoriale: auguri di Buon Natale; Scautismo: Foulard Blanc, la nostra casa; La parola ci dice: La mia casa, la tua casa; Scautismo: L/C, pillole di psicologia; Adulti Scout: storia ed attualità degli AS News: Nepal, gli Scout e la Costituzione; Creatività: Palestra per la mente; Pillole di storia: Route Clan Lourds 2010 Inserti Parliamo di scoutismo: c'è chi dice si... Parliamo di scoutismo: la luce della Pace; Parliamo di scoutismo: i FB di Capezzano; Parliamo di scoutismo: cos'è la branca L/C; | scautismo | Foulard Blanc, la nostra casa celeste I Foulard bianchi, sono appena rientrati dal Pellegrinaggio Nazionale che si è tenuto a Loreto nei giorni 11- 12-13 novembre 2011, con la partecipazione delle comunità di 15 regioni d’Italia, ed anche provenienti dalla Svizzera italiana. Perché andare a Loreto? Mi piace darmi questa risposta: mentre a Lourdes la Madonna è apparsa a Bernadette per 18 volte, a Loreto… “la Madonna passeggia fra le tre mura della sua casa”, e trovarsi tra quelle mura…è un grande privilegio. E’ come se fossimo andati a trovare a casa sua, la Mamma Celeste, per presentarLe il Proget to Nazionale dei Foulard bianchi, per gli anni 2011- 2014, che abbiamo ufficialmente approvato proprio a Loreto in occasione di questo pellegrinaggio.  [continua all'interno] | editoriale | Auguri di Buon Natale A tutti voi da parte dei lupetti, scout, guide, novizi, rover, scolte, capi, foulard blanc ed adulti scout del Capezzano 1 tutti in coro gridiam: BUON NATALE! L'albero dei poveri Filastrocca di Natale, la neve è bianca come il sale, la neve è fredda, la notte è nera ma per i bambini è primavera: soltanto per loro, ai piedi del letto è fiorito un albereto. Che strani fiori, che frutti buoni oggi sull'albero dei doni: bambole d'oro, treni di latta, orsi di pelo come d'ovatta, e in cima, proprio sul ramo più alto, un cavallo che spicca il salto. Quasi lo tocco… Ma no, ho sognato, ed ecco, adesso, mi sono destato: nella mia casa, accanto al mio letto non è fiorito l'alberetto. Ci sono soltanto i fiori del gelo sui vetri che mi nascondono il cielo. L'albero dei poveri sui vetri è fiorito: io lo cancello con un dito. Gianni Rodari | la Parola ci dice | La mia casa, la tua casa Nella mia mente è ancora vivo il ricordo di quando quasi 55 anni fa mi sono trasferito con la mia famiglia dal mio paese, Sassorosso, in un altro paese e in una nuova casa. Avevo circa 10 anni e frequentavo l'ultimo anno della scuola elementare. E' un ricordo più forte nel cuore che nella mente. Ricordo le emozioni più che i fatti. Poi, in tanti gli anni da prete, ho cambiato diverse parrocchie e quindi varie abitazioni, ma quando penso a qual è la mia casa, quella dove ho i ricordi e i legami più forti, è ancora quella di allora. La propria casa non è solo un tetto e quattro pareti per ripararsi e stare qualche tempo. La propria casa è il luogo che nel corso del tempo amiamo sempre ritornare, se non altro con il pensiero, e che conserva come in uno scrigno i sentimenti più profondi. [continua all'interno] | un' immagine, un pensiero | TURCHIA, TERREMOTO 2011: “Estote Parati” Gli Scouts in collaborazione con la Luna Rossa hanno realizzato un campo tenda e distribuito cibo ai bambini ed alle famiglie della zona colpita.

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GRUPPO SCOUT CAPEZGRUPPO SCOUT CAPEZZAZANO 1NO 1 

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sommario |

n questo numeronno 1 numero 8 Dicembre 2011

Editoriale: auguri di Buon Natale;

Scautismo: Foulard Blanc, la nostra casa;

La parola ci dice: La mia casa, la tua casa;

Scautismo: L/C, pillole di psicologia;

Adulti Scout: storia ed attualità degli AS

News: Nepal, gli Scout e la Costituzione;

Creatività: Palestra per la mente;

Pillole di storia: Route Clan Lourds 2010

InsertiParliamo di scoutismo: c'è chi dice si...

Parliamo di scoutismo: la luce della Pace;

Parliamo di scoutismo: i FB di Capezzano;

Parliamo di scoutismo: cos'è la branca L/C;

| scautismo |Foulard Blanc, la

nostra casa celesteI Foulard bianchi, sono appena

rientrati dal Pellegrinaggio Nazionale

che si è tenuto a Loreto nei giorni 11-

12-13 novembre 2011, con la

partecipazione delle comunità di 15

regioni d’Italia, ed anche provenienti

dalla Svizzera italiana. Perché

andare a Loreto? Mi piace darmi

questa risposta: mentre a Lourdes laMadonna è apparsa a Bernadette per

18 volte, a Loreto… “la Madonna

passeggia fra le tre mura della sua

casa”, e trovarsi tra quelle mura…è

un grande privilegio.

E’ come se fossimo andati a trovare

a casa sua, la Mamma Celeste, per

presentarLe il Progetto Nazionale dei

Foulard bianchi, per gli anni 2011-2014, che abbiamo ufficialmente

approvato proprio a Loreto in

occasione di questo pellegrinaggio.

 

[continua all'interno]

editoriale |Auguri di Buon Natale

tutti voi da parte dei lupetti, scout,

uide, novizi, rover, scolte, capi, foulardanc ed adulti scout del Capezzano 1

tti in coro gridiam: BUON NATALE!

albero dei poveri

Filastrocca di Natale,

la neve è bianca come il sale,

la neve è fredda, la notte è nera

ma per i bambini è primavera:

soltanto per loro, ai piedi del lettoè fiorito un albereto.

Che strani fiori, che frutti buoni

oggi sull'albero dei doni:

bambole d'oro, treni di latta,

orsi di pelo come d'ovatta,

e in cima, proprio sul ramo più alto,

un cavallo che spicca il salto.

Quasi lo tocco… Ma no, ho sognato,

ed ecco, adesso, mi sono destato:

nella mia casa, accanto al mio letto

non è fiorito l'alberetto.

Ci sono soltanto i fiori del gelo

sui vetri che mi nascondono il cielo.

L'albero dei poveri sui vetri è fiorito:

io lo cancello con un dito.

Gianni Rodari

| la Parola ci dice |La mia casa, la tua

casaNella mia mente è ancora vivo il

ricordo di quando quasi 55 anni fa mi

sono trasferito con la mia famiglia

dal mio paese, Sassorosso, in un

altro paese e in una nuova casa.

Avevo circa 10 anni e frequentavo

l'ultimo anno della scuola

elementare. E' un ricordo più forte

nel cuore che nella mente. Ricordo leemozioni più che i fatti.

Poi, in tanti gli anni da prete, ho

cambiato diverse parrocchie e quindi

varie abitazioni, ma quando penso a

qual è la mia casa, quella dove ho i

ricordi e i legami più forti, è ancora

quella di allora.

La propria casa non è solo un tetto e

quattro pareti per ripararsi e starequalche tempo. La propria casa è il

luogo che nel corso del tempo

amiamo sempre ritornare, se non

altro con il pensiero, e che conserva

come in uno scrigno i sentimenti più

profondi. [continua all'interno]

| un' immagine, un pensiero |TURCHIA, TERREMOTO 2011: “Estote Parati”Gli Scouts in collaborazione con la Luna Rossa hanno realizzato un campotenda e distribuito cibo ai bambini ed alle famiglie della zona colpita.

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parliamo di scautismo |/C, pillole di psicologiaoutismo nello sviluppo della personalità e

elle relazioni sociali

ra i vari aspetti che riguardano lo sviluppo

fantile, un ambito è particolarmente legato a

i pratica scoutismo: lo sviluppo della

ersonalità e delle relazioni sociali.

er formazione di personalità si intende un

ocesso attraverso il quale i bambini

mparano ad evitare o gestire i conflitti. In

uesta fase sono determinanti i fattori

mbientali, soprattutto il contesto familiare; è

mportante che i genitori trovino la cosiddetta

iusta distanza'', un equilibrio tra restrittività

permissività: gli eccessi possono limitare la

ossibilità dei bambini di confrontarsi con le

oprie difficoltà.

urante la formazione della personalità è

senziale vivere l'esperienza di far parte di

n gruppo organizzato di coetanei, dove sono

esenti leader e membri con ruoli diversi: in

uesto modo può essere consolidato

pprendimento di comportamenti collabora-

vi. Nella branca L/C per, i bambini sono

essi nelle condizioni di sviluppare

enamente la propria personalità, assumendo

adualmente delle responsabilità ed

quisendo la capacità di vivere insieme agli

tri ed aiutare gli altri.

ella fase di socializzazione, i bambini

mparano la differenza tra comportamenticettabili e non: ci aspettiamo che i bambini

mprendano che inganni, furti, aggressioni

ano atteggiamenti sbagliati, al contrario di

ndotte oneste e cooperative. Il processo di

cializzazione può essere influenzato da vari

ttori quali l'imitazione, l'educazione

enitoriale, lo sviluppo cognitivo.

metodo scout propone un percorso

ducativo orientato a stimolare il cammino

ersonale di crescita di ogni bambino,

cilitando il processo di socializzazione grazie

'incentivazione del dialogo e all'accoglienza

ella diversità, instaurando basi solide per una

ttadinanza attiva.

Kaa

| continua dalla copertina |Foulard Blanc, lanostra casa celeste

Si tratta del nuovo Progetto

Nazionale, che è personale, di fede e

di Comunità, e che indica delle linee

guida fondamentali e comuni per

tutte le Comunità Regionali. Alla

base di questo progetto, c’è

l’assunzione di responsabilità dei FB,

come testimoni e capi educatori ,e

come servi umili. Siamo chiamati a

vivere il servizio nella carità. Dice

San Paolo: “Se anche parlassi le

lingue degli uomini e degli angeli,

ma non avessi la carità, sono come

un bronzo che risuona o un cembalo

che tintinna…” (1 Corinzi 13,1-13).

Buona strada a tutti!

Andrea Antongiovanni

| continua dalla copertina |La mia casa, la tuacasa

Quando da piccolo sentivo di

persone che a causa di terremoti o

incendi, o a causa di guerre, era

costretta a lasciare la propria casa e

la perdeva definitivamente,

rimanevo molto impressionato…

Anche ora quando per il ministero

sono stato chiamato ad abitare in

case diverse, ho sentito forte

l'esigenza di ambientarmi nella casa

nuova il prima possibile, facendo di

tutto per sentirla casa mia, poiché

non mi basta avere un tetto sopra la

testa, ho bisogno di sentirmi a casa,

anche se nulla potrà mai sostituire la

mia casa materna.

"Il Verbo si fece carne e venne

ad abitare in mezzo a noi…"

Dio ha scelto l'umanità come casadove abitare.

Non un albergo per starci qualche

giorno in fretta e in modo anonimo.

L'umanità è una casa per Dio, la casa

dove si riconosce e dove torna in

continuazione per sentirci in pace.

Penso che per Gesù la mia vita è

come per me è la mia casa di

Sassorosso.Nel momento che sono entrato nella

vita, Gesù, il Verbo di Dio, si è fatto

carne ed è venuto ad abitare in me.

E' questo quello che mi annuncia il

Natale anche quest'anno.

AE Don Angelo

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adulti scout |os'è il masci?oria e attualità degli Adulti Scout in Italia

TORIA: passato il periodo della ricostruzioneello scautismo giovanile (che era stato

ncellato dal fascismo per dare spazio alle

ganizzazioni di regime e perché gli ideali

scisti mal si conciliavano con quelli scout),

ario Mazza, uno dei fondatori del ramo

ttolico del movimento in Italia, intuì che

assati gli anni del periodo educativo, anche

loro che non avessero voluto o potuto, per

ualsivoglia motivo, fare o continuare ilrvizio di educatori nel movimento,

vrebbero potuto voler continuare a vivere

vventura scout.

zialmente, ciò avvenne attraverso le

ompagnie dei Cavalieri di San Giorgio,

mposte da soci adulti dell'Associazione

outs Cattolici Italiani (ASCI).

el 1954, invece, nacque un'associazione

pposita, il MASCI.

a quell'idea si sviluppò un movimento di

dulti, inizialmente tutti provenienti dallo

autismo giovanile, con il requisito di aver

eso la Partenza nell'ASCI (dunque solo

gazzi e uomini). Man mano l'ambito del

ASCI si allargò fino ad accogliere anche altri

dulti che si riconoscevano nel modello

ducativo proposto dal fondatore, (Robert

aden-Powell), anche non passati dall'ASCI, eprattutto aprendosi anche alle donne.

23 ottobre 2004 Papa Giovanni Paolo II

cevette in udienza generale in Piazza San

etro sia il MASCI che l'AGESCI. Il MASCI

lebrava il cinquantesimo anniversario della

ndazione, mentre per l'AGESCI era il

entesimo anniversario della fusione dei due

ovimenti cattolici dello scautismo (ASCI) e

el guidismo (AGI).

RGANIZZAZIONE: oggi il movimento è

ffuso in tutta Italia ed ha una sua struttura

opria.

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Ogni comunità ha una Carta di

Comunità, un documento che

elabora la singola comunità

richiamando l'adesione al Patto

Comunitario, allo Statuto ed al

Regolamento del Masci, e

contenente i principi a cui si ispira la

Comunità: la rotta segnata da BP, la

Legge Scout e la Promessa Scout.

  Tale documento viene rielaborato

ogni qual volta la Comunità ne

avverte la necessità, secondo le

regole ivi contenute, e viene

sottoscritta dai partecipanti.

Gli associati al Masci sono tenuti a

rinnovare la Promessa Scout, ogni

anno, mentre i nuovi associati la

formulano (se ancora non scout) per

la prima volta in una cerimonia che

viene di norma svolta una sola volta

l'anno nella festa di San Giorgio,

patrono degli scout.

Gli associati indossano l'uniformescout, costituita da una camicia

grigia, un maglione e un pantalone

blu scuro, e il fazzolettone azzurro al

collo con il simbolo del Masci.

L'uniforme è indossata nei momenti

di vita comunitaria e nelle cerimonie

solenni, secondo le indicazioni del

magister.

Le singole comunità agiscono in

diversi campi del volontariato, dalla

protezione civile, al sostegno allo

scautismo giovanile, ad attività di

impegno sociale sia locali che di

sostegno a progetti nei paesi in

difficoltà.

Sono da menzionare interventi nelle

zone terremotate o alluvionate, il

recupero di aree di protezioneambientale, la partecipazione a

diversi progetti in Albania, e almeno

quattro progetti di sostegno in

diverse zone dell'Africa (Burundi,

Kenya, Eritrea, Tanzania e Mali).

FINE

L'unità di base del Movimento a

livello cittadino è la comunità,

guidata da un Magister. Poi vi è la

struttura regionale guidata dal

Segretario Regionale, coadiuvato da

un AE Regionale.

Alcune regioni sono divise in Zone,

nelle quali viene individuato il

Coordinatore di Zona, referente del

S.R. per quella determinata area

della regione: questa divisione è

necessaria in regioni particolarmente

grandi o con un numero troppo

elevato di comunità. Il Coordinatore

di Zona è comunque una figura priva

di potere decisionale e operativo e

funge solo da collegamento fra le

comunità e la Regione.

A livello nazionale il MASCI si

compone del Consiglio Nazionale

(CN), organismo decisionale, e del

Comitato Esecutivo (CE), organismooperativo. Il C.N. è composto da 10

membri eletti dai delegati delle

comunità durante l' Assemblea

Nazionale (che si tiene ogni tre anni)

e da tutti i Segretari Regionali.

Durante l'Assemblea Nazionale

vengono eletti anche il Segretario

Nazionale ed il Presidente Nazionale.

Inoltre importanti all'interno del

movimento sono le figure dell' AE

Nazionale e del Segretario

Internazionale.

Il MASCI ha un proprio organo

ufficiale, il mensile Strade Aperte, e

un periodico di approfondimento dei

temi di interesse generale, I quaderni

di Strade Aperte, il cui direttore fa

parte di diritto del Consiglio

Nazionale e del Comitato esecutivo.

COMUNITA': gli iscritti del Masci

fanno parte di una Comunità di base,

presente di solito presso una

Parrocchia, guidata da un Magister.

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news dal mondo |Nepal, primo ministrovidenzia il ruolo dello

cautismo per laostruzione dellaNazione

atto www.scout.org – Nov. 2011 

dossando l'uniforme scout come

atrono, il primo ministro nepalese Dr

aburam Bhattarai ha sottolineato che

nestà e la disciplina sono elementi

mportanti nella costruzione della

azione che lo scoutismo incarna nei

oi principi. Egli ha aggiunto che gli

out hanno in gran parte contribuito alocesso di mantenimento della pace ed

a scrittura della nuova Costituzione.

urante il suo mandato il governo

tenderà finanziariamente il proprio

pporto agli scout del Nepal per il

iglioramento delle attività offerte ai

ovani.

dichiarazione è stata rilasciata

urante la sua investitura come Patrono

egli Scout nepalesi in una semplice

rimonia il 26 novembre 2011, presso

sua residenza in Baluwatar, a nord-

t di Kathmandu.

ima di questo evento, si era riunito il

omitato Esecutivo degli scout del

epal a Kathmandu, con ospite speciale

Capo Scout e Ministro della Gioventù e

ello Sport, signora Kamala Roka.

opo 240 anni di monarchia, il 28

aggio 2008 in Nepal è stata

oclamata la Repubblica.

| pillole di storia |Lourdes 2010Route del Clan Xacobeo

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La news letter non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornata senza alcuna periodicità; non è, pertanto, unprodotto editoriale sottoposto alla disciplina di cui all'art. 1, comma III, della Legge n. 62 del 7 marzo 2001.

| creatività |Palestra per la Mente...per amici, genitori, scout e capi

1° problema: il colore dell' orso

Ngongo è molto preoccupato, perché si

è perso in una landa sconosciuta.

Percorre 1 km verso sud, poi 1 km verso

est, poi 1 km verso nord. Alla fine si

rende conto di trovarsi nel punto esatto

da cui era partito.

Mentre sta riflettendo sulla singolare

circostanza ode un rumore alle sue

spalle. Si volta di scatto e vede un orsoimponente, che prima non aveva

notato.

Di che colore è l'orso?

2° problema: L'uomo nell'ascensore

Un signore abita al decimo piano di un

palazzo.

  Tutti i giorni, quando esce di casa,

prende l'ascensore al decimo piano escende fino al pianterreno.

Quando invece rientra in casa, sale con

l'ascensore dal pianterreno fino al

settimo piano e sale il resto delle scale a

piedi per raggiungere il suo

appartamento.

Quel signore non è superstizioso, non è

uno sportivo e odia salire le scale a

piedi. Come mai allora si comporta cosi?

A onor del vero bisogna precisare che

quando in ascensore ci sono altre

persone e talvolta quando piove egli

arriva con l'ascensore fino al decimo

piano.

Inviare le risposte a

[email protected]

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parliamo di scautismo |'è chi dice si... cura di Riccardo Del Carlo

nostra CO-CA, in questo momento, stapprofondendo un argomento a cui siamo

mpre stati molto sensibili in questi anni,

nserimento o meno nel gruppo, di ragazzi

n handicap. Una riflessione interessante è

uella del dr. Pippo L. Fauci capo scout , che è

favore dell’inserimento.

ANDICAP e SCAUTISMO: educazione non

marginante. Pippo L. Fauci

all’esperienza del mio lavoro (sono un

europsichiatra Infantile e dirigo un Istituto

edico Psico-Pedagogico della Fondazione

uxilium di Valderice – TP, un centro di

abilitazione residenziale e semiresidenziale

n circa 150 soggetti in età evolutiva dai 6-

8 anni, tutti certificati secondo la legge

04/92), mi accorgo che la maggior parte dei

miei ragazzi” potrebbe essere accolto in

ualsiasi gruppo scout se…… dico se,

’interno delle Co.Ca. si cominciasse a

ensare seriamente al portatore di handicap

on solo in termini di ricchezza per il

siddetto scout “adeguato”, ma come

eranza nel contribuire all’integrazione ed

a riduzione dell’handicap stesso e

nseguentemente migliorare la qualità della

ta del disabile (o del “diversamente abile”me si vuole chiamare oggi la “persona con

andicap”... termine, quest’ultimo, che

eferisco).

ell’Art. 3 della legge 104 del 1992 (prima

era legge che si è rivolta alla tutela giuridica

d economica della persona portatore di

andicap) si legge:

E’ persona handicappata colui che

resenta una minorazione fisica, psichica

sensoriale, stabilizzata o progressiva,

he è causa di difficoltà di

pprendimento, di relazione o di

tegrazione lavorativa e tale da

eterminare un processo di svantaggio

ociale o di emarginazione”.

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L’handicap è quindi da rapportare ad

una situazione di svantaggio sociale,

conseguente a menomazione e/o

disabilità, che limita o impedisce

l’adempimento di un ruolo adeguato

per un dato individuo in funzione

dell’età, del sesso e dei fattori

culturali e sociali.

Considerando il tipo di menomazione

(fisico, psichico e sensoriale) e la

consequenziale disabilità che ne

deriva, si può affermare che lo

spettro dell’handicap è molto

variegato in termini qualitativi (le

diverse patologie di base) e

quantitativi (diversa gravità).

E’ necessario considerare due

diverse tipologie di “gravità” rispetto

al portatore di handicap:

1. La gravità insita nella patologia

stessa (danno biologico) che riduce

al minimo (a volte a zero) le

potenzialità e la funzionalità di unasezione del corpo o la totalità del

corpo stesso;

2. La gravità che scaturisce dalla

gestione del quotidiano del portatore

di handicap:

- è più facile la gestione di un

paraplegico in carrozzella oppure un

insufficiente mentale ?

- è più semplice gestire un sordo-

muto oppure un bambino con

A.D.H.D (Disturbo da Deficit di

Attenzione/Iperattività) ?

- mostriamo più interesse

all’inserimento dei soggetti con

Sindrome di Down oppure ad un

soggetto con Sindrome Autistica ?

- preferiamo, magari, bambini con

difficoltà dell’area cognitiva o

soggetti “adeguati” ma con disturbicomportamentali e/o della condotta?

Io la conosco la risposta e, credetemi

sembra che la scelta di accettare un

disabile da parte di una Co.Ca. è

sempre rapportata alla facilità o

semplicitàdella gestione del

quotidiano.

E’ chiaro che la gestione “educativa”

della disabilità grave , fonte di

grave handicap, non è una cosa

semplice e facile da esercitare, ma

sicuramente non impossibile.

La gestione educativa del portatore

di handicap va presa in carico

dall’intera Co.Ca., in maniera

globale, valutando le forze in campo,

con vera competenza e chiara

informazione anamnestica familiare,

clinica e socioculturale, coinvolgendo

e/o facendosi coinvolgere non solo

dai contesti familiari ma anche

dall’organizzazione scolastica e dagli

operatori dei Centri di Riabilitazione

(se ne frequentano qualcuno) di

appartenenza.

La costruzione progettuale dovrà

prevedere tempi a lunga scadenza,con obiettivi concreti a breve-medio

termine, legati ai programmi di unità

ma svincolabili e flessibili rispetto a

questi e, con l’attenzione al Progetto

Educativo Individualizzato – meglio

dirlo in “scautese”…. alla

Progressione Personale – che deve

mirare principalmente alle capacità

funzionali e cognitive residue, senza

dimenticare la dimensione integrante

e socializzante che l’ambito scout

può certamente contribuire a dare.

Siamo pronti a fare questo ? Io credo

e spero di si.

Certo, lo scautismo non deve

paragonarsi o peggio ancora

sostituirsi a chi ha il compito

istituzionale di garantire il recupero

del portatore di handicap (famiglia,scuola, centri di riabilitazione), con il

coinvolgimento di figure professionali

specifici (medici insegnanti, terapisti,

educatori, ecc.), ma ha il dovere

morale di collaborare strettamente

>>> continua

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8/3/2019 Estote Parati - Numero 8

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parliamo di scautismo |'è chi dice si... cura di Riccardo Del Carlo

>>> prosegue

n questi organismi e questo aiuterà

rtamente a semplificare il percorso per la

duzione dello svantaggio sociale di cui,

nche noi, dobbiamo farcene carico.

gestione delle disabilità più lievi (se

iste questa affermazione), prevede una non

eno attenzione e sottovalutazione ed a

uesto proposito, ritengo fondamentale la

llaborazione (condivisione) con i genitori deiostri ragazzi per “tirare fuori” tutte le

oblematiche esistenti nel contesto familiare

e spesso sono misconosciute e fonte di

ande disagio ed “emarginazione”.

e guardiamo un po’ meglio nelle nostre Unità

accorgiamo di quanti bambini/e e ragazzi/e

orse la maggior parte?), possono essere

seriti nella sfera dell’handicap “lieve” di tipo

motivo, affettivo e relazionale, spesso

isconosciuti e non certificati secondo la

104, ma sicuramente certificabili, che non

sogna sottovalutare:

l lupetto che fa la pipì nel sacco a pelo, che

a difficoltà a vestirsi ed a lavarsi, che è

mpacciato in tutti i suoi movimenti, che porta

occhiali (quattr’occhi), che appare

erattivo, etc.;

’esploratore o la guida che piange o ride in

aniera immotivata, che è timido e non parlaai e sta sempre in disparte, che è grasso ed

a difficoltà nella motricità grossolana o di

ientamento spazio-temporale, che “sviene”

esso o “mima” convulsioni perché

matizza le problematiche adolescenziali,

c.;

l rover o la scolta che balbetta, quello che è

mpre aggressivo, l’altro che dice

arolacce”, quell’altro ancora che fa il

ullo”, etc.;

ed ancora, tanto altro che genera

ustrazione.

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Alla FAMIGLIA odierna ed al rapporto

con l’attuale società, si possono

ascrivere molti Item condizionanti e

generanti, a breve/medio/lungo

termine, di situazioni problematiche

di cui, in gran parte, poi siamo

costretti a farci carico e che spesso

rimangono chiusi negli “scrigni”

invalicabili della privacy familiare.

Da non sottovalutare che “LA

DISGREGAZIONE E LE PROBLEMATI-

CHE DEL NUCLEO FAMILIARE

GENERANO DISAGIO E DISTURBI

PSICO-PATOLOGICI NEL BAMBINO

CON CONSEGUENZIALE DEVIAZIONE

DEL REGOLARE SVILUPPO ARMONICO

DELLA PERSONALITA’” che si

ripercuote certamente sulla crescita

dei nostri ragazzi.

Vale la pena a questo punto

soffermarci a riflettere sull’handicap

nel senso più completo del termine e

su come possiamo intervenire neidiversi livelli di difficoltà di tutti i

nostri ragazzi, con gli occhi puntati a

cento anni fa quando nasceva lo

scautismo con i ragazzi di Brownsea,

“racimolati” nei bassifondi londinesi,

senza perciò dimenticare che non è

necessario essere medici, né

psicologi, né terapisti, né insegnanti,

né, tanto meno, genitori, ma

“ESSERE PRONTI A FARE SOLTANTO

GLI EDUCATORI CON IL METODO

SCOUT”.

FINE

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8/3/2019 Estote Parati - Numero 8

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parliamo di scautismo |a Luce di Betlemme os'è la luce della Pace di Betlemme?

ella Chiesa della Natività a Betlemme v’è una

mpada che arde perennemente da molti

coli, alimentata dall'olio donato a turno da

tte le Nazioni cristiane della Terra.

el 1986 la televisione austriaca ÖRF propone

er la prima volta al pubblico la trasmissione

atalizia di beneficenza "Lichts in Dunkel"

rad. “Luce nel buio”). Qualche settimana

ima di Natale un bambino austriaco, viene

compagnato ad accende un’apposito lumealla lampada nella Grotta di Betlemme, che

ene riportata a Linz per via aerea. Durante la

asmissione televisiva, la “Luce”, con la

llaborazione delle Ferrovie, viene distribuita

tutto il territorio austriaco.

ubito dopo, nel 1988, gli Scout austriaci

ziarono a collaborare alla distribuzione della

ce della Pace, mettendo così in pratica uno

ei punti chiave dello scoutismo, l'Amore per il

ossimo espresso nella "Buona Azione"

uotidiana. Organizzano l’operazione “Luce

ella Pace da Betlemme": una cerimonia

umenica che si svolge a Vienna, alla quale

artecipano le delegazioni scout delle varie

azioni. Ciascuna delegazione accende un

oprio lume e la Luce della Pace da

etlemme si “irradia” così in tutta Europa!

Luce della Pace arrivò per la prima volta inalia nel 1992, nell’Alto Adige-Süd Tirol, nel

993 giunse anche a Trieste, direttamente da

enna. Nel 1994 fu costituito un comitato

ontaneo tra le Associazioni Scout triestine

er l’accoglienza e la diffusione della Luce

ella Pace in città e nel 1996 le Associazioni

ecisero di organizzare la prima distribuzione

ella Luce della Pace in Italia, con l’ausilio del

eno. Con la collaborazione delle Ferrovie

ello Stato, partono da Trieste le “staffette”

out, che attraversano tutte le Regioni della

enisola, cercando di effettuare la

stribuzione più capillarmente possibile.

GRUPPO SCOUT CAPEZGRUPPO SCOUT CAPEZZAZANO 1NO 1 

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Anche quest’anno saremo impegnati

affinché la Fiammella venga donata

ad un numero sempre maggiore di

persone. La Luce della Pace da

Betlemme è simbolo di Fratellanza,

di Amicizia, di Carità e di Speranza!

A Natale chiunque può accendere un

lume e poi offrire ad altri la Luce

assieme a questi Doni!

L’edizione 2010

Dai 106 iscritti 1997 si è passati ai

512 del 2010, il massimo raggiunto

in 16 anni di attività. I Gruppi scout

iscritti sono stati 457, ma in realtà il

numero e Unità che accolgono la

Luce della Pace e la distribuiscono è

ben più ampio! Ce ne accorgiamo

nelle stazioni all’arrivo della Luce, sui

siti Internet dove tante pagine

parlano della Luce della Pace, di

gruppi e persone che la

distribuiscono ovunque.Oltre agli scout, hanno partecipato,

di propria iniziativa, anche numerose

Parrocchie e organizzazioni ecclesiali

come l’Azione Cattolica, Associazioni

varie e pure scuole, Amministrazioni

Pubbliche ed istituti.

Il 13% dei Gruppi censiti in tutte le

Associazioni scout italiane (stimati da

noi in circa 3.500) ha partecipato alla

distribuzione della Luce, iscrivendosi

direttamente nelle nostre liste; ma

consideriamo che in realtà siano

almeno 700 i Gruppi scout coinvolti

nella manifestazione, ossia il 20% dei

Gruppi scout italiani. Sono quindi

circa 35.000 gli Scout italiani che si

impegnano nella distribuzione e

stimiamo circa un milione le persone

che ricevono la Fiammella a Natale intutte le Regioni.

L'edizione 2011

Anche il nostro clan ha portato

sabato 10 dicembre nella nostra

parrocchia la luce della pace.

Il 6-7-8 gennaio 2012 saremo in

route invernale Alla veglia di natale

distribuiremo un calendario del

nostro gruppo come finanziamento

destinato alle regioni alluvionate.

 

FINE

Approfondimento:

Sito internet: www.lucedibetlemme.it

Page 8: Estote Parati - Numero 8

8/3/2019 Estote Parati - Numero 8

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parliamo di scautismo |Foulard Blanc  Comunità di Capezzano

ceva un capo livornese, un capo vero “…nel

ercorso di vita di un rover e di una scolta

esperienza di Lourdes ci deve essere! (A.F.)” 

ogliamo essere compagni di strada delle

munità R/S che scelgono di vivere

esperienza del pellegrinaggio.

pellegrinaggio è esperienza rover per

cellenza:

esperienza di strada: lasciamo la sicurezzaelle nostre case per provarci in un cammino

uovo, sconosciuto che mi interroga

ofondamente;

esperienza di comunità: viaggeremo con

tri, incontreremo persone le più diverse che

vranno con noi giornate intense e

ndivideranno con noi passioni ed emozioni,

eranze e preghiere, lacrime;

esperienza di servizio: quello che noi

remo agli altri diventando occhi di chi non

ede, mani di chi non le ha più e gambe di chi

in difficoltà ma soprattutto oggetto di

rvizio per le preghiere che verranno spese

er noi da quanti riconosceranno nelle nostre

ani, nei nostri piedi e nei nostri occhi

more di Maria.

er questo siamo disponibili ad essere vicini a

tti quelli che decidono di provarsi

ell’esperienza di Lourdes, alle Comunità R/Se scelgono di mettere nel loro progetto

uesto cammino. In questa ottica ci riteniamo

a sempre al servizio della branca R/S, dei

oi capi e dei ragazzi per essere compagni

strada e di esperienza. In questi anni

bbiamo “inventato” insieme all’Unitalsi

nione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati

urdes e Santuari Internazionali) l’esperienza

el treno dei bambini. E’ una settimana di

oia e servizio che da più di dieci anni

oponiamo a clan di formazione e capi, è un

odo per mettere al servizio di altri le

cniche di animazione tipiche dello

outismo, è il nostro modo per rispondere

Eccomi, sono pronto a servire!”

GRUPPO SCOUT CAPEZGRUPPO SCOUT CAPEZZAZANO 1NO 1 

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PIATTINO ROTTO

Suor Maria Bernarda (Bernardette)

sapeva, in certi momenti, evitare un

rimprovero alle sue compagne. Una

suora che nell’inciamparsi aveva

rotto un piattino, non osava

confessarlo alla suora economa:

“Datelo a me”, le disse Suor Maria

Bernarda. Fu lei che portò alla suora

economa il piattino rotto e ricevette

l’ammonizione che sarebbe toccata

alla sua compagna (Laurentin, NDL

editione Logia, pag.207).

Questo fatto realmente accaduto,

nella sua apparente semplicità, mi

ha sempre fatto riflettere su come

sia a volte semplice ed a portata di

mano, praticare la carità nel nostro

quotidiano. Quando ci soffermiamo a

parlare con una persona un pò

noiosa, che viene allontanata da

tutti, inconsciamente, ci stiamocomportando in modo caritatevole.

Così quando andiamo a trovare una

persona anziana od una ammalata,

rinunciando a fare ciò che ci farebbe

più piacere... Così quando un lupetto

che ha conquistato una preda

importante, ne rende partecipe un

fratellino meno capace, senza

vantarsene nei confronti del branco

o dei capi.

Rendersi piccoli e riservati dinanzi al

mondo, è carità. In fondo, non è poi

così difficile.

Buona carità a tutti.

Andrea Antongiovanni

ATTIVITA' COMUNITA' CAPEZZANO

La comunità FB organizza cantieri,

botteghe, routes di servizio, treni

scuola, Pelleginaggi, campi di

spiritualità e servizio a Lourdes e/o in

altro luogo, nello stile branca R/S.

La comunità FB è disponibile a

presentare nelle Zone e nei Gruppi la

propria esperienza attraverso

incontri con capi che potessero

essere interessati e con tutte le

comunità R/S che decidono di vivere

l'esperienza di strada, comunità e

servizio che è il pellegrinaggio a

Lourdes.

A tale proposito nei giorni 3 e 4

marzo 2012 si terranno a Capezzano

Pianore, organizzati dal nostro

gruppo, dei cantieri per regionali per

R/S.

Il vero miracolo di Lourdes è quello

che ti lascia dentro...la voglia di

ritornare. La sensazione che si prova

è qualcosa che non si dimentica e

nella quale ci si rifugia come riparo

sicuro in diversi momenti della

nostra vita. A Lourdes ci si sente a

casa, è il luogo dove il diversamente

abile diventa normalmente abile,

tutto ruota intorno a lui e coloro che

fanno servizio hanno il compito e il

piacere di collaborare per la sua

felicità.

Buona Strada

Andrea Dorini

 

FINE

Approfondimento:

Sito internet: www.opfb.org

Sito internet: www.fbtoscana.com

Page 9: Estote Parati - Numero 8

8/3/2019 Estote Parati - Numero 8

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parliamo di scautismo |RANCA L/C

metodo Scout per I ragazzi dagli 8 a 12 anni

branca Lupetti e Coccinelle si rivolge aiambini e alle bambine compresi tra gli 8 e gli

1/12 anni e si propone di far vivere loro

enamente la fanciullezza come ricchezza in

e come fondamento di una autentica vita

dulta.

funzione dell’Ambiente Fantastico “Bosco”

ppure “Giungla”, adottato dal gruppo, i

ambini e le bambine si riuniscono in unità

iamate rispettivamente cerchio oppureanco.

Staff della branca L/C del Gruppo

apezzano 1 è composta da cinque

embri(chiamati vecchi lupi) :

Akela : Nicola Roncoli

Bagheera: Sara D’Arliano

Kaa: Giacomo Morelli

Rama: Nicola Raffaelli

Raksha: Eleonora Iacopinelli

ei vecchi lupi fa parte anche Baloo (Don

ngelo Pioli)

a perché proprio questi nomi?

erché tutte le attività che si svolgono durante

nno, hanno come filo conduttore il racconto

alcune storie de “Il libro della giungla” di

Kipling, testo che è stato scelto dall’AGESCI

erché racchiude i 4 punti del fondamento

ella proposta educativa di Baden Powel.uali sono?

ormazione del carattere

er formazione del carattere si intende la

rmazione della personalità, cioè di una

lazione positiva con se stessi. L’educazione

el carattere mira ad ottenere le capacità di

re scelte, di scoprire ciò che si può e si vuole

sere, di prendersi delle responsabilità, di

rsi dei programmi coscienti di vita scoprendo

propria vocazione nel piano di Dio. Essa

mprende tutta una serie di virtù umane

me lealtà, fiducia in se stessi, coraggio,

nso della gioia, ottimismo, rispetto dei

ritti, autodisciplina, elevazione del proprio

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Salute e forza fisica

Per salute e forza fisica si intende la

conoscenza e un rapporto positivo

con il proprio corpo in quanto dono di

Dio e fonte di relazione con gli altri e

con l’ambiente: si intende cioè

accettare e avere cura del proprio

corpo, ricercare un’alimentazione

sana, riposarsi correttamente,

ricercare ritmi naturali di vita,

esprimersi, vivere correttamente e

serenamente la propria sessualità,

saper affrontare la fatica, la

sofferenza, la malattia, la morte.

Abilità Manuale

Per abilità manuale si intende una

relazione creativa con le cose;

l’educazione all’abilità manuale mira

ad ottenere un’intelligenza ed una

progettualità pratiche; una capacità

di autonomia concreta a realizzare,

partendo da mezzi poveri, a

valorizzare quello che si ha perché losi sa usare. La riscoperta dell’uso

intelligente delle proprie mani porta

con sé una serie di comportamenti

positivi: la gioia del saper fare,

l’accettazione della fatica e del

fallimento, la pazienza, la

concretezza, l’essenzialità, il buon

gusto.

Servizio al prossimo

Per servizio del prossimo si intende

l’educazione all’amore per gli altri, al

bene comune e alla solidarietà, a

scoprire la ricchezza della diversità

nelle persone, a vivere e lavorare

insieme per costruire un mondo più

giusto, a rendersi utili in qualunque

momento ciò sia richiesto, mettendo

a disposizione le proprie energie e

capacità.Questi quattro punti sono affrontati

da tutte le branche per mezzo di

strumenti adatti a ciascuna età.

I lupetti entrano inconsapevolmente

(non lo devono proprio sapere!) in

“il gioco delle prede”, le specialità,

le buone azioni ecc. Infatti la

caratteristica della branca L/C è

proprio quella di far vivere e riflettere

il bambino attraverso il gioco, in un

atmosfera detta “Famiglia Felice”.

Ognuno di questi punti è

rappresentato da un personaggio del

racconto (per es. Akela rappresenta

la formazione del carattere).

  Tutte le attività che i vecchi lupi

propongono al branco durante

l’anno, prevedono lo sviluppo di

questi punti.

Quest’anno la nostra Staff ha deciso

di approfondire maggiormente il 4

punto, perché ci sembra che al

mondo d’oggi, (e gli ultimi fatti di

cronaca ce lo dimostrano), le

persone abbiano dimenticato cosa

significa amare il prossimo, vivere

insieme per costruire un mondo

migliore…Viviamo in un mondo in cuiserpeggia il razzismo, l’intolleranza e

l’odio. I mass media trasmettono

continuamente messaggi di paura e

timore e le persone si chiudono in se

stesse in un clima insopportabile.

Senza il necessario scambio tra

culture e persone diverse presto ci

ritroveremo ad aver paura del nostro

vicino!

Per questo ci proponiamo di

organizzare giochi,momenti di

preghiera e incontri che facciano

riflettere il bambino su questi temi,

tutto in un atmosfera di Famiglia

Felice, utilizzando gli strumenti adatti

che il metodo Agesci ci offre.

Per noi è fondamentale che le

famiglie lavorino insieme a noi

riconoscendo questi valori etrasmettendoli ai figli nella vita di

tutti i giorni, in caso contrario ci

remerebbero contro e tutto il lavoro

sarebbe controproducente.