Estote Parati - Numero 1

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    ESTOTE PARATI NewsLetter

    GRUPPO SCOUT CAPEZZANO1

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    Gennaio 2011Numero 1

    ECCOCI QUA !

    Perch questa iniziativa:

    Con questa iniziativa per ora mensile vogliamo coinvolgere i genitori dei nostri ragazzi ma anchetutti gli amici del nostro gruppo e se ritenete che qualche vostro amico/a possa essere interessatoa riceverla inviateci la mail che lo inseriremo nel nostro data base.In maniera semplice e sintetica attraverso questa news letter, che invieremo a tutti i genitori e a

    quelli che ce ne faranno richiesta , cercheremo di allacciare un filo continuo per COMUNICARE trail Gruppo i Capi e i Genitori, gli amici, illustreremo le nostre molteplici attivit educative, le Cacce,le Uscite, i Campi. ma anche vorremmo che si stimolasse una riflessione su argomenti chepossano interessare .. anche con laiuto di esperti del settore.. accoglieremo ogni consiglio checi verr inviato e ne discuteremo nel primo numero utile.Infine perch crediamo che ..

    Comunicare (cum munus) uno scambio di doni allinterno di mura comuni (cum moenia) (F.Fornari)

    La Co-Ca comunit capi

    In questo numero troverete..

    una breve scritto del nostro AE don Angelo che ci stimola a riflettere, sul gioco prendiamoquestoccasione per fermarci a pensare un momento... un approfondimento tematico sul metodo scout branca Lupetti per conoscerli meglio.. una riflessione sullimportanza del gioco nelleducazione dei bambini, in particolare in questa

    fascia di et e come il lupettismo risponde adeguatamente ai bisogni dei bambini/e attraversolutilizzo del gioco e dellambiente fantastico.

    le news dalle branche, dalla comunit capi e dal comitato

    .. le date significative del mese.

    ..pillole di storia del nostro gruppo

    . i link preferiti

    consigli

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    La Parola ci dice..

    "A ME PIACE GIOCARE"."ALLORA VUOI GIOCARE CON IL SIGNORE?".

    Parlare di Dio e pensare al gioco, pu sembrare, come minimo, indecoroso e, se lo ,la responsabilit va cercata in un tipo di educazione religiosa che, di tutto ha fatto,pur di farci sentire Dio lontano dalle gioie delluomo e nemico della sua felicit.La gioia, il divertimento, lallegria, danno pi la sensazione di un avvicinamento alpeccato che al sorriso, gioioso, di Dio.Non cos Dio vuole la nostra gioia e vuole che sia piena.Peccato che, una teologia della morte, pi che della vita, ha legato Dio, al senso deldolore, della tristezza, della mestizia, del sacrificio, pi che alla gioia. Peccato!Il Dio-amore pu essere associato soltanto alla felicit delluomo.Questo lo hanno capito i santi, gli amici di Dio e, fra tutti, in modo particolare,Francesco, il giullare del Signore.Francesco, una volta incontrato il Vangelo (bella notizia) di Ges, lha fatto talmentesuo che si immedesimato in lui al punto da vedere situazioni, cose, persone, con lo

    stesso sguardo entusiasta di Dio vedeva tutto bello, addirittura arriva a parlareanche della morte come di una sorella e il fuoco lo chiama, fratello.A proposito del gioco e del Signore, significativo, questo piccolo racconto diGopal Mukerji.Un giorno, il Signore si ferm da noi.

    Mia madre lo scorse nel cortile, mentre faceva divertire i bambini."Oh", - mi disse - " proprio bravo; puoi andargli incontro, bambino mio".

    Il Signore pos la mano sulla mia spalla e mi chiese: "Bimbo mio, che cosa vuoi fare?".

    "Non lo so. Che cosa vuoi che faccia?"."No, dimmi tu cosa vuoi fare"."A me piace giocare"."Allora vuoi giocare con il Signore?".

    Io non seppi cosa rispondere. Egli continu: "Vedi, se tu potessi giocare con il Signore, sarebbe la cosa pigrande del mondo. Tutti lo prendono talmente sul serio che lo rendono mortalmentenoioso... Gioca con Dio, bambino mio: il pi meraviglioso compagno di gioco".

    Don Angelo A.E.

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    Scautismo

    Conosciamo i Lupetti

    La branca Lupetti parte dello scautismo, ed formata da bambini e bambine tra gli 8 e i 12 anniche si riuniscono in unit chiamate branchi . Il lupettismo un metodo educativo che ha lo scopo diaiutare a crescere il/la bambino/a seguendo i principi dell'impegno e della solidariet con unmetodo originale ed adatto alla sua et.

    Metodo Educativo

    Il metodo educativo del Lupettismo, proposto per la prima volta dal fondatore dello scautismoRobert Baden-Powell, nacque dopo il successo dello scautismo (inizialmente rivolto ai ragazzi diet maggiore), con l'intento di trasmettere anche ai bambini un'educazione retta e pragmaticaattraverso strumenti semplici ma efficaci. Questi sono il gioco, l'utilizzo di un ambiente fantasticobasato su una riduzione del testo Il libro della giungla di Rudyard Kipling a cui tutto viene riferito(ad esempio, i capi sono detti Vecchi Lupi , e vengono chiamati con i nomi dei personaggi del libro),la cosiddetta morale indiretta o morale per tipi (in cui le scelte morali vengono presentate tramite icomportamenti delle figure dei personaggi del Libro della Giungla), e la condivisione di alcuneregole basilari per una quieta e proficua convivenza nel gruppo. Si deciso di basare la maggiorparte delle attivit proposte su una riduzione; una scelta mirata, effettuata tenendo conto deimolteplici aspetti formativi che permeano il libro, che unisce nella narrazione la struttura del

    romanzo di formazione, il confronto continuo con ostacoli e avversit, l'utilit della gi citatamorale per tipi.

    Questo metodo venne fortemente sviluppato da Vera Barclay , prima Akela d'Inghilterra, che ideuna vera e propria Legge del gruppo (Legge del Branco) e cap che un elemento fondamentale perla buona riuscita delle attivit coi bambini doveva essere l'atmosfera respirata all'interno delgruppo; il primo ambiente formativo la propria casa natale, la Barclay quindi ha coniato ladicitura famiglia felice per esemplificare l'ambiente vissuto dai fanciulli.

    Il lupettismo, cos come lo scautismo, nacque inizialmente per i bambini, mentre per le bambine

    c'era il movimento parallelo del guidismo. La branca corrispondente al lupettismo,nell'associazione delle guide inglesi, si chiama "Brownie Guides". Il termine non ha avutoparticolare fortuna in Italia, tanto vero che l'Associazione Guide Italiane invent una brancacoccinelle. Negli anni '70 molte associazioni scout si aprirono anche alle ragazze, oppure si fuserocon le corrispondenti associazioni di guide. Per questo motivo oggi nel lupettismo vi sono siabambini che bambine

    Nei movimenti o associazioni scout cattoliche, al cui metodo ha largamente contribuito l'opera diFausto Catani, ha particolare rilievo la figura di San Francesco d'Assisi, santo patrono e guidaspirituale dei lupetti.

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    La proposta educativa scout non si ferma al lupettismo, ma continua con la proposta del Reparto (per ragazzi/e tra i 11/12 e i 16 anni) e del Clan (dai 16 ai 20/21 anni), fino al raggiungimentodell'et adulta.

    I mezzi principali che il metodo mette a disposizione degli educatori scout, per sviluppare lepotenzialit del bambino, sono:

    il Gioco la Giungla la Tecnica la Famiglia Felice la Legge del Branco la Promessa le Parole Maestre il Motto le prede le specialit

    La Promessa

    La Promessa del Lupetto la prima che viene pronunciata all'interno del percorso scout, puessere considerata una forma semplificata della Promessa scout ed studiata per essere

    comprensibile e, soprattutto, adeguata alla fascia d'et a cui si fa riferimento.

    Nell'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani ( AGESCI) la Promessa :

    Prometto, con l'aiuto e l'esempio di Ges, di fare del mio meglio nel migliorare me stesso, nell'aiutare gli altri, nell'osservare la legge del Branco.

    La Legge

    La Legge del Lupetto, ideata da Vera Barclay, tradotta in italiano dall'AGESCI :

    1. Il Lupetto pensa agli altri come a se stesso 2. Il Lupetto vive con gioia e lealt insieme al Branco

    Le Parole Maestre

    Le Parole Maestre sono frasi caratteristiche pronunciate dai personaggi chiave del Libro dellaGiungla, e vengono richiamate durante le attivit per trasmettere ai bambini un particolare

    insegnamento. Queste frasi hanno un'importanza molto rilevante: dal momento che vengonoproposte direttamente dai personaggi amati dai bambini, questi ultimi ne sono particolarmenteattratti ed affascinati, e di conseguenza le ricordano meglio.

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    Alcune parole maestre attribuite ai personaggi principali:

    Akela (il lupo Capo del Branco): "Buona caccia a tutti quelli che rispettano la Legge dellaGiungla"("Good hunting all That keep the Jungle Law") ;

    Bagheera (la pantera nera): "Zampe che non fanno rumore, occhi che vedono nell'oscurit,orecchie che odono il vento delle tane, denti bianchi e taglienti" ("Feet that make no noise;eyes that can see in the dark; ears that can hear the winds in their lairs, and sharp whiteteeth") ;

    Baloo (l'orso saggio): "La giungla grande e il Cucciolo piccolo. Che egli stia tranquillo emediti." ("the jungle is large and the Cub he is small. Let him think and be still.") ;

    Kaa (il pitone delle rocce): "Un cuore impavido e una lingua cortese ti porteranno lontanonella giungla" ("A brave heart and a courteous tongue, They shall carry thee far through the

    jungle") ; Chil (l'avvoltoio): "Siamo dello stesso sangue, tu ed io"("We be of one blood, thou and I.") .

    Sebbene Chil l'avvoltoio non rientri fra le quattro figure principali del Libro della Giungla (Akela,Bagheera, Kaa, Baloo), la parola maestra a lui attribuita talmente importante da conferire aquesto personaggio, almeno per quanto riguarda le parole maestre, pari importanza ai quattro.

    Il Saluto

    Il saluto del lupetto viene effettuato portando alla tempia l'indice e il medio della mano destra

    aperti a formare le orecchie del lupo. Le due dita ricordano i due punti della legge. Il pollice vienepoggiato a fianco dell'anulare (come chiaramente evidenziato dal disegno di B.-P. sul Manuale deiLupetti) [sull'anulare e sul mignolo simboleggia l'impegno del Lupetto a proteggere ed aiutare i pipiccoli] a differenza del saluto scout in cui il pollice viene poggiato sul mignolo per simboleggiarel'impegno dell'esploratore per aiutare i pi piccoli.

    Il Motto

    Del Nostro Meglio

    Il motto pu essere considerato come la sintesi della Legge e Promessa del Lupetto, strettamente legato al Grande Urlo e come quest'ultimo esprime la propria volont di impegnarsi.

    La Preghiera

    La vita di un Lupetto non solo gioco e divertimento: nelle associazioni cattoliche, i Lupettiimparano a ringraziare Ges con la preghiera. Questa una diffusa Preghiera che in alcuni branchii Lupetti recitano alla fine di ogni incontro:

    Buon Ges, io ti amo con tutto il mio cuore,

    perch mai trover migliore amico di te. Per farti piacere io voglio, con l'aiuto di Maria,

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    nostra Mamma del Cielo, fare del mio meglio come tu facevi ogni giorno a Nazareth. Insegnami dunque ad ascoltare non me stesso/a ma la tua voce, quella dei miei genitori, dei miei superiori, dei miei Capi.

    Amen.

    La Giungla

    La giungla l'ambiente fantastico in cui vive il Branco. Tratta dalle storie del libro della giungla

    rappresenta un elemento fondamentale in quanto, grazie ad essa, non solo si riesce ad andareincontro alla fantasia del Lupetto, ma permette anche all'"adulto educatore" di riuscire ad entrarenel mondo del bambino e di farsi accettare e di proporre modelli da seguire.

    Il Gioco

    Per un bambino, il gioco vita. l'occupazione pi importante come per un adulto lo il lavoro.Insegnandogli a giocare bene, gli si insegna a "vivere bene". Essenzialmente, la vita di Branco puro "gioco". La cosa pi importate da ricordare per i capi (che vengono chiamati Vecchi Lupi) :dobbiamo fare tutto "col gioco" ma niente "per gioco" . I Lupetti identificano "gli educatori" con

    dei nomi di personaggi tratti da Il libro della giungla , quali Akela, Bagheera, Kaa, Baloo, Ferao, Chil,Fratel Bigio ecc.

    La parlata nuova

    La parlata nuova quello strumento attraverso il quale i Vecchi Lupi riescono a mettersi sullostesso piano dei bambini per avere con loro un dialogo biunivoco. La parlata nuova costituitadalle Parole Maestre, dal clima di Famiglia Felice, dallatmosfera della Giungla dai giochi e riti delbranco.

    Le predeIl Gioco delle Prede in Branco: le regoleLo scopo del gioco per il bambino quello di conquistare tre tappe:Lupo della Legge, Lupo della Rupe, Lupo Anziano.Per conquistare ciascuna di queste tappe il bambino deve andare in caccia con quattro personaggio

    della Giungla: Akela, Bagheera, Kaa e Baloo. Andare in caccia con un personaggio significaprendersi e portare a termine una o pi Prede.

    Per il capo le tre tappe servono a sostenere i tre momenti della progressione personale. Al bambinonon si parler mai direttamente di scoperta, competenza e responsabilit: per lui un gioco.

    La Preda un impegno:

    chiaroconcretoraggiungibile

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    verificabilecon cui il bambino aiuta il suo processo di crescita.

    Le specialit

    Le specialit sono uno strumento di completamento della pista personale, tese a sviluppare lecapacit individuali, sia evidenti che nascoste. I lupetti "specialisti mettono a disposizione dellacomunit le competenze acquisite! Le specialit possono essere conseguite solo dopo aver fattola Promessa perch le specialit vanno messe a disposizione della comunit di branco, ed solodopo la promessa che il lupetto ne fa parte a pieno titolo.

    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Educazione e formazioneLa funzione del gioco nelleducazione dei bambini/e.

    Per secoli il gioco stato visto come unattivit solamente constatata e, per lo pi, disistimataquanto al suo significato e al suo valore. Le categorie molto approssimative e superficiali di questavisione della manifestazione ludica erano la spensieratezza e lattivit per lattivit.Il gioco era soltanto associato al divertimento, alla ricreazione, il suo carattere definalizzato, il suofuoco centrale costituito dallattivit in se stessa e non dagli esiti e dai prodotti; era il tempoconcesso prima di dedicarsi a cose pi serie o una pausa dopo prolungati impegni di studio,relegato ai margini della giornata scolastica e confinato nella sfera del tempo libero. Spesso haassunto la funzione di premio, di ricompensa e di rinforzo di condotte positive, mentre il suovalore intrinseco stato negato e il suo significato autentico disconosciuto.Laspetto educativo, in definitiva, totalmente trascurato.Si pu dire con Bettelheim che limportanza del gioco nelleducazione e nella socializzazione stata, per molto tempo, contemporaneamente riconosciuta in teoria e negata nella pratica.In realt il gioco, in tutte le sue forme simboliche, drammatiche, individuali, costruttive,scientifiche, assume una valenza educativa determinante nel processo di evoluzione dallinfanziaallet adulta; tali sono le sue virt formative, terapeutiche, equilibratrici che negli ultimi anni laletteratura pedagogica ha profuso tonnellate di inchiostro per inghilrlandarle; il tema del gioco stato studiato con prospettive diverse da filosofi, psicologi, sociologi, antropologi ma soprattuttoda pedagogisti, i quali ultimi hanno cercato di cogliere la molteplicit dei suoi aspetti e delle suecaratteristiche.Quella mentalit comune che vedeva lesperienza ludica soltanto come sinonimo di ristoro,ricreazione stata abbandonata mentre si cercato di mettere in luce la sua ricchezza fenomenicae la sua molteplicit di espressioni e di articolazioni.Il gioco per sua natura e per suo statuto educante; infatti attraverso di esso che il soggettoimpara a conoscere il mondo, a sperimentare il valore delle regole, a stare con gli altri, a gestire leproprie emozioni, a scoprire nuovi percorsi di autonomia e a sperimentare per tentativi ed errorile convinzioni sulle cose e sugli altri.E lasse, lo sfondo, il clima in cui lidentit del bambino pu consolidarsi.Lattivit ludica pi che un semplice divertimento: in realt, essa qualcosa di spontaneo eautomotivato e costituisce un mezzo attraverso il quale lambiente viene sperimentato e

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    conosciuto, la realt manipolata e trasformata, e attraverso tale attivit possibile la scoperta e laconoscenza di se stessi.Ancora, il gioco campo privilegiato di osservazione in quanto, per la spontaneit che locontraddistingue, costituisce un contesto valido nel quale possibile osservare vari e diversi stiliindividuali nonch peculiarit attinenti ad ogni singolo soggetto.Insomma, esso si rivela prezioso alleato per ladulto, sia esso genitore, insegnante, educatore perinferire una pi approfondita conoscenza del fanciullo e orientare pi efficacemente la sua azioneeducativo-didattica e terapeutica.Ci che mi preme pi sottolineare e che merita maggiore approfondimento come soltantoattraverso lattivit ludica sia possibile assicurare allinfanzia piena soddisfazione dei suoi bisognifondamentali. Lesperienza ludica capace di rispondere e soddisfare i bisogni autenticidellinfanzia con particolare riguardo a quelli che sembrano oggi maggiormente mortificati e

    deprivati, come dire che le naturali motivazioni alla comunicazione, socializzazione, fare da s,costruzione totalizzano col gioco loccasione vincente per espandere ed esaltare le loro virtualipotenzialit formative.Mettere il bambino nelle condizioni di potere soddisfare i bisogni declassati e deprivati significariqualificare la dimensione ludica come controveleno vincente nei confronti di modelli etico-socialie culturali conformisti e riduttivi.Frabboni il principale autore che porta avanti tale questione, segnalando il ludico comelantidoto alle nuove povert dellinfanzia e quindi nei confronti degli aspetti alienanti della civiltdei consumi.

    Dr.ssa Valentina De Filippo Dr. Riccardo Del Carlo, Pedagogista Clinico

    News dalle BRANCHE: calendari- eventi

    Attivit branca L/C

    Sede: sopra il cinema accanto alla chiesa

    Calendario gennaio 2011 mercoled 5 si canta insieme la befana domencia 9 attivita 8.45/12.00 domenica 16 caccia 8.45/16.30 domenica 23 libera sabato 29 16.30/19.00 attivit

    Attivit branca E/G

    Sede: presso la Villa Le Pianore - Cavanis

    Calendario Dicembre gennaio 2010-2011- mercoled 5 gennaio si canta insieme la befana- attivit sabato 15-22 IL 29 LIBERA

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    Attivit branca R/S - noviziato

    Sede: presso oratorio ultimo piano

    Calendario gennaio 2011- mercoled 5 gennaio si canta insieme la befana- ROUTE INVERNALE DAL 7 AL 9 GENNAIO- RIUNIONI SETTIMANALI DI MARTEDI SERA- USCITA 23 GENNAIO

    Attivit Comitato Genitori

    Sede: presso oratorio ultimo piano

    una grande risorsa per il nostro Gruppo ed aperto a tutti i genitori che vogliano dareuna mano per le incombenze pratiche che spesso il gruppo si trova ad affrontare liberandocos tempo ai capi che si possono occupare degli aspetti educativi delle attivit con iragazzi.Attualmente diversi genitori partecipano con entusiasmo ed efficienza.Vi aspettiamoPer qualsiasi domanda o esigenza, il comitato dei Genitori scout a vostra disposizione:- referente rapporti gruppo-comitato Riccardo cell. 3398918782 ;- referente contatti e comunicazione Luca e.. - referente uniformi Lieta e- referente trasporti Rosa Maria e.- referente gestione organizzativa e logistica Fiorella e .

    Consegnate in occasione, della cioccolata dopo la veglia, le prime spille del comitato

    Calendario gennaio 2011- 5 gennaio aiuto al gruppo nel trasportare i ragazzi per cantare la befana sul

    territorio- 19 gennaio ore 21,30 oratorio riunione comitato- 26 gennaio ore 21 INCONTRO PER TUTTI I GENITORI PARLIAMO DI

    ADOLESCENZA con Dr. Piergiacomo Bertuccelli Psicoterapeuta, Dr. Riccardo DelCarlo Pedagogista Clinico

    Comunit Capi gruppo scout Capezzano1

    Per qualsiasi domanda o esigenza, la comunit capi a vostra disposizione:Capi Gruppo Anna e Riccardo cell. 3398918782Assistente Ecclesiastico Don Angelo

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    Branca L/C lupetti-coccinelle- Akela (andrea cell.3479483506) , Bagheera (Sara cell.3299603154) Kaa (Giacomo), Baloo

    (don Angelo), Silvia, Claudio, Luca, Nicola, tirocinanti Nicola e Andrea

    Branca E/G esploratori-guide- Capi reparto Tiziana cell.3312867928, Iacopo cell.3807361605, Aiuto capi Paolo,

    Giovanni, Filippo, tirocinanti Claudia, Michele, e Mauro

    Branca R/S rover-scolte- MdN (maestro dei novizi) Mauro cell.3387312997

    - Capi clan/fuoco Claudia cell. 3333536945 Roberto cell. 3391414574 aiuto capi Emanuele

    A disposizione capi per servizi: Valentina , Cristiana, Sara

    Prossimi incontri gennaio oratorio:- 9 gennaio Pistoia Incontro per capi gruppo- 10 gennaio luned ore 21,30- 24 gennaio lunedi ore 21 incontro per capi con esperti su adolescenza e metodo

    scout - 30 gennaio Comunit di Romena incontro di spiritualit per Capi della nostra zona

    Lucca Massa

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    Pillole di storia del nostro gruppo . CAMPO INVERNALE 2011

    Link utili www.agesci.toscana.it www.agesci.org

    Consigli, vorrei si parlasse di Questo spazio riservato a tutti per proporre argomentiche vorreste approfondire, inviate ogni vostro consiglio o altro a [email protected] .