ESTINZIONE DELLE SPECIE - Piero Mella web... · umani del nostro Pianeta. Migliaia di animali...

UniversitàdeglistudidiPavia

ESTINZIONE DELLE SPECIE

Dipartimento diScienzeEconomicheCorsodiTeoriadelControllo.Prof.PieroMella.A.A.2017-2018

Presentazioneacuradi:LudovicaCastoldiGiuliaNicora

Cosasiintendeper“estinzione”?Per speciearischio o in viadiestinzione si intendequeltipodi specieanimaleovegetale che,acausadell’esiguitàdellapopolazioneeinvirtùdeimutamentidell’habitatnaturale,èa rischioestinzione.Ilprocessodi estinzionedellaspecieanimaleevegetale sièaccelerato apartire dalla Rivoluzione Industriale, dato che tantissime specie sonoscomparse e altre rischiano di scomparire per colpa della pressionedell’uomosull’ecosistema enonper causenaturali.C’èdadirecheil fenomenodell’estinzionediunaspecie èconsideratocome un fenomeno biologico molto lento ed equilibratodell’ecosistema chenonimpoveriscelavarietàdegli organismiviventi ecompensa il tutto con la comparsa di nuove specie viventi. Infattil'estinzione è un fenomeno naturale che si verifica nel corsodell'evoluzioneacausadimeccanismiselettivi.

Estinzione delle specie 2

Lavelocitàdiestinzioneel’ultimaestinzionedimassa

IricercatoridelleUniversitàdiBerkeley,PrincetoneStanfordsostengonocheaigiorninostriiltassodiestinzionedeivertebratiabbiaraggiuntounavelocità114voltesuperioreallanorma,valeadireiperiodiduranteiqualisul nostro pianeta i ritmi di estinzione sono a livelli fisiologici. L'ultimagrande estinzione sulla Terra è avvenuta 65 milioni di anni fa quando,presumibilmente a seguito dell'impatto di un enorme meteorite con ilsuoloterrestre,scomparironoidinosauri.

Estinzionedellespecie 3

Un’estinzionesenzaeguali(1)Seirilievidegliscienziatistatunitensisirivelerannoesattiquellanellaqualesiamoappenaentrati sarà la sesta fase terrestrediestinzionedimassaedanche la peggiore. Infatti nello studio, pubblicato sul giornale ScienceAdvances, si sosYene che la velocità con la quale i vertebrati stannoprogressivamente sparendo non ha eguali nelle cinque precedenticircostanze. A partire dal 1900 più di 400 vertebrati si sarebberodefinitivamenteestinti:questacifrasarebbenormalesesifosseverificatain10milaanni,manesonobastatiappenapocopiùdicento.

Precisamente sono andati perduti 69 specie di mammiferi, 80 di uccelli, 24 direttili, 146 di anfibi e 158 di pesci.L'International Union for Conservation of Nature ha pubblicato, qualchetempo fa, una ricerca che dimostrava che ogni anno 50 animali si avvicinanopericolosamente all'estinzione.


Un’estinzionesenzaeguali(2)«Seconsentiremoatuttoquestodicontinuarelavitaavràbisognodimoltimilionidianniperrigenerarsieprobabilmentelanostrastessaspeciescomparirà̀».

GerardoCaballos,unodegliautoridellaricerca

Le cause di questa improvvisa accelerazione del tasso di estinzione di massasono anche, secondo i ricercatori americani, tre dei più seri problemidell'intera umanità: i cambiamenti climatici, l'inquinamento e ladeforestazione. L'impatto dell'azione umana sull'ambiente ha causato unaprogressiva perdita della biodiversità andando a interferire con importantiprocessi biologici come l'impollinazione e la purificazione delle acque,fondamentali per l'uomo stesso. Gli autori della ricerca ritengono che se ilmondo continuerà ad andare in questa direzione entro tre generazioni umanel'impollinazione da parte delle api cesserà di esistere.Estinzionedellespecie 5

L’IUCNeilWWFOgni giorno la distruzione degli habitat, il commercioillegale, il bracconaggio, l’inquinamento, i cambiamenticlimatici mettono sempre più in pericolo gli abitanti nonumani del nostro Pianeta. Migliaia di animali rischianoseriamente l'estinzione: è la costante denunciadell'IUCN (International Union for Conservation of Nature),che ogni anno diffonde la Lista Rossa degli animali a rischioestinzione.

Dall'anno della sua nascita, il WWF si batte per difenderele specie animali in via d'estinzione. Il panda, simbolo dasempre, fu scelto da Peter Scott, uno dei fondatori, inonore del panda ospite dello Zoo di Londra. Con unaconvinzione: non si salvano le specie se non attraverso latutela e la conservazione degli habitat naturali.


LespeciearischioinItaliaIn occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, il WWF hadefinito una lista di specie, animali e vegetali, a rischio estinzione inItalia a causa della frammentazione del territorio, dei cambiamenticlimatici e della caccia, e per il salvataggio delle quali poco viene fatto.Orsi, Lontre, Stambecchi alpini, Lupi, Caprioli, Aquile del Bonelli,Capovaccai, Pernici bianche, Galline prataiole, Anatre mediterranee,Pesci delle acque interne e tartarughe marine, sono tra le specie più arischio sul nostro territorio.Ma non mancano i vegetali: arance, limoni, mele, pere, ciliegie,mandorle, varietà di angurie e melone sono quelli citati; ma le specie arischio sono molte, molte di più.


10specieanimalichesiestingueranno entro50anni(1)

Leopardo Amur: Le zone di proliferazione di questo felino sono ilbacinodelfiumeAmur,nellemontagnedelnordestdellaCina,elapenisolaCoreana. La causa principale della sua scomparsa è la caccia, che lo vedecomepredaacausadellasuapelliccia.Lamedicinatradizionalecinese,poi,siservedell’animalepercrearemedicinaliepreparazionivarie.Ladiminuzionedelle prede naturali del leopardo ha poi fatto sì che il felino iniziasse acacciareglianimalidomestici,ilchehafattoaumentareleritorsionineisuoiconfronti.L’ennesimaminacciaèrappresentatadaunoleododochepasseràdirettamenteall’internodelsuoultimoresiduodihabitat.

La tigre siberiana: E’ la più̀ grande fra le specie sopravvissute di tigre,tutte minacciate dall’estinzione. Streda parente della Ygre del Caspio,popolavatudal’ovesteilcentrodell’Asia.Lapopolazioneoccidentalesièestinta nel 20° secolo a causa della scomparsa del suo habitat e dellacaccia e ora rimangono solo pochi esemplari, confinati nel lontano estsovietico.



Axolotl: èunasalamandraoriginariadell’anYcosistemafluvialedi Cidà delMessico. Leminacce al suo habitat iniziano quando ilsistemafluvialedellacidàèstatoabbandonato,poiprosciugatoeconverYtoinsistemafognario.Laminacciaodiernaèrappresentatadall’ulteriore degrado dei canali. Fortunatamente riesce asopravviverebene incahvità̀eciò̀ forsepermetteràai ricercatoridi reintrodurlo in natura quando il suo ambiente naturale sarà̀ricreato.

Alligatore cinese: E’ uno dei più̀ piccoli coccodrilli e, acausa della distruzione del suo habitat e della bonifica dellepaludi,haancheunadellepiù̀piccolepopolazioni.Sopravvivonooggi solo 130 esemplari. L’unica speranza per lui è nella suacapacitàdivivereeriprodursiincahvità̀.



Il lupo rosso: nel1980fudichiaratoestintoinnatura,dopochegliultimi17esemplarifuronocatturatiperfarliriprodurreincahvità̀.Oggisicontanoben100 lupi. Ilsuohabitatnaturalecopre lapartesudorientaledegliStaYUniYelaprimaminacciaperlasuasopravvivenzaèpropriolascomparsa delle foreste che vengono convertite in appezzamenti peragricoltura.

Silky Sifaka: è una delle 25 specie più̀ minacciatedall’estinzione e si trova solo nel Madagascar nordorientale.Rimangonoormaisolo100esemplaridiquestoprimate.

Orangutan di Sumatra: oggi il suo habitat è confinatonell’isoladiSumatradovesubisceenormipressionidallascomparsadei terreni selvaggi.Negli ultimi 20 anni l’80%delle foreste dovevivesonostaterasealsuoloperfavorireleminiered’oro,l’ediliziaele piantagioni di palmedaolio.Negli incendi del 1997e 1998unterzodellapopolazioneèstatouccisoeoraèincostantedeclino.Estinzionedellespecie 10

10specieanimalichesiestingueranno entro50anni(4):

ilrinocerontebiancosettentrionale

“L’ultimoesemplaremaschiodirinocerontebiancosettentrionale,unasottospeciedelrinocerontebiancoconsideratoprobabilmenteestintoin

natura,èmortoa45anniall’Ol Pejeta Conservancy,unariservanaturaleinKenya.Sudan,comesichiamava,èstatosoppressolunedì19marzo2018dopocircaunmesedigravemalattialegataallasuaetàavanzata.Conlasuamorte,rimangonoalmondoconogniprobabilitàsoltanto2esemplaridirinocerontebiancosettentrionale,2femmine.IveterinaridelparcohannoconservatodeicampionidiDNAdiSudan,perprovareaevitare

l’estinzionedell’animale.”

IlPostEstinzionedellespecie 11

LacacciaperilcommercioIl rinoceronte è una specie simbolo dei drammatici effetti del bracconaggio nelmondo, rischiando di scomparire nei prossimi decenni da tutto il pianeta. Questianimali sono stati ridotti praticamente al collasso da una caccia barbara espietata che mira unicamente al commercio del corno, di fatto costituitosemplicemente da cheratina (esattamente come le nostre unghie) ma nellatradizione della medicina e delle credenze cinesi, capace di curare malattie edisfunzioni tra cui il cancro e l’impotenza. Come se questo non bastasse il cornodi rinoceronte, proprio per il fatto di appartenere ad animali sul baratrodell’estinzione, viene illegalmente commercializzato come status simbol in alcunipaesi asiatici.


Da sempre l’orso polare è stato il simbolo delle specie a rischio estinzione. L’allarme èstato lanciato più volte ma oggi questo pericolo è più che mai reale.

Habitat in pericolo: l’estensione del ghiaccio nel mese disettembre 2016, sottolinea uno studio della Nasa, ha raggiunto il valorepiù basso dell’anno. Entro la fine di questo secolo si prevede che ampieporzioni dell’arcipelago artico-canadese saranno libere dai ghiacci peroltre cinque mesi all’anno, mentre in altre parti dell’estremo nord dellaTerra potrebbe verificarsi giù a partire dal 2050, anno in cui prevedono gliesperi la popolazione di orsi si sarà ridotta di oltre il 30%.

10specieanimalichesiestingueranno entro50anni(5):l’orsopolare


EarthHour:un’oraalbuiopersalvareilPianeta

A Parigi si è oscurata la Torre Eiffel. A Londra, un caleidoscopio di sitifamosi ha spento le luci. La scena si è ripetuta più e più volte in tuttoil mondo sabato 24 marzo 2018: lunghissima la lista dei monumentiche per un'ora, dalle 20:30, hanno risposto all'appello globale della'Earth Hour', un'ora di buio per sensibilizzare sul cambiamentoclimatico.

In occasione dell'Earth Hour 2018 il Wwf Italia lancia uno spot d’autore sugli effettidei cambiamenti climatici con al centro il difficile percorso verso la sopravvivenza dimamma orsa con i cuccioli. L’orso polare, nel video, è in carne, ossa e pixel. Infatti èstato creato digitalmente da EDI per raccontare la condizione precaria della specie e,soprattutto della sua “casa” che si sta letteralmente sciogliendo.


Lospotd’autore:sel’orsopolarediventauneffettospeciale


IlGorillaOgni anno il 10% della popolazione di gorilla di pianura viene cancellata dalbracconaggio. Un duro colpo per una popolazione già ridotta al lumicino dadeforestazione e malattie. E in alcune foreste dell'Africa centrale è andatogià perso il 90% di questi meravigliosi esemplari.

Il bracconaggio è il crimine che negli ultimi decenni in Africa ha piùcontribuito al drammatico declino nella popolazione di gorilla, in particolareil commercio di “bushmeat” (carne da animali selvatici), che oggi avviene intutta l’Africa occidentale e centrale, è la più grave minaccia per i gorilla. Aquesto si aggiunge la deforestazione e la perdita degli habitat.Ogni anno perdiamo circa 700.000 ettari di foreste. Deforestazione e taglioillegale a loro volta sono legati allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo,tra cui oro, diamanti, petrolio e minerali richiesti e usati dall’occidente per ibeni elettronici di largo consumo.


Rischiarelavitaperigorilla“Sono centosettanta i ranger assassinati negli ultimi venti anni nel parconazionale, nella Repubblica Democratica del Congo, patrimoniodell’Unesco e che ospita alcuni degli ultimi esemplari di gorilla di montagna(Gorilla beringei beringei). Lo scorso 9 aprile il parco ha vissuto il più violentoattacco della sua storia, cinque ranger e un autista, ragazzi che avevano tra i22 e i 30 anni, sono stati uccisi in un’imboscata.I ranger e gli altri dipendenti del parco rischiano quotidianamente la vita perproteggere i gorilla di montagna e la preziosa biodiversità della riservanaturale dagli attacchi dei bracconieri.”

NationalGeographic


Lespecieinvasive(1)Probabilmente ci turba venire a conoscenza della possibile imminente estinzionedi un mammifero o di un volatile, ma sicuramente ci sono altre specie animali ovegetali che vorremmo vedere estinte o almeno “controllate”.Nel documento intitolato ”100 of the World's Worst Invasive Alien Species” stilatodal gruppo ISSG (Gruppo di studio sulle specie invasive della IUCN) sono raccolte 100tra le specie di organismi alieni all’habitat in cui sono stati inseriti, che hannoprovocato i danni maggiori, sia predando attivamente le popolazioni locali, cheinfettandole oppure soppiantandole nella competizione per il cibo: si tratta ingenere di animali di piccole e medie dimensioni, introdotti dall'uomo innuovi habitat più o meno accidentalmente, e che vi hanno prosperato ai danni dellespecie autoctone, oltre che ai danni delle popolazioni umane residenti nella zona. Visono annoverate anche alcune specie di piante che hanno la tendenza a diffondersiin modo incontrollato negli ambienti naturali sostituendo le specie autoctone. Lespecie sono selezionate a scopo dimostrativo della varietà degli organismi chepossono causare grandi problemi.Estinzionedellespecie 18

Lespecieinvasive(2)Secondo la lista stilata dal gruppo ISSG alcuni esempi di specie invasive sono:• La zanzara tigre: portatore di malattie infettive umane;• La nutria (o castorino): allevato per interesse commerciale, gli esemplari fuggiti o rilasciati

si sono stabiliti con successo in numerosi paesi, dove danneggiano gli argini dei fiumi;• Il rospo dei canneti: introdotto in Australia, ha soppiantato quasi ovunque gli anfibi

endemici e, inoltre, a causa della sua velenosità uccide anche gli animali che se ne cibano;• La formica di fuoco: specie invasiva e resistente i cui formicai danneggiano le radici delle

piante, con effetti nefasti sui raccolti;• Il cinghiale: introdotto come fonte di cibo, gli esemplari selvatici si sono incrociati con

maiali rinselvatichiti dando origine a popolazioni meticce aggressive e dannose per iraccolti e le popolazioni di piccoli animali;

• La mangusta indiana: introdotta in molte isole per contenere il numero di ratti e topi, hainvece decimato gli altri piccoli animali locali;

• Il gambero marmorizzato, originatosi dalla mutazione della stessa specie nordamericana ela cui clonazione rischia di invadere altri habitat e danneggiare altre specie.Estinzionedellespecie 19

Lespecieinvasive:ilgamberochesiclonadasolo(1)

Unanuovaspeciesipreparaa invaderegliecosistemi.Esistedaunpaiodidecenni e riesce a clonarsi da sola: è il gambero marmorizzato,(Procambarusvirginalis),ungamberod'acquadolceuniconelsuogenere.Èunaspecieemergentebizzarrachehaformatopopolazioniindiversihabitat,dall'Europafinoall'Africa.In uno studio pubblicato sulla rivista Nature Ecology and Evolution, iricercatori hanno sequenziato per la prima volta i genomi di 11 gamberimarmorizzati,scoprendocheeranoquasiidentici:ciòsignificacheglianimalinon si riproducono sessualmente e sono una specie diversa dalla quellamadrenordamericana(Procambarusfallax).


Ilgamberochesiclonadasolo(2)FrankLyko,genetistamolecolareeresponsabiledelCentrotedescoperlaricercasulcancrodiHeidelberg(DeutschesKrebsforschungszentrum,DKFZ)hacomunicatochesiamodifronteauneventoevolutivoavvenutopocotempofa.LamutazionehapermessoallacreaturadiclonaresestessaeorasièdiffusainEuropaedinaltricontinenti.LaricercadiLykoèestremamenteinteressanteperognibiologoevoluzionistaeperchisiinteressaditutelaambientaleedegliecosistemi,malastoriadelgamberomarmorizzatohaancheunaltrofascino.Lykocihavistounparallelismoconun’altra“specieclonaleparassita”:ilcancro.Secondol’espertostudiareilgenomadelgamberomarmorizzato,indagarnel’epigenetica el’interazionedellemolecolediDNApotrebberoguidareiricercatoria nuovescopertesuimeccanismidicrescitadeltumore.Estinzionedellespecie 21

Ilgamberochesiclonadasolo(3)Il gambero marmorizzato sembra essersi evoluto a partire da una specieconosciutacomeilgambero''slough'',ProcambarusFallax,cheviveinFloridaeGeorgia.Laspecie,cheharaggiuntogliacquarieuropeitrail1990eil1995,hacominciato a mostrare una colorazione marmorizzata. Soprattutto, si ècominciataanotarelapredominanzadiunsolosesso.Ècosìchesièscopertocheigamberimarmorizzati,tuttiesemplaridifemmina,generavanoclonidisestessi senza accoppiarsi con il maschio e adattandosi velocemente a moltihabitat.Unamannaperchilivende,maunproblemaperchinell’acquariodicasa pensa di tenerne solo uno. La nascita di una nuova specie di solitorichiede un'evoluzione che duramigliaia di anni. Questa lo ha fatto in pochidecenni, quando i gamberi nordamericani hanno fatto il loro ingresso inGermanianel commerciodi animalidomestici.Questo crostaceo simoltiplicacon la clonazione, causando una rigenerazione senza controllo che rischia diinvadere gli habitat e minacciare le altre specie. In Madagascar, dove èarrivatonel2007,oracontamilionidiesemplariedèconsideratounpericoloperigamberinativi. Estinzionedellespecie 22

Comespiegarel’estinzionedellespecieconunmodellodicontrollo?

Nessuno conosce il numero esatto di specie che si estinguono ogni anno, masappiamo che è oggi minacciato il 23% dei mammiferi e il 12% degli uccelli.Ogni zona del mondo subisce i danni derivanti dalle attività umane (come ilbracconaggio, l’inquinamento, il commercio illegale). La conversione della terra perle attività dell'uomo, con risultante perdita di habitat naturali, è particolarmenteevidente nelle foreste tropicali. L'inquinamento causato dalle deposizioni degliossidi di azoto atmosferici è più severo nelle aree temperate settentrionali.

ØAbbiamo un modello di controllo di riferimento che ci consenta diillustrare al meglio il fenomeno?

Estinzione delle specie 23

L’archetipodellamiopia(1)

“L’archetipo delle preferenze immediate” (o ”di breve termine”) è innatoin tutti gli uomini, che seguono un principio di razionalità miope. Esso simanifesta quando un comportamento viene ripetuto nel tempo e, ognivolta, produce vantaggi immediati, di breve termine, i quali, tuttavia, siaccompagnano ai sacrifici o danni, nel lungo termine, con un diversogrado di rischio.Un comportamento dà vantaggi nel breve termine e per questo vieneripetuto nel tempo: i vantaggi a breve termine riducono o nascondonola percezione degli svantaggi a lungo termine.


L’archetipodellamiopia(2)

Percezione degli svantaggi

a lungo temine

s

o

Profitti da Caccia o disboscamento

Rischio di Estinzione della

specie

o

Percezione dei vantaggi

a breve temine

o

s

s

R1 R2

Caccia o disboscamento

Riduzione della popolazioneo


L’archetipodellamiopia(3):ivantaggieglisvantaggi

Anche se la distruzione degli habitat, il bracconaggio, l’inquinamento, ilcommercio illegale, i cambiamenti climatici sono OGGI il frutto o la causa dipiù grandi benefici economici o culturali, è urgente cambiare rotta perproteggere le biodiversità e le specie DOMANI. Per farlo bisogna proteggerele specie animali ridotte sull’orlo dell’estinzione e proteggere la natura, intutte le sue forme.La sopravvivenza del nostro Pianeta dipenderà principalmente dalla nostraspecie: da come riusciremo a ricostruire un rapporto di armonia conl’ambiente, utilizzando le risorse naturali senza distruggerle.


Ilcontrolloel’autocontrolloUn’osservazione sugli aspetti umani di controllo riguarda l’autocontrollo, untermine che usiamo per indicare sia il controllo esercitati dall’uomo sulproprio comportamento, sullo stile di vita, sulle scelte morali ed etiche, ecc.,sia la capacità di agire secondo norme di comportamento, o di conseguire gliobbiettivi desiderati direttamente scelti. L’autocontrollo non è unatteggiamento innato. Se l’uomo non può ignorare i proprio istinti, conl’autocontrollo riesce a dirigere i propri comportamenti per produrre azionidesiderate, per non subire gli automatismi reattivi.

Se l’uomo vuole controllare tutti i processi non stabili nel suo mondo, mapossiede una naturale resistenza a essere il soggetto passivo dei processidi controllo che riguardano la propria sfera comportamentale, dovrebbealmeno essere in grado di controllare sé stesso.


ENOIcomepossiamocontrollarci?(1)

Un tempo la balena grigia sembrava destinata all’estinzione, ma un bandosulla caccia emesso dalla Commissione internazionale per il controllo dellacaccia alle balene ha fatto sì che il numero di esemplari nell’Oceano Pacificorisalisse fino a 20.000; i condor della California erano scomparsi nei luoghinaturali, ma la riproduzione in cattività ha consentito di essere reinseriti nelloro ambiente naturale; il panda è stato da poco dichiarato ”fuori pericolo”grazie al massiccio intervento in salvaguardia della specie.

…


ENOIcomepossiamocontrollarci?(2)Risulta quindi imperativo:• Sostenere le organizzazioni di protezione ambientale;• Punire il bracconaggio e conservare gli habitat;• Educare al rispetto di tutte le specie viventi;• Ridurre le dispersioni di energie e di rifiuti;• Creare più riserve naturali possibili.

Le suddette non sono altro che leve operative, leve di rinforzo,leve straordinarie e leve strutturali:


STRATEGIA DEL MANAGEMENT[s1a, s1b, s2, s3, s4]

Yt Rischio di estinzione

sostenere organizzazioni di

protezione ambientale

Y*t Preservare le

specie

E(Y) == Y* - Y

B1a

D bracconaggio, distruzione habitat

naturali, global warming, etc.

s/o

s

X1b Punire bracconaggio e conservare habitat

B1b

B2

B3

o

E2(Y) = = 0 – E

E3(Y) = = 0 – E2

E4(Y) = = 0 – E3B4

s

s

s

Leve operative

Leve di rinforzo

Leve straordinarie

Leve strutturali

B

o

o

s

o o

s/o

s/o

s/o

s/o

s/o

X2Educazione al

rispettare tutte le specie viventi

X3 Ridurre le

dispersioni di energie e rifiuti

X4Creare riserve

naturali


Stimeperilfuturo(1)La Terra sta sperimentando una situazione che in passato non si era maiverificata: una rapida scomparsa di specie dovuta all’uomo. Gli scienziaYritengonochelavelocitàodiernadierosionedellabiodiversità̀siaparagonabileaquellachehacaratterizzatoigrandieventidiestinzionedelpassato,conl’unicadifferenza che questa volta la causa risiede principalmente nelle ahvità̀antropiche.Sihaachefareconunprocessoche,oltreadavereovvieimplicazioniecologiche,assumeancheunavalenzaeticaeculturalechenonsipuòtrascurare.Cisichiedeinfatti se sia giusto che l’uomodilapidi la ricchezza biologica del pianeta senzapensarealle sue responsabilitànei confronti della sopravvivenzadellanaturaedellegenerazioniumanefuture.Moltiautorisostengonochela“crisiecologica”che stiamo attraversando potrebbe avere conseguenze negative sulla qualitàdella nostra vita in tempimolto streh, ed è ovvio che questa preoccupazioneaccendariflessioniediscussioninonsoltantodicaratterescientifico.Estinzionedellespecie 31

Stimeperilfuturo(2)

Lacausadellaprossima,dellapiùgrandeestinzionedimassaconosciutadalla Terra, potremmo essere noi. Da poco più di un secolo abbiamoiniziato a sfruttare intensamente le risorse naturali non rinnovabili, inparticolareicombustibilifossili,introducendonell’atmosfera3miliardiditonnellatedipolverie24miliardiditonnellatedianidridecarbonicaognianno, da 300 a 500 volte di più di quello che fanno tude le sorgenYnaturalimesseinsieme,compreselepiù̀violenteeruzionivulcaniche.


Stimeperilfuturo(3)La situazione è drammatica, e sembra desYnata a peggiorare con lascomparsa totaledialcunihabitat.Al tassoaduale la sYmapiùprobabileèchestianoscomparendocirca27.000specieall’anno.AnchevolendoessereohmisY,tracirca250anniavremodistrudoil75%dellespecievivenY.Piùomenoquellocheèsuccesso65milionidiannifa.Traunooduesecolialmassimo,finitoilmetano,ilpetrolioedilcarbone,sisarà raggiunto il massimo d’inquinamento. Probabilmente avremoscongelato le calotte polari e gli oceani si saranno alzati di una ventina dimetri; probabilmente tra quattro o cinquecento anni i livelli di anidridecarbonicaedialtrigasserracomincerannoatornareallanormalità,eforsenel 3000 l’atmosfera sarà di nuovo pulita, e le temperature tornerannoaccettabili.


L’enciclicadiPapaFrancesco(1)Il Pontefice, nel suo terzo anno di pontificato, pubblica la sua secondaenciclica: l’argomento principale trattato è il rispetto dell’ambiente.Nel primo capitolo viene tracciato un quadro dei mali di cui soffre la Terra.Egli sottolinea nel suo preambolo che se “… il cambiamento è qualcosa diauspicabile, ma diventa preoccupante quando si muta in deterioramento delmondo e della qualità della vita di gran parte dell’umanità.”

Desideriamo citare alcuni brevi passi tratti dal primo capitolo per concluderela nostra presentazione:


L’enciclicadiPapaFrancesco(2)“Lasfidaurgentediproteggerelanostracasacomunecomprendela

preoccupazionediuniretuttalafamigliaumananellaricercadiunosvilupposostenibileeintegrale,poichésappiamochelecosepossonocambiare.(…)Ilmovimentoecologicomondialehagiàpercorsounlungoericcocammino,ehadatovitaanumeroseaggregazionidicittadinichehannofavoritouna

presadicoscienza.Purtroppo,moltisforzipercercaresoluzioniconcreteallacrisiambientalesonospessofrustratinonsolodalrifiutodeipotenti,maanchedaldisinteressedeglialtri.Gliatteggiamenticheostacolanoleviedi

soluzione,vannodallanegazionedelproblemaall’indifferenza,allarassegnazionecomoda,oallafiduciaciecanellesoluzionitecniche.Abbiamo

bisognodinuovasolidarietàuniversale.”


L’enciclicadiPapaFrancesco(3)“Anchelerisorsedellaterravengonodepredateacausadimodidi

intenderel’economiael’attivitàcommercialeeproduttivatroppolegatialrisultatoimmediato.Laperditadiforesteeboschiimplicaallostessotempolaperditadispeciechepotrebberocostituirenelfuturorisorse

estremamenteimportanti,nonsoloperl’alimentazione,maancheperlacuradimalattieepermoltepliciservizi.(…)Ogniannoscompaiono

migliaiadispecievegetalieanimalichenonpotremopiù̀conoscere,cheinostrifiglinonpotrannovedere,persepersempre.Lastragrande

maggioranzasiestingueperragionichehannoachefareconqualcheaVvità̀umana.”


L’enciclicadiPapaFrancesco

“Èverochel’essereumanodeveintervenirequandoungeosistemaentrainunostadiocritico,maoggiillivellodiinterventoumanoinunarealtà̀cosìcomplessacomelanaturaètale,cheicostantidisastricausatidall’essereumanoprovocanounsuonuovointervento,inmodochel’attivitàumana

diventaonnipresente,contuttiirischichequestocomporta.Sivieneacreareuncircoloviziosoincuil’interventodell’essereumanoperrisolvereuna

difficoltàmoltevolteaggravaulteriormentelasituazione.Peresempio,moltiuccellieinsettichesiestinguonoamotivodeipesticiditossicicreatidalla

tecnologia,sonoutiliallastessaagricoltura,elaloroscomparsadovràesserecompensataconunaltrointerventotecnologicocheprobabilmenteporterà̀

nuovieffettinocivi.”


L’enciclicadiPapaFrancesco(4)“Sonolodevolieavolteammirevoliglisforzidiscienziatietecnicichecercano

dirisolvereiproblemicreatidall’essereumano.Maosservandoilmondono[amochequestolivellodiinterventoumano,spessoalserviziodellafinanzaedelconsumismo,inrealtàfasìchelaterraincuiviviamodiventimenoriccaebella,semprepiùlimitataegrigia,mentrecontemporaneamentelosviluppo

dellatecnologiaedelleoffertediconsumocontinuaadavanzaresenzalimiti.Inquestomodo,sembracheciilludiamodipotersostituireunabellezzairripetibile

enonrecuperabileconun’altracreatadanoi."


L’enciclicadiPapaFrancesco(5)

“Ènecessarioinvestiremoltodipiùnellaricerca,percomprenderemeglioilcomportamentodegliecosistemieanalizzareadeguatamentelediversevariabilidiimpattodiqualsiasimodificaimportantedell’ambiente.Poichétuttelecreaturesonoconnessetraloro,diognunadev’essere

riconosciutoilvaloreconaffettoeammirazione,etuttinoiessericreatiabbiamobisognogliunideglialtri.”

Eperconcludere:


BibliografiaeSitografia

v”Teoriadelcontrollo”,PieroMella,FrancoAngeli,2014vhttps://www.wwf.itvhttp://www.tgcom24.mediaset.itvhttps://www.iucn.orgvhttps://www.ilpost.itvhttps://www.nationalgeographic.itvhttps://www.corriere.itvhttps://www.repubblica.it


GRAZIEPERL’ATTENZIONE!


ESTINZIONE DELLE SPECIE - Piero Mella web... · umani del nostro Pianeta. Migliaia di animali...

Documents

Transcript of ESTINZIONE DELLE SPECIE - Piero Mella web... · umani del nostro Pianeta. Migliaia di animali...