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CONV “ESSERE IN REGOLA PER E Non solo un obbligo di legge, un dovere, ma sul mercato nel mo AMBI AMBI Bologna Fiere | RELATORE: AMBRA MORELLI- Il Life e Cycle Thinking ed il “c VEGNO ESSERE UN PASSO AVANTI” anche una condizione ideale per potersi porre odo più vantaggioso. IENTE IENTE 20 Ottobre 2016 - ENVIRONMENTAL SPECIALIST – SGS contesto” nella ISO 14001:2015

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CONVEGNO

“ESSERE IN REGOLA PER ESSERE UN PASSO AVANTI”Non solo un obbligo di legge, un dovere, ma anche una condizione ideale per potersi porre

sul mercato nel modo più vantaggioso.

AMBIENTEAMBIENTE

Bologna Fiere | 20 Ottobre 2016

RELATORE: AMBRA MORELLI-

Il Life e Cycle Thinking ed il “contesto” nella ISO 14001:2015

CONVEGNO

“ESSERE IN REGOLA PER ESSERE UN PASSO AVANTI”Non solo un obbligo di legge, un dovere, ma anche una condizione ideale per potersi porre

sul mercato nel modo più vantaggioso.

AMBIENTEAMBIENTE

Bologna Fiere | 20 Ottobre 2016

- ENVIRONMENTAL SPECIALIST – SGS

il “contesto” nella ISO 14001:2015

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L’EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALEL’EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALEDALLA BS 7750 DEL 1992 ALLA 14001 DEL 2015

L’EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALEL’EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALEDALLA BS 7750 DEL 1992 ALLA 14001 DEL 2015

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STORIA: SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE

1992 PUBBLICAZIONE DELLA BS 7750

1993 Pubblicazione del Regolamento EMASRegolamento EMAS

1994 REVISIONE DELLA BS 7750

1996 PUBBLICAZIONE DELLA NORMA ISO 14001

2001 Revisione di EMAS: Regolamento 761/01 Regolamento 761/01 2001 Revisione di EMAS: Regolamento 761/01 Regolamento 761/01

2004 REVISIONE DI ISO 14001 (14001:2004)

2006 Modifica di EMAS con Regolamento 196/2006Regolamento 196/2006

2009 Revisione di EMAS: Regolamento 1221/2009 Regolamento 1221/2009

2015 REVISIONE COMPLETA DI ISO 14001 (

2016 REVISIONE COMPLETA DI ISO 14004 (

IN CORSO RECEPIMENTO DELLA 14001:2015 IN

STORIA: SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE

Regolamento EMASRegolamento EMAS (Reg. CEE 1836/93)

PUBBLICAZIONE DELLA NORMA ISO 14001

Regolamento 761/01 Regolamento 761/01 -- EMAS IIEMAS IIRegolamento 761/01 Regolamento 761/01 -- EMAS IIEMAS II

:2004)

Regolamento 196/2006Regolamento 196/2006 (recepimento di ISO 14001:2004)

Regolamento 1221/2009 Regolamento 1221/2009 -- EMAS IIIEMAS III

REVISIONE COMPLETA DI ISO 14001 (14001:2015)

REVISIONE COMPLETA DI ISO 14004 (14004:2016) – LINEA GUIDA

RECEPIMENTO DELLA 14001:2015 IN EMASB

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2012AVVIO PROCESSO DI REVISIONE ISO 14001 E DELLA LINEA GUIDA iso 14004 Sotto la guida del Comitato Tecnico ISO/TC 207 Sottocomitato SC1/WG5 revisione di questa norma.

Gli obiettivi del sottocomitato (ISO/TC 207/SC 1):Gli obiettivi del sottocomitato (ISO/TC 207/SC 1):Incorporare la struttura Annex SL frameworkHigh Level Structure (HLS) for Management System Standards (MSS)

Recepire il rapporto ISO “sfide future per i SGA” e il questionario per il miglioramento continuo ISO 14001 (survey 2013)

Revisione e miglioramento dei principi e requisiti dello standard ISO 14001

REVISIONE ISO 14001 E DELLA LINEA GUIDA iso 14004 Comitato Tecnico ISO/TC 207 Sottocomitato SC1/WG5 responsabile della

Gli obiettivi del sottocomitato (ISO/TC 207/SC 1):Gli obiettivi del sottocomitato (ISO/TC 207/SC 1):

High Level Structure (HLS) for Management System Standards (MSS)

Recepire il rapporto ISO “sfide future per i SGA” e il questionario per il miglioramento continuo ISO

Revisione e miglioramento dei principi e requisiti dello standard ISO 14001

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Da survey 2013 - VALORI SIGNIFICATIVI

Le risposte riconoscono allo standardrelazione:

al perseguimento della conformità legislativa

al miglioramento delle prestazioni ambientali

alle ricadute sulla consapevolezza dei dipendenti e del management

Le sfide future per la norma 14001approccio forte in relazione al tema della prevenzione

dell’eco - efficienza, intesa come uso razionale delle risorse, riduzione dei rifiuti e delle emissioni

del life cycle thinking

SIGNIFICATIVI

un valore significativo in particolare in

al perseguimento della conformità legislativa

al miglioramento delle prestazioni ambientali

alle ricadute sulla consapevolezza dei dipendenti e del management

prevenzione dell’inquinamento

, intesa come uso razionale delle risorse, riduzione dei rifiuti

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SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE dello

Lo standard specifica i requisiti di un sistemaun’organizzazione può utilizzare per miglioraredestinata all’utilizzo da parte di un’organizzazioneresponsabilità ambientali in modo sistematico

Lo standard aiuta l’organizzazione a raggiungere gli esiti attesi (proprio sistema di gestione ambientale, che forniscano l’organizzazione e per le parti interessate.l’organizzazione e per le parti interessate.

Miglioramento delle prestazioni ambientali

Soddisfacimento degli obblighi di conformità

Raggiungimento degli obiettivi ambientali

Lo standard è applicabile a qualsiasi organizzazione [...] e si applica agli aspetti ambientali delle attività prodotti e servizi che l’organizzazione determina di poter controllare o influenzare, considerando una

dello STANDARD

sistema di gestione ambientale chemigliorare le proprie prestazioni ambientali. […] è

un’organizzazione che cerca di gestire le propriesistematico.

Lo standard aiuta l’organizzazione a raggiungere gli esiti attesi (intended outcomes) del proprio sistema di gestione ambientale, che forniscano valore per l’ambiente, per l’organizzazione e per le parti interessate.l’organizzazione e per le parti interessate.

Miglioramento delle prestazioni ambientali

Soddisfacimento degli obblighi di conformità

Raggiungimento degli obiettivi ambientali

Lo standard è applicabile a qualsiasi organizzazione [...] e si applica agli aspetti ambientali delle attività prodotti e servizi che l’organizzazione determina di poter controllare o influenzare, considerando una PROSPETTIVA DEL CICLO DI VITA

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4Contesto dell’organizzazione

4.1 Comprendere l’Organizzazione e il suo contesto 4.2 Comprendere le necessità e le aspettative delle parti interessate 4.3 Determinare il campo di applicazione del SGA4.4 Sistema di Gestione Ambientale

5 Leadership5.1 Leadership e impegno 5.2 Politica Ambientale5.3 Ruoli, responsabilità e autorità

6 Pianificazione6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità 6.2 Obiettivi Ambientali e pianificazione per il loro raggiungimento

STRUTTURA DELLA NORMA ISO14001:2015

7 Supporto

7.1 Risorse 7.2 Competenza 7.3 Consapevolezza 7.4 Comunicazione 7.5 Informazioni documentate

8 Attività operative8.1 Pianificazione e controllo operativi 8.2 Preparazione e risposta all’emergenza

9Valutazione delle prestazioni

9.1 Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione 9.2 Audit interno 9.3 Riesame della Direzione

10 Miglioramento10.2 Non Conformità e Azioni Correttive 10.3 Miglioramento

4.1 Comprendere l’Organizzazione e il suo contesto 4.2 Comprendere le necessità e le aspettative delle parti interessate 4.3 Determinare il campo di applicazione del SGA4.4 Sistema di Gestione Ambientale

5.1 Leadership e impegno 5.2 Politica Ambientale5.3 Ruoli, responsabilità e autorità

6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità 6.2 Obiettivi Ambientali e pianificazione per il loro raggiungimento

DELLA NORMA ISO14001:2015

7.3 Consapevolezza 7.4 Comunicazione 7.5 Informazioni documentate

8.1 Pianificazione e controllo operativi 8.2 Preparazione e risposta all’emergenza

9.1 Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione

9.3 Riesame della Direzione

10.2 Non Conformità e Azioni Correttive 10.3 Miglioramento continuo

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ELEMENTI CHIAVE CHE CARATTERIZZANO LA NUOVA NORMA

IDENTIFICAZIONE DEL “Contesto” analisi del contesto (ambientale, sociale, economico, ecc) nel quale

l’organizzazione opera analisi dei bisogni e necessità delle parti interessate correlate al

“contesto”“contesto”

approccio correlato alla “PROSPETTIVA DEL CICLO

“LEADERSHIP” – l’alta direzione deve

“RISCHIO” – definito come “effetto dell’incertezza” (sulla base del quale l’organizzazione è chiamata a definire “piani d’azione”)

ELEMENTI CHIAVE CHE CARATTERIZZANO LA NUOVA NORMA

“Contesto” dell’organizzazioneanalisi del contesto (ambientale, sociale, economico, ecc) nel quale

analisi dei bisogni e necessità delle parti interessate correlate al

“PROSPETTIVA DEL CICLO DI VITA”

l’alta direzione deve dimostrare il proprio impegno

definito come “effetto dell’incertezza” (sulla base del quale l’organizzazione è chiamata a definire “piani d’azione”)

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4.1 Comprendere l’organizzazione ed

4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative

IL CONTESTO DELL’ORGANIZZAZIONE

4.3 Determinare il campo di applicazione

4.4 Sistema di gestione ambientale

ed il suo contesto

aspettative delle parti interessate

IL CONTESTO DELL’ORGANIZZAZIONE

applicazione del sistema di gestione ambientale

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4.1 Comprendere l’organizzazione ed il suo contesto

Al fine di stabilire, implementare, mantenere e migliorarel’organizzazione deve determinare il “contesto” in cui opera. “CONOSCERE IL CONTESTO” significa determinare i fattori esterni ed interni rilevanti e che possono influenzare la capacità di perseguire “intended

Gli Esiti Attesi “intended outcomes” per la norma sono, come minimo:

Miglioramento delle performance ambientali Miglioramento delle performance ambientali Conformità legislativa Raggiungimento degli obiettivi prefissati

La conoscenza del contesto consente all’Alta Direzione di effettuare le scelte strategiche di business e se necessario avviare specifiche azioni atte a diminuire il rischio di eventi negativi.

I fattori vendono suddivisi dalla norma (14004) in tre macro Fattori esterni Fattori interni Le “condizioni ambientali”

contesto

migliorare il sistema di gestione ambientale” in cui opera.

“CONOSCERE IL CONTESTO” significa determinare i fattori esterni ed interni rilevanti e che intended outcomes” dell’organizzazione.

” per la norma sono, come minimo:

La conoscenza del contesto consente all’Alta Direzione di effettuare le scelte strategiche di business e se necessario avviare specifiche azioni atte a diminuire il rischio di eventi negativi.

macro acree:

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FATTORI ESTERNI, esempi:

condizioni politiche delle “regioni” in cui l’organizzazione è chiamata ad operare (multinazionali)

condizioni economiche locali: disponibilità di infrastrutture e disponibilità condizioni economiche locali: disponibilità di infrastrutture e disponibilità delle risorse locali/utilities (gas , carburanti, acqua)

finanziarie: disponibilità finanziarie (potenziali investimenti)

competitività: presenza sul mercato (locale o internazionale) di altri soggetti operanti nello stesso ambito in grado di raggiungere e/o mantenere posizioni competitive attraverso l’adozione di strategie di comunicazione e ricerca/sviluppo

richieste di mercato: trend di mercato in merito a prodotti/ servizi con prestazioni ambientali

condizioni politiche delle “regioni” in cui l’organizzazione è chiamata ad

condizioni economiche locali: disponibilità di infrastrutture e disponibilità condizioni economiche locali: disponibilità di infrastrutture e disponibilità delle risorse locali/utilities (gas , carburanti, acqua)

finanziarie: disponibilità finanziarie (potenziali investimenti)

competitività: presenza sul mercato (locale o internazionale) di altri soggetti operanti nello stesso ambito in grado di raggiungere e/o mantenere posizioni competitive attraverso l’adozione di strategie di comunicazione e ricerca/sviluppo

richieste di mercato: trend di mercato in merito a prodotti/ servizi con

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FATTORI INTERNI,esempi:

condizioni organizzative interne, relazioni con società del condizioni organizzative interne, relazioni con società del

conformità legale

strategie di business interne

sistemi di gestione già esistenti (punti di forza e debolezza)

tipologia di organizzazione (famigliare, pubblica o privata)

condizioni organizzative interne, relazioni con società del gruppo…condizioni organizzative interne, relazioni con società del gruppo…

strategie di business interne

sistemi di gestione già esistenti (punti di forza e debolezza)

tipologia di organizzazione (famigliare, pubblica o privata)

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CONDIZIONI AMBIENTALI

metereologiche, geologiche, metereologiche, geologiche,

situazioni di emergenza ambientale “esterna”

monitoraggio aspetti ambientali

stato applicazione della legislazione ambientale

situazioni di emergenza ambientale “interna

CONDIZIONI AMBIENTALI, esempi:

, geologiche, idrogeologiche…, geologiche, idrogeologiche…

situazioni di emergenza ambientale “esterna”

monitoraggio aspetti ambientali

stato applicazione della legislazione ambientale

situazioni di emergenza ambientale “interna”

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4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative

MAPPATURA DELLE PARTI INTERESSATEIdentificazione delle parti interessate, soggetti direttamente o indirettamente correlatibase al contesto) e alla relazione con l’organizzazione:-Per relazione-Per influenza-Per vicinanza

BISOGNI ED ASPETTATIVEIdentificazione dei “bisogni” /aspettative delle parti interessate-Richieste dei clienti /consumatori-Richieste dei dipendenti-Richieste degli azionisti-Fornitori-Fornitori-Enti di controllo/Associazioni

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI ED ASPETTATIVE DI INTERESSEQuali sono rilavanti per la mia organizzazione? (criteri di valutazione)-È una scelta obbligata?-È un valore aggiunto? (aumenta la mia competitività, migliora le mie performance ambientali)-La mia organizzazione è in grado di gestirla? (in termini operati e di risorse)

I bisogni e le aspettative di interesse diventano:COMPLIANCE OBLIGATIONS Effetto su Politica, Obiettivi, SGA

aspettative delle parti interessate

Identificazione delle parti interessate, soggetti direttamente o indirettamente correlati all’organizzazione (in

INTERESSEQuali sono rilavanti per la mia organizzazione? (criteri di valutazione)

È un valore aggiunto? (aumenta la mia competitività, migliora le mie performance ambientali)La mia organizzazione è in grado di gestirla? (in termini operati e di risorse)

Effetto su Politica, Obiettivi, SGA

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RELAZIONE TRA “CONTESTO” E PROSPETTIVA DEL CICLO DI VITA

RELAZIONE TRA “CONTESTO” E PROSPETTIVA DEL CICLO DI VITA

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DEFINIZIONE:

Ciclo di vita

“Fasi consecutive e interconnesse“Fasi consecutive e interconnessedall’acquisizione delle materienaturali fino allo smaltimento finale”

Nota 1: Le fasi di ciclo di vita comprendono l’acquisizione delle materie prime, la progettazione, la produzione, il trasporto/consegna, l’utilizzo, il trattamento di fine vita e lo smaltimento finale.

interconnesse di un sistema di prodotti (o servizi),interconnesse di un sistema di prodotti (o servizi),materie prime o dalla generazione delle risorse

finale”

Nota 1: Le fasi di ciclo di vita comprendono l’acquisizione delle materie prime, la progettazione, la produzione, il trasporto/consegna, l’utilizzo, il trattamento di fine vita e lo

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Fonte: ISO 14040:2006Esempio sistema di prodotto per l’LCA

A.6.1.2 (14001: 2015)Nella determinazione degli aspetti ambientali l’organizzazione considera una prospettiva Life Cycle

A. 2.1. (14001: 2004) Nella determinazione degli aspetti ambientali l’organizzazione considera gli input e gli output[…] oltre agli aspetti sotto il controllo, l’organizzazione dovrebbe considerare

14001:2004

14001:2015

l’organizzazione dovrebbe considerare anche quelli su cui può avere influenza

Nella determinazione degli aspetti ambientali l’organizzazione Cycle […]

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PROSPETTIVA DEL CICLO DI VITA:

Analisi del contesto

Estensione dell’area di riferimento ed inquadramento dell’organizzazione

I soggetti portatori di interesse “filiera” UpstreamOutsorcing

Identificazione e Valutazione aspetti ambientali

Gli aspetti ambientali “indiretti” essere equiparati (a livello strategico/di interesse) agli aspetti ambientali “diretti” In funzione dell’analisi del rischio potranno essere ricompresi tra aspetti ambientali “diretti” In funzione dell’analisi del rischio potranno essere ricompresi tra gli aspetti/impatti ambientali significativi quelli “indiretti” ed associati ad una o più fase del ciclo di vita della mia attività/prodotto…e su cui definire indicatori di Prestazione ed Obiettivi

Analisi, gestione e controllo dei Processi principali: progettazione, approvvigionamento, logistica, produzione, fine vita

Analisi dei processi “trasversali”: formazione, comunicazione

Estensione dell’area di riferimento ed inquadramento dell’organizzazione

Upstream, CORE , Utilizzatori, Downtream,

Identificazione e Valutazione aspetti ambientali

Gli aspetti ambientali “indiretti” essere equiparati (a livello strategico/di interesse) agli aspetti ambientali “diretti” In funzione dell’analisi del rischio potranno essere ricompresi tra aspetti ambientali “diretti” In funzione dell’analisi del rischio potranno essere ricompresi tra gli aspetti/impatti ambientali significativi quelli “indiretti” ed associati ad una o più fase del

su cui definire indicatori di Prestazione ed

Analisi, gestione e controllo dei Processi principali: progettazione, approvvigionamento,

Analisi dei processi “trasversali”: formazione, comunicazione

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Nello standard:

ISO 14004: 8.1 Pianificazione e controlli operativi:Coerentemente con una prospettiva di ciclo di vita l’organizzazione deve:

Stabilire i controlli [...] per assicurare che i propri requisiti ambientali siano affrontati nei processi di progettazione e sviluppo per il prodotto o servizio, tenendo conto di ciascuna fase del ciclo di vita

Determinare i propri requisiti ambientali […] per l’ approvvigionamento di Determinare i propri requisiti ambientali […] per l’ approvvigionamento di prodotti e servizi

Comunicare i propri requisiti ambientai ai fornitori esterni, compresi gli appaltatori

Considerare la possibilità di fornire informazioni sui potenziali impatti ambientali significativi associati a trasporto o consegna, utilizzo, trattamento del fine vita e smaltimento finale dei prodotti e servizi

ISO 14004: 8.1 Pianificazione e controlli operativi:Coerentemente con una prospettiva di ciclo di vita l’organizzazione deve:

Stabilire i controlli [...] per assicurare che i propri requisiti ambientali siano affrontati nei processi di progettazione e sviluppo per il prodotto o servizio, tenendo conto di ciascuna fase del ciclo di vita

Determinare i propri requisiti ambientali […] per l’ approvvigionamento di Determinare i propri requisiti ambientali […] per l’ approvvigionamento di

Comunicare i propri requisiti ambientai ai fornitori esterni, compresi gli

Considerare la possibilità di fornire informazioni sui potenziali impatti ambientali significativi associati a trasporto o consegna, utilizzo, trattamento del fine vita e smaltimento finale dei prodotti e servizi

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CONCLUSIONI 1 / 2

La nuova ISO 14001 si propone alle organizzazioni come strumento strategico e di supporto per il raggiungimento degli “intended.Il “contesto” in cui opera l’organizzazione non è solo caratterizzato dagli elementi afferenti all’ ambito territoriale (condizioni ambientali) ma anche il suo “posizionamento “economico, sociale, tecnologico.

“Organismo” azienda non può essere separato dai “portatori di interesse” che possono influenzare le strategie aziendali manifestano i propri bisogni e necessità.

Se queste necessità hanno “influenza” sugli “intendedè chiamata a valutarle e, se necessario, identificarle come

Il soggetto delegato all’analisi del contesto è il TOP MANAGMENT quale unico soggetto consapevole e conoscitore delle strategie di business aziendali, in termini di sviluppo e prospettive, obiettivi aziendali (non solo ambientali)

La nuova ISO 14001 si propone alle organizzazioni come strumento strategico e di intended outcomes” .

Il “contesto” in cui opera l’organizzazione non è solo caratterizzato dagli elementi afferenti all’ ambito territoriale (condizioni ambientali) ma anche il suo “posizionamento

“Organismo” azienda non può essere separato dai “portatori di interesse” che possono influenzare le strategie aziendali manifestano i propri bisogni e necessità.

intended outcomes” allora l’organizzazione è chiamata a valutarle e, se necessario, identificarle come compliance obligations.

Il soggetto delegato all’analisi del contesto è il TOP MANAGMENT quale unico soggetto consapevole e conoscitore delle strategie di business aziendali, in termini di sviluppo e prospettive, obiettivi aziendali (non solo ambientali)

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CONCLUSIONI 2/2

E’ necessario fare uno studio LCA sui prodotti e servizi dell’organizzazione in conformità alle norme 14040 e 14044? NO, la ISO 14001 non lo richiede.

Tuttavia chiede che un approccio life Cycle venga applicato, dove?

In fase di analisi del contestoIn fase di identificazione delle parti interessate eNell’identificazione e valutazione degli aspetti/impatti ambientali Nell’identificazione dei processi “critici” e correlati al campo di applicazione del sistema di Nell’identificazione dei processi “critici” e correlati al campo di applicazione del sistema di gestione (es: progettazione) Nella definizione delle modalità di controllo dei processi Nell’identificazione di obiettivi

L’introduzione del concetto del ciclo di vita nelle fasegestione ambientale “costringe” le organizzazionevalutazione degli aspetti /impatti ambientali edapprovvigionamento delle risorse, distribuzione e usonel merito degli aspetti/impatti ambientali associati a processivario titolo vengono inclusi, valutati e su cui possonoambientale.

E’ necessario fare uno studio LCA sui prodotti e servizi dell’organizzazione in conformità alle norme

venga applicato, dove?

nell’identificazione dei compliance obligationsNell’identificazione e valutazione degli aspetti/impatti ambientali Nell’identificazione dei processi “critici” e correlati al campo di applicazione del sistema di Nell’identificazione dei processi “critici” e correlati al campo di applicazione del sistema di

Nella definizione delle modalità di controllo dei processi

fase di sviluppo e implementazione del sistema diad estendere il perimetro del processo di

ed includendo i processi di progettazione,uso e fine vita (ove applicabile). Entrando quindi

processi di competenza di “altri soggetti” che apossono essere pianificate attività di miglioramento

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Il Life Cycle Thinking ed il “contesto” nella ISO 14001:2015

Grazie per l’attenzioneAmbra Morelli

WWW.SGSGROUP.IT

ed il “contesto” nella ISO 14001:2015

Grazie per l’attenzioneAmbra Morelli

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