Essere Impresa - aprile 2013

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Anno 03 - Direttore Responsabile Roberto Faggiotto - Mensile di informazione tecnica, economica, sindacale - Forlì, viale Oriani, 1 - Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009” in evidenza 02 APRILE 2013 L’EDITORIALE: il presidente Giorgio Grazioso lancia un in- vito “torniamo a parlare di lavoro. Affasciniamo tutti con il nostro modello.” A pagina 3 L’INCIDENZA DI UNA POPOLAZIONE CHE INVECCHIA: la popolazione anziana sta evidenziando un processo di cre- scita inarrestabile. Le malattie mentali connesse all’in- vecchiamento riguardano quattrocentomila anziani e sono in aumento. Pagina 8 IL NOTIZIARIO TECNICO: nell'inserto centrale gli appro- fondimenti in materia di consulenza fiscale sulla responsa- bilità solidale negli appalti, sulla consulenza del lavoro, il credito e la sicurezza sul lavoro. Da pagina 13 a pagina 19 PREMIATI I MAESTRI ARTIGIANI: la prima cerimonia na- zionale di premiazione dei Maestri d’Opera e d’Esperien- za ha visto la partecipazione di oltre 200 artigiani in pen- sione, tra cui la nutrita delegazione forlivese, per ritirare il prestigioso riconoscimento istituito dall’Anap. Da pagina 22 a pagina 23 Il mese di marzo ha visto il debutto ufficiale di due nuovi servizi promossi da Confartigianato: l’ufficio internazionalizzazione e Collabora, per la consulenza creditizia, finanziaria, legale. Due iniziative pen- sate per affiancare le aziende associate, garantendo loro assistenza da parte di personale qualificato. Obiettivo dell’Associazione è di offrire strumenti per contrastare, o almeno contenere, gli effetti della lunga crisi di questi ultimi anni. Soluzioni efficaci e su misura per ogni impresa, tarate sulle reali neces- sità di ognuno. A pagina 7 la presentazione di Collabora, a pagina 26 il servizio internazionalizzazione. Confartigianato con le imprese CONTIENE I.P.

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l mese di marzo ha visto il debutto ufficiale di due nuovi servizi promossi da Confartigianato: l’ufficio internazionalizzazione e Collabora, per la consulenza creditizia, finanziaria, legale. Due iniziative pen- sate per affiancare le aziende associate, garantendo loro assistenza da parte di personale qualificato. Obiettivo dell’Associazione è di offrire strumenti per contrastare, o almeno contenere, gli effetti della lunga crisi di questi ultimi anni. Soluzioni efficaci e su misura per ogni impresa, tarate sulle reali neces- sità di ognuno. A pagina 7 la presentazione di Collabora, a pagina 26 il servizio internazionalizzazione.

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Anno 03 - Direttore Responsabile Roberto Faggiotto - Mensile di informazione tecnica, economica, sindacale - Forlì, viale Oriani, 1 - Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”

in evidenza

02 • APRILE 2013

L’EDITORIALE: il presidente Giorgio Grazioso lancia un in-vito “torniamo a parlare di lavoro. Affasciniamo tutti con il nostro modello.” A pagina 3

L’INCIDENZA DI UNA POPOLAZIONE CHE INVECCHIA: la popolazione anziana sta evidenziando un processo di cre-scita inarrestabile. Le malattie mentali connesse all’in-vecchiamento riguardano quattrocentomila anziani e sono in aumento. Pagina 8

IL NOTIZIARIO TECNICO: nell'inserto centrale gli appro-

fondimenti in materia di consulenza fiscale sulla responsa-bilità solidale negli appalti, sulla consulenza del lavoro, il credito e la sicurezza sul lavoro. Da pagina 13 a pagina 19

PREMIATI I MAESTRI ARTIGIANI: la prima cerimonia na-zionale di premiazione dei Maestri d’Opera e d’Esperien-za ha visto la partecipazione di oltre 200 artigiani in pen-sione, tra cui la nutrita delegazione forlivese, per ritirare il prestigioso riconoscimento istituito dall’Anap. Da pagina 22 a pagina 23

Il mese di marzo ha visto il debutto ufficiale di due nuovi servizi promossi da Confartigianato: l’ufficio internazionalizzazione e Collabora, per la consulenza creditizia, finanziaria, legale. Due iniziative pen-sate per affiancare le aziende associate, garantendo loro assistenza da parte di personale qualificato. Obiettivo dell’Associazione è di offrire strumenti per contrastare, o almeno contenere, gli effetti della lunga crisi di questi ultimi anni. Soluzioni efficaci e su misura per ogni impresa, tarate sulle reali neces-sità di ognuno. A pagina 7 la presentazione di Collabora, a pagina 26 il servizio internazionalizzazione.

Confartigianato con le imprese

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I.P.

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Sempre al vostro fianco• di Roberto Faggiotto

I l 2012 è stato definito dagli analisti annus horribilis per l’eco-nomia reale italiana, avendo evidenziato, per molte variabili, performance persino peggiori di quelle del 2009. La recessione

continua, infatti, a condizionare pesantemente i prezzi e le quantità scambiate sul mercato del credito. Lo scorso anno il Pil ha perso 2,4 punti percentuali, la produzione industriale è calata del 6,9% mentre il livello degli investimenti è pari a quello di 15 anni fa.

In soli dodici mesi, i prestiti alle imprese sono scesi del 6,4% e, sebbene la nostra regione sia fra quelle con la migliore consistenza di credito, la percezione diffusa tra le aziende è di lontananza del sistema bancario. La situazione, già notevolmente complessa, è stata ulteriormente aggravata dall’esito della tornata elettorale di fine feb-braio, la mancata presenza di un’indicazione univoca da parte delle urne rischia, infatti, di aumentare il costo del credito. Di fronte a un quadro così intricato, Confartigianato Forlì ha intercettato le esi-genze di molti associati, dalle realtà maggiormente strutturate alle ditte individuali, di essere accompagnati nella difficile gestione dei rapporti con gli istituti di credito, promuovendo un nuovo servizio, Collabora, per offrire consulenza creditizia, finanziaria e legale. L’i-dea che muove Collabora è la volontà di aiutare le imprese a com-prendere le logiche bancarie, fornendo gli strumenti per comunicare correttamente con gli istituti bancari, senza fraintendimenti o inutili recriminazioni. Partendo da un’analisi dello status quo, valutando criticità e punti di forza dell’azienda, lo staff di Collabora coadiuve-rà l’imprenditore nell’individuazione delle strategie più opportune a tutela dell’attività imprenditoriale. Per garantire un servizio in linea con le reali necessità degli imprenditori, Confartigianato ha inoltre predisposto il questionario che trovate in allegato a questo numero di Essere Impresa. La compilazione della veloce serie di domande, da parte di chi, in azienda, si rapporta abitualmente con le banche, sarà preziosa per comprendere la situazione attuale, consentendo di incrementare la qualità del nuovo servizio. Noi, con voi, per costruire la ripresa.

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE

Anno III • n. 02 APRILE [email protected]

www.confartigianato.fo.it

Viale Oriani, 1

tel 0543 452811 • fax 0543 452852

Reg. Naz. Stampa 06185 del 17/2/98 - ROC 5252

Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978

Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009

Direttore Responsabile Roberto Faggiotto

Redazione Roberta Zoli

Fotocomposizione e StampaLitocartotecnica Citienne srl ForlìTel. 0543 480580 • www.citienne.com

Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali.

associazione editoriale

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associazioneil commento

Tempi moderni

A un bambino si chiede-vano due cose: “Vuoi più bene alla mamma

o al papà?” e “Da grande che la-voro vorrai fare?”.

Ora formulare la prima do-manda è complesso, prevede diverse variabili: “.. alla mam-ma nuova o alla tua vera?”, “ al papà nuovo o a quello vero?”, “..alla mamma o alla mamma?”, “..al papà o al papà?”. Per la se-conda domanda invece bisogna aspettare tempi diversi. Bisogna creare i presupposti: “Qualora l’economia ripartisse e tornas-se la fiducia nei consumatori, qualora avesse avuto successo la spending review e si tornasse ad investire nel Paese, inizian-do nella scuola e nella ricerca, caro bambino, da grande, cosa vorresti fare?”. Evidentemente lo scenario è cambiato. È inutile chiedersi perchè tanti giovani ri-posano nei prati di chi nè studia nè lavora. Quei ragazzi chiama-ti con un neologismo N.E.E.T. (Not in Education, Employment or Training). La cinica e cruda analisi è la constatazione della mancanza di fiducia nella edu-cazione scolastica e nella possi-bilità di trovare un impiego. La dura realtà è quella rappresen-tata dalle poche righe che ac-compagnano il curriculum vitae ad una richiesta spontanea di lavoro. “ Mi adatto a fare tut-to”. No. Non si deve nè si può accettare l’idea di adattarsi a fare tutto. Il lavoro dà dignità all’essere umano ed è il mezzo per realizzare le proprie aspi-razioni, i propri sogni. Lavora-re significa creare qualcosa che prima non esisteva; che sia la realizzazione di un servizio o di un bene. Dà soddisfazione a chi lo esegue. Dà senso all’esistenza.

La falsa promessa del progresso ci ha ammaliato con l’idea che le macchine ci avrebbero aiutato a lavorare meglio e meno: sono state molto più brave, lavora-no al posto nostro. Allora però qualcuno ha dimenticato di dirci che saremo rimasti senza lavoro. Come la globalizzazione: bella prospettiva di contaminazione etnico, sociale ed economica. Prometteva però anche la De-localizzazione, altro neologismo che significa trasferire la produ-zione lontano da casa e quindi: lavoro irraggiungibile. È chiaro, troppo facile ragionare così.

Però si può intervenire:

1) utilizziamo le macchine solo per tutti i lavori rischiosi per l’uomo, per i lavori alienanti e per quelli che altrimenti sareb-bero impossibili

2) utilizziamo la globalizza-zione per vendere all’estero i nostri beni e servizi, acquistan-do quelli che non sappiamo o vogliamo realizzare. Ma il no-stro lavoro, quello per il quale è riconosciuto mondialmente il marchio “made in Italy”, fatto di stile, capacità, qualità, gusto, bellezza e innovazione, quello, teniamocelo stretto. Stimoliamo ogni giovane prima a studiare e poi a intraprendere i nostri me-stieri. Facciamo vedere a tutti quanto è bello costruire, pro-durre manufatti. Raccontiamo gli odori delle materie prime, quanto sono belle le materie prime, i semilavorati, le forme che prendono una loro identità passo dopo passo tra le nostre mani, dentro i nostri capannoni. Ritorniamo a stimarci di quello che siamo: Artigiani, Lavoratori e Imprenditori di Prima Cate-goria. Noi, e solo noi, figli dei

figli dei figli di Michelangelo, di Leonardo, di Brunelleschi e di tutti quei Grandi che hanno reso meraviglioso il nostro Pae-se e la nostra Cultura (vi ricor-date i due scultori toscani nel film dei fratelli Taviani?). Allora dobbiamo cominciare a dirlo ai nostri figli. Ben vengano le lau-ree in Giurisprudenza o Scien-ze Sociali o Medicina o altro. Dopo una meravigliosa cultura del sapere, una prestigiosa e ma-gnifica possibilità: Un Lavoro di Prima Categoria. Un Lavoro che ha bisogno di Cultura, Intel-ligenza, Esperienza, Capacità di Innovazione, Capacità Creativa, Intuito, Capacità imprendito-riale, Applicazione intellettiva e manuale. Un lavoro non per tut-ti: “Babbo da grande voglio fare l’Artigiano”. Torniamo a parla-re la nostra lingua. Torniamo a parlare di Lavoro. Affasciniamo tutti con il nostro modello e chi non la pensa così.... almeno ce lo lasci fare.

Giorgio Grazioso

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È stato presentato lo scorso 20 marzo nella sede dell’Ente Camera-

le di Forlì-Cesena, il Rapporto sull’Economia, realizzato dalla Camera di Commercio in col-laborazione con Unioncamere Emilia-Romagna. Mai come quest’anno i numeri relativi al 2012 e le proiezioni per l’anno in corso erano attesi per com-prendere l’evoluzione di questa lunga crisi che sta fiaccando l’e-conomia mondiale. I dati illu-strati evidenziano diffuse critici-tà che interessano tutti i settori economici e, seppure in misura diversa, tutte le tipologie di im-prese accomunate da gravi pro-blemi, fra i quali la forte pres-sione fiscale, l’accesso al credito sempre più problematico, il forte calo della redditività, che risulta progressivamente erosa dall’au-mento dei costi, dal contempo-raneo calo dei volumi d’affari e delle vendite. Una situazione molto difficile nella quale ogni settore purtroppo presenta in-dicatori negativi: dal manifat-turiero, dove non si attenua la spirale recessiva, al comparto delle costruzioni, in gravissime difficoltà, sino al commercio, in cui si registrano le flessioni più intense degli ultimi dieci anni. Forte la diminuzione della red-ditività, progressivamente erosa da aumento dei costi, crescente pressione fiscale e calo dei volu-mi d’affari.

Il presidente dell’Ente Alber-to Zambianchi (nella foto) ha evidenziato l’impegno profuso dalla Camera di Commercio per sostenere il nostro tessuto imprenditoriale, sia con azioni strutturali, sia congiunturali, definite attraverso il coinvol-

gimento delle Associazioni di Categoria e degli stakeholder, con interventi sulle criticità più acute: sostegno al “credito” at-traverso i Confidi; “infrastrut-

turazione” del territorio, a par-tire da ciò che riesce a renderlo più competitivo e attrattivo; ampliamento dei processi di “internazionalizzazione”. L’Ita-lia ha risentito in misura parti-colarmente accentuata dell’evo-luzione negativa dell’economia globale e delle turbolenze sui mercati. Nonostante la sostan-ziale solidità del sistema banca-rio e il ridotto livello di indebi-tamento delle famiglie, il nostro Paese è stato investito dalla crisi con particolare intensità a cau-sa dell’elevato debito pubblico, della forte dipendenza dall’an-damento del commercio inter-

nazionale e a causa delle deboli prospettive di crescita nel me-dio termine. Le previsioni sono orientate al proseguimento del-la fase di contrazione dell’eco-nomia che continuerà, anche nel 2013, a condizionare nega-tivamente i livelli occupaziona-li. Dall’esame dei dati, a livello locale, si rileva che la struttura imprenditoriale nella provincia di Forlì-Cesena presenta 39.763 imprese attive (variazione al 31/12/2012, rispetto al 2011 con esclusione dell’agricoltura, -1,4% in provincia, -0,8% in regione, -0,4% in Italia), di cui 8.703 sono imprese “femmi-nili” (-0,6%) e 2.705 (+2,8%) con titolari stranieri. Sono 9,8 gli abitanti per ogni impresa at-tiva (10,2 in Regione e 11,3 in Italia). Stabili, rispetto al 2011 e con valori al netto dell’agri-coltura, le società di capitale (0,0%). In calo le imprese in-dividuali (-2,2%) e le società di persone (-1,3%). Per l’industria manifatturiera a livello locale, che conta 3.869 imprese atti-ve (-3,2% rispetto al 2011), il 2012 ha portato a risultati mol-to deludenti, con indici negativi negli ultimi cinque trimestri. Le previsioni per il primo trime-stre 2013 sono pessimistiche. Rispetto al 2011, quando tutti i settori avevano ridotto i tassi di crescita, nel 2012 quasi tut-ti i comparti hanno evidenzia-to una decrescita. Andamento

Presentato il Rapporto sull’Economia 2012

Le ombre sui prossimi mesi

Continua a pagina 5 • • •

economia & lavoro

I contenuti del Rapporto sull’Economia sono consulta-bili sul sito della Camera di Commercio di Forlì-Cesena all’indirizzo www.fc.camcom.it per comprendere meglio l’andamento della nostra economia

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negativo per l’edilizia, dove continuano a calare le imprese attive (-3,4%) e in cui è in forte calo l’occupazione, la domanda e la produzione, men-tre crescono le difficoltà finanziarie. Dai dati delle Casse Edili risulta, fra gli altri cali, una flessione notevole delle ore lavorate: -12,2%. Il movimento commerciale con l’estero nel 2012 ha fatto rile-vare, rispetto al 2011, un aumento delle espor-tazioni pari al +3,1% (Emilia-Romagna +3,1% e Italia +3,7%). Le importazioni sono calate in tut-ti i livelli territoriali: -8,8% in provincia, -5,4% in Emilia-Romagna e -5,6% in Italia. Calzature, macchinari, prodotti per l’agricoltura e prodotti alimentari sono i più esportati, mentre le princi-pali destinazioni sono l’Unione Europea, l’Euro-pa extra UE e l’Asia Orientale; in forte crescita le esportazioni in Medio Oriente e America Set-tentrionale. Trasporti in forte discesa (calano del 3,2% le imprese attive), con criticità specifiche, tra cui concorrenza sleale e con vettori esteri, ap-palti dei servizi di trasporto al massimo ribasso.

Il credito rappresenta senza dubbio un elemento cruciale per lo sviluppo della nostra economia: la raccolta bancaria è in crescita, +8,3%, il rapporto “depositi per abitante” è di 20.886 euro, contro i 23.357 dell’Emilia-Romagna, in linea però con l’Italia, euro 20.534. Calo netto degli impieghi “vivi” delle imprese (-4,8% in imprese fino a 19 addetti, e -2,6% in imprese da 20 addetti e ol-tre), soprattutto nel comparto delle costruzioni

(-4,6%). Le imprese artigiane attive (13.315) ri-sultano in calo (-2,6%) al 31/12/2012, rispetto ad analogo periodo 2011. Tutti i settori del sistema artigianale soffrono, per l’aggravarsi delle proble-matiche soprattutto in edilizia e trasporti; diffi-coltà, in generale, per le imprese che lavorano in conto terzi. La dinamica occupazionale registra un tasso di occupazione, nel 2012 (media dei primi tre trimestri), pari a 66,3%, leggermente inferiore a quello regionale (67,7%), ma superiore a quello nazionale (56,8%).

Il tasso di disoccupazione è invece pari a 7,4%, per maschi e femmine, tasso più alto rispetto alla media regionale (6,7%), ma inferiore a quello na-zionale (10,4%) e che, a livello provinciale, ha coinvolto pesantemente la componente femminile (9,9%). Da notare che prosegue l’aumento soste-nuto (+11,2%) dei disoccupati, rilevato dai Centri per l’Impiego (+15,2% uomini, +8,3% donne). Gli iscritti nelle liste di mobilità a fine anno sono risul-tati in aumento del 23% rispetto al 2011. Riguar-do alle misure di integrazione salariale, la CIG ordinaria è in aumento del 69,3%, quella straor-dinaria del +6,3%, quella in deroga è diminuita del 4,5%. Gli ultimi scenari di previsione disponi-bili, delineati da Prometeia e Unioncamere Emilia-Romagna e riferiti a febbraio 2013, stimano una flessione del valore aggiunto, nell’anno corrente per Forlì-Cesena, dello 0,7%, leggermente mag-giore rispetto alla regione (-0,5%) e rispetto all’I-talia (-0,6%). Per il 2013 è prevista una riduzione del Prodotto Interno Lordo italiano pari a -0,6%, rispetto all’anno precedente, (UE27 +0,2%, Ger-mania +0,4%, Mondo +3,4%).

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Le ombre sui prossimi mesi

economia & lavoro

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L’ufficio studi di Confarti-gianato ha pubblicato un rapporto sul credito alle

imprese, un’indagine aggiorna-ta a gennaio 2013 per offrire un quadro accurato dell’evoluzione del legame tra queste due real-tà. Lo studio mette in luce come la domanda di credito rimanga bassa malgrado i dati a inizio 2013 evidenzino condizioni di accesso meno restrittive rispet-to all’ultimo trimestre del 2012. L’indice che misura i criteri ap-plicati dalle banche italiane per l’approvazione di prestiti e l’a-pertura di linee di credito a favo-re delle piccole e medie imprese si attesta su un valore di 0,06, più contenuto rispetto ai massi-mi registrati nelle due fasi di cre-dit crunch di inizio 2009 e ini-zio 2012, ma in linea con quello osservato nell’Area Euro (0,07). Al basso profilo della domanda di credito si affianca un deterio-ramento connesso alle pessime condizioni della congiuntura. Nel III trimestre del 2012 il flus-

so delle nuove sofferenze è salito al 3,3% dei prestiti alle impre-se. La quota delle esposizioni incagliate e ristrutturate sul to-tale dei finanziamenti a ottobre 2012 è al 7,9%, in salita rispetto al 7,3% di luglio.

La distribuzione del credito a livello regionale appare poco omogenea: le prime 6 regioni per consistenza del credito rap-presentano quasi i tre quarti (74,4%) del totale dei finanzia-menti erogati: nel dettaglio la Lombardia assorbe il 28% del credito, il Lazio e l’Emilia-Ro-magna rispettivamente l’11,1%, il Veneto il 10,8%, la Toscana il 7% e il Piemonte il 6,4%.

Lo stock del credito in Italia mostra un calo del 5,4% rispet-to a dicembre 2011 e in tutte le ripartizioni si registra una fles-sione: la meno intensa è quella registrata nel Nord-Est (-4,7%) mentre la più rilevante è quella osservata nel Centro (-6,5%).

Lo scoppio della crisi legata

alla difficile governabilità del Paese rischia di spingere nuo-vamente verso l’alto il costo del credito per le imprese, a dicem-bre 2012 il tasso medio sui nuo-vi finanziamenti era del 3,65%, 53 punti base in meno rispetto a un anno prima; i tassi sui pre-stiti fino a 250.000 euro si at-testavano al 4,88% conferman-dosi come tipologia più costosa. Nella comparazione europea, il tasso medio pagato dalle im-prese italiane risulta essere il più alto tra quelli dei maggiori paesi dell’Area euro a 17. La Germa-nia presenta il tasso più basso: il suo 2,17% è inferiore al nostro tasso di ben 148 punti base. Lo spread applicato al volume degli impieghi alle imprese determina un maggiore costo per oneri fi-nanziari delle imprese italiane pari a 14.264 milioni di euro.

La “febbre da spread” ha fat-to salire il divario tra costo del debito pubblico italiano e quello

Credito e crisi

Le imprese pagano il prezzo più alto

Continua a pagina 7 • • •

L’IMMAGINE PERSONALE E AZIENDALE QUALE FATTORE DI MARKETING Periodo di svolgimento anno 2013Riservato a lavoratori occupati di micro e piccole imprese del settore privato iscritte alla CCIAA, ivi compresi occupati con lavoro a termine, tempo parziale, occupati con contratti atipici, stagionali; lavoratori autonomi, imprenditori e management (capi area, coordinatori, responsabili della gestione d’impresa) sono ammessi quando la formazione per queste figure non sia esclusiva o preponderante.Si darà priorità nella misura del 60% a lavoratori maggiormente a rischio di espulsione (lavoratori a bassa scolarità, lavoratori over 45).

• L’ARTE DELLA VETRINISTICA: COME ALLESTIRE E VALORIZZARE LA PROPRIA VETRINA DURATA: 24 ore d’aula e 10 ore in autoapprendimento REQUISITI D’ACCESSO: soggetti che presentano come denominatore comune le seguenti attività professionali: allestimento di vetri-ne e/o spazi espositivi che si contraddistinguono per originalità nell’utilizzo di tecniche di illuminazione, di materiali e di colori, coniugando gusto e fantasia.

• PUBLIC SPEAKING: LE POTENZIALITÀDI UNA COMUNICAZIONE EFFICACEDURATA: 24 ore d’aula e 10 ore in autoapprendimentoREQUISITI D’ACCESSO: soggetti che operano principalmente nel-le seguenti aree funzionali/aziendali: gestione delle risorse uma-ne dell’impresa/reparto/settore/punto vendita di appartenenza, gestione delle trattative commerciali, vendita e assistenza clienti, servizio e custode satisfaction.

Per informazioni e/o prenotazioni rivolgersi a UFFICIO FORMAZIONE CONTINUA:FORMart – Viale Italia 47, 47122 Forlì (FC) - Tel. 0543 / 20.200 - Fax 0543 / 21.840 - [email protected] - www.formart.it

Operazione approvata dalla Provincia di Forlì – Cesena con Determina Dirigenziale n. 65213/1446 del 22/06/2012.L’operazione è stata approvata dalla Provincia, e cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo -Asse adattabilità I DM 80%

Non è prevista nessuna quota cash a carico dell’azienda.Il contributo aziendale previsto sarà valorizzato in base al mancato reddito. Al termine di ciascun corso verrà rilasciato un attestato di frequenza.

economia & lavoro

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tedesco di 101 punti base, equi-valente a una maggiore spesa pubblica per interessi di 19,4 miliardi di euro: senza tale mag-giore costo, a saldi di bilancio invariati, si sarebbe potuto ri-durre dell’80,8% l’Irap pagata dalle imprese che è pari a 24 mi-liardi di euro.

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Le imprese paganoil prezzo più alto

A ssistere le aziende in ogni necessità è da sempre una delle pri-

orità di Confartigianato For-lì, che, nel corso degli anni, ha incrementato l’offerta dei ser-vizi per soddisfare le richieste provenienti dal mondo dell’im-presa, spesso addirittura antici-pandole. Il perdurare della crisi ha fatto emergere in tutta la sua gravità quello che, solo qualche mese fa, sembrava un malessere passeggero, il deterioramento del rapporto banca/impresa. Le difficoltà nel dialogo tra questi due mondi, oggetto anche di un convegno organizzato da Con-fartigianato nello scorso mese di giugno, a volte causato anche dalla scarsa conoscenza delle di-namiche bancarie da parte del cliente, hanno segnato l’inizio di un progressivo peggioramen-to nelle relazioni, con esiti fina-li talvolta drammatici come la cessazione dell’attività, o il fal-limento. La nuova iniziativa di Confartigianato, Collabora, na-sce con l’intento di contrastare questo problema, prevenendolo. Fanno parte del team Collabora professionisti del sistema, attivi

in ambito fiscale e creditizio, co-adiuvati da tecnici esterni, l’av-vocato Alessandro Rocchi e la consulente finanziaria Barbara Pasi. Partendo da elementi trop-po spesso sottovalutati come specifici indicatori di bilancio o il controllo degli estratti conto

bancari, sarà possibile ottenere consigli in merito all’ottimizza-zione delle risorse, al conteni-mento delle spese di gestione del conto corrente, alla riduzione degli oneri finanziari, sino alla ristrutturazione dei debiti ban-cari. Saranno individuate azioni di salvataggio, di risanamento, ma anche di crescita azienda-le e di sviluppo. L’imprenditore verrà coinvolto in ogni processo decisionale e le analisi verran-no condivise, passo per passo. Questo perché il significato di “collaborare” è, appunto, quello di “lavorare assieme”. Collabo-ra presterà assistenza in ambito finanziario e legale sia alle im-prese, sia, nel rispetto dei valori fondanti dell’Associazione, alle persone fisiche: soci, collabora-tori e familiari.

Per informazioni contattare l’associazione allo 0543 452811, o scrivere all’indirizzo email:[email protected]

Il nuovo servizio di consulenza creditizia, finanziaria, legale

Al debutto Collabora

Consulenza creditizia finanziaria e legale

Indagine sul credito

Voi e la bancaConfartigianato di Forlì chiede ai propri associati di prendere parte

al sondaggio, effettuato tramite il questionario allegato al presente numero di Essere Impresa, per fotografare il rapporto tra banche e imprese nel nostro territorio. Una serie di domande semplici e intuitive, che richiedono pochi minuti per la compilazione, ma che possono fornire indicazioni utili per incrementare l’offerta dell’ufficio credito di Confartigianato, dando l’opportunità alle aziende di indivi-duare un interlocutore che raccolga le indicazioni sulle criticità del sistema bancario. L’impegno dell’associazione è rivolto a trovare soluzioni che possano aiutare l’impresa a superare questo difficile momento, cercando nuove modalità di rappresentanza delle esigen-ze dell’imprenditore. Un quadro aggiornato per comprendere quale sia la percezione della realtà da parte di coloro che quotidianamente operano con le banche, per orientare con maggiore precisione l’ope-rato dell’associazione. Una volta compilato, anche in forma anonima, è possibile riconsegnare il modulo agli addetti dell’ufficio credito di Confartigianato che provvederanno all’elaborazione dei dati.

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Nuova sfida per il sistema di welfare

Il costo di una popolazione che invecchia

I n Italia, la popolazione an-ziana sta evidenziando un processo di crescita inar-

restabile. Negli ultimi 150 anni l’incidenza è passata dal 4,2% del 1861, al 20,8% di fine 2011: oggi una persona su cinque ha più di sessantacinque anni. Un dato che si presta a una duplice interpretazione, se, da un lato, le migliori condizioni di vita han-no infatti incrementato la longe-vità, che per gli uomini si attesta a 79,4 anni e per le donne a 84,5 anni, dall’altro l’invecchiamen-to ha determinato un aumento del numero di persone colpi-te da demenza senile. Luisella Miti, responsabile del patronato Inapa di Confartigianato Forlì (nella foto), chiarisce “una sti-ma di Confartigianato indica che, nei prossimi quarant’anni, la presenza di anziani registre-rà un incremento del 70,8%, a fronte di un aumento del 4,8% della popolazione complessiva: in pratica un italiano su tre, nel 2050, sarà ultra sessanta-cinquenne. Demenze e malattie

mentali connesse all’invecchia-mento oggi interessano 409mila anziani e sono in aumento; qua-lora le dinamiche di crescita del segmento più anziano della po-polazione rispettassero le stime, verosimilmente, si verificherà un conseguente maggior peso an-che di queste patologie. Dati che fanno riflettere” continua Miti “poiché oggi i costi del disordi-ne mentale dovuto alle demenze ammontano a 11.439 milioni di euro, pari allo 0,73% del PIL, il processo di invecchiamento del-la popolazione porterebbe a un

incremento nei costi stimabili in 203 milioni all’anno, a valori odierni.” Le famiglie scontano il prezzo più alto della situazione “la malattia grava pesantemente non solo sulle relazioni familia-ri, ma anche sui bilanci di coloro che affrontano una situazione che ha una durata media di circa 10 anni. Come patronato Inapa assistiamo le famiglie nell’ot-tenimento del riconoscimento dell’invalidità, nella richiesta di contributi e, nel caso di lavora-tori dipendenti, per l’accesso ai benefici della legge 104.” Con-clude Miti “spesso chi vive con un anziano malato ha necessità di essere affiancato per poter usufruire delle opportunità mes-se a disposizione dalla legge e guidato negli adempimenti bu-rocratici legati a questa doloro-sa condizione.” Un importante servizio per gli anziani colpiti da Alzheimer e demenze senili è rappresentato dal servizio di assistenza domiciliare integrata, eppure, malgrado la grande rile-

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N el secondo semestre 2012 l’occupazione in Italia ha subito un crollo senza prece-denti. È il dato emerso dall’indagine di

Confartigianato che rileva come tra luglio 2012, quando è entrata in vigore la riforma del merca-to del lavoro, il provvedimento Fornero, a genna-io 2013, il numero dei disoccupati è aumentato di 268.000 unità e l’occupazione è calata dell’1,3%, pari a 1.641 occupati in meno al giorno, il valore più basso degli ultimi nove anni. Nel primo seme-stre di applicazione, la legge Fornero sembra aver influito sull’andamento di alcune forme contrattua-

li: le assunzioni a tempo intermittente sono diminu-ite del 37,4% rispetto al secondo semestre 2011 e i contratti di lavoro a tempo parasubordinato sono calati del 15,3%. Complessivamente le due tipolo-gie di contratto hanno fatto registrare un calo del 24,4% rispetto al secondo semestre del 2011. In di-minuzione anche le assunzioni di lavoratori dipen-denti, con un - 4,4% rispetto al secondo semestre 2011. Segno negativo anche per gli apprendisti che, a fine 2012, fanno registrare una diminuzione del 6,5% rispetto all’anno precedente. Stessa sorte per i lavoratori in proprio senza dipendenti, diminuiti del 3,2% nel corso del 2012 e per i collaboratori, in flessione del 4,8%. Il rapporto di Confartigianato rileva che non vi è stato passaggio da occupazione a tempo parziale a occupazione a tempo pieno. Al contrario mentre gli occupati a tempo pieno sono diminuiti del 2,2%, i lavoratori a tempo parzia-le sono aumentati del 9,7%. Nel decennio che va dal terzo trimestre 2002 al terzo trimestre 2012, il costo del lavoro per unità di prodotto è aumen-tato del 24,8%, vale a dire 7,8 punti in più rispet-to all’aumento del 17% registrato nell’Eurozona. All’interno di questo record negativo, l’Italia fa se-gnare l’altro primato poco invidiabile che riguarda la tassazione dei salari: nel nostro Paese il cuneo fiscale sul costo del lavoro di un dipendente, single senza figli, con retribuzione media è pari al 47,6%, un livello superiore di 12,3 punti rispetto alla me-dia del 35,3% rilevata nei Paesi dell’Ocse.

La riforma del mercato del lavoro

Un’indagine di Confartigianato

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vanza di questa forma di aiuto il numero medio di anziani presi in carico è ancora basso, la media nazionale è del 4,1% della popolazione anziana, meno della metà di quanto fatto registrare nelle tre regioni con più elevata assistenza domiciliare (10,1% per la media di Emilia-Romagna, Umbria e Friuli-Venezia Giulia). L’Emilia Romagna con il 12% di assistiti è la regione più virtuosa. Se la no-stra regione venisse presa a modello si potrebbero ottenere significativi miglioramenti nell’allocazio-ne delle risorse destinate al welfare.

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Il costo di una popolazione che invecchia

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I l Sistri, sistema di traccia-bilità dei rifiuti speciali e pericolosi, sarà attivato dal

1º ottobre 2013 per i produtto-ri di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti, per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti pe-ricolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fis-sato per il 3 marzo 2014. Un de-creto del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini dello scorso mese di marzo ha annunciato l’inten-zione di dare l’avvio al Sistri, stabilendo il calendario con le scadenze che si riferiscono in pri-ma istanza ai gestori di rifiuti e alle aziende oltre i 10 dipendenti che producono rifiuti pericolosi e una seconda fase con la quale verrà esteso il sistema a tutte le aziende. Viene anche annunciata la soppressione del contributo SISTRI per tutto il 2013.

Chiarisce Alberto Camporesi responsabile del servizio am-biente e sicurezza di Confarti-gianato Forlì (nella foto) “l’As-sociazione, a livello nazionale, ha risposto in maniera chiara e netta esprimendo la propria

totale contrarietà al riavvio del Sistri, così come attualmente previsto. Il provvedimento così strutturato non tiene in alcuna considerazione le critiche, am-piamente supportate da valide motivazioni né le richieste avan-zate, anche come Rete Imprese Italia e che sono state da ulti-mo nuovamente rappresentate al Garante delle PMI nel corso delle specifiche consultazioni ef-fettuate presso il Ministero dello Sviluppo Economico nel mese di febbraio.” Continua Campore-si “il Sistri ha già pienamente manifestato la propria inade-guatezza, la farraginosità delle procedure, la complessità del si-stema organizzativo e logistico, i malfunzionamenti dell’hardwa-re e del software, nonché i costi e gli oneri diretti e indiretti, ele-menti che lo rendono ingestibile. Le imprese rifiutano un sistema sul quale, anche enti terzi come DigitPA hanno espresse criti-che pregnanti rispetto ad una serie di fattori che vanno dal procedimento di affidamento del servizio alla quantificazione dei costi, fino alle forniture dei mezzi necessari per l’attuazione del progetto, come evidenzia-to dalla relazione finale della Commissione Parlamentare di inchiesta.” Conclude Camporesi “abbiamo evidenziato il ruolo fondamentale giocato dalle as-sociazioni artigiane nel gestire correttamente le prassi tecniche e giuridiche per il corretto smal-timento dei rifiuti e non siamo contrari alla tracciabilità, tanto da aver presentato ai Ministeri competenti concrete proposte per la realizzazione di un nuo-

vo sistema di gestione dei rifiu-ti semplice, meno oneroso e in linea con le migliori esperienze europee. Osteggiamo un siste-ma inefficace e completamente inadatto alle piccole imprese, costrette, ancora una volta, a caricarsi di oneri burocratici e di costi impropri.”

Nel comunicato diffuso dal Ministero dell’Ambiente sono evidenziate le tappe “dal 30 aprile saranno avviate, per concludersi entro il 30 settem-bre, le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partirà ad ottobre. Dal 30 set-tembre al 28 febbraio 2014 sarà effettuata analoga verifica per tutte le altre imprese. Le imprese che trattano rifiuti non pericolo-si potranno comunque utilizzare il Sistri, su base volontaria, dal 1 ottobre prossimo. Il sistema di tracciabilità dei rifiuti - com-menta Clini - è un adempimento che discende dalle leggi nazio-nali e dalle direttive europee e rappresenta anche uno forte strumento di lotta alle ecomafie che sul traffico dei rifiuti costru-iscono affari causando enormi danni al territorio e all’ambien-te. Il nuovo programma per l’av-vio del Sistri, superando le pro-blematiche emerse in passato, confido possa rappresentare un presidio di legalità e trasparen-za per tutta la filiera dei rifiuti.” Confartigianato ribadendo la contrarietà a un sistema avalla-to unicamente da Confindustria, conferma l’intenzione di attua-re una serie di iniziative volte a osteggiare il provvedimento.

Un decreto del ministro Clini ripristina il sistema

Sistri: Confartigianato ribadiscela propria contrarietà

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M aria Matilde Cavi-na (nella foto) è una giovane imprendi-

trice che, da sette anni, realizza piccoli capolavori di bigiotte-ria. A Modigliana, nel negozio laboratorio di Corso Garibal-di 52, l’artista trentunenne dà vita ai suoi pezzi unici, frutto della creatività e dell’abilità nella lavorazione del metallo. La giovane infatti seguendo la propria passione, sviluppata sin da bambina, ha frequentato dapprima l’Istituto d’Arte, per apprendere le tecniche dell’o-reficeria, continuando poi gli studi a Rimini, così da matura-re significative competenze nel campo della moda. Una prepa-razione che ha consolidato il talento dell’imprenditrice; le sue realizzazioni in pietre e leghe metalliche sono eleganti e raffina-te, tanto da aver suscitato l’attenzione di fotografi internazionali, che hanno selezionato alcuni pez-zi della sua produzione per servizi fotografici poi pubblicati su riviste blasonate. Eppure Maria Ma-tilde, così firma le proprie creazioni, racconta che la soddisfazione più grande è la fiducia manifesta-ta dalle clienti affezionate, che spesso le commis-sionano lavori affidandosi completamente al suo gusto. Da qualche mese, poi, all’attività di produ-zione di bijoux, la giovane ha affiancato il design di borse in pelle, pezzi realizzati su suo esclusivo modello e impreziositi da inserti in ottone sbalza-to a mano, ottenendo ottimi risultati di vendita. L’imprenditrice rivela che le borse sono un’altra sua passione, “scelgo il pellame, realizzo il dise-gno, abbinando il dettaglio in metallo che meglio valorizza l’insieme e collaboro con chi poi cuce a mano ogni singolo prodotto” ed è proprio la cura delle diverse fasi a rendere la borsa creata un og-getto unico. Le acquirenti possono richiedere per-sonalizzazioni, scegliendo il colore o il dettaglio che più piace “capita che per occasioni speciali, come cerimonie, le clienti cerchino un oggetto da abbinare a una particolare mise, assieme individu-iamo la soluzione più consona a ogni esigenza.” In un mondo sempre più omologato, possedere un

pezzo unico ideato e realizza-to su misura è un’opportunità offerta da pochi stilisti, senza dimenticare la qualità di una produzione interamente realiz-zata a mano. Anche la scelta di lavorare nel comune nel quale è nata e cresciuta va controcor-rente, Modigliana in questi ul-timi anni ha perso molte delle attività che rendono viva una comunità, “sono legata al mio paese e credo che sia giusto cercare di contrastare questa tendenza, inoltre il territorio è ricco di bellezze paesaggistiche, che adeguatamente valorizzate, potrebbero diventare una ri-sorsa turistica, ridando vitalità al comprensorio. Senza dimen-ticare che oggi il web offre una

vetrina importante, consentendo di annullare le distanze e di farsi conoscere ovunque.”

Pur non avendo un campionario, la produzio-ne del brand Maria Matilde è infatti frutto della fantasia che si manifesta sempre con idee innova-tive e nuovi oggetti, l’offerta dell’atelier è vasta: dalle collanine più semplici, a veri e propri collier, dai girocollo con palline di resina impreziosite da poesie e messaggi, anche caratterizzabili con frasi personali, sino a orecchini e bracciali gioiello.

Un’imprenditrice che ha fatto della propria passione una professione, conseguendo risultati di rilievo, l’ultimo dei quali, ma solo in ordine di tempo, è stata la partecipazione all’edizione 2013 di Cool Hunter Italia, la manifestazione dedicata ai giovani talenti del design.

L’atelier a Modigliana

Le originali creazionidi Maria Matilde Cavina

storie di impegno e successi aziende

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12 • aprile 2013 • • • essere impresa

associazione assemblee di bilancio

Assemblea ordinaria dei sociL’Assemblea è convocata in seduta ordinaria e in

prima convocazione il giorno martedì 23 aprile 2013 alle ore 6.30, presso la sede di Confartigianato Forlì in viale Oriani 1 e, in caso non venisse raggiunto il numero legale, in seconda convocazione per

Martedì 23 aprile 2013alle ore 20.15

Per discutere il seguente ordine del giorno:

1 - Relazione del Presidente;

2 - Relazione del Consiglio Direttivo - Approvazione;

3 - Relazione dei Sindaci Revisori;

4 - Bilancio Consuntivo 2012 - Approvazione;

5 - Varie ed eventuali.

Con l’occasione, cordiali saluti.

Il PresidenteGiorgio Grazioso

Assemblea ordinaria dei sociL’Assemblea è convocata in seduta ordinaria e in

prima convocazione il giorno martedì 23 aprile 2013 alle ore 6.30, presso la sede di Confartigianato Forlì in viale Oriani 1 e, in caso non venisse raggiunto il numero legale, in seconda convocazione per

Martedì 23 aprile 2013 alle ore 20.30

Presso la sede di Confartigianato in viale Oriani, 1 - Forlì

Per discutere il seguente ordine del giorno:1 - Relazione del Presidente;2 - Relazione del Consiglio d’Amministrazione - Ap-

provazione;3 - Relazione dei Sindaci Revisori;4 - Bilancio Consuntivo 2012 - Approvazione;5 - Varie ed eventuali.

Con l’occasione, cordiali saluti.

Il PresidenteAlvaro Ravaglioli

Assemblea ordinaria dei sociL’Assemblea è convocata in seduta ordinaria pres-

so la sede di Confartigianato Forlì in viale Oriani1

Martedì 23 aprile 2013alle ore 20.45

Per discutere il seguente ordine del giorno:1 - Relazione del Presidente;2 - Relazione del Consiglio d’Amministrazione - Ap-

provazione;3 - Bilancio Consuntivo 2012 - Approvazione;4 - Rinnovo cariche sociali;5 - Varie ed eventuali.

Con l’occasione, cordiali saluti.

Il PresidenteFranco Falletta Caravasso

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notiziario tecnico

Consulenza fiscale• a cura di Roberto Mambelli

RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEGLI APPALTI

L’art. 13-ter del DL n. 83/2012 (cd. “Decreto Cre-scita”) convertito nella L. n. 134/2012, ha ulterior-mente modificato la disciplina dell’art. 35 del DL n. 223/2006, convertito nella L. n. 248/2006, stabi-lendo che l’appaltatore/committente risponde in so-lido con il subappaltatore/appaltatore del versamen-to all’Erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e dell’IVA dovuta dal subappaltatore in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del rapporto di subappalto.

Il limite massimo della responsabilità dell’appal-tatore è definito dall’ammontare del corrispettivo do-vuto al subappaltatore e la cessazione del vincolo di solidarietà è prevista solo se l’appaltatore/commit-tente acquisisce la documentazione attestante che i versamenti fiscali, scaduti alla data del pagamento del corrispettivo, sono stati correttamente eseguiti dal subappaltatore/appaltatore. L’Agenzia delle En-trate con la circolare n. 40/E del 2012 ha chiarito che è possibile, in alternativa all’asseverazione, predisporre una dichiarazione sostitutiva resa dallo stesso appaltatore o dal subappaltatore ai sensi del DPR n. 445 del 2000 attestante l’avvenuto adempi-mento degli obblighi richiesti dalla disposizione. La circolare precisa, inoltre, i contenuti della dichiarazio-ne sostitutiva ovvero richiede specifiche indicazioni sul periodo e sulle modalità di versamento dell’IVA, sul periodo di versamento delle ritenute sui redditi da lavoro dipendente nonché degli estremi identifica-tivi degli F24 tramite i quali si sono versate dette im-poste, riferibilità dell’IVA e delle ritenute al contratto di appalto di cui si effettua la dichiarazione.

Per agevolare gli adempimenti, in caso di più con-tratti intercorrenti tra le medesime parti, la certifi-cazione sulla regolarità dei versamenti può essere rilasciata in modo unitario o fornita con cadenza periodica. Al momento del pagamento, però, devono risultare in regola tutti i versamenti non certificati in precedenza. Se i pagamenti vengono effettuati con bonifici bancari o altri strumenti che non consentono al beneficiario l’immediata disponibilità della somma versata, la regolarità dei versamenti fiscali va accer-tata al momento in cui il committente o l’appaltatore effettua la disposizione bancaria. Non devono invece essere presi in considerazione i versamenti scaduti dopo l’accreditamento delle somme al beneficiario.

Qualora l’appaltatore/committente non riceva l’at-testazione è legittimato a sospendere il pagamento fino all’ottenimento della stessa e nel caso in cui

l’appaltatore effettui il pa-gamento del corrispettivo pattuito con il Subappalta-tore/appaltatore prima di effettuare le predette verifi-che potrà essere punito con una sanzione pecuniaria da Euro 5.000,00 ad Euro 200.000,00.

L’Agenzia delle Entrate, che con la recente Circolare 2E del 01 marzo 2013 ha integrato le spiegazioni for-nite dalla precedente dell’ottobre 2012 precisando l’ambito oggettivo dell’applicazione della normativa ovvero evidenziando che la responsabilità è riferita alle fattispecie riconducibili al contratto di appalto di cui all’art. 1655 c.c. e subappalto intesi nella loro generalità, a prescindere dal settore economico in cui operano le parti contraenti.

Sono quindi escluse dal campo di applicazione della nuova disciplina le tipologie contrattuali diverse dal contratto di appalto o subappalto di opere e ser-vizi quali, ad esempio:

gli appalti di fornitura dei beni;

il contratto d’opera, disciplinato dall’art. 2222 c.c.;

il contratto di trasporto di cui agli artt. 1678 ss. c.c.;

il contratto di subfornitura disciplinato dalla L. n. 192/1998;

le prestazioni rese nell’ambito del rapporto con-sortile.

In relazione all’ambito soggettivo, poiché la nuova disciplina si applica ai contratti di appalto e subap-palto conclusi da soggetti che operano nell’ambito di attività rilevanti ai fini IVA e, in ogni caso, dai soggetti di cui agli artt. 73 e 74 del TUIR, viene chiarito che sono quindi esclusi:

i condomini;

le persone fisiche che, ai sensi degli artt. 4 e 5 del DPR n. 633/72, risultano prive di soggettività passiva ai fini IVA;

le stazioni appaltanti di cui all’art. 3, comma 33 del DLgs. n. 163/2006 (si tratta dell’amministra-zione aggiudicatrice o altro soggetto che affida appalti pubblici di lavori, forniture o servizi oppure concessioni di lavori pubblici o di servizi).

Per quanto concerne il profilo temporale, ribadito che la nuova disciplina si applica ai contratti stipu-lati dal 12 agosto 2012 (entrata in vigore della L. n. 134/2012), viene chiarito che l’eventuale rinnovo del contratto deve ritenersi equivalente ad una nuova stipula e, pertanto, la disciplina in esame è applica-bile, a partire dalla data di rinnovo, anche ai contratti rinnovati successivamente al 12 agosto 2012.

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notiziario tecnico

IVA AGEVOLATA PER LA MANUTENZIONE DELLA CALDAIA

Con la Risoluzione n. 15E del 4 marzo 2013, l’A-genzia delle Entrate ha precisato che l’aliquota Iva da applicare all’ordinario e obbligatorio check-up de-gli impianti di riscaldamento installati in “fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata”, quindi, sia condomìni sia case private, è il 10 per cento. L’age-volazione, diretta al consumatore finale, cioè quello che sopporta il peso dell’imposta, premia soltanto gli interventi pro efficienza e non altri tipi di prestazioni, ad esempio la copertura assicurativa della responsa-bilità civile verso terzi, per le quali non sia indicato un corrispettivo distinto. La risoluzione rappresenta la ri-sposta al quesito che era stato formulato da un’azien-da che si occupa proprio di manutenzione e revisione periodica di impianti termici, e in particolare di caldaie a gas, ed era stato presentato facendo appello all’arti-colo 11 della Legge n. 212 del 2000.

La legge di riferimento è la n. 488 del 23 dicembre 1999, che stabilisce che tale agevolazione si applica a qualunque intervento di manutenzione ordinaria e quindi anche alla manutenzione delle caldaie, in quan-to rientrante tra gli interventi necessari a mantenere in efficienza impianti tecnologici esistenti, senza fare alcuna distinzione per il fatto che si trovino in condo-minio in fabbricati privati. In più, sull’integrazione e mantenimento in efficienza degli impianti in questione, l’Amministrazione finanziaria, con la circolare n. 71 del 2000, aveva anche precisato che il beneficio è applica-bile pure alle prestazioni di manutenzione obbligatoria, previste per gli impianti elevatori e per quelli di riscal-damento, consistenti in verifiche periodiche e nel ripri-stino della funzionalità, compresa la sostituzione delle parti di ricambio usurate, a fronte delle quali vengono corrisposti canoni annui.

Nel caso in cui la società abbia applicato l’Iva ordi-naria, dovrà “risarcire” i propri clienti e poi chiedere il rimborso al Fisco, senza potersi avvalere dei mecca-nismi di variazione delle fatture (articolo 26 del Dpr n. 633/1972). Nel dettaglio, potrà recuperare l’impo-sta entro due anni dalla data del versamento solo a condizione che dimostri di averla realmente restituita agli utenti. In questo modo, la neutralità del tributo è garantita e, nello stesso tempo, si evita il rischio di indebiti arricchimenti.

COMUNICAZIONE DEI BENI DATI IN USO AI SOCI: RINVIO DEL TERMINE

Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 25 marzo 2013 è prorogato il termine per la comunicazione, all’Anagrafe tributaria, dei dati relativi ai beni dell’impresa concessi in godimento a soci o familiari nei periodi d’imposta precedenti a quello di prima applicazione della disciplina ovvero nel corso del 2012.

Il termine, originariamente fissato per entrambe le comunicazioni al 2 aprile p.v., viene differito al 15 ottobre 2013.

Il provvedimento in oggetto è stato fortemente sol-lecitato dalla Confederazione al fine di tener conto delle particolari difficoltà di attuazione e della asso-luta novità dell’obbligo in parola.

Va ricordato, che il 15 ottobre 2013 andranno co-municati i beni concessi in godimento:

nel corso del 2012 anche se nel corso del me-desimo periodo d’imposta è cessato il diritto di godimento;

in periodi d’imposta antecedenti al 2012 purché il godimento permanga nel periodo d’imposta in corso al 17 settembre 2011.

Il rinvio, si legge nel Provvedimento e nel comuni-cato stampa, è motivato dall’esigenza di valutazione, da parte dell’Agenzia, le proposte di semplificazione avanzate dalle associazioni di categoria che riguar-dano la tipologia delle informazioni da comunicare e le relative modalità di trasmissione. Il rinvio del termine è, pertanto, funzionale alla definizione del confronto in atto con le associazioni di categoria.

Ambiente e Sicurezza• a cura di Alberto Camporesi

Catasto Rifiuti - Denuncia annuale - Modello Unico di Dichiarazione

Si ricorda che il Decreto Legislativo N° 152/06 prevede che tutti gli obblighi di Denuncia Catasto Ri-

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fiuti, siano soddisfatti attraverso la presentazione di un Modello Unico di Dichiarazione alla C.C.I.A.A com-petente per territorio entro e non oltre il 30.04.2013. Per informazioni contattare l’ufficio Ambiente e Sicu-rezza di Confartigianato Forlì.

Valutazione dei rischi: prorogati i termini dell’ autocertificazione

È stata pubblicata la legge 228/2012 sulle dispo-sizioni per la formazione del bilancio annuale e plu-riennale dello Stato “Legge di stabilità 2013” con la quale viene prorogato al 30 giugno 2013 il termine del 31 dicembre 2012 per l’autocertificazione della valutazione rischi. La norma è complessa e apre una serie di quesiti, per questo si consiglia alle azien-de con meno di 10 lavoratori, che non hanno ancora provveduto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) oppure adottato le “Procedure Stan-dardizzate” di rivolgersi agli uffici di Confartigianato Forlì per regolarizzare la posizione.

Gas fluorurati: istituito il RegistroA seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale,

in data 11/02/2013, di un Comunicato del Ministero dell’Ambiente, è stato istituito il Registro Telematico Nazionale Gas Fluorurati (Regolamento EU 842/06 - DPR 43/2011). Diventa quindi pienamente operativa la procedura per la regolarizzazione delle Imprese e degli addetti che si occupano del recupero dei gas fluorurati dagli impianti di condizionamento d’aria dei veicoli a motore per trasporto persone fino a 9 posti o per trasporto merci con massa massima inferiore a 1305 Kg (Rif. Direttiva 2006/40/CE).

Per una migliore comprensione degli obblighi sca-turiti, siamo a ricordare che il primo adempimento per le officine consiste nella iscrizione al Registro Telematico di addetti e Imprese, che sarà da effet-tuare entro la scadenza del 12 aprile 2013. Dalla data dell’iscrizione della singola officina decorreran-no i sei mesi di tempo, entro i quali solo gli addetti che materialmente compiono tale attività dovranno frequentare il corso teorico e pratico di 8 ore certifi-cato da apposito Organismo di Attestazione per otte-nere l’Attestato previsto. La Procedura di Iscrizione al Registro che, per il nostro territorio è stato istituito

presso la Camera di Commercio di Bologna, è atti-vabile collegandosi al sito www.fgas.it. Il sistema di iscrizione elettronico è piuttosto complesso, occorre essere dotati di Smart Card per la firma digitale e di una carta elettronica prepagata del Sistema Came-rale Telemaco per effettuare il previsto pagamento dei Diritti Camerali e delle marche da bollo. A tale proposito si segnala che, per l’espletamento della pratica di iscrizione, è possibile rivolgersi agli addet-ti del Servizio Affari Generali di Confartigianato Forlì e sedi periferiche. Confartigianato si è attivata per fornire alle imprese associate anche la possibilità di frequentare un corso di formazione teorico pratico, così come previsto dal regolamento 307/08, di 8 ore per consentire agli interessati di ottenere l’attesta-zione di cui all’art.9 del DPR 43/2011. Sarà poi cura dell’Organismo di attestazione comunicare al Regi-stro il rilascio della specifica certificazione.

Per informazioni sui corsi contattare Alberto Cam-poresi al numero 0543 452906.

Consulenza del lavoro• a cura di Susi Silvani

ASSUNZIONI AGEVOLATEIn merito alle assunzioni

agevolate, il principio gene-rale introdotto dalla legge prevede che gli incentivi non spettino nei casi in cui il da-tore di lavoro non sia libero di scegliere chi assumere.

Infatti, gli incentivi non spettano: se l’assunzione costi-tuisce attuazione di un ob-bligo preesistente, anche nel caso in cui il lavoratore

sia utilizzato mediante somministrazione;

se l’assunzione viola il diritto di precedenza, an-che nel caso in cui, prima dell’utilizzo di un la-voratore mediante contratto di somministrazione,

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l’utilizzatore non abbia preventivamente offerto la riassunzione al lavoratore titolare di un diritto di precedenza;

se il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione hanno in atto sospensioni del lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazio-ne aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano fina-lizzate all’acquisizione di professionalità sostan-zialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi oppure siano effettuale presso una diversa unità produttiva;

con riferimento a quei lavoratori che siano stati licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamen-to, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidente con quelli del datore di lavoro che as-sume ovvero risulta con quest’ultimo in rapporto di collegamento o controllo; in caso di sommini-strazione tale condizione si applica anche all’uti-lizzatore.

Inoltre, per determinare il diritto agli incentivi e la loro durata:

si cumulano i periodi in cui il lavoratore ha pre-stato l’attività in favore dello stesso soggetto, a titolo di lavoro subordinato o somministrato;

non si cumulano le prestazioni in somministrazio-ne effettuate dallo stesso lavoratore nei confronti di diversi utilizzatori, anche se fornite dalla mede-sima agenzia di somministrazione di lavoro, salvo che tra gli utilizzatori ricorrano assetti proprietari sostanzialmente coincidenti ovvero intercorrano rapporti di collegamento o controllo.

L’inoltro tardivo delle comunicazioni telematiche obbligatorie produce la perdita della parte dell’incen-tivo relativa al periodo compreso tra la decorrenza del rapporto agevolato e la data della tardiva comu-nicazione.

Elenco casi di assunzioni agevolate

Assunzione di lavoratori disoccupati “over 50” da oltre 12 mesi: nuovo incentivo

In relazione alle assunzioni effettuate, con contrat-to di lavoro subordinato di lavoratori con almeno 50 anni di età, disoccupati da oltre 12 mesi, si applica-no le seguenti agevolazioni:

a) se l’assunzione è a tempo determinato (anche in somministrazione): riduzione del 50% dei contri-buti a carico del datore di lavoro per 12 mesi.

Se il contratto è trasformato a tempo indetermi-nato, la riduzione dei contributi si prolunga fino al 18°mese dalla data dell’assunzione a termine;

b) se l’assunzione avviene con contratto di lavoro a tempo indeterminato: riduzione dei con tributi

spetta per un periodo di 18 mesi dalla data di assunzione.

Tali disposizioni si applicano nel rispetto delle di-sposizioni UE (Reg. CE n. 800/2008), anche in rela-zione alle assunzioni di donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea e nelle altre aree a tal fine individuate (art. 2 pun-to 18) lett. e) Reg, CE n. 800/2008), annualmente individuate con DM, nonché in relazione alle assun-zioni di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.

Assunzione di disoccupati da almeno 24 mesi (art. 8, comma 9, Legge 407/1990)

In caso di assunzioni con contratto a tempo in-determinato di disoccupati da almeno 24 mesi o sospesi dal lavoro e beneficiari di trattamento stra-ordinario di integrazione salariale da 24 mesi, se non effettuate in sostituzione di lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo o per riduzione del personale o sospesi, i contributi previdenziali ed as-sistenziali sono applicati nella misura del 50% per 36 mesi o non sono dovuti per 36 mesi nelle ipotesi di assunzioni effettuate da imprese operanti nei ter-ritori del Mezzogiorno, ovvero da imprese artigiane.

Agevolazioni per le assunzioni dalla mobilitàL’assunzione di lavoratori iscritti nelle liste di mobi-

lità, effettuata sia ai sensi della Legge n. 223/1991 (lavoratori in mobilità a seguito di CIGS ovvero di li-cenziamento collettivo nell’ambito di imprese che oc-cupano più di 15 dipendenti) sia ai sensi della Legge n. 52/1998 e successive modificazioni e integrazioni (lavoratori in mobilità a seguito di licenziamento per giustificato motivo oggettivo da parte di imprese che occupano anche meno di 15 dipendenti, per i quali non ricorrono le condizioni per l’attivazione delle pro-cedure di mobilità), rappresenta, da sempre, per le aziende, un’opportunità per incrementare il proprio organico usufruendo, al contempo, di agevolazioni previdenziali interessanti (da 12 a 24 mesi di sgravio contributivo).

Tuttavia, tali agevolazioni sono ora messe in di-scussione. La Legge n. 92/2012 (Riforma Fornero) ne ha, infatti, disposto l’abrogazione, a decorrere dal 1° gennaio 2017, con riferimento alle assunzioni ef-fettuate ai sensi della Legge n. 223/1991, mentre in relazione alle assunzioni effettuate ai sensi della Legge n. 52/1998, cd “piccola mobilità”, la Legge di Stabilità recentemente approvata non ne ha dispo-sto la proroga per l’anno 2013.

Inoltre, un recente messaggio dell’Inps, chiarisce, che, in via cautelare, deve intendersi, comunque, an-ticipata al 31 dicembre 2012, la scadenza delle age-volazioni contributive in esame connesse ai rapporti

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agevolati instaurati con i lavoratori sopra indicati nel corso del 2012.

Tuttavia, si è in attesa di un decreto ministeriale che prevede un bonus per incentivare le assunzioni delle cd. “piccole mobilità”.

DETASSAZIONE 2013È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il DPCM

22 gennaio 2013 per l’applicabilità della detassazio-ne per l’anno 2013.

Il Ministero del Lavoro è intervenuto tempestiva-mente per dare i primi chiarimenti in merito, anche se rimangono diversi dubbi interpretativi sulla mate-ria.

Tuttavia per la concreta applicazione del beneficio fiscale in esame deve sussistere un accordo collet-tivo territoriale o aziendale valevole per il 2013 che rispetti i requisiti del DPCM in esame, sul quale per-mangono diversi dubbi interpretativi.

Pertanto per i motivi di cui sopra, si ricorda che ad oggi il Decreto NON risulta applicabile.

CONTRATTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA E A PROGETTO

Diffide Inps sui contributil’Inps sta programmando l’elaborazione e l’invio

delle diffide a carico dei committenti - società e per-sone fisiche - che non hanno provveduto ad effet-tuare in tutto o in parte i versamenti dei contributi previdenziali dovuti in relazione a rapporti di collabo-razione coordinata e continuativa e a progetto. Tale diffida, dà tre mesi di tempo per versare i contributi dovuti, pena la denuncia all’autorità giudiziaria.

Adozione e affidamentoNei casi di adozione e affidamento, le iscritte alla

Gestione separata, tenute al versamento della con-tribuzione dello 0,72%, hanno diritto ad un’indenni-tà di maternità per il periodo corrispondente ai 5 mesi successivi all’effettivo ingresso in famiglia del minore.

Il relativo congedo deve essere fruito entro i me-desimi 5 mesi, sia in caso di adozione nazionale che internazionale.

Aliquote contributive 2013L’INPS, con la Circolare n. 27 del 12 febbraio

2013, rende note le aliquote contributive, le aliquote di computo ed il massimale e minimale per l’anno 2013 per i lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS.

In particolare, si segnala che le aliquote per il calcolo della contribuzione alla Gestione Separa-ta nell’anno 2013 sono complessivamente fissate come segue:

soggetti non assicurati presso altre forme pen-sionistiche obbligatorie: 27,72% (27,00% IVS + 0,72% aliquota aggiuntiva);

soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tu-tela pensionistica obbligatoria: 20,00%.

Collaboratori a progetto e presunzione di subordinazione: chiarimenti dall’Inail

L’INAIL, fornisce chiarimenti in merito alle novità introdotte dalla Riforma del Lavoro in tema di co.co.pro., ed in particolare sull’obbligo assicurativo in caso di mancanza del progetto e conseguente tra-sformazione in rapporto di lavoro subordinato.

L’Istituto chiarisce al riguardo che:

❖ la predetta presunzione assoluta di subordinazio-ne si applica esclusivamente ai contratti di colla-borazione stipulati successivamente al 18 luglio 2012;

❖ la costituzione di un rapporto di lavoro subordina-to a tempo indeterminato opera sin dalla data di costituzione del rapporto.

In particolare gli ispettori sono tenuti ad accertare:

❖ il collegamento funzionale a un determinato risul-tato finale;

❖ l’autonoma identificabilità nell’ambito dell’ogget-to sociale del committente;

❖ la non coincidenza con l’oggetto sociale del com-mittente;

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❖ lo svolgimento di compiti non meramente esecu-tivi o ripetitivi che possono essere individuati dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Contratto a progetto: ulteriori chiarimenti in materia di contratto di collaborazione a progetto

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, for-nisce alcuni chiarimenti in merito alla possibilità di utilizzo del contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto con riferimento a due specifi-ci ambiti settoriali:

❖ il lavoro svolto all’interno di organizzazioni non governative (ONG/ONLUS) e di organizzazioni aventi finalità socio/assistenziali e sanitarie;

❖ le attività svolte nel settore commerciale dai co-siddetti promoter.

Per quanto concerne il lavoro svolto all’interno di ONG/ONLUS e organizzazioni aventi finalità socio/assistenziali e sanitarie, il Ministero precisa che “ove l’attività del collaboratore sia connotata da elementi di specificità puntualmente declinati nel progetto e finalizzati al raggiungimento di un autonomo risultato conseguito attraverso una attività che presenti margi-ni di autodeterminazione del prestatore, appare pos-sibile l’utilizzo della tipologia contrattuale in esame”.

Riguardo, invece, alla figura del promoter, il Mini-stero ritiene che la stessa risulti difficilmente inqua-drabile nell’ambito di un genuino rapporto di colla-borazione coordinata e continuativa a progetto, pur risultando astrattamente riconducibile ad altri rap-porti di natura autonoma.

Credito• a cura di Mauro Collina

Moratoria debiti aziende: nuova proroga al 30 giugno

L’ABI, Associazione Ban-caria Italiana, ha annuncia-to un’ulteriore proroga al 30 giugno 2013 del termine per la presentazione delle domande di sospensione per un anno di mutui e lea-

sing, la cosiddetta moratoria. Il perdurare della crisi e le difficili condizioni nella quali versano le imprese hanno reso necessario questo provvedimento, che

prevede tre tipologie di interventi:

operazioni di sospensione dei finanziamenti: sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a me-dio-lungo termine (mutui); sospensione del paga-mento della quota capitale dei canoni di leasing per 12 mesi (immobiliare) ovvero per 6 mesi (mo-biliare)

operazioni di allungamento dei finanziamenti: al-lungamento della durata dei mutui; allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa, con riferimento alle operazioni di anticipazione su cre-diti certi e esigibili.

operazioni volte a promuovere la ripresa e lo svi-luppo delle attività: finanziamento connesso ad aumenti dei mezzi propri (società di capitale).

Si ricorda che l’impresa che richiede la sospensio-ne deve essere “in bonis”, in particolare non deve avere rate scadute da oltre 90 giorni.

Affari generali• a cura di Marco Valenti

Tares: a luglio il primo versamentoLa Tares è il nuovo tributo

comunale che, da quest’an-no, sostituisce la “vecchia” tariffa rifiuti. È dovuta da chiunque possieda, occupi o detenga, a qualsiasi tito-lo, locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti assimilati agli urbani.

Quindi la superficie as-soggettabile al tributo è costituita da quella calpe-

stabile dei locali e delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati. Rimangono escluse le aree scoperte pertinenziali o accessorie alle civili abitazio-ni e le aree comuni condominiali. Il nuovo tributo si compone di 2 parti: la tariffa destinata a coprire in-tegralmente il costo del servizio di gestione dei rifiuti avviati allo smaltimento e la maggiorazione, variabile tra 0,3 e 0,4 € / mq, finalizzata alla copertura dei servizi indivisibili del Comune.

Sulla quota comunale della tariffa va calcolato un incremento programmato fino all’8% per la copertura dei costi di gestione del servizio da parte di Hera e il 10% di addizionale Eca (non prevista nella preceden-te tassa rifiuti). È mantenuta l’addizionale provinciale del 5% che si aggiunge all’entità della tariffa rifiuti, che tiene conto della quantità e qualità media ordina-

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ria dei rifiuti prodotti e della superficie degli immobili.

Sono possibili agevolazioni stabilite dai Comuni nella misura massima del 30% del tributo dovuto a favore, per esempio, dei proprietari di abitazioni con un occupante, di appartamenti a uso stagionale, dei locali diversi dalle abitazioni a uso stagionale, dei fabbricati rurali a uso abitativo.

Il versamento del tributo è effettuato dagli utenti in 4 rate trimestrali scadenti nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre. Per l’anno 2013 il primo ver-samento è a luglio.

Contributi previdenziali artigiani e commercianti 2013 - cassetto previdenziale

A partire dall’anno 2013 l’Inps non invierà più le comunicazioni con i dati e gli importi utili per il paga-mento della contribuzione dovuta in quanto le mede-sime informazioni dovranno essere prelevate dal con-tribuente nel sito internet dell’istituto previdenziale tramite l’opzione contenuta nel Cassetto Previden-ziale. Confartigianato si è adoperata affinché queste procedure possano essere effettuate direttamente presso gli uffici dell’Associazione, con evidente ri-sparmio di tempo per l’imprenditore.

Invitiamo tutti gli associati titolari di posizione con-tributiva “artigiani e commercianti” a recarsi presso la sede di riferimento - uffici segreteria, affari genera-li, per l’attivazione delle procedure necessarie.

Obbligo PEC per le imprese individuali

Si ricorda che le ditte individuali sono tenute, entro

il 30 giugno 2013, a richiedere e depositare presso la Camera di Commercio il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).

La PEC è uno strumento informatico che consente di dare a un messaggio di posta elettronica lo stes-so valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale e rappresenterà l’unico stru-mento utilizzato dalla Pubblica Amministrazione per inviare qualsiasi comunicazione alle imprese. Inoltre la PEC può essere utilizzata nelle comunicazioni e invii di documentazione verso i Clienti e i Fornitori. Confartigianato, così come avvenuto per le Società, ha attivato il servizio che consente di richiedere la PEC e depositare l’indirizzo alla CCIAA tramite ComU-nica al costo di € 30 + iva.

Agenti e rappresentanti di commercio: nuovi adempimenti

Con l’entrata in vigore del decreto attuativo del de-creto legge 59/2010, parte l’obbligo per imprese e persone fisiche che erano iscritte al soppresso ruolo agenti e rappresentanti di commercio, di aggiornare la propria posizione nel Registro delle Imprese e nel REA in modalità telematica entro il 12 maggio 2013.

L’adempimento, indispensabile per le imprese già attive, in quanto la mancata comunicazione compor-ta l’inibizione dell’attività, riguarda anche le persone che attualmente non operano, ma che in facoltà della loro precedente iscrizione al ruolo, con l’iscrizione al REA, mantengono il requisito valido per lo svolgimen-to dell’attività di agente e rappresentante di commer-cio anche dopo cinque anni successivi all’entrata in vigore del sopra citato decreto legge.

Gli uffici di Confartigianato sono a disposizione per la compilazione della pratica.

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Collaborazione Confartigianato Censis

L’immagine dell’artigianato tra mito e realtà

C onfartigianato ha av-viato, assieme al Cen-sis, un progetto di ca-

rattere nazionale per avvicinare il mondo giovanile all’artigia-nato. Uno dei punti centrali del progetto consiste nell’analisi del rapporto oggi esistente tra i giovani e lavoro artigiano, dei fattori di criticità e delle poten-zialità che potrebbero essere svi-luppate per avvicinare i ragazzi a questo mondo.

Per chiarire tali elementi, è stata avviata un’approfondi-ta indagine sui giovani di età compresa tra i 16 e 18 anni, che frequentano gli ultimi due anni del ciclo di studi secondari, con la collaborazione degli istituti del comprensorio. Paolo Gabel-li coordinatore del movimento dei Giovani Imprenditori (nella foto) chiarisce “è estremamente

importante, ai fini della ricerca, poter approfondire le percezioni e gli atteggiamenti che i giovani hanno maturato nei confron-ti del lavoro artigiano anche in quelle realtà scolastiche parti-colarmente attente a offrire agli studenti strumenti per orientarsi nel futuro mondo del lavoro. Per questo abbiamo chiesto il prezio-

so contributo dei docenti delle scuole superiori del forlivese, af-finché sollecitassero gli studenti a partecipare alla ricerca, promuo-vendo nelle classi dell’ultimo e penultimo anno dell’Istituto la compilazione del questionario, predisposto con la sapiente gui-da del Censis.” Il questionario basato su domande sono sempli-ci e dirette, era disponibile per la compilazione direttamente dal sito di Confartigianato proprio per essere più fruibile ai giova-ni, avvezzi all’utilizzo della tec-nologia informatica. Conclude Gabelli “i dati che emergeranno dall’analisi saranno poi elabora-ti, diffusi e diventeranno la base di partenza dalla quale avviare una serie di attività per avvicina-re i giovani al lavoro artigiano, ancora vittima di pregiudizi ste-rili e anacronistici.”

Aiutare i ragazzi a conoscere il significato del fare impresa: un impegno che Confartigianato Forlì ha assunto ormai da anni e che si esplica in numerose iniziative, tra cui la sponsorizzazione dei Campionati di giornalismo, in collaborazione con la redazione forlivese del quotidiano Il Resto del Carlino. La volontà di supportare una com-petizione giornalistica, che coinvolge gli studenti delle scuole medie inferiori, proponendo un tema che solleciti un incontro tra un imprenditore e la classe, nasce dalla convinzione che gli adolescenti debbano avere l’opportunità di approfondire la conoscenza dei mestieri dell’artigianato, che non sono soltanto quelli tradizionali, come il liutaio o il ceramista, professioni sempre più di nicchia e che oggi rientrano nell’accezione di artigiana-to artistico, ma anche numerose attività che ri-chiedono competenze specifiche e l’utilizzo di

strumenti all’avanguardia. I ragazzi, che frequen-tano le classi in gara, sono chiamati a decidere del proprio futuro scegliendo l’istituto superiore nel quale affinare le proprie competenze: licei o istituti tecnici, formazione classica o scientifica, preparazioni diverse che costituiscono il primo passo, anche se non vincolante, per un successivo percorso che sarà coronato - si spera - dall’in-gresso nel mondo del lavoro. Gli studenti, per poter affrontare consapevolmente una scelta così importante, devono essere liberi da pregiudizi e non essere indotti a credere che l’artigianato e il lavoro manuale siano una scelta riservata a co-loro che hanno incontrato difficoltà nel percorso scolastico, in realtà chi è occupato all’interno di un’azienda deve possedere competenze e conti-nuare ad aggiornarsi per essere sempre al passo con le ultime novità del settore in cui opera.

L’impegno dell’Associazione

Scuola e impresa: un dialogo possibile

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movimenti anap

“Il 2013 si prospetta davvero im-pegnativo per tutti, anche per l’Anap. Sul piano organizzati-

vo ma anche e, soprattutto, sul piano politico sindacale.” Giuseppe Merca-tali (nella foto) coordinatore forlivese dell’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati sottolinea alcuni punti chiave dell’attività dei prossimi mesi “una prima considerazione attiene alla decisione dell’INPS di non spe-dire i modelli Cud e Obis M, dettata dalla spending review e dalla necessità di ridurre le spese, ciò che appare inaccettabile è che si voglia-no scaricare i costi della spesa pubblica sui pensio-nati, facendo mancare loro un servizio doveroso e insostituibile. I pensionati saranno, infatti, costret-ti a richiedere il modello Cud, per presentare la di-chiarazione dei redditi, attraverso una complessa procedura telematica che comunque richiede l’uso di un computer, mentre molti anziani non sono av-vezzi all’utilizzo delle nuove tecnologie o non le possiedono affatto. Anche il modello Obis M, nel quale vengono specificate e analizzate le voci che compongono la pensione, non sarà più inviato per posta, ma sarà scaricabile solo tramite il sistema informatico Inps.

Questo modo di operare è peraltro unilaterale e non concordato con le Organizzazioni Sindacali, reca dan-ni ai pensionati che saranno costret-ti probabilmente a pagare per avere un servizio che prima era gratuito. Verranno, inoltre, scaricati altri oneri fiscali e burocratici sulle nostre strut-ture assistenziali, quali CAF Con-fartigianato e patronato Inapa, che svolgeranno come sempre un ruolo fondamentale a sostegno dei pensio-

nati, ma rischiano la paralisi degli uffici per so-vraffollamento.

Speriamo che, in tempi brevi, l’Inps torni a con-certare con tutte le forze sociali temi e operazioni così rilevanti e che si possa trovare una soluzione che vada a favore dei pensionati e degli anziani.

Come Anap seguiremo con attenzione, sia a li-vello nazionale sia territoriale, l’evolversi della si-tuazione ma anche, una volta che si insedierà il nuovo Governo, avanzare, d’intesa con la Confe-derazione, proposte concrete volte, da un lato, a ridare “ossigeno” alle famiglie e, dall’altro, a ra-zionalizzare e non ridimensionare lo stato sociale nel nostro Paese.

Anap sulla spending review

Non scaricare sui pensionati gli oneri dei tagli

Quarantesimo anniversario dell’Anap

Il 24 aprile l’udienza dal Santo PadrePer festeggiare il quarantesimo anniversario di

attività dell’Anap è stato organizzato un incontro con il Santo Padre a Roma, il programma preve-de il ritrovo presso Confartigianato di Forlì in via Oriani, 1 alle 4 del mattino e partenza per Roma, dove alle 10.30 si terrà l’Udienza dal Santo Padre presso la Sala Nervi, alle 12.30 il pranzo offerto da Anap e poi alle a seguire la manifestazione del quarantennale dell’Associazione.

La quota di partecipazione per perso-na è di 25 euro.

Per informazioni contattare Giuseppe Merca-tali allo 0543 452960.

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movimentianap

Ricco programma di appuntamenti per i soci Anap

L’Anap di Forlì e di Ravenna organizzano una serie di iniziative che si terranno nei prossimi mesi, L’iniziativa “Conosciamo i monumenti?” prevede ad aprile una visita al Palazzo Milzetti di Faenza, il pranzo e una visita a Palazzo San Giacomo e alla Villa Romana di Russi, mentre a maggio si terrà a Cervia la 3° Festa Interprovinciale Anap. Il 29 giugno si terrà la visita alla Villa Contarini a Piaz-zola sul Brenta. A pochi chilometri da Padova e da Vicenza, si trova Villa Contarini sede della Fon-dazione G. E. Ghirardi, risalente al sec. XVI. Essa rappresenta uno di quei celebri esempi di dimora patrizia che hanno contribuito a creare la cosid-detta “civiltà della villa veneta”. È noto, infatti, che tali ambienti, edificati e pensati da architetti

di grande spessore culturale, inglobavano diversi piani di fruizione: furono sedi di rappresentanza, in particolare per celebrare i fasti della Repubblica Serenissima e delle famiglie nobili a lei fedeli, luo-ghi decorati ad arte per feste e conviti intellettuali, ma anche avamposti per il governo del territorio ai fini dello sviluppo della prima imprenditoria agricola e industriale. Nel corso della giornata è prevista una sosta a Vicenza, con visita al centro storico. A settembre si terrà la nuova edizione del-le Feste dell’800 che, dal 1996, trasformano Mo-digliana in uno spaccato dell’epoca per rivivere le atmosfere e le ambientazioni storiche del maestro macchiaiolo, Silvestro Lega, gustando, anche at-traverso la gastronomia, i sapori del suo tempo.

S i è tenuta a Roma, il 22 marzo scorso, la prima cerimonia nazionale di premiazio-ne dei Maestri d’Opera e d’Esperienza

alla quale hanno partecipato oltre 200 artigiani in pensione, provenienti da tutta Italia, per ritirare il prestigioso riconoscimento istituito dall’Anap. Guidata dal coordinatore forlivese Giuseppe Mer-catali, una delegazione di pensionati iscritti all’A-nap di Forlì e di Cesena è stata premiata, nel corso della cerimonia ufficiale, per aver tagliato l’ambito traguardo dei 25 e dei 40 anni di attività. Il Presi-dente nazionale Anap Giampaolo Palazzi e quel-lo di Confartigianato nazionale Giorgio Merletti, hanno aperto i lavori con un breve saluto, con-segnando poi diplomi e medaglie ai partecipanti. Sono stati insigniti dell’onorificenza Vittorino Fel-trin stilista nel calzaturiero, l’acconciatore Ger-

mano Cafaggi, il vetraio Ugo Berti Bruno Fabbri imprenditore nel campo dei serramenti Domenico Montuschi titolare di un’officina meccanica, l’edi-le Donato Capece l’elettricista Domenico Simon-celli e l’acconciatore Afro Bagnoli (nella foto un momento della cerimonia). Un riconoscimento è stato attribuito anche agli imprenditori Loris Ab-bondanza e Domenico Dall’Agata acconciatori, Ernesto Partisani presidente onorario di Confar-tigianato Forlì, all’ebanista Elio Nannini, all’edi-le Matteo Bartoletti e a Francesco Olivetti artista delle tele stampate, pur non presenti alla cerimo-nia romana.

I nominativi dei premiati, che hanno contribu-ito allo sviluppo dell’economia del nostro territo-rio, saranno inseriti nell’Albo dei maestri artigiani pensionati, iniziativa nazionale pensata per met-tere in luce il talento, le competenze e l’esperienza di chi fa impresa, valorizzando al contempo sul piano umano e sociale l’esperienza di questi im-prenditori. L’Albo dei Maestri d’opera e d’espe-rienza rappresenta un serbatoio di professionalità, disponibili a trasmettere le proprie competenze alle giovani generazioni: dai neo imprenditori ar-tigiani, sino ai ragazzi ancora sui banchi di scuola, avvicinando i più giovani al mondo della piccola impresa attraverso testimonianze alle classi delle scuole elementari e medie del territorio, per dif-fondere e promuovere i mestieri tradizionali.

Nel corso di una cerimonia a Roma

Premiati i maestri artigiani

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movimenti donne impresa

Donne Impresa a sostegno dell’iniziativa

L’edizione 2013 del Girls’Day

I l 18 aprile è la data fissata per la una nuova edizione del Girls’Day, la giorna-

ta pensata per consentire alle giovanissime di avvicinarsi al mondo del lavoro. Con questa iniziativa le ragazze più meri-tevoli, frequentanti la seconda media inferiore degli istituti del-la provincia, hanno l’opportuni-tà di trascorrere una mattina in azienda per conoscere le dinami-che del mondo imprenditoriale.

Il progetto, nato negli Stati Uniti, è stato realizzato per la prima volta a Forlì-Cesena gra-zie all’impegno del direttivo del gruppo Donne di Confartigianato che lo ha adattato alle specificità del nostro tessuto produttivo, costituito prevalen-temente da micro aziende e, da due anni, è realiz-zato a cura del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Forlì-Cesena.

Lo slogan scelto quest’anno “Girls can do it” vuole evidenziare la volontà di offrire anche alle ragazze l’opportunità di conoscere, ed eventual-mente scegliere per il proprio futuro, professioni considerate appannaggio maschile, prediligendo

la formazione scientifica a quel-la classica e mestieri che esulano dalla cura della famiglia o dal-le occupazioni tradizionalmen-te ritenute femminili. Fabiola Foschi coordinatrice di Donne Impresa Confartigianato (nella foto) spiega “l’età delle parteci-panti è stata ritenuta idonea, in quanto le studentesse coinvolte sono alla vigilia di una decisione importante, la scelta dell’istituto superiore, che seppure non vin-colante per future professioni, incide significativamente sulle successive opportunità di carrie-ra. Dar loro la chance di cono-

scere realtà aziendali, toccando con mano il signi-ficato dell’essere imprenditore può contribuire a effettuare una scelta maggiormente consapevole.”

Rete Imprese Italia: nascela rappresentanza dell’imprenditoria femminile

È stato costituito all’interno di Rete Imprese Italia un coordinamento sull’imprenditoria fem-minile che coinvolge le sigle delle organizzazioni di donne imprenditrici delle realtà aderenti, tra le quali Confartigianato Donne Impresa, nella con-sapevolezza che l’impresa di genere costituisce un’ulteriore occasione di rafforzamento della rap-presentanza a livello istituzionale.

Per il primo semestre del 2013, la presidenza di turno di questo coordinamento è stata assunta da Patrizia Di Dio, di Terziario Donna Confcommer-cio, che, di concerto con le presidenti delle altre Organizzazioni, ha stilato un programma di atti-vità che si è già concretizzato nella presentazione di un capitolo sull’imprenditoria femminile per

riportare la competenza sull’imprenditoria femmi-nile al Ministero dello Sviluppo Economico, per trasferire la questione dal versante delle pari op-portunità a quello dell’economia reale. Sono state chieste inoltre misure di intervento per favorire la creazione e lo sviluppo delle imprese femminili, con riferimento alle start up e alle imprese esisten-ti, potenziando i servizi per il welfare e favorire l’avvio di nuove attività di impresa, con particola-re attenzione alle politiche economiche di genere.

Il coordinamento mira a dare sostegno all’im-presa al femminile attraverso incontri, proposte di legge, audizioni, convegni, nell’interesse dello stes-so Paese per puntare su nuovi modelli di crescita e sviluppo.

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movimentidonne impresa

Per un 8 marzo diverso

Gli auguri del direttivo a tutte le donne

I n occasione della festa dell’8 marzo il direttivo di Donne Impresa Con-

fartigianato Forlì ha ricordato le difficoltà che ancora perman-gono in Italia per le donne che lavorano. Spiega la presidente di Donne Impresa Patrizia Car-pi (nella foto) “il futuro dell’e-conomia è in mano alle donne, tranne che in Italia. L’ultimo rapporto dell’organizzazione per la cooperazione e lo svilup-

po economico (Ocse) dal titolo “Closing the gender gap” e che indaga il divario tra uomini e donne nei 34 Paesi aderen-ti all’organizzazione, evidenzia come l’economia italiana sia pe-nalizzata dalla scarsa partecipa-zione femminile al mercato del lavoro. Il nostro Paese, infatti, si colloca al 32simo posto, in fon-do alla classifica delle presenze: 51% contro il 65% della media Ocse; peggio di noi solo Turchia e Messico. Lo stesso rapporto indica un dato su cui riflettere aumentando la presenza delle donne nel lavoro, si accresce-rebbe il Pil procapite italiano di 1 punto percentuale all’anno.” Una partecipazione più nutrita della forza lavoro femminile po-trebbe dunque alleviare il peso della crisi economica. Continua la presidente “in Italia le donne ottengono performance migliori degli uomini negli studi. Eppure i risultati scolastici non garan-tiscono uguaglianza nel mondo del lavoro: le donne guadagna-

no di meno perché trascorrono più tempo a occuparsi di figli e anziani. Una reale parità anche all’interno del nucleo familiare potrebbe liberare risorse prezio-se, occorrono quindi politiche migliori a sostegno delle fami-glie e una compartecipazione maschile alle attività di cura.”

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Un ufficio internazionalizzazione a disposizio-ne di tutte le aziende che commerciano o hanno intenzione di avviare collaborazioni coi merca-ti esteri è la nuova offerta di Confartigianato di Forlì. L’Associazione, da alcuni mesi, ha, infat-ti, avviato un servizio di consulenza e supporto aziendale per aiutare gli associati a orientarsi tra le molteplici opportunità fieristiche e di penetra-zione di nuovi mercati. Attraverso la conoscenza della realtà aziendale, i consulenti di Confartigia-nato potranno individuare le migliori opportunità a disposizione dell’imprenditore per avviare o in-crementare le relazioni con l’estero. Fabiola Fo-schi e Fabrizio Settanni sono i referenti del nuovo servizio e coadiuveranno le aziende nella ricerca delle opportunità maggiormente indicate e a mi-sura d’impresa. Chiarisce Foschi coordinatrice del nuovo servizio “l’internazionalizzazione è una ri-sposta alle difficoltà insorte con la crisi. Il nostro territorio registra una crescita costante nel livello delle esportazioni, soprattutto verso i Paesi euro-pei e l’Asia Orientale, ma sono in forte crescita anche i contatti col il Medio Oriente e l’America Settentrionale. Il nostro obiettivo è di dare l’op-

portunità, anche a coloro che ancora non hanno avviato collaborazioni con l’estero, di ampliare i propri mercati”.

Settanni spiega le opportunità del servizio “nel dettaglio, l’ufficio internazionalizzazione offre in-formazioni di carattere economico e commerciale sui mercati esteri e ricerca di soluzioni persona-lizzate, con successivo follow-up; divulgazione di programmi e finanziamenti di fonte nazionale e comunitaria dedicati alle attività di internazio-nalizzazione e innovazione; informazioni su fiere internazionali ed eventi di interesse commerciale nonché informazioni su fiscalità internazionale, adempimenti doganali e tutela dei diritti di pro-prietà intellettuale. È inoltre possibile effettuare ricerche di bandi e appalti europei per conto delle imprese che ne facciano richiesta.”

Internazionalizzazione

Il servizio per le aziende che operano nei mercati esteri

categorie e mercato

I prossimi appuntamenti fieristici

Settore di Interesse Nome Evento Scadenza Partecipazione

Automotive Autopromotec Matchmaking Event 2013 22 Aprile

Tecnologie Internet-Based M2M Forum 2013 30 Aprile

Tecnologie per l’efficienza energetica negli edifici

Efficienza energetica negli edifici - Appuntamenti tecnologici 20 Aprile

Settore arredo e complementi Italian Luxury Interiors 2013 30 Aprile

Si ricorda che sul sito internet www.con-fartigianato.fo.it alla pagina internaziona-lizzazione sono consultabili tutti i bandi e le opportunità fieristiche per le imprese

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Gli Italiani non rinunciano a gustare il gelato artigianale. In occasione della 1° Giornata euro-pea del gelato artigianale, istituita dal Parlamento di Strasburgo e organizzata il 24 marzo in 12 Pa-esi Ue, le associazioni del’artigianato hanno ana-lizzato produzione e consumi di gelato in Italia: e così si scopre che nel 2012 la spesa annua delle famiglie si è attestata a 2.026 milioni di euro, con una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente. Per soddisfare la richiesta aumenta anche il nu-mero delle gelaterie artigiane: nel 2012 i punti vendita dei gelati artigianali (che comprendono le gelaterie e altri esercizi che distribuiscono gelato come pasticcerie, bar, ristoranti) sono 38.892 con 90.565 addetti e dal 2011 sono cresciuti del 2%. La rilevazione mostra che sono i giovani adulti i maggiori consumatori di gelato. Il primato di spe-sa pro capite, pari a 67 euro all’anno, appartie-ne infatti ai single con meno di 35 anni. Seguono le giovani coppie senza figli (43 euro pro capite l’anno), mentre le coppie con 1 figlio spendono 33 euro pro capite l’anno. In particolare, il record della spesa appartiene al Nord Ovest e al Nord Est, con una media di 91 euro l’anno per famiglia. Nelle regioni del Centro si spendono 78 euro l’an-no, nel Sud 67 euro e nelle Isole 64 euro. A livello regionale, è la Lombardia a vantare il maggior nu-mero di punti vendita di gelato artigiano (5.882, pari al 15,6% del totale) e a detenere il record dei consumi (392 milioni di euro l’anno, equivalente al 19,4% del totale nazionale). Dopo i lombar-di, i più golosi sono gli abitanti del Veneto e del Lazio. In ciascuna di queste due regioni si spen-dono in gelati 184 milioni di euro, pari al 9,1% del totale. Seguono a breve distanza il Piemonte (183 milioni la spesa annua in gelati, pari al 9% del totale), l’Emilia Romagna (179 milioni, pari all’8,8% della spesa nazionale) e la Campania con 141 milioni pari al 7% della spesa totale in gelati. La varietà dei gusti e la capacità creativa di arti-giani e aziende sono fondamentali per il successo del gelato. Se dai consumi ci si sposta alla pro-

duzione, la classifica delle regioni con il maggior numero di gelaterie artigiane vede primeggiare la Lombardia, di seguito Lazio (3.768 imprese, pari al 10%), Campania (3.448 imprese pari al 9,1%), Veneto (3.225 imprese, pari all’8,5%), Emilia Ro-magna (3.047 imprese pari all’8,1%) e Piemonte (2.902 imprese, pari al 7,7%). In Italia l’incidenza delle gelaterie artigiane sulla popolazione è pari a 62 aziende ogni 100.000 abitanti ed è più alta al Nord Est (67 gelaterie ogni 100.000 abitanti). Seguono Nord Ovest e Centro (66 gelaterie ogni 100.000 abitanti). Nel Mezzogiorno, invece, que-sto indicatore scende a 58 gelaterie ogni 100.000 abitanti. Le regioni con il più alto rapporto tra ge-laterie ed abitanti sono la Liguria con 88 gelaterie ogni 100.000 abitanti, seguita da Valle d’Aosta e Sardegna, entrambe con 79 gelaterie ogni 100.000 abitanti, Emilia Romagna e Friuli-Venezia Giulia, entrambe con 69 gelaterie ogni 100.000 abitanti. La maggiore incidenza di gelaterie sulla popola-zione in queste regioni è in parte determinata da una significativa quota di consumi da parte dei turisti. Pur non esistendo limite alla fantasia dei gelatieri artigiani rimane una certezza: quella del gelato artigiano è una ricetta semplice e genuina: soltanto latte, uova, zucchero e frutta. Rigorosa-mente freschi, senza conservanti o additivi arti-ficiali, e lavorati secondo le tecniche tradizionali senza insufflazione d’aria. I gelatieri artigiani sono sempre più attenti a soddisfare particolari esi-genze dietetiche o legate a intolleranze alimenta-ri della clientela. Il gelato artigianale rappresenta insomma uno dei simboli dell’alimentazione made in Italy la cui produzione merita di essere sostenu-ta e valorizzata. Le produzioni di generi alimentari devono essere realizzate in piena conformità alle norme di igiene, sicurezza e qualità degli alimen-ti in funzione della tutela del consumatore ed è, pertanto, assolutamente necessario garantire una professionalità adeguata ed un piena conoscenza delle complesse tecniche produttive e delle meto-dologie di autocontrollo del ciclo di produzione.

La golosità che non conosce crisi

Il 24 marzo la giornata europea del gelato artigianale

categorie e mercatoa cura di Paolo Gabelli

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categorie e mercato a cura di Paolo Gabelli

È un quadro sempre più cupo, costellato da segni negativi, quello che caratterizza il settore delle costruzioni. La conferma arriva dal rapporto annuale di Anaepa Confartigianato - l’As-sociazione dei costruttori ade-renti alla Confederazione - che registra con accuratezza gli ef-fetti della crisi su famiglie e im-prese. Il settore delle costruzio-ni, che conta 894.028 aziende, ha perso 61.844 realtà, con un saldo negativo dell’1,88%. Non è andata meglio per le imprese artigiane, che rappresentano la fetta più consistente delle co-struzioni: 571.336 aziende, vale a dire il 63,9% del totale. Spiega Paolo Gabelli responsabile sin-dacale del comparto casa “nel 2012 hanno chiuso 54.832 co-struttori artigiani, con un saldo negativo dell’1,96%. Le imprese edili sono strette in una morsa fatta di scarso credito bancario e di tempi di pagamento sempre più lunghi. A novembre 2012 lo stock di credito erogato alle aziende delle costruzioni è in calo del 7,6% rispetto a novem-bre 2011. E i tempi di pagamen-to da parte dei committenti pub-blici e privati si attestano su una media di 180 giorni, vale a dire 115 giorni in più rispetto alla media dei Paesi europei.”

Non meno preoccupanti le ripercussioni sull’occupazione:

lo scorso anno il settore costru-zioni ha perso 81.309 addetti, con una variazione negativa del 4,6%. Di questi, 69.055 erano lavoratori dipendenti e 12.255 titolari e collaboratori.

Ancora più negativo il trend della produzione: - 16,2% nel corso del 2012, un crollo tre vol-te più intenso rispetto alla media europea (-5,6%). Continua Ga-belli “il settore delle costruzioni è quello che ha perso con mag-giore intensità valore aggiunto,

con una variazione negativa cumulata tra il 2007 e il 2012 del 21,8%, quasi tre volte supe-riore alla media dell’economia. Secondo il rapporto di Confar-tigianato la crisi delle costruzio-ni è influenzata dall’andamento degli investimenti fissi lordi che nel 2012 hanno fatto segnare un calo del 6,2% rispetto al 2011 e addirittura del 22,7% rispetto al 2007.”

E a proposito di investimenti in edilizia, il rapporto evidenzia le opportunità di interventi for-temente richiesti dai cittadini, soprattutto per quanto riguarda l’abbattimento di barriere archi-tettoniche per disabili e anzia-ni: quasi 1,5 milioni di persone riferiscono di avere difficoltà

di accesso a edifici e strutture pubbliche e il 98% degli italiani vorrebbe maggiori investimenti per l’abbattimento delle barrie-re architettoniche. Per Confar-tigianato le imprese sono allo stremo e hanno bisogno di inter-venti immediati per fermare un inaccettabile declino e rilancia-re un settore fondamentale per la tenuta sociale ed economica del Paese. L’Associazione ha più volte evidenziato le condizioni indispensabili per dare respiro al settore. Ma finora non sono state fornite risposte. Conclude Gabelli “il tempo è scaduto. Il nuovo Governo e il prossimo Parlamento dovranno interve-nire immediatamente su queste priorità: allentamento del pat-to di stabilità per rimettere in moto gli investimenti e per pa-gare i debiti accumulati dagli Enti pubblici nei confronti delle imprese, semplificazione degli adempimenti e degli oneri bu-rocratici, credito più accessibile per le imprese e per le famiglie, rendere strutturali le detrazioni fiscali per gli interventi di riqua-lificazione energetica in edilizia, eliminare l’Imu sull’invenduto.”

Se dalle imprese si passa alle famiglie, la situazione non mi-gliora. Altro che casa, dolce casa. Il mercato immobiliare ita-liano è sempre più in crisi. Basti considerare il costo dei mutui casa che, rileva Confartigiana-to, nel nostro Paese sono più cari rispetto alla media europea: a gennaio 2013 il tasso medio d’interesse sui prestiti alle fami-glie italiane che vogliono acqui-stare un’abitazione si attesta al 3,70%, vale a dire 59 punti base in più rispetto alla media del

Edilizia presentato il rapporto Confartigianato

Costruzioni sempre più in crisi

Continua a pagina 29 • • •

Il passaggio da ICI a IMU ha determinato un mag-gior prelievo fiscale sugli immobili di 14,5 miliardi di euro, con effetti su un aumento dell’offerta di vendita e un’ulteriore di-scesa dei prezzi

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categorie e mercatoa cura di Paolo Gabelli

A fine 2012 erano 1.693.929 gli occupati nel comparto costruzioni (il 7,4% degli occupati to-tali), in flessione del 4,6% su base annua. L’oc-cupazione è prevalentemente (93,3%) maschile. Il comparto contribuisce alle 102.336 le imprese con 365.188 addetti della filiera delle energie da fonti rinnovabili, tuttavia la crisi ha annullato l’ef-fetto anticiclico degli impianti fotovoltaici sull’oc-cupazione nel settore dell’installazione di impian-ti: -4% nel III trimestre 1012, era +15% un anno prima. Nel IV trimestre 2012 nelle costruzioni la-

vorano 319.056 stranieri (il 18,8% degli occupati del comparto che sale al 22,5% tra i dipendenti).

Al IV trimestre 2012 i titolari stranieri di dit-te individuali nelle Costruzioni sono 114.443, il 21,1% del loro totale e che sono per il 65,2% (74.598 persone) extracomunitari. La crisi di un settore a elevata presenza di lavoro straniero come l’edilizia ha contributo al fenomeno dei rientri temporanei alla nazione di origine degli stranieri, ben evidenziato dal confronto tra i dati anagrafici e censuari: sono risultati irreperibili al censimento 1.015.658 stranieri, pari al 10,9% dei 4.860.626 stranieri iscritti nelle liste anagrafiche dei comuni alla data del censimento.

Il settore edile in cifre

3,11% dell’area Euro e addirittura 91 punti base in più rispetto al tasso del 2,79% sui mutui casa pagati in Germania.

Al caro-mutui corrisponde un vero e proprio crollo delle compravendite immobiliari: in Italia, nel terzo trimestre del 2102, hanno registrato una caduta verticale del 25,8% rispetto all’anno pre-cedente. Diminuiscono le case vendute ma anche il loro valore: a settembre 2012 i prezzi sono ca-lati del 5,4% rispetto all’anno precedente. E nelle compravendite aumenta la differenza tra il prezzo richiesto dal venditore e quello effettivamente pa-gato dall’acquirente: a dicembre 2012 è stata pari al 16% rispetto al 13,7% di fine 2011.

• • • Segue da pagina 28

Costruzioni sempre più in crisi

Tariffario comparto casa

Disponibilel’edizione 2013

Anche quest’anno Confartigianato offre alle imprese, ai cittadini e ai tecnici del settore la “Guida Orientativa di Riferimento alle Prestazioni del Comparto Casa” nella sua edizione 2013.

Il trascorrere del tempo e il susseguirsi del-le edizioni, sempre più complete, hanno fatto sì che la Guida Orientativa sia diventata un af-fermato e insostituibile strumento, in grado di chiarire dubbi interpretativi e fornire agli utenti e agli imprenditori del settore gli elementi utili per valutare in maniera semplice i costi dei lavori di manutenzione e per la nuova costruzione di edifi-ci. Il pieghevole viene prodotto col contributo dei gruppi dirigenti dei diversi settori rappresentati i quali, con il loro impegno, forniscono tutti gli ele-menti e le conoscenze per renderla sempre più completa, particolareggiata e attuale.

La guida può essere ritirata presso gli uffici di Confartigianato di Forlì e sedi periferiche.

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30 • aprile 2013 • • • essere impresa

categorie e mercato a cura di Fabiola Foschi

Dopo la prima edizione dell’Arte di Innovare, il 17 e il 18 maggio prossimi sarà realizzato l’e-vento “L’Innovazione Responsabile: s-legàmi.” I temi dell’innovazione responsabile, della creativi-tà e della sostenibilità sono di grande attualità ep-pure, per quanto fondamentali, sono ancor poco noti e i comportamenti degli attori sociali, politici ed economici non sono sufficientemente orienta-ti in questa direzione. La manifestazione prevede la realizzazione di microeventi alternati a sessio-ni plenarie, spazi espositivi, convegni e spettacoli, per costruire un confronto sull’importanza della sostenibilità di lungo periodo all’interno del domi-nio dell’innovazione responsabile, evidenziando la complessità del legame reciproco tra uomo e am-biente. L’iniziativa rappresenta un’opportunità per le imprese di presentarsi al territorio per condivi-dere con la comunità i valori positivi, interagendo al contempo con gli stakeholders, consolidando la rete di relazioni e creando nuove opportunità di mercato. Obiettivo del Cise, l’azienda speciale

della Camera di Commercio, ente organizzatore dell’evento, è di realizzare un’area per esporre e far conoscere ai visitatori esempi concreti di in-novazione di processo, di prodotto, di servizio. La green economy sarà protagonista, unitamente alla tematica della città intelligente, andando a rappre-sentare come cambiano i materiali, le tecnologie, il lavoro e il fare impresa.

Per informazioni e per prendere parte alla ma-nifestazione è possibile contattare Fabiola Foschi al numero 0543 452844, che coordinerà la parte-cipazione delle imprese associate a Confartigia-nato Forlì.

Innovazione Responsabile

Due giorni di eventi animeranno Forlì

Vittoria di Confartigianato

Restauratore di beni culturali,nuova legge per la qualifica

Novità per la categorie dei restauratori di beni d’interesse artistico culturale: è finalmente entra-ta in vigore la legge 14 gennaio 2013 n. 7. Gli imprenditori del settore da tempo attendevano la modifica dell’articolo 182 del decreto legisla-tivo 42/2004, che nella sua stesura risultava for-temente e ingiustamente penalizzante per molti degli operatori, perché limitava la possibilità per i restauratori di far valere le esperienze profes-sionali e lavorative da loro prestate dopo il ter-mine in esso previsto. La norma di modifica ora approvata va nella direzione da sempre indicata da Confartigianato Restauro di riconoscere il la-voro prestato in questi anni dai restauratori, che, a causa di una tardiva e farraginosa attuazione della norma, rischiava di essere vanificato. La modifica della norma prevede per il riconoscimento della qualifica, a seconda dei casi, il conseguimento di diplomi specifici (di laurea universitaria, di scuole di restauro e di accademie di belle arti) o lo svolgi-mento di periodi di attività di restauro con regola-

re esecuzione certificata, riconoscendo il lavoro di tutti quei professionisti che, in questi anni, hanno operato con competenza per la conservazione del patrimonio artistico culturale nazionale ed estero.

Appare evidente che, con la nuova legge, la qualifica di restauratore possa essere acquisita da chi è in grado di dimostrare un’adeguata attivi-tà professionale nell’ambito del restauro dei beni culturali mobili e delle superfici decorate dei beni architettonici. Quindi, coloro che abbiano svolto effettivamente l’attività, per almeno otto anni, sia in proprio, sia come dipendente, sia con collabora-zione coordinata e continuativa, sia a progetto e in possesso di certificazione certa, potranno far vale-re tale attività per il riconoscimento della qualifica professionale di restauratore di beni culturali. Al completamento degli otto anni di attività svolta potranno contribuire anche attività lavorative in essere alla data del 14 febbraio 2013 e che si con-cluderanno entro la data del 31 dicembre 2014.

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categorie e mercatoa cura di Fabiola Foschi

È stata pubblicata la norma UNI che definisce i requisiti per la figura professionale del fotogra-fo professionista, in termini di conoscenza, abilità e competenza per definire e qualificare l’attività, non regolamentata da una disciplina di settore.

La norma è una soluzione ad adesione volon-taria e individua precisi standard di riferimento rispetto a modalità e criteri di esecuzione della prestazione, alle competenze soggettive, alle aspet-tative del cliente, ai percorsi di formazione e di apprendimento e al valore aggiunto riconosciuto alla prestazione. Obiettivo è contrastare la con-correnza di soggetti scarsamente qualificati che ef-fettuano servizi fotografici a basso costo, offrendo una garanzia in più alla committenza.

Si ricorda che è possibile aderire alla norma Uni rivolgendosi agli uffici di Confartigianato Forlì, oppure presentando un’autodichiarazione di ade-sione, con la semplice applicazione volontaria del-la norma. Il testo ufficiale è diffuso dall’Uni e può essere richiesto in associazione alla responsabile di categoria Fabiola Foschi al numero 0543 452844.

Fotografia e comunicazione visiva

Pubblicata la norma Uni

Estetica e acconciatura

Affitto di poltrona-cabina: nuove opportunitàLa crisi economica del nostro

Paese e le ripercussioni registrate sulle aziende operanti nel com-parto benessere hanno indotto le associazioni di categoria a va-lutare nuovi modelli di gestione aziendale che consentano da una parte l’ottimizzazione e quindi la riduzione dei costi fissi per i ti-tolari dei saloni di acconciatura e dei centri estetici e - dall’altra - la regolarizzazione delle pre-stazioni di quei soggetti che non avendo la disponibilità di gestire un’azienda regolare, spesso e vo-lentieri svolgono l’attività in ma-niera completamente “sommer-sa” danneggiando in tal modo non solo la categoria ma l’intero sistema produttivo. In occasione

dell’ultimo rinnovo contrattuale del 3 ottobre 2011 era stata af-frontata la tematica dell’ “affit-to di poltrona/cabina”, oggetto di una serie di approfondimenti mirati a verificare la fattibilità del modello anche nella nostra Regione. Con questa formula si instaura un contratto di af-fitto tra titolare del salone/cen-tro e l’imprenditore in possesso

dell’abilitazione professionale, prevedendo la cessione in uso di una postazione di lavoro già esistente, affinché quest’ultimo possa esercitare autonomamente la propria attività. Il provvedi-mento è stato adattato per con-trastare la piaga dell’abusivismo, che danneggia fortemente non solo gli operatori del settore e la loro immagine professionale, ma mette a rischio anche la salu-te dell’utente che, incautamente, si affida a personale non in re-gola con la complessa normativa giuridico-sanitaria che disciplina il settore.

Per ulteriori chiarimenti con-tattare Fabiola Foschi al 0543 452844.

Il 1° aprile 2013 entrerà in vigore in tutta Euro-pa il Regolamento “Reach” UNI EN 1811-2011. Con il nuovo regolamento viene disciplinato il li-vello di nichel negli articoli destinati a entrare in contatto diretto e prolungato con la pelle e quindi tutti i prodotti di oreficeria e bigiotteria dovran-no rispettare le prescrizioni indicate, quelli con rilascio superiore a quello previsto non potranno essere posti in vendita, incluse le giacenze presso i produttori e i commercianti.

Orafi e bigiotterie

Nichel: nuova norma

Grazie all’azione sindacale di Confartigianato i prodotti di oreficeria in oro bianco in giacen-za al 31 marzo 2013 potranno essere venduti senza essere adeguati ai nuovi limiti: in questo modo non si applica la retroattività della norma.

Per informazioni contattare Fabiola Foschi all’indirizzo e mail [email protected]

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Confartigianato Persone ti semplifica la vitaCaaf, Anap, Inapa, pur operando in settori diversi, operano con l’unica filosofia

di offrire il servizio più completo ed efficiente per tutti

PREVIDENZA SOCIALE

❖ Gestione posizioni assicurative❖ Pensioni (invalidità-anticipata-

vecchiaia-superstiti-sociali)❖ Ricostituzioni e supplementi❖ Assegni familiari❖ Versamenti volontari

INFORTUNISTICA

❖ Infortuni sul lavoro❖ Riconoscimento malattie

professionali❖ Costituzioni rendite

ASSISTENZA SANITARIA

❖ Indennità di maternità

❖ Cure termali❖ Prestazioni integrative (domande

disoccupazioni ordinarie-agricole-requisiti ridotti)

❖ Esenzioni tickets❖ Invalidità civile❖ Indennità accompagnamento

PRATICHE EXTRACOMUNITARI

❖ Rinnovi, conversioni, richiesta permessi di soggiorno

❖ Ricongiungimenti familiari

CAAF

❖ Compilazione del modello 730, e modello Unico per privati

❖ Dichiarazione ISEE

❖ Modello RED/INPS, detrazioni INPS e INPDAP

❖ Compilazione ed invio dei modelli per titolari di invalidità civile, accompagnamento ed assegni sociali

❖ Compilazione modulo per il bonus sociale energia e gas

❖ Calcolo dei versamenti IMU e relative pratiche

❖ Servizio di redazione e gestione rinnovi dei contratti di affitto per immobili appartenenti a privati cittadini